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LE A E A I C BL E M P S SE S A N.4 2013 ASSOFOND FEDERAZIONE NAZIONALE FONDERIE La rivista delle Fonderie di Metalli Ferrosi e Non Ferrosi Poste Italiane S.p.A. - Anno XL-Pubblicazione bimestrale - Spedizione in A.P. - 70% - Filiale di Milano 320 tons/h 1100x1000x200/250mm, 240mph Savelli è il giusto partner nella tua fonderia per tutto ciò che gravita intorno alla “terra a verde” ed alla formatura per fusioni di acciaio, ghisa, alluminio e bronzo. 1400x800x200/350mm, 100mph 3000x1800x500/500mm, 10mph SAVELLI S.p.A Via GB Cacciamali 4, 25125 Brescia - ITALIA Tel. (+39) 030 3533345 - Fax (+39) 030 3534113 www.savelli.it - [email protected] Prodotti per fonderia SISTEMI AGGLOMERANTI INDURENTI A FREDDO GIOCA® NB. Resine a base furanica con tenori di azoto decrescenti fino a 0. Per forme ed anime di getti di ghisa e di acciaio, anche in sabbia recuperata. GIOCASET® NB 2500. 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Carla Cominassi”................................................................ 30 Il risparmio energetico attraverso la razionalizzazione dei processi di Fonderia: introduzione al progetto Assofond ..................................................................................................32 Nuovo impianto automatico di formatura grandi staffe ..........................................................42 Il Sostegno di importanti Partners..................................................................................................46 Il quadro economico generale..........................................................................................................56 La Fonderia di Ghisa ..........................................................................................................................60 La Fonderia di metalli non ferrosi ..................................................................................................70 L’evoluzione dei Settori “Clienti” delle Fonderie ..........................................................................76 Direzione e redazione Federazione Nazionale Fonderie 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 www.assofond.it - [email protected] Gestione editoriale e pubblicità S.A.S. - Società Assofond Servizi s.r.l. 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 Amministrazione e abbonamenti S.A.S. - Società Assofond Servizi s.r.l. 20090 Trezzano S/Naviglio (MI), Via Copernico 54 Tel. 02/48400967 - Telefax 02/48401282 Abbonamenti per l’Italia, anno 2013 105,00 euro Abbonamento per l’estero, anno 2013 180,00 euro Una copia 12,91 euro, estero 20,66 euro Rubrica Legale Numeri arretrati il doppio Il decreto del fare e le sue principali novità per le imprese ..................................................80 Progetto Grafico Draghi Luciano 20154 Milano - Via Messina 47 Tel. 02/3313321-33604352 e-mail: [email protected] Tecnico L’importanza della metallurgia “Metallurgia generale” (ventiquattresima parte) ............84 In breve SERT Metal e Foseco uniscono le proprie forze per aggiungere valore nelle Fonderie di ghisa ad alta produzione ..................................................................................94 i Spedizioni in A.P. - 70% - Filiale di Milano Indice Stampa Nastro & Nastro s.r.l. 21010 Germignaga (Va) - Via Stehli, 15 Tel. 0332/531463 - www.nastroenastro.it È vietata la riproduzione degli articoli e illustrazioni di Industria Fusoria senza autorizzazione e senza citare la fonte. La collaborazione alla Rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli Autori non impegnano ne la Rivista ne Assofond e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane agli Autori stessi. La pubblicità che appare non supera il 50% della superficie totale del periodico. Inserzionisti ..........................................................................................................................................96 7 Industria Fusoria 4/2013 Barabino & Partners Design Ars cokandi. L’eccellenza italiana da più di 100 anni. Rappresentiamo da più di cento anni la realtà leader indipendente attiva nella produzione e commercializzazione di Coke per le fonderie. Una leadership costruita e consolidata, anno dopo anno, attraverso l'attuazione di una visione imprenditoriale di lungo respiro. L'Azienda punta al continuo rinnovamento del sito produttivo, al miglioramento dell'impatto ambientale e degli standard di sicurezza. 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Bellocchio Assemblea 2013: Fonderia CERNIERA dell’industria: il manifatturiero al centro dell’economia Il Castello di Thiene (VI) maestoso edificio gotico del XV secolo è stato lo splendido scenario nel quale si è svolta, il 15 luglio 2013, l’Assemblea Generale delle Fonderie Associate. In particolare i lavori dell’Assemblea si sono tenuti nelle scuderie del castello, l’ambiente più singolare e sfarzoso di tutto il complesso monumentale. Anche quest’anno alla parte squisitamente assembleare si è unita quella più tecnica ossia la visita post assemblea alla Fonderia di ghisa VDP ed all’azienda F.lli Mazzon. Il prestigio della location unito all’interesse per i lavori è stato premiato da una ampia partecipazione lungo tutto l’arco della giornata che ha coinvolto a titolo diverso circa 300 persone! La parte squisitamente privata, riservata agli Associati dell’Assemblea, è stata dedicata inizialmente alle incombenti istituzionali quali una breve esposizione, con successiva approvazione, del contenuto del bilancio consuntivo e di previsione, già in possesso degli associati, che ha presentato un buon avanzo di gestione grazie alla continua attenzione ai costi ed un breve spazio per permettere agli associati di porre domande e chiedere eventuali chiarimenti. Sono state poi esaminate le fu- Industria Fusoria 4/2013 ture risorse perché Assofond possa assicurare lo stesso livello di servizi, nonché è stata adottata la delibera che prevede per l’anno 2013 di non modificare il contributo associativo, e non applicare l’aggiornamento che avrebbe previsto un aumento del 2,3% della quota variabile. Ma l’avvenimento principale dell’Assemblea parte privata è stato l’elezione del nuovo Presidente della Federazione. Il saluto del Presidente Enrico Frigerio Il presidente uscente Enrico Frigerio nell’accomiatarsi, prima di introdurre le votazioni, ha dedicato ampio spazio del proprio intervento all’esposizione alla platea di quanto intrapreso nei sei anni di Presidenza andando dall’assunzione di nuovo personale, alla promozione dell’immagine dell’Associazione in eventi pubblici del Il Presidente uscente, Enrico Frigerio e il Direttore di Assofond Silvano Squaratti. 10 ASSOFOND Federazione Nazionale Fonderie ASSEMBLEA 2013 Fonderia CERNIERA dell’industria: Il manifatturiero al centro dell’economia LUNEDÌ 15 LUGLIO 2013 Castello di Thiene - Thiene (Vicenza) Impianti, macchine e attrezzature per fonderie e animisterie settore, all’ampia attività di lobby presso le Istituzioni sia di Governo che Universitarie, all’implementazione dei servizi dell’Associazione (Ufficio Studi, Seminari legali, Sicurezza sul lavoro). Enrico Frigerio nel proprio excursus ha toccato il complesso nodo della congiuntura del settore con una panoramica della situazione nel 2012 di cui riportiamo i punti salienti nel riquadro seguente. Assemblea 2013 CONGIUNTURA DEL SETTORE IN ITALIA PANORAMICA 2012 E PROSPETTIVE 2013 • Le esportazioni sono ripartite fra il 54% verso Paesi extra UE e il 46% verso Paesi UE. • Il saldo fra export ed import è ripartito fra il 68% dei Paesi extra UE, pari a circa 543.000 €, e il 32% dei Paesi UE, circa 250.000 €. • Considerando le esportazioni in termini di volume, getti ferrosi, Germania e Francia sono i primi due partners, rispettivamente con il 18% e il 15% sul totale delle esportazioni totali. • Gran Bretagna, Stati Uniti, Austria e Spagna sono tutti intorno al 4%. • In generale l’export è molto distribuito a livello mondiale, se si considera che il 39% delle esportazioni vanno verso Paesi con una quota percentuale inferiore al 2%. • La produzione registra un calo di quasi il 12% rispetto al 2011 (-9,7% per i ferrosi, -13,7% per i non ferrosi) pari a quasi 2 milioni di tonnellate. • Il fatturato totale si attesta intorno ai 6,8 miliardi di € (-9% rispetto al 2011). • Non ci sono variazioni nel numero totale di fonderie (1.111) solo a livello di comparto dei ferrosi si registra una diminuzione di 2 unità, mentre nei non ferrosi c’è stato un incremento della stessa entità. • Diminuiscono del -2% gli addetti diretti nelle fonderie (-1,1% nel comparto ferrosi, -3% nei non ferrosi). • Gli addetti indiretti nel 2012 sono in totale 12.000. • In calo la produzione sia dei ferrosi che dei non ferrosi, la variazione totale delle tonnellate prodotte è del -11,5% rispetto al 2011. • -9,7% i ferrosi rispetto al 2011, -13,7% i non ferrosi rispetto al 2011. • La produzione totale raggiunge quasi le 2 milioni di tonnellate, ripartite fra l’oltre 1 milione dei ferrosi (1.116.659) e quasi 900.000 dei non ferrosi (844.256). • Ancora lontani dal livello pre crisi: -26% (2012 vs 2008). • All’interno del comparto dei getti ferrosi, la produzione di ghisa subisce un calo di -10,2% rispetto al 2011, l’acciaio del -2%, in controtendenza i getti microfusi con +1%. • In evidenza l’acciaio al carbonio che vede aumentare la produzione (+18,4%) a danno soprattutto degli acciai inossidabili (-11%). • Per quanto riguarda i getti non ferrosi si registra una marcata flessione per entrambi i comparti principali: alluminio -13,9%, zinco -10,9%. • Il saldo della bilancia commerciale di getti ferrosi è positiva ed ammonta a quasi 800.000.000 €, in termini di volumi invece registra un saldo negativo di 35.411 tonnellate. • Per quanto riguarda i prodotti dei non ferrosi sono in fase di studio categorie rappresentative per le quali fare un’analisi analoga. • In termini di valore il saldo è composto da oltre 2 miliardi di euro di esportazioni (2.175.487.265 €) e oltre 1 miliardo di euro di importazioni (1.383.609.137 €). • Per quanto riguarda i volumi, le esportazioni sono pari a quasi 375.000 tonnellate e le importazioni a circa 410.000 tonnellate. • In termini di variazioni percentuali rispetto al 2011 si registrano, in termini di valori: +12% il saldo complessivo, +8% le esportazioni, +6% le importazioni. • Le variazioni percentuali in termini di volume sono: -29% il saldo export-import, -1% le esportazioni, 4% le importazioni. • Si focalizza l’attenzione sui valori in € degli interscambi commerciali (getti ferrosi) rappresentando la quota verso e dai Paesi UE a 27 e i Paesi extra UE. • Per quanto riguarda le importazioni 2012: il 67% vengono da Paesi extra UE, il 33% dalla UE. Nel corso del 2012 tutti i settori clienti hanno registrato una flessione in termini di fatturato rispetto al 2011: • Elettrodomestici: -8,8%. • Automotive: -17,8%. • Meccanica: -3,8%. • Prodotti in metallo: -8,0%. • Materiali da costruzione: -8,9%. • Costruzioni: -6,0%. Nel 2013 si prevede un ulteriore flessione su tutti i comparti, anche se di minore entità: • Elettrodomestici: -1,2%. • Automotive: -4,0%. • Meccanica: -1,2%. • Prodotti in metallo: -1,4%. • Materiali da costruzione: -1,5%. • Costruzioni: -1,5%. Proiezioni “macro” 2013: • La caduta dell’attività economica potrebbe arrestarsi nel corso del 2^ semestre del 2013. Lo scenario descritto dal rapporto della Banca d’Italia prefigura tuttavia un ritorno alla crescita nella seconda metà dell’anno. • Il 3° trimestre inizia con un abbrivio positivo, grazie al +0,2% di variazione congiunturale ereditata dal 2^ trimestre . • La svolta potrebbe manifestarsi grazie dalla graduale ripresa degli investimenti, a seguito della normalizzazione delle condizioni di finanziamento e del recupero della domanda nell’area dell’euro, nonché del parziale miglioramento del clima di fiducia. Previsione settore Fonderie 2013: Dalla rapida indagine Assofond sui primi mesi del 2013: • 1° semestre: miglioramenti medi intorno al +10%. • 2° semestre: aspettative positive nonostante il permanere di elementi di incertezza. • Il risultato finale del 2013 si stima in miglioramento rispetto al 2012. • Il mercato interno continua a presentare forti criticità. 11 Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 nergia e non solo, Frigerio ha ulteriormente significato con il desiderio che possa diventare argomento della prossima riunione di Giunta, la decisione in merito al versamento di un contributo in percentuale rispetto al beneficio ottenuto dalle aziende per le esenzioni a seguito dell’approvazione dell’articolo 39, da destinare a sostegno all’attività di lobby dell’Associazione, ad altre risorse e/o ad investimenti che si renderanno indispensabili all’interno dell’Associazione. Focus sull’energia Il presidente uscente ha evidenziato quanto fatto nel campo dell’energia, nello specifico, sulla questione dei costi dell’energia e del gas, tematica da sempre molto importante e seguita con grande attenzione dall’Associazione, dalla Presidenza e dal Vice Presidente Franco Vicentini. Enrico Frigerio ha informato i presenti dell’esito positivo relativo all’esenzione parziale degli oneri di sistema sull’energia elettrica (componente A3), per le imprese ad alta intensità elettrica, come le fonderie. Ha descritto i numeri del suddetto “articolo 39” (sul quale Assofond ha lavorato fin dall’inizio, riuscendo a divenire una voce importante) la cui emanazione definitiva è attesa proprio in questi giorni, con alcune percentuali di esenzione nei primi scaglioni meno premiati, sulle quali l’azione della Presidenza di Assofond è riuscita ad incidere migliorandole. Dall’indagine Assofond si stima che la misura comporti un risparmio di circa 55 milioni di euro annui per il settore. Il relatore ha ricordato anche che altre misure come quella dell’esenzione dalle accise sia sull’energia elettrica che sul gas, valgano a loro volta circa 20 milioni di euro all’anno (da molti anni) oltre al servizio di interrompibilità che porta un ricavo di circa 17 milioni di euro annui. Una cifra che in totale vale oltre 90 mi- Industria Fusoria 4/2013 lioni di euro all’anno per le fonderie. Tutto questo per sottolineare come sia assolutamente necessario seguire con grande attenzione queste importanti tematiche. Sarà altresì fondamentale, ha ribadito Enrico Frigerio, che le risorse da poter mettere a disposizione siano maggiori delle attuali, perché ci sono continui cambiamenti che si possono presentare contestualmente ad opportunità. Ma, allo stesso modo, ha evidenziato i gravi rischi in cui si potrà incorrere se i tavoli di confronto non venissero presidiati. Un presidio che non è sufficiente venga svolto dal punto di vista tecnico, ma occorre che sia supportato da un sempre continuo miglioramento delle relazioni di Assofond con Confindustria e con gli altri interlocutori istituzionali. Proprio a proposito di avere una sempre maggiore forza per incidere sulle scelte e manovre che riguardano il mondo dell’e- 12 Progetto Efficienza Energetica Concluse le votazioni per l’elezione del nuovo Presidente, Gualtiero Corelli, responsabile Assofond in materia di ambiente e sicurezza, ha presentato ad un’interessata platea, il progetto “razionalizzazione dei processi di fonderia” che, partendo dall’assunto “confrontarsi per competere” mettendo in discussione le proprie conoscenze nonché dall’analisi dalle tecniche BAT in relazione alla fase produttiva in esame e definite a livello europeo, ha l’obbiettivo di fornire un quadro aggiornato sulle tecniche applicabili alle attività di fonderia. Razionalizzazione dei processi, in ottica di riduzione dei costi e delle risorse energetiche in particolare, ma anche razionalizzazione di tutti gli altri aspetti legati alle attività della Fonderia quali ambiente, salute e sicu- Assemblea 2013 rezza dei lavoratori, attraverso una attenta analisi delle prassi operative e delle modalità gestionali (tutti i dettagli del progetto sono contenuti nell’articolo ad hoc pubblicato alle pagine seguenti). Roberto Ariotti alla guida della Federazione Come sopra accennato il momento più importante dell’Assemblea privata è stato l’elezione del nuovo Presidente della Federazione il cui nome è Roberto Ariotti, titolare delle Fonderie Ariotti S.p.A. con sede in Adro (BS) al quale sono andate le congratulazioni dei presenti unite agli auguri per il prossimo mandato. Il neo eletto Presidente Roberto Ariotti ha salutato i presenti ed ha enunciato alcu- ni interventi indispensabili per lo sviluppo del settore e sui quali la Federazione intende impegnarsi in una prospettiva di breve e medio termine, tra i quali: maggiore attenzione alle relazioni internazionali ed alla ricerca e sviluppo. Il neo Presidente ha ringraziato Enrico Frigerio sottolineando che il modo con cui ha guidato Assofond in questi anni, rappresenterà per il suo mandato un esempio da seguire. La consegna della targa ricordo al Presidente uscente. CON LA NOMINA DI ROBERTO ARIOTTI A PRESIEDERE LA FEDERAZIONE SONO STATE ALTRESÌ CONFERITE LE DELEGHE, EX ARTICOLO 30 DELLO STATUTO, A: • Franco ZANARDI agli affari economici e R&S • Franco VICENTINI agli affari inerenti il settore dell’energia • Giovanni CAIRONI per la formazione e centro studi • Enrico FRIGERIO agli affari e relazioni istituzionali • Roberto DALLA BONA agli affari internazionali e mercati esteri 13 Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 PROFILO DEL NUOVO PRESIDENTE ROBERTO ARIOTTI Roberto Ariotti, 44 anni, sposato padre di 2 figli, laureato in economia aziendale presso Università Bocconi di Milano, ufficiale di complemento in congedo della Guardia di Finanza. Roberto Ariotti è Presidente del CdA di Fonderie Ariotti spa, storica azienda nata nel 1910 in cui ben 4 generazioni della medesima famiglia hanno condotto l’attività fino all’attuale posizione di leadership nella nicchia dei grandi getti per i mercati delle energie rinnovabili, della meccanica speciale, delle presse e della macchina utensile. Fonderie Ariotti sviluppa una produzione di circa 15.000 tonnellate, in maggioranza di ghise sferoidali e prevalentemente orientata all’esportazione. Occupa circa 100 persone. Conclusione dei lavori La presidenza di Enrico Frigerio si chiude con la consegna di Le Fonderie Ariotti S.p.a. hanno sede in Via E. Fermi 5 - 25030 Adro (Brescia). La collaborazione con Assofond ha inizio nel 2007 quando entra in giunta, la collaborazione in sede Caef ha inizio nello stesso anno. Successivamente dal 2009 con la presidenza della sezione wind turbine casting group aumenta l’impegno e l’interesse verso l’internazionalizzazione ed il tema dell’innovazione. una targa ricordo al presidente uscente “per l’impegno profuso alla guida della Federazione un ringraziamento dai colleghi fonditori” mentre Roberto Ariotti ha ricevuto dalle mani di Enrico Cari amici e colleghi, Bisogna affrontare le onde della globalizzazione e possiamo farlo in ragione delle competenze che abbiamo e di quanto andremo a sviluppare con impegno, facendo rete fra le nostre aziende, gli altri anelli della filiera e gli istituti di ricerca esterni, universitari e non. La carta vincente è, a mio avviso, quella di avere una visione del bicchiere mezzo pieno, ricordando sempre quanto abbiamo già saputo fare. In questo momento occorre fare appello a tutte le nostre energie per sostenere le nostre fonderie, il nostro sistema di filiera ed il nostro paese. Vi ringrazio per la fiducia accordatami con l’elezione a Presidente della Federazione. Accetto l’incarico nello spirito di squadra che ha contraddistinto la nostra opera durante gli anni precedenti e che intendo fortemente mantenere e rafforzare nel nostro futuro. Interpreto la mia azione come quella del “temporaneo portatore del testimone” in una lunga staffetta olimpica, nella quale durante la tappa precedente mi è stata consegnata una struttura “sana” nonostante i trascorsi anni difficili. Di ciò rendo merito a chi ha condotto le operazioni! Costruiremo sulle solide basi che abbiamo nuove attività, aggiungendole a quelle già in essere. Abbiamo bisogno di una rinnovata spinta verso l’internazionalizzazione del settore e in direzione di spunti di ricerca e innovazione. Vorrei per il tramite della presente proporvi le deleghe conferite ai colleghi:: • Giovanni Caironi alla formazione, al comitato tecnico; • Roberto Dalla Bona ai mercati internazionali; • Enrico Frigerio alle relazioni istituzionali (stampa, Confindustria, politica); • Franco Vicentini all’energia; • Franco Zanardi agli affari economici e alla ricerca e sviluppo. Rivolgo il più caloroso invito ai colleghi, soprattutto a coloro che appartengono al comparto delle Fonderie “non ferrose” perché manifestino i propri interessi e la propria disponibilità ad aggregarsi al gruppo. Ci servono forze fresche ! Siamo convinti di poter fare molto anche per questo settore. Dipende solo dalla volontà di tutti. L’Associazione è nostra, dobbiamo “usarla” al meglio. Industria Fusoria 4/2013 Frigerio una spilla in oro rappresentante il “fonditore” simbolo di Assofond, con il figurativo significato del “passaggio del testimone”. Successivamente Roberto Operativamente agiremo già in luglio per definire il viaggio di studio in Brasile, per dare il via entro settembre al “network” di ricerca universitaria ed al prossimo incontro di natura legale che avrà quale oggetto i problemi assicurativi del prodotto. Nello stesso tempo, ridefiniremo le linee di azione ed i loro ambiti: • Sicurezza e ambiente; • Energia e gas, auspicabilmente con le nuove risorse finanziarie ex quota risparmio art.39 (esenzione parziale oneri di sistema sull’energia elettrica, componente A3); • Formazione e competenze. Ringrazio ancora il Presidente Enrico Frigerio per l’aiuto nel passaggio di consegne e la guida fra le relazioni istituzionali, il Direttore per la sempre sorprendente energia ed efficienza organizzativa, tutta la struttura per lo “spirito di corpo” manifestato. Buon lavoro a tutti. Roberto Ariotti 14 Assemblea 2013 • Giorgio Arfaras, Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi” - Il quadro economico generale. • Gabriele Galante, Presidente CEMAFON. • Roberto Ariotti - Conclusioni del neo Presidente Assofond. Da sinistra: Gabriele Cirieco, Gabriele Galante, Andrea Bolla, Aurelio Regina, Roberto Ariotti, Massimo Goldoni, Roberto Vavassori. Dopo un light lunch presso lo spazio espositivo che ha permesso ai fonditori presenti di poter coltivare le relazioni con i fornitori sponsor, che ringraziamo per l’impegno che ha contribuito significati- Ariotti ha voluto sottolineare il proprio impegno con una lettera rivolta ai colleghi fonditori che riportiamo integralmente nel box a fianco. I lavori dell’Assemblea Pubblica sono stati introdotti dal neo eletto Presidente di Assofond Roberto Ariotti e sono proseguiti con momenti di confronto importanti come la tavola rotonda, coordinata dall’esperto in relazioni istituzionali Gabriele Cirieco, che richiamando il leit motiv dell’evento Fonderia CERNIERA dell’industria: il manifatturiero al centro dell’economia (sempre nel prosieguo della rivista troverete l’articolo dedicato all’evento) ha visto al tavolo: • Aurelio Regina, Vice Presidente Confindustria (Delega Sviluppo Economico e Energia). • Andrea Bolla, Presidente Comitato Tecnico per il fisco di Confindustria. • Massimo Goldoni, Presidente FEDERUNACOMA. • Roberto Vavassori, Presidente ANFIA. vamente al successo dell’intera manifestazione, la giornata è proseguita con interessanti visite presso la Fonderia di Ghisa VDP realtà significativa del panorama delle fonderie italiane che si è distinta per gli ingenti investimenti in campo produttivo e l’azienda fornitrice F.lli Mazzon. La presenza per tutto l’arco della giornata dell’area espositiva con numerose aziende fornitrici del settore fonderie si è rivelato un interessante momento di confronto che ha permesso ai partecipanti di conoscere meglio quanto proposto dai fornitori. 15 Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 Industria Fusoria 4/2013 16 Minimaniche EXACTCAST CTCAS Innovazione nova az multilivello multi Le minimaniche di nuova generazione EXACTCAST™ OPTIMA convincono per le loro prestazioni: Elevata efficienza economica Affidabilità Migliore qualità dei getti Inviti alla rottura perfetti Ridottissime sezioni di giunzione Disponibili anche nella versione priva di fluoro Per ulteriori informazioni: www.ask-chemicals.com ASK Chemicals Italia Srl | Via Famagosta, 75 | 20142 Milano IT | Tel.: +39 02 848 94289 | [email protected] MetalOne la soluzione gestionale sviluppata su piattaforma SAP Business One dedicata alle Fonderie Schermata area “Gestione Modelli” di MetalOne Evento “1° Demo MetalOne” c/o SAP Italia – 9 Maggio 2013 Grazie a tutte le Fonderie che hanno partecipato all’Evento del 9 Maggio 2013 in SAP Italia in occasione della 1°DEMO Ufficiale di MetalOne – soluzione ERP per Fonderie su SAP Business One I processi produttivi tipici delle Fonderie (gravità, bassa pressione e pressofusione), l'analisi dei costi, le esigenze di pianificazione e produzione, la gestione e la manutenzione dei Modelli/Stampi, gli aspetti qualitativi, di gestione dei clienti e molte altre funzionalità sono integrate in un'unica piattaforma al fine di offrire ai Responsabili di Reparto, alla Direzione ed alla Proprietà dell'Azienda uno strumento indispensabile per avere sotto controllo attività e processi anche su dispositivi mobili (iPhone o iPad). 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Bellocchio Innovazione sarà il leit motiv della nuova presidenza Assofond nell’intervento di Roberto Ariotti il neo eletto alla carica di presidente È toccata al neo eletto presidente della Federazione, Roberto Ariotti, l’apertura della sessione pubblica dell’Assemblea Assofond 2013. Ariotti ha esordito ringraziando i colleghi ed i presenti per la calorosa accoglienza riservatagli in qualità di presidente ed ha subito intrattenuto la platea con un excursus inerente le condizioni del settore che non esita a definire migliori del recente periodo di crisi attraversato. Infatti, ha sottolineato Ariotti, la fonderia italiana sia di metalli ferrosi che non ferrosi si trova sempre alle prime posizioni del ranking europeo, tenendo egregiamente testa al maggior competitor la Germania. In particolare a livello domestico: • la produzione registra un calo di quasi il 12% rispetto al 2011 (-9,7% per i ferrosi, -13,7% per i non ferrosi) pari a quasi 2 milioni di tonnellate; • il fatturato totale si attesta intorno ai 6,8 miliardi di € (9% rispetto al 2011); • non ci sono variazioni nel numero totale di fonderie (1.111) solo a livello di comparto dei ferrosi si regi- Industria Fusoria 4/2013 stra una diminuzione di 2 unità, mentre nei non ferrosi c’è stato un incremento della stessa entità; • diminuiscono del -2% gli addetti diretti nelle fonderie (-1,1% nel comparto ferrosi, -3% nei non ferrosi); • gli addetti indiretti nel 2012 sono in totale 12.000. lia, Francia, Turchia e Gran Bretagna. Per quanto riguarda il panorama europeo, i dati 2012, se si considerano solo i getti ferrosi, la Germania si trova al 1° posto con più di 4 milioni di tonnellate, a seguire Ita- Mentre per i getti non ferrosi, sempre nel quadro europeo, si trova sempre al 1° posto la Germania, poi Italia, Francia, Turchia e Gran Bretagna. Nel dettaglio: 20 I Paesi che hanno subito il calo maggiore in termini di produzione fra il 2012 e il 2011 sono la Francia (-14%) Italia e Gran Bretagna (-10%) e Germania (-5%). La Turchia è l’unico Paese che è rimasto stabile. Assemblea 2013 • l’Italia è il Paese che ha subito il calo più forte fra il 2012 e il 2011 (-14%); • Gran Bretagna -8%; • Germania -4%; • Francia -3%; • La Turchia è l’unica a crescere (+9%). Per quanto invece attiene gli interscambi commerciali di getti ferrosi: • il saldo della bilancia commerciale nel 2012 è positivo e pari a 800 milioni di euro; • le esportazioni registrano un incremento pari al +8%, passando dai 2 miliardi del 2011 ai 2,2 miliardi del 2012; • i primi 10 Paesi a livello mondiale nel 2011 sono stati nell’ordine: Cina (con una produzione pari al 41,8% del totale) Stati Uniti (10,1%) India (10,1%) Giappone (5,6%) Germania (5,5%) Russia (4,4%) Brasile (3,4%) Corea (2,4%) Italia (2,2%) e Francia (2,1%); • l’Italia rimane stabile al 9° posto, mentre Stati Uniti e Giappone sono gli unici Paesi che guadagnano una posi- zione a danno rispettivamente di India e Germania. Roberto Ariotti, proseguendo nella sua relazione ha riferito che anche negli USA (meta di un recente viaggio studio organizzato dall’Associazione) la situazione sta migliorando a fronte invece di un rallentamento dell’economia cinese. Il presidente ha poi puntualizzato di credere moltissimo nelle capacità degli imprenditori italiani 21 del settore fonderia che non sono secondi a nessuno per ciò che riguarda tecnologia e standard produttivi. È necessario però, che gli imprenditori siano maggiormente inclini al cambiamento, come già molte volte hanno dimostrato, ciò per acquisire competitività e allargarsi nel mercato. Roberto Ariotti è convinto che le aziende del settore siano perfettamente in grado di essere competitive e versatili. Nell’odierno contesto però, ad opinione di Ariotti, non si possono tacere le grandi difficoltà, che si traducono in punti di debolezza, in cui si trovano le aziende a causa del pressing fiscale e non si possono tacere i costi dell’energia e del lavoro. Concludendo il proprio discorso il presidente si è detto profondamente convinto che la soluzione per uscire dall’impasse sia l’innovazione che sarà il leit motive del nuovo corso presidenziale. Innovazione e collaborazione con i fornitori sempre in grado di supportare gli imprenditori con soluzioni all’avanguardia. Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss Un viaggio nel mondo dell’economia, tra Cina ed Italia, sfatando miti e leggende La tavola rotonda “Fonderia Cerniera dell’industria: il manifatturiero al centro dell’economia”, che ha aperto i lavori della parte pubblica dell’Assemblea Assofond, è stata introdotta da Giorgio Arfaras economista del Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi” che ha fornito alla platea un excursus sulla situazione economica internazionale, spesso confusa e permeata di luoghi comuni. La Cina? Una macchina inarrestabile. I conti italiani? Un disastro. Questi sono due dei “miti”, delle “leggende economiche” sfatate da Giorgio Arfaras che, nel suo breve ma intenso “giro del mondo macroeconomico” ha puntualizzato sulla tenuta, le prospettive e lo stato dei conti Industria Fusoria 4/2013 pubblici di tre aree globali: la Cina, gli Usa e l’Italia. Cina: transizione cercasi. Ma a quale prezzo? – “La Cina è più fragile di quello che appare”. Così Arfaras ha iniziato il suo intervento. “Le scelte politiche ed economiche cinesi derivano dalla fine degli anni ’70 – ha proseguito - quando i vertici del partito comunista decisero di iniziare l’industrializzazione del paese sfruttando il basso costo del lavoro. L’afflusso di capitali fu enorme e superò i 1.300 miliardi di dollari nei decenni successivi. Ma qui si poneva un problema: come garantire la certezza del diritto? L’equazione fu risolta grazie all’intervento statunitense. Gli asiatici, infatti, decisero di tenere stabile il cambio dollaroyuan e, parallelamente, di investire gli ingenti surplus della bilancia commerciale acquistando titolo del tesoro americani. Ciò costituisce un equilibrio molto funzionale in quanto se i cinesi decidessero di sequestrare e nazionalizzare tutti gli investimenti produttivi esteri, subito gli americani potrebbero congelare il debito statale americano detenuto dai cinesi. I due importi si equivalgono e permettono ad entrambe le parti di fare ciò che sanno fare meglio: produrre a basso costo, da un lato, fare operazioni finanziarie e garantire l’equilibrio politico globale (gli altri paesi sviluppati si muovono sot- 22 to l’ombrello a stelle e strisce), dall’altro”. Questo assetto è continuato per anni, e prosegue ancora. In questo periodo la Cina continua a crescere a tassi vertiginosi, ma non è uno sviluppo esente da rischi. “C’è un’anomalia – ha spiegato Arfaras. Il Pil cinese è troppo condizionato dagli investimenti, che contano il 60% contro il 30% degli Usa. Ci sono troppe infrastrutture, spesso inutili, e l’esposizione del sistema bancario è elevatissima e con tempi di rientro molto lunghi. Questo sbilanciamento, testimoniato anche dal fatto che un paio di settimane fa, per qualche minuto, il tasso interbancario è schizzato al 28%, mette a rischio la tenuta economica del paese. Bisogna passare da un’economia basata sugli investimenti ad una sui consumi”. Ma come? “Qui è il problema. I consumi ci sono solo quando la gente non ha paura. In Cina non c’è assistenza sanitaria, non c’è un sistema pensionistico valido ed il sistema scolastico è molto caro. La gente, quindi, risparmia per garantirsi il futuro invece di spendere. Per invertire il flusso bisogna che venga istituita almeno una bozza di stato sociale: si deve passare da un sistema “semisocialista” ad uno socialdemocratico. Ma ciò necessita di una vera e propria rivoluzione, sia economica sia, soprattutto, politica, e non sarà facile. Inoltre, nel corso della transizione non escludo che ci possa Assemblea 2013 essere una crisi del sistema bancario”. USA: quando Bernake chiuderà il portafoglio che succederà? – Attualmente la politica economica americana si basa su comportamenti ultra-espansivi guidati dalla Fed. La banca centrale statunitense sta immettendo una quantità enorme di liquidità nel sistema, acquisendo debito pubblico e rendendo le cedole al tesoro americano. “Il problema è: cosa succederà quando si stringeranno i cordoni della borsa? Penso che l’economia tornerà a crescere ad un tasso più basso rispetto al passato, in quanto l’innovazione dell’industria Made in Usa è minore rispetto agli anni scorsi. La transizione tra politiche ultra-espansive e politiche con una crescita più moderata rischia però di non essere indolore”. Italia: ok nel lungo periodo. Ma nel breve? - “Sfatiamo subito il mito dell’euro: non c’è stato nessun complotto dei banchieri, l’Italia vi è entrata per una precisa scelta politica, quella cioè di rompere il modello economico che aveva retto il paese dagli anni ‘60”. Questo modello, definito da Arfaras come “conflitto sociale perenne” si basava su alcune dinamiche fisse: “quando c’era un aumento dei salari, superiore a quello della produttività, avveniva una perdita di competitività nel sistema, che veniva superata grazie alla svalutazione della lira. Cosa che però creava inflazione, un oppiaceo per il nostro paese (in quanto non c’era sviluppo tecnologico ma solo battaglia sui costi), un oppiaceo che però riaccendeva il conflitto sociale, la battaglia sui salari e rimetteva in moto il circolo virtuoso-vizioso. Se decidessimo il ritorno alla lira, vorrebbe dire un balzo indietro nel tempo, con un’industria di bassa qualità ed un conflitto sociale permanente”. Proiettandosi nel futuro, l’economista sottolinea che “non è vero che il bilancio statale italiano è in condizioni critiche. Anzi, da alcune simulazioni fatte, emerge che, partendo dalla situazione attuale e senza ipotizzare alcuna riforma, nel 2040-2050 ci saranno solo due stati europei i cui bilanci saranno in equilibrio: l’Italia e la Germania. Per gli altri stati le riforme sono ancora da fare. Il futuro del nostro paese è assicurato, ma i problemi sono nel presente. Come si può rilanciare la crescita? Io sono per il mercato, e quindi penso che la cosa migliore sia defiscalizzare capitale e lavoro. Mi rendo conto, però, che oggi ciò non si può fare a meno di trovare una copertura diversa ai mancati introiti delle defiscalizzazioni. Lo spazio c’è: si può tagliare molto e si possono vendere i beni pubblici. Sono abbastanza positivo per il futuro: non siamo morti, abbiamo ancora delle cartucce da sparare. Ci vuole però la consapevolezza che bisogna cambiare, muoversi: se rimarremo fermi saremo travolti”. Fonderie - L’identikit del settore: oltre 1.000 aziende per 6,8 miliardi di fatturato Il comparto italiano delle fonderie vanta il nono posto mondiale ed il secondo europeo per volumi di produzione. Il nostro paese, infatti, nel 2011 ha avuto un output di 2,21 milioni di tonnellate di getti, con una quota globale del 2,2%, dietro alla Cina (41,26 milioni di tonnellate, 41,8% dell’output mondia- 23 le), gli Stati Uniti (10,1%), l’India (10,1%), il Giappone (5,6%), la Germania (5,5%), la Russia (4,4%), il Brasile (3,4%), la Corea del Sud (2,4%). Al decimo posto mondiale c’è la Francia (2,1%). Per ciò che concerne i getti ferrosi, il nostro paese vanta una produzione di 1,115 milioni di tonnellate nel 2012, con una riduzione del 10% rispetto al 2011.A livello continentale, il leader è la Germania con 4,283 milioni di tonnellate (-5%), mentre sul terzo gradino del podio c’è la Francia. Per ciò che concerne i getti non ferrosi, l’Italia, l’anno scorso, a causa di una contrazione del 14% della produzione (844.000 tonnellate), ha perso la leadership europea, conquistata ancora una volta dai competitor tedeschi con 931.000 tonnellate ed un -4% sul 2011. Al terzo posto, ancora una volta, la Francia (396.000 tonnellate, -3%). In Italia le fonderie, nel 2012, erano 1.111, lo stesso numero dell’anno precedente, delle quali 195 di materiali ferrosi e 916 di materiali non ferrosi. Gli addetti diretti sono 28.745 e l’indotto è di 12.000 unità. La produzione, in tonnellate, è stata vicino ai 2 milioni di tonnellate per un fatturato di 6,8 miliardi di euro (-9%). Il saldo del commercio estero è positivo per 800 milioni di euro e le esportazioni sono cresciute dell’8% nel 2012, arrivando a 2,2 miliardi di euro. Tratto da Siderweb.com il portale della Siderurgia. Industria Fusoria 4/2013 GRAFICHE MARCOLIN - SCHIO Insieme a voi orgogliosi della nostra storia determinati nella crescita e nell’innovazione al servizio della qualità che richiedete. Via Vicenza, 72 - 36015 SCHIO (VI) ITALY Ph. +39.0.445.678000 - Fax +39.0.445.678001 [email protected] - www.mazzon.eu Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss C. Bellocchio Tavola rotonda: “Fonderia CERNIERA dell’industria: il manifatturiero al centro dell’economia” La tavola rotonda “Fonderia CERNIERA dell’industria: il manifatturiero al centro dell’economia” è stato uno dei momenti più interessanti dell’assemblea Assofond 2013 durante il quale si sono alternati, coordinati da Gabriele Cirieco esperto in relazioni istituzionali, importanti relatori quali: Roberto Vavassori, presidente di ANFIA (Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche) che ha definito il momento che tutta la filiera automotive sta vivendo molto importante. Infatti analizzando nel dettaglio i dati il relatore ha riferito l’apertura di stabilimenti in Cina, in India e in Indonesia ma nulla in Italia. Il dato è molto significativo e fa scendere il nostro Paese al 24esimo posto nel ranking mondiale e ciò non rende merito alle nostre tecnologie. Vavassori si è dichiarato convinto che il nostro dovere sia di prendere in mano il nostro destino ed esserne artefici. Tale cambiamento nel futuro, ad opinione di Vavassori, non potrà avvenire con piccoli aggiustamenti, con cambiamenti continui e marginali della legislazione, ma occorrerebbe che lo Stato individuasse una zona particolare o una filiera e per 10-15 anni la dichiarasse zona franca o filiera franca, abbassando la fiscalità, ossia, detassando le im- Industria Fusoria 4/2013 Da sinistra: Gabriele Cirieco, Gabriele Galante, Andrea Bolla, Aurelio Regina, Roberto Ariotti, Massimo Goldoni, Roberto Vavassori. prese e contribuendo fattivamente alla creazione di lavoro. Insomma la proposta è quella di costruire una zona di condizioni certe. L’imperativo per Vavassori è dare priorità allo sviluppo industriale perché il Paese diventi intraprendente. Massimo Goldoni presidente FEDERUNACOMA (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura) che considera la propria filiera come un comparto particolarmente colpito dalla mancanza di una visione comune tra le forze politiche. Nel frattempo, ha sottolineato Goldoni, tutti i player mondiali si sono mossi 26 e la filiera italiana rischia di sprofondare, solo in Cina ci sono 180 costruttori di trattori e 450.000 trattori l’anno costituiscono il fabbisogno dell’India. Goldoni proclama le grandi competenze italiane per competere tra i maggiori players, ma purtroppo, ad secondo il relatore, manca una politica di pianificazione in agricoltura e non giova nemmeno l’alternanza di Ministri. Abbiamo bisogno di una visione comune italiana, di una continuità ed altresì, in accordo con Roberto Vavassori, di zone franche ove poter sfruttare al meglio gli strumenti così come fanno tutti gli altri paesi europei. Assemblea 2013 Aurelio Regina Vice Presidente Confindustria (Delega Sviluppo Economico e Energia) che a proposito della miopia riguardo ai profondi cambiamenti ai quali bisogna invece far fronte, riferisce un aneddoto raccontato dal grande attore scomparso Alberto Sordi che ha per protagonisti due senatori dell’impero romano d’occidente (distrutto dai barbari) che rientrando ai loro domicilii vedono passare un gruppo di giovani aitanti guerrieri. Uno dei due senatori chiede spiegazioni all’altro circa la provenienza dei ragazzi e gli viene risposto di non preoccuparsi poiché si sarebbe trattato solo dei barbari. Entrambi proseguirono il loro cammino senza preoccupazioni. Analizzando il racconto si evince che il primo senatore non aveva capito l’importanza della notizia dell’arrivo dei barbari, mentre all’altro senatore, che aveva capito la notizia, non importava nulla del probabile cambiamento che avrebbero portato. Entrambi non avevano percepito lo sconvolgimento socio - economico che il contatto con le nuove popolazioni avrebbe portato. L’incipit del racconto, sottolineato da Regina, è quello che non si può essere passivi. Bisogna elaborare riforme imponenti. Occorre un passo deciso, forte che crei un altrettanto forte shock. Un esempio su tutti, ha proseguito Regina, è affrontare il delicato problema dell’energia ossia del costo energetico: «la gestione del fotovoltaico, in Italia, ha avuto un pesante impatto sull’economia e sulle bollette delle imprese e delle famiglie. Bisogna considerare l’energia un asset fondamentale per il nostro paese, con degli accorgimenti semplici che vanno nella direzione della semplificazione, dell’apertura del mercato e della riduzione dei costi. Confindustria negli ultimi due anni l’ha fatto, con un beneficio di circa 2 miliardi per le aziende italiane. Continueremo in questa direzione, tenendo come stella polare l’abbassa- mento delle bollette per l’industria. Occorre, secondo Regina, che il Governo parli «più di industria, meno di diritti civili, che stanno occupando da mesi le prime pagine dei giornali: dobbiamo soffermarci sulle priorità, e la prima è l’economia”. Gabriele Galante Presidente CEMAFON (The European Foundry Equipment Suppliers Association) e Presidente dell’azienda I.M.F. S.r.l. Impianti e Macchine Fonderia che, con 4 stabilimenti tutti dislocati fuori dall’Italia, ha ribadito l’importanza dell’internazionalizzazione ponderata con progetti a 360°, con una rete di imprese per produrre un prodotto non una commodity. Tutto ciò significa, ad opinione di Galante mantenere il know how attraverso la rete. Roberto Ariotti, Presidente Assofond e titolare delle omonime Fonderie di Adro (BS) che ha sottolineato come sia quanto mai ad ora indispensabile la collaborazione con le università, incubatori di cervelli ed idee, per progettare, per innovare, perché le aziende abbiano la possibilità di allargare il mercato. Occorre altresì lavorare di più insieme ai clienti. Il mondo, secondo Ariotti è oramai dinamico, vuole continui cambiamenti. Le aziende devono essere veloci, competenti e precise. Per fare ciò è indispensabile la cono- 27 scenza. Il futuro, per le fonderie, è la nicchia, l’alto valore aggiunto. Bisogna innovare, fare cose più difficili che altri non sanno fare. Il mondo richiede velocità ed agilità: è qui che le aziende devono distinguersi. Andrea Bolla Presidente Comitato Tecnico per il fisco di Confindustria che si è fatto promotore di richieste specifiche al Governo, ovvero di poter dare agli imprenditori gli strumenti per investire perché tornino ad investire. Nel nostro Paese, ha sottolineato Bolla, abbiamo grossi problemi di fiscalità (aliquote troppo alte, problemi di finanza pubblica). Occorre trovare il modo di regolare i rapporti con il fisco. L’abuso del termine “evasione” spesso rappresenta un “alibi sia per i cittadini sia per le amministrazioni locali. Bisogna passare dal concetto di evasione a quello di sommerso, creando un legame tra il costo per il recupero del sommerso ed i risultati di questa operazione, usando poi il ricavato del sommerso per abbassare le tasse. Continuando così come si è fatto sinora si otterranno i risultati che si sono ottenuti sinora, ovvero l’aumento continuo del sommerso”. Sul finire dell’incontro il moderatore ha chiesto ai partecipanti al tavolo di riassumere le azioni e le richieste principali da portare all’attenzione delle Istituzioni: Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 Roberto Ariotti ha evidenziato che le azioni da intraprendere dovrebbero riguardare l’alleggerimento fiscale anche dal punto di vista energetico, nonché il potenziamento di iniziative per favorire la ricerca e l’innovazione. Aurelio Regina si è detto d’accordo con Roberto Ariotti per quanto attiene gli sgravi energetici, ma ha puntualizzato come sarebbe necessaria anche una politica di potenziamento dei servizi pubblici locali, in termini di risorse idriche e del trasporto pubblico locale. Andrea Bolla ha espresso la necessità di scardinare il sistema di tassazione per le imprese ed anche per le persone fisiche, ossia, ridurre il cuneo fiscale. Ad opinione di Bolla sarà altresì necessario intervenire sulla spesa pubblica con riduzione dei beni dello Stato e ridurre la pressione fiscale sugli immobili di impresa. Gabriele Galante ha indicato la necessità di essere ve- loci nelle riforme. Il tempo passa inesorabile: “e noi cosa facciamo!” Bisogna credere nell’aggregazione e nel fare filiera. Massimo Goldoni ha sostenuto quanto proclamato da Galante ossia fare gruppo, squadra, filiera. La conclusione della tavola rotonda è stata affidata al neo presidente Assofond, Roberto Ariotti che ha dichiarato: “siamo pronti a lavorare in filiera, siamo formidabili”. UNA CENA IN CONVIVIALE ATMOSFERA La grande loggia del signorile Castello di Thiene è stato lo scenario nel quale si è svolta la cena organizzata da Assofond che ha anticipato i lavori del lunedì. Il principale spunto colto dall’organizzatrice è stato quello di stemperare la tensione pre-lavori, celebrare il presidente dell’Associazione Enrico Frigerio che lascia la carica dopo sei anni di importanti traguardi raggiunti e creare un clima di sincera convivialità tra i partecipanti, fonditori, fornitori sponsor dell’Assemblea che contribuiscono da lungo tempo ai successi degli eventi Assofond. Non ci sono stati discorsi ufficiali, tutto si è svolto in un clima sereno e disteso, come peraltro era nelle intenzioni degli organizzatori, con da ultimo il taglio di una torta tramite la quale i presenti hanno voluto rinnovare con un piccolo simbolico gesto culinario il tributo ad Enrico Frigerio. Industria Fusoria 4/2013 28 PRODOTTI E SERVIZI per acciaierie, fonderie di acciaio e di ghisa, di alluminio e di altri metalli non ferrosi. PRODOTTI metalli leghe - madrileghe ferroleghe ghise in pani ricarburanti SERVIZI rete informatica assistenza tecnica coperture su metalli e valute servizi finanziari e commerciali logistica - stoccaggio 20135 MILANO - VIALE SABOTINO, 19/2 - TEL. + 39 - 02.80.95.11 - FAX +39 - 02.89.00.714 AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2000 Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss Conferito il premio di laurea “ing. Carla Cominassi” Il premio di Laurea intitolato all’Ing. Carla Cominassi, istituito da Ghial per il triennio 2011-2013, è giunto al suo secondo anno. La borsa di studio, dell’importo di € 2000, di questa edizione, è stata assegnata all’ing. Riccardo Gosparini, con la tesi dal titolo “Studio delle fluidità di leghe di alluminio per la colata in stampo permanente, premiazione avvenuta in occasione dell’’Assemblea Generale di Assofond, tenutasi il 15 luglio scorso, presso il Castello di Thiene. L’iniziativa, fortemente voluta dalla proprietà Ghial, è stata intrapresa per ricordare la figura dell’Ing.Carla Cominassi, promettente ingegnere, caratterizzata da una vivace intelligenza, desiderosa di apprendere e curiosa di approfondire qualsiasi argomento di natura tecnica o pratica e che ha lavorato in Ghial per quasi 14 anni, fino alla sua prematura scomparsa, nel 2010, a causa di una grave malattia. Industria Fusoria 4/2013 Ed è proprio con questo spirito che è nato il progetto: per sostenere e gratificare i giovani laureati meritevoli della Facoltà di Ingegneria di Brescia. I candidati devono aver elaborato e discusso tesi di laurea Specialistica/Magistrale, non compilative, con caratteristiche di innovazione, originalità e che trattino aspetti riguardanti uno dei temi di seguito indicati e collegati alle tecniche di fusione dell’alluminio: • Sviluppo sperimentale e simulazione numerica del processo di pressofusione/colata a gravità. • Processo di solidificazione: mappe di solidificazione, microstruttura e proprietà dei componenti. • Correlazione tra geometrie dei getti e loro difettologie in 30 • • • • pressofusione/colata a gravità. Studio micro strutturale e difettosità dei getti in pressofusione/colata a gravità. Studio di tecnologie innovative in fonderia con particolare riguardo al’utilizzo di leghe alternative per particolari strutturali. Influenza dei parametri di stampaggio e termica dello stampo sull’usura delle superfici stampanti. Riduzione dei fermi impianto mediante implementazione della manutenzione preventiva. Ogni ulteriore informazione potrà essere richiesta direttamente al referente per il progetto presso l’Università di Brescia – Annalisa Pola Assistant Professor e-mail: [email protected]. TESI TES I, al vostro servizio SORELMETAL®® FERROLEGHE E INOCULANTI FILO ANIMATO GRAFITI SPECIALI CARBURO DI CALCIO FILTRI CERAMICI MANICHE ESOTERMICHE PROGRAMMI DI SIMULAZIONE MINERALI DI ZIRCONIO E TITANIO ELETTRODI DI GRAFITE POLVERI METALLICHE PRODOTTI E IDEE TESI SpA - Via Manzoni, 20 - 20052 Monza Tel. +39 039 237501 - Fax +39 039 2302995 [email protected] - www.tesi-spa.it Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss G. Corelli – M. Prando Il risparmio energetico attraverso la razionalizzazione dei processi di Fonderia: introduzione al progetto Assofond Il costo dell’energia nel settore delle Fonderie Tra le voci di costo che condizionano la competitività del Settore delle Fonderie, la “bolletta energetica” si posiziona ai primi posti. Per ridurre l’incidenza della “bolletta energetica”, è essenziale operare scelte gestionali che perseguano obiettivi di riduzione dei consumi attraverso il raggiungimento di elevati livelli di efficienza energetica, in tutte le aree e/o fasi produttive, non solo attraverso una corretta gestione del calore generato ma evitando “sprechi” legati alle caratteristiche intrinseche di macchine, impianti, processi, ma anche e soprattutto, alle modalità di conduzione delle attività, sempre più difficili da pianificare in relazione ad un mercato che richiede maggiore flessibilità e capacità di gestione delle richieste dei Committenti. ampi margini di risparmio possibili, individuabili in tutte le fasi del processo produttivo (Fig. 1 - Fig. 2 - Fig. 3). Come evidenziato nel documento europeo Foundrybench “Linee guida sui potenziali risparmi energetici ed opportunità per le Fonderie”, i risultati degli audit energetici svolti, evidenziano possibili risparmi del 17-24%, corrispondenti ad un aumento della redditività della Fonderia europea del 1÷2%. Un importante recupero di denaro in un periodo di recessione e di pressione dai paesi «low cost». Le fonderie europee utilizzano energia in ragione di 2,5÷9 MWh/t di getti. A seguito della realizzazione degli interventi di razionalizzazione descritti, risultati praticabili ed affidabili, i consumi potrebbero essere ridotti a 1,9÷6,5 MWh/t di getti. Nel complesso del settore europeo della Fonderia, sono possibili risparmi nei costi energetici per complessivi 636 M€: 401 M€ nelle Fonderie di ghisa (63%); 82 M€ nelle Fonderie di acciaio (13%); 153 M€ nelle Fonderie di metalli non ferrosi (24%). Tutto ciò a fronte di investimenti con un tempo massimo di ritorno inferiore ai cinque anni. Razionalizzazione e risparmio energetico: i margini di miglioramento delle Fonderie europee Le esperienze acquisite nel settore della fonderia, a livello europeo e nazionale, evidenziano Industria Fusoria 4/2013 Fig. 1 - Risultati Audit Energetici (fonte Foundrybench). 32 Assemblea 2013 Il Governo Italiano ha introdotto i cosiddetti «Certificati bianchi», o più propriamente Titoli di Efficienza Energetica (TEE), che sono titoli che certificano i risparmi energetici conseguiti da vari soggetti realizzando specifici interventi (es. razionalizzazione energetica). In relazione al loro valore economico, la possibilità di acquisire TEE rappresenta un ulteriore incentivo a ridurre i consumi energetici. Istituiti in Italia con i DD.MM. 20 luglio 2004 elettricità e gas, entrati in vigore nel gennaio 2005, i «certificati bianchi» consistono in titoli acqui- Fig. 2 - Risultati Audit Energetici (fonte Foundrybench). La situazione delle Fonderie italiane Da alcune analisi svolte dal gruppo di lavoro che sta affrontando per conto di ASSOFOND la tematica e dai primi confronti effettuati sulle principali fasi del ciclo produttivo di fonderia, sono emersi ampi spazi di miglioramento delle performance delle Fonderie italiane in varie aree operative. I risparmi realizzabili, ovviamente, dipendono dal «livello di partenza» considerato; maggiore è il livello di efficienza di partenza e minore sarà lo spazio di miglioramento. In molti dei casi analizzati tuttavia, i risultati ottenuti consentono risparmi di energie percentuali a due cifre (fino al 20% ed oltre). Va sottolineato che risparmi energetici significativi sono raggiungibili sia a seguito di modifiche tecnico impiantistiche che comportano investimenti, sia introducendo modifiche nelle modalità di gestione dei processi, e come tali a «costo zero». Un esempio di quest’ultima fattispecie è riportato in Fig. 4 dove sono stati analizzati i risparmi ottenibili gestendo in modo differente i boccami; l’utilizzo del boccame “pulito” rappresenta una riduzione di costi legata al minore consumo ener- Fig. 3 - Benchmarking delle Fonderie Europee in Finlandia, Svezia, Germania, Polonia, Gran Bretagna, Francia e Spagna. getico nella fase di fusione, che compensa i maggiori costi del trattamento di granigliatura, con un saldo economico positivo. Gli incentivi del governo italiano al risparmio energetico: i titoli di efficienza energetica (certificati bianchi) Oltre alla riduzione di costi conseguente ai risparmi energetici realizzati, non vanno sottovalutati gli ulteriori vantaggi economici conseguibili attraverso gli incentivi governativi. 33 stabili, e successivamente rivendibili, il cui valore è stato originariamente fissato a 100 € /tep, valore soggetto a variazioni stabilite anche in funzione dell’andamento del mercato. Alla data del 2 luglio 2013 il valore medio dei «certificati bianchi» assegnati per i risparmi energetici realizzati è stato di: 1 TEE (Titolo di Efficienza Energetica) = 1 Tep (Tonnellata Equivalente di Petrolio) = 108,50 € L’obiettivo della razionalizzazione energetica, oltre a ridurre i costi di gestione consente, quindi, all’impresa di acquisire «Certificati Bianchi» Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 calcolati sulla base dei risparmi conseguiti rispetto ai Benchmark definiti dalle BAT di settore. In tale ottica è fondamentale la collaborazione delle Fonderie per fornire informazioni ad Assofond allo scopo di arrivare a definire, oltre alle tecniche da considerare come BAT, benchmark energetici che possano essere utilizzati per la predisposizione dei progetti e sulla base dei quali calcolare i benefici in termini di risparmi energetici per assegnare i «Certificati Bianchi». Il DM 28.10.2012 prevede che ENEA predisponga entro il 31 dicembre 2013, e successivamente con cadenza biennale, guide operative per promuovere l’individuazione e la definizione di progetti a consuntivo con particolare riferimento ai principali settori industriali “energivori” fra i quali la siderurgia (ed i settori industriali correlati). Le guide operative devono riportare la descrizione delle migliori tecnologie disponibili e indicazioni circa le potenzialità di risparmio in termini economici ed energetici derivanti dalla loro applicazione. I «Certificati Bianchi» rappresentano opportunità molto interessanti che consentono di ridurre i tempi di «ritorno» degli investimenti sostenuti per gli interventi di razionalizzazione energetica realizzati. Industria Fusoria 4/2013 Le finalità del progetto Assofond Nel quadro descritto, si inserisce il progetto di “Razionalizzazione dei Processi di Fonderia” che Assofond ha deciso di realizzare con le finalità seguenti: 1. realizzare uno strumento che possa aiutare l’imprenditore in una costante opera di razionalizzazione dei propri processi produttivi, organizzativi e gestionali al fine di recuperare, il più possibile, i margini di redditività della propria azienda ed aumentarne, conseguentemente, la competitività; Razionalizzazione dei processi, in ottica di riduzione dei costi e di ottimizzazione delle risorse energetiche in particolare, ma anche di razionalizzazione di tutti gli altri aspetti legati alle attività della Fonderia quali ambiente , salute e sicurezza dei lavoratori, attraverso una attenta analisi delle prassi operative e delle modalità gestionali. 2. aggiornare le tecniche considerate BAT (Best Available Techniques – Migliori Tecniche Disponibili), alla luce delle esperienze maturate dalle imprese del Settore a livello internazionale e nel nostro paese, anche attraverso una rilettura critica dei documenti europei applicabili alle attività di Fonderia. 34 I principali strumenti, accessibili agli imprenditori a vari livelli (in funzione delle capacità di investimento consentita dai bilanci aziendali), attraverso i quali è possibile perseguire gli obiettivi di razionalizzazione sono: la Tecnologia ed i Sistemi Organizzativi. È indubbio, infatti, che innovazione ed aggiornamento tecnologico non possono fare a meno di adeguate modalità organizzative e gestionali che ne garantiscano l’utilizzo efficiente (minimo costo, massimo guadagno). Confrontarsi per crescere L’approccio utilizzato ha l’obbiettivo, in particolare, di sollecitare nel lettore il confronto «mettendosi in discussione». Per questo verranno privilegiate presentazioni schematiche, che possano essere immediatamente fruibili consentendo il Assemblea 2013 4. processo di finitura lavorazioni successive del getto grezzo). Partendo dall’analisi dalle tecniche BAT, che in relazione alla fase produttiva in esame sono state definite a livello europeo, l’argomento è stato sviluppato con l’obbiettivo di fornire un quadro aggiornato sulle tecniche applicabili alle attività di fonderia. Fig. 5 - Il processo di Fonderia. confronto con dati di benchmark di Settore e/o di Settori che impiegano tecnologie confrontabili applicabili alla Fonderia. Verranno, inoltre, individuati criteri metodologici per definire le «priorità di intervento» secondo un criterio qualitativo di valutazione costi/benefici, di fondamentale importanza in un momento in cui le imprese dispongono di limitate capacità di investimento. Confrontarsi per competere Il lavoro che si intende sviluppare rappresenta nel suo insieme un intreccio fra “stato dell’arte” della tecnologia di Fonderia e “tecniche innovative” od emergenti, per condurre il lettore ad un confronto critico rispetto alle prassi attualmente in uso presso la propria Impresa, fornendo gli strumenti per valutare, confrontare e, ove necessario, intraprendere nuove strade per raggiungere l’obiettivo di una maggiore competitività della propria Fonderia. Un percorso virtuoso che mediante semplici passaggi, fornendo gli opportuni strumenti metodologici e conoscitivi, vuole conseguire attraverso la razionalizzazione dei processi, l’obbiettivo della crescita del Settore; un percorso metodologico definito dai seguenti passaggi che il management aziendale deve realizzare: mettersi in discussione , confrontare, approfondire le conoscenze, innovare. L’approccio metodologico Per perseguire gli obiettivi di razionalizzazione auspicati, si è scelto un approccio per processi: processi «specifici» della fonderia e processi «trasversali» riscontrabili nella generalità delle attività produttive. Il processo di fonderia, è stato ricondotto ai seguenti quattro sotto processi (aree di attività): 1. processo di fusione (fusione e trattamento del metallo); 2. processo di formatura (modelli, preparazione forme e anime); 3. processo di colata (riempimento delle forme, raffreddamento e solidificazione ed estrazione del getto dalla forma); 35 Oltre ai processi specifici del ciclo produttivo di Fonderia, verranno analizzati i «processi trasversali» e precisamente: • produzione di aria compressa e sistemi idraulici per tutti gli azionamenti degli impianti; • l’ illuminazione; • il riscaldamento e/o il condizionamento dei reparti (valutando le possibilità del recupero dell’ energia termica per produrre calore o refrigerazione); • la movimentazione; • I processi di depurazione «end of pipe». Lo stato dell’arte: BAT e tecniche emergenti L’analisi dei processi viene realizzata partendo dai documenti che definiscono le BAT (Best Available Techniques) e le Best Practice. Le BAT rappresentano lo strumento tecnico/gestionale attraverso il quale razionalizzare i processi in un’ottica “integrata” che minimizza l’impat- Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 to sia da un punto di vista delle materie prime e delle commodities in ingresso al processo, sia dal punto di vista degli output (emissioni atmosferiche, scarichi idrici, rifiuti, energie dissipate). Le tecniche BAT rappresentano, per ciascun settore e/o attività, il miglior “compromesso” fra le esigenze di impiego efficiente di materie prime ed energia, utilizzazione ottimale della chimica di processo, contenimento delle emissioni, recupero e riciclaggio dei rifiuti e la sostituzione delle sostanze pericolose; tutti obiettivi fondamentali della direttiva IPPC (Direttiva 96/61/CE, oggi aggiornata dalla Direttiva 2010/75/UE, in fase di recepimento nella normativa italiana), secondo un approccio di tipo “integrato”. In particolare, sono stati utilizzati i seguenti documenti: • Reference Document on Best Available Techniques in the Smitheries and Foundries Industry - May 2005; • Reference Document on Best Available Techniques for energy efficiency – February 2009; • BAT for iron and steel production - March 2012; • Foundrybench - Good Practice Guide on Energy Saving potentials and opportunities for Foundries- 2012. Viene utilizzata, inoltre, una ampia documentazione tecnica richiamata nella bibliografia allegata Il processo: analisi input-output. Fig. 6 Ciascun processo (attività) verrà trattato e analizzato nei suoi elementi di “input” in ingresso e di “output” in uscita come indicato in Tab.1. Tutte le citate aree di attività saranno analizzate secondo un approccio per processi, secondo lo schema riportato di seguito (Fig. 6). La forma di presentazione Per rendere la trattazione il più possibile snella e “fruibile” al lettore, si è scelto di utilizzare presentazioni schematiche multimediali, nelle quali saranno presenti richiami per i vari argomenti agli specifici approfondimenti; sarà così possibile ai singoli utenti, in relazione allo specifico interesse, il collegamento diretto ELEMENTI IN INGRESSO ELEMENTI IN USCITA 1. Materie prime 2. Energie 3. Tecnologie (impianti e macchinari) 4. Lavoro (Modalità operative /gestionali) A. Prodotto del processo B. Impatti ambientali (aria, acqua, suolo, rumore, odore) C. Calore residuo (energie dissipate) Tab. 1 - Elementi in ingresso ed in uscita dal processo. Industria Fusoria 4/2013 36 ai vari file che sviluppano l’argomento. Nella fase di progettazione del presente lavoro, ci si è posti il problema di come affrontare la complessità del processo di fonderia nel suo insieme; la scelta che si è operata ha tenuto conto di due esigenze fondamentali: da un lato quella di arrivare in tempi brevi a “concretizzare” uno strumento che potesse da subito essere utilizzabile dagli imprenditori e tecnici di fonderia per operare le proprie scelte, e dall’altro che l’argomento fosse trattato in riferimento all’universo della fonderia (ferrosa e non ferrosa) prendendo in considerazione tutte le molteplici tecniche, processi ed impianti che oggi trovano applicazione nelle imprese di fonderia italiane. Si è deciso, pertanto di sviluppare l’intero lavoro con criteri “modulari”, dove ciascun modulo fosse caratterizzato da una propria “autonomia” rispetto all’insieme in quanto trattato in modo compiuto anche in relazione ai processi “trasversali” ad esso correlati. Il processo di Fonderia viene sviluppato quindi per aree (secondo lo schema descritto) e per tipo di lega ferrosa e non ferrosa. Assemblea 2013 Un progetto ambizioso che tuttavia può contare sulla collaborazione e sulla disponibilità di molte professionalità a vario titolo coinvolte, che vede Assofond impegnata in una iniziativa ritenuta prioritaria per il Settore della Fonderia italiana che deve recuperare efficienza e competitività. Fig. 7 - Scheda area Fusione. Un esempio di come sarà articolata la presentazione è riportato nelle Fig. 7 e 8. La priorità, anche in relazione alla maggiore rilevanza in termini di impegni energetici, è stata data all’area fusione; da un punto di vista energetico, nel processo di Fonderia la fase di fusione impiega fra il 40 ed il 60% del totale dell’energia impiegata. Alla fusione faranno seguito tutte le aree nelle quali è stato suddiviso il ciclo produttivo di fonderia che sarà così “ripercorso” nel suo insieme. Fig. 8 - Scheda forno Cubilotto. 37 Industria Fusoria 4/2013 ;LS -H_ L’impiego del nuovo sistema Cold-Box vi aiuterà ad aumentare l’efficienza produttiva della vostra azienda in modo economico ed ecologico. r(S[HYLH[[P]P[¡ r,SL]H[HZ[HIPSP[¡[LYTPJH r4PNSPVYLYLZPZ[LUaH r)HZZPZZPTLLTPZZPVUPKPVKVYL r)HZZVZ]PS\WWVKPM\TV r9PKV[[HMVYTHaPVULKPJVUKLUZH[P www.satef-ha.it www.huettenes-albertus.com Member of HA-Group =PHSLKLSSH:JPLUaH =PJLUaH0[HSPH ZH[LM'ZH[LMOHP[ Key partner in Design Process Innovation Software, Servizi e Formazione per la Sperimentazione Virtuale nella simulazione dei processi di fonderia SOFTWARE E SERVIZI PER: Simulazioni di Riempimento Solidificazione Tensioni residue Trattamento termico Microstruttura Ottimizzazione Il nuovo standard SEMPLICEMENTE EFFICIENTE E CONVENIENTE! Results courtesy: Honsel, PSA, Componenta Realizzare getti di fonderia in maniera efficiente e conveniente significa comprendere, controllare e migliorare il processo www.enginsoft.it MAGMASOFT® è uno strumento di simulazione di facile utilizzo, orientato allo studio dei processi di fonderia per migliorare la qualità dei getti ed ottimizzare il processo tecnologico. Le caratteristiche del software consentono una facile comprensione e analisi del riempimento dello stampo, della solidificazione del getto, delle proprietà meccaniche del pezzo finale, nonché dello stato tensionale residuo e relativa distorsione. MAGMASOFT fornisce un valido aiuto nella ricerca della soluzione in fase progettuale o di ottimizzazione del processo tramite una interfaccia utente completa e «userfriendly» che guida l’utente nell’impostazione dell’analisi a partire dalla modellazione CAD, attraverso un ricco database, sino all’interpretazione dei risultati. EnginSoft S.p.A. Sezione Fonderia via Giambellino, 7 35129 PADOVA Tel. +39 049 7705311 Fax +39 049 7705333 [email protected] Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss M. Favini Nuovo impianto automatico di formatura grandi staffe La produzione di grandi getti in staffa mediante processo sabbia-resina sta evolvendo verso nuove soluzioni meccanizzate e automatizzate. In occasione dell’Assemblea generale di Assofond tenutasi a Thiene in data 15 luglio 2013, è stato presentato il nuovo impianto di formatura no-bake automatico per grandi staffe, realizzato da IMF per la fonderia VDP. Il pomeriggio è stato interamente dedicato alla visita guidata, divisa per gruppi, della fonderia stessa. È da sottolineare la grande disponibilità e apertura dell’Ing. Vicentini e del sig. Zardo nell’aver consentito la visita completa del loro stabilimento. Il nuovo impianto di formatura grandi staffe rappresenta un esempio significativo di come la tecnologia attuale possa consentire produttività, economicità, qualità e sicurezza per pro- Industria Fusoria 4/2013 duzioni che tradizionalmente venivano fatte a terra o in fossa con grande dispendio di risorse umane e delicate operazioni di handling con carriponte. La nuova installazione no-bake per grandi staffe presenta un layout compatto con la configurazione di magazzino verticale automatico. Il collegamento tra le operazioni di formatura, verniciatura, ramolaggio e chiusura è gestito da un carrello traslo-elevatore controllato da un software di gestione appositamente studiato. L’impianto completo occupa una superficie pari a 66 m di lunghezza (con possibilità di estensione futura), 19 m di larghezza per un’altezza di circa 20 m. Le macchine necessarie alle operazioni quali mescolatore, tavola vibrante, fast-loop, manipolatore di sformatura e 42 Assemblea 2013 verniciatura, tunnel di essiccazione e manipolatore di chiusura sono totalmente integrati in tale volume. Il magazzino verticale ha a disposizione 132 celle per lo stoccaggio di modelli, staffe vuote, anime, attrezzature necessarie e, naturalmente, delle staffe in ogni fase della produzione, con un’area dedicata al raffreddamento delle stesse dopo la colata. Per consentire l’installazione del magazzino verticale è stata creata una sopraelevazione del capannone esistente. Le soluzioni impiantistiche attualmente a disposizione delle fonderie consentono una produzione competitiva e qualitativa di grandi getti a prescindere dal costo della manodopera. Progetti realizzati combinando intelligentemente il know-how della fonderia, le esperienze dell’impian- tista e le esigenze dell’acquirente dei getti, si stanno realizzando con successo su scala mondiale. CARATTERISTICHE TECNICHE DELL’IMPIANTO IMPIANTO IMF DI FORMATURA STAFFE CON TRASLOELEVATORE E MAGAZZINO AUTOMATICO • Produzione: getti in ghisa sferoidale e ghisa grigia • Tipologia: energetico, eolico, meccanico, navale • Capacità produttiva: 4 staffe complete / h • Dimensione placca di formatura / placca di colata: 2500 x 3600 mm • Totale postazioni magazzino: 132 con portata 30 t • Produzione prevista per l’impianto: 20.000 t lorde/anno con un impiego di 10 persone tra preparazione, formatura, verniciatura, ramolaggio e colata. TRASLO ELEVATORE • Capacità di carico: 30 t • Velocità massima di traslazione (con carico): 120 mt/min • Velocità massima di sollevamento (con carico): 18 mt/min • SW di gestione e supervisione magazzino verticale / traslo • Tavola vibrante capacità 25 t • Manipolatore di sformatura e verniciatura • Verniciatura ad acqua con tunnel di essiccazione staffe • Accoppiatore automatico staffe • Traslo-elevatore di capacità 30 t COMPONENTI PRINCIPALI • Mescolatore T36/60SBLM - processo fenol furanico • Sistema di formatura fast-loop integrato nel magazzino verticale 43 Industria Fusoria 4/2013 EFFICIENZA COMPETITIVITÀ RISPARMIO La migliore risposta informatica alle esigenze delle FONDERIE www.dynamicsmetal.it www.dynamicsmetal.it BRAIN FORCE, grazie alla profonda conoscenza delle peculiarità di queste aziende, ha realizzato numerosi progetti IT maturando un’ampia esperienza che le permette di supportare le diverse aree aziendali e le loro specifiche esigenze. La collaborazione con esperti di settore a livello strategico e con le diverse associazioni di categoria ha permesso a BRAIN FORCE di diventare il partner tecnologico di riferimento per tutti i comparti dei settori siderurgico e metallurgico. BRAIN FORCE IT TALIA A - Via Alessandro Volta, 16 - COLOGNO MONZESE (MI) - Tel. e 02.254427.1 di Perno Lazzari Rodolfo & C. snc Via P. Tamburini, 2/4 - 25136 Brescia Tel. 030.2092656 - Fax 030.2099868 www.abrasystem.it [email protected] Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss Il sostegno di importanti partners www.abb.com www.abb.com ABB Insieme miglioriamo la produttività industriale e l’efficienza energetica dei nostri clienti Via L. Lama, 33 20099 Sesto San Giovanni (MI) Tel. +39 02 2415 0000 Fax +39 02 2414 8008 www.abb.it/robot [email protected] ABB è leader nelle tecnologie per l’energia e l’automazione che consentono ai clienti delle utilities e delle industrie di migliorare le loro prestazioni riducendo al contempo l’impatto ambientale. Le società del Gruppo ABB operano in oltre 100 Paesi e impiegano circa 145.000 dipendenti. Leadership tecnologica, presenza globale, conoscenza applicativa e forti competenze locali sono gli elementi qualificanti di un’offerta completa di prodotti, sistemi e servizi che permettono ai clienti di migliorare le loro attività in termini di efficienza energetica, affidabilità delle reti e produttività industriale. CARBONES HOLDING GmbH Mattiellistrasse 2-4 1040 VIENNA - Austria Cell.: +39 348 6363508 - Tel. +43 1 523 5010-0 www.carbones.at - [email protected] [email protected] CARBONES Holding GmbH è una Società Internazionale che opera nel settore siderurgico da 10 anni, essenzialmente nella fornitura di materie prime per le industrie del settore. CARBONES ha la sede principale in Austria a Vienna, fa capo al proprietario ed azionista di maggioranza il Sig. Jurriaan Hovis (CEO) che, affiancato da una serie di collaboratori di ben 11 nazionalità diverse, dirige il business del Gruppo, con connotazioni internazionali. Con consolidate fonti di approvvigionamento in varie parti del mondo (Russia, Ucraina, Brasile, Algeria, ecc.) e 40 magazzini sparsi in tutta Europa; nel 2012 CARBONES ha garantito forniture per circa 600.000 MT di ghisa in pani, 12.000 MT di Magnesio e 25.000 MT di antracite. Attualmente annovera tra i suoi clienti, diretti ed indiretti, oltre 400 realtà tra fonderie ed acciaierie. CARBONES crede particolarmente nel mercato italiano, dove sta investendo e si sta strutturando, per poter dare un servizio professionale adeguato ad un mercato così sofisticato, attento a qualità, serietà, consegne puntuali e naturalmente prezzi competitivi. Industria Fusoria 4/2013 46 GHISA IN PANI PER FONDERIA E PRODUTTORI DI ACCIAIO Nopzh#kÑhmÜuh£pvul#h#ihzzv#Tu3 Nopzh#pu#whup#lth{p{l3#wly#zml roidale e semisferoidale da Russia e Brasile Magazzino permanente a Monfalcone e Marghera Carbones Holding GmbH Vienna - Austria www.carbones.it Per maggiori informazioni: [email protected] Tel. +39 348 6363508 Assemblea 2013 GERLI METALLI S.P.A. Viale Sabotino, 19/2 20135 Milano Tel. +39 02 809511 Fax +39 02 8900714 www.gerlimetalli.it [email protected] PRODOTTI E SERVIZI per acciaierie, fonderie di acciaio e di ghisa, di alluminio e di altri metalli non ferrosi. Svolge attività commerciale di compravendita, distribuzione, stoccaggio, finanziamento, coperture sulle valute e sui metalli alla Borsa di Londra. I principali prodotti trattati sono: metalli non ferrosi, quali nickel, al‐ luminio, rame, stagno e zinco, ferroleghe di massa e nobili, leghe per la produzione di ghisa sferoidale e ghise in pani. Gerli Metalli, con la rete di rapporti internazionali e con un’a‐ deguata struttura logistica e finanziaria, è in grado di assicura‐ re ad acciaierie, a fonderie di acciaio, fonderie di ghisa e di me‐ talli non ferrosi, la materia prima nei tempi richiesti dalle ne‐ cessità di produzione alle migliori condizioni. È altresì agente di importanti produttori di alluminio, rame, ni‐ chel, zama, ferroleghe e madri leghe. PRODOTTI metalli leghe - madrileghe ferroleghe ghise in pani ricarburanti SERVIZI rete informatica assistenza tecnica coperture su metalli e valute servizi finanziari e commerciali logistica - stoccaggio 20135 MILANO - VIALE SABOTINO, 19/2 - TEL. + 39 - 02.80.95.11 - FAX +39 - 02.89.00.714 AZIENDA CERTIFICATA UNI EN ISO 9001:2000 IMF SRL IMPIANTI MACCHINE FONDERIA Via Turati, 110/1 21016 Luino (VA) Tel. +39 0332 542424 Fax +39 0332 542626 www.imf.it [email protected] Fondata nel 1972, IMF è oggi leader mondiale nella produzione di macchine e impianti per il processo di formatura ad indurimento chimico (No-Bake) e basa il proprio successo su due elementi fondamentali: il know-how acquisito negli anni e la professionalità del proprio Personale, che opera con l’obiettivo di soddisfare le esigenze dei Clienti. IMF dispone della più vasta gamma di macchine ed impianti per il processo No-Bake totalmente progettate nell’ambito del Gruppo. Ha al suo interno un team di ingegneri e tecnologi in grado di seguire la realizzazione di nuove fonderie complete per la produzione dei più svariati tipi di getti. La presenza mondiale è assicurata da Unità Produttive in Rep. Ceca, Cina e Brasile, da Uffici di rappresentanza in Russia, India, USA e da una rete di agenti in circa 40 paesi dei 5 continenti. Inoltre da circa tre anni le divisioni Foundry Automation e Carlo Banfi fanno parte del Gruppo IMF. La divisione Foundry Automation include una vasta gamma di sistemi di produzione anime ad altissima automazione, dedicati prevalentemente alla produzione in grande serie, quindi particolarmente indicati per il settore automobilistico. La Divisione Carlo Banfi è invece dedicata alla produzione di macchine granigliatrici per il trattamento delle superfici metalliche, utilizzate sia nell’ambito della fonderia che in altri settori industriali. 47 Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 ITALIANA COKE S.R.L. Barabino & Partners Design Via Stalingrado 25 - 17014 S. Giuseppe di Cairo (SV) Tel. +39 019 506711 - Fax +39 019 5067900 www.italianacoke.it Rappresenta da più di cento anni la realtà leader nella produzione e commercializzazione di coke fonderia. L’industria del coke, dopo aver contribuito sensibilmente alla crescita industriale del Paese, si è affermata ulteriormente nel dopoguerra allorché il boom economico italiano ha portato le richieste di prodotti sia destinati all’industria metallurgica delle costruzioni, sia al riscaldamento domestico a crescere considerevolmente. Dal 1994 l’azienda è stata oggetto di una radicale ristrutturazione che ha riguardato gli impianti, privilegiando la differenziazione dei prodotti e dei mercati, le politiche di energy-saving, il rinnovo tecnologico, l’automazione del processo produttivo, l’adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza e tutela dell’ambiente. Da sempre l’azienda attribuisce notevole importanza alla fase di ricerca, mirata sia alla continua riduzione dell’impatto ambientale che al miglioramento del prodotto, come testimoniato dall’intensa collaborazione intrapresa con il mondo universitario ed il coinvolgimento in numerosi progetti che rivestono un carattere di eccellenza sotto il profilo innovativo. Negli ultimi 19 anni Italiana Coke ha realizzato un programma di forte ammodernamento aziendale attraverso investimenti del valore complessivo di oltre 80 milioni di euro, buona parte dei quali destinati a nuove tecnologie e misure di salvaguardia e tutela ambientale. Tra gli interventi effettuati l’ultimo a livello temporale è stato la realizzazione di un impianto per l’aspirazione e la filtrazione dell’aria durante lo sfornamento del coke divenuto operativo nel dicembre 2012: il “Transfer Car”, L’installazione del “Transfer Car”, i cui lavori erano iniziati nel 2010, ha completato gli interventi impiantistici volti al miglioramento dell’efficienza operativa e ambientale dello stabilimento di San Giuseppe di Cairo realizzati da Italiana Coke nel triennio 2010-2012 conformemente a quanto previsto dall’AIA. Ars cokandi. L’eccellenza italiana da più di 100 anni. Rappresentiamo da più di cento anni la realtà leader indipendente attiva nella produzione e commercializzazione di Coke per le fonderie. Una leadership costruita e consolidata, anno dopo anno, attraverso l'attuazione di una visione imprenditoriale di lungo respiro. L'Azienda punta al continuo rinnovamento del sito produttivo, al miglioramento dell'impatto ambientale e degli standard di sicurezza. La profonda conoscenza e l'esperienza maturata in questo settore ha condotto Italiana Coke ad una efficace differenziazione dei prodotti e dei mercati di riferimento incontrando le diverse esigenze dei clienti. Crediamo fermamente che questa sarà la chiave del successo anche per gli anni a venire. Un futuro in cui Italiana Coke si propone di continuare ad occupare un ruolo fondamentale a livello nazionale e internazionale, confermando e consolidando ulteriormente la propria leadership. Via Stalingrado, 25 - San Giuseppe di Cairo (SV) Italy - Tel. +39 019 506711 - Fax +39 019 5067900 www.italianacoke.it F.LLI MAZZON S.P.A. Via Vicenza, 72 - 36015 Schio (VI) Tel. +39 0445 678000 Fax +39 0445 678001 www.mazzon.eu [email protected] Sul mercato dal 1962, F.lli Mazzon si colloca nel settore a livello internazionale come leader nella produzione di resine leganti e vernici refrattarie per fonderie. Con un fatturato estero più che triplicato negli ultimi 5 anni, che supera attualmente il 35% del giro d’affari totale, l’azienda ha sviluppato e consolidato negli anni la propria presenza in oltre 30 paesi, grazie a una solida rete di agenti e distributori, garantendo in loco un’assistenza tecnica qualificata, un servizio logistico puntuale e affidabile, e un’estrema personalizzazione del prodotto. L’attuale pacchetto clienti conta ad oggi circa 450 aziende di cui 250 di rilevanza internazionale, un fatturato di circa 30 milioni di euro, con una produzione totale annua di 30.000 tonnellate. Tra i prodotti per la fonderia si possono segnalare: resine no-bake – furaniche, fenoliche, alchidiche e poliuretaniche; resine cold-box e hot-box; vernici refrattarie isolanti in alcool e all’acqua; additivi, colle, distaccanti e altri ausiliari. I laboratori R&D sono alla continua ricerca di prodotti innovativi nel rispetto dell’ambiente interno ed esterno alla fonderia per rispondere alle esigenti richieste della clientela e alle sempre più stringenti normative internazionali. Da cinquant’anni a fianco delle fonderie, F.lli Mazzon è un partner unico e affidabile a cui si rivolgono clienti attenti alla costanza qualitativa, all’efficienza del servizio e all’innovazione tecnologica. Industria Fusoria 4/2013 48 Insieme a voi determinati nella crescita e nell’innovazione al servizio della qualità che richiedete F.LLI MAZZON S.p.A. Via Vicenza, 72 - 36015 Schio (VI) ITALY - Ph. +39.0.445.678000 - Fax +39.0.445.678001 - [email protected] - www.mazzon.eu Contatto diretto: [email protected] Assemblea 2013 PANGBORN EUROPE S.R.L. Via Enrico Fermi 75 21042 Caronno Pertusella Tel. + 39 02 9639951- Fax + 39 02 9656741 ww.pangborneurope.com [email protected] Attiva nel settore del trattamento delle superfici da oltre 50 anni l’azienda produce impianti di granigliatura, sabbiatura e pallinatura di tipo “heavy duty”, destinati a realtà produttive con alti volumi e severe condizioni di esercizio, come fonderie, forge, acciaierie, ma anche aziende automobilistiche, delle energie rinnovabili e ovunque sia richiesto un trattamento superficiale. A riprova della diversificazione della propria offerta sia in termini di tipologie di impianti che di applicazioni, Pangborn Europe offre soluzioni innovative e personalizzate per i processi di granigliatura e finitura, frutto del costante investimento in R&D ed ingegnerizzate in un’ottica di efficienza, incremento produttivo, riduzione di costi di esercizio e manutenzione. All’interno dello stabilimento di Caronno Pertusella, che si estende su una superficie di 24.000 mq, accanto ai reparti produttivi sono presenti laboratori di ricerca e una sala prove allestita con impianti a turbine e ad aria compressa per simulazioni di processo ed esecuzione di test di granigliatura e pallinatura. Una fonderia interna produce leghe speciali resistenti all’usura sia per componenti destinati ai propri impianti che per la produzione conto terzi. La clientela può contare su un team di tecnici qualificati dedicato all’assistenza clienti. Un magazzino di parti di usura e di ricambio, gestito con la filosofia “Lean Manufacturing”, garantisce consegne puntuali, essenziali per un funzionamento continuo dell’impianto installato. La presenza in tutti i mercati e aree geografiche è garantita da una rete di distribuzione diretta ed indiretta, con presenza capillare. Granigliatrici Continue Impianti efficienti ed innovativi per fonderia Massimo rendimento Ridotti costi di gestione e manutenzione Your Global Resource for Shot Blasting Equipment www.pangborneurope.com PRIMAFOND s.r.l. Via del Lavoro, 36/38 - 36016 (Thiene) (VI) Tel. + 39 0445 361759 - Fax + 39 0445 381522 ww.primafond.it - [email protected] La PRIMAFOND realizza da più di vent’anni impianti, macchine e attrezzature per fonderie e soprattutto per animisterie. La lunga esperienza acquisita nella progettazione e nella produzione di una vasta gamma di macchine ed attrezzature assicura la loro qualità e durata, oltre che l’offerta di consulenza specializzata e soluzioni personalizzate. Grazie all’affidabilità della produzione, alla flessibilità nel rispondere a specifiche richieste e alla pronta assistenza al cliente, la Primafond si è accreditata nel tempo la fiducia di numerose animisterie e fonderie in tutta Italia, oltre che sul mercato europeo ed extraeuropeo. • L’attività è volta a realizzare spara-anime personalizzate alle esigenze dei clienti e revisionare a nuovo o modificare macchine usate. Primafond si dedica anche alla finitura di getti e fusioni con la produzione di smaterozzatori a cuneo e di percussori pneumatici. • Una vasta gamma di accessori quali mescolatori ad elica radente, frantumatori per il recupero della sabbia, propulsori pneumatici, vasche di verniciatura e attrezzature per la sbavatura di anime completano l’attività dell’azienda. • Dalla progettazione al servizio post-vendita, Primafond si propone come partner affidabile nella ricerca delle soluzioni migliori per ottimizzare la produzione. • Le macchine vengono realizzate con passione e costante attenzione alla sicurezza degli operatori e alla facilità d’uso, oltre che con l’impegno di tenere alto il livello qualitativo a prezzi equilibrati, caratteristiche apprezzate in animisteria. • Il recente progetto “Partner!” stimola l’azienda a lavorare con fiducia reciproca con i clienti, diventando stretti collaboratori per costruire un rapporto duraturo e migliorarsi con uno scambio continuo di idee: essere cioè in rete per fare più qualità in futuro. 49 Programma di produzione t*NQJBOUJEJQSFQBSB[JPOFFEJTUSJCV[JPOFTBCCJBQFSPHOJQSPDFTTP EJQSPEV[JPOFBOJNF t.BDDIJOFQFSGPSNBUVSBBOJNFJODPMECPYFTIFMMNPVMEJOHJOWBSJ UJQJFEJNFOTJPOJ t.BDDIJOFTQFDJBMJBSJDIJFTUB t(BTBUPSJBVUPNBUJDJQFSPHOJQSPDFTTP t.FTDPMBUPSJBEFMJDBSBEFOUF t'SBOUVNBUPSJQFSSFDVQFSPTBCCJB t1SPQVMTPSJQOFVNBUJDJ t%FQVSBUPSJBTDSVCCFSQFSMBCCBUUJNFOUPEFMMFFNJTTJPOJEB RVBMTJBTJQSPDFTTPEJGPSNBUVSBBOJNF t7BTDIFEJNJTDFMB[JPOFEFMMBWFSOJDFQFSBOJNF t*NQJBOUJEJBTDJVHBUVSBEFMMFBOJNFWFSOJDJBUF t'PSOJEJSJTDBMEBNFOUPQFSTUFSSBUVSBBOJNFEBGVTJPOJEJBMMVNJOJP t4NBUFSP[[BUPSJBDVOFPQFSMBSPUUVSBEFMMFDPMBUFEJGVTJPOJEJ HIJTBTGFSPJEBMFFBDDJBJPBMNBOHBOFTF t$BCJOFBTQJSBOUJJOTPOPSJ[[BUFQFSTCBWBUVSB t.BOJQPMBUPSJ1PTJ[JPOBUPSJQFSTCBWBUVSBHFUUJ t3FWJTJPOJNPEJýDIFGPSOJUVSBEJNBDDIJOFFJNQJBOUJVTBUJ t1SPHFUUB[JPOFFDPOTVMFO[B t.BOVUFO[JPOFFBTTJTUFO[B Facciamo squadra oggi, faremo più Qualità domani! Join with us today, for a higher Quality tomorrow! Primafond srl 7JBMFEFM-BWPSPO5IJFOF7J *UBMZ 5FM'BY QSJNBGPOE!QSJNBGPOEJUXXXQSJNBGPOEJU Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 SAFOND MARTINI s.r.l. Via Terraglioni, 50 36030 Montecchio Precalcino (VI) Tel. + 39 0445 855022 - Fax + 39 0445 855533 ww.safondmartini.it - [email protected] Safond-Martini S.r.l. nasce nel 1981 in Provincia di Vicenza - Regione Veneto. L’Azienda nel corso degli anni, si è specializzata nei seguenti settori industriali: • Ricerca e commercio di materie prime certificate di altissima qualità; • Sviluppo e produzione di materiali/prodotti rigenerati ecosostenibili ed economici; • Gestione dei rifiuti da avviare a recupero e/o smaltimento su propri e terzi impianti; • Attività di riqualificazione ambientale (indagini, progetti, bonifiche, rimozioni); • Assistenza tecnica qualificata su tutti i servizi erogati. Le specifiche attività sono svolte su più stabilimenti, diversamente attrezzati per esigenze tecnico - produttive e logistiche. La superficie complessiva (escluse le aree di discarica) è di circa 200.000 mq. di cui 90.000 coperti. Disponiamo di: • 17.000 mc. per lo stoccaggio al chiuso dei materiali sfusi (silos) • 100.000 mq. per lo stoccaggio all’aperto (box). • 100.000 mc. per lo stivaggio al chiuso dei materiali confezionati (capannoni). Per la movimentazione dei materiali utilizziamo un ampio parco mezzi: • Raccordo/scalo ferroviario per ricevere e spedire i materiali su rotaia; • Autotreni centinati, scarrabili, semirimorchi e silo-veicoli con scarico a propulsione; • Pale gommate, escavatori, muletti, etc. Safond-Martini S.r.l. svolge le proprie attività in conformità alle certificazioni implementate: Ambientale ISO 14001: 2004; Qualità ISO 9001: 2008. SIDERMETAL Via Zanardelli, 15 25040 Camignone di Passirano (BS) Tel. +39 030 654579 Fax +39 030 654194 www.sidermetal.it [email protected] Fondata nel 1987 è la sintesi di esperienze maturate nella metallurgia ferrosa e non ferrosa. Competenze e dinamicità, associate a strutture aziendali molto snelle, consentono di offrire alla nostra clientela le migliori condizioni per poter competere nel mercato globalizzato. Nel campo dei metalli non ferrosi l’azienda è attiva mediante una partecipazione in una media raffineria di alluminio secondario, specializzata nella produzione di leghe da pressofusione (46000 e 46100) ed in un cantiere per la raccolta e la preparazione di rottami. Il settore dello zinco primario vede la società impegnata sul fronte della fornitura a ottonieri e zincherie a caldo. Europa, Russia, Ucraina e Sud America sono le principali piazze di approvvigionamento per le ghise in pani; l’attività di distribuzione avviene su tutto il territorio nazionale, unitamente alla fornitura di altre materie prime da fonderia. Industria Fusoria 4/2013 50 SIDERMETAL S.p.A. - Via G. Zanardelli, 15 - 25040 Camignone di Passirano (BS) Tel. 030 654579 - Fax 030 654194 - E-mail: [email protected] - www.sidermetal.it Assemblea 2013 UBI Banco di Brescia Private & Corporate Unity. Corso Martiri Della Libertà 13 Brescia Tel. +39 030 29921 www.bancodibrescia.it [email protected] Patrimonio e Impresa finalmente uniti. Essere vicini a chi produce fa parte della nostra cultura aziendale. Per questo mettiamo a disposizione delle imprese le nostre migliori risorse. Professionisti che propongono servizi e prodotti per le imprese con esigenze commerciali e di credito complesse, imprese orientate ai mercati esteri, imprese in fase di sviluppo. Con la stessa prospettiva delle aziende: un futuro che nasce dalla continua innovazione. Con 322 sportelli, 9 Private e Corportate Unity e 7 Centri Estero localizzati nel nord Italia e nel Lazio, il Banco di Brescia è oggi una realtà di primo piano nel mercato italiano del credito, leader nella provincia di Brescia. La forza della nostra banca nasce dalla profonda conoscenza del territorio, dalla costante attenzione alle esigenze dei clienti e dall’appartenenza ad uno dei più grandi gruppi bancari italiani: Il Gruppo UBI Banca è oggi la terza realtà bancaria italiana per capitalizzazione di Borsa e vanta presidi anche in Asia, America Latina ed Europa a supporto dell’attività della clientela domestica. ASSOFOND RINGRAZIA 51 Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 Industria Fusoria 4/2013 52 four LEADERS, one SOLUTION. Pangborn Europe dal 1962 progetta e fornisce impianti di granigliatura a turbine e ad aria compressa tecnologicamente avanzati ed affidabili. Oggi Pangborn Europe fa parte di Pangborn Group, organizzazione globale che raggruppa quattro dei più rinomati marchi del settore, ed offre una gamma di prodotti e di servizi ancora più vasta. Maggiore competenza di progettazione e design. Livelli di customer care mai raggiunti prima. Network di vendite e servizi a livello mondiale. Non sorprende che i leader mondiali del settore si affidino a Pangborn Europe per i loro trattamenti superficiali. Per saperne di più visitate il nostro sito - www.pangborneurope.it Pangborn Europe Via Enrico Fermi 75 Caronno Pertusella, 21042 Italia Tel.: +39 02 9639951 email: [email protected] Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss Il quadro economico generale Dopo la panoramica sulla congiuntura esposta dal Presidente Frigerio, nella parte privata dell’Assemblea Assofond, di seguito viene proposto ai lettori un approfondimento sulla situazione del comparto delle Fonderie in Italia e all’estero, nonché un focus sul settore dei clienti delle Fonderie, tratti dalla Relazione annuale “La Fonderia nel 2012 presentata e distribuita all’Assemblea. Debole andamento dell’attività economica L’anno 2012 ha segnato un aumento del PIL mondiale del +3,2% rispetto al 2011, in calo rispetto alla variazione registrata l’anno precedente rispetto al 2010 (+3.9%): la contrazione è spiegata principalmente dalle variazioni tendenziali negative dell’area Euro e del Regno Unito, rispettivamente del -0,4% e del -0,2%. Il contesto generale segna una domanda aggregata debole, così come i principali indicatori macroeconomici. Ad ottobre 2012, il commercio mondiale è cresciuto del +0,4% su base mensile, in calo rispetto al +0,5% medio del terzo trimestre dello stesso anno. Analogamente l’inflazione mondiale è cresciuta del +3,2% su base annua rispetto al +3,4% del mese precedente, ovvero settembre 2012. Lievi segnali positivi si hanno dalla produzione industriale che, sempre in riferimento ai dati di ottobre 2012, registrano una variazione mensile del +0,2% rispetto ad una variazione nulla riportata nel terzo trimestre. L’indice PMI globale, Industria Fusoria 4/2013 Andamento del PIL Mondo Paesi Avanzati Stati Uniti Area Euro Germania Francia Italia Spagna Giappone Regno Unito Canada Altre avanzate Russia Cina India Brasile Commercio mondiale Variazione (%) anno su anno 2012 2011 3,2 3,9 1,3 1,6 2,3 1,8 -0,4 1,4 0,9 3,1 0,2 1,7 -2,1 0,4 -1,4 0,4 2,0 -0,6 -0,2 0,9 2,0 2,6 1,9 3,3 3,6 4,3 7,8 9,3 4,5 7,9 1,0 2,7 5,9 2,8 Proiezione 2014 2013 4,1 3,5 2,2 1,4 3,0 2,0 1,0 -0,2 1,4 0,6 0,9 0,3 0,5 -1,0 0,8 -1,5 0,7 1,2 1,9 1,0 2,3 1,8 3,3 2,7 3,8 3,7 8,5 8,2 6,4 5,9 4,0 3,5 3,8 5,5 Fonte: FMI Purchasing managers index (indice composito dell’attività manifatturiera di un Paese), è passato da 51,6 a 52 punti fra novembre e dicembre: l’incremento è dovuto al settore manifatturiero (da 49,7 a 50,2) e non dall’indice del settore dei servizi che è rimasto sostanzialmente invariato. 56 Cina, India e Brasile in affanno I dati in relazione ai Paesi con trend di crescita costanti negli ultimi anni registrano un rallentamento generale. Nel terzo trimestre del 2012 la Cina è cresciuta del +7,4% Assemblea 2013 contro un +7,6% del trimestre precedente: il rallentamento dell’economia cinese riflette la debolezza della domanda estera, in particolare quella derivante dal Vecchio continente. L’indicatore Ocse che anticipa gli andamenti economici è sceso sotto quota 100 e l’inflazione è tornata a crescere a dicembre, attestandosi a +2,5%. Dopo l’estate, nel quarto trimestre 2012, il Pil cinese ha segnato un incremento del +7,9%, interrompendo la serie negativa di ben sette rallentamenti trimestrali consecutivi del tasso di sviluppo dell’economia nazionale. A spingere il Pil è stato soprattutto il risveglio della domanda interna, un risveglio che ha avuto come protagonista il settore chiave dell’economia cinese: l’immobiliare, che di recente ha assistito ad una crescita del +30% su base annua; le nuove costruzioni sono ripartite, anche con l’avvio di un gran numero di opere infrastrutturali previste da un pacchetto di stimolo all’economia varato dal Governo. Il PIL dell’India, nel terzo trimestre 2012, è cresciuto di +2,8% su base annua rispetto al +3,9% del trimestre precedente. L’indicatore Ocse, sulle prospettive a 12 mesi, è fermo a 97,2 punti ad Ottobre. Nonostante il rallentamento, i prezzi continuano a crescere a tassi molto elevati e l’inflazione è al +9,8%. La decisa frenata della crescita dell’economia indiana, secondo gli osservatori, offusca le prospettive della congiuntura globale e fa prevedere la possibilità di un calo dell’interesse degli investitori esteri ad impegnarsi nel Paese. Il valore della crescita in Brasile registra un +1% su base annua, con un indicatore Ocse che anche in questo caso è sotto quota 100 (99,3); l’inflazione è in aumento del +6,2% a dicembre rispetto al mese precedente. La Banca centrale del Brasile ha previsto per il 2013 una crescita del Pil nazionale pari al +3,1% e un tasso di infla- zione al 5,7%, al 5,4% per il 2014. Anche in Russia si osservano segnali di rallentamento, l’indicatore Ocse è sceso sotto quota 100; l’ultimo dato di ottobre posiziona il Paese a 99. La crescita del Pil in Russia nel 2012 è rallentata al +3,4% dal +4,3% del 2011. Una valutazione preliminare pubblicata dall’agenzia di statistica Rosstat indica il dato leggermente al di sotto delle stime annunciate del +3,5%. Nel primo trimestre del 2012, il Pil è cresciuto del +4,9%, nel secondo trimestre del 4,0%, nel terzo trimestre del +2,9%. La crescita del periodo ottobre-dicembre era al +2,2%. Il Ministero dello Sviluppo Economico prevede una crescita del Pil nel primo semestre 2013 al +2,4%, con un’accelerazione nella metà del secondo trimestre al +4%. Tra le ragioni del ribasso della crescita secondo gli economisti ci sono il previsto calo dei prezzi del petrolio, il rallentamento dell’attività economica russa, l’aumento dell’inflazione tornata a crescere in modo considerevole registrando una variazione del +6,6% a dicembre su base annua e la debole crescita degli investimenti. Stati Uniti in ripresa Nel terzo trimestre del 2012 l’economia statunitense è cresciuta del +3% nel terzo trimestre, a differenza di un +1,3% del trimestre precedente; continua la ripresa del mercato immobiliare, in particolare quello riguardante gli investimenti residenziali. Gli Stati Uniti vedono un consolidamento della ripresa: la crisi dovrebbe infatti terminare nel 2013, questo è in sostanza il contenuto della pluriennale previsione degli economisti di Goldman Sachs, Jan Hatzius e Sven Jari Stehn. Il tema chiave delle previsioni economiche 2013-2016 è la “grande corsa” tra ripresa del settore privato 57 e una contrazione nel settore pubblico. Ad opinione degli esperti l’edilizia sembra destinata a recuperare con forza, il settore delle imprese dovrebbe iniziare a spendere una quota maggiore del suo flusso di cassa ed il tasso di risparmio personale probabilmente scenderà. Nel complesso, il settore privato potrà fornire un impulso di circa 1,5 punti percentuali alla crescita del PIL fra il 2014 e il 2015. L’indicatore Ocse si attesta a quota 101, mentre il tasso di disoccupazione continua a scendere e a dicembre 2012 si è posizionato al 7,8%. Al contrario, il tasso di occupazione registra un valore nettamente inferiore rispetto alla media registrata fra gli anni 2002 e 2007 (63%) con un valore di 58,6%. I prezzi al consumo hanno subito una variazione in calo a dicembre, registrando un +1,8% rispetto al +2,2% del mese precedente; anche le aspettative di inflazione si fermano attorno al 2%. Area Euro ancora in difficoltà Per il secondo trimestre consecutivo, il PIL dell’Eurozona ha registrato un segno negativo scendendo di -0,2% in termini trimestrali annualizzati e confermando il trend in ribasso iniziato a giugno 2012 con una variazione di -0,7%; nonostante ciò, i due Paesi principali, Germania e Francia, registrano una crescita del PIL rispettivamente pari al +0,9% e al +0,4%. A novembre l’indicatore anticipatore Ocse è salito dal 99,4 al 99,5, tornando ai livelli del mese di luglio. Nell’area dell’euro l’attività economica ha continuato a perdere vigore nell’ultimo trimestre del 2012. Le conseguenze delle tensioni finanziarie che hanno colpito nel corso Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 dell’anno alcuni paesi e gli effetti del necessario consolidamento dei bilanci pubblici si sono trasmessi anche alle economie finora ritenute più solide. L’Eurosistema ha rivisto significativamente al ribasso le previsioni di crescita per l’anno 2013. La produzione industriale ha evidenziato, ad ottobre, una diminuzione pari a -3,9% su base tendenziale e pari a -1,4% su base mensile. In Germania e in Francia, a novembre, l’indice è leggermente cresciuto rispetto al mese precedente registrando, rispettivamente, un +0,2% e +0,5%; in termini tendenziali, ovvero confrontando lo stesso mese con novembre 2011, è sceso di -0,3% per la Germania e -3,6% per la Francia. Per quanto riguarda i nuovi ordinativi il dato tedesco di novembre subisce un calo del 0,8%, anno su anno, mentre quello francese, ad ottobre, cresce del +1,8%. Il calo delle vendite al dettaglio riguarda sia il dato tendenziale generale dell’Area Euro, con un -2,0% di novembre 2012, sia la Germania con -1,0%; in controtendenza la Francia con un incremento pari a +1,2%. Di segno opposto i dati congiunturali di novembre: Area Euro +0,1%, Germania +1,2%, Francia -0,6%. Il tasso di disoccupazione di novembre 2012 dell’Area Euro è salito al 11,8%, guadagnando un punto decimale rispetto al mese precedente, la media del 2011 era pari al 10,1%. La Banca Centrale Europea nel bollettino di aprile 2013 scrive testualmente: “Nel 2012 il tasso di disoccupazione nell’eurozona è continuato a crescere raggiungendo livelli senza precedenti che hanno toccato il 12% in febbraio, ben il 4,7% in più del 2008. Il costante declino dell’occupazione, proseguito per il sesto trimestre consecutivo, non è destinato a migliorare a breve: le previsioni sul pri- Industria Fusoria 4/2013 mo trimestre 2013 indicano addirittura un peggioramento nell’eurozona”. Diverso il tasso di occupazione che, se si considera l’Eurozona, cresce fino al 64% nel secondo trimestre del 2012 contro il 63,5% del trimestre precedente. Per quanto riguarda l’inflazione, i dati di novembre registrano un aumento di +2,2%, in calo rispetto al +2,5% del mese di ottobre. Il mercato dei cambi, nel mese di dicembre, ha registrato un generale apprezzamento dell’euro rispetto alle principali divise: verso il dollaro americano la quotazione media mensile dell’euro si è attestata a 1,312 (1,283 a novembre), la sterlina inglese a 0,813 (0,804 nel mese precedente), nei confronti del franco svizzero la quotazione è stata pari a 1,209 (1,205 in novembre) e rispetto allo yen giapponese a 110,005 (103,978 un mese prima). Il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi sottolinea come la ripresa per l’Euro arriverà verso fine 2013, ma è impossibile dire quando esattamente. La fiducia delle imprese e dei consumatori L’indice della fiducia delle imprese nell’Area Euro a dicembre 2012 è leggermente miglio- rato passando dal -15,0 al -14,4 di novembre: è cresciuto in Germania (da -13,4 a -12,7), mentre in Francia è peggiorato (da -17,3 a -18,5). Sul fronte dei consumatori, sempre a dicembre 2012, gli indici di fiducia rimangono molto negativi, seppure in lieve miglioramento, considerando l’aggregato Area Euro (da -26,9 a 26,5) e la sola Francia (da -28 a -27,6), non invece in Germania per la quale si registra un lieve calo da -10,2 a -10,4. Situazione Italia L’Italia, nel 2012, ha confermato il momento particolarmente negativo: il PIL del terzo trimestre è diminuito del -0,2% rispetto al trimestre precedente e del -2,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Si tratta del quinto trimestre consecutivo di variazione negativa. Sia i consumi delle famiglie che gli investimenti fissi lordi e della spesa pubblica hanno subito dei cali percentuali; diversamente, il contributo alla variazione del PIL della bilancia commerciale e delle scorte è stato di segno positivo, rispettivamente del +2,1% e del +0,7% in confronto con il periodo precedente. L’indicatore anticipatore del Ocse, stabile in settembre e ottobre sui 99 punti, a novembre è salito al 99,1. Produzione getti in Italia (tonnellate) 58 Assemblea 2013 Produzione getti ferrosi e non ferrosi in Italia (tonnellate) L’indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito del -1,0% rispetto ad ottobre, mentre su base annuale è sceso del -7,6%. Si registrano variazioni tendenziali negative in tutti i raggruppamenti principali delle industrie. La diminuzione più marcata riguarda i beni intermedi (-9,8%), ma cali significativi si registrano anche per l’energia (-7,7%), per i beni strumentali (-7,2%) e per i beni di consumo (-5,6%). I nuovi ordinativi manifatturieri ad ottobre segnalano una lieve flessione su base annua pari a -0,1% (12,8% a settembre). Nello stesso mese, le vendite al dettaglio registrano un calo su base mensile pari a -0,9% e pari a -3,6% su base tendenziale. Il mercato del lavoro resta uno dei principali fattori di debolezza del Paese: il tasso di disoccupazione a novembre resta fermo al +11,1%. L’indice dei prezzi al consumo, nel mese di novembre, registra un calo, attestandosi al +2,6% dal +2,8% di ottobre. Gli scambi con l’estero sostengono ancora l’attività produttiva: la domanda estera continua a fornire un contributo positivo all’attività economica. Negli ultimi mesi l’aumento delle esportazioni è stato sostenuto dalle vendite verso i paesi esterni alla UE, tra gennaio ed ottobre il disavanzo del conto corrente della bilancia dei pagamenti in rapporto al PIL è di- La caduta dell’attività economica potrebbe arrestarsi nel corso del secondo semestre del 2013. Lo scenario descritto dal rapporto della Banca d’Italia prefigura tuttavia un ritorno alla crescita nella seconda metà dell’anno, sia pure su ritmi modesti e con ampi margini di incertezza. La svolta ciclica sarebbe resa possibile dalla graduale ripresa degli investimenti, a seguito della normalizzazione delle condizioni di finanziamento e del recupero della Produzione Getti ferrosi e non ferrosi in Iitalia (variazione % anno/anno) minuito di oltre due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2011, a seguito del miglioramento del saldo mercantile. La fiducia delle imprese e dei consumatori L’indice di fiducia delle imprese, a dicembre, rimane in territorio negativo, ma risulta in leggero miglioramento rispetto al mese precedente (da -16,7% a 15,9%). Le attese di produzione delle imprese manifatturiere peggiorano, ma migliorano i giudizi sugli ordini. L’umore dei consumatori risulta invece in lieve miglioramento, passando, tra novembre e dicembre, da -40,4% a -38,0%. A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-est, al centro e nel Mezzogiorno mentre diminuisce nel Nordovest. 59 domanda nell’area dell’euro, nonché del parziale miglioramento del clima di fiducia. In tale quadro la dinamica del prodotto resterebbe comunque negativa nella media del 2013 e tornerebbe lievemente positiva nel 2014. I rischi tuttavia sono ancora elevati. I maggiori fattori di rischio al ribasso sono legati all’andamento della domanda interna e alle condizioni del credito: il ritorno a tassi positivi di accumulazione potrebbe essere ritardato da un’evoluzione meno favorevole delle aspettative delle imprese; gli effetti sull’attività delle banche del deterioramento dei bilanci bancari e dell’accresciuta rischiosità della clientela potrebbero essere più persistenti. Un’evoluzione più positiva potrebbe invece derivare da un ulteriore rafforzamento delle prospettive per l’area dell’euro. Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss La Fonderia di Ghisa Un quadro di sintesi sull’Industria di Fonderia di Ghisa in Italia 2008 2011 2012 154 152 163 10.895 11.140 12.250 73 72 75 2.2 2.4 3.2 Fatturato (Miliardi di ) 1.562.589 1.161.349 1.043.240 Produzione (tonnellate) 6.863 9.586 7.541 Produzione Media per impresa/ anno (tonnellate) Fonderie (N. unità) Addetti (N. unità) N. medio addetti per impresa (N. unità) I dati del 2012 saranno disponibili sul numero di dicembre 2013 di Modern Casting con la pubblicazione del 47 Census of World Casting Production. L’Italia è il decimo Paese Produttore di getti di ghisa al mondo. Se la produzione della Francia venisse depurata da quella di tubi, nella classifica l’Italia andrebbe a precedere la Francia occupando così il nono posto. I primi 16 Paesi maggiori produttori di getti di ghisa nel 2011 hanno realizzato 69.085.156 tonnellate ovvero il 96% del totale mondiale. • Produzione mondiale di getti di ghisa nel 2007 (Punto di massimo assoluto prima della recessione) = 68.895.836 tonnellate. • Produzione mondiale di ghisa nel 2009 (Anno di recessione) = 58.595.617 tonnellate (Var. % 2009 vs 2007) = -15%. • Produzione mondiale di ghisa nel 2011 = 71.759.051 ton- Industria Fusoria 4/2013 Var. 2012 VS 2011 -2 unità -245 unità +1 -8,0% -10,2% -9,0% nellate (nuovo massimo assoluto dal 1991). (Var. % 2011 vs 2007) = +4% (Var. % 2011 vs 2009) = +22% In termini generali la Cina rimane comunque di gran lunga la maggiore produttrice di Ranking Mondiale Produzione getti di Ghisa (Tonnellate) (anno di riferimento 2011) N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 Paese Cina India Stati Uniti Germania Giappone Russia Brasile Corea Francia Italia Turchia Spagna Taiwan Messico Ucraina Polonia Canada UK Rep. Ceca Slovenia Serbia Ungheria Romania Altri Paesi Totale Mondo 60 Getti di Ghisa Getti di Ghisa Getti di Ghisa Totale duttile grigia 30.470.000 10.790.000 19.680.000 7.954.000 1.156.000 6.798.000 6.905.000 3.943.000 2.962.000 4.274.385 1.733.374 2.541.011 3.865.258 1.675.013 2.190.245 3.096.000 1.238.400 1.857.600 2.799.200 835.644 1.963.556 1.728.600 674.100 1.054.500 1.566.100 831.600 734.500 1.161.349 469.051 692.298 1.110.500 485.500 625.000 1.034.200 589.300 444.900 976.717 232.258 744.459 830.647 58.947 771.700 680.000 40.000 640.000 633.200 161.400 471.800 378.394 378.394 365.800 219.800 146.000 271.642 73.574 198.068 112.526 35.761 76.765 61.957 27.817 34.140 50.812 23.183 27.629 39.793 2.981 36.812 1.392.971 592.298 800.673 1.106.461 24.782.540 45.870.050 Peso % su totale Mondo Ghisa 42% 11% 10% 6% 5% 4% 4% 2% 2% 2% 2% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 1% 0% 0% 0% 0% 0% 2% 71.759.051 Assemblea 2013 Produzione mondiale di getti di ghisa cumulata (∑ della produzione a partire dalla modalità più alta (Cina) – Anno 2011 Produzione mondiale Getti di Ghisa (tonnellate) I tassi di crescita più rilevanti, registrati fra il 2011 e il 2010, sono quelli che riguardano i Paesi con una percentuale di produzione, rispetto al totale mondiale, più bassa: • Romania (+42%) • Serbia (+36%) • Repubblica Ceca (+30%) Questi Paesi restano in basso nel ranking mondiale, tra il 19esimo e il 23esimo posto, ma tali variazioni assumono maggiore rilevanza se paragonate a quelle della Cina (+3%), della Russia (+3%), del Brasile (+3%) e della Francia (+2%) che si trovano nelle posizioni alte della classifica dei produttori. Su variazioni comunque significative si sono attestate nazioni come gli Stati Uniti (+28%), la Germania (+16%), l’India e il Giappone (+10%). In questo contesto risulta buono il dato italiano del +12%. Variazione 2011 vs 2010 produzione mondiale Getti di Ghisa per nazione La Fonderia italiana di Ghisa nel 2012 Nel 2012 l’industria della fonderia per il comparto della ghisa ha subito una nuova flessione, dopo due anni di crescita. La distanza fra l’anno che si è chiuso e il lontano 2008 è ampia (-33%), basti pensare che si è passati da una media annuale di 130.216 tonnellate alle 86.937 del 2012; nello specifico le medie ghisa nel 2011, rappresentando da sola il 42% della produzione totale; percentuali significative sono rappresentate dell’India (11%, seconda posizione) e Stati Uniti (10%, terza posizione). Mix produttivo mondiale su totale getti ferrosi nel 2011 A livello mondiale la perdita subita dalla produzione mondiale di getti di ghisa nel 2009 a causa della crisi globale è stata totalmente recuperata nel corso del 2011. 61 Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 Evoluzione mix produttivo mondiale getti ferrosi Mix produzione getti di ghisa (% sulle tonnellate totali di getti ferrosi, top 10) – Anno 2011 accaduto, difatti la flessione registrata nel secondo periodo del 2012 (-18%) ha portato al risultato finale del -10% di variazione annuale tendenziale. La domanda estera non ha aiutato a migliorare le performance produttive (-1%), causato da un significativo risultato negativo dell’export verso i Paesi dell’Unione Europea (5,0%), ma controbilanciato fortunatamente da una domanda sostenuta verso altre destinazioni mondiali (+7,6%); se si considerano i valori delle stesse, l’andamento non è il medesimo, difatti si ha un +1,7% di crescita verso il Vecchio continente e un +16,3% verso gli altri Paesi. Le tonnellate prodotte sono suddivise fra le 626.435 tonnellate di ghisa grigia e le 416.805 tonnellate di ghisa duttile (malleabile + sferoidale). Fonte: 46 Census of World Casting Production – Modern Casting Produzione getti di ghisa – Italia (tonnellate) annue hanno registrato il seguente andamento: -40% nel 2009, +11% nel 2010, +12% nel 2011 e -10% nel 2012. Il volume totale di getti di ghisa prodotti sono pari a 1.043.240 tonnellate. Industria Fusoria 4/2013 Durante il primo semestre la decrescita dei volumi produttivi è stata contenuta (-3%) e si pensava che il semestre successivo potesse mantenere volumi in linea con l’anno precedente, ma questo non è 62 Per quanto riguarda la ghisa grigia, il massimo raggiunto dal 1991 risale addirittura al 1995, anno dopo il quale la tendenza al ribasso è stata costante e nel 2012 si ha avuto un ulteriore -10% rispetto al 2011. Pur rimanendo il tipo di ghisa maggiormente prodotta, dal 1995 al 2012 la media annua tendenziale registra un ribasso attorno al -3%. Considerando l’anno 2008, preso a riferimento prima del tonfo del 2009, la variazione si attesta al -32%. In maniera diversa si presenta l’andamento della produzione della ghisa duttile degli ultimi 20 anni, in crescita fino al 2008 con il massimo di tonnellaggio raggiunto. Il picco di minimo registrato nel 2009 è coerente con l’andamento generale e la flessione del -11% nel 2012 riporta il livello della produzione dei primi anni 2000; il calo rispetto al 2008 qui è più marcato rispetto alla ghisa grigia e pari al -36%. Assemblea 2013 Produzione di getti di ghisa grigia (tonnellate) – Italia Produzione di getti di ghisa duttile (sferoidale e malleabile) (tonnellate) – Italia Variazioni tendenziali per tipo di getto (% sulla produzione totale getti di ghisa ) – Italia MERCATI DI DESTINAZIONE PER I GETTI DI GHISA dei getti per l’edilizia e le opere pubbliche (-19%) e nei getti per la siderurgia (-18%); questi rappresentano rispettivamente nel 2012 il 12% e il 3% delle tonnellate prodotte. Il secondo mercato di riferimento è quello dei mezzi di trasporto (27%) che ha subito un calo del -12%. Nella tabella sotto riportata sono indicate sia le variazioni per ogni mercato rispetto all’anno 2008, sia la variazione rispetto al 2011vs2012: in quest’ultimo anno è vistosa la venuta meno della domanda da parte del comparto delle costruzioni (-49%), a seguire il mercato dei mezzi di trasporto (-35%), il mercato della siderurgia (-33%) e quello della meccanica (-31%), in controtendenza altri mercati che tuttavia non incidono in modo rilevante sul totale (8% sul totale, variazione con 2008: +4%). GETTI PER L’INDUSTRIA MECCANICA Il miglior contributo alla congiuntura del 2012 proviene dalla produzione destinata all’industria meccanica che ha registrato tuttavia un decremento del -8% rispetto ai dati 2011. La decrescita ha riguardato in misura maggiore i getti di ghisa grigia pari al -8%, mentre quelli realizzati in ghisa duttile (sferoidale + malleabile) hanno registrato una variazione del -7%. Ricordiamo Mercati di destinazione per i getti di ghisa - Anno 2012 Il mercato più importante nel 2012, così come negli anni passati, è la meccanica che raggiunge quota 50% sulla produzione totale di ghisa. In realtà un’importanza relativa così marcata non l’ha mai raggiunta, spiegata dalle flessioni più marcate negli altri mercati di riferimento come quello 63 Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 Produzione di getti di ghisa per i principali mercati di destinazione (tonnellate) GETTI PER L’INDUSTRIA SIDERURGICA E CLASSIFICATI ALLA VOCE “ALTRI GETTI” La produzione destinata alla siderurgia ha fatto registrare una flessione del -18%, entrambi i settori considerati al loro interno perdono quote significative: le lingottiere 22%, i cilindri per laminatoio 15%; quest’ultimo mercato di destinazione ha perso fino al 36% rispetto al 2008. All’interno della voce “altri getti” figurano tutte le applicazioni non collocabili nelle classificazioni di cui sopra. Per tale voce non c’è stata alcuna perdita rispetto al precedente anno. Produzione di getti di ghisa grigia (tonnellate) – Italia che in tale aggregato sono inclusi oltre ai getti destinati alla meccanica varia, strumentale e macchine utensili, anche quelli che confluiscono nelle macchine movimento terra e agricole. Anni Getti per l'ind. Getti per l'ind. dei Getti per Getti per la Getti per meccanica mezzi di trasporto l'edilizia siderurgia impieghi vari* GETTI PER L’INDUSTRIA DEI MEZZI DI TRASPORTO La produzione di getti destinata al secondo mercato di sbocco della Fonderia di ghisa ha subito nel 2012 un calo del -12%. In questo comparto le leghe di ghisa grigia hanno visto calare la produzione meno di quella della ghisa duttile, rispettivamente del -11% e del -13%. GETTI PER L’INDUSTRIA EDILIZIA (COSTRUZIONI) La produzione di getti destinati all’edilizia continua a registrare significativi cali dopo il 2008 fino a raggiungere il già citato 49%, la variazione rispetto al 2011 è invece pari a -19%. Industria Fusoria 4/2013 64 TOTALE Assemblea 2013 Produzione di getti di ghisa duttile – sferoidale + malleabile (tonnellate) – Italia Anni Getti per l'industria meccanica Getti per l'industria dei mezzi di trasporto Getti per Cilindri per l'industria edilizia laminatoio TOTALE 2012, passando dal +9% al +7%. La variazione è spiegata da una diminuzione più che proporzionale del MOL rispetto al fatturato. Aumenta invece la propensione all’export del comparto ghisa: il rapporto fra fatturato estero e fatturato netto totale passa da un +27% del 2011 ad un +29% del 2012. In valore assoluto il fatturato estero non è variato fra i due anni, indicatore che le fonderie non hanno perso quote di mercato, ma è il calo del fatturato generale che ha favorito un aumento dell’incidenza fra le due grandezze. Il ricorso alla CIG è molto elevato, +71%, ma di molto inferiore al comparto dei non ferrosi. INVESTIMENTI Gli investimenti sono calati di quasi il -10%, rimane invariato invece, per effetto soprattutto del calo del fatturato, l’incidenza fra gli investimenti totali e il fatturato stesso attestandosi ad un 6%. Fonte: Elaborazioni Assofond su dati Istat FATTURATO E REDDITIVITÀ Il fatturato nel 2012 ha registrato una flessione importante (oltre l’8%), dato tendenziale rispetto all’anno precedente, e risulta dunque in linea con il dato della produzione (oltre - 10%): il valore medio di una tonnellata risulta essere aumentato del +2%. La capacità produttiva degli impianti è passata dal 66% del 2011 al 60% del 2012. L’incidenza del MOL sul fatturato netto totale subisce un calo del -2% fra il 2011 e il 65 Nel 2012 le fonderie hanno rinunciato ad una quota di investimenti produttivi (-4%), a beneficio degli investimenti in ricerca e sviluppo. Le risorse destinate a miglioramenti o ad adeguamenti a normative ambientali, piuttosto che per altre finalità, rimangono invariate. Industria Fusoria 4/2013 ENGINEERING s.r.l. Processo“No-Bake” IMPIANTO RIGENERAZIONE TERMICA SABBIE SIMPLEX IMPIANTO DI RECUPERO MECCANICO SABBIE GAMMA - MILL. RIBALTATRICE-SFORMATRICE BARRELL MESCOLATORE CONTINUO OMEGA K OPEN Linee complete di formatura automatiche e semiautomatiche Impianti di recupero e rigenerazione termica delle sabbie ENGINEERING s.r.l. 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L’Italia si trova al quarto posto nella classifica mondiale per tonnellate prodotte di getti non ferrosi (in termini relativi alla produzione totale si parla del 6%) e precede un Paese come la Germania che si posiziona subito dopo. Industria Fusoria 4/2013 La prima nazione produttrice è la Cina che rappresenta da sola un terzo (33%) del totale prodotto nel 2011. A seguire ci sono gli Stati Uniti con un peso relativo del 13% e il Giappone con una percentuale sul totale pari al 9%. Fra i comparti considerati, i getti di alluminio rappresentano l’85% delle tonnellate prodotte in Italia fra tutti i metalli non ferrosi. Considerando le sole prime dieci nazioni, Taiwan è la realtà con minore asimmetria fra i comparti. 70 Produzione Mondiale Getti di Metalli Non Ferrosi La produzione mondiale di getti non ferrosi ha raggiunto nel 2011 il suo massimo degli ultimi 20 anni con un tonnellaggio pari a 16.224.033, di poco superiore all’anno 2006 che ha fatto da sparti acque fra i decenni precedenti e gli anni successivi: dal 2007 al 2009 vi è stato un crescente decremento dei volumi (-21% fra 2009 e 2006). A partire dal 2010 la produzione mondiale ha ripreso a crescere fino ad arrivare ai livelli sopra citati del 2011. I primi dieci Paesi del ranking mondiale producono l’85% del totale mondiale dei getti non ferrosi. Questi, nel 2011, hanno incrementato le tonnellate di getti prodotti ad eccezione della Russia (-5%) e del Messico che è rimasto sui livelli precedenti. Da rilevare, anche se fra le ultime posizioni della classifica mondiale, il balzo in avanti della Bosnia Herzegovina che rispetto al 2010 va oltre il 500% di crescita. Assemblea 2013 Ranking Mondiale Produzione getti di Ghisa (Tonnellate) (anno di riferimento 2011) Paese Rame 2011 Alluminio 2011 Cina 830.000 4.150.000 Stati Uniti 263.000 1.523.000 Giappone 83.140 1.272.528 Magnesio 2011 99.000 Altri metalli non ferrosi 2011 Totale non Ferrosi 2011 415.000 5.395.000 33% 181.000 60.000 2.126.000 13% 28.487 6.414 1.390.569 9% Zinco 2011 Peso % sul totale Italia 73.830 833.000 6.850 63.800 800 978.280 6% Germania 78.109 843.745 14.890 37.939 80 974.763 6% 900.000 6% India Messico 900.000 140.701 600.469 109 1.007 742.286 5% Russia 56.760 373.670 33.110 9.460 473.000 3% Corea 25.500 413.400 12.100 451.000 3% Taiwan 35.070 283.144 73.838 2.030 399.780 2% Francia 19.964 326.777 22.628 2.457 371.826 2% Polonia 8.411 256.112 14.628 279.151 2% Brasile 14.245 251.640 3.681 274.183 2% Canada 14.560 221.083 235.643 1% Turchia 13.000 145.000 12.500 170.500 1% 13.717 149.092 1% Austria UK 129.438 5.698 4.617 5.937 11.000 114.500 8.600 1.000 135.100 1% Spagna 9.664 112.989 9.056 647 132.356 1% Ungheria 1.303 99.412 3.710 167 105.162 1% Rep. Ceca 4.842 80.049 8.545 8.554 101.990 1% Romania 6.168 43.499 8.000 83 19 57.769 0% Svezia 10.600 40.800 2.200 3.600 57.200 0% Slovakia 46.000 46.000 0% 45.000 0% 44.500 0% 210 35.729 0% 25.394 32.944 0% Ucraina Sud Africa 570 45.000 17.000 25.000 300 2.200 Slovenia 1.582 30.377 650 2.910 Bosnia/ Herzegovina 7.550 Portogallo 8.470 15.490 476 24.436 0% Svizzera 2.127 20.826 1.436 24.389 0% Pakistan 16.000 8.000 24.000 0% Croazia 459 11.652 230 661 13.002 0% Serbia 2.607 4.129 1.520 3.950 12.206 0% Finlandia 3.575 4.032 222 7.829 0% Norvegia 1.274 5.695 6.969 0% Danimarca 1.273 3.172 4.735 0% 1.164 0% Belgio Mongolia TOTALE 2011 290 823 60 180 1.807.844 13.188.631 341 181.931 71 505.614 240 480 0% 540.013 16.224.033 100% Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 Produzione mondiale di getti di metalli non ferrosi (Tonnellate) Produzione mondiale di getti di metalli non ferrosi (Tonnellate) Anno 2011 Variazioni tendenziali (%) – Anno 2012/2011 – Top 10 La fonderia italiana di getti di metalli non ferrosi nel 2012 Il numero di fonderie di metalli non ferrosi è sostanzialmente invariato nel 2012 rispetto al 2011. È invece importante la diminuzione di aziende rispetto al 2008 (-44). Ancora più marcata è la variazione registrata sul numero di addetti per impresa: il comparto ha subito una diminuzione di -437 addetti nel 2012 rispetto al 2011 (pari al -3%) e fino a 1737 addetti rispetto al 2008 (pari ad oltre il 10%). Tali variazioni fanno registrare una stabilità nel numero medio di addetti per azienda. La produzione ha subito un calo molto preoccupante pari al 14%, della stessa entità è la flessione fra il 2012 e il 2008. Analogamente a quanto successo nel 2010, l’Italia, con le 844.256 tonnellate, è tornata ai livelli del 1999. La distanza con l’anno 2007, anno di picco raggiunto in termini di tonnellate prodotte totali, è del -22%. Anche i valori del fatturato totale del comparto confermano il quadro di difficoltà: nel 2012 si parla di 4,2 miliardi di euro, 11% se confrontato con l’anno precedente. Rispetto al 2008 il calo arriva al -30%. GETTI Produzione italiana getti di metalli non ferrosi (tonnellate) DI ALLUMINIO Il confronto con l’anno 2011 vede la produzione di getti di alluminio decrescere del -14% portandosi a 717.213 tonnellate (833.000 nel 2011). Si conferma tuttavia la posizione di metallo dominante mantenendo una quota dell’ 85% sul totale prodotto. GETTI DI ZINCO Il 2012 ha visto la produzione di getti di zinco diminuire di quasi -11% portandosi a 56.846 tonnellate. Industria Fusoria 4/2013 72 Assemblea 2013 GETTI DI OTTONE, BRONZO E RAME Produzione getti di metalli non ferrosi – Mix metalli – Anno 2012 La produzione di getti in ottone e bronzo ha subito un forte calo del -15% portandosi ad un valore complessivo di 62.727 tonnellate. GETTI DI MAGNESIO Si mantiene sostanzialmente stabile la produzione di getti di magnesio con 6.790 tonnellate nel 2012 (6.850 nel 2011). Produzione italiana getti di alluminio (tonnellate) TECNOLOGIE PRODUTTIVE Da un riassunto dell’analisi dei dati pervenuti ed inerenti il 2012, si evidenzia un sostanziale predominio dell’utilizzo della tecnologia produttiva della pressocolata che rimane sui livelli dello scorso anno al 66%. L’impiego della tecnologia della colata in Conchiglia passa dal 28% del 2011 al 27% del 2012. Residuale l’uso della tecnologia della colata in sabbia e lost foam: al 7% nel 2012. Produzione getti di Zinco (tonnellate) MERCATI COMMITTENTI Al primo posto, confermandosi leader, si posiziona il mercato dei getti per l’industria dei mezzi di trasporto che assorbe il 49% della produzione complessiva, in calo rispetto al 53% del 2011. Durante il 2012 il totale dei getti destinati a tale mercato è stato di 413.328 tonnellate, il 20% in meno rispetto al 2011. Di seguito, i getti destinati all’edilizia e le opere pubbliche che rappresenta il 21% della produzione totale, 2 punti in più rispetto al 2011. Le tonnellate prodotte nel 2012 sono 180.990, la flessione rispetto al 2011, in questo caso, è molto lieve e pari al -0,2%. 73 Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 Produzione getti di Ottone, Bronzo e Rame (tonnellate) PRODUZIONE PER MERCATI DI DESTINAZIONE L’industria dell’ingegneria elettrica, con 92.759 tonnellate ed un decremento produttivo del -2,1% rispetto al 2011, pesa per l’11% sul totale dei getti prodotti; questa percentuale si è mantenuta sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente. Produzione italiana getti di Magnesio (tonnellate) Produzione getti di metalli non ferrosi per tecnologia di colata Anno 2012 Produzione di getti di metalli non ferrosi per mercati di destinazione (% sul totale della produzione) – Anno 2012 Industria Fusoria 4/2013 74 L’industria meccanica è passata invece da un’incidenza del 10% ad una dell’8%, perdendo di importanza rispetto alle altre destinazioni prese a riferimento. Analogamente al comparto dei mezzi di trasporto, anch’essa ha subito una forte contrazione nel 2012 rispetto al 2011 e pari al -28% (tonnellate totali 2012: 66.914). L’industria dei beni durevoli ha raggiunto l’11% di importanza relativa, al pari del settore dell’ingegneria elettrica, guadagnando così 2 punti percentuali rispetto all’importanza che aveva registrato nel 2011. La variazione percentuale fra il 2012 e il 2011 è di lieve entità, ma l’unica in aumento: +0,1%. Minimaniche EXACTCAST CTCAS Innovazione nova az multilivello multi Le minimaniche di nuova generazione EXACTCAST™ OPTIMA convincono per le loro prestazioni: Elevata efficienza economica Affidabilità Migliore qualità dei getti Inviti alla rottura perfetti Ridottissime sezioni di giunzione Disponibili anche nella versione priva di fluoro Per ulteriori informazioni: www.ask-chemicals.com ASK Chemicals Italia Srl | Via Famagosta, 75 | 20142 Milano IT | Tel.: +39 02 848 94289 | [email protected] Assemblea 2013 3 A blea 20 m e 1 ss L’evoluzione dei Settori “Clienti” delle Fonderie Nel 2012 la produzione industriale ha segnato in Italia un calo del 6,7% rispetto all’anno precedente: si tratta della peggior variazione annua dal 2009. Nell’ultimo trimestre dell’anno l’indice ha registrato una flessione del 2,2% portando al 25% la distanza dal picco pre-crisi di aprile 2008. Escludendo l’agroalimentare, nessun comparto di attività è tornato ai livelli ante crisi e per alcuni la distanza si è ulteriormente ampliata nel 2012, rendendo improbabile un recupero totale. Frenate dal rallentamento della domanda globale ma ancor più dal crollo della domanda interna, le prospettive di crescita del settore industriale in Italia restano negative per il 2013. La situazione è aggravata da problemi di liquidità causati dal deterioramento dei pagamenti e dalle difficoltà di accesso al credito, in particolare per le piccole e medie imprese. Con una domanda domestica di beni intermedi e finali che rappresenta la quota preponderante degli ordinativi, difficilmente le esportazioni potranno bilanciare la stagnazione della domanda interna. Conseguentemente i livelli di attività e di utilizzo degli impianti ri- Industria Fusoria 4/2013 Evoluzione dei settori “clienti” delle fonderie Andamento della produzione Var. % tendenziale Elettrodomestici Automotive Meccanica Prodotti in metallo Materiali da costruzione Costruzioni Consuntivo 2011 -9,5 -2,3 9,2 5,4 -3,2 -5,3 marranno depressi, provocando un calo della produzione industriale di oltre 1 punto percentuale nel 2013 rispetto all’anno precedente. Costruzioni Gli investimenti in costruzioni nel 2012 hanno registrato una riduzione del 6% in termini reali, che si aggiunge alle fles- Var. % tendenziale Investimenti immobiliari Nuove abitazioni Ristrutturazione residenzia Opere pubbliche Totale Fonte: ANCE Settore delle costruzioni. 76 Consuntivo 2012 -8,8 -17,8 -3,8 -8,0 -8,9 -6,0 Previsione 2013 -1,2 -4,0 -1,2 -1,4 -1,5 -1,5 sioni già avvenute nel 2008 (-2,7%), nel 2009 (-7,7%), nel 2010 (-6,6%) e nel 2011 (-5,3%), con una contrazione totale di oltre il 22% nell’ultimo quinquennio. Le previsioni per il 2013 segnalano un’ulteriore diminuzione dei livelli produttivi (-1,5%), portando a quasi il 24% il calo degli investimenti dall’inizio della crisi, un valore pari a quello registrato alla fine degli anni ’90. Consuntivo 2011 -7,5 0,5 -7,9 -10,5 -5,3 Preconsuntivo 2012 -12,3 0,8 -7,7 -8,5 -6,0 Previsione 2013 -1,0 2,0 -1,9 -2,7 -1,5 Assemblea 2013 La riduzione degli investimenti e quindi dell’attività produttiva nel 2013 riguarderà tutti i comparti, ad eccezione degli interventi di recupero del patrimonio abitativo per i quali si stima una lieve crescita (+2%). Risultati negativi segneranno il comparto delle nuove abitazioni (-1%), ma soprattutto il comparto dei lavori pubblici dove il ridimensionamento dei volumi produttivi è in atto da diversi anni, con una flessione quest’anno del 2,7% che, sommata a quella dei quattro anni precedenti, porta il calo complessivo degli investimenti a circa il 43%. Materiali da costruzione I fornitori di input per l’edilizia continuano a risentire del negativo andamento dell’attività costruttiva in Italia. Nel complesso la produzione del settore dei prodotti e materiali da costruzione è diminuita di quasi il 9% nel 2012 rispetto all’anno precedente. Di una percentuale ben maggiore è diminuito il fatturato a prezzi correnti, che ha evidenziato un rallentamento molto forte nella seconda parte dell’anno contestualmente all’accentuarsi del calo degli investimenti nel settore delle costruzioni. Nel 2013 l’effetto di trascinamento degli impatti restrittivi sul ciclo economico interno causati dalle manovre di riequilibrio del bilancio statale porteranno ad un protrarsi della fase di correzione degli investimenti immobiliari, sia nella componente pubblica (genio civile) sia in quella legata alle imprese (edilizia non residenziale per industria e servizi) e alle famiglie (edilizia resi- Var. % tendenziale Produzione Consuntivo 2011 9,2 5,6 -1 ,2 10,9 1,5 Var. % tendenziale Produzione Fat turato totale Fat turato mercato in t erno Esportazioni Prezzi alla produzione Consuntivo 2012 -3 ,8 -3 ,5 -16 ,3 5,2 1,0 Previsione 2013 -1 ,2 -2 ,0 -5 ,0 3,0 0,8 Meccanica. denziale). La stagnazione della domanda interna non potrà essere controbilanciata dalle esportazioni sia per la scarsa rilevanza che queste hanno sul fatturato complessivo, sia per le difficoltà che il settore delle costruzioni sta incontrando nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea. soprattutto dalle esportazioni, che aumenteranno mediamente del 3% rispetto al 2012; la domanda interna rimarrà invece depressa a causa di un clima di fiducia delle imprese non positivo e delle difficoltà di accesso al credito che bloccano la domanda di investimenti e la ricostituzione delle scorte. Meccanica Prodotti in metallo Dopo la forte crescita registrata nel 2011 (+9,2%), la produzione è diminuita del 3,8% nel 2012 a causa del forte calo della domanda interna. Le esportazioni, pur dimezzando il tasso di crescita rispetto all’anno precedente, hanno in parte compensato il crollo della domanda domestica, contenendo a 3,5 punti percentuali la flessione del fatturato totale. Nel 2013 la produzione dovrebbe registrare ancora una riduzione (-1,2%) a causa del ciclo particolarmente negativo che contraddistinguerà i primi due trimestri. Successivamente, con gradualità, l’attività produttiva tornerà a crescere spinta Il 2012 si è chiuso all’insegna di una riduzione della produzione dell’8% rispetto all’anno precedente. Alla debolezza della domanda interna, su cui ha continuato a gravare l’andamento molto negativo del comparto delle costruzioni al quale è destinata una quota rilevante dei prodotti e dei semi lavorati del settore, si è aggiunto il rallentamento della domanda estera che ha ridotto il tasso di crescita delle esportazioni in valore dal 14,4 del 2011 al 4,9% del 2012. Il fatturato totale ha così registrato un calo di oltre il 10% a fronte di un incremento di oltre il 6% dell’anno precedente. Consuntivo 2011 5,4 6,2 4,0 14,4 2,9 Var. % tendenziale Produzione Fat turato totale Fat turato mercato in t erno Esportazioni Prezzi alla produzione Prodotti in metallo. Consuntivo Consuntivo Previsione 2011 2012 2013 -3 ,2 -8 ,9 -1 ,5 Fatturato totale -7 ,4 -20 ,3 -2 ,4 Fatturato mercato in terno -8 ,3 -21 ,8 -3 ,2 Esportazioni 16,8 15,2 2,5 Prezzi alla produzione -0 ,2 -0 ,5 0,2 Materiale da costruzione. 77 Consuntivo 2012 -8 ,0 -10 ,8 -15 ,3 4,9 0,0 Previsione 2013 -1 ,4 -2 ,5 -5 ,5 2,6 0,5 Nel 2013 la produzione dovrebbe ridursi di un altro punto e mezzo a causa della performance molto negativa del primo trimestre (-3%). A partire dai mesi estivi l’attività produttiva tornerà gradualmente a registrare tassi di crescita positivi, grazie soprattutto Industria Fusoria 4/2013 Assemblea 2013 alla ripresa delle esportazioni che aumenteranno mediamente nell’anno di poco meno di tre punti percentuali rispetto al 2012. La domanda interna resterà invece relativamente debole, per cui il fatturato domestico a prezzi correnti accuserà un’ulteriore calo di circa il 5%. Automotive Il settore dell’auto e dei veicoli commerciali ha registrato nel 2012 un calo della produzione del 18% che ha portato al 56% la contrazione dei volumi produttivi rispetto ai livelli pre-crisi. La riduzione del fatturato è stata pari a circa la metà di quella della produzione grazie alla maggiore tenuta delle esportazioni rispetto ai consumi interni che sono crollati di circa il 20%, riportando il mercato italiano indietro di ben 33 anni, cioè sui livelli del 1979. La crisi del settore auto italiano è la diretta conseguenza dell’effetto depressivo sull’economia reale delle politiche di austerità a cui si sono aggiunti altri fattori quali: il caro-carburanti, il caro-assicurazioni, le difficoltà di accesso al credito, un’overdose di imposte e anche la forte caduta degli indicatori di fiducia delle imprese e dei consumatori. Le prospettive a breve termine restano sfavorevoli, sebbene i Var. % tendenziale Fatt u r a to totale Fatturato mercato interno Es po r ta zioni tassi di flessione della domanda saranno più contenuti grazie alla graduale, seppur lenta, ripresa di alcuni indicatori economici. Le difficoltà sul fronte dell’occupazione, destinate a non rientrare nel corso del 2013, influiscono direttamente sul sentiment delle famiglie che, in tale quadro, sono poco propense ad affrontare spese importanti. Sul versante aziendale la situazione non è certamente migliore, mentre il contributo della domanda estera è relativamente modesto considerando che la produzione per i mercati esteri più dinamici viene ormai fatta direttamente in loco. Elettrodomestici La situazione di crisi in atto da diversi anni non ha accennato a rientrare neppure nel 2012. L’indice della produzione ha registrato infatti un’ulteriore flessione prossima al 9%. Il divario del livello produttivo rispetto al picco pre-crisi è così arriva- Consuntivo 2011 - 9, 5 - 1, 9 -3,2 Var. % tendenziale Pr o d u zio ne Fatt u r a to totale Fatturato mercato interno Es po r ta zioni Pre zzi a lla p r o d u zio ne - 0, 8 0, 2 Consuntivo 2012 - 8, 8 -4,7 - 1 2, 2 0, 4 0, 2 Previsione 2013 - 1, 2 - 2, 2 - 4, 5 1,0 0,5 Elettrodomestici. Consuntivo 2011 Consuntivo 2012 Previsione 2013 4, 5 -1,9 1 2, 1 - 9, 3 - 3, 5 - 8, 3 - 2, 0 Automotive. Industria Fusoria 4/2013 to a sfiorare il 60%. Lo stato di emergenza appare meno fosco in termini di fatturato totale, che è riuscito a contenere la contrazione sul 2011 intorno al 5% grazie alla tenuta delle esportazioni, che hanno in parte controbilanciato la forte riduzione delle vendite sul mercato domestico (-12,2%). Le prospettive a breve termine sono per un assestamento della domanda su bassi livelli nel corso del 2013. Il mercato sarà ancora dominato dalla domanda di sostituzione, meno influenzata dalle condizioni economiche o di sfiducia dei consumatori, mentre quello primario resterà depresso a causa della stagnazione del mercato immobiliare. La concorrenza nel settore rimarrà forte in quanto la pressione sui bilanci della famiglie si traduce in potenziali acquirenti alla ricerca di elettrodomestici a prezzi competitivi, con funzionalità simili a quelle offerte dai marchi più rinomati. 78 L’analisi del presente capitolo “L’evoluzione dei Settori Clienti delle Fonderie” è stata redatta con il contributo del Professor Gianfranco Tosini – Responsabile del Centro Studi Siderweb. Soluzioni per tutti i reparti della fonderia L’ampia ed esclusiva gamma di prodotti di Dantherm costituisce la base per la soluzione di qualsiasi necessità di filtrazione si presenti adattandosi agli impianti all’interno della fonderia. Linee di formatura Cubilotti Isole di sbavatura Impianti sabbie Forni a induzione Granigliatrici a Filtro a maniche piatte con sistema di pulizia ad aria Tipo (FS) 10 d 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Cappa di ingresso Compartimento gas sporchi Maniche piatte con elementi distanziatori Telaio supporto maniche Compartimento aria pulita Parete a fessura con sistema a molla Carrello di pulizia con ugello Tubo flessibile di pulizia Valvola di pulizia Ventilatore di pulizia Stazione guida del carrello di pulizia Stazione di comando con disco di posizionamento Struttura di supporto Tramoggia di raccolta polveri con coclea di scarico Piattaforma di accesso e manutenzione 1 9 a Ingresso gas sporchi 4 b Uscita gas puliti c d Uscita polveri Ingresso aria di pulizia 2 8 7 3 11 6 12 13 14 15 5 c b Marco Fontanot Rappresentanze Industriali Nederman Filtration GmbH D-77948 Friesenheim +39 348 3539555 +39 0422 306971 www.fontanot.eu [email protected] [email protected] www.nederman.de +49 7821/966-0 +49 7821/966-245 C. Bellocchio M. Favini ale r ub r leg ic a a al e r u bri g c le Rubrica Legale Il decreto del fare e le sue principali novità per le imprese Sul supplemento ordinario n. 50/L alla Gazzetta ufficiale n. 144 del 21 giugno scorso è stato pubblicato il Decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” definito decreto “Del Fare”. Il decreto è entrato già in vigore sabato 23 giugno, è composto da 86 articoli suddivisi nei seguenti titoli: • Titolo I - Misure per la crescita economica (artt. 1 - 27). • Titolo II - Semplificazioni (artt. 28 - 61). • Titolo III - Misure per l’efficienza del sistema giudiziario e la definizione del contenzioso civile (artt. 62 – 86). La presente per informare gli associati in merito alle principali novità sugli argomenti della responsabilità solidale negli appalti e in materia di concordato, nonché in tema di contributi agevolati per l’acquisto di macchinari: In tema di responsabilità solidale negli appalti privati, abrogata, limitatamente all’iva, in seguito alle preoccupazioni manifestate dagli imprenditori. Bisogna sottolineare in primis che restano valide le circolari inviate dall’Associazione (2013/30) in merito alla fattispecie della subfornitura escluso dalla normativa e che l’abolizione della solidarietà riguarda solo IVA a carico del subappaltatore e dell’appaltatore. Il Decreto Fare, nel capitolo delle semplificazioni fiscali all’articolo 50, sopprime infatti i commi da 28 dell’articolo 35 del Dl n. 223/06 che riguarda la responsabilità solidale relativamente ai Industria Fusoria 4/2013 versamenti all’Erario dell’ IVA ma non la responsabilità solidale nei confronti degli obblighi previdenziali ed assicurativi come era previsto nella versione precedente in bozza del Decreto. Questo significa che, sarà comunque necessario continuare ad acquisire l’asseverazione da parte di professionisti abilitati o di una autocertificazione per evitare l’applicazione di una responsabilità solidale (subappaltatore-appaltatore) o di una responsabilità sanzionatoria (committente-appaltatore). Si tratta in sostanza di una autocertificazione con la quale il prestatore del servizio dichiara di aver regolarmente effettuato le ritenute di lavoro dipendente. Per ciò che invece attiene il delicato problema dei preConcordati il decreto “del fare” varato dal Governo cerca di vigilare sul concordato “in bianco” e, così, correggerne i possibili esiti distorti ponendo obblighi di informazione maggiori. Dalle modifiche introdotte la principale novità si evince una maggiore necessità di controllo da parte del Tribunale o del commissario giudiziale eventualmente nominato, nei confronti del debitore e della situazione finanziaria dell’azienda che si vuole sottoporre a concordato preventivo, in un’ottica di tutela dei creditori, i quali potranno verificare l’attendibilità delle dichiarazioni del debitore stesso, nonché, in caso contrario e in presenza dei presupposti del fallimento di cui agli articoli 1 e 5 80 della Legge Fallimentare, richiedere la dichiarazione di fallimento. In particolare, in questa sede si vuole riassumere quanto introdotto in tema di concordato preventivo. L’articolo 77, Capo VI, del Decreto contiene le modificazioni apportate all’articolo 161 (Domanda di Concordato) del Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 (c.d. Legge fallimentare). In primo luogo si segnala che, al comma sesto, sono stati aggiunti i seguenti periodi: “Con il decreto di ammissione alla procedura di concordato, il tribunale può nominare il commissario giudiziale di cui all’articolo 163, secondo comma, n. 3... Il commissario giudiziale, quando accerta che il debitore ha posto in essere una delle condotte previste dall’articolo 173 (..ha occultato o dissimulato parte dell’attivo, dolosamente omesso di denunciare uno o più crediti, esposto passività insussistenti o commesso altri atti di frode) deve riferirne immediatamente al tribunale che, nelle forme del procedimento di cui all’articolo 15 e verificata la sussistenza delle condotte stesse, può, con decreto, dichiarare improcedibile la domanda e, su istanza del creditore o su richiesta del pubblico ministero, accertati i presupposti di cui agli articoli 1 e 5, dichiara il fallimento del debitore con contestuale sentenza reclamabile a norma dell’articolo 18”. Inoltre, come sopra esposto il principale cambiamento è stato l’aver sostituito l’ottavo comma dell’articolo 161 Legge Fallimentare con il seguente periodo: rubrica legale “Con il decreto di ammissione alla procedura di concordato, il tribunale deve disporre gli obblighi informativi periodici, anche relativi alla gestione finanziaria dell’impresa e all’attività compiuta ai fini della predisposizione della proposta e del piano, che il debitore deve assolvere, con periodicità almeno mensile e sotto la vigilanza del commissario giudiziale se nominato, sino alla scadenza del termine fissato. Il debitore, con periodicità mensile, deposita una situazione finanziaria dell’impresa che, entro il giorno successivo, è pubblicata nel registro delle imprese a cura del cancelliere. In caso di violazione di tali obblighi, si applica l’articolo 162, commi secondo e terzo. Quando risulta che l’attività compiuta dal debitore è manifestamente inidonea alla predisposizione della proposta e del piano, il tribunale, anche d’ufficio, sentito il debitore e il commissario giudiziale se nominato, abbrevia il termine fissato con il decreto di cui al sesto comma, primo periodo. Il tribunale può in ogni momento sentire i creditori”. Da ultimo il Governo cerca di raggiungere il primo traguardo per le imprese grazie alla riattualizzazione della “legge sabatini” del 1965 che, in particolare, ricordiamo, permetteva alle imprese di acquistare i macchinari a tasso agevolato consentendo al venditore di scontare effetti con durata fino a 60 mesi dalla data di emissione del contratto di leasing permettendo all’acquirente di ottenere una dilazione diretta di lunga durata (da 12 a 60 mesi). Le prime risorse arriveranno direttamente dalla Cassa Depositi e Presiti che finanzierà le imprese con una prima tranche di 2,5 miliardi di euro. Per quanto riguarda la seconda tranche di risorse per altrettanti 2,5 miliardi come limite massimo, che dovrebbe ammontare alla stessa cifra, il decreto rimanda alla legge di stabilità da presentare entro ottobre. Il nuovo bonus macchinari è destinato alle piccole e medie imprese (come individuate dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Ue) per l’acquisto, anche mediante operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo. Finanziamenti e contributi potranno essere accordati per un valore massimo di 2 milioni di euro per impresa beneficiaria. L’accesso a questi contributi è possibile fino al 31 dicembre del 2016. Le imprese potranno comunque beneficiare di finanziamenti o contributi a tasso agevolato fino a un massimo di 5 anni. La Cdp anticiperà il funding alle banche che, sulla base di una convenzione, concederanno finanziamenti con l’abbattimento degli interessi. Per tagliare del 50% i tassi la dote reale è di 383 milioni spalmata su otto anni: 15 milioni per il 2014, 42 milioni per il 2015, 70 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2019, 34 milioni per il 2020 e 12 milioni per il 2021. Questo importo, per consentire l’accesso alla misura da parte delle Pmi, può essere frazionato in più iniziative di acquisto. I finanziamenti potranno coprire fino al 100% dei costi ammissibili. Questi ultimi verranno individuati con un decreto di natura non regola- Di seguito un elenco dei beni agevolabili e non: BENI AGEVOLABILI • I sistemi di macchine. • Le parti complementari. • Gli accessori. • I macchinari e le attrezzature fisse o semoventi per manipolare, trasportare, sollevare materiali (gru, carri-ponte, carrelli, nastri trasportatori etc.) operanti nell’ambito dello stabilimento o del cantiere. 81 mentare del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia. In particolare, il decreto dovrà definire i requisiti e le condizioni di accesso ai contributi, la misura massima del contributo in conto interessi e le modalità di erogazione. Il percorso attuativo prevede inoltre che il Ministero dello Sviluppo, sentito il Ministero dell’Economia, l’Abi e la Cdp, stipuli una o più convenzioni per definire le condizioni e i criteri di attribuzione alle banche del plafond, i contratti tipo di finanziamento e di cessione del credito in garanzia per l’utilizzo da parte delle banche della provvista di scopo, le attività di rendicontazione che svolgono gli istituti di credito. Un ulteriore decreto Sviluppo-Economia stabilirà le modalità di intervento del Fondo di garanzia, che potrà coprire i finanziamenti fino all’80% dell’ammontare. Sarà ovviamente necessario conoscere nel dettaglio i beni ammissibili ai finanziamenti e contributi, all’interno della vasta definizione di «macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo». I tecnici dello Sviluppo Economico hanno già elaborato alcune simulazioni e altre verranno completate in futuro, avendo solo in parte come modello di riferimento i provvedimenti attuativi della legge Sabatini. Rientreranno nel bacino le macchine utensili e si valuta lo stesso anche per le macchine agricole. È allo studio altresì la possibile inclusione di parti complementari e accessori che costituiscano un blocco unitario con i macchinari. BENI NON AGEVOLABILI • Gli investimenti di mera sostituzione. • Velivoli, imbarcazioni iscritti al PRA. • Le macchine acquistate per fini dimostrativi. • I macchinari ceduti in comodato e i macchinari destinati ad essere noleggiati senza operatore. • È sempre escluso l’acquisto di mezzi ed attrezzature di trasporto, ad eccezione del materiale rotabile ferroviario qualora tali spese siano sostenute da imprese la cui attività economica principale rientra nel settore trasporti. Industria Fusoria 4/2013 SIDERMETAL S.p.A. - Via Europa, 50 - 25040 Camignone di Passirano (BS) Tel. 030 654579 - Fax 030 654194 - E-mail: [email protected] - www.sidermetal.it Manutenzione. Quanto mi cosƟ? La soluzione completa per la manutenzione del tuo veicolo. Una formula innovaƟva che Ɵ dà la tranquillità di non avere cosƟ imprevisƟ e di viaggiare con un’auto o un veicolo commerciale sempre in perfeƩe condizioni di efficienza e sicurezza, perché tuƫ gli intervenƟ di manutenzione sono compresi (tagliandi*- intervenƟ di manutenzione ordinaria causaƟ da usura* intervenƟ per guasƟ causaƟ da usura* - intervenƟ per difeƩosità anche a garanzia della casa scaduta). La formula CarFull Service prevede un contraƩo di durata e percorrenza desiderata, aƫvabile al momento dell’acquisto del veicolo o anche successivamente. 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Industria Fusoria 4/2013 84 tecnico 85 Industria Fusoria 4/2013 tecnico Industria Fusoria 4/2013 86 tecnico 87 Industria Fusoria 4/2013 tecnico Industria Fusoria 4/2013 88 tecnico 89 Industria Fusoria 4/2013 tecnico CONTINUA Industria Fusoria 4/2013 90 www.abb.com Insieme miglioriamo la produttività industriale e l’efficienza energetica dei nostri clienti GHISA IN PANI PER FONDERIA E PRODUTTORI DI ACCIAIO Nopzh#kÑhmÜuh£pvul#h#ihzzv#Tu3 Nopzh#pu#whup#lth{p{l3#wly#zml roidale e semisferoidale da Russia e Brasile Magazzino permanente a Monfalcone e Marghera Carbones Holding GmbH Vienna - Austria www.carbones.it Per maggiori informazioni: [email protected] Tel. +39 348 6363508 Impianti, macchine e attrezzature per fonderie e animisterie • Impianti di preparazione e distribuzione sabbia per ogni processo di produzione anime. • Macchine per formatura anime in cold box e shell moulding in vari tipi e dimensioni. • Macchine speciali a richiesta. • Gasatori automatici per ogni processo. • Mescolatori ad elica radente. • Frantumatori per recupero sabbia. • Propulsori pneumatici. • Depuratori a scrubber per l’abbattimento delle emissioni da qualsiasi processo di formatura anime. • Vasche di miscelazione della vernice per anime. • Impianti di asciugatura delle anime verniciate. • Forni di riscaldamento per sterratura anime da fusioni di alluminio. • Smaterozzatori a cuneo per la rottura delle colate di fusioni di ghisa sferoidale e acciaio al manganese. • Cabine aspiranti insonorizzate per sbavatura. • Manipolatori - Posizionatori per sbavatura getti. • Revisioni, modifiche, fornitura di macchine e impianti usati. • Progettazione e consulenza. • Manutenzione e assistenza. 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Foseco e SERT hanno unito le forze per perseguire interessi comuni per la creazione di valore nella fusione e colata dei metalli nelle fonderie a livello globale, "Foseco sta offrendo una combinazione unica di tecnologia SERT, prodotti refrattari, strumenti per la metallurgia, software e servizi tecnici per creare un portafoglio personalizzato di soluzioni che è strettamente allineato con le esigenze di fonderie di ghisa ad alta produzione", ha commentato Brian Alquist, International Marketing Manager – Ferrous Melt Shop, Foseco. SERT METAL ha mantenuto la sua combinazione di forza, conoscenza e valori, benché pienamente integrata nella Divisione Foseco di Vesuvius, unen- Industria Fusoria 4/2013 do le forze e condividendo la comune attenzione per una miglior qualità dei getti, maggior produttività ed un ambiente di lavoro sicuro. "L‘integrazione delle due società ci consente di offrire la tecnologia del sistema di colata SERT, leader mondiale, attraverso i nostri team locali di esperti dei processi di fonderia e integrare questa tecnologia con le operazioni a monte e a valle, quali la fusione, i processi di trattamento dei metalli e sistema di controllo colata.” UCERAM strumenti per la metallurgia. 94 La combinazione di competenza e tecnologia Foseco e SERT aiuteranno ad aprire nuove opportunità di innovazione per stazioni di colata nel reparto fusorio a clienti di tutto il mondo. Il processo di integrazione continuerà per tutto il 2013, con la responsabilità di vendita SERT completamente migrata ai professionisti delle vendite Foseco. Per informazioni: [email protected] Aggiungete Valore con Foseco (Kç MNRSQNç O@SQHLNMHNç UHç ODQLDSSDç CHç ADMDäçBH@QDç CHç BNMNRBDMYDç RODBH@KHRSHBGDç @BBTLTK@SDç HMç NKSQDç RDSSDç CDBDMMHç Nel tempo abbiamo sostenuto la crescita industriale in tutto il mondo, creando team dedicati situati strategicamente in tutto il mondo. -EEGÏLMLÏAGÏQMLMÏKMJRCÏQÍÏBCÏAFCÏLMLÏ?@@G?KMÏGLAMLRP?RMÏMÏPGQMJRMÏ"GÏAMLQCESCLX?Ï quando avrete bisogno del nostro sostegno, siate certi che avrete una risposta rapida CBÏCDÍÏA?ACÏB?ÏCQNCPRGÏNPMDCQQGMLGQRGÏBCJÏQCRRMPCÏDMLBCPG?ÏMTSLOSCÏTGÏRPMTG?RCÏLCJÏKMLBM 0THMCHçREQTSS@SDç@OOHDMNçHKçUNRSQNçONSDMYH@KDç FFHTMFDSDç5@KNQDçBNMç%NRDBN + Collaborazione + Tecnologia globale - a livello locale + Soluzioni creative, innovative + Assistenza di esperti +ÏDÍÏB?@GJGR¦ + Leadership nella competenza +39 02 9498191 [email protected] www.foseco.it in se sti ni rz io sti inser i n z io inserzionisti A L ABB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Abrasystem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 ASK Chemicals . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 - 75 Avita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Leroy Somer . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 1/12 B Brain Force . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 M Mazzon F.lli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Metal Trading . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 Metef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Montalbetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/13 C O Carbones . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 Carfull Service . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 Cavenaghi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 - 3 Omar . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/12 D Dega e Grazioli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo I/I2 P Pangborn Europe . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53 Primafond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 Protec-Fond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina II R E RC Informatica Eca Consult . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 EKW Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 Elkem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/13 Engin Soft . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41 Euromac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 S F Fae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/13 Fomet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Fondac . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina III Fontanot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9 - 79 Foseco. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95 G Gerli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54 - 55 Gerli Metalli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29 II/13 Safond . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina IV Satef . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 Savelli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Copertina I Sibelco Italia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/13 Sidermetal . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 Siderweb . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1 Simi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/I1 Sofram . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo IV/I1 Sogemi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Speroni Remo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38 - 39 T Techmek . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo V/I1 Tesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31 Tiesse Robot . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/13 TTE Robot. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1 U I Imf . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1 Imic. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Impianti Morando . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo III/13 Italiana Coke . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 Industria Fusoria 4/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 96 Ubi ....................................................5 W Weiland Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo VI/I1 Wire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Fascicolo 11/I2 1981 - 2011 DA 30 ANNI AL SERVIZIO DELL’ECOLOGIA SAFOND - MARTINI S.R.L. Via Terraglioni, 50 - 36030 MONTECCHIO PRECALCINO (Vicenza) Cap. Soc. euro 2.000.000,00 i.v. - Cod. Fisc. - Partita IVA - Reg. Imp. 03219800269 - R.E.A. VI-305231 DIVISIONE: SAFOND sabbie da fonderia Via Terraglioni, 50 - 36030 MONTECCHIO PRECALCINO (VI) Tel. 0445 855022 (6 linee r.a.) - Fax 0445 855533 [email protected] - www.safondmartini.it DIVISIONE: SAFOND BONIFICHE AMBIENTALI Via Kennedy, 32 - San Donato Milanese (MI) Tel. 02 51628121 - Fax 02 51627883 div.bonifi[email protected] - www.safondmartini.it DIVISIONE: MARTINI SABBIE Via Terraglioni, 44 - 36030 MONTECCHIO PREC. (VI) Tel. 0445 864300 r.a. - Fax 0445 865140 [email protected] - www.safondmartini.it