La donna che camminava

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La donna che camminava
Unità
2
I GENERI: LA FIABA
Roberto Piumini
La donna che camminava
1 era aggrottata: aveva as­
sunto un’espres­sione cruc­
ciata.
Una donna povera camminava su una dritta e lunga strada. Non c’era
nessuno attorno: solo, davanti, qualcuno che camminava nella stessa
direzione, ma era così lontano che non si capiva se fosse una donna
o un uomo. A un tratto la donna vide una moneta per terra, proprio
in mezzo alla strada. Contentissima si fermò, la raccolse e continuò il
cammino. Poco dopo, ecco un’altra moneta. Stupita si fermò, e di
nuovo la raccolse. Nonostante le piccole soste, la povera donna camminava in fretta, e la figura lontana adesso era più vicina. Ora si poteva vedere che era una donna.
Cammina cammina, ecco un’altra moneta. La povera la raccolse, ma
cominciava a sentire una certa inquietudine. Come mai la donna che
camminava davanti a lei non aveva raccolto quelle monete? Cammina cammina, le monete continuavano: ogni cento passi, ogni duecento, ogni cinquanta. La tasca della donna si riempiva, ma la sua fronte
era aggrottata1. Ormai poteva vedere che la donna davanti a lei aveva
una borsa di stoffa al fianco, e si accorse che era proprio da quella
borsa che cadeva, ogni tanto, una moneta. La povera donna si fermò.
Cosa doveva fare? Pensò di scappare indietro, con i soldi. Pensò di
tenersi i soldi, superare la donna in silenzio, e andare via. Pensò di
rallentare, per rimanere sempre dietro, e raccogliere tutte le monete
che la donna avesse perduto. Invece fece un’altra cosa. Accelerò il
passo, e disse ad alta voce: – Fermati!
La donna davanti si fermò, però non si voltò.
– Stai perdendo i tuoi soldi dalla borsa! – disse la povera donna avvicinandosi. La donna davanti fece un cenno con il capo, ma non si
voltò. – Riprendi i soldi che hai perduto! – disse la povera, fermandosi a due passi dall’altra, con le mani colme di monete. Allora la donna
si voltò. La povera rimase a bocca aperta. Era esattamente uguale a lei:
stessa faccia, stessa veste, stessi capelli. – Non devi restituirli, perché
sono tuoi, – disse la donna.
Levò la borsa e gliela tese.
La povera donna, a bocca aperta, senza nemmeno volendo allungò
una mano, e la prese: e appena l’ebbe presa la donna uguale a lei sparì, come sparisce una figura in uno specchio che si scioglie nell’aria.
Ma la borsa non sparì. Allora la donna ci mise i soldi raccolti, sedette
sul bordo della strada, e con l’ago e il filo che sempre portava con sé,
si mise a cucire per chiudere il buco, sorridendo.