Premessa La presente relazione specialistica

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Premessa La presente relazione specialistica
Comune di Surbo – Progetto Esecutivo Centro Comunale per la Raccolta Differenziata
Premessa
La presente relazione specialistica riguarda la progettazione dell’impianto idrico-fognante a servizio di un
centro comunale per la raccolta differenziata (CCR) dei rifiuti solidi urbani ed assimilati ubicato nel Comune
di Surbo in Provincia di Lecce.
L’intervento consiste:
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nell’installazione di un impianto di distribuzione dell’acqua calda e dell’acqua fredda per gli usi
igienico-sanitari nel box prefabbricato presente all’interno dell’ecocentro;
-
nell’installazione di un impianto fognante a servizio del box prefabbricato presente all’interno
dell’ecocentro.
Leggi di riferimento
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UNI 9182/2010 - Impianti di alimentazione e distribuzione d'acqua fredda e calda - Criteri di
progettazione, collaudo e gestione
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UNI EN 806-1:2008 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di
acque destinate al consumo umano - Parte 1: Generalità
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UNI EN 806-2:2008 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di
acque destinate al consumo umano - Parte 2: Progettazione
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UNI EN 806-3:2008 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di
acque destinate al consumo umano - Parte 3: Dimensionamento delle tubazioni - Metodo
semplificato
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UNI EN 806-4:2010 Specifiche relative agli impianti all'interno di edifici per il convogliamento di
acque destinate al consumo umano - Parte 4: Installazione
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DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37: Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle
disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.
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UNI EN 12056:2001 (ex UNI 9184): Sistemi di scarico funzionanti a gravità all’interno degli edifici –
Impianti per acque reflue, progettazione e calcolo.
L’elenco normativo sopra esposto non è esaustivo, per cui leggi e norme applicabili non elencate, vanno
comunque applicate.
Impianto idrico sanitario dell’acqua fredda
La distribuzione dell’acqua fredda avviene a partire dal contatore AQP, installato lungo la recinzione
perimetrale, sul lato del cancello d’ingresso, in apposita nicchia, come indicato nella tav. I.01 allegata alla
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presente relazione. Dal contatore AQP, mediante idonea rete di tubazioni, l’acqua fredda è distribuita fino
alle utenze terminali dei servizi igienici all’interno del box prefabbricato e al lavabo per gli utenti dell’area
per il conferimento diretto.
Caratteristiche delle tubazioni
La rete di distribuzione dell’acqua fredda è costituita da una tubazione principale interrata che parte dal
contatore idrico posizionato in una nicchia con sportello sulla recinzione perimetrale dell’ecocentro e arriva
al collettore di distribuzione principale, ubicato nel locale WC. Per il tratto interrato la tubazione di
adduzione dell’acqua fredda è in PEad (polietilene ad alta densità).
Per le derivazioni dal collettore principale verso gli apparecchi sanitari e le utenze in genere, si adottano
tubazioni in polietilene multistrato (tipo Aquatherm o similare) ad alta densità PN16.
Impianto idrico sanitario dell’acqua calda
La produzione dell’acqua calda avviene tramite scaldacqua elettrico, ubicato nel locale WC della capacità di
25 litri. La distribuzione dell’acqua calda avviene tramite una rete di tubazioni in polietilene multistrato
dello stesso tipo di quelle utilizzate per l’acqua fredda e sopra descritte. Lo scaldacqua, attraverso il
collettore principale dell’acqua calda, distribuisce l’acqua calda nelle tubazioni terminali per le utenze.
Caratteristiche delle tubazioni
Le tubazioni di adduzione dell’acqua calda sono in polietilene multistrato (tipo Aquatherm o similare) ad
alta densità PN16 con coibentazione.
Caratteristiche dello scaldacqua elettrico
Lo scaldacqua elettrico (n° 1 della capacità di 25 litri da installare nel locale WC) del tipo con installazione a
vista, è costituito da caldaia vetroporcellanata con garanzia di cinque anni collaudata per resistere ad una
pressione di 8 bar, resistenza elettrica con potenza max di kW 1,40, termostato di regolazione,
termometro, staffe di sostegno, valvola di sicurezza, flessibili di collegamento alla rete idrica, valvola di
intercettazione a sfera sull'ingresso dell'acqua fredda.
Dimensionamento reti di distribuzione dell’acqua fredda e dell’acqua calda
Il dimensionamento della rete di distribuzione idrica è effettuato sulla base delle portate nominali e
pressioni minime previste per ogni tipologia di apparecchio secondo quanto prescritto dalla norme UNI
9182.
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Determinazione delle portate nominali
La rete di distribuzione serve un collettore principale a piano terra che a sua volta distribuisce le portate
richieste agli apparecchi idrosanitari secondo gli schemi riportati sulle tavole. Le seguenti tabelle indicano le
portate nominali di ciascun elemento ed il tipo di tubo in polietilene multistrato che collega ciascun
apparecchio al collettore principale.
Tabella 1 – Portate nominali apparecchi alimentati dal collettore principale
Apparecchio
Lavabo (n° 2)
Vaso (n° 1)
Doccia (n° 1)
Totale
Portata acqua
fredda [l/s]
2 x 0.10
1 x 0.10
1 x 0.20
0.50
Portata acqua
calda [l/s]
1 x 0.10
1 x 0.20
0.30
Tubi di collegamento al
collettore di zona De/Di [mm]
16.0/12.0 in PEX-Al-PEX
16.0/12.0 in PEX-Al-PEX
16.0/12.0 in PEX-Al-PEX
In tabella 2 sono descritte le caratteristiche principali dei tubi in PE che costituiscono la rete di distribuzione
dell’acqua.
Gt
Portata teorica del tubo [l/s]
Gpr
Portata di progetto del tubo [l/s]

Diametro esterno del tubo [mm]
Tabella 2 – Portate e diametri dei tubi in PE
Descrizione
Tubazione in PEad che alimenta il collettore principale (acqua
fredda)
Tubazione in PEX-Al-PEX che alimenta il collettore principale (acqua
calda)
Gt [l/s]
Gpr [l/s]
 [mm]
1.60
0.50
25
0.40
0.30
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Impianto fognante
L’impianto fognante relativo alla raccolta e al recapito delle acque nere, è collegato ad una vasca settica di
tipo Imhoff. Il liquame chiarificato in uscita da quest’ultima viene instradato verso la rete fognante urbana
comunale.
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Rete di scarico
Con il nome generico di scarichi si intendono tutte le tubazioni in cui scorrono acque di rifiuto. Il progetto
delle reti è stato elaborato in modo da soddisfare i seguenti punti fondamentali:
- evacuare rapidamente le acque di rifiuto per la via più breve, senza dar luogo a depositi di materie
putrescibili;
- impedire il passaggio di aria, odori e microbi dalle tubazioni agli ambienti abitati;
- essere a tenuta di acqua, gas e aria;
- essere durature ed installate in modo che movimenti dovuti a dilatazioni, contrazioni o assestamenti del
fabbricato non diano luogo a perdite;
- non dare luogo a corrosione per opera di ossidazioni, acidi o gas corrodenti.
Le tubazioni di scarico dell’impianto si possono suddividere in due parti:
- diramazioni di scarico
- collettori di scarico.
Le diramazioni di scarico (che devono avere una pendenza del 2%) sono i tronchi di tubazione che collegano
gli apparecchi sanitari al collettore; i collettori di scarico (che devono avere una pendenza minima dell’1%)
sono i tronchi orizzontali che trasportano le acque reflue fino alla fossa Imhoff.
Caratteristiche delle tubazioni
Le tubazioni utilizzate avranno le seguenti caratteristiche:
-
tubazioni in polipropilene autoestinguente (Nipren), per scarico e trasporto di liquami provenienti
dai servizi igienici, provviste delle corrispondenti certificazioni di qualità, con giunzioni mediante
bicchieri dotati di guarnizioni elastomeriche a doppio labbro. Diametri 50-80-110-160 mm.
Per i calcoli delle reti di scarico si è utilizzato un coefficiente di rugosità effettiva k = 0,25 mm.
Inoltre, le tubazioni dovranno avere classe di reazione al fuoco M1 per il C.S.T.B. e C1 per il C.N.R. (vale a
dire materiali combustibili ma non infiammabili, ossia tali da non alimentare la fiamma).
Descrizione dell’impianto
Il sistema delle tubazioni di scarico delle acque usate deve permetterne il corretto deflusso ed il relativo
convogliamento alla fossa Imhoff e da quest’ultima alla rete fognante urbana comunale. Tali tubazioni sono
indipendenti dagli scarichi delle acque piovane.
Le acque usate sono in questo caso costituite esclusivamente da acque nere provenienti da apparecchi
igienico sanitari, quali wc, lavabi e docce.
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I problemi che possono affliggere il sistema di scarico (evidenziati nei precedenti paragrafi) sono risolti nel
modo di seguito descritto:
- Ostruzioni: solitamente avvengono a seguito di un inadeguato diametro delle tubazioni che, non
consentendo il regolare smaltimento dei liquami, impedisce il passaggio corretto del liquido che
normalmente opera l’autopulizia interna delle pareti: la sezione scarsa impedisce lo scarico mentre la
sezione eccessiva determina il deposito di sedimenti che potrebbero causare il restringimento graduale
della sezione fino all’intasamento (questo fenomeno può manifestarsi anche per scarsa pendenza,
deviazioni brusche, confluenze inadeguate); fondamentale a tale proposito è garantire il corretto
dimensionamento e la giusta pendenza delle tubazioni;
- Rumorosità: dipende da vari fattori che interagiscono insieme o singolarmente; in questo caso l’utilizzo di
tubazioni in PVC con adeguate caratteristiche fonoassorbenti permette di limitare il problema. In
particolare, la trasmissione sonora tra tubazioni e strutture edilizie è causata da vibrazioni dei condotti,
inopportunamente fissati, e da mancanza di isolamento del cavedio impianti che dovrà quindi essere
realizzato con materiale fonoassorbente (lana di roccia, polistirolo, poliuretano, ecc.).
Pertanto, al fine di ottenere buone caratteristiche di insonorizzazione dell’impianto con l’utilizzo delle
tubazioni in PVC, si devono realizzare tracciati di adatta conformazione limitando al massimo i bruschi
cambi di direzione e quindi le zone di sbattimento delle acque di scarico, si deve realizzare un impianto di
ventilazione adeguato ed infine, dove vi sono confluenze brusche o deviazioni di direzione, si deve
annegare il particolare nel calcestruzzo facendo comunque attenzione agli spazi di dilatazione;
- Emissione di odori: nel caso in esame tale problematica non è presente in quanto non si hanno colonne di
scarico ma tutta la rete si dirama su uno stesso piano;
- Dilatazioni lineari: sono un problema comune a tutti gli impianti in materiale plastico e metallico,
dipendono dal coefficiente di dilatazione lineare che per il PVC è di 0,07 mm ogni 1 m di tubo e per ogni °C
di gradiente termico.
Nella realizzazione dell’impianto ed in particolare nella realizzazione delle diramazioni, si deve inserire nella
tubazione, un giunto di dilatazione orizzontale ogni qualvolta il tratto tra due punti fissi è superiore a 2-3 m.
L’impianto fognante è costituito da un collettore principale esterno (pozzetto di allaccio) collegato alla rete
fognante urbana comunale, in cui confluisce lo scarico proveniente dalla fossa Imhoff. Nella fossa settica di
tipo Imhoff confluiscono i liquami afferenti dalle diramazioni secondarie di scarico interne al box
prefabbricato.
Nel punto di collegamento della tubazione principale di scarico con le diramazioni secondarie, è realizzato
un pozzetto di ispezione, avente le seguenti caratteristiche:
-
pozzetto di raccordo prefabbricato in conglomerato cementizio vibrato in opera avente dimensioni
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di cm. 50x50x40.
L’impianto fognante servizio dell’ecocentro confluisce nella rete della fognatura urbana comunale.
Dimensionamento delle tubazioni
Il calcolo di dimensionamento della rete di raccolta acque nere fa riferimento a quanto riportato sulla
norma UNI EN 12056.
Il dimensionamento delle diramazioni di raccolta dei vari apparecchi sanitari si basa sulla quantità di liquido
scaricato nell’unità di tempo.
Per calcolare il diametro nominale della diramazione DN, si è dunque tenuto conto che gli apparecchi
igienico-sanitari presenti nel box prefabbricato hanno la seguente intensità di scarica Q:
Tipo di apparecchio sanitario
Intensità di
scarica Q (l/s)
Durata media di
scarica (s)
0.45
0.45
2.50
13
13
10
Piatto doccia
Lavabo
Scarico W.C.
Si è inoltre considerato che il valore di J (pendenza della tubazione espressa in %) per le diramazioni fosse
pari al 2% e che u (quoziente di utilizzo del tubo o fattore di riempimento) = h/D = 0.5. Tale ipotesi di
riempimento evita il formarsi di contropressioni interne che rallentano lo scarico e ne aumentano la
rumorosità.
I calcoli eseguiti per le diramazioni hanno portato ai risultati riepilogati nella tabella seguente:
Tipo di apparecchio sanitario
Piatto doccia
Lavabo
Lavabo per utenti
Scarico W.C.
DN diramazione
(mm)
50
50
50
110
Il calcolo della portata totale Qt di collettore di scarico è pari alla somma delle intensità di scarico
dei singoli utilizzatori per il coefficiente di contemporaneità di utilizzo r.
Il valore di Qt sarà dato dalla seguente espressione:
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Qt (l/s) = (r/4) * Q * (N/A)
dove
Qt = intensità massima di scarico
Q = intensità di scarico per tipo di apparecchio
r = coefficiente di contemporaneità dei vari locali igienici che interessano la stessa colonna
N = numero di persone fisiche utenti
A = numero di locali igienici interessati
Q = sommatoria delle intensità di scarico per singolo piano.
Per l’impianto fognante in oggetto si sono ottenuti i seguenti risultati:
-
collettore di scarico: DN 110
-
braga di collegamento alla fossa Imhoff: DN 160
-
collettore di scarico principale: DN 160.
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