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Rassegna del 08/03/2013
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INDICE
DAY SPA
07/03/2013 Il Sole 24 Ore Online
Pagamenti, biglietti del bus e coupon: che cosa si può fare con l'Nfc in Italia
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DAY SPA
1 articolo
07/03/2013
Il Sole 24 Ore Online
Sito Web
(tiratura:405061)
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
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Pagamenti, biglietti del bus e coupon: che cosa si può fare con l'Nfc in
Italia
Per pagare con il cellulare, certo. Ma anche per convalidare un biglietto, far valere un coupon, un buono
pasto. Ottenere un caffè alla macchinetta ed entrare in ufficio. Aprire la porta dell'albergo. O più banalmente
connettere il cellulare a una cuffia, una stampante, senza la macchinosità del Bluetooth. Sì, il 2013 sarà
l'anno dell'Nfc, anche in Italia: ne è convinto il Politecnico di Milano, in un recente rapporto. Così questa
tecnologia (Near field communications), standard già da tanti anni, finalmente potrà assurgere al ruolo di
ponte wireless universale per scambiare dati tra il nostro cellulare il mondo esterno. Dati di qualsiasi tipo:
della carta di credito, di un biglietto, di un badge aziendale... A fare la differenza tra ieri e oggi è il grande
numero di modelli che integrano questa tecnologia di comunicazione a corto raggio su onde radio. Sono circa
un centinaio e la lista cresce a vista d'occhio, con l'iPhone solo grande assente. A muovere gran parte delle
applicazioni Nfc sono poi i sempre più frequenti accordi tra banche e operatori mobili. Vediamo com'è
possibile usare l'Nfc in Italia ora e nel prossimo futuro. Pagare con il cellulare È di Poste Mobile il primo
servizio che permette di pagare con Nfc: da dicembre 2012. Ma per ora è attivabile solo in cinque uffici postali
di Milano e provincia, dove bisogna andare per ottenere la sim speciale necessaria al servizio. Nella sim Nfc
è integrata una carta prepagata Postepay NewGift, per pagare nei negozi con pos contactless tramite l'app
dell'operatore e, in futuro ai postini a domicilio. I pos contactless sono 30 mila e diventeranno 170 mila entro
fine 2013 (il 10 per cento del totale), secondo il Politecnico. A Milano è attivabile anche il servizio Tim Wallet,
nei negozi Tim e filiali Intesa San Paolo. Per ora è possibile caricare su sim la prepagata di Intesa San Paolo
(Visa), ma l'obiettivo è inserire quante più carte possibili, di varie banche, nella seconda metà del 2013. Tim
Wallet è un app per smartphone Android con cui l'utente può pagare. Intesa San Paolo sta per lanciare- a
giorni- una propria applicazione che funzioni con le sim di vari operatori (per ora sono a bordo Tim e
Nòverca). Vodafone avvierà il proprio servizio Smart Pass entro l'anno (per ora lo testa con 316 utenti
selezionati), per pagare contactless integrando la carta di credito Smart Pass di Vodafone in un cellulare. Ma
permetterà anche di scambiare denaro peer to peer (l'utente potrà accostare due cellulari Nfc abilitati). Ultimo
attore è Bnl, con l'app Youpass Bnl: ha stretto accordi finora con Vodafone e 3 Italia. Lancerà il prodotto entro
il 2013. Accedere a luoghi chiusi Il cellulare può contenere- nell'hardware o nella sim, cioè nel cosiddetto
"secure element"- anche i dati personali di accesso a un luogo, che poi vengono comunicati all'ingresso
tramite Nfc. Può essere il badge aziendale o la chiave di un albergo. O l'abbonamento della metro. Ad oggi in
Italia ci sono solo sperimentazioni. Di Wind con il badge aziendale (nelle proprie sedi), di Tim con la metro di
Milano. In alcuni Paesi- soprattutto in Svezia- ci sono hotel che inseriscono la chiave nel cellulare (gli arriva
via sms al momento dell'acquisto della camera). Bmw sta sperimentando per smaterializzare, così, le chiavi
dell'auto. Telecom intende integrare nella sim anche badge e chiavi elettroniche dell'albergo. Biglietti, coupon,
carte fedeltà Google ci ha pensato subito: nel secure element, con il proprio servizio Wallet, ci mette non solo
la carta di credito ma anche coupon e carte fedeltà. Così l'utente mentre paga carica la propria carta fedeltà e
fa valere i propri buoni. In Italia, un esempio è con l'applicazione Day Ristoservice. Carica i buoni pasto Day,
che l'esercente convenzionato può leggere via pos contactless o scansione Qrcode. Al momento funziona in
un progetto pilota con Wind. Coupon, carte fedeltà, biglietti del trasporto pubblico sono tra le cose che
Telecom e Poste intendono integrare nelle proprie sim e servizi, con futuri accordi. Connessione di periferiche
Lo standard Nfc reca da sempre la promessa di facilitare la connessione tra cellulare e periferiche varie,
senza la macchinosità del pairing Bluetooth. Le applicazioni si stanno moltiplicando solo da poco, però. Al
recente Mobile World Congress di Barcellona, Nokia ha presentato un porta cellulare per auto, con ricarica
wireless e Nfc, per l'utilizzo della navigazione Gps. Grazie all'Nfc, il cellulare attiva l'app del navigatore non
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
appena l'utente lo poggia sulla base. Sempre tra gli annunci di Barcellona: LG ha presentato una stampante
Nfc. Vi accosti il cellulare e quella stampa la foto visualizzata sul display. Ci sono infine cuffie Nfc di vari
marchi: Motorola, Nokia, Parrot, Samsung, Jabra e altri. Basta avvicinarle al cellulare e
funzionano.©RIPRODUZIONE RISERVATAPer pagare con il cellulare, certo. Ma anche per convalidare un
biglietto, far valere un coupon, un buono pasto. Ottenere un caffè alla macchinetta ed entrare in ufficio. Aprire
la porta dell'albergo. O più banalmente connettere il cellulare a una cuffia, una stampante, senza la
macchinosità del Bluetooth. Sì, il 2013 sarà l'anno dell'Nfc, anche in Italia: ne è convinto il Politecnico di
Milano, in un recente rapporto. Così questa tecnologia (Near field communications), standard già da tanti
anni, finalmente potrà assurgere al ruolo di ponte wireless universale per scambiare dati tra il nostro cellulare
il mondo esterno. Dati di qualsiasi tipo: della carta di credito, di un biglietto, di un badge aziendale... A fare la
differenza tra ieri e oggi è il grande numero di modelli che integrano questa tecnologia di comunicazione a
corto raggio su onde radio. Sono circa un centinaio e la lista cresce a vista d'occhio, con l'iPhone solo grande
assente. A muovere gran parte delle applicazioni Nfc sono poi i sempre più frequenti accordi tra banche e
operatori mobili. Vediamo com'è possibile usare l'Nfc in Italia ora e nel prossimo futuro. Pagare con il
cellulare È di Poste Mobile il primo servizio che permette di pagare con Nfc: da dicembre 2012. Ma per ora è
attivabile solo in cinque uffici postali di Milano e provincia, dove bisogna andare per ottenere la sim speciale
necessaria al servizio. Nella sim Nfc è integrata una carta prepagata Postepay NewGift, per pagare nei
negozi con pos contactless tramite l'app dell'operatore e, in futuro ai postini a domicilio. I pos contactless
sono 30 mila e diventeranno 170 mila entro fine 2013 (il 10 per cento del totale), secondo il Politecnico. A
Milano è attivabile anche il servizio Tim Wallet, nei negozi Tim e filiali Intesa San Paolo. Per ora è possibile
caricare su sim la prepagata di Intesa San Paolo (Visa), ma l'obiettivo è inserire quante più carte possibili, di
varie banche, nella seconda metà del 2013. Tim Wallet è un app per smartphone Android con cui l'utente può
pagare. Intesa San Paolo sta per lanciare- a giorni- una propria applicazione che funzioni con le sim di vari
operatori (per ora sono a bordo Tim e Nòverca). Vodafone avvierà il proprio servizio Smart Pass entro l'anno
(per ora lo testa con 316 utenti selezionati), per pagare contactless integrando la carta di credito Smart Pass
di Vodafone in un cellulare. Ma permetterà anche di scambiare denaro peer to peer (l'utente potrà accostare
due cellulari Nfc abilitati). Ultimo attore è Bnl, con l'app Youpass Bnl: ha stretto accordi finora con Vodafone e
3 Italia. Lancerà il prodotto entro il 2013. Accedere a luoghi chiusi Il cellulare può contenere- nell'hardware o
nella sim, cioè nel cosiddetto "secure element"- anche i dati personali di accesso a un luogo, che poi vengono
comunicati all'ingresso tramite Nfc. Può essere il badge aziendale o la chiave di un albergo. O l'abbonamento
della metro. Ad oggi in Italia ci sono solo sperimentazioni. Di Wind con il badge aziendale (nelle proprie sedi),
di Tim con la metro di Milano. In alcuni Paesi- soprattutto in Svezia- ci sono hotel che inseriscono la chiave
nel cellulare (gli arriva via sms al momento dell'acquisto della camera). Bmw sta sperimentando per
smaterializzare, così, le chiavi dell'auto. Telecom intende integrare nella sim anche badge e chiavi
elettroniche dell'albergo. Biglietti, coupon, carte fedeltà Google ci ha pensato subito: nel secure element, con
il proprio servizio Wallet, ci mette non solo la carta di credito ma anche coupon e carte fedeltà. Così l'utente
mentre paga carica la propria carta fedeltà e fa valere i propri buoni. In Italia, un esempio è con l'applicazione
Day Ristoservice. Carica i buoni pasto Day, che l'esercente convenzionato può leggere via pos contactless o
scansione Qrcode. Al momento funziona in un progetto pilota con Wind. Coupon, carte fedeltà, biglietti del
trasporto pubblico sono tra le cose che Telecom e Poste intendono integrare nelle proprie sim e servizi, con
futuri accordi. Connessione di periferiche Lo standard Nfc reca da sempre la promessa di facilitare la
connessione tra cellulare e periferiche varie, senza la macchinosità del pairing Bluetooth. Le applicazioni si
stanno moltiplicando solo da poco, però. Al recente Mobile World Congress di Barcellona, Nokia ha
presentato un porta cellulare per auto, con ricarica wireless e Nfc, per l'utilizzo della navigazione Gps. Grazie
all'Nfc, il cellulare attiva l'app del navigatore non appena l'utente lo poggia sulla base. Sempre tra gli annunci
di Barcellona: LG ha presentato una stampante Nfc. Vi accosti il cellulare e quella stampa la foto visualizzata
sul display. Ci sono infine cuffie Nfc di vari marchi: Motorola, Nokia, Parrot, Samsung, Jabra e altri. Basta
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
avvicinarle al cellulare e funzionano.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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