La vita, un diritto - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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La vita, un diritto - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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Periscopio
Mondo
Allarme igiene in Thailandia
aggravata dalle grandi piogge
L’Unicef ha lanciato l’allarme per la situazione sanitaria
in Indonesia, in conseguenza dello tsunami. La mancanza di installazioni sanitarie e l’inondazione delle fognature creano condizioni pericolose per i sopravvissuti che vivono nei campi provvisori. In alcune province dell’Aceh,
solo una persona su mille ha accesso ai servizi igienici.
Le recenti piogge torrenziali hanno aggravato i problemi.
Ventinove morti in Arabia
per una inondazione
Le più violente piogge degli ultimi 20 anni sono lo causa
delle inondazioni che hanno procurato la morte di 29 persone, travolgendo auto e distruggendo impianti elettrici
e strade. La pioggia, inconsueta per questa zona desertica, ha colpito la regione di Medina sabato turbando l’ultimo giorno del pellegrinaggio dell’Haji.
LA SFIDA DELLA
D
omenica prossima celebreremo la
27esima Giornata per la vita, che
propone quest’anno il tema “Fidarsi della
vita”. Essa giunge in un momento delicato per la società italiana, poichè sono stati accolti 4 referendum riguardanti la recente legge sulla fecondazione assistita che si terranno nella
prossima primavera. Siamo
chiamati, come cittadini e come credenti, a riflettere su
questi temi e a far emergere
valori e convinzioni che ci caratterizzano come persona, come coppia o
come famiglia.
La legge 40/2004, come spiega qui sot-
Libretti al portatore: il governo
proroga a luglio per le sanzioni
É stato deciso lo slittamento dal 1 febbraio al 1 luglio 2005
delle sanzioni per i titolari dei libretti al portatore con depositi superiori ai 12 mila 500 euro, fissate nella misura
dal 20 % al 40 % del saldo. Fino ad allora ci sarà tempo per
estinguere i libretti al portatore o convertirli in libretti nominali, qualora il deposito sia superiore alla soglia di 12
mila 500 euro.
Lo stop ai maxi-depositi per i libretti al portatore è contenuto nelle nuove leggi anti-riciclaggio.
Casco obbligatorio per sciare
per i minori di 14 anni
Dal 1 gennaio 2005 vige la legge che
obbliga i ragazzi sotto i 14 anni che
praticano sci alpino a snowboard ad
indossare un caso protettivo omologato. La norma specifica che i caschi da usare sono quelli marchiati con la sigla EN 1077 e CE. Fino
al 31 marzo, tuttavia, non verranno
applicate sanzioni. Però forze dell’ordine o gestori di impianti di risalita possono anche prima di tale data impedire l’accesso ai ragazzi sprovvisti di casco.
Il 4% dei bambini
ha la pressione alta
Un’indagine condotta su 2500 bambini tra 6 e 11 anni della provincia di Milano ha evidenziato come oltre quattro
bambini su 100 abbiano valori di pressione arteriosa oltre la norma. La pressione alta sarebbe correlata per lo più all’eccesso di peso.
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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ABBONAMENTI 2004:
Annuale (50 numeri) 40
Semestrale 22
Sostenitore 80
La vita, un diritto
P
iù volte la Conferenza episcopale italiana ha avuto modo di
evidenziare come la legge 40 del 2004 sulla “procreazione medicalmente
assistita” approvata dal
Parlamento italiano, non
corrisponda sotto diversi
e importanti profili alla
dottrina della Chiesa in
materia di etica della vita.
Tuttavia recentemente il
cardinale Camillo Ruini
ha sottolineato che l’attuale legge «ha comunque il merito di salvaguardare alcuni principi
e criteri essenziali, in una
materia in cui sono in gioco la dignità specifica e alcuni fondamentali interessi e diritti della persona umana». Poiché inoltre eventuali «modifiche della
legge, fatte
con l’intento
di evitare i
referendum
non sarebbero in alcun modo
migliorative, ma al contrario dovrebbero forzatamente
abdicare proprio a quei
principi e criteri essenziali», il Consiglio permanente della Cei suggerisce di accettare il confronto referendario «sebbene certamente non desiderato», come «opportunità per rendere il popolo italiano più consape-
vole dei reali problemi
e valori in
gioco». È
così resa esplicita la
preoccupazione dei
vescovi italiani di non
intaccare
quei contenuti della legge riconosciuti come moralmente
significativi.
Tentiamo, accettando
il limite di una sintesi forzata in una materia che richiederebbe ben più ampia argomentazione, di
sottolineare quali principi
contenuti nella legge appaiono di significativo
contenuto etico:
- Il primo principio generale è
quello di
assicurare “i diritti di
tutti
i
soggetti
coinvolti, compreso il concepito”
(art. 1, 1). In questo essenziale principio viene
affermata esplicitamente
la soggettività giuridica
del concepito.
- Il secondo principio
consente la procreazione
assistita come estremo ed
ultimo rimedio contro la
sterilità o infertilità, cioè
“qualora non vi siano altri
metodi terapeutici efficaci per rimuovere le cause
di sterilità o infertilità”
(art. 1, 2). La legge inoltre promuove la ricerca
scientifica per eliminare
le cause di sterilità (art.
2, 1) e determina che l’accesso alla fecondazione
assistita sia consentito solo quando sia stata accertata la sterilità o infertilità
Principi e
criteri
essenziali da
salvaguardare
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to l’esperto, affronta alcune questioni particolarmente importanti per tutte quelle
coppie che hanno difficoltà ad avere figli.
Al centro del dibattito c’è la tramissione della vita, con le mille sfaccettature biologiche, etiche,
giuridiche, ma anche psicologiche, educative, affettive. Una prospettiva che può aiutarci a comprendere significato e
valori è quella di chi - come
nelle due testimonianze riporatte nella pagina accanto - sceglie altri percorsi: l’adozione
oppure l’accettazione dei propri limiti, mirando ad una sublimazione per altre strade delle proprie potenzialità umane.
L’ESPERTO, GIANNATONIO DEI TOS / I PRINCIPI
DI CONTENUTO ETICO NELLA LEGGE 40/2004
Punti della patente salvi
se non si viene fermati
La Corte Costituzionale ha dichiarato in parte illegittimo il nuovo codice della strada laddove prevede
che vengano tolti i punti al proprietario dell’auto qualora non sia
stato identificato il trasgressore, e
nel caso che il proprietario stesso non abbia comunicato
entro 30 giorni il nome della persona alla guida. L’alta
Corte ha mantenuto l’obbligo di fornire il nome dell’autore dell’infrazione entro 30 giorni, ma in caso contrario
scatta solo la multa, per quanto salata. Le associazioni dei
consumatori annunciano valanghe di ricorsi.
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 30 gennaio 2005
Chiuso in redazione
il 26.1.2005 alle ore 18.30
con atto medico (art. 4,
1).
- L’accesso alla fecondazione è consentito solo
“alle coppie maggiorenni
di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età
potenzialmente fertile,
entrambi viventi” (art. 5).
- È vietata in modo categorico la fecondazione
artificiale eterologa (art.
4, 3).
- Le tecniche di procreazione medicalmente
assistita sono applicate in
base a criteri di gradualità, “ispirandosi al principio della minore invasività e del consenso informato” (art. 4, 2).
- Particolare attenzione viene data al consenso informato e inoltre deve essere prospettata alla
coppia la possibilità di ricorrere a procedure di adozione o di affidamento
(art. 6, 1). La volontà di
accedere alla fecondazione artificiale può essere
revocata da ciascuno dei
soggetti solo fino al momento della fecondazione
dell’ovulo (art. 6, 3).
- Viene vietata “qualsiasi sperimentazione su
ciascun embrione umano” (art. 13, 1). La produzione di embrioni umani è consentita unicamente per fini procreativi, ed è vietata per tutte le
altre finalità come quelle
di ricerca o sperimentazione (art. 13, 3º). La ricerca clinica e sperimen-
tale su ciascun embrione
umano è consentita solo
con finalità esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa correlate, indirizzate alla tutela della salute e dello sviluppo dell’embrione stesso, qualora non siano disponibili strumenti alternativi (art. 13, 2).
È interessante sottolineare come la legge accolga la risoluzione A2372 del Parlamento europeo del 1988 che afferma:
«la necessità di proteggere la vita umana fin dal
momento del concepimento” e “anche lo zigote deve essere protetto e
non può essere indiscriminatamente usato per esperimenti», le raccomandazioni del Consiglio
d’Europa (1100/1989 e
1046/1986) nonché la
Convenzione sui diritti
dell’uomo e la biomedicina del 1996 in forza delle
quali “l’embrione e il feto
umano vanno trattati nel
rispetto della dignità umana”.
- La legge protegge l’identità genetica del concepito e proibisce “ogni
forma di selezione a scopo eugenetico” (art. 13.
3b). Proibisce severamente la clonazione (art.
13, 3c; 12, 7).
- Allo scopo di tutelare
l’embrione la legge vieta
la crioconser vazione o
congelamento degli embrioni, la soppressione e
la riduzione del numero
degli embrioni.
- Allo scopo di evitare
la
crioconser vazione
“non si devono creare un
numero di embrioni superiore a quello strettamente necessario a un unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre” (art. 14, 2).
Anche sotto questo aspetto la legge italiana ha
recepito in pieno la Risoluzione A2-372/1988, del
Parlamento europeo che
chiede sia fecondato in vitro solo quel numero di ovuli che possono essere
trasferiti nel grembo materno.
Sono questi alcuni dei
contenuti della legge che
appaiono a “rischio di modifica” in una eventuale
revisione della stessa per
evitare il referendum, anche se il cardinale Ruini
ha sottolineato che «in
questo confronto i cattolici non sono soli, ma si
trovano a concordare con
molte persone anche non
credenti (tra cui uomini
di scienza, di cultura, delle comunicazioni sociali)
ugualmente preoccupate
del nostro comune futuro».
Gian Antonio Dei Tos
e
L’AZiON
VITA
Primo Piano
Domenica 30 gennaio 2005
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ADOZIONE E AFFIDO,
DUE MODI DI FARE FAMIGLIA
D
are una famiglia ai
bambini e ragazzi
che ne sono privi.
Far vivere la gioia e la responsabilità della maternità e paternità alle coppie che
non hanno figli propri.
L’adozione e l’affido sono due percorsi assai diversi tra loro, tuttavia uniti da
un atteggiamento di accoglienza nei confronti della vita e da una concezione di apertura della coppia, della famiglia nei
confronti dei bambini e ragazzi “senza famiglia”.
In Italia dal 2001 ad oggi su 83 mila 534
domande di adozione nazionale quelle
“pronunciate” sono state 8 mila 365.
Le adozioni internazionali, invece, dal
novembre 2000 al giugno 2004 erano 8
mila 749 (adottati da 7 mila 419 famiglie):
il 22 % dall’Ucraina, l’11,8 % dalla Russia,
il 9,1 % dalla Colombia, l’8,6 % dalla Bulgaria.
Si calcola che in Italia oggi siano 30 mila i bambini “senza famiglia”: 2 mila 633
nei 202 istituti che dovranno chiudere entro il 2006; circa 10 mila in affido; gli altri
accolti in comunità educative e familiari.
L’ADOZIONE DI TRE RAGAZZI
L’ESPERIENZA DI UNA COPPIA
Dall’ipotesi della fecondazione La scelta d’amore dei Cucciol
alla scelta dell’adozione P
H
anno discusso, riflettuto, ragionato,
pianto per cinque anni. Alla fine hanno intrapreso,
senza forzature, la strada
dell’adozione. Ed oggi, a
distanza di diversi anni, Patrizio e Marina (i nomi sono inventati) per nulla al
mondo tornerebbero sui
loro passi. Quei due bambini, oggi ormai adolescenti, li sentono come loro figli. «Abbiamo realizzato la nostra ricerca di paternità e maternità» riconosce Patrizio.
Ad un certo punto del
loro cammino di coppia,
Patrizio e Marina si sono
anche rivolti a centri specializzati di procreazione
assistita. «Vedendo che
non arrivavano i figli, abbiamo deciso di tentare la
strada della fecondazione
omologa (vale a dire con il
seme del marito ndr). È
un’esperienza “non piacevole” per dirla con un eufemismo, e dopo i primi
tentativi l’abbiamo abbandonata e abbiamo percorso quella dell’adozione -
spiega Patrizio -». Evidentemente il dibattito in corso sulla legge sulla fecondazione assistita li tocca da
vicino. «Mi pare eccessivo
il livello dello scontro - sottolinea Patrizio -. Si tratta di
problemi che toccano il privato, che vanno a pesare
su meccanismo che fanno
“Sulla
procreazione
toni troppo
violenti”
parte del vissuto della persona. Trattarli in modo
quasi violento fa male a chi
vive il dramma della infertilità. Chi interviene su
questi argomenti dovrebbe sempre tenere conto
delle angosce di tante coppie. Anche perché non è
ancora superato il pregiudizio nei confronti delle
coppie che non hanno figli.
Una sorta di “condanna so-
Ecco il testo del messaggio del
Consiglio Episcopale Permanente della Cei per la 27esima Giornata per la vita che si celebra domenica prossima 6 febbraio.
L
a vita è un intreccio di relazioni e le relazioni richiedono che ci si possa fidare gli
uni degli altri.
Secondo una tendenza culturale diffusa, la vita degli altri
però, non è degna di considerazione e rispetto come la propria.
In particolare non riscuote un rispetto sacro la vita nascente, nascosta nel grembo d’una madre;
né quella già nata ma debole; né
la vita di chi non ha i genitori oppure li ha, ma sono assenti e aspetta di averli col rischio di aspettare molto a lungo, forse addirittura di non averli mai. Così
chi attende di nascere, rischia di
non vedere mai la luce; e chi attende in un Istituto l’abbraccio
di due genitori, rischia di vivere
per tutta la vita con il desiderio
di un evento che mai accadrà.
Scontiamo modi di pensare e
di vivere che negano la vita altrui, che non si fidano della vita
ciale” che si aggiunge al
dolore della donna, che vive questa situazione come
una sconfitta biologica, e
della coppia che deve fare
i conti con il fallimento del
proprio progetto di vita. Teniamo anche conto - continua Patrizio - che anche
verso l’adozione vi sono ancora dei pregiudizi, molti
considerano ancora l’adottato un figlio “minore”. E
penso che non tutte le coppie siano adatte ad adottare. Faccio un esempio concreto: il diverso colore della pelle da alcuni è ancora
vissuto con disagio. Quindi l’adozione di un bambino di colore può mettere
in difficoltà una coppia».
Ad anni dall’arrivo dei
figli adottivi, Patrizio è arrivato alla conclusione che
«il mio rapporto di genitorialità ha la stessa bellezza
e la stessa pregnanza di significati di chi è padre biologicamente». Parole su
cui riflettere. Senza toni
violenti. Pensando al bene
dei più piccoli.
Federico Citron
perché diffidano degli altri, chiunque essi siano. E invece:
“Non è bene che l’uomo sia solo!” (Gen
2,18): lo scopo dell’esistenza sta nella relazione. Con l’Altro,
che ci ha creati, ci ama da sempre e per sempre, e per noi ha in
serbo la vita eterna. E con gli altri, a cominciare da chi più ha
fame e sete di vita e di relazione:
come il bambino non ancora nato o i molti bambini senza genitori.
C’è il bambino non ancora nato, icona e speranza di futuro: entrare in relazione con lui, considerandolo da subito ciò che egli
è, una persona, è la più straordinaria avventura di due genitori.
In questo senso, l’aborto, quando è compiuto con consapevole
rifiuto della vita, superficialmente o in obbedienza alla cultura
dell’individualismo assoluto, è la
più terribile negazione dell’altro,
la più gelida affermazione dell’individuo che ignora l’altro, perché riconosce soltanto se stesso.
In non poche circostanze, in
er l’aver colto “nel
dialogo dei cuori,
ancor prima che
nei legami biologici la vera
essenza della procreazione”, Luigina e Angelo Cucciol hanno ricevuto a Conegliano, lo scorso dicembre, il premio Civilitas. Da
qualche tempo infatti in casa Cucciol a Saccon di San
Vendemiano fanno un sano trambusto tre bambini:
Antonella, Matteo e Christian. Tutti e tre adottati. I
promotori del Civilitas –
Dama Castellana e Comune di Conegliano – hanno
visto nella scelta dei Cucciol “una testimonianza di
amore autentico, capace di
rinascita a nuova vita e di riscatto all’oltraggio della
sofferenza”.
Signori Cucciol, per
quale motivo avete
scelto di adottare questi tre bambini?
«Inizialmente avevamo
intenzione di adottare solo
un bambino ed è arrivata
Antonella. Passati due anni abbiamo pensato di adottare anche Matteo. Poi
una domenica sera dello
scorso febbraio abbiamo ricevuto una telefonata: Mat-
la gioia più grande.
Ci sono poi molti
bambini e ragazzi che
trascorrono la loro infanzia in un istituto ,
perché i loro genitori
li hanno abbandonati
o per i più svariati motivi non sono in grado di tenerli
con sé. Il loro futuro è incerto e
insicuro, perché tra pochi mesi
questi istituti saranno definitivamente chiusi. Si aprirà così per
le famiglie italiane – sia per quelle che godono già del dono di figli propri, sia per quelle che vivono la grande sofferenza della
sterilità biologica – una grande
opportunità per dilatare la loro
fecondità attraverso l’adozione o
l’affido temporaneo.
Se una famiglia si dimostra disponibile, non va lasciata sola.
Deve avvertire attorno a sé una
rete di solidarietà concreta, fatta
non solo di complimenti ed esortazioni, ma di tante forme di
aiuto e di solidarietà. E chi si rende disponibile per l’adozione o
l’affido, deve sentirsi parte di
un’avventura collettiva, in cui gli
altri ci sono, vivi e presenti.
26. GIORNATA PER LA VITA
IL MESSAGGIO DEI VESCOVI
Fidarsi della vita
verità, l’aborto è una scelta tragica, vissuta nel tormento e con
angoscia, sbocco di povertà materiale o morale, di solitudine disperata, di triste insicurezza: in
queste situazioni a negare l’altro
è, in ultima analisi, tutta una società, cieca nei riguardi dei bisogni delle persone e insensibile al
rispetto del figlio e della madre.
Anni di esperienza inducono
a ritenere che la via maestra per
vincere la cultura dell’individualismo, ma anche per superare la
fragilità che durante una gravidanza può nascere dalla paura di
non farcela, consiste nel fare
compagnia alle madri in difficoltà, aiutandole a capire che gli
altri esistono, ti aiutano, non ti lasciano sola e portando assieme
a te il tuo peso, lo rendono sopportabile, fino a farti scoprire che
non di un peso si tratta, ma del-
teo aveva avuto un fratellino, Christian, dovevamo
decidere in fretta se adottare anche lui e noi abbiamo detto sì!».
Quindi, se non ho capito male, voi non potevate avere figli?
«No, non potevamo. È
passato del tempo, dopo aver fatto tutti gli esami e
non avendo mai ricevuto una risposta sul perché non
potevamo aver figli, ci siamo informati sull’adozione
e abbiamo optato per questa scelta».
Come vivete l’esperienza e i problemi
dell’adozione?
«Adottare un bambino
non è facile. Abbiamo iniziato con i corsi dagli psicologi, i colloqui con il sacerdote, i carabinieri, il tribunale dei minori, il giudice… Finché dopo cinquesei mesi ci è arrivato l’attestato di idoneità per l’adozione e abbiamo avviato le
pratiche. Sono passati tre
anni ed ecco che una sera
ci chiamano e ci dicono che
è una bambina».
E da quel momento la
vostra vita è cambiata...
«Siamo andati a prendere Antonella in Bulgaria. Una bambina autonoma, capace di mangiare da sola e
che non aveva mai visto un
giocattolo. Quando è arrivata a casa nostra, e questo
è successo per tutti i bambini, nel giro di dieci giorni ha dimenticato tutto, ha
rivoluto il ciuccio, il biberon… come se rinascesse
di nuovo. Insomma nella
nostra vita c’è un po’ più di
trambusto, ma ce la facciamo!
I bambini sono ben inseriti nella comunità e regolarmente ci incontriamo
con le famiglie che vivono
la nostra stessa esperienza
per confrontarci sui problemi dell’adozione».
Un consiglio per le
coppie che vogliono
intraprendere il vostro stesso percorso.
«L’unico consiglio che
possiamo dare è quello di
avere tanta pazienza, di prepararsi psicologicamente e
di farlo solamente se ci si
crede al cento per cento
perché altrimenti non ci
può essere quello scambio
reciproco di affetto».
Laura Biasi
Risuonano perciò particolarmente suadenti in questo momento, per le famiglie e per le comunità, le parole di Gesù: “Chi
accoglie questo fanciullo nel mio
nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha
mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande”
( Lc 9,48).
Perché dunque non fidarsi
della vita rispondendo a una sfida che viene dagli eventi? Ne
guadagnerebbero le famiglie nel
vivere la esaltante avventura di una fecondità coraggiosa che fa
sperimentare che “vi è più gioia
nel dare che nel ricevere” ( At
20,35). Ne guadagnerebbero
molti figli nel trovare finalmente
l’affetto e il calore di una famiglia e la sicurezza di un futuro.
Ne guadagnerebbe l’intera società nel mettere in evidenza segni convincenti che le farebbero
prendere il largo nella civiltà dell’amore.
La vita vincerà ancora una volta? Osiamo sperarlo e per questo chiediamo a tutti una preghiere unita a un atto di amore
accogliente e solidale.
4
V I T E DA
NordEst
NOTIZIE
Ogm, legge regionale
in arrivo
La scorsa settimana la Commissione agricoltura del Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità una proposta di legge
per disciplinare l’uso delle colture
transgeniche. Il testo, che verrà
portato in Consiglio in una delle
prossime sedute, prevede alcune iniziative volte ad evitare la diffusione incontrollata di organismi geneticamente modificati nell’ambiente e prevenire l’ibridazione delle produzioni tradizionali e biologiche per mantenere la ricchezza distintiva delle colture. Le colture transgeniche saranno, quindi, vietate in Veneto fino a quando non
verrà adottato il “piano di coesistenza” previsto dal
decreto legge 279/2004.
Pavan riconfermato presidente
dell’Associazione
comuni
Nei giorni scorsi Angelo Pavan,
74 anni, già sindaco di Paese e per
vari anni senatore e sottosegretario, è stato riconfermato alla presidenza dell’Associazione comuni
della Marca trevigiana, che raggruppa 92 dei 95 comuni della provincia. Il nuovo
consiglio dell’Associazione comuni si è riunito giovedì scorso per definire il programma per il prossimo quinquennio ed eleggere il nuovo vicepresidente: Roberto Zanchetta, sindaco di Ponte di Piave.
Del nuovo consiglio fanno parte, oltre a Pavan e
Zanchetta, Angelo Civiero (Castello di Godego), Nico Cunial (Crespano), Marco Fighera (Istrana), Mario Meneghetti (Cordignano), Agostino Coppe (Segusino), Battista Zardet (Revine), Katia Signori (Mogliano), Celeste Da Lozzo (Refrontolo) e Narciso
Vardanega (Possagno, nominato in qualità di presidente del Consorzio Bim Piave).
Corso Aitsam per
amministratori di sostegno
Venerdì 4 febbraio inizia a Conegliano il corso di formazione per amministratori di sostegno promosso
dall’Aitsam Sinistra Piave. I relatori del primo dei sei
incontri previsti sono Rodolfo Piccin, giudice tutelare a Pordenone, e Renato Rizzo, presidente onorario Cassazione; interverranno su “Legge 9.1.04
nº 6: innovazioni, valori, etica - Partire dai bisogni
della persona disabile: il provvedimento personalizzato”.
Tutti gli incontri si terranno nella sala mons. Dal Col
(di fronte all’ospedale civile), dalle 17 alle 20. La
partecipazione è gratuita. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi al 347-0868785.
S e m p re d i p i ù
badanti e colf
U
na realtà che
continua a restare sommersa. E
cresce.
Le badanti nel nostro territorio sono sempre di più.
Continuano ad arrivarne
sempre di nuove. Accanto
alle tante ucraine, alle moldave e russe, in quest’ultimo periodo arrivano soprattutto rumene.
Riescono ad attraversare le varie dogane senza imbattersi in particolari ostacoli. Ma non certo per “grazia ricevuta”: il passepartout costa loro un capitale.
C’è chi paga anche 3 mila
euro per non avere “intoppi” burocratici alle frontiere.
Arrivano seguendo tracce e informazioni di loro
compaesane, che le aiutano
a sistemarsi in cambio del
primo stipendio. Arrivano
spinte sempre dalla stessa,
irresistibile molla: povertà,
mancanza di lavoro o paghe
che arrivano a 60-70 euro.
Mentre lamentiamo gli
effetti negativi della delocalizzazione delle nostre aziende nei Paese dell’Est, le
badanti rappresentano la
“delocalizzazione inversa”.
Tanto che a volte arrivano
qui dopo aver conosciuto l’Italia attraverso le nostre
fabbriche insediatesi a casa loro.
Così per le famiglie che
si ritrovano con un anziano
non autosufficiente la soluzione della badante che viene dall’Est è la più rapida e
conveniente. La paga di una badante, infatti, può variare dai 600 agli 800 euro.
Quindi meno della retta
mensile di un anziano in casa di riposo che solitamente supera 1.200-1.300 euro.
Perciò per i parenti è meglio trovare una straniera
na campagna elettorale presentata come lo scontro finale tra il bene e il male è ciò di cui
abbiamo meno bisogno in questo
momento, per il bene della nostra
patria.
Se vogliamo crescere come paese democratico, invece della contrapposizione totale dobbiamo trovare ad ogni costo basi comuni di
intesa. Anche questo fa parte dell’essenza della democrazia. Proprio
perché nessuno nel piano politico
può pretendere di avere in mano
tutta la verità e tutto il bene che escluderebbe ogni altra alternativa,
è necessario trovare un comune
progetto di base dove si componga
ciò che di meglio si trova nelle diverse posizioni e che da tutti sia accettato e condiviso. Ma per trovare
tale intesa bisogna ammettere che
anche chi per certi aspetti è il mio
avversario, sia convinto quanto me
di certi valori essenziali. Stabilita
questa base poi ci si può dividere e
combattere anche aspramente sugli indirizzi concreti di politica, ma
la battaglia non degenererà mai in
uno scontro tra la vita e la morte.
Se non fosse possibile trovare un
simile accordo, significa che ci troviamo ancora in una fase primitiva
nella costruzione di una nazione
moderna, in una fase di passaggio
da uno stato incivile ad uno di or-
disponibile 24 ore su 24, anche regalandole vitto e alloggio; con il risvolto positivo che in questo modo
l’anziano resta nella sua casa.
I diritti di 50 mila badanti
Ma far la badante logora.
È poco gratificante. Così adesso nel nostro territorio
tante di loro, quando muore l’anziano di cui si occupavano, preferiscono cercare un lavoro come colf. A
conti fatti “andare a ore” significa vivere un po’ meglio:
con 7 euro all’ora per sei ore al giorno lo stipendio a fine mese è lo stesso, ma con
ritmi di lavoro meno pressanti.
Per pagarsi l’affitto dell’appartamento, un modo
efficace è quello di dare ospitalità a qualche connazionale appena arrivata e
senza sistemazione, magari clandestina.
Franco Pozzebon
R
egolari o clandestine, si calcola che
nel Veneto le badanti siano circa 50 mila. Con le “quote d’ingresso” per il 2005 dovrebbero essere permessi altri 2.200 ingressi regolari.
Un “esercito” di fronte al quale occorre essere attrezzati. Uno piccolo strumento
è la guida per le donne immigrate, presentato martedì scorso dalla Cisl regionale, con informazioni su diritti e norme in materia di immigrazione, sanità, lavoro,
eccetera.
Riguardo alla realtà delle badanti, Franco Lorenzon, segretario della Cisl del
Veneto spiega: «In tutta questa problematica oggi un dato è certo: le famiglie si
arrangiano come possono. Le “quote di ingresso” di immigrate autorizzate dal
Governo non rispecchiano la realtà e l’unica scelta possibile è la clandestinità; il
rapporto di lavoro, con badanti clandestine, non può che essere “fuori regola”; la
Regione Veneto, dopo averlo concordato con il sindacato, sta erogando contributi
alle famiglie. Si tratta di un primo passo, ma non basta».
Le soluzioni, secondo il sindacato, sono difficili ma vanno affrontate e trovate:
«Per ciò che riguarda l’immigrazione occorre “sanare” l’esistente e prevedere quote di ingresso rapportate alla effettiva esigenza delle famiglie – dichiara ancora
Lorenzon –. Riguardo al mercato del lavoro occorre superare l’import irregolare di manodopera favorendo una pluralità di soggetti (pubblici e privati) che si
occupino di intermediazione di manodopera; pervenire a livello regionale ad un
contratto che definisca un trattamento economico e normativo capace di rispondere a queste nuove esigenze delle famiglie e delle lavoratrici. Riguardo infine ai
servizi sociali, occorre inserire le badanti nella rete dei servizi a favore delle persone non autosufficienti».
Q
uale futuro si può
prevedere per il fenomeno delle badanti? «La
nostra è una società in cui
gli anziani saranno sempre
di più. Di conseguenza ci
sarà sempre più bisogno di
badanti». È questa la convinzione di Ida Bellina; grazie al suo servizio di volontariato al Centro di ascolto
della Caritas foraniale di
Vittorio Veneto è a stretto
contatto con la realtà delle
donne straniere presenti
SEGUE DALLA PRIMA
U
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 30 gennaio 2005
dinata organizzazione civile. Oppure significa che siamo piombati
in una degenerazione totale dello
stato democratico, come è successo con il fascismo, il nazismo e il comunismo. Allora sì è necessario
contrapporsi nel modo più radicale e più chiaro possibile. Francamente non possiamo pensare di essere in simili situazioni. Ci sono state nel passato, ma le abbiamo superate da tanti anni ormai. Siamo uno stato democratico moderno; abbiamo già una Costituzione da tutti accettata: anche il linguaggio della lotta politica deve manifestare
questa nostra identità consolidata.
(GpM)
QUALE
FUTURO?
“Senza integrazione,
destinate a rimanere
un mondo a parte”
nel nostro territorio.
«Per loro la prospettiva
è quasi sempre quella di
tornare a casa dopo qualche anno. Ma ci sono anche casi di ricongiunzione
familiare: con l’arrivo del
marito, dei figli.
Per queste donne mancano luoghi d’incontro che
non siano i giardini pubblici, le piazze. E mancano anche occasioni di socializzazione e integrazione. Soli-
tamente rimangono divise
per etnie di appartenenza.
L’esperienza di giungere in Italia permette loro di
imparare molte cose sul nostro modo di vivere, sulla
nostra cultura, sulle possibilità e libertà per noi del
tutto normali. Ma restano
sempre una realtà a se stante.
Diversamente esse potrebbero rappresentare per
noi un arricchimento: imparando a conoscere la loro cultura, le loro storie personali, i loro valori».
Se ci aggiungiamo la
paura continua di quelle
che sono clandestine, sempre a rischio di forme di ricatto e sfruttamento, ecco
completato il quadro di un
fenomeno destinato a restare a lungo
“sommerso”,
un mondo a
parte, nonostante il valore
sociale che esse rappresentano. Come è accaduto, in altri
tempi, per le balie, le serve…
gli schiavi.
e
L’AZiON
Attualità
BADANTI
Domenica 30 gennaio 2005
(a sinistra) Suor Fiorenza Marchesin, di
Colfrancui, missionaria in Sudan; (sotto)
soldati e armi, un’immagine fino ad oggi
troppo comune, in Sudan
spiega suor Fiorenza – non
lo permette e obbliga ad attingere ai propri pozzi».
Lavoro? «Come cristiani
sono discriminati: non vengono assunti, e se ci sono licenziamenti sono i primi a
perdere il posto. E le donne
possono lavorare solo nelle
ville degli arabi». C’è un baratro gigante, racconta, tra
i poverissimi profughi e la
ricchezza della vita dei cittadini, arabi di lingua e musulmani di credo.
E le suore cosa fanno?
«Una goccia nell’oceano»
dice suor Fiorenza. Ma
gnerà portare a termine lo
sminamento della regione».
Ma prima del futuro c’è
il presente da superare. Un
presente in cui, come spiega suor Fiorenza, «anziani
non ce ne sono, perché nessuno arriva a quell’età».
Parla della sua gente,
i profughi
che arrivano dal sud
cristiano
a… sotto casa. Milioni
di profughi.
«Una sofferenza grandissima, che non
si può nemmeno descrivere», sintetizza lei. Vita in capanne di sabbia e baracche
di lamiera e alloggi di
bambù o di pietra cotta al
sole. Che di tanto in tanto il
governo rade al suolo con i
suoi bulldozer, costringendoli a essere profughi di
qualche chilometro ancora.
Morendo per le infezioni
dell’acqua non potabile: eppure basterebbe costruire
un pozzo. «Ma il governo –
quanto ci ha appena raccontato è ben di più di una
goccia: un centro di riabilitazione per disabili, una
scuola di cucito ed economia domestica che forma
chi a sua volta diverrà maestra di altre, otto scuole gestite dalla diocesi che accolgono centomila studenti fino alla terza media. Una
di queste scuole vede la sua
aula più grande trasformarsi in chiesa la domenica. «Qui non abbiamo costruito chiese, perché non
possiamo, ma anche perché
la priorità massima sono le
scuole, l’educazione umana
e cristiana» spiega asciutta
asciutta. «Ma la popolazione qui ha una fede fortissima, straordinaria. Come è
forte la loro pazienza: da 50
anni aspettano la pace».
Come è forte anche suor
Fiorenza, che per mesi lo
scorso anno ha assistito la
madre in coma. Ma poi ha
dovuto lasciarla per tornare
in Sudan. Lì dove la mamma la guarda dal cielo.
Tommaso Bisagno
Suor Fiorenza Marchesin a Khartoum
Sudan, la pace
La manovalanza attesa da 50 anni
ILLEGALI MA MOLTO UTILI
L
che ci conviene U
a strada è aperta ed
è difficile immaginare che resti deserta.
Dalla Moldavia, dall’Ucraina, dalla Russia, dalla
Romania è quasi un pellegrinaggio, incessante da
anni, quello delle donne di
mezza età che vengono da
noi a fare le badanti o le
colf.
E sono viaggi che nulla
finora ha potuto fermare,
nemmeno la Bossi-Fini.
Perché nei Paesi d’origine
non c’è alternativa a questa
forma di “emigrazione rosa”. E perché in Italia non
c’è alternativa a questa forma di immigrazione che
fornisce manovalanza a
basso costo laddove nessuno vuol andare.
Eppure questo fenomeno va guardato in controluce, per gli effetti che si
creano.
Nei Paesi di provenienza ci vuol poco ad immaginare le famiglie “spezzate”:
con figli senza la presenza
della madre che possa accudirli, educarli, dar loro
affetto; con mariti e parenti
che in qualche modo devono arrangiarsi a gestire
la casa. Per molte di esse
è probabile che quando ritorneranno a casa si ritroveranno con qualche soldo da parte, ma anche con
qualche problema in più
A casa nostra l’arrivo
delle badanti sortisce un
duplice effetto: da una parte solleva i familiari di anziani e malati dall’incom-
I
n questa settimana,
il 27 gennaio, si celebra in Italia la “Giornata della Memoria”: memoria dello sterminio degli ebrei d’Europa durante la seconda guerra mondiale. Preferisco parlare
di sterminio (questo è il
significato letterale di
shoah), piuttosto che di olocausto, perché non c’è
niente di religioso, di devoto nel “sacrificare” milioni di persone alla follia
nazista. E perché la strage ambiva ad essere totale, un olocausto, appunto,
ma in realtà non lo è stata, perché non poteva esserlo. Un resto di Israele
si è salvato, e con quel resto è stata preservata la
possibilità del riscatto per
coloro che quello sterminio lo avevano organizzato o tollerato, o che avevano fatto finta di non vedere.
benza della cura, spesso
però esonerando i parenti
dal dovere morale dell’assistenza e dell’accompagnamento; dall’altra parte
supplisce alle carenze delle strutture pubbliche che
dovrebbero curare ed accogliere gli anziani, specialmente non autosufficienti.
Di fronte a questa forma di clandestinità abbastanza innocua, anzi utile
per la nostra società, le forze dell’ordine non intervengono. Come potrebbero? Retate o controlli a tappeto metterebbero in difficoltà centinaia, migliaia
di famiglie, costringendole a rivolgersi alle istituzioni perché diano subito
risposte al problema dei
tanti anziani e malati tenuti in casa. Per il “pubblico”
s’innescherebbe un corto
circuito ancor peggiore.
Invece, a dirla tutta, la
loro regolarizzazione permetterebbe un miglior
controllo della presenza, una maggior regolarità negli adempimenti fiscali e
contributivi.
Quest’anno, per la prima volta, anche le Nazioni
Unite hanno dedicato, lo
scorso 24 gennaio, una
sessione speciale dell’Assemblea generale all’anniversario della liberazione
di Auschwitz. Le Nazioni
Unite sono nate come reazione alle atrocità della seconda guerra mondiale e
nella loro istituzione hanno avuto un ruolo importante intellettuali e uomini
politici di origine ebraica.
L’Onu ha fatto sorgere il
moderno stato di Israele,
un evento che non può non
ricordare le vicende dell’antico Israele. E tuttavia,
proprio nella gestione della vicenda israeliano-palestinese, l’Onu ha mostrato
in questi cinquant’anni tutti i suoi limiti di attore politico.
Negli ultimi decenni si
era creata un’apparente ostilità tra l’Onu e lo stato i-
na povertà inimmaginabile, una
speranza grande, una fede fortissima.
Si vive nei superlativi,
sbalzati tra picchi di dolore
e di amore, nei dintorni di
Khartoum, Sudan.
È la vita quotidiana che
ci racconta suor Fiorenza
Marchesin, 61 anni, originaria di Colfrancui, francescana elisabettiana, da cinque anni in Sudan.
Lei preferisce iniziare il
suo racconto dalla speranza: la pace. Ovvero l’accordo firmato all’inizio di gennaio tra il governo sudanese, di forte matrice islamica,
e i ribelli del Movimento di
Liberazione Popolare, che
operano nel sud del paese,
a maggioranza cristiana
(forte nel paese è anche la
religione animista). Proprio
nel sud del paese era esplosa la guerra civile che
ha costretto molti a fuggire, profughi.
«Siamo tutti contenti,
anche se è passato troppo
poco tempo perché si possano vedere cambiamenti
sostanziali. È un grande
passo in avanti, e brilla una
speranza per tutti. In particolare i profughi: tutti puntano a ritornare al loro paese, qualcuno
è già partito
per vedere
le condizioni. Ad esempio
biso-
SUDAN: La pace ritrovata,
dopo due milioni di morti
Ed ora i milioni
di profughi,
la povertà
le mine...
n accordo di pace per il Sudan dopo 21 anni di guerra civile. A Nairobi, in Kenia, è stata siglata nei giorni scorsi un’intesa tra il governo del
Sudan e i ribelli del Movimento popolare di liberazione. A firmare la storica
pace il vicepresidente sudanese Ali Osman Mohamed Taha e il capo dei guerriglieri John Garang, rappresentanti delle due parti, finora impegnate in un
lungo e sanguinoso conflitto, che ha causato almeno due milioni di morti.
Secondo quanto stabilito nel protocollo firmato dai contendenti, National Congress party (il partito al potere) e Spla (l’Esercito popolare di liberazione
del Sudan) formeranno un governo di coalizione. Il potere sarà decentralizzato, le entrate del petrolio saranno divise e si procederà all’unificazione dell’esercito. Alla fine di un periodo di interim di sei anni, il sud potrà votare
per la secessione.
L’intesa, però, non pacifica del tutto il martoriato paese africano: non comprende infatti la regione del Darfur, tuttora devastata dalla guerra civile, e
teatro di una delle più gravi emergenze umanitarie degli ultimi tempi.
U
NAZIONI UNITE ED ISRAELE
Memoria della shoah
ed antisemitismo
sraeliano, a causa del formarsi in seno all’Assemblea generale di una “maggioranza automatica” di
paesi che ha votato, almeno dalla guerra dei sei
giorni del 1967, una lunga
serie di dichiarazioni che
condannavano sistematicamente la politica “aggressiva” di Israele nei
confronti degli stati arabi e
di limitazione dei diritti dei
palestinesi. Non più di un
anno fa, l’Assemblea ge-
nerale non era riuscita a
far approvare una risoluzione di condanna dell’antisemitismo, per l’opposizione dei paesi arabi, che
vedevano in essa un possibile cedimento politico
alle posizioni israeliane.
Nel 2001 la conferenza di
Durban sul razzismo è virtualmente fallita proprio
per la scelta di inserire nel
documento finale un riferimento, per quanto generico, alla questione israe-
5
lo-palestinese, presentando lo scontro politico in
termini tali da farlo apparire come una lotta razziale. Raramente la questione israeliano-palestinese ha potuto essere
trattata in modo costruttivo in sede Onu: alle pregiudiziali anti-israeliane
dei paesi arabi si è infatti
contrapposta la politica filo-israeliana degli Stati Uniti (dove vive la più nu-
merosa comunità ebraica del
mondo).
È importante quindi che
l’Onu abbia tenuto una solenne sessione
speciale per ricordare i campi di concentramento nazisti e chiedere
che quelle atrocità non siano mai dimenticate. L’antisemitismo è ancora, in
gran parte del mondo, una straordinaria cartina al
tornasole che misura la
tendenza al razzismo di una comunità. La formula
“dimmi che cosa pensi degli ebrei, e ti dirò quanto
sei esposto al contagio del
razzismo”, può sembrare
banale, ma è vera. Anche
oggi.
Paolo De Stefani
6
e
L’AZiON
Attualità
Domenica 30 gennaio 2005
progetto più strategico. Questa è la
sfida della mia gestione. La Casa
delle Libertà non può perdere opportunità perché non riesce a fare
aggregazione».
Come è trascorso il primo mese da coordinatore?
«Diversamente dalle mie paure
dovute alle notizie di stampa, ho trovato un clima di collaborazione, c’è
la voglia di raggiungere obiettivi.
Forza Italia è il più giovane tra i
grandi partiti italiani, non è mai stata strutturato».
Ma non pesa,
er il suo fare conciliante ed
oltre alla “gioecumenico Floriano Zamvane età”, anFORZA ITALIA
bon si è guadagnato lo
che la storia poin provincia di Treviso
scherzoso appellativo di “don”. Ma
litica diversa
i traguardi che ha raggiunto - due
dei dirigenti?
volte sindaco di Conegliano, due
«Più grande è
Iscritti: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . circa 5.000
volte presidente della Conferenza
il
partito,
più voci
Coordinamenti comunali: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70
dei sindaci dell’Ulss 7, e da un meci
sono,
più
bisoAmministratori (sindaci, assessori, consiglieri): . . 300
se coordinatore provinciale di Forgna fare sintesi».
Parlamentari: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
za Italia - dicono che l’uomo sa il fatLa Lega in queConsiglieri regionali: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
to suo, conosce le regole della polisti anni ha difeAssessori regionali: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
tica, e sa come muoversi in quel
so con i denti la
Consiglieri provinciali: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
mondo. Per certi versi ricorda i mopropria identità
di di un “cavallo di razza” della Dementre Forza Imocrazia Cristiana, Arnaldo Forla- munque, è il risultato del partito».
talia in provincia è apparsa
Scorrendo i nomi di chi conni: sempre composto ed equilibraremissiva. Condivide l’analita nel partito si ritrova tanta
to ma con le idee ben chiare sull’osi?
DC. Senza dirlo avete rifatto
biettivo da raggiungere.
«Il problema è duplice: da un lala Balena Bianca?
Nei prossimi due mesi la proto la necessità della differenziazio«Forza Italia, nel momento in cui ne. Vi sono temi cari alla Lega, su
verbiale calma di Zambon sarà messa a dura prova dalla campagna e- si è costituita ha raccolto il consen- cui si può discutere, ma su cui FI
lettorale per le regionali. Una cam- so del ceto moderato, cristiani-libe- non può appiattirsi. L’altra ragione
pagna elettorale impegnativa più rali e laici-liberali. In un sistema e- per cui FI è poco visibile a livello
per la concorrenza interna alla Ca- lettorale che ha ridotto i soggetti po- territoriale è la disposizione naziosa delle Libertà che per lo scontro litici, Forza Italia è diventato il con- nale, molto contestata e che io ritenitore dell’ex pentapartito. Que- tengo superata, di non disporre del
con il centosinistra.
Zambon, quale sarebbe un sto differenzia il centrodestra, che simbolo sotto i 15 mila abitanti».
oggi conta 4 “contenibuon risultato di
Chi è l’iscritto di Forza Italia?
tori”, dal centrosinistra
Forza Italia per le
«Impossibile fare un identikit, vi
che è molto frammen- aderiscono persone di tutti i ceti».
regionali?
tato».
«Mantenere i tre
Le posizione del suo partito
I suoi predecessori
consiglieri regionali»
su tre questioni regionali scotalla guida di Forza IGira un sondagtanti: sanità, inceneritore e
talia hanno dato l’imgio che dà primo
cave...
pressione di essere
Sernagiotto, se«Nella sanità il governo Galan ha
in grossa difficoltà a rappresentato la garanzia della quacondo Geromiletgovernare il partito. lità. Per quanto riguarda l’incenerito, terzo Gava. Ne
Come mai?
è a conoscenza?
tore c’è un Piano provinciale sui ri«Non è un problema fiuti e da lì bisogna partire. Le cave
«Girano tanti sondi una contrapposizio- sono una necessità ma l’attività edaggi che dicono di
ne tra le diverse “ani- strattiva va disciplinata e bisogna tetutto. Io credo al risultato a urne chiuse. Floriano Zambon, sindaco di Conegliano e me” di Forza Italia ma ner conto del territorio».
coordinatore provinciale di Forza Italia di maturazione di un
Quel che conta, coFederico Citron
VIAGGIO DENTRO I PARTITI
TREVIGIANI IN VISTA DELLE ELEZIONI
REGIONALI DEL 3-4 APRILE
Forza Italia, un
primato da difendere
P
priolo nella provincia di Treviso,
creando un precedente valido, a livello giuridico, in
tutta Italia».
Proprio giovedì 26 la Camera dei Deputati ha discusso la proposta di legge
che andrebbe a modificare
l’attuale normativa sulla
caccia. Le proposte di modifica sono fortemente criticate, oltre che dal Cpv, anche dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime
della Caccia, che in particolare si oppone ai punti
che riguardano: l’allungamento della stagione di
caccia (da agosto a febbraio anzichè da settembre
a gennaio), l’estensione
delle specie cacciabili e la
depenalizzazione di
alcuni dei reati attualmente previsti,
come la caccia di frodo o in aree protette,
l’abbattimento e il
commercio di specie
protette e l’attività venatoria nei giorni di
silenzio.
Ginevra Lamberti
SANITÀ / DAL 1. FEBBRAIO
Arriva la ricetta
a lettura ottica
S
e non ci sarà una proroga dell’ultima ora,
possibile alla luce delle difficoltà rilevate da più parti,
da martedì prossimo 1. febbraio, entrerà in vigore su
tutto il territorio nazionale
il nuovo modello di ricetta
a lettura ottica, sperimentata finora in cinque regioni.
L’obiettivo è quello di
monitorare la spesa sanitaria a livello nazionale e analizzare le performance
complessive del Sistema Sanitario nazionale.
È una novità che non
complica le cose per gli assistiti che si recheranno dal
medico e poi in farmacia.
Anzi, ci sarà un
vantaggio: la
prescrizione
del farmaco e
delle prestazioni diagnostiche
non sarà più “esclusiva” del
medico di base,
poiché la ricetta a lettura ottica potrà essere fatta anche
da altri medici, dagli specialisti ambulatoriali agli ospedalieri, dal “118” alla
Guardia medica.
Tre elementi principali
caratterizzano questa novità: l’identificazione certa
e rilevabile dell’assistito tramite la Tessera sanitaria; l’identificazione certa del medico prescrittore tramite la
ricetta a lettura ottica; la comunicazione per via telematica ed in tempo reale al
Ministero delle Finanze dei
dati rilevati dalle ricette al
momento dell’avvenuta erogazione delle prestazioni.
DIBATTITO A VITTORIO VENETO
CORSO PER INSEGNANTI
Anacronistica caccia
iniziato questa settimana a Conegliano un Corso di aggiornamento per docenti e dirigenti
delle scuole statali e non statali ed anche studenti
prossimi alla maturità.
“Globalizzazione: alla ricerca degli equilibri planetari” sarà il tema delle quattro lezioni in programma.
Ad organizzare il corso è la sezione di Conegliano
dell’Uciim, l’associazione professionale cattolica di dirigenti, docenti e formatori della scuola. L’Uciim è riconosciuta dal Miur come ente qualificato per la formazione dei docenti. Sarà rilasciato un attestato di
partecipazione.
Il corso è iniziato mercoledì 26 con una lezione di
“preludio” sul tema “Fiabe di identità”, tenuta da Roberto Filippetti, esperto di arte e letteratura.
Mercoledì 9 febbraio il tema sarà: “La pervasività
dei processi di globalizzazione”, con l’intervento dei
professori Angelo Ferro e Giovanni Raeli dell’Università di Verona.
Lunedì 21 febbraio sul tema “La globalizzazione tra
storia e politica” ci sarà una relazione di Fulvio Salimbeni, docente di storia contemporanea all’Università di Udine,
Giovedì 24 febbraio sul tema “Globalizzazione o
neocolonialsimo?” ci sarà la relazione di Francesco
Leoncini, docente di storia dei paesi slavi dell’Università di Venezia.
Sede del corso sarà la Casa Toniolo di via Galilei
32 a Conegliano, Le lezioni, seguite da un dibattito, si
terranno dalle 15.30 alle 18.30.
Per informazioni ed iscrizioni: Carla Montorsi Ghiro, tel. 0438. 24831.
M
artedì scorso a
Vittorio Veneto,
presso la sala convegni della biblioteca civica, si è
svolta la conferenza dibattito “La caccia ha ancora
un senso oggi?”, promossa da Coordinamento Protezionista Veneto, Lega per
l’Abolizione della Caccia
del Veneto e Lega Anti Vivisezione di Belluno. I dati citati dai relatori parlano
di 51 morti (50 cacciatori e
un civile) e 89 feriti nella
passata stagione venatoria
italiana. Tra questi, numerosi gli incidenti verificatisi nelle nostre zone. Il 26
settembre dell’anno appena passato, a Tarzo, è morto il 56enne Angelo Fava,
colpito erroneamente da
un suo collega cacciatore.
Lo scorso novembre, Campodipietra ha visto il 58enne Giancarlo Cappellazzo
colpito a una coscia dal
compagno di battuta, che
credeva di aver puntato il
suo fucile contro una lepre
nascosta in una siepe. Ancora, il 3 novembre del
2002, a San Pietro di Feletto, un altro cacciatore
moriva a causa di un colpo
di fucile del suo collega.
Tra le esperienze delle
associazioni ambientaliste
venete ci sono anche vittorie, come quella del dicembre scorso, quando racconta Andrea Zanoni,
presidente della Lac Veneto - «il Consiglio di Stato ha
dichiarato illegittima la
caccia ai cuccioli di ca-
È
I più diretti interessati all’introduzione di questa novità sono i medici di base.
La nuova ricetta richiederà
loro una maggiore attenzione e un periodo di rodaggio: il sofisticato sistema di lettura ottica li obbligherà a compilare con attenzione le ricette.
Nella nuova ricetta, oltre
a nome e cognome dell’assistito, il medico di base
scriverà i farmaci o le prestazioni giudicate necessarie e indicherà la diagnosi e
l’eventuale esenzione.
La grande novità è la lettura ottica che, in ogni farmacia, sarà effettuata sulla
ricetta attraverso appositi apparecchi, in modo
che i dati
possano confluire subito
all’Agenzia
delle entrate:
sarà quest’ultima a conteggiare, in tempo reale, i rimborsi dovuti alle farmacie e
ad avere un aggiornamento
costante sull’entità della
spesa farmaceutica.
Ma è prevista una doppia verifica: le ricette, periodicamente, saranno inviate alle Ulss che effettueranno un controllo sulla appropriatezza delle prestazioni. Con questo meccanismo le Ulss potranno fare
verifiche sull’eccessivo uso
di un medicinale o su eventuali anomalie nelle esenzioni e nel rapporto fra le
diagnosi effettuate e i farmaci prescritti.
FAMIGLIA:
Convegno
a Conegliano
S
abato 29 gennaio al
Teatro Accademia, a
Conegliano, dalle 9.00 alle
16.30 si tiene un convegno
sul tema “Tempi del lavoro
e tempi della famiglia”, organizzato dall’Ulss 7, in collaborazione con la Conferenza dei Sindaci, la Pastorale familiare di Vittorio Veneto, l’Afi, l’Altra Impresa e
il Centro Servizi per il Volontariato di Treviso.
Interverranno
Luigi
Campiglio, docente di politica economica dell’Università
Cattolica di Milano, Paola Di
Nicola docente di sociologia
dell’Università di Verona,
Pierpaolo Donati docente di
sociologia della famiglia dell’università di Bologna, Luisa Santolini presidente Forum Nazionale delle Famiglie, Fulvio Scaparro fondatore di Gea (Genitori Ancora). È previsto anche l’intervento del sottosegretario al
Lavoro e alle Politiche Sociali Maurizio Sacconi.
e
L’AZiON
Veneto Sociale
Tanti finanziamenti per i lavori al via nel 2005
Il Piccolo Rifugio
ha amici sensibili
Il Piccolo Rifugio come apparirà al termine dei lavori di ristrutturazione
A
rriva da Venezia
un fondamentale aiuto al Piccolo Rifugio. Nella seduta del 22 dicembre, infatti, la giunta regionale veneta ha deliberato un finanziamento di 450 mila
euro a favore della struttura e in particolare ai radicali lavori di rinnovamento e ristrutturazione
che il Rifugio ha di recente presentato, per una
spesa prevista di quasi 2
milioni di euro.
«Lo interpretiamo come un riconoscimento
non solo alla bontà del
progetto di ristrutturazione – commenta Dino
Mulotto, responsabile
della sede di viale della
Vittoria – ma anche alla
progettualità sociale del
Piccolo Rifugio, alla sua
storia di solidarietà e di
risposta concreta ai bisogni delle persone disabi-
li del territorio e delle loro famiglie. Ringraziamo
l’assessorato ai ser vizi
sociali e gli assessori regionali e amministratori
locali che, conoscendo
personalmente e da tempo il Piccolo Rifugio, hanno consentito il riscontro
positivo alla domanda di
finanziamento».
Lo stanziamento per-
AL PICCOLO RIFUGIO: Formazione
per volontari al fianco dei disabili
I
mparare a stare a fianco dei disabili come amici solidali. E imparare a collaborare e decidere insieme
in un gruppo di volontari.
Sono questi i due obiettivi del corso di formazione “La
progettazione educativa” organizzato con il Centro di servizio per il volontariato dall’associazione Lucia Schiavinato, che raccoglie i volontari che operano al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto. È proprio quest’ultima la sede
dei quattro incontri di formazione (tutti alle 20.30), che
saranno tenuti da Carlo Donadel e Federica Bastianello.
Questo il programma nel dettaglio: martedì 1 febbraio
“Lo stile autorevole nell’agire educativo”, martedì 8 “Regole o carezze: l’intervento regolativo con persone disabili adulte”; martedì 15 “Affrontare i problemi educativi
in gruppo”; martedì 22 “Prendere decisioni in gruppo”.
I posti sono limitati, è necessario iscriversi entro il 28
gennaio. La partecipazione è gratuita.
IN 13 PIAZZE DIOCESANE
L’INIZIATIVA DELL’AIRC
TREVISO
Il Cds: una
nuova sede
per il carcere
minorile
Arance anticancro
S
abato 29 gennaio un
milione e quattrocentomila chili di arance
rosse di Sicilia, generosamente donate ad Airc dalla
Regione siciliana, “scenderanno in piazza”. In oltre
duemila 500 piazze italiane,
con un contributo di otto euro, si potrà acquistare una
reticella da tre chili di arance e sostenere la ricerca,
giacché tutto il ricavato andrà all’Airc, Associazione italiana per la ricerca contro
il cancro.
«Lo scorso anno – dice il
presidente Airc Alfio Noto –
grazie ai proventi della vendita di arance abbiamo potuto finanziare il 53% delle
richieste pervenute, finanziando 338 progetti di ricerca contro i 776 pervenuti».
Assieme alle arance
verrà consegnato il libretto
“Il sapore del benessere”:
un ricettario illustrato incentrato sull’arancia, “frutto del benessere” per eccellenza.
Alfieri
della
campagna Airc sono i giovani “chef
patron” aderenti
alla sezione italiana dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe.
Settantacinque ristoratori e
maestri d’alta cucina, tutti
giovanissimi che, oltre ad aver dato ad Airc un significativo sostegno economico,
dal 22 al 29 gennaio stanno
facendo dell’arancia la regina delle loro tavole e dei loro menu. Fra essi anche il
Gellius di Oderzo e il Dolada di Pieve d’Alpago.
le piazze della diocesi in cui
si potranno comprare le “Arance anticancro”.
Ceggia
(piazza del
municipio), Cessalto (piazza Martiri), Conegliano
(piazza 18
luglio), Motta (piazza Luzzatti), Oderzo (piazza Grande), Ponte di Piave (piazza
Garibaldi e via Roma), Sacile (piazza del Popolo), Salgareda (via Roma e viale Veneto), San Donà (piazza Indipendenza), Tarzo (via Roma), Torre di Mosto (piazza del municipio), Villa di
Villa di Mel (piazza Indipendenza), Vittorio Veneto
(piazza del Popolo).
E da Gellius
un menu a
tutta arancia
Tutte le piazze
Ecco nel dettaglio tutte
mette di avviare con tranquillità il primo stralcio
dei lavori, che prevede la
sistemazione e l’ampliamento della sede della
comunità femminile (le
ospiti saranno costrette
a un temporaneo trasloco), la realizzazione di alcuni locali polifunzionali
(ad esempio il salone per
le attività ricreative che
ospiti e altre persone disabili del territorio svolgono anche con la collaborazione dell’associazione Lucia Schiavinato)
e della centrale termica.
Ma non è certo solo la
Regione ad aver dimostrato attenzione solidale al progetto di rinnovamento.
«Ci sentiamo incoraggiati dalla confermata
sensibilità e generosità di
molti amici, conoscenti e
di tante persone che, da
quando abbiamo reso
pubblico il progetto, hanno voluto concretamente
contribuire alla sua realizzazione – dice ancora
Mulotto –. Anche alla
diocesi di Vittorio Veneto rivolgiamo in tal senso
un sentito ringraziamento».
Spicca anche la generosità dei panifici del Vittoriese che su stimolo del
collega Gioi Tami si sono trasformati in “Amici
del Piccolo Rifugio”, donando di tasca propria l’equivalente di quanto donavano i loro clienti, in
particolare nell’acquisto
dei panettoni artigianali.
Dello stato della raccolta fondi come pure
dell’avvicinarsi del via dei
lavori darà dettagliato e
trasparentissimo rendiconto il Piccolo Rifugio
stesso nelle prossime
settimane.
Tommaso Bisagno
“C
omune di Treviso, Provincia,
Ulss, prendetevi le vostre
responsabilità sul carcere
minorile!”.
È quanto scriverà alle istituzioni il Centro di servizio per il volontariato di
Treviso in previsione dell’incontro in programma
con esse ad aprile.
Un richiamo necessario: più volte è stata sottolineata l’inadeguatezza logistica dell’istituto penale
minorile, l’unico del Veneto; una sede inadeguata limita il processo di rieducazione e reinserimento
dei ragazzi.
E il Cds si è fatto carico
di promuovere un confronto tra istituzioni che
porti a individuare una
nuova sede.
Domenica 30 gennaio 2005
7
CON LA ONLUS SERVITIUM
Formazione per
educatori alla salute
I
mparare a educare
bambini e giovani. Imparare a essere formatori
nelle scuole di ogni ordine,
in particolare nel settore
dell’educazione alla salute,
sempre più centrale nei
curricula scolastici.
La filosofia è quella dell’educazione tra pari: non
impartire lezioni a uditori
passivi, ma sviluppare l’apprendimento attraverso lavoro di gruppo, comunicazione, stimoli alle emozioni e al proprio vissuto.
Lo scopo potrà essere
anche iniziare a collaborare per il settore scuola con
Servitium, la onlus fondata
dalla Caritas diocesana che
ha proprio
nell’educazione alla salute uno
dei
suoi impegni cardine.
Per tutto questo
c’è “Progetto domani”, il
laboratorio di formazione
proposto da Servitium: otto incontri a Conegliano al
patronato della parrocchia
di San Pio X dalle 15 alle 18
di un sabato pomeriggio ogni due da febbraio a maggio. Più l’affiancamento dei
partecipanti agli operatori
già ora attivi nell’educazione alla salute nelle scuole
del nostro territorio.
Destinatari? Educatori
in vari ambiti che desiderano accrescere le proprie
competenze; insegnanti,
pedagogisti, psicologi, assistenti sociali; dirigenti
scolastici, volontari, genitori e chiunque si trovi a vivere una relazione educativo-formativa.
Ecco il programma nel
dettaglio. Primo incontro,
19 febbraio, “La normativa
sull’educazione alla salute”, con Gianfranco Araldi;
secondo, 5 marzo, “I fondamenti del comunicare
mass mediale” con Alessandro Cappellotto; terzo, 19 marzo, “Comunicare
con i nuovi e vecchi media” con il
professor Italo De
Sandre; quarto e
quinto, 2 e 16 aprile, “I fondamenti del comunicare interpersonale” con Carlo
Donadel; sesto e
settimo, 30 aprile e 14 maggio, “La comunicazione
nelle relazioni di aiuto” con
don Giuseppe Sovernigo;
ottavo, 28 maggio, “Progettazione, gestione e verifica” con Raffaello Martini. Informazioni: [email protected]. (TB)
Per i corsisti
possibilità
di lavorare
con la onlus
della Caritas
8
Domenica 30 gennaio 2005
e
L’AZiON
Attualità / Economia
LE SFILATE E LE FESTE IN DIOCESI
VERIFICA SULLE QUANTITÀ
Appuntamenti di Carnevale
Prosecco doc
via ai controlli
T
empo di Carnevale!
E come ogni
anno si ripetono ai quattro
angoli della diocesi le colorate sfilate dei carri mascherati, frutto dell’impegno di piccoli grandi gruppi di appassionati, dalle
scuole materne all’Acr agli
amici del borgo alle Pro loco.
Hanno già preso il via i
Carnevali di Marca: la sfilata inaugurale ha colorato
Susegana domenica 23.
Domenica 30 i gruppi saranno a Pieve e Villorba,
domenica 6 a Vittorio Veneto e martedì 8, Martedì
Grasso, affolleranno il centro di Conegliano. Ventitré i carri annunciati al via
di queste sfilate, dall’inizio
previsto sempre alle 14.
Fra di essi anche diocesani: l’Acr di Sarano e quella
di Susegana, la Filarmonica di Conegliano, il gruppo
Amici 91 di Susegana, il
gruppo Bolda di Santa Lucia, il Dal Santo di Prata, il
Fantasia di Fontanelle, il
Fon Fierun di Corbanese,
il Gruppo Giovani di Prata,
i Tamburini di Conegliano,
la scuola Cerletti di Cone-
gliano,
le
Majorette di
Prata, le Pro
loco di Villanova di Prata
e Vallonto, le
scuole materne di Bagnolo,
Fontanelle e
Solighetto, la
Scuola di Danza di Conegliano. Alle sfilate dei Carnevali di Marca
è legata anche una lotteria
con una Panda come primo
premio. Il 5% di tutte le offerte del Carnevale sarà devoluto in beneficenza, metà
ad enti e associazioni che
operano a livello locale,
metà alle vittime del maremoto.
Informazioni:
www.carnevalidimarca.it,
0438-415138.
Gran carnevale anche a
Pordenone: la sfilata dei
carri è in programma per
domenica 30 alle 14.15 lungo viale Martelli, e di lì fino a via Mazzini. La nostra
diocesi sarà rappresentata
dal Gruppo Amici di Maria
Bambina di Torre di Mosto, dal gruppo Dal Santo e
dalle Majorettes di Prata e
dall’Associazione festeg-
D
giamenti di Maron. Mentre a Prata l’allegria dei carri ha fatto tappa la scorsa
domenica 23, con una nutrita presenza diocesana.
Cinque i gruppi in concorso al Carnevale di Ceggia, e tutti del paese. Per
maggiori dettagli su questa
manifestazione – gli appuntamenti si susseguono
dal 3 al 13 febbraio – vedi
l’articolo nella sezione Veneziano.
Domenica 30 Carnevale
in piazza dalle 14 anche a
Carve e a Motta. A Sacile si svolgerà sabato 5 febbraio, con partenza alle 15
e itinerario per le vie del
centro, la grande sfilata dei
carri organizzata dalla Pro
Sacile.
Tommaso Bisagno
a lunedì 17
gennaio nei vigneti e nelle cantine
della zona del Prosecco Doc di ConeglianoValdobbiadene sono
all’opera i consulenti
del Consorzio di tutela per dare attuazione al Piano dei controlli della denominazione previsto dal ministero delle Politiche agricole. Piano che mette in piedi un sistema di verifica della corrispondenza quantitativa tra la superficie coltivata, l’uva doc prodotta e il vino certificato a denominazione di origine posto in bottiglia. Il tutto al fine di consentire al Consorzio di avere un controllo reale della
denominazione e garantire
il rispetto del disciplinare
che regola la produzione.
«Con il Piano dei controlli – spiega il direttore del
Consorzio Giancarlo Vettorello – si va a tutelare la produzione del Prosecco Doc
mediante l’accompagnamento dei produttori verso
un miglioramento costante
della qualità. L’azione del
Consorzio non ha assoluta-
mente scopi repressivi. Il
Piano va letto come opportunità: con i dati sempre aggiornati sulla produzione,
sull’andamento del mercato e sulle scorte, potremo
stabilire una politica commerciale sulla base di dati
reali». Al Consorzio sono
anche convinti che l’appli-
cazione dei controlli farà
crescere la “stima” del consumatore verso il Prosecco
Doc dal momento che questo diventerà un prodotto,
in un certo senso, “certificato”.
Concretamente i controlli sono di due tipi:
sulle carte (dichiarazioni, bolle...) e sul “campo”. «In particolare –
spiega Vettorello – abbiamo l’obbligo di controllare, ogni anno, l’esistenza del 25 per cento dei vigneti dichiarati
nell’apposito Albo. Altro
controllo è quello sulla resa
per ettaro (il disciplinare
prevede una produzione
massima di Doc pari a 120
quintali per ettaro, ndr): attraverso un metodo scientifico si verifica, nel vigneto,
qual è la produzione di uva».
AGRICOLTORI PREOCCUPATI
I
n tutto il territorio della Doc Conegliano-Valdobbiadene si stanno susseguendo incontri con produttori, vinificatori e imbottigliatori per illustrare metodologie
e finalità del Piano dei controlli. E per vincere alcune resistenze alla sua attuazione. Resistenze che trovano appoggio anche presso i sindacati e alcune cantine sociali.
A fare problema non è tanto il Piano dei controlli, considerato in generale necessario per tutelare la denominazione, ma le modalità con cui è stato avviato dal Consorzio. Alla fine è lì, sul rapporto di fiducia esistente tra
produttori e Consorzio, che si gioca la riuscita di tutta
questa importante operazione.
e
L’AZiON
Economia
Il fallimento del Consorzio intercomunale allevatori mette
oltre 300 famiglie nel dramma: 6 milioni di euro il “buco”
presunto. C’è anche chi rischia casa e terreno
Paura a Bibano
D
efinire di grave
ansia lo stato d’animo delle persone coinvolte nel fallimento del Consorzio intercomunale allevatori di Godega (conosciuto come Mangimificio Coop) è persino riduttivo, oltre che sinceramente comprensibile. La vicenda infatti è ancora in via
di definizione, ma le nubi all’orizzonte sono nere.
I numeri della questione
sono eloquenti: oltre 300 coltivatori, quindi altrettante famiglie, rischiano di perdere
non solo i risparmi, ma anche – chi ha firmato fideiussioni bancarie – casa e
terreno, ovvero tutto quello
che hanno. L’esposizione
dei finanziatori della cooperativa ammonterebbe a circa 2 milioni 800 mila euro,
mentre complessivamente
il “buco” arriverebbe a circa
6 milioni di euro netti.
L’ultimo passaggio ufficiale si è svolto qualche giorno prima di Natale, quando
il Comune ha organizzato
un affollato pubblico incontro per spiegare la situazione, dopo la bocciatura sentenziata il 7 dicembre da parte del Tribunale di Treviso
della proposta di concordato preventivo presentato dalla Nord Mangimi spa (unica ditta offerente). Una bocciatura causata da uno sbilancio di 890 mila euro conseguente, almeno per il 50%,
al collegamento di questa vicenda a quella del Centro
zooavicolo del Piave (legato a filo doppio con il Consorzio) per il quale il con-
cordato è stato invece concesso: un’azienda debitrice
del Consorzio e creditrice
del Centro zooavicolo, sarebbe stata declassata da
privilegiata a chirografaria,
quindi destinata a recuperare non il 100% ma il 40%
del credito, e quindi non più
in grado di rifondere in toto
il debito nei confronti del
Consorzio. In seguito a questo, niente concordato preventivo per il Mangimificio
e via alle procedure per il
concordato fallimentare.
Una situazione che ha
spiazzato tutti, specialmente
dopo che nei mesi scorsi era stata costituita la Nord
Mangimi spa (azienda partecipata in cui figura anche
la Soligo Latteria Spa): per
consentire al mangimificio
di continuare a esistere la
nuova società era subentrata nell’azienda, dipendenti
compresi, con la formula del
contratto di affitto di 36 mesi. Si era quindi profilata l’i-
potesi del concordato preventivo, ritenuto come un
passaggio tecnico dall’esito
scontato. E invece la doccia
fredda del rifiuto e del conseguente fallimento.
Nella riunione convocata
a Natale per spiegare lo stato di fatto e le prospettive,
sembrava che la Nord Mangimi potesse concorrere nel
rilevare l’azienda, facendo
un’“offerta migliorata” (ovvero arrivando a rifondere i
creditori come se si trattasse di un concordato preventivo): poi però, nella stessa sera, quella che doveva
essere un’offerta è sembrata ridursi a mera ipotesi.
«Vogliamo vederci chiaro» ha detto in quella sede,
e ribadisce oggi, Giorgio Feston, presidente provinciale
della Confederazione italiana agricoltori, che si sta
dando da fare per tutelare
numerosi ex soci della cooperativa. «Presenteremo un
esposto in procura – continua Feston – perché emergano le responsabilità di
questa situazione: riteniamo
infatti che presidenti e revisori dei conti non potessero
non essersi accorti che la situazione stava precipitando.
E nessuno invece ha mai
informato soci e finanziatori». «Nel corso degli anni –
CONVEGNO A GODEGA
fronto”, in programma venerdì 4 febbraio al Palaingresso della Fiera.
«Dopo anni di teoria –
continua l’assessore – sull’importanza della bioedilizia, è il momento
della pratica: oggi
possiamo non solo
vedere quanto è
già stato realizzato
nel settore, ma anche valutarne l’efficacia. Il costruire
ecologico oggi è una realtà
e i suoi vantaggi sono evidenti: utilizzare materiali naturali, risparmiare energia,
gestire correttamente i rifiuti, razionalizzare l’uso di
terra, aria e acqua si può, si
deve ed è utile fare».
Al convegno, che durerà
tutta la giornata con inizio alle 8.30, partecipano come relatori i rappresentanti dell’Associazione nazionale architettura bioecologica, oltre a numerosi professionisti
che si sono cimentati in queste tematiche in varie zone
d’Italia e d’Europa.
Costruire... bio
«U
n amministratore che si dica
sensibile ai temi ambientali
dovrebbe adoperarsi per l’adozione di tali criteri, da una
parte incentivando i privati,
e dall’altra ponendoli alla base dell’edilizia pubblica».
Con queste impegnative
parole l’assessore all’am-
biente ed ecologia
del Comune di Godega Sant’Urbano
presenta il convegno dal titolo “Linee guida e sistemi
di valutazione per
l’architettura sostenibile.
Progetti dimostrativi: ItaliaEuropa, esperienze a con-
Sportello
del
CITTADINO
A cura dell’Avvocato NICOLA TODESCHINI
e ciò indipendentemente
dal danno-conseguenza.
Il giudice ha sottolineato il comportamento
negligente del Comune, che non ha mai
riscontrato se non a distanza di notevole
tempo i numerosi inviti del cittadino a
monitorare quel tratto di strada affinché
la sua incolumità fosse preservata. Anche questa pronuncia (il sindaco è stato
condannato a pagare duemila euro di danni) ricorda a cittadini e pubbliche amministrazioni che le lettere di segnalazione
delle potenziali insidie debbono essere
riscontrate e debbono essere presi provvedimenti in tempo utile: non solo perché il silenzio può costituire omissione
d’atti d’ufficio, ma anche per il rischio di
dover pagare dei risarcimenti per i ritardi nel provvedere a diminuire se non ad
eliminare i rischi.
Avv. Nicola Todeschini
Unione nazionale consumatori
Com. prov. Treviso Tel. 0438-420581
PERCORSI ACCIDENTATI:
PAGHI IL SINDACO
I
l Giudice di pace di Roma ha condannato il sindaco e il Comune a risarcire il danno esistenziale rappresentato dallo stress e dal turbamento al quale
sia stato sottoposto un pedone costretto ad
attraversare più volte al giorno un ponte
sul cui marciapiede (alto pochi centimetri) vi era un continuo e indisciplinato transito di motocicli che lo sceglievano per
percorrere la strada in sicurezza, esponendo però i pedoni al rischio di essere investiti.
Il danno è stato considerato di tipo esistenziale in quanto nessuna lesione patologica aveva toccato l’integrità fisica della
persona, ma un danno alla libera espressione della personalità umana per i disagi
che la persona ha dovuto affrontare nel
sollecitare numerose volte il Comune di
Roma ad adempiere i suoi precisi doveri,
Domenica 30 gennaio 2005
aggiunge Marco Golfetto,
responsabile zonale della
Confederazione – tanti consiglieri del Consorzio hanno firmato fideiussioni fidandosi ciecamente e oggi
rischiano di perdere tutto.
Addirittura si sono trovati
coinvolti consiglieri che da
anni non hanno più niente a
che fare col mangimificio.
Da parte nostra stiamo cercando di aiutare soci e finanziatori, tenendoli informati sulle possibilità legali,
evitando così l’ulteriore beffa di dover spendere denaro con gli avvocati per cercare di riavere quello che
spetta loro.
Non dimentichiamo che
questa situazione danneggia gravemente la credibilità della cooperazione, che
riteniamo fondamentale in
questo periodo di crisi di
competitività della nostra agricoltura».
Il Comune di Godega
(che è anche creditore) ha
chiesto ufficialmente a Provincia e Regione di prendersi a cuore la vicenda, che
con questi numeri, e considerate le dimensioni del
paese, rappresenta un problema sociale di grande gravità: è già successo infatti in
passato che tali enti intervenissero in aiuto di cooperative in difficoltà.
Alessandro Toffoli
VINI
Nuovo presidente
per il Consorzio
del Torchiato
di Fregona
I
l Consorzio Torchiato
di Fregona ha il suo
nuovo presidente, eletto
dopo la nomina del nuovo
Consiglio. È la dottoressa
in agraria Stefania Pollini. I
vicepresidenti sono Luciano Chies e Francesco Tomasi; i consiglieri Giacomo
Ciot, Michele Da Frè, Claudio Dell’Antonia, Egidio De
Zan, Giorgio De Zan, Mariano Pizzol, Alessandro
Salatin, Emanuele Uliana.
I nuovo Consiglio si è
subito messo al lavoro per
l’allestimento della trentunesima edizione della Mostra del Torchiato doc inserita nel calendario della
“Primavera del Prosecco”
e in programma dal 23 aprile al 1 maggio.
BANDO PROVINCIALE
S
cade il 31 gennaio il bando per
accedere al quarto “Fondo
creditizio per l’imprenditoria al femminile”. Il bando, indetto dalla Provincia di Treviso, assieme a Camera di Commercio,
associazioni produttive e di istituti
di credito operanti nel territorio, è
innovativo rispetto ai precedenti perché permette l’agevolazione anche
per spese rivolte all’internazionalizzazione dell’azienda e che, a differenza degli altri strumenti agevolativi regionali e nazionali, necessita
solamente di una rappresentanza
femminile del 50% nella compagine societaria, e non di 2/3 come richiesto usualmente. Il fondo prevede un mutuo a tasse agevolato da un minimo di 12 mila 500 euro ad un massimo di 100
mila euro, dei quali il 10% concesso dalla Provincia a fondo perduto.
La modulistica può essere scaricata
dal sito della Provincia www.provincia.treviso.it. Per informazioni, si può
contattare lo “Sportello Impresadonna” allo 0422-656257 oppure
mandare un’e-mail a [email protected].
9
PREZZI
Cereali (alla tonn. + Iva)
Frumento tenero naz.le
Fino da 128,00 a 130,00
Buono mercantile da 120,00 a 123,00
Granoturco in granella nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 113,50 a 114,50
Ibrido giallo Friuli 112,00 a 113,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.)
da 128,00 a 130,00
Semi oleosi
Seme di soia nazionale (um. 14% - imp.
2%) da 206,00 a 211,00
Prodotti d. macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7)
da 300,00 a 310,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9)
da 295,00 a 305,00
b) farine da pasticceria
da 464,00 a 474,00
Prodotti del granoturco
(franco partenza - imballato)
farina bianca granita
da 375,00 a 380,00
farina gialla nostrana (nazionale)
da 250,00 a 255,00
spezzato di granoturco degerminato
tenero da 190,00 a 195,00
Vini (alla produzione, lire
per ettogrado)
Merlot del Veneto gr. 10-12
da 3,00 a 3,50
Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5
da 3,80 a 4,20
Cabernet del Veneto gr. 11-13
da 3,30 a 5,00
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11
da 3,40 a 3,90
Verduzzo del Veneto gr. 10/12
da 4,00 a 4,50
Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5
da 5,80 a 6,30
Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5
da 8,30 a 9,30
Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5
da 4,80 a 5,30
Prosecco del Veneto gr. 10/11
da 7,50 a 8,40
Prodotti avicoli - conigli pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 7,10
cat. M grammi 53/63 a 7,00
Pulcini da carne maschi (cadauno)
da 0,41 a 0,43
Pulcini femmine per uova (cadauno)
da 0,54 a 0,58
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo a terra
a pigmentazione gialla
- leggeri da 0,77 a 0,79
- pesanti da 0,86 a 0,88
Galline allevamento intensivo a terra
- medie da 0,16 a 0,18
- pesanti da 0,35 a 0,39
Galline allevamento intensivo
in batteria
- medie da 0,14 a 0,16
Anatre mute femmine da 1,88 a 1,92
Faraone all. tradizionale intensivo da
2,12 a 2,16
Tacchini pesanti
- femmine da 0,90 a 0,92
- maschi da 0,85 a 0,87
Galletti
- polli a collo nudo da 1,75 a 1,79
- galletti livornesi da 1,94 a 1,98
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 1,61 a 1,67
Bestiame suino (prezzi al Kg.)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1,12
Grassi da kg. 145-160 fino a 1,08
Oltre 180 kg. fino a 0,98
Magroni da kg. 40 fino a 1,57
Magroni da kg. 50 fino a 1,38
Magroni da kg. 65 fino a 1,30
Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,28
Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,04
Prezzi aggiornati a mercoledì 26 gennaio 2005
e
L’AZiON
“Desidero una ventata
di primavera vocazionale
e occasioni in cui mostrare
pubblicamente l’unità della Chiesa”
BILANCIO DEL VESCOVO A UN ANNO DALL’INGRESSO
“Sempre più innamorato
di questa diocesi”
I
l primo febbraio dello scorso anno il vescovo Giuseppe faceva il suo ingresso nella diocesi di San Tiziano. Si è sempre curiosi di sapere come una persona si è trovata nell’iniziare una nuova esperienza, soprattutto se si tratta di un’esperienza impegnativa come quella di un vescovo novello che entra nella nuova diocesi. Ecco come
il nostro vescovo ha vissuto
l’inizio del suo ministero.
È passato un anno dal
suo arrivo nella diocesi di Vittorio Veneto: è
passata anche la luna
di miele?
«No, no. L’entusiasmo
che avevo all’inizio si è conservato. Intendo l’entusiasmo come gioia frutto dello
Spirito, secondo l’espressione di Paolo. Penso che
qualcuno abbia pregato per
questo».
Quindi è sempre innamorato di questa sua
nuova Chiesa-sposa.
«Più passa il tempo più
m’innamoro. Constato che
in questa Chiesa molti hanno lavorato nel passato: hanno arato, concimato, fecondato con l’evangelizzazione
e la preghiera. Come non
continuare con gioia questo
lavoro?».
Come vescovo sta compiendo ancora i primi
passi: è difficile fare il
vescovo oggi?
«È difficile in quelle
realtà ampie dove il vescovo ha difficoltà perfino d’incontrare tutti i suoi preti. Nel
caso della nostra diocesi,
che non ha dimensioni spropositate rispetto alle forze di
una persona, il lavoro è più
agevole. Direi di essere nella condizione di un parroco
di una vasta parrocchia che
lo impegna, ma senza angosciarlo».
Comunque difficoltà
ce ne sono.
«Come dovunque, ma
qui sono più gestibili, insomma faccio meno fatica a
fare il vescovo a Vittorio che
il vicario generale a Verona».
L’hanno paragonata ad
un turbojet: ma lei non
“Non
mi sono
mai sentito
angosciato”
è mai stanco?
«Ho la fortuna di riposare. Quando la sera vado a letto, tra le undici e mezzanotte, faccio tutta una tirata fino alle sei del mattino».
Com’è la sua giornata
normale?
«Alle sei mi alzo, celebro
la liturgia delle ore insieme
ad Elio e alle suore e quando c’è, la messa, poi la colazione. Uso il tempo prima
dei colloqui o degli altri incontri per prepararmi agli
impegni futuri. È il mio metodo di lavoro: non voglio
mai trovarmi all’ultimo momento con qualche argo-
TRE INTERESSANTI DIBATTITI
Settimana sociale
si parte il 31
I
l tema della 2ª Settimana sociale della diocesi
è certamente appetibile per
chi vuole rimanere agganciato alla realtà del mondo in
cui viviamo. “Obiettivo democrazia. Con tutti per tutti”,
questo è il tema generale. Si
tratta di ripensare la grande
idea della democrazia, non
per negarla o superarla, ma
per adeguare le forme attua-
li alle trasformazioni che stanno avvenendo nel mondo.
Il primo incontro, che si
terrà in Seminario a Vittorio
Veneto lunedì 31, tenta di descrivere il nuovo scenario
mondiale creatosi in questi anni, incominciando dall’aspetto
economico, ma con ripercussioni anche nell’ambito politico, con fenomeni del tutto inediti.
dentro queste due, la pastorale vocazionale. Anche riguardo a quest’ultima c’è una buona disponibilità, per
lo meno ad ascoltare. Per esempio la presenza di 180 ragazzi all’incontro vocazionale di domenica scorsa in
Seminario significa ben
qualcosa».
Tocchiamo un punto
dolente: la diocesi non
ha più preti sufficien-
Il vescovo Giuseppe il giorno del suo ingresso in diocesi
mento da preparare. Per le
cose principali incomincio a
pensare anche un mese prima. Butto giù qualche idea
e la lascio maturare. Il pomeriggio sono quasi sempre
fuori per incontri come pure la sera».
C’è qualche prete
preoccupato di non
riuscire a starle dietro...
«Davvero? Mi pare di
non avere proprio una accelerazione da turbojet, so riposarmi e rilassarmi».
Non si può chiedere ad
un vescovo che parli
dei difetti della sua diocesi, ma in che cosa
vorrebbe migliorarla?
«Vorrei che crescesse la
comunione tra le varie voci
della nostra Chiesa per una
più profonda conoscenza reciproca. Preciso: non ho trovato antagonismi, rivalità,
ma forse c’è da fare qualche
passo nella conoscenza».
Ha trovato grandi differenze tra la diocesi di
Verona e la nostra?
«Il sostrato della religioLa seconda serata (2 febbraio a Motta) entra maggiormente nel problema domandandosi come deve essere gestito il potere oggi, per
salvaguardarne il carattere democratico e per esaltarne soprattutto l’aspetto della partecipazione più vasta possibile.
Nell’ultima sera (4 febbraio
a Conegliano), specifica per una Settimana sociale promossa dalla comunità cristiana, ci
si chiede come i cristiani devono essere presenti in questo momento storico per non
lasciar mancare una voce dalla quale sono venuti spunti importanti per la maturazione e
lo sviluppo del concetto moderno di democrazia.
sità è molto simile. Verona è
più esposta alle complicazioni del turismo. Ha risorse più grandi, basti pensare
che ha più di settecento preti, ma proprio per questa ampiezza è più difficile da gestire. Qui le cose sono più
semplici. Posso dire che durante quest’anno non mi sono mai sentito angosciato».
In questo primo anno
ha puntato molto sulla
famiglia: pensa che sia
la carta vincente della
pastorale?
«Ne sono profondamente
convinto. In particolare dobbiamo puntare sulle famiglie
da costituire. Vorrei che i
parroci arrivassero ad accompagnare le singole coppie dei fidanzati, una specie
di noviziato durante il quale
stabilire rapporti personali.
Così se capiterà poi una crisi la coppia possa fare riferimento a chi l’ha preparata».
Quali altre carte ritiene importanti?
«Oltre la famiglia, senz’altro la pastorale giovanile in
cui vedo buoni fermenti. E
ti a coprire i posti tradizionalmente affidati
ad essi.
«Dobbiamo per forza organizzarci in unità pastorali
entro l’ambito foraniale, in
modo di avere nei posti nevralgici i preti come promotori dell’evangelizzazione,
insieme con i laici che essi
devono formare ad assumere responsabilità precise».
Una Chiesa che si presenterà in futuro con
un volto nuovo...
«Un futuro abbastanza
prossimo, considerando che
tra 15 anni ci troveremo con
meno di cento preti sotto i
settant’anni».
Nelle omelie della festa di San Tiziano ha
insistito perché i cristiani facciano sentire
di più la loro voce.
Pensa che la Chiesa
sia emarginata in questo momento storico?
«Desidero laici che siano
talmente formati da non aver paura di inserirsi nella
vita sociale con la loro identità. Non da crociati, ma da
testimoni. Che sappiano dare ragione delle loro convinzioni e delle loro scelte.
Penso che la società civile
ne guadagnerà da simili presenze».
Anche lei ha avuto il
coraggio in questo primo anno di dire alcune cose sui problemi
sociali del territorio...
«Nel loro risvolto etico,
ovviamente. Sarebbe stato
meglio se fossi potuto intervenire con il concorso di altre voci, ma c’era urgenza di
intervenire soprattutto in difesa delle famiglie che si erano trovate senza lavoro
con conseguenze gravi non
solamente sul piano economico, ma anche psicologico
e spirituale».
Dopo questo primo anno, ha in mente qualche programma per la
nostra Chiesa?
«La mia posizione è questa: elaborare con le varie
realtà diocesane – i due Consigli, i vicari foranei, la Consulta delle aggregazioni, l’Azione cattolica – il cammino
da percorrere. Non ho un
mio programma, vorrei farlo insieme».
Ma lei personalmente
ha qualche sogno nel
cassetto cui tiene in
modo particolare?
«Desidero una ventata di
primavera vocazionale, poi
trovare delle occasioni in cui
mostrare pubblicamente la
Chiesa unita in tutte le sue
espressioni, per esempio si
potrebbe pensare la Pentecoste come il grande momento diocesano nel quale
la Chiesa che si manifesta
nella pluralità delle voci, infine l’accompagnamento
delle coppie alla vita della famiglia soprattutto nei primi
tempi».
All’orizzonte ci potrebbe essere anche un sinodo?
«Se matura come esigenza della Chiesa, sono del
tutto disponibile».
Don Giampiero Moret
Sabato 12 e Domenica 13 febbraio
Vittorio Veneto - Aula Magna del Seminario
Convegno diocesano di Pastorale Familiare
“Per rispondere sì
alle attese del cuore ferito”
La Chiesa vittoriese per le famiglie in difficoltà
Sabato 12 febbraio
Domenica 13 febbraio
dalle ore 15.00 alle 19.00
dalle ore 9.30 alle 17.00
“Che cosa sta scritto nella Legge?
Che cosa vi leggi?”
Un racconto per guarire (d. Marco Campedelli)
“...lo spogliarono, lo percossero e poi se ne
andarono, lasciandolo mezzo morto”
La chiesa italiana nel suo farsi prossimo alle
famiglie (d. Sergio Nicolli)
La coppia e i figli feriti (Gilberto e Maria
Teresa Gillini)
Preghiera di lodi presieduta dal Vescovo
“Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino... e si prese cura di lui”
Azioni e risorse della coppia e della famiglia
(Gilberto e Maria Teresa Gillini)
Azioni e risorse per la famiglia presenti nel
tessuto sociale (dr.ssa Durante)
“Va’ e anche tu fa’ lo stesso”
Azioni e risorse per la famiglia presenti nella
chiesa vittoriese (+ Giuseppe Zenti, Vescovo)
Celebrazione eucaristica in Cattedrale
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 30 gennaio 2005
TERRIBILE CARESTIA, APPELLO DA MUYINGA
11
VISITA DEL DIRETTORE DON SANT
Un grido di dolore In Benin e Costa d’Avorio
i frutti dell’impegno Caritas
dal Burundi «L
O
ltre mezzo milione di
persone sono alla fame nel nord e nel
nord-est del Burundi. Secondo
il Programma alimentare mondiale (Pam) le
province più colpite sono Kirundo e Muyinga
dove alla siccità, che flagella
dal 1998 le due
regioni, si è aggiunto un virus
che colpisce la
manioca.
Tra Vittorio
Veneto e Muyinga vi è un vecchio legame: qui,
infatti, operarono per anni i nostri missionari. Per questo il Vescovo di quella diocesi, Joachim
Ntahondereye, ha inviato un’accorata richiesta di aiuto agli amici vittoriesi.
«Da Vescovo incaricato di
pascere il gregge di Gesù Cristo a me affidato – scrive monsignor Ntahondereye – non
posso nascondere il dolore che
provo nel vedere delle persone
morire di fame nella mia diocesi. Il fenomeno è molto vistoso tra i ceti più vulnerabili,
cioè i bambini, gli anziani, i rim-
patriati e gli sfollati per motivo
della guerra. Le zone maggiormente colpite sono quelle del
nord della diocesi al confine
con il Rwanda, ma ci sono parecchi casi anche al centro e
al sud. In tutto
sono cinque le
parrocchie che
fanno fronte al
dramma della
fame. I motivi
di questa fame
sono legati da
una parte all’impoverimento delle famiglie dovuto alla guerra civile
successiva al golpe dell’ottobre
1993 e dall’altra parte alle irregolarità delle piogge nelle zone
sopra citate. Denutriti, i bambini e gli anziani soprattutto diventano una preda facile delle
malattie e ne trovano anche la
morte. Nella provincia amministrativa di Kirundo, che è nel
nord della nostra diocesi, delle
famiglie vendono terre e case
per spostarsi poi verso le zone
dove sperano di trovare qualcosa da mangiare, ma senza
nessuna garanzia di trovare né
il cibo né un’altra casa e tanto
meno un’altra terra in questo
paese già sovrappopolato. Visto che nelle zone citate non
piove neanche oggi, il dramma
perdurerà prevedibilmente per
tutto questo nuovo anno.
Va notato pure che questa fame si è aggravata con il rimpatrio dei rifugiati dalla Tanzania.
Essi arrivano con le mani vuote e il cosiddetto “sacchetto del
ritorno” cioè un po’ di viveri
che ricevono dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite
per i rifugiati, non basta neanche per campare due settimane. Sono quindi costretti a rubare dai vicini correndo il rischio di farsi uccidere... Con
questa breve presentazione, rivolgo un appello a tutte le anime generose di dare un suo
contributo anche piccolo per
aiutarci ad alleggerire la sofferenza delle sorelle e dei fratelli delle nostre zone provate. Fiducioso, mi permetto di indicare le nostre coordinate bancarie: Banca di Roma Ag. 204,
via della Conciliazione 50, I00193 Roma, Abi 03002, Cab
05008.Q; c/c 283815 Istituto
per le opere di religione per c/c
17202002 2 085 diocesi di
Muyinga».
a sensazione è che in Africa vada sempre peggio».
«Manca tutto e non possono farci
niente».
Traspare pessimismo in due frasi estratte dal racconto del direttore
della Caritas don Ferruccio Sant, fresco reduce dall’Africa: 15 giorni tra
Costa d’Avorio e Benin, a rafforzare
relazioni d’amicizia e progetti di solidarietà della nostra diocesi.
E proprio da questi ultimi arrivano invece le speranze e le soddisfazioni che squarciano il più cupo quadro generale.
Perché ad esempio se a Koumassi, Costa d’Avorio la scuola della parrocchia ammassa 800 bambini sotto
un tetto che sembra crollare, e il locale Caritas è fatiscente, ecco che a
giorni sbarcherà al porto il container caricato a inizio 2005 a San Fior
di Sotto: contiene, tra le varie cose,
anche 1.300 mq di tegole donate dalla vittoriese Tegola Canadese e destinate proprio alla
copertura dei locali.
E se in Benin a
gennaio le scuole
pubbliche hanno
svolto giorni zero a
causa dello sciopero
a oltranza degli insegnanti che il governo non vuole o non
può pagare, ecco
che a Boukombè
don Ferruccio ha po-
Appuntamenti pastorali
del mese di febbraio 2005
DI CARATTERE GENERALE
UFFICIO PASTORALE PER LA FAMIGLIA
Settimana Sociale
Secondo appuntamento mercoledì 2, alle 20.30,
all'oratorio Don Bosco di Motta di Livenza, intervento
di Renato Balduzzi, presidente nazionale del Meic.
Terzo appuntamento venerdì 4, alle 20.30, all'auditorium
Dina Orsi di Conegliano, interventi di Mario Primicerio,
presidente Fondazione La Pira, e Raffaele Cananzi, già
presidente dell'Azione cattolica.
Festa della Presentazione di Gesù al Tempio
Mercoledì 2, alle 19, in Cattedrale celebrazione
presieduta dal Vescovo.
Giornata per la vita
Sabato 5 alle 20.30 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo
in Vittorio Veneto veglia di preghiera presieduta
dal Vescovo.
Domenica 6 iniziativa “Un fiore per la vita”, vendita
di primule alle porte delle chiese a sostegno
del Movimento e del Centro per la vita.
Giornata della vita consacrata
Domenica 6, alle 15, in Cattedrale a Vittorio Veneto
vespri presieduti dal Vescovo.
Aggiornamento culturale dei preti
Lunedì 7 (relatore don Giorgio Bonaccorso, tema: “La
liturgia celebra la speranza”) e lunedì 14 (riflessione programmatica di don Sergio Nicolli) in Seminario dalle
9.30 alle 11.30.
Ceneri
Mercoledì 9, alle 19, in Cattedrale celebrazione
presieduta del Vescovo.
Celebrazione penitenziale del presbiterio
Giovedì 10, alle 9, a Motta di Livenza.
Giornata dell'ammalato
Venerdì 11 festa della Madonna di Lourdes, alle 15,
in Cattedrale messa presieduta dal Vescovo.
Veglia dei martiri
Sabato 19, alle 20.30, a Fontanelle
Consiglio presbiterale
Giovedì 24 in Castello Vescovile
Consiglio pastorale diocesano
Venerdì 25 in Curia
Assemblea missionaria diocesana
Domenica 27 al Collegio Immacolata di Conegliano
Convegno diocesano dedicato alle famiglie in difficoltà
Sabato 12 e domenica 13 in Seminario a Vittorio Veneto.
Sul tema "Per rispondere sì alle attese del cuore ferito - La
Chiesa vittoriese per le famiglie in difficoltà" intervengono: sabato 12, dalle 15 alle 18.30, il vescovo Giuseppe,
don Marco Campedelli, don Sergio Nicolli, Maria Teresa
e Gilberto Gillini; domenica 13, dalle 9.30 alle 12.30,
Maria Teresa e Gilberto Gillini e Marisa Durante; nel
pomeriggio conclusioni del Vescovo e, alle 16, celebrazione eucaristica in Cattedrale.
Incontri di preghiera per sposi in difficoltà o separati
Venerdì 11 alle 20.30 nella chiesa del monastero cistercense di San Giacomo di Veglia. Tema: “Con l'aiuto di
Maria, regina della famiglia”.
Percorso formativo al senso vocazionale della vita, con la
presenza del Vescovo
Domenica 20 al Careni di Pieve di Soligo dalle 15 alle
18.30 (incontro del 3º ciclo).
Domenica 27 in Seminario a Vittorio Veneto dalle 15 alle
18.30 (incontro del 4º ciclo).
CASA ESERCIZI
“Giovedì della Parola”, lectio divina sui vangeli delle
domeniche di marzo
Giovedì 24 dalle 9 fino al pranzo compreso.
UFFICIO MISSIONARIO
Incontri di formazione missionaria per giovani
Domenica 20 a Casa P. Dehon a Conegliano, dalle 10 in
poi; tema: “Gesù Cristo: verità di Dio e verità dell'uomo”.
UFFICIO MUSICA SACRA
Incontri di formazione per gruppi corali parrocchiali
Repertorio Gregoriano: Abbazia di Follina giovedì 24,
lunedì 28 febbraio e giovedì 3 marzo, alle 20.30; guida il
prof. Giorgio Mazzuccato.
Repertorio Corale: Centro parrocchiale di Mareno di
Piave giovedì 3, 10, 17 e 24 febbraio alle 20.30, guida la
prof.ssa Daniela Miele.
tuto inaugurare la scuola elementare costruita grazie ai contributi della nostra diocesi: lezioni garantite,
maestri pagati; una quota d’iscrizione sopportabile e 200 posti abbondantemente esauriti.
Sempre a Koumassi è in atto il
progetto Vita Serena. Ossia il finanziamento a un medico e a degli infermieri che portano visite e medicine a anziani, infermi, emarginati,
in collaborazione con la locale parrocchia di Santo Stefano. E spostandosi sulla macchina marchiata Caritas è anche esente dallo strozzinaggio dei poliziotti.
Contro il degrado si sono poste le
basi di nuovi progetti. In particolare
in Benin dove la Caritas sosterrà la
realizzazione di una casa di accoglienza per i bambini salvati da genitori che vogliono ucciderli massacrandoli, perché a causa di stupide
superstizioni li considerano stregoni.
Tommaso Bisagno
La scuola materna di Boukombè
PASTORALE SOCIALE
Prosegue la Scuola di formazione all'impegno caritativo e
sociale
Sabato 12 e 19, dalle 16 alle 18, al centro ricreativo della
parrocchia di Lourdes in Conegliano (Area economica).
Lunedì 7, 14 e 21 dalle 20.30 alle 22 nel centro parrocchiale del Duomo di Oderzo (Area politica).
AZIONE CATTOLICA
Modulo Responsabili Educativi (RED)
Domenica 6, dalle 9 alle 12.30; sabato 12, dalle 16 alle
18.30; venerdì 18, dalle 20.15 alle 22.15.
Luogo e tema: Pieve di Soligo “Formati ad immagine di
Gesù”; San Polo di Piave “Riscoprire il Concilio Vaticano II”.
Veglia di preghiera in preparazione all'Assemblea elettiva
Venerdì 11, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di Visnà.
XII Assemblea elettiva diocesana
Domenica 20, dalle 8.45 alle 16 in Seminario Vescovile a
Vittorio Veneto
Fine settimana di spiritualità per 14/15enni
Da sabato pomeriggio del 26 fino al pomeriggio della
domenica 27 febbraio, fine settimana di spiritualità per
14 e 15enni.
Incontro di riflessione etica per adulti e giovani e percorso Genitori ACR
Domenica 27, a Conegliano, casa Toniolo, dalle 9.30 alle
12.30.
Incontro del Cammino diocesano Fidanzati
Domenica 27, a Conegliano, Casa Toniolo, dalle 15 alle
18 circa.
Santa Messa in ricordo di don Mario Battistella
Domenica 27, a Castello Roganzuolo, alle 9.30 nella chiesa monumentale
CENTRO DIOCESANO VOCAZIONI
Laboratori vocazionali
Venerdì 4 e giovedì 10 al patronato San Vincenzo di
Oderzo.
Cammini vocazionali
Domenica 6, dalle 9 alle 14 (pranzo in Seminario), gruppi
David (ragazzi) e Sirio (ragazze) (dai 14 ai 16 anni).
Domenica 13, dalle 9 alle 16 in Seminario (portare il pranzo al sacco), gruppi Samuel e Giona (ragazzi) ed Ester
(ragazze) (9-12 anni).
Sabato 19, dalle 16.30 alle 22 in Seminario, gruppo Sicar
(ragazze dai 19 anni in su).
Sabato 19 e domenica 20 alla Comunità vocazionale di
Premaor gruppo Diaspora (ragazzi dai 19 anni in su).
Sabato 26 e domenica 27, gruppo Miriam (ragazze dai 17
ai 18 anni).
e
L’AZiON
Chiesa
SABATO 5 A SS. PIETRO E PAOLO
Preghiera per la vita
insieme al Vescovo
L
GIORNATA PER LA VITA
a diocesi di Vittorio Veneto celebra quest’anno
la Giornata per la vita con
una novità: sabato 5 febbraio, alle 20.30
nella chiesa di
Santi Pietro e
Paolo in Vittorio
Veneto si terrà una veglia di preghiera presieduta dal vescovo
Giuseppe (organizzano il Movimento per la vita
e l’Ufficio pastorale familiare).
Domenica 6
febbraio, poi, ritorna
l’ormai
consolidato appuntamento con
l’iniziativa “Un
fiore per la vita”: alle porte
delle chiese
verranno donate piantine di
primule, simbolo della vita
che sta per rinascere, al fine
di raccogliere
fondi a favore
E domenica 6
vendita
delle primule
alle porte
delle chiese
delle attività sostenute dal
Centro per la vita. «Questa bella iniziativa si colloca nel solco della storia
delle attività pastorali della nostra diocesi, ed è rivolta al grande attualissimo tema della difesa della vita, della valorizzazione della famiglia – spiega
Mario Botteon, presiden-
OFFERTE MAREMOTO
RICEVUTE DALLA CARITAS
Terzo elenco
PARROCCHIE: S. Giovanni
Battista, Vazzola 1.640,00; San
Fior di Sotto 505,00; Francenigo 3.000,00; Tarzo 1.031,00;
San Nicola Vescovo, Motta di Li-
venza 4.321,00; San Nicolò, Sacile 6.166,62; Colfrancui
1.273,28; San Tommaso Ap., Caneva 1.300,00; Colbertaldo
1.385,00; Sarano 470,00; Montaner 273,00; Rugolo 175,00;
Sernaglia 3.520,00; Lutrano
OFFERTE ALL’ASSOCIAZIONE
VOLONTARI DI SOLIDARIETÀ
Adozioni Nova Esperanca, Copbem, Pastorale
indigen., Santa Rita
(Brasile), Progetto (Sat
e Sss) Congo, Kenya,
Ciad, Etiopia, Guatemala, Ecuador, Costa d’Avorio e Camerun (adozioni avviate da don Igino Facchinello).
MESE DI DICEMBRE
2004
Dal c/c postale
Badocco GianFranco, Motta di Livenza 52; Rizzetto Siriana, Cessalto 51; Herbest Anna, Oderzo 150;
Samassa Gabriele, Oderzo 234; Camerotto Giuseppe, S. Giorgio di Livenza 20; De Colle Ivo, Oderzo
800; Benedet Mery, Oderzo 50; Romanenghi Patrizia, Cadoneghe (PD)
50; Romanenghi Antonio, Chiarano
50; Cenedese Imelda, Chiarano 50;
Fantuzzo Gianni, Chiarano 75; Parrocchie Cavalier-Fossalta 280; Corrocher Giuseppe, Conegliano 150;
Fattorel Fabio e Barbara, Cappella Maggiore 300; Rivaben Ermenegildo, Rustignè di Oderzo 25; Orsini GianFranco, Mel 26; Carlin Con-
cetta, Mel 26; Dalla Betta Renato,
Pieve di Soligo 30; Tonello Achille, Piavon di Oderzo 150; Bertazzon Stefano, Farra di Soligo 52;
Battistella Pierina,Villanova di Prata 100; Dora Giubilato, Conegliano 26; Ros Consuelo, Villanova di
Prata 52; Gruppo Adozioni Campolongo, Conegliano 759; Tazzara
Vera, Mel 156; Dall’Asen Gemma,
Trichiana 350; Papa Amalia, Gaiarine 104; Querin Luciano, Oderzo
50; Brunetta Fabrizio, Bibano 25;
Visnadi Paola, Bibano 25; Senzolo
Aldo, Villafranca Padovana (PD)
310.
Dal c/c bancario
Gruppo Preghiera, S. Fior di Sotto 400; Parrocchia Duomo, Sacile
450; De Conto Francesca e Spina
Diego, Pieve di Soligo 26; Dal Cin
Dante e Graziella, Pianzano 400;
Ragagnin GianCarlo, Sacile 300;
Benetti Ivo, Vazzola 900; Parrocchia, Chiarano 650; Vidotto Mons.
Severino, Albina 400; Zanardo M.
Teresa, Susegana 250; Bortolini
Francesco e Marta, Chiarano 200;
Dalto Roberto, Susegana 155; Tesser Carlo, Susegana 150; Plotti Ma-
L’
Unione cristiana
imprenditori e dirigenti (Ucid) organizza
per venerdì 4 febbraio alle 18.30 a casa Toniolo di
Treviso in via Mons. Longhin, un incontro con Erminio Gius, frate cappuccino della provincia
monastica di Trento, docente universitario di psicologia sociale all’Università di Padova e alla libera Università di Bolzano sul tema “Imprenditori e dirigenti cristiani di
fronte alla sofferenza e alla morte”. L’argomento
cerca di promuovere una
riflessione, secondo la visione dell’Umanesimo
cristiano, sui temi quali
Domenica 30 gennaio 2005
UCID
Gli imprenditori
di fronte
alla sofferenza
e alla morte
la sofferenza e la morte
che vedono l’uomo occidentale in posizione di
netto rifiuto di tali aspetti del vivere, proiettato
solo nella vana ricerca di
edonismi effimeri e fugaci. Sono invitati gli imprenditori e dirigenti della diocesi di Treviso e
Vittorio Veneto.
L’Ucid è un’associa-
13
zione, collegata ad un’organizzazione anche internazionale, impegnata
nella formazione permanente dell’imprenditore
e dirigente cristiano e
nell’elaborazione di percorsi concreti di crescita.
Il consiglio direttivo della sezione provinciale di
Treviso è così composto:
presidenza provinciale:
Aldo Tognana e Dino De
Poli; consulenti ecclesiastici: don Stefano Chioatto (diocesi di Treviso) e
don Giampiero Moret
(diocesi di Vittorio Veneto); segretario, Enrico
Bettiol. Per informazioni:
0422-874065 ore ufficiosegreteria provinciale.
te Movimento per la vita
–. Si accompagna a questo impegno del Centro di
aiuto alla vita un altro lavoro altrettanto delicato:
quello di intervenire in situazioni urgenti e specifiche riguardanti la vita di
ragazze madri, di minorenni in difficoltà, di adulti
che non riescono più a gestire serenamente la loro
esistenza».
Lo scorso anno 146
parrocchie della diocesi
aderirono all’iniziativa
che deve la sua riuscita all’essenziale collaborazione dei parroci, dell’Acr,
dei gruppi famiglie e volontari.
«Rinnoviamo ai bravissimi ragazzi dell’Acr, ai
gruppi famiglia, e a
quanti offrono il loro
sostegno, non solo la
nostra profonda gratitudine, ma indirettamente anche quella di
quanti potranno fruire
di questo segno, di questo gesto d’amore, di umana e cristiana solidarietà» sottolinea Botteon.
Martedì 25 gennaio primo incontro del vescovo Giuseppe con i giornalisti del territorio diocesano in occasione del patrono della
categoria San Francesco di Sales. Nella saletta della Casa Esercizi il Vescovo ha tenuto una conversazione sul tema “L’arte di comunicare
con genialità” (di cui diamo conto nelle pagine di Omnibus). Dopo un breve dibattito la serata si è concluso con un rinfresco.
1.350,00; Fontanellette 250,00;
Col San Martino 4.000,00; Conegliano-Duomo 1.633,69; Costa di Conegliano 84,00; Lentiai 1.439,84; Santa Maria Immacolata di Lourdes 600,00;
Cappella Maggiore 2.000,00;
Sarmede 1.275,00; Anzano
230,00; S. Pio X Conegliano
1.100,00; Colle Umberto
1.075,00;
Campolongo
2.000,00; Campo di Pietra
1.100,00; Gainiga 480,00; S. Lucia di Piave 3.165,00; Faè di
Oderzo 1.000,00; Falzè di Piave 400,00; Fratta di Oderzo
400,00; Fontanelle 230,00; Vallonto 115,00; Vidor 1.985,00;
Soligo 130,00; Pianzano
1.367,00; S. Giovanni di Motta
892,50; Formeniga 125,00; Sarone 288,00; Fiaschetti 203,00;
Godega 1.057,00; Bibano
1.077,00; Susegana 2.050,00;
Barbisano 130,00; Castello Roganzuolo 945,00.
riano, Susegana 78; Scatolificio Ondulkart, Cessalto 2500; Pillot GianCarlo e Pasqualina, Colle Umberto 25; Turbian Angelo e Milena, S.
Giacomo di Veglia 156; De Miranda Paolo, Sonia e Matteo, Solighetto 100; Sandrin Franca, S. Giacomo di Veglia 312; Zanchetta Bruno, Oderzo 930; Dall’Ongaro Amelia, Oderzo 650; Citron Fabio e
Laura, Oderzo 600; Corte Tina, Auronzo (BL) 500; “Il Buon Samaritano”, Oderzo 350; Bellinzani Vittorio, Oderzo 335; Poyet Beatrice,
Oderzo 320; Ausano Stefanetto Alessandra, Oderzo 310; Gobbo Emanuela, Oderzo 310; Donadi Leonida, Oderzo 300; Bertoldi Paola,
Oderzo 300; Gnan GianFranco e
Susy, S. Biagio di Callalta 300; Pontorno Valentina, Mezzane di Sotto
(VR) 300; Pontorno Carlo, Oderzo
300; Russolo Bruna, Oderzo 300;
Russolo Adriano, Oderzo 300; Russolo Gabriella, Oderzo 300; Zecchinello Laura, S. Biagio di Callalta 200; Pavan Silvano e Paola, Casale sul Sile 200; Milano Antonio
e Michela, S. Bona Nuova (TV) 200;
Caldetto Mauro, S. Biagio di Callalta 200; Ravagnani Fiorella, Albina di Gaiarine 150; Cia Michela, Oderzo 150; Cimolai Patrizia,
Sacile 150; Fornasier Pietro, Pieve
di Soligo 25; Scarpa Paola, Motta
di Livenza 300; Crosato Gino e Lucia, Treviso 300; Impresa Bazzicchetto Enrico e Henry Glass, Oderzo 800; Cancian Giovanni, Conegliano 600; Saccon M. Teresa,
Solighetto 500; Gottardi Claudio,
Orsago 310; Danieli Anna, Susegana 310; Zanette Giovanni, Vittorio
Veneto 310; Zanardo Italo e Teresa, Susegana 300; Parrocchia di
Bocca di Strada, Mareno di Piave
300; Facchin Gilda, Mel 220; Dal
Cin Michelangelo, Conegliano 205;
D. R. A., Orsago 200; Possamai Zanin Teresa, Conegliano 200; Dal
Cin Fortunato, S. Giacomo di Veglia 200; Contessoto Luciano, Conegliano 200; Zanardo Antonio e
Mara, Susegana 155; Ghizzo Lorenzo, Farra di Soligo 150; Da Re
Laura, Cordignano 150; Zaramella
Marisa e Francesco, S. Lucia di Piave 125; Bianchi Lucia e Elena,Vazzola 100; Parmesan Sergia, Orsago 100; Bortoluzzi Giovanni, S. Giacomo di Veglia 100; Dal Tin Katia,
Susegana 100; Passon Bof Alda
Germana, Mareno di Piave 50; Celotti Italo e Ada, S. Lucia di Piave 50; Lettig Domenico e Evelina,
S. Lucia di Piave 50; Pagotto F.lli, Cordignano 50; Tormena Rosalba Favalessa, S. Lucia di Piave 40;
Zago Sergio e Franca, Cessalto 25;
Rorato Francesca, Oderzo 900;
Campanile Michele, Sacile 300; Ortolan Pietro, Caneva 155; Rigoni
Aldo, Sacile 155; Scuola Media Statale, S. Vendemiano 1342; Scuola
Media Statale, S. Pietro di Feletto
513; Pesce Antonio, Cessalto 1000;
Lease Plan Italia spa, Sesto S. Giovanni (MI) 1800; Barbarotto Paolino e Maria 325; Marin Mario, S.
Martino di Colle Umberto 100; Tomasi Barbara, Fregona 100; Zambon Livia 350; Rizzo Olga, Pieve
di Soligo 200; De Pin Antonio, S.
Giacomo di Veglia 1000; B.M.L.,
Godega S. Urbano 300; Lorenzon
Vittorio, Pieve di Soligo 208; Bozzoli Arturo e Natalina, Colle Umberto 200; Orzes GianAntonio, Colle Umberto 150; Masutti Antonella, Stevenà 300; Ceschel Pietro, Caneva 300; Cesa Giovanni Battista
e Agnese, Stevenà 300; Orzes Licia, Vittorio Veneto 300; Galet Mario, Stevenà 200; Masutti Luciano,
Caneva 200; Cesa Maria, Stevenà
100; Cesa Lucia, Stevenà 100; Pavan Martin Marzia, Fontanafredda
100; Doimo Franca, Stevenà, 100;
Cordazzo Maria, Stevenà 100; Chiaradia Letizia, Stevenà 100; Cesa
Marina, Stevenà 100; Arpioni Maria Marcella, Stevenà 75; Busetti
Guglielmina,Vittorio Veneto 300; Istituto Superiore “M. Fanno”, Conegliano 620; Marchioni GiamPie-
IL VESCOVO INCONTRA I GIORNALISTI
SINGOLI O GRUPPI:
Cecchinel Clementina, Revine Lago 100,00; Da Canal Ovidio,
Menel Liliana, Mel 100,00; Pol
Gianni, Codognè 150,00; Posocco Luigia, Godega di S. Urbano
100,00; Eicher Piergiorgio Soffiato, Conegliano 100,00; Zambon Giuseppina 50,00; Migotto
Mirco 50,00; Pillon Ines, Sernaglia della Battaglia 20,00; Fren
Anna e Sbrojavacca Giobatta,
Bibano 50,00; Brescacin Lina
30,00.
Totale offerte 1º, 2º e
3º elenco: 152.784,09.
tro, Vittorio Veneto 600; Zanzotto
Stefano e Tania, Cordignano 600;
“Gruppo Strumentale la Banda”,
Cordignano 430; Bottari Maurizio,
Oderzo 300; Zanardo Antonella, Susegana 200; De Nardi Antonio, Tarzo 200; Piovesana Gabriella,Vittorio Veneto 150; Callegher Antonio,
Refrontolo 100; Meneghetti Margherita, Refrontolo 100; Lot Gino,
Refrontolo 90; Antoniazzi Luigino,
Refrontolo 75; Lorenzon Rita, Refrontolo 50; Zara Leonzio, Susegana 50; Bianco Giuseppina, Refrontolo 50; Mazzero L. Clelia, Refrontolo 50; X Matik Quattro x Quattro srl, S. Vendemiano 1000; Corrocher Vittorino e Stefania, Conegliano 75; NN. Soller di Cison di
Valmarino 50; B. F., Susegana 50;
Bertagnin Lucia, Pieve di Soligo 30;
De Faveri Marcellino, Pieve di Soligo 26; Mura Franco, Pieve di Soligo 26; Gava Angela, Cordignano
25; Turbian Narciso, Cordignano
25; F.B., Susegana 50; NN. Susegana 30.
Elenco dei versamenti pervenuti a
noi fino al 31.12.2004. Si prega
di precisare sempre l’indirizzo
completo del mittente e la destinazione dei fondi al progetto. I
versamenti sono detraibili dalle
imposte!
14
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 30 gennaio 2005
EUCARISTIA E VITA CONSACRATA
I
n quest’anno di grazia, in cui il Santo
Padre ci invita a contemplare e a vivere il Mistero Eucaristico, abbiamo raccolto, in occasione della Giornata mondiale
della vita consacrata (domenica 6 febbraio),
l’esperienza di fede e di luce che l’Eucaristia
porta nella vita di alcuni consacrati della diocesi.
«L
’Eucaristia, sacramento della Pasqua e della salvezza, è Cristo in persona, da noi sorelle amato e cercato. Il Cristo
è presenza che trasforma
quando noi ci comunichiamo
mangiando e bevendo Lui.
Noi lo assumiamo per essere trasformate nel suo stesso Corpo; noi l’assimiliamo
per essere da Lui assimilate.
La nostra vita contemplativa può essere compresa in
questa chiave di ricerca-incontro. Gesù si rende presente a noi nell’Eucaristia
perché Egli ci cerca e ci incontra. Egli ci invita, a nostra
volta, a cercarlo e incontrarlo.
La nostra vita orientata alla contemplazione, consiste
nel “cercare e stare” a questa “Presenza”, imparando
continuamente, sotto l’azio-
«F
ormato alla scuola ascetica del
beato Giuseppe Allamano,
fondatore dei Missionari
della Consolata, vivo l’Eucaristia come punto di riferimento essenziale per ogni pratica apostolica. Diceva Allamano: “Dovete abituarvi ad essere veri missionari eucaristici. Così in
missione, quando avrete
delle pene, saprete portarle ai piedi di Gesù, saprete indirizzare tante
saette di amore; e così, uniti al Lui, potrete fare molto bene”.
L’Eucaristia è l’anima e
la forza della mia vita consacrata missionaria, punto
di partenza e di arrivo per
ogni azione. Dall’Eucari-
«L
a Chiesa guarda a
Cristo come la
sposa guarda allo sposo, perché così Cristo l’ha amata e
così continua ad amarla.
L’Eucaristia è il momento più
alto e più profondo di questo
amore, è diventare un solo
corpo, è darsi completamente l’uno all’altra, è stare
di fronte al Padre insieme, è
trovare vigore per continuare il cammino della vita in obbedienza alla sua volontà.
Ciò che l’Eucaristia è per
la Chiesa lo è anche per la
vergine consacrata. È il Pane che nutre il suo andare
nella vita e nella storia, è il
momento in cui porta allo
Sposo tutte le gioie e le fati-
CISTERCENSI
L’Eucaristia
è un vulcano
d’amore
incandescente
sa universale e tutta l’umanità. Il senso profondo di
questo “cibo partecipato”, si
comprende solamente quando noi siamo solidali e condividiamo i beni spirituali e
temporali con tutti i membri
del Corpo di Cristo».
Le monache Cistercensi
di San Giacomo di Veglia
ne dello Spirito, a vivere
da figlie del Padre, adorando, ringraziando e
compiendo la Divina volontà.
La comunione eucaristica è la porta reale per
entrare nel mistero di Cristo ed essere misticamente trasformate.
L’Eucaristia è un vulcano d’amore incandescente
che rende possibile l’amore ardente verso Dio e
verso le sorelle della comunità monastica, la Chie-
BASSO
Il beato Giuseppe Allamano
prattutto più bisognosi.
Senza l’Eucaristia non c’è
Missione».
Padre Gianni Basso
missionario
della Consolata
VERGINI
’Eucaristia nella
vita di una donna
consacrata a Dio in un istituto di vita apostolica è il
centro e il movente dell’esistenza. Nella celebrazione
del mistero eucaristico, nell’adorazione prolungata di
Cristo, cibandosi alla sua
mensa, la religiosa riassapora lo stupore e la gioia del
primo incontro con Colui
che l’ha attirata a sé, rimotiva e rinnova la sua scelta di
vita, vive il suo amore sponsale per Cristo; contempla e
ama quel particolare aspetto della vita di Cristo che ha
toccato il cuore del Fondatore e che giustifica la presenza, nella Chiesa, della
sua famiglia religiosa; comprende il valore della frater-
«L’
Il Pane
che nutre
la nostra
esistenza
che, i frutti e le delusioni della sua offerta di vita e della
vita di tutta l’umanità.
Unendosi al corpo del suo
Signore ella impara a lasciarsi modellare da Lui e a
fare della propria vita un rendimento di grazie, un’offerta al Padre per la salvezza
dell’umanità.
E così, assieme al popolo
l monaco dimora
nel cuore di Dio,
nel quale vive La Parola, e
di questa Parola fa la sua
unica ragione di vita...
Quella Parola, quel logos
che ha posto la sua tenda
nel cuore del Padre, e con
Lui, ha accolto anche noi,
fino a fare di noi carne della sua carne, sangue del
suo sangue, rende il monaco partecipe, nello Spirito, alla vita trinitaria di
Dio, nel mistero di quella
profonda comunione che
era… fin dal principio.
La centralità, il primato
della Parola, meditata, ruminata ogni giorno, trasforma l’esistenza del monaco che attraverso la preghiera di lode, di supplica,
di ringraziamento, di intercessione quotidiana,
porta con sé fatiche e gioie
«L
Senza Eucaristia
non c’è
missione
stia parto con la fede e il
coraggio per l’azione apostolica e ritorno all’Eucaristia per ringraziare e celebrare l’azione di Dio.
L’Eucaristia è anche lasciarmi macinare, come i
chicchi di grano, per trasformarmi in farina-alimento per i fratelli. È essere capace di rinunciare
a me stesso per mettermi
al servizio dei fratelli so-
«I
Rita Antoniazzi
di Dio ma con il carisma suo
proprio, le è dato di vivere in
se stessa e di manifestare
nella quotidianità della vita,
la sponsalità con Cristo di cui
il Padre le ha fatto dono, per
pura grazia».
Rita e Carolina
Ordo Virginum
Eucaristia per
me è l’appuntamento quotidiano con il Signore che mi coinvolge e mi
precede per un cammino di
vita da costruire ogni giorno
con Lui e con tutti i fratelli e
le sorelle che incontro. È la
fonte della speranza e della
gioia per una Presenza che
si dona come mensa intorno alla quale sono sorella e
figlia amata dal Padre nel Figlio suo Gesù. È l’invito di
BARON
Nell’Eucaristia
il monaco
modella
la sua esistenza
personali e di ogni creatura della cui esistenza si fa
carico, per amore di Cristo
e della sua Chiesa, nella
Fernanda Baron
quale e per la quale vive, silenziosamente, nel dono di
sé, nell’attesa del ritorno
glorioso del suo Signore,
in semplicità e purezza di
cuore.
La Parola di Dio converte continuamente il
cuore del monaco che ha
nel battesimo la sua fonte
e nell’Eucaristia la sua meta ultima.
Non c’è conversione
senza adesione al mistero
pasquale al quale conformare la nostra vita ed è
nell’Eucaristia, epifania
dell’amore di Dio, che il
monaco, come ogni battezzato, modella la sua esistenza a quella del suo
Signore, fino a giungere alla “piena maturità di Cristo”».
Fernanda
monaca diocesana
PIOVESANA
Alla mensa
del Signore
la gioia del
primo incontro
nità, testimonianza del dialogo trinitario, quale dono
dello Spirito che costruisce
la comunione e l’amore; fa
propria la sete del Redentore per la salvezza dei fratelli e si dispone a portare loro
la parola che salva; sente la
dignità e la sacralità di ogni
fratello cui è chiamata ad offrire il suo servizio: in lui lo
stesso Gesù si è identificato;
trova le parole del cuore che
LAURA
Il Pane
spezzato
è fonte
di speranza
Gesù ad uscire dal Cenacolo per ascoltare dentro la vita, in luoghi diversi, e per
tratti di strada anche bre-
INTENZIONE DI PREGHIERA
Intenzione per la preghiera dei fedeli: “Fa’, o Signore, che tutti i consacrati,
chiamati a riflettere in modo singolare la luce di Cristo, siano “sale” e “luce”
per gli uomini e le donne di oggi; nella loro testimonianza tutti possano intravedere il Regno di Dio e lo stile delle “Beatitudini” evangeliche, preghiamo”.
Suor Francisca Piovesana
illuminano il senso della vita, danno speranza, costruiscono pace; riceve la capacità di sostenere fatiche e insuccessi, di donarsi con gratuità e perseveranza ad imitazione del suo Signore».
Sr. F. Piovesana
Figlie di San Giuseppe
del Caburlotto
vissimi, programmati o casuali, la ricerca spesso misteriosa e sofferta, delle persone che incontro, di trovare insieme una risposta, offrendo la testimonianza del
dono che ho ricevuto e che
Lui è per ciascuno di noi.
Come membro di un istituto secolare, sento la chiamata a rivivere nella novità
di ogni giorno, con il cuore
abitato e aperto, le tappe del
mio cammino di consacrazione presenti nei momenti
salienti dell’Eucaristia come
richiesta di perdono, offerta,
consacrazione, comunione».
Laura
Istituto Secolare San
Raffaele
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 30 gennaio 2005
OGGI Domenica
Agenda
del Vescovo
QUARTA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Domenica 30 gennaio: Celebra Messa e Cresime: alle 9
a Santa Lucia di Piave e alle 10.30 a Rua di Feletto. Nel pomeriggio guida il “Percorso formativo familiare al senso vocazionale della vita” all’auditorium
Toniolo di Conegliano e nel duomo di Oderzo.
Lunedì 31: Alle 9.30 in seminario partecipa all’incontro di
formazione permanente per il clero. Incontra poi in
vescovado i vicari episcopali. Alle 20.30 in seminario
partecipa al primo incontro della settimana sociale.
Martedì 1 febbraio: Al mattino udienze. Alle 20.30 a Camolli incontra cresimandi con genitori, padrini e madrine.
Mercoledì 2: Alle 19 in Cattedrale presiede la liturgia delle
benedizione e processione con le candele e la Messa. Alle 20.30 a Motta di Livenza partecipa al secondo incontro della Settimana sociale.
Giovedì 3: Al mattino a Sarano incontra i sacerdoti della forania La Colonna.
Venerdì 4: Al mattino udienze. Alle 18.30 a Premaor celebra
la Messa con la Comunità vocazionale e la Comunità
parrocchiale. Alle 20.30 all’auditorium Dina Orsi di
Conegliano partecipa al terzo incontro della Settimana sociale.
Sabato 5: Nel pomeriggio visita la casa di accoglienza “La
Provvidenza” a Vittorio Veneto. Alle 20.30 presiede la
veglia diocesana di preghiera per la vita nella chiesa parrocchiale di Santi Pietro e Paolo in Vittorio Veneto.
Domenica 6: Alle 11 celebra Messa e Cresime a Tezze. Alle
15 in Cattedrale presiede la celebrazione dei Vespri
per la giornata della vita consacrata.
L’umiltà genera un popolo
di beati gradito a Dio
Domenica 30 gennaio - Quarta del tempo ordinario
Sof 2, 3; 3, 12-13; Sal 145;
1Cor 1, 26-31; Mt 5, 1-12
Quarta domenica del Salterio
I
l cuore della liturgia della Parola che caratterizza la quarta domenica del tempo ordinario è la proclamazione delle Beatitudini. Nell’edizione di Matteo.
La pagina si apre con una straordinaria solennità, scandita da alcuni verbi che inquadrano una scena
per così dire cosmica: Gesù “vede”
le folle che lo seguono; qual nuovo
Mosè “sale” sul monte; “si mette a
sedere”, come su una cattedra, da
maestro; a quella scuola confluiscono i discepoli, che “si avvicinano”; Gesù, finalmente, “prende la
parola”, per “ammaestrare”. Una
scena dunque che non si esaurisce
nell’evento in sé, ma si apre sulla
storia dei discepoli, credenti in Cristo e sulla storia dell’umanità. Dall’alto del monte del suo essere Verità di tutti. E di tutti i tempi.
L’evangelista la colloca come
portale d’ingresso del discorso programmatico di Gesù, il cosiddetto
discorso della Montagna. A modo
di proemio.
Non a caso però avvia la serie
delle beatitudini con quella che qualifica tutte le altre e le motiva: l’umiltà del cuore. O, per dirla con la
sua espressione ebraica: “la povertà
in spirito”. Che corrisponde all’atteggiamento dell’uomo pio che confida unicamente in Dio e in Lui solo pone la sua speranza, come evidenziano una infinità di volte i salmi. Si tratta dei “poveri di Jawè”.
Quasi, i clienti di Dio. Che in nessuno possono sperare se non in Lui.
E Lui, ovviamente si prende cura
speciale, paterna e materna insieme, di loro. Sta a indicare dunque
un particolare modo di relazionarsi con Dio. Che bandisce ogni forma di arroganza, di presunzione, di
autosufficienza, di superbia in una
parola. E fa risaltare la forza della
fiducia in Lui e del confidente abbandono nelle sue braccia. Come
un bambino in braccio a sua madre.
Sulla stessa linea si muove il testo di Sofonia e quello di Paolo.
Sofonia invita “un popolo umile e
povero” a “cercare” il Signore. E
Paolo precisa che Dio ha scelto, in
Cristo, a far parte della sua Chiesa,
della sua Famiglia, coloro che il
mondo ritiene stolti e deboli, che
non contano nulla ai suoi occhi. Gli
umili appunto. Che invece contano
immensamente agli occhi di Dio.
Fatta questa premessa, il resto
ne è conseguenza naturale ed inevitabile. Ne consegue una vita beata. Una vita cioè che partecipa della beatitudine di Dio.
Se infatti, nell’umiltà del cuore,
ci mettiamo con fiducia nelle sue
mani, fidandoci di lui, in qualunque
15
condizione di vita, siamo in grado
anche di unire le nostre sofferenze
alle sue, vivendole con Lui, uniti al
Crocifisso; saremo “miti e umili di
cuore” a imitazione di Gesù; misericordiosi come il Padre celeste;
limpidi e puri di cuore, attenti a non
lasciarci contagiare dal peccato; operatori di pace in ogni circostanza;
fedeli a Dio nelle avversità e nelle
persecuzioni a causa del Vangelo.
Non c’è dubbio che questa pagina potrebbe essere letta in chiave
cristologica e in chiave mariana. Ma
anche in chiave ecclesiologica. Mi
spiego. Le beatitudini sono state
vissute radicalmente da Gesù Cristo. Anzi, Lui non è solo un modello di beatitudini. È Lui stesso la Beatitudine che vive, anche da uomo,
le dimensioni delle beatitudini. Discepola di Cristo, la Madre sua Maria, ha riprodotto in sé tutte le caratteristiche delle beatitudini. Grazie alla sua “umiltà”. Ma anche la
Chiesa, la famiglia dei discepoli di
Cristo, vive le beatitudini in tanti
suoi membri, del passato e del presente, nella “beatitudine-santità” riconosciuta dall’Autorità e proposta
a modello degli altri e in quella più
feriale che constatiamo ancora viva
e presente nelle nostre comunità
parrocchiali e nelle nostre famiglie.
Grazie all’azione purificatrice e vivificante dello Spirito nel cuore degli umili. È insieme una constatazione e un auspicio.
+ Giuseppe Zenti
PIANO PASTORALE: SOSPESE
LE RIUNIONI DI VERIFICA
S
ono sospese le riunioni di verifica dell’attuazione
del Piano pastorale che dovevano tenersi in vari
centri della diocesi. La verifica verrà fatta in ogni forania
durante le riunioni dei preti e del Consiglio pastorale foraniale nelle date che ogni vicario foraniale determinerà.
MUSICA SACRA: Disponibili i
libretti “Canta con noi la tua fede”
S
ono disponibili all’Ufficio Musica Sacra i libretti
“Canta con noi la tua fede” nella nuova, corretta e
aggiornata edizione con copertina in plastica (rivolgersi direttamente in Curia a Sabina Dal Mas).
TERRASANTA:
ULTIMI POSTI LIBERI
A SARH SI STA CERCANDO UNA FONTE D’ACQUA
La missione come pozzo
S
tiamo aprendo un nuovo pozzo qui al Foyer: quello vecchio nella stagione secca non basta
per il consumo e quindi stiamo correndo ai ripari, dato che il tempo delle piogge è finito da un pezzo.
Stiamo facendo un’azione squisitamente biblica: in un ambiente di
siccità e di nomadismo, scavare un
pozzo e trovare l’acqua era benedizione di Yahwé, voleva dire poter
fermarsi, perché lì c’era Vita. Vorremmo anche noi poter cantare, con
gli israeliti in marcia verso la terra
promessa, la poetica “canzone del
pozzo”: “Che l’acqua sgorghi dal
pozzo, che sia accolta con canti di
gioia! I nostri capi l’hanno perforato, i nobili l’hanno scavato con il loro bastone di comando, con il loro
scettro!” (Num 21, 17-18).
Invece… di poesia qui c’è ben poco. Non ci sono bastoni di comando
né scettri che compiano miracoli. Vi
lavorano quattro operai, per dieci ore al giorno. Sono già arrivati a più
di 8 metri di profondità e da 1 metro hanno trovato l’acqua. Dovran-
no scendere almeno altri 3 metri,
sicché d’ora in poi dovranno lavorare immersi nel fango-acqua, appesi alla corda che i loro compagni
sorreggono da fuori… E questo per
una paga di 0,50 euro l’ora, quindi
per 5 euro il giorno: eppure sono gli
operai meglio pagati della città! Lavoreranno per circa un mese, e tutta la spesa (sui 1.500 euro) è coperta da offerte ricevute dalla comunità
di Cessalto.
Pozzi… senza poesia, ma pieni di
vita. Vita che è ovunque, ma sempre
in profondità: nelle profondità di noi
stessi, degli avvenimenti, della Parola, dei sacramenti-incontro con
Colui che è la “Vita del mondo”. Basta cercare, scavare fondo: senza
tante tecnologie, con i mezzi poveri
del silenzio, della ricerca nel piccolo gruppo, della preghiera personale e comunitaria.
Pozzi…. di ricerca tenace di vita,
di lotta per sopravvivere, appesi alla corda di una salvezza che sta sempre nelle mani dei fratelli.
Pozzi… di fiducia nell’altro, da
cui dipende molto della mia
vita. Fiducia soprattutto nell’Altro,
in Colui che mi ripete: “Non temere, piccolo gregge!”, e con più forza: “Non abbiate paura: io ho vinto
il mondo!”.
Pozzi… di carità vera, che diventa giustizia nella condivisione del poco che si ha, nell’eliminazione del
molto superfluo che rende pesante
il cammino. Una piccola comunità
garantisce la vita di quattro famiglie
ciadiane per oltre un mese: quante
famiglie africane o di tutto il sud del
mondo potrebbero vivere, se ci fossero più “pozzi di carità e giustizia”?
Pozzi… siamo noi, già pieni del
dono di un’acqua che per restare viva deve a sua volta diventare dono:
“L’acqua che io gli do diventerà in
lui sorgente di vita eterna” (Gv 4,
14).
“Missione” come pozzo: dono ricevuto e sempre trasmesso, Vita
che non è nostra e che continuamente condividiamo. Possibilità offerta a tutti, ogni giorno, dovunque.
Don Egidio Menon Sarh (Ciad)
G
li organizzatori del pellegrinaggio diocesano in
Terrasanta presieduto dal vescovo Giuseppe, che
si terrà dal 7 al 14 aprile 2005, comunicano che vi sono
ancora dei posti liberi. La quota indicativa di partecipazione è di 1.050 euro. L’organizzazione tecnica è curata
dall’Agenzia Viaggi e Turismo Tonello (Vi). Per iscrizioni
rivolgersi a don Giuseppe Querin, telefono 0421-327599.
USMI: Ritiro spirituale
S
abato 29 gennaio ci sarà il ritiro spirituale zonale
per le suore della diocesi. Le sedi sono: Motta di
Livenza, Pieve di Soligo, San Fior di Sopra, Vittorio Veneto. L’inizio è alle 8.30.
È NATO UN CORO
GREGORIANO DIOCESANO
F
orse non tutti sanno che la diocesi ha un suo coro gregoriano ufficiale. Il nome completo, che ne chiarisce
anche la provenienza, è “Gruppo di canto gregoriano della
scuola diocesana di musica liturgica Venanzio Fortunato”. A
comporla circa dodici persone raccolte da ogni parte della diocesi: da Santi Pietro e Paolo di Vittorio Veneto a Miane, da
Carve a Cappella, da Ceneda a Cison, a Oderzo. Hanno concluso i sei anni della scuola di canto e ora proseguono con le
esercitazioni e con i concerti, in cui sono guidati dal maestro
rodigino Giorgio Mazzuccato. Non di veri e propri concerti
si tratta, ma piuttosto di animazione liturgica della messa,
con i canti comuni e quelli propri della liturgia del giorno.
Il prossimo appuntamento in cui ascoltarli sarà mercoledì
2 febbraio alle 19 a Santi Pietro e Paolo di Vittorio Veneto, nel
corso della messa per la solennità della Presentazione del Signore, popolarmente la Candelora.
PIEVE / L’ECCIDIO 60 ANNI FA
CISON
I sei partigiani
traditi dall’americana
Mostra
e concerto
dedicati
a Puccini
D
omenica 30 gennaio
Pieve ricorda il 60º
anniversario dell’uccisione
di sei partigiani della Brigata Mazzini avvenuta il 26
gennaio 1945 ad opera di un
reparto della X Mas. Alle
10.30 verrà celebrata una
messa nel duomo mentre alle 11.30 si terrà la commemorazione nel cimitero di
Pieve con interventi del vicesindaco Mazzero, del presidente Anpi Lorenzoni e
dello storico Daniele Ceschin.
«Nel gennaio
del 1944 – spiega Ceschin – i
militi della X
Mas – il cui Comando era insediato nelle scuole di Pieve – vengono informati
che nei pressi di
Miane e Combai alcuni civili sostengono con aiuti i partigiani della Mazzini. Dalle
confidenze di una ragazza
del luogo, praticamente una
spia, soprannominata l’“americana”, i fascisti vengono a sapere molti particolari, tra l’altro anche le casere
dove si riuniscono i partigiani. Il 24 gennaio una ventina di militi della X Mas effettuano un rastrellamento
tra Campea, Follina e Miane. Arrivati a Premaor, individuano una casera già segnalata dalla ragazza, entrano e sorprendono quattro
partigiani armati che vengono subito catturati. Sulla
strada del ritorno verso Pieve la squadra fascista ferma
due persone in bicicletta, sono armate e una di loro è
Marino Zanella. Tutti e sei
vengono condotti a Pieve.
Sono interrogati e malmenati. Il giorno successivo
viene convocata l’“americana” che riconosce i partigiani come appartenenti alla Mazzini e autori di azioni
contro i fascisti. La giornata
del 25 gennaio si conclude
con atroci torture nei confronti dei 6 e con la loro condanna a morte attraverso un
processo-farsa. L’esecuzione della sentenza è prevista
per il giorno successivo, il
26 gennaio. Il parroco di Pieve, don Domenico Martin,
cerca di convincere i fascisti
a desistere dal loro intento,
ma invano. Chiese di visitare i condannati e questa è la
sua testimonianza al processo del giugno 1946: “Verso le 8 del mattino ho chiesto di visitarli per confortarli
e chiedere loro se avessero
qualcosa da confidarmi per
le loro famiglie. Nessuno si
interessava di loro. Protestarono tutti la loro inno-
cenza e mi pregarono di portare i loro saluti alle famiglie
e di confortarle. Alle 10.30
sono salito con loro sui carri che dovevano trasportarli al cimitero. (…) Volevano
gettarli tutti in una fossa comune, senza nome. Ho protestato e li ho fatti comporre nella vicina chiesetta”.
Sono stati fucilati tre alla
volta. Si tratta di: Antonio
Bortolin detto Bepi di Miane, 22 anni; Salvatore Pontieri originario della provincia di Catanzaro; Giovanni
Possamai di Cison, 22 anni;
Leone Sasso (Resistere) di
Cison, 50 anni; Maurizio
Violini di Follina, 34 anni; e
quindi Marino Zanella (Amedeo) originario di Segusino, 36 anni.
Due i principali responsabili fascisti. Processati dalla Corte di Assise straordinaria di Treviso con sentenza del 13 agosto 1946, uno venne assolto; l’altro, comandante anche del plotone d’esecuzione, venne condannato a 15 anni di reclusione ma in Cassazione nel
1948 questa seconda sentenza venne annullata quindi poté ritornare libero. Per
quell’eccidio – conclude Ceschin – nessuno ha dunque
pagato».
CONEGLIANO:
Incontri con l’opera lirica
M
ercoledì 26 gennaio si è svolto il
secondo dei cinque incontri con l’opera lirica
promossi dall’Università
Aperta dell’Auser di Conegliano. Nell’aula magna
dell’Istituto tecnico per il
turismo (via Galilei 6), il
musicologo Francesco
Cesari, docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha presentato la
Carmen di Bizet. Gli appuntamenti successivi sono: il 9 febbraio (Simon
Boccanegra di Verdi), 16
febbraio (Tosca di Puccini), 23 febbraio (Il Conte
di Ory di Rossini).
I
l ritrovato interesse
per l’arte e la cultura
sviluppatosi tra il diciannovesimo e ventesimo secolo ha ispirato gli organizzatori di un altro evento culturale che sarà inaugurato tra breve a Cison di
Valmarino. Qui dal 5 febbraio al 7 aprile si terrà una mostra dedicata alla
musica, alla poesia, alla pittura, alla scultura e all’architettura di quell’epoca
così ricca di cambiamenti
e di novità in vari campi.
A questo appuntamento è stato dato il titolo “Puccini e dintorni: viaggio tra
l’800 e il ’900”. Saranno
proprio le musiche del
grande musicista lucchese ad essere eseguite nella serata concerto inaugurale della mostra, fissata
per sabato 5 febbraio all’interno del teatro La Loggia di Cison di Valmarino,
con inizio alle 20.30. Celeberrimi brani tratti dalle opere “Bohème”, “Fanciulla del West”, “Tosca”, “Madame Butterfly” saranno
proposte nell’interpretazione del soprano Maria
Luisa Carnio e del tenore
Gianluca Moschetti.
Athos Tassi
CANEVA
Gli scrittori
Culicchia
e Villalta a
confronto
G
li anni Settanta:
l’età delle utopie,
l’epoca del terrorismo. In
questa temperie hanno
ambientato i propri recenti libri il pordenonese Gian
Mario Villalta (“Tuo figlio”) e il torinese Giuseppe Culicchia (“Il paese delle meraviglie”).
Su quelle utopie di un
mondo diverso, che oggi
ritornano pressanti, sia come tendenza letteraria che
come anelito perseguito o
strumentalizzato si intervisteranno a vicenda i due
autori sabato 29 alle 20.30
all’auditorium di Caneva.
Siamo nell’ambito di
“Mondi impossibili? Utopia di un mosaico dell’umanità”, ciclo di manifestazioni promosse dall’aggregazione di otto comuni
friulani, con Caneva unico
diocesano. Informazioni:
www.salamshalom.org.
(TB)
Martedì 25
il vescovo
Giuseppe ha
proposto una
riflessione ai
giornalisti del
territorio
diocesano
È
tradizione che in
occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, ci sia un incontro tra
il Vescovo e gli operatori delle comunicazioni sociali. Il vescovo Giuseppe Zenti partecipava per la prima volta all’incontro, che si è tenuto
martedì 25 gennaio in Castello vescovile. Una quarantina di giornalisti ha risposto
all’invito e il Vescovo, con una certa sorpresa, non si è limitato ad uno scambio informale, ma si è impegnato in
un articolato discorso sulla
professione del giornalista.
Il mondo umano
del giornalista
La prima capacità del giornalista è quella – ha detto il
Vescovo – «di farsi interprete vero e disarmante delle
reazioni, dei sentimenti, delle valutazioni e delle soluzioni che la nostra gente porta
in cuore, quasi all’unisono.
Tra il giornalista e la gente
scatta allora una forte alleanza, una sorta di complicità,
bella e gratificante. Al punto
che si crea una corrente di
simpatia. E il giornalista, senza in nulla scadere nel populismo, se ne fa voce concreta
e, spesso, profetica. Diventa
allora il “nostro giornalista”,
che si legge volentieri. Che si
seleziona tra tanti altri».
Subito però si pone il problema: «Qual è il filtro di selezione tra accadimenti destinati ad emergere ed assurgere a dignità di cronaca
e magari di confluire nel flusso della storia e quelli che si
dissolvono nel loro stesso accadere? Vi sono notizie che si
impongono da sé, tanto sono
vistose, macroscopiche; ve
ne sono invece altre sulle
quali si compie opportunamente una scelta».
Il volto positivo della vita
Il primo criterio che monsignor Zenti segnala è saper
mostrare anche i lati positivi
della realtà, perché «la gente
vede magari la delinquenza
dai mille volti occupare pagine e pagine di mass media,
anche in primo piano, e rimane sconcertata nel constatare che raramente si pubblicizza il suo modo di vivere
con onestà, il suo senso del
dovere, il suo altruismo. È facilmente indotta a concludere: “Dunque il mio modo di
vivere non conta per nessuno, non è esemplare per nessuno!”. Allora non valgo nul-
la. La mia è una vita insignificante. Il mio modo di vivere non merita rilievo. Siamo
magari uniti in matrimonio
da cinquant’anni, ci siamo voluti bene e… ignorati. Basta
che uno, in un
atto di furore,
rompa una vetrina di un negozio, o, peggio
ancora, che si
tolga la vita che
sente vuota di significato e di
valore, ed è già alla ribalta.
Non dico che ogni minimo
gesto venga messo in rilievo.
Ma è opportuno che il modo
di vivere della gran maggioranza delle persone singole
e delle famiglie, proprio perché sano, sia evidenziato in
qualche episodio un po’ emergente e rappresentativo.
Non appena se ne presenta
l’occasione. E le occasioni
non mancano».
verso il ponte comunicativo,
raggiunge l’interiorità di un
altro soggetto personale.
Cioè la sua mente e il suo cuore, la sfera della sua affettività e l’area delle sue speranze o angosce.
La comunicazione è atto altamente umano e, se positiva, carica cioè
di positività, umanizzante. Contribuisce
non poco a far vivere una vita sostenibile e qualitativamente elevata». Si capisce allora quanto impegno l’operatore della comunicazione deve mettere nel suo lavoro.
“Deve esserci
alleanza
tra la gente e
il giornalista”
Chi è il giornalista?
Per essere un operatore
positivo è necessario che il
giornalista sia consapevole
del suo compito. Il Vescovo
azzarda questa definizione:
«Il giornalista è fondamentalmente un artista della comunicazione geniale». E la
comunicazione? «La comunicazione – secondo il Vescovo – è per sua natura un
atto di un soggetto umano
personale che parte dalla sua
interiorità e, appunto attra-
Le relazioni tra giornalisti,
redazione e proprietà
Ma il giornalista opera
dentro un mondo complesso
che rende difficile il suo lavoro. Il Vescovo segnala una
serie di problemi: «A quale livello si colloca il rapporto fra
giornalista e titolista? Il titolo
fa solo da specchietto delle
allodole o, di fatto, esprime una geniale e accattivante tematizzazione dell’articolo
stesso? (…) Il secondo risvolto: fino a che punto l’articolista è libero di scegliere
gli accadimenti degni di notificazione e di commento, e
fino a che punto è autorizzato ad esprimere una valutazione libera da ogni condizionamento, in piena sintonia
Domenica 30 gennaio 2005
DA POCO APERTA A SACILE
Galleria “Casarini”,
piacevole sorpresa
C
on l’inaugurazione
delle nuove strutture dell’oratorio di Sacile,
avvenuta il 6 dicembre
scorso, è stata aperta al
pubblico anche la galleria
dedicata a Pino Casarini e
allestita a palazzo Carli.
È una piacevole sorpresa, per chi non conosce le
opere di Casarini, e un’interessante riscoperta, per
chi invece già lo stimava,
ammirare i quadri e le sculture donati alla parrocchia
dalla moglie dell’artista; la
galleria ripercorre, nelle
tre stanze ad essa dedicate, l’opera dell’artista a partire dal primo “Ritratto” del
1926 fino a “Il grande nudo” del 1970, dipinto dunque due anni prima della
morte.
«L’allestimento ha richiesto due anni di lavoro
– racconta la curatrice Graziana Modolo – e ogni stanza ha voluto uno studio attento; la collezione è molto
vasta, il rischio era quello
di non dare il giusto risalto a tutte le opere ma, dall’altro lato, dovevamo rispettare le stanze di palazzo Carli senza snaturarne i
caratteri.
con le ragioni del suo pensare valoriale e della sua coscienza? D’altra parte, una redazione e una proprietà fino
a quale linea di demarcazione consentono ai propri giornalisti libertà espressiva?
Possono permettersi di concederla in assoluto, anche a
costo che l’articolo sconfessi
linee culturali di fondo e vedute architettoniche dell’azienda in questione? Certi limiti non si possono valicare.
Ne andrebbe di mezzo la credibilità della testata e la sua
capacità di sfidare il futuro».
Nella prima
stanza sono esposte le prime
opere della carriera di Casarini, è qui che
troviamo anche il famoso
“Ritratto”. In
questa stanza,
che noi chiamiamo sala degli Stucchi, non si potevano
appendere quadri e così abbiamo deciso di lasciare le
pareti originali fissando i
quadri tramite dei cavetti leggeri che li inseriscono in
modo più naturale nell’insieme della stanza».
In questa sala è allestita
anche la mostra dedicata al
Casarini scenografo dell’Arena di Verona; Casarini, dagli anni Trenta, lavorò a diversi allestimenti all’Arena,
rivoluzionando la tecnica
scenografica. La mostra, che
rimarrà aperta nei prossimi
mesi, raccoglie i bozzetti realizzati per l’allestimento dell’Aida; in essa ammiriamo
non solo i disegni preparatori per l’allestimento scenico, ma anche i bozzetti per i
costumi, della cui realizzazione Casarini si occupava
personalmente.
CONEGLIANO: Spettacolo
di Massimo Dapporto
D
omenica 6 febbraio, alle 16, al teatro
Accademia di Conegliano Massimo
Dapporto interpreta “Il
malato immaginario” di
Molière nella traduzione e nell’adattamento
di Tullio Kezich e Alessandra Levantesi. Altri interpreti: Susanna
Marcomeni, Sebastiano Tringali e Riccardo
Peroni. Biglietti: platea
e 1ª galleria 22 euro,
numerati logMassimo Dapporto
gia 16 euro.
Nelle altre due stanze in
cui prosegue l’esposizione,
il criterio scelto continua a
essere prevalentemente
quello cronologico e anche
se le sculture esposte nella
seconda stanza apparterrebbero più
propriamente all’ultimo
periodo della
produzione
dell’artista,
esse ben si
inseriscono
nel discorso
artistico disegnato attraverso il
percorso espositivo.
Un’atmosfera familiare
percorre le stanze di questa galleria, non il clima
freddo che si respira spesso nei musei, né l’aria polverosa che riempie talvolta certe gallerie ma il calore silenzioso che circonda
gli affetti familiari e che nasce dalla sensazione di osservare qualcosa di conosciuto; anche gli ultimi dipinti, così lontani stilisticamente dai primi, trasmettono la stesso senso di appartenenza e la stessa intimità che riconosciamo nelle opere più note e che i sacilesi ritrovano all’interno
del proprio Duomo il quale guarda, attraverso le leggere tende alle finestre della galleria, i quadri di quell’artista che tanto lo ha amato.
Letizia Miotto
RASSEGNA IN 4 CENTRI
7 film per ragazzi
in lingua originale
F
a tappa anche a Pieve
di Soligo e Conegliano, oltre che a Oderzo e Vittorio Veneto, il “Viaggio nel
cinema dei ragazzi”, la rassegna promossa dalla Fondazione Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia, l’assessorato alla Pubblica istruzione di Vittorio
tur” di Ella Lemhagen il 4
marzo, presenti la produttrice e un paio di interpreti;
verranno poi lo spagnolo
“Machuca” (nella foto) di Andrès Wood il 18 marzo, e
“Flaklypa Grand Prix” del
norvegese Ivo Caprino chiuderà il 14 aprile.
Si tratta di sette film pro-
Veneto, l’assessorato alla
cultura di Sarmede, il CinitCineforum italiano con il sostegno della Banca di credito cooperativo delle Prealpi.
Giunta alla sua decima edizione, la rassegna si è aperta con successo venerdì
21 gennaio con il film svedese “Capricciosa” di Reza
Bagher ed è proseguita giovedì 27 gennaio con “Homerun” di Jack Neo, targato Singapore; seguiranno
l’inglese “Anita and Me” di
Metin Huseyin il 17 febbraio, “Cowboy and Angels”
il 24 febbraio con la presenza del regista irlandese David Gleeson, “Tur and Re-
dotti per i ragazzi e che sono passati nei festival internazionali, presentati in lingua originale con traduzione simultanea in sala. Le pellicole presentano problemi
di attualità, dall’integrazione
culturale alla vita con genitori separati, attraverso storie che li rendono comprensibili anche ai più giovani. La
professoressa Maria Merlo,
infaticabile animatrice della
rassegna, si dichiara soddisfatta della risposta che la
sua nuova proposta ha ottenuto finora nelle scuole e
delle nuove possibilità che
si aprono con Conegliano e
Pieve di Soligo.
LE ARTI A UDINE NELL’OTTOCENTO
P
17
romossa dal Comune di Udine presso la chiesa cittadina di San Francesco, la mostra “Tra
Venezia e Vienna. Le arti a Udine nell’Ottocento” rievoca lo splendore, non sempre conosciuto, della cultura figurativa friulana del XIX secolo e dei suoi evidenti punti di contatto con la coeva produzione di
Venezia, Vienna e Monaco di Baviera. Malgrado la travagliata eredità del Settecento napoleonico, la vicenda artistica friulana conquista una considerevole autonomia espressiva, intrisa
d’italianità, grazie a numerosi talenti locali, di cui la rassegna udinese
offre ampia documentazione. Dall’eclettico Odorico Politi, ornatore, decoratore di case nobiliari e personale ritrat-
re
t
s
o
M
tista di Canova, al palmarino Giuseppe
Bison, dal pordenonese, ritrattista di rango, Michelangelo Grigoletti al goriziano
Giuseppe Tominz. Accanto al pregevole apparato di quadri sacri, mitologici e profani si possono ammirare in mostra anche alcuni busti marmorei di Antonio Canova e sculture ottocentesche dei friulani Luccardi e Flaibani.
“Tra Venezia e Vienna. Le arti a Udine nell’Ottocento”, Udine, chiesa di
San Francesco, aperta fino al 30 aprile 2005; orario 9.30-12.30 e 15-18,
chiuso il lunedì; informazioni telefono
0432-297954, fax 0432-271982, e mail
[email protected]; costo del
biglietto 6 euro. (EP)
L’arte e l’etica
della comunicazione
Molta attenzione deve avere, dunque, il giornalista
per compiere in maniera geniale, ma, anche morale, il
suo lavoro: «Comunicare con
libertà – dichiara il Vescovo
– ma non al punto da contraffare la realtà. Al contrario,
al servizio della verità, della
realtà. Qui entra in scena l’arte del genio che non fa mai ricorso alla carta da parati per
confezionare un oggetto anche di scarso valore. Il genio
sa congiungere la realtà da
comunicare con la sua possibile espressione verbale».
Al termine, Il Vescovo ha
dato appuntamento al prossimo anno, facendo alcune
proposte perché l’incontro diventi un momento incisivo
nel mondo della comunicazione che condiziona ormai
la vita di tutti. (GpM)
MOSTRE
CONEGLIANO Si inaugura venerdì 28 gennaio alle 17 all’oratorio dell’Assunta la mostra di pittura di Milla Bandiera. Resta aperta fino al 13 febbraio dalle
10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle
20.
MOTTA Si può visitare da sabato 29 gennaio a sabato 12 febbraio al palazzo La Loggia la mostra “Maschere e costumi di Carnevale-Laboratorio artigianale di
oggettistica in cartapesta”. Aperta sabato 29 e venerdì 4 dalle
15 alle 18, domenica 30, sabato
5 e domenica 6 dalle 10 alle 12
e dalle 14.30 alle 18.30.
PIAVON Domenica 30 alle 11
si inaugura a Ca’ Lozzio la personale di Giuseppe Nicoletti. Re-
sta aperta fino al 27
febbraio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 24, chiuso lunedì
e martedì.
VITTORIO Fino al 28 febbraio
si può visitare all’entrata del municipio l’installazione “Agnus Dei”
di Daniela Carati. Aperto il lunedì,
mercoledì e venerdì dalle 8 alle
14, martedì e giovedì dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 18.
CEGGIA Giovedì 3 febbraio, alle 19 nell’ambito dei festeggiamenti del Carnevale, in municipio
inaugurazione della mostra relativa al concorso fotografico sul
Carnevale 2004 e della mostra “I
folders nella filatelia”.
REFRONTOLO Fino al 30
gennaio al Molinetto della Croda
si può visitare la Mostra dei presepi. Aperta dalle 14 alle 18, festivi anche dalle 10 alle 12.
SAN DONÀ Fino al 30 gennaio alla Galleria di arte moderna si può visitare la mostra “Vittorio Marusso-immagini venete”.
Aperta nei giorni feriali dalle 17
alle 19, sabato e domenica anche
dalle 10 alle 12.
MUSICA
CONEGLIANO Venerdì 28
gennaio alle 21 nella sala Venturin serata musicale con allievi e
gruppi dell’Istituto Benedetti Michelangeli in occasione della consegna delle borse di studio.
VERGOMAN Domenica 30
gennaio alle 14 concerto del gruppo strumentale di flauto dolce
della scuola media Fogazzaro di
Follina.
CORDIGNANO Domenica 30
gennaio alle 16 al teatro Francesconi concerto e recitativo per
la Giornata della Memoria. Vedi
articolo a pag. 25
CONEGLIANO Domenica 30
gennaio alle 16.30 al ridotto del
teatro Accademia il primo dei Pomeriggi musicali proposti dall’Istituto musicale Benvenuti.
ALTRI EVENTI
CULTURALI
CISON Venerdì 28 gennaio alle
21 al teatro La Loggia spettacolo di multivisione per la rassegna
“Immagina mondi”.
CISON Al teatro di Castelbrando alle 21 di venerdì 28 gennaio
“Docs off”, concerto di beneficenza di musica celtica e irlandese.
PREGANZIOL Sabato 29 gennaio alle 21 in occasione delle celebrazioni per la Giornata della
Memoria alla scuola elementare ci
sarà il recital “I campi della cenere: testimonianze dall’oblio”, di
e con Carlo Rao, con la partecipazione di Valentina Vettor.
CANEVA Sabato 29 gennaio alle 20.30 all’auditorium presentazione dei libri “Mio figlio” di Gian
Mario Villalta e “Il paese delle meraviglie” di Giuseppe Culicchia.
Curiosando
I consigli del medico
a cura della dottoressa Caterina Bisol
Attenti ai diverticoli!
I
diverticoli sono piccole tasche che
si formano nella parete, normalmente liscia, dell’intestino. La loro presenza è massima a livello del colon discendente. Questa patologia, denominata diverticolosi, è piuttosto frequente nelle popolazioni occidentali mentre è rarissima in Africa e in Asia. In Italia il 30% della popolazione oltre i 60 anni ne soffre. La
presenza dei diverticoli inizialmente non
crea particolari disturbi ma con il tempo
i diverticoli possono infiammarsi in modo cronico fino a dare luogo ad una vera
e propria malattia
diverticolare. I disturbi consistono
in dolore al basso
ventre, specie durante la notte,
gonfiore addominale, stipsi ostinata alternata ad
episodi diarroici. I diverticoli si sviluppano nel tratto intestinale dove la muscolatura è più spessa, perché in tale zona la
pressione interna può aumentare notevolmente, proprio per questo la parete a
volte cede formando queste piccole tasche.
La diverticolosi viene segnalata in costante aumento tanto da ipotizzare una
sua connessione con le abitudini di vita occidentali. La sua diffusione sarebbe favorita da una dieta costituita da alimenti raffinati, in modo particolare grassi e zuccheri, e povera di fibre vegetali. Le fibre,
all’interno dell’intestino, non vengono digerite ma vanno a formare una massa che
stimola la peristalsi, migliorando il transito attraverso il tubo digerente: come una scopa puliscono
le pareti, trascinano ed eliminano
scorie e residui.
Negli episodi acuti di diverticolite
si usano farmaci
antispastici ed antibiotici. Al di fuori
dell’infiammazione la dieta si deve impostare cercando di ridurre al massimo formaggi, salumi e dolci favorendo invece la
verdura, la crusca, le alghe, la frutta e le
farine integrali.
Schegge di Storia
Q
uindicesimo
secolo: Portobuffolè, forte della
sua posizione strategica di confine tra Marca trevigiana e Friuli, è
crocevia di rotte commerciali e fiorente centro di attività bancaria,
avviata dalla comunità ebraica della cittadina,
stabilitasi in città nel secolo precedente arrivando dalla Francia o dalla
Germania, dove erano
stati falsamente accusati di diffondere la peste.
All’epoca la differenza tra prestito e usura
praticamente non esisteva, e questo certo non
migliorava i rapporti tra
la povera gente di Portobuffolè e questi ricchi
banchieri ebraici che
conducevano una vita
appartata e avvolta nel
mistero. Potevano contare solo sull’amicizia
dei Dogi, di certo non disinteressata visti i vantaggi che la Serenissima
traeva dalla loro attività
L’atlante dei sapori
P
esce e pesci
a Fregona,
in borgo Piai.
All’“Osteria Piai”,
vecchia di almeno cent’anni, ma
coi muri maestri che datano al
ben più lontano 1200, ci si aspetterebbe in particolare e soprattutto, del resto come luogo
comanda, polenta, capriolo ed
altra cacciagione. Invece la sorpresa è che quassù vengono soprattutto per una buona mangiata di pesce fresco, anzi freschissimo. Dell’Adriatico specialmente, che pescato la notte
è qui a Fregona già di prima
mattina. La svolta, la cucina del
pesce insomma, quassù fra le
montagne, l’ha data tre anni fa
Nereo Salvador da Montaner
nell’assumere la gestione del
vecchio locale, ma nel frattempo recuperato ad una sobria eleganza. Salvador, che in questi
A Piai Nereo Salvador
specialista della piovra
giorni si gode il
meritatissimo
premio “Buona
Cucina 2005” del
Touring club italiano, dopo la
scuola
alberghiera a Falcade
e Longarone, è
andato a perfezionarsi al “Dolada” di Pieve
d’Alpago, e ha,
fra l’altro, fatto
“gavetta” di lusso nelle cucine
del “Terme” di
Vittorio Veneto e
“Villa Luppis” di
Rivarotta in Friuli, portando poi la
sua cucina al “Flora”, sempre a
COLFRANCUI:
Bepi Girelli, 50 anni da sacrestano
H
a ereditato dal padre
Ferdinando l’arte
del sacrestano. Tra l’uno e
l’altro hanno servito la chiesa per 82 anni, dal lontano
1920, quando la famiglia fu
chiamata dallo zio don Emilio Girelli, curato dal 1908 al
1946.
Da 50 anni, Stefano Girelli, per tutti Bepi, è presente ad
ogni messa celebrata in parrocchia. Una volta all’anno si
concede qualche giorno di
vacanza, non senza assicurarsi che il servizio sia comunque garantito.
È stato testimone discreto del cambiamento e collaboratore docile dei parroci
che si sono succeduti: don Emilio Girelli, don Girolamo
Villanova, don Aldo Rojer,
don Lorenzo De Nardo e don
Vittorino Mason. Un servizio
offerto con semplicità ed estrema disponibilità, dal mattino presto alla sera tardi,
Vittorio Veneto,
dove si è fatto conoscere ed apprezzare da una
vasta clientela.
Dunque, soprattutto pesce,
fatto in tante maniere, secondo il
pescato della
notte e la stagione, ma anche interpretato con estro e bravura
come la “piovra
al vino rosso con
ceci e rosmarino”, creatura di
cui Nereo va assai fiero, e che racconta in esclusiva per le lettrici e i lettori de L’A-
La cacciata degli Ebrei
da Portobuffolè
bancaria sottoforma di pesanti dazi.
Nel 1480 si sparse la voce della misteriosa scomparsa di un bambino cristiano, entrato nel Castello e mai più visto uscire.
La voce delle malelingue
incolpò subito alcuni ebrei, che furono in breve
tempo processati e condannati. Vista la delicatezza della questione Venezia impose il proprio diritto a rivedere il processo e la condanna fu confermata.
Questo portò all’allontanamento della comunità
ebraica dalla città e al sequestro dei loro beni e immobili. Non si conoscono
di preciso i termini della
condanna, né se questa fu
alimentata solamente da
pregiudizi o anche da fanatismo religioso o occulti interessi economici.
Alla comunità ebraica
zione.
Comperata la piovra, almeno 8 etti se siamo in
quattro, questa va lessata
a fuoco vivo per almeno 40
minuti in acqua e vino rosso (mezzo e mezzo) assieme a una foglia d’alloro e
a uno spicchio d’aglio. Una
volta raffreddato il “brodo”
di cottura, si leva il mollusco, lo si pulisce dalle ventose e lo si taglia a rondelle. A completare il piatto ci
vogliono ora i ceci, «che debbono
essere di Spello (fra Marche e
Umbria, ndr), giacché – si raccomanda Nereo – sono poco farinosi, e soprattutto piccoli, i quali vanno messi a bagno in acqua e sale
almeno il giorno prima dell’uso».
Per quattro porzioni ne bastano e avanzano mezzo etto di secchi, che tolti dal bagno d’acqua e
sale, vanno poi lessati per un’ora
in acqua e rosmarino. Cotti che
sono i ceci, questi si “saltano” (in
padella) per un10 minuti circa in
olio extra vergine d’oliva di Fregona (in tutto un paio d’ettolitri
l’anno, ndr) con sedano, carote e
quando fa l’ultimo giretto in
bicicletta attorno alla chiesa,
per assicurarsi che tutto sia
in ordine, le porte ben chiuse, le luci spente. Nel suo servizio ha coinvolto la moglie Palmira Spadari
con la quale ha da poco
celebrato il cinquantesimo anniversario di
matrimonio allietato da
quattro figli (Milo, Giacomo, Antonella e Ferdinando).
Tempi difficili? Bepi
non vuole sentirne parlare: è contento di aver
profuso dedizione alla
sua chiesa raccogliendo la simpatia di cui lo
circonda la popolazione. Erano tempi duri
per tutti, non solo per
fu concesso di rientrare
solamente un secolo dopo con un decreto ducale datato 1580 che gli riconosceva un risarcimento, imponendogli il
coprifuoco “dalla campana del giovedì a quella del
sabato santo”.
In risposta alla ripresa
della loro attività bancaria in città nacque il Sacro Monte di Pietà, non
con i soldi confiscati agli
Ebrei e nella sede della
loro “banca”, come affermano alcuni storici, ma in
un’espansione del Palazzo Pretorio edificata a
proposito.
La sinagoga, dopo vari rimaneggiamenti dell’edificio atti a cancellare
un ricordo che tutti volevano dimenticare, era stata riaperta come chiesa
cristiana nel 1559: si tratta dell’attuale Duomo.
Andrea Pizzinat
L’osteria Borgo Piai di Nereo Salvador
cipolla, aggiustando di sale e pepe.
«Si mescolano quindi i ceci
con la piovra a pezzettoni, adagiando il tutto – spiega ancora
Salvador – su un’insalata di radicchio rosso di Treviso, spruzzando per finire del prezzemolo
freschissimo».
La “piovra al vino rosso con
ceci e rosmarino” a seconda della quantità servita può essere
“antipasto”, un bel “secondo”,
ma anche “piatto unico”, comunque e sempre con un frizzante “rabosino” d’annata.
Mario Sanson
Il campanile di Colfrancui
chi andava per le case a ricevere la contropartita del suo
lavoro. La paga del sacrestano era lasciata alla generosità
dei compaesani. Al termine
della giornata, i sacchi di pannocchie e la damigiana di vino venivano issati sul carret-
to tirato da un’asinella presa
a prestito.
Oggi il lavoro è cambiato:
l’elettrificazione delle campane, lo spostamento delle
messe dall’alba al mattino, o
addirittura al pomeriggio, l’affidamento delle pulizie della
chiesa a squadre di signore
incaricate a turno, tutto ha
contribuito ad alleggerire il
compito del sacrestano. In
questo modo può dedicare il
suo tempo alla cura della liturgia e al suo parroco che
saluta ogni volta con un deferente: «Sia lodato Gesù Cristo».
Giuseppe Migotto
dal sito della parrocchia
di Colfrancui: http://digilander.libero.it/colfrancui
e
L’AZiON
29 gennaio
sabato
domenica
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
VITTORIO Giovedì 3 febbraio alle 20.45 la rassegna cinematografica “inVisibili”, organizzata da Arci Aurora, Cineforum Solaris e libreria Fenice, proietta alla Biblioteca civica
il film francese di Iosseliani “Lunedì
mattina”. Ingresso 2 euro.
venerdì
TREVISO Domenica 30 gennaio
alle 16 la rassegna “Una fetta di
teatro” presenta lo spettacolo per
bambini dai 6 ai 10 anni “Pierino
e il lupo”, allestito dalla Fondazione Aida al Teatro S. Anna. Ingresso
4 euro.
Domenica 30 gennaio 2005
21
Andreotti tollerava i
giullari. Altri invece...
dere che qualni. La trasmisdi
che funzionacontinuò
Gianfranco Da Re sione
rio zelante abad andare in
bia visto nello spettacolo u- onda in prima serata. Come
na satira del potere (cioè di dire che i politici e i funzioBerlusconi): niente di strano nari dell’epoca erano più toldato che il commediografo leranti e capivano la funziofrancese attaccava l’ipocri- ne dei giullari.
sia di nobili e borghesi. Ma
Più inquietanti sono stacredo che i funzionari ze- te le proteste ufficiali contro
lanti farebbero meglio a con- l’inchiesta sulla “mafia che
sultare le registrazioni di non spara”. Si è avuta l’im“Mistero buffo” di Dario Fo, pressione di ritornare ai
mandato in onda su Raidue tempi in cui si diceva che la
nella primavera del 1977. In mafia non esisteva, l’avevauna puntata, l’attore usò i te- no inventata coloro che vosti medievali per fare le ca- levano calunniare la Sicilia.
ricature di Andreotti (allora Inquietante è stato l’imbaPresidente del Consiglio) e razzo dei dirigenti Rai, che
di altri notabili democristia- si erano evidentemente di-
menticati di avere coprodotto il film “Alla luce del sole” di Roberto Faenza, in
questi giorni sugli schermi,
sul sacerdote antimafia don
Pino Pugliesi. Pare che
verrà dedicata alle vittime
della mafia che appartenevano politicamente alla destra , una puntata di “Punto
e a capo”, l’approfondimento dell’attualità di Raidue
(che ha più o meno lo stesso insuccesso di “Excalibur”). Si approda quindi a una specie di “par condicio”
delle vittime, ma rimane inquietante che si sia anche
solo discusso di “trasmissione riparatrice”.
PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR
30 gennaio
TRICHIANA Venerdì 28 gennaio alle 21 al Centro San Felice
va in scena “Il diavolo e l’acquasanta”, il teatro della memoria di Branka Katic, protagonista di “Fragole al
Armando Carrara, interpretato
supermercato”
dalla compagnia “I Carrara - La
piccionaia” di Vicenza nell’ambito
della rassegna “Trichiana teatro
2005”. Ingresso intero 7 euro, ri- CANEVA Domenica 30 gennaio aldotto 5 euro, fino ai 18 anni e ol- le 16.15 l’auditorium comunale propone la “Storia del gatto che antre i 60 anni.
dava per i fatti suoi”, lo spettacolo
PORDENONE Venerdì 28, saba- di pupazzi e attori interpretato dalto 29 e domenica 30 gennaio l’au- la compagnia Ortoteatro, nell’ambiditorium Concordia è monopolizza- to di “A teatro anch’io! Rassegna di
to dalla presenza scenica di Silvio prosa a misura di bambino”. InOrlando, interprete di “Questi fan- gresso adulti 4 euro, bambini 3,60
tasmi” di Eduardo De Filippo. La re- euro.
gia è di Armando Pugliese.
VITTORIO Mercoledì 2 febbraio
TREVISO Sabato 29 alle 20.45 la sera del teatro Verdi si accende
al teatro Sociale di Treviso prima con lo spettacolo “Lazzaretti lazzanazionale dello
roni” interpretato
spettacolo “Centodalla compagnia
mila gavette di
CARENI Pantakin di Venezia
ghiaccio” tratto dale diretto da Michel’omonimo romanzo
le Modesto Casarin.
di Giulio Bedeschi.
Cinema
GODEGA Sabato
ODERZO Ve29 gennaio alle 21 il
nerdì 28 gennaio il
Palaingresso area FieCircolo cinematora propone “I rustegrafico Pietro Dal
ghi” di Carlo Goldoni.
Monaco proietta il
CONEGLIANO Safilm di Dusan Mibato 29 gennaio alle Matt Damon in “Ocean’s twelve” lic “Jagoda - fra21 e domenica 30
gole al supergennaio alle 16 va in
mercato”, del 2004. Ingresso 6 euscena all’auditorium Dina Orsi di ro.
Conegliano “Occhio alla spia”, lo
spettacolo di John Chapman e Mi- PIEVE Venerdì 28 alle 21 e sachael Petwee interpretato dal grup- bato 29 gennaio alle 17.30 e alle
po Amici del Teatro di Roncade, nel- 21 il cinema teatro Careni proietta
l’ambito della ventiduesima rassegna il film di Steven Soderbergh “Ocean’s
twelve” con un cast stellare: sullo
di prosa “Teatro Insieme 2005”.
schermo George Clooney, Brad Pitt,
BELLUNO Sabato 29 e domeni- Julia Roberts, Andy Garcia, Matt Daca 30 gennaio Isa Danieli e Massi- mon, Vincent Cassel e Catherine Zemo Foschi interpretano “La visita ta-Jones. Ingresso 5 euro, ridotto 4
della vecchia signora”, la pièce di euro.
Friedrich Dürrenmatt diretta da Armando Pugliese al teatro comuna- VITTORIO Mercoledì 2 e giovedì
3 febbraio il multisala Verdi proietle.
ta per la rassegna “Svisti di stagioPIEVE Domenica 30 gennaio alle ne” il film di Joel Schumacher “Il
16 il teatro Careni propone la rap- fantasma dell’opera”, con Emmy Rospresentazione teatrale “Il tenace sol- sum, Gerard Butler e Miranda Ridatino di stagno”.
chardson. Ingresso 4 euro.
31 gennaio
SAN DONÀ Venerdì 28 gennaio
alle 21 divertimento assicurato all’auditorium Leonardo Da Vinci con
le gags e gli equivoci di “Sentite
condoglianze”, lo spettacolo di cabaret di Carlo e Giorgio. Ingresso
8 euro.
1 febbraio
DAL MONACO
2 febbraio
Teatro
T eatro N
3 febbraio
inema &
on tira una buona aria alla Rai.
La cancellazione
di uno spettacolo di Paolo
Rossi a Raidue è stato un altro episodio di censura miope. La scorsa settimana poi
ci sono state polemiche in
seguito all’inchiesta sulla
mafia di “Report”.
La scusa ufficiale per la
censura del testo di Molière è che conteneva parolacce: è una ragione che non
convince perché il turpiloquio è all’ordine del giorno
(purtroppo) in molti programmi della fascia protetta
(“L’isola dei famosi”, tanto
per non fare titoli), e la seconda parte di “Questa sera
si recita Molière” doveva essere trasmesso verso mezzanotte. Oltretutto la settimana prima era regolarmente andata in onda la prima parte. È più facile cre-
4 febbraio
C
Spettacoli
TV
A
riggio, alle 16.45 su Canale 5, debuttano i telefilm Miss Match
con Alicia Silverstone e Ryan O’Neal. E alle 18.35 su Raidue Roberto Giacobbo inaugura la serie
di Voyager dedicata ai ragazzi. In
serata, alle 21, su Raitre prosegue il ritratto di Leonardo Da Vin-
ci per Superquark, su Retequattro ci sono i telefilm della serie Criminal Intent, mentre Italia 1 presenta il cartone Fievel
conquista il West. Alle 23.45 su
Raiuno, secondo appuntamento
con Renzo Arbore e amici, Speciale per me.
D
contemporanea. Tra i film pomeridiani segnalo Il circolo della
fortuna e della felicità di Wayne
Wang, su La 7 alle 14.05, Le montagne della luna di Bob Rafelson
su Retequattro alle 15.30, e Batman - Il ritorno di Tim Burton
su Italia 1 alle 16. Alle 20.45, Raiu-
no presenta la prima parte del film
drammatico Il veterinario con Gigi Proietti, Raidue alle 21 trasmette
due episodi della serie Jag - Avvocati in divisa. Da non mancare, in notturna, all’1.25 su Raitre la
versione restaurata del Grande
dittatore di Charlie Chaplin.
I
con Gigi Proietti e Anna
Galiena, mentre su Canale 5 Tobey Maguire è
Spiderman nel film di
Sam Raimi, e su Raidue
vanno in onda due telefilm della serie Navy
N.C.S.I. - Unità anti-
Bormio, dove si disputano i Campionati mondiali di sci, è di turno il supergigante maschile: lo segue Raidue dalle 11.45. Rai Sport su Raitre invece, dalle 15.50 segue pallavolo femminile, pallanuoto e
pattinaggio artistico. Nel pomeue oggi le specialità sciistiche: il supergigante
femminile nei Campionati mondiali a Bormio, su Raidue dalle
11.30 e la Marcialonga, su Raitre
dalle 9.30. Sulla stessa rete, alle
13.20, Philippe Daverio ritorna con
Passepartout dedicato all’arte
l pomeriggio dei ragazzi di
Raitre comprende i cartoni
di Lupo Alberto (nella foto) alle
15.15, il telefilm “Jeremy” della
serie Grani di pepe alle 15.30 e
La Melevisione alle 16.25. In serata, alle 21, Raiuno trasmette la
seconda parte di Il veterinario
I
l pomeriggio di Italia 1 prevede alle
13.40 i cartoni di Detective Conan e alle 14.05
I Simpson. Alla stessa
ora La 7 continua le avventure di Angelica e il
gran sultano con Mi-
U
n classico film drammatico, La montagna con
Spencer Tracy, va in onda alle
14.05 su La 7. La storia di quattro
naufraghi è invece al centro di La
sposa del mare con Richard
Burton, alle 17 su Retequattro. In
serata, alle 21, Harrison Ford e
I
Campionati mondiali di sci di Bormio prevedono la discesa libera maschile (nella foto Kristian Ghedina),
dalle 11.45 su Raidue, e
lo slalom per la combinata, prima manche al-
C
ombinata femminile ai
Campionati mondiali di
sci: libera alle 11.30 su Raidue,
prima manche dello slalom alle 15.30 su Raitre, seconda manche alle 17.55 su Raidue.
Tyrone Power e Linda Darnell sono i protagonisti del
chelle Mercier. Alle 19
su Raidue ritornano i telefilm della serie The
District. Stessa rete, alle 21, Alessandro Preziosi e Gabriella Passion
sono i protagonisti del
telefilm “Resurrezione”
crimine. La stessa
rete alle 23.25, per
“Teatro in Italia"
presenta: Cinquecento secolo carnale con Dario Fo
e Giorgio Albertazzi.
della serie Il capitano, su Retequattro va in onda il thriller Virus letale con Dustin Hoffman,
e su Raitre Giovanni Floris conduce la discussione sull’attualità
in Ballarò. Su Italia 1 parte la
nuova serie di Le iene Show con
Luciana Littizzetto (nella foto).
Kristin Scott
Thomas (nella
foto) sono i protagonisti
del
drammatico
Destini incrociati su Raiuno;
mentre Lorenzo Flaherty e Ugo no”.
Dighero conducono le
indagini del R.I.S.-Delitti imperfetti su Canale 5. La macchina
del tempo di Alessandro Cecchi Paone si occupa di “Supervulca-
le 15.30, seconda alle
18 su Raitre. Alle 21,
su Raiuno inizia Orgoglio capitolo secondo con Elena Sofia Ricci e Daniele
Pecci; su Raitre va in
onda il film dramma-
tico Sleepers con Brad Pitt, Robert De Niro e Dustin Hoffman;
Italia 1 presenta due episodi della serie C.S.I. - Scena del crimine. Più tardi, alle 23.30 su Retequattro c’è il thriller In
Dreams di Neil Jordan con Annette Bening.
dramma classico Sangue e arena di Rouben Mamoulian, alle 16 su Retequattro. In serata,
alle 21, su Raiuno Jutta Speidel
è Un ciclone in convento; Angelina Jolie è Lara Croft in
Tomb Raider, su Raidue;
George Clooney e Nicole Kid-
man sono impegnati nel film
d’azione The Pacemaker su Italia 1; mentre su Raitre La
grande storia ripercorre i
cambiamenti di Roma dal 1926
al 1943, e su Canale 5 debutta
la nuova serie del varietà Zelig
Circus.
dai
Nostri Paesi
Vittorio Veneto
CIVILITAS ALLA MEMORIA
REGIONE E COMUNE PROMETTONO
UNO SPORTELLO “DEDICATO A LEI”
Non dimentichiamoci
di Matteo Mosca
Ascolto alle donne
T
ra pochi mesi un paesi dell’est, impiegate in ziani, situazioni lavorative,
servizio in più principal modo come ba- di separazione, di solitudiper la donna. A- danti, e dall’Albania, Ma- ne, di maltrattamenti. E anpre lo “Sportello Donna” rocco, Senegal. Anche nel cora: problemi di abuso di
nel piano nobile di villa caso degli stranieri, la don- sostanze alcoliche specialCroze (che ospimente nella fascia
ta anche la colleal di sopra dei 40 sibilizzare il territorio su uzione d’arte doanni, donne che si na serie di problematiche
nata dal profestrovano sole ad af- femminili, di creare luoghi
sor Paludetti), in
frontare situazioni e momenti di incontro tra
coabitazione con
sconosciute, don- donne con attività culturail servizio “Inforne in difficoltà per li, formative, di aggregamagiovani”.
non sapere a chi zione.
Sarà aperto una o due
Dalla Regione,
rivolgersi.
Cosa farà lo volte la settimana.
che ha collaboraLo studio è stato presportello?
to promuovendo
A loro si rivol- sentato nel corso di un inlo studio di fattigerà lo “Sportello contro la settimana scorsa
bilità dello sportello sul tessuto Villa Croze, oggi (poco frequentato) museo, diverrà sede anche dello Sportello Donna”. Un primo al teatro Da Ponte, alla preDonna ascolto/filtro che
senza del vicepresidente
sociale del Vittodirezionerà le ri- della Regione, Fabio Gava,
riese, è arrivato
un contributo di 9 mila eu- na è in percentuale mag- chieste verso chi ha la dell’assessore alle Pari Opcompetenza per dare chia- portunità, Isi Coppola, delro. Il rimanente lo disporrà giore rispetto ai maschi.
il Comune. Secondo in conImpiego al femminile: rimenti in ambito legale, la dottoressa Maria Luisa
temporanea con Padova (il presenza inferiore al 30% psicologico, assistenziale, Quadri, elaboratrice dello
primo è sorto a Schio al- nel settore manifatturiero fiscale e altro, attraverso u- studio, dell’assessore alle
cuni anni fa), il nascituro (contro il 38% provinciale), na rete di rapporti con le Politiche sociali, Giuseppe
Sportello Donna avrà la una maggior attività nel strutture pubbliche e pri- Maso, e del sindaco, Gianfunzione di mettere a di- settore immobiliare e infor- vate esistenti. Un secondo carlo Scottà.
Isabella Mariotto
sposizione delle donne che matico, pari al 17,4% (11,8% momento prevede di senrisentono di problemi le- provinciale), e un 27,4%
gati alla famiglia, al lavoro, nell’area dell’istruzione, saalla sfera personale, la con- nità e altri servizi (22,4% DAL COMUNE:
sulenza
di
provinciale).
rimborsi alle parrocchie per le
professionisti.
A Vittorio
Ma chi sosono quindi raccolte carta o ferro
l Comune premia le parrocchie ecologiche. Ha inno le donne a
relativamente
fatti concesso un contributo di 500 euro ciascuna
Vittorio?
poche le donLa presenne impegnate alle parrocchie di Carpesica, Sant’Andrea, Santi Pietro
za femminile
nel manifattu- e Paolo e Cattedrale per le raccolte carta o ferro svolte
in città è sudurante il 2004.
riero.
Storie di
periore alla
maschile:
donne in dif- SERRAVALLE: concerto in omaggio
15.316 donne
ficoltà
ad Alberto Gentili domenica 30
Donne,
su 13.868 uoquindi, che si
omenica 30 alle 17 nella sala grande di palazzo
mini, con una
Vascellari a Serravalle (sede della scuola Corelminor percentuale di celi- impegnano al di fuori del
bi e nubili, una maggiore di quotidiano lavoro dome- li) si terrà il concerto “Omaggio ad Alberto Gentili” orvedove e vedovi e divor- stico, donne che richiedo- ganizzato dall’associazione Tirindelli e dagli Amici delziati. Tra le donne sono da no conseguentemente as- la musica della scuola Corelli. Presenta Renato Toffoli.
contare le provenienti dai sistenza relativa a figli, an- Ingresso libero.
Lo sportello
farà da filtro
verso
consulenti
specializzati
I
D
VENERDÌ 28 GENNAIO
Sono aperte fino a domenica 30 le
iscrizioni per “Areo... sfida?” il maxi
torneo di Pro Evolution Soccer 4 su
piattaforma playstation 2.Al vincitore 500 euro. Le sfide si disputeranno nella sala giochi al piano terra del patronato della parrocchia della Cattedrale. Iscrizioni al pub “La Taverna” di via Vittorio Emanuele II 53
e alla pizzeria Ke in via Padova a
Parè di Conegliano. Organizza l’associazione Insieme per Ceneda. Informazioni: http://duomo.too.it.
DOMENICA 30
Per la seconda edizione di “Anziani
al passo con i tempi”, escursione in
compagnia del professor Guido Tonon
a Madonna della Salute (nella foto) e Grotte del Caglieron. Ritrovo alle 9 nel piazzale antistante
la palestra di via Pontavai.
LUNEDÌ 31
Alle 20.30 nell’aula magna del Seminario primo incontro della Settimana sociale diocesana. Intervento del professor Stefano Zamagni sul tema “Democrazia oggi: nuovi scenari, nuove sfide, nuove opportunità”.
MARTEDÌ 1 FEBBRAIO
Alle 20.30 al Piccolo Rifugio
primo incontro del corso di di formazione per volontari con i disabili
dal tema “Lo stile autorevole nell’a-
gire educativo”, Vedi articolo a pag.
7 Ci sono ancora posti disponibili per
partecipare al pellegrinaggio in Terrasanta che si tiene dal 7 al 14
aprile. La quota indicativa di partecipazione è di 1050 euro. Per iscrizioni rivolgersi a don Giuseppe Querin telefono 0421-327599.
MERCOLEDÌ 2
Festa della Presentazione del Signore. Alle 19 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo messa animata dal grup-
po di canto gregoriano della
Scuola di musica
diocesana Venanzio Fortunato. Vedi articolo nelle
pagine di Chiesa
Per la stagione
teatrale va in scena al teatro
Verdi
alle
20.45: “Lazzaretti Lazzaroni”. Regia
di Michele Modesto Casarin.
GIOVEDÌ 3
Alle 20.45 alla biblioteca civica per
il cineforum “inVisibili 2005”
proiezione di “Lunedì mattina” di O.
Iosseliani, Fr. 2002.
Farmacia di turno: Comunale 3, via Dalmazia, Costa, telefono 0438556628.
H
anno fatto bene
l’associazione Dama Castellana e il Comune di Vittorio Veneto a ricordare Matteo Mosca, il
giovane venticinquenne di
Frassenè (Bl)
deceduto lo
scorso 8 ottobre a Longhere (Vittorio Veneto). Matteo
stava percorrendo, con l’amico Roberto,
l’A27 in direzione Vittorio
Veneto. All’altezza del viadotto di Longhere vede,
sull’altra corsia, una macchina in fiamme. Non ci pensa due volte: scende dalla vettura e
salta il parapetto per raggiungere l’altra corsia.
Senza sapere che tra le due
c’è il vuoto. Matteo precipita urlando il nome dell’amico Roberto. Per lui
non c’è nulla da fare: muore sul colpo.
Lo scorso 10 dicembre
i genitori di Matteo – Vittorio e Vally – hanno ricevuto a Conegliano il Premio Civilitas assegnato “alla memoria” al figlio. Tre
giorni dopo hanno ricevuto una targa consegnata
dal sindaco di Vittorio Veneto a nome dell’intero
Consiglio comunale.
Matteo era nato nel
1979, nel 1999 aveva conseguito il diploma di perito minerario. Lavorava in
una ditta di Lodi. Gli amici
lo ricordano come una per-
sona vitale, ingegnosa («di
due cinquecento ne aveva
fatta una»). Ma soprattutto
era generoso, non si risparmiava: «Correre in
aiuto dei passeggeri del-
l’auto in fiamme per lui è
stato istintivo» commenta
chi l’ha conosciuto.
Il caso vuole che Matteo fosse amico di don Stefano Gorzegno, il sacerdote morto d’infarto a 44 anni nel mare antistante Termoli (Campobasso) dopo
aver salvato dall’annegamento sette suoi parrocchiani. Don Stefano fu per
5 anni parroco di Frassenè
e si legò alla famiglia Mosca, tanto che Matteo e il
fratello lo accompagnarono nel trasloco a Campobasso.
Amici in vita, Matteo e
don Stefano sono stati accomunati dal sacrificio della vita per soccorrere il
prossimo. E sicuramente
ora sono di nuovo insieme
laddove c’è pienezza di vita.
Federico Citron
LA PRIMA VOLTA DEL
MERCATINO BIOLOGICO
H
a preso il
via lunedì
24 il Mercatino del
biologico, che si fregia di essere l’unico
analogo a cadenza
settimanale nel Veneto.
Questa appendice del tradizionale
mercato vittoriese
del lunedì ha sede
in piazza Minucci.
Sei le bancarelle
presenti nella giornata d’esordio –
piazza quindi un po’
sguarnita – che proponevano anzitutto
prodotti alimentari,
freschi e non.
24
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
Domenica 30 gennaio 2005
GIRARDELLO, BORTOLUZZI E BOLZAN CONFERMANO:
POCHI I VITTORIESI ALLE MANIFESTAZIONI MUSICALI
Bortoluzzi:
mai coinvolti
i vittoriesi
nei concorsi
musicali
Per pochi intimi
M
a Vittorio è
davvero città
della musica?
O le molte manifestazioni
sono attrattiva solo per una
ristretta èlite?
Ce lo chiedevamo nell’inchiesta della scorsa settimana,
Che proseguiamo con
altre voci.
Fabio Girardello, assessore alla cultura
Una lunga tradizione
che non deve perdersi, anzi che può, unita ad altre
manifestazioni, essere motore per una rivalutazione
territoriale della città. La
musica quale componente
culturale di un ampio programma turistico: «Innanzitutto, come amministrazione – spiega Fabio Girar-
M
olte delle attività
didattiche della
scuola materna dell’Opera
De Mori a Serravalle vanno nella stessa direzione.
Obiettivo, partecipare al
concorso indetto dalla Regione per la riscoperta della “Cultura veneta”. E magari rivincerlo: nel 20032004 i bambini guadagnarono un viaggio a un parco di divertimenti, la scuola preziosi 3 mila euro per
apparecchiature tecnologiche.
Ecco allora che bambini nati tra il 1999 e il 2002
rivivono costumi che sono
ormai di un secolo fa. Destreggiandosi tra caliera e
calieron.
Calièra…come quella
che s’usava un tempo per
fare il formaggio: i bambini del terzo anno sono andati a vederla da vicino alla Latteria Sociale di Fregona.
Calièra… come quella
della polenta; la versione
originale l’hanno scoperta
giovedì 13 in una casa di
Revine e al ritorno a scuo-
dello, assessore alla Cultura – dobbiamo cercare di
dare ulteriore visibilità alle
realtà consolidate, consci
di trovarci di fronte ad una
fase non facile affatto per il
reperimento dei fondi.
Qualche snellimento sarà
necessario, ma garantiremo la qualità e la continuità.
Quest’anno il Concorso e
la Rassegna di violino sono
di competenza del Comune, che ha affidato la direzione alla dottoressa Foti,
ma che si sta impegnando
per la parte burocratica.
Stessa situazione per la manifestazione del mandolino
e degli strumenti a plettro,
per Suoni di fiaba e per il
Concorso corale. Quest’ultimo è diventato uno dei tre
o quattro concorsi nazio-
nali più importanti. Manterremo i contatti col Mozarteum di Salisburgo, il
più importante centro di
studi mozartiani d’Europa
e quest’anno faremo una
manifestazione in unione
con le città di Conegliano e
Treviso. L’impegno dell’Amministrazione nel settore della cultura è di circa
170/180 mila euro all’anno».
Claudio Bolzan, insegnante e critico musicale
Claudio Bolzan, insegnante alla media Da Ponte, è critico musicale, e scrive per Cd Classics e per
Hortus Musicus, oltre che
fare recensioni discografiche per la Rai.
«Il vittoriese è difficile
da catturare e la sua presenza è quasi inesistente alle iniziative importanti che
TRA POLENTA,“CALIERA” E “SCARTOZ”
I bimbi del De Mori alla
scoperta del Veneto passato
la tutti a tavola per una
polenta com’era una
volta: e allora uomini…
pardon, bambini, da una parte, con tanto di
costume, e bambine
dall’altra, magari col
foulard e le canzoni popolari.
Ma la polenta viene
dalla farina: e hanno visto come questa nasce,
i piccoli eroi del De Mori, nel corso della visita
all’antico mulino di Fregona, poco sotto le grotte. E la farina viene dal
grano: non è mancato
neanche il laboratorio a
mani scatenate nello scartar panoce.
Di grotte si diceva appunto. Quali se non quelle
del Calieròn? Eccoli quin-
RIFIUTI IN DISCARICA: portarli
è lavoro per la coop. Vita Nova
H
ai potato la siepe? Hai cambiato
la cucina? Ti trovi con dei
rifiuti ingombranti che
devi per forza portare alla discarica a San Giacomo ma non hai tempo, e
non hai il furgone? Una
soluzione? Chiamare lo
0438-912355, dal lunedì
al venerdì dalle 8.30 alle
12.30. Arriveranno a casa tua quelli della cooperativa sociale Vita Nova muniti di furgone. Ritirano direttamente i tuoi
rifiuti ingombranti e li
portano per te in discarica, in cambio di un pagamento minimo da con-
Girardello
annuncia:
inevitabili
tagli
per il 2005
Giuseppe Bortoluzzi,
presidente di Musicarchi
L’associazione “Musicarchi” si fa parte attiva nella promozione degli strumenti ad arco nel corso dell’anno (violino, viola, violoncello, contrabbasso).
Collabora con il Concorso
È
e la Rassegna di violino finanziando gli studi di perfezionamento o master
class in Italia o all’estero dei
giovani studenti che vincono le borse di studio alla
Rassegna.
Dice il presidente Giuseppe Bortoluzzi: «Non si
riesce mai a coinvolgere i
vittoriesi in questa manifestazione. Non si capisce il
perché non partecipino ad
un “gioiello” come lo sono
i due concorsi. Ci vorrebbero, inoltre, investimenti
di una certa entità e più partecipazione da parte delle
attività commerciali, come
fanno in qualche paese straniero, impostando le vetrine sul tema del concorso».
CENTRO
ancora bufera su Taverna e Flaming. Continuano le proteste dei residenti nei condomini nuovi
di via Vittorio
Emanuele II per il rumore
durante la notte e lo sporco che viene lasciato per
le strade, causati dalla folta clientela dei due bar. Per
venerdì 28 il sindaco
Scottà ha promesso di portare l’intera giunta a fare
le ore piccole in quei bar
per verificare ed eventualmente sanzionare la situazione. Fra le minacce agitate dal sindaco Scottà anche quella di una chiusura
anticipata alle
23 anziché alle 2 per i locali. Ma al bastone delle
sanzioni s’affianca la carota del dialogo.
Giovedì 27 si è
infatti svolto il
primo summit tra l’assessore all’ordine pubblico
Barbara Saltini, i consulenti del progetto “Territorio sicuro giovani consapevoli” e i baristi dei locali vittoriesi più frequentati dai giovani (e criticati
dal vicinato). Obiettivo ascoltare le reciproche ragioni ma anche arrivare a
stilare un decalogo di
buon comportamento...
baristico.
Bastone e carota
dalla Giunta per
Flaming e
Taverna
CONVEGNO SU CENEDA
di in gita. E poi in vista del
Natale, bambini mamme e
papà al lavoro con pannocchie, carta, abilità e
fantasia per ricostruire nel
grande salone dei giochi
un presepio dove le pecore sono torsoli di pannocchia e Gesù nasce in un antro delle grotte di Fregona.
Tommaso Bisagno
SAN GIOVANNI BATTISTA:
riecco la Sacra Conversazione
È
cordare. La cooperativa
vittoriese Vita Nova realizza questo e altri servizi nel territorio ormai da
sette anni; sono attività
economicamente accessibili e socialmente utili
che permettono alla cooperativa di far lavorare
un buon numero di persone.
nascono in città. Alcune
delle quali sono naufragate
proprio per questo motivo.
Se osserviamo le manifestazioni che spesso offre il
teatro Da Ponte, vediamo
che sono frequentate da
molto pubblico non vittoriese o da quello interessato. La gente è chiusa in settori di ascolto e manca fondamentalmente una cultura di base».
ritornata a splendere nella chiesa di
San Giovanni Battista la pala della Sacra Conversazione con Madonna e Santi, opera del 1502 di Jacopo da Valenza, pittore lombardo di vaglia, che fu allievo di Antonello da Serravalle. Gli fu commissionata dalla Confraternita
dell’Immacolata Concezione, nel cui altare – il primo
a sinistra – è conservata.
La pala era già stata oggetto di restauro nel 1938
e nel 1973; a cavallo tra
2003 e 2004 è stata trattata, per un restauro conservativo, da Renza Clocchiatti Garla. I finanzia-
menti per il restauro sono
arrivati dalla Provincia di
Treviso, da anonimi benefattori e dalla Banca Prealpi.
GR. ARTI VISIVE
I
l Gruppo Arti Visive Vittorio Veneto ha rinnovato nel mese di dicembre il suo
consiglio direttivo. Nuovo presidente è il coneglianese
Cleanto Favaro, mentre vicepresidente è Giuseppe Sonego. Entrambi al momento dell’elezione hanno espresso il loro ringraziamento verso Giuse
Maso, di Castello Roganzuolo, per l’assiduo impegno nei 9
anni alla guida del Gruppo.
A
lla biblioteca di Vittorio sono stati presentati a
cura del Circolo vittoriese di ricerche storiche
gli atti del convegno “Ceneda e il suo territorio nei secoli”. «Con il convegno si è inteso sottolineare – spiega Loredana Imperio, presidente del Circolo – il duplice aspetto della vicenda storica di Vittorio Veneto.
Il suo ruolo religioso come diocesi e quello civile come nucleo organizzato». «Nel corso del convegno sono stati esaminati due aspetti importanti della vita di
Ceneda nel XVII secolo: l’arte della stampa e la presenza degli Ebrei. Purtroppo – commenta ancora la
Imperio – ben pochi esemplari attestano il lavoro degli stampatori a Ceneda, mentre più consistenti vestigia ci restano di quella che fu la comunità ebraica:
la sinagoga di via Manin e il cimitero».
Mario Sanson
MOVIMENTO PER LA VITA:
nuove sedi e orari
I
l Centro di aiuto alla vita e il Movimento per la vita hanno
cambiato indirizzo e orario. Il Centro di ascolto è
trasferito al centro sociale Piazzoni Parravicini a
Serravalle in via Calcada
(telefono 0438-940315)
ed è aperto martedì e venerdì dalle 15.30 alle
17.30. La segreteria del
Centro aiuto alla vita e
del Movimento è trasferita presso l’Ufficio turistico del comprensorio
vittoriese in piazza Flaminio 23 a Serravalle: telefono e fax 0438-53673,
e-mail [email protected]. È aperta lunedì e giovedì dalle 16 alle 18.
e
L’AZiON
Vittoriese
Proteste dalle opposizioni a Colle e a Cappella
Ridateci
la biblioteca
dello stabile: “il sistema di
protezione dalle acque piovane del locale è inadeguato, ed è comunque soggetto a notevole umidità, e a
conseguente relativo rischio di deterioramento del
patrimonio librario; mancano spazio e tavoli per lo studio individuale, mentre le
esigenze dell’utenza sono
T
empesta
sulle biblioteche
della Pedemontana.
Le pacifiche, silenziose e talora disabitate case dei libri diventano terreno di
scontro politico: a Colle e a Cappella l’opposizione attacca la
Fernando De Conti di Cappella
giunta che la biblioteMaggiore
ca per lavoro deve gestire.
Oggetto del contendere: nedì e mercol’apertura troppo ridotta a ledì (sempre di
Nicoletta Fascilla di Colle breve presenteColle, i locali inadeguati nel- pomeriggio).
Umberto remo un progetQuesto perché
l’altro.
Colle: il bibliotecario- nel tempo reto di rilancio della biblioteca. La
stante il bibliotecario Paolo
poliziotto
cui riduzione di
Ulteriore bordata di Bisotti viene ora impiegato
“Rinnovamento” contro la nell’ufficio della Polizia. A orario è temporanea, e dogiunta Scarpis. Dopo la lun- colmare dei buchi dovuti al- vuta all’assenza (di qui in aga battaglia, ancora in cor- la richiesta di mobilità di en- vanti) di obiettori di coso, sul centro commercia- trambi i vigili in servizio a scienza in servizio in Comune.
le, l’attacco verte ora sulla Colle.
Cappella: biblioteca albiblioteca. E l’opposizione
«Ma è irragionevole – dipiù accesa alla giunta col- ce Fascilla – che i dipen- lagata
A Cappella le critiche in
lumbertese, riconducibile denti comunali vengano
al centrosinistra, arriva da spostati da un settore all’al- forma di interpellanza arriun’opposiziotro senza tene- vano dal consigliere Ferne anch’essa
re conto delle nando De Conti di “Progettutt’altro che
competenze e to Comune”. Il problema è
berlusconiana.
dei ruoli». «In la biblioteca, ospitata al piaIn particolare
tutto la bibliote- no inferiore delle scuole
dall’ex candica resta aperta medie. «Non è la sede più
dato sindaco e
solo 9 ore, men- appropriata» aveva riconoora unico contre per legge i sciuto il sindaco Possamai
sigliere comucomuni tra 3 e su L’Azione la settimana
nale della lista,
10 mila abitanti scorsa. Definizione eufeNicoletta Fascilla, che ha come il nostro dovrebbero mistica, a detta di De Conpresentato un’interpellan- garantire 16 ore di apertu- ti. Che spiega nel suo doza.
ra. E 12 ore dovrebbero ga- cumento: “il locale che oTutto nasce da un ordi- rantirle i comuni con meno spita la biblioteca ha subito
ne di servizio del Comune di 3 mila abitanti», sottoli- di recente un allagamento
del 4 gennaio: la biblioteca nea Fascilla. Ribatte il sin- in seguito ad eventi atmosarà aperta solo martedì e daco Scarpis: da febbraio a- sferici di non particolare engiovedì, e resterà chiusa lu- vremo un nuovo vigile, e a tità”. Ed elenca le magagne
Scarpis:
“A Colle
disagi solo
provvisori”
VITTORIO E CORDIGNANO
COMMEMORANO LA SHOAH
Arte per la Memoria
L’
arte si mette al servizio della memoria. Nascono sotto questo
segno le iniziative nel Vittoriese per commemorare
la Giornata della Memoria
dell’Olocausto: ogni anno
il 27 gennaio, quest’anno
in particolare perché ricorrono i 60 anni dalla liberazione dal campo di
concentramento di Auschwitz.
Vittorio: installazione
di arte contemporanea
A Vittorio – frutto della
collaborazione tra Comune e Istituto per la storia
della resistenza nel Vittoriese – nell’atrio del municipio si potrà ammirare
“Agnus Dei”, installazione
dell’artista bolognese Daniela Carati, che è stata i-
naugurata proprio in occasione della Giornata della Memoria, giovedì 27. È
un’opera d’arte che mescola tecniche e stimoli:
assieme una croce, immagini su un monitor, il sottofondo di musica classica. La struttura di ferro a
forma di croce riassume
per immagini Passione,
Morte e Risurrezione di
Gesù. Il video proiettato
immerge la vicenda di Cristo nella storia presente,
presentando immagini
che infliggono violenza e
in forme diverse “crocifiggono” altri uomini, dalla
Shoah ad ancor più recenti
drammi. L’opera rimarrà
esposta nell’atrio del municipio fino al 28 febbraio;
aperto il lunedì, mercoledì
e venerdì dalle 8 alle 14 e
il martedì e giovedì dalle 8
alle 13 e dalle 14 alle 18.
Cordignano: musica e
recitazione di testi
Alle 16 al teatro comunale Francesconi verranno eseguiti canti, recitazione e testi ispirati al tema. Saranno presenti la
BandadiCordignano, diretta dal maestro Domenico Sossai, l’Orchestra
Akkordi (gnano) diretta
dal maestro Giorgio Susana, i membri dei Laboratori teatrali diretti dal regista Rosario Parente e le
Corali San Cassiano del
Meschio e Santo Stefano
dirette rispettivamente da
Bruno Bit e Pietro Zanette. L’appuntamento è organizzato dal Comune di
Cordignano, in collaborazione con scuola di musica Achille Felet, La BandadiCordignano, Laboratori teatrali, Corali San
Cassiano e Santo Stefano,
Istituto comprensivo Ippolito Nievo.
cresciute”. E allora
chiede a Possamai di
pensare a locali più idonei per la biblioteca
o in subordine almeno
adeguare la sede attuale per evitare allagamenti. Come del resto l’opposizione a
Cappella già chiede da
anni.
Una nuova sede? Pensiamo all’ultimo piano di un
fabbricato che verrà ristrutturato dall’Ater, rispondevano Possamai e
l’assessore Giacomini sullo
scorso numero. Ma quest’ultima aggiungeva: ci sono le elezioni alle porte (nel
2007), non sappiamo quando sarà possibile intervenire…
Tommaso Bisagno
Domenica 30 gennaio 2005
25
PRO LOCO FREGONA
Rinascerà la Festa
della montagna?
S
i è svolta nei giorni scorsi l’assemblea dei soci della Pro loco di Fregona. Fra gli argomenti all’ordine del
giorno il programma attività 2005 e il rinnovo
delle cariche sociali. «In
merito alle attività 2005 –
dichiara Giovanni De Luca, che in questi ultimi
mesi ha preso il posto
del presidente uscente
Alberto Fossa, diventato
nel frattempo assessore
comunale – i soci hanno
deciso per la riconferma
di gran parte delle attività storiche dell’associazione come per esempio la “Festa del Torchiato”, che solitamente
ha luogo verso la fine di
aprile-primi di maggio o
ancora l’edizione 2005
del “Lunario”, una pubblicazione che oltre al calendario contiene una serie di dati sul paese e che
viene distribuita gratuitamente alle famiglie del
paese». Per il 2005 la Pro
loco di Fregona non
mancherà di organizzare insieme ad altri enti la
seconda edizione dell’“Ecomaratona”: sarà disputata il 18 settembre.
Gli aderenti alla Pro loco
hanno deliberato anche
di ripristinare un’iniziativa come “La festa della
montagna”, che da qualche anno non veniva più
realizzata; la sede potrebbe essere Cadolten.
Per quanto riguarda la
formazione del nuovo
consiglio di amministrazione a breve i consiglieri eletti si ritroveranno per stabilire a chi affidare la guida dell’associazione per i prossimi
anni. Nel frattempo la
Pro loco di Fregona continua nell’opera di costruzione della nuova sede. «Una volta ultimati i
lavori, speriamo per la fine del 2005, diventerà
non solo sede dell’associazione, ma anche un
vero e proprio ufficio turistico».
Rossella Pagotto
26
e
L’AZiON
Vallata / Bellunese
Domenica 30 gennaio 2005
NELLE PARROCCHIE DELLO ZUMELLESE
A TARZO E CORBANESE
Con il progetto “Trekking” I genitori allestiscono
quindici nuovi animatori i carri mascherati
C
S
i è concluso, con la
consueta uscita invernale nei primi giorni di
gennaio, il progetto
“Trekking” rivolto ai ragazzi della seconda e terza
superiore della forania Zumellese. Il gruppo dei 15
ragazzi che in questi due
anni ha seguito una serie di
incontri formativi, si è ritrovato per l’ultimo appuntamento a Casa Zardetto
(Fregona) per una due
giorni e mezzo di approfondimenti, di riflessione ma anche di amicizia e
di svago.
Il progetto “Trekking”
nasce qualche anno fa da una intuizione di Irma Sbardellotto alla quale si sono
poi uniti altri animatori delle varie parrocchie della forania: Silvia, Fabio, Mara,
Andrea, Stefano, Anna,
Mariagrazia e don Luca.
«Il progetto - racconta
Silvia - è un percorso formativo della durata di due
anni, che si propone di formare dei giovani che poi si
metteranno a servizio per
Gli animatori partecipanti al progetto “Trekking”
l’animazione nelle diverse
parrocchie. Questo che si
è appena concluso è già il
terzo ciclo.
Durante l’anno ci sono
quattro momenti di incontro in cui è previsto anche
il pernottamento fuori casa. Il primo incontro, in ottobre, presso l’oratorio di
Mel. Il secondo, in novembre alla base scout di
Cornuda. Poi in dicembre
all’Ostello di Valmorel, e
infine ai primi di gennaio a
Fregona.
Il percorso formativo
parte dalle motivazioni personali del giovane per arrivare alle dinamiche di
CISON: Iniziata
l’Università Don Bosco
M
artedì 25 gennaio è iniziato, a
Cison di Valmarino, il sedicesimo anno di attività dell’Università “Don
Bosco” Terza età. Anche quest’anno il direttore dell’Università, don Gustavo Resi,
ha coinvolto personalità del mondo della
medicina, della cultura, della scienza, del
diritto. Come l’avvocato Sandro De Nardi, professore di Diritto all’Università di
Padova, don Severino De Pieri, psicologo
e docente alla Cattolica di Milano, Guido
Porro, filosofo e scrittore. Il tema generale dei corsi è “Persona o macchina?”.
Le lezioni si tengono ogni martedì, fino al 17 maggio, nell’ex latteria messa a
disposizione da Nello Buffon. Il programma prevede: al mattino lezione (dalle 10 alle 12), a mezzogiorno pranzo, nel
pomeriggio attività legate al tempo libero.
gruppo, alla figura dell’animatore e infine alle tecniche di animazione».
Subito dopo Pasqua
verrà fatta la presentazione
ufficiale alle comunità dei
nuovi animatori.
«Il progetto “Trekking”
vuole preparare animatori
cristiani e non animatori
turistici - sottolinea Silvia.
È difficile parlare di fede ai
giovani oggi, anche perché
ognuno la sente e la vive a
proprio modo. Siamo comunque riusciti a far passare dei messaggi importanti e ciò ci fa ben sperare per il futuro».
Sergio Cugnach
CISON: Venerdì 28
spettacolo di multivisione
V
enerdì 28 gennaio alle 21, al teatro comunale “La Loggia” di Cison di Valmarino, secondo spettacolo della rassegna di multivisioni “ImmaginaMondi”. Franco Toso, Carlo De Agnoi e Ali
e Radici Multivisioni propongono proiezioni di viaggi, natura e storia, che sollecitano riflessioni legate
da una comune attenzione al valore del ricordo.
La rassegna è promossa dal Comune di Cison e
Ali e Radici Multivisioni. L’ingresso è gratuito.
TOVENA: Contributi
per la casa del S. Boldo
G
razie a un contributo della Banca Prealpi gli
alpini di Tovena possono riprendere i lavori nella loro nuova sede del San Boldo. Nelle prossime settimane verranno realizzati la pavimentazione e l’intonaco del salone. Anche la Comunità Montana ha promesso un proprio contributo agli alpini.
FOLLINA / 70 ANNI ASSIEME
FOLLINA:
I coniugi
Caterina
Pasqualotti
e Luigi
Ballarin
I
l’aria di festa, la voglia di ritornare bambini per qualche giorno, che li fa ripartire l’anno successivo con
qualche nuova idea da progettare e costruire.
Ricordiamo che la Festa della Candelora di Tar-
l 26 gennaio Luigi Ballarin, 92 anni, e Caterina Pasqualotti, 89, hanno festeggiato nella loro casa di Follina il felice traguardo del 70º anniversario di matrimonio, circondati dall’affetto delle figlie Renata e Rita, del genero Guglielmo, dei cinque
nipoti e dei sette pronipoti. Una lunga vita insieme, per vari decenni anche nel lavoro al Lanificio Paoletti di Follina, dove Luigi era responsabile del reparto di filatura e
Caterina impiegata nella produzione. Abbonati a L’Azione, i coniugi Ballarin sono animati da profonda fede cristiana. Caterina, impegnata per anni nel canto alla prima
messa domenicale, ama molto il cucito, mentre Luigi coltiva l’hobby della cura dell’orto e del giardinaggio. (MZ)
arnevale vecchio e
pazzo, sì, ma allegro. Da 23 anni i carri mascherati sfilano a Tarzo,
come in molte altre località della Marca. Qui la sfilata è fatta la domenica prima della festa della Candelora, titolare della parrocchia. Vi partecipano
anche un carro del paese
e uno di Corbanese.
Il carro di Tarzo è preparato da dieci anni a questa parte dal Comitato genitori della scuola materna “Tandura-Mondini”. Una tradizione che si perpetua sempre con nuove
famiglie che partecipano.
Quest’anno sul carro saliranno quasi una sessantina di bambini e parecchi adulti per far rivivere la storiella de “I tre porcellini e
il lupo”. Tutta la parte
strutturale del carro è stata fatta dai papà, mentre le
mamme si sono occupate
dei costumi.
Meno fiabesco ma più
avveniristico il carro di
Corbanese. “Fon Fierun”
è il gruppo che lo prepara.
Anche qui la scuola materna è coinvolta, con i
bambini travestiti da astronauti. Il tema è infatti
“Space shuttle. Corbanese sull’universo”. Sono circa sette i componenti del
gruppo che lavorano da
settembre dell’anno precedente per preparare
quanto è necessario.
Entrambi i gruppi hanno già sfilato per le strade
di Susegana, e andranno,
dopo Tarzo, a Vittorio Veneto e Conegliano, nel circuito del “Carnevale di
Marca”. Alla fine di ogni
sfilata sono stanchi ma con
ancora addosso le risate, i
coriandoli, le stelle filanti,
VALMARENO: STRUTTURA
PER MANIFESTAZIONI
L’
Amministazione
comunale di Follina ha programmato due
interventi che riguardano
la frazione di Valmareno. Il
primo è uno stanziamento
di 20 mila euro per la rea-
lizzazione di una struttura
fissa a servizio delle manifestazioni organizzate in
paese. Un secondo stanziamento di pari importo spiega l’assessore alla cultura e al turismo Sandra
CISON: A Castelbrando convegno
sulla cultura d’impresa
S
abato 29 alle 15 a
Castelbrando si
terrà la tavola rotonda
“Responsabilità e cultura
d’impresa” organizzato
dal Ciofs di Vittorio Ve-
neto. Partecipano il dirigente della Regione Veneto Marco Caccin, il docente universitario di economia Bruno Bernardi
e il consulente del Grup-
zo comprende altri appuntamenti oltre la sfilata
del 30 gennaio (partenza
dal piazzale della scuola
media alle 14.30). Come la
premiazione della mascherina più bella (sempre
domenica alle 18), il concorso di disegno delle
scuole medie, la serata
danzante con “Espressione Danza” e la partecipazione del gruppo “Street
warios” e del duo “Miky
Mouse” (venerdì 26 alle
20.30).
Il 2 febbraio, giorno della Candelora, messe nella
chiesa parrocchiale alle 8,
10.30 e 18.30.
Isabella Mariotto
Lazzari - è stato già deciso
per il 2006.
Il secondo intervento riguarda la strada che porta
al Praderadego. Il Comune
si è impegnato con la Regione a mettere definitivamente in sicurezza la strada prima dell’estate. Già un
professionista è al lavoro
per definire il da farsi.
po Zoppas Elio De Martin. Coordina il professor
Paolo Cescon di Ca’ Foscari.
Al termine del convegno verranno consegnati
gli attestati ai partecipanti ai corsi del Ciofs nell’anno 2003/2004.
e
L’AZiON
Quartier del Piave
REFRONTOLO / INTERVISTA AL SINDACO
La prima volta
di una donna
M
ariagrazia
Morgan resterà nella
storia di Refrontolo almeno per due motivi: ha
vinto le elezioni per due
soli voti ed è la prima
donna a ricoprire la carica di sindaco del Comune refrontolese. Trentasei anni, laureata in legge, insegnante, coniugata, Morgan l’ha spuntata
sul rivale Roberto Collodel all’insegna dello slogan “Valorizziamo le risorse per la qualità della
vita”.
Moglie, insegnante
e da sei mesi sindaco. Sicuramente la
sua vita non si può
definire monotona...
«Conciliare i diversi
impegni non è facile ma
si può fare. Mi aiuta molto l’esperienza passata:
ho sempre portato avanti più cose insieme. Pri-
ma di diventare sindaco
insegnavo e contemporaneamente collaboravo
in uno studio legale».
Cosa vuol dire fare
il sindaco di un piccolo Comune?
«Al sindaco i cittadini
si rivolgono per qualsiasi problema, anche quelli non di competenza del
Comune. Come la mancanza di lavoro, un dramma che purtroppo inte-
“Al mattino
il mio primo
pensiero è
la comunità”
ressa sempre più persone. Da quando ho assunto questo incarico il primo pensiero quando mi
VIDOR: L’ADDIO AD ANGELA
GIOVANE MAMMA
A
ngela Ferracin aveva trentotto anni. Abitava a Vidor e apparteneva ad una grande famiglia di Bosco - era la settima di nove fratelli - già segnata da tante vicende dolorose. Un brutto male se
l’è portata via l’altro giorno
dopo averla tartassata per
anni, dandole via via qualche spiraglio di speranza
e molte disillusioni. Se n’è
andata troppo presto,
quando ancora era necessaria a tutti, soprattutto ai
suoi figli: un ragazzo adolescente e un bambino di
prima elementare, che davanti alla bara della mamma si guardavano interro-
L’
anno scorso toccò a
Roberta Tormena,
ora invece è la volta delle allieve Elisa Balliana e Marta
Mazzero. Le due brillanti studentesse che frequentano il
quarto anno dell’ITC “Balbi
Valier” di Pieve di Soligo rientrano nel novero dei ragazzi
che hanno conquistato una
delle ambite borse di studio
di mobilità internazionale istituite dalla Regione Veneto.
Elisa e Marta avranno
l’opportunità di trascorrere 4
settimane all’estero, in un
Paese europeo da loro scelto
(entrambe hanno optato per
l’Inghilterra), così come previsto dal bando di concorso
della giunta veneta che ha
messo in palio un totale di 60
Mariagrazia Morgan, sindaco di Refrontolo
sveglio e l’ultimo prima
di addormentarmi sono i
problemi della comunità».
Accettando la candidatura lei si è
messa in gioco. Ne
valeva la pena?
«Considero questa esperienza positivamente.
Qui metto in gioco, soprattutto, le mie capacità
relazionali che sono determinanti per riuscire».
I primi mesi da sindaco sono stati infuocati: ricorso al
PIEVE:
Il soldatino
di stagno
D
Angela Ferracin
gativi e il cui sgomento ha
davvero spezzato il cuore
all’ intera comunità, riunita anche per fare loro un
po’ di compagnia. Ci restano di lei la soavità e il
sorriso e quel suo modo
spensierato, del tutto originale, di affrontare le avversità della vita. (EF)
omenica 30 gennaio al Careni di
Pieve di Soligo la rassegna di teatro per famiglie
propone “Il tenace soldatino di stagno” intepretato dalla compagnia
Fontemaggiore. Inizio
dello spettacolo alle 16.
Biglietti: interi 5 euro, ridotti (bambini con meno
di 12 anni) 2 euro. Organizzano Comune e Teatri Spa.
PIEVE
A pagina 16 il racconto
dell’eccidio di 6 partigiani
il 24 gennaio 1945.
Due
studentesse
premiate
dalla Regione
Elisa Balliana
Sotto: Marta Mazzero
27
CARITAS E COMUNE DI PIEVE
Un progetto a favore
delle donne immigrate
U
no sguardo all’indietro, una riflessione sull’oggi, l’annuncio
di nuovi progetti per il domani. Possiamo riassumere così il convegno per i dieci anni del Centro d’Ascolto della Caritas foraniale
svoltosi venerdì 21 gennaio
all’auditorium di Pieve di
Soligo. Angelo
Cremasco - responsabile del
Centro - dopo
aver ripercorso la storia del
servizio, ha
lanciato un appello alle istituzioni e alle
parrocchie per
individuare una sede più adeguata e meno periferica
rispetto all’attuale di via san
Martino a Pieve (vicino al
cimitero). Esigenza sottolineata anche da Loretta
Gallon, assistente sociale
del Comune di Pieve. Gallon ha illustrato la stretta e
ormai quotidiana collaborazione esistente tra Comune e Caritas per la soluzione dei problemi, legali e
pratici, degli immigrati.
«Da questa collaborazione
- ha anticipato l’assessore
ai Servizi sociali del Comune di Pieve - è nato un
nuovo progetto “Un ponte
per le donne” che ha lo scopo di dare alle donne immigrate le informazioni di
base nel campo sociale, sanitario, medico, così da favorirne l’automonia. Al progetto prenderanno parte anche due mediatrici culturali».
Al termine
del dibattito alcuni immigrati
- Tania, Biolca, Beatrice,
Matina - hanno portato la
loro esperienza e il loro
grazie ai volontari della Caritas. Con la freschezza e la
ricchezza delle loro testimonianze hanno dimostrato quanto sia vero uno dei
passaggi dell’intervento
del vescovo Giuseppe: “Il
miglior libro che ci è dato
da leggere è la vita delle
persone”.
Annunciato
al convegno
dei 10 anni
del Centro
d’Ascolto
FONDAZIONE FABBRI:
ECCO I PRIMI IMPEGNI
S
i profilano importanti iniziative nell’attività 2005 della Fondazione
Francesco Fabbri Onlus,
impegnata a promuovere
attività per la diffusione di
ricerche, studi ed iniziative
in materie socio-culturali,
tecnico-scientifiche, socioeconomiche ed assistenziali a favore dei giovani meritevoli, persone o gruppi, enti e associazioni impegnati
nello sviluppo del territorio.
La Fondazione, presieduta
da Teresa Fabbri, figura tra
i soggetti promotori del Laboratorio Avanzato di Ricerche Ambientali (Lara),
collegato all’Università di
Padova, che avrà sede a Vil-
D
BALBI
borse di studio sul territorio
regionale e, nello specifico,
solo 8 per gli istituti di istruzione superiore della provincia di Treviso. Gli allievi vincitori sono stati selezionati
sulla base della valutazione
conseguita al termine dello
scorso anno scolastico e del
progetto di formazione al
quale individualmente hanno lavorato.
Tar delle opposizioni contro la sua elezione, volantini contro le prime scelte
amministrative. Come ha vissuto questo aspetto del confronto politico?
«Gli attacchi diventano
stimolo ad andare avanti.
Devo dire che ora il rapporto con la minoranza è
abbastanza sereno».
Due obiettivi che
qualificheranno la
sua amministrazione...
«Voglio creare maggiori opportunità socioculturali a favore della
popolazione. Un primo
passo l’abbiamo fatto con
l’accordo di programma
con Farra e Pieve per iniziative culturali comuni. Secondo obiettivo il
rinnovo della piazza: oggi è un parcheggio, mi
piacerebbe diventasse
luogo d’incontro tra le
persone».
Un tema che tiene
banco nel Quartier
del Piave è lo sviluppo urbanistico.
Quali sono le sue idee in merito?
«Primo: preservare le
bellezze naturali. Secondo: promuovere l’edilizia
popolare per spingere le
giovani coppie a fermarsi a Refrontolo». (FC)
Domenica 30 gennaio 2005
opo
l’incontro
svoltosi a Miane
con l’assessore veneto
Serrajotto, nuova riunione di sindaci e dirigenti
scolastici sul problema
dell’integrazione degli alunni stranieri: a Pieve di
Soligo, la scorsa settimana, si sono ritrovati i rappresentanti delle amministrazioni e i presidi di istituti di 21 Comuni della zona compresa tra Vittorio
Veneto, la Vallata, il Quartier del Piave e il Valdobbiadenese, presenti il sottosegretario all’istruzione
Valentina Aprea, il senatore Gian Pietro Favaro e
la dottoressa Miola della
direzione regionale Miur.
Al centro della riunione,
la Brandolini a Solighetto:
il comitato scientifico, guidato dal prof. Scipioni, è già
al lavoro nell’intento di organizzare master ambientali per giovani emergenti e
stages nelle aziende interessate ai temi dello sviluppo sostenibile e della compatibilità ambientale. Nella
sua ultima riunione, poi, la
Fondazione ha approvato la
proposta di sostenere finanziariamente il ripristino
a Pieve dell’antica “Porta di
Gerusalemme” nell’ambito
del progetto di recupero dei
capitelli di via Cal Santa.
L’intervento della Fondazione sarà accompagnato
dalla scelta della famiglia
SCUOLA
Integrazione
immigrati,
la Aprea
a Pieve
una prima verifica del progetto di integrazione degli allievi stranieri in provincia di Treviso, che conta una media pari all’8,5 di
alunni extra Unione Europea sul totale degli alunni. Si sono costituite
cinque reti alunni stranieri a livello di scuole, cui si
aggiungono gli enti locali
e i rispettivi ser vizi, seguite anche con distacco
Teresa Fabbri, presidente
della Fondazione Fabbri
Lucchetta (Gaspare Lucchetta è consigliere della
stessa Fondazione) di contribuire alla realizzazione di
tutti i dipinti delle cappelle
votive in ricordo del papà. E’
stato deciso anche l’avvio di
un percorso culturale con
incontri di grande attualità
a Pieve e laboratori per amministratori comunali.
Marco Zabotti
di personale docente. In
secondo luogo, è stato erogato un contributo a sostegno delle scuole ai sensi della CM 40/2004, pari
negli Istituti dell’intera area a 117.576 euro sul totale del finanziamento dato a Treviso di 575.637,52
euro. Infine, è stato avviato un “Osser vatorio sui
nuovi modelli organizzativi della didattica in scuole
primarie di primo e secondo grado ad alto tasso
di immigrazione”, facente
capo all’Istituto Comprensivo di Follina, con finanziamento
per
il
2003/2004 di 15mila euro
e nuovo contributo per
l’anno scolastico in corso
pari a 10mila euro. (MZ)
28
INTERVISTA CON LA DIRETTRICE
Al Collegio
boom di iscritti
C’
è poco da fare:
quando un sistema educativo è serio, i frutti si raccolgono. Specie in questo periodo di profondo disorientamento all’interno e all’esterno delle famiglie. Succede così che al Collegio
Immacolata le suore salesiane sono costrette a respingere tante domande di
iscrizione a materna, elementari, medie e superiori, per mancanza di spazi.
Da un anno e mezzo a dirigere il Collegio è stata designata suor Mafalda Diana. Originaria di Pordenone, è arrivata a Conegliano
da Trieste dove è stata impegnata nella pastorale giovanile. L’abbiamo intervistata a pochi giorni dalla festa di San Giovanni Bosco
(31 gennaio), fondatore dell’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice (meglio note come suore salesiane).
Suor Mafalda, dopo
un anno e mezzo sicuramente si è fatta
un’idea del rapporto
tra Conegliano e il
L’
associazione Cinecircoli Giovanili Socioculturali di Conegliano
“Laura Vicuña”, in collaborazione con il Collegio Immacolata, organizza l’annuale rassegna cinematografica proponendo all’attenzione del pubblico un tema attuale come quello della famiglia e del suo cambiamento nella società contemporanea.
L’iniziativa è nata nel contesto delle celebrazioni per
il centenario della morte
della beata Laura Vicuña
(1891-1904), ragazza educata dalle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Argentina e
beatificata nel 1988.
La rassegna filmica, intitolata “Famiglia... famiglie?
Cambiamenti in atto”, vuole aiutare a riflettere su al-
Collegio
Immacolata...
«La presenza del Collegio è ormai
consolidata.
Colgo nelle famiglie di Conegliano e dei
paesi limitrofi
una rinnovata
coscienza della necessità di
investire nell’educazione
dei figli. Ogni anno incontro in media 250-280 famiglie e noto una crescente
sensibilità educativa. Mi
stupisco anch’io di questo
fenomeno».
Questo si traduce anche in un aumento di
richieste di iscrizioni?
«Purtroppo non sappiamo come fare per soddisfare tutte le richieste. Quest’anno abbiamo 65 iscritti
in più dello scorso anno e
tante richieste non accolte».
Allora vediamo nel
concreto la proposta
educativa salesiana
che tanto piace ai ge-
Amministrazione
comunale di Conegliano ha affidato a Laura Armellin, Luciano Caniato e Giuseppe Palugan
l’incarico di integrare il patrimonio fotografico acquisito in occasione della
mostra “Foto di famiglia
con città”.
È partita pertanto una
nuova raccolta di fotografie per approfondire il periodo 1872-1954 e per estenderlo fino al 1989. Al-
I NUMERI del Collegio Immacolata
Iscritti
Iscritti
Iscritti
Iscritti
alla materna: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110
alle elementari: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222
alle medie: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 210
alle superiori: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348
LE SALESIANE a Conegliano
Suore residenti in Collegio: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
Impegnate nell'insegnamento in Collegio: . . . . . . . . 15
Suore salesiane complessivamente
presenti a Conegliano: . . . . . . . . . . . . Un centinaio
STARE NEL CORTILE
PER CONOSCERE I RAGAZZI
S
eguendo l’indicazione di don Bosco
le suore salesiane trascorrono “in cortile”, a diretto contatto con i ragazzi, molto del loro tempo. Riuscendo a coglierne attese, paure, delusioni. «Il fatto che oggi maggiormente disarma gli educatori – afferma suor
Mafalda – è la contraddittorietà dei giovani.
Sembrano dei grandi as-
I
Il sociologo Vittorio Filippi
la fine del lavoro, che sarà
completato da una catalogazione, il materiale verrà
trasferito in un cd. La raccolta è iniziata il 12 gennaio e si concluderà il 31
marzo 2005. I cittadini che
hanno già dato la loro disponibilità in occasione
della mostra saranno contattati direttamente. Chi
desidera aderire all’iniziativa può telefonare allo
0438-418014 (dal lunedì al
venerdì (ore 8.30-10.30 e
che organizzano feste e manifestazioni particolari».
Ci sono iniziative formative di tipo “sperimentale”?
«Ci sono interventi educativi per le diverse fasce
d’età. Particolarmente interessante è l’esperienza
dei gruppi formativi dei ragazzi dei licei. Dal 30 al 40
per cento degli studenti
partecipa a incontri settimanali, animati da suore o
ex allievi, nel corso dei quali vi è un confronto su temi
di attualità, di vita concreta,
e momenti di preghiera».
Vorrei ritornare al
rapporto del Collegio
con la città di Conegliano. Quali scambi
ci sono?
«Porterei due esempi.
Stiamo partecipando al progetto di costruzione di una
scuola in Burkina Faso promosso dal sindaco Zambon: oltre alla raccolta di
fondi abbiamo sei ragazzi
che hanno deciso di andare in Burkina per un’esperienza di volontariato. L’altro esempio
riguarda la
pastorale:
siamo presenti nella
catechesi in
6 parrocchie
e collaboriamo alla pastorale giovanile foraniale».
Federico
Citron
ULSS 7: Controlli contro il tumore
al collo dell’utero
Tavola rotonda
con mons.
Zenti, Filippi
e Dugone
NUOVA RACCOLTA DI FOTO
AVVIATA DAL COMUNE
L’
nitori...
«Per i ragazzi al Collegio apriamo il
portone alle
7.30 e lo chiudiamo alle 21.
Al mattino abbiamo un momento
di
Suor Mafalda Diana “buongiorno”
in tutte le classi curato dall’assistente di
classe, una sorta di “tutor”.
Poi ci sono le attività scolastiche. Al pomeriggio proponiamo il doposcuola ai ragazzi in difficoltà e a quelli
che non possono essere seguiti dai genitori perché lavorano. Complessivamente sono una novantina. Dopo le 16 c’è l’attività sportiva curata dalla Polisportiva
giovanile salesiana che conta 320 iscritti».
Dire don Bosco è dire oratorio. Avete in
atto esperienze di oratorio in Collegio?
«L’oratorio sta riprendendo a funzionare una volta al mese grazie all’impegno dei ragazzi più grandi
FAMIGLIA
cune domande: quali le ragioni dei cambiamenti in atto? quale famiglia (se sarà
ancora possibile darle questo nome) si prospetta per
il futuro?
La rassegna verrà inaugurata da un dibattito con
Vittorio Filippi, docente di
Sociologia all’Università di
Venezia, Sergio Dugone, esperto di politiche familiari,
monsignor Giuseppe Zenti,
vescovo di Vittorio Veneto.
L’appuntamento è per ve-
e
L’AZiON
Conegliano
Domenica 30 gennaio 2005
nerdì 28 gennaio, alle 20.45,
all’auditorium del Collegio
Immacolata, via Madonna.
La prima proiezione è in
programma il 4 febbraio con
“Il dolce rumore della vita”
di Giuseppe Bertolucci. Seguono l’11 febbraio “Segreti e bugie”, il 18 “Tanguy”, il
25 “L’albero delle pere” e il
4 marzo “Il più bel giorno della mia vita”.
Tutti i film saranno presentati da esperti.
15-18).
Gli incontri per visionare il materiale si terranno
il mercoledì (ore 15-18) e
il giovedì (ore 10-12) a palazzo Sarcinelli presso l’ufficio dell’assessorato alla
Cultura.
Unitamente alla raccolta fotografica la commissione vaglierà anche pubblicazioni (opuscoli, libri,
materiale pubblicitario comunque stampato) che documentino radicamenti e
sviluppi in città di attività
commerciali, artigianali e
industriali tra la metà dell’Ottocento e il 1989.
l tumore al collo dell’utero è una malattia dalla lenta evoluzione e interamente curabile. Tuttavia, in Italia si registrano ancora 3
mila 700 casi di donne colpite ogni anno e mille 800 decessi. Al fine di diffondere il
messaggio che il tumore al
collo dell’utero può essere eliminato attraverso una tempestiva individuazione, l’associazione “Donne a favore
del test Hpv” ha tenuto la seconda Giornata annuale dell’Hpv mercoledì 26 gennaio.
Anche l’Ulss 7 ha aderito alla Giornata e le donne residenti nel suo territorio potranno, nei giorni di venerdì
28 e lunedì 31 gennaio, e martedì 1º febbraio, dalle 15
alle 16, previa telefonata allo 0438-663390, accedere all’ambulatorio dell’unità operativa di Anatomia patologica dell’ospedale di Conegliano ed effettuare gratuitamente il prelievo per la ricerca molecolare del Papilloma Virus (Hpv).
IN CENTRO SECONDA
DOMENICA A PIEDI
D
omenica 30 gennaio
dalle 10 alle 18.30, lungo via XX Settembre, via Mercatelli, corso Mazzini, corso
Vittorio Emanuele II, viale
Carducci, via Verdi, via 21 Aprile e piazza Aldo Moro, è
previsto il blocco totale della
circolazione di tutti i veicoli a
motore. Questa seconda “domenica a piedi” è stata decisa a seguito del persistere di
condizioni meteorologiche che comportano una situazione di inquinamento atmosferico, caratterizzata da valori elevati di polveri sottili (Pm10), derivante in misura
preponderante dalle emissioni prodotte dagli autoveicoli.
Chiusura
al traffico
dalle 10
alle 18.30
saggiatori, temono le
scelte radicali, hanno paura di essere usati dagli adulti. Ma questo non deve indurre gli adulti, gli
educatori a “mollare”, ad
essere dimissionari, come purtroppo accade.
L’educazione è il più alto
atto di speranza, don Bosco ci invita all’“audacia”
nel ricercare nuovi modi
di agganciare i ragazzi».
E quali sono questi modi?
«Partire dalla confidenza per arrivare all’educazione.
E la confidenza si
costruisce stando
nei luoghi dove si
ritrovano i ragazzi,
appunto nel cortile, e stando al loro
fianco in quei momenti – penso alla
pratica sportiva o
alle feste – in cui
sono se stessi».
URBANISTICA
La Conegliano
del futuro.
Un convegno
al Dina Orsi
S
i terrà il prossimo
5 febbraio, alle 9,
all’auditorium “Dina Orsi” di Conegliano il convegno “La Conegliano
del futuro: la riqualificazione di un passato industriale”. Cuore del
convegno saranno gli inter venti su “Una città
che nasce dal suo passato: il recupero di grandi aree dismesse”, di Boris Podrecca (progettista area ex-Zanussi),
Carlo Magnani (preside
della facoltà di Architettura dell’Università di
Venezia, progettista nuovo quartiere via VitalStadio), Mario Foltran e
Nerino
Meneghello
(progettisti area ex-Enel
del Cavallino), Carlo
Cappai e Maria Alessandra Segantini (progettisti comparto ex-caserma
San Marco). Moderatore: Bruno Barel.
Al termine del convegno seguirà l’inaugurazione dell’esposizione
“Una città di progetti in
mostra”, che resterà aperta nel foyer del “Dina
Orsi” sino al 31 luglio.
e
L’AZiON
se
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C
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Cone
Domenica 30 gennaio 2005
29
REALIZZATA PER L’80º DELLA SEZIONE PONTE D. PRIULA / DIRETTO DA CARNELOS
P
orterà anche la
firma della sezione cittadina dell’Ana la passerella pedonale sospesa sul Monticano
che tra qualche mese collegherà i ponti di San Martino e della Madonna, accorciando il tragitto tra
questi due punti della città.
Nell’anno in cui festeggiano l’80º anniversario della
loro fondazione, gli alpini
di Conegliano hanno però
in serbo numerose altre
sorprese, tra cui l’apertura
di un museo dedicato ai reparti alpini nati in città, ovvero il VI e VII Reggimento Alpini e il Gruppo Conegliano della Divisione
Julia. «Ci teniamo a lasciare, tramite alcuni interventi a favore della comunità, una testimonianza dell’amore degli alpini per Conegliano – spiega il presidente Antonio Daminato –
specialmente in un anno
per noi molto significativo
perché è l’ultimo della leva
obbligatoria».
La passerella pedonale
in metallo e legno, realizzata in collaborazione con
il Comune di Conegliano
che concorrerà alla spesa,
avrà inizio all’altezza degli
edifici affacciati sul Monti-
Il progetto della passerella che verrà realizzata dagli alpini alla caserma Marras
cano appartenenti al complesso dell’ex caserma
Marras in piazzale San
Martino per snodarsi poi,
lungo la sponda sinistra, fino al ponte della Madonna. La realizzazione dell’opera, che ha già ottenuto il
placet della Sovrintendenza per i beni architettonici
e il paesaggio del Veneto
orientale, è particolarmente complessa perché i
muri su cui dovrà agganciarsi sono vetusti e abbisognano di interventi di
consolidamento. Il cantiere dei lavori partirà tra circa 10 giorni e, se il cronoprogramma verrà rispettato, passerella e museo potranno essere inaugurati
già nel mese di settembre.
Il museo, che entrerà a far
parte del circuito di percorsi ecomuseali sulla
Grande Guerra della Provincia di Treviso e che
verrà gestito dalla sezione
cittadina dell’Ana, sorgerà
al posto del fabbricato laterale più esterno dell’ex
caserma Marras, su una
superficie di circa 200 metri quadrati. Ospiterà reperti, testimonianze e documenti storici in grado di
offrire al visitatore un’ampia panoramica sulla storia
e sulle gesta dei reparti alpini nati a Conegliano. Secolare il rapporto della città
del Cima con le sue penne
nere: il VI Reggimento Alpini nacque nel 1882, il VII
nel 1887 e il Gruppo Conegliano nel 1889.
Francesca Nicastro
U
n quarto di secolo
non è poco, anche
nella vita di un’associazione
rappresenta un bel traguardo. Ma v’è chi ha la gioventù
e la freschezza nel suo patrimonio genetico, sicché il
passar degli anni non traccia solchi profondi ma, al
contrario, galvanizza, nutre
passioni ed entusiasmo,
completa e arricchisce.
È senz’altro il caso del
coro Ave Plavis di Ponte della Priula che ha appena concluso il 25º di attività e si accinge con brio a vivere la
sua seconda primavera. Primo appuntamento dell’anno domenica prossima 30
gennaio, con l’assemblea
ordinaria nel corso della
quale si provvede all’elezione del direttivo per il biennio 2005-2007. E il 5 marzo
ci si incontrerà tutti al pranzo sociale, momento di festa
e condivisione per siglare
degnamente il quarto di secolo.
Vale la pena di raccontarla, sia pure a grandi linee,
la storia di questa bella
realtà corale. Ci affidiamo
alle parole di Elio Poloni,
storico presidente: «Ave
Plavis nasce in occasione
dell’inaugurazione della
cripta al Tempio Votivo, dedicata ai caduti di tutte le
guerre e alla fraternità europea, il 23 settembre 1979.
E Ave Plavis è il nome di u-
PONTE DELLA PRIULA: Il coro Ave Plavis (foto di repertorio)
na campana della nostra torre campanaria, offerta dai
“Ragazzi del ’99” di Fabriano, nelle Marche». È l’inizio
di una grande, bella avventura. A decine e decine si
contano, già nei primi anni,
i concerti tenuti in Veneto,
e fuori della nostra regione.
Nell’85 anche una trasferta
fra gli emigranti italiani a
Zurigo. «Il coro – spiega Poloni – ha le sue radici nella
“Schola cantorum” parrocchiale nata per volere del
primo parroco di Ponte, l’indimenticabile don Paolo Danesin, che pose alla direzione il maestro Terzo Amuro. L’idea di abbinare il
canto al servizio alla liturgia la si deve ad un appassionato, Gianfranco Casagrande. L’occasione la diede proprio l’inaugurazione
della cripta». La prima direzione venne assunta dal giovane Alfio Pol. «Il nuovo
complesso corale s’avvia
con entusiasmo, iniziano le
prime, timide “uscite”, ci si
fa conoscere e ben presto
apprezzare. Successivamente, con il maestro Danilo De Savi di Sacile, il coro arriva a proporsi con brani polifonici di alta difficoltà,
si accompagna a complessi
orchestrali di livello».
È con l’arrivo alla direzione del maestro Sandro
Carnelos che il coro fa l’ulteriore passo in avanti. E
con lui nasce anche una
nuova esperienza: l’abbinamento, sotto la sua direzione, con il coro San Giovanni Battista di Vazzola. Una
novità che inaugura pure una nuova regia dei concerti, «con l’inserimento di parti puramente strumentali, ora solistiche o alternate, ora come prezioso accompagnamento ai brani corali».
Valerio Cupidi
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La passerella
degli alpini
Primo quarto di secolo
del coro Ave Plavis
30
sato che la nostra opera
poteva essere indirizzata
agli anziani, ai diversamente abili e ai ragazzi.
Siamo quindi venuti a conoscenza del fatto che alcuni bambini stranieri,
inseriti nelle nostre scuole, avevano bisogno di essere seguiti nei compiti.
Così è partito il doposcuola. La cosa importante da ribadire è che
quanto facciamo è un atto di fede, in quanto cre-
diamo che nella persona
che ha bisogno di aiuto
c’è il Signore».
Il doposcuola di Mareno di Piave non è quindi
analogo a nessun altro
che venga organizzato da
enti o associazioni di genitori. Alla base infatti,
prima ancor delle esigenze legate all’attivazione di un tale servizio, che
frequentemente sono date dal venire incontro ai
genitori che lavorano o
dal dare sostegno nei
compiti, c’è una testimonianza di fede e di vita
verso chi ha bisogno.
Tre volte alla settimana – il lunedì, il giovedì e
il venerdì – per un’ora e
mezza, i locali dell’oratorio sono a disposizione
per i venti ragazzi che si
ritrovano a studiare. Ogni
giorno sono presenti
quattro adulti che li seguono, divisi in gruppi.
Dodici sono infatti le persone impegnate complessivamente nell’affiancarsi ai partecipanti per
eseguire i compiti. Ad esse si uniscono tre parrocchiani che sono a disposizione per le eventuali sostituzioni. Il gruppo di volontariato è coordinato da una segreteria
operativa formata da cinque persone e dal parroco don Mario Fabbro.
I volontari sono in contatto con l’assistente sociale che ci segnala particolari esigenze o casi. Al
doposcuola parrocchiale,
infatti, a volte arrivano
bambini stranieri appena
giunti in Italia e questo
momento di condivisione
e confronto diventa un
aiuto in più per imparare
la nuova lingua e porsi in
relazione con nuovi amici.
Gerda De Nardi
INTITOLATO A D. RAGAZZON
quali dava fiducia e con i quali era disposto ad intraprendere progetti coraggiosi. Già
una via del paese porta il suo
nome; ora la parrocchia di
San Martino gli dedica una
nuova opera, presso la
“Scuola materna (o d’infanzia) E. Rigato” che egli amava: per gratitudine e come esempio. Si tratta del nuovo
“Asilo nido integrato” dove
potranno essere accolti 18
bambini da uno ai tre anni.
L’inaugurazione della
struttura ha luogo domenica 30 gennaio, alle 14.15 con
la partecipazione del vescovo Giuseppe, delle autorità
regionali, provinciali, dell’amministrazione comunale
e del presidente e vicepresidente della Fism provinciale
di Treviso.
Sono aperte le iscrizioni.
L’attività del nido integrato inizia con il prossimo 1º febbraio.
MARENO DI PIAVE / ESPERIENZE
Il doposcuola
in parrocchia
P
rovengono
dal
Marocco,
dall’India, dalla Polonia, dalla Cina e,
naturalmente dall’Italia, i bambini
che frequentano il
doposcuola della
parrocchia di Mareno di Piave. Diversi sono gli aspetti che rendono
singolare questa iniziativa, a partire dalle
motivazioni che hanno
portato un gruppo di persone della comunità cristiana, tra cui mamme e
insegnanti, a dedicarsi a
bambini e ragazzi.
«Due anni fa – spiega
la coordinatrice Antonietta Lunardi – nel costituire il gruppo di volontari della parrocchia ci
siamo chiesti che cosa fare per essere di aiuto agli
altri. Abbiamo subito pen-
Il gruppo di ragazzi che frequenta il doposcuola con gli animatori
Bibano, inaugurazione
del nido integrato
L
a gente delle nostre
parrocchie ha sempre avuto un vivo e grande
interesse verso le famiglie e
le nuove generazioni, con iniziative e strutture coraggiose, degne di memoria e
di gratitudine, iniziative e
strutture messe in piedi con
sacrificio e collaborazione di
tutti, ma animate da personalità di carattere deciso e
lungimirante. Una di queste
è stato don Dionisio Ragazzon, ricordato con affetto dal-
la gente di Bibano: i suoi 27
anni di parroco lo hanno visto come sacerdote autentico, dall’animo grande e di una semplicità disarmante. Era attento ai piccoli, verso i
quali nutriva tenerezza e affetto; disponibile e comprensivo verso i giovani ai
quali si presentava con confidenza e, all’occorrenza, anche con severità e per questo
avvicinato come punto di riferimento; saggio e pieno di
buon senso con gli adulti ai
SUSEGANA: SPETTACOLO
DI MULTIVISIONE
G
li assessorati alla
Cultura e ai Servizi sociali del Comune di
Susegana e il Club fotografica, in collaborazione
con la parrocchia e gli Alpini, promuovono per domenica 30 gennaio alle
17.30, al teatro parrocchiale di Ponte della Priula uno spettacolo di multivisione. Si tratta di una
serie di racconti fotografici artistici, realizzati con
più proiettori, di grande
effetto spettacolare, curati dal gruppo Marco Polo Multivisioni.
Verranno proiettate le
multivisioni “Vietnam, ri-
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 30 gennaio 2005
flessi fuggevoli” e “Il cielo profondo” di Ali e Radici Multivisioni, “Il Madonnaro” di Filò Multivisioni, “Un sogno lungo un
giorno” di Marco Polo
Multivisioni, “Mali” di Luciano Vettorato, “Un tuffo
nell’acqua” di Valter Binotto.
L’ingresso alla manifestazione è libero. Seguirà,
alla tensostruttura, una
spaghettata di solidarietà
a cura del gruppo Alpini
di Ponte della Priula, il cui
ricavato sarà devoluto all’associazione Lotta contro i tumori Renzo e Pia
Fiorot.
MENARÈ: PROCEDE
LA PISTA CICLABILE
S
tanno procedendo a San Vendemiano i lavori di
completamento della pista ciclabile del Menarè
in via Risorgimento, lungo la statale 51 “Alemagna”. L’opera, dal costo complessivo di 235 mila euro, è interamente finanziata con fondi propri dal Comune di San
Vendemiano. È stata progettata dall’architetto Moreno
Giacuzzo di San Vendemiano, e affidata a seguito di trattativa privata alla ditta Edilstrade snc di Carità di Villorba. Il progetto prevede la realizzazione di un tratto
di pista ciclabile a doppio senso di circolazione, con partenza in prossimità dell’incrocio ai Gai e arrivo al confine tra i Comuni di San Vendemiano e Conegliano. La
pista verrà ricavata dall’attuale fosso di guardia, separata dalla sede stradale con una doppia cordonata di
cemento ed aiuola, e comporterà, per l’area interessata, lo spostamento di alcuni pali dell’illuminazione e
l’interramento della linea telefonica. Lungo via Risorgimento verrà inoltre realizzata un’area di sosta asfaltata per gli autobus.
PROPOSTA DA CASTELLO R.
Comitati anti-antenne,
l’unione fa la forza
P
er una maggiore
tutela del territorio
e dei suoi cittadini, il Comitato costituitosi a Castello Roganzuolo per opporsi all’installazione di
un’antenna di telefonia
mobile, ha deciso di chiamare all’appello, per creare un vero e proprio Coordinamento, tutti i Comitati che nei diversi paesi
e città della zona si sono
formati con analoghe motivazioni.
L’obiettivo è quello di
progettare insieme un
percorso operativo univoco anche al fine di
chiedere ad amministratori e politici di effettuare delle scelte che vadano nella linea della salvaguardia dell’ambiente
e del rispetto dei suoi abitanti, ad iniziare dalla
tutela della salute. Tra
queste ci sarà la richiesta di stendere in tempi
brevi dei piani comunali
e provinciale che, ad esempio per quanto riguarda l’installazione
delle antenne di telefonia mobile, prevedano la
loro collocazione in luoghi adeguati e soprattutto che vietino la collocazione di più tralicci a breve distanza tra di loro.
Gli abitanti di Castello
Roganzuolo, costituitisi in
Comitato, si sono infatti
battuti fino all’ultimo per
evitare che una seconda
antenna venisse collocata sulla collina del paese,
dal momento che già una
esistente svettava a soli
300 metri. Il secondo gestore, afferma il Comitato, avrebbe potuto utilizzare il palo presente vista
anche la disponibilità del
proprietario del terreno e
dell’azienda di telefonia
che lo aveva precedentemente installato, ad ospitare il nuovo impianto.
Anche l’amministrazione
comunale di San Fior si era mossa in tal senso cercando di aprire un dialogo tra i due gestori, ma ogni sforzo è stato vano.
«Nonostante la seconda antenna sia stata collocata – spiega il Comitato di Castello Roganzuolo –, noi non ci diamo per
vinti. Vorremo unirci con
gli altri Comitati della zona per creare un vero
movimento. Abbiamo inoltre l’occasione dataci
dalle regionali e vorremo
far sentire la nostra voce
andando ad interpellare e
ascoltando i candidati alle elezioni. Ci batteremo
perché venga realizzato
un piano di tutela del territorio in generale e di un
piano per le antenne affinché ci sia una razionalizzazione delle stesse e
gli impianti vengano messi solo dove ser vono. È
impensabile che quattro
gestori abbiano quattro
pali vicini tra loro, quando ne basta uno. Non ci
siamo mai posti contro il
progresso, ma siamo contrari alle situazioni come
quella di Castello Roganzuolo e non riusciamo a
capire perché una legge
nazionale possa permettere ciò». (GDN)
SUSEGANA: Convenzioni
per le due nuove rotatorie
I
l Consiglio comunale di Susegana, nella seduta di lunedì 24
gennaio, ha approvato lo schema di convenzione integrativa tra Anas Spa, Provincia di Treviso e Comune di Susegana per
la realizzazione di due rotatorie sulla statale Pontebbana in territorio suseganese: una in centro a Ponte della Priula (completata
con un sottopasso) e una all’altezza delle Cantine Collalto a Susegana.
Il quadro economico dell’intervento è di 2 milioni e 274 mila
euro, dei quali un milione e 615 mila a carico dell’Anas, 574 mila
a carico del Comune di Susegana e 85 mila a carico della Provincia.
S. POLO:
Perin nella Biblioteca del Piave
D
iotisalvi Perin, appassionato studioso della Grande Guerra, conosciuto anche come “la sentinella del Piave”, coautore, fra l’altro, con Nerio De Carlo della serie “Il fronte dimenticato” (“1917-1918, l’anno del Piave”, “1918, la Battaglia del Solstizio”) è stato nominato
componente della Commissione scientifica della “Biblioteca del Piave”, con sede a San Polo di Piave.
e
L’AZiON
Friuli
Domenica 30 gennaio 2005
ESCLUSA L’IMPRONTA CRISTIANA DALLA CRISI AL FALLIMENTO
DALLO STATUTO FRIULANO
Regione senza radici
I
l Friuli Venezia Giulia rinasce senza radici. Senza sapere
chi è suo padre, chi è sua
madre. Aquileia, la sua
storia, il Patriarcato, l’evangelizzazione che da
qui parte e si espande in
mezza Europa? È come
non fosse mai esistita.
«C’è effettivamente un deficit culturale», ammette
lo stesso segretario regionale dei Ds, Carlo Pegorer. Eppure anche i suoi
hanno contribuito, insieme a quelli di Rifondazione e ai “Cittadini per il presidente”, ad affondare nella votazione la proposta di
un riconoscimento delle
radici aquileiesi nel nuovo statuto del Friuli Venezia Giulia. Il Centrodestra,
talvolta con qualche strumentalizzazione di troppo, aveva ripetutamente
provato a farlo. La Margherita s’è trovata spiazzata. Se la mediazione che
verrà risulterà positiva,
probabilmente ne tratterà
il preambolo. Sta di fatto
che l’avvocato Bruno Malattia, leader dei “Cittadini per il presidente”, ha dichiarato in aula che «l’identità delle genti di questa regione è il frutto di
contaminazioni di un passato che è da sempre stato un crogiuolo di razze»,
e questo crogiuolo, a suo
È
Il presidente della Regione Riccardo Illy
dire, «è più importante
delle radici».
L’esatto opposto di
quanto va sostenendo, da
tempo, lo stesso presidente della Regione, Riccardo Illy, che ha apertamente manifestato la sua
disponibilità ad accogliere il riconoscimento delle
radici. Sarebbe sufficiente che Malattia venisse in
riva alla Livenza, sostasse
alla Santissima piuttosto
che presso il Duomo di
Sacile, per rendersi conto
che ben altra è l’anima di
queste terre. In una sollecitazione inviata ai 19 Comuni dell’Altolivenza, il
presidente dell’associazione che porta questo nome, Mario Po, scrive addirittura che l’impronta
cristiana ha dato il dna al
particolare sviluppo della
zona, è stata “fondante di
quel sistema di valori collettivi e individuali che sono il nostro modo di essere”. Quindi – è l’invito
di Po – se ne tenga pre-
Il consigliere regionale Bruno Malattia
in alto il Duomo di Sacile
sente nella revisione degli statuti comunali. Certo
è che se in Regione passa
l’indifferentismo, peggio
ancora l’insignificanza,
non sarà facile recuperare
questa dimensione nei
Comuni. E ha fatto bene
chi, in Regione, si è opposto alla proposta di risolvere la questione con una
semplice citazione del tipo
“nel solco di Aquileia” nel
primo articolo dello statuto. Può significare tutto,
il solco, ma anche niente.
Anche l’aridità. L’impegno, dunque, è perché le
radici si materializzino almeno nel preambolo.
Francesco Dal Mas
IN PIAZZA DUOMO A SACILE UN PRESEPIO
CAPOLAVORO CHE INCANTA I BAMBINI
Il presepe riesce ancora a
muovere gli animi. Come dimostra questa testimonianza
che riceviamo e volentieri
pubblichiamo (pur dovendola
sintetizzare per ragioni di spazio).
H
o visitato il presepe
animato in piazza
Duomo a Sacile. (...). In un
momento di assurde polemiche ideologiche riguardanti la liceità o meno della
realizzazione del presepio,
vorrei promuovere la visita
Eutanasia per
l’Abba Arredi
a questo piccolo capolavoro
in cui ognuno, laico o credente, può trovare la propria
dimensione (...). Tutti, lontani dai rumori della quotidianità, potranno ritrovare la
poesia dell’infanzia che ho visto nello stupore dei bambini magicamente incantati ad
ascoltare la riproduzione dei
versi degli animali o ad afferrare il sogno di una stella
cadente che solca il cielo di
carta.
A nome di molti sacilesi
vorrei ringraziare le persone
che hanno permesso la realizzazione di questo piccolo
capolavoro: Luigi Zanette,
Marco Colomberotto, Guglielmo Colomberotto, Edmondo Trivellone, Giancarlo Colomberotto, Dori Buffo;
con la collaborazione di Nadia Paron, Sandra Michielin,
Ezio Biscaro, Amedeo Perrotta, Walter Ros, Alfio Bazzo. Il presepio è ancora visitabile: fino a domenica 30 tutti i giorni dalle 15 alle 18, domenica anche dalle 9 alle 12.
Liviana Covre
questione di giorni
per lo sblocco della
situazione all’Abba Arredi
cucine, l’azienda del mobile di Sacile. La prolungata
crisi e, ancor peggio, lo stallo della vicenda riguardante la società a reddito limitato della zona industriale
Geromina, infatti, sembrano giunti ad un punto decisivo. Lunedì scorso le maestranze e le rappresentanze sindacali si sono recate
al Tribunale di Pordenone
per sollecitare il decreto di
istanza fallimentare per l’azienda della quale risultano amministratori i sacilesi Sereno e Gualtiero Gava. Dagli uffici della Cgil
trapela cauto ottimismo,
sembrando i tempi ormai
maturi per sbloccare la crisi. Il problema oggi è rappresentato dal fatto che, se
non viene decretato il fallimento dell’Abba Arredi cucine, i suoi quindici dipendenti, senza stipendio da fine novembre, non possono accedere alle liste di mobilità. Il che vuol dire, con
il moderno linguaggio del
mercato del lavoro, l’impossibilità di cambiare datore di lavoro. La crisi dell’Abba Arredi è scoppiata
in tutta la sua virulenza lo
scorso settembre. Una serie di blocchi di pagamenti relativi alla fornitura di
arredi per villaggi turistici
CHIESA
SACILESE
VENERDÌ 28 GENNAIO
Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini è aperto il Centro di ascolto Caritas.
Dalle 17 alle 18.30 a palazzo
Carli è aperto il Centro di consulenza familiare.
Alle 20.30, nella sala San Tiziano di palazzo Carli, si apre
il cammino di riscoperta del
sacramento del matrimonio
nell’ambito del corso per fidanzati.
LUNEDÌ 31
Alle 9.30 al Centro studi biblici si tiene il quarto appuntamento della Scuola biblica
San Girolamo.
MARTEDÌ 1 FEBBRAIO
Alle 18 al Centro studi biblici
si tiene il quarto appuntamento della Scuola biblica San
Girolamo.
MERCOLEDÌ 2
Dalle 15.30 alle 18 in via Mazzini è aperto il Centro di ascolto Caritas. Dalle 17 alle
18.30 a palazzo Carli è aperto il Centro di consulenza familiare.
GIOVEDÌ 3
Alle 20.30 al Centro studi biblici di Sacile si tiene il quarto appuntamento della Scuola
biblica San Girolamo.
in Sardegna ha causato la
drastica riduzione della liquidità. La prima conseguenza per i lavoratori è
stato il rischio di non percepire il salario. La strategia dell’azienda, a quanto
sembra colpita duramente
anche da un altro affare andato a vuoto nel Napoletano, è stata quella di porre
in ferie i lavoratori, espediente effettivamente adoperato a partire dal 22 novembre. Nel frattempo,
però, la situazione è precipitata. Esaurite le ferie attribuibili e non risolta la
questione finanziaria, è pervenuto lo sfratto esecutivo
da parte del proprietario
dell’immobile occupato dall’Abba Arredi cucine. Se
Cgil: i 15
licenziati
troveranno
facilmente
posto altrove
non bastasse, i tentativi
condotti per cedere l’attività e le trattative per favorire il subentro di nuovi soci nella Srl sono definitivamente saltati a dicembre. Il
tramonto di quella che, in
31
effetti, rappresentava l’ultima spiaggia ha definitivamente gettato nel fondo
le sorti dell’azienda.
Ai primi di gennaio è
così avvenuta la deposizione dell’istanza fallimentare
da parte degli amministratori ed ora a giorni si attende che il Tribunale la
decreti ufficialmente. «La
crisi è grave, spiragli diversi dal fallimento proprio
non se ne vedono – ha confermato Claudio Foresto,
sindacalista Cgil –. Con l’accoglimento dell’istanza fallimentare avverrebbe il licenziamento da parte del
curatore fallimentare dei
quindici dipendenti e la loro iscrizione alle liste di collocamento. Una buona fetta dei lavoratori può integrarsi rapidamente in altre
aziende del settore, da questo punto di vista non si prevedono grossi problemi».
Nel Sacilese, dopo gli storici flop di ammiraglie quali la Celotto o la Dall’Agnese, esistono altre situazioni
di aziende a rischio come
l’Abba Arredi? «Rallentamenti e sentori di crisi se
ne avvertono ma una situazione veramente a rischio, allo stato attuale, non
c’è. Almeno per aziende a
dimensioni industriali non
sono note crisi di tale portata. Va detto, però, che
spesso ai sindacati sfuggono le realtà di piccole aziende, magari con tre-cinque dipendenti, che di punto in bianco spariscono senza che mai prima sia emersa una situazione di difficoltà».
Giacinto Bevilacqua
VISTORTA: “Sindaco Meneghetti,
perché ti disinteressi di noi vittime
del depuratore?”
S
i è concluso il processo penale per l’anomalo funzionamento
del depuratore di Cordignano. Il Tribunale di Conegliano, chiamato a giudicare in questa ultima
tranche proprietari e gestori dell’impianto posto a
confine con la frazione sacilese di Vistorta, ha assolto gli imputati Bruno
Nadal, Claudio Andreolli
e Paolo Lunardelli. Nessun risarcimento, pertanto, ne è derivato per il ministero dell’Ambiente, il
Comune di Sacile e la decina di famiglie del Palù e
di Vistorta che avevano lamentato danni. Lo scorso
29 settembre, invece, erano stati condannati l’amministratore della Ecoglobal Stefano De Pase e
il tecnico Maria Cristina
Barbisan per gli scarichi
di liquami non autorizzati
e inquinanti. In quella sede il Comune di Cordignano aveva ricevuto 1500
euro, quello di Sacile 1800
e i comitati 3000. Il processo ha tratto origine dall’inquinamento ambienta-
le causato dal depuratore
dal 2001 al 2002 e dalla nube tossica originatasi il 20
novembre 2001. «La situazione al depuratore è
sicuramente migliorata
ma non ancora ottimale –
hanno commentato i comitati del Palù e di Vistorta –. Continuano, infatti, ad entrar vi, in numero anche di 17 al giorno, bottini con chissà quali materiali. Non abbassiamo la guardia! Ci basterebbe che il sindaco di
Cordignano avesse a cuore le vicende dei cittadini.
In tre anni di battaglie sono stati sempre i cittadini
a scoprire e segnalare i
traffici. Perché dobbiamo
sempre tutelarci da soli?
Ci interessa fermare gli abusi e ci rammarica vedere che il sindaco di Cordignano non ci appoggia. Ora continueremo a vigilare e ci riserveremo di costituirci parte civile. Una
domanda, però, vogliamo
proprio farla. Perché la telecamera posta nelle vicinanze del depuratore non
è mai in funzione?». (GB)
32
LI EDIFICA LA PARROCCHIA DEL DUOMO
SPERANDO DI TROVARE CHI SE NE PRENDERÀ CURA
Cinque nuovi capitelli
L
a parrocchia di Oderzo in questo
periodo vive un
grande fermento da un
punto di vista “edilizio”: il
complesso degli edifici
della canonica è in fase di
restauro e grazie anche alla sistemazione di piazza
Carducci da parte del Comune riscopriremo un bellissimo e non così conosciuto angolo della nostra
cittadina.
Inoltre è attualmente in
studio il progetto per il
nuovo cinema-sala conferenze parrocchiale che andrà a sostituire il mitico cinema Turroni, con il sicuro dispiacere di molti nostalgici.
Un altro progetto di minore entità già partito è l’edificazione di cinque nuovi capitelli in altrettante
“contrade” di Oderzo che
ne sono attualmente
sprovviste. È personale
compito di monsignor
Piersante Dametto in questo periodo individuare le
zone dove sorgeranno
questi edifici, incontrando
alcuni residenti. Tra le zone individuate finora ci sono il quartiere della Mutera, via Ippodromo vecchio e via Generale Dalla
Chiesa.
Nella sola parrocchia di
Oderzo attualmente ci sono cinque capitelli: quello
di S. M. Maddalena in via
A
nimatori parrocchiali della forania
opitergina, su le antenne!
Sta per partire il terzo corso animatori organizzato
dalla commissione foraniale di pastorale giovanile.
Il corso, dal titolo “L’animatore in pratica”, si
svolgerà il 13 e 27 febbraio
e il 13 marzo al patronato
Turroni di Oderzo dalle 9
alle 12.30. È rivolto a tutti
coloro che si impegnano
come animatori all’oratorio o al grest nella propria
parrocchia o che hanno intenzione di farlo in futuro.
Una giornata è divisa in
VENERDÌ 28
Alle 20.30, al centro parrocchiale di S. Vincenzo, terzo appuntamento del Laboratorio vocazionale diocesano sul tema “Io sono il
pane della Vita”.
Alle 21, al cinema Turroni,
proiezione del film “Jagoda Fragole al supermercato” di
Dusan Milic.
e
L’AZiON
Opitergino
Domenica 30 gennaio 2005
Pigozzi, e quattro dedicati alla Madonna posti in
quartiere Marconi, in via
Spinè vicino a Piavon, in
quartiere De Gasperi e in
via Casoni. Sembrano tutti ben curati e in buono stato, se si eccettua forse solo quello di via Spinè, che
si trova in una infelice posizione in mezzo all’erba e
ai margini di una strada
molto trafficata.
«Lo scopo di questi capitelli – spiega monsignor
Piersante – è di creare un
punto di ritrovo per gli abitanti di questi quartieri.
Non saranno un fine ma
un punto di partenza: l’idea è che il ritrovarsi assieme per il Rosario di
maggio risvegli in loro la
voglia di fare comunità
che ai nostri tempi certo
non abbonda. La speranza
è quindi che questi capi-
telli siano il
presupposto per la
nascita di
importanti
realtà di
quartiere
com’è accaduto a
Magera e
nel quartiere Ippodromo vecchio».
Il capitello al quartiere Marconi. Sotto, quello in via Anafesto
Se accadesse questo sarebbe un’ottima inversione di ta intorno, in quanto a putendenza rispetto al trend lizia e manutenzione.
Intanto, se da una parte
di questi ultimi anni, dove
difficilmente si vedono s’intendono costruire nuodelle persone frequentare vi edifici di culto, dall’altra
i capitelli al di là della con- però quelli antichi cadono
solidata tradizione del Ro- in rovina. L’esempio più
sario. Ma la presenza di un clamoroso è la chiesa di
capitello comporta anche Santa Cristina a Fratta vecun impegno per chi vi abi- chia, nella campagna vicino all’argine del Monticano, costruita da patrizi veneziani nel XVII secolo. Una chiesetta dimenticata
(quasi) da tutti, anche dal
nuovo Prg che neanche la
classifica come edificio
soggetto a tutela storica, e
che viene usata come ripostiglio per le biciclette.
Dobbiamo rassegnarci un
giorno a vederla rasa al
suolo come tanti edifici
storici di Oderzo demoliti
senza troppi scrupoli nell’ultimo mezzo secolo?
Andrea Pizzinat
FINO A 100 EURO AL MESE
Un figlio al nido?
Oderzo ti aiuta
U
na proposta partita dal consiglio
comunale è diventata
realtà. Ci sono i contributi per le famiglie che mandano i figli all’asilo nido. A
Oderzo ce ne
sono cinque,
e le rette sono piuttosto
impegnative
per un bilancio familiare.
Il motivo è
presto detto:
non ci sono
sovvenzioni pubbliche
per gli asili nido come invece accade per le scuole materne paritarie. Così, chi ha un figlio al “nido” si trova a dover fare i
conti ogni mese con una
voce di spesa importante. L’argomento era stato
ampiamente discusso in
consiglio comunale e si è
ora concretizzato in un
provvedimento specifico.
Le domande di concessione del contributo, rivolte al sindaco di Oderzo, dovranno essere presentate al protocollo del
Comune dal 1º marzo al
30 aprile. Le soglie economiche stabilite per l’accesso al contributo sono
le seguenti: fascia A sino
a 17 mila euro contributo
del 20%, comunque non
superiore a 100 euro
mensili; fascia B da 17 mila fino a 23 mila euro contributo del 10% comunque
non superiore a 50 euro
mensili. I requisiti per l’accesso al contributo
sono i seguenti:
genitori di figli
di età non superiore ai 3 anni,
residenti nel
Comune di Oderzo che per
ragioni lavorative o altre (documentabili) si trovino in
una condizione di impedimento continuativo nell’accudimento diretto della prole. Frequenza, per
almeno 15 ore settimanali, di strutture per minori
in età prescolare presenti, di norma, nel territorio
comunale e inserite nell’elenco dei servizi e delle attività riconosciuti dall’ente. Situazione economica del nucleo familiare
riferita all’anno 2004 non
superiore a 23 mila euro.
I benefici saranno determinati in percentuale, sulla base di una graduatoria stilata in relazione alla situazione economica.
Per informazioni ci si può
rivolgere all’ufficio dei
Servizi sociali.
Annalisa Fregonese
Per coppie
lavoratrici
con reddito
sotto i 23
mila euro
FORMAZIONE AL VIA IL 13/2
IL COMANDANTE DEI VIGILI
Prove pratiche
da animatore
“Gli incidenti?
Colpa dell’uomo”
circa tre ore di attività separate da un’adeguata
“pausa merenda” alle
10.40. L’età richiesta è dalla classe 1990 in su: ai ragazzi di terza media verrà
fatta una proposta in seguito. Il corso non è uguale a quelli organizzati gli
anni scorsi, quindi sono
chiamati a partecipare an-
che coloro che frequentarono il corso nel 2003 e nel
2004. Non è rivolto solo ai
giovani: sono caldamente
invitati anche i genitori.
Per iscriversi o ottenere ulteriori informazioni basta
contattare don Michele
Maiolo al numero 0422717590 oppure al 3498703603 oppure il rappre-
SABATO 29
Alle 14.30, alla scuola materna di Mansuè, festa
di Sant’Agnese e San Bartolomeo, patroni della gioventù
femminile e maschile. Si comincerà con una serie di canti e bans, seguirà un breve
momento di preghiera e i giochi a squadre. Alle 16.30 gioco delle “pignatte” e premiazioni. Si concluderà con la Messa alle 18.30.
DOMENICA 30
Dalle 9.30 alle 16.30 a Fontanelle Festa della pace
foraniale organizzata dall’Azione cattolica ragazzi.
Alle 11 si inaugura a Ca’ Lozzio di Piavon la personale di
Giuseppe Nicoletti. Resta aperta fino al 27 febbraio
dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 24, chiuso lunedì e martedì.
Ore 15-18.30 in Duomo a Oderzo: continua il percorso formativo familiare al
senso vocazionale della vita,
ciclo di quattro incontri con
la presenza del Vescovo rivolti
alle famiglie con figli dai 10
U
Un’animatrice di Camino... all’opera
sentante della propria parrocchia nella commissione foraniale giovanile. La
quota di iscrizione prevista è di 30 euro a parrocchia. (AP)
ai 13 anni. Tema di oggi “Far
crescere il buon grano, diventare il meglio di sé”.
Il Rugby Oderzo sfida la
Pedemontana R. L. per la 10ª
giornata della serie C2 Triveneto.
LUNEDÌ 31
Scuola di formazione sociale
sospesa per la concomitanza
con la Settimana sociale.
Farmacia di turno:
Dal Magro, a Piavon,
piazza d’Aviano 7, telefono 0422-752950.
n forte richiamo al
senso comune di responsabilità. L’ha effettuato
Dino Piovesana, comandante dei Vigili urbani di Oderzo, in occasione della Festa
di San Sebastiano, patrono
della Polizia municipale, che
ha visto riuniti i vigili di tutto il comprensorio. Un richiamo che è stato condiviso dai sindaci presenti, ad iniziare da Antonio D’Amico,
primo cittadino di Fontanelle e presidente del Consorzio dei Comuni. «Il nostro
compito è impopolare – ha
detto Piovesana – perché il
nostro dovere impone interventi non graditi ai cittadini, perché ogni atto viene
accolto con acredine e disappunto e si cerca sempre
il motivo per criticare e discutere l’operato. Salvo poi
piangere sulle conseguenze
dei troppi incidenti che avvengono. Non esistono strade della morte, non esiste la
nebbia killer. Certo, possono esserci condizioni atmo-
sferiche avverse, circostanze particolari, forse qualche
strada non adeguata. Ma gli
incidenti sono sempre causati dal comportamento umano. Non vengono rispettate le norme stradali, non
c’è rispetto verso gli altri e,
soprattutto, non c’è rispetto
per la vita, propria ed altrui.
Proprio la continua sequela
Forte monito
durante
la Festa
della Polizia
di incidenti stradali che vedono sempre più coinvolti i
giovani rivela la grande carenza di cultura sulla sicurezza. Per questo è auspicabile l’introduzione, in maniera seria e definitiva, dell’educazione stradale tra le
materie scolastiche». (AF)
e
L’AZiON
Mottense
LA PROMETTE PER IL 2006 IL SINDACO ARTICO
QUEST’ANNO INVECE I LAVORI PER LA FOGNATURA
Sant’Anastasio avrà una piazza
«I
l problema della frazione di
Sant’Anastasio
– illustra il sindaco di Cessalto Giovanni Artico – è
quello che praticamente
non esiste un impianto fognario». Fino ad oggi, infatti, il paese usufruiva
del vecchio depuratore:
ora è stato considerato insufficiente, e il suo utilizzo è impossibile. «Abbiamo già un accordo con
l’Asi, che è la società fornitrice competente, per
realizzare un progetto
che è praticamente già esecutivo – continua il sindaco di Cessalto – il quale è stato finanziato dal
nostro comune e, grazie
all’accordo, sarà realizzato dall’Asi». Questo progetto prevede la deviazione della linea fognaria
verso Gainiga, frazione di
Ceggia: con quel comune
sono stati già presi accordi in materia. «Abbiamo ricevuto una lettera
proprio la settimana scorsa che ci informava che
la data di fine lavori è prevista per ottobre 2005».
Dopo quella data si pensa di inter venire nuovamente sulla stessa zona, e
cioè nel centro di Sant’Anastasio, dove si incrociano il vialetto che porta
alla chiesa e la strada
principale che
passa lì. «Ormai, per quanto riguarda la
piazza, si parla
di 2006: ovviamente non potevamo fare
prima la piazza
e poi buttare
nuovamente
tutto all’aria
per eseguire il
necessario lavoro sulle fognature». Il sindaco Artico spiega che il progetto
della piazza verrà fatto seguendo, a grandi linee,
quello riguardante la piazza di Santa Maria di Campagna. «Abbiamo preso
un impegno: investire
nella rivalutazione del
I
n preparazione alla Giornata per la
vita, l’Azione cattolica
adulti della parrocchia
di Chiarano ha promosso un incontro sulle tematiche della bioetica, sulle quali in questi giorni si sta svolgendo un acceso dibattito in vista anche di
una probabile consultazione referendaria.
Per avere un’informazione corretta, al di
VENERDÌ 28 GENNAIO
In patronato alle 20.30 secondo appuntamento con il ciclo
di incontri in preparazione al matrimonio cristiano tenuti da monsignor Rino Bruseghin.
Alle 20.45 incontro del gruppo Fuci e del gruppo Coca.
SABATO 29
Da oggi e fino al 12 febbraio al
palazzo comunale La Loggia sarà
allestita una mostra dal titolo
“Maschere e costumi di
La chiesa di Sant’Anastasio e il centro del paese
centro del paese. Il lavoro che abbiamo fatto a
Santa Maria è stato ammirato da tutti. Abbiamo
ragionato con la parrocchia, in modo che la piazza antistante si adattasse
all’edificio. Allo stesso
modo vorremmo proce-
dere a Sant’Anastasio,
prendendo accordi con la
parrocchia per far sì che
quello che costruiremo
sia perfettamente integrato con la chiesa, anzi
che ne valorizzi e ne esalti
la presenza».
Francesco Benedet
L
unedì 24 nel corso del consiglio comunale si è tenuta la relazione sugli sviluppi dell’incendio alla ditta di stoccaggio rifiuti Centro Risorse in zona industriale sud a Motta. Renzo Cester, assessore all’ambiente: «Stiamo attendendo
la relazione dei Vigili del Fuoco, oltre a
quella dell’Arpav, l’agenzia per l’igiene ambientale, su quanto accaduto. Nel frattempo abbiamo chiesto alla provincia la
convocazione di un tavolo tecnico tra le
parti per capire la situazione e per fare in
modo che eventi di questo tipo non si ri-
sopra di ogni strumentalizzazione, è stato
chiamato a parlare a
sposi, genitori, fidanzati il vittoriese Gian
Antonio Dei Tos, vice
presidente del Comitato regionale di bioetica. La conversazione avrà per titolo: “Parliamoci chiaro: è questione di vita o di...” e si
svolgerà nella sala parrocchiale venerdì 28 alle 20.30.
Carnevale-Laboratorio artigianale di oggettistica in cartapesta”.
Orari: 29 gennaio 15-18; 30 gennaio 10-12 e 14.30-18.30; 4 febbraio 15-18; 5 e 6 febbraio 10-12
e 14.30-18.30.
DOMENICA 30
In piazza Luzzatti anche a Motta,
come in tutta Italia, si venderanno
arance di Sicilia: i ricavati saranno
devoluti alla ricerca contro il
cancro.
Questa domenica in patronato Don
petano». Sono seguite oltre due ore di dibattito intenso. Paolo Tolotto (lista Centro): «Da segnalare il ruolo della Provincia che ha abusato dei propri poteri» portando in consiglio diversi documenti a sostegno della propria tesi. Stenio Odonti
(Motta Nuova): «Dopo diversi giorni non
si sa ancora nulla, ciò mi lascia stupito».
Votato infine un documento della maggioranza relativo alla sensibilizzazione
del problema, in attesa del tavolo tecnico
che dovrebbe chiarire l’accaduto e disegnare gli indirizzi da intraprendere. (GR)
MOTTA: cinque appuntamenti per
Carnevale, domenica 30 la sfilata
L’
edizione 2005
del Carnevale inizia per Motta giovedì
3: alle 14.30 Festa di Carnevale al patronato Don
Bosco. Domenica 30 alle 14 sfilata dei carri allegorici nel centro e vie
limitrofe. Sabato 5 febbraio alla sala polivalente della casa di riposo i
festeggiamenti continuano con la tradizionale “Cavalchina dei bambini” dove verranno organizzati giochi e balli di
gruppo per i più piccoli.
Il giorno dopo, 6 febbraio, la novità: in luogo
della seconda sfilata di
carri allegorici ecco lo
spettacolo costituito da
“Fantasy show”, burattini, saltaballa, trampolieri
con pop corn, zucchero
filato e palloncini per tutti. Martedì grasso, 8 febbraio, con la riproposizione della sfilata dei carri mascherati seguita da
diversi gruppi mascherati. (GR)
Bosco alle 19 concerto di beneficenza del noto bluesman mottense Davide Drusian assieme
alla Maryterry Blues Band. Il ricavato sarà devoluto per aiutare i
bambini delle popolazioni del sudest asiatico colpite dal maremoto.
no 2005 del Cai di Motta di
Livenza. I soci possono fare un bonifico bancario intestato a: Club alpino italiano, conto corrente bancario 15158546, Abi 2008, Cab
61840 presso Unicredit Banca, filiale Motta di Livenza,
LUNEDÌ 31
È aperta fino al 15 febbraio dalle
8 alle 12 e dalle 15 alle 18 la mostra d’arte ospitata a villa Rietti
Rota di Villanova di Motta. Presentano le loro opere Paola Gamba di
Portogruaro, Lucio Bulgarelli di Marghera e Silvia Brigenti di Padova.
MERCOLEDÌ 2
Alle 20.30 all’oratorio don Bosco
secondo appuntamento con la
Settimana Sociale: intervento di Renato Balduzzi del Meic.
MARTEDÌ 1 FEBBRAIO
Sono aperte le iscrizioni per l’an-
Farmacia di turno: Dal
Magro, piazza Marco
d’Aviano 7, Piavon, telefono 0422-752950.
33
L’ULSS 9 PER I PIÙ DEBOLI
Il piano di zona
per Oderzo e Motta
V
INCENDIO AL CENTRO RISORSE: tanta
preoccupazione, ma mancano ancora dati certi
CHIARANO: incontro sulla bioetica
con Gian Antonio Dei Tos
Domenica 30 gennaio 2005
enerdì 28
alle 20.30
nella sala del Fontego a Portobuffolè verrà presentato il piano di
zona per il distretto 4 (ossia
l’Opitergino-Mottense) dell’Ulss 9
trevigiana.
Il presidente
della conferenza
dei sindaci per questo progetto, Romano Astolfo, introdurrà i lavori, ai quali
sono invitati oltre 150 associazioni ed enti che operano nell’ambito del volontariato.
Il piano di zona è un progetto che fotografa la situazione dei soggetti più
“deboli” inseriti nell’attuale tessuto sociale. Da qui lo
studio di fattibilità, un volume di 700 pagine, che
delinea la situazione.
Perché è importante
il piano di zona?
«Si tratta – dice Astolfo
– di uno strumento fondamentale per le politiche sociali del territorio. Secondo la legge 328 del 2000
questo studio ha sviluppato l’analisi dei bisogni dei
soggetti meno forti, gli obiettivi di intervento, l’individuazione dei servizi e
dei progetti su cui investire e la gestione stessa degli interventi».
Quali
nello
specifico le aree sociali analizzate?
«I settori sono molteplici,
come quello materno infantile, il
settore degli anziani. Ma nel
Romano Astolfo piano si parla
anche del settore relativo alla
salute mentale, alle disabilità, alle politiche giovanili, all’immigrazione, ma
anche al nomadismo e alla prostituzione. Uno studio completo, a 360 gradi:
molteplici sono stati gli enti che hanno partecipato,
molteplici dunque i risultati giunti dai più diversi
ambiti del tessuto sociale».
Quale il suo commento a questo studio?
«Ritengo i risultati della ricerca decisamente di
primo piano perché ovviamente può dare un riscontro a quanto concretamente stanno realizzando i soggetti protagonisti
del lavoro, poi perché sono 150 le associazioni interessate e perché questa
varietà di soggetti concretamente avrà uno strumento per indirizzare il
proprio piano di lavoro futuro».
Gianandrea Rorato
n tavolo di contin –. Nessuno, è
fronto e di di- DE LONGHIchiaro, ha in mano
battito sui problemi
una bacchetta madell’economia, afflitgica, ma ritengo
ta da una crisi che
che come istituzioha i suoi casi evini sia importante
denti ad esempio
ritrovarsi a parlarnel gruppo De Lonne.
ghi. A chiedere che
Propongo che i Cole istituzioni e le
muni del nostro
forze politiche discutano del pro- comprensorio si facciano promoblema è Sandro Martin, capogrup- tori di un incontro con le forze
po opitergino dell’Ulivo.
sociali. A suo tempo anche il sin«Il caso De Longhi è significativo daco gorghense, Firmino Vettori, anon solo per se stesso ma perché veva annunciato il proprio impesta avendo un effetto domino, tra- gno nel farsi promotore presso l’ascinando con sé tante piccole at- zienda dei problemi dei lavoratotività che costituiscono l’ossatura ri».
della nostra economia – dice MarAnnalisa Fregonese
U
Martin: serve
un tavolo della
politica locale sulla
crisi economica
PATRONATO: festa di don Bosco
Q
uesto week-end in
patronato festa di
Don Bosco. Sabato 29 alle
14.30 inizio delle attività
con torneo di ping pong,
dalle 15 sarà attivo il pozzo di San Patrizio, alle
20.30 nella sala del patro-
nato recital. Domenica
mattina alle 9.30 Messa animata dal coro Don Bosco e processione; alle
10.30 in patronato torneo
di calcio-balilla; ristoro a
cura del gruppo Csp; alle
12.30 premiazioni.
BIMBI DI CHERNOBYL: domande
di accoglienza da fare entro il 31
I
l 31 gennaio scade il termine per la presentazione
della domanda di ospitalità di un minore proveniente dalle zone colpite dalla radioattività di Chernobyl.
Le domande si accolgono all’ufficio Servizi sociali in municipio.
34
Domenica 30 gennaio 2005
CEGGIA IN FESTA DAL 3 AL 13 FEBBRAIO
Carnevale dei ragazzi
“azienda di solidarietà”
F
ervono i lavori
nei capannoni
di via Noghera
per ultimare i carri allegorici che sfileranno durante la cinquantaduesima edizione del Carnevale di Ceggia: la prima uscita sarà domenica 6 febbraio. Mancano
quindi pochissimi giorni e all’allegria che accompagna le lunghe serate trascorse in cantiere per incollare carta e
dare forma alle figure,
subentra anche un po’
di tensione. Ogni carnevale infatti è una grande
emozione per le oltre 200
persone, quasi tutti ragazzi dai 15 ai 25 anni che, con
entusiasmo e spirito di sacrificio, lavorano nel cantiere sette mesi all’anno,
da agosto a febbraio. Certo, sono i maestri costruttori più anziani a supervi-
sionare il lavoro, ma non
mancano i giovani appassionati che hanno appreso
i segreti della tecnica e
che daranno un futuro alla manifestazione, oggi riconosciuta come una delle più popolari di tutto il
Veneto. La quantità di materiale impiegato, 100
quintali di ferro e oltre 20
quintali di colore, rende l’idea delle dimensioni che
assume l’intera organizzazione. Qualcuno ha calcolato che con le ore impiegate dalla progettazione al
montaggio finale si potrebbe costruire una palazzina di quattro apparta-
CHIARANO / MONSIGNOR PIGATTI,
CI ACCOMPAGNI ANCORA
A
mons. MARIO PIGATTI
n. 3.6.1915 - m. 1.2.2003
rciprete carissimo,
sei rimasto tra noi a
vegliare sul tuo amato gregge.
Come in vita, così in
morte sentiamo vera la promessa di accompagnarci
con la tua incessante preghiera.
Il tuo volto raggiante richiama la gioia delle verità
che hanno guidato la tua vita e da Buon Pastore ci hai
ricordato “Amate Gesù Eucaristico, amate la Madonna, amate la Chiesa, vivete
integralmente il Vangelo!”.
L’esempio della tua fede
e
L’AZiON
Veneziano / Memorie
ardente incoraggi il nostro
cammino a seguire quel
Gesù che non hai smesso
di proclamare “Via, Verità,
Vita”.
Per te si rinnova il nostro
ricordo di gratitudine e dal
bene ricevuto tanto bene in
tuo nome viene fatto.
Hai raggiunto l’eternità
beata e noi ti sentiamo accanto sicuri di poter invocare ancora la tua consolante benedizione.
Comunità di Chiarano
parenti e amici
nel secondo
anniversario
MOSNIGO / CARA MAMMA, SEI SEMPRE
NEL MIO CUORE
menti. Ed è tutto volontariato, «Un’azienda della solidarietà – ama definirla il
presidente dell’associazione Carnevale ciliense
Fernando Cellotto – che
non coinvolge solo i costruttori, ma gran parte
delle associazioni del paese, un esercito di 700 persone impegnate in vario
modo, da chi vende i biglietti della lotteria, a chi
produce i costumi per i figuranti». Una mobilitazione che si spiega
con la volontà di difendere ed esaltare una
tradizione, ma non solo: «Non basta la solidarietà tra compaesani – afferma Cosimo
Cicala dell’associazione Noi, che da diversi
anni mette a disposizione del carnevale l’oratorio – il carnevale è
anche l’occasione per
promuovere azioni di
solidarietà a favore dei
più deboli. Quest’anno
le associazioni collaboreranno per raccogliere fondi per le popolazioni del sud est asiatico».
C’è quindi una volontà
di legare tradizione e attualità, che si riflette nella
stessa scelta dei temi rappresentati dai cinque carri in gara: se il gruppo
“Ventenni go to future” polemizzerà contro la mani-
polazione genetica, il
gruppo Rivazancana farà
della satira sulla situazione politica italiana e “Gli
amici del carnevale” ricorderanno che i videogiochi possono spegnere
la fantasia. Le creazioni
del gruppo “Fantasilandia” e “Insieme per i ragazzi del mondo” invece
non comunicano una vera
e propria morale, ma l’allegria e la spensieratezza,
in sintonia con lo spirito
più autentico del carnevale: «Noi ad esempio proporremo la comicità di
Stanlio e Olio – spiega Federico Pauletto, primo
anno come capocarro con
“I ragazzi del mondo” –
per portare un po’ di risa-
te in un momento in cui i
giornali sembrano riservarci solo cattive notizie».
Intanto si pensa già al
futuro, per qualificare ulteriormente questo storico “Carnevale dei ragazzi”, magari con nuovi spazi per i costruttori: «Per la
prossima edizione – annuncia Cellotto – si utilizzeranno i nuovissimi capannoni in zona industriale. Qui abbiamo previsto
lo spazio per avviare un
“laboratorio permanente
sul carnevale”, sempre aperto, in cui anche gli alunni delle scuole potranno imparare la tecnica di
costruzione dei nostri
straordinari carri».
Beatrice Doretto
FALZÈ DI PIAVE
REFRONTOLO
FREGONA
PIERANGELO BREDA
n. 30.8.1966 - m. 3.2.1992
Il tempo non stempera i ricordi e la nostalgia di te, caro Pierangelo, si fa ogni giorno più
intensa. Oh Signore, donaci di
sentire la tenerezza del Padre
e la presenza celeste di Pierangelo. Papà e mamma.
Una Messa sarà celebrata giovedì 3 febbraio alle 18.
MARCELLA FREGOLENT
in DELLA COLLETTA
n. 12.10.1932 - m. 30.1.2003
Sono trascorsi due anni da quando non sei più tra noi, ma il ricordo del tuo sorriso e del tuo
coraggio sono sempre presenti
nei nostri pensieri.
Con amore la tua famiglia.
VITTORIA ZANELLA
n. 24.11.1909 - m.
31.1.2000
Nel quinto anniversario della
tua scomparsa, ti ricordiamo
con l’amore di sempre e con una preghiera di suffragio.
I tuoi figli e tutti i tuoi cari.
RAMERA
VISNÀ
COLLE UMBERTO
ANGELO PASQUALETTO
n. 8.2.1916 - m. 31.1.2000
Dopo cinque anni dalla morte
è ancora vivo nei nostri cuori
il ricordo e il rimpianto per non
averti ancora con noi. Ci mancano la tua bontà e la tua generosità.
Moglie, figli e le loro famiglie.
PAOLO SORDON
n. 23.1.1928 - m. 2.2.2000
Con riconoscenza moglie e figlie.
DOMENICO ZANETTE
n. 27.4.1913 - m. 25.1.1993
Dodici anni sono trascorsi dalla tua scomparsa, rimane vivo
tra noi il tuo ricordo.
Moglie, figli e tutti i tuoi cari.
Gli appuntamenti del Carnevale
l Carnevale dei ragazzi di Ceggia inizia giovedì 3 febbraio con uno
spettacolo di burattini alle 10 per le scuole materne e animazione in
piazza Municipio alle 14.30. Alle 19 si terrà l’apertura della manifestazione presso la sala consiliare, con l’inaugurazione della quinta ex tempore di pittura, della mostra-concorso fotografico 2004 e della mostra
filatelica “I folders nella filatelia”. Sabato 5 e lunedì 7 alle 21, al teatro Toniolo, rappresentazione teatrale amatoriale. Domenica 6 e martedì
8 alle 14.30 partirà la sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati. Venerdì 11, alle 20.30, nella sala Mons. Folegot si terrà un incontro
pubblico con i costruttori. Sabato 12, alle 20 tradizionale serata gastronomica alla Casa della Dottrina e alle 21 spettacolo teatrale de “Le
Caravelle” a favore delle popolazioni colpite dal maremoto. Chiusura domenica 13 febbraio: dalle 16 intrattenimento con bande e gruppi folkloristici e sfilata notturna dei carri a partire dalle 18. Alle 20.30, dopo
la premiazione dei vincitori, gran finale con lo spettacolo pirotecnico.
I
A
ncora in giovane
età e in piena seconda guerra mondiale,
mia madre, Livia Gambin,
iniziò a lavorare come infermiera all’istituto psichiatrico di Feltre; gli stenti del dopoguerra la fecero
decidere di cercar fortuna
ed emigrò in Svizzera. Nel
1952, durante un periodo
di rimpatrio, sposò mio padre, Angelo Zago originario di Valdobbiadene, e poco dopo ripartirono insieme per la Svizzera. Rientrarono definitivamente in
Italia nel 1959 perché mio
padre, dopo un incidente
sul lavoro, rimase invalido.
LIVIA GAMBIN
n. 30.1.1922 - m. 20.10.2003
ANGELO ZAGO
n. 27.10.1914 - m. 5.7.1973
Lui morì il 5 luglio 1973.
Mia madre non si perse
d’animo e continuò a lavorare fino all’età di 60 anni;
poco dopo iniziò il calvario
della sua malattia che durò
per venti anni, fino al de-
cesso avvenuto il 20 ottobre 2003. Ora riposa nella
sua terra di Mosnigo, vicino a mio padre e a tutti i
suoi cari.
Il figlio Flavio
a ricordo
IL CONQUISTATORE DEL K2, PREMIATO DALLO SCI CLUB
TRICHIANA, RACCONTA IL SUO RITORNO ALL’HIMALAYA NEL 2004
Indimenticabile Lacedelli
È
giunto alla sua
settima edizione
il premio “Gli Indimenticabili” che ogni anno lo Sci Club Trichiana,
presieduto da Ivo Costan,
assegna a chi nel campo
degli sport sia come atleta
che come associazione si è
imposto o ha profuso impegno per la valorizzazione dell’intero movimento
sportivo.
Quest’anno il premio è
stato assegnato a Lino Lacedelli, lo “scoiattolo” di
Cortina d’Ampezzo che,
proprio quest’anno a 50 anni dalla sua conquista del
K2 con Achille Compagnoni, è voluto ritornare
all’età di 79 anni ai piedi degli 8611 metri del K2, al seguito degli “Scoiattoli” che
hanno poi compiuto la scalata emulando la sua grande impresa.
Grande folla alla conse-
gna del premio mercoledì
29 dicembre all’ex cinema
San Felice.
Lino Lacedelli oltre ad
un simbolo dell’alpinismo
e dello sport della montagna è stato uno dei primi
testimonial sportivi della
provincia di Belluno nel
CAI CONEGLIANO
COME SEMPRE IPERATTIVO
C
ari amici della
montagna, innevata e non, questa settimana la nostra rubrica promette iniziative per tutti i
gusti, dai corsi per i principianti o per chi non si è
ancora debitamente preparato a scalare le vette, a
uscite da urlo en plein air.
Che aspettiamo a partire?
Inizia alla grande il mese di febbraio la Scuola di
Sci Alpinismo Messer,
promotrice del corso di
scialpinismo base. Giovedì 3 febbraio alle 21 ci si
trova in sede Cai a Vittorio Veneto per la lezione
sulla tecnica di discesa.
Il Cai Conegliano si oc-
cupa dei ragazzi e organizza tutti i sabati del mese di gennaio e febbraio
corsi di discesa e fondo in
Cansiglio. Prevista gara
di fine corso. Informazioni: www.caiconegliano.it.
Non è da meno il Cai
Vittorio Veneto, sezione
sci: corsi di discesa carving e snowboard a Cortina, domenica 30 gennaio,
mentre il gruppo baby fa
i primi approcci con la discesa; sempre domenica
il corso di fondo è in Val
Gares alle 10 e alle 12.
Il Parco nazionale Dolomiti bellunesi questa domenica dà Uno sguardo
sulla vallata del Piave, tra
mondo. L’impresa del K2
di
cinquant’anni fa
è stata anche
un segnale al
mondo della
volontà dell’Italia di ripartire nella ricostruzione dopo la guerra.
Quali emozioni ha rivissuto ritornando
in
quei luoghi
che la videro
protagonista
cinquant’anni fa?
«Devo innanzitutto ringraziare il gruppo degli
Scoiattoli che mi hanno
permesso di ritornare in
quei luoghi difficili da frequentare ma che offrono
panorami grandiosi! Avvicinandomi al campo base
del K2 mi ritornava in
mente quello che ho incontrato allora. Una volta
arrivato, ho voluto portare
subito un saluto alla tomba
del nostro compagno di
spedizione Mario Puchoz,
sepolto al campo base. Ho
incontrato un solo portatore (sherpa) di allora, gli
altri purtroppo non ci sono
più. Ho conosciuto però i
figli di alcuni di loro e questo mi ha fatto comunque
piacere perché i ricordi
non si sono persi».
Come valuta a distanza
di
cinquant’anni la vostra
impresa?
«Innanzitutto la nostra
fu una spedizione che non
aveva molte conoscenze
dei luoghi e della montagna che avremmo affrontato come si hanno oggi.
Anche dal punto di vista
dell’esperienza alpinistica:
nessuno di noi aveva scalato al di fuori delle Alpi. Il
massimo allora era il monte Bianco.
La spedizione ci ha impegnato allora per 67
giorni e solo
per
8-10
giorni abbiamo avuto
il tempo bello. Anche la
neve ci ha ostacolato molto. Quest’anno gli Scoiattoli hanno trovato neve dura; allora noi
invece eravamo sprofondati nella neve fresca, tal-
Ha accompagnato
gli Scoiattoli, suoi
emuli, nel 2004
S P O R T
&
molto maggiori di oggi. Una tendina allora pesava
dodici chili e mezzo oggi
ne pesa tre!»
Sergio Cugnach
FILM DI SCI ESCURSIONISMO
Il cinema sciato
di Bet e Morassut
C
ertamente non andrà
a Cannes o al prossimo Festival del cinema di Venezia, ma “Sci escursionismo
a tallone libero (2002-2004)”,
il primo film a soggetto di Ezio Bet, realizzato da Flavio
Morassut, è un filmato di tutto rispetto. Una ventina di
minuti che svelano i segreti
secret. Informazioni:
www.caisacile.org.
Ed è ancora il Cai Conegliano a primeggiare
per l’impegno. Domenica la sezione escursionismo parte con le
ciaspe alla conquista
delle creste del Col Visentin. Ben più intensa
l’esperienza proposta
dalla sezione sci alpinismo: una due giorni, sabato e domenica, al
Gaishorndl (2615 m)
Sci alpinismo sul Gaishorndl e al Marchkinkele
(2545 m) per la traverArson, Al Pos e la Chie- sata Dobbiaco-Villgransetta di San Mauro. Ritro- tental, con dislivelli dai
vo alla stazione di Feltre 1220 m del sabato in salialle 8 e dislivello di 800 m. ta, ai 1150 m della domeInformazioni: 042787333.
nica in discesa. Pendii da
sogno e magnifici panoraSempre domenica il mi verso gli Alti Tauri e le
Cai Sacile si prepara ad Dolomiti. Informazioni:
un’escursione su neve con www.caiconegliano.it
destinazione ancora top (AD)
volta fino alle ascelle. Questo naturalmente ci ostacolò e ci provò parecchio.
Anche se eravamo ben equipaggiati, trasportavamo
materiali
e
pesi
sci da fondo e uno sci alpinismo leggero. Si serve tendenzialmente di sci da telemarc, una tecnica di discesa,
la prima adottata tra la fine
dell’Ottocento e gli inizi del
Novecento, che comporta l’avanzamento con un piede inginocchiato e un altro teso in
avanti, e non il consueto procedere a sci paralleli. Una modalità sciistica
che dà molte
soddisfazioni a
chi la pratica.
Intrapresa a
Vittorio Veneto
circa 20 anni fa e poi unitasi
al gruppo di Conegliano circa una decina di anni fa, la nostra attività di insegnamento
dello sci escursionismo, che
vanta la collaborazione del
Cai di Pordenone, ha ultimamente registrato un calo nelle utenze. Da qui l’idea di girare un filmato che spiegasse, più delle parole, in che cosa consiste lo sci escursionismo. E la voglia di farlo il meglio possibile, partendo da un
soggetto ed effettuando un’operazione accurata di montaggio delle scene registrate.
Nessun attore professionista
in scena».
Angela Deganis
Il sanvendemianese
Bet racconta
la sua “creatura”
retroscena dello sci escursionismo: che cos’è, quali sono le tecniche per effettuarlo, i rischi che comporta, le
misure di sicurezza e gli strumenti di cui abbisogna. Una
parte del film consta di interni con lezioni tecniche ed esercitazioni pratiche, un’altra
parte è dedicata alle gite organizzate dal Cai Vittorio Veneto e Cai Conegliano, in collaborazione con la vicina sezione di Pordenone. Abbiamo chiesto all’artefice di quest’opera, Ezio Bet, di San Vendemiano, di spiegarci le motivazioni di queste riprese.
«Lo sci escursionismo è una
sorta di via di mezzo tra uno
B A N C A
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