tu parco - Parco Paneveggio Pale di San Martino

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tu parco - Parco Paneveggio Pale di San Martino
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Territorio
Paneveggio,
il Centro visitatori “Terra Foresta”
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TU
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Ricerca
Pollini, monitoraggio a Villa Welsperg
Urogallo. Il signore dei boschi
Attività
Vanoi Novecento. Dal Kaiser a Internet
Il Parco d’Estate
s
t
a
Pubblicazioni
Il nuovo itinerario geologico
E
Notizie
dal Parco
Naturale
Paneveggio
Pale di
San Martino
L’accoglienza è una delle mission fondamentali per
un Parco naturale. Accogliere per far conoscere i diversi aspetti di un’area protetta e per trasmettere i
valori dei luoghi.
L’estate, più di altre stagioni, permette al Parco di
far vivere al visitatore il contesto naturale, anche attraverso la partecipazione alle diverse attività. Una
occasione importante, per conoscere da vicino le diverse dimensioni dell’area protetta, è rappresentata
anche dai Centri visitatori del Parco.
Sono i luoghi simbolo che raccontano i molteplici
tratti dell’ambiente naturale.
Villa Welsperg, in Val Canali, è la “Casa del Parco”.
All’interno si trovano le raccolte naturalistiche e una
splendida Biblioteca, dedicata allo scrittore Dino
Buzzati, che frequentò e amò questa straordinaria
valle dolomitica.
La nuova mostra dell’estate, allestita negli interni della Villa, è dedicata al Gallo Cedrone, specie bandiera dell’area protetta.
La Villa è anche un’eccellenza nel campo delle energie alternative; qui un apposito percorso, anche con
il supporto multimediale, spiega gli interventi realizzati.
Tutto attorno i prati della Val Canali dove è possibile
conoscere e vivere la biodiversità, dentro il percorso
naturalistico “Le muse Fedaie”.
A San Martino di Castrozza, ai piedi delle maestose
Pale, il Centro visita, permette di approfondire gli
aspetti naturalistici legati al clima, alla geologia,
alla paleontologia, agli ambienti e agli animali d’alta quota. A Paneveggio, il Centro “Terra Foresta” rac-
conta la grande foresta di abete rosso che fornisce il
famoso legno di risonanza, usato dai liutai di ogni
tempo.
Quest’anno, in questi spazi, è allestita la mostra dedicata alla biodiversità.
Nella Valle del Vanoi si può visitare a Caoria la
Casa del Sentiero Etnografico, dove è allestita la
nuova mostra fotografica che racconta il Novecento
di una valle alpina.
Da qui prende avvio il Sentiero Etnografico che si
snoda fino ai “Pradi de Tognòla”, un insediamento
alpino che documenta la vita di un tempo in quota.
Occasioni, dunque, per vivere la natura nella dimensione di un turismo sostenibile e vicino al territorio.
Di questa dimensione il Parco vuole puntare ad essere, oggi, un esempio di eccellenza anche sul piano
delle “buone pratiche”.
E proprio in questa stagione va sottolineata l’azione
nel campo della mobilità alternativa, per tutti coloro
che vogliono vivere i contesti dell’area protetta nel
pieno rispetto di una natura straordinaria, che non
smette mai di incantare e sorprendere.
Il Presidente
Giacobbe Zortea
Centro Visitatori “Terra Foresta”
E un’intera foresta si aprirà sotto i vostri piedi
portanza che riveste per l’uomo. Oltre alla capacità
di fotosintesi, che produce ossigeno e glucosio, indispensabile alla vita sulla Terra, le radici prevengono il dissesto idrogeologico e le fronde degli alberi
frangono il vento, proteggendo anche gli animali
che vivono nel bosco. Ma soprattutto, la foresta forma la terra… L’invito a considerare la foresta visibile come l’apice di un iceberg, il vertice di un
macro-microcosmo, conduce a tre grandi diorami,
presenti anche nel precedente allestimento, che rappresentano tre fondamentali ambienti della foresta
di Paneveggio, ognuno contraddistinto da un albero
simbolo: l’abete rosso a cui è associato il cervo,
il pino cembro, habitat privilegiato del fagiano di
TERRITORIO
I
l Centro visitatori di Paneveggio nasce come segheria alla veneziana nel 1919 che rimane in
uso fino al 1956. In seguito la struttura fu utilizzata come colonia estiva e dal 1980 divenne uno dei
primi Centri Visitatori italiani e il primo del Trentino.
Se i primi allestimenti seguivano la filosofia del momento ed erano esposti molti animali imbalsamati,
il terzo allestimento, (approntato dopo una profonda ristrutturazione strutturale eseguita nel 2003 e
curato da Stefano Cavagna e Sonia Cian), propone un nuovo modo di vedere la foresta. Non più
l’uomo che si appropria della natura per portarla
nei musei, ma l’uomo che deve entrare in essa per
poterne apprendere al meglio misteri e bellezza.
Denominato “Terra Foresta”, il Centro visitatori illustra in maniera interattiva, l’intero ecosistema foresta, composto da animali visibili e da altri più
piccoli che, spesso per superficialità, non notiamo.
La foresta non è solo ciò che noi vediamo, ma soprattutto ciò che non vediamo.
L’attenzione viene focalizzata sulla terra fertile e sugli abitanti della parte più superficiale del suolo,
che, con il loro incessante ed instancabile lavoro
creano l’humus, indispensabile per la crescita delle
piante e quindi di tutti gli esseri viventi.
La visita inizia con la riproduzione di un profilo del
suolo, che illustra la suddivisione in diversi strati
(orizzonti), con composizione organica decrescente
man mano che si scende in profondità, fino ad arrivare alla roccia madre.
Tramite pannelli, illustrati da Marco Boato, si può
scorrere l’etimologia del nome foresta e capire l’im-
TERRITORIO
monte e della nocciolaia, il larice con il gallo cedrone e la civetta nana.
Da qui il percorso porta nel “mondo all’incontrario”,
che per vederlo bisogna farsi piccoli come gli innumerevoli organismi decompositori che vivono nel
suolo e decompongono ciò che si trova sulla lettiera
(la parte più superficiale del suolo). L’elevata quantità, sia in specie che in numero, degli esseri viventi
che vivono in questo strato, permette una costante
attività che produce terra fertile, a partire da foglie,
rami secchi e animali morti che si trovano sul suolo.
Senza la presenza di questi organismi, che talvolta
affrontiamo con ribrezzo - stiamo infatti parlando di
ragni, vermi, millepiedi, centopiedi, acari, opilioni
- il terreno diverrebbe piano piano sterile e incompatibile per la crescita delle piante, che ci danno
ossigeno e nutrimento.
I tempi per formare l’humus sono variabili. Dipendono, oltre che dalla temperatura e altri fattori fisici,
anche dal “materiale di partenza” che deve essere decomposto. Per creare 2,5 centimetri di humus
sono necessari dai 100 ai 2500 anni! Nel Centro
sono presenti tre grandi mortai, che simulano il lavoro dei trituratori, gli organismi del suolo che, attraverso l’azione meccanica delle loro mandibole,
riducono in minute particelle ciò che si deposita nella lettiera. In ogni mortaio, materiale diverso: foglie
secche, pezzetti di legno, lattine di alluminio. I visitatori possono quindi simulare l’azione dei trituratori
e constatare che la tempistica per formare la terra è
variabile. Le foglie saranno subito ridotte in polvere,
i pezzetti di legno solo dopo molti sforzi e molti passaggi potranno essere sminuzzati, mentre le lattine
non potranno mai essere trasformate in terra fertile.
Non tutte le terre però sono uguali: ed ecco che incontriamo un erbario particolare, in cui sono raccolti
i diversi humus, ottenuti dalla decomposizione delle
foglie di alberi di specie diverse, presenti nel Parco.
Molti altri sono gli allestimenti da toccare, scoprire,
esplorare che raccontano dei decompositori. Ma se
la varietà degli organismi (biodiversità), presenti nel
suolo è ricchezza da cui è impossibile prescindere
per la formazione della terra fertile, la biodiversità
di tutte le specie viventi presenti sul nostro pianeta,
unico (almeno finora a noi noto) su cui si è sviluppata la vita, viene rivelata nella mostra temporanea,
predisposta al piano superiore del Centro visitatori
e visitabile durante l’estate 2013. Si trovano non
solo informazioni e numeri sull’incredibile numero
di specie che si sono evolute sulla Terra e che per la
maggior parte ancora non conosciamo, ma l’esposizione vuole soprattutto invitare a pensare. Ogni
specie, anche quella che per noi sembra essere
insignificante o dannosa, è indispensabile per l’equilibrio globale. Una specie che si estingue è una
perdita irreversibile, perché ogni organismo è frutto
di un lungo processo evolutivo, unico ed irripetibile.
La mostra, realizzata interamente con pannelli di
cartone pressato (Re-board) un materiale ecologico, riciclabile e smaltibile al 100%, presenta anche
un’ampia sezione dedicata ai bambini, che possono, in maniera giocosa, capire l’importanza della
biodiversità.
Federica De Luca
Pollini a Primiero
Monitoraggio a Villa Welsperg
nosi, e permettere loro di attivarsi con le necessarie
contromisure. La serie storica di rilievi di cui il Parco
attualmente dispone risale al 2006, ed ha permesso
di realizzare un calendario pollinico tramite il quale
poter prevedere con un certo anticipo le fioriture di
stagione.
Le fioriture variano molto a seconda delle condizioni atmosferiche, ma dipendono anche dalle naturali fluitazioni nella produzione di polline e seme
cui le piante sono soggette, che alternano fasi a
produttività molto alta (pasciona) a fasi di scarsa
produttività.
Il fenomeno è spesso visibile nell’abete rosso con
vistose “nuvole” di polline giallo. Questa primavera
si è rilevata una intensa fioritura di carpino nero
(Ostrya carpinifolia) che per altro produce un polline particolarmente allergenico. Il monitoraggio viene effettuato in collaborazione con il Centro Ricerca
Pollini del Carpino nero
RICERCA
D
a Villa Welsperg, sede del Parco, settimanalmente viene emesso un bollettino che riporta
la concentrazione dei pollini in atmosfera.
Consultarlo è utile per prevenire gli effetti indesiderati.
L’allergia ai pollini, chiamata anche pollinosi, interessa ormai oltre il 20% della popolazione italiana.
I bambini sono i soggetti che più risentono di questo
problema, seguiti da un numero crescente di adulti.
Essa è dovuta alla inalazione di pollini che vengono trasportati dalle correnti aeree anche a notevoli
distanze dai luoghi dove vengono prodotti. I sintomi
più comuni sono rappresentati da riniti, congiuntiviti
e talvolta da asma bronchiale. Il polline è l’elemento
maschile delle piante da seme, viene prodotto dagli
stami del fiore e le dimensioni dei pollini variano a
seconda delle specie, da un minimo di 10 µm come
quello delle Urticaceae, ad un massimo di 200 µm
come quello delle Pinaceae, quindi, singolarmente
invisibili.
Villa Welsperg è uno dei due centri di rilevamento
per la provincia di Trento. Ogni regione ha dei centri di rilevamento che vanno a costituire una rete di
monitoraggio nazionale.
Il monitoraggio dei pollini si effettua con un apparecchio chiamato campionatore volumetrico in
grado di aspirare dell’aria e di fissare il suo contenuto su di una pellicola adesiva visionata poi al
microscopio. Lo scopo è quello di conoscere le diverse specie di polline e la loro concentrazione in
atmosfera per poter redigere settimanalmente dei
bollettini ad uso delle persone che soffrono di polli-
ed Innovazione della Fondazione E. Mach di San
Michele all’Adige.
Il bollettino dei pollini viene pubblicato sul sito internet del Parco -http://www.parcopan.org/it/
ricerca/bollettino dei pollini- ed è disponibile via
sms al numero 335 1019034 digitando il codice
qpol2, sulla pagina di Meteotrentino -http://www.
meteotrentino.it- alla sezione bollettini, presso le farmacie di zona, i medici di base locali e l’Azienda
Provinciale per i Servizi Sanitari di Primiero.
Il bollettino fornisce un’indicazione dei livelli settimanali di concentrazione del polline ma non del
valore di soglia che scatena le reazioni allergiche.
Queste, infatti, variano da soggetto a soggetto e,
per lo stesso soggetto, da periodo a periodo.
Maurizio Salvadori
Apparecchio per il monitoraggio dei pollini
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
RICERCA
FEB
MAR
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GEN
Settimana dell'anno
Ontano
Nocciolo
Cipresso, tuia, tasso
Olmo
Betulla
Carpino nero
Salice
Frassino (Oleacee)
-frassino maggiore
-orniello
Querce
Faggio
Graminacee
Pinacee
Romice
Urticacee (Parietaria)
Castagno
Piantaggine
Artemisia
Concentrazione aerea
trascurabile
bassa
media
alta
Il calendario rappresenta graficamente le concentrazioni medie settimanali di pollini rilevati a Villa
Welsperg (Val Canali, TN) ed i relativi periodi di presenza in atmosfera.
Il calendario è stato elaborato per i pollini potenzialmente più allergogeni presenti nella zona,
calcolando i quartili.
Urogallo. Il signore dei boschi
Una mostra a Villa Welsperg
Come abitatore originario delle regioni del Nord
Europa ha bisogno di boschi radi, ben strutturati ed
indisturbati, con un buon grado di sviluppo della
vegetazione arbustiva ed erbacea.
Maschi e femmine utilizzano nel corso dell’anno territori individuali di alcuni chilometri quadrati, così
che soltanto vasti complessi forestali in continuità
tra loro sono in grado di ospitare popolazioni vitali.
Nel corso del XX secolo, tuttavia, sulle Alpi l’utilizzo forestale dei boschi, l’agricoltura e l’allevamento
nelle zone di montagna cambiarono in modo radicale. Contemporaneamente lo sviluppo delle attività
turistiche, con le infrastrutture ad esse connesse (piste da sci, impianti, strade, ...), ebbe un incremento
considerevole, a tutto svantaggio del Gallo cedrone.
Come risultato di queste due tendenze contrapposte, si è verificato un peggioramento generale della
RICERCA
I
l Gallo cedrone o Urogallo è un raro uccello
che vive nei boschi di montagna del Parco e
in generale in quelli delle Alpi centro-orientali.
Rappresentante della famiglia dei tetraonidi, a cui
appartengono specie perfettamente adattate al rigido clima invernale tipico degli ambienti freddi,
sulle Alpi italiane essa annovera specie come il Fagiano di monte, la Pernice bianca ed il Francolino
di monte.
Di tutte le 18 specie di tetraonidi che vivono nel
mondo, il Gallo cedrone è la specie di più grosse dimensioni. Caratterizzata da un elevato dimorfismo
sessuale, i maschi, superando i 4 chilogrammi di
peso, sono circa il doppio delle femmine.
I primi sono caratterizzati da un piumaggio più appariscente, in cui prevalgono il grigio del collo, il
verde metallico della parte superiore del petto ed il
nero-brunastro delle altre parti del corpo, fittamente
punteggiate di macchie bianche nella zona dell’addome e del sottocoda.
Le femmine invece hanno una colorazione più mimetica, grazie ad una fitta barratura di diverse tonalità di marrone e di grigio delle piume.
In primavera, grazie ad un comportamento riproduttivo particolarmente complesso ed appariscente, ha
sempre esercitato un fascino particolare sull’uomo,
mentre nel resto dell’anno ha invece delle abitudini
molto elusive che lo rendono difficilmente osservabile, nonostante le sue dimensioni ragguardevoli.
RICERCA
qualità degli ambienti frequentati da questa specie.
Nel corso degli ultimi decenni le popolazioni di
Gallo cedrone sono andate incontro ad evidenti
riduzioni numeriche, accompagnate anche dalla
contrazione dell’areale di distribuzione, senza tuttavia che i motivi di questa regressione siano stati
pienamente compresi. Per questa ragione il Parco
Naturale Paneveggio Pale di San Martino ha in corso da alcuni anni una ricerca scientifica su questo tetraonide, con l’obiettivo di conoscere meglio le sue
esigenze ecologiche e di far chiarezza sulle cause
responsabili del declino delle sue popolazioni. La
conservazione di una specie, tuttavia, non passa
solo attraverso la ricerca, ma anche e soprattutto
attraverso la divulgazione delle conoscenze così
maturate al grande pubblico ed agli operatori che
lavorano negli ambienti in cui questa specie vive.
Nell’ottica di far conoscere meglio la biologia e
l’ecologia di questo affascinante uccello, il Parco
ha allestito una mostra nel Centro visitatori di Villa
Welsperg in Val Canali, che sarà possibile visitare
fino a tutto settembre.
Attraverso testi, immagini, disegni e filmati in collaborazione con LungheFocali della Val di Fiemme,
grandi e piccini saranno accompagnati nel mondo
affascinante e in gran parte ancora sconosciuto
di una delle più rare specie d’uccelli presenti sul-
le Alpi. Come affronta i rigori dell’inverno, di che
cosa si nutre, quali sono i suoi predatori naturali,
quali caratteristiche devono avere i boschi perché
la specie vi possa vivere, perché i pulcini sono così
delicati nelle prime settimane di vita, come si deve
comportare l’uomo quando frequenta i suoi habitat, sono tutte domande, insieme a tante altre, a
cui la mostra darà una risposta. Con questa mostra
il Parco intende sensibilizzare tutte le categorie di
utenti che a titolo diverso frequentano gli ambienti
del Gallo cedrone, in quanto la sua conservazione
in futuro potrà essere garantita solo attraverso un
utilizzo ed una frequentazione più consapevole degli ambienti in cui la specie è ancor oggi presente.
Questa mostra ha l’obiettivo di far conoscere da
vicino il mondo misterioso di questo affascinante
uccello che ancora popola i boschi di montagna,
affinché tutti possano contribuire, con un comportamento più attento, alla sua conservazione.
Luca Rotelli
INTERNATIONAL CHRONOSTRATIGRAPHIC CHART
v 2013/01
11.62
13.82
15.97
20.44
33.9
Pliensbachiano
Sinemuriano
Hettangiano
Retico
Superiore
Upper
157.3 ±1.0
163.5 ±1.0
166.1 ±1.2
168.3 ±1.3
170.3 ±1.4
174.1 ±1.0
182.7 ±0.7
Neoproterozoic
Cryogenian
Middle
Eifelian
387.7 ±0.8
Pragian
393.3 ±1.2
Ludlow
Wenlock
Ludfordian
Gorstian
Homerian
Sheinwoodian
Telychian
Aeronian
Rhuddanian
Hirnantian
407.6 ±2.6
410.8 ±2.8
419.2 ±3.2
423.0 ±2.3
425.6 ±0.9
427.4 ±0.5
430.5 ±0.7
433.4 ±0.8
numerical
age (Ma)
~ 541.0 ±1.0
~ 635
850
Tonian
1000
Stenian
382.7 ±1.6
Emsian
Pridoli
~ 208.5
Ediacaran
372.2 ±1.6
Givetian
GSSP
GSSA
System / Period
Famennian
Lochkovian
199.3 ±0.3
201.3 ±0.2
~ 227
Eonothem
/ Eon Erathem / Era
Frasnian
Lower
190.8 ±1.0
Norico
GSSP
ot
Eon
GSSP
Eon
ot
Toarciano
Inferiore
23.03
28.1
Oxfordiano
Calloviano
Bathoniano
Bajociano
Aaleniano
numerical
age (Ma)
358.9 ± 0.4
152.1
Milioni di anni
fa±0.9
(Ma)
Kimmeridgiano
Stage / Age
Mesoproterozoic
1200
Ectasian
1400
Calymmian
1600
Statherian
Paleoproterozoic
1800
Orosirian
2050
Rhyacian
2300
Siderian
2500
Neoarchean
N
72.1 ±0.2
83.6 ±0.2
86.3 ±0.5
89.8 ±0.3
93.9
100.5
Albian
Ente Parco Naturale Paneveggio Pale
Aptian
di San Martino, 1987, Un mondo
di
acque rocce e foreste, Giunti Gruppo
Barremian
Editoriale, Firenze.
Lower
~ 113.0
~ 125.0
Capitaniano
Guadalupiano
Wordiano
Roadiano
Kunguriano
Cisuraliano
Artinskian
Sakmarian
Asselian
Gzhelian
Kasimovian
Modificata da: “A Geological Time Scale 2013”,
MiddleP.L. Gibbard
Moscovian
by K.M. Cohen, S. Finney,
©
Upper
~ 237
~ 242
247.2
251.2
252.17 ±0.06
254.14 ±0.07
259.8 ±0.4
265.1 ±0.4
268.8 ±0.5
272.3 ±0.5
Bashkirian
Upper
Serpukhovian
Upper
Katian
Middle
Darriwilian
Sandbian
Lower
283.5 ±0.6
295.0 ±0.18
315.2 ±0.2
323.2 ±0.4
Hauterivian
Berriasian
Illustrazioni: E. A. Manfrè
Grafica: E. A. Manfrè con progetto
iniziale da collaborazione
con Cerruti Comunicazione (Tv).
Stampa: ............................
E.A. Manfrè, Parco Paneveggio
Pale di San Martino © 2013
~ 129.4
~ 132.9
~ 139.8
~ 145.0
Middle
Visean
Lower
Tournaisian
Series 3
Drumian
Stage 5
Series 2
330.9 ±0.2
346.7 ±0.4
Le rocce di quest’area
dolomitica appartengono al Permiano inferiore (276 Ma circa).
Al Permiano superiore
appartengono i gessi e
le dolomie della Formazione a Bellerophon che
possiamo osservare alla
base del massiccio di
Cima Valles.
358.9 ±0.4
Del Triassico inferiore
e medio sono invece la
successione di rocce colorate ad essa superiore
(Formazione di Werfen)
e le rocce dell’Altopiano della Rosetta, antica
piattaforma carbonatica delle Pale.
Tremadocian
Jiangshanian
Paibian
Guzhangian
ella storia, come nella vita, ci sono eventi che
si ripetono. Alcuni qualcuno li vede, e li racconta, altri vengono osservati molto più tardi.
Così come ci furono arcipelaghi e isole, che nessuno ebbe modo di osservare e darne testimonianza
diretta (ma fior di studiosi ne raccolsero le prove,
i fossili), così ci furono anche terremoti, eruzioni
vulcaniche e grandi trasformazioni geologiche. In
quest’area naturale nessuno le osservò direttamente, come accadde a Pompei nel 79 d.C. o come
accadde per il Monte St. Helens nel 1980 negli
Stati Uniti, o come per molti altri più recenti, ma
se ne hanno chiara testimonianza nelle rocce e nel
paesaggio. Anzi di più. Nello straordinario puzzle
geologico dell’area del Parco possiamo permetterci
di camminare in mezzo a tanta lontanissima storia.
Il nuovo percorso geologico Val Juribrutto-lasté de
Boce percorre la storia geologica più turbolenta
che interessò queste aree. Quella cioè delle attività
vulcaniche del Permiano inferiore, circa 276 milioni
di anni fa. Per chiarire l’ordine cronologico, queste
attività vulcaniche si verificarono dopo le grandi
trasformazioni che crearono le rocce del basamento metamorfico (vedi Sentiero Geologico CalàitaCima D’Arzòn) e prima della successione di rocce
sedimentarie permo-triassiche (vedi nell’ordine i
Sentieri Geologici Valles-Venegia; Crode Rosse; Altopiano della Rosetta).
Cosa accadde e cosa si vede dunque? Accadde
che da profonde spaccature della crosta terrestre
incominciarono a fuoriuscire copiose colate di lava.
Tale attività durò circa 8 milioni di anni e in questo
Fotografie: Alberto Perer. Valanginian
Pag. 10, 11 e
16 (in basso) di E.A. Manfrè
Floian
Furongian
298.9 ±0.15
303.7 ±0.1
307.0 ±0.1
Dapingian
Stage 10
290.1 ±0.26
International Commission on Stratigraphy, Gennaio 2013.
Lower
Llandovery
Terreneuvian
Stage 4
Stage 3
Stage 2
438.5 ±1.1
440.8 ±1.2
443.4 ±1.5
445.2 ±1.4
453.0 ±0.7
458.4 ±0.9
467.3 ±1.1
470.0 ±1.4
477.7 ±1.4
485.4 ±1.9
~ 489.5
~ 494
~ 497
~ 500.5
~ 504.5
~ 509
~ 514
2800
Mesoarchean
3200
Paleoarchean
3600
Eoarchean
Hadean
4000
~ 4600
Units of all ranks are in the process of being defined by Global
Boundary Stratotype Section and Points (GSSP) for their lower
boundaries, including those of the Archean and Proterozoic, long
defined by Global Standard Stratigraphic Ages (GSSA). Charts and
detailed information on ratified GSSPs are available at the website
http://www.stratigraphy.org. The URL to this chart is found below.
Numerical ages are subject to revision and do not define units in
the Phanerozoic and the Ediacaran; only GSSPs do. For boundaries
in the Phanerozoic without ratified GSSPs or without constrained
numerical ages, an approximate numerical age (~) is provided.
Numerical ages for all systems except Permian,Triassic, Cretaceous
and Precambrian are taken from ‘A Geologic Time Scale 2012’ by
Gradstein et al. (2012); those for the Permian, Triassic and
Cretaceous were provided by the relevant ICS subcommissions.
Val Juribrutto
lasté de Boce
Storia e rocce del
Gruppo Vulcanico Atesino
nell’area del Parco
A cura di
Elena Anna Manfrè
Nereo Preto
Dario Visonà
lasso di tempo l’attività, da effusiva, si
fece più esplosiva,
con l’emissione di
nubi ardenti.
Quello che si vede oggi è una roccia particolare,
la riolite, testimone di un determinato tipo di attività
effusive. Nel Sentiero Geologico Val Juribrutto-lasté
de Boce si potranno osservare anche le peculiari
strutture colonnari di raffreddamento delle colate.
Ma siccome tanti sono i milioni di anni che ci dividono da quegli eventi, tanti altri sono anche stati
i fattori che hanno modellato fino ad oggi questa
porzione di crosta terrestre. Erosioni, glaciazioni,
tettonica hanno tutte lasciato un’impronta del proprio passaggio. Nel percorso quindi si potranno
osservare detriti, torbiere, laghi glaciali (con rarità
botaniche), faglie, modellamenti operati dai ghiacciai. Per tutto il percorso resta costante il bellissimo
panorama sul Lagorai e la catena delle Pale di San
Martino che, nel periodo della Grande Guerra, fu
strategico avamposto dell’esercito austro-ungarico;
altra testimonianza, le numerose trincee presso
Cima Bocche. Un percorso geologico quindi ricco
anche di storia recente. È con il fuoco allora, che ha
inizio, e ne prevederà un diverso seguito storico, il
racconto di questo angolo di mondo.
~ 521
~ 529
Fortunian
Archean
Fanerozoico
Inferiore
Lopingiano
Anisico
Olenekiano
Induano
Changhsingiano
Wuchiapingiano
Phanerozoic
Paleozoic
Ordovician
66.0
Permiano
61.6
Ladinico
Cambrian
Cenomanian
G. B. Castiglioni, 1991, Geomorfologia,
UTET, Torino.
56.0
59.2
Carnico
Medio
Paleozoico
Mesozoic
Cretaceous
Tesi di Laurea di Stefano Talamini
Campanian
A.A. 1999 - 2000, Petrografia delle
Santonian
“fiamme” degli Upper
inclusi nelle
vulcaniti
Coniacian(alta
permiane dell’area di Paneveggio
Val Travignolo, Trentino Orientale).
Turonian
47.8
Carboniferous
Phanerozoic
Ypresian
Tesi di Laurea di Luca Bertoldi
Thanetian
A.A. 2006 - 2007,
Il bordo meridioPaleocene
Selandian
nale del Gruppo Vulcanico Atesino
Danian
(GA), (Catena del Lagorai, Trentino
Orientale).
Maastrichtian
38.0
41.3
Mississippian Pennsylvanian
Paleogene
Alla scoperta del percorso Val Juribrutto-lasté de Boce
Priabonian
Bartonian
Braga Gp. et alii, 1971, Note
illustrative alla Carta geologica
d’Italia,
Eocene
LutetianF°22
Feltre. Serv. Geol. d’Italia, Roma.
Sentiero
Geologico
541.0 ±1.0
Il turismo geologico presenta oggi in
Italia un interesse ed una diffusione crescente, e di conseguenza una
sempre maggiore richiesta di sentieri,
itinerari e guide. Strumenti indispensabili per permettere una ottimale
fruizione del “Bel Paese”, delle sue
montagne e dei suoi vulcani. Il Parco
Paneveggio Pale di San Martino ha
capito appieno questa esigenza accogliendo, sette anni fa, la proposta di
E. A. Manfrè, M. Massironi e N. Preto
di tracciare alcuni itinerari geologici
nel territorio del Parco. Un progetto,
che partito senza grandi ambizioni,
ha in breve tempo realizzato 5 guide
escursionistiche e l’inserimento a
pieno titolo di quest’area nella Via
GeoAlpina. Elena Anna Manfrè, dal
2007 ad oggi, ci ha condotti dalle
aree costiere, dove la vita riprese a
scorrere dopo la terribile estinzione
permiana, ai caldi mari triassici delle
Pale di San Martino; dai terreni metamorfici paleozoici, dove l’attività mineraria fuse insieme storia geologica
e storia umana, ai terreni del Parco
modellati dagli eventi dell’Ultimo
Massimo Glaciale o da un inaspettato
carsismo.
Tempo di percorrenza: circa 7 ore
Dislivello in salita: circa 700 m
Difficoltà: escursionistica
quota
m. 2555
Coloring follows the Commission for the
Geological Map of the World. http://www.ccgm.org
Chart drafted by K.M. Cohen, S. Finney, P.L. Gibbard
(c) International Commission on Stratigraphy, January 2013
2500
http://www.stratigraphy.org/ICSchart/ChronostratChart2013-01.pdf
Sentiero Geologico Val Juribrutto-lasté de Boce. Storia e
rocce del Gruppo Vulcanico Atesino nell’area del Parco
A cura di Elena Anna Manfrè, Nereo Preto, Dario Visonà
La pubblicazione è in vendita presso i Centri Visita del Parco e nel negozio on-line nel sito www.parcopan.org
Questa volta
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l’area vulcan
del Parco; un
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Parco Paneve
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Lago Juribrutto
m. 2200
Biv. Val Miniera
m. 2145
La
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Val Juribrutto
de
M
Bo
ce
1500
1000
2000
4000
6000
distanza (m)
PUBBLICAZIONI
7.246
Medio
Series / Epoch
~ 145.0
Precambrian
Proterozoic
Cenozoic
Neogene
Langhian
2.588
3.600
numerical
age (Ma)
Devonian
5.333
Rottura A., Bargossi G.M., Visonà
D.
Burdigalian
& Tranne C.A., 1998, Petrological
and
Aquitanian
geochemical evidence on the origin and
significance of the Permian Chattian
magmatism
Oligocene Southern Alps,
in the central-eastern
Rupelian
Italy. Mem. Soc. Geol. It, 53, pp. 9-21.
Superiore
0.781
Vardabasso S., 1931, La piattaforma
Messinian
porfirica atesina. Sua struttura
geoloTortonian
gica e funzione tettonica. Atti Soc. Ital.
Serravallian
Progr. Sc., 2, 20^
Riun., pp.
279-280.
Miocene
Zanclean
Tithoniano
0.0117
0.126
1.806
Pliocene
Stage / Age
Silurian
Calabrian
Appunti di lezioni di Magmatismo,
Gelasian
prof. Bellieni, Padova.
Piacenzian
Giurassico
Pleistocene
Series / Epoch
present
Mesozoico
Quaternary
Holocene
Fabrizio Bizzarini,
2009, Guida alla
Upper
Geologia del Parco, Ente Parco
Middle
Paneveggio Pale di San Martino.
numerical
age (Ma)
Triassico
Stage / Age
GSSP
Eon
Gli itinerari geologici
Series / Epoch
quota (m)
he
Era
m
them / Eon
Sys
/
tem Era
/P
erio
d
www.stratigraphy.org
International Commission on Stratigraphy
Carta Internazionale
Semplificata
dei Tempi Geologici
C. D’Amico, F. Innocenti, F. P. Sassi,
1987, Magmatismo e metamorfismo,
UTET, Torino.
he
Era
m
them / Eon
Sys
/
tem Era
/P
erio
d
othe
Era
m
them / Eon
Sys
/
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/P
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Bibliografia:
800
Vanoi Novecento
dal Kaiser a Internet
Le fotografie dal Secolo breve di una piccola valle alpina
ATTIVITÀ
P
er alcuni storici il “Secolo breve” è iniziato
con lo scoppio della Grande Guerra ed è finito con la caduta del Muro di Berlino.
Ma in una piccola valle periferica del Trentino, quale è la Valle del Vanoi, il Novecento è iniziato con
l’ottocentesco Impero austro-ungarico ed è finito
con la “globalità” portata in casa da tv, internet e
cellulari.
Si è andati da una economia secolare derivante
dalla sussistenza agro silvo pastorale ad un sistema
economico molto eterogeneo e debole, prevalentemente vocato alla produzione di servizi.
Manutenzione del territorio, varie attività di vocazione turistica, produzione di legname e di energia
elettrica vanno dunque a rappresentare il nuovo motore economico.
Vicende interne alla vallata si mescolano e sono
alimentate inesorabilmente dalle vicende trentine,
nazionali e mondiali durante un secolo che gradualmente porterà, anche le periferie remote come
il Vanoi, ad avvicinarsi sempre di più al centro,
ossia all’emergere di una sostanziale omogeneità
culturale. Ad esempio è venuta meno la lunga era
durante la quale la grande maggioranza del genere umano è vissuta coltivando campi e allevando
animali. Il Novecento è stato anche il secolo della
fotografia dove i mutamenti, tanto profondi quanto irreversibili, sono stati in molti casi immortalati e
chi testi ed ermetiche didascalie. La mostra sarà a
disposizione anche per accogliere quelle fotografie che i visitatori vorranno aggiungere durante il
periodo di apertura da inizio luglio alla seconda
domenica di settembre.
L’allestimento sarà successivamente disponibile alle
scuole che lo potranno utilizzare come “laboratorio
di storia del Novecento”.
Mauro Cecco
ATTIVITÀ
documentati da immagini fotografiche. Per questo
motivo abbiamo pensato di proporre una mostra fotografica, frutto di accurata selezione di immagini
contenute nelle scatole dei ricordi delle famiglie del
Vanoi, che siano in grado di raccontare in modo
semplice, diretto ed efficace la storia del Novecento. Le immagini sono esposte lungo la “linea del
tempo del Novecento” presso la Casa del Sentiero
Etnografico di Caoria, e saranno corredate da po-
IL Parco d’Estate
LE ATTIVITÀ SETTIMANALI
Lunedì
Il giorno della marmotta
(Paneveggio - Val Venegia)
Questa attività, particolarmente adatta a famiglie
con bambini, si apre al mattino con una breve introduzione audiovisiva su questo simpatico e amato
animale presso il Centro visitatori del Parco a Paneveggio e prosegue in Val Venegia dove appostamenti a distanza permetteranno di osservare le
attività delle marmotte presso le loro tane.
Passeggiate con la Terra (Paneveggio)
Per un incontro sensoriale con il mondo naturale (in
collaborazione con l’Istituto per l’Educazione alla
Terra). Le Passeggiate con la Terra sono delle avventure speciali che permettono di sperimentare la
ricchezza e le meraviglie del mondo naturale, risvegliando l’uso dei sensi e le capacità percettive.
ATTIVITÀ
…E i Welsperg scendevano in Paese
(Tonadico)
Passeggiata guidata non impegnativa (in discesa)
sulle tracce della storia lungo il sentiero Tonadico
Cimèrlo. E’ prevista la degustazione di prodotti
melliferi offerti dall’Ente Parco. Nelle giornate di:
lunedì 15 e 29 luglio e lunedì 12 e 26 agosto
Martedì
Formaggi in malga (Malga Pala)
Alla scoperta di una tipica malga alpina ove i visitatori potranno cimentarsi in alcune attività tipiche
dell’alpeggio come mungere una mucca, dare da
mangiare a galline, conigli, caprette e maiali e, con
l’aiuto dei gestori, preparare la Tosela.
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Laboratori ambientali (Villa Welsperg)
Per fare un gioco basta un bastone
Scopriamo i doni della natura...sono gratuiti e versatili e impariamo insieme a creare divertenti giochi
tutti da provare! Attività ludica e pratica di ricerca e
contatto con la natura nei dintorni del Centro visitatori di Villa Welsperg per bambini dai 6 ai 10 anni.
“Bimbi…a tu per tu con l’ambiente”
Laboratorio creativo dedicato a bambini da 3 a
6 anni. Attività pratico ludiche sulla tematica del
riciclo dei materiali con manipolazione e riutilizzo
degli stessi e sulla foresta per capire e guardare
sotto terra e sopra gli alberi; inoltre attività ludiche
e creative sull’acqua.
Mercoledì
Alla scoperta del Prà delle Nasse
(San Martino di Castrozza)
Passeggiata alla riserva naturale Prà delle Nasse,
piccola area protetta nei pressi di San Martino, con
attività di scoperta per percepire l’armonia e la bellezza dei processi naturali.
Passeggiata guidata per adulti e bambini sul nuovo
sentiero nei dintorni di Villa Welsperg per incontrare e conoscere la biodiversità.
Quando la Foresta diventa musica
(Paneveggio)
Passeggiata guidata alla scoperta della foresta demaniale di Paneveggio, detta la Foresta dei Violini
per la qualità dei suoi abeti rossi di risonanza (dal
17 luglio).
Laboratorio ambientale per i bambini
(Paneveggio)
”Sulle tracce dell’acqua”
Laboratori alla ricerca dei segni che l’acqua ha
lasciato e lascia sul territorio durante il suo viaggio
dalla sorgente al valle. I bambini li troveranno, li
esploreranno e li segneranno sulla “grande mappa
dell’acqua”. Nelle giornate di: 17 e 31 luglio e 14
e 28 agosto
Tour del Sentiero Etnografico
Percorso dei prati e dei masi
Escursione guidata sui percorsi tematici del Sentiero Etnografico - Ecomuseo del Vanoi con degustazione di prodotti locali.
Giovedì
Amici Animali (Paneveggio)
Un pomeriggio in allegria per imparare a conoscere ed amare il mondo animale attraverso il gioco.
Narrazione di una fiaba reinterpretata poi dai bambini indossando maschere di animali di tutto il mondo da loro stessi create con materiali riciclati, colori
e fantasia. Per bambini da 4 a 11 anni.
Ricercatori per un giorno:
un giorno da… ornitologi.
(Villa Welsperg - Val Canali)
Dimmi come canti, ti dirò chi sei! Riconoscere gli
uccelli in natura è fonte di soddisfazione, ancor di
più se l’identificazione avviene ad occhi chiusi ed
orecchie bene aperte. Tutti i giovedì di luglio. Attività adatta anche a famiglie con bambini da 5 anni
in su.
Ricercatori per un giorno:
il giorno dello scoiattolo.
(Villa Welsperg - Val Canali)
Attività didattica, adatta anche a famiglie con bambini. Si apre con una breve presentazione presso il
Centro visitatori di Villa Welsperg cui seguirà nel
bosco circostante il controllo di speciali trappole
“cattura-pelo” e la raccolta di dati sulla ecologia
dello scoiattolo. Tutti i giovedì di agosto.
In Malga….sotto le stelle
Breve escursione tardo pomeridiana e serale alla
scoperta di una malga “sotto le stelle”. Un modo
originale per avvicinarsi ai “saperi e sapori di
una volta” in un suggestivo allestimento all’esterno dell’edificio….e al rientro, tempo permettendo,
sarà possibile ammirare la volta celeste in un’ambientazione ideale priva di inquinamento luminoso..
Venerdì
Vivere la malga (Malga Bocche)
Passeggiata da Paneveggio a Malga Bocche dove
è possibile mungere una mucca, dare il latte a vitelli
e agnellini, dar da mangiare ai maiali, cucinare
all’aperto polenta e salsicce. I più piccoli potranno esplorare i dintorni della malga cavalcando gli
asinelli.
Passeggiate con la Terra (Villa Welsperg)
Per un incontro sensoriale con il mondo naturale
Le Passeggiate con la Terra sono delle avventure speciali che permettono di sperimentare la ricchezza e le meraviglie del mondo naturale, risvegliando l’uso dei sensi e le capacità percettive.
ATTIVITÀ
In Val Canali accompagnati dalle Muse…
Percorrendo i sentieri di boscaioli e pastori....
Escursioni guidate a tema a cura degli Accompagnatori di Territorio lungo l’itinerario San MartinoPrati Ronzi-Rifugio Petina. Flora, fauna, tradizioni e
storie della vallata animeranno i racconti lungo il
cammino.
Sabato
Caoria sul Sentiero Etnografico del Vanoi
Passeggiata gratuita sull’Anello della Val, tra case,
stalle, tabiadi e musei.
Domenica
Breve escursione nella Foresta dei violini
(Paneveggio)
Facile passeggiata guidata lungo il Sentiero Naturalistico con attraversamento della spettacolare forra del torrente Travignolo e visita all’area faunistica
del Cervo.
Gira la ruota taglia la sega
Dimostrazione di funzionamento della Siega de Valzanca, la segheria idraulica multistadio alla veneziana ricostruita a scopo didattico - produttivo. Loc.
Ponte Stel
Le domeniche della Val Canali
Pomeriggi dedicati all’approfondimento di alcune tematiche naturalistiche e culturali che prevedono il coinvolgimento diretto dei partecipanti.
ATTIVITÀ
Il bramito del cervo
Fine settembre - inizio ottobre
(sabati 21, 28 settembre e 5 ottobre)
Nel pomeriggio: introduzione alla giornata, visione
di un breve presentazione sul cervo nel Parco e spiegazione della tecnica della radiotelemetria adottata per lo studio del loro comportamento. Alla sera:
escursione notturna nella Foresta di Paneveggio con
l’ascolto del bramito dei cervi in amore.
I CONCERTI
Primiero Dolomiti festival Brass 2013
Martedì 2 luglio
Primiero Dolomiti Brass Quintet
Suoni delle Dolomiti - 5-7 luglio
Trekking musicale sulle Pale
Alessandro Baricco e Mario Brunello
(su prenotazione)
Suoni delle Dolomiti - Domenica 7 luglio
Prati Col a San Martino di Castrozza ore 14
Mario Brunello
Suoni delle Dolomiti - 23 e 24 luglio
Baita Premesseria (Carigole, su prenotazione)
Isabelle Faust ore 11 e ore 15
Uomini, Cime e Racconti - Lunedì 29 luglio
Rifugio Velo della Madonna ore 14
Nives Meroi, Romano Benet
Suoni delle Dolomiti - Giovedì 22 agosto
Malga Bocche ore 14
Mathias Eick, Paolo Vinaccia
e Daniela Bonaventura
Suoni delle Dolomiti - Venerdì 23 agosto
Villa Welsperg ore 14
Baustelle
Urogallo
Il signore del bosco
Villa Welsperg, dal 16 giugno al 30 settembre
Apertura: 9-12.30 /15-18
Col bèl no se magna
Storia e memoria dell’alimentazione
in ambiente alpino
Villa Welsperg, dal 9 giugno al 31 agosto
Apertura: 9-12.30 /15-18
La cartolina delle Dolomiti
Premio Dino Buzzati
Biblioteca di Villa Welsperg
e Biblioteca a Fiera di Primiero
dal 2 al 30 settembre
Biodiversità - Biodiversity
Riflessioni sulla molteplicità della vita
Centro Visitatori di Paneveggio
Dal 15 giugno all’8 settembre
Apertura: 9-12.30 /14-17.30
Vanoi Novecento. Dal Kaiser a Internet
Le foto dal Secolo breve
di una piccola valle alpina
Dal 30 giugno all’8 settembre
Casa del Sentiero Etnografico a Caoria
Apertura: 9-12 / 14-18
A cura di Roberto Vinante
“Tu e il Parco”
Direttore Responsabile: Walter Taufer
Redazione: Parco Naturale Paneveggio
Pale di San Martino, Loc. Castelpietra 2
38054 Tonadico (TN)
Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 21/2011
di data 26 maggio 2011
Tipografia: Tipo-Lito Leonardi - Imer
Carta Cyclus Offset, composta al 100%
con carta da macero e sbiancata senza uso di cloro.
Inchiostri con solventi a base vegetale.
•13 giugno, ore 9.30, Villa Welsperg Incontro
con l’asino e breve escursione in Val Canali (dalle 9.30 alle 12.30 ca.).
•11 luglio, ore 9.30, Villa Welsperg Conosciamo l’asino e comoda escursione (dalle 9.30 alle
12.30 ca.).
•20 e 21 luglio, Trekking San Pellegrino: Bellamonte - Passo Lusia - Rifugio Rezila - Malga San
Pellegrino (notte) - Col de le Palue - F.la Juribrutto
- Lago di Bocche - M.ga Bocche - Loc la Morea Fraina - Bellamonte.
•24 luglio, ore 10, Caoria Tour del Sentiero
Etnografico del Vanoi con gli asini, chiaccherata
con pastore transumante (dalle 10 alle 18 ca.,
pranzo al sacco).
•4 agosto, ore 15, Villa Welsperg Asini in Villa: coccole, giochi ed escursione alla scoperta
della biodiversità (dalle 15 alle 17 ca.).
•10 e 11 agosto, Trekking dal lago di Paneveggio - Malga Venegia e Venegiotta pernottamento
al rifugio Capanna Cervino, laghi di Colbricon e
ritorno a Paneveggio. Per adulti e bambini.
•12 agosto, ore 10, Paneveggio Coccole con
asini al Centro Visitatori Paneveggio, attività per
famiglie e bambini (dalle 10 alle 12).
•29 agosto, ore 9.30, Villa Welsperg Escursione tra prati e boschi, da Villa Welsperg fino
all’Azienza agricola Dalaip dei Pape. Breve visita
all’Azienda scoprendo il mondo dei piccoli frutti
con golosi assaggi (dalle 9.30 alle 12.30 ca.).
•14 e 15 settembre, Trekking da Villa Welsperg
- itinerario Tonadico Cimèrlo - Rodena - La Costa Prassorin - Sora Ronz - San Martino di Castrozza
- Malga Crel (notte) - Lago di Calaita - discesa a
Siror - Tonadico - itinerario Tonadico Cimèrlo fino
a Villa Welsperg.
Rete di iniziative “Dove pensano gli asini”
www.dovepensanogliasini.it
Per informazioni e prenotazioni
Partenze da Villa Welsperg: Dalaip dei Pape,
Massimo Scalet, tel. 328 8553477
Azienda Cerce, Luciano Gadenz, tel. 349 7929255
Partenza da Caoria: Ecomuseo del Vanoi
tel. 0439 719106
Partenze Paneveggio Bellamonte: Unoauno,
tel. 345 8738292
LA FAUNA DEL PARCO: nello scorso numero il simpatico animale da indovinare era una marmotta.
ATTIVITÀ
Novità 2013,
Camminando con gli asini
MOSTRE 2013
co
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La
Indovina chi è?
Invia la risposta a: [email protected]
Ai primi tre un simpatico omaggio!
Villa Welsperg - Centro Visitatori - Tel. 0439 64854 - www.parcopan.org - [email protected]
APT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi - Tel. 0439 768867
APT Val di Fiemme - Predazzo - Tel. 0462 501237
APT Val di Fassa - Moena - Tel. 0462 609770
NE/TN0090/2011