SKonsumO Ekotex 2015 Fiera Mercato del vestito eco
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SKonsumO Ekotex 2015 Fiera Mercato del vestito eco
SKonsumO Ekotex 2015 Fiera Mercato del vestito eco-compatibile Domenica 17 maggio 2015 a Bolzano Torna il consueto appuntamento con la piccola Fiera del Tessile Ecologico “Ekotex”. La promozione dell’evento è stata curata dalla neonata Associazione Skonsumo, creata per iniziativa di un gruppo di persone appartenenti ai vari GAS della provincia. L’associazione si prefigge l’obiettivo – a lungo termine – di creare in Alto Adige un Distretto di Economia Solidale. Per l’organizzazione della piccola fiera del essile Ecologico, all’associazione Skonsumo si sono affiancati alcuni GAS e altre realtà associative della provincia. L’edizione di quest’anno introduce una novità: le tre giornate di fiera saranno itineranti e il mercato ogni giorno farà tappa in una diversa località della provincia. L’obiettivo è coinvolgere la popolazione anche al di fuori della città di Bolzano. Prima tappa: venerdì 15 maggio a Merano, dalle 14 alle 20, presso la Sala Polifunzionale della Parrocchia Santa Maria Assunta in Via Carducci 39. L’appuntamento è organizzato dall’associazione Skonsumo con il supporto del Gaslein di Merano Seconda tappa: sabato 16 maggio a Egna, dalle 09 alle 17, lungo il Centro Storico, nella zona dei portici. La piccola fiera del tessile, organizzata in questa tappa dal NeuGas in collaborazione con la Bottega del commercio equo e solidale, affiancherà il Mercatino delle Pulci organizzato dall’associazione Ennemase. La Fiera si concluderà domenica 17 maggio a Bolzano, dalle 9 alle 18, presso il Parco dei Cappuccini, tra via Cappuccini e via Isarco. Perché la Ekotex? I motivi che ci spingono a riproporre questo mercato del tessile ecologico sono vari, ma si potrebbero riassumere con una domanda che ogni consumatore consapevole dovrebbe porsi: “quanto sono responsabile io con i miei acquisti di quello che succede intorno a me”? La risposta a questa domanda può assumere molta rilevanza se si pensa a tragedie come quella accaduta nel 2013 in Bangladesh con il crollo del Rana Plaza, un palazzo di otto piani che ospitava le fabbrica di abiti per note marche della Grande Distribuzione Organizzata. Il palazzo pericolante non è stato sgomberato e i lavoratori costretti a proseguire la produzione, sino al crollo. OLTRE 1000 MORTI ACCERTATI Oppure se si pensa al processo di sabbiatura dei Jeans per ottenere quell'effetto di tessuto consumato, che riscuote tanto successo: solo nella vicina Turchia più di 600 morti censiti per SILICOSI. Chissà quanti altri non dichiarati. Altri aspetti relativi alla produzione di abiti che bisognerebbe valutare quando si fanno acquisti sono: Quanto impatta il processo industriale della produzione tessile, non organica, sull'ambiente e sull’equilibro degli ecosistemi del nostro pianeta? Come e quanto incide un abito sulla nostra salute. Tutti noi sappiamo che la nostra pelle "respira". Ora immaginiamocela tutto il giorno a contatto con indumenti "nocivi" con rilascio di sostanze chimiche, a volte anche molto pericolose (vedi cromo o altro usato per la colorazione) che a lungo andare ci farà pagare lo scotto di questa nostra superficialità. Quali sono le condizioni dei lavoratori delle multinazionali del tessile che vendono abiti a pochi euro? Che garanzie di salute hanno? Che retribuzione percepiscono? Quante ore al giorno lavorano? Da che età lavorano? Possiamo fidarci infine di chi produce un abito "green" a costi irrisori? Chi sta pagando veramente il prezzo che noi non paghiamo? Davanti a queste domande ci si può sentire schiacciati da uno status quo che ci vede "vittime" e "carnefici" allo stesso tempo, senza intravedere un’alternativa. Per questi motivi quindi ci sembra opportuno riproporre alla cittadinanza un mercatino del tessile ecologico per l’impatto che produce sull’ambiente, etico per le condizioni di lavoro di chi lo produce e sano per la nostra salute perché non prodotto con sostanze nocive. Ci preme anche sottolineare, in questa epoca di crisi economica, che quello del tessile è un settore economico fondamentale per la produzione nazionale, che contava anni fa tantissime manifatture artigianali ormai scomparse a causa della delocalizzazione all’estero della produzione industriale, a discapito di popoli mal pagati e scarsamente tutelati dal punto di vista sanitario, per realizzare gli indumenti inquinanti e insalubri che quotidianamente indossiamo. Tornare a parlare di tessile ecologico significa quindi per noi: - ridare vita a manifatture italiane o comunque vicine che creano lavoro in loco; - dare la possibilità alle persone di mettere a contatto con la propria pelle tessuti di origine naturale, colorati con sistemi rispettosi per la natura e per l’uomo, più SANI rispetto ai tessuti petrol-derivati che troviamo nella Grande Distribuzione Organizzata, anche di marca; - far nascere rapporti diretti fra consumatori e produttori; quando mai un consumatore ha la possibilità di parlare e confrontarsi con chi produce un Jeans ad esempio? - sostenere piccole aziende che investono anche sul capitale umano, garantendo condizioni di lavoro salubri e adeguatamente remunerate. All’appuntamento di Bolzano parteciperanno 15 produttori di vestiti e scarpe attenti all'ambiente, alla salute delle persone, all'origine e alla lavorazione delle materie prime. Come di consueto saranno presenti alcuni espositori del cooperativismo sociale e del commercio equo-solidale, la Pannolinteca per noleggiare i pannolini lavabili, i libri di Altreconomia oltre alle postazioni informative su Gruppi di Acquisto Solidale, Banca Popolare etica, e Arcipelago ŠCEC. Per i bambini è previsto intrattenimento e giochi. Sarà possibile anche fare uno spuntino presso il bar della cooperativa Le Formiche L'ingresso a tutti gli appuntamenti è libero e gratuito. Contatti e informazioni: www.skonsumo.org Roberto Di Felice 338.4925583 [email protected]