federazione ordini dei farmacisti

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federazione ordini dei farmacisti
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 22/06/2015
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INDICE
IN PRIMO PIANO
Il capitolo non contiene articoli
SANITÀ NAZIONALE
22/06/2015 Il Sole 24 Ore
Partecipate dei Comuni: una quota su 4 è «micro»
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22/06/2015 La Repubblica - Nazionale
Usa, la valvola rivoluzionaria che ci aiuterà a salvare il cuore
7
22/06/2015 La Repubblica - Nazionale
Il mistero dei gas di Vulcano "Sono pericolosi bagni da vietare"
9
22/06/2015 La Stampa - Nazionale
Il sogno di metter fuori la politica dalle Asl
11
22/06/2015 Il Messaggero - Nazionale
Neonata morta al Fatebenefratelli, due nuovi indagati
12
22/06/2015 Il Giornale - Nazionale
Un milione di vegani in mezzo a noi In tavola è servito il business «animalista»
13
22/06/2015 Il Giornale - Nazionale
Gli esperti divisi sulla dieta per i bimbi : «È squilibrata». «No, ci si ammala meno»
16
21/06/2015 Avvenire - Nazionale
EULAR. Nuovi dati su abatacept nell'artrite reumatoide Buoni risultati per i pazienti
con malattia aggressiva trattati precocemente
17
22/06/2015 Il Mattino - Nazionale
Medaglia dei farmacisti al Nobel Louis Ignarro
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22/06/2015 La Repubblica - Affari Finanza
Ismett di Palermo l'indotto virtuoso della sanità pubblica
19
22/06/2015 Corriere Economia
Tari Bar e pizzerie, il conto sale dell'8,5%
20
22/06/2015 DailyMedia
wellcare firma il free magazine di Ferderfarma Lombardia
22
22/06/2015 Pubblicita Today
WELLCARE PROGETTA SANO E BUONO DI FEDERFARMA LOMBARDI
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22/06/2015 Pubblicita Today
People
24
22/06/2015 Pubblicom Now
Federfarma wellcare sanoebuono
25
VITA IN FARMACIA
22/06/2015 Corriere della Sera - Milano
una nuova sanità ma non al ribasso
27
22/06/2015 Il Messaggero - Rieti
Asm, caos dopo le dimissioni
28
22/06/2015 QN - Il Resto del Carlino - Reggio Emilia
Nuovo polo sanitario a CavriagoInaugurata la sede di Actf-Sanità Amica
29
22/06/2015 Il Gazzettino - Udine
Il nonno vuole la sanità al computer
30
22/06/2015 Il Secolo XIX - Genova
Per la sanità ora in pole c'è un magistrato
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22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015
Laureati per il farmaceutico
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22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015
Didattica e ricerca di qualità
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22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015
L'internazionalizzazione e uno sguardo sul mondo
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22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015
Oggi il pasto nutraceutico è in versione take away
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22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015
Sviluppare buoni tarmaci
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22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015
Le nuove sfide della distribuzione in farmacia
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22/06/2015 Eventi - Il Sole 24 Ore - N.25 - 22 giugno 2015
Focus: il ciclo di vita del farmaco
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22/06/2015 Cosmopolitan
E se ti scotti?
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22/06/2015 Cosmopolitan
TATTOO AL SOLE
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22/06/2015 Cosmopolitan
TIP(A) DA SPIAGGIA
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PROFESSIONI
22/06/2015 La Repubblica - Affari Finanza
Conad sente la ripresa e accelera sulle nuove iniziative
46
22/06/2015 La Repubblica - Affari Finanza
KATIA SOUDRAY E IL NUOVO CEO DI SYZAM
47
PERSONAGGI
Il capitolo non contiene articoli
SANITÀ NAZIONALE
15 articoli
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Partecipate dei Comuni: una quota su 4 è «micro»
V. Uv.
pLe "sirene" della partecipazione comunale continuano ad ammaliare tutti i sindaci d'Italia. A piazzare la
propria bandierina su un'azienda, pubblica o privata che sia, non rinuncia di fatto nessuno. Sono ben 7.780 i
Comuni che hanno almeno una partecipazione in 5.374 imprese, pubbliche o private: il 97% dei municipi
italiani. L'ultimo aggiornamento lo fornisce la Fondazione Anci/ Ifel in uno studio che sarà presentato
mercoledì 24 giugno a Roma nella quarta conferenza sulla finanza locale, quest'anno dedicata a "Stabilità,
equità e sviluppo: il contributo dei Comuni". Tra gli spunti di riflessione ci sarà, appunto, anche questa
fotografia , elaborata a partire dai dati Cerved-Pa, che prova a sezionare la galassia delle partecipazioni
comunali, anche in base al "peso" delle quote acquisite. Il primo elemento che balza agli occhi è la
polarizzazione: a un estremo, infatti, c'è un segmento, pari al 25% delle partecipazioni, che non supera il 2%
del valore delle quote in mano ai sindaci. In pratica, una semplice "bandierina" di presidio. Tanto più che
questo 2% rappresenta il peso complessivo dei Comuni nella singola realtà, quindi, in qualche caso, potrebbe
addirittura essere spezzettato in più quote detenute da amministrazioni diverse. All'estremo opposto, invece,
c'è una quota identica (25%) di inhouse puro. In un quarto delle oltre 5mila aziende la presenza dei sindaci va
oltre il 95 per cento. Si tratta naturalmente dei big del settore, di fatto le ex municipalizzate: dalle realtà del
trasporto pubblico locale alla raccolta rifiutie ai servizi idrici, che - come rileva anche l'Ifel «operano in un
contesto in molti casi orientato da normative regionali obbligatorie». In mezzo c'è la grande fascia meno
esplorata e - con ogni probabilità più "aggredibile" da qualsiasi tentativo di riforma e razionalizzazione - delle
partecipazioni significative, ma non totalitarie, stratificate nel tempo, in gran parte generatrici di poltrone nei
cda più che di utili o presidi strategici per l'interesse pubblico. Queste imprese, partecipate da uno o più
Comuni in misura superiore al 20%, rappresentano il 58% del totale. Che cosa fanno? A scorrere l'elenco dei
73 settori di classificazione Ateco ancora una volta - si scopre che c'è di tutto, comprese alcune attività
nient'affatto strategiche per le amministrazioni. Al primo posto (17%) domina, per esempio, la consulenza,
settore che comprende oltre alle funzioni di advisor legale, contabile e tecnico, la pubblicità e le ricerche di
mercato. Seguono l'energia e al terzo poso il commercio (farmacie escluse), che comprende persino la
vendita di autoveicoli e motocicli. Ma lo studio dell'Ifel, coordinato da Riccardo Mussari, professore di
Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche all'Università di Siena, fornisce anche un altro
importante spunto di riflessione: l'operazione pulizia in qualche Regione è già cominciata. La forbice dei
Comuni che detengono partecipazioni è molto ampia. A fronte di una Valle d'Aosta con il 96% dei Comuni
"imprenditori" e di un Molise appena sotto (94%), dall'altra parte sorprende il Lazio (25% di partecipazioni
comunali, la percentuale più bassa), che tallona la Liguria (26%), la Toscanae l'Emilia Romagna,
rispettivamente al 34 e al 32 per cento. Segno che la razionalizzazione in una parte del territorio è già realtà.
La mappa del Comune imprenditore Lazio Sicilia Molise Puglia Totale Liguria Veneto Marche Umbria
Abruzzo Calabria Toscana Regione Emilia R. Piemonte Sardegna Basilicata Campania Friuli V.G. Lombardia
Trentino A.A. Valle d'Aosta Imprese partecipate dai Comuni dentro e fuori la Regione di appartenenza *Sei
Comuni partecipano soloa entio società al di fuori della propria Regione Fonte: elaborazione Ifel su dati
Cerved Pa
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Finanza locale. Nel 25% dei casi il peso degli enti non supera il 2 per cento
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R2/ LA SCIENZA
Usa, la valvola rivoluzionaria che ci aiuterà a salvare il cuore
GINA KOLATA
Usa, la valvola rivoluzionaria che ci aiuterà a salvare il cuore HERBERT Auspitz, 93 anni, è un sopravvissuto.
Soffriva della letale stenosi valvolare aortica, ovvero il restringimento della valvola che controlla il flusso del
sangue pompato dal cuore.
Male incurabile che non si può prevenire. Pochi anni fa sarebbe morto, invece è sopravvissuto grazie alla
sostituzione della valvola, un metodo appena approvato dalle autorità federali, pensato proprio per coloro che
non sono nelle condizioni di affrontare un'operazione a cuore aperto.
Il fatto è che nell'ultimo decennio il numero di vittime di attacchi cardiaci si è ridotto, ma il numero di decessi
per insufficienza cardiaca causata da malattie della valvola aortica è salito del 35%, perché, nel frattempo, è
aumentato il numero di persone che vivono abbastanza a lungo da svilupparle. La nuova tecnica, chiamata
TAVR - che sta per «sostituzione di valvole aortiche transcatetere» - funziona proprio su questi casi,
prolungando l'aspettativa di vita riducendo il numero di decessi legati al restringimento delle valvole. Il metodo
è semplice: una valvola fatta con cuore di mucca viene ripiegata e infilata dentro un catetere, che poi viene
inserito in un vaso sanguigno passando dall'inguine. Quando il catetere raggiunge la base dell'aorta il medico
apre un palloncino che gonfia la valvola. La vecchia valvola rimane, semplicemente spinta di lato dalla nuova.
I pazienti rimangono svegli tutto il tempo, sottoposti solo a leggera anestesia. Vi si è sottoposto anche l'ex
segretario di Stato Henry Kissinger, 92 anni: «Il cardiologo mi ha detto che senza questo tentativo sarei finito
su una sedia a rotelle col 50 % di probabilità di morire entro un anno», racconta. L'intervento, secondo
l'anziano politico è stata molto meno debilitante dell'operazione di bypass a cuore aperto cui si era sottoposto
in passato. Per il momento i dati sulla durata delle valvole riguardano 5 anni e l'efficacia della procedura è
dimostrata solo sui pazienti gravi, che hanno più di 80 anni e un'aspettativa di vita tra i 5 e i 7 anni. Ora
bisogna capire la durata delle valvole per i pazienti a rischio intermedio, che hanno fra i 70 e gli 80 anni e
un'aspettativa di vita di almeno 15 anni. C'è poi un problema: le valvole tendono a "perdere" lungo il bordo.
Inoltre è molto costosa. Ciò nonostante l'entusiasmo è alle stelle. C'è voluto il concorso di più teste e 20 anni
di sforzi per arrivare a questa innovazione rivoluzionaria. L'idea venne nel 1989 al cardiologo danese
Henning Rud Andersen dell'Università di Aarhus dopo aver sentito parlare di stent da aprire con palloncini.
Comprò cuore di maiale dal macellaio, ne estrasse la valvola aortica, la montò a mano in uno stent metallico
da lui realizzato.
Mise un palloncino sgonfio dentro la valvola e la compresse con le dita. Fabbricò anche un catetere
mettendo la valvola compressa a un'estremità. Poi la inserì dentro un maiale.
Intanto in Francia il dottor Alain Cribier, cardiologo dell'ospedale Nicolle di Rouen, ebbe un'idea grosso modo
simile. Aveva fama di innovatore e pensò che non sarebbe stato difficile trovare un'azienda che lo
finanziasse. «Invece fu un fallimento. Negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone tutti avevano come consulenti
dei chirurghi: e questi pensavano che il metodo era impossibile». Creò comunque una sua società, la Pvt.
Passarono due anni: Cribier aveva fatto molta pratica inserendo valvole aortiche nelle pecore quando un
uomo di 57 anni arrivò al suo ospedale moribondo.
Era in condizioni disperate. Un intervento chirurgico era impossibile. Le autorità francesi gli diedero così il
permesso di tentare l'intervento su di lui e su pazienti con un'aspettativa di vita di massimo due settimane. I
casi disperati. Ne operò 45, tutti anziani, prolungando la vita di 38: uno sopravvisse addirittura altri 6 anni. Ma
la procedura era pericolosa, il rischio di danneggiare il cuore elevatissimo. Ciò nonostante, nel 2004, la Pvt fu
acquistata dalla Edwards Lifesciences per 125 milioni di dollari e il metodo introdotto negli Usa dove venne
ripensato. La Edwards Lifesciences realizzò nuovi cateteri in grado di arrivare al cuore attraverso l'arteria
femorale. La sperimentazione su vasta scala iniziò nel 2007 e ottenne l'approvazione per i pazienti non
operabili. Su questi la sostituzione della valvola con il metodo Tavr ha ridotto il tasso di mortalità del 20% nel
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primo anno. Mercoledì scorso l'organismo federale che autorizza nuovi farmaci e procedure mediche negli
Usa ha approvato la nuova valvola della Edwards Lifesciences per i pazienti ad alto rischio. (© 2015 New
York Times News Service Traduzione Fabio Galimberti)
FONTE NYT, INFORMAZIONIMEDICHE.COM/ M.G.
Il nuovo metodo IL CUORE COS'È LA TAVR è un muscolo formato da quattro camere: 2 atri e 2 ventricoli
TAVR, inter vento di sostituzione di valvola aor tica transcatetere.
ser ve a sostituire una valvola aor tica ristretta che non riesce ad aprirsi (stenosi aor tica) ostacolando il fusso
di sangue che va dal cuore al corpo LA PROCEDURA I medici accedono al cuore attraverso un vaso
sanguigno della gamba o una piccola incisione nel petto Una valvola aor tica ar tifciale, fatta da tessuto
cardiaco bovino, viene preparata per andare a sostituire la valvola danneggiata (senza operazioni a cuore
aper to) Un tubo (catetere) viene inserito attraverso il punto di accesso e da qui la valvola, compressa, por
tata fno al cuore All'interno della valvola c'è un palloncino sgonfo che, una volta in posizione, viene fatto
espandere per permettere alla valvola di posizionarsi la vecchia valvola malfunzionante viene schiacciatata
sulla parete dell'aor ta Tra gli atri ed i ventricoli si trovano delle valvole che hanno il compito di regolare il
fusso del sangue Il cuore pompa sangue in tutto il corpo, rifornendo di ossigeno organi fondamentali come
cer vello e reni
Foto: APPROVATA La Food and Drug Administration ha approvato mercoledì scorso una nuova procedura
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LA STORIA
Il mistero dei gas di Vulcano "Sono pericolosi bagni da vietare"
ALESSANDRA ZINITI
A PAGINA 27 "Chiudere la spiaggia delle acque calde" VULCANO. Ha tirato un bel maestrale sul porto di
Levante per tutto il weekend e nella " vasca dei fanghi" è andato in scena il consueto rito di "purificazione
collettiva". I turisti del "mordi e fuggi" appena sbarcati dalla piccola motonave che fa il tour delle Eolie si
contendono le bocche delle fumarole per avere il getto sulla schiena, si spalmano l'argilla sul viso e sulle
braccia, camminano avanti e indietro. C'è persino chi rotola in quel mezzo metro di acqua salmastra resa
bianca dai depositi di argilla prima di andarsi a ripulire tuffandosi nelle "acque calde" della spiaggetta
adiacente, lì dove il mare sobbolle per le fumarole che vengono su dalla sabbia. La puzza di zolfo, che si
avverte ancora prima di scendere dall'aliscafo o dalle barche, in giornate così ventose è appena sopportabile,
ma il 14 aprile scorso quando Julien (il nome è di fantasia) si è sentito male era una bellissima giornata di
anticipo d'estate, cielo terso e aria ferma. Non era neanche nella vasca dei fanghi quel bimbo francese di
nove anni, stava giocando nella spiaggia delle acque calde quando ha perso i sensi ed è crollato a terra. La
disperata richiesta di aiuto della madre, il soccorso immediato, il trasporto con l'elisoccorso del 118 al
vicinissimo ospedale di Lipari gli hanno salvato la vita. Ma avrebbe potuto andargli peggio perché quello che
ha "avvelenato" Julien hanno spiegato i medici - era una elevatissima concentrazione nell'aria di anidride
carbonica. "Gas inodore ed eventualmente letale" scrive il Dipartimento di Protezione civile che, con una nota
inviata al Comune di Lipari e alla Regione siciliana, all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alla
Guardia costiera, alla Capitaneria di Porto e alla prefettura, avverte ora della "situazione di possibile
pericolosità connessa con emissioni gassose in mare" e chiede di valutare l'opportunità di interdire l'accesso
all'area e di vietare la balneazione nella spiaggia delle "acque calde".
Una ipotesi shock per un'isola che sul turismo termale, con decine e decine di migliaia di presenze per nove
mesi l'anno, basa buona parte della sua economia. E che con quel vulcano attivo ( anche se l'ultima eruzione
risale al 1890) e innocuo convive felicemente da sempre. Per il Dipartimento di Protezione civile però,
"sussistono condizioni di pericolosità per la pubblica incolumità nel tratto di mare dell'isola di Vulcano
denominato 'acque calde', antistante la cosiddetta 'vasca dei fanghi', dove sono presenti numerosi punti di
emissione di gas e dove, soprattutto in assenza di vento, possono prodursi, senza nessun preavviso, elevate
concentrazioni di gas inodore ed eventualmente letale".
L'acre e spesso insopportabile odore di zolfo che caratterizza la baia di Levante, dunque, potrebbe
nascondere pericolose emissioni di (quella sì inodore) anidride carbonica. Una valutazione di rischio, subito
girata al Comune di Lipari, supportata dalle analoghe considerazioni dell'Istituto nazionale di geofisica che
monitora costantemente l'ordinaria attività del vulcano che alimenta la vasca dei fanghi proprio con
l'emissione di quei vapori sulfurei giudicati un toccasana per le vie respiratorie e per le malattie osteoarticolari
e con quei depositi di argilla ad altissimo contenuto di zolfo che rendono la pelle liscia come quella di un
bambino. «In condizioni particolari di calma di vento che non consente la dispersione dell'anidride carbonica è stato il responso consegnato dieci giorni fa dai tecnici dell'Ingv - questo tipo di emissioni possono diventare
pericolose per la possibilità di locali accumuli che determinano alte concentrazioni in atmsofera».
E proprio ad altezza di naso di bagnanti perché - spiegano ancora - «l'anidride carbonica, attraversando
l'acqua di mare prima di giungere in superficie, si raffredda aumentando la propria densità e tende a
stazionare sulla superficie dell'acqua all'altezza di respirazione di eventuali bagnanti».
La patata bollente ora passa nelle mani del sindaco Marco Giorgianni che al momento esclude il divieto di
balneazione. «Non intendo sottovalutare alcun allarme - dice - ma non c'è un'escalation. Pubblicizzeremo le
condizioni di pericolosità con un'apposita cartellonistica.
Ho già chiesto il testo alla Protezione civile». Come dire, il turista è avvertito.
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I PUNTI
IL CRATERE L'ultima eruzione è avvenuta nel 1890 ma l'Ingv monitora continuamente l'attività solfatarica
concentrata nel cratere attivo nella parte settentrionale dell'isola
4 km Acque calde 391 123 Gelso Porto di Levante Porto di Ponente B o c c h e d iV u l c a no Isola Vulcano
Isola Lipari Palermo Messina Isole Eolie Sicilia
LE FUMAROLE Nel tratto di mare della Baia di Levante le fumarole sono alimentate da emissioni di vapori
sulfurei a 200 metri di profondità costituite al 90 % da anidride carbonica
LO ZOLFO I depositi di argilla nell'acqua salmastra ad alto contenuto di zolfo sono molto indicati dalle terme
per terapie respiratorie, articolari e dermatologiche
PER SAPERNE DI PIÙ
http://palermo.repubblica.it www.vulcanoterme.com
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diffusione:309253
tiratura:418328
Il sogno di metter fuori la politica dalle Asl
CARLO BERTINI
Èuna novità non da poco la rivoluzione nei criteri di nomine dei dirigenti sanitari contenuta nella legge sulla
pubblica amministrazione varata dal Senato e ora in commissione alla Camera. Per la prima volta potrebbe
nascere un albo nazionale trasparente dove vengono inseriti i nomi di chi ha i requisiti per fare il direttore
generale delle asl e delle aziende ospedaliere universitarie. La Commissione Affari sociali manderà questa
settimana alla Commissione Affari Costituzionali un parere in cui si chiederà di rafforzare la norma
collegandola a un decreto dell'ex ministro Balduzzi per specificare meglio i requisiti di managerialità.
L'obiettivo, arduo assai, «sarebbe quello di mettere fuori la politica dalla gestione di Asl e ospedali per evitare
la nomina ai vertici delle strutture sanitarie di persone "amiche" di politici regionali con le conseguenze di
scandali e malasanità, gravi casi di corruzione e sprechi », spiega il responsabile sanità del Pd Federico Gelli.
Per valorizzare il merito e non l'appartenenza politica il Governo si è mosso in due fasi, la prima nella legge di
stabilità dove viene stabilito che a guidare la sanità nelle regioni in difficoltà non siano gli stessi che hanno
creato i disavanzi, cioè i governatori, ma un commissario con «comprovate esperienza e professionalità nella
gestione sanitaria» nominato dal Consiglio dei Ministri. L'altra rivoluzione dovrebbe essere quella che
riguarda la scelta dei direttori generali e dei manager sanitari. La legge Madia stabilisce che non saranno più
nominati dalla politica, macon una selezione che prevede l'istituzione di un nuovo albo nazionale di idonei
che tiene conto dei titoli di studio e di carriera, aggiornato ogni due anni. I direttori sanitari e amministrativi
invece saranno scelti da appositi elenchi regionali degli idonei, con una selezione per titoli e colloqui. «In
questo modo - sostiene Gelli - soprattutto in alcune regioni, chi dovrà gestire aziende sanitarie e ospedali
sarà scelto con metodi meritocratici ». Sulla legge Madia, collegata alla finanziaria, pendono duemila
emendamenti e dalla prima commissione dovrebbe approdare in aula entro i primi di luglio.
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Camere con vista
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Neonata morta al Fatebenefratelli, due nuovi indagati
Michela Allegri
È sopravvissuta solo 10 giorni, la piccola Maria. Nata all'ospedale Fatebenefratelli sull'Isola Tiberina e
deceduta dopo poco più di una settimana. Per questa vicenda, 6 medici sono già a rischio processo, con
l'accusa di omicidio colposo. Altri due sanitari sono invece finiti sul registro degli indagati. E dopo nuove
indagini, il pm Antonio Calaresu ha trovato altri presunti responsabili per la morte della bimba: si tratta di due
dirigenti del reparto di ginecologia del nosocomio, Paolo Fusco e Herbert Carmelo Carlo Valensise. Se la
Procura avanzasse richiesta di rinvio a giudizio, potrebbero trovarsi sul banco degli imputati insieme ai
colleghi indagati Emanuela De Simone e Gianfranco Gallo, che all'epoca dei fatti era in servizio presso il
pronto soccorso. Secondo gli inquirenti, con altri 6 camici bianchi che hanno seguito il decorso ospedaliero
della mamma della neonata, avrebbero sottovalutato i sintomi della gestante, evitando di diagnosticare le
complicanze che hanno portato al decesso della bimba, venuta alla luce prematura. I fatti risalgono al giugno
del 2012. Paola V. quasi al termine della gravidanza, viene visitata dal dottor Gallo che avrebbe rilevato delle
"perdite ematiche", ma non avrebbe prescritto alla paziente gli accertamenti diagnostici necessari per
monitorare la situazione.
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L'inchiesta
22/06/2015
Pag. 1
diffusione:192677
tiratura:292798
Un milione di vegani in mezzo a noi In tavola è servito il business
«animalista»
Cristina Bassi
Cambiano le abitudini degli italiani a tavola. Nel nostro Paese sono più di un milione i vegani, coloro cioè che
non mangiano alimenti di origine animale: né carne, né pesce e neppure derivati come latte, formaggio e
uova. Crescono le aziende che vendono prodotti «cruelty free», mentre si apre il dibattito sulle conseguenze
di una simile dieta anche sui bambini. alle pagine 18-19 «Quando ho un vegano a cena mi vorrei ammazzare.
Sono dei grandissimi rompiscatole».CosìAlbaPariettihacatapultato il popolo vegano sulle pagine di
gossip,etichettandolo come una specie di setta di fanatici. Ma con buona pace della signora Parietti gli italiani
che non mangiano alimenti di origine animale, cioènécarnenépesceeneppurederivati come latte, formaggio e
uova, sono in continuoaumento.Secondol'indagine presentata a maggio 2015 da Gfk-Eurisko in
collaborazione con l'azienda Tre Valli e l'Associazione vegani italiani onlus e Vegan Ok Network, le persone
in Italia tra i 18 e i 64 anni che per motivi etici o salutistici hanno scelto questo regime dietetico sono quasi un
milione e 150mila (il 3%). Il nostro Paese è secondo nel mondo solo all'India. I vegetariani sono il 6%, mentre
crudisti e fruttariani sfiorano il 2%. Boom di vegani vuol dire boom della veganeconomy . La domanda
d i p r o d o t t i
c r u e l t y - f r e e
a u m e n t a
e
l e
a z i e n d e
adeguanol'offerta.Cosìnegoziesupermercati.RenataBalducci,dal2012presidentediAssovegan,faunbilancio:«D
atempoilmercatointercetta unatendenza in evoluzione. Oggi con il marchio etico Vegan Ok certifichiamo ben
200 aziende (che vendono articoli che non comportino "l'uccisione, la detenzione o lo sfruttamento di
animali", ndr ). La gamma di prodotti è molto ampia e comprendenon solo alimenti, ma anchecosmetici, abiti,
cibo per cani. Per quanto riguarda la grande distribuzione, molti supermercati hanno gamme di prodotti
dedicate e cercano ogni giorno nuovi fornitori. Per il consumatore vegano è tutto più semplice». Non solo.
Spesso anchechinonsièconvertitoalveganesimo prova a mangiare responsabile per un periodo, oppure è solo
curioso. E il bacino si allarga. Sempre secondo Eurisko, quattro italiani su cinque conosconogli alimentiabase
di soiaeil 40%li consumaabitualmenteolihaconsumatialmeno unavoltanegli ultimi seimesi. L'acquirente tipo
viene dal NordOvest, abita in città e occupa posizioni dirigenziali.Lamaggiorpartesonodonne (58%) tra i 45 e i
54 anni (28%) e tanti hanno una laurea (17%). Ben il 54% ha deciso per la spesa «verde» nell'ultimo anno.
Ma quanto costano brioche crueltyfree ebraciolevegetali?Ilveganoèconsideratouncliente dinicchiama disposto
aspendere.«Alungotermineicostivengono ammortizzati da quello che si
risparmiainspeseperlasalute»,assicuranomoltidiloro.Federfauna,laconfederazione degli allevatori, mette
l'accento sui costi alti di questo stile di vita. E su quello che battezza come «marketing animalista». Un
sistema che specula vendendo a prezzi maggiori di quelli di carneepesceprodottilecui materieprimelegumi,cereali,soia-hannocostiirrisori all'ingrosso. Ecco la prova dello scontrino, fatta in un supermercato
milanese. Un tubetto da 150 grammi di maionese di soia vale 2,39 euro, quello di un marchio conosciuto da
170 grammi è a 1,25 euro. Due cotolettevegetalisurgelatecostano2,95 euro,cinquediquelledipollosicomprano
a 5,09 euro. Un litro di latte fresco di soia vale 2,39 euro, un litro di quello di mucca si vende a 1,19 euro. Ci
sono anche i seitan burger (due per 2,89 euro), il tofu (2,89 euro per 360 grammi), l'affettato vegetale (100
grammi a 3,29 euro). Il conto sale se ci si rivolge ai negozi biologici o specializzati. Chi mangia vegano però
non ci sta alluogo comune della dietadaricchi.«Infamigliasiamoindue e spendiamo 160 euro al mese per
mangiare - spiega Renata Balducci, vegana pura da 16 anni -. I prodotti non sono sempre cari, frutta e
verdura di stagione non lo sono. E poi cucino molto: certo i pasti pronti sono cari, ma è così anche
perquellicomuni.Nelcomplessounvegano spende meno di un onnivoro».
NeppureMichelaVittoriaBrambilla,exministrochedamoltiannievita i prodotti animali, ha dubbi. «Non è vero che
i prodotti per vegetariani e vegani costano troppo - afferma la deputata di Forza Italia che ha presentato
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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LA NUOVA DIETA TRA MODA E SALUTE/CONTROCORRENTE
22/06/2015
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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proposte di legge per introdurre la scelta veg nelle mense scolastiche e ospedaliere e per diffondere la
cultura green nelle scuole -, io li consumo abitualmente. È risaputo che la carne costa più
deglialtrialimenti.Inpiùormaiquesta offerta si è affermata e la scelta è ampia». C'è stata anche un'evoluzione:
piatti dall'aspetto poco invitante e dal gusto non proprio appetitoso sono diventati ingredienti ben presentati e
saporiti da preparare in mille modi. Chi ha fiutato il business non si limita a immettere sul mercato nuovi
articoli. C'è chi al grido di «go vegan» ha intrapreso strade originali o si è inventato una professione. T-shirt,
scarpe e creme «animal free» sono facili da trovare non solo on line. «Universo vegano» ha aperto in
franchising una ventina di fast food, mentre entro l'anno arriverà dalla Germania «Veganz», il supermarket
dedicato. Roberta Bartocci, biologa nutrizionista, nel 2011 è diventata Vegcoach, con tanto di marchio
registrato. Viene da una famiglia di allevatori e macellai, è vegana da 15 anni e segue chi vuole fare il salto.
«Il primo passo è cambiare ordine di idee. Ciò che di solito consideriamo un contorno, le verdure, diventa la
base dell'alimentazione. Cambiare stile di vita non vuol dire solo eliminare certi cibi, ma sostituirli e
reimpostare le nostre giornate, assumendo cinque gruppi fondamentali: cereali sempre diversi, legumi, frutta
secca, frutta e verdura». Come vanno le richieste? «Bene. Il settore è in crescita esponenziale. Non lavoro
solo con vegani o aspiranti vegani, ma anche con aziende e ristoranti che vogliono adottare un menu ad
hoc». A questo si aggiunge la nuova frontiera dei «meat substitutes», i sostituti della carne di seconda
generazione, che negli Usa attira gli investimenti dei big della Silicon Valley e che in Europa ha il bacino
maggiore. In arrivo Impossible Foods che produce hamburger e salumi con un composto del ferro, l' heme ,
che dà ai cibi gusto, consistenza e colore simili a quelli del manzo. E Hampton Creek, che ricava uova da un
mix di piselli, semi di girasole e olio di colza. C'è il rovescio della medaglia. Il successo rischia di trasformare
la rivoluzione vegana non solo in una moda ma anche nell'ennesimo trend consumistico. «Le scelte etiche
sono del tutto personali - sottolinea Michela Vittoria Brambilla -, non si impongono né si adottano per moda.
Dobbiamo tutti andare verso questo stile di vita, per l'orrore cui sono sottoposti gli animali negli allevamenti
intesivi, per la nostra salute e per tutelare l'ambiente. L'Italia è già più avanti di molti Paesi e vegetariani e
vegani si diffonderanno sempre di più grazie alle nuove generazioni». È d'accordo Renata Balducci: «Se
qualcuno intraprende il veganesimo per moda? Certo. Ma se si fa questa scelta con consapevolezza e
compassione, non si torna indietro. E se si fa per emulazione, magari poi si comincia a stare meglio e si
approfondisce l'argomento. Ci sono quelli che improvvisano e poi tornano onnivori, ma sono di più le persone
che si aggiungono alle nostre file. Basti pensare che nel 2010 eravamo appena 700mila. È che noi vegani
siamo contagiosi».
CHE COSA POSSONO MANGIARE (porzioni al giorno) Grassi e dolci vegetali (Da usare con moderazione)
Sostituti dei latticini soia, sesamo, tofu, latte di riso, di canapa Legumi, frutta secca, semi porzioni Cereali
integrali 1/2
6%
La percentuale di vegetariani in Italia; seguiti dal 3% di vegani, poi il 2% di crudisti e fruttariani (secondo
un'indagine condotta da Gfk-Eurisko a maggio 2015)
Verdura Frutta
Una crociata lunga 70 anni Itermini veganismo e vegano indicano un movimento filosofico e uno stile di vita
fondati sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento degli animali (a scopi alimentari ma anche nel campo
dell'abbigliamento, dello spettacolo e in ogni altro settore). Derivano dalle parole inglesi «veganism» e
«vegan», coniate dall'inglese Donald Watson. Il movimento nacque nel 1944 quando Watson e Elsie
Shrigley, membri della Vegetarian Society, decisero di coordinare l'attività dei «vegetariani non consumatori
di latticini» fondando a Londra la Vegan Society, di cui Watson stesso fu eletto presidente. Per identificare il
movimento fu adottato il termine vegan, che è la contrazione di vegetarian.
I DIVIETI PIÙ SORPRENDENTI La sua produzione comporta, come nel caso di tutti gli altri allevamenti,
sofferenza, sfruttamento e morte delle api Miele Alcuni vengono colorati con il colorante E120, ricavato da un
insetto di nome cocciniglia Aperitivi di colore rosso I cani usati per la ricerca sono a rischio maltrattamento. I
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vegani combattono molte forme di sfruttamento: addestramenti lesivi o offensivi, interruzione
dell'alimentazione per aumentare la capacità di ricerca degli animali, uso di museruole, spazi non adeguati,
super lavoro Tartufi La coltivazione di palme da olio sottrae terreno alle foreste, anche pluviali, che vengono
distrutte appiccando incendi, sterminando popolazioni animali e violando i diritti degli indigeni Olio di palma Il
vino può contenere coloranti o additivi animali, la birra può essere chiarificata con prodotti di origine animale.
Alcuni alcolici possono essere trattati, chiarificati, stabilizzati con colla di pesce, albumina, caseina, gelatine
animali Vino e alcolici Spesso contengono lanolina, ricavata dal vello degli ovini Chewing gum
LE PRINCIPALI REGOLE NON ALIMENTARI
L'EGO Vietati i prodotti che usano pelle e cuoio, le alternative sono lorica, vegetan, tessuto, sughero, legno e
gomma Scarpe e borse No a lana e seta. Sì ai piumini imbottiti non con piume ma con strutture di nylon e ad
abiti fatti con cotone bio proveniente da aziende certificate Abiti Non devono avere componenti di origine
animale né essere sperimentati su animali. La novità sono quelli a base di canapa Cosmetici Una rete di
farmacie, Pharmavegana, assicura la vendita di prodotti non testati su animali né con componenti di origine
animale Farmaci Oltre a non essere testati su animali né contenere parti di origine animale, i prodotti devono
garantire la biodegradabilità e un basso impatto sull'ambiente Pulizia della casa Anche per cani e gatti c'è
un'intera gamma targata "vegan" di croccantini e cibi in scatola, rigorosamente di origine vegetale Cibo per
animali Non devono essere steariche o di cera d'api ma di paraffina Candele
200
Le aziende italiane a marchio «Vegan Ok» che vendono prodotti che non comportano l'uccisione, la
detenzione o lo sfruttamento di animali Non solo cibo, anche abiti o cosmetici
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Gli esperti divisi sulla dieta per i bimbi : «È squilibrata». «No, ci si ammala
meno»
E adesso i genitori vogliono nelle mense scolastiche anche i «menu verdi»
CBas
IlmanifestodeiGenitoriveganièchiaro: «Abbiamo a cuore la salute e il benessere di "tutti" gli animali, compresi
i nostri bimbi». Mamma e papà vegan crescono figli vegan, senza eccezioni.
«Ungenitoredevescegliereilregimealimentare del proprio bambino e se vive animalfree ,
ancheilpiccololofarà»,sottolinea Roberta Bartocci, biologa nutrizionista vegana e autrice dell'e-book
Svezzamento 6-24 mesi . La dieta priva di alimenti di origine animale è consigliata dai pediatri vegani alle
donne in gravidanza, ai neonati e in tutte le fasi dellacrescita.Unadellebattagliedeigenitori vegani è per
ottenere menu cruelty free nelle mense scolastiche. Nontuttigliespertiperòsonod'accordo. «Non sono
prevenuta nei confronti della scelta vegana - interviene Manuela Pastore, dietistaclinica all'istituto clinico
Humanitas di Rozzano (Milano) -. Tuttavia ho molti dubbi sull'imposizione di questo regime alimentare ai
bambini,comesull'applicazioneadaltre categorie particolari: anziani, sportivi, persone con gravi patologie». I
motivi? «Si tratta di una dieta non equilibrata continua Pastore - e non ci sono studi scientifici validati che
escludano ripercussioni sulla crescita. Esistono dei rischi». La dietista clinica mette in guardiagenitori
easpiranti vegani:«Unadieta equilibrata dovrebbe includere tutti i gruppi alimentari e il veganesimocomporta
alcune carenze, come quelle di ferro,vitaminedelgruppoB,B12inparticolare,calcio.Questicomponentipossono
essere assunti sottoforma di integratori, ma nessuno può sostituire il valore nutrizionale e le sinergie che i
singoli nutrienti acquisiscono in un alimento e in associazione agli altri di un pasto equilibrato. I rischi per la
salute sono collegati a tali carenze: dall'anemia all'osteoporosi». La conclusione: «Mancano studi accreditati
sui benefici della dieta vegana, compresa la presunta prevenzione di malattie, mentre sono noti quelli sui
vantaggi di una dieta più completa come la mediterranea. Lascerei la massima libertà sulle scelte personali,
ma un'alimentazione priva di ingredienti animali deve essere condotta sotto stretto controllo medico, in
particolare per alcune categorie a rischio». Sul fronte opposto Bartocci, che precisa: «I nutrizionisti
"generalisti" spesso non conoscono bene il nostro mondo». E continua: «Il veganesimo è adatto a tutti,
nessuna categoria è esclusa. Fa bene e previene alcune patologie, tra cui certe forme di cancro e di diabete.
Per quanto riguarda i più piccoli, chiediamoci piuttosto se quelli che mangiano carne sono sani e
interroghiamoci su quelli obesi o con il colesterolo alto». La nutrizionista vegana aggiunge che «la letteratura
scientifica ha sdoganato questo tipo di alimentazione in età pediatrica, perché dà un apporto che soddisfa i
Larn (i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti, ndr )». Anche Bartocci raccomanda l'aiuto di uno
specialista: «La dieta deve essere ben pianificata e i piccoli devono essere seguiti. Ma i vegani si informano,
si rivolgono a professionisti e monitorano la propria salute. Per i genitori questo è doppiamente vero». Infine
assicura: «I bambini vegan crescono esattamente come gli altri, solo che si ammalano meno delle patologie
di origine infiammatoria tipiche della loro età, come otiti e faringiti».
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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OPINIONI A CONFRONTO/CONTROCORRENTE
21/06/2015
Pag. 28
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EULAR. Nuovi dati su abatacept nell'artrite reumatoide Buoni risultati per i
pazienti con malattia aggressiva trattati precocemente
Presentati all'EULAR 2015 appena concluso a Roma i dati sugli studi di Fase Illb AVERT e AMPLE in tre
distinti poster sulle terapie per l'artrite reumatoide (AR). Gli studi hanno coinvolto pazienti con artrite
reumatoide attiva da moderata a grave e biomarkers di malattia aggressiva, come gli ACPA (anticorpi antiproteine citrullinate) e fattore reumatoide (RF) entrambi associati ad una progressione più severa della
patologia e a danno articolare. I risultati suggeriscono una correlazione tra gli ACPA e la risposta al
trattamento, e forniscono ulteriori dati sull'utilizzo di abatacept più metotrexato (MTX) in questi pazienti.
Nell'artrite reumatoide, le cellule T attivate nella risposta immunitaria inducono processi infiammatori a
cascata che portano alla produzione di auto-anticorpi. Inibire l'attivazione delle cellule T nella risposta
immunitaria può aiutare a ridurre la formazione e il livello degli auto-anticorpi. «Questi dati sono tra i primi a
dimostrare il possibile impatto di una terapia biologica sugli ACPA nelle fase precoci dell'artrite reumatoide
caratterizzata da elevata attività autoimmune e dalla presenza di auloanticorpi - afferma T.VV.J. Huizinga,
MD, PhD, Leiden University Medicai Center, Leiden (Olanda) - i risultati forniscono ulteriori indicazioni sul
ruolo dei markers di risposta biologica per definire la malattia e gestire la terapia». «Queste analisi forniscono
informazioni promettenti sulla progressione della malattia - spiega Douglas Manion, M.D., Head of Specialty
Development, Bristol-Myers Squibb - con ulteriori indagini, potremo avere altre informazioni sull'uso di
abatacept più metrotressato in pazienti con artrite reumatoide precoce, attiva, da moderata a grave».
Abatacept è disponibile in Italia, approvato da AIFA e rimborsato in classe H, sia nella formulazione
sottocutanea che in quella endovenosa. (C. DON.)
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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22/06/2015
Pag. 37
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Medaglia dei farmacisti al Nobel Louis Ignarro
Il presidente dell'Ordine dei Farmacisti Enzo Santagada ha consegnato a Louis Ignarro - premio Nobel per la
Medicina nel 1998 - una medaglia d'oro per i meriti scientifici e culturali. Alla cerimonia, che si è svolta presso
la sede dell'Ordine dei Farmacisti, in via Toledo, erano presenti, tra gli altri, Pippo Cirino, ordinario di
Farnmacologia e responsabile della formazione alla Federico II, Giuseppe Caliendo, ex assessore provinciale
all'Ambiente, ordinario di Chimica Farmaceutica, il presidente dei Federfarma, Michele Di Iorio. Ignarro,
biochimico statunitense - nacque nel 1941, a Brooklyn, da padre napoletano e mamma siciliana emigrati negli
Stati Uniti agli inizi del '900 - ottenne il massimo riconoscimento per la medicina insieme con Robert Furchgott
e Ferid Murad, per aver scoperto le implicazioni della molecola di monossido di azoto nel sistema
cardiovascolare. Molti lo conoscono come «il Nobel del Viagra», la famosa pasticca blu contro l'impotenza,
ma i meriti di Louis Ignarro vanno ben oltre la scoperta che ha portato alla creazione di un singolo farmaco,
seppure di fama mondiale.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Il riconoscimento
22/06/2015
Pag. 20 N.23 - 22 giugno 2015
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Andrea Frolla
La sanità pubblica non è necessariamente solo una spesa, ma può essere un volano per l'economia, in grado
di creare posti di lavoro e ricchezza per il territorio. L' Ismett, Istituto Mediterraneo per i Trapianti e le Terapie
ad Alta Specializzazione, ne è una prova evidente. A18 anni dalla nascita, l'istituto di Palermo, partecipato al
55% dalla Regione Sicilia e al 45% dallo University of Pittsburgh Medicai Center, traccia un primo bilancio
economico della sua gestione. Secondo lo studio commissionato al Battelle Memorial Institute, centro di
ricerca Usa indipendente e no-profit, dal 1997 l'Ismettha generato un giro d'affari di 132 milioni di euro e ha
creato 1.793 posti di lavoro, divisi quasi equamente tra diretti e indiretti. Ma per l'analisi, presentata a Roma
durante lo scorso Forum PA, i benefici economici della presenza dell'istituto non si fermano qui e coinvolgono
anche il contenimento della spesa sanitaria e gli investimenti. Proprio grazie aUTsmett, nel 2013 la regione
Sicilia è riuscita a "trattenere" 128 milioni di euro, parte in ricavi ma soprattutto, per circa 73 milioni, come
risparmio relativo al costo di quei 6mila pazienti che, senza l'alto livello di specializzazione garantito a
Palermo, sarebbero stati costretti a curarsi fuori dei confini siciliani. Inoltre, pur non essendo nato con lo
scopo di riempire le casse pubbliche, l'istituto è riuscito anche in questo, garantendo ogni anno, secondo lo
studio Battelle, poco più di 3 milioni di euro in entrate fiscali alla Sicilia e circa 20 milioni allo Stato. "Abbiamo
appena 78 posti letto, di cui 16 per la terapia intensiva, ma tra visite, day hospital e ricoveri, riusciamo ad
ospitare quasi 15mila pazienti ogni anno", spiega Bruno Gridelli, direttore dell'Ismett. » Sulla scia del
successo ottenuto dall'istituto, l'università di Pittsburgh e la Regione provano a raddoppiare: hanno deciso di
realizzare a Carini, in provincia di Palermo, il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica. La nuova
struttura, che avrà una superficie di oltre 25mila metri quadrati, ospiterà laboratori specializzati di ingegneria
biomedica, ma anche spazi per incubatori d'impresa. Le innovazioni prodotte nel nuovo centro potranno
essere poi messe sul mercato da imprese operanti in Sicilia o da startup da creare caso per caso.
Foto: Bruno Gridelli direttore dell'Ismett di Palermo
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Ismett di Palermo l'indotto virtuoso della sanità pubblica
22/06/2015
Pag. 45 N.29 - 22 giugno 2015
Tari Bar e pizzerie, il conto sale dell'8,5%
A Milano aumenta la tassa rifiuti per pubblici esercizi e librerie (6,5%). Sconto del 2,4% alle banche. Case:
più 2,9%
GINO PAGLIUCA
Gli esercizi pubblici milanesi costretti a fare i conti con un bollettino della Tari per il 2015 più salato forse se la
possono prendere con l'Expo. E' un'ipotesi che si può fare se si considera che quest'anno il maggiore
incremento della tassa rifiuti, +8,5%, riguarda bar e ristoranti, mentre gli alberghi senza ristorante occupano
comunque uno dei primi posti nella classifica dei rincari, con un più 6%. Una spiegazione potrebbe essere
infatti che con il maggior afflusso di turisti questi esercizi produrranno nel 2015 una maggiore quantità di
rifiuti. Se questo però è il criterio si ipotizzano anche forestieri appassionati di shopping nella capitale della
moda (+6,5% l'incremento dei costi dei negozi di abbigliamento) ma anche colti perché nella stessa misura
sono colpite le librerie.
Come vediamo dalla tabella di questa pagina, non ci sono però solo aumenti; delle 32 categorie in cui il
comune suddivide le utenze non domestiche 16 possono godere di una riduzione del 2,4% rispetto alla tariffa
dello scorso anno. Tra le attività che ne possono beneficiare ci sono le banche, le rivendite di alimentari, le
farmacie.
Il criterio
Non vi sono novità nella metodologia di determinazione delle tariffe, che per le utenze non domestiche sono
commisurate alla superficie dell'unità e dipendono dall'attività svolta dal suo occupante: a questo proposito va
ricordato che il tributo tocca per intero all'inquilino qualora utilizzi l'immobile per più di 183 giorni nell'anno
solare. Al computo poi si applica un'addizionale del 5%, che fino all'anno scorso era appannaggio della
Provincia ma ora va alla Città metropolitana.
Il costo maggiore nel non residenziale è quello applicato ai negozi di ortofrutta, alle pescherie e alle pizzerie
al taglio, con una tariffa di 30,85 euro al metro quadrato più addizionale metropolitana; seguono a breve
distanza i negozi di fiori, con 30,05 euro al metro mentre il conto per i ristoranti è di 27,88 euro. Gli uffici
pagano 5,47 euro al metro, i supermercati 11,47 euro, i capannoni industriali 3,82 euro.
Un conto comunque salato che in alcuni casi si può ridurre in maniera significativa. Il regolamento meneghino
della Tari infatti prevede una serie di sconti per particolari situazioni. Ad esempio le start up costituite da non
oltre due anni godono di una riduzione del 5% del costo del tributo, purché l'attività svolta sia finalizzata alla
ricerca e all'utilizzazione industriale dei suoi risultati, e non costituisca il proseguimento di un'impresa già
operante; per le onlus registrate c'è uno sconto del 25%; analoga riduzione è prevista che per chi svolga la
sua attività in immobili situati in strade chiuse al traffico per lavori di pubblica utilità da oltre sei mesi e abbia
un unico punto di accesso su quell'area. Infine chi può documentare il conferimento di rifiuti riciclabili a enti
terzi può ottenere una riduzione commisurata alla quantità non smaltita dall'azienda comunale.
Tariffe in casa
Per quanto riguarda le tariffe domestiche, aumentano in media del 2,9%; la metodologia di calcolo in questo
caso è diversa da quella applicata al non residenziale. Base per il computo è il numero delle persone che
occupano l'appartamento; c'è una quota forfettaria che si paga indipendentemente dalla superficie
dell'alloggio (ad esempio per due persone 99,384 euro, per quattro 143,56 euro) e una quota invece è
calcolata per metri quadrati (per due persone si pagano 1,77 euro al metro, per quattro si sale a 2,15 euro).
Alla somma così ottenuta si aggiunge il 5% per la Città metropolitana. Per i box la tariffa è commisurata al
numero di auto potenzialmente ricoverabili. Fino a 15 metri si paga la tariffa a metro quadrato di un
occupante, da 16 a 30 per due e così via. Ricordiamo infine che a differenza di quanto accade con Imu e Tasi
il contribuente non deve fare nessun calcolo perché è il Comune a mandare i bollettini di versamento e se
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Fisco Dopo Imu e Tasi arriva l'appuntamento con il tributo sulla spazzatura. Nessun conto da fare: il comune
deve mandare i moduli
22/06/2015
Pag. 45 N.29 - 22 giugno 2015
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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tarda non può chiedere sanzioni. Chi sceglie di pagare in due rate dovrà versare la prima,entro il 31 luglio e il
saldo entro il 31 ottobre. Si può anche optare per pagare tutto in unica soluzione, entro il 30 settembre.
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tassa rifiuti per pubblici esercizi e librerie (6,5%). Sconto del 2,4% alle La Tari di Milano per gli immobili di
impresa. Variazione annua del costo Il conto è servito Superficie indicativa BAR, PASTICCERIA
RISTORANTE LIBRERIA ABBIGLIAMENTO E CALZATURE ALBERGO SENZA RISTORANTE FIORI E
PIANTE ORTOFRUTTA, PESCHERIA PARRUCCHIERE TENDE E TESSUTI UFFICIO, STUDIO
PROFESSIONALE AUTOFFICINA SUPERMERCATO CAPANNONE INDUSTRIALE DISCOTECA
AUTOSALONE LABORATORIO ARTIGIANALE BANCA SALUMERIA, PANETTERIA FARMACIA,
TABACCAIO ELETTRICITÀ, IDRAULICA CON NEGOZIO 100 300 250 200 1.000 50 50 50 150 100 400
1.000 1.500 600 800 300 500 80 80 50 Tari 2015 1.892 8.783 1.374 1.099 4.188 1.578 1.620 299 543 574
2.271 12.039 6.011 4.998 1.785 1.424 1.333 963 628 225 Diff. % annua 8,50% 8,00% 6,50% 6,50% 6,00%
5,50% 5,40% 4,70% 3,60% 3,10% 1,60% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% -2,40% 2,40% Tipologia Il costo per le utenze domestiche; variazione annua media +2,9% Così per i privati Mq 1 2 3
4 5 6 E OLTRE 50 65 80 100 110 120 Tari 2015 137 225 288 377 453 512 Componenti Fonte: elaborazione
Corriere Economia
22/06/2015
Pag. 25
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wellcare firma il free magazine di Ferderfarma Lombardia
Wellcare è al fianco di Federfarma Lombardia per diffondere anche in farmacia la cultura del cibo sano e
gustoso, prima forma di prevenzione di molti disturbi. L'agenzia ha ideato e realizzato il free magazine con i
consigli del nutrizionista professor Nicola Sorrentino e le ricette appositamente elaborate da sei chef stellati.
In italiano e inglese, Sano e Buono è in distribuzione nelle 2.700 farmacie della Lombardia e online sul sito
www.sanoebuono.it. L'iniziativa, in collaborazione con Fidia Farmaceutici e Pool Pharma, rientra nell'ambito
della campagna lanciata in concomitanza a Expo Milano 2015.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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AGENZiE
22/06/2015
Pag. 1
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WELLCARE PROGETTA SANO E BUONO DI FEDERFARMA LOMBARDI
Wellcare progetta saNo e buoNo di federfarma lombardi pag. 13 Wellcare è al fianco di Federfarma
Lombardia per diondere anche in farmacia la cultura del cibo sano e gustoso, prima forma di prevenzione di
molti disturbi. L'agenzia di Marketing e Comunicazione milanese, specializzata nel settore Salute e
Benessere, ha ideato e realizzato il free magazine Sano e Buono con i consigli del nutrizionista professor
Nicola Sorrentino e le ricette appositamente elaborate da sei chef stellati e membri dell'associazione Jeunes
Restaurateurs d'Europe. In italiano e inglese, Sano e Buono è in distribuzione nelle 2.700 farmacie della
Lombardia e on line sul sito www.sanoebuono. it . L'iniziativa rientra nella campagna Sano e Buono che
Federfarma Lombardia ha lanciato in concomitanza a Expo Milano 2015. Obiettivo della campagna è
coniugare salute e gusto nella cornice della dieta mediterranea. "Lo stile alimentare italiano non solo è sano e
buono, ma è una potente arma di prevenzione. Abbiamo voluto parlare di un tema delicato come la salute in
modo piacevole. Il messaggio parte proprio dalle farmacie, il più diuso presidio sanitario per i cittadini e per i
turisti in visita all'Expo", ha commentato Giovanni Borroni , ceo di Wellcare. "Sull'alimentazione, tema
portante di Expo Milano 2015, le farmacie hanno sempre avuto un ecace ruolo informativo e divulgativo illustra Annarosa Racca , presidente di Federfarma. - La partecipazione al progetto Sano e Buono dimostra
l'impegno costante delle farmacie a occuparsi della salute dei pazienti, consigliandoli anche
nell'alimentazione". La campagna ha potuto contare sul patrocinio di due aziende farmaceutiche italiane:
Fidia Farmaceutici e Pool Pharma .
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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dentro expo
22/06/2015
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Martin hubert assume il ruolo di nuovo ceo di nugg.ad l'azienda tedesca specializzata in targeting. In
precedenza Hubert è stato direttore generale di Ströer Digital Group. Sua responsabilità lo sviluppo del
business sul mercato internazionale e l'evoluzione del portfolio prodotti dell'azienda nella direzione del data
management. I due ceo uscenti Karim H. Attia e Stephan Noller continueranno la collaborazione con
l'azienda come advisor. Hubert ha lavorato per Interone Worldwide GmbH, parte di BBDO, e come ceo alla
Performance-Marketing-Agency eprofessional GmbH per poi arrivare a Ströer Digital Group. Maniele tasca è
il nuovo presidente di esd italia . Tasca è stato eletto nel corso dell'Assemblea Generale, insieme ai due Vice
Presidenti Sergio Reale di Acqua & Sapone e Mauro Carbonetti di Sun. Sostituisce Marcello Poli, Presidente
nell'ultimo biennio. L'Assemblea dei Soci ha provveduto anche al rinnovo delle cariche del CdA: per Selex
Gruppo Commerciale sono stati eletti Dario Brendolan, Marcello Cestaro, Giovanni Pomarico e Maniele
Tasca; per Sun Mauro Carbonetti; Sergio Reale per Acqua & Sapone; Paolo Orrigoni per Agorà Network e
Harald Antley per Aspiag Service, società entrata a far parte della compagine sociale dal primo gennaio di
quest'anno. Monica Ceppi è stata nominata corporate marketing director di polti spa, il principale produttore
Italiano di apparecchi per lo stiro e la pulizia della casa. Nel suo nuovo incarico riporta direttamente alla
Direzione Generale ed è responsabile a livello corporate per la strategia di sviluppo prodotto e
comunicazione, inclusi i piani di lancio trade e consumer, la pianificazione e gestione degli eventi e delle
manifestazioni del settore. Liveperson , azienda nello sviluppo di soluzioni di Intelligent Digital Customer
Engagement, nomina agostino Bertoldi Vice President del Centro Europa. Bertoldi ha occupato posizioni ai
vertici di società del calibro di AT&T, Lucent Technologies, Delco e Mitel, Alcatel-Lucent, Genesys
Telecommunications e Nuance Communications, con il ruolo di VP Sud Europa. symantec ha nominato
Vittorio Bitteleri ( foto in alto ), Head of Sales for Enterprise Security, Italy, Symantec e Massimiliano Ferrini (
foto in basso ), Head of Sales for Italy, Information management entity, Veritas. Bitteleri è a capo della filiale
Italiana di Symantec con l'obiettivo di dirigere l'intera organizzazione, migliorare le collaborazioni dell'azienda
sia a livello commerciale che tecnologico e, non da ultimo, far crescere i numeri del business locale. Ferrini è
alla guida di Veritas Italia, con la responsabilità di guidare lo sviluppo del business della nuova azienda nel
Paese. Nel suo ruolo Ferrini, tra gli altri obiettivi, ha quello di dirigere nella sua evoluzione l'intera struttura
italiana e migliorare la collaborazione con clienti e partner. L'oréal italia annuncia due nomine. nicola
smeragliuolo ( foto in alto ) è il nuovo Chief Financial Officer: coordinerà le funzioni Finanza e Controllo delle
Divisioni aziendali (Mass Market, Lusso, Farmacia e Professionale). Javier Valle ( foto in basso ) assume
l'incarico di Direttore Generale della Divisione Prodotti Grande Pubblico che, con i marchi L'Oréal Paris,
Garnier, Maybelline NY, Essie, Frank Provost e NYX, ha il primato consolidato nel comparto beauty della
grande distribuzione nel nostro paese. Entrambi risponderanno a Cristina Scocchia, ad di L'Oréal Italia e
faranno parte del Comitato di Direzione dell'azienda. Laura Bruno , Direttore Risorse Umane sanofi italia ,
assumerà dal 1° agosto 2015 il ruolo di Vice Presidente Risorse Umane Global Operations in Sanofi. Nel
nuovo ruolo, avrà la responsabilità della organizzazione e delle risorse umane dell'area commerciale del
Gruppo a livello mondiale, con riporto diretto a Peter Guenter, Vice Presidente Esecutivo Global Operations,
e funzionalmente a Roberto Pucci, Vice Presidente Esecutivo Risorse Umane.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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People
22/06/2015
Pag. 1
Federfarma wellcare sanoebuono Wellcare è al fianco di Fe derfarma Lombardia per diffondere anche in
farma cia la cultura del cibo sano e gustoso, prima forma di prevenzione di molti disturbi. L'agenzia di
marketing e comunicazione milanese, specializzata nel settore Salute e Benessere, ha ideato e realizzato il
free magazine con i consigli del nutrizionista professor Ni cola Sorrentino e le ricette appositamente elaborate
da sei chef stellati e membri dell'associazione Jeunes Restaurateurs d'Europe. In italiano e inglese, "Sano e
Buono" è in distribuzione nelle 2.700 farmacie della Lombardia e online sul sito www.sanoebuono.it.
L'iniziativa rientra nella campagna "Sano e Buono" che Federfarma Lombardia ha lanciato in concomitanza a
Expo Milano 2015. Obiettivo della campagna è coniugare salute e gusto nella cornice della dieta
mediterranea, come ha sottolineato Nicola Sorrentino, nu trizionista e Direttore della Columbus Clinic Diet di
Milano. «Italians do it better! Per una volta abbiamo ragione - sottolinea Giovanni Borroni, ceo di Wellcare. Lo stile alimentare italiano non solo è sano e buono, ma è una potente arma di prevenzione. Abbiamo voluto
parlare di un tema delicato come la salute in modo piacevole. Il messaggio parte proprio dalle farmacie, il più
diffuso presidio sanitario per i cittadini e per i turisti in visita all'Expo. Le ricette dei sei famosi chef italiani
coniugano gusto e corretto apporto nutrizionale. Sono appetitose e fanno bene. Provare per credere». «Sull'a
l i m e n t a z i o n e , tema portante di Expo Milano 2015, le farmacie hanno sempre avuto un effica ce ruolo
informativo e divulgativo - illustra Annarosa Racca, presidente di Federfarma. - La partecipazione al progetto
Sano e Buono dimostra l'impegno costante delle farmacie ad occuparsi della salute dei pazienti,
consigliandoli anche nell'alimentazione». La campagna ha potuto contare sull'incondizionato patrocinio di due
importanti aziende farmaceutiche italiane: Fidia Farmaceutici e Pool Pharma, da sempre in prima linea per
rispondere alle sfide del la salute e del benessere, alimentazione compresa.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Federfarma wellcare sanoebuono
VITA IN FARMACIA
15 articoli
22/06/2015
Pag. 1 Ed. Milano
diffusione:619980
tiratura:779916
una nuova sanità ma non al ribasso
Simona Ravizza
Nei prossimi giorni, forse già stamattina, prenderà forma in via definitiva il testo della riforma della Sanità. In
gioco c'è l'offerta di cure mediche che ci accompagnerà nel futuro. Negli ultimi vent'anni siamo stati curati con
il modello voluto dall'ex governatore Roberto Formigoni con la legge 31 del '97. Un modello innovativo per
l'epoca, ma travolto dalle inchieste giudiziarie.
In nome della nostra libertà di scelta, gli ospedali pubblici e quelli privati sono stati messi sullo stesso piano,
con un sistema legislativo unico in Italia. I casi Santa Rita, San Raffaele e Maugeri hanno mostrato come un
privato poco controllato possa arricchirsi ai danni della collettività. Ma allo stesso tempo, la qualità delle cure
offerte anche dai centri privati (basta pensare agli stessi San Raffaele e Maugeri) dimostra come procedere a
un'inversione di rotta senza fare danni sia una sfida difficile. In più c'è da vincere la scommessa
dell'assistenza sul territorio, troppo spesso dimenticata: siamo curati al meglio nei grandi ospedali, ma una
volta dimessi ci troviamo in difficoltà a continuare le cure sotto casa. È il motivo per cui la nuova riforma della
Sanità prevede di unire in un'unica filiera gli ospedali e gli ambulatori, che andranno a formare le nuove
Aziende sociosanitarie territoriali (al posto delle attuali aziende ospedaliere). Saranno divisi poi i compiti tra
chi programma e chi offre le cure: e le vecchie Asl, che oggi fanno l'uno e l'altro, saranno sostituite da
Agenzie di tutela della salute con l'incarico di dire chi deve fare che cosa. Nel realizzare questo cambiamento
storico, c'è da sperare che la politica riesca a guardare davvero ai nostri interessi e non proceda con
mediazioni al ribasso, utili a trovare un accordo politico tra le anime tumultuose del centrodestra, ma lontane
dai bisogni reali. Una cartina al tornasole della bontà delle scelte sarà la riduzione delle (vecchie) Asl e il
ridisegno degli ospedali.
È una riorganizzazione che non deve finire nella paralisi dei veti incrociati dei ras locali , più propensi a
difendere il proprio orto che a guardare all'interesse generale. Noi dobbiamo poterci curare per le malattie
gravi in ospedali d'eccellenza anche se a qualche chilometro di distanza e avere sotto casa le cure di routine
. Non tutto può essere ovunque sia per motivi di costi sia per serietà: in medicina, la qualità delle cure è
legata anche al numero di casi affrontati. Perché tutto funzioni, poi, i vertici delle nuove Aziende dovranno
avere manager scelti per le capacità e non per la tessera di partito. E anche questa - anzi soprattutto questa sarebbe una vera rivoluzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Le attese sulla riforma
22/06/2015
Pag. 35.37 Ed. Rieti
diffusione:210842
tiratura:295190
Alessandra Lancia
Una bomba ad orologeria sotto le fondamenta già scosse del centrosinistra cittadino e l'abbandono della
«lotta» da parte di una donna tenace e capace: così, ai più, sono parse le dimissioni dalla presidenza
dell'Asm di Enza Bufacchi, chiamata all'inzio del 2013 dal sindaco, Simone Petrangeli, a rimettere ordine
all'Asm. Fedele alla consegna del silenzio, la Bufacchi tace. Eppure, le sue dimissioni risalirebbero ad almeno
dieci giorni fa, ma praticamente quasi nessuno, ad eccezione del sindaco e dei vertici aziendali, ne era a
conoscenza.
Nessun commento neanche da parte del sindaco Petrangeli, che giovedì prossimo tutti aspettavano al varco
del rinnovo del consiglio di amministrazione e, passaggio non meno insidioso, dell'approvazione del bilancio
2014. Parla, invece, ma solo su richiesta del cronista, il segretario provinciale del Partito democratico, Tonino
Ventura: «Delle dimissioni della Bufacchi, ho saputo dal Messaggero - afferma. - Ma, d'altronde, tutto in
questa vicenda mi sembra anomalo».
Continua a pag. 37
segue dalla prima pagina I rapporti tra Enza Bufacchi e la maggioranza del suo partito non sono mai stati
idilliaci: l'avvento alla presidenza dell'Asm della Bufacchi fu salutato da una nota dei democrat, nella quale
chiarivano che di una scelta del sindaco si trattava, non di una nomina in quota Pd. IL RECENTE PASSATO
Per la Bufacchi era solo il buongiorno di una burrascosa avventura alla guida dell'Asm - l'azienda che si
occupa di trasporto cittadino, ambiente urbano e farmacie - durata due anni e mezzo e passata di recente
anche nel vaglio delle inchieste della Procura, una per una discarica abbandonata nei pressi di Casapenta,
l'altra - politicamente più pesante - per turbativa d'asta, insieme al sindaco Petrangeli, per la gara dei rifiuti del
Comune di Cittaducale. LE REAZIONI «La presidenza dell'Asm è stata gestita sin dall'inizio in chiave molto
personale e in modo personale si conclude», afferma Tonino Ventura. Che conferma di non essere stato a
conoscenza delle dimissioni, come d'altronde il resto della coalizione. «Voglio però vedere il bicchiere mezzo
pieno - prosegue. - Il sindaco può aver taciuto le dimissioni della Bufacchi, pensando che fossero revocabili.
Nel qual caso, bene ha fatto Petrangeli a tenere per sé la notizia, puntando a un ripensamento. Ma se le cose
non stessero così, troveremmo il modo di farci sentire. Domani (oggi per chi legge, ndr) farò un passaggio per
capire». LA RICOSTRUZIONE Da quello che Il Messaggero è stato in grado di ricostruire, le dimissioni della
Bufacchi risalirebbero allo scorso 11 giugno, in concomitanza con l'ultimo consiglio di amministrazione,
durante il quale è stato approvato il bilancio del 2014 dell'Asm. Bilancio che il Comune contesta e che il
sindaco non sembra intenzionato ad approvare, per via della contabilizzazione di 850 mila euro di interessi di
mora per le fatture Asm non pagate, durante lo scorso anno, dall'ente. La resa dei conti ci sarebbe stata
giovedì prossimo, nel corso della programmata assemblea dei soci, ma la Bufacchi si è dimessa prima e in
modo, a quanto sembra, irrevocabile, anche se le sue dimissioni non risulterebbero protocollate. LE
RIPERCUSSIONI Una vicenda che può portare conseguenze anche in un altro ambito. Dimissioni che fanno
saltare un quadro già estremamente precario anche per l'altra mina piazzata sotto l'Asm, quella dei contratti
di servizio su igiene urbana e trasporto pubblico locale, sistematicamente prorogati, nonostante la legge non
lo consenta e la censura, su questo fronte, da parte dell'Antitrust. E la prossima proroga scade giusto martedì
30 giugno, quindi tra poco più di una settimana. Alessandra Lancia © RIPRODUZIONE RISERVATA
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Asm, caos dopo le dimissioni
22/06/2015
Pag. 6 Ed. Reggio Emilia
diffusione:165207
tiratura:206221
A CAVRIAGO sabato mattina ha aperto i battenti l'importante centro sanitario di Actf-Sanità Amica, suddiviso
in un polo specializzato in medicina fisica e riabilitativa, e in poliambulatori dedicati alle principali specialità
cliniche, dalla ostetricia-ginecologia alla cardiologia. La struttura è ospitata dal nuovo complesso di via Dalla
Chiesa accanto alla Farmacia comunale, al Centro prelievi, alla sede della Croce Arancione e al Conad.
Affollatissima la cerimonia di taglio del nastro, affidata al sindaco Paolo Burani, alla presenza della giunta,
dell'ex sindaco Vincenzo Del Monte e delle autorità del paese che hanno affiancato il direttore sanitario
Venturino Decembrino e l'amministratrice Maria Luisa Zani.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Nuovo polo sanitario a CavriagoInaugurata la sede di Actf- Sanità Amica
22/06/2015
Pag. 13 Ed. Udine
diffusione:86966
tiratura:114104
Il nonno vuole la sanità al computer
L'80 per cento vuole avere la possibilità di prenotare visite ed esami online, ricevendo a casa via computer le
risposte. Il 50 per cento desidera avere la cartella sanitaria digitale da condividere con medici o personale di
assistenza e quasi il 30 per cento vorrebbe comunicare online con il medico, il farmacista e l'infermiere.
Non sono percentuali riferite ai nativi digitali del Friuli Venezia Giulia o a chi è nel pieno dell'attività lavorativa.
Tali desideri, infatti, appartengono a persone comprese in una fascia d'età tra i 65 e gli 84 anni che l'Auser,
l'associazione per il volontariato attivo, ha testato con un sondaggio online e ha presentato nei giorni scorsi a
Udine quando su iniziativa di Federsanità Anci si è fatto il punto su Agenda digitale e servizi sanitari.
«Ha sorpreso il numero e la qualità delle risposte, perché noi avevamo lanciato il questionario dal sito
dell'associazione, ma con nessun supporto cartaceo», spiega il presidente di Auser Trieste e in questo caso
portavoce regionale Auser, Roberto Ferri, già direttore generale delle aziende sanitarie di Udine, della Bassa
Friulana e di Gorizia. All'appello hanno risposto 120 anziani, 105 compresi tra i 65 e i 74 anni e 18 tra i 75 e
gli 84 anni. Le donne sono 47, i maschi 73. Il 97,5 per cento ha dichiarato di possedere computer e/o
smartphone e il 72,5 di usarlo tutti i giorni. Inoltre, il 65,8 ha detto di ritenere possibile un uso di Servizi
sanitari da soli o con aiuto. Sorprendente, da un certo punto di vista, anche la risposta che hanno dato alla
domanda «quale aiuto ritiene più utile per poter meglio usare i servizi per la salute online».
Forse specchio di una regione autonoma, il 41,7 per cento ha chiesto un «corso di formazione o
informazione adeguata» per cavarsela innanzitutto da solo. Un 15 per cento si è detto già autonomo, un altro
15 ha indicato una sede del servizio sanitario; il 9,2 il medico di famiglia, il 5,8 la farmacia, il 7,5 un familiare.
Una richiesta di essere formati per superare il timore di «errori involontari che mi possono danneggiare» (40,8
per cento). Il 31,7 per cento, inoltre, teme la «perdita del rapporto umano diretto con le persone di
assistenza». Ferri tuttavia guarda al messaggio complessivo che emerge, giudicandolo assolutamente
«interessante». Si vede che «gli anziani hanno voglia di imparare e, di fronte, alla possibilità di sbagliare
chiedono di essere formati e informati». L'auspicio, quindi, è che i progetti finanziabili con la legge regionale
sull'invecchiamento attivo (il termine per la presentazione scade il 20 luglio) si concentrino
sull'alfabetizzazione digitale. «Sarà opportuno, inoltre, aiutare gli anziani che non possono accedere alla
Rete, magari creando degli infopoint». Non da ultimo, «non si può immaginare che tutto passi attraverso un
sistema digitalizzato. Vanno bene i servizi online, ma ciò non deve impedirci di trovare qualcuno all'altro capo
se abbiamo un problema, assicurando quindi quel rapporto umano di cui comunque si sente la necessità».
© riproduzione riservata
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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SALUTE IN DIGITALE Nascono progetti di formazione per le prenotazioni e i referti "online"
22/06/2015
Pag. 16 Ed. Genova
diffusione:103223
tiratura:127026
Per la sanità ora in pole c'è un magistrato
È l'ipotesi alla quale sta lavorando la Lega. Nome blindatissimo, ma sar à di fuori regione
GUIDO FILIPPI
SE IL GRANDE NODO per la giunta è la sanità, una soluzione potrebbe averla trovata la Lega Nord:
l'assessorato a un magistrato, un garante della legalità per avviare la rivoluzione. L'idea circola da qualche
giorno con una raccomandazione: «Non parlatene per non bruciare la soluzione», ma, per fortuna, c'è
sempre qualcuno che non sa mantenere i segreti e che si è confidato con alcuni esponenti di spicco del
centrodestra. Il nome del magistrato è blindatissimo e comunque un'informazione è certa: nessuno ha
pensato a un genovese o a un ligure che è in servizio o in pensione. Le attenzioni sono rivolte fuori dalla
Liguria, per motivi di opportunità. Potrebbe essere un procuratore capo che è a fine carriera , se non
addirittura vicino alla pensione, oppure un ex pubblico ministero che vuole rimettersi in gioco con un incarico
di grande responsabilità e visibilità, ma allo stesso tempo delicato e particolarmente impegnativo, soprattutto
in Liguria dal momento che, durante la campagna elettorale, il presidente Giovanni Toti e il leader ligure della
Lega Nord Edoardo Rixi, hanno annunciato che vogliono stravolgere l'organizzazione e la gestione della
sanità. Non sarà comunque facile. Il precedente della Sicilia Non sarebbe la prima volta: in Sicilia l'assessore
alla sanità è stato per quattro anni il magistrato Massimo Russo, poi sostituito dalla figlia di Paolo Borsellino,
Lucia. Un magistrato assessore alla Salute in Liguria sarebbe il segnale forte della svolta che il centrosinistra
vuole dare sulla sanità che, in Liguria rappresenta almeno il 70% del bilancio regionale. È evidente che, se
mai dovesse venire accolta questa indicazione, sarebbe determinante avere un direttore generale
dell'assessorato di grande esperienza e capacità strategiche, in grado di proporre un modello di sanità che
possa essere applicato alla Liguria. Anche in questo caso, il tecnico arriverebbe da oltre Appennino e in
questi giorni circolano due nomi: Stefano Del Missier, 51 anni, manager ciellino, già direttore vicario della
sanità lombarda e per anni fedelissimo del governatore Roberto Formigoni. Ora lavora nel privato e potrebbe
prendere in considerazione una chiamata della giunta Toti per un ruolo che vale comunque almeno 150 mila
euro lordi all'anno, più i premi. La candidatura Rolleri Nonostante le smentite, continua a girare il nome del
genovese Paolo Rolleri, che da un anno è il direttore dell'organizzazione della Fondazione della Don Gnocchi
Italia con sede a Milano, colosso dell'assistenza e della riabilitazione che ha una trentina di strutture in nove
regioni. È un tecnico che ha fatto esperienza come manager e come commissario del ministero della Salute
in altre Regioni, conosce bene la sanità ligure e per cinque anni (dal 2000 al 2005) è stato consulente di
Sandro Biasotti quando era presidente della Regione. Non vuole lasciare la Don Gnocchi, ma Biasotti le sta
provando tutte per convincerlo e, alla fine, Rolleri potrebbe anche capitolare, per non dire no all'amico. Ma le
carte sull'assessore alla sanità possono ancora cambiare e Biasotti. dopo l'incontro con Silvio Berlusconi a
Palazzo Grazioli, spinge per un assessore politico. Un assist per la Lega Nord e per Rixi: «Allora deve essere
uno di noi o comunque lo scegliamo noi e poi decidiamo di affidare l'incarico ad un tecnico». E la scelta
potrebbe cadere su un ticket "magistrato e manager". Non mancano i candidati di giornata, se Toti dovesse
decidere di optare per una giunta formata in maggioranza da consiglieri regionali. Rixi ha già detto che
preferirebbe le Infrastrutture che gli consentirebbero di dedicarsi alla riorganizzazione del partito, mentre
Sonia Viale spera di diventare la vice di Toti. Negli ambienti di Forza Italia c'è chi ha proposto la candidatura
dell'imperiese Marco Scajola, cos ì come si riparla di Matteo Rosso che è stato vicepresidente della
commissione Salute ed è stato eletto con Fratelli d'Italia. Su di lui, però, c'è il veto di Biasotti. L'alba per la
giunta Toti è ancora lontana.
Foto: Rixi festeggia dopo la vittoria: sullo sfondo Toti
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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UNA SCELTA CHE APRE A UN DIRETTORE GENERALE FORTE: IN LIZZA DEL MISSIER E ROLLERI
22/06/2015
Pag. 16 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
Laureati per il farmaceutico
La reputazione del corso è avvalorata da 80 anni di tradizione
Realtà a carattere fortemente interdisciplinare, il dipartimento di Scienze del Farmaco (Dsf) dell'Università di
Pavia è sede dei corsi di laurea magistrale in farmacia e "chimica e tecnologia farmaceutiche (Ctf)", aventi la
mis- . sione di formare laureati con elevata professionalità nell'ambito della farmacia (territoriale e
ospedaliera) e dell'industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica, n corso di laurea in farmacia di Pavia
vanta una lunga tradizione, avendo recentemente compiuto 80 anni. Alla fine degli anni Settanta la sede di
Pavia è stata la prima ad attivare il corso di laurea in Ctf. I corsi in farmacia e Ctf di Pavia godono di unottìma
reputazione e negli ultimi dieci anni hanno sempre occupato posizioni di primato nelle varie classifiche dei
corsi di studio (Censis-Repubblica, Sole 24Ore). IbfFerta formativa post-laurea comprende sei corsi di master
di II livello, che vantano la stretta collaborazione con aziende del settore, garantendo un rapido inserimento
nel mondo del lavoro in ambito: ricerca, produzione, regolatorio e marketing. Il Dsf da anni organizza con
notevole successo corsi Ecm, anche in modalità e-learning, per la formazione permanente in area sanitaria.
Lattività di ricerca, di base e traslazionale, vede aree di eccellenza nell'identificazione e sintesi di molecole
bioattive, supportata dall'impiego di metodologie analitiche avanzate, nello studio dei meccanismi di patologie
neurodegenerative e di nuove strategie terapeutiche, nell'utilizzo delle nanotecnologie in ambito biomedico
per rendere ottimale la somministrazione di farmaci, enzimi, vaccini ed emoderivatì. Dsf ha scelto di
consolidare in un progetto globale e organico una serie di obiettivi da tempo perseguiti dai ricercatori del
dipartimento, ovvero la tematica di sviluppo di nuovi farmaci e piattaforme terapeutiche innovative per la
riparazione tissutale, per lo sviluppo di prodotti medicinali per le terapie avanzate, l'ingegneria dei tessuti e
per la medicina rigenerativa, ambiti molto promettenti della ricerca farmaceutica e biomedicale. Inattività di
ricerca è sostenuta dalla partecipazione ai dottorati in scienze chimiche e farmaceutiche e in scienze
biomediche e ha generato due spin-off. La stretta correlazione tra didattica e ricerca, supportata da iniziative
di internazionalizzazione, consente di ottenere ottimi risultati in termini sia di prodotti scientifici sia di laureati
eccellenti.
Foto: Studenti in laboratorio
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
• UNIVERSITÀ DI PAVIA / Dipartimento di Scienze del Farmaco
22/06/2015
Pag. 34 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
Didattica e ricerca di qualità
Dalla fusione di tre facoltà al network internazionale
Tn un futuro sempre più caAratterizzato dall'innovazione tecnologica, le scienze della vita promuovono
un'applicazione cosciente e consapevole delle conoscenze degli organismi viventi per creare opportunità di
sviluppo riconducibili alle scienze e tecnologie agro-alimentari, alla biologia, alle biotecnologie e alle scienze
farmaceutiche. Il Dipartimento di Scienze della Vita (www.dsv.unimore. it) nasce all'interno dell'ateneo di
Modena e Reggio Emilia nel 2012, dalla fusione di tre facoltà di consolidata reputazione: Agraria, Bioscienze
e Biotecnologie, e Farmacia, quale risultato di un'esperienza unica nel panorama universitario nazionale tesa
a riunir^, in un'unica struttura organizzativa scientificodidattica, percorsi formativi e linee di ricerca finalizzati
alla salvaguardia della biodiversità e degli ecosistemi, alla rigenerazione di organi e tessuti, alla realizzazione
e veicolazione di nuovi farmaci, all'individuazione di marcatori molecolari per il trattamento di patologie o per il
miglioramento di microorganismi, piante e animali e per la trasformazione, il controllo e la conservazione degli
alimenti. Con 9 corsi di studio attivi frequentati da circa 2.000 studenti, il Dipartimento coniuga e integra
un'attività didattica di qualità con una ricerca multidisciplinare all'avanguardia, giudicata di eccellenza
dall'agenzia nazionale Anvur. Il Dipartimento è anche sede di tre centri interdipartimentali di cui due tecnopoli
inseriti nella rete per lAlta Tecnologia dell'Emilia Romagna, a testimoniare l'attenzione con cui si preparano i
giovani perché competano con successo nel mondo del lavoro. Il buon rapporto numerico docenti/ studenti,
l'elevato voto medio di laurea, il bassissimo numero di studenti fuori corso e l'alta percentuale di laureandi
che ripeterebbero la loro esperienza sono solo alcuni degli indicatori della qualità del lavoro svolto dai corsi di
studio del Dipartimento. Gli studenti trovano un ambiente dinamico e multidisciplinare, che permette di
immergersi nelle scienze della vita frequentando ed entrando a far parte di laboratori inseriti in network
internazionali che garantiscono una preparazione di eccellenza fino al terzo livello dell'istruzione universitaria,
con scuole di dottorato in Medicina Molecolare e Rigenerativa e in Scienze, Tecnologie e Biotecnologie
AgroAlimentari e con una scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
• UNIMORE / II dipartimento di Scienze della Vita a Modena e Reggio Emilia
22/06/2015
Pag. 45 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
L'internazionalizzazione e uno sguardo sul mondo
Partnership con Montpellier e Saragozza, diversi progetti europei in corso per la mobilità degli studenti, e un
progetto di scambio con le università in America Latina L' * Università della Basilicata ha scomi messo, negli
ultimi anni, sull'internazionalizzazione dei corsi di studio. Il corso dì laurea magistrale in "Gestione sostenibile
della qualità alimentare" (Sustainable management of food qualityEdamus), finanziato nell'ambito del
programma Erasmus-Mundus, rappresenta la prima esperienza d'internazionalizzazione dell'offerta formativa
dell'Ateneo, con la Scuola di Scienze agrarie come partner principale insieme all'Università di Montpellier e
all'Istituto Agronomico mediterraneo di Saragozza e con il rilascio di un titolo multiplo. A questo si aggiunge il
corso di laurea magistrale in "Geosciences and Georesources" - organizzato dal dipartimento di Scienze con
la Kazakh British Technical University (Kbtu) - che inizierà dal prossimo anno accademico, offrendo agli
studenti un percorso formativo altamente specialistico. Stanno prendendo forma anche altre iniziative in
diversi settori, come quello economico, a dimostrazione della vitalità e della volontà dell'Ateneo di puntare su
percorsi formativi altamente specialistici. Uno dei punti cruciali dell'attività dell'Università della Basilicata è
anche quello dell'internazionalizzazione della ricerca e della didattica, con la partecipazione ai principali
progetti europei di mobilità internazionale. Negli ultimi cinque anni centinaia di studenti hanno partecipato al
programma Llp Erasmus, all'estero, in Università e Centri di ricerca prestigiosi, per svolgere periodi di studio,
tesi e tirocini formativi. Per questo l'Unibas ha ottenuto nel 2013 l'Erasmus charter for higher education
(Eche) per il 2014-2020, un documento indispensabile per la partecipazione al nuovo programma Erasmus+.
HAteneo ha stipulato oltre cento accordi interistituzionali Erasmus plus con quasi tutti i Paesi europei. Uno dei
principali progetti di cui è capofila è VElarch (EuroLatin America partnership in naturai Risk mitigation and
protection of thè Cultural Heritage), un programma Erasmus Mundus che prevede mobilità studentesca fra
università italiane e latinoamericane.
L'offerta formativa efl'aMWO accademico 2015/16saranno attivi 14 corsi di studio triennali, 18 magistrali, di
cui tre internazionali in lingua inglese, e 3 magistrali a ciclo unico rispettivamente in Farmacia, Architettura e
Scienze della formazione. Hofferta formativa è completata dalla Scuola di specializzazione in beni
archeologici con sede a Matera, e da Master di I e II livello sugli aspetti tecnologici, ambientali ed economici
delle estrazioni d'idrocarburi naturali. Studente in laboratorio
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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UNIBAS
22/06/2015
Pag. 46 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
Oggi il pasto nutraceutico è in versione take away
Ecco il segreto per ottenere dagli alimenti solo gli effetti positivi per la salute indipendentemente dalla regione
di residenza
Un approccio innovativo alla dieta mediterranea. È la novità che arriva dal dipartimento di Farmacia
dell'Università di Napoli Federico II. Ideato dal direttore Ettore Novellino, "Mediterranean Nutrameal" è il
progetto di un pasto integrativo completo che contiene le sole frazioni nutraceutiche e farmacologicamente
attive costituite dai fitocomplessi concentrati di aumenti tipici della dieta mediterranea. La nutraceutica è la
scienza che studia gli alimenti farmaci come strumento di prevenzione verso alcune patologie: un nuovo
approccio che incoraggia la medicina di iniziativa, indirizzata a stimolare la prevenzione. Si tratta di un'area di
studio nella quale si è specializzato il dipartimento di Farmacia e a cui, come spiega Ettore Novellino, si deve
la nuova valorizzazione della tradizionale dieta italiana, "I vantaggi della dieta mediterranea riguardano
soprattutto i micro-componenti invece dei macro". Se consideriamo tre tipologie di pomodoro, quali il pachino,
quello coltivato sulle pendici del Vesuvio e il ciliegino di serra, notiamo che hanno eguali macrocomponenti,
ma differiscono per composizione e quantità della frazione di microcomponenti polifenolici legati all'habitat.
Dal punto di vista salutistico la differenza la fa la qualità dei polifenoli. Per questo motivo il dipartimento ha
creato "la dieta mediterranea take away" in modo che ogni persona, indipendentemente dalla sua regione di
residenza, possa beneficiare degli effetti salutistici della dieta mediterranea assumendo la quantità e qualità
dei microcomponenti degli aumenti coltivati nei luoghi tipici della dieta", aggiunge Novellino. "Il nostro pasto
nutraceutico fornisce a un normale pasto l'integrazione salutistica mediante l'aggiunta di componenti polifenoli
estratti da alimenti coltivati in Campania che possono essere aggiunti ai normali alimenti della zona di
residenza". Un minestrone fatto a Francoforte potrà quindi avere la medesima valenza salutistica dell'analogo
minestrone preparato con ingredienti coltivati in Campania. Il progetto debutterà 1*11 luglio a Expo dove
verrà mostrato il primo menù prototipo che permette l'aggiunta di polifenoli di alcuni aumenti.
Contemporaneamente il dipartimento ha messo a punto l'estrazione e la produzione industriale della frazione
polifenolica della mela Annurca (che si trova solo in Campania) il cui utilizzo porterebbe a una diminuzione
del 30% del colesterolo totale e a un incremento del 70% delle Hdl. Nei prossimi mesi dovrebbe iniziare la
produzione per questo tipo di capsule, mentre altre imprese hanno dimostrato interesse per il nascente
mercato della Nutraceutica. "Si tratta del mercato del futuro - insiste Novellino - perché la Nutraceutica è uno
dei più validi strumenti della medicina preventiva. In pratica i nutraceutici danno una mano all'organismo a
bilanciare i possibili danni di uno stile alimentare non corretto, prevenendo l'instaurarsi delle malattie
dismetaboliche." La grande attenzione per questo tipo di studi ha spinto il dipartimento di Farmacia, primo in
Italia per quantità e qualità della produzione scientifica, a varare, per la prima volta in Italia, un corso di laurea
sulla Nutraceutica. Il corso si inserisce nell'offerta formativa della struttura che nel passaggio da facoltà a
dipartimento ha conservato l'esperienza dei tre gruppi di studio e ricerca precedenti. "Oltre a fecalizzarci su
ricerca e sviluppo dei farmaci per le più comuni patologie tradizionali - spiega - abbiamo deciso di puntare
anche verso le persone sane con condizioni di prepatologia dismetabolica dando molta attenzione alla
chimica degli alimenti per verificare le possibilità di utilizzo di questi ultimi anche dal punto di vista salutistico".
In questo modo il Dipartimento di Farmacia dell'Università di Napoli si è configurata come una struttura
all'avanguardia, sia nel settore della formazione e dell'aggiornamento professionale sia nella ricerca. Per le
sue peculiarità e per le competenze scientifiche e didattiche che coesistono al suo interno è in grado di
proporre una offerta didattica ben articolata, coordinata da Michela Russo, responsabile dell'area didattica del
Dipartimento, che spazia dai corsi di laurea a ciclo unico in "Farmacia" e "Chimica e tecnologie
farmaceutiche" a corsi di laurea di durata triennale, in particolare i corsi di "Controllo di qualità", "Scienze
erboristiche", e "Scienze Nutraceutiche" Questo nuovo corso di laurea è indirizzato alla formazione di figure
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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• UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II / II Dipartimento di Farmacia lancia una nuova sfida alla dieta
mediterranea con il progetto "Mediterranean Nutrameal"
22/06/2015
Pag. 46 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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professionali che siano in grado di suggerire l'impiego sicuro di estratti concentrati di alimenti (i nutraceutici)
per integrare e supportare una terapia farmacologica e andare oltre la dieta per prevenire una patologia prima
di dover usare un farmaco per curarne i sintomi. All'aspetto didattico si affianca quello della ricerca, un settore
di estremo interesse per il Dipartimento di Farmacia, che si è dotato di avanzati laboratori e di un moderno
centro di analisi strumentale, e che ha grande attenzione verso le esigenze di sviluppo tecnologico e
innovazione provenienti dal territorio. Per questo il Dipartimento ha un ruolo di riferimento per il tessuto
imprenditoriale regionale e non. Tra le più recenti ricerche si segnala lo studio pubblicato a marzo da "Nature
Chemical Biology", nel quale viene descritta la scoperta di una nuova molecola ad azione inibitoria sulla
capacità invasiva e metastatica del glioblastoma, uno tra i tumori cerebrali più aggressivi. Protagonisti di
questo importante studio i ricercatori guidati da Ettore Novellino e da Mariano Stornaiuolo. "I glioblastomi
rappresentano più del 50% di tutti i tumori della glia e sono tra i tipi di cancro al cervello più aggressivi,
infiltranti e maggiormente recidivi. I trattamenti in uso sono poco efficaci e, in media, solo il 5% dei pazienti
sotto trattamento sopravvive più di cinque anni dalla diagnosi. La mia unità di ricerca è da tempo impegnata
nell'identificazione di nuovi farmaci che risultino sempre più efficaci nel combattere questo tipo di tumore, che
affligge individui di tutte le età".
Foto: Ettore Novellino, direttore del Dipartimento di Farmacia dell'Università Federico II di Napoli
Foto: Per la prima volta in Italia il Dipartimento di Farmacia ha istituito un corso di laurea sulla Nutraceutica
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Pag. 50 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
Sviluppare buoni tarmaci
Nuove molecole, avanzati sistemi di somministrazione ed erbe officinali: si studia la salute II dipartimento di
Farmacia (Difarma) è uno dei 16 dipartimenti dell'Università di Salerno, ateneo campano organizzato, per
strutture e servizi, come campus universitario. Il Difarma è struttura di formazione e di ricerca dedicata ad
attività didattiche e scientifiche fecalizzate sul farmaco e ha come obiettivo l'integrazione delle attività
formative, svolte nei corsi di studio di I e II livello e postlauream dell'area farmaceutica, con quelle della
ricerca più avanzata nelle scienze e nelle tecnologie del farmaco e dei prodotti per la salute. Le attività dei
professori e ricercatori (65), valutate con giudizio ottimo da parte di agenzie nazionali, affiancate da quelle del
personale tecnico-amministrativo (12) e da quelle degli oltre 100 giovani laureati tra assegnisti, dottorandi e
borsisti, sono dedicate alla ricerca e crescita formativa degli oltre 1.500 studenti dei corsi di laurea, di
specializzazione e di dottorato. Le attività di ricerca di base e industriale e sviluppo sperimentale del Difarma
sono rivolte alla progettazione e allo sviluppo di nuovi farmaci, anche di origine biotecnologica, e di prodotti
salutistici come integratori alimentari, cosmetici e presidi sanitari, e sono condotte nei laboratori di ricerca
(2.300 mq) attrezzati con apparecchiature e strumentazioni all'avanguardia delle sezioni Biomedica e
Chimico-Tecnologica. I progetti di ricerca, multidisciplinari e con forte integrazione tra aree scientifiche
complementari, affrontano i temi più di frontiera della chimica, della biologia, della tecnologia farmaceutica e
delle biotecnologie, di particolare interesse per i futuri orizzonti nelle scienze applicate. Gli studi investigano i
meccanismi fisiopatologici alla base di malattie acute e croniche (perché ci si ammala); approfondiscono i
meccanismi di azione di sostanze bioattive (come agiscono); sviluppano nuove molecole per terapie più
efficaci e con effetti avversi sempre più ridotti (come progettare una molecola attiva in grado di contrastare le
malattie senza comportare danni per l'organismo) e nuove tecnologie per produrre sistemi di
somministrazione capaci di proteggere e trasportare efficacemente i farmaci negli organismi viventi. La rete di
laboratori raggnippati per aree scientifiche è a disposizione anche degli studenti che sviluppano tesi di laurea
a carattere sperimentale, studenti di master e dottorandi. Nel Difarma è presente anche un laboratorio di
sperimentazione predinica per ricerche in-vivo in modelli animali. Alta è la qualità della didattica dei due corsi
di laurea magistrale e del corso di laurea cui accedono ogni anno 450 nuove matricole. La formazione
universitaria prevede lezioni frontali, didattica interattiva e attività di tipo pratico-applicativo che si svolgono
negli oltre 1.200 mq di laboratori didattici ben attrezzati integrati con 3 laboratori multimediali avanzati.
Completano la formazione universitaria tirocini formativi e attività di job placement che costituiscono un
canale di comunicazione diretto tra laureandi e neolaureati con numerose imprese del territorio, e che offrono
posizioni lavorative, stage e tirocini post-laurea. Agli studenti e ai neolaureati è offerta la possibilità di studio
all'estero attraverso i programmi di mobilità internazionale Erasmus. I laureati in Farmacia e in Chimica e
Tecnologia Farmaceutiche sono professionisti formati per inserirsi a tutti i livelli del settore sanitario e
industriale. I laureati in Tecniche Erboristiche sono qualificati per le attività che coinvolgono l'uso delle piante
officinali e dei loro derivati nel settore della salute. IJofferta formativa post-laurea comprende master di I e II
livello dedicati ai prodotti erboristici e fitoterapici, alle tecnologie cosmetiche, a radiofarmaci e Reach; la
scuola di specializzazione in Farmacia Ospedaliera e il corso di dottorato di ricerca in Scienze del Farmaco.
Tutte queste attività formative, svolte da personale docente universitario e aziendale con alta qualificazione,
contribuiscono senza dubbio a una preparazione avanzata e specialistica dei laureati che facilita l'inserimento
nel mondo del lavoro. Sul fronte dei rapporti con l'esterno e trasferimento tecnologico alle imprese, il Difarma
partecipa a numerosi progetti nazionali e internazionali, offre prestazioni conto terzi e ha stabilito
collaborazioni con aziende ed enti pubblici operanti nel settore farmaceutico-sanitario e affini. Maggiori
informazioni sul Difarma sono disponibili sul sito www.difarma.unisa.it.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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I DIFARMA / II dipartimento di Farmacia dell'Università di Salerno accoglie oltre 1.500 studenti e 450
matricole
22/06/2015
Pag. 50 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Foto: Studenti impegnati nelle attività didattiche di tipo praticoapplicativo in laboratorio
Foto: La nuova biblioteca del polo scientifico del campus universitario
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Pag. 6 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
Le nuove sfide della distribuzione in farmacia
Tecnologia e innovazione al servizio della centralità del farmacista nel sistema salute, ieri, oggi e soprattutto
domani
Vi sarà capitato chissà quante volte di aver bisogno urgente di un farmaco, correre in farmacia con la ricetta
del medico, ormai a ridosso dell'orario di pranzo: in genere è pronto sullo scaffale, ma questa volta no. E
adesso che succede? Vedrete che il vostro farmacista di fiducia non appare minimamente preoccupato, si
limita a trasmettere un ordine, che verrà processato ed evaso in tempo reale, e vi chiede di tornare nel
pomeriggio: non più tardi delle 16 il vostro farmaco sarà li pronto ad attendervi. Noi ci abituiamo senza
problemi ai progressi e al fatto che oggi siano normali "miracoli" che fino a qualche anno fa sarebbero stati
considerati un'utopia, al più un desiderio. Farla è uno dei soggetti protagonisti di questo miracolo quotidiano,
una struttura che ogni giorno fornisce in maniera tempestiva centinaia di farmacie in tutto il Lazio, grazie alle
due sedi operative di Latina e Viterbo. Abbiamo incontrato il presidente, Roberto Pennacchio, fresco di
riconferma al vertice della cooperativa, oggi tra le prime in Italia, e colta l'occasione per toccare con mano
quello che oggi è (numeri alla mano) un polo di eccellenza della distribuzione farmaceutica all'ingrosso, intesa
in maniera moderna ed estensiva. Perché moderna? "Perché oggi nel canale farmacia confluiscono centinaia
di migliaia di prodotti, tra farmaci, parafarmaci, Otc, cosmeceutici, integratori, prodotti dietetici ecc. e il cliente
(voi, come me) non accetta più un 'no' come risposta; moderna significa 'customer oriented' per davvero, non
solo a parole. Vedere il magazzino automatizzato che oggi gestisce l'85% degli ordini in maniera 'robotizzata'.
Vedere oltre 17.300 prodotti diversi che si muovono da soli verso il farmacista è uno spettacolo che parla da
sé: parla di investimenti, di efficienza, di lungimiranza". Moderna perché oggi bisogna guardare al domani,
attrezzarsi, avere fiducia nel futuro (nonostante tutto), ma mantenere ferma la centralità del farmacista, senza
facili fughe verso illusioni che non portano da nessuna parte se non alla scomparsa proprio del farmacista,
cioè di quella persona (e Pennacchio sottoline la parola "persona", non distributore automatico o sito internet)
che ci ascolta, magari ci conosce da una vita, e ci consiglia per il meglio, che ha a cuore la nostra salute.
Farla è una cooperativa, fatta dai farmacisti per i farmacisti, che da più di 40 anni basa su questo impegno il
proprio lavoro. Perché estensiva? Perché non basta fornire prodotti, ma occorre mettere sul piatto una serie
di servizi accessori, pensati e realizzati per far lavorare al meglio il farmacista, e quindi per consentirgli di
servire al meglio ogni cliente; dalla creazione di fidelity card tagliate su misura, a sistemi software per il
controllo e la gestione e soprattutto la pianificazione degli acquisti e dei riordini, da attività di formazione e di
informazione realmente a misura di farmacista allo sviluppo e alla promozione di servizi che confermano e
rafforzano la centralità della farmacia nella "filiera della salute". Estensiva perché in continua crescita, e a tal
proposito mi piace concludere riportando quanto detto dal presidente: "Noi farmacisti siamo abituati ad
andare sempre in salita, a combattere su tanti fronti e nonostante tutto a mantenere sempre il sorriso e la
massima attenzione per il cliente. Questo andare in salita significa non solo fatica, ma soprattutto doversi
sempre migliorare: quando sei in salita se ti fermi prima o poi scivoli a valle, se continui a tenere la marcia
ingranata cresci, migliori, raggiungi traguardi. Noi di traguardi ne abbiamo raggiunti tanti, se penso da dove
siamo partiti, e di questo devo ringraziare soprattutto soci e clienti, senza i quali non saremmo qui, e li voglio
ringraziare anche per quello che sapranno fare in futuro. È un ringraziamento a scatola chiusa, 'sulla fiducia',
ma sono convinto che sia pienamente meritata. Grazie".
Foto: // sistema di gestione automatico del magazzino Farla
Foto: Roberto Pennacchio, farmacista e presidente della cooperativa Farla
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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• FARLA / La cooperativa, con sedi operative a Latina e Viterbo, rifornisce ogni giorno tempestivamente
centinaia di farmacie in tutto il Lazio da oltre 40 anni
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Pag. 9 Ed. N.25 - 22 giugno 2015
FORMAZIONE
Eventi - Il Sole 24 Ore
Focus: il ciclo di vita del farmaco
II master universitario ha durata annuale. Parte a gennaio 2016
L'Università di Cameri/no propone il master in "Gestione regolatoria del ciclo di vita del farmaco". Giunto alla
sua seconda edizione, si rivolge ai laureati in discipline chimico-farmaceurtiche o mediche (Ctf, Farmacia,
Chimica, Scienze Biologiche, Medicina, Biotecnologie e Ingegneria chimica) e ha lo scopo di fornire gli
strumenti regolatori per la gestione del medicinale, utili per trovare uno sbocco professionale nell'industria
farmaceutica. "Il master - spiega Giovanni Filippo Palmieri, direttore del percorso formativo, - è pensato per
fornire un supporto ai laureati che cercano uno sbocco professionale nell'industria farmaceutica, in quanto la
formazione universitaria è carente dal punto di vista della conoscenza delle linee guida e del regolatorio che
accompagnano le attività svolte all'interno dell'industria farmaceutica. Inoltre, una grossa fetta delle posizioni
offerte oggi nell'industria farmaceutica del nostro Paese riguardano questo settore". Più in dettaglio, il master
in Gestione regolatoria del ciclo di vita del farmaco fornisce informazioni professionalizzanti nell'industria
farmaceutica per i settori o reparti regolatorio, assicurazione di qualità, controllo qualità e ricerca e sviluppo;
prevede 150 ore di lezione frontale e 6 mesi di stage presso industrie farmaceutiche convenzionate con
l'Università di Camerino. Dopo il conseguimento del master il laureato in discipline chimico-farmaceutiche
potrà vantare un qualificato strumento (oltre alle nozioni di tecnologia farmaceutica acquisite durante il corso
di studi) che gli consentirà di presentarsi in maniera più completa all'industria. "I docenti - aggiunge Palmieri sono stati tutti selezionati tra persone che lavorano nell'industria farmaceutica e che quindi si occupano tutti
giorni di queste problematiche". L'inizio del master, di durata annuale, è previsto per gennaio 2016 e le
iscrizioni vanno effettuate entro il 7 dicembre 2015.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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• UNICAM / Previste 150 ore di lezione e sei mesi di stage presso le industrie
22/06/2015
Pag. 124 N.7 - luglio 2015
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tiratura:240474
E se ti scotti?
Ecco le otto zone più sensibili del tuo corpo che tendi a proteggere poco. E che poi bruciano tanto! Segui le
strategie più efficaci per rimediare subito ai danni
Piedi e caviglie COSA SUCCEDE L'errore più comune è non proteggerli con un adeguato filtro, come se la
zona tra dita dei piedi e gamba fosse coriacea e insensibile. Invece si scotta e richiede, oltre a una protezione
medio-alta, l'idratazione con un prodotto nutriente come il burro di karitè o l'olio di jojoba. SEXY SOLUZIONE
Fai un pediluvio con acqua ghiacciata e un cucchiaio di aceto di mele, per ridurre dolore e rossore. Asciuga
tamponando e applica una crema lenitiva antiscottature. Poi chiedi a lui di massaggiarti i piedi con olio di
sandalo: è idratante e afrodisiaco. ZONA 2 Seno COSA SUCCEDE La pelle del décolleté è particolarmente
delicata e soggetta ad eritema: ricorda di usare una protezione alta anche quando è già abbronzata e idratala
spesso vaporizzando acqua termale. SEXY SOLUZIONE I classici della letteratura erotica decantano il
rossore del décolleté come fattore scatenante del maschio desiderio. Seda l'eritema con acqua e farina
d'avena, poi sfoggia la tua scollatura spolverata con un illuminante. ZONA 3 Sedere COSA SUCCEDE
Probabilmente non hai spalmato la protezione sulle zone di confine tra costume e glutei, più sensibili per il
contatto col tessuto umido. «Disinfiamma la scottatura applicando uno strato di gel d'aloe puro tenuto in
frigo», dice la dermatologa Magda Belmontesi «e non esporre l'area per 4 giorni al sole». SEXY SOLUZIONE
Per scongiurare l'input anafrodisiaco da "culetto arrossato", coprilo con un foulard di velo: renderà invisibile la
scottatura ed esalterà il tuo B-appeal con l'effetto vedo-non vedo. Orecchie e naso COSA SUCCEDE Sono
zone che sfuggono anche alla più precisa: semplificati la vita usando uno stick a protezione molto alta e
ripassalo ogni 3-5 ore. Se il misfatto è già compiuto, immergi un cotton fioc in olio di cocco e passalo su tutto
il padiglione auricolare. SEXY SOLUZIONE Fatti una piega scarmigliata: beach waves e capelli al vento per
coprire in modo seduttivo le orecchie infuocate. «Sul naso, invece, stendi un velo di crema all'ossido di zinco
prima di dormire», conclude l'esperta. Pancia COSA SUCCEDE Forse ti sei dimenticata di riapplicare il solare
dopo il bagno? Occhio, perché la pancia è sempre esposta e subisce gli sfregamenti umidi del bordo del
bikini. SEXY SOLUZIONE Mixa un vasetto di yogurt freddo con un cucchiaino di miele e lascialo 10 minuti
sulla pelle arrossata per rinfrescarla e sfiammarla. Poi puoi chiedere a lui di assaggiarlo e leccarlo via finché
non ne resterà più nulla... Nuca e dintorni COSA SUCCEDE Assieme al dorso delle mani, è una zona
esposta al sole non solo in spiaggia, ma anche in città, per esempio quando vai in scooter o in bicicletta se
raccogli i capelli. Prendi l'abitudine di indossare un cappello a tesa larga, supertrendy quest'estate. SEXY
SOLUZIONE Per togliere il fastidio, fatti fare un impacco lenitivo con un gel doposole al cetriolo, molto
rinfrescante. Sfila il reggiseno del costume e sdraiati a pancia in giù. Lascia che lui stenda il prodotto e,
mentre aspetti i canonici 15 minuti, goditi le sue attenzioni... Ascelle e polsi COSA SUCCEDE Basta
addormentarsi con le braccia incrociate dietro il capo perché la pelle delicatissima dell'area ascellare,
dell'incavo delle braccia e dei polsi sia sensibilizzata dal sudore, si irriti e si scotti. SEXY SOLUZIONE
«Applica subito un decongestionante con vitamina E e acqua termale», dice la dermatologa. Indossa abiti
sbracciati e, sostituisci al deoodorante un massaggio di olio di mandorle con 3 gocce di ylang ylang,
afrodisiaco. Retro ginocchia COSA SUCCEDE Una scottatura in questa zona può fare doppio danno: ledere
la pelle e favorire la comparsa di venuzze e capillari. Proteggila sempre! E usa un solare spray utilizzabile
anche capovolto, in modo da facilitarne l'applicazione. SEXY SOLUZIONE Metti in infusione due bustine di tè
verde, falle raffreddare e strizzale leggermente. Sdraiati sul letto, piega le gambe leggermente divaricate e
intrappola le bustine per 10 minuti nell'incavo delle ginocchia. Se lui è nei paraggi indossa, oltre alle bustine,
un elegantissimo niente. A CURA DI VALENTINA SORRENTI. STILL LIFE MAURIZIO SAPIA. I PREZZI
SONO INDICATIVI
Foto: SoleOmbra Fluido Doposole Setificante per Viso e Corpo, L'Erbolario ( € 17).
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
IN SPIAGGIA
22/06/2015
Pag. 124 N.7 - luglio 2015
diffusione:188035
tiratura:240474
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Foto: Defence Sun Refresh Doposole Reidratante, BioNike ( € 17,75).
Foto: Bio-Oil ( € 19,95).
Foto: Vinosource Huile de Nuit, Caudalie ( € 28).
Foto: Eight Hour Cream, Elizabeth Arden ( € 28).
Foto: Maschera Gel Idratante ed Energizzante, Sephora ( € 13,90).
Foto: After Sun Lotion, Nashi Argan ( € 29,50).
Foto: S.O.S Pelle, L'Officinale del Dottor Ciccarelli (in farmacia € 8,10). Karitè d'Africa Balsamo Universale,
Bottega Verde ( € 14,99). Lipikar Fluide, La Roche-Posay (in farmacia € 17,70). Body Soufflé 2 in 1, human +
kind ( € 15).
22/06/2015
Pag. 132 N.7 - luglio 2015
diffusione:188035
tiratura:240474
TATTOO AL SOLE
È sexy sul fianco, sulla schiena o anche più sotto... Il tatuaggio è parte di te, è il tuo marchio di fabbrica.
Indispensabile averne (massima) cura
Andrea Berni
Tattoo care: oltre al classico solare a protezione 50+, applica più volte al giorno una crema a base di
pantenolo per risvegliare il colore. Storie sulla pelle di Nicolai Lilin è un romanzo intrigante e misterioso scritto
con gli occhi di un ragazzino che voleva diventare un tatuatore. Se sei anche tu una ink addict, sai quanto è
importante proteggere i tuoi tattoo: ti sono costati tempo, denaro e parecchi "ahia". Ti salvano i prodotti
speciali e le dritte per mantenerli in technicolor. Tatuata o meno, magari hai solo la pelle sensibile. Recenti
studi hanno confermato che sotto l'effetto dei raggi Uv le cellule di Langerhans, autentiche sentinelle che
fanno parte del sistema di difesa della pelle, possono subire alterazioni e diminuire di numero. In questo
modo la prima linea di difesa biologica risulta indebolita e diventa più vulnerabile al sole. Ecco come
proteggerti. Il tuo corpo è una tela d'autore: MANTIENI IL COLORE Che sia piccolo o XXL, se hai un
tatuaggio devi per forza scendere a compromessi con il sole. I colori brillanti come il rosso, il giallo e il verde
rischiano di neutralizzarsi. Infatti, oltre a scurire la pelle e rendere meno visibili i disegni, l'abbronzatura
accelera il turn over cellulare: quindi esfoliandosi più velocemente, i segni dell'inchiostro sfumano. Scegli
sempre una crema solare a 50 Spf, da usare almeno sulle zone tatuate. In più, esistono prodotti specifici
protettivi e post-sole ricchi di pantenolo, umettante e idratante. Una dritta? Massaggiali la sera con un olio
antismagliature: vedrai la brillantezza! Viso ad alta sensibilità? RIEQUILIBRA IL PH La pelle sensibile è una
pelle indifesa perché produce meno lipidi. In pratica, il sottile film idrolipidico protettivo che la riveste non fa il
suo lavoro e la rende più vulnerabile. Immaginati poi sotto il sole, con i bagni ripetuti e il cloro delle piscine.
Per evitare dermatiti e allergie varie, abbronzati sempre in modo graduale e non esporti mai nelle ore centrali
del giorno. Scegli solari ipoallergenici e non comedogenici, meglio se privi di lanolina, parabeni,
glicolpropilene e profumi. Perfetti i doposole all'aloe per un'immediata sensazione di freschezza. L'alternativa
prêt-à-porter, invece, è lo spray all'acqua termale. 1. Ultra Light Daily UV Defense SPF 50, Kiehl's ( € 31). 2.
Expert Sun SPF 50, Shiseido ( € 38,50). 3. Silk Hydration Face SPF 30, Hawaiian Tropic ( € 12,99). 4. Face
SPF 50+, Ultrasun (kit € 38,50 su qvc.it). 5. Sublime Sun SPF 30, L'Oréal Paris ( € 14,90). 6. Stick Viso e
Corpo SPF 50+, Mediterranea ( € 6,50). Una pelle abbronzata, MA NUTRITA E IDRATATA Anche se il tuo
fototipo è a prova di scottature, ricorda che la pelle ha una memoria da elefante: anche dopo anni ti ripaga
con macchie, rughe e ispessimenti. In più, certe zone sono vulnerabili, quindi se adori prendere il sole in
topless, e magari non solo quello, sappi che i rischi aumentano in modo esponenziale. Metti la protezione in
camera, mezz'ora prima di esporti, non massaggiare la crema e lasciane uno strato visibile. Riapplicala ogni
ora e usa stick total screen su seno, collo e inguine. La sera fai degli impacchi con farina d'avena, aceto di
mele, bicarbonato di sodio e sale in parti uguali. 1. Crema Viso Abbronzante Protezione Attiva SPF 50+,
Collistar ( € 30,50). 2. Sunific Latte Spray Iridescente SPF 30, Lierac (in farmacia € 27,50). 3. Super Spray
SPF 30, Pupa ( € 17,90). 4. Anthelios XL SPF 50, La Roche-Posay (in farmacia € 18,90). 5. Milk Lotion Spray
SPF 50+, Clarins ( € 27). Piercing su viso e corpo? Occhio, sotto il sole si surriscaldano. Se vuoi evitare il
marchio a fuoco, toglili prima del lettino on the beach. OTO ANTOINE VERGLAS/HMI. STILL LIFE DI
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Effetti Speciali
22/06/2015
Pag. 155 N.7 - luglio 2015
diffusione:188035
tiratura:240474
TIP(A) DA SPIAGGIA
Quando fa caldo, aumenta il rischio di fastidi laggiù. Segui queste semplici regole e ti assicuri benessere per
24/h
Francesca Soccorsi
IN SPIAGGIA TUFFATI... SOTTO LA DOCCIA Sole, mare, nuotate: la sintesi perfetta del benessere estivo,
ma non per la tua sfera intima. La sabbia può irritare i genitali esterni e, poi, ci si mette anche l'acqua di mare
che è sì antinfiammatoria, (quindi fa bene all'ecosistema vaginale), ma spesso ha concentrazioni elevate di
virus e batteri: dopo il bagno, fai una doccia con acqua dolce e indossa un costume asciutto. Stessa cosa se
vai in piscina, perché il cloro è antibatterico, però può disidratare le mucose. I bordi delle vasche, poi,
pullulano di germi, così come panche e sdraio: usa sempre un asciugamano per sederti. SE IL PROBLEMA È
L'ODORE In commercio trovi detergenti intimi che aiutano a ripristinare il pH naturale della vagina. Evita i
deodoranti: possono causare irritazioni. Se, però, il fastidio continua, ti conviene fare un pap-test: potrebbe
trattarsi di una vaginosi da Gardnerella. In questo caso, devi ricorrere ai farmaci. TIENI LONTANO LE
IRRITAZIONI Col calore diminuisce la capacità delle mucose di difendersi dalle aggressioni esterne. Per
questo può succedere di avvertire bruciore senza che ci sia un'infezione. Qualche impacco con succo di aloe
basta a calmarlo. Poi, metti esternamente una crema a base di calendula. Per lavarti, usa un detergente
intimo protettivo, emolliente e rinfrescante, con estratti di hamamelis. METTI KO GERMI E BATTERI Quando
fa caldo, anche laggiù il microclima è ideale per la proliferazione dei batteri. Così basta poco per ritrovarsi alle
prese con fastidiose vaginiti, come quelle da Trichomonas. Se hai prurito e perdite diverse dal solito, fai un
pap-test. Nel frattempo, lavati con un sapone intimo antibatterico a base di timo e salvia. A volte il problema
può dipendere dal passaggio di germi intestinali nella vagina, quindi, oltre a curarti, devi ripristinare la corretta
funzionalità intestinale: punta sugli alimenti ricchi di fibre e assumi probiotici. SCACCO MATTO ALLA
CANDIDA Colpisce almeno una volta nella vita il 75% delle donne, con picchi proprio in estate, perché il
fungo responsabile, la Candida Albicans, che risiede normalmente nel nostro intestino, può provocare
infezioni vaginali soprattutto in presenza di clima caldo-umido. Per prevenirla, usa un detergente intimo acido
ed evita le lavande interne, che riducono le secrezioni. Se, invece, sospetti di averla, ti serve un pap-test.
Spesso solo i farmaci (antimicotici a base di fenticonazolo, clotrimazolo, econazolo o itraconazolo) sono in
grado di assicurare una guarigione completa (il tuo fidanzato deve seguire la stessa terapia anche in assenza
di sintomi per evitare l'effetto ping-pong), ma puoi aiutarti con un detergente all'avena, che dà sollievo al
prurito e ostacola la proliferazione del fungo. Poi diminuisci il consumo di zuccheri e prediligi cibi che
ripristinano la flora batterica (frutta, verdura e yogurt). Infine, prendi un integratore di lattobacilli. DOPO UN
RAPPORTO, VAI DI DETERGENTE risalita dei batteri nella vagina. Scegli un olio detergente a base di
pantenolo e aloe, decongestionante. Poi asciugati bene, in modo da evitare che le parti intime restino umide.
Puoi anche usare una crema idratante con acido glicirretico, che riduce gli arrossamenti. HAI IL CICLO?
RADDOPPIA LE ATTENZIONI Punta su un sapone dal pH simile a quello delle mucose (4-4,5) e lavati più
volte al giorno, perché il binomio sangue-caldo favorisce le infezioni. Cambia spesso gli assorbenti e, se usi
quelli esterni, opta per materiali naturali, come garza e cotone (in farmacia). OTO
TRUNKARCHIVE/CONTRASTO E SE VUOI UN AIUTO IN PIÙ... PRATICHI SPORT E SUDI MOLTO?
L'IDEALE È UN DETERGENTE CHE CONTRASTI I CATTIVI ODORI E CHE REGALI FRESCHEZZA, COME
LACTACYD FRESH O INTIMAID FORMULA FRESCA CON MENTOLO . SE INVECE HAI UNA PELLE
PARTICOLARMENTE SENSIBILE, PUOI SCEGLIERE PRODOTTI LENITIVI CHE CONTENGANO
CAMOMILLA O CALENDULA, COME LADY EPID O TANTUM ROSA LENITIVA SPRAY INTIMO .
Foto: SABBIA E SALE? A ME FANNO UN BAFFO!
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 22/06/2015
44
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Ginecologia
PROFESSIONI
2 articoli
22/06/2015
Pag. 21 N.23 - 22 giugno 2015
diffusione:581000
CHIUSI I CONTI 2014 C O N RICAVI A PIÙ 1% MENTRE IL MERCATO ERA ANCORA IN CALO. IL
GRUPPO HA IN CANTIERE INVESTIMENTI PER 750 MILIONI DI QUI AL 2017. QUATTRO NUOVI STORE
IN PROGRAMMA
Stefania Aoi
Milano Investimenti per 750 milioni in tre anni per ampliare e ristrutturare la rete vendita e crescere in
produttività. Sono questi i progetti da qui al 2017 di Conad, possibili grazie ai risultati del gruppo: un giro
d'affari che nel 2014 ha raggiunto gli 11,7 miliardi di euro, in crescita dell'1% rispetto all'anno prima, e più in
generale a un decennio positivo, quello tra il 2005 e il 2014, nel quale i ricavi sono lievitati del 57,7%, e la
quota di mercato si è assestata intorno ali' 11,7%. Forte nei numeri e incoraggiata dai segnali di ripresa del
mercato, Conad così gioca al rilancio. Quattro nuovi store sono già in programma nelle grandi stazioni, grazie
all'accordo sottoscritto con Ferrovie dello Stato. Punti vendita che vanno ad aggiungersi a una rete di oltre
3mila negozi. Conad punta poi a rafforzarsi nei prodotti con il suo marchio che hanno mantenuto tassi di
crescita costanti, con fatturati nel 2014 a 2,55 miliardi di euro (+3,9% rispetto al 2013). Il gruppo vuole poi
continuare a sostenere l'agroalimentare regionale di qualità: già lo scorso anno sono stati sottoscritti accordi
con 6.232 piccoli e medi fornitori locali per un fatturato di 3,2 miliardi di euro. "Una famiglia su tre ci accorda
fiducia perché abbiamo qualità, prezzi convenient i e privilegiamo il rapporto con i produttori locali", spiega
l'ad di Conad Francesco Pugliese. Solo nel 2014, con i consumi nazionali in calo dell' 1%, il consorzio ha
generato 674 milioni di risparmio per i clienti nel largo consumo confezionato. Strategia perseguita anche con
le campagne di promozioni, con i suoi 28 distributori di carburanti e le 82 parafarmacie. Questa è la strada
che il gruppo vuole continuare a seguire, beneficiando del clima di ripresa. Nel primo trimestre 2015, cala di 3
punti percentuali il numero delle famiglie in difficoltà. Ritornano i consumi al bar,, la perdita di valore del
carrello sembra essersi arrestata. Le vendite nella grande distribuzione, per la prima volta dopo tre anni di
contrazione, crescono dell'I,9% (secondo le rilevazioni della Nielsen). "Inoltre il calo del prezzo del barile di
greggio, la maggiore propensione delle banche a concedere credito e il cambio favorevole dell'euro sul
dollaro sono occasioni per agganciare la ripresa. - commenta Pugliese - Al Paese mancano però un vero
piano economico e una più contenuta pressione fiscale, che potrebbe aiutare le imprese".
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 22/06/2015
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Conad sente la ripresa e accelera sulle nuove iniziative
22/06/2015
Pag. 26 N.23 - 22 giugno 2015
diffusione:581000
KATIA SOUDRAY E IL NUOVO CEO DI SYZAM
Sibilla Di Palma
Il consiglio di amministrazione di ThalesAlenia Space Italia annunciala nomina di Donato Amoroso come
nuovo amministratore delegato. Nato a Chieti, 56anni, Amoroso proviene da Alenia Aermacchi, azienda del
gruppo Finmeccanica dove ha ricoperto, tra le altre, la carica di direttore generale . programmi Boeing. Katia
Coudray è il nuovo ceo di SyzAsset Management, divisione del gruppo bancario svizzero che gestisce ifondi
Oyster. In precedenza, Coudray ha lavorato per dieci anni presso l'Union Bancaire Privée (Ubp) a Ginevra,
dove è stata membro del comitato esecutivo asset management. Giorgio Bruno è il nuovo presidente del
Gruppo Conto Terzi di Farmindustria (che riunisce le aziende farmaceutiche operanti in questo settore).
Laureato in chimica e tecnologia farmaceutiche, 61 anni, Bruno è attualmente ceo di Biologici Italia
Laboratories e direttore generale di Recipharm Italia. Il consiglio direttivo dell'Andai (Associazione nazionale
che riunisce i direttori amministrativi e finanziari) ha rinnovato il proprio boardper il triennio 2015 - 2017.
Fausto Cosi è stato confermato alla presidenza, così come sono stati riconfermati i due vice presidenti
Massimo Campioli e Roberto Mannozzi. Massimo Proverbio ha assunto il ruolo di Accenture senior managing
director banking Eala (Europa, Africa, America Latina. Proverbio, 57 anni, è entrato nella società di
consulenza nel 1988 ricoprendo diversi ruoli nei financial services, in Italia e ali'estero. Club Med annuncia la
nomina di Eric Georges come nuovo managing director sales & marketing South Europe. Con sede a Milano,
Georges coordinerai mercati di Italia, Turchia, Spagna e Portogallo. Georges è entrato in Club Med nel 1981
ricoprendo diversi ruoli all'interno dei villaggi e della direzione centrale. Banca Patrimoni Sella & C. annuncia
l'ingresso di Ferdinando Buonaccorsi come chief manager dell'Area Centro Nord (che comprende la Toscana,
l'Emilia Romagna e il Triveneto). Classe 1959, Buonaccorsi arriva da Banca Monte dei Paschi di Siena dove
ha ricoperto il ruolo di generai manager nella rete di promozione finanziaria. Francesca Campanelli aapproda
nel debt team italiano di Muzinich & Co., società di asset management specializzata nel corporate credit e
negli high yield. Campanelli è stata senior sales di BlackRock Italia e ha maturato una lunga esperienza come
porifolio manager in Allianz Global Investors. Nuovo ingresso in Prelios Agency: Antonio Chiatellino è stato
nominato head of capitai market & institutional leasing. Chiatellino proviene da Banca Esperia dove è stato
responsabile redi estate all'interno della divisione corporate & real estate; in precedenza, ha lavorato in
Cushman & Wakefield come senior negotiator nella divisione di office leasing.
Foto: Qui sopra, Katia Coudray (1), nuovo ceo di SyzAsset Managament e Massimo Proverbio (2) senior
managing director Eala di Accenture
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 22/06/2015
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