1 1. DICHIARAZIONE DI SINTESI Fase di avvio dei
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1 1. DICHIARAZIONE DI SINTESI Fase di avvio dei
1. DICHIARAZIONE DI SINTESI Ai sensi dell’art. 9 della Direttiva 2001/42/CE la Dichiarazione di Sintesi vuole illustrare le modalità con le quali il Rapporto Ambientale, i pareri delle autorità competenti e i risultati della partecipazione del pubblico sono stati considerati nella formulazione del PGT adottato. Inoltre la Dichiarazione, a seguito delle osservazioni trasmesse dalla cittadinanza di Alzate Brianza e da enti privati e pubblici, raccoglierà le ragioni dell’accoglimento o della respinta delle stesse, come espressione delle proposte e delle critiche avanzate al contenuto del piano. Saranno infatti richiamati gli obiettivi del PGT, gli effetti attesi e la loro attuazione, incluso il programma di monitoraggio. 1.1 Fase di avvio dei procedimenti e acquisizione di materiale per l’individuazione degli obiettivi di piano attraverso strumenti di partecipazione 1. pubblicazione di avviso di avvio del procedimento per la redazione del PGT il 08/12/2005. A seguito della pubblicazione l’amministrazione comunale ha accolto circa 60 contributi utili prevalentemente riguardanti le esigenze dei singoli cittadini proprietari di immobili, mentre non ha fornito particolari interessanti suggerimenti e proposte di carattere generale. 2. notiziario distribuito a tutti i cittadini di Alzate Brianza per illustrare i contenuti della L.R. 12/2005 e le linee guida per la redazione del PGT. 3. pubblicazione del procedimento di VAS e contestuale individuazione: - dei soggetti competenti in materia ambientale e degli enti di competenza territoriale; - le modalità di convocazione della Conferenza di Valutazione; - i settori del pubblico interessati all’iter decisionale. 4. convocazione della prima conferenza di valutazione della VAS il 19/12/2006 in cui è stato presentato il quadro ricognitivo e programmatorio di riferimento, nonché quello conoscitivo del territorio di Alzate Brianza, con particolare individuazione degli obiettivi di tutela e conservazione del territorio agricolo-ambientale. 5. convocazione della seconda conferenza di valutazione della VAS il 01/10/2007 in cui si è illustrata la metodologia e le procedure adottate per eseguire la valutazione ambientale strategica del territorio comunale con particolare attenzione ai principali sistemi costituenti il territorio (infrastrutturale, insediativo, dei servizi e agricoloambientale). Da parte dei rappresentanti di categoria intervenuti non sono emerse specifiche richieste, dichiarando in via generale una condivisione sulla metodologia usata e le linee guida adottate. 6. riunione indetta con i Sindaci dei comuni confinanti Alzate Brianza, nello specifico Anzano del Parco, Brenna, Lurago d’Erba, Cantù, Inverigo e Orsenigo, in cui sono state discusse le scelte di previsione del Documento di Piano e la Valutazione Ambientale Strategica. 1.2 Fase di elaborazione La valutazione ambientale si è sviluppata parallelamente al Documento di Piano, integrando e valutando in particolare il lavoro di individuazione delle aree non soggette a trasformazione, dei comparti agricoli e delle alternative per l’espansione residenziale e industriale. Pertanto alcune analisi contenute in quest’ ultimo strumento costituiscono supporto al presente Rapporto Ambientale. 1 La Valutazione Ambientale del Documento di Piano del comune di Alzate Brianza è stata effettuata tenendo presente alcuni obiettivi generali di sostenibilità ambientale stabiliti a diversi livelli istituzionali. A livello nazionale si è tenuto conto di quanto enunciato all’interno della “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia” emanata dal C.I.P.E. nel 2002 concernente il riequilibrio territoriale ed urbanistico e la migliore qualità dell’ambiente urbano. La VAS ha fatto anche propri alcuni obiettivi posti dall’Amministrazione Provinciale attraverso il PTCP afferenti al sistema paesistico – ambientale, storico-culturale (Titolo II N.T.A. del PTCP) e al sistema urbanistico- territoriale (Titolo III N.T.A. del PTCP). In particolare per il sistema paesistico ambientale e storico-culturale la valutazione ha perseguito i seguenti obiettivi: • Tutela, valorizzazione e miglioramento del paesaggio attraverso la conservazione dei caratteri che definiscono l’identità e la leggibilità del paesaggio e la diffusione della consapevolezza dei valori paesistico- ambientali e la loro fruizione da parte dei cittadini. • Non sottrarre aree di pregio all’attività agricola, allo scopo di evitare il consumo di terreni a maggiore vocazione agricola. La valutazione degli interventi sul sistema urbanistico – territoriale è invece finalizzata ad assicurare: • Miglioramento della qualità della vita nei centri urbani attraverso l’ampliamento delle zone pedonali e delle zone a traffico ridotto, con particolare riferimento ai nuclei storici (art. 43 N.T.A. del PTCP). • Sviluppo di una rete di piste ciclopedonali e, più in generale, di una vera e propria maglia di percorsi verdi a supporto della diffusione di forme di mobilità alternative e maggiormente ecologiche (art. 44 N.T.A. PTCP). • Potenziamento e riqualifica della rete viaria (art. 46 N.T.A del PTCP). Gli obiettivi di piano e le conseguenti azioni, nonché le politiche di attuazione, vogliono garantire coerenza interna ed esterna a scala comunale e in relazione alla programmazione a scala superiore. Essi infatti nascono, come sottolineato precedentemente, da un confronto diretto con le analisi di carattere ambientale e urbanistico condotte all’interno della Valutazione Ambientale. Sono di seguito elencati sinteticamente raggruppati in sottosistemi territoriali: SISTEMA INFRASTRUTTURALE OBIETTIVI DI PIANO A. riorganizzazione dei tracciati viabilistici B. miglioramento dell’accessibilità al trasporto pubblico su ferro C. tutela dei percorsi storici D. creazione di opere di mitigazione del traffico lungo la ex S.S. 342 AZIONI DI PIANO A.1 recepimento del progetto relativo alla realizzazione di un collegamento tra la ex. S.S. 342 e frazione Mirovano per ridurre il carico veicolare su via Manzoni e garantire una migliore circolazione considerata l'imminente realizzazione di un centro commerciale in Anzano del Parco. A.2 riqualificazione di via Manzoni attraverso sistemi di mitigazione del traffico a favore della mobilità locale. 2 riorganizzazione della viabilità in località Verzago attraverso la creazione di un nuovo accesso all'aeroporto da via Risorgimento a sgravio del traffico veicolare sul centro storico. B.1 creazione di un percorso ciclo-pedonale di connessione tra la residenza di Alzate e di Mirovano e la Stazione FS Brenna-Alzate A.3 riorganizzazione della viabilità di Alzate centro attraverso la riqualificazione degli incroci, caratterizzati da una concentrazione del traffico veicolare locale e di passaggio, con l'introduzione di rotatorie a raso. C.1 creazione di sistemi di protezione specifici dal traffico della S.S. 342 a tutela della mobilità pedonale ostacolata nell'attraversamento trasversale. D.1 SISTEMA INSEDIATIVO OBIETTIVI DI PIANO E. F. G. individuazione di un ambito di nuova espansione a prevalente destinazione residenziale in continuità con l’edificato di via Pertini. valorizzazione dei tessuti storici. mantenimento delle attività produttive esistenti. AZIONI DI PIANO nuovo ambito di espansione a prevalente destinazione residenziale convenzionata in continuità con l'edificato di via Pertini. E.1 definizione di nuove regole per il trasferimento delle attività produttive esistenti all'interno del tessuto edificato, poco compatibili con il tessuto storico; F.2 definizione di nuove regole per il recupero e la riqualificazione del centro storico di Alzate e di Verzago e di Fabbrica Durini; F.3 definizione di modalità di intervento per il recupero del patrimonio immobiliare della "Fondazione Alessandro Durini". F.1 mantenimento delle attività produttive esistenti e riperimetrazione dei piani esecutivi non ancora attuati per un migliore inserimento ambientale. G.1 SISTEMA DEI SERVIZI OBIETTIVI DI PIANO H. I. L. M. individuazione di un meccanismo di perequazione e di compensazione. integrazione dei servizi in un sistema in rete protetta ciclo-pedonale. potenziamento dei parcheggi. potenziamento delle aree ed attrezzature civiche, collettive e sociali. AZIONI DI PIANO nuove regole che prevedano l'assegnazione di un'edificabilità contenuta per le aree standard non ancora acquisite, in cambio della cessione di parte delle aree stesse per la realizzazione di servizi. I.1 integrazione dei servizi in un sistema in rete protetta ciclo-pedonale per garantire la successione delle attrezzature per l'istruzione e il tempo libero. L.1 potenziamento dei parcheggi a corona del centro storico a supporto della residenza di Alzate centro; L.2 potenziamento dei parcheggi lungo la ex S.S. 342 a servizio delle attività commerciali, lì concentrate; H.1 3 L.3 potenziamento dei parcheggi all'esterno del tessuto consolidato in prossimità del Santuario della Madonna di Rogoredo per un'utenza soprattutto sovracomunale; L.4 potenziamento dei parcheggi a servizio della Stazione FS Brenna-Alzate. M.1 alienazione di parte del patrimonio edilizio di proprietà comunale, caduto in disuso o inutilizzabile; M.2 realizzazione di un centro per anziani in prossimità del Palazzetto dello sport; M.3 realizzazione del nuovo palazzo municipale in prossimità del Palazzetto dello sport; M.4 realizzazione di edilizia convenzionata in Alzate centro in Piazza S. Pietro, già di proprietà comunale, soprattutto rivolta agli anziani; M.5 realizzazione di edilizia convenzionata nell’ambito di trasformazione di via Pertini; M.6 ampliamento dell'Asilo Infantile Vidario in Alzate centro; M.7 individuazione di uno spazio pubblico per attività culturali e ricreative nell’ambito della riqualificazione del patrimonio immobiliare della “Fondazione Alessandro Durini”; M.8 realizzazione di edilizia convenzionata presso l’ex cooperativa di Fabbrica Durini, già di proprietà comunale; M.9 individuazione di un’area destinata ad attività ricreative/sportive nelle vicinanze del campo sportivo di fabbrica Durini, all’interno della riqualificazione del patrimonio immobiliare della “Fondazione Alessandro Durini”. SISTEMA AGRICOLO-AMBIENTALE OBIETTIVI DI PIANO N. O. P. individuazione e valorizzazione delle “aree di valore paesaggisticoambientale ed ecologiche”. individuazione e salvaguardia delle aree agricole e delle attività agricole. ricomposizione della struttura ambientale con i nuclei originari con la messa in rete delle componenti ambientali. AZIONI DI PIANO individuazione di un PLIS, in una porzione di territorio a componente ambientale ed ecologica delicata (come ulteriormente ribadito dalla Rete Ecologica del PTCP), ad integrazione del PLIS “Zoc del Peric” in via di istituzione nel comune di Lurago d’Erba nell’ambito dell’ampliamento della Brughiera Briantea; N.2 eliminazione delle zone F4 “Attività ricreative all’aria aperta”, a tutela di un comparto di territorio boschivo in cui il PRG vigente prevede, nelle NTA, la realizzazione di manufatti accessori, che seppure interrati, potrebbero impoverire il patrimonio vegetale, e la manutenzione, restauro e ristrutturazione di costruzioni esistenti, con conseguente salvaguardia ambientale delle stesse; N.3 tutela di alcune viste prospettiche, dal Santuario della Madonna di Rogoredo in direzione sud verso il territorio agricolo-boschivo, nella frazione di Fabbrica da via Anzani lungo il percorso di accesso a Villa Durini e nella porzione di territorio ad est della strada di accesso alla frazione di Verzago. O.1 individuazione delle aree agricole effettivamente utilizzate e delle attività agricole esistenti, ai sensi dell’art. 15, comma 2 delle NTA del PTCP, e salvaguardia delle stesse quali componenti caratterizzanti la struttura ambientale. N.1 4 P.1 riqualificazione e creazione di percorsi verdi ciclo-pedonali per una maggiore fruibilità da parte dei cittadini e di un'utenza sovracomunale. 1.3 Fase di adozione: azioni conseguenti al parere motivato La data del 09/09/2008 era il termine ultimo per la presentazione di contributi e osservazioni al Piano di Governo del Territorio. Questi non hanno costituito occasione per modificare gli atti del Documento di Piano, del Piano dei Servizi e del Piano delle Regole, a differenza delle prescrizioni prodotte dalla Provincia di Como a seguito di trasmissione della valutazione di compatibilità del PGT con il PTCP. La Provincia infatti ha richiesto, a efficacia della valutazione di compatibilità, che vengano recepite le seguenti prescrizioni relative al sistema urbanistico-territoriale e paesisticoambientale: in riferimento agli ambiti di nuova espansione relativi al consumo di suolo non urbanizzato previsto dal PTCP che venga stralciata dal Piano dei Servizi il parcheggio d’interscambio ferro-gomma a servizio della stazione FF.SS. AlzateBrenna, in quanto allo stato attuale tale programmazione non è definita con gli Enti interessati sia in termini di localizzazione che di superficie territoriale; in riferimento alla rete ecologica che venga stralciato dalle previsioni di trasformazione il comparto relativo al PA18 produttivo in quanto, in considerazione del valore dell’habitat esistente e della delicatezza ecologica del contesto, la destinazione proposta non risulta compatibile con la conservazione della struttura e della funzionalità della rete ecologica provinciale. L’ambito sarà ricondotto alla destinazione funzionale “aree di valore paesaggistico ambientale ed ecologico; in riferimento alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico e artistico che venga identificata una fascia di rispetto attorno al Santuario della Madonna di Rogoredo, coincidente con l’area agricola a ovest dell’edificio stesso all’interno della quale non consentire nuova edificazione, da individuare nella Tavola DP8 “Previsioni di Piano”. Fase di attuazione e gestione: il monitoraggio Il monitoraggio ha due campi d’azione: - lo stato dell’ambiente - gli effetti dell’attuazione del piano Il primo tipo di monitoraggio è condotto da enti sovraordinati, capaci di elaborare un coordinamento a scala territoriale maggiore rispetto a quella comunale, attraverso l’utilizzo di indicatori consigliati da agenzie internazionali e chiamati indicatori di stato. Il secondo tipo di monitoraggio, strettamente legato all’efficacia ambientale delle misure di piano, è effettuato dall’amministrazione comunale attraverso un set di indicatori sensibile agli effetti che conseguono agli obiettivi di piano; questi ultimi sono detti indicatori di prestazione. I diversi enti a cui compete il monitoraggio devono individuare una cadenza con cui eseguire i rapporti, variabile in relazione all’indicatore selezionato. 1.4 Di seguito sono riportate due tabelle che riuniscono gli indicatori di stato e quelli di prestazione; essi sono raggrupati per sottosistemi (infrastrutturale, insediativo, dei servizi, agricolo-ambientale) che costituiscono il sistema territoriale più ampio del comune di Alzate Brianza. 5 INDICATORI DI STATO ente attuatore/di controllo periodicità Provincia 3 anni ARPA 3 anni Amministrazione comunale* 5 anni Regione 1 anno Qualità dell’aria: esposizione della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico ARPA 1 anno Percentuale della popolazione esposta ad inquinamento acustico dannoso ARPA 3 anni indicatori di stato SISTEMA INSEDIATIVO Uso del suolo: cambiamento da area naturale ad area edificata SISTEMA DEI SERVIZI Permeabilità dei suoli urbani SISTEMA AGRICOLOAMBIENTALE Grado di soddisfazione generale dei cittadini Superficie adibita ad agricoltura * il grado di soddisfazione generale dei cittadini non può essere verificato da enti sovraordinati al Comune. INDICATORI DI PRESTAZIONE SISTEMA INFRASTRUTTURALE obiettivi di piano Riorganizzazione dei tracciati viabilistici e ciclopedonali Creazione di opere di mitigazione del traffico lungo la ex S.S. 342 Miglioramento dell’accessibilità ciclopedonale al trasporto pubblico su ferro indicatori di prestazione ente attuatore/ di controllo periodici tà Sicurezza stradale dell’utenza debole (pedoni –anziani, bambini, handicappati-, ciclisti) Amministrazio ne comunale 1 anno Dotazione di piste ciclo-pedonali Amministrazio ne comunale 3 anni 6 SISTEMA INSEDIATIVO SISTEMA DEI SERVIZI SISTEMA AGRICOLO-AMBIENTALE Individuazione di una nuova area di trasformazione a prevalente destinazione residenziale Uso del suolo: cambiamento da area naturale ad area edificata Amministrazio ne comunale 3 anni Valorizzazione dei tessuti storici Numero e modalità d’intervento dei progetti di riqualificazione del territorio urbanizzato presentati Amministrazio ne comunale 2 anni Volumetrie produttive edificate Amministrazio ne comunale 3 anni Grado di acquisizione dei servizi alla collettività Amministrazio ne comunale 2 anni Amministrazio ne comunale 2 anni Amministrazio ne comunale 3 anni Mantenimento delle attività produttive esistenti Potenziamento dei servizi alla collettività (parcheggi, aree ed attrezzature civiche, collettive e sociali) Integrazione dei servizi in un sistema in rete protetta ciclo-pedonale Individuazione di un meccanismo di perequazione e di compensazione Individuazione e salvaguardia delle aree agricole e delle attività agricole Ricomposizione della struttura ambientale con i nuclei originari con la messa in rete delle componenti ambientali Individuazione e valorizzazione delle “aree di valore paesaggisticoambientale ed ecologiche” Accesso dei cittadini a parchi e giardini pubblici, e ai servizi di base Grado di attuazione dei meccanismi perequativi e compensativi Stato di utilizzo del suolo agricolo Amministrazio ne comunale (in collaborazione 1 anno con le associazioni di categoria) Stato di accessibilità e fruibilità delle componenti ambientali dal tessuto urbanizzato Amministrazio ne comunale 2 anni Stato di conservazione delle aree di valore paesaggisticoambientale ed ecologiche Amministrazio ne comunale 3 anni 7