tu parco - Parco Paneveggio Pale di San Martino
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tu parco - Parco Paneveggio Pale di San Martino
3 1 0 Territorio Paneveggio, il Centro visitatori “Terra Foresta” 2 TU O C R A e il P t e Ricerca Pollini, monitoraggio a Villa Welsperg Urogallo. Il signore dei boschi Attività Vanoi Novecento. Dal Kaiser a Internet Il Parco d’Estate s t a Pubblicazioni Il nuovo itinerario geologico E Notizie dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino L’accoglienza è una delle mission fondamentali per un Parco naturale. Accogliere per far conoscere i diversi aspetti di un’area protetta e per trasmettere i valori dei luoghi. L’estate, più di altre stagioni, permette al Parco di far vivere al visitatore il contesto naturale, anche attraverso la partecipazione alle diverse attività. Una occasione importante, per conoscere da vicino le diverse dimensioni dell’area protetta, è rappresentata anche dai Centri visitatori del Parco. Sono i luoghi simbolo che raccontano i molteplici tratti dell’ambiente naturale. Villa Welsperg, in Val Canali, è la “Casa del Parco”. All’interno si trovano le raccolte naturalistiche e una splendida Biblioteca, dedicata allo scrittore Dino Buzzati, che frequentò e amò questa straordinaria valle dolomitica. La nuova mostra dell’estate, allestita negli interni della Villa, è dedicata al Gallo Cedrone, specie bandiera dell’area protetta. La Villa è anche un’eccellenza nel campo delle energie alternative; qui un apposito percorso, anche con il supporto multimediale, spiega gli interventi realizzati. Tutto attorno i prati della Val Canali dove è possibile conoscere e vivere la biodiversità, dentro il percorso naturalistico “Le muse Fedaie”. A San Martino di Castrozza, ai piedi delle maestose Pale, il Centro visita, permette di approfondire gli aspetti naturalistici legati al clima, alla geologia, alla paleontologia, agli ambienti e agli animali d’alta quota. A Paneveggio, il Centro “Terra Foresta” rac- conta la grande foresta di abete rosso che fornisce il famoso legno di risonanza, usato dai liutai di ogni tempo. Quest’anno, in questi spazi, è allestita la mostra dedicata alla biodiversità. Nella Valle del Vanoi si può visitare a Caoria la Casa del Sentiero Etnografico, dove è allestita la nuova mostra fotografica che racconta il Novecento di una valle alpina. Da qui prende avvio il Sentiero Etnografico che si snoda fino ai “Pradi de Tognòla”, un insediamento alpino che documenta la vita di un tempo in quota. Occasioni, dunque, per vivere la natura nella dimensione di un turismo sostenibile e vicino al territorio. Di questa dimensione il Parco vuole puntare ad essere, oggi, un esempio di eccellenza anche sul piano delle “buone pratiche”. E proprio in questa stagione va sottolineata l’azione nel campo della mobilità alternativa, per tutti coloro che vogliono vivere i contesti dell’area protetta nel pieno rispetto di una natura straordinaria, che non smette mai di incantare e sorprendere. Il Presidente Giacobbe Zortea Centro Visitatori “Terra Foresta” E un’intera foresta si aprirà sotto i vostri piedi portanza che riveste per l’uomo. Oltre alla capacità di fotosintesi, che produce ossigeno e glucosio, indispensabile alla vita sulla Terra, le radici prevengono il dissesto idrogeologico e le fronde degli alberi frangono il vento, proteggendo anche gli animali che vivono nel bosco. Ma soprattutto, la foresta forma la terra… L’invito a considerare la foresta visibile come l’apice di un iceberg, il vertice di un macro-microcosmo, conduce a tre grandi diorami, presenti anche nel precedente allestimento, che rappresentano tre fondamentali ambienti della foresta di Paneveggio, ognuno contraddistinto da un albero simbolo: l’abete rosso a cui è associato il cervo, il pino cembro, habitat privilegiato del fagiano di TERRITORIO I l Centro visitatori di Paneveggio nasce come segheria alla veneziana nel 1919 che rimane in uso fino al 1956. In seguito la struttura fu utilizzata come colonia estiva e dal 1980 divenne uno dei primi Centri Visitatori italiani e il primo del Trentino. Se i primi allestimenti seguivano la filosofia del momento ed erano esposti molti animali imbalsamati, il terzo allestimento, (approntato dopo una profonda ristrutturazione strutturale eseguita nel 2003 e curato da Stefano Cavagna e Sonia Cian), propone un nuovo modo di vedere la foresta. Non più l’uomo che si appropria della natura per portarla nei musei, ma l’uomo che deve entrare in essa per poterne apprendere al meglio misteri e bellezza. Denominato “Terra Foresta”, il Centro visitatori illustra in maniera interattiva, l’intero ecosistema foresta, composto da animali visibili e da altri più piccoli che, spesso per superficialità, non notiamo. La foresta non è solo ciò che noi vediamo, ma soprattutto ciò che non vediamo. L’attenzione viene focalizzata sulla terra fertile e sugli abitanti della parte più superficiale del suolo, che, con il loro incessante ed instancabile lavoro creano l’humus, indispensabile per la crescita delle piante e quindi di tutti gli esseri viventi. La visita inizia con la riproduzione di un profilo del suolo, che illustra la suddivisione in diversi strati (orizzonti), con composizione organica decrescente man mano che si scende in profondità, fino ad arrivare alla roccia madre. Tramite pannelli, illustrati da Marco Boato, si può scorrere l’etimologia del nome foresta e capire l’im- TERRITORIO monte e della nocciolaia, il larice con il gallo cedrone e la civetta nana. Da qui il percorso porta nel “mondo all’incontrario”, che per vederlo bisogna farsi piccoli come gli innumerevoli organismi decompositori che vivono nel suolo e decompongono ciò che si trova sulla lettiera (la parte più superficiale del suolo). L’elevata quantità, sia in specie che in numero, degli esseri viventi che vivono in questo strato, permette una costante attività che produce terra fertile, a partire da foglie, rami secchi e animali morti che si trovano sul suolo. Senza la presenza di questi organismi, che talvolta affrontiamo con ribrezzo - stiamo infatti parlando di ragni, vermi, millepiedi, centopiedi, acari, opilioni - il terreno diverrebbe piano piano sterile e incompatibile per la crescita delle piante, che ci danno ossigeno e nutrimento. I tempi per formare l’humus sono variabili. Dipendono, oltre che dalla temperatura e altri fattori fisici, anche dal “materiale di partenza” che deve essere decomposto. Per creare 2,5 centimetri di humus sono necessari dai 100 ai 2500 anni! Nel Centro sono presenti tre grandi mortai, che simulano il lavoro dei trituratori, gli organismi del suolo che, attraverso l’azione meccanica delle loro mandibole, riducono in minute particelle ciò che si deposita nella lettiera. In ogni mortaio, materiale diverso: foglie secche, pezzetti di legno, lattine di alluminio. I visitatori possono quindi simulare l’azione dei trituratori e constatare che la tempistica per formare la terra è variabile. Le foglie saranno subito ridotte in polvere, i pezzetti di legno solo dopo molti sforzi e molti passaggi potranno essere sminuzzati, mentre le lattine non potranno mai essere trasformate in terra fertile. Non tutte le terre però sono uguali: ed ecco che incontriamo un erbario particolare, in cui sono raccolti i diversi humus, ottenuti dalla decomposizione delle foglie di alberi di specie diverse, presenti nel Parco. Molti altri sono gli allestimenti da toccare, scoprire, esplorare che raccontano dei decompositori. Ma se la varietà degli organismi (biodiversità), presenti nel suolo è ricchezza da cui è impossibile prescindere per la formazione della terra fertile, la biodiversità di tutte le specie viventi presenti sul nostro pianeta, unico (almeno finora a noi noto) su cui si è sviluppata la vita, viene rivelata nella mostra temporanea, predisposta al piano superiore del Centro visitatori e visitabile durante l’estate 2013. Si trovano non solo informazioni e numeri sull’incredibile numero di specie che si sono evolute sulla Terra e che per la maggior parte ancora non conosciamo, ma l’esposizione vuole soprattutto invitare a pensare. Ogni specie, anche quella che per noi sembra essere insignificante o dannosa, è indispensabile per l’equilibrio globale. Una specie che si estingue è una perdita irreversibile, perché ogni organismo è frutto di un lungo processo evolutivo, unico ed irripetibile. La mostra, realizzata interamente con pannelli di cartone pressato (Re-board) un materiale ecologico, riciclabile e smaltibile al 100%, presenta anche un’ampia sezione dedicata ai bambini, che possono, in maniera giocosa, capire l’importanza della biodiversità. Federica De Luca Pollini a Primiero Monitoraggio a Villa Welsperg nosi, e permettere loro di attivarsi con le necessarie contromisure. La serie storica di rilievi di cui il Parco attualmente dispone risale al 2006, ed ha permesso di realizzare un calendario pollinico tramite il quale poter prevedere con un certo anticipo le fioriture di stagione. Le fioriture variano molto a seconda delle condizioni atmosferiche, ma dipendono anche dalle naturali fluitazioni nella produzione di polline e seme cui le piante sono soggette, che alternano fasi a produttività molto alta (pasciona) a fasi di scarsa produttività. Il fenomeno è spesso visibile nell’abete rosso con vistose “nuvole” di polline giallo. Questa primavera si è rilevata una intensa fioritura di carpino nero (Ostrya carpinifolia) che per altro produce un polline particolarmente allergenico. Il monitoraggio viene effettuato in collaborazione con il Centro Ricerca Pollini del Carpino nero RICERCA D a Villa Welsperg, sede del Parco, settimanalmente viene emesso un bollettino che riporta la concentrazione dei pollini in atmosfera. Consultarlo è utile per prevenire gli effetti indesiderati. L’allergia ai pollini, chiamata anche pollinosi, interessa ormai oltre il 20% della popolazione italiana. I bambini sono i soggetti che più risentono di questo problema, seguiti da un numero crescente di adulti. Essa è dovuta alla inalazione di pollini che vengono trasportati dalle correnti aeree anche a notevoli distanze dai luoghi dove vengono prodotti. I sintomi più comuni sono rappresentati da riniti, congiuntiviti e talvolta da asma bronchiale. Il polline è l’elemento maschile delle piante da seme, viene prodotto dagli stami del fiore e le dimensioni dei pollini variano a seconda delle specie, da un minimo di 10 µm come quello delle Urticaceae, ad un massimo di 200 µm come quello delle Pinaceae, quindi, singolarmente invisibili. Villa Welsperg è uno dei due centri di rilevamento per la provincia di Trento. Ogni regione ha dei centri di rilevamento che vanno a costituire una rete di monitoraggio nazionale. Il monitoraggio dei pollini si effettua con un apparecchio chiamato campionatore volumetrico in grado di aspirare dell’aria e di fissare il suo contenuto su di una pellicola adesiva visionata poi al microscopio. Lo scopo è quello di conoscere le diverse specie di polline e la loro concentrazione in atmosfera per poter redigere settimanalmente dei bollettini ad uso delle persone che soffrono di polli- ed Innovazione della Fondazione E. Mach di San Michele all’Adige. Il bollettino dei pollini viene pubblicato sul sito internet del Parco -http://www.parcopan.org/it/ ricerca/bollettino dei pollini- ed è disponibile via sms al numero 335 1019034 digitando il codice qpol2, sulla pagina di Meteotrentino -http://www. meteotrentino.it- alla sezione bollettini, presso le farmacie di zona, i medici di base locali e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Primiero. Il bollettino fornisce un’indicazione dei livelli settimanali di concentrazione del polline ma non del valore di soglia che scatena le reazioni allergiche. Queste, infatti, variano da soggetto a soggetto e, per lo stesso soggetto, da periodo a periodo. Maurizio Salvadori Apparecchio per il monitoraggio dei pollini RICERCA FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 GEN Settimana dell'anno Ontano Nocciolo Cipresso, tuia, tasso Olmo Betulla Carpino nero Salice Frassino (Oleacee) -frassino maggiore -orniello Querce Faggio Graminacee Pinacee Romice Urticacee (Parietaria) Castagno Piantaggine Artemisia Concentrazione aerea trascurabile bassa media alta Il calendario rappresenta graficamente le concentrazioni medie settimanali di pollini rilevati a Villa Welsperg (Val Canali, TN) ed i relativi periodi di presenza in atmosfera. Il calendario è stato elaborato per i pollini potenzialmente più allergogeni presenti nella zona, calcolando i quartili. Urogallo. Il signore dei boschi Una mostra a Villa Welsperg Come abitatore originario delle regioni del Nord Europa ha bisogno di boschi radi, ben strutturati ed indisturbati, con un buon grado di sviluppo della vegetazione arbustiva ed erbacea. Maschi e femmine utilizzano nel corso dell’anno territori individuali di alcuni chilometri quadrati, così che soltanto vasti complessi forestali in continuità tra loro sono in grado di ospitare popolazioni vitali. Nel corso del XX secolo, tuttavia, sulle Alpi l’utilizzo forestale dei boschi, l’agricoltura e l’allevamento nelle zone di montagna cambiarono in modo radicale. Contemporaneamente lo sviluppo delle attività turistiche, con le infrastrutture ad esse connesse (piste da sci, impianti, strade, ...), ebbe un incremento considerevole, a tutto svantaggio del Gallo cedrone. Come risultato di queste due tendenze contrapposte, si è verificato un peggioramento generale della RICERCA I l Gallo cedrone o Urogallo è un raro uccello che vive nei boschi di montagna del Parco e in generale in quelli delle Alpi centro-orientali. Rappresentante della famiglia dei tetraonidi, a cui appartengono specie perfettamente adattate al rigido clima invernale tipico degli ambienti freddi, sulle Alpi italiane essa annovera specie come il Fagiano di monte, la Pernice bianca ed il Francolino di monte. Di tutte le 18 specie di tetraonidi che vivono nel mondo, il Gallo cedrone è la specie di più grosse dimensioni. Caratterizzata da un elevato dimorfismo sessuale, i maschi, superando i 4 chilogrammi di peso, sono circa il doppio delle femmine. I primi sono caratterizzati da un piumaggio più appariscente, in cui prevalgono il grigio del collo, il verde metallico della parte superiore del petto ed il nero-brunastro delle altre parti del corpo, fittamente punteggiate di macchie bianche nella zona dell’addome e del sottocoda. Le femmine invece hanno una colorazione più mimetica, grazie ad una fitta barratura di diverse tonalità di marrone e di grigio delle piume. In primavera, grazie ad un comportamento riproduttivo particolarmente complesso ed appariscente, ha sempre esercitato un fascino particolare sull’uomo, mentre nel resto dell’anno ha invece delle abitudini molto elusive che lo rendono difficilmente osservabile, nonostante le sue dimensioni ragguardevoli. RICERCA qualità degli ambienti frequentati da questa specie. Nel corso degli ultimi decenni le popolazioni di Gallo cedrone sono andate incontro ad evidenti riduzioni numeriche, accompagnate anche dalla contrazione dell’areale di distribuzione, senza tuttavia che i motivi di questa regressione siano stati pienamente compresi. Per questa ragione il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino ha in corso da alcuni anni una ricerca scientifica su questo tetraonide, con l’obiettivo di conoscere meglio le sue esigenze ecologiche e di far chiarezza sulle cause responsabili del declino delle sue popolazioni. La conservazione di una specie, tuttavia, non passa solo attraverso la ricerca, ma anche e soprattutto attraverso la divulgazione delle conoscenze così maturate al grande pubblico ed agli operatori che lavorano negli ambienti in cui questa specie vive. Nell’ottica di far conoscere meglio la biologia e l’ecologia di questo affascinante uccello, il Parco ha allestito una mostra nel Centro visitatori di Villa Welsperg in Val Canali, che sarà possibile visitare fino a tutto settembre. Attraverso testi, immagini, disegni e filmati in collaborazione con LungheFocali della Val di Fiemme, grandi e piccini saranno accompagnati nel mondo affascinante e in gran parte ancora sconosciuto di una delle più rare specie d’uccelli presenti sul- le Alpi. Come affronta i rigori dell’inverno, di che cosa si nutre, quali sono i suoi predatori naturali, quali caratteristiche devono avere i boschi perché la specie vi possa vivere, perché i pulcini sono così delicati nelle prime settimane di vita, come si deve comportare l’uomo quando frequenta i suoi habitat, sono tutte domande, insieme a tante altre, a cui la mostra darà una risposta. Con questa mostra il Parco intende sensibilizzare tutte le categorie di utenti che a titolo diverso frequentano gli ambienti del Gallo cedrone, in quanto la sua conservazione in futuro potrà essere garantita solo attraverso un utilizzo ed una frequentazione più consapevole degli ambienti in cui la specie è ancor oggi presente. Questa mostra ha l’obiettivo di far conoscere da vicino il mondo misterioso di questo affascinante uccello che ancora popola i boschi di montagna, affinché tutti possano contribuire, con un comportamento più attento, alla sua conservazione. Luca Rotelli INTERNATIONAL CHRONOSTRATIGRAPHIC CHART v 2013/01 11.62 13.82 15.97 20.44 33.9 Pliensbachiano Sinemuriano Hettangiano Retico Superiore Upper 157.3 ±1.0 163.5 ±1.0 166.1 ±1.2 168.3 ±1.3 170.3 ±1.4 174.1 ±1.0 182.7 ±0.7 Neoproterozoic Cryogenian Middle Eifelian 387.7 ±0.8 Pragian 393.3 ±1.2 Ludlow Wenlock Ludfordian Gorstian Homerian Sheinwoodian Telychian Aeronian Rhuddanian Hirnantian 407.6 ±2.6 410.8 ±2.8 419.2 ±3.2 423.0 ±2.3 425.6 ±0.9 427.4 ±0.5 430.5 ±0.7 433.4 ±0.8 numerical age (Ma) ~ 541.0 ±1.0 ~ 635 850 Tonian 1000 Stenian 382.7 ±1.6 Emsian Pridoli ~ 208.5 Ediacaran 372.2 ±1.6 Givetian GSSP GSSA System / Period Famennian Lochkovian 199.3 ±0.3 201.3 ±0.2 ~ 227 Eonothem / Eon Erathem / Era Frasnian Lower 190.8 ±1.0 Norico GSSP ot Eon GSSP Eon ot Toarciano Inferiore 23.03 28.1 Oxfordiano Calloviano Bathoniano Bajociano Aaleniano numerical age (Ma) 358.9 ± 0.4 152.1 Milioni di anni fa±0.9 (Ma) Kimmeridgiano Stage / Age Mesoproterozoic 1200 Ectasian 1400 Calymmian 1600 Statherian Paleoproterozoic 1800 Orosirian 2050 Rhyacian 2300 Siderian 2500 Neoarchean N 72.1 ±0.2 83.6 ±0.2 86.3 ±0.5 89.8 ±0.3 93.9 100.5 Albian Ente Parco Naturale Paneveggio Pale Aptian di San Martino, 1987, Un mondo di acque rocce e foreste, Giunti Gruppo Barremian Editoriale, Firenze. Lower ~ 113.0 ~ 125.0 Capitaniano Guadalupiano Wordiano Roadiano Kunguriano Cisuraliano Artinskian Sakmarian Asselian Gzhelian Kasimovian Modificata da: “A Geological Time Scale 2013”, MiddleP.L. Gibbard Moscovian by K.M. Cohen, S. Finney, © Upper ~ 237 ~ 242 247.2 251.2 252.17 ±0.06 254.14 ±0.07 259.8 ±0.4 265.1 ±0.4 268.8 ±0.5 272.3 ±0.5 Bashkirian Upper Serpukhovian Upper Katian Middle Darriwilian Sandbian Lower 283.5 ±0.6 295.0 ±0.18 315.2 ±0.2 323.2 ±0.4 Hauterivian Berriasian Illustrazioni: E. A. Manfrè Grafica: E. A. Manfrè con progetto iniziale da collaborazione con Cerruti Comunicazione (Tv). Stampa: ............................ E.A. Manfrè, Parco Paneveggio Pale di San Martino © 2013 ~ 129.4 ~ 132.9 ~ 139.8 ~ 145.0 Middle Visean Lower Tournaisian Series 3 Drumian Stage 5 Series 2 330.9 ±0.2 346.7 ±0.4 Le rocce di quest’area dolomitica appartengono al Permiano inferiore (276 Ma circa). Al Permiano superiore appartengono i gessi e le dolomie della Formazione a Bellerophon che possiamo osservare alla base del massiccio di Cima Valles. 358.9 ±0.4 Del Triassico inferiore e medio sono invece la successione di rocce colorate ad essa superiore (Formazione di Werfen) e le rocce dell’Altopiano della Rosetta, antica piattaforma carbonatica delle Pale. Tremadocian Jiangshanian Paibian Guzhangian ella storia, come nella vita, ci sono eventi che si ripetono. Alcuni qualcuno li vede, e li racconta, altri vengono osservati molto più tardi. Così come ci furono arcipelaghi e isole, che nessuno ebbe modo di osservare e darne testimonianza diretta (ma fior di studiosi ne raccolsero le prove, i fossili), così ci furono anche terremoti, eruzioni vulcaniche e grandi trasformazioni geologiche. In quest’area naturale nessuno le osservò direttamente, come accadde a Pompei nel 79 d.C. o come accadde per il Monte St. Helens nel 1980 negli Stati Uniti, o come per molti altri più recenti, ma se ne hanno chiara testimonianza nelle rocce e nel paesaggio. Anzi di più. Nello straordinario puzzle geologico dell’area del Parco possiamo permetterci di camminare in mezzo a tanta lontanissima storia. Il nuovo percorso geologico Val Juribrutto-lasté de Boce percorre la storia geologica più turbolenta che interessò queste aree. Quella cioè delle attività vulcaniche del Permiano inferiore, circa 276 milioni di anni fa. Per chiarire l’ordine cronologico, queste attività vulcaniche si verificarono dopo le grandi trasformazioni che crearono le rocce del basamento metamorfico (vedi Sentiero Geologico CalàitaCima D’Arzòn) e prima della successione di rocce sedimentarie permo-triassiche (vedi nell’ordine i Sentieri Geologici Valles-Venegia; Crode Rosse; Altopiano della Rosetta). Cosa accadde e cosa si vede dunque? Accadde che da profonde spaccature della crosta terrestre incominciarono a fuoriuscire copiose colate di lava. Tale attività durò circa 8 milioni di anni e in questo Fotografie: Alberto Perer. Valanginian Pag. 10, 11 e 16 (in basso) di E.A. Manfrè Floian Furongian 298.9 ±0.15 303.7 ±0.1 307.0 ±0.1 Dapingian Stage 10 290.1 ±0.26 International Commission on Stratigraphy, Gennaio 2013. Lower Llandovery Terreneuvian Stage 4 Stage 3 Stage 2 438.5 ±1.1 440.8 ±1.2 443.4 ±1.5 445.2 ±1.4 453.0 ±0.7 458.4 ±0.9 467.3 ±1.1 470.0 ±1.4 477.7 ±1.4 485.4 ±1.9 ~ 489.5 ~ 494 ~ 497 ~ 500.5 ~ 504.5 ~ 509 ~ 514 2800 Mesoarchean 3200 Paleoarchean 3600 Eoarchean Hadean 4000 ~ 4600 Units of all ranks are in the process of being defined by Global Boundary Stratotype Section and Points (GSSP) for their lower boundaries, including those of the Archean and Proterozoic, long defined by Global Standard Stratigraphic Ages (GSSA). Charts and detailed information on ratified GSSPs are available at the website http://www.stratigraphy.org. The URL to this chart is found below. Numerical ages are subject to revision and do not define units in the Phanerozoic and the Ediacaran; only GSSPs do. For boundaries in the Phanerozoic without ratified GSSPs or without constrained numerical ages, an approximate numerical age (~) is provided. Numerical ages for all systems except Permian,Triassic, Cretaceous and Precambrian are taken from ‘A Geologic Time Scale 2012’ by Gradstein et al. (2012); those for the Permian, Triassic and Cretaceous were provided by the relevant ICS subcommissions. Val Juribrutto lasté de Boce Storia e rocce del Gruppo Vulcanico Atesino nell’area del Parco A cura di Elena Anna Manfrè Nereo Preto Dario Visonà lasso di tempo l’attività, da effusiva, si fece più esplosiva, con l’emissione di nubi ardenti. Quello che si vede oggi è una roccia particolare, la riolite, testimone di un determinato tipo di attività effusive. Nel Sentiero Geologico Val Juribrutto-lasté de Boce si potranno osservare anche le peculiari strutture colonnari di raffreddamento delle colate. Ma siccome tanti sono i milioni di anni che ci dividono da quegli eventi, tanti altri sono anche stati i fattori che hanno modellato fino ad oggi questa porzione di crosta terrestre. Erosioni, glaciazioni, tettonica hanno tutte lasciato un’impronta del proprio passaggio. Nel percorso quindi si potranno osservare detriti, torbiere, laghi glaciali (con rarità botaniche), faglie, modellamenti operati dai ghiacciai. Per tutto il percorso resta costante il bellissimo panorama sul Lagorai e la catena delle Pale di San Martino che, nel periodo della Grande Guerra, fu strategico avamposto dell’esercito austro-ungarico; altra testimonianza, le numerose trincee presso Cima Bocche. Un percorso geologico quindi ricco anche di storia recente. È con il fuoco allora, che ha inizio, e ne prevederà un diverso seguito storico, il racconto di questo angolo di mondo. ~ 521 ~ 529 Fortunian Archean Fanerozoico Inferiore Lopingiano Anisico Olenekiano Induano Changhsingiano Wuchiapingiano Phanerozoic Paleozoic Ordovician 66.0 Permiano 61.6 Ladinico Cambrian Cenomanian G. B. Castiglioni, 1991, Geomorfologia, UTET, Torino. 56.0 59.2 Carnico Medio Paleozoico Mesozoic Cretaceous Tesi di Laurea di Stefano Talamini Campanian A.A. 1999 - 2000, Petrografia delle Santonian “fiamme” degli Upper inclusi nelle vulcaniti Coniacian(alta permiane dell’area di Paneveggio Val Travignolo, Trentino Orientale). Turonian 47.8 Carboniferous Phanerozoic Ypresian Tesi di Laurea di Luca Bertoldi Thanetian A.A. 2006 - 2007, Il bordo meridioPaleocene Selandian nale del Gruppo Vulcanico Atesino Danian (GA), (Catena del Lagorai, Trentino Orientale). Maastrichtian 38.0 41.3 Mississippian Pennsylvanian Paleogene Alla scoperta del percorso Val Juribrutto-lasté de Boce Priabonian Bartonian Braga Gp. et alii, 1971, Note illustrative alla Carta geologica d’Italia, Eocene LutetianF°22 Feltre. Serv. Geol. d’Italia, Roma. Sentiero Geologico 541.0 ±1.0 Il turismo geologico presenta oggi in Italia un interesse ed una diffusione crescente, e di conseguenza una sempre maggiore richiesta di sentieri, itinerari e guide. Strumenti indispensabili per permettere una ottimale fruizione del “Bel Paese”, delle sue montagne e dei suoi vulcani. Il Parco Paneveggio Pale di San Martino ha capito appieno questa esigenza accogliendo, sette anni fa, la proposta di E. A. Manfrè, M. Massironi e N. Preto di tracciare alcuni itinerari geologici nel territorio del Parco. Un progetto, che partito senza grandi ambizioni, ha in breve tempo realizzato 5 guide escursionistiche e l’inserimento a pieno titolo di quest’area nella Via GeoAlpina. Elena Anna Manfrè, dal 2007 ad oggi, ci ha condotti dalle aree costiere, dove la vita riprese a scorrere dopo la terribile estinzione permiana, ai caldi mari triassici delle Pale di San Martino; dai terreni metamorfici paleozoici, dove l’attività mineraria fuse insieme storia geologica e storia umana, ai terreni del Parco modellati dagli eventi dell’Ultimo Massimo Glaciale o da un inaspettato carsismo. Tempo di percorrenza: circa 7 ore Dislivello in salita: circa 700 m Difficoltà: escursionistica quota m. 2555 Coloring follows the Commission for the Geological Map of the World. http://www.ccgm.org Chart drafted by K.M. Cohen, S. Finney, P.L. Gibbard (c) International Commission on Stratigraphy, January 2013 2500 http://www.stratigraphy.org/ICSchart/ChronostratChart2013-01.pdf Sentiero Geologico Val Juribrutto-lasté de Boce. Storia e rocce del Gruppo Vulcanico Atesino nell’area del Parco A cura di Elena Anna Manfrè, Nereo Preto, Dario Visonà La pubblicazione è in vendita presso i Centri Visita del Parco e nel negozio on-line nel sito www.parcopan.org Questa volta e D. Visonà c l’area vulcan del Parco; un oltre 270 mil questo meno Seguendo le treremo nub che distrusse osserveremo che ci colleg quelle più re o quelle attu che questo f ratterizzi il “ e nel tempo. da non perde quello “sgua la fine del no che riassume Parco Paneve 2000 Lago Juribrutto m. 2200 Biv. Val Miniera m. 2145 La sté Val Juribrutto de M Bo ce 1500 1000 2000 4000 6000 distanza (m) PUBBLICAZIONI 7.246 Medio Series / Epoch ~ 145.0 Precambrian Proterozoic Cenozoic Neogene Langhian 2.588 3.600 numerical age (Ma) Devonian 5.333 Rottura A., Bargossi G.M., Visonà D. Burdigalian & Tranne C.A., 1998, Petrological and Aquitanian geochemical evidence on the origin and significance of the Permian Chattian magmatism Oligocene Southern Alps, in the central-eastern Rupelian Italy. Mem. Soc. Geol. It, 53, pp. 9-21. Superiore 0.781 Vardabasso S., 1931, La piattaforma Messinian porfirica atesina. Sua struttura geoloTortonian gica e funzione tettonica. Atti Soc. Ital. Serravallian Progr. Sc., 2, 20^ Riun., pp. 279-280. Miocene Zanclean Tithoniano 0.0117 0.126 1.806 Pliocene Stage / Age Silurian Calabrian Appunti di lezioni di Magmatismo, Gelasian prof. Bellieni, Padova. Piacenzian Giurassico Pleistocene Series / Epoch present Mesozoico Quaternary Holocene Fabrizio Bizzarini, 2009, Guida alla Upper Geologia del Parco, Ente Parco Middle Paneveggio Pale di San Martino. numerical age (Ma) Triassico Stage / Age GSSP Eon Gli itinerari geologici Series / Epoch quota (m) he Era m them / Eon Sys / tem Era /P erio d www.stratigraphy.org International Commission on Stratigraphy Carta Internazionale Semplificata dei Tempi Geologici C. D’Amico, F. Innocenti, F. P. Sassi, 1987, Magmatismo e metamorfismo, UTET, Torino. he Era m them / Eon Sys / tem Era /P erio d othe Era m them / Eon Sys / tem Era /P erio d Bibliografia: 800 Vanoi Novecento dal Kaiser a Internet Le fotografie dal Secolo breve di una piccola valle alpina ATTIVITÀ P er alcuni storici il “Secolo breve” è iniziato con lo scoppio della Grande Guerra ed è finito con la caduta del Muro di Berlino. Ma in una piccola valle periferica del Trentino, quale è la Valle del Vanoi, il Novecento è iniziato con l’ottocentesco Impero austro-ungarico ed è finito con la “globalità” portata in casa da tv, internet e cellulari. Si è andati da una economia secolare derivante dalla sussistenza agro silvo pastorale ad un sistema economico molto eterogeneo e debole, prevalentemente vocato alla produzione di servizi. Manutenzione del territorio, varie attività di vocazione turistica, produzione di legname e di energia elettrica vanno dunque a rappresentare il nuovo motore economico. Vicende interne alla vallata si mescolano e sono alimentate inesorabilmente dalle vicende trentine, nazionali e mondiali durante un secolo che gradualmente porterà, anche le periferie remote come il Vanoi, ad avvicinarsi sempre di più al centro, ossia all’emergere di una sostanziale omogeneità culturale. Ad esempio è venuta meno la lunga era durante la quale la grande maggioranza del genere umano è vissuta coltivando campi e allevando animali. Il Novecento è stato anche il secolo della fotografia dove i mutamenti, tanto profondi quanto irreversibili, sono stati in molti casi immortalati e chi testi ed ermetiche didascalie. La mostra sarà a disposizione anche per accogliere quelle fotografie che i visitatori vorranno aggiungere durante il periodo di apertura da inizio luglio alla seconda domenica di settembre. L’allestimento sarà successivamente disponibile alle scuole che lo potranno utilizzare come “laboratorio di storia del Novecento”. Mauro Cecco ATTIVITÀ documentati da immagini fotografiche. Per questo motivo abbiamo pensato di proporre una mostra fotografica, frutto di accurata selezione di immagini contenute nelle scatole dei ricordi delle famiglie del Vanoi, che siano in grado di raccontare in modo semplice, diretto ed efficace la storia del Novecento. Le immagini sono esposte lungo la “linea del tempo del Novecento” presso la Casa del Sentiero Etnografico di Caoria, e saranno corredate da po- IL Parco d’Estate LE ATTIVITÀ SETTIMANALI Lunedì Il giorno della marmotta (Paneveggio - Val Venegia) Questa attività, particolarmente adatta a famiglie con bambini, si apre al mattino con una breve introduzione audiovisiva su questo simpatico e amato animale presso il Centro visitatori del Parco a Paneveggio e prosegue in Val Venegia dove appostamenti a distanza permetteranno di osservare le attività delle marmotte presso le loro tane. Passeggiate con la Terra (Paneveggio) Per un incontro sensoriale con il mondo naturale (in collaborazione con l’Istituto per l’Educazione alla Terra). Le Passeggiate con la Terra sono delle avventure speciali che permettono di sperimentare la ricchezza e le meraviglie del mondo naturale, risvegliando l’uso dei sensi e le capacità percettive. ATTIVITÀ …E i Welsperg scendevano in Paese (Tonadico) Passeggiata guidata non impegnativa (in discesa) sulle tracce della storia lungo il sentiero Tonadico Cimèrlo. E’ prevista la degustazione di prodotti melliferi offerti dall’Ente Parco. Nelle giornate di: lunedì 15 e 29 luglio e lunedì 12 e 26 agosto Martedì Formaggi in malga (Malga Pala) Alla scoperta di una tipica malga alpina ove i visitatori potranno cimentarsi in alcune attività tipiche dell’alpeggio come mungere una mucca, dare da mangiare a galline, conigli, caprette e maiali e, con l’aiuto dei gestori, preparare la Tosela. Cen t 043 ro Pren 9 76 o www 597 tazioni 3 unic .par o copa n.or g Laboratori ambientali (Villa Welsperg) Per fare un gioco basta un bastone Scopriamo i doni della natura...sono gratuiti e versatili e impariamo insieme a creare divertenti giochi tutti da provare! Attività ludica e pratica di ricerca e contatto con la natura nei dintorni del Centro visitatori di Villa Welsperg per bambini dai 6 ai 10 anni. “Bimbi…a tu per tu con l’ambiente” Laboratorio creativo dedicato a bambini da 3 a 6 anni. Attività pratico ludiche sulla tematica del riciclo dei materiali con manipolazione e riutilizzo degli stessi e sulla foresta per capire e guardare sotto terra e sopra gli alberi; inoltre attività ludiche e creative sull’acqua. Mercoledì Alla scoperta del Prà delle Nasse (San Martino di Castrozza) Passeggiata alla riserva naturale Prà delle Nasse, piccola area protetta nei pressi di San Martino, con attività di scoperta per percepire l’armonia e la bellezza dei processi naturali. Passeggiata guidata per adulti e bambini sul nuovo sentiero nei dintorni di Villa Welsperg per incontrare e conoscere la biodiversità. Quando la Foresta diventa musica (Paneveggio) Passeggiata guidata alla scoperta della foresta demaniale di Paneveggio, detta la Foresta dei Violini per la qualità dei suoi abeti rossi di risonanza (dal 17 luglio). Laboratorio ambientale per i bambini (Paneveggio) ”Sulle tracce dell’acqua” Laboratori alla ricerca dei segni che l’acqua ha lasciato e lascia sul territorio durante il suo viaggio dalla sorgente al valle. I bambini li troveranno, li esploreranno e li segneranno sulla “grande mappa dell’acqua”. Nelle giornate di: 17 e 31 luglio e 14 e 28 agosto Tour del Sentiero Etnografico Percorso dei prati e dei masi Escursione guidata sui percorsi tematici del Sentiero Etnografico - Ecomuseo del Vanoi con degustazione di prodotti locali. Giovedì Amici Animali (Paneveggio) Un pomeriggio in allegria per imparare a conoscere ed amare il mondo animale attraverso il gioco. Narrazione di una fiaba reinterpretata poi dai bambini indossando maschere di animali di tutto il mondo da loro stessi create con materiali riciclati, colori e fantasia. Per bambini da 4 a 11 anni. Ricercatori per un giorno: un giorno da… ornitologi. (Villa Welsperg - Val Canali) Dimmi come canti, ti dirò chi sei! Riconoscere gli uccelli in natura è fonte di soddisfazione, ancor di più se l’identificazione avviene ad occhi chiusi ed orecchie bene aperte. Tutti i giovedì di luglio. Attività adatta anche a famiglie con bambini da 5 anni in su. Ricercatori per un giorno: il giorno dello scoiattolo. (Villa Welsperg - Val Canali) Attività didattica, adatta anche a famiglie con bambini. Si apre con una breve presentazione presso il Centro visitatori di Villa Welsperg cui seguirà nel bosco circostante il controllo di speciali trappole “cattura-pelo” e la raccolta di dati sulla ecologia dello scoiattolo. Tutti i giovedì di agosto. In Malga….sotto le stelle Breve escursione tardo pomeridiana e serale alla scoperta di una malga “sotto le stelle”. Un modo originale per avvicinarsi ai “saperi e sapori di una volta” in un suggestivo allestimento all’esterno dell’edificio….e al rientro, tempo permettendo, sarà possibile ammirare la volta celeste in un’ambientazione ideale priva di inquinamento luminoso.. Venerdì Vivere la malga (Malga Bocche) Passeggiata da Paneveggio a Malga Bocche dove è possibile mungere una mucca, dare il latte a vitelli e agnellini, dar da mangiare ai maiali, cucinare all’aperto polenta e salsicce. I più piccoli potranno esplorare i dintorni della malga cavalcando gli asinelli. Passeggiate con la Terra (Villa Welsperg) Per un incontro sensoriale con il mondo naturale Le Passeggiate con la Terra sono delle avventure speciali che permettono di sperimentare la ricchezza e le meraviglie del mondo naturale, risvegliando l’uso dei sensi e le capacità percettive. ATTIVITÀ In Val Canali accompagnati dalle Muse… Percorrendo i sentieri di boscaioli e pastori.... Escursioni guidate a tema a cura degli Accompagnatori di Territorio lungo l’itinerario San MartinoPrati Ronzi-Rifugio Petina. Flora, fauna, tradizioni e storie della vallata animeranno i racconti lungo il cammino. Sabato Caoria sul Sentiero Etnografico del Vanoi Passeggiata gratuita sull’Anello della Val, tra case, stalle, tabiadi e musei. Domenica Breve escursione nella Foresta dei violini (Paneveggio) Facile passeggiata guidata lungo il Sentiero Naturalistico con attraversamento della spettacolare forra del torrente Travignolo e visita all’area faunistica del Cervo. Gira la ruota taglia la sega Dimostrazione di funzionamento della Siega de Valzanca, la segheria idraulica multistadio alla veneziana ricostruita a scopo didattico - produttivo. Loc. Ponte Stel Le domeniche della Val Canali Pomeriggi dedicati all’approfondimento di alcune tematiche naturalistiche e culturali che prevedono il coinvolgimento diretto dei partecipanti. ATTIVITÀ Il bramito del cervo Fine settembre - inizio ottobre (sabati 21, 28 settembre e 5 ottobre) Nel pomeriggio: introduzione alla giornata, visione di un breve presentazione sul cervo nel Parco e spiegazione della tecnica della radiotelemetria adottata per lo studio del loro comportamento. Alla sera: escursione notturna nella Foresta di Paneveggio con l’ascolto del bramito dei cervi in amore. I CONCERTI Primiero Dolomiti festival Brass 2013 Martedì 2 luglio Primiero Dolomiti Brass Quintet Suoni delle Dolomiti - 5-7 luglio Trekking musicale sulle Pale Alessandro Baricco e Mario Brunello (su prenotazione) Suoni delle Dolomiti - Domenica 7 luglio Prati Col a San Martino di Castrozza ore 14 Mario Brunello Suoni delle Dolomiti - 23 e 24 luglio Baita Premesseria (Carigole, su prenotazione) Isabelle Faust ore 11 e ore 15 Uomini, Cime e Racconti - Lunedì 29 luglio Rifugio Velo della Madonna ore 14 Nives Meroi, Romano Benet Suoni delle Dolomiti - Giovedì 22 agosto Malga Bocche ore 14 Mathias Eick, Paolo Vinaccia e Daniela Bonaventura Suoni delle Dolomiti - Venerdì 23 agosto Villa Welsperg ore 14 Baustelle Urogallo Il signore del bosco Villa Welsperg, dal 16 giugno al 30 settembre Apertura: 9-12.30 /15-18 Col bèl no se magna Storia e memoria dell’alimentazione in ambiente alpino Villa Welsperg, dal 9 giugno al 31 agosto Apertura: 9-12.30 /15-18 La cartolina delle Dolomiti Premio Dino Buzzati Biblioteca di Villa Welsperg e Biblioteca a Fiera di Primiero dal 2 al 30 settembre Biodiversità - Biodiversity Riflessioni sulla molteplicità della vita Centro Visitatori di Paneveggio Dal 15 giugno all’8 settembre Apertura: 9-12.30 /14-17.30 Vanoi Novecento. Dal Kaiser a Internet Le foto dal Secolo breve di una piccola valle alpina Dal 30 giugno all’8 settembre Casa del Sentiero Etnografico a Caoria Apertura: 9-12 / 14-18 A cura di Roberto Vinante “Tu e il Parco” Direttore Responsabile: Walter Taufer Redazione: Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, Loc. Castelpietra 2 38054 Tonadico (TN) Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 21/2011 di data 26 maggio 2011 Tipografia: Tipo-Lito Leonardi - Imer Carta Cyclus Offset, composta al 100% con carta da macero e sbiancata senza uso di cloro. Inchiostri con solventi a base vegetale. •13 giugno, ore 9.30, Villa Welsperg Incontro con l’asino e breve escursione in Val Canali (dalle 9.30 alle 12.30 ca.). •11 luglio, ore 9.30, Villa Welsperg Conosciamo l’asino e comoda escursione (dalle 9.30 alle 12.30 ca.). •20 e 21 luglio, Trekking San Pellegrino: Bellamonte - Passo Lusia - Rifugio Rezila - Malga San Pellegrino (notte) - Col de le Palue - F.la Juribrutto - Lago di Bocche - M.ga Bocche - Loc la Morea Fraina - Bellamonte. •24 luglio, ore 10, Caoria Tour del Sentiero Etnografico del Vanoi con gli asini, chiaccherata con pastore transumante (dalle 10 alle 18 ca., pranzo al sacco). •4 agosto, ore 15, Villa Welsperg Asini in Villa: coccole, giochi ed escursione alla scoperta della biodiversità (dalle 15 alle 17 ca.). •10 e 11 agosto, Trekking dal lago di Paneveggio - Malga Venegia e Venegiotta pernottamento al rifugio Capanna Cervino, laghi di Colbricon e ritorno a Paneveggio. Per adulti e bambini. •12 agosto, ore 10, Paneveggio Coccole con asini al Centro Visitatori Paneveggio, attività per famiglie e bambini (dalle 10 alle 12). •29 agosto, ore 9.30, Villa Welsperg Escursione tra prati e boschi, da Villa Welsperg fino all’Azienza agricola Dalaip dei Pape. Breve visita all’Azienda scoprendo il mondo dei piccoli frutti con golosi assaggi (dalle 9.30 alle 12.30 ca.). •14 e 15 settembre, Trekking da Villa Welsperg - itinerario Tonadico Cimèrlo - Rodena - La Costa Prassorin - Sora Ronz - San Martino di Castrozza - Malga Crel (notte) - Lago di Calaita - discesa a Siror - Tonadico - itinerario Tonadico Cimèrlo fino a Villa Welsperg. Rete di iniziative “Dove pensano gli asini” www.dovepensanogliasini.it Per informazioni e prenotazioni Partenze da Villa Welsperg: Dalaip dei Pape, Massimo Scalet, tel. 328 8553477 Azienda Cerce, Luciano Gadenz, tel. 349 7929255 Partenza da Caoria: Ecomuseo del Vanoi tel. 0439 719106 Partenze Paneveggio Bellamonte: Unoauno, tel. 345 8738292 LA FAUNA DEL PARCO: nello scorso numero il simpatico animale da indovinare era una marmotta. ATTIVITÀ Novità 2013, Camminando con gli asini MOSTRE 2013 co r a P l e d a n u a F La Indovina chi è? Invia la risposta a: [email protected] Ai primi tre un simpatico omaggio! Villa Welsperg - Centro Visitatori - Tel. 0439 64854 - www.parcopan.org - [email protected] APT San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi - Tel. 0439 768867 APT Val di Fiemme - Predazzo - Tel. 0462 501237 APT Val di Fassa - Moena - Tel. 0462 609770 NE/TN0090/2011