Creare un`impresa nel RU
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Creare un`impresa nel RU
Blick Rothenberg LLP Creare un’impresa nel RU Blick Rothenberg LLP 16 Great Queen Street Covent Garden London WC2B 5AH T: +44 (0)20 7486 0111 F: +44 (0)20 7935 6852 E:: [email protected] W: www.blickrothenberg.com Twitter: @BlickRothenberg page 02 Contenuto 03 Introduzione 04 Che cosa crea un’entità soggetta a imposta nel RU? 06 La registrazione di una sede o di una controllata 07 La contabilità e i relativi adempimenti 08 L’imposta sulle società 10 Le perdite 11 Il RU come sede di una holding 12 Gli incentivi fiscali per Ricerca & Sviluppo 14 Il Patent Box britannico 15 L’imposta sulle persone fisiche 17 I piani di share (stock) option 20 La previdenza sociale 22 L’imposta sul valore aggiunto (“IVA”) 24 Il piano pensionistico (auto-iscrizione) 25 Altri temi 26 Il nostro team 28 Blick Rothenberg Il presente opuscolo è a puro scopo orientativo e per circostanze specifiche si consiglia la consulenza di esperti Introduzione Il Regno Unito (“RU”) è sempre stato un Paese con una forte impronta commerciale e partner in molti altri paesi in tutto il mondo. Pur mantenendo una solida base produttiva, l’economia del Paese ha subito dei cambiamenti, posizionandosi attualmente all’avanguardia nei settori della tecnologia, delle bioscienze e della finanza. L’attrattività del regime fiscale del RU ne fa una sede ideale per holding che intendano espandersi ulteriormente in Europa o al di fuori dell’Europa. Affronteremo dunque questo tema: che cosa crea un’entità soggetta a imposta nel RU, le procedure previste per creare una società in questo Paese, le aliquote fiscali, le implicazioni per le persone che lavorano per una società e altri temi attinenti. page 03 Per una società che intenda concludere affari con il RU, le implicazioni fiscali non sono né complicate né onerose. Questo opuscolo intende fornire informazioni pratiche per agevolare le imprese estere che intendano stabilirsi nel RU. Che cosa crea un’entità soggetta a imposta nel RU? La legislazione britannica prevede che una società britannica sia soggetta alle imposte del RU. Inoltre, anche una società estera che commerci con il RU sarà probabilmente soggetta alle imposte britanniche, ma prevalentemente solo per le attività svolte nel Regno Unito. È necessario stabilire se un’attività generi imposizione fiscale nel RU e, in tal caso, quale tipo di società debba creare la società estera. La società giusta – commerciare con o all’interno del RU Se una società commercia con il RU (ovvero, ha clienti nel Paese al quale le merci o i servizi sono venduti), probabilmente non sarà necessario creare una società e adempiere alle varie normative correlate (fatta eccezione per l’Imposta sul Valore Aggiunto, di cui si tratta a pag.22). page 04 In molti casi, in un primo momento un’attività estera intenderà esplorare il mercato per verificare se, sotto il profilo commerciale, sia opportuno creare un’entità nel RU. Ciò potrebbe comportare frequenti visite nel RU (questo opuscolo non tratta temi relativi ai permessi di lavoro) o la necessità di mantenere un rappresentante permanente in tale Paese con il ruolo di esplorare il mercato, prendere i primi contatti con potenziali clienti, diffondere documentazione marketing e svolgere analoghe attività promozionali. In termini di imposizione, in genere tali attività sono considerate attività preparatorie o ausiliarie e non comportano implicazioni fiscali per le società. Si sarà comunque tenuti a registrare la società, argomento trattato nella sezione seguente a pag.6. Ci si dovrà rivolgere a consulenti fiscali per stabilire se le attività dell’azienda esulino dall’ambito di applicazione dell’imposta britannica sulle società. In alternativa, la società estera può decidere sin dall’inizio che vi sia un mercato esistente o potenziale e procedere alla costituzione di un’impresa nel RU, che sarà dunque soggetta a imposta sulle società. In tali circostanze, la società estera deve valutare se registrarsi come sede soggetta a imposizione (precedentemente designata come “succursale”) o come controllata. Sede o controllata? In questa sezione si esaminano le questioni di cui devono tener conto le società estere nella scelta del tipo corretto di società. A pag. 06 esaminiamo le procedure di registrazione di una sede o di una controllata. Una sede non è una persona giuridica distinta dalla società madre ma semplicemente un’estensione che opera in base alle leggi di un’altra giurisdizione. In quanto tale, non prevede la responsabilità limitata garantita da una controllata. Se la natura dell’attività è tale che è importante delimitare le responsabilità previste in base a una giurisdizione specifica, la controllata sarà l’opzione più sicura. L’altra questione da valutare è se per una società estera sia importante essere considerata come avente un’entità nel RU. Anche se una sede e una società costituiscono una presenza nel RU, è diffusa l’idea che una società del RU sia un’attività locale con un maggiore senso di permanenza. Se ciò è importante in un’ottica commerciale, potrebbe essere il caso di costituire una controllata. Si deve valutare il costo del mantenimento di una sede o di una controllata, il che è correlato al livello degli adempimenti, oggetto delle sezioni seguenti. Bisogna chiedersi infine se il gruppo è sensibile al tipo e al livello di informazioni pubblicamente disponibili sulla sua attività nella sua giurisdizione. In tal caso, la controllata sarà l’opzione migliore. Anche tale aspetto sarà trattato più dettagliatamente nella sezione seguente. page 06 La registrazione di una sede o di una controllata Sede Controllata Il processo di registrazione di una sede richiede che la società estera compili un modulo con tutti i dettagli relativi ai suoi azionisti e amministratori. Insieme al modulo, essa dovrà presentare anche una copia certificata dell’atto costitutivo e dello statuto (statuto sociale o equivalente). Se tali documenti non sono in inglese, dovranno essere tradotti. Il modulo deve precisare l’indirizzo nel RU dal quale sarà gestita l’attività. Il processo di registrazione di una sede può richiedere sino a tre settimane, ma anche meno se i suddetti documenti sono già disponibili. Anche le modalità di costituzione di una controllata sono molto semplici e non richiedono autorizzazioni preliminari a norma di legge. Una società può essere costituita presentando un modulo recante il consenso di almeno una persona disponibile per il ruolo di amministratore. Non vi è alcun obbligo di nominare formalmente una segreteria della società, ma sussiste l’obbligo che siano assunte le corrispondenti funzioni. Solitamente tale funzione è esternalizzata. Di norma una società ha almeno due amministratori onde garantire maggiore efficienza nella gestione in caso di assenza di uno di essi. Non vi è alcun obbligo in merito alla residenza nel RU di un funzionario. La società non è tenuta ad avere un importo minimo di capitale azionario emesso. Di norma, questo tipo di società viene costituito con un’azione ordinaria emessa di £1. Il capitale versato può essere aumentato al momento della costituzione della società o successivamente, a seconda dei requisiti commerciali. Il nome scelto per la società deve essere diverso da e non simile a quello di una società esistente. Pertanto, è opportuno registrare una società non appena si decide di creare una presenza nel RU. La contabilità e i relativi adempimenti Sede Controllata Se i requisiti di legge del Paese dove è registrata la casa madre prevedono la pubblicazione del bilancio certificato, nel RU ne deve essere presentata una copia. Se tale requisito non sussiste, la casa madre deve redigere e consegnare il bilancio da depositare. Ciò dovrà avvenire secondo le norme del diritto societario britannico. Una controllata deve redigere e depositare ogni anno una copia del bilancio redatto secondo le norme del diritto societario britannico. Una volta depositato, il bilancio sarà disponibile in consultazione pubblica. È necessaria una revisione contabile del rendiconto finanziario della società britannica qualora complessivamente il gruppo presenti valori superiori per due dei seguenti elementi: a. ricavi annui per 10,2 milioni di £ b. attività lorde per 5,1 milioni di £ c. 50 dipendenti Se la società britannica necessita di revisione contabile, i costi di mantenimento della società saranno leggermente superiori a quelli richiesti per una sede. Si ricorda tuttavia che una società prevede la tutela della responsabilità limitata. page 07 Il bilancio depositato è disponibile in consultazione pubblica nel RU, il che a volte può costituire un problema se abitualmente la società madre non rende pubbliche le sue informazioni finanziarie. In tal caso, essa deve o costituire una controllata invece di registrare una sede oppure, nella giurisdizione del suo Paese, costituire un’altra società che in seguito registri la sede nel RU. In questo caso il bilancio della società madre che verrà depositato, conterrà solo le informazioni relative alle attività della sede. Il bilancio deve essere depositato entro nove mesi dalla chiusura dell’anno finanziario. Ogni società può scegliere la data di chiusura del proprio anno finanziario che in genere coincide con quello della società madre. L’imposta sulle società Una volta che una sede o una controllata è stata registrata, si deve valutare quale sia il livello di imposta sulle società applicabile all’entità. A tal fine, è necessario stabilire sia l’aliquota fiscale applicabile sia il livello del reddito imponibile. Aliquote fiscali Nel RU l’aliquota fiscale per le imprese è del 20% per gli anni fiscali chiusi al 31 marzo 2016 e al 31 marzo 2017. Dal 1° aprile 2017 l’aliquota passerà al 19% e dal 1°aprile 2020 al 17%. Reddito imponibile page 08 Il livello del reddito imponibile dipenderà, in certa misura, dal modello commerciale scelto (quanto esposto di seguito vale sia per una sede che per una società). In base alla legislazione britannica sui prezzi di trasferimento, il commercio fra parti collegate deve aver luogo al valore normale di mercato al fine di impedire che i gruppi internazionali manipolino le transazioni intra-gruppo in modo tale da far fluire il reddito sempre verso il Paese con l’aliquota fiscale più bassa. Se il modello commerciale è tale per cui l’entità britannica deve fornire solo supporto marketing e tecnico, la società madre dovrà farsi carico di una commissione per i servizi forniti. Tale commissione, detratti i costi per la fornitura di tali servizi e il mantenimento dell’entità, sarà soggetta a imposta nel RU. Se l’entità del RU è strutturata in modo da poter stipulare contratti con clienti terzi a pieno titolo, con ogni probabilità stipulerà un accordo di compravendita. In tal caso, le vendite a terzi saranno registrate nei conti dell’entità britannica. Ne saranno detratti gli acquisti infragruppo, di terzi e altri costi del venduto, così come le spese generali e altri costi intra-gruppo e di terzi. In molti casi, per l’entità britannica potrebbe essere necessario effettuare un’analisi dei prezzi di trasferimento per dimostrare che i prezzi fra la società madre e la sua presenza nel RU corrispondono a quanto concordato fra le parti operanti alle normali condizioni di mercato. Pagamento dell’imposta sulle società e dichiarazione fiscale L’imposta sulle società deve essere versata entro nove mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale. Disposizioni specifiche prevedono che le società “di grandi dimensioni” versino l’imposta prima della chiusura dell’esercizio. Per i versamenti a fini contabili una società è definita “di grandi dimensioni” se: a. il suo reddito imponibile supera 10 milioni di £ nell’esercizio contabile corrente (o opportunamente ripartito per il numero di consociate del gruppo a livello mondiale all’inizio dell’esercizio contabile corrente); oppure b. era una società “di grandi dimensioni” nei 12 mesi precedenti il periodo e lo è tuttora nel periodo corrente. A tal fine, per “di grandi dimensioni” si intende che il suo reddito imponibile sia pari o superiore a 1,5 milioni di £ (o opportunamente ripartito per il numero di consociate del gruppo a livello mondiale all’inizio dell’esercizio contabile corrente). La dichiarazione fiscale deve essere presentata entro 12 mesi dalla fine dell’esercizio. Insieme alla dichiarazione fiscale si dovrà presentare anche un calcolo dell’imposta dovuta. Le perdite La decisione di registrare una sede o una controllata potrebbe dipendere dai risultati attesi dell’attività nelle fasi costitutive. Se una sede subisce una perdita, quest’ultima potrebbe essere detratta dagli utili della società, in base alla giurisdizione della casa madre. Inoltre, nel RU le perdite della sede possono essere riportate a nuovo compensandole con il reddito imponibile futuro. page 10 Se si costituisce una controllata e questa subisce delle perdite, queste ultime possono essere riportate a nuovo indefinitamente compensandole con il reddito imponibile futuro della controllata, a condizione che provenga dalla stessa attività. Dal 1° aprile 2017, nuove norme consentiranno alle società di compensare le perdite riportate a nuovo con altri flussi di reddito e con i risultati di altre società britanniche nell’ambito dello stesso gruppo fiscale. In ogni caso, con decorrenza dalla stessa data, i redditi da utilizzare per compensare le perdite riportate a nuovo saranno limitati al 50% dell’importo degli utili superiori a 5 milioni di £. In genere non sarà possibile compensare le perdite con gli utili della società madre, in caso di loro realizzazione al di fuori del RU, in base alla legislazione fiscale locale. Il RU come sede di una holding Il RU è una sede interessante per la costituzione di una holding, che viene utilizzata per espandersi in altre parti del mondo Inoltre, in teoria tutti i dividendi percepiti dalla società madre del RU, da una consociata del RU o estera, sono esenti da imposta nel RU. Inoltre, il RU non preleva ritenute d’imposta sui dividendi versati, a prescindere da dove sia situato il beneficiario. Ciò garantisce la minima dispersione d’imposta nel caso in cui i dividendi siano versati tramite una società britannica. Nel caso in cui una società britannica detenga azioni di altre società, e tali azioni vengano successivamente vendute, il guadagno risultante sarà esente dall’imposta britannica sulle società. Ciò a condizione che la società detenesse almeno il 10% delle azioni nei 12 mesi precedenti la vendita e fosse una società commerciale o parte di un gruppo commerciale, prima e dopo l’operazione. Quanto sopra e un’aliquota principale di imposta sulle società solo del 20% (che passerà al 17% entro il 1° aprile 2020) hanno fatto del RU una sede molto interessante per la costituzione di una holding. page 11 Il RU dispone di una rete ben sviluppata di trattati fiscali, il che significa che si possono ridurre e spesso anche eliminare le ritenute alla fonte sui pagamenti di società estere. Gli incentivi fiscali per Ricerca & Sviluppo Il Governo britannico offre consistenti incentivi fiscali per incoraggiare le società a intraprendere attività di Ricerca e Sviluppo (“R&S”). Definizione di R&S Due regimi La Her Majesty’s Revenue & Customs (“HMRC”) (Agenzia delle Entrate fiscali e doganali britannica) e il Dipartimento Commercio e Industria hanno emanato delle linee guida sul significato di R&S ai fini fiscali. Per rientrare nell’ambito di R&S un’attività deve avere come scopo la realizzazione di un progresso scientifico o tecnologico attraverso la soluzione di problematiche tecnologiche o scientifiche. I progressi scientifici o tecnologici comprendono attività che: Sono previsti due regimi a seconda della dimensione della società. Una società si definisce di piccole o medie dimensioni (“PMI”) se ha: • generino conoscenza scientifica o tecnologica; • creino un processo, un materiale, un dispositivo, un prodotto o un servizio nuovo in tale ambito; oppure • migliorino considerevolmente qualcosa di esistente attraverso un cambiamento scientifico o tecnologico. page 12 Il risultato atteso da R&S non deve essere già disponibile o facilmente reso disponibile da un professionista competente che operi nel settore in questione. • meno di 500 dipendenti; e • un fatturato annuo che non superi 100 milioni di € o un totale dello stato patrimoniale che non superi 86 milioni di €. Nel caso in cui una società sia membro di un gruppo, la holding e tutte le società del gruppo devono rientrare nella definizione di PMI. Una società che non soddisfi tali requisiti sarà classificata come società di grandi dimensioni. Società di piccole e medie dimensioni (“PMI”) Le PMI possono richiedere una detrazione fiscale pari al 230% delle loro spese ammissibili per R&S. Per le società con perdite fiscali, è possibile richiedere un credito d’imposta pari al 14,5% della perdita cedibile. Si tratta di un rimborso da parte della HMRC di un importo sino a £ 33,35 per ogni £100 investiti in R&S. Le spese ammissibili ai fini dello sgravio fiscale per R&S comprendono: • i costi per il personale direttamente impegnato nell’attività di R&S; • il 65% dei costi per lavoratori indipendenti esterni impegnati nell’attività di R&S oppure il costo per il subappalto di elementi specifici dell’attività di R&S a un terzo indipendente; e • i costi per software e materiale di consumo quale combustibile, elettricità e acqua. L’attività di R&S non deve usufruire di sovvenzioni né essere correlata alla R&S subappaltata alla società da un’altra persona. In ogni caso, se non sussistono tali requisiti, la società può comunque beneficiare dell’aliquota di detrazione riservata a società di grandi dimensioni. Società di grandi dimensioni Storicamente, le società di grandi dimensioni potevano richiedere una detrazione fiscale per il 130% delle spese per R&S. A ciò si è attualmente sostituito il R&D Enhanced Credit (“RDEC”), ovvero Maggior Credito per R&S. Il RDEC corrisponde all’11% delle spese ammissibili della società per R&S e dopo la deduzione delle imposte garantisce un beneficio netto dell’8,8%. Per le società in perdita il RDEC è anche rimborsabile sotto forma di cash credit (credito in contanti), con un tetto massimo pari agli oneri sociali sostenuti per i dipendenti impegnati in attività di R&S nel corso dell’anno. Eventuali eccedenze saranno riportate a credito per l’anno successivo. Per le spese valgono i requisiti previsti dal regime previsto per le PMI, salvo che il lavoro subappaltato deve essere svolto o da singole persone (lavoratori autonomi) o da alcuni enti e organismi di ricerca. I costi per il lavoro subappaltato ad altre società non sono ammissibili. Le PMI possono richiedere sgravi in base al regime delle società di grandi dimensioni (ma non al regime delle PMI) se intraprendono attività appaltate loro da un’altra società. In ogni caso, l’altra azienda deve essere di grandi dimensioni o non soggette a imposta nel RU (in sostanza, una società estera). Di conseguenza, nel caso in cui una società madre estera subappalti un’attività di R&S alla sua controllata PMI nel RU, quest’ultima potrà usufruire di sgravi per attività di R&S in base al regime applicabile alle società di grandi dimensioni. La presentazione della richiesta La richiesta è inclusa nella dichiarazione dei redditi e deve essere inoltrata entro due anni dalla fine dell’esercizio contabile in cui è stata sostenuta la spesa. Sgravio ulteriore per spese in conto capitale Oltre agli sgravi di cui sopra, è previsto un ammortamento ai fini fiscali del 100% per spese in attività immobilizzate, eccetto i terreni, effettuate per attività di R&S. Il Patent Box britannico Il Patent Box permetterà alle società di optare per l’applicazione di un’aliquota di imposta sulle società del 10% a tutti gli utili su brevetti idonei, versata separatamente come royalty o inclusa nel prezzo di vendita dei prodotti. Chi ne beneficerà? Quali brevetti saranno idonei? Il futuro del Patent Box Le società che percepiscono royalty da brevetto, vendono prodotti brevettati o utilizzano processi brevettati nell’ambito della loro attività. I brevetti concessi nel RU dall’Intellectual Property Office (“IPO”) e dall’Ufficio Brevetti Europeo, nonché dalla protezione regolamentare dei dati (“esclusiva dati”), dai Certificati di Protezione Supplementare (“CPS”) e dalle privative per ritrovati vegetali. Secondo le conclusioni del progetto Base Erosion and Profit Shifting (“BEPS”), intrapreso dall’Organizzazione per la Cooperazione economica e lo Sviluppo, è stata avviata una revisione di tutti i regimi di Patent Box, compreso quello del RU. In futuro, i vantaggi del Patent Box saranno usufruibili solo laddove l’attività di sviluppo sottostante sia stata intrapresa almeno in parte nel RU, e gli utili che usufruiscono della riduzione di aliquota saranno calcolati con riferimento al livello di attività intrapresa nel RU. Quali sono i vantaggi? page 14 L’aliquota effettiva dell’imposta sugli utili idonei ai fini del Patent Box è del 10%. Questo sgravio è stato introdotto gradualmente dal 1° aprile 2013. Dal 1° aprile 2016, potrà usufruire dell’aliquota ridotta circa il 90% dell’utile rettificato (considerando un’aliquota d’imposta effettiva dell’11% sugli utili legati al Patent Box), passando al 100% dal 1° aprile 2017. Il Patent Box interesserà la Proprietà intellettuale (“PI”) esistente nonché la PI acquisita laddove siano state apportate ulteriori innovazioni alla PI o al prodotto che la incorpora. L’attuale regime resterà applicabile agli attuali richiedenti sino al 2021 e per i nuovi richiedenti vi è la possibilità di optare per l’attuale regime entro il 30 giugno 2016 e di poter comunque usufruire dell’attuale regime sino al 2021. In ogni caso le nuove PI, o i nuovi aderenti al regime a partire dal 1° luglio 2016, potranno avvalersi del nuovo regime. L’imposta sulle persone fisiche In linea di massima, se una persona è residente nel RU in un determinato anno fiscale sarà soggetta alla legislazione fiscale britannica. In alcuni casi, si dovrà tener conto anche del “domicilio” della persona. Nel RU l’anno fiscale decorre dal 6 aprile al 5 aprile successivo. Per periodo fiscale 2016/2017 si intende l’anno di imposta sulle persone fisiche compreso fra il 6 aprile 2016 e il 5 aprile 2017. Residenza Per stabilire se una persona deve essere considerata residente o non residente ai fini fiscali nel RU si effettua un Test Statutario di Residenza. Il test si compone di tre parti e presenta alcune difficoltà, ma, in sintesi, una persona sarà considerata automaticamente non residente nel RU nell’anno fiscale in questione se soddisfa uno dei seguenti requisiti: • è stata residente nel RU in uno dei tre anni fiscali precedenti e ha trascorso nel RU meno di 16 giorni; oppure • non è stata residente nel RU in uno dei tre anni fiscali precedenti e ha trascorso nel RU meno di 46 giorni; oppure • ha lasciato il RU per un lavoro a tempo pieno all’estero. La persona che non soddisfi nessuno dei suddetti requisiti sarà automaticamente considerata residente nel RU nell’anno fiscale in oggetto se soddisfa uno dei seguenti requisiti: • è presente nel RU da almeno 183 giorni; oppure • dispone di una casa nel RU per almeno 90 giorni in un periodo in cui non dispone di una casa all’estero o dispone di una casa all’estero in cui trascorre meno di 30 giorni. La casa nel RU deve essere disponibile per almeno 30 dei 90 giorni e la persona deve trascorrere almeno 30 giorni nella casa del RU nel corrispondente anno fiscale britannico; oppure • lavora a tempo pieno nel RU. Se una persona non soddisfa nessuno dei requisiti di cui sopra, può comunque essere considerata residente nel RU in base al test dei vincoli sufficienti di cui di seguito, abbinato ai giorni trascorsi nel RU: • • • • famiglia residente nel RU importante lavoro nel RU disponibilità di alloggio più di 90 giorni trascorsi nel RU in entrambi gli anni fiscali precedenti o in uno degli stessi • maggior numero di giorni di presenza nel RU che in qualsiasi altro Paese. Domicilio In senso lato, il Paese di domicilio di una persona è il Paese dove essa ritiene essere la sua dimora permanente. Il concetto di domicilio è ben distinto dal concetto di residenza. A volte per domicilio si intende la “madrepatria” di una persona. Anche se la persona non vive nella madrepatria da molti anni, ciò non le impedisce di esservi domiciliata. Imposizione fiscale sui redditi da lavoro di persone non domiciliate nel RU Un dipendente (o dirigente) che si trovi a lavorare nel RU è soggetto all’imposizione fiscale britannica sul reddito da lavoro per le mansioni svolte nel RU, ovunque esso sia versato. Se il dipendente lavora anche in parte al di fuori del RU, in genere il reddito derivante da tale lavoro è tassato solo per l’importo versato nel RU per i primi tre anni (a condizione che in precedenza egli non sia stato residente nel RU). È importante disporre di un conto estero ben definito e l’HMRC richiede l’indicazione di un conto estero pertinente. Una persona non domiciliata può decidere ogni anno fiscale se intende chiedere la tassazione secondo il regime della “remittance basis” (che prevede il pagamento di un’imposta forfetaria). Per i primi sette anni fiscali di residenza nel RU una persona può chiedere liberamente la tassazione secono il regime della “remittance basis”. Successivamente, le persone residenti nel RU per almeno cinque anni negli ultimi nove anni fiscali possono pagare un onere annuo di £ 30.000. L’onere annuo è portato a £ 60.000 per le persone residenti nel RU per almeno 12 degli ultimi 14 anni fiscali e a £ 90.000 per le persone residenti nel RU per almeno 17 degli ultimi 20 anni fiscali. page 15 Principi base Cambiamento di tassazione per persone non domiciliate nel RU A partire dal 6 aprile 2017, le persone non domiciliate che sono state residenti nel RU per 15 degli ultimi 20 anni saranno “ritenute domiciliate” a tutti i fini fiscali nel RU. Una persona non domiciliata che sia “ritenuta domiciliata” è soggetta a imposte nel RU su redditi e plusvalenze percepiti in tutto il mondo e non potrà più chiedere la tassazione secondo il regime della “remittance basis”. Reddito imponibile Il reddito imponibile comprende tutti i redditi e benefit. Le aliquote dell’imposta sulle persone fisiche sono illustrate a destra nella tabella 01, insieme al livello di franchigie personali. Si tratta degli importi che ogni persona può guadagnare prima di essere soggetta a tassazione. Sgravio fiscale in caso di distaccamento page 16 Laddove un dipendente straniero venga distaccato nel RU per meno di due anni, a condizione che il RU sia considerato una “sede di lavoro temporanea”, lo sgravio fiscale è consentito per l’alloggio, il viaggio e i costi di mantenimento durante l’incarico, indipendentemente dal fatto che il dipendente abbia sostenuto personalmente i costi o che lo abbia fatto il datore di lavoro (di norma le spese sostenute dal datore di lavoro sono tassabili). È importante accertarsi di disporre della documentazione atta a dimostrare l’incarico temporaneo. Tabella 1 Aliquote dell’imposta sulle persone fisiche e agevolazioni/franchigie fiscali %Fascia di reddito imponibile (£) Anno fino al 5 aprile 2017 Franchigia fiscale £11.000 * 201 – 32.000 4032.001 – 150.000 45 Oltre 150.000 Anno fino al 5 aprile 2016 Franchigia fiscale £10.600 * 201 – 31.785 4031.786 – 150.000 45 Oltre 150.000 * La franchigia personale è ridotta di £1 per ogni £ 2 guadagnati oltre £ 100.000 I piani di share (stock) option I regimi di incentivazione basati su azioni costituiscono spesso una parte interessante del pacchetto remunerativo globale di una persona. Il RU prevede alcuni regimi “autorizzati” che garantiscono notevoli vantaggi fiscali al dipendente e a volte anche al datore di lavoro. Restano comunque alcuni ostacoli e obblighi di informativa. Si tratta di un ambito estremamente complesso che non è possibile trattare nel presente opuscolo. La sezione seguente, a pagina 18 e 19, illustra sinteticamente i regimi disponibili. Tuttavia, qualora si intenda costituire un piano di share option o concedere opzioni in base a un regime esistente, si consiglia di avvalersi di una consulenza specifica. I piani di share (stock) option Enterprise Management Incentive (“EMI”) Linee generali IImposta sul reddito (“IR”) Sino a £ 250.000 di opzioni per dipendente (valutate alla data di assegnazione e limitate se si detengono anche opzioni CSOP – si veda più avanti). Nessuna imposta sul reddito dovuta sull’assegnazione. Le opzioni devono essere esercitabili entro dieci anni dall’assegnazione. Le opzioni possono essere concesse con uno sconto rispetto ai valori prevalenti dell’azione. Se l’opzione è concessa con sconto, all’esercizio dell’opzione sarà dovuta un’imposta sul reddito. In questo caso può essere applicabile la ritenuta alla fonte (“PAYE”) e il versamento di Contributi Previdenziali Nazionali (“NIC”). Company Share Option Plan (“CSOP”)- Sino a £ 30.000 di opzioni per dipendente, valutate alla data di assegnazione. Devono essere esercitabili entro tre e dieci anni dall’assegnazione. Le opzioni devono essere assegnate ai valori prevalenti dell’azione. Nessuna IR dovuta quando il dipendente esercita l’opzione, salvo nel caso in cui, eccezionalmente, il prezzo di esercizio dell’opzione sia inferiore al prezzo di mercato alla data di assegnazione. Savings Related Share Option Plan (opzioni “SAYE”) Insieme al contratto di risparmio mensile, si possono accumulare risparmi da £ 5 a £ 500 mensili per acquistare azioni tramite l’esercizio di opzioni (dopo tre, cinque o sette anni). Le opzioni devono essere assegnate ai valori prevalenti dell’azione. Nessuna IR dovuta all’assegnazione o quando il dipendente esercita le opzioni. Employee Shareholder Status (“ESS”) Ai dipendenti vengono assegnate azioni della propria società in cambio della rinuncia ad alcuni diritti di lavoro. Nessuna IR dovuta all’assegnazione di azioni per un valore di £ 2.000. Le azioni assegnate al di là di tale valore saranno soggette a IR ed eventualmente alle NIC. page 18 Devono essere assegnate loro azioni per un valore pari ad almeno £ 2.000. Regime opzionale di azioni non approvato Nessun limite sul valore delle opzioni assegnate ai dipendenti. Le opzioni sono esercitabili in qualsiasi momento e possono essere assegnate con uno sconto rispetto ai valori prevalenti dell’azione. Nessuna IR dovuta all’assegnazione. IR dovuta quando le opzioni sono esercitate e possono essere eventualmente soggette alle NIC con pagamento tramite PAYE. Phantom Share Plan Bonus versato ai dipendenti sulla base dell’aumento del valore delle azioni (senza assegnazione effettiva di azioni ai dipendenti) Sono dovuti PAYE e NIC. IR sull’intero importo al pagamento al dipendente. Share Incentive Plan (“SIP”) Azioni tenute in custodia per il dipendente. La società può offrire sino a £ 3.600 di azioni (“azioni libere”). Il SIP consente ai dipendenti di acquistare altre £ 1.800 di azioni (“azioni in partnership”) – utilizzando il risultato ante imposta e le NIC. La società può abbinarle ad altre azioni libere (“azioni abbinate”) – sino a due per ogni azione acquistata dal dipendente. (Azioni massime = £ 7.500 l’anno). Nessuna IR dovuta all’acquisto di azioni. IR se le azioni sono ritirate dalla custodia prima di cinque anni. Assegnazione di azioni per dipendenti in mobilità internazionale (es. restricted stock unit, stock option, restricted share, ecc.) Solitamente, le assegnazioni di azioni in base ai piani non britannici non sono approvate ai fini fiscali britannici (sono comunque disponibili alcuni piani). L’esatto trattamento dipenderà dal piano specifico e dalle circostanze del dipendente, ma in genere vi è imposizione di IR all’esercizio sul guadagno azionario ripartito sui giorni di lavoro prestato nel RU fra l’assegnazione e la data di Capital Gains Tax (“CGT”)- Imposta sulle Plusvalenze HMRC Chi è idoneo? La CGT sui guadagni derivanti dalla vendita delle azioni, detrazioni per valori soggetti a IR. Non è necessaria un’approvazione ma bisogna informare l’HMRC delle assegnazioni di azioni. La società assegnante deve avere “Sede Permanente’ (“SP”) nel RU (o una controllata con SP nel RU). Disponibile per qualsiasi numero di dipendenti. Il valore totale di opzioni EMI assegnate non può essere superiore a 3 milioni di £. Le azioni acquistate tramite le opzioni EMI assegnate il 6 aprile 2012 o dopo tale data possono usufruire dell’Entrepreneurs’ Relief (“ER” o sgravio fiscale per gli imprenditori) (se sussistono alcune condizioni), riducendo così l’aliquota effettiva al 10%. Se l’ER non è disponibile, la CGT sarà pari al 10% o 20% (a seconda del livello di reddito e guadagni del dipendente). CGT pari al 10% o al 20% (a seconda del livello di reddito e guadagni del dipendente) da versare alla cessione delle azioni. Si consiglia di concordare con l’HMRC il valore di mercato delle azioni in opzione per accertarsi anticipatamente La società (o il gruppo) deve disporre di attività lorde inferiori a 30 milioni di £ e avere meno di 250 dipendenti. Deve sussistere l’opzione di acquistare azioni della società madre. Non disponibile per dipendenti che detengano già più del 30% del capitale sociale. Si deve informare l’HMRC che è stato costituito il CSOP e dichiarare che il piano soddisfa i requisiti qualificanti. Non disponibile per dipendenti che detengano il 30% o più del capitale sociale. La società mantiene la riservatezza sui dipendenti che aderiscono. Si deve informare l’HMRC della presenza di un accordo e dichiarare che il piano soddisfa i requisiti qualificanti. Deve essere disponibile per tutti i dipendenti in condizioni analoghe. Sono previsti obblighi di informativa annuale. La società mantiene la massima riservatezza sui dipendenti che aderiscono, ma l’idoneità richiede il rispetto di norme rigorose. Non è necessaria alcuna approvazione ma sono previsti obblighi di informativa annuale. La società mantiene la massima riservatezza sui dipendenti che aderiscono. Nessuna CGT (in quanto non vengono ricevute azioni). Non è necessaria alcuna approvazione. La società mantiene la massima riservatezza sui dipendenti che aderiscono. Nessuna CGT sul valore delle azioni al ritiro dalla custodia dopo cinque anni. Si deve comunicare all’HMRC che è stato stabilito un accordo e dichiarare che il piano soddisfa i requisiti qualificanti. Deve essere disponibile per tutti i dipendenti in condizioni analoghe. Da comunicare all’HMRC dopo la fine dell’anno fiscale in cui le azioni/opzioni sono state assegnate al dipendente. A seconda delle norme del piano estero. L’ER può essere applicabile se sussistono alcune condizioni, riducendo così l’aliquota effettiva al 10%. CGT pari al 10% o al 20% (a seconda del livello di reddito e guadagni del dipendente) da versare alla cessione delle azioni. L’ER può essere applicabile se sussistono alcune condizioni, riducendo così l’aliquota effettiva al 10%. Alla cessione delle azioni non viene applicata alcuna CGT sul guadagno sino a un limite di £100.000. Se, all’acquisizione, le azioni sono valutate oltre £ 50.000 una parte del guadagno sarà imponibile. CGT dovuta a partire dalla cessione delle azioni, pari al 18% o al 28% (a seconda del livello di guadagno). CGT sul guadagno quando le azioni vengono vendute (se precedentemente detenute in custodia per cinque anni interi: costo base = valore all’uscita dalla custodia). Tassate al 18% o al 28% (a seconda del livello di guadagno). È altamente improbabile una partecipazione azionaria del 5%. Se il dipendente non è domiciliato nel RU e i titoli sono di una società non britannica è possibile che non venga applicata alcuna CGT britannica a meno che gli utili non siano versati nel RU. page 19 L’ER può essere applicabile se sussistono alcune condizioni, riducendo così l’aliquota effettiva al 10%. La previdenza sociale La previdenza sociale, altrimenti nota nel RU come ‘National Insurance’, è a carico sia del datore di lavoro che del dipendente. La tabella 02 a destra illustra le aliquote correnti delle National Insurance Contributions (“NIC”) versate dal datore di lavoro e dal dipendente. Un dipendente in distaccamento nel RU può chiedere l’esenzione dalle NIC datoriali e salariali se sussistono alcune condizioni ed è dipendente in un Paese con il quale il RU ha stipulato un accordo di previdenza sociale (si veda elenco dei paesi interessati a pag. 21). page 20 Laddove un dipendente sia in distaccamento da un Paese che non prevede accordi quale Australia, Cina o India, è potenzialmente esente dal versamento di NIC nelle prime 52 settimane dell’incarico a condizione di soddisfare alcuni requisiti Tabella 02 Aliquote previdenziali nazionali per l’anno fino al 5 aprile 2017 per dipendenti di età inferiore a 21 anni Aliquota Datore di lavoro Sino a £8.112 Al di là di £8.112 0% 13,8% Dipendente Sino a £8.060 0% £8.061 - £43.00012% Al di là di £43.000 2% Il RU ha stipulato accordi in materia di previdenza sociale con i seguenti paesi. Tali accordi consentono ai dipendenti stranieri di richiedere la potenziale esenzione dalle NIC britanniche per dipendenti e datori di lavoro. • • • • • • • • • • • • • • • • • • Barbados Bermuda Bosnia-Erzegovina Canada Croazia Israele Giamaica Giappone Jersey/Guernsey Macedonia Mauritius Montenegro Nuova Zelanda Filippine Repubblica di Corea Serbia Turchia USA; e tutti i membri dello Spazio economico europeo: • Austria • Belgio • Bulgaria • Cipro • Repubblica Ceca • Danimarca • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Estonie Finlandia Francia Germania Grecia Ungheria Islanda Italia Lettonia Liechtenstein Lituania Lussemburgo Malta Paesi Bassi Norvegia Polonia Portogallo Repubblica d’Irlanda Romania Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Svizzera Un datore di lavoro deve in ogni caso chiedere un certificato formale di esenzione. Gli accordi consentono l’esenzione solo per un determinato periodo, in genere sino a cinque anni. Ogni accordo opera in modo diverso. Pertanto per alcuni paesi si consiglia di rivolgersi ad esperti. page 21 Accordi reciproci L’imposta sul valore aggiunto (“IVA”) L’IVA è un’imposta sulle vendite. È applicabile alle imprese di fornitura di merci o servizi oltre una certa soglia. A partire dal 1° aprile 2016, la soglia di registrazione per un’impresa con sede nel RU è di £ 83.000 annue Se la suddetta soglia viene superata su un periodo di 12 mesi consecutivi (o se si prevede che venga superata nei successivi 30 giorni), l’impresa con sede nel RU deve informarne le autorità fiscali britanniche e registrarsi ai fini dell’IVA. In seguito, dovrà addebitare l’IVA e contabilizzarla per tutte le forniture di merci e servizi effettuate nel RU, salvo i casi specifici con aliquota zero o esenti. Nel RU l’aliquota standard per l’IVA è del 20%. Vi è inoltre una serie limitata di merci e servizi soggetti a un’aliquota ridotta del 5%. page 22 Qualora un’impresa registrata sia assoggettata a IVA per l’acquisto di merci o servizi nel RU, potrà recuperare tale IVA dalle autorità fiscali. Al termine di ogni trimestre, l’impresa calcola l’importo dell’IVA imposta ai clienti nonché quello dell’IVA versata ai fornitori. L’importo netto, versato o applicato in eccesso, sarà dovuto o chiesto in rimborso all’autorità fiscale. di merci ubicate materialmente nel RU o alcuni servizi che si ritengono essere forniti nel RU sono effettuati da imprese che non hanno sede nel RU, la legge impone la loro registrazione a prescindere dal livello delle vendite. Le entità estere che intendono creare un’impresa nel RU devono essere a conoscenza di quanto segue: a. merci e servizi forniti a una società madre con sede al di fuori dell’UE – quando un’entità britannica creata dalla casa madre vende e fornisce merci alla casa madre, non vi è imposizione di IVA in quanto le esportazioni sono soggette ad aliquota zero ai fini dell’IIVA. Se l’entità britannica fornisce servizi quali consulenza, supporto tecnico e marketing, anche questi ultimi non sono soggetti a IVA. Pertanto, in definitiva l’IVA è solo un costo per le singole persone, le imprese non registrate e le imprese con forniture in esenzione di IVA. b. Servizi forniti a un cliente britannico – una società estera, che non abbia sede permanente nel RU, non deve registrarsi ai fini dell’IVA o applicare IVA fintanto che effettua tali forniture dall’esterno del RU. Un’impresa estera che non abbia sede nel RU non può usufruire della soglia annua di £ 83.000. Se le forniture L’IVA è contabilizzata dal cliente in base alla procedura nota come Inversione Contabile. Fanno eccezioni al riguardo, i servizi di catering, il trasporto passeggeri e la partecipazione ad eventi. Dal 1° gennaio 2015, anche le telecomunicazioni e altri servizi erogati per via elettronica a privati appartenenti al RU fanno eccezione alla norma generale. In tali contesti può essere necessaria la registrazione ai fini dell’IVA. c. Merci fornite al cliente britannico – una società estera, che non abbia sede permanente nel RU, non deve registrarsi ai fini dell’IVA o applicare l’IVA, a condizione che il cliente importi le merci nel RU. Se il cliente prevede di prendere possesso delle merci dopo che sono state importate nel RU, la società estera potrebbe dover pagare l’IVA nel punto di importazione e successivamente registrarsi nel RU per recuperare l’IVA versata alla frontiera. In seguito, dovrà applicare l’IVA alle sue vendite anche fatturate dalla società estera in quanto ora le merci saranno considerate fornite materialmente nel RU. L’esigenza che la società estera si registri ai fini dell’IVA, di cui sopra, non prevede necessariamente che essa incorpori una società o una sede britannica, in quanto la stessa entità estera può essere registrata ai fini dell’IVA. Ciò dipenderà dai vari aspetti trattati in precedenza nella presente guida e non solo dal fatto che alcune forniture di merci e servizi sono effettuate nel RU. d. Fornitura di merci e servizi nell’Unione Europea – un’entità registrata ai fini IVA nel RU non deve applicare l’IVA alla fornitura della maggior parte delle merci e servizi in altri paesi dell’UE. L’IVA viene applicata dal cliente dell’UE ai sensi delle norme intra UE. Una società estera con sede al di fuori dell’UE spesso è soggetta a IVA britannica o europea prima di doversi registrare ai fini IVA nel RU o sul più ampio mercato europeo, in relazione ai costi associati a viaggi d’affari (alberghi, convegni, ecc.) o alla partecipazione a fiere. Questa IVA può essere rimborsata in base a una disposizione speciale che consente di richiedere tale rimborso alle autorità fiscali del Paese dove si è sostenuta tale spesa. Laddove un’impresa si registri ai fini dell’IVA, può chiedere il rimborso dell’IVA per tutte le merci e i servizi acquistati prima della registrazione, a condizione che le merci siano ancora a disposizione al momento della registrazione e che i servizi siano stati forniti non più di sei mesi prima della stessa. Il piano pensionistico (auto-iscrizione) Qualsiasi individuo o organizzazione, situati o meno nel RU, è tenuto a prevedere un piano pensionistico per i suoi dipendenti che operano nel RU. I doveri del datore di lavoro prevedono quanto segue: • creare un piano pensionistico • valutare e suddividere per categorie i lavoratori britannici • iscrivere automaticamente nel piano i lavoratori britannici idonei • trattenere i contributi pensionistici dal salario dei dipendenti • versare nel piano i contributi del dipendente e del datore di lavoro • fornire a tutti i dipendenti alcune informazioni legali • tenere fascicoli personali e iscriversi al Sistema pensionistico britannico. Data di decorrenza L’auto-iscrizione è stata introdotta nel RU negli ultimi cinque anni a partire dal 2012. A tutti i datori di lavoro è stata assegnata una “data di decorrenza” da cui iniziano i loro doveri di autoiscrizione. page 24 Le società che hanno iniziato ad assumere dipendenti dopo il 1° aprile 2012 possono prevedere che la loro data di decorrenza sia compressa fra aprile 2017 e febbraio 2018. Di norma, il Sistema pensionistico britannico comunica la data di decorrenza con 12 mesi di preavviso, per lasciare ai datori di lavoro il tempo necessario per prepararsi. Tabella 03 Contributi minimi Da ottobre 2017, i nuovi datori di lavoro sono tenuti ad adempiere a tale obbligo immediatamente. Categorie di lavoratori Tutti i dipendenti con 22 anni di anzianità ai fini pensionistici (da 65 a 67) che guadagnino più di £10.000 l’anno (anno fiscale 2016/17) devono auto-iscriversi; anche il datore di lavoro è tenuto a contribuire. Tutti i dipendenti di età compresa fra 16 e 74 anni che guadagnino meno di £5.824 (anno fiscale 2016/17) non vengono iscritti automaticamente, ma hanno diritto ad accedere al piano pensionistico, anche se il datore di lavoro non è tenuto a contribuire. Tutti gli altri dipendenti di età compresa fra 16 e 74 anni non vengono iscritti automaticamente, ma hanno diritto ad accedere. In tal caso, il datore di lavoro è tenuto a contribuire. Contributi minimi I contributi minimi sono basati su una fascia salariale. Per l’anno fiscale 2016/17 sono i salari compresi fra £5.824 e £43.000. La Tabella 03 a destra illustra i contributi minimi. Datore di lavoro Dipendente fino al 5 aprile 2018* 1% 1% dal 6 aprile 2018* al 5 aprile 2019* 2% 3% dal 6 aprile 2019* 3% 5% * Dati soggetti ad approvazione parlamentare Altri temi Negli anni più recenti, il RU ha introdotto norme fiscali finalizzate a scoraggiare il ricorso ad accordi di pianificazione fiscale aggressiva. Fra queste, una normativa più dettagliata sui prezzi di trasferimento, la General Anti-Abuse Rule (“GAAR”) e la Diverted Profits Tax (“DPT”). Prezzi di trasferimento Come la maggior parte degli altri paesi, il RU ha introdotto una normativa dettagliata sui prezzi di trasferimento, in base alla quale i gruppi devono rendere conto delle transazioni fra società del gruppo al valore normale di mercato e conservare un’adeguata documentazione. Ciò al fine di poter giustificare alle autorità fiscali perché i prezzi praticati siano da ritenersi al valore normale di mercato. I requisiti sono indicati nella sezione Imposta sulle Società di cui sopra. Per le PMI sono previsti requisiti ridotti. Normativa generale antievasione La GAAR (Normativa generale antievasione) è stata introdotta nella legislazione britannica con decorrenza dal 17 luglio 2013. Il suo obiettivo primario è di dissuadere i contribuenti da stipulare accordi abusivi e di scoraggiare la promozione di accordi abusivi in materia fiscale. Diverted Profits Tax Questa tassa è stata introdotta dal governo il 1° aprile 2015 per “combattere l’uso di tecniche di pianificazione fiscale aggressiva per sottrarre profitti dal RU”. Laddove si applica la DPT prevede un’aliquota di imposizione del 25% sui profitti “sottratti” del gruppo multinazionale. È importante notare che questa imposta riguarda solo società “di grandi dimensioni”’ e non le PMI. Inoltre, i criteri utilizzati per qualificare una PMI ai fini di questa imposta sono diversi da quelli utilizzati per le agevolazioni d’imposta per le attività di R&S di cui si è trattato in precedenza. Ai fini della DPT, una PMI è una società il cui gruppo abbia un organico inferiore a 250 persone, un fatturato inferiore a 50 milioni di € e/o un totale dello stato patrimoniale non superiore a 43 milioni di €. La DPT interessa specificamente due tipi di situazioni: 1. il caso di “Assenza di Sede Permanente” 2. il caso in cui una spesa intra-gruppo, come una royalty, sia versata da una società britannica a una società del gruppo non britannica e in cui, in sostanza, l’aliquota d’imposta versata al ricevimento sia inferiore al 16%. Per “Assenza di Sede Permanente” si intende il caso in cui una società non britannica (“Società estera”) effettua vendite verso il RU dall’estero e una parte correlata (ad esempio una società del gruppo britannica) fornisce alla Società estera supporto marketing e vendite. In tal modo, la Società estera non ha sede permanente (“SP”) nel RU e vi è dunque “Assenza di Sede Permanente”. La DPT non è dovuta nei casi in cui i ricavi annui generati nel RU non superino 10 milioni di £ né nel caso in cui le relative spese nel RU non superino 1 milione di £ in un periodo contabile annuale. La DPT non è dovuta neppure laddove l’imposta (britannica o estera) sia versata dalla Società estera a un’aliquota inferiore al 16%. Il caso delle spese intra-gruppo sussiste laddove gli accordi non abbiano consistenza economica, sfruttino uno “sfasamento tra le imposte” e laddove si possa ragionevolmente presumere che gli accordi siano stati previsti per ridurre le imposte. Tale è il caso in cui, invece di esserci una spesa nel RU, vi è un trasferimento di reddito dal RU. Benché le disposizioni relative a questa imposta siano ampiamente dettagliate, si prevede che l’HMRC cercherà di applicare la DPT a un numero limitato di multinazionali che hanno stipulato accordi di pianificazione fiscale aggressiva. Tributo per l’apprendistato Si tratta di una nuova imposta che sarà introdotta dal 6 aprile 2017. Prevede un tributo dello 0,5% sui salari versati dai datori di lavoro. È prevista un’agevolazione di £15.000 da detrarre dal tributo e quindi questa nuova imposta sarà dovuta solo laddove i salari annuali versati da un datore di lavoro superino 3 milioni di £. page 25 Normativa antievasione page 26 Il nostro team Bob Rothenberg MBE Asia Pacifico Nilesh Shah US/Canada/India Milan Pandya Francia/Italia Simon Wagman Spagna/Israele +44 (0)20 7544 8888 +44 (0)20 7544 8866 +44 (0)20 7544 8738 +44 (0)20 7544 8828 bob.rothenberg @blickrothenberg.com nilesh.shah @blickrothenberg.com milan.pandya @blickrothenberg.com simon.wagman @blickrothenberg.com Melissa Thomas Canada Ana Valgode Spagna/Brasile/Portogallo/ Italia Nils Schmidt-Soltau Germania/Austria/Svizzera Alex Altmann Germania/Austria/Svizzera +44 (0)20 7544 8938 +44 (0)20 7544 8972 +44 (0)20 7544 8931 +44 (0)20 7544 8747 melissa.thomas @blickrothenberg.com ana.valgode @blickrothenberg.com nils.schmidt-soltau @blickrothenberg.com alexander.altmann @blickrothenberg.com Blick Rothenberg Blick Rothenberg è is una a leading società UKleader accounting nel RUand in materia tax di practice specialising problematiche contabili in helping e fiscali,overseas specializzata companies nell’assistenza establish a società aestere presence che intendano in the UK. creare Baseduna in Central presenza London, nel RU. the practice Con sede nelhas centro 28 partners di Londra, andladirectors società dispone and around di 27170 staff withe exceptional partner dirigenti e diexperience uno staff diand circa expertise 210 operatori in all the dotati major di straordinaria financial disciplines. esperienza We e competenza aim to makeinthe tutte process le principali of establishing discipline finanziarie. and maintaining Il nostroaobiettivo UK presence è di agevolare by an overseas al massimo ilentity processo as easy di creazione as possible. e mantenimento di un’entità estera. We currently act for over 800 overseas companies Attualmente operiamoand perhave also theestere needche to assist più direcognised 800 società them manage their UK presence. necessitano provatamente di To this end,nella we can provide assistenza gestione della a fullpresenza outsourced loro nel accounting RU. A tal fine, and administration possiamo fornire unservice. servizioWe can administer invoicing, completo esternalizzato didebt collection, expense payment, contabilità e amministrazione. management accounts and Siamo in grado di gestire European VAT reclaim. fatturazione, recupero crediti, pagamento spese, conti di gestione e incasso e rimborso dell’IVA europea. If you are an overseas business with operations in a number of Se siete un’impresa estera che different opera in territories, parecchi territori diversi, Blick Rothenberg fornisce anche Blick Rothenberg can also una soluzione centralizzata provide centralised solution to alle sfideadell’espansione the challenges of international internazionale. expansion. Sono disponibili anche in altre lingue copie elettroniche di questa pubblicazione. Vi invitiamo a visitare il nostro sito web o a comunicarci tramite email quale versione vi interessi email@ blickrothenberg.com Blick Rothenberg LLP è autorizzata e disciplinata dalla Financial Conduct Authority ai fini dello svolgimento di attività di investimento. Edizione 2016/17 Ultimo aggiornamento 04/16 www.blickrothenberg.com