Proiezione Noventa n. 69 - Comune di Noventa Padovana
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Proiezione Noventa n. 69 - Comune di Noventa Padovana
Numero 69 Luglio 2015 In questo numero: Renato Scaboro, l’ultimo vasaio? Tre paesi chiamati Noventa Sabato 18 luglio 2015, le fontane di luce nella 25a edizione della Festa del Redentore sul Ponte del Piovego Foto di Guido Nigrelli In visita dal Brasile a Noventa, città dei miei nonni STAMPAGGIO MATERIE PLASTICHE Progettazione e produzione di accessori tecnici in plastica per i settori: arredamento, reti da letto, aerosol, illuminazione, elettrodomestici, ippica e molti altri. Stampaggio conto terzi. 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È proseguita una costante manutenzione del verde pubblico e dell’arredo urbano, consapevoli che il decoro e l’uso degli spazi pubblici dissuadano cattive frequentazioni. In questo periodo estivo la nostra amministrazione ha pensato anche alla salute dei cittadini. Da anni ormai si parla di ludopatia, ossia della malattia da gioco, che colpisce chiunque a prescindere dalla carta d’identità e dal ceto sociale. Tutti almeno una volta nella vita hanno tentato la fortuna. Ebbene, noi vogliamo con fermezza che la gente veda il gioco come un passatempo e non come un’ossessione. Per questo attraverso un’ordinanza abbiamo limitato a fasce orarie l’utilizzo delle slot machine. Per finire, concedetemi qualche riga doverosa, sul dramma che stanno vivendo alcune famiglie che abitano nei territori a noi vicinissimi di Cazzago di Pianiga, Sambruson di Dolo e Mira a seguito del tornado che si è abbattuto mercoledì 8 luglio e ha visto purtroppo la scomparsa di una vita umana. La prima considerazione riguarda la forza devastante che la natura sviluppa a cui nulla o poco è possibile opporre ma che ci deve far riflettere sul rapporto che tutti abbiamo instaurato con la nostra “madre terra”. L’immenso patrimonio storico e culturale della Riviera del Brenta, di cui a pieno titolo ci sentiamo di far parte, ci invogli a sostenere le molte iniziative di raccolta fondi promosse a sostegno di una rapida ricostruzione. A questo proposito anche il comune di Noventa si è attivato in tal senso, promuovendo con il coordinamento dell’assessorato alla Cultura una raccolta fondi nell’ambito delle molte attività culturali e di spettacolo che il cartellone prevede. Concludo con un abbraccio a tutti coloro che in questa caldissima estate sono costretti a rimanere in città, a combattere difficoltà economiche e fisiche. A loro voglio dire che il Comune farà sempre e comunque di tutto per non farli sentire soli. L ’attività amministrativa sta proseguendo con grande regolarità per garantire il livello dei servizi e una qualità di vita all’altezza delle aspettative. Questo, nonostante il nostro Comune debba fare i conti con ulteriori tagli nei trasferimenti dallo Stato (fondo di riequilibrio). Un problema che riguarda tutti i Comuni d’Italia. È stato deciso di non toccare il livello di tassazione locale ma anzi abbiamo abbassato “simbolicamente” la Tasi dal 2,5 al 2,4 per mille. Sul fronte scuola, diventato realtà a pieno regime il nuovo polo scolastico Anna Frank, la nostra attenzione si sta concentrando sul plesso delle scuole medie Santini di via Valmarana. Si è concluso l’iter progettuale relativo all’ampliamento della scuola per la realizzazione di aule speciali e la messa a norma col completo restyling dell’auditorium. Pur potendo partire entro l’anno con i cantieri, difficilmente potremo farlo prima del 2016, non per cattiva volontà dell’amministrazione, bensì per le note vicende legate al patto di stabilità che ci impedisce di usufruire di risorse dell’Ente accantonate da molto tempo allo scopo. Tra le molte istanze che ci sono pervenute, le problematiche relative alla sicurezza continuano ad avere un peso significativo nella sensibilità dei cittadini. A tal proposito è in fase di completamento il quarto portale dotato di telecamere in uscita ed entrata dalla zona industriale, che segue quelli già installati e funzionanti in via Roma sul Ponte, in via Valmarana direzione Ponte di Brenta e sul ponte direzione Oltrebrenta, con un sistema di videosorveglianza che monitora costantemente gli accessi a Noventa. Si tratta di uno strumento di ultima generazione, autorizzato dalla Prefettura previo parere favorevole dal comitato per l’ordine e la sicurezza, che svolge una duplice funzione: agevola il lavoro della Polizia municipale nel controllo degli autoveicoli con assicurazione e revisione scaduta attraverso un’interfaccia in tempo reale con i database di riferimento e soprattutto fornisce uno strumento indispensabile alle forze dell’ordine per prevenire e reprimere possibili reati predatori. A fine lavori le quattro porte di accesso risulteranno presidiate telematicamente anche se il progetto finale prevede l’estensione degli “occhi elettronici” anche in quei quartieri attualmente esclusi. La costante manutenzione del territorio è un’altra delle nostre priorità. La riqualificazione di parte delle vie Cappello e Micca è un esempio del lavoro che vogliamo proseguire per dare nuova qualità ai quartieri di Noventa Padovana. Buon proseguimento a tutti Il sindaco Alessandro Luigi Bisato 3 IL SALUTO DEL SINDACO Care Concittadine e cari Concittadini, siamo nel cuore dell’estate 2015. La più calda degli ultimi cinquant’anni secondo gli esperti meteo. FARMACIA FRACCALANZA Omeopatia - Erboristeria - Alimenti per bambini Articoli Sanitari - Veterinaria O SEMPRE SIAM APERTI ! 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Potete scrivere via mail o carta alla redazione di Proiezione Noventa presso la segreteria del Comune. Nel pieno di un’estate che da anni non ricordavamo così calda arriva nelle vostre case questo numero di Proiezione Noventa. Un giornale che da parecchi anni segue una linea che è mutata poco: gli aggiornamenti sulle opere e le iniziative realizzate dall’Amministrazione comunale, la voce dei Gruppi politici presenti nel Consiglio comunale, e una terza parte composta da articoli sulla storia di Noventa Padovana, sulle sue realtà associative, storie e personaggi e i contributi dei lettori. Proprio su queste ultime pagine ci siamo interrogati di recente negli incontri di redazione: perché ci rendiamo conto che il tempo passa e oggi il ruolo di un notiziario comunale è diverso da quello anche solo di qualche anno fa. Quando “Proiezione” fu fondato, all’inizio degli anni Ottanta, per comunicare con i cittadini non c’erano tanti altri strumenti che non le pagine di carta: e si diffusero i giornali delle Amministrazioni, per lo più a cadenza di tre o sei mesi. Poi le cose sono cambiate: è arrivato il web, i siti internet dei Comuni e di tutte le principali associazioni, realtà culturali e sportive, i giornali on line e così via. E per accedervi non serve più nemmeno un computer: basta uno smartphone. Quale ruolo deve avere allora, oggi, una rivista promossa da un Comune e quali contenuti dovrebbe riportare? Su questo si è aperto tra di noi un dibattito nel quale vorremmo coinvolgere anche i lettori, che possono fare pervenire i loro suggerimenti e le loro opinioni. C’è già chi ha chiesto più attualità, più notizie, più spazio al sociale… altri hanno pensato a una maggiore integrazione con il web, magari Tornando a questo numero che avete tra le mani, chiudiamo con un paio di segnalazioni. Prosegue il “viaggio” alla scoperta di persone di Noventa che hanno storie da raccontare: in questo caso si tratta di un “vasaio” artigiano, Scaboro, che racconta la sua esperienza in un lavoro tutto manuale che purtroppo sta scomparendo. E poi, la Festa del Redentore sul Piovego: si è cercato di risalire all’origine ma non abbiamo trovato immagini d’epoca della balera “La pergola” dei tempi d’oro: se qualcuno potesse farle arrivare, le pubblicheremmo volentieri, così come ci piacerebbe ricevere altre immagini della “Noventa che fu” e che potrebbero essere occasione di altri articoli e approfondimenti che, a partire dal passato, ci portino a leggere l’attuale in maniera più consapevole. Perché il passato non si cancella: rimane e ritorna – nel bene e talvolta nel male quando meno lo si aspetta, e questo è uno dei motivi per cui non va mai dimenticato. Emanuele Cenghiaro direttore responsabile SOMMARIO DALLA REDAZIONE Il saluto del Sindaco Renato Scaboro, l’ultimo vasaio? di Alessandro Luigi Bisato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3 Nell’era del Web, quale futuro per “Proiezione”? di Emanuele Cenghiaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5 di Sofia Tisato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Angoli di Mondo, 30 anni di solidarietà di Emanuele Cenghiaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 L’origine della Festa del Redentore sul Ponte del Piovego Redazione presso Municipio via Roma 4, Noventa Padovana Direttore Editoriale Alessandro Luigi Bisato Direttore Responsabile Emanuele Cenghiaro In redazione Roberto Cacchi, Francesca Franceschi, Nicola Negro, Claudia Parpaiola, Luigi Perini, Luigina Tartufi, Giovanni Schiavon, Sofia Tisato Pubblicità, grafica e stampa GardEz - Fiesso d’Artico (VE) L’AMMINISTRAZIONE INFORMA di Giovanni Schiavon. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 Lavori pubblici e manutenzione del territorio . . . . . . . .6 Dedicata una via a don Broetto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8 Bricole in piazza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9 Noventa Padovana 2.0 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9 Sportello Esperia / Nova Ludica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10 A proposito di potature . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .11 Politiche sociali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12 Cultura e spettacoli a Noventa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14 Tre paesi chiamati Noventa di Luigi Perini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 In visita alla terra natale dei miei nonni di Gilson Antônio De Rossi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26 Capoeira a Noventa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 Il mondo del lavoro al femminile di Luigina Tartufi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 News dal Sindacato Pensionati SPI CGIL di Pietro Coletto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI Con Noventa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .15 Noventa Volta Pagina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16 Insieme per Noventa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .17 5 Con lo shopping, nuova vita al centro storico Il Distretto Commerciale stile & Qualità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 FotoNotizie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . alle pagine 24 - 27 - 28 - 29 EDITORIALE Periodico di Informazione e Cultura del Comune di Noventa Padovana N. 69 - luglio 2015 Aut. Trib. di Padova n° 1419 / 7.7.1994 Lavori pubblici e manutenzione del territorio Sistemazione di Via Cappello C L’AMMINISTRAZIONE INFORMA ompletata con l’asfaltatura l’importante opera di sistemazione di via Cappello. I lavori hanno riguardato l’eliminazione delle barriere architettoniche nei marciapiedi in corrispondenza degli attraversamenti pedonali sia sulla via principale che sugli innesti delle vie laterali, contemporaneamente tutte le aziende di erogazione di servizi che si avvalgono di tubazioni sotto la sede stradale sono intervenute per adeguare gli impianti. Un nuovo tratto di tubazione delle acque bianche è stato posto in opera a collegamento di due tratti prima scollegati. È stato ridisegnato l’incrocio semaforico in corrispondenza dell’incrocio con via XXV Aprile e via Morassutti realizzando tutti gli attraversamenti. Percorso pedonale/ciclabile sul ponte di Noventa È stato finalmente realizzato il tratto del percorso pedonale/ciclabile sul ponte di Noventa che collega ora la passerella ciclabile sul Piovego con il marciapiede che porta al centro del paese. Un’opera relativamente piccola, ma molto delicata, che ha comportato diversi anni di impegno e che ora permette di scendere lungo via Roma in sicurezza su sede separata rispetto alla viabilità automobilistica. Sistemazione di via Pietro Micca S ono state concluse le opere di sistemazione della via, realizzate in concomitanza con il rifacimento delle linee dell’acquedotto, del gas e degli altri sottoservizi. L’intervento ha comportato l’abbattimento dei vecchi pini marittimi, pericolosi data la precaria stabilità, e la sostituzione con un nuovo filare alberato che già sta facendo percepire la nuova immagine di questa bella via cittadina. Sono stati realizzati i nuovi marciapiede, rifatti completamente gli accessi carrai alle abitazioni e realizzati nuovi attraversamenti pedonali in quota. 6 Fognature e asfaltature a Noventana C Portale di videosorveglianza su via Valmarana A nche il varco di ingresso al nostro paese da Ponte di Brenta è ora dotato di un portale di videosorveglianza. Questo sistema permette di poter controllare e registrare gli accessi di vetture segnalate dalle varie forze dell’ordine, verificare se i mezzi sono in regola con l’assicurazione e vigilare in generale sulla viabilità. Tutte le immagini sono monitorate presso la centrale operativa dislocata negli uffici della Polizia Locale. 7 L’AMMINISTRAZIONE INFORMA onclusi a Noventana i lavori di posa in opera delle condotte fognarie, realizzate da Etra, sulle ultime vie ancora sprovviste di questo servizio. Dopo i disagi dovuti ai lavori, ecco finalmente le asfaltature. Dedicata una via a don Broetto una persona innamorata di Noventa L unedì 1° giugno si è svolta la cerimonia di intitolazione di una nuova via a don Giancarlo Broetto, che fu cappellano tra il 1965 ed il 1976 nella parrocchia di Noventa. Negli undici anni di presenza come sacerdote e come insegnante di religione nella scuola media ha inciso significativamente non solo sulla comunità cristiana ma anche in campo civile, trasformando il patronato parrocchiale da luogo di ricreazione e pratica sportiva in autentico centro di educazione e cultura, in cui si coltivava con attenzione anche la formazione all’impegno civico, in anni difficili per l’intera nazione. Fu promotore del risveglio culturale della comunità che si tramutò in una significativa e formativa esperienza di vita per molti, giovani e meno giovani. Di solida formazione culturale, non di- sgiunta da profondo senso di realismo, dotato di un carattere positivo e capace di trasfondere entusiasmo, fu anche grande e sensibile appassionato di arte, intessendo conoscenze e coltivando fedeli amicizie con artisti contemporanei. Come “innamorato di Noventa” si fece promotore di ricerche storiche locali e fu coautore della pubblicazione “Noventa Pagine di Storia”, che egli volle fortemente fosse realizzata nei mesi successivi alla sua partenza (1977) come autentico omaggio al paese. Grazie a questo libro i cittadini furono aiutati a riscoprire e vedere con occhi curiosi, ma attenti e rispettosi, il grande patrimonio storico-artistico e architettonico di Noventa. Morì a Sarmeola di Rubano il 13 ottobre 1998. Come è stato ribadito più volte nei vari interventi durante la cerimonia di inau- gurazione, i nomi delle nostre strade devono ricordare non solo chi ha fatto la storia “dei libri di testo” ma anche chi ha fatto parte della nostra storia locale. Con questa scelta si è voluta ricordare una figura che ha fatto riscoprire Noventa ai propri cittadini, gettando un seme che continua a germogliare e a dare frutti verso una crescente sensibilità, attenzione, cura e promozione delle peculiarità del nostro comune. L’AMMINISTRAZIONE INFORMA IL REPERTO DEL PONTE Durante gli scavi di sistemazione degli argini del bacino fluviale è stato recuperato un blocco di mattoni ancora ben connessi tra loro, certo della struttura del vecchio ponte in pietra. Verosimilmente costituiva una porzione dello zoccolo di fondazione, nel punto in cui la spalla iniziava la sua elevazione. Il reperto è di notevole interesse storico perché è l’unica traccia esistente rimasta dell’antico ponte medievale. Il reperto, ripulito e consolidato affinchè non si sfaldi, verrà posizionato all’incrocio tra Via Argine sinistro Piovego e l’ultimo tratto di via Roma, in una apposita isola di separazione della viabilità che ne evidenzi con una certa enfasi il significato e la memoria del luogo. Questa soluzione ci permetterà di creare una sistemazione viaria più funzionale e decorosa in quel punto di connessione tra le due vie. Non dobbiamo dimenticare inoltre che da diverso tempo le sommità dei nostri argini sono entrate nel sistema dei percorsi ciclabili di Padova e del bacino termale. Sono una via obbligata per chi vuole proseguire verso la riviera del Brenta e la laguna di Venezia. A questo possiamo aggiungere il fatto che molte persone utilizzano i nostri argini per momenti di attività fisica o per semplici e piacevoli passeggiate. Questo intervento ci offre l’occasione sia per riordinare e dare maggior sicurezza a tutte le mobilità deboli come pedoni e ciclisti, sia per recuperare e promuovere i valori di questo luogo dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico. Il progetto prevede l’individuazione di un percorso ciclabile che parta dall’intersezione dell’argine sinistro con via Roma all’altezza del ponte sul Piovego e che scenda verso il borgo storico. L’Amministrazione Comunale intende provvedere alla sistemazione del capitello votivo ubicato in via Noventana, in corrispondenza dell’incrocio con via Cucchetti, danneggiato a maggio 2013 a seguito di un sinistro stradale, e in attesa del nullaosta da parte della soprintendenza. L’infelice posizione del manufatto comporta un alto rischio di urto e danneggiamento da parte dei veicoli in manovra. Il progetto di restauro prevede anche un lieve spostamento del capitello e la riorganizzazione del luogo mediante la costruzione di un percorso pedonale che permetterà una migliore visibilità dei veicoli in uscita da via Cucchetti oltre a una maggior sicurezza per i pedoni. Non è nota la datazione precisa del capitello. L’adiacente edificio rurale risulta individuato già nel catasto austriaco (1837) mentre la datazione del capitello viene stimata intorno agli anni ’30 – ’40. Il capitello commemorativo a Sant’Antonio è stato da sempre curato dalla parrocchia di Noventana la cui Chiesa risale al 1933. 8 dato dai verdi prati e dalla lussureggiante quinta del parco di villa Vendramin Cappello Collizzolli. L’installazione è a cura di Enrico Marcato, artista padovano che dal 2012 è diventato celebre grazie a una sua vecchia idea: recuperare le vecchie bricole della Laguna che andrebbero distrutte e donare loro nuova vita facendone delle opere d’arte vere e proprie. Un recupero artistico che si lega al territorio Veneto ed è diventata opera concreta per la prima volta con l’installazione in Borgo Altinate, a Padova, di otto bricole colorate. Da allora Marcato partecipa a varie mostre, sia collettive che individuali, le ultime a Burano, Dolo, Verona e Milano e ha in progetto di allargare i suoi confini oltre Oceano, a New York e Miami. L’installazione di Noventa, per come è stata concepita e studiata, vuole dialogare con la storia, il paesaggio e i colori del luogo in maniera raffinata ed elegante come il contesto che le ospita. L’installazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione di diversi sponsor ai quali va un vivo ringraziamento. Nella prima parte dell’estate sono già state realizzate una serie di iniziative, come la proiezione di un interessante documentario che testimoniava la vita dei barcari, la conferenza in villa Valmarana dal titolo “Brenta e Piovego nel tempo: il disegno dei confini comunali tra alluvioni ed interventi umani”, un domenica in battello sul Piovego e una seconda conferenza durante la Festa del Redentore sul Piovego. La conclusione di questo percorso sarà la mostra in villa Valmarana a cavallo dei mesi di settembre ed ottobre, dal titolo “Dal Costa al Cherubini: immagini storiche del paesaggio del Brenta e del Piovego”. Un’occasione per vedere le immagini e le trasformazioni del nostro territorio lungo i due corsi d’acqua dal 1700 ad oggi. I l grande interesse manifestato dai cittadini durante una serie di manifestazioni del 2014 (Giornate Fai di Primavera 2014, FAI MARATHON 2014 e le serate denominate “La storia di Noventa al Chiar di Luna”), che hanno permesso a molti cittadini di riscoprire e conoscere la storia del nostro territorio, e il fatto che nel 2015 l’Italia è diventata protagonista mondiale con l’EXPO di Milano e con la 56° edizione della Biennale Internazionale d’Arte Venezia, e un evento del tutto locale come i 25 anni del “Redentore del Piovego”, hanno fatto individuare nel motivo dell’acqua il filo conduttore per una serie di incontri per ritornare a parlare della storia di Noventa. È nata così l’idea di un’estate che parli di “Noventa e i suoi corsi d’acqua”, con lo scopo di riscoprire il ruolo importante che la Brenta e il Piovego hanno avuto per la conformazione urbanistica e paesaggistica del paese. Simbolicamente, il collegamento tra il Piovego e la Brenta è rappresentata dall’installazione artistica delle BRICOLE in PIAZZA. Le bricole, rivisitate artisticamente, escono dalla loro sede naturale che è l’acqua per diventare, esposte in piazza a Noventa, un simbolico tracciato di congiunzione tra i due corsi d’acqua. Esposte per circa tre mesi, queste undici “torri di colore” hanno un palcoscenico eccezionale Noventa Padovana 2.0 G razie al finanziamento ottenuto dal bando regionale “Veneto Free Wi-Fi” l’Amministrazione, tramite l’assessorato all’Informatizzazione dell’ente, ha potuto ampliare le aree Wi-Fi pubbliche e gratuite ottenute grazie alla con-venzione stipulata con Ne-t Telerete Nordest s.r.l. Ad oggi quindi, i cittadini potranno collegarsi gratuitamente ad internet con i propri smartphone, tablet e pc portatili nelle seguenti aree: Piazza Europa, Municipio, Biblioteca Comunale, parco “Gelsi”, auditorium Scuola Media “G. Santini”, Centro Anziani, Centro Civico “Brugnolo”, Percorso Vita di via Cellini. Per quanto riguarda invece la copertura in fibra ottica del territorio, Noventa Padovana è uno dei pochi Comuni della Provincia di Padova ad avere le dorsali principali (via Cappello, via Roma, via Risorgimentovia Valmarana, via Noventana) in cui passa la fibra. Rimane ancora scoperta la zona critica di via Marconi e del primo tratto di via Noventana su cui però Telecom, che avrebbe dovuto completare i lavori ancora un anno fa, sta intervenendo in questi giorni. Comunque su queste questioni sarà anche interessante capire quali sono i piani governativi in proposito, perché le aziende private non investono se non sono sicure di rientrare dei soldi spesi. Si parla a livello nazionale di ENEL come società incaricabile per portare la fibra fino in casa a tutti i cittadini entro il 2020, rispettando gli impegni europei. In ogni caso esistono soluzioni alternative e altrettanto valide per i cittadini sprovvisti di ADSL, numerose aziende forniscono connettività senza fili con diverse tecnologie (Wi-Max e hiperlan ad esempio) ai privati. L’importante è guardare non solo ai prezzi ma anche alla velocità di connessione, preferendo il gestore che garantisce il miglior rapporto qualità-prezzo. 9 L’AMMINISTRAZIONE INFORMA Bricole in Piazza Lo sportello Esperia Prosegue da ormai quattro anni l’attività dello sportello legale, fiscale, condominiale e ambientale, organizzato dall’associazione Esperia in collaborazione con l’assessorato all’Educazione alla Pace e ai Diritti Umani. Sono stati quasi trecento i casi seguiti finora, che testimoniano come il servizio stia svolgendo una funzione fondamentale di vicinanza e di assistenza da parte dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini in difficoltà o che semplicemente hanno dubbi da chiarire e vogliono acquisire consapevolezza dei propri diritti. Lo sportello è aperto il sabato mattina presso il centro civico “Brugnolo”, a seguito di prenotazione da effettuare nel pomeriggio del giovedì. Per maggiori informazioni sono presenti volantini sia in Municipio sia presso i Servizi Sociali. La convention di giochi NOVA LUDIC A L’AMMINISTRAZIONE INFORMA Si è conclusa a febbraio la quarta edizione della convention di giochi da tavolo e di ruolo “Nova Ludica”, organizzata dall’assessorato alle Politiche Giovanili, che raduna ogni anno a Noventa Padovana decine di appassionati. Hanno partecipato molti autori di rilievo nazionale che hanno presentato in anteprima le loro creazioni, in attesa di essere pubblicate e vendute al pubblico nei prossimi mesi; si sono svolti tornei di vari giochi, come ad esempio quello del gioco di carte non collezionabili Android Netrunner. Ma è stato soprattutto un weekend dove tante persone, di Noventa ma provenienti anche da fuori provincia e regione, hanno potuto incontrarsi e divertirsi insieme in modo alternativo, anche grazie alla ampia gamma di giochi messi a disposizione gratuitamente dalle associazioni Asgard e Tana dei Goblin Padova. Prossimo appuntamento in calendario sarà a dicembre per l’edizione invernale, di una sola giornata, che verrà ospitata all’interno di uno degli esercizi di ristorazione del territorio. Per rimanere aggiornati si può visitare il sito internet http://novaludica.jimdo.com o seguire la pagina facebook della convention. Via Col Moschin, 3 Padova Tel. 049.680303 www.coislha.it [email protected] GESTIONE DEL SISTEMA ALBERO POTATURE TRADIZIONALI E CON LA TECNICA DEL TREECLIMBING CONSOLIDAMENTI ABBATTIMENTI MESSE A DIMORA CONSULENZE 10 A proposito di potature N 2 giugno 2015 Festa della Repubblica La magica atmosfera venutasi a creare la sera del 2 giugno 2015, quando le luci di Piazza Europa hanno fatto a gara con quella della luna, per ammantare il “tricolore” di emozionante bellezza... Allestimento del “tricolore” a cura dei volontari Renzo Granziero e Michele Rizzi con il supporto di Bruno Chillon. Foto di Maila Bertoli 11 L’AMMINISTRAZIONE INFORMA oventa Padovana è molto apprezzata per la quantità e la qualità del verde di cui dispone. Molto di questo verde è privato, basta ricordare i parchi delle numerose ville storiche. Ognuno, con il proprio giardino, contribuisce ad arricchire il patrimonio arboreo e la qualità dell’ambiente del nostro comune. Spesso tuttavia si vedono interventi di manutenzione alquanto aggressivi e, come dimostrato dalle nuove tecniche e ricerche sulle potature, nel medio periodo non convenienti sia sotto l’aspetto economico che di salute e bellezza della pianta. L’illustrazione allegata spiega chiaramente questi concetti. Più la potatura è fatta in maniera corretta il che equivale spesso ad andare contro una metodologia molto diffusa e radicata ancora in tanti operatori - più l’albero cresce in maniera armoniosa, sana e con la necessità di meno interventi nel tempo. Un modo per migliorare ulteriormente e la gestione e la qualità del verde nel nostro comune. È ripartito D il Sole Blu alla scorsa primavera è ripartito a Noventa Padovana il servizio per l’infanzia “Il sole blu”. Da oltre 10 anni la giunta comunale si impegna a mantenere questo servizio, volto alla promozione del benessere e alla prevenzione del disagio di bambini, adolescenti e famiglie residenti a Noventa padovana o frequentanti le scuole del territorio. Il Sole Blu, gestito principalmente da alcuni psicologi di Associazione “Genitorialità”, vuole fornire interventi tempestivi e puntuali laddove si presentino situazioni critiche o di disagio evolutivo che riguardino famiglie e minori. In linea con le correnti direttive in materia di tutela dell’infanzia, viene data molta importanza alla rete formale ed informale in cui il bambino è inserito, riconoscendo che la salute del minore passa inevitabilmente attraverso le diverse condizioni ed opportunità offerte dai contesti che lo circondano, che devono configurarsi come condizioni ed opportunità di crescita. Promuovere la salute del bambino, quindi, significa fare degli interventi di rete atti a coinvolgere la famiglia, la scuola e le diverse Istituzioni socio-sanitarie ed educative. In particolar modo il servizio, completamente finanziato dal Comune, offre sia servizi diretti alle famiglie, come lo sportello di consulenza a genitori e ad adolescenti, sia servizi mediati dalla scuola, come la costruzione di progetti complessi basati sui bisogni specifici emersi (i progetti possono prevedere momenti di osservazioni del gruppo classe, consulenza agli insegnanti, interventi diretti nel gruppo classe o con i genitori). A fianco a questi servizi, sono offerti alla cittadinanza alcuni momenti di riflessione e confronto. iNei diversi anni di attie vità sono state proposte svariate attività, tra le quali possiamo evidenziare: cineforum (proposta di film inerenti infanzia e adolescenza), percorsi serali rivolti ai genitori, spettacoli teatrali rivolti alle famiglie e ai bambini, momenti aggregativi rivolti agli adolescenti…. L’accesso ai servizi è gratuito per le famiglie, le attività di sportello sono svolte su appuntamento, per info contattare i numeri: 388 877 15 73 - 349 398 11 52. Risponderanno le psicologhe dell’associazione ed è possibile lasciare un messaggio in segreteria. L’AMMINISTRAZIONE INFORMA Le Associazioni si incontrano.... L’amministrazione ha attivato un tavolo di confronto con le associazioni che si occupano di persone con disabilità presenti nel nostro territorio. Obiettivo è quello di creare rete, unire competenze e professionalità, aprirsi al territorio in maniera più ampia per rispondere ai nuovi bisogni. Villaggio Sant’Antonio, Progetto Insieme, Arcobaleno, Il Giardino di Alice... tutte hanno risposto presentando alcune proposte di lavoro di rete e di presenza sul territorio, anche lavorando con l’Istituto Comprensivo “G. Santini”, l’associazione Genitori appena costituita e quindi anche con e per gli alunni delle nostre scuole. Tre momenti “forti” di presenza delle Associazioni sono stati: ✔ Il 25 aprile, nel Parco della Fornace di Noventana dove si è svolto un mini torneo di calcetto con grande partecipazione ed entusiasmo; ✔ La festa della famiglia proposta negli spazi verdi interni al Villaggio S. Antonio domenica 24 maggio; ✔ La Festa del Volontariato del 2 giugno. In autunno inizierà una progettualità condivisa, anche in vista della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, istituita dall’Onu nella giornata del 3 dicembre. Avviato al Villaggio il Centro estivo “Progetto Estate insieme 2015” è il nome del centro estivo per ragazzi con disabilità dai 14 ai 18 anni, aperto a coetanei che si sono messi in gioco come volontari, gestito per sette settimane dal 16 giugno al 31 luglio. Questa prima esperienza è stata molto positiva e segnerà l’inizio di un percorso da sviluppare certamente nei prossimi anni. 12 Politiche abitative Edilizia popolare Locazioni su libero mercato Nel prossimo mese di settembre l’Amministrazione Comu- L’Amministrazione Comunale è in attesa di siglare un acnale consegnerà ufficialmente nove alloggi di Edilizia Popo- cordo con le associazioni inquilini e proprietari che preveda lare, realizzati dall’ATER di Padova, ad altrettante famiglie la possibilità per il cittadino di stipulare “contratti a canone di Noventa Padovana che da anni partecipavano al bando concordato”. Tale possibilità è stata estesa ai comuni, tra cui pubblico per un’eventuale assegnazione, in grado di dare Noventa Padovana, per i quali negli ultimi cinque anni è risposta alla loro emergenza abitativa. stato riconosciuto lo stato di emergenza a seguito di eventi Uno degli alloggi, nel rispetto dei “criteri di riserva”, verrà calamitosi. assegnato ad una persona con disabilità in quanto idoneo Si potranno quindi stipulare contratti d’affitto concordati ad accogliere un portatore di handicap. (anche trasformando quelli in corso) e quindi agevolare Gli alloggi sono sorti in un’area di proprietà comunale in i conduttori attraverso un canone agevolato con cedolare via Cesare Battisti (zona Oltrebrenta), venduta nel 2009 a secca del 10% ed esenzione dal pagamento della tassa di un prezzo simbolico all’ATER di Padova, proprio per favo- registro e dei bolli. rire la costruzione di un’edilizia rispondente alle esigenze emergenti di alcuni nostri residenti. Pur appartenendo ad un’edilizia popolare, gli appartamenti sono confortevoli e rientrano nella tipologia di costruzione a basso consumo energetico. Con queste assegnazioni si riuscirà a dare un po’ di respiro alla graduatoria d’attesa formata La scuola di italiano per da circa 60 nuclei famigliari che hanno presenstranieri a Noventa tato domanda. Sempre a settembre sarà avviato un nuovo bando per la costituzione di una nuova graopo il primo anno di sperimentazione, a ottobre del 2014 ha preduatoria nel caso fossero messi a disposizione so ufficialmente avvio nel nostro comune la scuola di italiano per dell’ente locale, da parte dell’Ater, ulteriori alstranieri “Penny Wirton”, sotto la guida della prof.ssa Enrica Ricciardi e loggi anche per effetto di rilasci a vario titolo. grazie al lavoro gratuito di 21 Per ulteriori informazioni si può contattare la sig. volontari. A inaugurarla uffira Tosca Bertin presso al settore Servizi sociali. cialmente è stato il suo fondatore, il prof. Eraldo Affinati. La scuola ha come riferimento, per il comune, la dott.ssa Gli uffici del Settore Nilla Caiati del settore Servizi sociali. politiche sociali sono aperti Gli incontri si sono tenuti il martedì e venerdì mattina nell’aula studio della Biblioteca comunale il lunedì e merdalle 8.30 alle 12.30 coledì mattina e il lunedì sera e il giovedì pomeriggio per rispondere alle varie esigenze degli alunni. Novanta sono state le dalle 15.00 alle 18.30. ore di lezione, rivolte ai cittadini stranieri residenti, da novembre 2014 ad aprile 2015. Gli studenti iscritti sono stati 27, provenienti da Bangladesh (8), Marocco (4), Albania (3), Bosnia, Sri Lanka, Moldavia, Gran Oltre al responsabile di settore, Bretagna, Iran, Libia, Romania, Spagna, Venezuela, Cina, Giappone. dott.ssa Valentina Favaron, Alcuni studenti hanno frequentato più volte, approfittando delle optre sono le figure di riferimento: portunità orarie, tanto che si sono creati veri e propri gruppi di apprendimento e approfondimento. La Penny Wirton di Noventa Padovana ha accolto anche mamme con bambini piccoli che venivano seguiti dagli l’assistente sociale, stessi volontari. dott.ssa Beatrice Della Mattia, Per il prossimo anno sono previsti, oltre ai periodici incontri con i votel. 049 8952132; lontari, anche visite guidate alla città di Padova, scambi culturali e una conoscenza più mirata del nostro territorio. Verrà riproposta la festa di chiusura, che quest’anno si è svolta nel parco di villa Breda con picla collaboratrice e psicologa, nic multietnico, musica, dott.ssa Nilla Caiati, visita guidata al parco e alla villa. Sicuramente tel. 049 8952134; un’esperienza positiva per i risultati raggiunti e l’assistente amministrativo, per i legami che si sono sig.ra Tosca Bertin, creati. Voci dalla Penny Wirton n tel. 049 8952133. Arrivederci quindi ad ottobre 2015. 13 L’AMMINISTRAZIONE INFORMA D TEATRO al Centro Civico “Brugnolo” “Città Invisibili” - sezione musica ha voluto sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura e al gusto musicale, portando all’interno della scuola un contatto diretto con la musica vocale e corale: e classi II e III della Anna Frank hanno sperimentato in classe una lezione di canto a cappella col gruppo HONOLULU QUARTET. Il 17 maggio sul palco della Sala Carraresi della Fiera di Padova, il risultato di questo progetto, la Rassegna di canto corale “Suoniamo la voce” dove i bambini e ragazzi hanno eseguito dei brani a cappella senza accompagnamento strumentale. L’AMMINISTRAZIONE INFORMA Maggio 2015 LETTURE ANIMATE DEL GRUPPO LETTORI VOLONTARI Grazie infinite da parte dell’amministrazione comunale al gruppo volontari che tutti i mercoledi e sabato di maggio hanno intrattenuto GRATUITAMENTE adulti e bambini #LOGICO Cesare Cremonini Tribute Band ERNESTO FAVARETTI, artista di Noventa, spiega ai bambini come sono nati i suoi Pinocchi in legno! HAVANA CLUB IN CONCERTO Cover Vasco Rossi Festa in fornace 31 maggio NOI NON BUTTIAMO AIUTIAMO Le seconde della scuola Anna Frank vendono giocattoli usati per acquistare una tv per la scuola, che poi hanno consegnato alla preside, il giorno 10 giugno; da un’idea dell’alunno Piergiorgio. Cultura C ulturra a e sspett spetta sp spettacoli pett ttacoli a N Noventa Novent ov o ove v ve enta FANFARA dei BERSAGLIERI di Padova Un viaggio per immaginii Un DANZE ETNICHE E POPOLARI CON L’ASSOCIAZIONE ANTICO CERCHIO Martedì 15,30 - 19,00 Mercoledì 21,00 - 23,00 Giovedì 15,30 - 19,00 Sabato 9,00 - 12,30 15,30 - 19,00 Giovedì 15,30 - 19,00 / Sabato 9,00 - 12,30 14 Con NOVENTA C ome annunciato già nei mesi scorsi l’amministrazione sta lavorando in maniera serrata per creare all’interno degli spazi dell’ex Scuola Elementare Galilei di Via Roma nuovi e potenziati spazi destinati al nuovo distretto sanitario dell’ULSS 16 (attualmente sopra la biblioteca comunale) e soprattutto alla medicina integrata di gruppo. La scelta di destinare l’edificio ex Scuola Galilei deriva da due esigenze: attuare anche a Noventa le direttive della Regione Veneto in merito alla realizzazione della medicina generale integrata di gruppo che dovrebbe superare e migliorare in efficienza il tradizionale presidio territoriale dei medici di famiglia e mantenere la presenza del distretto sanitario offrendo spazi più ampi e servizi più accessibili all’utenza. La medicina generale integrata di gruppo consiste in una forma associativa di medici di base presso un’unica sede che per Noventa è stata appunto individuata presso l’ex Scuola Galilei di Via Roma. Dopo alcuni anni di lavori preparatori infatti, il 4 marzo scorso, la Regione Veneto ha firmato un protocollo di intesa con i sindacati dei medici di base, che prevede lo stanziamento di circa 100 milioni di Euro in quattro anni per l’allestimento in Veneto, a livello territoriale, di equipes di medici di medicina generale capaci di garantire in unica sede, a rotazione, almeno 12 ore di assistenza quotidiana ai pazienti, sette giorni su sette. Mentre per le ore serali e notturne l’assistenza sarà assicurata dai medici di guardia che riceveranno i pazienti negli stessi ambulatori utilizzati dalle ore diurne dai medici di base che comunque manterranno anche i rispettivi ambulatori dislocati nei vari quartieri. Oltre agli ambulatori del distretto ULSS e della medicina generale di gruppo vi è anche l’intenzione di assegnare alcuni locali all’Istituto Oncologico Veneto (IOV). Se la Regione fornisce il layout per la tipologia dei servizi sociosanitari I’Amministrazione Comunale ha il compito invece di rendere fruibile l’ex edifici scolastico che sarà quindi oggetto di una profonda e sostanziale ristrutturazione. Il progetto prevede di ricavare nell’edificio ben sedici locali oltre ai bagni. Rispetto alla situazione attuale i locali risulteranno più spaziosi, meglio illuminati e serviti da ampie sale d’attesa. I locali della medicina di gruppo saranno previsti al piano terra dove si prevede la realizzazione di sei ambulatori alcuni dei quali utilizzabili come segreteria/front-office o ambulatorio isolato sterile. Al piano terra è stata riservata una zona per quattro ambulatori riservati eventualmente allo IOV che avranno la possibilità di usufruire dell’infrastruttura tecnologica dell’intero edificio oltre che di collaborare con le altre strutture sanitarie del centro. Sempre al piano terra nell’ala opposta è stata individuata una saletta conferenze, nella quale organizzare corsi di prevenzione e attività di divulgazione sul tema della salute. L’attuale sede del Distretto Sanitario ora ubicato al piano primo della biblioteca comunale sarà trasferito andando ad occupare tutto il primo piano dell’ex scuola. Rispetto alla situazione attuale i locali saranno più spaziosi, meglio illuminati e serviti da ampie sale d’attesa. È prevista anche la realizzazione di una terrazza rialzata prospiciente l’edificio su tutto il fronte verso il prato antistante, tale spazio sarà servito da rampe su entrambi i lati per permettere un’agevole fruizione degli ingressi alle persone con ridotte capacità motorie. L’edificio sarà completamente ristrutturato per la parte impiantistica attualmente obsoleta e non adatta alle nuove funzioni previste, mentre la parte strutturale dell’edificio non sarà oggetto di grandi interventi per adeguarla ai nuovi spazi, ma dovrà comunque rispondere alle più recenti normative antisismiche ed relative all’efficienza energetica con eventuali interventi edilizi. Saranno realizzati ex novo 4 blocchi bagni, un impianto di ascensore e tutti gli ambienti interni verranno ristrutturati con rifacimento dei pavimenti, dei controsoffitti e di tutte le opere interne. Siamo convinti che una volta realizzata la Casa della Salute contribuirà ad elevare in maniera significativa l’offerta e la qualità dei servizi sociosanitari disponibili nel nostro territorio con importanti benefici in termini di prevenzione e qualità della vita dei nostri cittadini. 15 LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI La Casa della Salute: un investimento per il benessere della nostra comunità. Il Gruppo Consiliare “NOVENTA VOLTA PAGINA” RIGUARDA ANCHE NOVENTA PADOVANA... LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI P Attenzione: queste nostre considerazioni non significano omofobia, anzi… Significano piuttosto essere in disaccordo sul tema delle adozioni e/o degli uteri in affitto e della fecondazione eterologa per le coppie gay, come pure essere contrari all’educazione dei bambini per autodeterminarsi nella scelta del proprio genere. Perché è con un uomo e una donna che la natura ci consente di procreare e di portare avanti la specie, perché i ragazzini hanno bisogno di punti di riferimento certi e non di confusioni, perché la scuola e lo Stato non si possono sostituire alle famiglie nell’educazione dei figli. Nell’ultimo Consiglio Comunale abbiamo posto un’interrogazione al Sindaco, agli Assessori e ai Consiglieri della maggioranza per sapere come si ponessero loro - in quanto Amministratori di Noventa - di fronte a tali temi, soprattutto nei confronti della teoria del gender quale argomento scolastico. (Ricordiamo che il neo sindaco di Venezia Brugnaro appena eletto ha eliminato dalle scuole i libri di fiabe raccontate in chiave omossessuale). A tale interrogazione l’Amministrazione ha preferito non rispondere. Nel Consiglio successivo abbiamo quindi presentato una mozione per impedire la teoria del gender come argomento scolastico e per contrastare l’azione legislativa nazionale su questi temi: TUTTI I CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA HANNO VOTATO CONTRO, motivando il voto con pretestuose scorrettezze nel nostro testo e sostenendo che la scuola non propone programmi se non autorizzati da insegnanti e genitori (peccato che, come abbiamo visto, in altri comuni questi progetti siano stati comunque avviati e che i genitori se ne siano resi conto solo in seguito!) L’Amministrazione evidentemente preferisce seguire le direttive politiche del partito che rappresenta e abbracciare senza indugio questa linea di pensiero. er questo numero di Proiezione Noventa abbiamo scelto di trattare un tema complesso e delicato che ci riguarda proprio tutti, al di là dei confini comunali, provinciali, regionali e persino nazionali, e divenuto oggetto di una serie di provvedimenti sia a livello europeo che nazionale. A Strasburgo, lo scorso 9 giugno è stata approvata la “Risoluzione del Parlamento Europeo sulla strategia dell’UE per la Parità tra donne e uomini dopo il 2015”. Tra i punti di questa risoluzione, che invoca giustamente i diritti per le donne e le minoranze e che dà fondatamente sostegno alla lotta contro la violenza sulle donne, i disabili ecc.., vi sono però anche articoli a favore: • della teoria del “gender” (teoria secondo la quale uno non è del sesso che è ma di quello che sceglie di essere); teoria che si vuole divulgare nelle scuole attraverso l’inserimento nella didattica, fin dalle scuole dell’infanzia, di modelli alternativi rispetto a quelli tradizionali uomo e donna; • delle famiglie gay; • dell’adozione e della procreazione da parte delle famiglie LGBT (lesbo-gay-bisexual-transexual, quindi attraverso l’utero in affitto o la fecondazione eterologa); Da chi è stato votato questo documento del Parlamento Europeo? Proposto da Maria Noichl del partito socialdemocratico, gli emendamenti e l’intera risoluzione sono stati approvati con il voto favorevole degli europarlamentari italiani eletti in quota 5 stelle, di quelli eletti in quota SEL e di quelli eletti in quota PD, e tra questi ultimi Zanonato, le renziane Simona Bonafè e Alessia Mosca, mentre gli europarlamentari di Forza Italia e della Lega hanno votato contro. Anche il Governo Italiano porta avanti in Parlamento un’azione politica di questo tipo, a cominciare dal disegno di legge Cirinnà, proseguendo con il disegno di legge Scalfarotto, per finire con la legge “Buona Scuola”, approvata da poco, che introduce surrettiziamente la teoria gender, tanto che il sottosegretario Faraone ha ammesso che l’obiettivo è far sì che “i ragazzi possano autodeterminarsi senza costrizione…”. In questa logica, in Italia già negli asili - per esempio - di Trieste (per non parlare dei casi di Venezia e Verona – tanto per rimanere vicino a noi) è stato introdotto con un finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia, governata dal vice segretario del PD Serracchiani, e con il consenso del Comune (sempre di centro-sinistra) il cosiddetto gioco del “rispetto”, in realtà basato sulla teoria del “gender”. Attraverso questo gioco, le bambine si travestivano da maschietti e viceversa, giocando al dottore per “rilevare la presenza di stereotipi di genere e educare i bambini alla possibilità di scegliere il proprio genere” (citato testualmente dall’opuscolo illustrativo del progetto)!! Abbiamo partecipato con oltre 1 milione di persone alla manifestazione a Roma del 20 giugno 2015 per il “Family Day”, contro la “teoria del gender” nelle scuole. GRUPPO CONSILIARE “NOVENTA VOLTA PAGINA” Tel.: 329 66 50 296 [email protected] - www.blogrobertatoffanin.it Il Capogruppo Roberta Toffanin - I Consiglieri Federica Piva e Sandra Giolo 16 INSIEME per NOVENTA LEGA NORD Noventa Padovana Il segretario del Carroccio Marcello Bano sostituisce il consigliere comunale di minoranza Ferdinando Cacco (ex candidato sindaco nel 2011). Una sostituzione dovuta agli impegni di lavoro internazionali di Cacco. La Lega Nord “Insieme per Noventa” e i cittadini ringraziano Ferdinando per l’impegno profuso in questi anni al servizio della comunità e il tempo dedicato per esprimere proposte utili agli altri, anche se spesso inascoltate. Il nuovo consigliere subentra nel segno della continuità del lavoro svolto da Cacco e dei princìpi cari alla Lega Nord: la famiglia, la sicurezza, il lavoro, il rispetto del territorio, il sociale e una visione avanzata e moderna nella gestione operativa della cosa pubblica. Ferdinando Cacco rimane al servizio del movimento fornendo la sua preziosa collaborazione dall’interno dell’organo direttivo della Sezione Lega Nord “Insieme per Noventa”. i progressisti al potere del paese di Noventa hanno un atteggiamento improntato sull’indulgente o sul poco interesse: basta assistere alla loro reazione durante un Consiglio Comunale quando si affrontano questi argomenti. La nostra è una ferma volontà di innovazione, della quale saremo interpreti, sapendo bene che il nostro mandato e il nostro operare supereranno le appartenenze partitiche e le storie personali di ciascuno di noi. Sarà l’Amministrazione del cambiamento, a partire dalla trasparenza, dalla partecipazione e dall’ascolto. E’ un obiettivo importante ma confidiamo nelle capacità riconosciute da sempre alle amministrazioni a guida Lega Nord nel definirle a ragione “amministrazioni del buon governo”. 1) Sulla ideologia GENDER si consiglia: UNISEX La creazione dell’uomo senza identità E. Perucchietti - G. Marletta Arianna Editrice e il sito www. giuristiperlavita.org. Vedi anche i riferimenti all’ideologia inseriti nella legge “Buona Scuola” approvata il 9 luglio 2015. Gruppo Lega Nord “Insieme per Noventa” Consigliere comunale Marcello Bano 17 LA VOCE DEI GRUPPI CONSILIARI CAMBIO DELLA GUARDIA IN CASA LEGA NORD FERMA VOLONTÀ DI INNOVAZIONE E OPPOSIZIONE AL PENSIERO UNICO “LOCALE” Desideriamo esprimere il nostro sincero ringraziamento e la profonda gratitudine a tutte le elettrici ed elettori residenti a Noventa Padovana per la fiducia e la preferenza data alla lista Luca Zaia Presidente che con 2.335 voti è risultata la più votata. Riteniamo questa vittoria un premio al lavoro svolto dal Presidente Luca Zaia e la sua giunta nel governare la nostra regione sia al messaggio della Lega Nord riguardanti le politiche europee e nazionali. In riferimento a questo riconoscimento ricevuto da parte degli elettori, la sezione Lega Nord di Noventa Padovana vuole assumersi la responsabilità amministrativa e proporsi alla guida del Comune di Noventa Padovana per i prossimi anni dopo le elezioni amministrative del 2016: per questo obiettivo riteniamo opportuno invitare tutte le forze politiche presenti sul territorio ad aderire a questo progetto civico. I principi fondamentali di aggregazione saranno ad esempio la salvaguardia sociale “prima” dei cittadini italiani, l’opposizione all’immigrazione incontrollata, il freno allo “statalismo” e alla “burocrazia” locale, la difesa della famiglia naturale con l’opposizione all’aberrante ideologia GENDER1), il ripristino della democrazia partecipata locale, la valorizzazione della storia e del popolo veneto, l’adozione di una gestione operativa avanzata e moderna della cosa pubblica. Su questi temi www.leganordnoventapadovana.it RENATO SCABORO, L’ULTIMO VASAIO? Artigiano e “torniante”, lavora la creta da quando era ragazzo «Spero che il Padreterno faccia smettere di piovere, per- ha trovato ben piantato e mi ha indirizzato al primo lavoro: ché con questa umidità non si lavora, e Lui non mi ha spaccare le zolle di terra che i camion trasportavano dalle cave. Ricordo che l’ambiente era pieno di ragazzi e ragazze, tutti inpagato la bolletta!» DALLA REDAZIONE R enato Scaboro è così, sempre spassoso e piacevole da incontrare nel suo laboratorio di maestro vasaio, per la precisione “torniante”, ovvero tra i pochi rimasti in grado di lavorare la ceramica con il tornio. Il suo elemento naturale è la “terra”, così la chiama semplicemente lui, che può intendersi per argilla, creta o tera créa, come dicevano i vecchi di Noventa; la terra che, mi fa notare, nel suo lavoro va incontro agli altri tre elementiaria, acqua, fuoco- per produrre l’opera. «Perché devo raccontarvi la mia storia, a chi può interessare questo mestiere, ormai? Una volta era importante, quando non c’erano i piatti e tutti andavano dal vasaio per ordinare boccali e ciotole. La minestra stava meglio nella ciotola: finiva tutto sul fondo e ti trovavi bene a tirare su anche l’ultimo goccetto. Ma oggi, quali sono i lavori importanti? Il meccanico, l’idraulico…» Seduta accanto a noi, la moglie Flavia, decoratrice dei vasi oltre che madre dei suoi quattro figli, sorride; e difatti Renato subito si rasserena e dà inizio con entusiasmo al lungo racconto delle sue avventure. «Quando sono nato mio padre lavorava i campi dietro l’Argine Destro del Piovego, poi ci siamo trasferiti sul Sinistro, vicino alla ditta dei Collizzolli – racconta – e lì ho trascorso tutta la mia infanzia. Mio fratello maggiore, Lino, che è scomparso da poco, era pittore e musicista, ma nessuno in famiglia si occupava della ceramica. Forse l’amore per la terra mi è nato quando io e altri ragazzini andavamo a giocare nelle zone paludose, le famose “Buse di Fanèco”, tuffandoci nudi nei fossi per non bagnare i vestiti; impastavamo il paltano e costruivamo delle specie di dighe per intrappolare i pesci, che poi consegnavamo alle vecchie signore. Con i soldi che ci lasciavano di mancia andavamo a divertirci alle fiere di Noventa». A quattordici anni Renato Scaboro perde la madre. «Ma ero giovane – dice – non sentivo quasi la sua mancanza: mi manca adesso! Ricordo che ero quello della famiglia che doveva restare a casa a sbrigare le faccende e andare a fare la spesa per comperare a mio padre, pover’uomo, le sue poche sigarette». Un giorno però capitarono in casa degli uomini, come allora succedeva spesso, in cerca di ragazzi che avessero assolto l’obbligo scolastico per avviarli al lavoro. «Al posto della solita fabbrica di scarpe, dove già lavoravano molti miei amici, mi proposero una bottega della ceramica. Sono partito così per la Guizza, che allora mi sembrava una località lontanissima, per entrare a far parte della scuola del professor Elio Schiavon, un grande artista, detto da tutti il barba. Non appena mi ha visto, mi daffarati con il traversone al collo; ero piuttosto intimidito». Barba Schiavon individua ben presto in Renato uno degli alunni più promettenti e gli fa percorrere progressivamente tutte le fasi del lavoro della ceramica: preparare la terra, confezionare i vasi a stampo, dipingere con gli ossidi, caricare il forno, preparare il “biscotto”, ovvero la seconda cottura dopo il bagno nel cristallino. E poi, finalmente, il tornio. «I primi torni non erano elettrici ma funzionavano con la famosa “ruota del vasaio”, tenuta da un perno, da far girare con il piede. Dovevi lanciarla, provando e riprovando fino a trovare la giusta forza della gamba, e nel frattempo stringere forte la terra per modellarla bene, darle il colpetto giusto: lì è incominciato il difficile! Era incaricato di insegnarmi un maestro di Firenze, molto bravo e paziente; ricordo che mi diceva, con il suo accento toscano: “Non disperarti, anche il boscaiolo non abbatte l’albero con un colpo solo”. Aveva realizzato un sacco di vasi e doveva insegnarmi a rifinirli, quand’ecco che è avvenuta l’alluvione di Firenze ed è dovuto partire in fretta, perché casa sua era finita sott’acqua: non l’ho più rivisto. Ma in compenso ho rifinito io tutti i vasi al barba, che è stato molto orgoglioso di me». Elio Schiavon considera Renato il suo migliore allievo e decide di indirizzarlo all’”università dei vasai”, Bassano del Grappa, dove le fabbriche di ceramica prosperano. Lì viene assunto immediatamente e conosce Flavia, che passa spesso in bicicletta a pochi passi dalla sua fabbrica, ed è considerata dal padrone una delle pittrici migliori. «Venivano tutti a cercarmi per comprare il ‘biscotto’, non faccio per vantarmi ma era la mia specialità. Quanti boccaletti avrò 18 fatto? Dico milioni. Io e Flavia ci siamo messi insieme, avrei potuto costruirmi la mia fabbrica da quelle parti, ma ho deciso di tornare a Noventa. Non trovavo un capannone, fino a quando il proprietario di questa vecchia casa non si è interessato al mio lavoro. Ed eccola qua, l’ho sistemata come i primi laboratori che ho visto a Nove, con il mio atelier al posto della stalla e l’abitazione della nostra famiglia al piano superiore». Renato lavora intensamente per soddisfare le esigenze di tutto il territorio ma qualcosa si deteriora nel corso degli anni Novanta. «Il nostro periodo d’oro è terminato con la guerra del Golfo. Il mondo arabo ci dava moltissimo da lavorare, richiedevano vasi giganti e dipinti in modo sontuoso. Ricordo la scena al telegiornale di un bombardamento su Bagdad: un uomo fuggiva reggendo un’anfora tra le mani, l’ho riconosciuta subito, era una delle nostre! Dopo quella guerra il mondo è cambiato: si è diffusa la produzione industriale di piatti e ciotole fatti con la pressa; neanche da paragonare con i risultati del tornio! Molte fabbriche hanno chiuso, tanti hanno perso il lavoro, la ceramica a Nove e Bassano non esiste quasi più». Anche il gusto delle persone è cambiato: «Una volta – aggiunge – mi chiedevano di arredare la casa con il portaombrelli o i piatti delle quattro stagioni, oggi prevale lo stile minimalista, con quegli arredamenti moderni che si trovano nelle grandi catene commerciali… Per non parlare della concorrenza cinese: non saremo mai competitivi con loro. Il nostro lavoro, in Italia, non è valorizzato, non esistono nemmeno più i titoli per specializzarsi come torniante nelle scuole d’arte». enato non si considera un artista ma solo un artigiano che segue degli standard per guadagnarsi da vivere; in realtà ha una sua dimensione creativa, nella quale ogni tanto può esprimersi e realizzare vasi alla maniera che piace a lui, soprattutto ora che è in pensione. Anche se, per modestia, non tira fuori nomi, ha collaborato con diversi pittori e scultori. «Quello con cui ho stretto una grande amicizia era Orlando Tisato: ci ha fatti conoscere don Giancarlo Broetto per realizzare insieme dei capitelli per la parrocchia di Sarmeola. Ha mangiato molte volte la nostra minestra e fagioli e ha dormito nel granaio, R naturalmente sdraiato sul pavimento. Credo che la nostra casa gli ricordasse la vecchia Noventa, con in più il forno, la ceramica che amava tanto e la possibilità di esprimersi liberamente. Ci chiamava il suo “presepe”. E ha realizzato per me la sua Madonna più bella, su un piatto che conservo come testimonianza del suo passaggio. Guarda gli occhi da birbante che ha il Bambinello!» Agosto sempre aperto! Parrucchiere per Uomo a Noventa Padovana dal 1983 Riceve anche su appuntamento 19 DALLA REDAZIONE Sofia Tisato ANGOLI DI MONDO, 30 ANNI DI SOLIDARIETÀ A Noventa dal 2003, nel 2015 la sede si è ampliata e il magazzino dell’equo solidale ha aperto al pubblico DALLA REDAZIONE T re decenni di impegno per la giustizia e l’equità sociale, quasi metà dei quali passati a Noventa Padovana in un capannone di via Martiri della Libertà 14. Li ha compiuti Angoli di Mondo, una realtà importante per il nostro territorio e per tutta la provincia padovana: decine di gruppi, parrocchie, associazioni, vengono infatti a Noventa ogni settimana per rifornirsi di prodotti del commercio equo e solidale che poi ripropongono nelle loro sedi. Per altri, invece, il magazzino è conosciuto per l’altra importante attività: il commercio di abiti e mobili usati, nonché di ogni genere di prodotto di seconda mano che sia riciclabile… Un servizio primario, soprattutto in un momento di crisi, e anche dall’alto valore educativo: è senza fine di lucro e con i proventi degli equi prezzi si dà lavoro a oltre una trentina di persone, alcuni dei quali proprio residenti di Noventa. Oltre a chi acquista, c’è anche chi porta e dona: un servizio anche questo che la comunità sembra apprezzare molto. L’associazione Angoli di Mondo è nata nel 1985 da alcuni volontari provenienti dalla comunità Emmaus (Abbè Pierre) di Padova per vendere abiti usati e piccoli manufatti di artigianato del Sud del mondo. Nel 1987 aprì il primo storico negozio, in riviera Mussato, rimasto aperto fino al 2011. Nel 1998 all’associazione si affianca la cooperativa sociale Angoli di Mondo per la gestione delle attività commerciali e l’inserimento lavorativo. Nel 2003 apre il magazzino di Noventa che diventa la sede del magazzino del Commercio Equo (ComES) e dell’Usato. «Eravamo un piccolo gruppo, pieno di entusiasmo, un po’ sgangherato – spiega uno dei fondatori storici, Beppe Martinello – ma con una intuizione: il commercio equo poteva diventare qualcosa di importante per le popolazioni del Sud del mondo. Oggi è una delle principali forme di cooperazione internazio- nale. L’attenzione all’ambiente, in particolare la raccolta dell’usato, è l’altro filone principale della nostra organizzazione». Oltre a Noventa, dove vi sono il magazzino del commercio equo e “l’emporio” dell’usato, Angoli di Mondo gestisce altri tre negozi: a Padova in riviera Tito Livio, in via Barroccio dal Borgo (Madonna Pellegrina) e in via Jacopo da Montagnana (Arcella); in provincia a Cittadella e Solesino. Da due anni la ristorazione “solidale”, sempre fatta con grande impiego di prodotti del commercio equo, ha portato all’apertura di Daltrocanto, pizzeria ristorante a Padova in via Bartolomeo Cristofori 12/A. Se questa è la faccia più conosciuta di “Angoli”, con i suoi negozi e gli stand immancabili in sagre e altre manifestazioni come le feste del volontariato, pochi forse sanno che esiste anche quella più culturale con un centro studi e di attività di educazione e sensibilizzazione nelle scuole e sul territorio. La novità di questo trentesimo anno, festeggiato il 14 giugno al Parco Fenice di Terranegra, è stata però l’ampliamento della sede di Noventa, resa possibile dall’affitto di spazi di un magazzino adiacente che si era nel frattempo liberato. Questo ha permesso di ripensare gli spazi, ampliando la sede espositiva e organizzando al meglio il magazzino. L’altra novità è stata l’apertura al pubblico del magazzino dell’equo e solidale, finora accessibile solo ai gruppi organizzati: il giovedì pomeriggio e il sabato mattina tutti possono recarsi ad acquistare i prodotti, solidali oltre che buoni, tra cui le ormai celebri banane fresche disponibili da settembre a giugno. Non va dimenticato l’angolo dei libri usati dove si possono trovare anche edizioni ormai rare. Il magazzino dell’usato di Noventa Padovana è aperto al pubblico martedì e giovedì dalle 15.30 alle 19.00, il mercoledì dalle 21.00 alle 23.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00. È possibile invece consegnare oggetti usati tutte le mattine dalle 9.00 alle 12.30. La bottega dell’equo e solidale è aperta il giovedì dalle 15.30 alle 19.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.30. Per gruppi anche in altri giorni su appuntamento, tel. 049 8931533, web: www.angolidimondo.it. Emanuele Cenghiaro • Ottici diplomati e ortottista • Montature delle migliori marche • Lenti da vista • Lenti da sole • Lenti a contatto • Soluzioni per lenti a contatto • Stampa foto digitali • Fototessera OTTICA MARIO srl Via F. Magellano 2 - Noventa Padovana (PD) Tel. 049 628614 - Fax 049 8957961 - Cell. 349 2341097 [email protected] ... perché anche l’occhio vuole la sua parte... e da noi trova la parte migliore! 20 L’ORIGINE DELLA FESTA DEL REDENTORE SUL PONTE DEL PIOVEGO Risale al secondo dopoguerra, quando nella zona vicino al ponte c’erano una balera e un ristorante soprattutto temevano gli effetti che si potevano produrre sui ragazzini, dediti a fare la guardia ai mezzi di trasporto degli ospiti (cavalli, biciclette, motocicli) e che, incuriositi, stavano a guardare le piroette dei ballerini sulla pista. E la “festa sul ponte”? Nasce con uno scopo di tipo “promozionale”: per dare maggiore popolarità al locale i promotori creano un evento facendolo coincidere con la Festa del Redentore a Venezia, nel terzo fine settimana di luglio. L’idea è forse suggerita da una preesistente tradizione locale in cui i contadini del luogo si riunivano spontaneamente per festeggiare quel giorno. Per il divertimento dei “la cuccagna”, pena la caduta rovinosa in acqua e la derisione dei presenti. Con la frequentazione della balera, la “festa sul ponte” prosegue fino alla fine degli anni ’50; poi, nei primi anni ’60, inizia il declino in termini di calo degli habitué. La circostanza decreta la chiusura della trattoria e della balera. Sono cambiati i tempi: con il “boom” economico le abitudini degli italiani divengono più raffinate. La “festa sul ponte” a Noventa scompare dal calendario e sono inutili i tentativi successivi di ripristinare i locali da parte di nuovi investitori. Tutto si conclude con l’abbattimento delle strutture per destinare l’area ad altri usi. La festa sul ponte rimane però un ri- Foto di Guido Nigrelli partecipanti si predispongono semplici attrazioni: un’imbarcazione (forse un burcio ma più probabilmente una chiatta) su cui staziona un’orchestra, luminarie generate con fuochi d’artificio disposte sulle due torri della chiusa e, infine, un palo della cuccagna. Quest’ultimo ha caratteristiche speciali: è formato da un palo con la “cuccagna” infisso verticalmente nell’acqua a qualche metro dalla riva dell’argine e una “passerella” che congiunge la riva al palo. La passerella è una trave di legno a sezione triangolare con un tubo in acciaio inserito longitudinalmente nel centro della sezione. Maestria, senso dell’equilibrio e doti da funambolo erano necessari a coloro che tentavano di raggiungere 21 cordo difficile da rimuovere. Coloro che hanno vissuto quei momenti di rinascita sociale, ad esempio i fratelli Bepi e Guido Borina che abitavano a ridosso della balera, non possono dimenticare le emozioni generate da quell’evento. Ed è Bepi Borina che nel 1990 ripropone agli amici nel paese il ripristino della “Festa sul ponte” con lo scopo di rinnovare un avvenimento da annoverare tra le tradizioni di Noventa Padovana. Da quell’anno, la Luna di stoffa rossa appesa al ponte nel giorno del Redentore diventa così il simbolo di una tradizione a volte svanita a causa delle vicissitudini del mondo ma mai dimenticata. Giovanni Schiavon DALLA REDAZIONE S e avete occasione di percorrere l’argine sinistro del canale Piovego (scavato all’inizio del XIII secolo), date forma alla vostra immaginazione e raffigurate nella vostra mente una trattoria e un dancing degli anni ’50. Iniziate il percorso dalla chiusa verso Stra: dopo circa 50 metri sulla sinistra, adagiata sul piano campagna, trovate una splendida costruzione del ’700. Ora immaginate di vedere, nei pressi, una costruzione destinata alla ristorazione: è la trattoria “Rota” con accanto un’ampia piattaforma sormontata da una cupola. Non ci sono muri a sostenerla e allora potete pensare, più che a un “dancing” nel senso moderno del termine, a una balera all’aperto in mezzo alla campagna e splendidamente illuminata di notte. Il nome era molto comune all’epoca: balera alla “Pergola”. Era gestita da due soci, Battista Spinello e Giovannin del “Casone” (residente a Legnaro, guarda caso “zona dei casoni”). L’anno non è ben definito ma sicuramente è uno di quelli del secondo dopoguerra: tra il 1945 e il 1950. Il desiderio della gente di ritrovare una vita sociale normale è prepotente: allontanare il rumore della guerra con il suono della musica e ricominciare a vivere momenti di spensieratezza è più importante, forse, delle difficoltà economiche del momento. Sicuramente ci sono ancora gli americani e le note di “I sing ammore” o “Mambo italiano” o “Sway Dancing” o “El negro Zumbon” o i Boogie Woogie o “Rock Around the Clock” fanno scatenare gli italiani nelle balere simili a questa sparse lungo la penisola. Pare che alla “Pergola” siano passati anche Gorni Kramer (direttore d’orchestra, compositore, fisarmonicista) e Natalino Otto (cantante, iniziatore del genere swing in Italia) portando il locale a una discreta notorietà, almeno per i residenti di Noventa e dei territori confinanti. Una fama mal sopportata dalle istituzioni ecclesiastiche locali che vedevano nella balera un luogo di costumi licenziosi non consoni ai dettami cattolici dell’epoca: A passeggio tra leVille, il nuovo modo Partner Istituzionali Partner comune Noventa Padovana Comune di Noventa Padovana Comune di Stra Confesercenti Camera di Commercio Padova Città d’Arte del Veneto Consorzio regionale di promozione turistica Cescot Veneto ASCOM Parco Scientifico e Tecnologico Galileo Confindustria Veneto SIAV Protezione Civile Pro Loco L’Altra Palestra – Sportville Mr Greg Filo Filò Dolce tentazione Each – Zeta P2 Terra Amica Erboristeria Il Fioraio Lucaffè Shop Comitato Fiera Acconciatori Maschili l’Uomo Nicole Studio ERRE Pan Bianco Lady Raffy Michelangelo Travel Bimbo&Co. Più Sport & Volley Enhance Adv Feeling Cafe Zulian Calzature Cantina italiana Destro Market Tomei Abbigliamento Associazione Peter Pan Prodet Belisi STO AGO RTO E AP per te anche le migliori Birre Artigianali Piazza Europa 30, Noventa Padovana - Tel. 049 8934829 - www.cantinaitaliana.eu - [email protected] di fare shopping a Noventa Padovana Partner comune Stra “Per i vostri giorni speciali, tante idee originali e personalizzabili per essere in assoluta sintonia con i vostri gusti, sorprendendo e deliziando chi le riceverà” La Bomboniera Gourmet di Protezione Civile Albanese SNC Mr Cialda Divino Kafè Calzaturificio Voltan Circolo Ricreativo Culturale Auser Consorzio Ambulanti Veneti, Dal Maso Roberto, Andre Favaretto Agenzia immobiliare Italcase Cartoleria Sbrizzai Pasticceria Zaggia Fioreria Nifra Villa Foscarini Rossi Consorzio Ville Venete Trinity House Unipersonale Rocca dei leoni – Ville Ducale Hotel Politecnico Calzaturiero Macelleria Gastronomia Coi Nadia Zinato Macelleria Estetica Profili Borgo Bontà Autofficina Rigato Osteria del Baccalà da Linda w w w. s a l u s c a f f e . i t P.tta Giovanelli 48, Noventa Padovana (Pd) tel. 049 6226155 CONSULENZA DIREZIONALE: STUDIO ERRE® s.r.l. e-mail: [email protected] web: www.studioerre-srl.it Via Boccaccio, 5 35027 Noventa Padovana (PD) Tel.: 049.8933389 - Fax: 049.8957119 • • • • • • • • • Behavior Based Safety (B-BS) Sicurezza sul lavoro Innovazione di prodotto e processo Etica - D.Lgs. 231/01 Organizzazione Marcature CE Ambiente Qualità Certificato n. 1612 Formazione TRE PAESI CHIAMATI NOVENTA Nelle tre province di Venezia, Padova e Vicenza sorsero tre paesi con il medesimo nome: Noventa. In questo toponimo, sicuramente derivato dal latino “novus” ossia “nuovo”, c’era l’idea di un cambiamento. Un cambiamento che ebbe la sua massima espressione geografica nel nuovo continente chiamato America e nel nuovissimo chiamato Australia, dove esiste anche la Nuova Zelanda. C’è poi la Nuova Guinea, così come c’è Nuova Gorizia. Ecco allora Noventa di Piave, Noventa Padovana e Noventa Vicentina. N no si sarebbe fatta sulla linea del Piave: per questo motivo i bombardamenti austriaci rasero al suolo l’abitato, mentre la popolazione dovette abbandonare il paese. Alla fine della guerra i profughi ritornarono e, contro la volontà governativa, ne vollero la ricostruzione sui luoghi dove era sorto. Noventa di Piave si trova a 45 chilometri a Nord-Est di Venezia e ha una superficie di 18,07 kmq e si trova a 3 metri sul livello del mare, lungo la sinistra del Piave. Attualmente la popolazione è di 7 mila abitanti suddivisi nelle frazioni di Romanziol, Ca’ Memo e Santa Teresina. Una sola è la parrocchia, quella di San Mauro martire, retta dall’arciprete don Mario Rossetto e facente parte della diocesi di Treviso. N oventa Vicentina. Da Noventa Vicentina a Vicenza si percorrono circa 33 chilometri; il fiume Frassino lambisce a sud il territorio e fa da confine con la provincia di Padova, che dista solo 37 chilometri. Il territorio si trova a 14 metri sul livello del mare ed è orlato a Est dai Colli Euganei e a Nord Ovest dai monti Berici; tuttavia è pianeggiante e conta circa 9 mila abitanti. Foto di rossopadova.com DALLA REDAZIONE oventa di Piave. Costituita a Comune nel Regno italico di Napoleone Bonaparte nel 1806, Noventa di Piave perse in seguito però la sua importanza di fronte a San Donà (di Piave) che divenne sede di Distretto. Ma questa Noventa affonda le sue radici in un passato molto lontano: alcuni reperti archeologici ci riportano al primo secolo avanti Cristo. Tuttavia, l’importanza di questo territorio si afferma nella storia quando nel 996 un decreto imperiale consolida l’usanza che le sponde del fiume Piave ospitino un mercato, nel punto in cui il fiume cessa di essere navigabile, e dispone la creazione di un porto fluviale. Cento anni dopo, parte di questo territorio diventava feudo della famiglia Strasso per decreto dell’imperatore Enrico IV, mentre la sovranità temporale apparteneva al Patriarcato di Aquileia. Dopo i tentativi di impossessarsi del territorio da parte di Ezzelino da Romano, degli Scaligeri e dei Carraresi, nel 1405 Venezia estese la sua sovranità sulla terraferma includendovi la zona del Piave e assegnando la “podesteria” a Oderzo. Nei quattro secoli del dominio veneziano il porto fluviale di Noventa di Piave mantenne la sua importanza, coniugando con l’attività portuale il mercato dei cavalli, specialmente ungheresi. Quando nel 1797 Napoleone conquistò l’Italia settentrionale, il paese seguì le sorti di Venezia diventando francese fino all’arrivo degli Austriaci, che a loro volta ne mantennero la padronanza fino al 1866, quando furono sconfitti nella Terza guerra d’Indipendenza. Il plebiscito del 22 ottobre 1866 confermò l’ingresso nel Regno d’Italia e Noventa prese il nome attuale. A poco a poco, con lo svilupparsi delle comunicazioni, prima su treno e poi stradali, il porto di Noventa perse l’importanza che aveva avuto nei secoli precedenti. Tocca ora alla pagina più dolente: la distruzione del paese durante la Prima guerra mondiale in seguito all’avanzata degli austriaci nel 1917, dopo Caporetto. Il re Vittorio Emanuele III, contro il parere degli alleati francesi e inglesi, il 7 novembre di quell’anno decise, a Peschiera, che la resistenza dell’esercito italia- FOTO NOTIZIA FOTO NOTIZIA Autrice A Aut utri riicccee la ric la nnip nipote iip ipo pote po te Sofi SSoofi fia, a, il il volume volu lum um ume me ““Orlando Orl O rlan and a ndo Ti T Tisato isato - ll’uomo, isato ’u ’uo uomoo, ill pi uo pitto pittore” tto tt toore r è st re” sstato tta atoo pre p presentato seeennta ta ato ill 115 5m ma maggio aggioo nell sa ag salon salone lone nnobi lon lo nobile obile b di vil di vvilla iillla Val illa Va Valmarana almar arana a an nna a di di No N Noventa, oven v ta, a, il a, il 9 giu ggi giugno iuggno gnno a aii M Mu Musei use sei ei cci ei civici ivic iicci d dii P Padova a va ado a e iill 119 9 lluglio ug ioo a C ugl Catania. atania.. IIll 17 agosto to p to pro prossimo rossi ss moo verrà invece presentato (Pg), dove nostro concittadino ha ultimi anni della ver errrà r inv in vece ce pr ce rees ese sseentat ntta nta nt ato to in piazza za a Sp SSpello Spe peelllo llo (P Pg), g)), do d ovvee il il nos stro co onci ncitta nc citta ci t din ino h in a vvissuto isssuto ut gli u ltiimii ann ni d ell llla ssua u vit ua vita. 24 N oventa Padovana. La conosciamo bene, ma per illuminare coloro che forse ci leggeranno cerchiamo di darne un panorama storico e ambientale; per il primo si dirà che ha una storia molto simile a quella delle sue due coetanee (se così le possiamo chiamare) in cui spicca però la figura dell’imperatore Federico II di Svevia (1194-1250), la terza moglie del quale, Isabella d’Inghilterra, sorella del re Enrico III, vi abitò per un certo periodo dandovi probabilmente alla luce il figlio Carlotto (Peretti, 2010). Dopo lo scavo del Piovego (= canale “publicus”) nel 1209, il paese di Noventa si viene a trovare fra esso e la rettifica del Medoacus-Brenta (operata dagli Austriaci nell’Ottocento): quasi una piccola Mesopotamia che si diparte verso ovest da Stra e toccando quel territorio di Padova che va da Camin alla zona industriale della città capoluogo, fino a Ponte di Brenta. Come la Francia ha i castelli della Loira, il Veneto ha le ville della Riviera del Brenta, della quale Noventa Padovana ospita la prima provenendo da Padova, villa Giovanelli Colonna. Le altre grandi ville di Noventa sono villa Grimani Vendramin Valmarana, in cui dal 1909 al 2009 funzionò una residenza per sordomute con varie scuole annesse, e poi villa De Chantal Destro, villa Guzzoni Candian Del Pozzo, villa Morosini Antonibon, villa Vendramin Cappello Collizzolli, villa Loredan Gullini Saccomani, villa Manzoni, villa Baccanello Cappello, villa Todeschini. Ci sono poi altri palazzi minori tra cui quello degli Artico Cominotto, ora Tomei, ove abitò la figlia del giornalista Gasparo Gozzi. Fino al 1954 funzionò una linea ferrotranviaria della Società Veneta, che su questa riviera univa Padova con Malcontenta e Mestre e che a Noventa aveva tre fermate; ora la linea è sostituita da autobus. Al limite con Padova è attivo il casello autostradale Padova Est, da dove partono e arrivano grandi flussi autostradali che attraversano il paese. Noventa Padovana ha 11.264 abitanti; la sua giurisdizione si estende anche alla località di Noventana e alla successiva Oltrebrenta, in prossimità di Stra. L’esercizio spirituale è attuato da due parrocchie, quella dei Ss. Pietro e Paolo in via Roma, guidata da don Raffaele Marcolongo, e quella di via Noventana dedicata a S. Antonio e retta da don Dionisio Pegoraro. Nel paese sono ospitati un asilo nido, due scuole dell’infanzia comunali e una privata, una scuola primaria accentrata, la scuola secondaria di primo grado “G. Santini”, la scuola privata Inglese. Funzionano una casa di riposo, un centro anziani, due palestre comunali dove operano diverse associazioni sportive. I valori patriottici sono tenuti vivi dall’Associazione Combattenti e Reduci e dai Granatieri, che ricordano i 44 caduti nella Prima guerra mondiale e i 18 della Seconda, e i 7 morti per la Liberazione. L’esercizio della pittura è promosso dalla Bottega del Cigno e da Noventa Culturale, che si occupa anche di altri aspetti. Chi volesse approfondire, nella biblioteca comunale “Andreini” troverà il volume di Donato Gallo e Giancarlo Broetto “Noventa. Pagine di storia” (Conselve, 1977), che meriterebbe una riedizione, e il nuovo libro “Dal Portello a valle Millecampi” (Tracciati, 2015) curato da Emanuele Cenghiaro, direttore responsabile della presente rivista “Proiezione Noventa”. Luigi Perini DALLA REDAZIONE La storia di Noventa Vicentina è assai simile a quella degli altri che portano lo stesso nome, con una prevalente importanza della dominazione romana e di quella longobarda. Dopo la caduta di Venezia entrò a far parte del Regno d’Italia di Eugenio di Beauharnais e quindi finì sotto la dominazione asburgica. Dopo il 1866 entrò nel Regno d’Italia dei Savoia. La sede municipale è situata nel palazzo Barbarigo, meta di molti visitatori; anche altri palazzi di pregio sorsero nel periodo veneziano: Manin Cantarella, Arnaldi Prosdocimi, Albrizzi, San Floriano. Il teatro della Concordia del 1876, poi teatro Sociale e quindi cinema Modernissimo, ospita ora eventi culturali. Il duomo è dedicato ai Ss. Vito, Modesto e Crescenzia e custodisce importanti tele fra le quali spiccano quelle di Giovan Battista Tiepolo e di Domenico Campagnola. Due sono le parrocchie, una al centro del paese e l’altra in frazione Saline. Vi è un asilo nido comunale, due Scuole dell’infanzia comunali e una paritaria, due scuole Primarie e una Media. Una settantina le associazioni tra cui spiccano numerose quelle d’arma, ovvero l’Ancr (Combattenti e Reduci), Carabinieri, Alpini, Aviatori e Ampi. Una pubblicazione del Comune onora la memoria dei Caduti nelle due guerre mondiali. 25 IN VISITA ALLA TERRA NATALE DEI MIEI NONNI Gilson Antônio De Rossi e la sua famiglia dal Brasile a Noventa I l giorno 15 maggio scorso abbiamo avuto il piacere di visitare Noventa Padovana (PA), cittá dove nacquero i miei nonni Adamo De Rossi (7/5/1867) e Emilia Vettore (16/9/1872) e si sposarono (08/7/1894), come purê vari dei loro fratelli. Fu molto importante e gradevole per noi aver potuto realizzare il desiderio che avevamo da parecchio tempo! Il 8/3/1895 i miei nonni emigrarono in Brasile, dove poi nacquero 7 figli e molti discendenti. Dopo molto lavoro, fu a loro possibile visitare la terra natale e cosí rivedere parenti e amici. Ma nel viaggio di retorno al Brasile furono vittime del tragico naufragio della nave Principessa Mafalda che sucesse il 25/10/1927, gia prossimi ala costa brasiliana. Mia nonna avendo la precedenza cosí pure tutti i bambini Tutti noi abbiamo molto orgoglio della nostra origine italiana, e siamo molto grati per l’opportunitá di venire a Noventa Padovana. In questo giorno (15/5/2015) fecero parte del nostro gruppo i seguenti membri della famiglia De Rossi: Residenti in Brasile Gilson Antônio De Rossi - São Paulo-SP Maria Ignez Meyer De Rossi - São Paulo-SP Ana Cláudia De Rossi Almeida Lima - Goiânia-GO Ana Cristina De Rossi Teixeira Izzo - Fortaleza-CE Gabriela De Rossi Teixeira Izzo - Fortaleza-CE Residenti negli Stati Uniti d’America Ana Paula Rossi de Camargo - Walnut Creek-CA Daniela Rossi de Camargo - Walnut Creek-CA Juliana Rossi de Camargo -Walnut Creek-CA DALLA REDAZIONE n.d.r.: la redazione ha ritenuto di pubblicare questa lettera così come è stata scritta dal sig. De Rossi, senza interventi o correzioni al testo della nave, si salvó, ma il nonno come altri uomini, non essendoci posto nelle barche di salvataggio, morí. Cosí com lui si persero tutti i documenti il che rese difficile conoscere particolari dei loro registri. Fortunatamente l’anno scorso uma delle mie figlie fece um viaggio in Italia a passeggio com il marito e andó a Noventa Padovana. Prima di viaggiare peró ebbe contato (e-mail) con la signora Edi Duranti che poi ala fine fu la responsabile del ritrovamento in antichi registri dei certificati di nascita dei miei nonni, cosí pure del loro matrimonio. L’incontro di mia figlia com la signora Edi, il setembre 2014, fu marcato da forte emozione, motivando cosí questa nostra visita a Noventa Padovana. Nell’occasione della consegna, la signora Edi avrebbe detto a mia figlia: “Ora gia potete avere la storia della vostra famiglia!”. 26 CAPOEIRA A NOVENTA Foto di Ilaria Brotto e Carlo Busolin Il Centro di Capoeira São Salomão Asd di Padova, da settembre attiverà i suoi corsi nella ex scuola Galilei di Noventa Padovana Info: www.saosalomaocapoeirapadova.it 2 giugno 2015: il Prefetto di Padova, Patrizia Impresa, e il sindaco di Noventa Luigi Alessandro Bisato, consegnano il titolo di Cavaliere al Comandante dei Carabinieri di Noventa Padovana, Enzo Callegaro. FOTO NOTIZIE Via Valmarana, 20 NOVENTA PADOVANA (PD) Tel. 049 625278 www.allibardiimpresafunebre.com [email protected] Telefono: 049 9801689 • Cellulare: 347 8707600 web : www.gardez.i t mail: [email protected] • skype: gardez4skype1 27 DALLA REDAZIONE 25 Aprile a Noventa, con il sindaco e i rappresentanti dell’Ass. Combattenti e Reduci della Sezione di Noventa. DONNE E LAVORO: QUANTI OSTACOLI L DALLA REDAZIONE ’inserimento della donna nel mondo del lavoro ad oggi non ha ancora raggiunto la completa parità, forse perché per troppo tempo è stato considerato di complemento al lavoro maschile anche quando poteva essere svolto in modo autonomo ed efficace da donne. Nel corso degli ultimi vent’anni abbiamo assistito a un’epocale trasformazione della società, dove la conoscenza, con la tecnologia, la potenza, la velocità dei computer ha rivoluzionato la struttura delle imprese e di conseguenza del lavoro, soppiantando alcune specializzazioni: tutto questo ha anche dato luogo a disoccupazione in alcuni settori e a nuove professioni in altre. Stiamo vivendo una terza rivoluzione industriale che evidenzia la necessità di preparazione tecnologica, informatica e scientifica, dove vengono favoriti i knowledge workers. Già nel 1973 Daniel Bell, professore di sociologia ad Harvard, introdusse il termine di “Società post industriale” ipotizzando che essa non avrebbe soppiantato quella industriale, tuttora valida ed efficiente, ma fortemente modificata, dove c’è prevalenza dei “servizi”, termine con cui si intende una vasta gamma di attività legate alla produzione, ma autonome, indipendenti e di forte centralità. A questa terza rivoluzione industriale non ha però ancora fatto seguito la rivoluzione culturale del lavoro: non solo più preparazione della forza lavoro ma anche pari opportunità tra uomo e donna, in armonia anche con le leggi emanate in merito. Eppure oggi abbiamo personale femminile professionalmente molto valido, ambizioso, in grado di raggiungere e di gestire qualsiasi posizione, e ne abbiamo validi esempi in ogni campo: imprenditoriale, manageriale e politico. Il primo maggio è stata la festa dei lavoratori e mai come in questo periodo è emersa la precarietà del lavoro: un miraggio, un problema, dove le donne sono più penalizzate tanto che molte arrivano a rinunciare alla ricerca di un impiego. E questo soprattutto perché è radicato il pregiudizio nei confronti della maternità, considerata motivo di minore produttività e di frequenti assenze dal luogo di lavoro. Curiosando nel mondo di internet si possono leggere alcune esperienze di lavoratrici, madri e non. C’è Cristina, che per nascondere la pancia per quasi sette mesi ha usato un corpetto contenitivo, compromettendo una serena nascita della sua bimba. C’è Daniela, ragioniera con laurea breve, che in mancanza di lavoro nel suo settore, dopo esperienze precarie mal pagate e in nero, ha finalmente avuto un contratto di apprendista operaia, pur svolgendo lavori di segreteria, e dopo il periodo di maternità, al rientro in ditta, si è trovata la lettera di licenziamento. Maria invece, 33 anni, introduce la sua esperienza così: «Tutta la mia disponibilità, tutte le ore di straordinario non solo mai pagate e mai recuperate, erano servite solo ad autorizzare gli altri a pretendere ancora e ancora», fino a costringerla alle dimissioni. Ultimamente ha suscitato ampio dibattito la questione del lavoro domenicale, ovvero delle aperture dei negozi, principalmente nei centri commerciali e grandi magazzini, nei giorni festivi anche per tutto il giorno. Una giovane madre, dipendente di un noto magazzino delle nostre zone, scrive fra le altre cose: «Il problema non è il lavoro domenicale in sé ma le conseguenze che ne derivano. Quando trovo il tempo per dedicarmi alla famiglia? Malgrado la riduzione dell’orario di lavoro torno a casa tutti i giorni alle 21, lavoro 26 domeniche su 52 e devo dire che mi è andata anche bene, perché alcuni ne fanno 40. Come si può conciliare tutto questo con il crescere un bimbo? Con il mantenere una vita coniugale e sociale? Con il creare un rapporto di crescita del nucleo familiare? E con il godere di qualche giorno spensierato tutti insieme?» L’applicazione quindi della legge che ha introdotto il prolungamento degli orari e dei giorni di apertura di negozi e centri commerciali, compresi giorni come Natale, Pasqua e altre ricorrenze storiche, religiose e significative della nostra cultura, invece di dare maggiori opportunità di impiego a chi non lo ha, ha creato spesso situazioni difficili e tali da turbare la serenità familiare. Un risvolto che non riguarda solo la parte femminile ma anche quella maschile e che coinvolge, a mio parere, l’intera società, la famiglia e la qualità della vita. A tutto questo si deve aggiungere che le retribuzioni relative alle turnazioni e i periodi di recupero spesso non sono adeguati. È poi praticamente inesistente il supporto sociale, come il prolungamento degli orari di funzionamento di asili, di nidi aziendali, ludoteche (dove ci sono) e strutture varie in grado di ospitare e proteggere i bambini in assenza dei genitori. Per fortuna che in molti casi ci sono i nonni, la migliore soluzione in assenza dei genitori: ma non tutte le famiglie hanno tale opportunità! Se per i consumatori è importante e segno di modernità l’apertura dei negozi e dei grandi magazzini con orari ampi e vari, l’organizzazione degli stessi dovrebbe funzionare permettendo ai dipendenti una vita che tuteli i diritti della famiglia, del tempo libero e della preparazione professionale. Rispettare il lavoratore non significa solo farlo guadagnare il dovuto ma soprattutto tenere conto della sua vita privata, per salvare anche i valori di una società più colta, più preparata professionalmente e più consapevole. Questo dovrebbe essere anche il compito delle organizzazioni sindacali e dello Stato in genere per permettere alla società di progredire e di competere con altre più evolute. Luigina Tartufi FOTO NOTIZIA Domenica primo marzo 2015, Carnevale a Noventa Padovana, organizzato dalla Pro Loco. Tutti i costumi sono stati ideati e confezionati dal maestro “Loren”, Renzo Granziero. Foto di Ruggero Cherubini 28 FOTO NOTIZIA I cittadini di Noventa Padovana e la locale sede dell’Associazione Combattenti e Reduci in gita a Rovereto il 17 maggio 2015 Foto di Giovanni Bertoli S erve una bussola per navigare nei prossimi ancora difficili anni, per il necessario cambiamento che rispetti e colga i rinnovati interessi degli anziani, dei loro figli e nipoti. Servono dei punti cardinali per tracciare la rotta: contrattazione sociale, nuovo welfare e nuovo sindacato, come sintetizza la tavola rotonda genovese presieduta dal segretario nazionale dello SPI-CGIL Ivan Pedretti. Il welfare può essere uno dei motori dello sviluppo del Paese perché genera domanda di lavoro e soddisfa bisogni sociali. In quest’ottica si delinea meglio anche il nuovo ruolo del sindacato, che sta fra la gente per coglierne il disagio, le difficoltà del vivere e trasformare questa spinta in proposte di cambiamento. La contrattazione sociale territoriale è il banco di prova di questo nuovo ruolo, la base da cui ripartire per riconquistare una rappresentanza reale dei lavoratori e dei pensionati, in stretto rapporto con i giovani e le associazioni presenti sul territorio: parlo di un sindacato unitario, con orizzonti europei, che sappia conquistare quella rappresentanza che gli dà diritto ad avere un ruolo contrattuale con le istituzioni attraverso cui ottenere una rinnovata assistenza agli anziani non autosufficienti, il salario minimo, livelli essenziali di assistenza, e una nuova indicizzazione delle pensioni che tuteli adeguatamente il potere d’acquisto usando il criterio dell’equità sociale. Fondamentale inoltre è lavorare per un fondo previdenziale per i giovani, creato con le risorse ingiustamente sottratte in questi anni con leggi sbagliate, per una giusta flessibilità in uscita dal mondo del lavoro tenendo conto dell’usura lavorativa e per la certezza delle regole pensionistiche, in modo da garantire le aspettative dei progetti di vita. Con l’espressione “Contrattazione Sociale Territoriale” il sindacato dei pensionati intende la volontà di costruire piattaforme utili ai cittadini nel momento in cui lega i diritti dei lavoratori al diritto di cittadinanza, nella più ampia accezione del termine, per essere più di oggi soggetto sociale interlocutore sia delle Amministrazioni Comunali - in tema di bilancio o promuovendo la riunificazione dei comuni contermini e affini - sia delle Asl sui temi sanitari. Il sindacato dei pensionati crede nella riduzione dei costi senza necessariamente minare l’efficienza dei servizi e i diritti del malato, occupandosi di trasporti, dello sviluppo dell’artigianato e della piccola impresa; vuole inoltre negoziare con i Comuni la quantità delle risorse erogate e la qualità delle prestazioni rese, esprimere un giudizio in termini di efficacia ed efficienza senza fermarsi all’esame dei singoli fabbisogni standard, entrare nel giudizio delle risorse impiegate in relazione con la capacità fiscale dell’ente, ovvero con la quantità di risorse di cui l’ente può disporre senza esercitare alcuno sforzo fiscale, considerando la pregnanza dei temi dati dal veloce invecchiamento della popolazione e dalla necessità di una maggiore equità fra i cittadini. Il nuovo ISEE. Voluto e promosso anche dai sindacati, col 2015 è entrato in vigore il nuovo ISEE, che consente all’INPS una valutazione più oggettiva della situazione economica in cui versa il nucleo famigliare di cui è parte il richiedente del beneficio, restringe gli spazi all’evasione, riduce l’area dell’autodichiarazione, incrocia le banche dati fiscali e contributive integrando dati e prestazioni a livello nazionale e locale. Alla luce di quanto accaduto in questi primi mesi della sua applicazione, il nuovo ISEE mostra un sostanziale cambiamento nei risultati finali che la maggior parte delle Amministrazioni interessate dovrebbe considerare per introdurre una nuova regolamentazione per il suo utilizzo. Mi spiego meglio con tre esempi reali: il nucleo famigliare dei signori A, B, C, negli anni 2013-2014 è rimasto pressoché inalterato nell’aspetto immobiliare, reddituale e patrimoniale, ciò nonostante il loro ISEE 2015, rispetto all’anno precedente, è cresciuto rispettivamente del 56% ; 36%; 47%. Esenzioni. Specialmente ai cittadini anziani preme ricordare che è ancora possibile ottenere dall’ULSS il Certificato per l’esenzione per condizione economica (7R2, 7R4, 7R5) o quello riferito alla riduzione parziale della quota fissa sulla ricetta rossa (7RQ). Per necessità di spazio, invito il lettore interessato ad approfondire il tema tramite il sito dell’ULSS o un patronato. Per questioni sindacali o assistenziali legate al Patronato e al CAAF vi aspettiamo nelle nostre sedi o recapiti, anche telefonando allo 049 717002. Pietro Coletto 29 Segretario generale SPI CGIL Lega Comuni Padova Est DALLA REDAZIONE NEWS DAL SINDACATO PENSIONATI SPI CGIL CON LO SHOPPING, NUOVA VITA AL CENTRO STORICO Il “Distretto Stile & Qualità” trasforma Noventa in un centro commerciale a misura di persona C ome può recuperare vitalità il centro di Noventa? Una risposta può essere quella di ridare impulso alle varie attività commerciali, ovvero a quei piccoli e medi negozi che da sempre hanno rappresentato il cuore di un paese e che da qualche anno soffrono non solo la crisi economica ma anche la concorrenza dei grandi magazzini e dei centri commerciali. La domanda che qualcuno si è posta, quindi, è stata: e se, unendo le forze, il paese stesso si presentasse come un unico centro commerciale, ma vicino a casa, a misura di persone e con lo sfondo composto non da un anonimo parcheggio ma dall’anima di un intero paese, con la propria storia, le piazze, i palazzi e i suoi abitanti? DALLA REDAZIONE Questo “centro commerciale” ideale oggi esiste e ha un nome: si chiama DISTRETTO COMMERCIALE STILE & QUALITÀ. È stato creato dai Comuni di Noventa Padovana e di Stra che hanno ottenuto dalla Regione Veneto un contributo per avviare un percorso di coordinamento per la realizzazione di un Distretto del Commercio (ai sensi della LR 28 50 del 2012 “Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione Veneto”) e gestire in modo strategico e sinergico l’offerta commerciale e il potenziamento del collegamento con quella turistica. Il progetto, classificatosi sesto nella graduatoria regionale, ha previsto la creazione di un “distretto” composto da un partenariato pubblico-privato, di cui fanno parte anche Confesercenti e Ascom, dove le imprese sono parte attiva e allo stesso tempo beneficiarie dirette degli interventi previsti. «Il nome “Stile e Qualità” – spiega il coordinatore del Distretto, Paolo Giacon – è stato scelto per la naturale vocazione commerciale del territorio, legata alle tradizionali categorie merceologiche della moda e dell’abbigliamento e per la presenza di spacci e poli industriali legati ai settori del made in Italy. Richiama poi la presenza di rilevanti attrazioni turistiche e culturali, come le ville venete, scrigni di eleganza, stile e qualità, come lo è la tradizione produttiva e creativa dei nostri artigiani». Grazie al finanziamento regionale, il Distretto non si limiterà a promuovere i negozi di Noventa ma punta a una serie di iniziative di cui beneficerà tutta la popolazione, a partire da interventi di riqualificazione territoriale, abbattimento di barriere architettoniche, rinnovo dell’arredo urbano. In particolare, a Noventa è previsto lo spostamento del mercato da via XXV Aprile a piazza Europa, dove ci si attende una migliore fruibilità per centralità e parcheggi. Non mancheranno iniziative di promozione, come “temporary shop”, ovvero l’utilizzo di spazi in disuso per creare esposizioni temporanee di prodotti locali: un’operazione che al fine promozionale unisce quello di aiutare a riqualificare le aree urbane. Si creeranno poi piccole mostre e altre occasioni in cui valorizzare il lavoro del distretto creativo del design e della moda, nonché eventi culturali, corsi di formazione per imprenditori o aspiranti tali e la realizzazione di un portale internet. Verrà creato anche il nuovo padiglione “Expo Stile e Qualità” all’interno dell’Antica fiera di Noventa Padovana. Il lavoro è già partito e sono molti i commercianti che hanno aderito al progetto: tra giugno e luglio sono stati realizzati tre “aperitivi” offerti dai commercianti di Noventa, durante i quali alcuni negozianti hanno potuto presentarsi ai cittadini e fare conoscere i propri prodotti, e un incontro pubblico il 26 maggio sul tema “Quale futuro per il commercio a Noventa Padovana?” L’idea è allettante, l’entusiasmo non manca e, come visto, neppure le idee. Cosa può fare, ora, un cittadino? Tornare a considerare i negozi del centro come un luogo per il proprio shopping e tenersi informati chiedendo notizie agli stessi negozianti oppure consultando, ad esempio, la pagina facebook del Distretto Stile & Qualità, in attesa dell’arrivo del sito internet e magari di “app” specifiche. Le occasioni di incontro e le offerte non mancheranno. 30 RISTORANTE GRECO D.O.C. 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