calcolo detrazioni d`imposta per le abitazioni principali

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calcolo detrazioni d`imposta per le abitazioni principali
CALCOLO DETRAZIONI D’IMPOSTA PER LE ABITAZIONI PRINCIPALI
DETRAZIONE BASE DI 200 EURO
Per le abitazioni principali e le relative pertinenze è prevista una detrazione base di 200
euro rapportata al periodo di utilizzo, liberamente incrementabile dal Comune. Tale
importo viene calcolato in base alla percentuale di detrazione e in base ai mesi di effettivo
possesso dell’immobile indicati nelle dichiarazioni.
In fase di apertura dell’ anno 2012 oppure successivamente all’ apertura è necessario
indicare nella Tabelle delle aliquote annuali l’importo della detrazione (Funzioni accessorie
/ Personalizzazioni / Tabelle aliquote annuali).
L’importo di 200 euro deve essere indicato sia nella colonna “Detrazione” sia nella colonna
“Detrazione acconto”. Quest’ultima informazione sta ad indicare il caso in cui nell’ anno
precedente c’è stata una variazione della detrazione, allora valorizzando questo campo si
può applicare la detrazione dell’ anno prima nel calcolo dell’ acconto, quindi si inserisce il
valore della detrazione dell’ anno precedente, altrimenti va indicato lo stesso valore del
campo Detrazione.
Se si è in fase di apertura anno si procede con l’iter per l’elaborazione iniziale, se invece si
ha compilato questa tabella in un altro momento si deve effettuare il ricalcalo delle
posizioni contributive (Funzioni accessorie / Elaborazioni / Ricalcolo posizioni contributive).
DETRAZIONE MAGGIORATA DI 50 EURO
Per i soli anni 2012 e 2013 è prevista che alla detrazione base sia maggiorata della
somma di 50 euro annue per ogni figlio di età non superiore a 26 anni, convivente
nell’unità immobiliare destinata ad abitazione principale. Tale maggiorazione non può
eccedere i 400 euro (corrispondente ad 8 figli) e viene calcolata in base alla percentuale di
detrazione e ai mesi di possesso indicati nelle dichiarazioni dei rispettivi genitori
possessori di immobili adibiti ad abitazione principale.
Ancora comunque rimane da chiarire la questione dell’età nel senso che non si capisce se
i 26 anni non debbano essere superati (cioè diventare 27) alla data del 16 giugno
(acconto) oppure all’inizio del periodo d’imposta (1° gennaio) o alla sua fine (31 dicembre).
Attualmente la logica che abbiamo seguito si basa sull’effettivo compimento del 26° anno
di età. Ossia la detrazione di 50 euro viene calcolata fino a quando il figlio non compie i 26
anni nell’ arco del 2012, infatti fino al giorno del suo compleanno viene considerata la
detrazione di 50 euro in base alla percentuale di detrazione e ai mesi di possesso
dell’immobile.
Il numero dei figli è un nuovo valore che fino adesso la disciplina ici non aveva preso in
considerazione, quindi la sua introduzione è una novità che abbiamo implementato
nell’anagrafica prendendo questa informazione dalla procedura Anagrafe Halley o da
procedure Anagrafe non Halley. Per poter vedere questo nuovo dato è necessario
eseguire prima la funzione Acquisizione Dati da Anagrafe. (vedi su Note Pratiche
“Acquisizione dati da Anagrafe”).
Dopo aver eseguito tale elaborazione, nella posizione contributiva, dalla funzione
Consultazione / Anagrafe Storica si può visualizzare, nel caso in cui il contribuente è
residente, le seguenti informazioni prelevate appunto dall’ Anagrafe:
• la data di validità della variazione che è stata effettuata in Anagrafe (nascita,
variazione residenza, immigrazione ecc..)
• la descrizione del movimento di cui è stato oggetto il contribuente;
• il codice famiglia di appartenenza;
• il codice cittadino;
• la data di nascita;
• la data di morte;
• viene indicato se è residente oppure non residente
• la descrizione dell’indirizzo di residenza.
Poi selezionando il bottone Dettaglio residenza il programma visualizza:
• i mesi di residenza;
• i mesi per i quali ciascun figlio under 27 anni risulta essere a carico del genitore
proprietario dell’abitazione principale.
• Per ciascun figlio che risulta essere a carico si può entrare in dettaglio (Figlio1,
Figlio2 ecc…) e visualizzare i seguenti dati:
• la data di validità della variazione che è stata effettuata in Anagrafe (nascita,
variazione residenza, immigrazione ecc..)
• la descrizione del movimento di cui è stato oggetto il contribuente;
• il codice famiglia di appartenenza;
• il codice cittadino;
• la data di nascita;
• la data di morte;
• il codice del padre;
• il codice della madre;
• viene indicato se è residente oppure non residente
• la descrizione dell’indirizzo di residenza.
Quindi nella posizione contributiva del possessore dell’abitazione principale viene
visualizzata la posizione anagrafica con tutte le eventuali variazioni di residenza e con gli
eventuali figli di età non superiore ai 26 anni, informazioni che vanno ad incidere nei
calcoli delle detrazioni. Di conseguenza anche all’interno della dichiarazioni relativa alla 1^
casa viene visualizzato:
• la percentuale delle detrazione;
• l’importo totale delle detrazioni (base e maggiorata per i figli) spettante. Questo valore
viene rapportato ai mesi di possesso e alla percentuale di detrazione, quindi è la quota
complessiva realmente spettante al contribuente per la denuncia in esame;
• l’importo della detrazione maggiorata relativi ai figli in carico, questa attualmente è
fissa e viene calcolata in base ai mesi che ciascun figlio risulta essere a carico del
padre; tale informazione può essere controllata dalla funzione “Anagrafe Storica” /
“Dettaglio residenza”. L’ importo non viene influenzato dalla percentuale di possesso o
dalla percentuale di detrazione, ma solo ed esclusivamente rapportata ai mesi di
residenza dei figli nella 1^ casa.
• l’importo totale delle detrazioni applicate,che può essere inferiore alla spettante perché
il programma applica la detrazione fino a copertura dell’imposta dovuta.
Ne consegue che se l’importo delle detrazioni avanza, questo va a scalare sull’eventuali
pertinenze.