nota di sintesi

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nota di sintesi
NOTA DI SINTESI
relativa all’emissione del prestito obbligazionario denominato
“Banca Popolare di Milano 19 Aprile 2013/2016 Tasso Misto”
Codice ISIN: IT000490637 3
A - AVVERTENZA
A.1
Avvertenza
La presente Nota di Sintesi è redatta in relazione alla emissione del prestito obbligazionario denominato
“Banca Popolare di Milano 19 Aprile 2013/2016 Tasso Misto” (le “Obbligazioni” o il “Prestito
Obbligazionario”).
Qualsiasi decisione di investire negli strumenti finanziari dovrebbe basarsi sull’esame da parte
dell’investitore del Prospetto di Base.
A.2
Consenso
all’utilizzo del
Prospetto per la
successiva
rivendita delle
Obbligazioni da
parte di
intermediari
finanziari
Non applicabile. L’Emittente non acconsente all’utilizzo del Prospetto per la successiva rivendita delle
Obbligazioni da parte di intermediari finanziari.
B – EMITTENTE
B.1
Denominazione
legale e
commerciale
dell’emittente
La denominazione legale e commerciale dell’Emittente è Banca Popolare di Milano – Società Cooperativa
a responsabilità limitata.
B.2
Domicilio,
forma giuridica
e legislazione in
base alla quale
opera
l’emittente e suo
Paese di
costituzione
BPM è costituita in forma di società cooperativa a responsabilità limitata ai sensi del diritto italiano,
secondo il quale opera. La sede sociale di BPM si trova in Piazza Filippo Meda n. 4, Milano, ed ivi si trova
anche la sede operativa. Il numero di telefono di BPM è +39 02 - 77001. Il sito internet di BPM è
www.bpm.it.
B.4b
Tendenze note
riguardanti
l’emittente e i
settori in cui
opera
Fatta eccezione per quanto di seguito descritto in relazione alla crisi economica e finanziaria, non vi sono
ulteriori tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere
ripercussioni significative sulle prospettive dell’Emittente almeno per l’esercizio in corso. Il perdurare di
una situazione congiunturale estremamente debole, il persistere di incertezze relative al debito sovrano
di alcuni Paesi europei ed il permanere della crisi di fiducia che mantiene elevato lo spread di rendimento
tra i titoli di Stato italiani e tedeschi, nonché la previsione, da parte del Fondo Monetario Internazionale,
di una riduzione del PIL pari all’1,9%, potrebbero avere effetti negativi sia sul margine di interesse per il
maggior costo del funding, sia sul costo del credito per le incertezze legate alla ripresa dell’economia reale.
Il Gruppo Bipiemme proseguirà nell’operatività facendo leva sulla forza e sulla solidità che
caratterizzano le banche con forte radicamento territoriale e che operano prevalentemente al servizio
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
1
delle famiglie e delle piccole e medie imprese, nonché monitorando attentamente il governo dei costi. Si
segnala che, in data 24 luglio 2012, il Consiglio di Gestione della Banca Popolare di Milano ha esaminato e
approvato il Piano Industriale del Gruppo Bipiemme per il triennio 2012-15, a mezzo del quale si intende
incrementare l’efficienza e a rafforzare il ruolo di banca del territorio.
B.5
Gruppo di
appartenenza
dell’Emittente
L’Emittente è la società capogruppo del Gruppo Bancario Bipiemme (il “Gruppo Bipiemme” o il
“Gruppo”).
B.9
Previsione o
stima degli utili
Non applicabile. Ai sensi dell’Allegato XI, punto 8 del Regolamento 809/2004/CE, l’Emittente non
fornisce previsioni o stime sugli utili.
B.10
Revisione legale
dei conti
In data 21 Aprile 2007, l’Emittente ha conferito l’incarico per la revisione contabile del proprio bilancio
d’esercizio e del bilancio consolidato, per il periodo 2007 - 2015, alla società di revisione Reconta Ernst &
Young S.p.A., con sede legale in Roma, Via Po n. 32, iscritta all’Albo delle Società di Revisione tenuto
dalla Consob con delibera n. 10831 del 16/07/1997 (la “Società di Revisione”). La Società di Revisione ha
revisionato, ai sensi dell’articolo 2409-bis c.c., i bilanci di esercizio e i bilanci consolidati relativi
all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 e all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2010. In entrambi i casi è stato
espresso un giudizio positivo senza rilievi. La Società di Revisione è altresì incaricata della revisione
contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato dell’Emittente.
B.12
Informazioni
finanziarie e
dichiarazioni
dell’Emittente
su cambiamenti
significativi
Informazioni finanziarie
Nel presente capitolo, si riportano i dati finanziari e patrimoniali tratti (i) dai bilanci consolidati al 31
dicembre 2011 ed al 31 dicembre 2010, sottoposti a controllo contabile da parte della Società di Revisione,
e (ii) dai bilanci abbreviati consolidati al 30 giugno 2012 ed al 30 giugno 2011, ognuno dei quali sottoposto
a controllo contabile limitato da parte della Società di Revisione. Gli importi sono espressi in migliaia di
Euro.
Indicatori patrimoniali di solvibilità
Patrimonio di Vigilanza
Consolidato
Patrimonio di Base Consolidato
Total Capital Ratio di Gruppo
Tier One Capital Ratio di Gruppo
(*)
Core Tier One Ratio di Gruppo
Attività Ponderate per il Rischio
30 giugno 2012
31 dicembre 2011
30 giugno 2011
31 dicembre 2010
5.539.996
5.422.915
4.202.985
4.012.598
4.178.809
12,74%
3.938.253
11,84%
2.897.241
9,06%
2.880.537
10,83%
9,61%
8,60%
6,25%
7,78%
9,00%
43.476.578
8,02%
45.816.550
5,68%
46.383.891
7,07%
37.034.274
(*) Il valore del Core Tier One Capital Ratio e quello del Tier One Capital Ratio differiscono in quanto il Gruppo ha
emesso gli strumenti denominati “8.393% Noncumulative Perpetual Trust Preferred Securities” e “9 per cent. Perpetual
Subordinated Fixed/Floating Rate Notes”, i quali costituiscono “strumenti innovativi di capitale” e, pertanto, non sono
ricompresi nel Core Tier One Capital mentre sono computati – secondo quanto previsto da Banca d’Italia - nel solo Tier
One Capital.
Principali indicatori di rischiosità creditizia
Sofferenze Lorde su Impieghi
Sofferenze Nette su Impieghi
Partite Anomale Lorde su
Impieghi
Partite Anomale Nette su
Impieghi
30 giugno 2012
31 dicembre 2011
30 giugno 2011
31 dicembre 2010
4,2%
2,3%
9,9%
3,5%
1,9%
8,5%
2,8%
1,5%
7,8%
2,6%
1,3%
7,6%
7,3%
6,3%
6,0%
5,9%
Principali dati di conto economico
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi Operativi
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
delle imposte
Utile (perdita) netta d’esercizio di pertinenza della Capogruppo
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
30 giugno 2012
30 giugno 2011
455.086
792.515
639.254
(516.560)
(205.176)
416.259
732.775
615.608
(534.605)
85.623
0
(6.674)
(131.344)
42.673
2
31 dicembre 2011
31 dicembre 2010
824.771
1.386.504
837.521
(1.121.565)
(707.376)
717.350
1.421.632
1.169.485
(1.239.171)
(14.791)
19.475
212.546
(614.333)
105.970
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi Operativi
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
delle imposte
Utile (perdita) netta d’esercizio di pertinenza della Capogruppo
Principali dati di stato patrimoniale
30 giugno 2012
31 dicembre 2011
30 giugno 2011
31 dicembre 2010
Impieghi:
Crediti verso clientela
Crediti verso banche
4.032.626
2.865.709
44.982.160
37.732.053
34.947.529
2.784.524
4.014.489
2.865.709
44.583.446
37.789.567
35.685.563
2.104.004
3.799.503
1.660.287
44.455.253
38.344.654
35.788.852
2.555.802
3.843.166
1.660.221
43.664.377
38.025.998
35.537.428
2.488.570
Attività finanziarie
Raccolta Totale
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Risparmio gestito
Risparmio amministrato
Totale attivo
11.835.426
68.023.977
37.228.615
30.795.362
12.987.693
17.807.669
52.621.767
10.860.878
67.227.570
35.117.768
32.109.802
13.076.165
19.033.637
51.931.027
9.584.190
73.822.980
37.624.417
36.198.473
15.180.031
21.018.442
55.970.026
12.295.231
82.045.982
36.556.960
45.489.022
23.965.052
21.523.970
53.957.440
Patrimonio Netto
Capitale
Indebitamento
Dichiarazione su cambiamenti negativi nelle prospettive dell’Emittente
Alla data delle presente Nota di Sintesi non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali nelle
prospettive dell’Emittente dal 31 dicembre 2011, data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione
contabile.
Dichiarazione sui cambiamenti significativi nella situazione finanziaria dell’Emittente
Alla data della presente Nota di Sintesi non si segnalano cambiamenti significativi nella situazione
finanziaria e commerciale del Gruppo dal 30 giugno 2012, data in riferimento alla quale sono state
pubblicate informazioni finanziarie consolidate sottoposte a revisione contabile solo in forma limitata.
B.13
Fatti recenti
relativi
all’Emittente
che siano
sostanzialmente
rilevanti per la
valutazione
della sua
solvibilità
Salvo quanto di seguito specificato, non si è verificato alcun fatto recente nella vita dell’Emittente che sia
sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità.
Perdita netta consolidata relativa all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2011
In data 27 marzo 2012, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio di Gestione di BPM, del
progetto di bilancio consolidato al 31 dicembre 2011, l’Emittente ha comunicato il riscontro di una perdita
netta consolidata pari a 614 milioni di Euro, la quale, normalizzata, ovvero esclusi gli elementi non
ricorrenti, è pari a 176 milioni di Euro.
Approvazione del Piano Industriale 2012 – 2015
Il Consiglio di Gestione della Banca, nella riunione del 24 luglio 2012, ha esaminato e approvato il Piano
Industriale 2012 – 2015, che tende a incrementare l’efficienza e a rafforzare il ruolo di banca del territorio.
Il Piano Industriale 2012 – 2015 si innesta in uno scenario macroeconomico deteriorato, caratterizzato da
una forte incertezza relativa ai tempi di una effettiva ripresa economica, da una costante diminuzione dei
tassi di interesse e da uno differenziale tra Bund tedesco e BTP atteso su livelli elevati. Per maggiori
dettagli sul Piano Industriale 2012 - 2015, sia consentito il rinvio al comunicato stampa del 24 luglio 2012,
pubblicato sul sito internet dell’Emittente, www.bpm.it.
Risultati del Gruppo Bipiemme al 30 giugno 2012
In data 28 agosto 2012, il Consiglio di Gestione dell’Emittente ha approvato il bilancio semestrale
abbreviato al 30 giugno 2012, il quale evidenzia una perdita netta consolidata pari ad Euro 131,3 milioni,
determinata dagli effetti non ricorrenti della svalutazione degli avviamenti per un importo pari ad Euro
239,4 milioni. Depurato da tali componenti, il semestre ha, tuttavia, evidenziato un utile netto
normalizzato pari ad Euro 97 milioni, con un incremento del 96,6% rispetto al medesimo periodo
infrannuale dell’esercizio 2011.
Accordo quadro con la Delegazione Sindacale di Gruppo
In data 7 dicembre 2012, la Banca e la Delegazione Sindacale di Gruppo costituita dalle Organizzazione
Sindacali FABI, FIBA/CISL, FISAC/CGIL, SINFUB, UGL CREDITO, UILCA e FALCRI, hanno concluso
un accordo quadro relativo al personale e conseguente all’attuazione del Piano Industriale 2012 – 2015.
Tale accordo consentirà, in particolare, al Gruppo Bipiemme di ridurre il proprio organico complessivo di
700 unità. Il costo dell’investimento è stimato fra i 180 e i 200 milioni di Euro e sarà contabilizzato
interamente nel bilancio 2012.
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
3
B.14
Dipendenza da
altri soggetti
all’interno del
Gruppo
L’Emittente è capogruppo del Gruppo Bipiemme e pertanto non ha rapporti di dipendenza da altri
soggetti all’interno dello stesso.
B.15
Principali
attività
dell’Emittente
Il Gruppo Bipiemme è un Gruppo bancario integrato polifunzionale, attivo in tutti i comparti
dell’intermediazione creditizia e finanziaria e con vocazione prevalentemente retail, vale a dire focalizzato
sulla clientela privata e sulle imprese di piccole e medie dimensioni. La struttura organizzativa del
Gruppo è articolata nelle seguenti linee di business: commercial banking, corporate banking, treasury &
investment banking, wealth management, corporate center.
Servizi di investimento
Con riferimento ai servizi di investimento di cui all’art. 1, comma 5, del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e
successive modifiche ed integrazioni (il “Testo Unico della Finanza” o il “TUF”), la Capogruppo eroga le
seguenti prestazioni: (i) negoziazione per conto proprio; (ii) esecuzione di ordini per conto dei clienti; (iii)
sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a fermo ovvero con assunzione di garanzia nei confronti
dell’emittente; (iv) collocamento senza assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti
dell’emittente; (v) ricezione e trasmissione di ordini; (vi) consulenza in materia di investimenti.
B.16
Legami di
controllo
Non vi sono soggetti che possiedono partecipazioni di controllo in BPM. Ai sensi dell’articolo 21 dello
Statuto di BPM, nessuna persona fisica od ente – ad eccezione degli organismi di investimento collettivo
in valori mobiliari - può detenere azioni in misura eccedente lo 0,50% del capitale sociale.
B.17
Rating
dell’Emittente e
degli Strumenti
Finanziari
All’Emittente sono assegnati giudizi di rating da parte delle agenzie internazionali Standard & Poor’s,
Fitch Ratings e Moody’s. Tutte e tre le agenzie di rating in data 31 ottobre 2011 hanno ottenuto la
registrazione a norma del Regolamento n. 1060/2009/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16
settembre 2009 relativo alle agenzie di rating del credito.
In particolare alla data della presente Nota di Sintesi, le agenzie internazionali sopra indicate hanno
rilasciato i seguenti giudizi di rating:
Agenzia di
Rating
Debito a breve
Termine
Debito a lungo
termine
Outlook
Data ultimo
aggiornamento
P-3
Baa3
Sotto osservazione
17/11/2012
Standard &
Poor’s
B
BB+
Negativo
03/08/2012
Fitch Ratings
F3
BBB-
Negativo
28/08/2012
Moody’s
Le Obbligazioni descritte nella presente Nota di Sintesi non sono state soggette ad alcun giudizio di
rating.
C – CARATTERISTICHE DELLE OBBLIGAZIONI
C.1
Descrizione del
tipo e della
classe degli
strumenti
finanziari
offerti
Tipologia degli strumenti finanziari oggetto dell’Offerta: la presente Nota di Sintesi ha ad oggetto
Obbligazioni a Tasso Misto (le “Obbligazioni”), emesse nell’ambito del programma di offerta al pubblico
di prestiti obbligazionari plain vanilla di Banca Popolare di Milano S.C.r.l. (il “Programma”).
Le Obbligazioni sono titoli di debito emessi ad un prezzo pari al 100% del Valore Nominale, e prevedono
il rimborso a scadenza di un valore pari a tale Prezzo di Emissione.
C.2
Valuta di
emissione delle
Obbligazioni
Le Obbligazioni, di cui alla presente Nota di Sintesi, saranno emesse in Euro.
C.5
Descrizione di
eventuali
restrizioni alla
libera
trasferibilità
degli strumenti
finanziari
Non vi sono restrizioni alla trasferibilità delle Obbligazioni in Italia.
Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dai testi in vigore del “United States
Securities Act” del 1933: conformemente alle disposizioni del “United States Commodity Exchange Act”, la
negoziazione delle Obbligazioni non è autorizzata dal “United States Commodity Futures Trading
Commission”. Le Obbligazioni non possono in nessun modo essere proposte, vendute o consegnate
direttamente o indirettamente negli Stati Uniti d’America o a cittadini americani. Le Obbligazioni non
possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del “Public
Offers of Securities Regulations 1995” e alle disposizioni applicabili del “FSMA 2000”. Il prospetto di offerta
può essere reso disponibile solo alle persone designate dal “FSMA 2000”.
C.8
Descrizione dei
diritti connessi
alle
Descrizione dei diritti connessi agli strumenti finanziari: le Obbligazioni oggetto del presente Programma di
emissione incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria, vale a
dire il rimborso a scadenza del valore nominale del titolo (il “Valore Nominale”)[e il riconoscimento, a
Codici di identificazione delle Obbligazioni: il codice ISIN, identificativo delle Obbligazioni, è IT000490637 3.
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
4
Obbligazioni,
relative
restrizioni,
ranking
scadenze prefissate, di cedole a titolo di interessi (le “Cedole”).
Ranking degli strumenti finanziari: gli obblighi nascenti dalle Obbligazioni a carico dell’Emittente non sono
subordinati ad altre passività dello stesso, fatta eccezione per quelle dotate di privilegio. Ne segue che il
credito dei portatori verso l’Emittente verrà soddisfatto pari passu con gli altri crediti chirografari
dell’Emittente.
Restrizioni all’esercizio dei diritti connessi alle Obbligazioni: le Obbligazioni sono accentrate presso la Monte
Titoli S.p.A. (Piazza degli Affari, 6, Milano) ed assoggettate alla disciplina di dematerializzazione di cui
agli artt. 83-bis e seguenti del TUF ed al Regolamento congiunto CONSOB - Banca d’Italia del 22 agosto
2008 e successive modifiche ed integrazioni. Conseguentemente, sino a quando le Obbligazioni sono
gestite in regime di dematerializzazione presso Monte Titoli S.p.A. l’esercizio dei relativi diritti può
avvenire esclusivamente per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata presso
Monte Titoli S.p.A..
C.9
Caratteristiche
fondamentali di
ogni singola
tipologia di
Obbligazioni
offerte
Data di godimento, data di scadenza degli interessi
La data di godimento delle Obbligazioni è il 19/04/2013.
La data di scadenza degli interessi è il 19/04/2016.
Tasso di interesse nominale
Le Obbligazioni a Tasso Misto danno diritto al pagamento di Cedole periodiche. Ciascuna Cedola
apparterrà ad una delle seguenti tipologie, e sarà calcolata come di seguito riportato: (a) “Cedola Fissa”:
ciascuna Cedola Fissa è calcolata applicando al Valore Nominale un “Tasso Fisso” pari al 3,00%; (b)
“Cedola Variabile, calcolato sulla base di un Parametro di Indicizzazione indicato nelle Condizioni
Definitive e determinato secondo le modalità previste per le Obbligazioni a Tasso Variabile.
Tasso di rendimento: il rendimento effettivo annuo del titolo è calcolato con il metodo del Tasso Interno di
Rendimento (IRR) ed è pari, al lordo e al netto dell’effetto fiscale, rispettivamente al 2,67% e al 2,13%.
Data di scadenza e modalità di ammortamento del Prestito: Le Obbligazioni saranno rimborsate a scadenza ed
in un’unica soluzione.
Rappresentanza degli obbligazionisti: ai sensi dell’art. 12 del D.lgs. n. 385 dell’1 settembre 1993 e successive
modifiche ed integrazioni (il “Testo Unico Bancario” o il “TUB”), non sono previste modalità di
rappresentanza degli obbligazionisti.
C.10
Informazioni
sulle eventuali
componenti
derivative
incorporate
nelle
Obbligazioni
Le Obbligazioni non presentano componenti derivative per quanto riguarda il pagamento degli interessi.
C.11
Ammissione a
quotazione delle
Obbligazioni e
negoziazione
Le Obbligazioni potranno essere negoziate da Banca Akros S.p.A. in qualità di Internalizzatore
Sistematico ai sensi dell’art. 78 del TUF.
D – FATTORI DI RISCHIO
D.2
Principali rischi
specifici per
l’emittente
Rischi connessi con la crisi economico/finanziaria generale: la capacità reddituale e la solvibilità dell’Emittente
sono influenzate dalla situazione economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari, in
particolare, dalla solidità, dalle prospettive di crescita dell’economia e dall’affidabilità creditizia
dell’Italia, principale Paese in cui la Banca opera. Al riguardo, assumono rilevanza significativa
l’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di
interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il
costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i
livelli di disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni. Occorre, altresì, segnalare che, nell’attuale
contesto economico generale, assume rilievo il crescente rischio che alcuni Paesi dell’Eurozona, anche
poco rilevanti in termini di Prodotto Interno Lordo, possano uscire dall’Unione Monetaria o che, in uno
scenario estremo, si pervenga ad uno scioglimento dell’Unione Monetaria, con conseguenze in entrambi i
casi allo stato imprevedibili. Tali fattori hanno rallentato l’attività ordinaria dell’Emittente, contribuito ad
un incremento sostanziale del costo del finanziamento nonché determinato una diminuzione del valore
delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua stessa
solidità patrimoniale. Qualora la situazione congiunturale dovesse ulteriormente deteriorarsi, il
procurarsi della liquidità necessaria potrebbe divenire più difficile e costoso, con possibili effetti negativi
sull’attività e sulla situazione patrimoniale, economico e/o finanziaria del Gruppo Bipiemme.
Rischio connesso alla perdita di esercizio: l’esercizio 2011 si è chiuso con una perdita netta consolidata pari a
614 milioni di Euro, la quale, normalizzata, ovvero esclusi gli elementi non ricorrenti, è pari a 176 milioni
di Euro. Tale perdita è prevalentemente imputabile ai seguenti fattori: (i) ad una svalutazione del valore
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
5
degli avviamenti (goodwill) pari a 336 milioni di Euro, effettuata nel quarto trimestre del 2011, senza effetti
sui coefficienti patrimoniali; e (ii) ad un approccio prudenziale nella valutazione degli accantonamenti su
crediti, volto anche a incrementare la riserva sui crediti in bonis e le coperture dei crediti deteriorati, e ad
una valutazione di alcune partecipazioni in portafoglio. Ai fini delle suddette valutazioni sono state
tenute in considerazione le previsioni negative sull’economia italiana per il corrente anno, che prevedono
un calo del PIL atteso pari al 1,9% (Fonte: Fondo Monetario Internazionale). Si segnala, inoltre, che
l’Assemblea dei Soci della Banca del 28 aprile 2012, ha approvato la proposta di copertura di suddetta
perdita mediante l’utilizzo di riserve. Infine, si rende noto che al 30 giugno 2012, l’Emittente ha registrato
una perdita netta consolidata pari ad Euro 131,3 milioni, determinata dagli effetti non ricorrenti della
svalutazione degli avviamenti - il cui impatto netto è pari a ad Euro 239,4 milioni. Depurato da tali
componenti, il semestre ha evidenziato un utile netto normalizzato pari ad Euro 97 milioni, con un
incremento del 96,6% rispetto al medesimo periodo infrannuale dell’esercizio 2011.
L’investitore, prima di qualsiasi decisione di investimento, deve, pertanto, tener presente la perdita
registrata dall’Emittente al termine dell’esercizio scorso.
Rischio di credito: per rischio di credito si intende il rischio che un debitore della Banca (ivi comprese le
controparti di operazioni finanziarie aventi ad oggetto strumenti derivati Over The Counter – in tal caso si
parla più specificatamente di rischio di controparte) non adempia alle proprie Obbligazioni o che il suo
merito creditizio subisca un deterioramento. Nonostante le procedure interne adottate dal Gruppo al fine
di presidiare e gestire il rischio di credito, non è possibile escludere il prodursi di eventuali impatti sulla
situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Occorre considerare, infatti, che il processo
creditizio potrebbe risentire di disfunzioni a livello organizzativo, gestionale e di controllo tali da
determinare temporanei disallineamenti nella valutazione del rischio di credito. È inoltre opportuno
considerare che il perdurare della crisi economica a livello italiano e globale potrebbe avere riflessi
negativi sulla capacità della clientela del Gruppo di onorare gli impegni assunti e determinare,
conseguentemente, un significativo peggioramento della qualità del credito nei settori di operatività del
Gruppo, con effetti negativi sui risultati e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del
Gruppo.
Rischi connessi al deterioramento del portafoglio di titoli governativi: alla data del 31 marzo 2012 l’esposizione
del Gruppo a titoli di debito emessi dallo Stato italiano e da enti locali ammonta a circa Euro 8.130
milioni, corrispondenti al 15,3% del totale dell’attivo del Gruppo Bipiemme. Il Gruppo è, pertanto,
esposto nei limiti sopra indicati, all’andamento dei titoli governativi italiani. Ove persistessero le recenti
condizioni di mercato dei titoli di Stato italiani, caratterizzate da una forte tensione e un’alta volatilità, il
Gruppo Bipiemme potrebbe avere ripercussioni negative sulla propria situazione economica,
patrimoniale e/o finanziaria.
Rischio di liquidità: per rischio di liquidità si intende il rischio che la banca non riesca a far fronte ai propri
impegni di pagamento, certi o previsti con ragionevole certezza. Nel corso degli ultimi anni il contesto
internazionale è stato soggetto a ripetuti e prolungati periodi di elevata volatilità e straordinaria
incertezza e instabilità sui mercati finanziari, causati inizialmente dal fallimento di alcune istituzioni
finanziarie e successivamente dalla crisi del debito sovrano in alcuni Paesi, tra cui anche l’Italia. Anche in
relazione al futuro non si possono escludere ulteriori significative tensioni nel reperimento della liquidità
sul mercato. Di conseguenza, già nel corso del 2011 - anche in considerazione dei punti di attenzione
sollevati da Banca d’Italia in occasione degli accertamenti ispettivi della Banca d’Italia svolti dal 27
settembre 2010 al 4 marzo 2011 - l’organo amministrativo della Banca ha varato un piano industriale
avente ad oggetto gli obiettivi di crescita per il 2011 - 2013 / 2015, ipotizzando uno scenario
macroeconomico di crescita moderata – che prevede una particolare attenzione all’attività di funding con
clientela ordinaria, da realizzarsi mediante politiche di raccolta diretta – da privilegiarsi rispetto al ricorso
alla raccolta indiretta – al fine di preservare l’equilibrio strutturale del Gruppo, coerentemente con la
crescita degli impieghi e il mantenimento di un’esposizione moderatamente positiva sull’interbancario.
Nonostante l’implementazione del predetto progetto di riequilibrio e delle attività intraprese dalla Banca,
alla data della Nota di Sintesi, non si può escludere che in futuro, anche in considerazione delle
condizioni di mercato di volta in volta vigenti, non si possano venire a creare situazioni di tensione dal
punto di vista della liquidità del Gruppo. Occorre considerare, inoltre, che, in via generale, il processo di
gestione e di monitoraggio della liquidità potrebbe risentire di disfunzioni a livello organizzativo,
gestionale e di controllo tali da determinare temporanee tensioni dal punto di vista della liquidità del
Gruppo e disallineamenti nella valutazione del relativo rischio. Infine, si rende noto che, in data 24 luglio
2012, il Consiglio di Gestione della Banca ha approvato un nuovo piano industriale per il triennio 2012 –
2015, che andrà a sviluppare nuove linee d’azione e ad integrare gli obiettivi del Gruppo.
Rischio operativo: il rischio operativo è definito da Banca d’Italia come il rischio di subire perdite derivanti
dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi
esogeni. Qualora le politiche e le procedure interne di controllo dei rischi del Gruppo volte
all’identificazione, monitoraggio e gestione dei rischi non dovessero rivelarsi adeguate, esponendo
l’Emittente a rischi non preventivati ovvero non quantificati correttamente, BPM potrebbe subire perdite,
anche rilevanti, con conseguenti effetti potenzialmente pregiudizievoli sulla situazione economica,
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
6
patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Si segnala, inoltre, che indipendentemente dall’adeguatezza dei
sistemi e delle procedure interne di controllo dei rischi in ragione delle attuali condizioni di mercato, non
è possibile escludere il verificarsi, in futuro, di eventi pregiudizievoli derivanti da circostanze
imprevedibili ed al di fuori del controllo del Gruppo.
Rischio di mercato: il rischio di mercato è il rischio derivante dalla perdita di valore degli strumenti
finanziari detenuti dall’Emittente, causato da fluttuazioni delle variabili di mercato (tassi di interesse,
prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità patrimoniale
dell’Emittente. Ciò comporta una potenziale esposizione dell’Emittente a cambiamenti del valore degli
strumenti finanziari da esso detenuti, riconducibili a fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio
e/o valute, dei prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime oppure degli spread di credito
e/o altri rischi. Nonostante il limitato ricorso all’attività di negoziazione da parte dell’Emittente, non è
possibile escludere che, a fronte dell’andamento di fattori di mercato, quali i corsi azionari, il tasso di
inflazione, i tassi di interesse, i tassi di cambio e la loro volatilità, nonché dell’andamento del merito
creditizio del relativo emittente, la diminuzione del valore di un’attività o passività finanziaria determini
conseguenze sfavorevoli sulla situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Il Gruppo Bipiemme
prosegue costantemente nell’attività di miglioramento del presidio del rischio di mercato, sia da un punto
di vista tecnologico che metodologico.
Rischi derivanti da procedimenti giudiziari: per “Rischi derivanti da procedimenti giudiziari” si intende, in
generale, la possibilità che esiti negativi di procedimenti giudiziari, arbitrali e/o amministrativi generino
passività tali da causare una riduzione della capacità dell’Emittente di far fronte alle proprie
Obbligazioni. Nel corso del normale svolgimento della propria attività, il Gruppo è parte in procedimenti
giudiziali civili e amministrativi, nonché in alcuni procedimenti arbitrali e in contenziosi con
l’Amministrazione Finanziaria. La complessità delle situazioni e operazioni societarie che sono alla base
dei contenziosi, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile,
rendono difficile la stima delle passività che potrebbero emergere al momento della definizione delle liti
pendenti. L’Emittente ha costituito nel proprio bilancio (i) fondi rischi per controversie legali; (ii) fondi a
copertura di perdite presunte sulle vertenze con il personale dipendente; (iii) fondi a copertura di
controversie fiscali/tributarie e (iv) fondi a copertura di azioni revocatorie aperte nei confronti della
banca. Non è tuttavia possibile escludere che, dai procedimenti non compresi nei predetti fondi per le
controversie legali possano in futuro scaturire sopravvenienze passive, né che gli accantonamenti
effettuati in tale fondo possano risultare insufficienti a coprire le passività derivanti dall’esito negativo
dei procedimenti oltre le attese, con conseguenti possibili effetti negativi sulla situazione economica
patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.
Rischi connessi all’esposizione e all’andamento del settore immobiliare: il Gruppo Bipiemme è esposto al settore
immobiliare anche attraverso attività di finanziamento a società edili/immobiliari e fondi immobiliari,
classificati dall’Emittente come controparti i cui flussi di cassa sono in prevalenza, o esclusivamente,
generati dalla costruzione e/o locazione e/o dalla compravendita di immobili (c.d. commercial real estate).
Rischio reputazionale e rischio strategico e di business: il Gruppo Bipiemme oltre ai fattori di rischio descritti
nei paragrafi che precedono, ha individuato e presidia, altresì, rischi, così detti di secondo livello, o
derivati, in quanto generati da altri fattori, come il rischio reputazionale ed il rischio strategico o di business.
Rischio connesso al deterioramento del merito di credito dell’emittente: il merito di credito dell’Emittente viene
misurato, inter alia, attraverso il rating assegnato da alcune delle principali agenzie internazionali
registrate ai sensi del Regolamento n. 1060/2009/CE. L’eventuale deterioramento del rating
dell’Emittente potrebbe essere indice di una minore capacità di assolvere ai propri impegni finanziari
rispetto al passato.
Rischio connesso all’attuazione dell’accordo quadro con la Delegazione Sindacale di Gruppo concernente il
personale: in data 7 dicembre 2012, la Banca e la Delegazione Sindacale di Gruppo, hanno concluso un
accordo quadro relativo al personale che comporterà la riduzione dell’organico complessivo del Gruppo
Bipiemme di 700 unità. Il costo dell’investimento, stimato fra i 180 e i 200 milioni di Euro, sarà
interamente contabilizzato nel bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. L’investitore,
prima di qualsiasi decisione di investimento, deve, pertanto, tener presente che il suddetto costo inciderà
negativamente sul risultato dell’esercizio 2012 dell’Emittente, il quale al 30 giugno 2012 presentava una
perdita netta consolidata pari ad Euro 131,3 milioni, determinata dagli effetti non ricorrenti della
svalutazione degli avviamenti. Per maggiori dettagli in merito alla perdita registrata al 30 giugno 2012 si
veda il fattore di rischio “Rischio connesso alla perdita di esercizio” che precede.
D.3
Principali rischi
connessi
all’investimento
nelle
Obbligazioni
Fattori di rischio comuni all’investimento nelle Obbligazioni
Rischio di credito per il sottoscrittore: con la sottoscrizione delle Obbligazioni di cui alla presente Nota di
Sintesi, l’investitore diviene finanziatore dell’Emittente e titolare di un credito nei suoi confronti per il
pagamento degli interessi e per il rimborso del capitale a scadenza. L’investitore è, pertanto, esposto al
rischio che, per effetto di un deterioramento della propria solidità patrimoniale, l’Emittente divenga
insolvente o comunque non sia in grado di adempiere a tali obblighi di pagamento.
Rischio connesso all’assenza di garanzie: le Obbligazioni da emettersi nell’ambito del programma
costituiscono debiti non privilegiati e non garantiti dell’Emittente. Pertanto, il buon esito dei pagamenti
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
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dovuti in base alle Obbligazioni (sia con riferimento al rimborso delle Obbligazioni sia al pagamento
degli interessi) non è assistito da garanzie ulteriori rispetto al patrimonio dell’Emittente.
Rischi connessi alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza: Nel caso in cui l’investitore volesse
vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di vendita sarà influenzato da
diversi elementi, tra cui: caratteristiche/assenza del mercato in cui i titoli verranno negoziati (“Rischio di
Liquidità”); variazione del merito creditizio dell’Emittente (“Rischio di deterioramento del merito di credito
dell’Emittente”); commissioni (“Rischio connesso alla presenza di commissioni”); variazione dei tassi di
interesse e di mercato (“Rischio di tasso di mercato”). Tali elementi potranno determinare una riduzione del
prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al di sotto del Valore Nominale. Questo significa che, nel caso
in cui l’investitore vendesse le Obbligazioni prima della scadenza, potrebbe anche subire una rilevante
perdita in conto capitale. Per contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso a scadenza, che
rimane pari al 100 per cento del Valore Nominale.
Rischio di liquidità: il rischio di liquidità consiste nella difficoltà o impossibilità per l’investitore di
liquidare l’investimento prima della sua scadenza naturale. Inoltre, qualora l’investitore fosse in grado di
procedere alla vendita dei titoli prima della scadenza naturale del Prestito, potrebbe ottenere un valore
inferiore a quello originariamente investito, dando origine a perdite in conto capitale. A tal proposito, si
precisa che né l’Emittente né le società facenti parte del Gruppo Bipiemme si impegnano al riacquisto
delle Obbligazioni su iniziativa dell’investitore. Potrebbe, pertanto, risultare difficile o anche impossibile
liquidare il proprio investimento prima della scadenza. Non è correntemente prevista la negoziazione
delle Obbligazioni che saranno emesse nell’ambito del Programma su alcun mercato regolamentato, né su
un Sistema Multilaterale di Negoziazione. Le Obbligazioni potranno essere negoziate da Banca Akros
S.p.A. in qualità di Internalizzatore Sistematico ai sensi dell’art. 78 del TUF, in tal caso le modalità di
riacquisto delle Obbligazioni da parte di Banca Akros S.p.A. saranno indicate nelle Condizioni Definitive.
Infine, si segnala che l’Emittente potrà procedere, in un qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta,
alla chiusura anticipata dell’offerta, sospendendo immediatamente l’accettazione di ulteriori richieste.
Tale circostanza potrebbe determinare una riduzione dell’ammontare di titoli in circolazione rispetto
all’ammontare originariamente previsto ed incidere sulla liquidità delle Obbligazioni.
Rischio di deterioramento del merito di credito dell’Emittente: ogni peggioramento effettivo o atteso del
giudizio di rating ovvero dell’outlook attribuito all’Emittente può influire negativamente sul prezzo delle
Obbligazioni.
Rischio connesso alla presenza di commissioni: il Prezzo di Emissione delle Obbligazioni di cui al Programma
potrebbe comprendere delle commissioni, che non partecipano alla determinazione del prezzo di vendita
delle Obbligazioni stesse in sede di successiva negoziazione. L’investitore deve, pertanto, tenere presente
che il prezzo delle Obbligazioni subirà una diminuzione immediata in misura pari a tali commissioni, sin
dal giorno successivo alla fine del periodo di offerta. Inoltre, la presenza di commissioni potrebbe
comportare un rendimento delle Obbligazioni a scadenza inferiore rispetto al rendimento offerto da
strumenti similari (in termini di caratteristiche del titoli e profilo di rischio).
Rischio di scostamento del rendimento dell’obbligazione rispetto al rendimento di un titolo di stato: il rendimento
effettivo su base annua delle Obbligazioni potrebbe essere anche inferiore rispetto al rendimento
effettivo su base annua di un titolo di stato di durata similare.
Rischio relativo al ritiro dell’Offerta: qualora, successivamente alla pubblicazione delle Condizioni Definitive
e prima dell’inizio del Periodo di Offerta, dovessero verificarsi circostanze che siano tali, secondo il
ragionevole giudizio dell’Emittente, da pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la
convenienza della singola offerta, l’Emittente stesso avrà la facoltà di non dare inizio alla singola offerta
ovvero di ritirarla, nel corso del Periodo di Offerta e prima della Data di Emissione delle Obbligazioni, e
la stessa dovrà ritenersi annullata.
Rischio legato ai possibili conflitti di interessi
Agente per il Calcolo: esiste un potenziale conflitto di interesse in quanto la funzione di Agente per il
Calcolo per le obbligazioni potrà essere svolta dall’Emittente stesso ovvero da altra società appartenente
al Gruppo Bipiemme.
Collocatori delle Obbligazioni: la circostanza che i soggetti incaricati del collocamento delle obbligazioni
possano percepire commissioni di collocamento commisurate al valore nominale complessivamente
collocato, potrebbe generare un conflitto di interessi, qualora tali soggetti siano società appartenenti al
Gruppo Bipiemme, di cui l’Emittente è capogruppo.
Nel caso in cui le obbligazioni siano negoziate da Banca Akros S.p.A. in qualità di Internalizzatore
Sistematico, la comune appartenenza di questa e dell’Emittente al medesimo gruppo bancario potrebbe
determinare una situazione di conflitto di interessi.
Controparti di copertura: l’Emittente potrà provvedere a stipulare contratti di copertura con terze parti,
anche appartenenti al Gruppo Bipiemme. La comune appartenenza dell’Emittente e della controparte al
medesimo Gruppo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli
investitori.
Rischio correlato all’assenza di rating delle Obbligazioni: alle Obbligazioni non sarà attribuito alcun livello di
rating.
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
8
Rischio di cambiamento del regime fiscale applicabile alle Obbligazioni: nel corso della vita delle Obbligazioni,
l’investitore è soggetto al rischio di modifiche del regime fiscale applicabile alle Obbligazioni stesse
rispetto a quanto indicato nel Prospetto. Non è possibile prevedere tali modifiche, né l’entità delle
medesime; l’investitore deve pertanto tenere presente che, qualora tali modifiche intervengano, il
rendimento netto a scadenza derivante dall’investimento nelle Obbligazioni potrà essere anche
sensibilmente inferiore a quello inizialmente previsto.
Fattori di rischio specifici connessi alle Obbligazioni
Rischio di tasso di mercato: ove i titoli siano venduti prima della scadenza, l’investitore è esposto al
cosiddetto “rischio di tasso”; infatti, prima della scadenza, una variazione dei tassi di interesse di mercato
può comportare una riduzione del valore delle Obbligazioni a seconda del piano cedolare prescelto
dall’Emittente e descritto nelle pertinenti Condizioni Definitive. In particolare, le componenti a tasso fisso
modificano il loro valore in maniera inversamente proporzionale alla variazione dei tassi di interesse di
mercato, mentre le componenti a tasso variabile risentono in maniera meno significativa di variazioni del
tasso di interesse. Fluttuazioni dei tassi di interesse sui mercati relativi all’andamento del Parametro di
Indicizzazione potrebbero, inoltre, determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in
corso di godimento rispetto ai livelli dei tassi di riferimento espressi dai mercati finanziari e,
conseguentemente, determinare variazioni sul valore di mercato dei titoli.
Limitatamente al periodo per il quale saranno corrisposte Cedole Variabili, si applicano i seguenti fattori di rischio
Rischio di indicizzazione: il rendimento delle Obbligazioni è correlato all’andamento del Parametro di
Indicizzazione. Generalmente, ad un aumento del valore di tale parametro corrisponderà un aumento del
tasso di interesse nominale delle Obbligazioni. Similmente, ad una diminuzione del Parametro di
Indicizzazione corrisponderà una diminuzione del tasso di interesse nominale delle Obbligazioni.
Rischio di eventi di turbativa relativi al Parametro di Indicizzazione: qualora si verifichino eventi di turbativa
relativi al Parametro di Indicizzazione, l’Agente per il Calcolo provvederà a determinarne comunque il
valore.
Rischio connesso alla presenza di un arrotondamento negativo delle cedole: è necessario considerare che l’Agente
per il Calcolo potrebbe applicare al parametro di indicizzazione prescelto un arrotondamento negativo e,
in tal caso, l’investitore si vedrà corrispondere cedole inferiori a quelle che avrebbe percepito in caso di
applicazione del valore del parametro di indicizzazione stesso senza arrotondamenti. L’investitore deve
tenere presente che, in ogni caso, poiché l’arrotondamento sarà effettuato allo 0,01% più vicino,
l’arrotondamento negativo massimo sarà pari allo 0,005% circa.
Rischio connesso all’assenza di informazioni: salvo eventuali obblighi di legge, l’Emittente non fornirà,
successivamente all’emissione delle Obbligazioni, alcuna informazione relativamente alle stesse ed
all’andamento del Parametro di Indicizzazione prescelto.
E - OFFERTA
E.2b
Ragioni
dell’Offerta e
impiego dei
proventi
Le Obbligazioni descritte nella presente Nota di Sintesi sono emesse nell’ambito dell’ordinaria attività di
raccolta dell’Emittente. I relativi proventi saranno utilizzati dall’Emittente, al netto delle eventuali
commissioni riconosciute ai soggetti collocatori, per le finalità previste dal proprio oggetto sociale.
E.3
Termini e
condizioni
dell’Offerta
Ammontare totale massimo
L’ammontare totale massimo del Prestito Obbligazionario è Euro 300.000.000. L’Emittente potrà, durante
il Periodo di Offerta, aumentare l’ammontare totale massimo del singolo Prestito Obbligazionario,
dandone comunicazione mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente e dei
Soggetti Collocatori (come di seguito definiti) e contestualmente trasmesso alla CONSOB.
Periodo di validità dell’Offerta e procedura di sottoscrizione
Le Obbligazioni verranno offerte in sottoscrizione dall’Emittente medesimo e da WeBank S.p.A. (ciascuno
un “Soggetto Incaricato del Collocamento”, “Soggetto Collocatore” o “Collocatore”) complessivamente
dal 25/03/2013 al 19/04/2013 (il “Periodo di Sottoscrizione” o “Periodo di Offerta”), secondo le
modalità di seguito descritte (le “Modalità di Collocamento”). Le Modalità di Collocamento utilizzate
sono le seguenti: le Obbligazioni saranno offerte in sottoscrizione presso le sedi e dipendenze dei Soggetti
Incaricati del Collocamento e l’adesione all’offerta sarà realizzata mediante la compilazione dell’apposita
modulistica (“Collocamento in Sede”); le Obbligazioni saranno offerte in sottoscrizione su uno o più siti
internet indicati nelle Condizioni Definitive e la sottoscrizione avverrà mediante apposite procedure
informatiche (“Collocamento On-line”).
È previsto, in relazione alla Modalità di Collocamento On-line effettuata da WeBank S.p.A. una diversa
durata del Periodo di Offerta (un “Periodo di Offerta Specifico”), precisamente dal 25/03/2013 al
04/04/2013. L’Emittente potrà procedere, in un qualsiasi momento durante il Periodo di Offerta e il
Periodo di Offerta Specifico, alla chiusura anticipata dell’offerta, sospendendo immediatamente
N OTA DI S INTESI DELLA S INGOLA E MISSIONE
9
l’accettazione di ulteriori richieste. L’Emittente potrà inoltre estendere la durata del Periodo di Offerta e
del Periodo di Offerta Specifico. Le eventuali estensioni o chiusure anticipate saranno comunicate
mediante apposito avviso da pubblicarsi sul sito internet dell’Emittente e dei Collocatori.
Riduzione dell’offerta
Fatte salve le ipotesi di chiusura anticipata dell’offerta, non sono previste specifiche ipotesi di riduzione
dell’ammontare totale massimo offerto.
Importo di sottoscrizione
Il numero minimo di Obbligazioni che dovrà essere sottoscritto da ciascun investitore, pari al “Lotto
Minimo”, ossia pari a 10. Non è previsto un limite massimo alle Obbligazioni che potranno essere
sottoscritte da ciascun investitore.
Acquisto e consegna delle Obbligazioni
Il pagamento del Prezzo di Emissione dovrà essere effettuato in data 19/04/2013, che coincide con la
Data di Emissione (“Data di Regolamento”).Contestualmente al pagamento del Prezzo di Emissione, le
Obbligazioni assegnate nell’ambito dell’offerta verranno messe a disposizione degli aventi diritto, in
forma dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito intrattenuti presso Monte Titoli
S.p.A. dal Soggetto Incaricato del Collocamento che ha ricevuto l’adesione.
Data nella quale saranno resi accessibili i risultati dell’Offerta
L’Emittente comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta, i risultati
dell’offerta mediante apposito annuncio da pubblicare sul sito internet di ciascun collocatore.
Categorie di potenziali investitori
Le Obbligazioni saranno offerte al pubblico indistinto in Italia.
E.4
Interessi
significativi
connessi
all’Offerta
I soggetti incaricati del collocamento delle Obbligazioni sono Banca Popolare di Milano S.C.r.l. e WeBank
S.p.A.. Banca Popolare di Milano S.C.r.l. agirà in qualità di Agente per il Calcolo. Tali soggetti si trovano,
quindi, rispetto al collocamento stesso, in situazione di conflitto di interessi nei confronti degli investitori,
in quanto società del Gruppo Bancario Bipiemme, di cui l’Emittente è società capogruppo. In relazione al
ruolo di Agente per il Calcolo potrebbero sorgere eventuali conflitti di interesse nei confronti dei
portatori delle Obbligazioni. Inoltre, nel caso in cui le Obbligazioni fossero negoziate da Banca Akros
S.p.A. in qualità di Internalizzatore Sistematico, la comune appartenenza di quest’ultima e dell’Emittente
al medesimo gruppo bancario potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi. Si segnala,
inoltre, che l’Emittente potrà stipulare contratti di copertura con terze parti, anche appartenenti al
Gruppo Bipiemme. La comune appartenenza dell’Emittente e della controparte di tali contratti al
medesimo Gruppo potrebbe determinare una situazione di conflitto di interessi nei confronti degli
investitori.
E.7
Spese stimate
addebitate
all’investitore
dall’emittente
Non sono previste commissioni e spese a carico degli aderenti.
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