Preghiera della Famiglia Salesiana Padre e maestro della gioventù

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Preghiera della Famiglia Salesiana Padre e maestro della gioventù
Preghiera della Famiglia Salesiana
Padre e maestro della gioventù,
San Giovanni Bosco,
che, docile ai doni dello Spirito Santo,
legasti alla Famiglia Salesiana
il tesoro della tua predilezione
per “i piccoli e i poveri”,
insegnaci ad essere
ogni giorno per essi
segni e portatori dell’amore di Dio,
coltivando nel nostro animo
gli stessi sentimenti di Cristo
Buon Pastore.
Chiedi per tutti i membri della tua Famiglia
un cuore pieno di bontà,
costanza nel lavoro,
sapienza nel discernimento,
coraggio per testimoniare il senso di Chiesa
e generosità missionaria.
Ottieni dal Signore per noi
la grazia di essere fedeli
all’alleanza speciale
che il Signore ha fatto con noi,
e fa che, guidati da Maria,
percorriamo con gioia,
insieme ai giovani,
il cammino che conduce all’amore.
Amen.
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Associazione Salesiani Cooperatori
Provincia ICP
L’Associazione
nella
Famiglia Salesiana
ovvero
Crescere e lavorare
per i giovani
insieme ai fratelli SalCoop
e ad altri Gruppi
che condividono lo Spirito di Don Bosco
• Società Salesiana di San France-
1 Associazione.
Noi (!) Salesiani Cooperatori, con
la nostra specifica identità, che
nell’idea originaria regalataci da
Don Bosco -come ormai ben conosciamo- dopo una libera e personale risposta vocazione fatta con la
Promessa siamo chiamati a non
vivere isolati.
Siamo invece chiamati a formarci e
crescere cristianamente, salesianamente e umanamente, insieme ad
altri fratelli e sorelle secondo lo
Spirito di Famiglia praticato già
nell’Oratorio di Don Bosco e nelle
prime Case (proprio così chiamate!
Non semplicemente opere o scuole) di SDB ed FMA ancora vivente
Don Bosco.
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2 Famiglia Salesiana.
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Ancora Noi (!) Salesiani Cooperatori insieme ad altri 25 Gruppi di
consacrati e laici che trovano in
Don Bosco il comune padre e la radice principale del proprio carisma.
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sco di Sales — Salesiani di Don
Bosco: (con vescovi e novizi)
Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice
Associazione Cooperatori Salesiani
Exallievi ed Exallieve di Don
Bosco
Exallieve ed Exallievi di FMA
Volontarie di Don Bosco
Figlie dei Sacri Cuori Di Gesù e
di Maria
Salesiane oblate del Sacro Cuore di Gesù
Apostole della Sacra Famiglia
Suore della Carità di Miyazaki
Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani
Figlie del Divin Salvatore
Suore ancelle del Cuore Immacolato di Maria
Suore di Gesù Adolescente
Associazione Damas Salesianas
Associazione di Maria Ausliatrice
Suore Catechiste di Maria Immacolata Ausiliatrice
Figlie della Regalità di Maria
Immacolata
nucleo, anche se non in modo esclusivo. I laici che condividono
con noi missione e spirito salesiano
non sono solo collaboratori ma
corresponsabili seppurea livelli diversi. Ormai si è sviluppata una
molteplicità di gruppi e associazioni di volontariato; il CG24 ha riconosciuto questa realtà come nuovo
stile di apertura all’altro, sfida contro le ingiustizie e gli egoismi imperanti, esito vocazionale significativo e conferma del cammino educativo Il volontariato continua a
crescere: in alcune regioni si sviluppa soprattutto quello locale o
nazionale, sia missionario sia sociale sia vocazionale (America); in
altre è sviluppato il volontariato
internazionale e missionario
(Europa);altre ricevono volontari
(Africa e Asia). Il volontariato salesiano è un’offerta valoriale per i
giovani che hanno seguito il cammino della pastorale giovanile, li
aiuta a maturare e ad approfondire
la loro opzione di vita cristiana impegnata, e sovente diventa occasione di contatto e offerta di evangelizzazione per giovani al di fuori
delle nostre opere. In fondo, ciò
che conta è la salvezza della gioventù.
“rigettato”, cosa impensabile in
una famiglia. “La loro appartenenza diviene più stretta quando
s’impegnano a partecipare alla
missione salesiana nel mondo” (ibidem): non è indifferente, in
una famiglia, la collaborazione di
tutti alla missione comune. Parlare
di “movimento” sottolinea il dinamismo della missione ed evoca il
passaggio evangelico che mostra
Gesù risorto in cammino verso Emmaus con due discepoli; i discepoli
per noi sono i giovani: siamo chiamati ad accompagnarli verso Gesù,
l’unico che può dare senso alla
loro vita.
Tutto ciò lo viviamo in prospettiva
più ampia all’interno della Chiesa
universale e, più in concreto, nella
Chiesa locale. Francesco di Sales è
considerato un innovatore quando
presenta la santità come la meta di
ogni cristiano. Don Bosco pone
l’accento sul diritto/dovere di collaborare nella Chiesa secondo il carisma salesiano. Il Concilio Vaticano
II evidenzia l’apostolato dei laici e
la vocazione alla santità. Insomma
“Ogni cristiano o è apostolo o è
apostata!” (Leon Bloy). Il CG24 ha
riflettuto sulla missione comune,
davanti al pericolo di un
“monopolio della missione” da
parte dei consacrati, riaffermando
però il loro compito insostituibile
come “nucleo animatore”. Noi salesiani facciamo parte di questo
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L’ultima parola al
Rettor Maggiore
dal “nucleo animatore”, cioè i consacrati sdb ed fma. Davvero il piccolo seme è diventato un albero e
questo un bosco. Ho espresso così
nella Strenna 2009 questo modo di
concretizzare la nostra missione:
“Impegniamoci a fare della famiglia salesiana un vasto movimento
di persone per la salvezza dei giovani”.
Pascual Chávez Villanueva
Bollettino Salesiano luglio/agosto
LA MARCIA DEI LAICI
[…] Parlare di “Famiglia Salesiana”
oggi significa esprimere una
“cittadinanza”. Non appare nel
“linguaggio” di Don Bosco, ma è
presente nel suo cuore e nello spirito di tutta la sua opera. Non si
può mettere in dubbio che, per il
nostro Padre, centro e scopo della
sua vita sia stata la missione ricevuta da Dio che egli ha visto profilarsi
con crescente chiarezza dal sogno
dei nove anni, senza che ciò lo
dispensasse dall’obbligo, a volte
difficile e doloroso, di discernere il
percorso e scoprire i mezzi per realizzarla.
Le diverse attività e opere di Don
Bosco, persino la fondazione della
sua congregazione e, con Maria
Mazzarello, quella delle Figlie di
Maria Ausiliatrice, non costituiscono un fine in se stesso, ma un modo di realizzare la missione. La caratterizzazione del carisma come
“salesiano” più che una stretta filiazione indica uno spirito e uno stile
di azione ispirati all’amorevolezza
di san Francesco di Sales. Si può
pensare a un movimento a cerchi
concentrici il cui centro è costituito
re con la nostra identità e con la
nostra missione. Da essa dipende
in effetti una presenza più visibile
nella Chiesa e nella società e
un’azione
più
efficace
nell’affrontare le grandi sfide del
mondo oggi
L’anno 2009 dovrà aiutarci a fare
sempre più reale la convinzione di
Don Bosco, che l’educazione dei
giovani richiede una grande rete di
persone dedite a loro ed una decisa
sinergia di interventi per raggiungere i traguardi che i giovani attendono ed essere significativi per la società. Perciò a nome di Don Bosco vi chiedo:
• Volontari Con Don Bosco Testi-
moni del Risorto - 2000
• Congregazione di San Michele
Arcangelo
• Congregazione delle Suore della
Resurrezione
• Suore Annunciatrici del Signore
• Discepoli Ist. Sec
• Amici di "Canção Nova" - Ass.
Fedeli
• Suore di S. Michele Arcangelo
Siamo insomma una “famiglia”,
non un “gruppo di lavoro”; una
famiglia che vive in comunione e
ha una missione,come un cuore
che palpita alla doppia battuta di
sistole e diastole, poli di una ellisse
che non si possono separare senza
perdere l’identità. Due documenti
indicano questo cammino: la Carta
di Comunione e la Carta della Missione. La comunione parla di relazione affettiva, di valorizzazione di
persone e gruppi, evoca convivenza e convivialità. La missione ricorda che non si tratta solo di
“stare insieme” come su un Tabor,
ma di lavorare in sinergia per
l’educazione e l’evangelizzazione
dei giovani. Questa unione dialettica trova nell’appartenenza degli
exallievi alla FS l’esempio più
chiaro. Le Costituzioni salesiane
dicono che essi “fanno parte della
FS per l’educazione ricevuta” (cost.
sdb 5). Nessuno che sia stato in
una delle nostre opere può essere
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(Micaelite)
La Strenna del Rettor Maggiore per
l’anno 2009 ancora ci esorta a im-
pegnarci per fare della Famiglia
Salesiana un vasto movimento di
persone per la salvezza dei giovani.
Impegniamoci a fare della Famiglia
Salesiana un vasto movimento di
persone per la salvezza dei giovani
{Ecco chi siamo e cosa siamo chiamati a fare!}
[inizio Strenna 2009]
Carissimi fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana, vi saluto con il
cuore di Don Bosco, dal cui zelo e
carità pastorale è nata la nostra Famiglia spirituale e apostolica. Noi
siamo il frutto più bello e fecondo
della sua totale consegna a Dio e
della sua passione di vedere i giovani, specialmente i più poveri,
bisognosi e a rischio, raggiungere
la pienezza di vita in Cristo.
Dopo le Strenne tanto propositive
ed impegnative degli ultimi tre anni, eccomi qui a proporvene
un’altra ancor più urgente, esigente
e promettente. Essa ha a che vede-
[…] Dunque la prima cosa è cercare di capire bene quella che è stata
l’intuizione originale di Don Bosco
che non voleva fondare una congregazione. E quando finalmente è
stato invitato a farlo, ha pensato
immediatamente a laici. È stato il
Vaticano a non approvare la prima
bozza di costituzione in cui ci sarebbero dovuti essere salesiani laici
nel mondo, e quindi ha dovuto trasformare questa idea originale. Sin
dall’inizio dunque Don Bosco ha
pensato a un immenso movimento
di uomini e donne che condivides3
sero la sua passione educativa.
Questa è la Famiglia Salesiana. Una famiglia che a poco a poco, come un seme, si è sviluppato con la
congregazione
dei
Salesiani,
l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, l’Associazione dei Cooperatori e gli Ex-Allievi. Ricordo che
soltanto dall’anno 1972 si cominciò a parlare di Famiglia Salesiana.
Però anche se prima non se ne parlava, non vuol dire che non ci fosse. C’era in germe una famiglia che
a poco a poco ha reso concreto ciò
che inizialmente aveva pensato
Don Bosco. Siamo stati pensati come una famiglia e siamo chiamati
dunque a essere famiglia.
dinamismo, mi azzardo a dire che
il seme seminato da Don Bosco è
cresciuto fino a diventare un albero frondoso e robusto, vero dono di
Dio alla Chiesa e al mondo. Infatti,
la Famiglia Salesiana ha vissuto
un’autentica primavera. Ai gruppi
originari si sono uniti, sotto l'impulso dello Spirito Santo, altri
gruppi che, con vocazioni specifiche, hanno arricchito la comunione e allargato la missione salesiana
[Strenna 2009]
[ …] Com u ni o ne ne lla e pe r la
mi ssi o ne
“La comunione genera comunione
e si configura essenzialmente come comunione missionaria” (ChL
32). Ora nel terzo millennio il nostro traguardo principale è quello
di esprimere, in maniera più evidente, la comunione nella missione
[…] Una cosa è rimasta costante,
come preziosa eredità: la passione
[dal dialogo del Rettor Maggiore e della
Madre Generale con i giovani MGS — Confronto 2004]
[…] La Famiglia Salesiana ieri
Il 150º anniversario di fondazione
della
Società
Salesiana
è
un’occasione privilegiata per riflettere sull’idea originale di Don Bosco e sulla fondazione concreta dei
gruppi originari, suscitati e coltivati
da lui: i Salesiani di Don Bosco, le
Figlie
di
Maria
Ausiliatrice,
l’Associazione dei Cooperatori Salesiani, l’Associazione dei Devoti
di Maria Ausiliatrice.
Ebbene, prendendo spunto dalla
parabola adoperata da Gesù per
spiegare il Regno dei cieli e il suo
educativa, in particolare per i giovani più poveri, che aiutiamo a
divenire consapevoli della propria
dignità di persone, del valore e delle possibilità che la loro vita ha per
Dio e per il mondo.
“Da mihi animas”! È il motto di
Don Bosco che facciamo nostro!
Noi guardiamo ai giovani, alla loro
dimensione spirituale, e di essi vogliamo occuparci per risvegliare in
loro la vocazione ad essere figli di
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Congregazione nel settore della
Famiglia salesiana.
bene le sfide pastorali della Chiesa
locale, nella quale si inserisce la
FS; stabilire rapporti di reciproca
fiducia e di collaborazione con i
Vescovi e con le forze vive della
Chiesa, etc etc… )
La Consulta Ispettoriale della Famiglia Salesiana
È un organismo di comunione previsto nell’art. 37 della Carta di Comunione (1998). Viene convocata
con lo scopo di coltivare il senso di
appartenenza alla Famiglia Salesiana, in una comune riscoperta del
Carisma di Don Bosco che è partecipato a tutti i gruppi e con l’intento
di rafforzare la collaborazione in
vista della missione giovanile.
Tale Consulta, condotta nella regolarità degli incontri e nello spirito
di fraternità che la deve animare,
sarà uno strumento grande per la
sensibilizzazione di tutti i gruppi
della Famiglia Salesiana e per una
crescita nella coscienza della missione, a cui tutti (pur con specificità diverse) siamo chiamati.
Richiamando indicazioni di precedenti Consiglieri Generali per la FS,
essa può operare:
A livello formativo (es: Studiare
Don Bosco fondatore per conoscere, capire e assumere il suo progetto e i suoi criteri di azione pastorale; acquisire delle conoscenze dirette e concrete dei gruppi della FS
e valorizzarne la specifica identità;
fare delle esperienze concrete di
FS, etc etc…)
A livello pastorale (es: Conoscere
Delegato Ispettoriale per la Famiglia Salesiana
Anche se questa non è una figura
consolidata e tipica di tutte le Ispettorie, è bene che ogni Ispettoria o
Visitatoria abbia un Confratello
particolarmente
dedicato
all’animazione della Famiglia Salesiana. Il più delle volte (ad immagine di quello che è oggi
l’organizzazione nel Consiglio Generale) tale ruolo viene affidato al
Vicario dell’Ispettore. Sarà suo
compito agire come coordinatore
delle varie iniziative a livello ispettoriale. Tenere contatti, a nome
dell’Ispettore, coi i vari gruppi e
curare che il lavoro dei Delegati e
Assistenti a livello ispettoriale e
locale sia svolto con diligenza e
cura, in un continuo rafforzamento
dei
singoli
gruppi.
Qualora nelle vostre Ispettorie questa figura non risulti ancora presente, è opportuno stabilire chi debba
svolgere questo particolare incarico, indicandolo anche nei rispettivi
elenchi a livello generale e ispettoriale
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mento si caratterizza per alcune
idee-forza e uno spirito comune.
Più che in uno statuto, è in uno
spirito e in una prassi che si ritrovano e convergono i membri dei diversi gruppi di un movimento. È
un’adesione più vitale che formale!
Da questa prospettiva il Movimento salesiano è molto più grande
della Famiglia Salesiana, perché
include i giovani stessi, i genitori
dei nostri destinatari, i collaboratori, i volontari, i simpatizzanti
dell’opera salesiana, i benefattori,
anche i non cristiani, come accade
in tante parti del mondo, specialmente in Asia, ma non solo. Si tratta di persone che partecipano parzialmente della missione o del carisma salesiano. Essi sono gli “Amici
di Don Bosco”. È all’interno di tale
grande Movimento che si trova la
Famiglia Salesiana come suo nucleo animatore.
nell’Associazione, pur nell’apertura
e nella disponibilità all’impegno in
iniziative promosse da altra realtà
ed organizzazioni ecclesiali, religiose e civili.
La loro fedeltà è sostenuta
dall’affetto e dalla solidarietà dei
membri dell’Associazione e della
Famiglia Salesiana
….Ancora dalla Strenna 2009….
Il primo grande aiuto e la
migliore realizzazione della Carta
della comunione e della Carta della missione è dunque la consapevolezza di complementarità al servizio di una grande missione, cui
deve seguire l’apertura e la disponibilità ad appoggiare e sostenere
la missione comune da parte di
ciascun gruppo.
[…]
Un passo ulteriore, sempre
suggerito dalla Strenna 2009 è
l’agire come Movimento. Ciò potrà
avvenire nel modo più fecondo
solo date le premesse di identità e
vitalità di ciascun Gruppo e di missione in comunione
Sono convinto che la Famiglia Salesiana si presenterà con credibilità nella Chiesa e sarà pastoralmente, spiritualmente e vocazionalmente feconda, per i giovani, se
riuscirà a lavorare insieme per essi,
come vero Movimento. Non dobbiamo dimenticare che il Movi-
….UN PO’ DI TERMINOLOGIA….
[da documentazione www.sdb.org]
Il Vicario del Rettor Maggiore
Il Vicario è il primo collaboratore
del Rettor Maggiore nel governo
della Società ed ha potestà ordinaria vicaria. Fa le veci del Rettor
Maggiore assente o impedito. A lui
è affidata particolarmente la cura
della vita e della disciplina religiosa. Ha il compito di animare la
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Dio ed aiutarli a realizzarla, seguendo il Sistema Preventivo, cioè
attraverso la ragione, la religione e
l’amorevolezza. Questo implica un
distacco da tutto quanto ci può distrarre dalla nostra consegna a Dio
e ai giovani. Ecco il significato del
“cetera tolle”, che è la seconda
parte del nostro motto.
tenendo conto dell’evolversi della
vita e di certe priorità. A ciò puntano la Carta della comunione e la
Carta della missione della Famiglia
Salesiana. Mentre la prima precisa
accuratamente il nostro DNA comune, quegli elementi cioè che
caratterizzano la nostra identità
carismatica salesiana, la seconda
rappresenta una dichiarazione di
intenti
e
di
orientamenti.
L’obiettivo di entrambe è, in primo
luogo, quello di creare coscienza,
di formare mentalità, di far sorgere
una “cultura della Famiglia Salesiana”. Tutte e due devono portare
ciascun membro dei diversi gruppi
a sentire che senza gli altri non è
quello che deve essere e, di conseguenza, devono produrre sinergie
variegate, molteplici, non tutte istituzionalizzate. Mi auguro che un
frutto di questa Strenna sia la Carta
della spiritualità, di cui ho parlato
più volte. La spiritualità è la motivazione di fondo e il dinamismo
più potente dell’impegno di ciascun membro della Famiglia Salesiana, quella che può garantire una
maggiore efficacia ed incidenza
nell’azione educativa ed evangelizzatrice.
[Strenna 2009]
Conforme alle condizioni del mondo di oggi:
Il mondo unificato attraverso la
comunicazione, caratterizzato dalla complessità, dal carattere trasversale di molti “cause”, dalla
possibilità di reti, offre uno scenario
nuovo per la missione cristiana, promozionale, educativa, giovanile.
La Famiglia Salesiana cercherà insieme di dare spessore alla propria
presenza nella società e incidenza
al suo agire educativo: c’è il problema giovanile, c’è la vita da custodire, c’è la povertà nelle sue diverse espressioni da debellare; c’è
la pace da promuovere; ci sono i
diritti umani dichiarati da rendere
reali; c’è Gesù Cristo da far conoscere.
[Strenna 2009]
[…] Linee per il futuro
Frutto di questa Strenna deve essere pertanto uno sforzo congiunto
più visibile e anche più concreto
nella linea della missione.
Sono molte le proposte da vagliare,
[ …] Le si ne rgie ne lla mi ssi o ne
Il riferimento alla Carta della comunione e alla Carta della missio5
ne ci offre l’opportunità di riflettere
sulle possibili condizioni di sinergie nella missione. Dobbiamo anzitutto tenere presente che noi abbia-
Scopriremo indicazioni di vita ispirate ed elaborate su una tradizione
ecclesiale alimentata da una
CHIESA MADRE
e
NON MATRIGNA
che offre la
modalità di vita e azione associata
proprio per favorire una armonica
e serena crescita dei propri figli e
una più fruttuosa opera nella
vigna del Padre.
mo già una missione comune e la
stiamo realizzando. È la missione
suscitata ed articolata dallo Spirito
Santo in differenti servizi ed iniziative, in differenti modalità di intervento, in convergenza però di obiettivi, contenuti e metodi, come
si legge in tutte le costituzioni, regolamenti o statuti dei diversi gruppi. Ciò è stato opera dello Spirito
Santo, quando dal tronco salesiano
ha fatto germogliare e crescere un
nuovo ramo con delle sue specifiche caratteristiche. Questo ci deve
far capire che la prima condizione
PVA Statuto — Cap. I
IL SALESIANO COOPERATORE E
LA SALESIANA COOPERATRICE
NELLA CHIESA E NEL MONDO
art.3 I Salesiani Cooperatori: salesiani nel mondo
I Salesiani Cooperatori vivono la
loro fede nella propria realtà secolare. Ispirandosi al progetto apostolico di Don Bosco, sentono viva la
comunione con gli altri membri
della
Famiglia
Salesiana.
S’impegnano nella stessa missione
giovanile e popolare, in forma fraterna e associata.
per la comunione e la missione
comune è che ciascun gruppo realizzi, con il maggior sforzo possibile, la propria vocazione e missione, che le infonda continua vitalità
con fedeltà e creatività.
[Strenna 2009]
Art.5 L’Associazione nella Famiglia
Salesiana
L’associazione dei Salesiani Cooperatori è uno dei gruppi della Famiglia Salesiana. Insieme con la
Società di San Francesco di Sales,
l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e altri gruppi ufficialmente
ECCO LA NOSTRA PRIMA
RESPONSABILITA’ !!!
Scopriamo allora come ci guida il
Progetto di Vita Apostolica.
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Art.18 Legami con gli altri Gruppi
della Famiglia Salesiana
I Salesiani Cooperatori si sentono
vicini a tutti i gruppi appartenenti
alla Famiglia Salesiana. Sono aperti
e promuovono ogni forma di collaborazione, in particolare, in particolar modo con i gruppi laicali, nel
rispetto
dell’identità
e
dell’autonomia di ciascuno.
riconosciuti, è portatore della comune vocazione salesiana, corresponsabile della vitalità del progetto di Don
Bosco nella Chiesa e nel mondo.
L’Associazione apporta alla Famiglia Salesiana i valori specifici della
sua condizione secolare, nel rispetto dell’identità e autonomia proprie
di ogni gruppo. Vive un particolare
rapporto di comunione con la Società di San Francesco di Sales che,
per volontà del Fondatore, ha nella
Famiglia uno specifico ruolo di responsabilità.
PVA Statuto — CAP.V
APPARTENENZA E FORMAZIONE
DEL SALESIANO COOPERATORE
E LA SALESIANA COOPERATRICE
Art.29 Responsabilità e iniziative
per la formazione
§1. I Salesiani Cooperatori sono i
primi responsabili della propria
formazione umana, cristiana, salesiana e professionale.
§2. L’Associazione promuove e
sostiene la formazione personale e
di gruppo attraverso l’azione di
Salesiani Cooperatori qualificati,
Delegati e Delegate, ed altri membri della Famiglia salesiana.
PVA Statuto — Cap. III
IL SALESIANO COOPERATORE E
LA SALESIANA COOPERATRICE
IN COMUNIONE E COLLABORAZIONE
Art.15 Partecipazione alla vita della vita Famiglia Salesiana
I Salesiani Cooperatori curano la
comunione fraterna e la collaborazione con gli altri gruppi e membri
della Famiglia Salesiana mediante
la conoscenza e l’informazione
reciproca, il vicendevole aiuto spirituale e formativo, e il coinvolgimento negli impegni apostolici comuni.
Attraverso le Consulte della Famiglia Salesiana ai diversi livelli ed
altri organismi, favoriscono la ricerca comune di iniziative perché la
missione salesiana offra un più ricco
servizio alla Chiesa e alla società.
Art.30 Fedeltà agli impegni assunti
§1.Essere Salesiani Cooperatori è
una vocazione che dura tutta la
vita. Con profondo senso di appartenenza, i salesiani Cooperatori
sapranno esprimere, nel quotidiano, testimonianza, apostolato e
forme di servizio. Sono chiamati da
Dio a vivere il carisma salesiano
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