Rosco ei suoi amici - Comune di Grosseto

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Rosco ei suoi amici - Comune di Grosseto
PROGETTO DIDATTICO
"Rosco e i suoi amici"
ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’INTERVENTO
L’idea di impostare questo progetto trova il suo fondamento nell’interesse e nella curiosità
che tutti i bimbi della nostra sezione hanno mostrato per un particolarissimo personaggio di
un libro: “Rosco “
Rosco è un ranocchio di gomma, un pupazzo animato che prende vita all’interno del suo libro
manovrato dalla mano dell’educatrice.
Attraverso la voce dell’adulto Rosco da principio raccontava la storia del libro, poi ha
cominciato a rivolgersi direttamente ai bambini:
ha chiesto i loro nomi, ha fatto domande, ha espresso i suoi sentimenti e le sue esigenze: ”ho
sonno …
ho fame…
vorrei un bacio… vi canto una canzone” e così via, instaurando con i
bimbi un legame molto particolare.
Con il passare del tempo, l’interesse per il racconto della storia vera e propria ha lasciato il
posto alla curiosità di sentire cosa avrebbe detto e cosa avrebbe fatto quel buffo ranocchio e
così ora i bambini fanno a gara per accarezzarlo, per stringerlo, per rispondere alle sue
domande, per offrirgli il cibo, il biberon, il proprio ciuccio…
Nello stesso periodo Josh, un bimbo della sezione, ha cominciato a portare al nido una
serie d’animali di cartapesta che il suo babbo aveva realizzato per lui e per la sorellina…
è
arrivato un gatto, una balena, una papera.
Questi giocattoli nuovi e diversi dai soliti sono stati molto apprezzati dai bimbi… e anche
da Rosco al quale ogni volta venivano presentati….
Abbiamo così pensato di approfittare di questi due interessi per realizzare un progetto che
li vedesse entrambi soddisfatti
Un giorno Rosco, attraverso la voce dell’educatrice, ha confessato ai bambini di essere un
po’ triste, di sentirsi un po’ solo e di desiderare degli amici animali con cui giocare…
L’educatrice ha proposto ai bambini di costruire con la carta degli amici per Rosco, degli
amici uguali a quelli che tante volte il loro compagno Josh aveva portato all’asilo.
Questi sarebbero stati sempre al nido e Rosco avrebbe potuto giocarci ogni volta che lo
avesse desiderato…
La proposta è stata accolta e sono stati i bambini a decidere quali amici costruire per
Rosco: “ una papera… il pesce…. bruco…
la lumaca” nominando tutti gli animali le cui
immagini appaiono nel libro del ranocchio.
In questo nostro progetto s’intrecciano due esperienze importanti per la crescita e lo
sviluppo dei bambini: la manipolazione e la drammatizzazione, intesa, in questo caso, come
gioco dei burattini.
Attraverso le mani, il fare, lo sperimentare, il bambino apprende, impara a conoscere le
cose e gli oggetti, si appropria delle loro caratteristiche, sperimenta le loro qualità e
proprietà.
I bambini giocheranno con la carta, con l’acqua, con la colla, impasteranno e daranno forma,
coloreranno e creeranno qualcosa di significativo e riconoscibile, passando attraverso tutta
una serie di sensazioni, emozioni, sperimentazioni senso percettive e motorie.
Quando i burattini, i pupazzi, gli animali e tutto ciò che avranno realizzato si animerà nel
gioco, entreranno, e noi con loro, in quel mondo in bilico tra finzione e realtà dove tutto
diventa magico e possibile.
Le attività che prevediamo di realizzare:
-strappo della carta;
-realizzazione degli animali (in precedenza già abbozzati dalle educatrici) usando carta e colla
ad acqua;
-attività di pittura in cui saranno colorati gli animali;
-realizzazione della casa di Rosco e dei suoi amici avvalendoci di una grande scatola di legno e
di carta velina colorata
-giochi di animazione liberi o guidati.
-carta ed acqua per realizzare la carta macera
-carta macera e colla….giochiamo con la carta pesta.
Gli spazi del nido nei quali si realizzeranno le attività:
-il piccolo laboratorio del colore;
-il grande laboratorio del colore;
-la sezione;
-il giardino;
-ogni spazio del nido dove i bambini desidereranno giocare con i burattini (animali) costruiti.
I materiali che useremo:
-carta;
-colla ad acqua;
-pennelli di varie dimensioni;
-acqua;
-carta velina;
-un grande contenitore di legno;
-qualsiasi oggetto presente nel nido che i bambini desidereranno utilizzare per giocare con i
burattini (animali) costruiti
I gruppi saranno omogenei o eterogenei per età e di media dimensione in base al tipo di
attività proposta.
L’adulto assumerà, secondo le situazioni, un atteggiamento propositivo e partecipe o sarà
semplice osservatore delle dinamiche e dei comportamenti dei bambini attivati
dall’organizzazione dell’esperienza e dal materiale proposto.
Principali dimensioni ed aspetti della situazione e del comportamento dei bambini sui
quali attivare l’attenzione
Osservare:
-grado di curiosità, coinvolgimento, interesse che il progetto ed ogni singola
attività suscita nei bambini;
-approccio al materiale
-tipi e modalità di relazione bambino/bambino- bambino/adulto;
-autonomia e utilizzo di strategie personali;
-capacità di ricollegare il prodotto finito con la motivazione iniziale
-modalità di interazione con il burattino (animale) nel gioco di imitazione
- tempi di attenzione
PROCESSI DI APPRENDIMENTO POSSIBILI
- Creare qualcosa di significativo e riconoscibile passando attraverso tutta
una serie di sensazioni, emozioni, sperimentazioni senso percettive e motorie.
- Sostenere l’autonomia dei bambini favorendo l’utilizzo di strategie
personali.
- Sostenere e favorire la comunicazione, lo scambio, la relazione fra bambini
e bambini e adulti
- Stimolare il pensiero magico e fantastico e, attraverso l’animazione dei
burattini costruiti, offrire ai bambini quello spazio intermedio tra se stessi e la
realtà dove, giocando, si cominci a “ sgranchire il proprio io” prima di affrontare
il mondo esterno.
UNITA’ DI ESPERIENZA N. 1
DATA Febbraio 2003
NUMERO DI BAMBINE E BAMBINI: 8/ 9 (il gruppo sezione è stato diviso
in due gruppi più piccoli
TIPOLOGIA DEL GRUPPO DEI BAMBINI
gruppi di età (per quanto
possibile)
PERCORSO METODOLOGICO
Prendiamo spunto da una situazione che si ripete frequentemente nella
nostra sezione e cioè lo strappo di giornali, riviste, pagine di libri, per
offrire ai bambini la possibilità di manipolare e strappare la carta in grandi
quantità e liberamente e contemporaneamente per avere il materiale da
utilizzare per l’inizio del progetto.
o
luoghi
(spazi/zone
/angoli
materiali/sussidi/attrezzature
avviare il percorso didattico
interni
ritenute
e/o
esterni),
necessarie
per
l’attività si svolgerà nel piccolo laboratorio del colore
Il materiale a disposizione dei bambini sarà una grande quantità di carta di
quotidiano
Apprendimenti che si intendono attivare
-coordinamento oculo-manuale
-relazioni interpersonali
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
Tutto cominciò con la carta di giornale…
L’attività è stata realizzata dividendo il gruppo sezione in due gruppi più piccoli e alla
presenza di due educatrici.
Abbiamo scelto di realizzare questo gioco nel piccolo laboratorio, in modo che i bambini non
fossero distratti dalla presenza di giochi o di altri materiali oltre quello proposto.
I giornali, materiale fino ad oggi poco conosciuto, hanno offerto ai bambini una grande
varietà di “cose da fare”…
Da principio i quotidiani sono stati sfogliati, i fogli lanciati in aria, abbiamo sentito il rumore
che la carta produce se è mossa velocemente, se viene accartocciata o strappata. Durante
questa gioco i bambini hanno a lungo interagito fra loro sia verbalmente sia attraverso giochi
di tipo motorio( si sono nascosti sotto i fogli di giornale, si sono rincorsi nella stanza
calciando e tirando in aria la carta depositata sul pavimento, hanno commentato verbalmente
le loro azioni, si sono scambiati osservazioni: ” senti che rumore, fallo te, ora…”
In seguito l’adulto ha dato una sola indicazione: quella di strappare la carta e di farne
tante strisce, che sarebbero servite per costruire gli
animali e poi si è tenuto ai margini della situazione, lasciando, in ogni caso, che ognuno giocasse
con la carta secondo il proprio interesse.
Quando l’attenzione è sembrata diminuire, l’educatrice ha invitato i bambini ad utilizzare
le forbici per tagliare la carta …
l’interesse ha ripreso subito campo nel gruppo e per molto
tempo tutti sono rimasti assorti dal loro compito.
Con modalità tutte proprie ognuno di loro ha usato le forbici… qualcuno si è fatto aiutare
dal compagno chiedendogli di sorreggere il foglio mentre cercava di tagliarlo, altri hanno
mostrato tutta la loro attenzione lavorando con la lingua fuori dalle labbra, altri ancora hanno
assunto strane posizioni per riuscire meglio nel compito ( stesi per terra, tutti rannicchiati su
se stessi con la carta ben allargata sul pavimento..).
Sono state utilizzate varie strategie per impugnare le forbici nella maniera più funzionale
(con una sola mano, con ambedue le mani…) e nella stanza è sceso il silenzio per molto tempo a
dimostrazione della gran concentrazione di tutti.
UNITA’ DI ESPERIENZA N. 2
DATA
Febbraio 2003
NUMERO DI BAMBINE E BAMBINI: 7
TIPOLOGIA DEL GRUPPO DEI BAMBINI: gruppo omogeneo per età
PERCORSO METODOLOGICO
Insieme ad un genitore abbiamo cominciato ad abbozzare con la carta gli animali che, in
precedenza i bambini avevano pensato di costruire e che sarebbero stati gli amici di Rosco.
Abbiamo presentato questi animali ai bambini della nostra sezione e tutti hanno
riconosciuto i vari animali: la papera, il bruco, i pesci, Rosco in persona…..
Abbiamo chiesto ai bambini di aiutarci a completare questo lavoro: dovevamo rendere
questi animali più solidi e resistenti e dovevamo colorarli.
I bambini hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta.
La nostra prima attività sarà quella di utilizzare le strisce di carta realizzate
nell’esperienza precedente e incollarle sugli animali.
luoghi (spazi/zone /angoli interni e/o esterni) , materiali/sussidi/attrezzature
ritenute necessarie per avviare il percorso didattico
Utilizzeremo il piccolo laboratorio del colore
Saranno a disposizione dei bambini: strisce di carta di quotidiano realizzare nella
precedente attività, ciotole contenenti colla ad acqua,
pennelli, animali di carta in parte già abbozzati dalle educatrici
Apprendimenti che si intendono attivare
- Fornire ai bambini la possibilità di conoscere e scoprire le qualità senso percettive di un
materiale nuovo quale la colla ad acqua.
- Invitare i bambini a seguire una precisa sequenza di movimento e logica: prima la colla e
poi la carta lasciando, comunque, che ognuno trovi strategie e metodi personali all’interno
dell’esperienza.
- Stimolare la cooperazione e l’interazione tra bambini.
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
Gli amici di Rosco prendono forma…
(carta e colla ad acqua)
Dopo aver giocato con la carta di giornale ed averla strappata e tagliata, abbiamo
presentato ai bambini degli animali di cartapesta appena abbozzati da noi adulti.
Li abbiamo invitati a completarli, utilizzando i pezzi di carta che avevamo conservato
dall’attività precedente e un nuovo materiale: la colla liquida ad acqua.
Proprio quest’ultima è stata la principale protagonista dell’attività.
Una colla così liquida, viscida, piacevole al tatto, trasparente, che non si asciuga durante
l’uso, che non si appiccica alle mani e così diversa da
quella conosciuta fino ad oggi (il vinavil) ha destato la curiosità e l’interesse di tutti i bambini.
I pennelli che avevamo messo a disposizione sono stati usati solo inizialmente e poi
abbandonati.
I bambini hanno preferito un contatto più diretto con i materiali : con le mani piene di colla
hanno aggiunto i pezzi di carta sugli animali e massaggiandoli a lungo li hanno fatti aderire ben
bene alla sagoma.
Strato su strato i nostri animali hanno cominciato a prendere forma.
Tutti i bambini si sono impegnati tanto, hanno avuto tempi di attenzione lunghi e durante il
gioco si sono alternati momenti di silenzio in cui ognuno appariva intento e concentrato su se
stesso e su ciò che stava facendo, ad altri in cui, soprattutto i più grandi, si sono relazionati
tra loro, hanno lavorato insieme alla costruzione di un unico animaletto, si sono interessati al
lavoro degli altri:
“Che fai te? Io faccio la lumaca…”
L’intervento dell’adulto è stato limitato nel caso di gruppi formati dai bambini più grandi, al
di là di una sua iniziale partecipazione all’attività mostrando come svolgere il compito dato, si
è potuto mantenere in disparte o, in alcuni casi anche lui,seduto al tavolo con i bambini, ha
proceduto per suo conto alla costruzione di un animale.
Con i bambini più piccoli, invece, l’intervento dell’educatore è stato più evidente, alcuni
bambini ,pur mostrando grande interesse, hanno avuto bisogno della vicinanza e del sostegno
dell’adulto durante il gioco.
UNITA’ DI ESPERIENZA N.3
DATA
marzo 2003
NUMERO DI BAMBINE E BAMBINI: 8/9 il gruppo sezione viene diviso in due gruppi più
piccoli
TIPOLOGIA DEL GRUPPO DEI BAMBINI: gruppo non omogeneo
PERCORSO METODOLOGICO
Gli animali di carta pesta sono stati sistemati vicino ad una fonte di calore in una stanza del
nido e di tanto in tanto siamo andati con i bambini a controllare se fossero asciutti. Durante
una delle nostre visite, a seguito di stimolazioni verbali da parte dell’educatrice, un bambino
ha notato la mancanza di colore: “Ma Rosco è verde!”
Approfittando di questa osservazione, l’educatrice ha ulteriormente stimolato la
conversazione su questo argomento finchè non sono stati i bambini stessi ad esprimere
l’esigenza di colorarli.
Gli animali di cartapesta hanno ormai assunto una forma ben definita, sono solidi e
resistenti e possiamo colorarli.
luoghi (spazi/zone /angoli interni e/o esterni) , materiali/sussidi/attrezzature
ritenute necessarie per avviare il percorso didattico
Utilizzeremo l'atelier grande
I bambini avranno a disposizione gli animali di carta pesta, piatti, pennelli di varie
dimensioni e tempere. Liberamente i bambini sceglieranno
il tipo di animale, i colori e i pennelli che desidereranno utilizzare
Apprendimenti che si intendono attivare
- Favorire lo scambio verbale e l’interazione tra bambini;
- Stimolare l’adattamento di uno schema motorio e mentale conosciuto (dipingere sul
foglio)alla variabile data dall’oggetto tridimensionale;
- Stimolare la possibilità di utilizzare strategie di azioni personali .
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
Il gioco della pittura si svolge nell’atelier. I bambini, disposti intorno ad un grande
tavolo rotondo, e liberi di stare in piedi o seduti, hanno a disposizione vari barattoli di
tempere colorata, svariati pennelli di dimensioni diverse e tutti gli animali che in
precedenza avevano costruito.
Appena si sono avvicinati al tavolo l’interesse è subito caduto sugli animali e, di norma,
ogni bimbo ha preso l’animale che più a lungo aveva manipolato nell’attività precedente. Non
si sono verificati casi di contesa rispetto ad un animaletto in particolare.
Ogni bambino, a seguito della domanda posta dall’educatrice ha scelto, secondo il
proprio gusto, il colore da utilizzare. Durante l’attività alcuni bimbi hanno chiesto colori
diversi, altri hanno mantenuto lo stesso colore scelto all’inizio del gioco.L’adulto si è
mantenuto ai margini della situazione, intervenendo solo su richiesta dei bambini (..v”voglio
altro colore”…) o per rispondere alle domande, o per sostenere il loro interesse
gratificandoli per ciò che stavano facendo (..”mi pare che questo animaletto stia
diventando bellissimo”..”siete proprio bravi”..…).
L’attività dura a lungo e il grado di motivazione e d’interesse al gioco appaiono alti.
Durante l’attività, i bambini parlano tra di loro e con l’adulto commentando ciò che stanno
facendo.
Da principio utilizzano i pennelli, poi questo strumento viene abbandonato da alcuni che
preferiscono utilizzare le mani per colorare, in questi casi i bambini massaggiano il colore
sulla sagoma così come avevano fatto nell’attività precedente con la colla ad acqua.
I più grandi colorano l’animale in ogni sua parte: prima tenendolo appoggiato al tavolo
colorano la parte superiore, poi, adottando strategie diverse e personali colorano anche la
parte sottostante senza bisogno che sia l’educatrice a far notare questa la necessità.
Alcuni rovesciano l’animaletto sul tavolo, altri lo tengono sollevato con una mano e colorano
con l’atra.
Rispetto a questo, invece, i più piccoli hanno avuto bisogno dell’intervento dell’adulto che,
dapprima ha fatto notare loro la mancanza di colore nella parte sottostante e li ha aiutati, poi,
nella risoluzione di questo “problema”.
UNITA’ DI ESPERIENZA N. 4
DATA marzo 2003
NUMERO DI BAMBINE E BAMBINI: 7 / 8(il gruppo sezione è stato diviso in due gruppi
più piccoli )
TIPOLOGIA DEL GRUPPO DEI BAMBINI: gruppi omogenei per età
PERCORSO METODOLOGICO
Dopo la loro realizzazione, gli animali di carta pesta sono stati portati in sezione e,
volutamente, non abbiamo dato loro una collocazione stabile.
I bambini, per diversi giorni, hanno avuto modo di manipolarli, di giocare liberamente con
essi nei vari angoli e nelle più svariate situazioni.
Quando giungeva il momento di riordinare i giochi, abbiamo spesso notato che i bambini,
spontaneamente, tendevano a riunire in un unico posto tutti gli animali (ora tutti sul
tappeto, ora tutti sul divanetto e così via…)
Da questa nostra osservazione nasce la proposta che abbiamo fatto a tutto il gruppo
sezione: quella di costruire una casa per Rosco e per i suoi amici.
Abbiamo pensato di utilizzare solo carta di vari colori ed un grande unico scatolone che
potesse racchiudere quel piccolo mondo.
La scelta di non usare materiale d’uso comune, o comunque più vicino possibile alla
realtà o alle immagini del libro (erba, acqua, terra, sassi etc..), è nata da alcune
considerazioni: volevamo che i bambini utilizzassero il più possibile fantasia, creatività,
pensiero simbolico e magico e che, se ci fosse stata l’esigenza di portare nella scatola
oggetti d’uso comune, nascesse liberamente dai bambini stessi, che, in questo modo,
avrebbero individualmente dato risposta a personalissime esigenze emotive ed affettive.
Inoltre, trasferendo la scatola in giardino durante la bella stagione, i bambini stessi
avrebbero potuto modificarne l’ambiente attraverso l’uso di materiale “ vero ”: sassi, erba,
corteccia d’alberi, fiori e così via.
luoghi (spazi/zone /angoli interni e/o esterni) ,materiali/sussidi/attrezzature
ritenute necessarie per avviare il percorso didattico
Il gioco sarà proposto in sezione
I bambini avranno a disposizione una grande scatola di legno, fogli di carta velina colorati,
gli animali di carta pesta e tutto ciò che è presente nella sezione e che loro stessi
decideranno di utilizzare
Apprendimenti che si intendono attivare
-
Stimolare il ricordo e la capacità di ricostruire la realtà attraverso l’uso del solo
linguaggio verbale;
Favorire l’interazione fra bambini;
Stimolare il gioco simbolico e di finzione.
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
I nostri nuovi giocattoli
Dentro una grande scatola, i bambini, aiutati dalle indicazioni e dal sostegno pratico
dell’educatrice, hanno riprodotto con la carta velina la casa di Rosco:
un lago tutto blu, un prato vede, fiori rossi e gialli creati accartocciando la velina e in questo
piccolo mondo hanno preso vita gli animali di cartapesta.
Il gioco si svolge in sezione. La grande scatola di legno è sistemata su un tavolo dalle
educatrici e ai bambini vengono consegnati vari fogli di carta velina colorata.
Durante questa prima parte dell’attività il ruolo dell’adulto è stato più propositivo rispetto
alle esperienze precedenti.
L’educatrice, infatti, ha fatto precise proposte ed ha partecipato attivamente durante il
gioco.
Prima di iniziare l’attività l’educatrice ha ricordato ai bambini l’ambiente visto tante volte
sul libro, in cui Rosco e i suoi amici abitano: un laghetto tutto blu, un prato verde, tanti fiori
colorati ed ha proposto ai bambini di ricostruire tutto ciò con la carta dentro la scatola.
Insieme all’adulto i bambini hanno scelto via via la carta colorata che sembrava più adatta
per ricostruire l’ambiente…i fogli azzurri sono stati sistemati sul fondo del contenitore, quelli
verdi sistemati ai lati ed i fiori, fatti accartocciando la carta, o strappandola in piccoli pezzi,
sono stati sistemati sul prato. Al termine di questa realizzazione i bambini sono stati invitati
a sistemare nella “casa” tutti gli animali.
E’ stato a questo punto che l’educatore si è allontanato, anche fisicamente, dal luogo del
gioco, lasciando che i bambini si organizzassero liberamente con il materiale a disposizione.
Da principio i bambini hanno giocato con gli animali dentro la scatola, li hanno fatti
passeggiare, nascondere sotto la carta, alcuni si sono incontrati ed hanno “parlato” tra loro,
poi qualcuno si è diretto nell’angolo della cucina portando nella scatola piatti e cucchiai e ha
fatto finta di imboccare il proprio “pupazzo”. Ben presto la scatola si è riempita d’oggetti
(biberon, bicchieri, piatti, cucchiai, vecchi ciucci) ed i bambini hanno dato vita ad un articolato
gioco di finzione.
In questo caso non abbiamo rilevato grandi differenze tra il gruppo dei più grandi e quello
dei più piccini. Ambedue i gruppi sono stati sostenuti dall’intervento dell’adulto durante la
prima parte dell’attività, ed anche i bambini più piccoli si sono serviti spontaneamente degli
oggetti dell’angolo della cucina per realizzare il gioco simbolico.
A differenza dei più piccoli, i grandi hanno avuto maggiori momenti di scambio verbale e
d’interazione durante il gioco.
N.B
Con il passare dei giorni, i nuovi giocattoli sono “usciti dalla scatola” e ora accompagnano i
bambini nei loro giochi sia all’interno della sezione sia in giardino: combattono tra loro, si
lasciano imboccare ed accudire, mangiano l’erba del prato.
UNITA’ DI ESPERIENZA N. 5
DATA
Maggio 2003
NUMERO DI BAMBINE E BAMBINI:
2 gruppi di 6/7
TIPOLOGIA DEL GRUPPO DEI BAMBINI: omogenei per età
PERCORSO METODOLOGICO
L’interesse per la manipolazione continua ad essere molto evidente nei bambini della nostra
sezione ed a ciò, grazie anche alla bella stagione, si aggiunge ora la possibilità di poter giocare
con l’acqua sia dentro che fuori dalla struttura. Quest’ultimo elemento riscuote il gradimento
di tutti i bambini e così decidiamo di giocare nuovamente con la carta di giornale e di
aggiungere ad essa anche l'acqua
luoghi (spazi/zone /angoli interni e/o esterni) , materiali/sussidi/attrezzature
ritenute necessarie per avviare il percorso didattico
L’attività si svolge nel giardino, utilizzeremo la grande vasca per i travasi, grandi
quantità di giornali ed acqua
Apprendimenti che si intendono attivare
- Stimolare percezioni tattili diverse: l’acqua, la carta asciutta, la carta bagnata ;
- Favorire l’utilizzazione di strategie personali;
- Stimolare la comunicazione e la relazione tra pari
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
Il gioco si realizza nel giardino intorno alla grande vasca adibita per i giochi con l’acqua
e per i travasi. I bambini hanno a disposizione grandi bacinelle colme d’acqua, piccoli
contenitori per trasportarla fin dentro la vasca, grandi quantità di giornali i cui fogli
verranno immersi nella vasca riempita d’acqua.
L’educatrice invita i bambini a riempire d’acqua la vasca grande e tutti senza difficoltà e
con grande interesse e divertimento si organizzano per compiere questa prima parte del
gioco. Alcuni scelgono piccoli contenitori per trasportare l’acqua, altri desiderano avere
contenitori più grandi, alcuni compiono un lungo tragitto prima di svuotare il proprio
contenitore facendo attenzione che non cada neppure una goccia, altri ancora scelgono
strade più brevi e scelgono, a costo di litigare con i compagni di svuotare il contenitore
sempre nello stesso punto. Quando la vasca è finalmente riempita fino all’orlo il gioco
prosegue intorno al suo bordo. In silenzio e prestando molta attenzione i bambini giocano a
travasare l’acqua da un contenitore all’altro esplorando tutte le possibili “magie” che
questo elemento offre ( spruzzi, cascatelle, onde…….)
Quando l’interesse sembra diminuire l’educatrice li invita ad immergervi i fogli di
giornale.
Alcuni bambini strappano i fogli in più pezzi, altri li immergono interi premendovi le mani
affinchè il foglio sia sommerso dall’acqua. Ben presto la vasca si riempie di carta bagnata e
comincia un vero e proprio gioco di manipolazione. I bambini immergono le mani nella
poltiglia, la strizzano, la appoggiano sul bordo , la lanciano nuovamente nell’acqua, la
appallottolano, la premono, la sbattono ed infine, tornano ad utilizzare i contenitori piccoli
riempiendoli con questo materiale. Durante la seconda parte del gioco alcuni bambini
parlano tra loro, si chiamano, si cercano , si scambiano i contenitori, partecipano allo
stesso gioco.
L’attività termina con i bambini che aiutano le educatrici a recuperare e a mettere in un
grande contenitore la carta bagnata che servirà…per un impasto..magico.
UNITA’ DI ESPERIENZA N. 6
DATA giugno 2003
NUMERO DI BAMBINE E BAMBINI: gruppi di 6/7 bambini
TIPOLOGIA DEL GRUPPO DEI BAMBINI: omogenei per età
PERCORSO METODOLOGICO
La nostra carta è sistemata dentro una vasca, vi è stata aggiunta della colla liquida ed è
stata lasciata a macerare.
Di tanto in tanto andiamo con i bambini a verificare la consistenza di questa strana
mistura ed i bimbi muniti di mestoli e cucchiai girano il composto.
Ogni volta che Thomas compie questa operazione canta il ritornello di una canzone
conosciuta: “gira gira il mestolo, tira su il coperchio, fuoco, fuoco notte e dì, le streghe
fan così…” I compagni cantano insieme a lui e così ogni volta che andiamo in atelier a
compiere questa operazione facciamo finta di essere streghe che vanno a preparare una
pozione magica e speciale
luoghi (spazi/zone /angoli interni e/o esterni) ,materiali/sussidi/attrezzature
ritenute necessarie per avviare il percorso didattico
L’attività si svolge nel laboratorio del colore
I materiali utilizzati :
grande contenitore pieno di carta, acqua e colla
mestoli e cucchiai, colini
Apprendimenti che si intendono attivare
-
Stimolare la sfera senso percettiva e la verbalizzazione delle proprie sensazioni;
Favorire la comunicazione e lo scambio;
Stimolare la motricità fine e il coordinamento oculo manuale;
Favorire l’utilizzazione di stili e strategie personali
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
L’attività si svolge nel laboratorio del colore dove, alcuni giorni fa, insieme ai bambini
abbiamo sistemato la nostra vasca piena di carta, acqua e colla.
Nei giorni precedenti i bambini sono stati più volte condotti nel laboratorio per
verificare la consistenza del composto e per mescolarlo con cucchiai e mestoli. E’ durante
una di queste operazioni che i bimbi hanno cominciato a far finta di essere streghe e di
avere a che fare con una sorta di pozione magica.
Oggi le due educatrici presenti durante l’attività invitano i bambini a recuperare la
carta dal contenitore strizzandola bene così da togliere l’acqua in eccesso. Mettiamo a loro
disposizione anche dei colini e, date queste indicazioni, ci manteniamo ai margini della
situazione, lasciando che ognuno trovi spontaneamente il modo di portare a termine il suo
lavoro.
Alcuni bambini tuffano senza difficoltà le mani dentro la vasca, altri lo fanno con più
titubanza, prima vi immergono solo la punta di un dito, poi si fermano ad osservare i
compagni più intraprendenti ed infine cominciano a manipolare il composto. Questo gioco
stimola la relazione e la comunicazione tra loro: commentano ciò che stanno facendo,
esprimono verbalmente o con esplicite espressioni del viso le percezioni tattili che
provano, si passano il materiale e lo strizzano osservando l’acqua che scivola via tra le dita.
Un’educatrice si inserisce nell’attività e, senza dare indicazioni, comincia ad utilizzare uno
dei colini messi a disposizione e che i bambini non avevano ancora utilizzato.
Alcuni bambini seguono il suo esempio, osservano le mosse dell’adulto e le ripetono.
La carta strizzata viene sistemata su un tavolo e lì l’attività di manipolazione prosegue.
Intorno al tavolo i bambini impastano la cartapesta, la allargano, la appallottolano, cercano
di dargli una forma esprimendo verbalmente ciò che cercano di realizzare: “un pesce, una
torta, una palla….”