Comunicazione del Rettore del 15 dicembre e risposta del

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Comunicazione del Rettore del 15 dicembre e risposta del
IL RETTORe
- AI personale docente
- AI personale tecnico-amministrativo
Con riferimento alla comunicazione Email dellaCSACISALdeI10Dicembreu.s .. afirma del
consigliere Domenico Surace, questa Amministrazione ritiene che non possano essere
ulteriormente tollerate affermazioni false e denigratorie nei confronti dell'Istituzione
Universitaria e dei soggetti che a vario titolo ne garantiscono il funzionamento. La normale
dialettica sindacale, che questa Amministrazione ritiene di aver sempre favorito e mai
osteggiato - nel rispetto della legge, delle norme contrattuali e delle fondamentali prerogative
del personale dell'Ateneo - non può legittimare comportamenti irresponsabili nè giustificare
affermazioni totalmente gratuite e destabilizzanti.
Il mancato rispetto da parte del Dott. Surace delle più elementari regole di correttezza e
buona fede per finalità evidentemente strumentali, pretestuose o di mera propaganda - in un
susseguirsI di reiterate provocazioni completamente avulse da qualsiasi logica di serio
confronto con l'Amministrazione e le altre componenti sindacali - rende indifferibile una
risposta a tutela dell'immagine dell'Ateneo e dell'onorabilità dei propri Organi.
Si ritiene che ragioni di trasparenza e di deontologia comportamentale avrebbero dovuto
suggerire al consigliere Surace di rendere pubblicamente conto non solo delle proprie
personali richieste, in taluni casi evidentemente insensate sotto il profilo della legittimità e del
merito, ma anche delle risposte chiare ed esaustive ottenute dall'Amministrazione non
soltanto nel corso della seduta del CdA del 30 Novembre, ma anche in seno alle preliminari
Commissioni istruttorie (Commissione Bilancio e programmazione, Commissione Contratti),
ove le strategie operative e le scelte decisionali dell'Ateneo sono state attentamente
analizzate, approfondite, discusse ed opportunamente verbalizzate, secondo una logica di
sereno confronto fra tutte le componenti presenti; ciò senza che il Dot1. Surace abbia sentito il
dovere, in qualità di componente dell'Organo di Amministrazione dell'Ente, di prendere parte
al dibattito, salvo limitarsi a richiedere la messa a verbale di dichiarazioni scritte palesemente
preformulate e premotivate.
La gravità di tale comportamento e la contestuale reiterazione in forma pubblica di
affermazioni fortemente lesive del prestigio dell'Università, dei suoi Organi e della dignità dei
Dirigenti dell'Ateneo, chiamati impropriamente a rispondere del corretto svolgimento delle
attività professionali cui sono preposti, impongono all'Amministrazione un richiamo alla
responsabilità e rendono necessario che il Dott. Surace risponda delle proprie affermazioni in
sede penale e civile.
L'Amministrazione, tenuto conto del ruolo recentemente assunto dal Dott. Surace nell'ambito
del CdA, intende tutelare i propri interessi giuridici nelle opportune sedi. Eventuali ulteriori
provocazioni andranno ad integrare gli atti del fascicolo istruttorio che sarà messo a
disposizione delle competenti Autorità.
Con i migliori saluti
IL RETTORE
Emico Decleva
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MiLANO
VIA FiSI A m .L PERI ONO 7 .. 20 122 M rU\NO
TI' ; +39 02 50512000 .. FAX; +3902 'Hl 312 50f! - E-mail: [email protected]
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C.F. 94168970633
www.cisaluniversita.org
Coordinamento Sindacale Autonomo della Cisal Università
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In merito alla R.R.R. ossia alla Risentita Risposta Rettorale
Ho ricevuto per conoscenza questa mattina una mail inviata all’Amministrazione, da
parte della professoressa Attilia Giuliani, collega molto conosciuta e stimata nel
nostro Ateneo, nonché componente prima eletta con quasi 600 voti al Comitato Pari
Opportunità per la componente docente.
Naturalmente ho preso contatto con la professoressa Giuliani, la quale mi ha
autorizzato a citare la sua missiva ai fini di una risposta pubblica alla mail con la
quale il rettore voleva additarmi, bontà sua, al pubblico ludibrio.
La lettera della professoressa Giuliani così recita: “Scusate l'osservazione, non
vorrei sembrare offensiva pure io, ma non era meglio confutare punto per punto il
contenuto della lettera inviata dal dr. Surace (cui mando in copia questa mail),
piuttosto che scrivere questo pamphlet generico che a noi che lo riceviamo non
chiarisce proprio nulla? Io sono sinceramente interessata a capire dove sta la
verità e a farmi un'idea di chi ha ragione, nella speranza che le accuse mosse siano
infondate, ma da questa lettera non ricavo nulla in tal senso!
Un cordiale saluto Attilia Giuliani”
Questo messaggio ha prevenuto in velocità una risposta molto sintetica che avevo già
preparato e nella quale praticamente esprimevo gli stessi concetti che la professoressa
Giuliani così bene ha espresso.
Queste mie poche righe comunque non le getto e le pongo invece a conclusione di
quanto vi sto scrivendo.
-----------------------------------Bene, a questo punto entro nel merito della comunicazione del rettore e ne discuto
più ampiamente di quanto volessi originariamente.
Trovo queste accuse generiche, pasticciate, confuse e pretestuose, prive di qualunque
fondamento giuridico e logico.
Sono generiche perché non indicano l’oggetto del contendere.
Sono pasticciate perché confondono volutamente il mio ruolo sindacale con il mio
nuovo ruolo di rappresentante del personale tecnico e amministrativo eletto nel
C.d.A.
Aderisce alla CESI Confédération Européenne des Syndicats Indépendents - Avenue De Torvwen, 27/B – 1040 - BRUXELLES
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Il rettore, un filino adirato, fa infatti un’ enorme confusione dei ruoli, ignorando
appositamente le competenze di un consigliere eletto nel C.d.A., che ha l’obbligo di
accertare la veridicità dei contenuti per potere dare un assenso o un dissenso
consapevole, così da renderne conto al personale tutto e svolgere con pienezza di
potere e autenticità d’azione il proprio mandato, che si manifesta , anche,
attraverso una comunicazione efficace e rispondente al vero.
In particolare la funzione di questa mia comunicazione, per il mio ruolo, non può che
manifestarsi sulle mie proposte, sui miei voti contrari e sulle mie denunce di singoli
fatti oggettivi gravi, su quanto riguarda ciò che svolgo come consigliere, mentre è
compito del presidente del C.d.A. (ossia il rettore) dare ampia e dettagliata
comunicazione su quanto ritiene opportuno circa i punti dell’ordine del giorno
delle sedute.
Riassumo l’oggetto del contendere:
- E’ vero o non è vero che il figlio Sergio del Revisore dei Conti, Giuseppe
Lombardo ha avuto una consulenza presso la divisione contabilità e bilancio?
- E’ vero o non è vero che per questa consulenza non è stata inoltrata la richiesta di
autorizzazione presso la Corte dei Conti di Roma, così come previsto dalla
normativa vigente, art.17 comma 3 decreto legge 78/2009 convertito in legge
n.102 del 2009 che ha modificato l’art.3 comma 1 della legge n.20 del 1994?
- E’ vero o non è vero che lo stesso è risultato vincitore di un concorso a tempo
determinato di categoria C- area tecnica, tecnico-scientifica ed elaborazione dati
presso la biblioteca Alberto Malliani di questa nostra Università?
- E’ vero o non è vero che il Consiglio di Amministrazione non era a conoscenza di
tale e chiaro conflitto di interesse?
- E’ vero o non è vero che la dottoressa Manfredi ha redatto i consuntivi 2008 e
2009 pieni di grossolani errori, che manco un ragioniere appena diplomato
oserebbe fare?
- E’ vero o non e vero che il dott. Alberto Silvani, direttore amministrativo, non ha
titoli in conoscenza che siano di contabilità pubblica, legali e amministrativi,
bensì i suoi titoli noti sono dott. architetto/urbanista e dott. in geografia?
Nel suo messaggio urbi et orbi, il rettore, volutamente, ha omesso di rappresentare
che il sottoscritto è intervenuto su quasi ogni punto dell’ordine del giorno, ed in modo
documentato, cosi come si è verificato nelle singole commissioni (soprattutto in
quella del bilancio). Peccato che le miei proposte pur sensate non sono state accolte!
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A questo punto concludo con la risposta breve che avevo preparato ieri sera.
Al sottoscritto ed ai 189 colleghi che mi hanno appena inviato in Consiglio di
Amministrazione proprio per esercitare un’azione di controllo e critica su ciò
che si opera in questo organismo di governo, appare quantomeno sorprendente
che la magnificente S.V. prorompa in lamentele anziché rendere conto delle
osservazioni e delle considerazioni che il sottoscritto, a ragion veduta, ha
compiuto in qualità di rappresentante del personale non docente ed in qualità di
rappresentante di Ateneo di un sindacato nazionale.
Voglio qui sottolineare che, quanto dal sottoscritto è stato dichiarato a verbale
nel Consiglio del 30 novembre u.s. è da tempo sulla bocca di tutti i colleghi
docenti e non docenti, i quali si aspetterebbero ovviamente che a tali tematiche
l’Amministrazione si degnasse di dare risposte pertinenti, e non piagnistei.
Se il sottoscritto appare a voi di modi troppo rustici per assidersi in rarefatti
salotti buoni in piani nobili dell’Ateneo, ebbene sì, provengo da onesta e schietta
famiglia calabrese ed ho le scarpe grosse…., ma è proprio per quest’ultima
caratteristica che un largo numero di colleghi non docenti mi ha inviato in
C.d.A.
Cordiali saluti
Milano, 15 dicembre 2010
C.S.A. della CISAL – Università
Componente del C.d.A.
Domenico SURACE
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