Rifiuti, l`Asl ora spera nello sconto
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Rifiuti, l`Asl ora spera nello sconto
10 Latina Il giornale di LUNEDÌ 9 MAGGIO 2016 LA BATTAGLIA Causa sugli scarichi ospedalieri Rifiuti, l’Asl ora spera nello sconto Dalla polizia provinciale inflitte multe su irregolarità per oltre mezzo milione di euro L ’Asl si oppone alle multe erogate dalla polizia provinciale e spera in uno “sconto” del tribunale. E’ prevista nei prossimi giorni la pronuncia dei giudici sul contenzioso con la Provincia sorto nell’ottobre 2014. Sotto i riflettori ci sarebbero state le strutture sanitarie pontine. Avrebbero scaricato illegalmente le acque reflue e non seguendo le norme sullo smaltimento dei rifiuti ospedalieri. Per questo, sul piano penale la vicenda è sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Cassino, sul piano civile invece la controversia si gioca sui verbali amministrativi per circa 600.000 euro spediti direttamente all’Asl di Lati- RESTYLING na. Ad elevarli la polizia provinciale sotto la gestione dell’ex dirigente Pasquale Fusco. Ben sei le contestazioni per quanto venne scoperto negli ospedali di Formia e Gaeta oltre che nel poliambulatorio di Il caso esploso nel 2014 dopo denunce sul territorio Santi Cosma e Damiano. Contestazioni non risultano esserci nei confronti dell’ospedale Goretti, né tantomeno verso i nosocomi del Presidio centro (Terracina e Fondi), nonostante i ripetuti controlli avvenuti in tali sedi. L’azienda sanitaria si è opposta, mentre proprio nei giorni scorsi si è costituita in giudizio la Provincia, rappresentata dall’avvocato Raffaele Scirè. Anche nel 2015 sono proseguite le verifiche sui siti sanitari. Nell’ambito del contrasto ai reati di natura ambientale, i militari della Guardia Costiera di Gaeta unitamente alla Polizia Provinciale di Latina, nel marzo scorso avevano proceduto al deferimento di sei soggetti alla Procura della Repubblica di Latina. Le denunce scaturivano da un’approfondita indagine, delegata dalla Procura di Latina, a carico di strutture sanitarie e ospedaliere ubicate a nord della provincia di Latina. Sono stati posti sotto la lente di ingrandi- mento degli inquirenti, rispettivamente nei comuni di Aprilia, Latina, Sabaudia, Terracina e Fondi, sette tra presidi ospedalieri, pubblici, convenzionati, fino ad includere anche centri privati diagnostici. I controlli svolti dagli uomini agli ordini del Comandante Cosimo Nicastro erano tesi ad accertare il rispetto della normativa sullo smaltimento dei reflui di natura domestica e industriale, della corretta gestione del ciclo dei rifiuti sanitari e del relativo stoccaggio, nonché del rispetto dei limiti delle emissioni in atmosfera, secondo i parametri tabellari riportati dal decreto legislativo 152/2006. I militari inter- venuti, in cinque casi su sette, hanno rilevato violazioni al testo unico in materia ambientale riguardanti le emissioni in atmosfera non autorizzate in grado di generare fenomeni di inquinamento atmosferico. In tre casi, invece, è stato constatato che lo scarico dei reflui nella pubblica fognatura è risultato conforme alla normativa sugli scarichi domestici, ma non a quella sugli scarichi industriali, fattispecie in cui ricadono per legge le strutture sanitarie e ospedaliere e comunque effettuato in costanza di autorizzazioni scadute. Durante la lunga e complessa attività ispettiva, in due strutture sanitarie, gli operatori della Guar- dia Costiera e gli Agenti della Polizia Provinciale, hanno accertato che i reflui prodotti dalle predette strutture, venivano immessi direttamente nella pubblica fognatura senza alcun trattamento di depurazione. Tale modus operandi ha comportato il superamento dei limiti tabellari riportati dal D.lgs 152/2006 e quindi il rischio concreto di compromettere l’ecosistema marino, che rimane il recettore finale di tutti gli impianti di depurazione. Oltre all’aspetto penale sono stati contestati anche delle sanzioni amministrative per il mantenimento non conforme alle normative dei registri di carico e scarico dei rifiuti. di guardia e per l'attivita' di elezione. Ci sono problemi legati alla scarsa attrattivita' di Latina rispetto a Roma. Dobbiamo diventare appetibili per i professionisti. Al tempo stesso bisogna affrontare l’emergenza, lavorare contro il sovraffollamento del Pronto Soccorso. Occorre trovare un nuovo percorso. Gli utenti possono usufruire di servizi sul territorio, Rsa e medicina territoriale. Pensiamo di attivare il codice Argento. Dovremo rivedere il piano di ampliamento del Pronto Soccorso. Sarà necessario affidare un incarico ad un progettista”. Il direttore generale facente funzioni ha sostanzialmente rinviato il discorso relativo al piano estivo per governare l’emergenza. “Sono previsti incontri con i direttori di Presidio Sergio Parrocchia e Marina Capasso –ha annunciato Casati- spero di poter scongiurare chiusure totali, ma i servizi saranno ridotti”. Un forte impulso verrà dato alla Prevenzione. “Siamo per rafforzare l'adesione ai programmi di screening: gli indici di adesione al 2015 sono del 55% per la mammella, 31% per il colon retto, 26% per la cervice uterina. Entro l’estate al via l’unità di trattamento neurovascolare Dea di II° livello, un anno per il completamento A giugno i letti per la Terapia intensiva neonatale Dal vertice dell’Asl rassicurazioni sul Goretti. A Latina verrà completato l’iter per il progetto del Dea di II° livello. Entro l'estate daremo il via con 2 letti per l’unità di trattamento neurovascolare di I° livello. Tutto sarà pronto per il 2017 dove i posti saliranno a sei. Nel più breve tempo possibile la Rianimazione passerà da 8 a 14 letti. Entro giugno metteremo in moto la Terapia intensiva neonatale, 2 culle piu' 2 di subintensiva e 4 + 4 nel 2017”. Oltre al’entrata in funzione dei nuovi reparti si ci sarà il potenziamento dell’organico. Implementazione di 6 unita' per Ortopedia, 5 per Pediatria, altrettanti per Emodinamica (scorrimento graduatoria Asl Rm 3), 10 per Rianimazione. “Ci sono delle difficolta' per le sale operatorie –ha riconosciuto Casatiavremo risorse per medici