IL RALLY MATEMATICO TRANSALPINO Il Rally Matematico
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IL RALLY MATEMATICO TRANSALPINO Il Rally Matematico
IL RALLY MATEMATICO TRANSALPINO Il Rally Matematico Transalpino è una gara di matematica per classi (rivolta agli alunni dalla terza classe della scuola Primaria al secondo anno di scuola secondaria di secondo grado) che si svolge in Belgio, Francia, Italia, Israele, Lussemburgo, Stati Uniti , Svizzera e in via sperimentale anche in altri paesi sudamericani (Brasile, Argentina). Come si svolge il Rally Matematico Il RMT prevede quattro fasi: • prove di allenamento, nel primo periodo dell’anno scolastico, organizzate dall’insegnante di classe, che sceglie i problemi fra quelli delle edizioni precedenti del Rally; • una prima prova in febbraio • una seconda prova in aprile • una finale a maggio a cui accedono le due classi per ogni categoria che hanno ottenuto i punteggi più alti nelle due prove precedenti. Ciascuna prova ufficiale consiste nel risolvere in 50 minuti da 5 a 7 problemi, a seconda della classe (categoria). Ogni problema deve essere risolto in gruppo, con l’apporto di tutti i compagni. La soluzione trovata deve essere unica e condivisa. Non è solo la "risposta giusta" che conta. Le soluzioni sono giudicate soprattutto rispetto al rigore del ragionamento e alla chiarezza delle spiegazioni fornite. L'insegnante non è nella propria classe durante lo svolgimento delle prove, è sostituito da un collega che ha il solo compito di “sorvegliare” la classe. Obiettivi del Rally Matematico fare matematica attraverso la risoluzione di problemi I problemi proposti, motivanti per gli alunni, propongono situazioni per le quali non si dispone di una soluzione immediata e che conducono ad inventare una strategia, a fare tentativi, a verificare, a giustificare la soluzione. Dopo la prova, i problemi possono essere riesaminati sia individualmente sia in gruppo per la ricerca di altri possibili percorsi risolutivi o per un' analisi delle procedure emerse. Inoltre possono essere utilizzati per la presentazione, per lo sviluppo o l'approfondimento, per la verifica degli argomenti oggetto d'insegnamento. sviluppare le capacità di lavorare in gruppo sentendosi responsabili La classe si suddivide in gruppi ognuno dei quali si assume il compito di risolvere uno o più problemi. Gli alunni hanno l'occasione di imparare ad organizzarsi, dividersi il lavoro, gestire il tempo, apportare il proprio contributo, accettare quello degli altri e poter comprendere i loro punti di vista, lavorare insieme per un fine comune. imparare a "parlare di matematica", a spiegare idee e procedimenti Gli alunni hanno l'occasione di discutere sull'interpretazione del testo del problema, sulla scelta delle strategie risolutive e sulla rappresentazione più opportuna, di sostenere le proprie affermazioni, di verificare il lavoro svolto. Modalità di lavoro sui problemi Si possono utilizzare varie modalità di lavoro: individuale, a coppie, a piccoli gruppi, l’intera classe. Vi è inoltre una fase di confronto successiva alla risoluzione dei problemi, che costituisce il vero momento dell’apprendimento. La classe infatti ha l’opportunità di conoscere e discutere le diverse strategie messe in atto, per avviare un’ulteriore riflessione metacognitiva. Obiettivi trasversali Creatività, intuizione, immaginazione Risoluzione di problemi Argomentazione Abilità sociali Fiducia in se stessi Divertimento Esempi di attività 1. VENDITA DI DOLCI (Cat. 3, 4, 5) La classe di Amelia ha organizzato una vendita di dolci. Vengono vendute crostatine a 3 euro l’una e tortine a 4 euro l’una. A fine giornata Amelia osserva che sono state vendute sia crostatine che tortine e che sono stati incassati in tutto 33 euro. Quante crostatine e quante tortine può aver venduto la classe di Amelia? Spiegate il vostro ragionamento. 2. SEMPRE IL DOPPIO… (Cat. 3, 4, 5) Tom ha 3 barattoli: uno piccolo, uno medio e uno grande. Vuole utilizzarli tutti per riporre le sue 100 biglie e vuole rispettare queste regole: - il barattolo medio deve contenere il doppio delle biglie del barattolo piccolo, - il barattolo grande deve contenere il doppio delle biglie del barattolo medio. Tom potrà sistemare tutte la sue biglie nei tre barattoli rispettando le regole? Se non è possibile, qual è il numero massimo di biglie che potrà mettere nei barattoli sempre rispettando le regole? Spiegate le vostre risposte. 3. BICCHIERI PICCOLI E GRANDI (Cat. 3, 4, 5) Giulia organizza la festa di compleanno per il fratellino. Compra diverse bottiglie di aranciata. Con il contenuto di una bottiglia si possono riempire 5 bicchieri grandi oppure 8 bicchieri piccoli. Durante la festa Giulia serve 23 bicchieri grandi e 26 bicchieri piccoli di aranciata, aprendo il minor numero possibile di bottiglie. Quante bottiglie ha dovuto aprire Giulia? Spiegate come avete trovato la vostra risposta. Esempi di attività con analisi a priori TRE RECIPIENTI (Cat. 7, 8) Una sezione scout possiede 20 litri di latte in un recipiente. Vuole distribuire il latte a 2 squadriglie nel modo seguente: 6 litri alla squadriglia più numerosa, 4 litri all’altra, mentre 10 litri decide di tenerli di riserva nel recipiente originario. La prima squadriglia possiede un contenitore di capienza 9 litri, la seconda un contenitore di capienza 4 litri. I tre recipienti non sono né graduati né trasparenti e non ci sono altri contenitori a disposizione. L’unico modo possibile è travasare più volte il latte da un recipiente all’altro. In quante e quali mosse è possibile farlo? ANALISI A PRIORI Ambito concettuale: - Aritmetica: addizione e sottrazione. - Logica: ragionamento deduttivo. Analisi del compito: - Comprendere che, non essendo i recipienti graduati, l’unico modo di procedere essendo certi della quantità di latte in essi contenuta è riempirli al massimo della loro capienza, e poi svuotarli a seconda delle esigenze. - Rendersi conto che il recipiente di partenza di 20 litri può essere utilizzato sia come recipiente dal quale attingere, sia come recipiente nel quale riversare di volta in volta il latte eccedente. - Comprendere che occorre arrivare ad avere 1 solo litro nel recipiente più piccolo, in modo che togliendone 3 dal recipiente di capacità 9 risulteranno 6 litri nel recipiente maggiore e 4 nel recipiente minore. - Capire che occorre partire riempiendo il contenitore maggiore e arrivare, attraverso vari passaggi, alla seguente soluzione: RECIP. 9 litri RECIP. 4 litri 9 0 5 4 5 0 1 4 1 0 1 1 9 1 6 4 Attribuzione dei punteggi: 4 La soluzione corretta nel numero più breve (8) di passaggi. 3 La soluzione corretta, con un numero di passaggi superiore a 8. 2 Individuazione della procedura corretta, senza arrivare alla soluzione. 1 Inizio di ragionamento nel quale si vede che anche il recipiente di partenza di 20 litri entra in gioco. 1 Incomprensione del problema. Livello: 7,8 DIFFERENZE con i problemi nella pratica quotidiana dell’insegnamento della matematica PRATICA QUOTIDIANA RALLY Si devono utilizzare conoscenze apprese Spesso è previsto un unico approccio Non si sa a priori quali conoscenze utilizzare Sono possibili più approcci Spesso è previsto un unico processo risolutivo In genere si lavora da soli Sono possibili più processi risolutivi Tempo a disposizione per un singolo problema <50’ Tutti lavorano sullo stesso problema L’insegnante è presente I problemi servono per consolidare e valutare nuove conoscenze Si lavora a gruppi collaborativi Tempo a disposizione 50 minuti I gruppi di alunni scelgono problemi diversi L’insegnante non interviene, non guida né suggerisce I problemi richiedono la capacità di individuare strategie nuove per la risoluzione Promuovono un atteggiamento positivo verso la matematica Il docente utilizza i problemi del Rally…… per introdurre un argomento come approfondimento di alcuni argomenti riprendendoli in momenti successivi per determinare altre strategie (insegnamento a spirale) per analizzare varie strategie risolutive per sviluppare attività (osservazione – manipolazione, ecc. ) come un vero e proprio percorso didattico Conclusioni Fare matematica è risolvere problemi. Il dibattito e la capacità di lavorare in gruppo sono essenziali in matematica. Per l’insegnante l’osservazione degli allievi in attività di risoluzione è un’ulteriore possibilità di conoscenza dei propri allievi. Per l’insegnante e gli allievi il confronto è una sorgente di rinnovamento. Il Rally non è solo una competizione, è anche l’occasione per esaminare i risultati in dettaglio, per far apparire su grande scala certi tipi di procedure. L’attività di risoluzione di problemi può condizionare il comportamento dell’alunno decretandone il successo o l’insuccesso. I docenti, consapevoli di tutte le variabili implicate e della portata formativa questa attività, possono utilizzarla per evitare gli di insuccessi. L’esperienza effettuata ha attestato che tale consapevolezza matura in tempi lunghi. E’ quindi necessario convincersi che dedicare tempo non significa perdere tempo, ma investire nel tempo. Lavorare sul problema in modo autonomo ha condotto tutti al cuore della matematica: al termine del percorso infatti gli alunni hanno preso coscienza della possibilità di giungere alla soluzione utilizzando strategie diverse, personali, ma comunque funzionali. E’ stato anche possibile indurre negli alunni una serie di sentimenti positivi quali la curiosità nello sperimentare, il divertimento nell’inventare, la soddisfazione nello scoprire, il piacere di pensare e anche il gusto nel confrontarsi. L’acquisizione di competenze matematiche nasce da questi presupposti.