san giò verona video festival
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san giò verona video festival
CINE CLUB VERONA presenta SAN GIÒ VERONA VIDEO FESTIVAL Anno XXII 23-27 Luglio 2016 VERONA Il SAN GIÒ è un’idea di Ugo Brusaporco Grafiche Aurora - Verona Piazza dei Signori ore 21 Santa Maria in Chiavica ore 17 e ore 21 LA STORIA CONTINUA Digital films from all over the world Ingresso gratuito Con il patrocinio di: Con il patrocinio e in collaborazione con: www.sangiofestival.it Sport e Tempo Libero I vini autoctoni della Valpolicella Produzione vini DOC e Docg della Valpolicella Classica AZIENDA AGRICOLA MERONI Via Roma, 16 – 37015 Sant’ambrogio di Valpolicella (VR) Italia Azienda Agricola Località Fioi 37030 Mezzane di Sotto (VR) CINECLUB VERONA Società di Cultura fondata nel 1935 presenta con il patrocinio e la collaborazione del COMUNE DI VERONA Assessorato allo Sport e Tempo Libero con il patrocinio di AGSM Verona SAN GIÒ VERONA VIDEO FESTIVAL 2016 XXII RASSEGNA INTERNAZIONALE DI PRODUZIONI DIGITALI E ALTRE IMMAGINI Verona 23-27 Luglio 2016 Fondatore e direttore: Ugo Brusaporco Presidente Cineclub Verona: Michael Benson Consiglio direttivo Cineclub Verona: Igino Maggiotto, Umberto Fraccaroli, Giuseppe Genovese Consulente del direttore: Carlo Rossi Eventi: Maurizio Grassi, Gianni Gastaldello Fotografo: Agostino Scaglia Logistica: Nicola Marcolongo del Sottoriva 23, Michela Melchiori e Franco Sgambelluri dell’Osteria di Sottoriva, Annalisa del Carro Armato, Marco della Vecchia Fontanina, Davide di Verona Antica, Ketty delle Marie Il manifesto e i premi del San Giò sono opera dell’artista Mauro Nicolini Premi Speciali: SOAVE WAYS - del Consorzio per la tutela del Soave e del Consorzio per la tutela del Monte Veronese Dop, per il video che meglio esprime la soavità della vita Premio Mario Dall’Argine - al personaggio internazionale che più si adopera alla diffusione della cultura cinematografica Premio “Dino Coltro” - al video che meglio esprime i valori della tradizione Premio “FEVOSS” - al video che meglio esprime i valori della solidarietà Il San Giò Verona Video Festival 2016 è dedicato a Abbas Kiarostami (1940-2016) Premio “Abbas Kiarostami, l’undicesima stella” - al film che meglio sa raccontare il nuovo cinema d’autore. Premio assegnato dal Cineclub Verona e da Tenstar Comunity San Giò Festival – Via Sottoriva 9a – 37121 Verona e-mail: [email protected] – [email protected] info: www.sangiofestival.it – numeri utili durante il Festival: 348 2296619 - 347 8272632 22 anni non sono pochi, soprattutto per una manifestazione internazionale che vive per la passione di un gruppo di volontari. Persone che amano il cinema che viene da tutto il mondo e che in cinque giornate e sere si divertono a farlo vedere gratuitamente alla città e a chi la vive in questa estate. Il San Giò Verona Video Festival non è un evento, è un appuntamento serio per i giovani che sempre più con i loro telefonini si sono lanciati a far film di tutti i tipi. Confrontarsi con produzioni che vengono da tutto il mondo può aiutare a capire come si possono usare le immagini in un modo diverso. Ecco questo festival stimola la curiosità, se guardiamo quello che passa per le sale cittadine è difficile trovare qualche film che non sia americano o italiano. Noi per cinque giorni avremo a disposizione il cinema che viene dal mondo, che pensa il mondo. Dal 23 al 27 luglio Verona ha uno schermo per tante nazioni, sarebbe un peccato non scoprire cosa sanno fare i loro giovani, i loro artisti, i loro film maker, ed è a questo che serve un Festival. ALBERTO BOZZA Assessore allo Sport e Tempo Libero 2 22 anni. Si fa fatica a rendersi conto che cosa vogliono dire. Penso a pochi mesi fa mentre parlavo a casa dell’amico Abbas con Kiarostami. E ora lui è morto lasciando una incredibile eredità a chi come noi pensa al cinema come inarrivabile arte. Penso ancora a chi a questo festival ha creduto come Fausto Pavesi, Ale Gentile, come Mario Dall’Argine, come il grande Baldi, indimenticabili tutti. 22 anni sono una lunga storia e noi che abbiamo costruito e amato questo Festival lo sappiamo. Il San Giò Verona Video Festival è un momento importante per la cinematografia mondiale, un momento in cui, cinque giorni un’estate, come il grande film di Zinnemann, c’è un confronto vero, forse cattivo e crudele, ma un confronto carico di curiosità su come si sta muovendo il mondo dell’immagine. Un Festival del cinema non è un elenco di film, e il San Giò Verona Video Festival come Cannes o Berlino, è un momento di scoperta non di lettura. Qui i film mostrano quello che sono e difficile e emozionante diventa il confrontarsi tra la studente di cinema polacca e l’attrice hollywoodiana che prova a fare la regista. Ci sono i film girati con il cuore in mano, e sono molti, e ci sono quelli censurati dai bisogni del mercato, pensiamo a “Lampedusa in Winter”, solo perché oscurano il commercio di un altro film sullo stesso argomento, ma meno duro per il governo italiano (il film di Rosi premiato a Berlino). Tra gli oltre settanta film corti in concorso e la dozzina di medio-lunghi non ci sarà forse il miglior cinema mondiale, ma quello che il mondo ha voluto far vedere quest’anno ed è esattamente un grande cinema. Sono 36 le nazioni in Concorso, non è solo un numero, sono scuole di pensiero, identità diverse, il film d’azione pakistano su un agente americano che ha ucciso inutilmente un giovane, ha un punto di vista insolito su un problema mondiale, lo stesso il francese che parla degli infiltrati della polizia nel mondo del terrorismo, il cinema indipendente non ha censure, dice e tocca con forza argomenti importanti nel nostro variegato tempo. Pensiamo al comico modo con cui un film belga parla del confronto tra il mondo etero e omo, al dolore di un’allegra ragazza che decide di abortire, a un’altra che dedica se stessa al padre malato. E poi ci sono gli inquietanti horror, gli omaggi ai maestri Ozu e Bunuel, preziosi disegni animati, e sempre c’è la vita in mezzo con i suoi momenti di allegria e di pensiero. Un grazie sincero va a Alfredo Dal Corso, a Luciano Benedetti, a Aldo Lorenzoni, a Mara Frigo, a Carla Riolfi, a Alberto Bozza assessore, a Giovanni e a Francesco, a Luca Rugiu e a Gepi Genovese, a tutti quelli che in questo Festival hanno creduto regalandogli la possibilità di soffiare sulle sue 22 candeline. UGO BRUSAPORCO Direttore del San Giò Verona Video Festival 3 4 LA GIURIA SAN GIÒ XXII in corto Cuini Amelio Ortiz attended the University of Cordoba where she majored in film and journalism. She traveled extensively throughout South America making anthropological documentaries, and then spent time in the United States where she continued her studies. Cuini’s film career took her to Rome where she conducted various seminars at La Sapienza University. In 1984 the Italian Ministry of Education and the European Council invited her to direct a project dealing with visual language and its influence on society. Since 1985 Cuini lives and works in Berlin as a filmmaker. Her body of work includes more than 40 documentaries for Europeans Brodcasters (many times in conflict zones). She established the Department of Film and Video at the International Cultural Center Schlesische 27, and served as director through the year 2000. In 2004 she was Head of Studies in La Università del Cinema e dellaTelevisione, in Cinecittà Rom, Italy Between 2005 and 2007 she was Manager of the Cultural Department of AE MediaCorporation in Rome, Italy 2008 she was Director of the International Film Workshop Academy – InFWA – Berlin, supported bei Goethe Institut Rome, Roma Lazio Film Commission and the University of Film and TV Berlin DFFB. 2008/9 she was Director of the “CineCampus” - Rome International Film Festival Her career as a teacher, conducting seminars in schools and universities throughout the world (Universidade Santa Cecilia, Santos, Brazil, La Sapienza, Rome, Università di Milano, Milan, Centre George Pompidour, Paris, Université Catolique de Louvain, Belgium, Internationale Filmhochschule Moskow, Universidad Nacional de Cine, Montevideo, Kunstschule „Teclas Salas“, Barcelona, Fachhochschule-Düsseldorf), continues until today. Érica Rivas è nata il 1 ° dicembre 1974 a Ramos Mejia, La Matanza, nella Grande Buenos Aires. Dopo aver completato il liceo all’ Emmaus College, ha iniziato la carriera di Psicologia presso la UBA. Tuttavia ha lasciato gli studi per dedicarsi esclusivamente alla recitazione. Così, nonostante l’opposizione iniziale dai suoi genitori, ha studiato letteratura e teatro a livello universitario. La sua filmografia comprende film come “Garage Olimpo” (1999), Il dito su di esso (1996), A Wandering sposa (2006) e Cile 672 (2006). “El dedo en la llaga” (1996), “Una novia errante” (2006) e “Chile 672” (2006) Lei è conosciuta per i suoi ruoli in teatro e soprattutto in televisione, dove ha partecipato a serie come “De poeta y de loco” (1996), “Archivo negro” (1997), “Gasoleros” (1998), “Campeones” (1999), “Calientes” (2000), “Por ese palpitar”(2000), “El sodero de mi vida” (2001) e “Sol Negro” (2003). Erica ha raggiunto il maggiore successo con la serie Erica logró mayor conocimiento con la serie “Casados con hijos”, dove interpretava la parte di María Elena Fuseneco. Tra i suoi successi al cinema: “Antes del estreno” di Santiago Giralt, “Por tu culpa” (2010) di Anahí Berneri “Aire libre” (2014) dello stesso regista, “Relatos salvajes” (2014) di Damián Szifron e “La donna” (2014) di Nicolas Dolensky, e il premiatissimo “La luz incidente” (2015) di Ariel Rotter. Elena Gladkova, was born in Moscow 06/04/1980. Was graduated from Russian State University of Cinematography named after S. Gerasimov (direction department). First higher education is The State University Higher School of Economics. Filmography: 2014 Film “Letniy den”/”Summer day” - director/producer. Short Film Corner, 66 Festival de Cannes. Awards:1. Best Narrative Short (Honorable Mention). West Virginia Mountaineer Short Film Festival, USA. 2. Diploma for “Unity of Form and Content”. International Short Film Festival “Shot, Action!”, Russia. 3. Best Actor – Igor Lifanov. International Short Film Festival “Svirskiy Mif”, Russia. 4. Best Director. International Short Film Festival “Svirskiy Mif”, Russia. 5. People’s Choice Award. International Short Film Festival “Svirskiy Mif”, Russia. 2014 Film “Jazz Etude” - director/producer. Short Film Corner, 68 Festival de Cannes. Awards: 1. Best Director. 5 Eszterházy Filmnapok Festival, Hungary. 2. Best Editing. XXI San Gio Verona Video Festival, Italy. 3. Best Film. International Short Film Festival “Shot, Action!”, Russia. 4. People’s Choice Award. International Short Film Festival “Shot, Action!”, Russia. 5. Award for artistic expression of the original planAMEDIA cinema company Festival, Russia. 6. Special Diploma - International Film Festival “KOROCHE”, Russia. 7. Diploma for “Progressive Look of future short films”, International Short Film Festival “Shot, Action!”, Russia. 8. Best Director. International Short Film Festival “Svirskiy Mif, Russia. 2016 Documentary film “Palace for the People -The Moscow Metro” - director/produce Short Film Corner, 69 Festival de Cannes. Jobs Jury: 2016 - XXII San Gio Verona Video Festival, Italy - Member of the jury of the international competition. 2016, 2014 - International short film festival in Yaroslavl, Russia. - President of The Jury. Asal Emami Iran Io sono nata in Iran, mi sono laureata in cinema e la lingua italiana, ho cominciato il mio lavoro in cinema come aiuto regista, fin da quando ero studentessa, ho continuato in teatro come attrice, aiuto regista e light designer con i più grandi registi e con il Centro d’arte drammatica el’ Iranian Artist’s Forum (che sono i più grandi organizzazioni d’arte in Iran). Ho partecipato ai grandi festival in Italia e negli altri paesi. In Italia ho partecipato allo spettacolo “Sofocle” nel Colosseo a Roma nel 2000, in collaborazione di associazione teatrale Emilia romana e Centro d’arte drammatica, ho collaborato con l’UNESCO a Parigi nel 2004, l’anno dopo ero al 30 Cantiere Internazionale d’Arte, a Montepulciano poi ho partecipato al Laboratorio teatrale organizzato dal Comune di Sinalunga. Nel 2006 sono stata chiamata per l’apertura del Centro Drammatico di Dubai (DUCTAC). Nel 2007 ho fondato la mia azienda (Asal Arts) in Canada. Ho continuato la mia attività anche li, perché ho anche la cittadinanza canadese ma sono spesso a Tehran per i motivi di lavoro”. Ida Travi. È tra le voci più eclettiche della poesia italiana contemporanea, ha scritto anche per il cinema, la musica e il teatro. Nata a Cologne, in provincia di Brescia nel 1948, negli anni ’90 si trasferisce a Verona dove in questo periodo ancora vive. La sua poesia s’inscrive nel rapporto tra oralità e scrittura, tematica affrontata nel saggio “L’aspetto orale della poesia” (1ª edizione Anterem 2001, 3ª edizione Moretti&Vitali 2007), all’interno del saggio si avvia una riflessione personale sul rapporto tra poesia e filosofia, in particolare tra lingua poetica e lingua materna, tematica approfondita negli anni a seguire in gruppo di studio con studiose della Comunità Filosofica Diotima dell’Università di Verona. Per il suo modo di scrivere e dire poesia viene collocata in un una posizione originale all’interno del panorama della poesia italiana contemporanea. La sua ricerca indaga la differenza tra voce poetica e voce recitante; quando il poeta legge da sé la sua poesia ad alta voce in forma autentica, fonda ogni volta un evento nuovo. Owen Shapiro is co-founder and artistic director of the Syracuse International Film Festival and associate editor for the award-winning Point of Contact publications. He is an award-winning experimental documentary filmmaker, having made more than 30 films and a dozen videos on a wide range of subjects. His films have been honored by the Cinematheque Francaise in Paris and showcased and won awards at film festivals around the world, including events in Edinburgh, Athens, Hong Kong, Israel, England, Germany, France, and throughout the United States. In 1987, he was honored with a Fulbright Fellowship to be a guest professor at Tel-Aviv University, Israel. He earned a master of fine arts degree from Brooklyn College. Shapiro has been Director of the Film Program at Syracuse University, Syracuse, New York, since 1973. Shapiro has shepherded the film program to national recognition. He designed 6 and developed the B.F.A. and M.F.A. curricula and cross-discipline courses in film and music, film and drama, and film and languages, literature and linguistics. He also designed space for the new film facilities in the Shaffer Art Building, including film editing, animation, sound and lighting studios, and a film studies research lab. He has taught film at the University since 1973 and chaired VPA’s former Department of Art Media Studies from 1992-95 and in 1999. According to Shapiro, the single most important event in his filmmaking career was in 1976, when Henry Langlois, a legend in the film world, presented “Homage: Owen Shapiro,” a retrospective at the Cinematheque Francaise in Paris, an event that opened the door to many of his subsequent successes as a filmmaker. Nino Battaglia, giornalista professionista, vive a Torino. Dopo diverse esperienze di collaborazione con quotidiani e settimanali, dal 1980 ha lavorato all’Agenzia Giornalistica Italia, e dal 1984 alla redazione della Rai a Torino. Per la sua testata ha realizzato una rubrica settimanale di critica cinematografica, collaborando anche con giornali e riviste di cinema. Fin dall’inizio della sua attività giornalistica ha seguito i maggiori festival nazionali e internazionali. Nella sua città, in particolare, ha seguito da sempre il Torino Film Festival, altre rassegne e iniziative cinematografiche locali, e l’attività del Museo nazionale del cinema. Marco Ongaro. Il debutto nell’ambito della canzone d’autore gli vale nel 1987 il Premio Tenco per la Migliore Opera Prima. Spazia in seguito dalla canzone alla drammaturgia, dalla letteratura all’opera lirica producendo raccolte di poesie e racconti, testi teatrali e libretti d’opera. Nella sua eclettica produzione, i saggi biografici su Kiki de Montparnasse e Niki de Saint Phalle si collocano in un limbo creativo sospeso tra le autoqualifiche di “primo cantautore postumo ancora in vita” e di “ultimo librettista tra i non morti”. http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Ongaro - www.marcoongaro.com. 7 SAN GIÒ IN LUNGO Abbas Gharib, fondatore di Tenstar Community movimento per la nuova formazione, cultura e creatività, si occupa di architettura sociale e rigenerazione urbana come professione e segue i settori creativi di Tenstar tra i quali il settore cinematografico in prevalenza sotto forma di workshop. Sui temi dell’arte della nascita dei movimenti creativi olistici verso la rivoluzione della Società Sapiente attraversa i settori creativi e la loro interazione, in cui l’istante dell’immagine definisce assetti complessi delle comunicazioni tra culture diverse. Christine Fawcett-Shapiro, Executive Director of The Syracuse International Film Festival. Singer, actress; film buff. Love Prosecco & travel - especially to Italy. Love to read, especially historic fiction - Eleanor of Aquitane is my role model. Hector Navarrete: is an illustrator and filmmaker born in Argentina with German citizenship. He was born in Córdoba, Argentina, in the autumn of 1954. His father was a tailor and his mother carried the lights of the salted desert from the north of Argentina in her eyes. He received his first and fundamental artistic formation in his childhood. He never forgot the light of the evenings in the kitchen, the scent of freshly baked bread, the radio soaps, listened at the hour of the siesta, the stories told by his uncles in the long summer nights, The mysterious shelter among the branches of trees. He studied in the School of Fine arts at the University of Córdoba. Here he was introduced to Velázquez, Rembrandt and Hugo Pratt. Somewhat later he began to collaborate in newspapers and magazines as illustrator for different periodicals and magazines, both in Argentina and in foreign countries. He also began to participate in different film projects, and together with a group of friends, created an film workshop studio for children. In 1982 he moved to Brazil where he was published in the newspaper “La Fohla do Sao Paulo”. In 1983 he arrived in Italy, where besides continuing his film experience, he began to collaborate in the satiric supplement of the newspaper LA REPUBBLICA and in the creation of the magazine L’ ANAMORFICO directed by Pino Zac and where Topor, Puig Rosado, Desclozeaux, Barbe, and Cardon were published. In 1986 he transferred to Berlin where he worked as illustrator, Comics Author and Filmmaker. In 1992, he published BLUE TANGO, a graphic novel whose main character is Paulo Funes a melancholic detective who comes from the cold and distant south. As illustrator, he co-operated with various German publishing houses, including Langenscheidt and the Magazine “Ecos de España”. He also illustrated the covers for the collection of Spillane novels published by Rotbuch Verlag. In Italy he was published in “Storie”, “News Settimanale”, “Diario”, and illustrated the book “La cinquecento” for the publishing house Leconte He made many films for the German Television, as director and cinematographer. He is also short animation films maker. Since 2004 lives and works between Rome and Berlin. Simone Villani, PhD in cinema a Roma, è professore aggregato del settore L-ART/06 (Cinema, fotografia, televisione) nell’Università di Bergamo; insegna nell’Università di Bergamo e nell’Università di Verona. Per Donzelli ha pubblicato il libro “Il Decameron allo specchio. Il film di Pasolini come saggio sull’opera di Boccaccio” (2004), per Lindau “L’essenza e l’esistenza. Fritz Lang e Jean Renoir: due modelli di regia, due modelli di autore” (2007) e per Cortina “Gli anni del cinema d’autore. Dal neorealismo alla nostra nouvelle vague” (2013). Ha tenuto relazioni scientifiche in convegni nazionali e internazionali e pubblicato articoli e saggi su «Bianco e Nero» e su altre riviste italiane e straniere. 8 Samì Gharib, sociologo si laurea all’Università di Sociologia di Trento con una tesi sui sistemi complessi sociali. Fa parte dei fondatori di Tenstar Community movimento per la nuova formazione, cultura e creatività in cui è attivo nel settore del cinema, occupandosi del complesso rapporto tra immagine e società. Di recente ha preso parte attiva del workshop condotto dal maestro Abbas Kiarostami a Verona nell’ambito di Tenstar Community sugli aspetti del contagio tra culture cinematografiche diverse, performanti dei nuovi paradigmi verso il futuro dell’arte dell’immagine. GIURIA SOCIAL CLUB Giuseppe Genovese (presidente) Chiara Bottaccini, Marta Covre, Flavia Marani, Carla Riolfi, Simonetta Pellini, Giampietro Arlandi, Roberto Scartezzini, Gianpaolo Veronese. PAESI PRESENTI AL SAN GIÒ VERONA VIDEO FESTIVAL 2016 Arabia Saudita, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Giordania, Gran Bretagna, Italia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Nuova Zelanda, Pakistan, Perù, Polonia, Portogallo, Québec, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ucraina, Uruguay, Vietnam. 36 nazioni 73 corti 12 tra medi e lunghi San Giò il giorno dopo 9 CTG, ex Chiesa di S. Maria in Chiavica Sabato 23 luglio ore 17.00 VERONA VIDEO FESTIVAL IN CORTO Competizione ufficiale #YA di Ygor Gama, Florencia Rovlich Argentina, Cile, Germania, 2015 / 15’ ERINNERUNGEN: FRAGMENTS di Joëlle Hébert Québec, Germania, 2015 / 5’ Sceneggiatura: Ygor Gama, Florencia Rovlich, Francisca Saez Agurto Fotografia: Francisca Saez Agurto Montaggio: Ygor Gama Musica: Fran Villalba Suono: Lautaro Aichenbaum Produzione: Migracine Buenos Aires, Argentina First it’s paint bombs, followed hard by riots. Tweets proclaim what is to be done. Resistance is everywhere. Something has to give. Two young activists meet amid turbulent events. They dance. the city belongs to them. Cast: Mona Meier, Alex Brandl Sceneggiatura: Joëlle Hébert Fotografia: Monika Kijas Montaggio: Joëlle Hébert Produzione: Les productions du petit lion An image. A gesture. A memory. Broken. It’s all intertwined. He misses her. She’s thinking of him. Everything is confused. Slowly, life returns to normal and they come back to reality. It just couldn’t last. … La resistenza è ovunque. Qualcosa deve dare. Due giovani attivisti si incontrano in mezzo a eventi turbolenti. Loro ballano. La città appartiene a loro. Un’immagine. Un gesto. Un ricordo. Rotto. È tutto intrecciato. Lui le manca. Sta pensando a lui. Tutto è confuso. Lentamente, la vita torna alla normalità e si torna alla realtà. Semplicemente non poteva durare. Via Belviglieri, 42 - Verona - Tel. 045 8401800 - Fax 045 8401818 www. maximverona.it - [email protected] 10 YULYA di André Marques Portogallo, 2015 / 21’ SOBERANO PAPELEO di Lala Severi Uruguay, 2015 / 3’ COLLABEUR di Fahem Abes Belgio, 2016 / 11’ Cast: Joana de Verona, Miguel Borges, Damian Oancea, João Saboga Sceneggiatura: André Marques Fotografia: André Marques, Paulo Castilho Montaggio: André Marques Suono: Mauricio d’Orey Produzione: André Marques Produções YULYA is a film that, without having any dialogues, develops itself as an exploratory and sensorial movement which follows the emotional journey of Yulya, a fragile and precious young woman. Sceneggiatura: Lala Severi Animazione: Lala Severi Walter Tournier Montaggio: Lala Severi Musica: Joaquín Baranzano Produzione: Lala Severi An employee, whose job is coordinating files at an archive, is surprised to receive a blank paper. This will bring him the possibility to make an unexpected change. Cast: Yasmine Abbasssi, Yasser Jaafari, Fahem Abes, JeanLuc Piraux, Annick Cornette, Samir Kadi, Andreas Vaccari, Inès Igadourren Sceneggiatura: Fahem Abes Fotografia: Pierre Gordower Montaggio: France Duez Musica: Suono: Kenzo Challe Produzione: Chouette Production Bruxelles Farid, a Belgian with North African origins, is a police inspector. He is perfectly integrated in society but for some people he’s a traitor. 11 YULYA è un film che, senza avere alcun dialogo, si sviluppa come un movimento esplorativo e sensoriale che segue il percorso emotivo di Yulya, una fragile e preziosa giovane donna. Un dipendente, il cui compito è coordinare i file in un archivio, è sorpreso di ricevere un foglio bianco. Questo lo porterà a un inatteso cambiamento. Farid, un belga di origini nordafricane, è un ispettore di polizia. Egli è perfettamente integrato nella società, ma per alcune persone è un traditore. BALANCEAKT di Alexander Bergmann Germania, 2016 / 6’ QUE PERSONNE NE MANGE! di Olivier Ducray Francia, 2016 / 12’ CHAMP DE POSSIBLES di Cristina Picchi Canada, 2015 / 14’ Cast: Stefan Plepp, Ben Bickele, Nelio Schnell, Franziska Kleinert Sceneggiatura: Alexander Bergmann Fotografia: Andreas Kielb Montaggio: Florian Kohlert Suono: Phil Nylund Produzione: Alexander Bergmann A father picks up his son from a ferry at the lake. While the father leaves his son unattended for a second he is suddenly compelled to save him from drowning. It reminds us how quickly we can lose focus of what is truly important in our everyday life. Cast: Yvonnick Muller, Lauriane Escaffre, Axel Drhey, Roland Bruit Sceneggiatura: Olivier Ducray Fotografia: Robin Fresson Montaggio: Alain Jobart Musica: Olivier Joly Suono: Grégoire Germain Produzione: Hanna Films Totally depressed, Clément remembers the wonderful period when he worked as wine steward in the “Fossé St Ange”, alongside an incredible chef who even drew traits of balsamic vinegar on the plate, no doubt the mark of great restaurants. Sceneggiatura: Cristina Picchi Fotografia: Cristina Picchi Montaggio: Cristina Picchi Musica: Giorgio Giampà Suono: David Gülich Produzione: PRIM Centre, Cineic Film, Cristina Picchi, Giorgio Giampà A contemporary city symphony where floating memories blend with urban sounds and the natural elements, where tales of loss and love are mirrored by the demolition and construction of new buildings, where death and birth stand next to each other, like the darkest hour of the night and the first lights of the day, and the net of the streets holds tight all the possibilities that life might unfold. 12 Un padre prende il figlio da un traghetto al lago. Mentre il padre lascia il figlio incustodito per un secondo si trova improvvisamente costretto a salvarlo dall’annegamento. Ci ricorda quanto velocemente possiamo perdere la concentrazione di ciò che è veramente importante nella nostra vita di tutti i giorni. Totalmente depresso, Clément ricorda il periodo meraviglioso quando lavorava come cantiniere al “Fossé St Ange”, al fianco di un cuoco incredibile che sapeva disegnare tratti di aceto balsamico sul piatto, senza dubbio il segno di ottimi ristoranti. Il ritratto di una città e dei suoi ingranaggi emotivi, della moltitudine di vite che si muovono al suo interno e delle loro storie, dei processi di distruzione e rigenerazione a cui né l’essere umano né lo spazio urbano possono sfuggire. CTG, ex Chiesa di S. Maria in Chiavica Sabato 23 luglio ore 21.00 SAN GIÒ CINECLUB 2016 in concorso PARIS – EREVAN di Nora Martirosyan Francia, 2016 / 33’ TIEMPO SUSPENDIDO di Natalia Bruschtein Messico, 2015 / 64’ Cast: Isabelle Sadoyan, Jacky Nercessian Sceneggiatura: Nora Martirosyan Fotografia: Marc Tevanian Montaggio: Laurent Durupt Musica: Tina Baz, Nora Martirosyan Suono: Stéphane Roché Produzione: Sister Productions Paris On a plane that left Paris heading to Yerevan, you can feel everyone’s excitement. Armenians from Armenia, Armenians from France or elsewhere and French people are reunited in this modern Noah’s Ark. In the confined space of the plane, passengers will share intimacy, souvenirs and fears. Cast: Laura Bonaparte, Natalia Bruschtein Sceneggiatura: Natalia Bruschtein Fotografia: Mariana Ochoa, Matías Iaccarino, Alejandra Martín Montaggio: Valentina Leduc, Natalia Bruchstein Musica: Alejandro Castaños Suono: Abril Schmucler, Carlos Olmedo, Pablo Demarco Produzione: Centro de Capacitación Cinematográfica, A.C., FOPROCINE This documentary is about memory, the memory of a woman that has fought tirelessly against historical amnesia and for the justice of the crimes of state in Argentina. Today this woman has lost her memory, liberating her from the pain; she bids farewell to this life without betraying the family she once lost. 13 Su un aereo che ha lasciato Parigi diretto a Yerevan, si può sentire l’eccitazione di tutti. Armeni provenienti dall’Armenia, armeni dalla Francia o da altri luoghi e veri francesi sono riuniti in questa moderna arca di Noè. Nello spazio ristretto dell’aereo, i passeggeri potranno condividere intimità, ricordi e paure. Questo documentario è sulla memoria, la memoria di una donna che ha combattuto instancabilmente contro l’amnesia storica e per la giustizia dei crimini di stato in Argentina. Oggi questa donna ha perso la memoria, liberandola dal dolore; lei dice addio a questa vita senza tradire la famiglia che una volta ha perso. AT(h)OME di Elisabeth LEUVREY Francia, 2013 / 53’ Sceneggiatura: Bruno Hadjih Fotografia: Amarni A, Katell Djian, Zyriab Meghraoui Montaggio: Bénédicte Mallet Mehdi Ahoudig Suono: Mehdi Ahoudi Produzione: Les Écrans Du Large Over 50 years after the end of the war, a film director and a photographer, born of the conflict’s opposing camps and child-heirs to the colonial history shared by France and Algeria, take us back to 1962 in the heart of the Algerian Sahara. From an irradiated desert area to the suburbs of Algiers, AT(H)OME retraces the consequences of a nuclear accident whose contemporary scars quietly question the responsibility of nations. Oltre 50 anni dopo la fine della guerra, una regista e un fotografo, nati in campi opposti del conflitto e bambini-eredi della storia coloniale condivisa da Francia e Algeria, ci riportano al 1962, nel cuore del Sahara algerino. In una irradiata zona desertica alla periferia di Algeri, AT(H)OME ripercorre le conseguenze di un incidente nucleare le cui cicatrici contemporanee mettono in discussione la responsabilità delle nazioni. Piazza dei Signori Sabato 23 luglio ore 21 VERONA VIDEO FESTIVAL IN CORTO Competizione ufficiale MADAM BLACK di Ivan Barge Nuova Zelanda, 2015 / 11’ Cast: Jethro Skinner, Pearl Everard, Yvette Parsons, Rebekah Davies, Richard Knowles Sceneggiatura: Matthew Harris Fotografia: Andrew Stroud Montaggio: Sam Brunette, Ken Sparks, Jarrod Wright Musica: Justyn Pilbrow Suono: James Bryant Produzione: Ivan Barge, Matt Harris 14 When a glamour photographer runs over a child’s pet, he’s forced to fabricate a story about its disappearance. Quando un fotografo glamour investe il gatto di un bambino, è costretto a fabbricare una storia sulla sua scomparsa. AVI, LA PETITE BALLERINA di Susan Santha Kerns USA, 2015 / 11’ BE FAMOUS di Naomi Fryer Australia, 2015 / 9’ SOSPENDU di Elie Grappe Svizzera / Francia, 2015 / 15’ Cast: Avi, Sara, Asher, Drew, Alyson Chavez Sceneggiatura: Fotografia: Betty Allen, Ryan Sarnowski, Adam Schlarb, Susan Santha Kerns Montaggio: Susan Santha Kerns Musica: Daniel Boudewyns Suono: Randy Bobo Produzione: Susan Santha Kerns Avi is “super not a girly girl,” according to her mother, yet through a ballet program for girls with permanent physical impairments, music and dance become motivational forces in her life. Cast: Aimee Patmore, Niamh Donnelly, Poppy Lynch, Alejandro Corsino, Suzan Scott Sceneggiatura: Naomi Fryer Fotografia: Devris Hasan Montaggio: Pru Montin Musica: Kelly Ryall Suono: Kenny Ang, Bonnie Fan Produzione: Naomi Fryer A young girl dreams of being famous. When she makes the final of a national dance contest she becomes obsessed with winning. A film crew captures her desperate actions on camera and we are left to question who is ultimately responsible. Cast: Erwan Jeammot, Julia Petit, Max Ricat, Anne Vadagnin Sceneggiatura: Elie Grappe, Amalia Becciolini Fotografia: Lucie Baudinaud Montaggio: Felix Rehm Musica: Pierre Desprats Suono: Sylvain Lambinet, David Puntener Coreografia: Nudiandra Sarasvati Produzione: Point Prod At dawn, in a great classical dance conservatory, a boy falls while rehearsing some movements. Something breaks in his foot, causing sharp pain. The exams are held today but the boy doesn’t give up: he tries to face his dance partner and classmates, convincing himself his body has no limits. 15 Avi non è “una super una ragazza”, secondo la madre, ma attraverso un programma di balletto per le ragazze con disabilità fisiche permanenti, musica e danza diventano forze che motivano la sua vita. Una ragazza sogna di essere famosa. Quando arriva alla finale di un concorso nazionale di danza diventa ossessionato dal fatto di vincere. Una troupe cinematografica cattura le sue azioni disperate e ci ritroviamo a mettere in discussione chi è in ultima analisi il responsabile di questo. All’alba, in una grande sala di danza classica, un ragazzo cade mentre prova alcuni movimenti. Qualcosa si rompe nel suo piede, causando un dolore acuto. È il giorno degli esami, ma il ragazzo non si arrende: cerca di affrontare il suo partner di ballo e i compagni di classe, cerca di convincersi che il suo corpo non ha limiti. EL ULTIMO MILICO di Cesar Augusto Malaga Perù, 2015 / 8’ BANGLADESHI BARISTA di Arkus Emirati Arabi Uniti, 2016 / 3’ BLACK SQUARE di Timo Zhalnin Russia, 2015 / 4’52” Cast: Alain Salinas, Liruvina Valverde Sceneggiatura: Cesar Augusto Malaga Fotografia: Matias Duran Montaggio: Cesar Augusto Malaga Suono: David Romero Produzione: Yani Roncal A soldier was found by a community of the Andean highlands in the age of terrorism. At first live uncertainty and anguish of not knowing where this or what is happening; listening to a song of lament, a man who is telling a killing and shovels are digging to bury the dead in this community. Eventually the person singing asks him to go and tell what he has seen and heard so that does not happen again. Sceneggiatura: Arkus Fotografia: Alawi Shareef Montaggio: Arkus Suono: Rana Mohammed Produzione: Imagenation Abu Dhabi Bangladeshi Barista is a short documentary film which explores an extremely unique coffee making style of a Bangladeshi immigrant Mohammed Mokles Rehman. Cast: Olga Lanceray, Mikalai Radziush Sceneggiatura: Timo Zhalnin Fotografia: Anna Rozhetskaya Montaggio: Timo Zhalnin Musica: Karl Jenkins “Palladio” by Escala Coreografia: Elena Kuzmina Produzione: Olga Mandrikova Lanceray The film is a choreographic response to the “Black square” by Kazimir Malevich. This piece of art won worldwide fame as a Manifesto of Suprematism, one of the brightest areas of the Russian avant-garde. “Black square” was painted in 1915 as the scenery for the Opera performance. 16 Un soldato è trovato da una comunità degli altipiani andini, siamo nell’era del terrorismo. L’ascolto di una canzone di lamento, dice di un uomo che sta raccontando di una strage mentre pale stanno scavando per seppellire i morti in questa comunità. Un immigrato dal Bangladesh trova un posto di lavoro per il suo estremamente unico stile di preparare un caffe. Il film Black Square è una risposta coreografica al Quadrato nero di Kasimir Malevič. Quest’opera d’arte ha conquistato la fama universale come un manifesto del suprematismo, una delle più brillanti correnti dell’avanguardia russa. Il Quadrato nero fu creato nel 1915 come una parte della scenografia per uno spettacolo lirico. ASYLUM di I-Hui LEE Taiwan, 2015 / 3’ EAST RAMADI di Kristen Gerweck USA, 2016 / 6’ INFIZIERT di Petr Eremin Germania, 2016 / 9’ Cast: Yu-Jing Liu, Bo-Wei Song, Ming Ma Sceneggiatura: I-Hui Lee Fotografia: Yu-Yu Tang Montaggio: I-Hui Lee Animazione: Ming-Chang Wen Musica: Pei-Ling Wu Suono: Lan-Ting Hsu, Hui-Cheng Zhong Produzione: I-Hui Lee A woman is on a visit to her ill husband in the asylum and finds herself trapped in the jungle of insanity. Cast: Ryan Sadaghiani, Drew Koles, Callen David Stilphen Sceneggiatura: Kristen Gerweck Fotografia: Cory Warner Montaggio: Marc Bach Musica: Jose Villalobos Suono: Eduardo Larez Produzione: Black Sheep Media & Entertainment Two Iraqi war orphans are sent to deliver a package to a dangerous section of Ramadi and when they collide with US soldiers occupying the area, a miscommunication quickly unravels into a madness that will forever alter their lives. Cast: David O. Riegel, Tobias Karn, Alexander Bettendorff, Maximilian Scholz, Nuriye Arslanoglu, Angela Hahn Fotografia: Felix Harjans Montaggio: Petr Eremin Musica: Tobias Burkardt Suono: Daniel Mauthe Produzione: Petr Eremin Vincent learned to survive in a post apocalyptic world, but this came with a price. He is hunting those who he holds responsible for his misery and tries to remember the past until it hunts him in the present. 17 Una donna è in visita a suo marito malato nel manicomio e si ritrova intrappolato nella giungla della follia. Due orfani di guerra iracheni vengono inviati a consegnare un pacco in una zona pericolosa di Ramadi e quando si scontrano con i soldati americani che occupano la zona, un problema di comunicazione dipana rapidamente in una follia che cambierà per sempre le loro vite. Vincent ha imparato a sopravvivere in un mondo post apocalittico, ma questo gli è costato un grave prezzo. Egli è a caccia di coloro che ritiene responsabili del suo stato. A/K di Olivier Van Hoofstadt Francia, 2016 /12’ 大海 THE SEA di Li Yifan Cast: Ariane Blaise, Milena Studer, JeanBaptiste Maunier, Maxime Dambrin Sceneggiatura: Olivier Van Hoofstadt - Mourad Dhoir Sophie Galibert Fotografia: JeanFrançois Hensgens Montaggio: Amélie Massoutier Musica: Thibault Quillet Suono: Stéphane Roche Produzione: Association artistique de l’Adami, Mon Voisin Productions A/K is the story of Kim and Anouk awaiting a bus that will never come. To pass time they create a story about Ted the «cowboy cop» and «Joe the lonely guy». While their adventures are linked to the rhythm of the wild imagination of the two girls, Ted police car stopped in front of the bus shelter. Cast: Jingshan Wang Sceneggiatura: Li Yifan Fotografia: Jianneng Li Montaggio: Wu Yanqing Animazione: Chen Peixuan, Peng Peng, Shen Yi Suono: Jiang Mingjun Produzione: Jia Guoqin A fisherman lives near the sea, on which, one day, he founds a house. He realizes he can get whatever he wants in the house after closing the door. He locks it, and the danger is gradually coming. Cina, 2015 / 7’ 18 A/K è la storia di Kim e Anouk in attesa di un autobus che non arriverà mai. Per passare il tempo creano le storie di Ted «Cowboy poliziotto» e di «Joe il ragazzo solitario». Mentre le loro avventure sono legate al ritmo di una fantasia selvaggia l’auto del poliziotto Ted si ferma davanti alla pensilina. Un pescatore vive vicino al mare, sul quale, un giorno, fonda una casa. Si rende conto che può ottenere quello che vuole in casa dopo aver chiuso la porta. Chiude a chiave, e… (LITTLE) RED RIDING HOOD di Stéphane Guenin, Daniel Jenny Francia, USA, Spagna, 2015 / 5’ DEATH LOVES LIFE di Jonathan Lacocque, Clara Lehmann USA, 2015 / 5’ La Cast: Yannick Derrien, Lena Marteens, Ambre Vanecloo Sceneggiatura: Stéphane Guenin Fotografia: Stéphane Guenin Montaggio: Stéphane Guenin Musica: Eric Mauer Suono: Eric Mauer Produzione: Stéphane Guenin, EuroPacific Films, Land Productions Once upon a time, there was a little girl, the most beautiful little girl one could ever see, who lived in a town near the forest and everyone called her Little Red Riding Hood. As she was going to visit her grandmother who was hill, dawdling along in the woods... What happened next? Nothing you’ve ever heard before... Cast: Kerrin Sheldon, Elaine Sheldon Sceneggiatura: Jonathan Lacocque, Clara Lehmann Montaggio: Jonathan Lacocque Animazione: Ricardo Nilsson Musica: Marius Kirsten Suono: Shawn Wilson Produzione: Coat of Arms Young and beautiful, Life is enthralled with the world around her. Death is enamored by Life’s innocence and vivacity, but his attempts to connect with her are fleeting. Despite Death’s awkward and destructive path, Life recovers from each loss with graceful fortitude. In Death’s gloom, a passionate love for Life blossoms. ra r i b C’era una volta, c’era una bambina, la più bella bambina che si possa vedere, che ha vissuto in una città vicino alla foresta e tutti la chiamavano Cappuccetto Rosso. Mentre stava andando a trovare la nonna che abitava in collina, mentre attraversava il bosco... Cosa è successo dopo? Che non hai mai sentito prima... Giovane e bella, la Vita è affascinata dal mondo intorno a lei. La Morte è innamorata dell’ innocenza e della vivacità della Vita, ma i suoi tentativi di connettersi con lei sono fugaci. Nonostante il percorso scomodo e distruttivo di Morte, la Vita riprende da ogni perdita con forza d’animo graziosa. Nel buio della morte, un amore appassionato per la vita fiorisce. se ne o r e v Via Rossini, 6 37060 Sona (Verona) [email protected] 19 LABORATORIUM di Natalia Nguyen Polonia, 2014 / 8’ HYSTERICAL di Anna Kott Russia, 2015 / 16’ 22’’ Sceneggiatura: Natalia Nguyen Fotografia: Natalia Nguyen Montaggio: Natalia Nguyen, Jacek Chamot Animazione: Natalia Nguyen Musica: Natalia Nguyen, Michal Truong, Antoni Nguyen Suono: Natalia Nguyen Produzione: Natalia Nguyen In the misterious laboratory the Konstructor is working to create his new invention – mechanical Ballet Dancer. He makes her alive using nut made of copper. He helps her with her first steps and teach her dancing. Ballet Dancer doesn’t want to accept his instructions and try to dance on her own. There is a conflict. Cast: Sandra Glinka, SunSay, Azamat Nigmanov Sceneggiatura: Anna Kott Fotografia: M.I.G. Montaggio: Albo Bogan Musica: Michail Zentsov Suono: Sergey Ermakov Produzione: Anna Kott Anticipation is tearing her apart. Her reality has turned into a kind of her inner world: glaring light, sharp sounds and frightening figures lurking in dark corners. The one who is close to her will be risking much. Nel laboratorio misterioso Konstructor sta lavorando per creare la sua nuova invenzione – una meccanica Ballerina di danza classica. La rende viva con un dado di rame. Lui la aiuta a fare i suoi primi passi e le insegna la sua danza. Ma la Ballerina di danza classica non vuole accettare le sue istruzioni e vuole provare a ballare da sola. Anticipazione sta lacerando la sua parte. La sua realtà si è trasformata in una sorta di mondo interiore: luce abbagliante, suoni taglienti e figure terrificanti sono in agguato negli angoli bui. Colui che è vicino a lei dovrà rischiare molto. riposiamo la domenica P.tta Chiavica, 5 - vicino a Piazza Erbe Centro storico - VERONA - Tel. 045 591159 www.vecchiafontanina.it 20 CTG, ex Chiesa di S. Maria in Chiavica Domenica 24 luglio ore 17.00 SAN GIÒ CINECLUB 2016 in concorso A TEMPO DEBITO di Christian Cinetto Italia, 2015 / 82’ PALACE FOR THE PEOPLE di Elena Gladkova Russia, 2016 / 36’ Sceneggiatura: Christian Cinetto Fotografia: Raffaella Rivi, Francesco Mansutti, Diego Falconieri, Christian Cinetto Montaggio: Alice Ranzato Musica: Giacomo Lamparelli Suono: Marco Zambrano Produzione: Jenga Film A small crew gets in Padua’s prison in October 2013, in order to start a film school. After a full-blown casting, 15 out of 40 detainees who were there are chosen. The 15 have 7 different nationalities, and they are all waiting for a trial. We do not know the reason why they had been imprisoned, but we are guided by the confidence in their looks, and by our intuition… Sceneggiatura: Elena Gladkova Fotografia: Ivan Ponomarev Montaggio: Elena Gladkova Musica: Georgiy Sviridov, Aram Khachaturian, Sergey Prokofiev Produzione: Elena Gladkova History of the Moscow Metro. 21 Una piccola troupe entra nella Casa circondariale di Padova nell’ottobre del 2013 per tenere un corso di cortometraggi. Dopo un casting in piena regola, su 40 detenuti che si presentano, ne vengono scelti 15, di 7 nazionalità diverse, tutti in attesa di giudizio. Non si conosce la ragione della loro reclusione, ma guidati dalla fiducia dei loro sguardi e dall’istinto si procede attraverso lezioni di recitazione e di scrittura. Può un gruppo di uomini così complesso, eterogeneo e per certi versi fragile, affrontare un percorso di riabilitazione di gruppo attraverso il cinema? Che senso ha un corso per realizzare un cortometraggio quando sei in attesa di giudizio? Dopo 5 mesi di intensi incontri e di prove si gira. E qualcosa è cambiato… La storia della Metropolitana di Mosca. CTG, ex Chiesa di S. Maria in Chiavica Domenca 24 luglio ore 21.00 SAN GIÒ CINECLUB 2016 in concorso MIGRANTI, IL DILEMMA TEDESCO di Rino Pellino Italia, 2016 / 52’ Cast: Frank Gips (direttore Allende Haus) Sabina (rifugiata), Ali (rifugiato),Gauhar Besmil (direttrice AWO), Fajar Sarmini (rifugiato),Eva Gomusay (volontaria), Annette Hilt (volontaria), Ilka Kruska(volont), Hertha Mahlo, Wolfang Kaschuba (Prof. Etnologia), Sadran - Apprendista Sceneggiatura: Rino Pellino Fotografia: Davide Manelli, Jenny Barth Montaggio: Davide Manelli Musica: Balkan Beats,Connie Francis,Calexico,17 Hippies,Mira onirica, Mono mango Suono: Alessandro Bedini, Dhelim Scribano Produzione: Rai TG2 Dossier 22 Solidarity or repulsion? Economic opportunity or political problem? The story of refugees has had a profound effect on the German reality. A journey through the fears, the enthusiasm, the historical memory at the base of the dilemmas which agitate Germany. Solidarietà o repulsione? Opportunità economica o problema politico? La vicenda profughi ha inciso profondamente sulla realtà tedesca. Un viaggio tra le paure, gli entusiasmi, la memoria storica alla base dei dilemmi che agitano la Germania. TRAS NAZARIN di Javier Espada Spagna, Messico, 2015 / 75’ Sceneggiatura: Javier Espada, José Alberto Andrés Lacasta Fotografia: Rodrigo Morales, Mario Guerrero, Jorge Fuembuena Montaggio: Edson Ramírez Musica: Sergio González Carducci, Luis Eduardo Aute Suono: Armando Narváez del Valle, Pedro Piñeiro Produzione: Tolocha Producciones 23 Following Nazarin belongs to the documentary genre, although it is a creative documentary, in which the knowledge of the director about the film Nazarín -directed by Luis Buñuel in 1959- and Luis Buñuel (Javier Espada is the director of the Calanda Buñuel Center since its creation in 2000) merge into a trip down memory lane, accompanied by photographs taken by Buñuel in the film scouting and photographs taken during the shooting by Manuel Alvarez Bravo. Most of these pictures are displayed for the first time. Il documentario torna sui luoghi messicani in cui Luis Buñuel, nel 1959, girò Nazarín. Buñuel riunì attorno a sé un gruppo di artisti e tecnici che scrissero una pagina importante del cinema non solo messicano ma internazionale. Nazarín es un Quijote del sacerdocio “Entre las películas que he realizado en México, Nazarín es una de las que prefiero.” “La imaginación es nuestro primer privilegio, inexplicable como el azar que la provoca” Luis Buñuel Piazza dei Signori Domenca 24 luglio ore 21.00 VERONA VIDEO FESTIVAL IN CORTO Competizione ufficiale HEBI-TO-NUKEGARA di Satoshi Murakami Giappone, 2016 / 14’ 35” THE BOOK OF JUDITH di Alex Mendez Giner USA, 2016 / 21’ Cast: Satoshi Izumi, Miwako Izumi Sceneggiatura: Satoshi Murakami Fotografia: Satoshi Murakami Montaggio: Satoshi Murakami Musica: Satoshi Murakami Suono: Satoshi Murakami Produzione: Satoshi Murakami A woman was heading to a room of a hotel. In the room, a man was waiting. Woman paid a lot of money to him, and he made her take the medicine. His job was “illegal assisted suicide”. That job was going smoothly in “the nation of suicide” that 30,000 people kill themselves in a year. And even today, his job will begin... Cast: Sandy Siquier, James Lee, Katya Martin, Kathleen Baum Sceneggiatura: Alex Mendez Giner Fotografia: Alex Mendez Giner Montaggio: Alex Mendez Giner Musica: Javier Weyler, Aleph Aguiar, Francisco Telleria Suono: Alejandro Lovera Produzione: Alex Mendez Giner Judith, a bitter widow who lives on an isolated farm, unexpectedly meets a stranger looking for help. The man ran out of gas on the way to his mother’s funeral. Judith, unable to help, asks him to go but surprisingly the man decides to stay. When the man lingers at the farm his presence becomes increasingly menacing. Judith repressed sexual desire, ignited by the presence of the man, starts to haunt her daily life. The rising tension forces Judith to flee the house into the woods where she will start a journey into herself. The Book of Judith has the distinctive appeal of a “21st century Judith,” with modern obsessions rooted in an archetypical story. 24 Una donna si sta dirigendo in una stanza di un albergo. Nella stanza, un uomo sta aspettando. La donna ha pagato un sacco di soldi a lui, e lui le fa prendere la medicina. Il suo lavoro è “suicidio assistito illegale”. Questo lavoro sta andando liscio nella “nazione del suicidio”, qui 30.000 persone si uccidono in un anno. E anche oggi, il suo lavoro ha avuto inizio… Judith, una vedova triste che vive in una fattoria isolata, incontra inaspettatamente uno sconosciuto in cerca di aiuto. L’uomo è a corto di carburante sulla strada per il funerale di sua madre… DERNIÈRE PORTE AU SUD di Sacha Feiner Belgio, 2015 / 15’ JERUSALEM di Sam Prudence Gran Bretagna, 2015 / 11’ NOTHING ESCAPES MY EYES di David Krippendorf Germania / Egitto, 2015 / 14’ Cast: Antoine De Schuyter Sceneggiatura: Sacha Feiner, adapté de la bande-dessinée de Philippe Foerster Fotografia: Arnaud Hock Montaggio: Sacha Feiner Musica: Alexandre Poncet Suono: Antoine De Schuyter Produzione: Take Five, ARTE France “The World is made of floors, connected by stairs, and made of rooms”. Such is the vision of a child and his siamese head, bricked up by their mother in the family manor since they were born… until one day, when, after seeing a strange light, they swear to find… the end of the World. Cast: Ryan Tonkins, Wilson James, Joseph Steyne, Adam Berry Sceneggiatura: Sam Prudence Fotografia: Jamie Touche Montaggio: Musica: Tegan Pryce Suono: Sober Dave Produzione: Fauntleroy Films Ltd Two brothers, James and William Jenkins, volunteer to fight for Britain in the trenches of WW1. James wants adventure, William wants to keep his younger brother safe. The reality of war will test their bond to breaking point. Cast: Hiam Abbass, Florian Korter Sceneggiatura: David Krippendorf Fotografia: Tobias von dem Borne Montaggio: Patrick Delsing Musica: Ari Benjamin Meyers, Giuseppe Verdi Suono: Manu Lübke Produzione: David Krippendorf NOTHING ESCAPES MY EYES tells a story that unfolds without words: silent transformation of a place and a human being, both subjected to the melancholy of conforming. A poetic short inspired by the opera Aida by Verdi, depicting in a metaphoric way current issues of cultural identity, loss and the pressures to conform. 25 “Il mondo è fatto di piani, collegati da scale, e è fatto di stanze”. Tale è la visione di un bambino… Due fratelli, James e William Jenkins, volontari per combattere per la Gran Bretagna nelle trincee della Grande Guerra. James cerca l’avventura, William vuole mantenere vivo il fratello minore. La realtà della guerra metterà alla prova il loro legame fino a un punto di rottura. Il cortometraggio racconta una storia che si dipana senza parole: le trasformazioni silenziose di un luogo e di un essere umano, entrambi sottoposti alla malinconia di adattarsi. Una poetico film ispirato all’opera “Aida” di Verdi, che raffigura in maniera metaforica questioni attuali di identità culturale, la loro perdita e le pressioni a conformarsi. HÉTÉROX di Maxime Pourbaix Francia, 2016 / 18’ THE POMEGRANATE JUICE di Andranik Davtyan, Roman Volchak Ucraina, 2015 / 5’ HOU (MONKEY) di Shen Jie Cina, 2015 / 5’ Cast: Mathieu Jedrazak, Léo Hardt, Thomas Debaene, Corinne Masiero, Camille Aroyas Sceneggiatura: Mariane Berthault, Maxime Pourbaix, Bruno Töber Fotografia: Guillaume Duchemin Montaggio: Bruno Nazarko Musica: Antony Sauveplane Suono: Sébastien Eugène Produzione: Crickett Pictures Thanks to Heterox, a medecine that can turn homosexuals in common citizens, Samantha Stephens will finally be able to unite her family again. Cast: Anna Oganesyan, Sarkis Baboyan, Anna Arutyunyan, Sargis Arustamyan, Ovnan Manukyan Sceneggiatura: Andranik Davtyan, Roman Volchak Fotografia: Mikhail Marigin Montaggio: Maksim Denisenko Musica: Naregatsi Folk Instruments Ensemble - Aravot Luso, Aram HachaturyanSimfoniya 2 Produzione: ARO Film Production Early morning in Armenia. Young Armenian family is prepared for breakfast, but at this point there is a terrible tragedy, not only in the family life, but also in the life of the Armenian people. Sceneggiatura: Shen Jie Fotografia: Shen Jie Montaggio: Shen Jie Musica: Keju Luo Suono: Keju Luo Produzione: Shen Jie One of the three monkeys died. 26 Grazie ad Heterox, un farmaco in grado di trasformare gli omosessuali in cittadini comuni, Samantha Stephens sarà finalmente in grado di unire ancora una volta la sua famiglia. Mattina presto in Armenia. Una giovane famiglia armena è pronta per la prima colazione, ma a questo punto succede una tragedia terribile, non solo nella vita della famiglia, ma anche nella vita del popolo armeno. Tre scimmie: cosa accade quando una di loro muore? PASTY di Anne-Marie Denault Canada, 2015 / 6’ HAIL THE QUEEN di Khalil Joseph Bañares Filippine, 2015 / 10’ LADY MAY-BEE di Valerio Guadagno Italia, 2016 / 4’ 26” Cast: Joséphine Klaveness, Marie Fanny Guay, Claudia Hurtubise Sceneggiatura: Fotografia: Hugo Gendron Montaggio: Sébastien Trahan Musica: Manu Alberola Suono: Simon Lacelle Produzione: Moon Factory Productions Montreal. 1920. Lady Joséphine is the big burlesque star of the moment and is giving a show in a small cabaret. Backstage, she’s getting ready to dance, while being watched by her rivals. The characters embark upon a choreographed fight, wild and passionate. Cast: Sue Prado, Harold Alvea, Mandy Guballa Sceneggiatura: Khalil Joseph Bañares Fotografia: Box Seblairo Montaggio: Er Alviz Musica: Nimrod Cruz Produzione: J.E. Tiaglo Teresita Eximiniano aka “Tracy X” aka “Queen of Domination” pursues her dream of being the first Filipina pornstar to be signed by a major porn label. Sceneggiatura: Valerio Guadagno Fotografia: Valerio Guadagno Animazione: Valerio Guadagno Montaggio: Valerio Guadagno Musica: Michèle Raffaele Produzione: Valerio Guadagno A bee flying non-stop, undecided as to which flower perch, looking for the most suitable pollen for honey. This is a metaphor… 27 Montreal. 1920. Lady Joséphine è la grande star del burlesque del momento e sta dando uno spettacolo in un piccolo cabaret. Dietro le quinte, si sta preparando a ballare, mentre è guardata dai suoi rivali. I personaggi intraprendono una lotta coreografica, selvaggia e appassionata. Teresita Eximiniano conosciuta anche come “Tracy X” e come “Regina della Dominazione” sogna di essere la prima pornstar filippina a firmare per una importante casa di produzione di film porno. Il più importante filone commerciale del cinema mondiale. Un’ape vola senza sosta, indecisa su quale fiore posarsi, alla ricerca del polline più adatto per realizzare il miglior miele possibile: si tratta di una metafora dell’incapacità di una categoria di persone di assumersi la responsabilità di una scelta anche banale, rimanendo così “alla finestra” per paura di sbagliare o di soffrire e sperando che siano le circostanze esterne a scegliere per loro. THEY WILL ALL DIE IN SPACE di Javier Chillon Spagna, 2015 / 14’ AMOUR FOU di Florian Werzinski Germania, 2015 / 4’ Cast: Francesc Garrido, Julio Perillán, Ben Temple, Lindsey Myhren Sceneggiatura: Javier Chillon Fotografia: Luis Fuentes Montaggio: Javier Chillon, Luis Fuentes Musica: Cirilo Fernandez Suono: Roberto Fernández Produzione: Misterio Producciones The starship Tantalus drifts through space. Sceneggiatura: Florian Werzinski Animazione: Florian Werzinski Fotografia: Pablo Almeida Musica: Marius Kirsten Suono: Adriana Espinal Ortiz Produzione: Filmakademie BadenWürttemberg The theft of the Mona Lisa - share a ride through the streets of Paris with the most famous painting in the world. La navicella spaziale Tantalus vaga alla deriva nello spazio. Il furto della Gioconda - condividono un giro attraverso le vie di Parigi con il dipinto più famoso al mondo. Via Sottoriva 9/A - Verona - Tel. 045 801 43 23 28 CTG, ex Chiesa di S. Maria in Chiavica Lunedì 25 luglio ore 17.00 SAN GIÒ CINECLUB 2016 in concorso 88 GIORNI NELLE FARM AUSTRALIANE di Matteo Maffesanti Australia / Italia, 2015 / 35’ Cast: Camilla Pivato, Emanuele Canareggi, Lorenzo Zasso, Andrea Sartori, Maria Chiara Montanari Sceneggiatura: Michele Grigoletti Fotografia: Matteo Maffesanti Montaggio: Matteo Maffesanti, Michele Grigoletti Musica: Sons of the East Produzione: Fondazione Migrantes di Roma This video-report was started in April 2015 in Griffith, in the New South Wales, during the season of pumpkins, watermelons, rice and cotton harvest; in Shepparton, Tatura and Murchison, in the Victoria, during the season of apples, pears and tomatoes harvest. These places are united by the presence of an historician Italian community, established in the forties and fifties of last century. Italian and italo-Australians farmers are employing a new cycle of emigrants and are seeing again, in the new Italian generation, their history of hard job, sacrifices and hopes. Il video-reportage è iniziato ad aprile 2015 a Griffith, nel New South Wales, durante la stagione della raccolta delle zucche e delle angurie, del riso e del cotone; e a Shepparton, Tatura e Murchison, nel Victoria, durante la stagione della raccolta delle mele, pere e dei pomodori. Queste zone sono accomunate tra loro dalla presenza di una storica comunità italiana, stabilitasi negli anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso. Agricoltori italiani e italo-australiani che ora si trovano a dar lavoro a un nuovo ciclo di emigrati e che vedono ripetersi, nei nuovi giovani italiani, la loro storia di duro lavoro, sacrifici e speranze. Via Firenze, 2 Arbizzano di Negrar (VR) Tel. e Fax 045 7513941 www.market-umbrellas.it [email protected] 29 PRESI A CASO di Alberto Gambato e Laura Fasolin Italia, 2015 / 59’ Cast: Lorenzo Bellini, Luisa Bolzan, Carmen Caterino, Annita Cecchetto, Emanuele Cecchetto, Ornella Cecchetto, Jennifer Garavello, Giovanni Marchetti, Santina Marchetti, Gianni Modica, Noemi Paesante, Christian Palugan, Ilaria Pozzato, Chiara Rodella, Elvira Rossini, Aldo Simoni, Stefano Smanio, Andrea Vettorello Sceneggiatura: Alberto Gambato, Laura Fasolin Fotografia: Alberto Gambato Montaggio: Alberto Gambato Musica: True Sleep Produzione: Alberto Gambato Voci per la Libertà 30 On April 25, in addition to the celebratory character of Liberation, for the cities of Villadose and Ceregnano it assumes also the commemorative face of heavy loss in the last day of the war and the first day of a new and lasting peace. Twenty-one were the victims, aged between 14 and 70 years, fallen under German fire during the raid and the slaughter. Remain today the places both physical and ideals of the tragedy. Remain the testimonies of those who lived this tragedy firsthand and those who have seen through the eyes of grandparents. Il 25 aprile, oltre al carattere celebrativo della Liberazione, per Villadose e Ceregnano assume anche il volto commemorativo di ingenti perdite umane nell’ultimo giorno di guerra ed il primo di una nuova e più duratura pace. Ventuno furono le vittime, tra i 14 e i 70 anni, cadute sotto il fuoco tedesco durante il rastrellamento e l’eccidio. Rimangono oggi i luoghi sia fisici che ideali della tragedia. Rimangono le testimonianze di chi quella tragedia l’ha vissuta in prima persona e di chi l’ha vista con gli occhi dei nonni. CTG, ex Chiesa di S. Maria in Chiavica Lunedì 25 luglio ore 21.00 SAN GIÒ CINECLUB 2016 in concorso LAMPEDUSA D’INVERNO di Jakob Brossmann Austria / Italia / Svizzera, 2015 / 93’ Sceneggiatura: Jakob Brossmann Fotografia: Serafin Spitzer, Christian Flatzek Montaggio: Nela Märki Suono: Axel Traun, Jakob Brossmann Produzione: Finali Film & Wortschatz Produktion in coproduzione non Miramontefilm The Italian “refugee island” of Lampedusa is in the firm grip of winter’s tristesse. Tourists have left, the remaining refugees fight to be taken to the mainland. As a fire destroys the worn down ferry, that connects the island to Italy, the mayor Giusi Nicolini and the local fishermen struggle for a new ship. The tiny community at the edge of Europe is engaged in a desperate struggle for solidarity with those who many consider the cause of the ongoing crisis: the African boat people. È inverno. Lampedusa, «l’isola dei rifugiati», ha un’aria desolata. I turisti se ne sono andati e gli immigrati ancora rimasti lottano per essere trasferiti sul continente. Dato che il vecchio traghetto che collegava l’isola con la terraferma è bruciato, il sindaco Giusi Nicolini e i pescatori stanno cercando un’altra imbarcazione. Il trasporto dei rifugiati avviene infine per via aerea, mentre i pescatori occupano il porto in segno di protesta. Ora Lampedusa è isolata. Le scorte di cibo si stanno esaurendo e i manifestanti cominciano a litigare tra loro. Una piccola comunità ai confini d’Europa e la sua strenua lotta per la solidarietà con i rifugiati africani. C A L Z A T U R E ABBIGLIAMENTO Piazza Corrubbio, 9/a - 11/a 37123 VERONA • Telefono 045.8006559 www.recchiabbigliamento.it 31 Piazza dei Signori Lunedì 25 luglio ore 21.00 VERONA VIDEO FESTIVAL IN CORTO Competizione ufficiale THROUGH THE PANE di Dawn Westlake USA, 2015 / 6’ 21” DOG WORLD di Cecilia Breoni e Giuseppe Ramazzin Italia, 2016 / 6’ 30” Cast: Donald G. Westlake Sceneggiatura: basta sulle memorie “Through the Pane” (c) 2015 by Donald G. Westlake Fotografia: Pol Carrizo-Vilarroig Montaggio: Pol Carrizo-Vilarroig Musica: Gregory Johnson Produzione: Ron de Cana Productions, Inc. The filmmaker’s 87-year-old father shares reflections on life through a pane of glass while facing the pain of losing his wife of 62 years. With ‘cosmic perspective’, he takes comfort in the rhythms of nature to cope with the unpredictable, non-linear qualities of grief. Cast: Diego Mazzo, Damiano Menegolo, Nunzia Lorusso, Alberto Cattoni Sceneggiatura: Cecilia Breoni e Giuseppe Ramazzin Fotografia: Giuseppe Ramazzin Montaggio: Breoni e Giuseppe Ramazzin Musica: Dario Gaston Guíllén Produzione: Las Indipendent FilmMaking A man struggling with his nightmares. But to, what is the boundary between dreams and reality? Nothing seems what appears, or maybe not!? 32 Il padre ottantasettenne della regista condivide le proprie riflessioni sulla vita attraverso una lastra di vetro mentre affronta il dolore per la perdita di sua moglie di sessantadue anni. Attraverso una prospettiva cosmica, trae conforto dal ritmo della natura per riuscire a superare le imprevedibili, caotiche caratteristiche del lutto. Un uomo alle prese con i suoi incubi. Ma qual’è il confine tra sogno e realtà? Niente Sembra quello che appare, o forse no!? ONE BLOCK AT A TIME di Owen Shapiro e Pedro Cuperman USA, 2015 / 20’ Cast: Maria Jose Gabin, Maiya Gibson, Christine Fawcett Shapiro, Carole Brzozowski, Jeff Kramer, Jim Cecile, Lee Tomkos, Jorge Davidenko, Lisa Snyder Sceneggiatura: Pedro Cuperman Fotografia: Alex Mendez, June Kyu Park, Owen Shapiro Montaggio: June Kyu Park Musica: Astor Piazzola Suono: Daniel Aguilera, Tanya Schiller Produzione: Owen Shapiro In this experimental narrative several mini stories, blocks, are loosely connected by theme. A young woman contemplates suicide while observing her neighbors having sex. Another woman seems to be relating the same story to her psychiatrist friend. Two men wander the streets, a sort of Don Quixote and Sancho Panza functioning as a Greek Chorus commenting on the buildings and streets. A woman, on a stage, appears from and later returns to a refrigerator, encapsulating the entire film. Life, death, and love all encased in blocks of narrative related by poetic association. In questa narrazione sperimentale ci sono diverse mini storie, blocchi, che sono vagamente collegati da un tema. Una giovane donna medita il suicidio, osservando i suoi vicini fare sesso. Un’altra donna sembra essere in relazione con la stessa storia della sua amica psichiatra. Due uomini vagano per le strade, una sorta di Don Chisciotte e Sancio Panza che hanno la funzione di un coro greco commentando gli edifici e le strade. Una donna è sulla scena… La vita, la morte, l’amore e tutto racchiuso in blocchi narrativi legati per associazione poetica. Via Sottoriva, 10 - Verona - Tel. 045 800 4124 33 BAJO LAS BRASAS di Verónica Jessamyn López Sainz Messico, 2015 / 10’ NUTAG – HOMELAND di Alisi Telengut Canada, 2016 / 6’ Cast: Reyna Isabel Chia Chia, Natalia Chia, Cirilo Chia, José Chia Chia Sceneggiatura: Andrea Fuentes Charles Fotografia: Julio Abraham Padilla Sánchez Montaggio: Alan Martínez Lino Musica: José Sánchez Gutiérrez, Gerardo Arrioja, Fernando Arrioja, Rubén Valderrama, Dámaso Carrillo, Marco Mercado Estrada Suono: Marco Antonio Mercado Estrada Produzione: Guanajuato IFF Isabel, a young woman from the sierra mountains of Guanajuato, is motivated by the love of her family and has learned that to achieve her dreams she must sacrifice her present, to be able to value tomorrow’s success. Sceneggiatura: Alisi Telengut Fotografia: Alisi Telengut Montaggio: Yannick Carrier Animazione: Alisi Telengut Musica: Fly Fly My Sadness by Bulgarian Voice Angelite and Tuvan music Group Huun-Huur-Tu Suono: Alisi Telengut, Geoff Mitchell Produzione: Alisi Telengut with the assistance of National Film Board of Canada (NFB) - Filmmaker Assistance Program A visual poem and surrealist requiem for the Kalmyk people that were massdeported by USSR from 1943-1957 and half of them died before they were allowed to return home. The film manifests itself as an archetype with frame by frame hand painted imagery, bringing back an example of human history on the eternal theme of diaspora and the loss of homeland, but more importantly, by referencing to the past and the lost, it poses a critical resistance to the current social political situations in the world. 34 Isabel, una giovane donna dalle montagne della Sierra di Guanajuato, è motivata dall’amore della sua famiglia e ha imparato che per realizzare i suoi sogni ognuno deve sacrificare il suo presente, unico mezzo per essere in grado di valutare il successo di domani. Una poesia visiva, un requiem surrealista dedicato ai calmucchi che erano stati deportati in massa dall’URSS nel periodo tra 1943-1957.La metà di loro è morto prima che fosse loro permesso di tornare a casa. Il film si manifesta come un archetipo che fotogramma per fotogramma forma un immaginario dipinto, riportando un esempio della storia umana sul tema eterno della diaspora e la perdita di patria. Ma, ancora più importante, facendo riferimento al passato perduto, pone il tema di una resistenza fondamentale per le attuali situazioni politiche sociali nel mondo. THE MUSE di Melora Walters USA, 2016 / 15’ ASHLYN di Omar Alcalá Messico, 2015 / 8’ 55” Cast: Mira Sorvino, Christopher Backus, Sarah Butler, Joel Johnstone, Stacey Oristano, Aaron Farb, Alison Walsh, Steve Hofvendahl, Charlie Parrish Sceneggiatura: Melora Walters Fotografia: Patrick Meade Jones Montaggio: Dale Fabrigar Musica: Matt Dahan Suono: Yu-Ting Su Produzione: Lexicon It is a brutal and darkly comedic narrative about the idiosyncrasies of the motion picture industry and the denizens that inhabit it. It is actress Melora Walters’ (Boogie Nights, Magnolia, Big Love) directorial debut. Cast: Fernanda Garza Sceneggiatura: Omar Alcalá, Roberto Villa Fotografia: Gerardo Leos Soria Montaggio: Rodrigo Barquera, Omar G. Neri Musica: Christian Carpio Suono: Omar Hernández Produzione: Omar Alcalá Ashlyn is a young woman caught in the tedium and the monotony of a life product of the disappointment, one night, she wakes up to realize that something has changed in her surrounding, and it is calling her… È un resoconto brutale e scuramente comico sulle idiosincrasie dell’industria cinematografica e di chi la vive. È l’esordio come regista di Melora Walters (Boogie Nights, Magnolia, Big Love). Ashlyn è una giovane donna presa nella noia e la monotonia, prodotto di una vita di delusione. Una notte si sveglia e si rende conto che qualcosa è cambiato nel mondo che la circonda, e questo la sta chiamando…. Vicolo Scudo di Francia, 5b - Verona - Tel. 045 595116 [email protected] 35 LAMPEDUSA di Philip Cartelli e Mariangela Ciccarello Italia / Stati Uniti / Francia, 2015 / 14’ BLOOD MONEY di Jamil Dehlavi Pakistan, 2015 / 14’ Cast: Lucien CastaingTaylor, Mariangela Ciccarello, Joris Lachaise, Carlo Signati Sceneggiatura: Mariangela Ciccarello Fotografia: Philip Cartelli, Mariangela Ciccarello Montaggio: Philip Cartelli, Mariangela Ciccarello Suono: Philip Cartelli Produzione: Nusquam Productions Combining high definition and Super 8 footage, LAMPEDUSA is composed of interwoven narratives based on past and present events. In late 1831, a volcanic island suddenly erupted from the sea a few kilometers off the southern coast of Sicily. An international dispute ensued, during which a number of European powers laid claim to this newfound “land.” The island receded below sea level six months later, leaving only a rocky ledge under the sea... Cast: Erick Hayden, Adnan Jaffer, Waqas Khan, Syeda Wasla, Zohair Raza Sceneggiatura: Jamil Dehlavi, Joseph Miller Fotografia: Mo Azmi Montaggio: Jamil Dehlavi Musica: Geoffrey Alexander Suono: Faiz Zaidi Produzione: Jamil Dehlavi When an American CIA agent is arrested in Karachi after shooting a young mugger in the street, the US government is obliged to pay the deceased’s family two million dollars of blood money to obtain his release. 36 Combinando immagini ad alta definizione con riprese in formato Super 8, LAMPEDUSA presenta un intreccio narrativo basato su una serie di eventi realmente accaduti. Nel 1831, un’eruzione vulcanica formò una piccola isola nel cuore del Mediterraneo, a qualche chilometro dalla costa Sud della Sicilia. Si scatenò una disputa internazionale, durante la quale diverse potenze europee rivendicavano il possesso di questo nuovo «territorio». Sei mesi dopo l’isola sprofondò, riducendosi a uno scoglio sommerso… Quando un agente americano della CIA viene arrestato a Karachi dopo aver ucciso un giovane rapinatore in strada, il governo degli Stati Uniti è tenuto a pagare alla famiglia del defunto due milioni di dollari per ottenere il suo rilascio, è il prezzo del sangue versato. BRUTALLY, YOURS di Stephen Slade Giappone, 2015 / 10’ 05” TUŠTUMOS KILPOS (The Loops of Emptiness) di Adomas Jablonskis, Gabriele Labanauskaite Lituania, 2015 / 9’ TUHAF ZAMANLAR (Weird Times) di Mehmet Emrah Erkani Turchia, 2015 / 11’ Cast: Koichiro Goto, Yoko Satomi, Aki Jitsukawa Sceneggiatura: Stephen Slade Fotografia: Masahide Iioka Montaggio: Tsutomu Ohno Musica: Naoto Mitsume Suono: Manabu Kosuge Produzione: Sorcerer Production Ryu is released from prison and he happily accepts a ride in a mysterious black car What promised to be a good day turns bad Ryu and his girlfriend must then race to escape from a homicidal gangster leader named Hori… Even if I die today, I will always be… Cast: Aleksandras Rimdzius, Sandra Latanauskaite, Dovile Alseikaite Sceneggiatura: Gabriele Labanauskaite Fotografia: Adomas Jablonskis Montaggio: Ricardas Matacius Musica: Vladas Dieninis Suono: Ramunas Jasutis Produzione: Incubus Films It is a visual poem, where words are translated into cinematographic language. This short fiction film invites into forgotten rooms of subconsciousness. Cast: Mahir Günş iray, Münir Cindoruk, İnanç Konukçu, Sabahattin Yakut Kadir Özdal, Didem Soylu Sceneggiatura: Mehmet Emrah Erkani, Rıza Sönmez Fotografia: Emre Tanyildiz Montaggio: Ramzan Yüksel Musica: Fırat Taniş Suono: Tahsin Güngör Aktürk Produzione: Pinpon Haldun is a transvestite who lives in an urban transformation district of Istanbul. Hate crimes aiming trans people have recently increased, however still he has to go out that night. But things will get weird. 37 Ryu è appena uscito dal carcere e accetta volentieri un giro in una macchina nera misteriosa. Quello che prometteva essere un buon giorno si trasforma in maledizione, Ryu e la sua ragazza devono correre per sfuggire al Hori leader di gang che lo vuole morto… Anche se muoio oggi, sarò sempre… Si tratta di un poema visivo, in cui le parole sono tradotte in linguaggio cinematografico. Questo breve film di finzione invita lo spettatore a entrare nelle camere dimenticate del subconscio. Haldun è un travestito che vive in un distretto di Istambul in piena trasformazione urbana. Qui sono recentemente aumentati l’odio e i crimini contro le persone trans. Haldun deve ancora andare fuori questa notte… le cose andranno in un modo inaspettato… FLOWERS IN THE GRAVEYARD di Rudy Carpio Australia, 2015 / 4’ 50” QUENOTTES (Pearlies) di Pascal Thiebaux, con la coregia di Gil Pinheiro Lussemburgo / Francia, 2015 / 12’ 35” Cast: Valerie Duthil, Wesley Forke, Thomas Bowman Sceneggiatura: Rudy Carpio Fotografia: Rudy Carpio Montaggio: Rudy Carpio Musica: “Orc March” Suono: Rudy Carpio Produzione: Rudy Carpio “Flowers in the Graveyard”, this is an striking fable over slavery of the human entity, with some sarcasm and provoking episodes. It is the characterization of how capitalism function and the struggle of religion. A nun carrying a heavy ball climbs the stairs, she has striking dreams that can or cannot be happening in reality. Through images of an obese man being feed by other adults, and some distressing of the objective view of pace and space, she reaches a beautiful garden where she is transformed. Cast: Lionel Abelanski, Matthieu Clément-Lescop, Frédérique Bel Sceneggiatura: Pascal Thiebaux liberamente ispirata a “Un, deux, ne ferme pas les yeux…” de Christian Simon Fotografia: Serge Benassutti Animazione: Mickaël Coëdel Montaggio: Jean-Philippe Tapia Musica: Mathieu Alvado Suono: Joseph Delaage, Régis Boussin Produzione: ZEILT Productions, WATT Frame “Quenottes” is a story about a little mouse, but not just any mouse. It is THE little mouse, or tooth fairy, of your childhood. In everybody’s mind, the little mouse is a benevolent and generous character... What if it isn’t? What if it is actually a neurotic psychopath obsessing about its collection of dental trophies? If a tooth is missing, it simply must be replaced. By any means necessary… 38 “Fiori nel cimitero”, è una favola suggestiva sulla schiavitù del soggetto umano, con un po’ di sarcasmo e di episodi provocatori. E la caratterizzazione di come funzionino il capitalismo e la lotta di religione. Una suora che trasporta una palla pesante sale le scale, lei ha sogni sorprendenti che possono o non possono accadere nella realtà. “Quenottes” è la storia di un topolino, ma non di un qualsiasi topolino. È la piccola fata dei topi, o dei denti, della vostra infanzia (leggenda spagnola diffusa anche nel resto d’Europa). Nella mente di tutti, il topolino è un personaggio benevolo e generoso... E se non lo è? E se in realtà fosse uno psicopatico nevrotico ossessionato dalla sua collezione di trofei dentali? Se manca un dente, semplicemente deve essere sostituito. Con ogni mezzo necessario… CTG, ex Chiesa di S. Maria in Chiavica Martedì 26 luglio orario speciale 16.30 VERONA VIDEO FESTIVAL IN CORTO Competizione ufficiale HUNA NALTAKEE (Tangency) di Bashi Kasawneh Canada / Giordania, 2015 / 15’ EARLY SPRING di Doan Tuan Duc Vietnam, 2015 / 18’ Cast: Ghaith Jalboush, Zina Ibrahim Sceneggiatura: Bashi Kasawneh Fotografia: Feras Alhihi Montaggio: Bashi Kasawneh, Ghaith Akkad Musica: Aziz Maraka Suono: Ahmed Al Malki Produzione: Bashi Kasawneh A short film about a teenage gypsy named Hikmat. One day while on his daily routine, Hikmat discovers that a refugee girl named Waard, has been occupying his habitat and stealing from “his” dumpster. He is drawn to believe that her existence prompts danger on his wellbeing but later comes to an understanding that his life and destiny are intertwined with her fate. Cast: Tuan Duc Doan, Daniel Jenkins, Tam Hao Ton Nu Sceneggiatura: Tuan-Duc Doan Fotografia: Dat Duong, Van Hoang Le Montaggio: Tuan-Duc Doan Musica: Suono: Takuya Katsu, Spencer Snyder Produzione: Van-Anh Doan Ton The spiritual reality as seen by the soul of a solitary wanderer. In a public restroom, a drifting young man finds the trace of God embodied in an eye in a shoe. Instinctively following after God’s mysterious call, he is met with the excruciating pain that brings him to salvation. 39 Uno zingaro adolescente di nome Hikmat. un giorno, nella sua routine quotidiana, scopre che una ragazza rifugiata di nome Waard, sta occupando il suo habitat e gli ha rubato il “suo” cassonetto. Egli pensa che il benessere della sua esistenza sia in pericolo, ma poi arriva a comprendere che la sua vita e il suo destino si intrecciano con quello di lei. La realtà spirituale vista dall’anima di un vagabondo solitario. In un bagno pubblico, un giovane uomo alla deriva trova la traccia di Dio incarnata in un occhio su una scarpa. Istintivamente segue la chiamata misteriosa di Dio, egli incontra il dolore lancinante che lo porta alla salvezza. MARTAGEL. ONA ZNAYET, CHEGO BOISHSYA TI (Martagel. She knows, what you’re afraid of) di Armine Harutyunyan Georgia, Russia, 2016 / 18’ GUANTES Y NAVAJAS di Uriel de Jesús Juárez Tavera Messico, 2015 / 12’ 49” Sceneggiatura: Armine Harutyunyan, Otari Poladov, Vladimir Konyshev Fotografia: Michail Vikhrov, Anatoliy Zubovich, Igor Reno Montaggio: Anatoliy Zubovich Musica: Laur Heins Suono: Anatoliy Zubovich, Tatyana Bulychyova, Roman Voznyuk Produzione: Otari Poladov, Vadim Bogdanov This parable film is about the revived legend which changed the fates of the three main characters bringing them into a deadly battle for life. The fight kills the nascent love, putting the relationship in a tragic triangle that reveals the secret of confrontation: girl a wolf, lion a man and the Investigator. To save themselves the main characters have to appeal to the ancient mystical forces. The struggle continues until now... Cast: Oscar Josué Aranda González, Giovanni Cabrera, Digna Mónica González Herrera Sceneggiatura: Uriel de Jesús Juárez Tavera, Liliana Alejandra González Núñez Fotografia: Carlos Isaac Muñoz Hibert, Uriel de Jesús Juárez Tavera Montaggio: Daniel Vilches, Liliana González, Cristina Novoa, Uriel de Jesús Juárez Musica: L.A Hermandad 428, Marco Gana Suono: José Miguel Vega Flores Produzione: GIFF (Guanajuato International Film Festival) Oscar is a boxing trainer who lives a tradition and a unique way of life, he and one of his best fighters, Giovanni Cabrera, dream with greatness. Their passion leads them to participate in the national Olympic boxing tournament of Mexico. Without knowing, her life and experiences have a profound relationship with cockfighting, one of the greatest traditions of Mexico that keeps deep ideologies of the mexican cosmogony. 40 Questo film - parabola si basa sulla leggenda rianimata che cambiò i fati dei tre caratteri principali portandoli in una battaglia mortale per la vita. La lotta uccide l’amore nascente, mettendo la relazione in un tragico triangolo che rivela il segreto di un confronto: la ragazza lupo, il leone uomo e l’Investigatore. Per salvarsi, i caratteri principali devono fare appello alle forze mistiche ed antiche. La lotta ora continua fino a che... Oscar è un allenatore di boxe che vive una tradizione e un modo unico di vita, con uno dei suoi migliori combattenti, Giovanni Cabrera, sogna una grande vittoria. La loro passione li porta a partecipare al torneo nazionale olimpico di pugilato del Messico. Senza sapere, la sua vita e le esperienze hanno una relazione profonda con combattimenti di galli, uno dei più grandi giochi tradizioni del Messico che mantiene le profonde ideologie della cosmogonia messicana. SAN GIÒ CINECLUB 2016 in concorso PARTIZANI. La Resistenza Italiana in Montenegro di Eric Gobetti Italia, 2015 / 65’ Sceneggiatura: Eric Gobetti Fotografia: Andrea Parena, Francesca Frigo, Domenico Scarpino, Eric Gobetti Montaggio: Andrea Parena, Enrico Giovannone Musica: Massimo Zamboni Produzione: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreto) Niksic, Montenegro, September 9, 1943. Shortly after dawn the gunner Sante Pelosin, said Tarcisio, starts the first cannon shot against a German column advancing to the Italian positions. In the following weeks about twenty thousand Italian soldiers decide not to surrender and join the Yugoslav resistance. The partisans of the Garibaldi Division recounted in this documentary are simple heroes, who fought the cold, hunger and a devastating typhus epidemic, paying with tremendous suffering a choice of conscious and courageous field. Nikšić, Montenegro, 9 settembre 1943. Poco dopo l’alba l’artigliere Sante Pelosin, detto Tarcisio, fa partire il primo colpo di cannone contro una colonna tedesca che avanza verso le posizioni italiane. Nelle settimane successive circa ventimila soldati italiani decidono di non arrendersi e di aderire alla Resistenza jugoslava. I partigiani della divisione Garibaldi raccontati in questo documentario sono eroi semplici, che hanno combattuto il freddo, la fame e una devastante epidemia di tifo, pagando con tremende sofferenze una scelta di campo consapevole e coraggiosa. Trattoria Ai Piloti 41 CTG, ex Chiesa di S. Maria in Chiavica Martedì 26 luglio ore 21.00 SAN GIÒ CINECLUB 2016 in concorso UNE SAISON DE MYRTILLES ET D’AIRELLES (APPOLINAIRE A STAVELOT) di Paolo Zagaglia Belgio, 2016 / 52’ NOI CITTADINI DEL MONDO di Dario Dalla Mura e Elena Pasetto Italia, 2015 / 55’ Cast: Grégory Sevrin, Albert Maël Brixhe, Fanny Heck, Paul Hermant Sceneggiatura: Patrice Lefebvre, Michel Bedeur, Paolo Zagaglia Fotografia: Loïc Carrera, Anton Vodenitcharov, Yasmine Oriam, Marco Zagaglia Montaggio: Paolo Zagaglia Musica: Stéphan Collin Suono: Harry Charlier Produzione: Irezumi Films Cast: Elena Janka, Diana Ujka, Najib Haidari, Delfina Del Carmen Sceneggiatura: Dario Dalla Mura e Elena Pasetto Fotografia: Dario Dalla Mura Montaggio: Nicola Dalla Mura Musica: AAVV Produzione: Associazione Memoria Immagine 42 Between documentary and fiction, the very unique history and almost unheard of Guillaume Apollinaire, the great French poet, who stayed in Stavelot, in the Belgian Ardennes, in the summer of 1899. Of this stay we became aware only in 1934, sixteen years later the poet’s death. This stay was for Apollinaire of capital importance, because he decided his future literary. The allusions in Stavelot will be present in his poetry until his death in 1918. Tra documentario e finzione, la storia molto singolare e quasi sconosciuta del soggiorno di Guillaume Apollinaire, il grande poeta francese, a Stavelot, nelle Ardenne belghe, nell’estate 1899. Si seppe del soggiorno soltanto nel 1934, sedici anni dopo la sua morte, e questo soggiorno ebbe un’importanza capitale perché decise del suo avvenire letterario e le allusioni a Stavelot saranno presenti nelle sue poesie fino alla sua morte nel 1918. Faces and voices, stories and memories of young emigrates who came to Italy and who live here. In their stories the homesickness for the countries they left, the hardships and the satisfactions in the schools, in the working world and in every day’s life. But also a glimpse into how we are and how we could be in a more shared future. Volti e voci, storie e memorie di giovani immigrati che sono arrivati in Italia e che qui vivono. Nei loro racconti la nostalgia per i paesi lasciati, le difficoltà e le soddisfazioni nella scuola, nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni. Ma anche uno sguardo su come siamo e su come potremmo essere in un futuro più condiviso. Piazza dei Signori Martedì 26 luglio ore 21.00 VERONA VIDEO FESTIVAL IN CORTO Competizione ufficiale KRISTO IN VERTIGINE D’AUTUNNO di Flavio Sciolè Italia, 2015 / 12’ 41” (CON)FINE di Gloria Aura Bortolini Italia, 2015 / 6’ 永遠の処女 THE ETERNAL VIRGIN di Jorge Suárez·Quiñones Rivas Spagna, 2015 / 9’ 27” Cast: Flavio Sciolè Sceneggiatura: Flavio Sciolè Fotografia: Flavio Sciolè Montaggio: Flavio Sciolè Suono: Flavio Sciolè Produzione: Flavio Sciolè A Christ surrounded by autumn vertigo. Sceneggiatura: Gloria Aura Bortolini Fotografia: Gloria Aura Bortolini, Gian Luca Rossi Montaggio: Gloria Aura Bortolini Musica: Jari Pitkanen Produzione: Gloria Aura Bortolini An intimate journey to overcome fears, cultural barriers and borders. A whisper, like the voice of consciousness, awakes a soul bringing light into darkness. Sceneggiatura: Jorge Suárez·Quiñones Rivas Montaggio: Jorge Suárez·Quiñones Rivas Produzione: Jorge Suárez·Quiñones Rivas This found footage short film has been edited using all the shots in Ozu Yasujirō films where the actress Hara Setsuko appears completely alone in an inner space during the full length of the shot. Big close-ups have been excluded since the space surrounding her cannot be guessed. I film di Ozu usati Kohayagawa-ke no aki (The End of Summer) 1961 ultimo film con Hara Setsuko Akibiyori (Late Autumn) 1960 Tō kyō boshoku (Tokyo Twilight) 1957 Tokyo monogatari (Tokyo Story) 1953 Bakushu (Early Summer) 1951 Banshun (Late Spring) 1949 primo film con Hara Setsuko 43 Un Kristo immerso in una vertigine d’autunno. Tra foglie secche ingoiate, divorate, e sacralità dismessa, un uomo decade. Un viaggio intimo per superare le paure, le barriere culturali e i confini. Un sussurro, come la voce della coscienza, per risvegliare l’anima e portare la luce nelle tenebre. Un film di montaggio che usa immagini di Yasujirō Ozu in ci cui l’attrice Hara Setsuko appare sola nello spazio di un’intera inquadratura. NON SONO SOLO di Demetrio Pisanò Italia, 2015 / 13’ 50” AUTÓMATA di Elesbaán Castro Messico, 2015 / 8’ HARMONIES di Eurydice Calméjane Francia, 2015 / 21’ Cast: Andrea Sandrini, Lara Siliotto, Giuseppe Oliosi Sceneggiatura: Vittorio Zuccotto, Fabio Boscaini Fotografia: Demetrio Pisanò Montaggio: Vittorio Zuccotto Musica: Michele Augusto Nicoli Suono: Produzione: Progetto Corto Lessinia - A bandit hunted, a mountain cabin to hide himself, a mysterious old man. But in the night, during his sleep, something is moving in the dark. Cast: Metztli Chavez, Fabian Figo, Daniel Salcedo, Hector Torres Sceneggiatura: Elesbaán Castro Fotografia: Saúl Castro Montaggio: Samuel Reyes Suono: Odín Acosta Produzione: Tlahtolli films The worker in a factory is exploited by working in a machine that generates cookies while he is watching tv. One day the system fails and leaves him without food. The hunger forced him to rebel against the system that oppresses and is enforced by the leaders of his society. Cast: Rosemary Standley, Martin Cros Sceneggiatura: Eurydice Calméjane Fotografia: Julien Roux Montaggio: Julien Ngo Trong Musica: Rosemary Standley Suono: Pablo Salaun Produzione: Les Fees Productions, Lucie Portehaut & Sandrine Pillon Laura, a singer, has lost her voice. Lost and wandering, she meets Lorenzo, a young deaf man who introduces her to the sign language. 44 Lessinia - Un rapinatore braccato, una baita di montagna in cui nascondersi, un anziano misterioso. Ma nella notte, nel sonno, qualcosa si muove nel buio... Il lavoratore in una fabbrica è sfruttato lavorando in una macchina che genera biscotti mentre lui sta guardando tv. Un giorno il sistema non riesce e lo lascia senza cibo. La fame lo costringe a ribellarsi contro il sistema che opprime e è rafforzato dai leader della sua società. Laura, una cantante, ha perso la sua voce. Persa vagando, incontra Lorenzo, un giovane sordo che la introduce al linguaggio dei segni. CHAY di Charlotte A. Rolfes Germania, 2015 / 7’ 35” ASFAR (YELLOW) di Mohammed Salman Cast: Hassan Akkouch, Meral Perin, Ulas Kilic, Emily Gülec, Yulivee Gülec, Simon Mantei, Simon Forster, Tina--Susan Reuter Sceneggiatura: Roman Toulany Fotografia: Johannes Kaczmarczyk Montaggio: Bine Pufal Musica: Luis Aníbal Araya Rojas Suono: Tjado Barsuhn Produzione: Hamburg Media School, Filmwerkstatt An Iranian family mourns for the loss of the father who was murdered by right winged extremists. Ali, the son, flees into hatred and revenge phantasies, instead of taking care of his mother and siblings. Nevertheless, the bond between son and father is strong enough, to save him in a crucial moment. Sceneggiatura e fotografia: Has Mohammed Salmansan Saeed Montaggio: Mohammed Salman Suono: Mohammed Salman Produzione: Mohammed Salman In the city of Qatif, one of the richest oil cities in Saudi Arabia, the film tell about the old yellow cabs and the story of relationship between drivers with this old yellow car. Cast: José Juan Morán Muñoz, Fabrizzio González Sceneggiatura: Hypatia Ixtabay Avilés Montiel Fotografia: Eliott Reguera Vega Montaggio: Eliott Reguera Vega, Hypatia Avilés Montiel Musica: AAVV Suono: Farah Cárdenas Anastacio Produzione: Hypatia Ixtabay Avilés Montiel A musician performs his ritual before going on stage. The dressing rooms are crowded and noisy, but he still finds enough peace to admire his beloved instrument and the concentration to warm up… gradually, images and sounds come from his mind and become stronger describing the complex world of music. Una famiglia iraniana piange per la perdita del padre che è stato ucciso da estremisti di destra. Ali, il figlio, rifugia in fantasie di odio e vendetta, invece di prendersi cura di sua madre e fratelli. Tuttavia, il legame tra il figlio e il padre è abbastanza forte, per salvarlo in un momento cruciale. Siamo nella città di Qatif, una delle città più ricche di petrolio in Arabia Saudita, il film racconta dei vecchi taxi gialli e la storia del rapporto tra i taxisti con una vecchia auto gialla. Arabia Saudita, 2016 / 14’ SINFONIETTA di Hypatia Ixtabay Avilés Montiel Messico, 2015 / 11’ 30” 45 Un musicista esegue il suo rituale prima di salire sul palco. Gli spogliatoi sono affollati e rumorosi, ma trova ancora abbastanza pace per ammirare il suo amato strumento, per trovare la concentrazione e per scaldarsi... a poco a poco, le immagini e i suoni provengono dalla sua mente… FONDUE CHINOISE di Florence Pelletier Canada, 2015 / 5’ UDOMOWIENIE (Domestication) di Sylwia Gaweł Polonia, 2015 / 6’ SAMANTHA’S CHOICE di Marie-Helene Boyd UK, 2016 / 13’ Cast: Valérie Gagné, Sébastien Huberdeau, Élizabeth MarcouxBélair, Alice Moreault Sceneggiatura: Florence Pelletier Fotografia: Samuel Trudelle-Gendron Montaggio: Florence Pelletier Musica: Ai Cha Suono: Ariel Poupart Produzione: Florence Pelletier Juliette brings her first girl lover Kim to a family dinner. Juliette’s mother, unaware that Kim is more than a friend to her daughter, drinks too many wine and won’t stop talking about Juliette’s previous sex life. Sceneggiatura: Sylwia Gaweł Montaggio: Sylwia Gaweł Animazione: Sylwia Gaweł Suono: Michal Fojcik Produzione: Akademia Sztuk Pięknych, Pracownia Filmu Animowanego Shows a particular dependence between a man and the animals he owns. The protagonist, a collector of exotic reptiles, lives in a flat cluttered with aquariums. A small caiman that he brings home will unexpectedly disturb the inner harmony that the man managed to build. Cast: Marie-Helene Boyd, Deniz Barazi, Joelle Koissi Stephanie, Hannah Chalmers, Alessandro Babalola, Helen Crevel, Nathalie Gaju Sceneggiatura: Marie-Helene Boyd Fotografia: Hunter Daly Montaggio: David Arshadi Musica: Connor Hutton Suono: Stewart Dugdale Produzione: Marie-Helene Boyd A psychological drama about abortion. Samantha, a wilful but thoughtless good time girl, finds herself pregnant and, without understanding the possible consequences for her mental state, goes through with an abortion only to find herself in torment, recrimination and despair. 46 Juliette porta il suo primo amante Kim ad una cena di famiglia. La madre di Juliette, senza sapere che Kim è più di un amico di sua figlia, dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo, non smette di parlare della vita sessuale precedente della figlia. Il film mostra una particolare dipendenza tra un uomo e gli animali che possiede. Il protagonista, un collezionista di rettili esotici, vive in un appartamento con ingombranti acquari. Un piccolo caimano che porta a casa saprà inaspettatamente turbare l’armonia interiore che l’uomo è riuscito a costruire. Un dramma psicologico sull’aborto. Samantha, una ragazza ostinata e avventata, si ritrova incinta e, senza capire le possibili conseguenze per il suo stato mentale, passa attraverso un aborto solo per ritrovare se stessa nel tormento, nella recriminazione e nella disperazione. I LOVE YOU DADDY di Rositsa Trayanova Bulgaria / Francia, 2015 / 13’ Cast: Zornitsa Georgieva, Alexandar Hristozov, Zlatka Keremedchiva, Alia Madjarova Sceneggiatura: Rositsa Trayanova Fotografia: Dimitar Tenev Montaggio: Ilhan Hussein Musica: Milen Apostolov Suono: Dimitar Galileev Produzione: Thunderstruck Pictures Veronica is a young woman of 25 years who works as a prostitute to save his father who is sick with cancer. Every day she must lie with different guys. After she goes home to care for his father. The Veronica’s childhood was difficult. She was a very religious and she has an authoritarian mother. Once she left the little Veronique without eating, because the little girl didn’t say his prayer… Veronica è una giovane donna di 25 anni che lavora come prostituta per salvare suo padre che è malato di cancro. Ogni giorno deve trovarsi con diversi ragazzi. Dopo lei va a casa a prendersi cura di suo padre. L’infanzia di Veronica era stata difficile. Lei era molto religiosa e aveva una madre autoritaria. Una volta lei aveva lasciato la piccola Veronica senza mangiare, perché la bambina non aveva detto la sua preghiera... Cortile del Tribunale Mercoledì 27 luglio ore 21.00 VERONA VIDEO FESTIVAL IN CORTO SERATA FINALE con PREMIAZIONI MAIN LIÉE, PIED LIÉ di Agostina Zwilling Italia, 2014 / 8’ Cast: Jacopo Belli, Eleonora Chiti, Agnese Donati, Danila Fiorino, Adele Ibrahim, Lucia Mazzoncini, Daria Pastina Sceneggiatura: Agostina Zwilling Fotografia: Sara Bargiacchi Montaggio: Agostina Zwilling Musica: Agostina Zwilling Produzione: Agostina Zwilling 47 There are subtle and invisible wires, inner ties that we have made ourselves and to others. The creation of bonds involves in the pulling and knotting of the threads, but how many times find ourselves tangled this wires, confused them, or too tight? Vi sono fili sottili e invisibili, lacci interiori che mettiamo a noi stessi e agli altri. La creazione di legami implica il tirare e annodare dei fili, ma quante volte li ritroviamo aggrovigliati, confusi, o troppo stretti? MEDITERRANEO LA NOSTRA FRONTIERA LIQUIDA di Rosalba Ferba, Gabriella Guido Italia, 2015 / 7’ 49” MOSAIKA di Paolo Scolari Italia, 2016 / 22’ 54” Cast: Erri De Luca Sceneggiatura: Rosalba Ferba, Gabriella Guido Fotografia: Massimo Sestini Montaggio: Rosalba Ferba, Gabriella Guido Musica: Giovanni Luisi Produzione: Rosalba Ferba, Gabriella Guido The voice of the migrants, today’s acrobats – as Erri De Luca calls them, is represented by some excerpts of the World Charter of Migrants that appear among the photographs. Cast: Mosaika Orchestra Sceneggiatura: Paolo Scolari, Renzo Segala Fotografia: Paolo Scolari, Paolo Bellomi Montaggio: Paolo Scolari Musica: Orchestra Mosaika & Friends Produzione: Paolo Scolari The rehearsals, the concerts, the experiences, the life’s stories of the members of “Mosaika”, an orchestra made up of musicians from all parts of the world. Mosaika is much more than an orchestra of “global music”: we could say that is a real laboratory of education and research in order to create a human and intercultural dialogue, a concrete and joyful example of living together - even with some differences - and a constant motivation for personal and human growth. I migranti, Acrobati di oggi come li definisce lo scrittore Erri De Luca, sono i protagonisti di questo film fotografico, segnato dallo scandirsi delle parole della Carta Mondiale dei Migranti. Le prove, i concerti, le esperienze, i racconti di vita dei membri di “Mosaika”, un’orchestra costituita da musicisti provenienti da tutte le parti del mondo. Mosaika è molto di più di un’orchestra di world music: potremmo dire che è un vero e proprio laboratorio di educazione al dialogo umano e interculturale, un esempio concreto e gioioso di convivenza nella differenza ed una costante ragione di crescita personale e umana. LE GRAPPE 48 Film Omaggio alla Presidente della Giuria LA DONNA di Nicolás Dolensky Argentina, 2014 / 14’ Cast: Erica Rivas, Claudio Tolcachir, Nicolás Mateo Sceneggiatura: Nicolás Dolensky Fotografia: Fernando Lockett Montaggio: Paula Bailardo Musica: Agustin Eckhardt Suono: Lucas Larriera Produzione: Alexan Sarikamichian The night. One night. Perhaps any night anywhere. It rains. A woman. No. A man. A man and a woman. No. A man, a woman and someone else. The table. A table. A table immersed in alcohol, singing, playing music. The music. No, jazz. JAZZ! The seduction, the crossing. Acting, pretend. Laught. The kisses. No. Decline. One night, a woman a man and someone else, on a table. No. The Void. La notte. Una notte. Forse ogni notte ovunque. Piove. Una donna. No. Un uomo. Un uomo e una donna. No. Un uomo, una donna e qualcun altro. La tavola. Un tavolo. Un tavolo immerso in alcool, il canto, la musica suona. La musica. No, il jazz. JAZZ! La seduzione, la traversata. Recitare, fingendo. Una risata. I baci. No. Declino. Una notte, una donna un uomo e qualcun altro, su un tavolo. No. Il Vuoto. Film di chiusura del San Giò Verona Video Festival 2016 anno 22 NOTRE – DAME – DES – MONTS di Martin Rodolphe Villeneuve Cast: Luc Proulx Sceneggiatura: Martin Rodolphe Villeneuve, Jean-Paul Quéinnec Fotografia: Claude Bérubé Montaggio: Claude Bérubé, Luc Bouchard Suono: Louis Moisan Produzione: Canada (Québec), 2015 / 23’ 49 A homeless takes refuge in an abandoned barn. During the night, facing this cold and desolate universe, the man faces himself, his regret and his faith. Un senzatetto si rifugia in un fienile abbandonato. Durante la notte, di fronte a questo universo freddo e desolato, l’uomo deve affrontare se stesso, il suo rammarico e la sua fede. Le nostre mostre del Festival a Santa Maria in Chiavica: “Personalmente” Kharcham, pittore e disegner nato in Marocco nel 1981. Consegue la maturità artistica nel liceo artistico francese Les Orange. Partecipa a diverse mostre collettive e private in Italia e all’estero, si è trasferito in Italia nel 2001 per seguire i propri studi in Creativ Design. Laureato con i massimi di voti 110 e lode, riceve una borsa di studio per poter approfondire le sue conoscenze frequentando la Bau University di Design a Barcellona. Vince concorsi accademici tra i quali il logotipo di Caprino Veronese e il Color Consulting per gli autobus di Verona. al Sottoriva 23 50 I premi del SAN GIÒ VERONA VIDEO FESTIVAL sono opere uniche autografate dall’artista Mauro Nicolini Un Premio che va all’arte in nome dell’arte Mauro Nicolini, artista vero, di stampo antico, solitario, abituato a esserlo quando si isola a pescare e quando si trova davanti a una tela. La sua è una continua ricerca, un cammino faticoso, erto, da vivere come una pena, ma comunque sempre illuminato dal gioco. Nelle sue opere scorre la memoria del tempo da vivere, priva di cancellazioni, mai incrostata. Non è un autore da galleria, è un uomo che nel dipingere trova la sua dimensione artistica e in quel soffio si completa. Inutile cercarne parentele. Inutile provare a classificarlo. Inutile cercarlo nelle pagine dei famosi, troppo forte il suo legame con la vita per essere speso in una soluzione unica con l’arte. Per Nicolini l’ARTE è la vita, è il vivere è il sorridere a un amico, è l’aspettare una trota per ore immerso nel fiume, non un fiume qualunque, ma quell’Adige che con le sue correnti gli scorre dentro quando ha in mano il pennello, quando stende il colore, quando vive un’idea. Raro è il suo essere uomo e artista. E questo spiega il suo legame con un Festival, il San Giò Verona Video Festival, di cui da anni interpreta i premi, con il Festival condivide il fluire continuo e travolgente delle immagini, mai previste, mai prevedibili, intrise di un sentimento unico, che Mauro Nicolini grida: VERITÀ. E che arte può esistere senza la verità? 51 Il Club di Giulietta (The Juliet Club) si occupa da molti anni della “Posta di Giulietta”, un fenomeno di portata mondiale, unico e suggestivo, che fa di Verona la capitale dell’amore. Il sodalizio veronese cura numerosi eventi culturali ed è diventato nel tempo un centro di relazioni internazionali grazie all’universalità del mito shakespeariano e alla passione di amici e associati, veronesi e di ogni provenienza. Tra le iniziative più importanti “Cara Giulietta” dedicato alle lettere più belle di questo straordinario epistolario amoroso e il Premio letterario “Scrivere per Amore” dedicato alla narrativa contemporanea. Le lettere a Giulietta, che hanno ispirato l’omonimo film hollywoodiano, arrivano da ogni parte del mondo e ad ognuna di esse il Club di Giulietta risponde personalmente attraverso un team di appassionate volontarie che svolgono questa insolita attività nel nome della più famosa eroina della letteratura. Club di Giulietta Corso Santa Anastasia 29 - 37121 Verona, Italy www.julietclub.com - [email protected] - T. 0039 45 533115 - M.00393358359935 CHE COS’È IL C.T.G. Il Centro Turistico Giovanile (C.T.G.) è una associazione a carattere nazionale che si interessa di tempo libero e di turismo sociale, quali strumenti educativi per una crescita umana e culturale, per una migliore partecipazione e per un protagonismo sociale delle persone, in una visione cristiana della vita. Parole quali amicizia, conoscenza, scoperta, ricreazione, animazione, impegno, protagonismo, gioia, fanno parte dello spirito “C.T.G.” che è alla base di ogni attività dell’associazione. Il C.T.G. è nato nel 1949 ed oggi si estende in tutta Italia. A CHI È INDIRIZZATO Il C.T.G. si rivolge a giovani e non, comprendendo tutte le fasce di età, dai ragazzi agli anziani, perchè le sue proposte non si fermano ma continuano come l’amicizia. Via Santa Maria in Chiavica, 7 - 37121 Verona – Tel. 045 8004592 www.ctgverona.it – [email protected] Via Sambuco - Monteforte d’Alpone (VR) Castelnuovo del Garda (VR) ibi l i tà s t en n e al Cli en nz io tte A te So e Ric er ca zione a v no In agsm.it AGSM rinnova l’energia e la sua immagine. Non un Nuovo segno, ma un segno del Nuovo.