dell`Art Nouveau - Art Nouveau Network

Transcript

dell`Art Nouveau - Art Nouveau Network
Eugenio Quarti, studio per ante superiori di un mobile da salotto, 1906 © Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli - Castello Sforzesco - Milano
MOSTRA
CONVEGNO
Spazio espositivo
Palazzo Lombardia
via Galvani, 27 Milano
9.30 - 13.00
26 marzo-24 aprile, 2015
26 marzo 2015
Palazzo Lombardia
via Melchiorre Gioia, 37 Milano
Sala n. 5, Primo Piano (Blocco 4)
La Natura
dell’ Art Nouveau
www.artnouveau-net.eu
This project has been funded with support from the European Commission.
This publication (communication) reflects the view only of the author and the
commission cannot be held responsible for any use which may be made of the
information contained therein.
La Natura dell’Art Nouveau in Lombardia
La Mostra
Il Convegno
Pubblicazioni
The Nature of Art Nouveau
La Mostra itinerante
Pubblicazioni
Catalogo della mostra
Itinerario della Mostra
La Rete Réseau Art Nouveau
Apparato iconografico
Contatti
2
La Natura
dell’Art Nouveau in Lombardia
CREDITI
Comitato Scientifico
Politecnico di Milano – Dipartimento DAStU: Maurizio Boriani, Massimo Fortis, Mariacristina
Giambruno, Sonia Pistidda
Regione Lombardia: Sabrina Sammuri, Giuseppe Costa, Benedetta Sevi, Giuseppe Speranza,
Maria Rabita
Progetto scientifico e grafico
Mariacristina Giambruno, Sonia Pistidda, con Rossana Gabaglio, Benedetta Silva, Francesca
Vigotti, Rosa Maria Rombolà
Progetto espositivo
Sabrina Basilico (ricerca documentale e video-documentazione, con Luca Boriani)
Fulvia Premoli (progetto e direzione allestimento)
Maria Beatrice Servi (ricerca documentale e progetto di allestimento)
con Bruno Melotto
Fotografia
Sabrina Basilico, Maurizio Boriani, Maria Beatrice Servi, Benedetta Silva, Francesca Vigotti
Produzione
WAZABIT SOCIETÀ COOPERATIVA, Milano - Alessandro Buda
PENTACOLOR, Desio (MI) - Giuliano Manselli, Mauro Busnelli
CERESIO ARREDAMENTI s.r.l., Biandronno - Marco Ambrosio
le Istituzioni e Associazioni:
CIVICHE RACCOLTE D’ARTE BERTARELLI, Milano
ARCHIVIO DEL CIMITERO MONUMENTALE, Milano
Ministero Beni Attività Culturali e Turismo – ARCHIVIO DI STATO DI RAGUSA_Biblioteca Grimaldi, Sezione di Modica
SOPRINTENDENZA PER I BENI STORICI ARTISTICI E ANTROPOLOGICI per le province di Milano, Bergamo, Como,
Lecco, Lodi, Monza Brianza, Pavia, Sondrio, Varese
CIVICHE RACCOLTE DI ARTI APPLICATE_Castello Sforzesco, Milano
MUSEO DEL BIJOU DI CASALMAGGIORE, Casalmaggiore (CR) – Letizia Frigerio, Paolo Zani
MIC – Museo Interattivo del Cinema, Milano – Matteo Pavesi
MIDEC – Museo Internazionale del Design Ceramico, Cerro di
Laveno Mombello (VA) - Maria Grazia Spirito
SORELLE DELLA MISERICORDIA_Casa Filiale Pineta di Sortenna, Sondalo (SO) - Alberto Bruno Pircher
COMUNE DI SAN PELLEGRINO TERME (BG)
ASSOCIAZIONE AMICI DEL MONUMENTALE – Milano
MUSEO ETNOGRAFICO TIRANESE - Bruno Ciapponi Landi
VILLA SURRE E CENTRO CONGRESSI, Sarnico (BG)
GRASSI VETRATE ARTISTICHE s.r.l., Milano
OPEN CARE SERVIZI PER L’ARTE, Milano
CARLSBERG ITALIA s.p.a - Laura Marchini
I collezionisti privati:
Mario e Franco Chiodetti, Giuseppe Faccanoni e Elena Plebani, Luca Palestra, Monica Palestra, Raffaella Alisa Rosa
Podreider, Livia Quaglia, Paola Schiantarelli e Umberto Gilardi,
e i proprietari che hanno preferito non essere citati.
3
LA MOSTRA
La Natura dell’Art Nouveau in Lombardia
Si è cercato di volgere lo sguardo oltre l’opera dei nomi
e delle forme artistiche più noti e acclamati, di cui
pure la Lombardia presenta eccellenti testimonianze valgano per tutti la memoria di Giuseppe Sommaruga,
Alessandro Mazzucotelli, Eugenio e Mario Quarti,
Marcello Dudovich; e dei momenti più celebrati - come
la milanese Esposizione Internazionale del 1906. Data
la rilevanza e la ‘fortuna’, questi sono presenti nella
mostra, ma non ne costitutiscono l’asse portante.
Eugenio Quarti, studio per ante superiori di un mobile da salotto, 1906 © Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli - Castello Sforzesco - Milano
L’edizione italiana della mostra itinerante “La Natura
dell’Art Nouveau” propone un’integrazione riferita
al territorio della Lombardia, regione di cui Milano è
capoluogo e sede dell’evento.
MOSTRA
26 marzo-24 aprile, 2015
La Natura
dell’
Art Nouveau
Spazio espositivo
Palazzo Lombardia
via Galvani, 27 Milano
Orari di apertura:
Lunedì-Venerdì 13.00-19.00
Sabato: chiuso
Domenica: aperture il 29 marzo - 12 aprile - 19 aprile
www.artnouveau-net.eu
La mostra vuole piuttosto porre in luce aspetti che
testimoniano quanto l’Art Nouveau - in Italia dapprima
chiamata ‘Floreale’ poi ‘Liberty’- sia un’epoca di
passaggio culturale e sociale che trova in questa forma un linguaggio adattabile alle diverse
manifestazioni di un mondo in rapida mutazione, ma non disdegnando il quotidiano. Qui il ricorso
alla Natura e alla sua simbolizzazione esercitano una mediazione linguistica tra i valori consolidati e
le nuove conoscenze che il pensiero filosofico e scientifico andavano costruendo, con determinanti
ricadute sulla società e sulla percezione della realtà in generale.
This project has been funded with support from the European Commission. This publication
(communication) reflects the view only of the author and the commission cannot be held
responsible for any use which may be made of the information contained therein.
La nuova finestra aperta sull’“invisibile” eppure reale sostanza della Natura, le cui forze sono indagate
e reinterpretate in modo inedito; una Natura percorsa da forze insospettate come la radioattività,
abitata da esseri infinitesimi che il perfezionamento del microscopio rivela; dove la coscienza umana
è vista come un magma di luci e ombre nascoste nel profondo dell’io; tutto questo e certo molto
altro, emerge e crea una nuova sensibilità negli anni tra l’ultimo decennio dell’800 e i primi due del
‘900: appunto l’arco temporale, più o meno, dell’Art Nouveau.
Layout della Mostra itinerante europea “Art Nouveau and Nature”
4
Poster spettacolo Teatro Lirico, di A. Villa, 1896, Civica Raccolta Stampe A. Bertarelli; Copertina rivista Emporium, 1899,
Civica Raccolta Stampe A. Bertarelli
Il Liberty nostro, l’Art Nouveau europea, non è dunque solo un imbellettamento del vecchio, ma la
sincera ricerca di una transizione all’altezza del cambiamento.
L’individuazione dei materiali da esporre nella mostra è un’esplorazione del mondo ‘Liberty’ nell’area
lombarda che tende a mettere in relazione tra di loro elementi apparentemente eterogenei (moda,
artigianato, editoria, arti visive), ma in realtà accomunati da un’espressione stilistica composita e
declinata rispetto alle varie realtà locali. Per questo si sono scandagliati per prima cosa sia gli archivi
delle raccolte museali, sia raccolto notizie, anche sul web, di collezioni private. Il risultato raggiunto
è stato quello appunto di una raccolta diversificata di materiali, documenti, fotografie, filmati,
tuttavia rigorosamente accomunata non solo dal periodo di produzione, ma anche e soprattutto
dall’apparato formale ispirato allo stile ‘Floreale’ (l’altra denominazione del Liberty italiano). Così la
mostra, accanto a eccellenze come la sala da pranzo realizzata da Eugenio Quarti per l’Esposizione
Internazionale di Milano del 1906 e al paravento ‘del cacciatore’ delle vetrerie Grassi, dedica spazio
anche a ottiche particolari, forse minori ma capaci di sottili suggestioni nella composizione del
quadro globale.
I musei coinvolti nella ricerca documentale sono: la Raccolta d’Arti Applicate del Castello Sforzesco
a Milano, il Museo Internazionale Design Ceramico (MIDeC) a Cerro di Laveno (VA), il Museo del Bijou a
Casalmaggiore (CR), il Museo Interattivo del Cinema a Milano, la Civica Raccolta delle Stampe Achille
Bertarelli, Castello Sforzesco, Milano. Importanti per l’allestimento della mostra sono stati i contatti
instaurati con molti collezionisti privati, che hanno permesso di indagare alcuni filoni del Liberty
lombardo.
La mostra illustra la diffusione di questo stile in zone decentrate rispetto a Milano, quali la provincia
di Bergamo e la Valtellina, in provincia di Sondrio, ma anche volte ad individuare la connessione tra
un movimento culturale e la società.
Testo: Fulvia Premoli, Maria Beatrice Servi; Ricerca iconografica: Sabrina Basilico
Ballerina, bronzo, 1905 ca., Collezione Palestra; Arazzo dei Leoni, D. Cambellotti, 1914 ca., particolare
5
L’attrice Lyda Borelli nel Matrimonio di
Giacomina al teatro Olimpia di Milano,
modelli di Rosa Genoni, Casa Haardt (dalla
rivista Margherita, anno 1908, 15 luglio,
n. 14 - Ministero Beni Attività Culturali
e Turismo - AS RG - SASM, Biblioteca
Grimaldi, n.2415)
THE EXHIBITION
The Nature of Art Nouveau in Lombardia
The Italian issue of the travelling exhibition “The Nature of Art Nouveau” is focused on Lombardia, the
region where the exhibition will be held in Milan chief town.
The point of view here overlooks the best renown works and artists, even though well represented at
highest level - few for all, Giuseppe Sommaruga, Alessandro Mazzucotelli, Eugenio and Mario Quarti,
Marcello Dudovich -, and top events like the International Exhibition, 1906. Given their fame, all of
those are included in the exhibiton, while not being its backbone.
The exhibition aims rather at highlighting how Art Nouveau - called in Italy at first “Floreale”, later
“Liberty” - has been a transition moment in both cultural and social terms, and how Liberty has
provided an adaptable language, suiting the varied range of features of a fast changing world, not
despising everyday life. Resorting to Nature and its symbolization is almost like performing language
mediation between tradition and new knowledge as being built by philosophical and scientific thought,
with ultimate consequence on society and on the perception of reality in general terms.
The new window opened into the invisible yet real data of Nature, now surveyed and understood as
an unknown world - inhabited by unexpected forces like radioactivity, and infinitesimal beings made
visible thanks to the improvement of microscopes; where human consciousness is seen like a magma
of light and shadow hidden in the depth of the self. All of this, and surely much more comes up and
gives shape to a new sensibility between the last tens of ‘800 and the first Twenties of ‘900: more or
less, the years of Art Nouveau.
Italian Liberty, that is European Art Nouveau, is not just an embellishment of the Old, but a true
research of a suitable transition to a modern, industrial middle class society.
The items shown at the exhibition uncover the relationship between different sectors - architecture,
fashion, craftmanship, publishing, visual arts, cinema...- where Liberty Style has brought a new
expression, witnessing a cross fertilization in-between the fabric of a society in search of a new identity.
In order to gather suitable examples, Public Archives and Museum Archives have been surveyed, as
well as the Web, and Private Collectioners all over the Region.
Text: Fulvia Premoli, Maria Beatrice Servi; Images selection: Sabrina Basilico
Brocca da toilette, 1907, Collezione
Chiodetti; Scrivania in legno pirografato,
inizi ‘900, Collezione Schiantarelli
6
CONVEGNO di apertura
26 marzo 2015
9.30 - 13.00
Palazzo Lombardia
via Melchiorre Gioia, 37 Milano
Sala n. 5, Primo Piano (Blocco 4)
9.30
Cristina Cappellini, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia
Apertura dei lavori
Gabriele Pasqui, Direttore Dipartimento DAStU, Politecnico di Milano
Saluti istituzionali
Maurizio Boriani, Ordinario di Restauro al Politecnico di
Milano, Comitato Scientifico della mostra
Art Nouveau and Ecology in Lombardia
10.30
Intorno al Liberty oggi
Dialogo tra Marco Dezzi Bardeschi e Philippe Daverio
11.30
Guy Conde-Reis, Architetto, Direction des Monuments et des Sites, Bruxelles - Membro del
Reseau Art Nouveau Network
Art Nouveau e società industriale a Bruxelles. Alcuni cantieri di restauro
12.00
Fulvia Premoli, architetto, Progetto espositivo della mostra
Uno sguardo sul Liberty in Lombardia: la mostra
Sonia Pistidda, Mariacristina Giambruno, Comitato Scientifico della mostra
Per un itinerario del Liberty in Lombardia
Intervengono:
Matteo Pavesi, direttore del MIC, Museo Interattivo del Cinema, Milano
Francesca Tasso, Conservatrice delle Civiche Raccolte di Arte Applicata del Museo Civico di Milano
Letizia Frigerio/Paolo Zani, Museo del Bijou di Casalmaggiore
Raffaella Podreider, Luca Palestra, Giuseppe Faccanoni, collezionisti
13.00
Alessandro Balducci, Prorettore Vicario Politecnico di Milano
Conclusione lavori
Inaugurazione della mostra
7
PUBBLICAZIONI
Lombardia Liberty. Casa, industria e loisir
Il contributo raccoglie tre itinerari tematici
rappresentativi della diffusione del “fenomeno”
Liberty nella Regione.
I temi attorno ai quali si costruiscono gli
itinerari sono quelli che esemplificano meglio
come il Liberty abbia espresso, in questo caso
attraverso la produzione architettonica, le
istanze del nuovo secolo, in una parabola che,
nell’arco di una manciata di anni, ne ha visto
una rapida diffusione nel territorio lombardo e
una altrettanto veloce scomparsa dal repertorio
costruttivo.
www.artnouveau-net.eu
Lombardia Liberty
A rappresentare come il nuovo linguaggio ebbe
Casa, industria e loisir
parte nella costruzione della città borghese,
dunque alla espansione urbana che si registra tra
la fine del XIX secolo e i primi anni del XX, è stata
scelta Milano, dove il Liberty mostra nei palazzi signorili i suoi esempi forse migliori e caratterizza
interi brani urbani sorti sulla maglia definita dal Piano Beruto.
This project has been funded with support from the European
Commission. This publication (communication) reflects the view
only of the author and the commission cannot be held responsible
for any use which may be made of the information contained therein.
La villeggiatura, un fenomeno che agli albori del Novecento si diffonde e si allontana dalle città
grazie alle nuove infrastrutture che in quegli anni nascono per il trasporto pubblico, vede i laghi e le
prealpi lombarde protagonisti. Ville, villini, ma anche alberghi, Kursaal e casinò nascono nelle nuove
zone turistiche della borghesia lombarda. L’itinerario tocca dunque il lago di Como, Lanzo d’Intelvi,
Varese, San Pellegrino Terme e Sarnico.
Il Liberty, anche se in misura minore rispetto ad altre funzioni, ha alcuni interessanti esempi
anche nella realizzazione degli edifici industriali che proprio negli anni della sua ascesa andavano
realizzandosi in tutto il territorio della regione, concentrandosi maggiormente a Milano, nell’alto
milanese e nella zona di Bergamo.
I volumi non vogliono essere esaustivi della molteplicità di edifici ascrivibili al “Liberty” presenti nel
territorio lombardo ma propongono una selezione ragionata a partire dalla loro concentrazione in
determinati luoghi geografici o dalla rappresentatività per una determinata funzione.
La selezione degli edifici illustrati e la scelta degli itinerari proposti prende avvio da una accurata
ricerca bibliografica e dalla messa a sistema di quanto contenuto nei volumi analizzati; l’attuale
stato di conservazione e di trasformazione dei siti è stato successivamente verificato attraverso
sopralluoghi diretti. Ulteriori criteri di selezione sono stati individuati nella visibilità dall’esterno o
dalla apertura al pubblico degli edifici proposti, dunque dalla possibilità per il visitatore di cogliere
nello loro complessità i caratteri del Liberty lombardo.
8
5
Milano
Edificio | Building
Casa Campanini
Architetto | Architect
A. Campanini
1904-06
Costruito tra il 1904 e il 1906 su progetto dell’architetto Alfredo Campanini, l’edificio si caratterizza per le
grandi cariatidi, realizzate dallo scultore Michele Vedani, che ne segnano
l’ingresso. Il piano terreno, in materiale lapideo grigio, culmina in una
cornice di cemento decorativo ornata
da motivi floreali. Ai piani superiori i
fronti sono rivestiti da intonaco, da cui
emergono le figure antropomorfe e i
motivi floreali che compongono il ricco apparato decorativo, arricchito dai
ferri dei balconi realizzati dal Mazzucotelli. Gli interni, che si intravvedono
dalla cancellata di ingresso dovuta ad
una collaborazione tra lo stesso Campanini e il Mazzucotelli, conservano
vetri policromi, fregi e affreschi.
www.artnouveau-net.eu
This project has been funded with support from the European
Commission. This publication (communication) reflects the view
only of the author and the commission cannot be held responsible
for any use which may be made of the information contained therein.
Milano
Liberty e città borghese
Milano
Liberty e città borghese
Indirizzo | Address:
Via V. Bellini, 11
Visitabile | Visitable: SI (su appuntamento)
1
14
6
Campo dei Fiori (Varese)
Edificio | Building
Villa Mercurio
Edificio | Building
Grand Hotel
Architetto | Architect
G. Sommaruga
1912
Architetto | Architect
R. Squadrelli
1904
La villa è articolata su più livelli,
con un andamento asimmetrico
grazie all’impiego di tetti spioventi.
La facciata è in bugnato rustico in
corrispondenza del seminterrato,
con una rifinitura in laterizi alternati con fasce intonacate per i piani
superiori. Il piano terra accoglie un
grande salone centrale. Un giardino
di impianto informale e una portineria completano il complesso.
La società anonima dei grandi
alberghi di San Pellegrino invita l’architetto Romolo Squadrelli
a progettare “in stile moderno”
il Grand Hotel, in collaborazione
con l’ingegnere Luigi Mazzocchi.
Sui principi della simmetria e della razionalità si innestano i nuovi
materiali e la decoratività degli
elementi, coniugando così il ricordo della tradizione accademica e,
al contempo, il suo rinnovamento.
Finestre a una, due e tre luci; tetto
carenato ai lati e a cupola nella parte centrale; lesene con decorazioni
in cemento e in ferro. Della grande
hall ornata da eleganti colonnine in
ferro rivestite di cemento colorato a
simulare il marmo e da decorazioni
a motivi geometrici e floreali oggi
non rimane nulla. Lo stato attuale è
il risultato delle trasformazioni decó
degli anni Venti e del degrado dopo
che la cittadina termale ha perso il
suo ruolo di attrazione turistica.
The house is articulated in different
levels, with an asymmetric trend
thanks to the use of sloping roof.
The front is made up of ashlar
work where there is the basement,
with brick finishing alternated
with bands plastered in the higher
floors. In the ground floor is placed
a large central hall. A garden with
an informal installation and a reception complete the complex.
www.artnouveau-net.eu
This project has been funded with support from the European
Commission. This publication (communication) reflects the view
only of the author and the commission cannot be held responsible
for any use which may be made of the information contained therein.
Prealpi e laghi lombardi
Liberty e loisir
Prealpi e laghi lombardi
Liberty e loisir
11
Indirizzo | Address: Via Campo dei Fiori, 75
Visitabile | Visitable: NO
Indirizzo | Address: Viale B. Belotti
Visitabile | Visitable: NO
36
Gallarate (Varese)
Edificio | Building
Manifattura e Ville
F.lli Borgomaneri
Architetto | Architect
Studio Tenconi e
Moroni
www.artnouveau-net.eu
This project has been funded with support from the European
Commission. This publication (communication) reflects the view
only of the author and the commission cannot be held responsible
for any use which may be made of the information contained therein.
L’alta pianura
Liberty e industria
Il sito si compone della grande fabbrica e dalle tre residenze che furono
edificate per il Fratelli Borgomaneri,
industriali del cotone, su progetto
dell’ingegnere Filippo Tenconi e
dell’architetto Carlo Moroni.
L’edificio industriale affaccia su
via Roma con un fronte intonacato scandito da lesene in cemento
decorativo. Nastri floreali corrono
sotto il cornicione marcapiano che
separa il coronamento centrale
ad arco ribassato. Sobrio e ispirato alla funzione manifatturiera,
l’apparato decorativo si complica
e diversifica nelle tre ville.
L’edificio di Carlo Borgomaneri
ha un apparato decorativo semplice, che si complica in quello di
Gino, dove il cotto delle facciate è
accostato ai ferri della balaustra
sommitale e ai cementi decorativi delle cornici delle aperture.
L’ultimo dei tre edifici, costruito per
Vito Borgomaneri, è quello che meglio interpreta il linguaggio Liberty,
con un apparato decorativo ricco di
elementi floreali, teste femminili e
articolati ferri battuti.
L’alta pianura
Liberty e industria
Indirizzo | Address: Via Roma
Visitabile | Visitable: NO
1
24
9
The site consists of the large factory
and three houses, which were built
for Borgomaneri brothers, cotton industrialists, from Filippo Tenconi and
Carlo Moroni’ project. The industrial
building has a plastered front, marked
by pilasters made up of decorative
concrete, on Rome street. Floral
strips run under the cornice, which
Il Catalogo
In occasione della tappa italiana si pubblica la ristampa, in italiano, del catalogo bilingue Un monde
étrange. Hybridation dans l’Art nouveau et le Symbolisme / A strange world. Hybridisation in Art
Nouveau and Symbolism.
La ristampa si apre con il contributo “La Natura dell’Art Nouveau in Lombardia” di Fulvia Premoli
(progetto e direzione allestimento) e Maria Beatrice Servi (ricerca documentale e progetto di
allestimento).
Mostra
Eugenio Quarti, studio per ante superiori di un mobile da salotto, 1906
© Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli - Castello Sforzesco - Milano
La Natura
dell’
Art Nouveau
MOSTRA
26 marzo-24 aprile, 2015
Spazio espositivo
Palazzo Lombardia
via Galvani, 27 Milano
Orari di apertura:
Lunedì-Venerdì 13.00-19.00
Sabato: chiuso
Domenica: aperture il 29 marzo - 12 aprile - 19 aprile
www.artnouveau-net.eu
26 marzo - 24 aprile 2015
Spazio Espositivo
Palazzo Lombardia
via Galvani, 27 Milano
Orari di apertura:
Lunedi - Venerdì 13.00-19.00
Sabato: chiuso
Domenica: aperture il 29 marzo - 12 aprile - 19 aprile
(13.00 - 19.00)
10
LA MOSTRA ITINERANTE
COMUNICATO STAMPA
Come parte del progetto “Art Nouveau and Ecology”, il Réseau Art Nouveau Network presenta:
THE NATURE OF ART NOUVEAU
Un’itinerante mostra interattiva
Alla fine del XIX secolo, un movimento di ampia portata che ha la sua principale fonte di ispirazione
nella natura, determina una rigenerazione artistica in tutta l’Europa. Da Barcellona a Helsinki e da
Glasgow a Nancy, la natura modella questa nuova estetica e da vita a forme che hanno rivoluzionato
gli stili di vita, come la scienza e l’arte, uniti nella corsa per la modernità.
The Nature of Art Nouveau vi invita ad esplorare il “tempio della natura”, come celebrata da Charles
Baudelaire, un mondo che accoglie i simboli, le scoperte scientifiche e le influenze provenienti da
terre lontane.
A partire da un repertorio rivitalizzato, gli artisti Art Nouveau traducono il personale concetto di
bellezza con linguaggi propri. Anche se la loro ispirazione è saldamente radicata nella quotidianità, il
regno che creano è un paradiso immaginario popolato da figure organiche e sensuali, mondi utopici,
sogni e misteri ....
Concepita dalla storica dell’arte catalana Teresa-M. Sala, The Nature of Art Nouveau è una mostra
basata sia su informazioni enciclopediche che sperimentazioni individuali. Utilizzando fotografie e
documenti, insieme ad una scenografia dinamica creata da Antoni Garau, offre una visione sintetica
dell’Art Nouveau portando al contempo alla vita i “profumi, suoni e colori” del mondo naturale.
Ogni città presenterà la propria originale visione della mostra, e alcuni partner mostreranno insieme
alle immagini una selezione di creazioni artistiche locali.
Fondato nel 1999 e finanziato dalle istituzioni partner e dalla Commissione Europea, la missione
del Réseau Art Nouveau Network è quella di proteggere e far conoscere il patrimonio Art Nouveau
in Europa, attraverso seminari, letteratura divulgativa, scambio di esperienze tra i partner e mostre
itineranti.
Come Art Nouveau in Progress, la prima mostra organizzata dal Network nella sua seconda fase
(2002-2004), The Nature of Art Nouveau sarà presentata in ciascuna delle città partner, a partire da
Bruxelles e Helsinki, da ottobre 2013. Sarà accompagnata da un catalogo e da un libretto di attività
per i bambini.
Per scoprire le date e i luoghi della mostra, e per le ultime notizie sulle attività delle città partner,
visitate il nostro sito www.artnouveau-net.eu.
11
Curatore della Mostra, Teresa-M. Sala, e scenografi Antoni Garau e Carles Fargas
Teresa-M. SALA
Professore ordinario di Storia dell’Arte presso l’Università di Barcellona, Teresa-M.Sala ha insegnato
presso le Facoltà di Belle Arti e di Geografia e Storia presso l’Università di Barcellona dal 1991 e il 1992.
I suoi interessi di ricerca riguardano Modernismo e Art Nouveau, (con particolare attenzione per gli
arredi e gli interni), oltre al rapporto tra arte e letteratura, dal romanticismo al surrealismo, in particolare nel movimento simbolista.
Teresa-M.Sala è membro del GRACMON (un gruppo di ricerca per la storia dell’arte e del design contemporaneo presso l’Università di Barcellona). Ha svolto attività di ricerca in diversi progetti: aree
di svago nella Barcellona del 1900, un progetto di ricerca sugli antecedenti dell’industria culturale
(2009-2011) e sul rapporto tra le arti e natura: Biologia e Simbolismo in Barcellona del 1900.
Ha curato diverse mostre, tra le quali Barcellona 1900, presso il Museo Van Gogh, Amsterdam.
E’ autore di numerose pubblicazioni (libri, cataloghi e articoli) e ha partecipato a diverse mostre.
FARGAS GARAU SL
Carles Fargas / Antoni Garau
Design muséographique et graphique d’expositions
Carles FARGAS VILLANUEVA e Antoni GARAU VADELL hanno studiato Belle arti e Storia dell’arte
presso l’Università di Barcellona: specializzati in museologia e museografia, che insegnano presso
l’Università di Barcellona. Entrambi hanno lavorato per il Ministero della Cultura, il Comune e la
Provincia di Barcellona, prima di fondare Fargas Garau SL (1991).
Gestiscono e coordinano le diverse attività che fanno parte integrante di progetti culturali, con una
prospettiva interdisciplinare. Il loro lavoro spazia dalla creazione di mostre temporanee alla progettazione di layout musei o centri di interpretazione. Attraverso la loro collaborazione con partner
specializzati, sono coinvolti in progetti fin dalle prime fasi.
Hanno curato diverse mostre, tra le quali Barcellona 1900, presso il Museo Van Gogh, Amsterdam.
12
LA MOSTRA
Concepita come un’esperienza visiva e sensoriale piuttosto che una mostra tradizionale, The
Nature of Art Nouveau porta i visitatori in un viaggio nell’Europa alla fine del XIX secolo. Le tre aree
espositive presentano un’ampia raccolta di immagini offrendo una visione generale e, al contempo,
uno sguardo di dettaglio di un importante periodo artistico.
Art Nouveau e Natura
Come Charles Baudelaire, una citazione dal cui lavoro apre la mostra, un gran numero di artisti,
alla fine del XIX secolo, hanno espresso ammirazione sconfinata per la natura ed il suo ruolo
fondamentale come fonte di ispirazione. In tutta Europa scrittori, pittori, scultori, architetti e
designer riscoprono la natura attraverso il prisma della scienza. Una serie di importanti pubblicazioni
apparse dopo il 1860 (comprese quelle di Haeckel, Dresser e Blossfeldt), ha permesso l’accesso ad
un repertorio unico di forme nuove, proveniente dallo studio scientifico delle varie specie e dalla
diffusione della teoria dell’evoluzione di Darwin. Nel 1864, Hippolyte Taine, allora docente di Estetica
presso l’Ecole des Beaux Arts, invita gli artisti a cercare “le verità universali sottostanti”, sforzandosi di
cogliere “l’essenza della vita” nelle loro opere.
Haeckel avanza la teoria che l’arte è stata fondata sulla biologia, dichiarando: “la natura ha dato vita
ad una massa inesauribile di forme meravigliose, la cui bellezza e varietà superano qualsiasi forma
artistica creata dall’uomo”. Tuttavia, il notevole entusiasmo suscitato dall’arte giapponese nello
stesso periodo, ed il suo ruolo fondamentale nella concezione di Art Nouveau, servono a ricordare
che tanto l’interpretazione poetica delle forme naturali quanto l’osservazione scientifica giocano un
ruolo importante nel processo creativo.
Anche se la Natura è stato un tema universale a partire dal tardo XIX secolo fino agli inizi del XX
secolo, la diversità mostrata nelle sue differenti espressioni artistiche dimostra che specifici luoghi e
artisti sono stati profondamente influenzati dal proprio patrimonio culturale, dalla storia personale,
dallo sviluppo e dall’identità. Ci sono vari esempi ben noti di questo fenomeno. Gallé, da Nancy, era
un botanico esperto, ma ha dimostrato anche un avido interesse per la poesia e per la collezione di
oggetti giapponesi d’arte: evidente il suo impegno assiduo nella riproduzione fedele delle forme
naturali, comprese le imperfezioni. A Bruxelles, la linea “colpo di frusta” di Horta riproduce le forme
flessuose del regno vegetale in un movimento continuo che armonizza l’esterno e l’interno dei
suoi edifici. Lo stile vigoroso del Modernismo catalano, con la sua visione organica dell’architettura,
era espressione di indipendenza, sia artistica che politica. E in Finlandia e Norvegia, il nuovo
apprezzamento per l’arte popolare, con la commistione di natura, mitologia e folklore, espresso
attraverso le forme moderne dell’Art Nouveau, riflette il nazionalismo romantico a lungo soffocato
dall’occupazione straniera.
13
The Nature of Art Nouveau
La mostra si propone di evidenziare e di esplorare la diversa natura, le origini, i processi creativi e i
modi di espressione dell’Art Nouveau.
Il Layout
1. L’occhio di un’epoca
Questa sezione presenta le 4 principali fonti di ispirazione degli artisti europei, alla fine del XIX secolo:
- Evoluzionismo e microscopia (Haeckel, Darwin)
- Repertori decorativi (manuali per la composizione ornamentale ed enciclopedie)
- Giapponismo
- Fotografia della Natura
2. Laboratorio della Natura
Qui, i visitatori possono sperimentare l’ambiente dello studio di un artista, con tavoli di lavoro
ricostruiti, e vivere il ruolo di creatore, attraverso le forme e i decori che derivano dalle leggi che
governano il mondo naturale. I grandi principi creativi dell’Art Nouveau sono presentati attraverso:
- Linea
- Ornamento e struttura
- Simbolismo
- Materiali e Tecniche
- Metamorfosi e ibridazione
3. Paesaggi artificiali
Questa zona finale apre la porta ad un mondo immaginario, dove i sensi e gli elementi corrispondono
tra loro. Esplora il modo in cui gli artisti animano la sostanza della terra, la forza del fuoco, la fluidità
dell’acqua e la leggerezza dell’aria. Comprende anche i temi preferiti dagli artisti dell’Art Nouveau,
come la primavera o l’industria. Qui il visitatore può camminare attraverso una foresta di immagini e
di luci, in uno spazio a metà strada tra il reale ed un mondo immaginario.
Dopo ...
Molte delle città partner completano il quadro di influenza della natura sull’Art Nouveau con la
presentazione di opere dalle proprie collezioni locali ...
14
Un primo sguardo alla Mostra…
15
PUBBLICAZIONI
Catalogo della Mostra
La mostra è accompagnata dal catalogo Un monde étrange. Hybridation dans l’Art nouveau et le
Symbolisme / A strange world. Hybridisation in Art Nouveau and Symbolism - (bilingue, Francese e
Inglese) che raccoglie i contributi di Teresa–M. Sala (curatore della mostra), Hélène Guéné (Professore
Emerito di Storia dell’Arte Contemporanea) e Vincent Munier (fotografo). Seguono 28 casi studio,
presentati da ogni città coinvolta nell’organizzazione dell’iniziativa.
16
ITINERARIO DELLA MOSTRA
March-May 2014
October –February 2014
June–September 2014
October - December 2013
Sept– Oct 2014
December 2013 - April 2014
January–April 2015
March – June 2015
Dec 2014–Feb 2015
May -J uly 2014
October - December 2014
Due mostre hanno luogo contemporanemente:
1
2
Helsinki (Finlandia)
4 October 2013 – 16 February 2014 Brussels (Belgio)
3 October 2013 – 1st December 2013
Alesund (Norvegia)
22 March 2014- 10 May 2014
Nancy (Francia)
20 December 2013 – 13 April 2014
Riga (Lettonia)
10 June 2014 – 7 September 2014
Barcelona (Catalogna)
9 October 2014 - 28 December 2014
Ljubljana (Slovenia)
20 January 2015 - 19 April 2015
Terrassa (Catalogna)
10 May 2014- 13 July 2014
Bad Nauheim (Germania)
12 September 2014 – 26 October 2014
Aveiro (Portogallo)
1 December 2014- 27 February 2015
Milano (Italia)
26 March 2015- 24 April 2015
17
LA RETE RÉSEAU ART NOUVEAU
Art Nouveau: un fenomeno culturale spiccatamente europeo
Jugendstil, Stile Moderno, Glasgow Style, Sezessionstil, Nieuwe Kunst, Liberty, Modernismo, Ecole
de Nancy, Style Sapin ... ci sono tante versioni differenti di un fenomeno culturale che comprendeva
la maggior parte dei paesi europei: l’Art Nouveau. A cavallo dei secoli XIX e XX, questo movimento,
motivato da ideali estetici e una spinta verso la modernità, ha fatto uso delle possibilità offerte dalla
tecnologia industriale e dai nuovi materiali, coniugando la sua aspirazione alla bellezza con la perfezione artigianale e l’attenzione al dettaglio. Il risultato è una totale armonia tra architettura, arredi
e decorazione.
Un patrimonio in pericolo?
Dimenticato per decenni, oggi il patrimonio Art Nouveau gode di popolarità e sembra essere ben
protetto. Le apparenze, tuttavia, sono ingannevoli. A parte gli esempi più rappresentativi, il cui valore
è universalmente riconosciuto, alcune importanti opere rimangono ancora sconosciute al grande
pubblico, hanno poca protezione o potrebbero essere state addirittura distrutte. Inoltre, alcuni paesi
sono in ritardo per quanto riguarda le politiche di tutela.
Una rete europea impegnata e intraprendente?
Nel 1999, su iniziativa del Dipartimento di Monumenti e dei Siti della Regione di Bruxelles Capitale,
diverse organizzazioni di città europee che vantano un ricco patrimonio Art Nouveau -da Helsinki
a Barcellona, e da Glasgow a Budapest - hanno deciso di unire le forze e creare la prima rete di
cooperazione europea. Ricerca, protezione e sensibilizzazione dell’Art Nouveau sono stati i principi
chiave dell’ambizioso programma del Réseau Art Nouveau Network. Intraprendente ed impegnato,
favorisce un approccio rigorosamente scientifico, in modo che i professionisti siano tenuti al corrente
degli sviluppi e che il pubblico sia consapevole del valore culturale e della dimensione europea di
questo patrimonio, così vicino a noi.
Progetti
Il Réseau Art Nouveau Network, attraverso 4 finanziamenti della Commissione europea, ha avviato
i seguenti progetti:
Progetto 1 (1999-2000): in questa fase di avvio, i 14 paesi partecipanti concretizzano la loro partnership di cooperazione attraverso una serie di incontri, creando un sito web e una identità grafica, e
producendo un report: “ Art Nouveau in Europe Today; a General Appraisal ”.
Progetto 2: Art Nouveau in Progress (2001-2004): le 13 città partner hanno sviluppato una mostra
itinerante omonima con cataloghi di accompagnamento, e organizzato due conferenze sullo stesso
tema, oltre ad una campagna di sensibilizzazione pensata per i giovani.
Progetto 3: Art Nouveau and Society (2005-2008): 19 città hanno messo a punto una presentazione
multimediale che illustra l’Art Nouveau nel suo contesto storico, sociale ed economico; sono stati
anche organizzati 6 laboratori storici (giornate di studio aperte al pubblico) e 3 sessioni di scambio
multilaterali (seminari per i professionisti) e una serie di strumenti didattici per insegnanti e alunni.
18
Progetto 4: Art Nouveau and Ecology (2010-2015)
Sponsorizzato dal Programma Cultura della Commissione europea 2007-2013
Con questo nuovo progetto quinquennale, il Réseau Art Nouveau, oltre a continuare le attività già
avviate, si impegna a sensibilizzare il pubblico europeo su tematiche attuali e urgenti: l’importanza
dell’ecologia dal periodo Art Nouveau a oggi, Art Nouveau e sviluppo sostenibile, e gli effetti del
clima sugli edifici Art Nouveau. La mostra itinerante dal titolo “The Nature of Art Nouveau” permette
al pubblico di osservare i materiali impiegati nelle varie fasi della loro trasformazione, dallo stato
iniziale - non trattato – fino a quello per l’opera d’arte finita. Questa mostra itinerante tocca tutte le
città coinvolte nel progetto (inaugurazione Helsinki, 4 ottobre 2013), e sarà poi ospitata in altre tappe
europee alla fine del programma.
Il progetto ha anche fornito l’occasione per celebrare il decimo anniversario della rete, in occasione di
una conferenza internazionale sul tema “L’accoglienza dell’Art Nouveau” (Bruxelles, 4- 5 dicembre
2010).
Questo progetto comprende cinque laboratori storici:
L’Herbarium Art Nouveau (Terrassa, 3 giugno 2010)
Turismo e conservazione del patrimonio Art Nouveau: una fonte di finanziamento ... una fonte di problemi? (Barcellona, 4 giugno 2011)
Natura, creatività e produzione nel periodo Liberty (Milano, novembre 2011)
Materie prime e Art Nouveau (Aveiro, gennaio 2013)
Riga (Settembre 2014)
Questi laboratori sono giornate di studio, occasioni per condividere conoscenze e competenze, attraverso la ricerca, il know-how e l’esperienza: i temi sono stati individuati per attirare sia il grande
pubblico che i professionisti. I programmi, le procedure e la registrazione elettronica per le conferenze sono disponibili on-line.
Le sessioni di scambio multilaterale danno a tutti i professionisti coinvolti nell’Art Nouveau in Europa
l’opportunità di condividere le loro conoscenze ed esperienze. Durante questa fase, l’attenzione è
rivolta ai temi chiave dell’Unione europea, in particolare l’ecologia ed il volontariato:
Il ruolo delle organizzazioni senza scopo di lucro (Barcellona, 2011)
I monumenti nazionali: le politiche di protezione e di sostegno finanziario in tutta l’Unione Europea
(Bruxelles, 2010 e Helsinki, 2013)
Come possiamo conservare la conoscenza artigianale nel restauro e manutenzione? Come possiamo affrontare la scomparsa di alcuni materiali e adattarli alle norme vigenti e al cambiamento
climatico? (Ålesund, 2014)
I partecipanti all’innovativo laboratorio di questo progetto hanno delineato uno studio di fattibilità
per una mostra di sedie in stile Art Nouveau rivolta soprattutto a visitatori ipovedenti. Per la prima
volta il pubblico sarà in grado di apprezzare la dimensione tattile dell’Art Nouveau, seduto su copie
delle sedie realizzate da maestri artigiani!
Project management: Direction des Monuments et Sites de la Région de Bruxelles-Capitale (BE)
Città co-organizzatrici: Ålesund (NO), Aveiro (PT), Bad Nauheim (DE), Barcellona (ES), Bruxelles (BE),
Helsinki (FI), Lubiana (SL), Nancy (FR), Regione Lombardia (IT), Riga (LV), Terrassa (ES). Partner associati:
Glasgow (Regno Unito), La Chaux-de-Fonds (CH), La Habana Vieja (CU).
19
APPARATO ICONOGRAFICO
2
1
4
3
Alesund
1-2, schizzi. Gustav Gaudernack.
Esente da diritto d’autore. Foto: Jugendstilsenteret
Aveiro
3, Museo Art Nouveau, Francisco Silva Rocha, 1907-1909
4, Pannello in tessere, Fonte Nova di fabbrica - dipinto da Licínio Pinto, 1912
20
2
1
3
4
Bad Nauheim
1. Wächterfigur Sprudelhof Bad Nauheim © Foto: Hölzinger.
2. Fenster Sprudelhof Bad Nauheim © Foto: Hölzinger.
Barcelona
3. Decorazione murale della Sala Mermaid, Hotel España, Ramon Casas,
Barcelona © G. Noga / IMPUiQV.
4. Decorazione di Gaspar Homar, 1904 per Lluís Domènech i Montaner,
Casa Lleó Morera. Barcelona © G. Noga / IMPUiQV.
21
1
2
4
3
5
6
Bruxelles
1, Palazzo de Blanc, O. François e P. Livemont, 1897. Foto: A. de Ville de Goyet © MRBC.
2, Palazzo Van Stappen, arch. George Hobe, 1899. Foto: A. de Ville de Goyet © MRBC.
Helsinki
3, Edificio Compagnia di Assicurazione Pohjola. Architetti Gesellius - Lindgren - Saarinen 1901.
La creatura del poema epico nazionale finlandese. Foto: City Museum Helsinki.
4, Edificio Compagnia di Assicurazione Pohjola. Architetti Gesellius - Lindgren - Saarinen 1901.
Scalone. Foto: City Museum Helsinki.
La Habana
5, Dettaglio dei Pellicani sulla facciata principale. Narcis Bou y Arturo Marqués, casa Braulio Menéndez
o de Los Pelícanos (1913) Mercaderes 265-267. La Habana © Orlando Inclán, La Habana.
6, Particolare del fauno sulla facciata principale. Arturo Marqués Marqués, Palacio Cueto (1905), Plaza Vieja.
La Habana © Orlando Inclán, La Habana.
22
1
2
3
4
5
6
Ljubljana
1, Asciugamano con motivo intrecciato di tulipani © Museo e Gallerie di Lubiana,
Museo della città di Lubiana, n.: 510: LJU; 00.005.806. Foto: Damjana Šalehar.
2, Donna in una viola, finestra di vetro acidato prodotto dalla Chech Rechwald da Plzen, Grand Hotel Union, © Foto:
Dragan Arrigler
Nancy
3, Jacques Gruber, vetrata decorata Luffas e ninfee bianche (1907-1908),
© Musée de l’Ecole de Nancy, foto: Claude Philippot, Nancy.
4, Émile Gallé, La notte giapponese (1900), vaso, © Musée de l’École de Nancy, foto: Studio Immagine, Nancy.
Regione Lombardia
5, Alessandro Mazzucotelli, Palazzo Moneta (Milan 1904), © foto: Alessandro Morelli, Milano.
6, Alessandro Mazzucotelli, disegno e modello di lampada (Milano 1904)
© Civica Raccolta Stampe Achille Bertarelli, Milano.
23
1
2
4
3
Riga
1, Architetto Friedrich Scheffel, i decori del tetto a Meistaru iela 10/12 (Riga 1909)
© Centro Riga Art Nouveau. Foto: Romvalds Salcevičs.
2, Pittore Janis Rozentāls, il mosaico sulla facciata a Merkela Iela 13 (Riga, 1909)
© Centro Riga Art Nouveau. Foto: Romvalds Salcevičs.
Terrassa
3, Joaquim Vancells, Vetrate nella Sala dell’Istituto Industriale Terrassa
(Terrassa 1901-1906), © Museu de Terrassa, foto: Montserrat Fontich, Terrassa.
4, Joaquim Vancells, Domus Industriae, Sala dell’Istituto Industriale Terrassa (Terrassa 1901-1906),
© Museu de Terrassa, foto: Montserrat Fontich, Terrassa.
Questo progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea.
Questa pubblicazione (cartella stampa) riflette solo il punto di vista degli autori e la commissione non può essere considerata responsabile in alcun modo
delle informazioni ivi contenute.
24
PRESS RELEASE
As part of its “Art Nouveau and Ecology” project, the Réseau Art Nouveau Network presents:
THE NATURE OF ART NOUVEAU
An interactive travelling exhibition
At the end of the 19th century, a far-reaching movement which brought about an artistic regeneration emerged in Europe, with Nature as its chief source of inspiration. From Barcelona to Helsinki and
from Glasgow to Nancy, nature shaped this new aesthetic and gave life to forms which revolutionised lifestyles, as science and art were united in the drive for modernity.
The Nature of Art Nouveau invites you to explore “nature’s temple”, as celebrated by Charles Baudelaire, a world incorporating symbols, scientific discoveries and influences from faraway lands.
Armed with a revitalised repertoire, Art Nouveau creators translated their personal perceptions of
beauty into their own individual languages. Although their inspiration was firmly rooted in the practical needs of daily life, the realm they created became an imaginary paradise peopled with organic,
sensual figures, utopian worlds, dreams and mysteries….
Conceived by the Catalan art historian Teresa-M. Sala, The Nature of Art Nouveau is an exhibition
based on both encyclopaedic information and individual experimentation. Using photographs and
documents, together with a dynamic scenography created by Antoni Garau, it offers a concise view
of Art Nouveau yet also aims to bring vividly to life the “perfumes, sounds and hues” of the natural
world.
Each city will present its own vision to the exhibition according to its location, and some partners will
be completing the picture by showing a selection of local artistic creations.
Founded in 1999 and financed by partner institutions and the European Commission, the mission
of the Réseau Art Nouveau Network is to protect and raise awareness of the Art Nouveau heritage
across Europe, through seminars, literature available to the general public, exchanges of experience
between partners and travelling exhibitions.
Like Art Nouveau in Progress, the first exhibition organised by the Network in its second phase (20022004), The Nature of Art Nouveau will be presented in each of the partner cities successively, starting
in Brussels and Helsinki, from October 2013. It will be accompanied by a catalogue and an activity
booklet for children.
To find out the dates and locations of the exhibition, and for news of the partner cities’ latest
activities, visit our website www.artnouveau-net.eu and download these online.
25
Curator of the Exhibition, Teresa-M. Sala, and the scenographers Antoni Garau and Carles Fargas
Teresa-M. SALA
A tenured professor of Art History at the University of Barcelona, Teresa-M.Sala has taught at the
Faculties of Fine Art and of Geography and History at the University of Barcelona from 1991 and 1992.
Her research interests cover Modernisme and Art Nouveau, (with particular emphasis on furniture and
interior decoration) in addition to the relationship between art and literature, from Romanticism to
Surrealism, where her work focuses on the Symbolist movement.
Teresa-M.Sala is a member of GRACMON (a research group for art history and contemporary design
at the University of Barcelona). She has carried out research on various projects: Leisure Areas in the
Barcelona of 1900, an e-research project on the antecedents of the culture industry (2009-2011) and
on The Relationship between the Arts and Nature: Biology and Symbolism in the Barcelona of 1900.
She has curated several exhibitions, notable among these being Barcelona 1900, held at the Van Gogh
Museum, Amsterdam.
Teresa-M. Sala is the author of various publications (books and catalogues as well as articles), and she has
participated in several exhibitions.
FARGAS GARAU SL
Carles Fargas / Antoni Garau
Design muséographique et graphique d’expositions
Carles FARGAS VILLANUEVA and Antoni GARAU VADELL studied fine arts and art history at the University of Barcelona. They specialised in museology and museography, which they teach at the University of Barcelona. They both worked for the Catalan Ministry of Culture, the City and Province of
Barcelona, before establishing Fargas Garau SL in 1991.
From their company, Fargas and Garau manage and coordinate the different tasks that form an inherent part of cultural projects, using an interdisciplinary perspective. Their work ranges from setting up temporary exhibitions to designing museum layouts or interpretive centres. Through their
collaboration with specialist partners they are involved in projects from the very first stages, guiding
them to completion.
26
THE EXHIBITION
Conceived as a visual and sensory experience rather than a traditional exhibition, The Nature of Art
Nouveau takes visitors on a journey around Europe at the end of the 19th century. The 3 display areas
feature a large collection of images offering a general perspective as well as a microscopic view of
a major period in art.
Art Nouveau and Nature
Like Charles Baudelaire, a quotation from whose work opens the exhibition, a great many artists at
the end of the 19th century expressed boundless admiration for nature and its crucial role as a source
of inspiration. Throughout Europe, writers, painters, sculptors, architects and designers rediscovered
nature through the prism of science. Through a number of key publications which appeared after
1860 (including those of Haeckel, Dresser and Blossfeldt), they had access to a unique repertoire of
new forms, created as a result of the scientific study of various species in the wake of the successful
reception of Darwin’s theory of evolution. In 1864, Hippolyte Taine, then Professor of Aesthetics at
the Ecole des Beaux Arts, invited artists to seek “the underlying universal truths” by striving to capture “the essence of life” in their works.
Haeckel advanced the theory that art was founded on biology, declaring: “nature has given birth to
an inexhaustible mass of marvellous forms, the beauty and variety of which surpass any artistic form
created by man”. However, the remarkable enthusiasm aroused by Japanese art during the same
period, and its vital role in the conception of Art Nouveau, serve as a reminder that the poetic interpretation of natural forms plays as important a part as scientific observation in the creative process.
Although Nature was a universal artistic theme in the late 19th and early 20th centuries, the diversity
shown in its treatment demonstrates that individual places and artists were profoundly influenced
by their own cultural heritage, personal history, specific development and unique identity. There are
various well-known examples of this. Gallé, from Nancy, was an experienced botanist but also had
an avid interest in poetry and in collecting Japanese objets d’art. He aimed for total accuracy when
reproducing natural forms, including all imperfections. In Brussels, Horta’s “whiplash” line reproduces the supple forms of the plant kingdom in a continuous movement harmonising the exterior and
interior of his buildings. The vigorous style of Catalan Modernisme, with its organic vision of architecture, was an expression of artistic and even political independence. And in Finland and Norway,
the new appreciation for popular art with its mixture of nature, mythology and folklore translated
into the modern forms of Art Nouveau, reflected the romantic nationalism long stifled by foreign
occupation.
27
The Nature of Art Nouveau
The exhibition seeks to highlight and explore the diverse nature, origins, creative processes and modes of expressions of Art Nouveau.
The Layout
1. The Eye of an Era
This section presents the 4 main sources of inspiration used by European artists at the end of the
19th century:
- Evolutionism and microscopy (Haeckel, Darwin)
- Decorative repertoires (manuals for ornamental composition and encyclopaedias)
- Japonism
- Nature photography
2. Nature’s Studio
Here, visitors can experience the environment of an artist’s studio, with reconstructed work tables
where they can take the role of creator, devising forms and decoration based on the laws governing
the natural world. The major creative principles of Art Nouveau are presented:
- Line
- Ornament and Structure
- Symbolism
- Materials and Techniques
- Metamorphosis and Hybridisation
3. Artificial Landscapes
This final area opens the door to an imaginary world, where the senses and the elements correspond
with each other. It explores the way in which the artists brought to life the substance of the earth,
the force of fire, the fluidity of water and the lightness of air. It also includes themes favoured by Art
Nouveau artists, such as spring or industry. Here the visitor can walk through a forest of images and
of lights, in a space mid-way between a real and an imaginary world.
Afterwards…
Several of the partner cities complete the picture of nature’s influence on Art Nouveau with their
presentations of works from their own local collections…
28
THE RÉSEAU ART NOUVEAU NETWORK
Art Nouveau: a distinctly European cultural phenomenon
Jugendstil, Modern Style, Glasgow Style, Sezessionstil, Nieuwe Kunst, Stile Liberty, Modernisme,
Ecole de Nancy, Style Sapin... there are so many different versions of a cultural phenomenon which
encompassed most European countries: Art Nouveau. At the turn of the 19th and 20th centuries, this
movement, motivated by aesthetic ideals and a drive towards modernity, made use of the possibilities offered by industrial technology and new materials, combining its aspiration to beauty with
perfect craftsmanship and attention to detail. It therefore achieved total harmony between architecture, furniture and decoration.
A heritage in danger?
Forgotten for decades, today the Art Nouveau heritage enjoys popularity and seems to be well protected. Appearances, however, are deceptive. Apart from the most important examples, whose worth is universally acknowledged, several remarkable creations remain unknown to the general public,
have little protection or may even have been destroyed. Furthermore, certain countries are lagging
behind with regard to conservation policies, which is endangering a great many important examples
of this style.
An enterprising and committed European network?
In 1999, at the initiative of the Department of Monuments and Sites of the Brussels Capital Region,
several organisations from European cities boasting a rich Art Nouveau heritage –from Helsinki to
Barcelona, and from Glasgow to Budapest – decided to join forces and create the first European cooperative network. Research, protection and raising awareness of Art Nouveau were the key principles
of the ambitious programme planned by the Réseau Art Nouveau Network for the following years.
Enterprising and committed, it favours a rigorously scientific approach, ensuring that professionals
are kept abreast of developments and that the public are aware of the cultural value and European
dimension of this heritage, which is so close to us.
Projects
The Réseau Art Nouveau Network has benefitted from 4 subsidies from the European Commission,
enabling the following successive projects to be carried out:
Project 1 (1999-2000): during this launch phase, the 14 participating countries planned their cooperative partnership in a series of meetings, created a website and a graphic identity, and produced
a report; “ Art Nouveau in Europe Today; a General Appraisal ”.
Project 2 : Art Nouveau in Progress (2001-2004): the 13 partner cities developed an eponymous
travelling exhibition with accompanying catalogues, and organised two conferences on the same
theme, as well as an awareness campaign designed for young people.
Project 3 : Art Nouveau and Society (2005-2008): 19 cities took part in producing a multimedia presentation, showing Art Nouveau in its historical, social and economic context; 6 historical laboratories
(study days open to the general public) and 3 multilateral exchange sessions (seminars for professionals) were also organised, and a range of educational tools were created for teachers and pupils.
29
Project 4 :Art Nouveau and Ecology (2010-2015)
Sponsored by the European Commission’s Culture Programme 2007-2013
With this new five-year project, the Réseau Art Nouveau Network aims to pursue its existing activities while raising awareness of highly topical issues among the general public in Europe: the
importance of ecology from the Art Nouveau period to the present, Art Nouveau and sustainable
development, and the effects of the climate on Art Nouveau buildings. The travelling exhibition
entitled “The Nature of Art Nouveau” will allow the general public to observe the materials used for
Art Nouveau creations at different stages in their transformation, from their untreated state to the
finished work of art. This innovative exhibition will travel to all the cities involved from October 2013,
and will then be taken to other European cites at the end of the programme. The inauguration will
take place in Helsinki on 4 October 2013.
The project also provided an opportunity to mark the network’s tenth anniversary, an occasion celebrated at an international conference held in Brussels on 4 and 5 December 2010 on the theme
“The Reception of Art Nouveau”.
This project includes five historical laboratories:
The Art Nouveau Herbarium (Terrassa, 3 June 2010)
Tourism and the Preservation of the Art Nouveau Heritage: a source of financing …a source of problems? (Barcelona, 4 June 2011)
Nature, Creativity and Production in the Art Nouveau Period (Milan, November 2011)
Raw Materials and Art Nouveau (Aveiro, January 2013)
Riga (September 2014)
These laboratories are study days offering everyone the opportunity to exchange knowledge and
skills, combining research, practical know-how and experience. Their themes have been planned to
attract the general public and professionals alike.
The programmes, proceedings and electronic registration for the conferences are available online.
The educational booklets for children present Art Nouveau in an entertaining way, whilst informing
them of the ecological problems facing us today. Young people can also find out about our new
online activities, all on the theme of ecology, in the “Children” section on our website.
The multilateral exchange sessions give all professionals involved in Art Nouveau in Europe the
opportunity to share their knowledge and experiences. During this phase, the focus is on the key
themes of the European Union, particularly ecology and voluntary work:
The role of non-profit making organisations in Art Nouveau (Barcelona, 2011)
Listed buildings: protection policies and financial support throughout the European Union (Brussels,
2010 and Helsinki, 2013)
How can we preserve artisanal knowledge in restoration and maintenance work? How can we deal with
the disappearance of certain materials and adapt to current norms and climate change? (Ålesund, 2014)
Participants in the innovation laboratory for this project have planned a feasibility study for an exhibition of Art Nouveau chairs aimed especially at partially-sighted visitors. For the first time, the
public will be able to appreciate the tactile side of Art Nouveau, by sitting on copies of the chairs
made by master designers!
Project management: Direction des Monuments et Sites de la Région de Bruxelles-Capitale (BE)
Co-organising cities: Ålesund (NO), Aveiro (PT), Bad Nauheim (DE), Barcelona (ES), Brussels (BE), Helsinki (FI), Ljubljana (SL), Nancy (FR), Regione Lombardia (IT), R_ga (LV), Terrassa (ES). Associated partners: Glasgow (UK), La Chaux-de-Fonds (CH), La Habana Vieja (CU).
30
CONTATTI / CONTACTS:
Réseau Art Nouveau Network,
Ufficio di coordinamento, Brussels
Anne-Sophie Riffaud-Buffat
Anne-Lise Alleaume
Musée Horta
25 rue Américaine
BE - 1060 BRUXELLES-BRUSSEL
Telefono: +32 (0)2 543 04 94
Web: www.artnouveau-net.eu
Email: [email protected]
Email: [email protected]
31