italiano - Scuola San Filippo Neri

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italiano - Scuola San Filippo Neri
XI CIRCOLO DIDATTICO “ SAN FILIPPO NERI”
Tel/fax 0805566662 Dirig. 0805421768
Viale A. Salandra, 18 – 70124 Bari
Email: [email protected] Sito: www.scuolasanfilipponeri.gov.it
Anno Scolastico 2015/2016
PROVA IN USCITA SCUOLA PRIMARIA
ITALIANO
Nome.....................................................
Classe.......
Data..............
Leggi silenziosamente e con attenzione il seguente brano.
I CAPELLI DEL GIGANTE
7
10
15
20
24
Una volta c’erano quattro fratelli. Tre erano piccolissimi ma tanto furbi, il
quarto era un gigante dalla forza smisurata, ma era molto meno furbo degli altri.
La forza ce l’aveva nelle mani e nelle braccia, ma l’intelligenza ce l’aveva nei
capelli. I suoi furbi fratellini gli tagliavano i capelli corti corti, perché restasse
sempre un po’ tonto, e poi tutti i lavori li facevano fare a lui, che era tanto forte,
e loro stavano a guardarlo e intascavano il guadagno.
Lui doveva arare i campi, lui spaccare la legna, fare girare la ruota del mulino,
tirare il carretto al posto del cavallo, e i suoi furbi fratellini sedevano a cassetta e
lo guidavano a suon di frusta.
E mentre sedevano a cassetta tenevano d’occhio la sua testa e dicevano:
- Come stai bene con i capelli corti.
- Ah, la vera bellezza non sta mica nei riccioli!
- Guardate quel ciuffo che si allunga. Stasera ci vorrà un colpetto di forbici.
Intanto si strizzavano l’occhio, si davano allegre gomitate nei fianchi e al
mercato intascavano i soldi, andavano all’osteria e lasciavano il gigante
a fare la guardia al carretto.
Da mangiare gliene davano abbastanza perché potesse lavorare; da bere poi,
gliene davano ogni volta che avevano sete ma solo acqua di fontana.
Un giorno il gigante si ammalò. I suoi fratellini, per paura che morisse mentre
era ancora buono a lavorare, fecero venire i migliori medici del paese a curarlo,
gli davano da bere le medicine più costose e gli portavano la colazione a letto.
E chi aggiustava i cuscini, chi gli rimboccava le coperte, e intanto gli dicevano:
-Vedi quanto ti vogliamo bene? Tu dunque, non morire, non farci questo torto.
Erano tanto preoccupati per la sua salute, che si dimenticarono di tener d’occhio
la capigliatura. I capelli ebbero il tempo di crescere lunghi come non erano
mai stati e, con i capelli, tornò al gigante tutta la sua intelligenza.
Egli cominciò a riflettere, a osservare i suoi fratellini, a sommare due più due
e quattro più quattro. Comprese finalmente quanto essi fossero perfidi,
29 e lui tonto, ma subito non disse nulla. Aspettò che gli tornassero le forze
e una mattina, mentre i suoi fratellini dormivano ancora, egli si alzò, li legò
come salami e li caricò sul carretto.
- Dove ci porti, fratello caro? Dove porti i tuoi amati fratellini?
33 - Ora vedrete.
Li portò alla stazione, li ficcò in treno legati come stavano e per tutto saluto
disse loro: -Andatevene, e non fatevi più rivedere da queste parti. Mi avete
ingannato abbastanza. Adesso il padrone sono io.
Il treno fischiò, le ruote si mossero, ma i tre furbi fratellini se ne stettero
38 buoni buoni al loro posto e nessuno li ha rivisti più.
(G. Rodari, in “Favole al telefono”, Torino, Einaudi)
Rispondi ponendo una x nel quadratino accanto alla risposta che ritieni esatta.
B1 Che tipo di testo hai letto?
A. Un testo descrittivo
B. Un testo informativo
C. Un testo narrativo
D. Una cronaca
B2. Quali sono i personaggi del racconto?
A. I tre fratellini
B. Il gigante ei tre fratellini
C. Il gigante
D. Il gigante e suo fratello
B3. Perché i fratelli dicono al gigante che sta bene con i capelli corti?
A. Per guadagnare il suo affetto
B. Per umiliarlo
C. Per tenerlo sottomesso
D. Per fargli un complimento
B4. Quando i tre fratelli “si strizzavano l’occhio” a che cosa stavano pensando
(riga 14)?
A. A divertirsi al mercato
B. Andare all’osteria
C. Accorciare i capelli al gigante
D. Fare ubriacare il gigante
B5. Perché i fratelli mostrano tante attenzioni verso il gigante malato (righe 19-25)?
A. Sono addolorati per la malattia del gigante
B. Hanno paura di perdere la compagnia del gigante
C. Temono di perdere chi fa il lavoro al loro posto
D. Desiderano conservare l’affetto del gigante
B6. Perché i fratelli “se ne stettero buoni buoni al loro posto” (righe 37-38)?
A. Ormai il treno era partito e non potevano tornare indietro
B. Non ne potevano più della prepotenza del fratello
C. Credevano di trovare un futuro migliore lontano dal gigante
D. Non avrebbero potuto comunque fare niente
B7. Perché i il gigante alla fine della storia esclama: “Adesso il padrone sono io!”?
A. Sa di essere più furbo dei suoi fratelli
B. Potrà farsi crescere i capelli come vorrà
C. Sa di avere in mano la situazione
D. Potrà far lavorare i suoi fratelli
B8. Qual è la morale contenuta nella storia?
A. La perfidia e l’inganno non pagano
B. L’intelligenza risiede nei capelli
C. L’unione fa la forza
D. Meglio soli che male accompagnati
B9. Qual è il significato dell’espressione “tener d’occhio” (riga 24)?
A. Aguzzare lo sguardo
B. Controllare regolarmente
C. Tenere gli occhi aperti e fissi
D. Custodire attentamente
B10. Che cosa significa che il gigante comincia a “sommare due più due e quattro
più quattro” (righe 24 - 29)?
A. Decide di reagire immediatamente
B. Ragiona su quello che gli è successo
C. Calcola quanto i fratelli hanno rubato
D. Fa un piano per vendicarsi
B11. Indica il significato della parola “tonto”
A. Sveglio
B. Stupido
C. Permaloso
D. Astuto
B12. Che cosa significa l’espressione “ i suoi furbi fratellini sedevano a cassetta”
(righe 7 - 10) ?
A. Sedere su una piccola cassa
B. Sedere nella parte anteriore della carrozza
C. Sedere sui propri bagagli
D. Sedere sulla groppa di un cavallo
B13. Indica il significato della parola “perfidi" (righe 24-29).
A. Malvagi
B. Vigliacchi
C. Leali
D. Furbi
B14. Che cosa significa l’espressione “ lo guidavano a suon di frusta” ( righe 7-10)?
A. Gli indicavano la strada schioccando la frusta in aria
B. Usavano la frusta per fargli capire quando fermarsi
C. Usavano la frusta per guidarlo nella giusta direzione
D. Gli schiocchi della frusta guidavano il gigante
B15. Quale parola tra le seguenti si potrebbe inserire dopo la congiunzione “e” nella
frase: “...e i suoi furbi fratellini sedevano...” (righe 8-9)?
A. Invece
B. Anche
C. Poi
D. Infatti
B16. Con quale parola si può sostituire “dunque” nella frase: “tu dunque,
non morire...” (righe 20- 24)?
A.
Inoltre
B.
Infatti
C.
Pure
D. Quindi
B17. Perché i tre fratelli si dimenticano di tagliare i capelli al gigante (righe 24-29)?
A.
Sono troppo in ansia
B.
Hanno poca memoria
C.
Hanno molto lavoro nei campi
D.
Hanno la testa fra le nuvole
B18. Che cos’è “quattro” nella frase “c’erano quattro fratelli” ?
A. Pronome numerale
B. Aggettivo qualificativo
C. Aggettivo numerale cardinale
D Aggettivo dimostrativo
B19. Che cos’è “lui” nella frase “lui doveva arare i campi...”?
A. Pronome personale complemento
B. Pronome possessivo
C. Pronome personale soggetto
D. Pronome dimostrativo
B20. Qual è il soggetto sottinteso nella frase “E mentre sedevano a cassetta
tenevano d’occhio ..." (riga 7)?
A. I cavalli
B. I tre fratelli
C. I tre fratelli e il gigante
D. I tre fratelli e i loro amici
B21. Che cos’ è “quel” nell’espressione “quel ciuffo” ?
A. Pronome possessivo
B. Aggettivo dimostrativo
C. Pronome dimostrativo
D. Aggettivo interrogativo
B22. Che cos’ è “che” nell’espressione “quel ciuffo che si allunga”?
A. Congiunzione
B. Preposizione
C. Pronome relativo
D. Avverbio
B23. La forma verbale “morisse” è coniugata al...
A. Congiuntivo imperfetto
B. Congiuntivo presente
C. Indicativo imperfetto
D. Indicativo presente.
B24. Qual è il grado dell’aggettivo qualificativo” migliori” nella frase: “fecero venire
i migliori medici del paese” ?
A. Comparativo di maggioranza
B. Superlativo relativo
C. Grado positivo
D. Superlativo assoluto
B25. La forma verbale “ mi avete ingannato” è coniugata al...
A. Indicativo trapassato prossimo
B. Congiuntivo passato
C. Indicativo passato prossimo
D. Indicativo passato remoto
B26. Secondo te il gigante si comportò bene o male nei confronti dei fratelli?
Esprimi una tua opinione motivandola.
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PROGETTO CONTINUITA’
Guida alla prova di verifica
Durata della prova: 1 h.
25 risposte sono a scelta multipla e soltanto una aperta.
-Competenza di riferimento: Comprendere il contenuto del testo e la sua tipologia.
( quesiti da B1 a B8 ).
Valutazione del punteggio: 2 punti per ogni risposta esatta. totale 16 punti .
-Competenza di riferimento: Leggere e riconoscere la terminologia specifica (quesiti B9- B14).
Valutazione del punteggio: 2 punti per ogni risposta esatta. totale 14 punti .
-Competenza di riferimento: Riflettere sulla lingua
I quesiti da B15 a B25 si riferiscono all’individuazione nel testo delle funzioni logiche, dei
rapporti logico-sintattici e delle categorie grammaticali.
Valutazione del punteggio: 2 punti per ogni risposta esatta: totale 22 punti .
-Competenza di riferimento: Scrivere e rielaborare informazioni
Nel quesito B26 è stato chiesto di esprimere un’opinione personale sul comportamento,
tenuto alla fine, dal protagonista
Valutazione del punteggio: Totale 10 punti
punti 10 = testo elaborato in modo eccellente (voto 10)
punti 9= testo elaborato in modo esauriente (voto 9)
punti 8= testo elaborato in modo completo (voto 8)
punti 7 = testo elaborato in modo abbastanza completo (voto 7)
punti 6 = testo elaborato in modo parziale (voto 6)
punti 5 = testo elaborato in modo insufficiente (voto 5)
Schema per la valutazione sul punteggio totale
Punteggio
Voto in decimi
Livello
60
10
Eccellente
53 / 59
9
Pieno
46 / 52
8
Avanzato
39 / 45
7
Adeguato
32 / 38
6
Essenziale
25 / 31
5
Non del tutto adeguato
4
Non adeguato
24 e inferiore