Il cappello magico
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Il cappello magico
C’ERA UNA VOLTA… UN CAPPELLO MAGICO Percorso didattico d’interclasse. Classi Seconde Plessi: Carnovali, Mattei, S.Uguzzone Premessa Lo scorso anno gli alunni sono stati accompagnati in maniera ludica alla scoperta di numeri e parole; il progetto di quest’anno si propone di guidarli alla conoscenza della realtà, attraverso il mondo magico delle fiabe, utilizzando la fantasia e la creatività. Questo progetto è nato dalla convinzione che, per essere significativo, un apprendimento debba utilizzare il linguaggio proprio del bambino, quindi il gioco lo scorso anno e la fiaba quest’anno. La narrazione lascia un segno che modifica profondamente,sia chi narra, sia chi accoglie i racconti, poiché le storie aiutano sempre a decodificare i fatti e gli eventi, a dare una rappresentazione e un significato alle cose e alle vicende. La narrazione “sconfinata” consente di raccontare ai bambini il mondo e gli “altri”, di aprire finestre sul lontano e l’altrove, di suscitare curiosità, apertura, attenzione. Il “cappello magico” introdurrà i bambini nel mondo della magia e li condurrà alla scoperta delle incredibili trasformazioni della natura, del tempo e dello spazio. SCOPO DEL PROGETTO STIMOLARE LA CONSAPEVOLEZZA DELLA REALTÀ CHE È IN NOI E INTORNO A NOI SVILUPPARE LA FANTASIA E LA CREATIVITA’ EDUCARE I BAMBINI ALL’UTILIZZO DEI DIVERSI CODICI ESPRESSIVI FAVORIRE L’ESIGENZA DI CRESCITA GLOBALE DEGLI ALUNNI Cari bambini, bentornati a scuola, ma quest’anno non ci sono io ad accogliervi con una “ola”! Vi ho scritto per salutare perché altri piccoli ho da aiutare. Ma di voi non mi sono dimenticato e un bel regalo vi ho portato: è il mio cappello magico che tutti insieme vi porterà a volare un po’ fuori della realtà, in quel mondo bellissimo della fantasia dove si sta bene in compagnia… Usatelo bene, mi raccomando. così quest’anno imparerete sognando. Ricordatevi di essere sempre amici, rispettate le regole e sarete felici. Buon anno a tutti e con un inchino mando un bacio ad ogni bambino PRIMO MODULO: LA MAGIA NELLA FIABA INCIPIT Il “cappello magico”, portato da Tobi/Osso, racconterà la storia “I numeri scomparsi”, che, attraverso il mondo della magia, condurrà gli alunni a riflettere su situazioni reali riguardanti le parole, i numeri e i cambiamenti della natura. La storia, che si svolge nel periodo autunnale, farà da spunto all’uscita didattica alla “Cascina dei Fiori” a Trescore Balneario, durante la quale i bambini parteciperanno all’esperienza della vendemmia. Temi e argomenti • • • • • • • Storie reali e storie fantastiche: anticipazione, comprensione, lessico La ciclicità delle stagioni I vegetali: la vite e l’uva Suoni e colori dell’autunno Sensazioni ed emozioni dell’autunno attraverso esperienze manipolative Dalla fiaba alla realtà: l’importanza dei numeri Rilevazione di situazioni problematiche Discipline coinvolte Sono coinvolte tutte le discipline. I NUMERI SCOMPARSI C’ERA UNA VOLTA LA FATA OTTORINA CHE VIVEVA IN UNO STRANO CASTELLO, FATTO DI TORRI TUTTE DIVERSE. A VOLTE, QUANDO FACEVA LE PULIZIE, LE PIACEVA SPOSTARE LE TORRI E ORDINARLE IL MODO DIVERSO. E SÌ, LEI ERA UNA FATA E POTEVA FARE QUESTI GIOCHETTI. MANCAVANO POCHI GIORNI ALL’ARRIVO DELL’AUTUNNO E OTTORINA DALLA FINESTRA PIÙ ALTA DELLA TORRE POTEVA VEDERE LA GRANDE VIGNA: STAVA PER ARRIVARE IL MOMENTO DELLA VENDEMMIA E FRA POCHI GIORNI GNOMI, ELFI E FOLLETTI SAREBBERO ACCORSI, IN GRAN NUMERO, PER PARTECIPARE A QUELL’EVENTO. UNA FESTA DI COLORI , SAPORI E PROFUMI… CHE BELLEZZA, CHE DIVERTIMENTO! NELL’ATTESA, PERÒ, LA FATA OTTORINA SI ANNOIAVA MOLTO. QUELLA MATTINA, SI SVEGLIÒ MOLTO PRESTO E, NON SAPENDO COSA FARE,USCÌ DI CASA. CAMMINA, CAMMINA ARRIVÒ IN UNA GRANDE CITTÀ LONTANA DAL BOSCO… E DECISE DI FAR SPARIRE TUTTI I NUMERI DI QUELLA METROPOLI. E COSÌ FECE. QUANDO GLI ABITANTI DELLA CITTÀ SI SVEGLIARONO, SCOPPIÒ UNA GRAN CONFUSIONE, PERCHÉ NON SAPEVANO PIÙ CHE ORA FOSSE, SUL CALENDARIO NON C’ERANO I NUMERI E COSÌ NESSUNO SAPEVA CHE GIORNO FOSSE, NON SI POTEVA ACCENDERE IL TELEVISORE PER SAPERE COSA STESSE SUCCEDENDO: I TASTI DEL TELECOMANDO ERANO SENZA NUMERI. QUALCUNO CERCÒ DI TELEFONARE AI VIGILI, ALLA POLIZIA, MA SUL TELEFONO NON C’ERANO NUMERI. GLI ASCENSORI NON POTEVANO FUNZIONARE: MANCAVANO I NUMERI SUI PULSANTI. TUTTE LE PERSONE ERANO SPAVENTATE, ANDARONO PER LE STRADE, MA NON RIUSCIVANO A DISTINGUERE I TRAM, GLI AUTOBUS, LE AUTOMOBILI: TUTTO ERA SENZA NUMERI. LE MAESTRE SI LAMENTAVANO:”COME FARANNO I NOSTRI ALUNNI A IMPARARE A CONTARE?” I NEGOZIANTI NON VENDEVANO PIÙ NULLA SENZA I PREZZI E I SOLDI NON AVEVANO PIÙ VALORE SENZA NUMERI. I POSTINI NON SAPEVANO DOVE RECAPITARE LA POSTA. ORIANA, UNA BAMBINA CHE VIVEVA NELLA CITTÀ,VIDE LA FATA OTTORINA CON UN GRANDE SACCO. QUELLA PERLA DI BAMBINA, VIDE CHE IL SACCO SI ILLUMINAVA E CAPÌ: ERANO I NUMERI DEL TELEFONO CHE BRILLAVANO AL BUIO E COMPRESE CHE ANCHE TUTTI GLI ALTRI ERANO LÌ!!!. COSÌ ORIANA ACCESE LA SUA RADIOLINA E OTTORINA, FATA E GRANDE BALLERINA, COMINCIÒ A DIMENARSI AL SUONO DELLA MUSICA E ABBANDONÒ IL SACCO. I NUMERI USCIRONO TUTTI E TORNARONO AL LORO POSTO. TUTTA LA GENTE, CONTENTA, RINGRAZIÒ ORIANA E ANDÒ A BALLARE CON OTTORINA, FATA BIRICHINA. TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENE! SECONDO MODULO: LA MAGIA DELL’INVERNO E DELLE FESTE INCIPIT Il “cappello magico”, porterà una serie di carte preparate dalle insegnanti, seguendo lo schema di Propp e una fiaba ad esse collegata, tutto questo accompagnerà gli alunni alla scoperta dei cambiamenti della natura e li stimolerà alla produzione di nuove storie. Temi e argomenti • • • • • • • • • • • • Storie reali e storie fantastiche: anticipazione, comprensione, lessico La ciclicità delle stagioni, l’inverno. Il ciclo di vita di un vegetale La struttura e le funzioni di una pianta Suoni e colori dell’inverno e delle feste Sensazioni ed emozioni dell’inverno attraverso esperienze manipolative Il tempo che passa: l’orologio Analisi di testi problematici Simmetrie Il mondo delle forme e le loro trasformazioni Dal castello di Ottorina…all’aula Laboratori: Natale, Carnevale, passaggio del tempo • The ginger bread man Discipline coinvolte: tutte ad esclusione di scienze motorie (le classi seguono il progetto CIAM); per l’educazione musicale le attività svolte in classe sono integrate da quelle previste dal progetto condotto dalle esperte dell’associazione L’ALBERO DELLA MUSICA. Cari bambini, ecco a voi delle CARTE SPECIALI, per inventare fiabe magnifiche, come ho fatto io… VI ABBRACCIO IL CAPPELLO MAGICO Il paese sempre al buio C’era una volta e c’è ancora oggi un paese sempre al buio: la notte durava sempre a lungo e non arrivava mai la luce. Dovete sapere, infatti, che due orchi tempestosi avevano rubato i colori della luce…e tutto era sempre nero! Ma, vicino a quell’oscurità, c’era un bosco sempre illuminato dove viveva un folletto gentile e affettuoso con tutti. In quel tempo si stava avvicinando dicembre con la magia delle feste e il piccolo folletto era triste perché gli abitanti del paese non avrebbero potuto festeggiare con quel buio pesto! Così, pensò e ripensò e… idea! Sarebbe andato nel paese dei cristalli di neve lucenti per chiedere il loro aiuto. E così fece. Camminò per giorni e giorni… poi, finalmente, arrivò. Nel paese dei cristalli tutto brillava come l’oro e l’argento. Il folletto raccontò del paese al buio e il cristallo più lucente lo rassicurò dicendo: “Vai tranquillo nel tuo bosco, ci penseremo noi ad illuminare quel paese!” Detto fatto, un’enorme massa di cristalli partì ed arrivò nel piccolo borgo: la neve cominciò a fioccare ricoprendo tutto e ogni angolo buio divenne splendente come un diamante. Il folletto passò felice le feste e i due orchi furono allontanati. Se vi capiterà di visitare quel paesino del Nord Europa, troverete ancora oggi tanta neve, che continua a cadere per mesi e mesi così le tenebre sono più facili da sopportare e, magia delle magie, ogni tanto potrete vedere il sole a mezzanotte, regalo del folletto alla piccola cittadina. TERZO MODULO LA MORALE NELLA FAVOLA INCIPIT LETTERA DEL CAPPELLO MAGICO Quante fiabe vi hanno raccontato e quante ancora avete inventato. Ogni fiaba ha un inizio e una fine e nel mezzo sempre c’è qualcosa da dire. Con la magia le puoi trasportare in tutti i luoghi da immaginare. Se poi con il tempo vuoi anche giocare: nel passato, presente e futuro ogni storia si può ritrovare. In tutte ci trovi il buono e il cattivo e con un pizzico di fantasia ogni fiaba diventa proprio la mia. Ascolta ora ciò che ti dico e fanne tesoro per te e per un tuo amico. Ci sono favole da ascoltare bene perché ci insegnano a vivere insieme. Sono gli animali i protagonisti: lupi, topi, orsi, volpi ma le astuzie e i pensieri appartengono agli uomini. Trova anche tu la morale e saprai come comportarti e cosa fare. Se poi l’insegnamento ti sembra un po’ crudele è perché non tutte le favole finiscono bene: leggi, osserva e rifletti per trovare negli altri pregi e difetti. Temi e argomenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. Differenza tra fiaba e favola La favola: anticipazione, comprensione e lessico Il pensiero critico: la morale Rielaborazione della favola Il fumetto Il discorso diretto e indiretto 7. La punteggiatura 8. La struttura logica/sintattica della frase 9. Le sequenze 10. I cambiamenti personali e collettivi rispetto al tempo e allo spazio 11. La favola nei canti 12. Addizioni e sottrazioni in colonna con un cambio 13. Tecniche di calcolo mentale 14. La moltiplicazione e le tabelline 15. Situazioni problematiche, dati mancanti e inutili 16. I numeri fino a 100 17. Decine e raggruppamenti di secondo ordine 18. Gli animali nelle favole…i miti da sfatare! 19. L’uomo e le piante 20. Favole in inglese Discipline coinvolte Sono coinvolte tutte le discipline.