RUSSO: invito i miei concittadini ad avere fiducia
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RUSSO: invito i miei concittadini ad avere fiducia
n. 17 15-09-2011 PUBBLICITÀ NON SUPERIORE AL 40% A www.teleibs.it I P O C GIO G A O M live 1999 DIRETTO DA PIERA PIPITONE Periodico quindicinale di Opinione - Politica - Cultura - Sport - Cronaca Abele Ajello parte il bando per i lavori RUSSO: invito i miei concittadini ad avere fiducia Francesco Mezzapelle - Piera Pipitone MAZARA DEL VALLO L’editoriale di Piera pipitone A PAG. 5 CAMPOBELLO DI MAZARA SALEMI I vandali a torretta granitola Il pomo della discordia in contrada San Ciro Continua la ricerca di Denise Pipitone A PAG. 3 di Vito Marino di P. P. A PAG. 8 A PAG. 9 /¶ Q 0$=$5$'(/9$//29LD6DOHPL7HO 75$3$1,9LD&DUOR0HVVLQD=RQD,QGXVWULDOH7HO 0$56$/$9LD0D]DUD7HO L’ n. 17 15-09-2011 L’editoriale 3 di Piera Pipitone www.teleibs.it Continua la ricerca di Denise Pipitone A sette anni dalla sua scomparsa continua la battaglia di Piera Maggio nell’estenuante ricerca di sua figlia Denise. Aveva 4 anni, la piccola Denise, quando fu rapita il primo settembre 2004 mentre giocava davanti casa; pochi attimi e di lei nessuna traccia da allora. Piera Maggio ha subito indicato come possibili colpevoli Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, e sua madre Anna Corona, ex moglie del padre naturale della piccola. Le indagini, quindi, si sono direzionate in questo senso ed è infatti presso la stazione di Polizia di Mazara del Vallo che, grazie ad una cimice nascosta, si è potuto intercettare una conversazione fra le due in cui si capisce chiaramente che la signora Corona chiede alla figlia se lei è collusa con la scomparsa di Denise e la risposta della ragazza è la frase divenuta celebre in tutte le trasmissioni televisive “a casa ci la purtai”, che secondo gli inquirenti è inequivocabilmente riferita a Denise Pipitone. Proprio questa frase è stata accettata come prova a carico dell’imputata Jessica Pulizzi solo dopo sei anni, durante il corso del processo che la vede accusata della scomparsa di Denise. “Da mamma – afferma Piera Maggio ai nostri microfoni - non posso che essere rammaricata che si sia arrivati a questa conclusione dopo 6 anni dalla scomparsa di mia figlia. Sono consapevole, però, che dal punto di vista processuale questi sono i tempi burocratici purtroppo, questa è la lentezza della giustizia. Questa frase la Jessica l’ha pronunciata all’interno del PS di Mazara qualche giorno dopo la scomparsa di Denise. L’argomento della discussione era Denise e parlando con la madre ha sussurrato “a casa ci la purtai” che in dialetto vuol dire “io l’ho portata a casa”. Oggi finalmente quella frase diventa elemento di prova. Una frase che all’epoca si è cercato di far passare come inesistente. L’ama- rezza di questo processo è che ha avuto inizio dopo 6 anni dalla scomparsa di mia figlia, e che siamo davanti al primo processo in Italia per sequestro di minorenne in cui il mi- Piera Maggio norenne non è presente. Oggi purtroppo io ancora non ho né Denise fra le mie braccia, né la verità e una lentezza burocratica inverosimile. Mi auguro che tutto questo iter possa diventare sempre più celere, i risultati si potrebbero ottenere in meno tempo, capisco anche l’esigenza di chi lavora e li comprendo però spero che qualcuno cominci a comprendere anche me, la mia sopportazione dal non avere ancora ottenuto giustizia, io non voglio vendetta… l’ho sempre detto, io voglio solo riabbracciare mia figlia, sapere dov’è Denise, dove l’hanno portata. Chi sappia che parli. Fin’ora ho precorso una strada di dolore e angoscia”. Il cammino della mamma coraggio, così è stata definita più volte Piera Maggio, in questi 7 anni è stato lungo e travagliato, non si mai persa d’animo e ha continuato la sua battaglia. Tant’è che sono state approvate ben 2 leggi, volute fortemente da lei, riguardante il sequestro di minorenni. Quali sono le loro caratteristiche e quali difficoltà ha incontrato? “Questa è una mia piccola soddisfazione personale. – sottolinea Piera Maggio - Ho attraversato momenti difficili ma ho cercato al contempo di essere di aiuto per gli altri che si trovano nella mia stessa situazione. Sono tanti i bambini scomparsi in Italia e non solo in Italia, e tutte le problematiche che sto attraversando io le hanno incontrate anche tutte quelle famiglie che si sono ritrovate nella mia condizione. Trovatami in questa situazione mi sono resa conto che in Italia non esisteva nessuna legge specifica per il sequestro di minori, ma solo una legge generica per il sequestro di persona senza scopo di estorsione, una legge che non teneva conto del danno psicologico che subisce il bambino, un trauma molto più acuto rispetto a quello che può Denise Pipitone e Gessica Pulizzi avere una persona adulta. A livello psicologico viene uccisa l’identità del bambino, viene strappato agli affetti familiari. Lo stravolgono. Quindi proprio per colmare questo vuoto giudiziario sono state elaborate le linee guida per due leggi importanti riguardanti i minori con lo studio legale Giacomo Frazzitta, ma anche con la sensibilità della On. Mannucci, dopo che mi incatenai nella Piazza del Quirinale nel settimo compleanno di mia figlia, proprio per attirare l’attenzione su questo tema. Finalmente tramite una collaborazione congiunta e tramite questo mio movimento sono state approvate 2 leggi che sono: 1) la 605 comma 3, sequestro di minori nuova figura di reato; 2) la 574 bis, sottrazione di minore. Per quanto riguarda la prima e quindi il sequestro di minorenni, non solo aggrava la situazione di chi commette il reato ma addirittura giova alla posizione di chi si distanzia dal reato stesso collaborando con gli inquirenti, e aiutandoli a far ritrovare il minore, e questo è un appello che voglio lanciare a coloro che sono accusati o chi è coinvolto in un reato di questo genere poiché se fa in modo che il minore venga ritrovato ci sono degli sconti di pena. La sottrazione di minore si riscontra soprattutto in matrimoni misti, spesso accade infatti che uno dei genitori sottrae il minore all’altro genitore portandolo all’estero, adesso non è più solo querela di parte ma diventa procedura d’ufficio con mandato di cattura internazionale; è anche importante dire che il sequestro di minorenni non deve durare per forza un determinato periodo per essere definito sequestro, può bastare un’ora, dieci minuti in cui il bambino viene sottratto alla famiglia, infatti questa legge viene applicata anche al pedofilo”. Grande la forza d’animo di questa donna che ha trovato in se il coraggio di non arrendersi, un coraggio scaturito dalla volontà profonda di riabbracciare la propria figlia e la paura altrettanto profonda che la propria figlia non la riconosca. Iniziata la raccolta firme per il referendum anti “porcellum” Via alla raccolta di firme per tre nuovi referendum elettorali. L’obiettivo dei tre nuovi quesiti presentati dal neocostituito Comitato promotore con lo slogan “Io firmo. Riprendiamoci il voto” è quello di eliminare il cosiddetto “Porcellum”, la legge elettorale attuale studiata dalla mente di Roberto Calderoli. L’attuale sistema elettorale prevede infatti liste bloccate che impediscono ai cittadini di scegliere i candidati da mandare in Parlamento. I referendari vogliono poi cancellare il premio di maggioranza e l’indicazione del candidato premier e fissare una soglia di sbarramento unica al 4%. Per firmare ci si deve recare nell’ufficio elettorale del proprio comune. Direttore Responsabile Piera Pipitone - Direttore Editoriale Antonio Pipitone - Editore IBS s.r.l. - Stampa, grafica e impaginazione IBS s.r.l. - Registrazione al Tribunale di Marsala n.191 Redazione: Corso Umberto I, 108 - Mazara del Vallo Tel./Fax 0923 940690 - e-mail: [email protected] - www.teleibs.it /¶ Q &RQFHVVLRQDULD5HQDXOWH'DFLDSHUOD3URYLQFLDGL7UDSDQL 9LD/R]DQR0D]DUDGHO9DOOR7HO 9LD&DUOR0HVVLQD=RQD,QGXVWULDOH7UDSDQL7HO 9LD0D]DUD0DUVDOD±7HO L’ n. 17 15-09-2011 5 MAZARA DEL VALLO Abele Ajello parte il bando per i lavori RUSSO: invito i miei concittadini ad avere fiducia H a avuto luogo martedì 13 settembre la discussa conferenza stampa organizzata dall’ASP, all’interno della quale si è discusso del futuro dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo. Incontro blindato e riservato solo ai giornalisti accreditati, tanto che persino uomini politici della città sono stati tenuti fuori dall’auditorium dell’Abele Ajello, consiglieri comunali e provinciali ma anche assessori provinciali; davanti le porte dell’auditorium forze dell’ordine e guardie del corpo che tenevano sotto controllo gli animi di tutti coloro che volevano assistere e intervenire alla conferenza stampa e che, evidentemente, erano risentiti dalla decisione di non farli entrare. “L’ospedale Ajello andava chiuso già nel 2010 ma siamo riusciti ad evitare ciò assicurando inoltre il finanziamento di 32 milioni di euro per la sua ristrutturazione. I reparti trasferiti a Marsala e Castelvetrano, una volta terminati i lavori torneranno a Mazara. I lavori per la nuova Area di Emergenza-Urgenza inizieranno il 22 settembre e termi- neranno entro fine anno”. E’ questo quanto ribadito nella conferenza dal direttore generale dell’Asp Trapani Fabrizio De Nicola e dall’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, e da alcuni tecnici regionali e dell’Asp. Sulla questione è intervenuto il sindaco Nicola Cristaldi il quale, attraverso un comunicato, ha affermato: “trovo grave ed offensivo per la nostra Città tenere una conferenza stampa impedendo ai Consiglieri Comunali della Città di assistere. Un comportamento –ha aggiunto Cristaldi- che dimostra come ci sia una sorta di paura da parte dei responsabili della Sanità provinciale a rendere nota ogni cosa che c’è intorno alla chiusura ed al progetto di ristrutturazione dell’ospedale. Non mi sorprende che il tutto sia avallato dall’assessore regionale alla Sanità in perfetta coerenza col suo modo di intende- entro il 31 dicembre 2013. L’ing. Francesco Costa dell’Asp ha parlato del bando di gara che dovrebbe essere emanato entro pochi giorni secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e che riguarderà anche la durata dei lavori e la garanzia qualitativa di essi in termini di messa in sicurezza dell’impianto e di risparmio energetico. Il direttore sanitario, la dott.ssa Maria Concetta Martorana ha parlato del crono programma del trasferimento a Marsala e Castelvetrano dei reparti, già iniziato. Russo e De Nicola hanno spiegato che la priorità conre la trasparenza in politica”. Si agcessa a Marsala (vedi anche il caso giunge anche il malcontento del della discussa Cardiologia) è dipePres. del Cons. Marino che a tal prosa dal fatto che l’ospedale di Castelposito ha affermato “è in consiglio vetrano presenta limiti secondo le comunale che De Nicola deve dare norme antincendio ma hanno assidelucidazioni alla collettività, confroncurato la piena autandosi con i vari tonomia dei medirappresentanti del ci mazaresi e il popolo>>. Affermaloro ritorno a Mazazioni scaturite dalra ultimati i lavori l’annuncio di Rusdell’Ajello. so e De Nicola di Infine è stata data non partecipare al assicurazione circonsiglio comunaca la partenza, le aperto che si terdopo la sentenza rà giovedì 15, per sul ricorso, dei laaltri impegni istituvori per la creaziozionali presi in prene dell’Area di cedenza. Tornando Emergenza presalla conferenza, la so l’immobile di dott.ssa Duilia Marvia Livorno vicino tellucci, funzionario Nicola Cristaldi all’Ajello e i cui ladell’Assessorato Sindaco di Mazara del Vallo vori costeranno regionale ha illucirca 400.000 euro e dovranno esstrato l’iter del finanziamento di 32 sere completati entro fine anno. milioni di euro attraverso i fondi certi Francesco Mezzapelle del Po-Fers 2007-2013 che prevePiera Pipitone dono la fine dei lavori dell’ospedale L’ n. 17 15-09-2011 6 MAZARA DEL VALLO Mazara del fallo Saccottelli e altri due feriti sulla lapide per i morti di Nassirya di Alessandro Accardo Palumbo E rano a Nassirya quel 12 novembre 2003, quando due automezzi imbottiti di esplosivo si sono lanciati contro la base Maestrale uccidendo 19 Carabinieri italiani. Il maresciallo Riccardo Saccotelli, il brigadiere Cosimo Visconti e l’appuntato Antonio Altavilla, in quell’attentato, sono rimasti gravemente feriti. Ma ora, superati lo choc e i problemi di salute, stanno bene. Peccato che, per il comune di Mazara del Vallo, i loro nomi risultino tra «i caduti per la patria». TRE NOMI SBAGLIATI. Ebbene sì, succede anche questo, nell’Italia degli strafalcioni e della superficialità. L’amministrazione della città siciliana, in provincia di Trapani, ha affisso una lapide commemorativa su uno dei palazzi più in vista del Comune nel piazzale nominato proprio largo vittime di Nassirya, a due passi dal frequentatissimo lungomare. «Ai caduti di Nassirya la comunità mazarese, in memoria di», è ciò che si legge nell’introduzione del pannello in ceramica, datato 19 febbraio 2010. Ma i nomi dei caduti segnalati non sono 19, bensì 22. Tra questi, come si vede nella foto, figurano anche quelli di Saccottelli, Visconti e Altavilla. OTTO ANNI E NESSUNA VERIFICA. La gaffe è opera di un’amministrazione guidata dal sindaco e deputato nazionale del Popolo della libertà (Pdl), Nicola Cristaldi. Che, cercato daLettera43.it, si è negato. Una svista, quella di Mazara, resa ancora più grave dal fatto che proprio la Sicilia, più di tutte le altre regioni, ha pianto per quell’eccidio. Ben sei vittime, infatti, provengono dall’isola. Il commento di Saccottelli: «Almeno qualcuno mi ha ricordato» «Trovo la lapide molto funny (divertentendr.), uno scherzo divertente del destino», ha detto a Lettera43.it Riccardo Saccottelli, pugliese che ora si è trasferito a New York, «l’errore è di certo sgradevole ma non per me. Forse ci saranno rimasti male soprattutto gli orgogliosi familiari dei defunti eroi. Visto che, secondo una delle vedove, io ‘non merito di vivere’». Più che nei confronti di Mazara, Saccottelli è polemico verso il Paese, che pare averlo abbandonato: «Se fosse per me premierei la città, unica in Italia ad avermi ricordato. Ho molti amici tra i Carabinieri siciliani e mi sono divertito a segnalare loro la svista. Per quel che mi riguarda, è quasi divertente: un giorno mi piacerebbe visitare Mazara e trovare ancora il mio nome». Non pensa che il comune debba scusarsi con i sopravvissuti erroneamente inseriti tre le vittime? «Un piccolo biglietto ad Al- tavilla e Visconti forse sarebbe opportuno. Ma a me fa piacere che il mio nome resti li dov’è, tra i miei amici e nell’unica città che - a modo suo - ha voluto ricordarmi». CONTRO I FALSI EROI. La scoperta della gaffe è opera di un conoscen- te di Riccardo Saccotelli, uno dei sopravvissuti alla strage che durante una visita in città si è accorto della svista e ne ha dato comunicazione al blog Mazaraonline.it. «Vorrei farvi sapere che forse per uno sgradevole errore l’Italia da quattro soldi si è ricordata che oltre ai deceduti ci sono stati anche feriti con pari dignità. La mia vita - ne sono certo - vale almeno quanto quella di qualsiasi ragazzo che è deceduto nella strage. Mentre la vita di chi è morto dormendo o facendo colazione o scrivendo mail al computer non vale nessun eroismo», ha scritto polemicamente Saccottelli in un post sul blog. NESSUNA NOSTALGIA DELL’ITALIA. E a Lettera43.it ha sfogato la sua rabbia: «Ho rischiato la mia vita, lì, con i miei amici di guardia Andrea, Daniele e Ivan. E loro sono morti. Ma anche io ho perso la mia vita, tutto. Sono andato negli Stati Uniti per imparare l’inglese e non voglio tornare in patria mai più. Certo, non vivrei qui, ma qualsiasi posto è meglio dell’Italia e degli italiani. Non sapere che cosa succede nel mio Paese mi fa stare bene: mi rattristo solo quando sento di altri ragazzi morti, preferirei non saperlo». Successo per “Arte tra i Vicoli” G rande successo di pubblico per la manifestazione “Arte tra i vicoli” organizzata dalla Cooperativa Sociale Onlus “Vivere Con” e dalla sezione locale della Fidapa con il patrocinio del Comune di Mazara del Vallo che si è svolta nelle serate del 10 e 11 settembre, presso il vicolo del centro storico riqualificato ed intitolato <Largo Mahdia>. La manifestazione è stata presentata dal regista teatrale Piero Indelicato. Il presidente della Cooperativa “Vivere Con”, il dott. Giuseppe Sieli ha illustrato l’iniziativa che ha visto l’esposizione di opere di undici artisti locali (Alice Pomilia, Clara Giacalone, Domenica Pipitone, Fabio Accardo Palumbo, Flavio Leone, Giacomo Cuttone, Nicolò Quinci, Irene Mon- 1000 euro ai nuovi nati Scadrà il 15 settembre il termine di presentazione delle istanze per l’ottenimento del bonus di Euro 1.000,00 riservato ai nuclei familiari meno abbienti, per i nuovi nati dell’anno 2011. Tra i requisiti richiesti la certificazione Isee inferiore ad Euro 5.000,00. Criteri e modalità sono scaricabili dal sito internet comunale www.comune.mazara-del-vallo.tp.it terosso, Roswitha Schultz, Sabina Giubilato e Salvino Catania) i quali hanno gentilmente concesso alcune delle loro Fidapa, la dott.ssa Mariella Misuraca e to inoltre dedicato un momento di riflesdella dott.ssa Angelita Marino nella quasione in memoria delle vittime della stralità di foundraiser dello stesso progetto, ge di New York in occasione del decenper la creazione di una Compagnia stanale dell’attentato terroristico alle Torri Gebile di Teatro formata da ragazzi disagiamelle; la dott.ssa Stefania Marascia ha ti. A far visita alla mostra è intervenuto il letto una testimonianza di uno dei sosindaco Nicola Cristaldi che ha accompravvissuti all’attentato. Le due serate pagnato due ministri e funzionari del nuosono state arricchite da momenti musivo governo tunisino in visita in città. Ad cali offerti dalla band di Nicola Ferro e inaugurare la mostra è intervenuto l’asdalla Capofeto Blues Band. sessore comunale al Commercio ed Attività Produttive, Franco Ditta. Ad Muore Vito Bruno reduce battaglia El Alamein opere da vendere attraverso un’asta di inizio serata vi è stata la benedizio«Dopo tanti anni ci sono ritornabeneficenza. Alla fine sono stati raccolti ne da parte del vicario della Diocesi to, ho camminato ancora su circa 1.100 euro che andranno a favore di Mazara, nonché parroco della quella terra per confondere i ridel progetto promosso dai soci della CoChiesa di Cristo Re, don Giacinto cordi e le lacrime con la sabbia operativa Onlus “Vivere Con”, con la colLeone. infuocata ad onorare quella parlaborazione della presidente della locale Nella serata del 11 settembre è state di me che è rimasta con quei soldati». Così Vito Bruno nel 2001 raccontava il suo ritorno nei luoghi della triste e famosa battaglia di El Alamein del 1942 Un esemplare della famialla quale aveva preso parte a 19 anni come piloglia degli squalidi si è ta carrista. Vito Bruno aveva 88 anni e si è spenarenato sabato 10 settemto l’altra notte all’ospedale Abele Ajello dove si era bre presso il litorale rocrecato dopo aver accusato un malore improvvicioso di Bocca Arena. A so. Vito Bruno era uno degli ultimi reduci della scoprirlo sono stati alcustorica battaglia nel deserto. Dopo l’esperienza militare, si era arruolato nella Polizia di Stato e si ni residenti della zona che era congedato con il grado di ispettore capo. stavano facendo il bagno Aveva svolto servizio a Vercelli e, tornanto a in una delle caratteristiche Mazara dopo il pensionamento, si era dedicato a calette. Immediatamente mantenere vivo il ricordo per i caduti di El Alamein, è stata avvertita la locale Capitaneria di Porto che è intervenuta con anche con alcune pubblicazioni di interessante un gommone. Gli uomini della Guardia Costiera hanno così appuvalore storico, quale «El Alamein: il deserto di glorato che lo squalo era già in stato di decomposizione, deceduto da ria» e ai quali era riuscito a far intitolare una straqualche giorno in acqua forse a seguito dell’impatto con un da. Vito Bruno se ne è andato cinque mesi dopo motopesca, o forse finito in una delle reti gettate al largo della costa. il fratello Pino, personaggio storico del calcio Sul posto sono intervenuti anche degli studiosi del locale Iamc-Cnr mazarese. Con Vito Bruno, uno degli ultimi per effettuare dei rilievi. Molti i cittadini curiosi che transitavano nella depositari della verità sulla disfatta del deserto Sp38 Mazara- Torretta Granitola si sono fermati per ammirare l’esemdella Seconda Guerra mondiale, se ne è andato plare, di circa 2 metri, la cui tipologia è ancora da accertare. Interveanche un pezzo di storia della città. In vita l’ispetnuta anche la Polizia Municipale, mentre al Comune è toccato ritore capo aveva ricevuto riconoscimenti ed onori muovere e conferire in discarica la carcassa dello squalo. in ogni parte d’Italia per le sue gesta e per l’umaniFrancesco Mezzapelle tà che sapeva trasmettere. Squalo a Quarara n. 17 15-09-2011 7 L’ “I Am Bad” vince la Satiro Cup 2011 L’ imbarcazione “I Am Bad” del Circolo Velico Mazara Joshua e condotta dallo skipper palermitano Maurizio D’Amico ha vinto la VI edizione della “Satiro Cup”, trofeo velico d’altura, organizzato dal Circolo Velico Mazara Joshua, che dal 9 al 11settembre si è svolto nelle acque del golfo di Mazara del Vallo. La manifestazione, già inserita nel calendario ufficiale della Federazione Italiana Vela, è stata promossa dalla Provincia Regionale di Trapani e dall’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana. Sono state complessivamente cinque le regate disputate nella tre gior- ni che ha visto le sedici imbarcazioni a vela partecipanti ospitate all’interno del porto mazarese presso l’approdo turistico Adina, base logistica della manifestazione, e nel cantiere Enea Yacth Service. L’ultima giornata ha visto “I Am Bad” vincere le due regate con un bel vantaggio sulle avversarie, sulla sua scia solo lo yacht “Aurora”, detentrice del trofeo “Florio” e condotta da Giovanni Calandrino, che però per il suo alto “rating” ha “pagato” ai fini della classifica finale concludendo al quinto posto. Questa la classifica finale della categoria “Orc”stilata dal comitato di regata (presieduto da Ermanno Basile e composto da Nicola Tartamella, Fausto Garuccio e Patrizia Contrino). Al primo posto “I Am Bad”. Secondo posto per lo yacht “Squalo bianco” di Catania condotta dello skipper Alberto Costa. Terzo posto per “Jules et Jim 2” dell’armatore di Palermo Salvatore Brucato. Quarto posto per “Trentotto d’oro” (Cesenatico). Quinto posto per “Aurora. Sesto posto per “Mago Blu” di Palermo. Settimo posto per “Sciù” del marsalese Raffaele Bambina, detentrice del trofeo “Satiro Cup 2010. Ottavo posto per “Ninho” del marsalese Peppe Fornich. Seguono in classifica: “Dieci e lode” di Sciacca ed “Esmeralda” del mazarese Giuseppe Rifiorito. Così un altro trofeo si aggiunge nel palmares del nuovo yacht “I Am Bad”, progettato dallo studio palermitano Albeggiani & Inzirillo, già vincitrice del Trofeo Terramare nella regata Mazara- Sidi Bou Said, della “Rotta delle Tonnare” e, soprattutto. classificato come primo yacht siciliano al recente Mondiale “Orc” svolto a Cres (Croazia) conquistando un prestigioso 13° posto su 125 imbarcazioni partecipanti. Per la categoria “diporto” ha vinto “Jour de Mai” dello skipper Nicola Castelli. A seguire: “Donna Rosa”, “Cayo Coco”, “Mb4”, “Altan” ed “Icod”. All’armatore Concetto Costa di “Squalo Bianco” è stato riconosciu- to il Premio “Beneteau” (dal noto cantiere francese); il premio è frutto della collaborazione fra lo Yacht Service Calandrino di Mazara del Vallo e la Columbus Yachting srl di Palermo rappresentata dal suo presidente Cristiano Lombardo. A premiare i primi tre classificati nella categoria “Orc” sono stati Nino Tranchida, rappresentante del Circolo “Adina”, il comandante della Squadriglia Navale della Guardia di Finanza, Cap. Giovanni Giacalone, e l’Assessore allo Sport della Provincia di Trapani, Vito Torrente il quale, a nome del Presidente della Provincia, Domenico Turano, si è complimentato con l’organizzazione della Satiro Cup assicurando il supporto personale e della Provincia anche nella prossima edi- zione della Satiro Cup; Torrente, considerando anche l’importante volano turistico offerto dalla manifestazione, ha auspicato il miglioramento delle condizioni del porto canale per potere ospitare più imbarcazioni partecipanti. Infine il Presidente del Circolo Velico Mazara Joshua, Giovanni Calandrino- ha ringraziato i team partecipanti, le autorità ed i diversi sponsors privati (“Bimboil”, “Cromat”, Atria-Industria Vernici”, “Enea Yachting Service”, “Dental Medical Center” “Sea Store-Sicily ”, “Audi-Essepiauto”, “Tenute MokartaVini”, “Bar Belicittà”, “Yachts Service Calandrino”) che hanno permesso l’organizzazione della Satiro Cup: “è stata un’edizione della Satiro Cup di grande qualità –ha detto CalandrinoAvremmo voluto ospitare più imbarcazioni ma le attuali condizioni del porto canale non l’hanno permesso, ma nella speranza di un intervento da parte delle autorità competenti pensiamo di potere raddoppiare il numero delle imbarcazioni partecipanti nel 2012. Sono stati tre giorni di grande vela ma anche di divertimento per i team partecipanti che hanno apprezzato i momenti ricreativi offerti grazie al grande lavoro svolto dall’organizza- zione di Assunta Carlino, Simona Ferlante e dal loro staff”. L’ n. 17 15-09-2011 8 CAMPOBELLO DI MAZARA Risponde Caravà I vandali a torretta granitola L a stagione balneare ormai volge al termine e con essa finiscono nel dimenticatoio anche i problemi mai risolti che assillano le nostre spiagge. Voglio parlare della ridente zona balneare di Torretta Granitola, posta fra Campobello e Mazara del Vallo che, malgrado l’abusivismo, il vandalismo, l’assenza delle Pubbliche Istituzioni e la deficienza di pubblici servizi, come farmacia, guardia medica, infrastrutture turistiche, resta un piccolo paradiso che tutti ci invidiano. La presenza nel territorio di due promettenti villaggi turistici, Kartibubbo e Pozzitello, e la volontà del Sindaco Caravà di operare sul settore turistico, fanno ben sperare in un prossimo sviluppo turistico di qualità. Purtroppo, in questo litorale che dal faro arriva a “Pozzitello, durante i fine settimana giungono i bagnanti occasionali provenienti da Mazara e da altri paesi limitrofi. Costoro, dopo aver fatto il bagno, cucinato in spiaggia (non succede nemmeno nel terzo mondo) ed aver mangiato e bevuto, dopo aver fatto in sostanza i loro sporchi comodi, non sentono il dovere civico di buttare i rifiuti nel cassonetto, che si trova nella strada adiacente a pochi metri di distanza, e, da cattivi cittadini ma da bravi vandali, lasciano i loro rifiuti regolarmente per terra. Si tratta di un atto d’estrema inciviltà da parte dei cittadini, ma anche d’irresponsabilità da parte del Comune di Campobello, che nulla ha fatto per risolvere il caso. E’ giusto precisare che il comune, dove è possibile, esegue periodicamente la pulitura dell’arenile con mezzi meccanici; ma in lunghi tratti, per la natura stessa del terreno, ciò è impossibile e i rifiuti restano sulla spiaggia a marcire. Dopo 25 anni che frequento questa spiaggia, finalmente, nello scorso mese di Agosto, il tratto di litorale sporco all’inverosimile, è stato ripulito manualmente alcune volte; ma, i vandali citati evidentemente non hanno capito l’atto di civiltà ed hanno fatto presto a sporcare più di prima. Occorrerebbero, pertanto, dei piccoli accorgimenti, come mettere una tabella invitando i villeggianti a rispettare la natura, collocare dei piccoli contenitori per i rifiuti da ritirare periodicamente ed inviare, anche saltuariamente, dei vigili urbani con l’obbligo di multare i bagnanti poco civili. Ad onor del vero, i vigili a Torretta si Vito Marino vedono, ma, per evitare un’insolazione, se ne stanno in piazzetta all’ombra degli alberi, o dentro il bar a discutere ed a rinfrescarsi dall’arsura estiva; basterebbe, quindi, che almeno una volta ogni tanto facessero il loro dovere. Il resto verrebbe da sé. Qui di seguito cito alcuni esempi di civiltà come termine di paragone con il nostro territorio: Alcuni anni fa, in una spiaggia della Sardegna, ho visto due vigili prendere la multa a dei bagnanti, perchè stavano soltanto mangiando un panino. In Romania, pur essendo classificata terzo mondo, in un tour di 12 giorni, non ho visto un foglio di carta per terra o portata dal vento e nessuna traccia di rifiuti o sporcizia. Nel giornale “La Repubblica” del 24/08/2009 trovo scritto a caratteri cubitali “Sbarco alla Maddalena, milanese denunciato”. E’ scoppiato un grande scandalo soltanto perchè un milanese con una jeep anfibia, proveniente dalla Corsica, è sbarcato sulla spiaggia. La nostra fascia costiera, di cui bisogna essere fieri, va amata e pubblicizzata, come uno dei luoghi più belli della splendida Italia; purtroppo qui la sporcizia fa parte della nostra cultura, e i dirigenti fanno poco o nulla per evitarla; essi non si rendono conto che i turisti, anche se affascinati dalla bellezza unica del luogo, oggi non cercano più soltanto le bellezze architettoniche, archeologiche, naturalistiche e gastronomiche, vogliono vedere il territorio pulito. Elevare il valore della propria terra non è cosa facile e non basta il recupero della memoria storica del territorio! Per conservare il paese all’altezza d’uomo occorre che nella nostra cultura la cosa pubblica sia considerata come nostra, di tutti noi cittadini. Vito Marino “ Con molto dispiacere prendo atto di transito e sosta sulla spiaggia del Faro di come spesso sia estremamente faTorretta. A garanzia sempre della tutela cile e, oserei dire, ambientale, l’Amministraziosemplicistico attribuire al ne ha inoltre provveduto ad sindaco, o all’Amministraeffettuare a proprie spese zione comunale, responinterventi di pulizia straordisabilità e conseguenze di naria delle spiagge. Inoltre, comportamenti incivili che nonostante l’esiguo numeappartengono a chi non ha ro di agenti di Polizia Municiil senso della res pubblica pale a disposizione del Coe vive i luoghi “comuni” mune, sono stati garantiti tre come se fossero “di nesturni giornalieri di vigilanza suno”. che, a differenza di quanto Al di là di questa riflessioriportato nell’articolo, hanno ne e a onor di chiarezza, portato all’elevazione di dimi preme esprimere alcuverse multe che testimoniane precisazioni di replica no l’effettiva attività prevenCiro Caravà in ordine all’articolo a firma tiva, di vigilanza e tutela del Vito Marino pubblicato sul- Sindaco di Mazara del Vallo territorio effettuata. A quela testata “L’Opinione” avente ad oggetto sto proposito, ho il dovere di comunicare la zona balneare di Torretta Granitola che, di aver anche provveduto a inviare una come ho più volte dichiarato, rappresennota al Questore e, per conoscenza, alla ta la perla del nostro Comune. Prefettura con la quale si rilevava la preIn particolare, ritengo senza carente opportuno precisare della Capitaneria di che, nonostante la Porto rispetto alle gestione e il controllo reali esigenze deldelle attività sulle le frazioni balneari spiagge sia di compenel periodo estivo. tenza di tutte le autoTutto questo ad rità di polizia, prima fra onor di chiarezza tutte la Capitaneria di e per rispondere a porto, la nostra Amquanto riportato ministrazione, nonodall’articolo di Mastante le difficoltà firino che attribuisce nanziarie, ha cercato con tutti i mezzi a “irresponsabilità al Comune di Campobello, disposizione, sia di natura normativa che che nulla ha fatto per risolvere il caso”. di natura operativa, di garantire la tutela Il Sindaco ambientale e, nello specifico, la pulizia del Ciro Caravà litorale di Torretta Granitola. In qualità di Sindaco di Campobello di Mazara, infatti, ho provveduto a emanare una serie di ordinanze che impongono il divieto di abbandono rifiuti, conferimento rifiuti al di fuori della fascia oraria prevista e al di fuori degli appositi contenitori su tutto il territorio di Campobello (quindi anche di Torretta Granitola) e, in particolare, un’ordinanza che impone il divieto di accesso, L’ n. 17 15-09-2011 9 SALEMI Il pomo della discordia in contrada San Ciro H a avuto inizio nel 2010 il calvario del dott. D’Andrea Sansone Maurizio, medico salemitano che lavora presso il pronto soccorso di Mazara del Vallo. Incredibile la sua storia, incredibili le vicissitudini che sta vivendo. È un cittadino che non è stato tutelato, un cittadino che è stato espropriato della sua abitazione solo perché una mattina delle persone hanno deciso così. Il dott. D’Andrea possiede, in contrada San Ciro a Salemi, una villa padronale denominata “Villa Sansone”, edificio che gli è stato lasciato in eredità dalla famiglia e dove ha la residenza dal 1982. Il 27 luglio 2010, però, tornando a casa ha trovato catene ai cancelli e porte forzate con serrature diverse, pensando ad uno scherzetto cambia le serra- ture. Parlando con il gestore del ristorante (signor Rizzo) a cui aveva affittato un locale dell’edificio, ha appreso che la domenica precedente una decina di persone, compresi dei bambini, si erano introdotti nel terreno antistante la villa facendo festa; sempre nella stessa giornata avevano intimato il signor Rizzo che da quel momento in poi avrebbe dovuto pagare l’affitto a loro in quanto nuovi proprietari. Dopo aver saputo questi fatti il dott. D’Andrea sporge denuncia verso ignoti, di loro l’unica cosa che si sapeva fino a quel momento è che queste persone erano palermitane, a causa dell’accento inconfondibile. Purtroppo quell’episodio è stato solo il primo, ne sono susseguiti altri e di natura anche violenta. L’otto agosto 2010 il dott. D’Andrea si è trovato faccia a faccia con questi individui, che dopo aver scavalcato il cancello iniziano un’accesa discussione. Le signore Ferrara Maria Assunta, Safina Silvana e Safina Sonia dicendosi proprietarie della villa, avvalendosi di un atto del 1870, hanno chiuso il cancello della villa con una catena e un grosso lucchetto. A questo punto il dott. D’Andrea, ha chiamato i carabinieri della stazione di Salemi che, a detta sua, non hanno preso alcun provvedimento e poiché gli animi non si placavano ha lasciato che quelle persone restassero nello spiazzale antistante la villa. A questo punto scatta la seconda denuncia ma questa volta alle tre signore citate in precedenza. Altro episodio il 22 agosto 2010. Il dott. D’Andrea recatosi alla villa trova all’interno del giardino un gruppo di dieci persone, sempre le stesse, che anche in questa occasione avevano forzato il cancello per entrare. Dopo la richiesta che il D’Andrea ha fatto loro di allontanarsi dalla villa è scattata la violenza nei suoi confronti e nei confronti dell’amico che era con lui. Sono stati accerchiati da circa dieci persone, minacciati, spinti a calci e picchiati. Altra denuncia e altra querela. Ma sta di fatto che ancora oggi il dott. D’Andrea non può usufruire della sua abitazione nonostante il tribunale di Marsala abbia stabilito in data 27/10/ 2010 che il possesso della villa è da attribuire per legge al dott. D’Andrea, ordinando a Safina Silvana e Safina Sonia di restituire immediatamente il possesso della casa al suo legittimo proprietario. Ma questo non è bastato, la casa è stata abitata dalle suddette signore e dalla loro famiglia fino a quando i carabinieri non hanno sequestrato la villa a causa di una zona pericolante che la rendeva inabitabile, solo in questo modo si è riusciti a far lasciare la villa alla famiglia Safina. Ma oltre al danno per il dott. D’Andrea vi è anche la beffa, poiché dopo il sequestro della villa la custodia è stata data alla famiglia Safina nonostante vi sia un atto del tribunale che ne attesta il possesso al D’Andrea. Adesso nessuno dei due contendenti possono usufruire della villa ma resta il fatto che è stato messo a punto un atto di criminalità inaudito e che nessuno è stato in grado di tutelare un cittadino onesto che con la documentazione in mano è stato espropriato della propria casa, con all’interno i propri effetti personali e i propri affetti. Dopo questa vicenda al dott. D’Andrea è stata riscontrata una sindrome ansiosa depressiva reattiva che gli impedisce di esercitare la sua professione di medico. Inoltre ha anche denunciato queste persone per stalking a causa delle ripetute violazioni dei suoi diritti, ma il Sostituto Procuratore del Tribunale di Marsala ha ritenuto che non ci fossero gli estremi per questo reato. Dopo aver ascoltato questa storia non ho potuto fare a meno di pubblicarla, poiché il dott. D’Andrea è stato abbandonato e lasciato solo ad affrontare una situazione che evidentemente poteva essere gestita solo con le forze dell’ordine e con la legge. Stringiamoci attorno a lui e aiutiamolo a lottare perchè quello che gli è successo può capitare ad ognuno di noi. Piera Pipitone Lettera aperta al Sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi La S.V. mentre tenta di rassicurare i suoi amministrati e gli abitanti delle zone vicine, comunicando che “i manifesti antimafia locali sono taroccati, che a Salemi la mafia non c’è, di non avere mai subito condizionamenti da nessuno”, di avere, oltre a tutto, “nominato un assessore che si dovrà occupare di “Antimafia” in tutte le sue accezioni”. Presso un’antica palazzina di campagna con ristorante (chiuso per intimidazione), sita nella C.da S. Ciro del Comune di Salemi, di proprietà di certo D’Andrea dr. Maurizio Sansone quale parte lesa, si ripeto- no atti illeciti in odor di mafia (tipo quelli del 23.07.2011: violazione del domicilio (Art. 614 CP e seguenti), turbativa violenta del possesso di cose immobili, l’invasione di terreni o edifici, furto in abitazione, minacce e percosse. Sebbene dette azioni illecite, siano state più volte tempestivamente denunciate dall’interessato, sia al Comando dei Carabinieri sia alla Procura della Re- pubblica di Marsala, i risultati ottenuti risultano alquanto diversi da quelli attesi legittimi. In altre parole, sono deludenti per la parte lesa e stranamente vantaggiosi per chi arbitrariamente e violentemente si è impossessato dell’immobile e beni mobili in esso contenuti, previo scasso del cancello e di porte esterne. Dinanzi a questi fatti, il Comune di Salemi da Lei rappre- sentato, non sembra affatto privo di presenze mafiose. Le sue dichiarazioni emesse a favore dello stesso Comune, sembrano aver creato, invece, uno scenario attraente proprio a chi vuole compiere liberamente e impunemente atti illeciti nei confronti di chiunque. Per tanto, è auspicabile un suo prezioso e adeguato intervento. I mezzi legali di cui dispone, sono certamente sufficienti ed efficaci per potere (in parte) debellare in sul nascere, azioni mafiose deleterie nei confronti dei Sui amministrati. Grazie. G. Sammartano L’ n. 17 15-09-2011 CASTELVETRANO Adesione del Dr. Enrico Maria Adamo al FLI C on la presente si porta a conoscenza degli organi di stampa di aver formalizzato la mia adesione al progetto di Futuro e Libertà per l’Italia. Dopo una serena valutazione dello scenario politico locale, regionale e nazionale, alla luce dei prossimi importanti appuntamenti elettorali che ci apprestiamo a vivere, ho deciso di aderire ad un progetto politico che ritengo possa essere innovativo e vicino alla sensibilità della gente che ha cominciato a manifestare una forte voglia di cambiamento e che siamo sicuri non potrà non apprezzare gli elementi di novità e di concreta programmazione che ho riscontrato in seno al partito del Presidente Gianfranco Fini. La mia esperienza amministrativa ,che mi ha portato ad essere per quattro anni un componente della Giunta Comunale, ha ulteriormente incentivato la mia volontà di pormi al servizio del mio territorio e per tale motivo mi spenderò nel corso delle Amministrative che si terranno la prossima Primavera nel comune di Castelvetrano, convinto che il mio partito rivestirà un ruolo di primaria importanza nella guida della città. Bando per lavori di collegamento tra le vie Catullo ed Ammiraglio Rizzo Il Sindaco della città di Castelvetrano, Dr. Gianni Pompeo, rende noto che è stato emesso un bando di gara per i “Lavori di collegamento delle Via Ammiraglio L. Rizzo con la Via Catullo”. L’importo complessivo del progetto è di •. 180.620,38; di cui Oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso: • . 3.506,84. Il bando di gara è reperibile nella sezione bandi del sito Internet www.comune.castelvetrano.tp.it, il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato alle oore 11,00 del giorno 19 Settembre 2011; i plichi potranno essere consegnati all’Ufficio protocollo del Comune oppure potranno essere inviati all’indirizzo: Comune di Castelvetrano - Piazza Umberto I n° 5 91022 Castelvetrano. L’apertura dei plichi ricevuti avverrà in prima seduta pubblica il 20 Settembre 2011, alle ore 11:00 presso i locali del III Settore Ufficio Tecnico, siti nella Via della Rosa. Si tratta di un arteria molto importante che andrà a completare un vero e proprio anello viario che, con la recente riqualificazione di via Simone Neri ( la strada che porta ai nuovi uffici comunali per intenderci) e l’apertura di via Giorgio Almirante, costituirà una vera circonvallazione che in pochi minuti potrà condurre dalla zona nord della città alla periferia sud evitando il traffico del centro urbano. Il contratto prevede che, la ditta aggiudicataria dell’appalto, dovrà consegnare i lavori entro 150 giorni. Cinema & Piazza Tutti i film avranno inizio alle ore 21.00 nel sistema delle piazze e l’ingresso è gratuito: Martedì 13 settembre Immaturi Mercoledì 14 settembre Megamind Giovedì 15 settembre Il discorso del Re Venerdì 16 settembre Le cronache di Narnia: il viaggio del veliero Lunedì 19 settembre Manuale d’amore 3 Martedì 20 settembre Unknown- Senza identità Mercoledì 21 settembre Maschi contro Femmine Giovedì 22 settembre Femmine contro maschi Venerdì 23 settembre Pirati dei Carabi - Oltre i Confini del mare Sabato 24 settembre Come l’acqua per gli elefanti 10 “L’invidioso mi loda senza saperlo” Kahlil Gibran di Danilo Di Maria A d incuriosire le mie ricerche condotte nella biblioteca comunale della nostra città sono alcune notizie storiche del nostro territorio, di romana memoria, riportate dallo storico Filippo Napoli che argomenta su un “male” che ci riguarda e che è stato, più o meno palesemente manifestato, nel corso dei secoli: l’invidia. La cultura mazarese sebbene comunicativa, accogliente, generosa con l’alterità, stando ad alcune fonti storiche, pare che viva, più o meno in maniera incoscia, la tristezza di un sentimento, quale l’invidia, che rende pallida l’immagine di quel cittadino che ne risulta vinto. Figlia della superbia, negazione dell’amore fraterno, l’invidia è un vizio bruttissimo, anche sul piano umano. Quando si è convinti della propria superiorità, si prova facilmente amarezza nel constatare che altri hanno doti uguali o superiori alle nostre e che nella loro attività riescono meglio di noi. Questa amarezza per il bene altrui è molto pericolosa. Infatti è proprio per invidia che avvenne il primo delitto della storia umana, l’uccisione di Abele da parte del fratello Caino. E quanti altri dopo questo primo, ricordati anche dalla Bibbia: i figli di Giacobbe progettano di uccidere il fratello Giuseppe, che poi invece vendono come schiavo ai mercanti Ismaeliti. I farisei e i sadducei tramano la morte di Gesù.......Nella Metamorfosi di Ovidio, Aglauro una delle tre figlie del re Cecrope, diviene invidiosa perché infettata dal veleno della Dea Invidia combattendo l’amore fra la sorella Erse e il Dio Mercurio. Le circostanze che scatenano l’invidia sono il successo dell’altro nei beni a cui teniamo, per esempio la ricchezza, il successo, la posizione socialmente elevata, la popolarità e la stima della gente, la bellezza e non ultimo l’intelligenza dunque la cultura. La riuscita degli altri in questi campi la percepiamo come oscuramento e diminuzione nostra, un qualcosa che ci fa ombra, che ci fa sfigurare, che ci emargina e allora ecco nascere e serpeggiare, amara e velenosa, l’invidia! La caratteristica principale degli invidiosi è che si sentono appagati molto di più dalla disfatta dell’invidiato che dall’effettivo raggiungimento dell’oggetto della propria invidia. Silenziosa e strisciante, non pienamente percepibile neppure a chi la cova in seno, l’invidia è pronta a mordere chi le dà fastidio. E’ sempre il cuore dell’uomo il punto di partenza del grande male o del grande bene che c’è nel mondo. L’invidia è un vizio grave, anzi gravissimo, perchè è la negazione assoluta della carità verso il prossimo, com’è proposta dalla legge di Dio: amare il prossimo come Danilo Di Maria se stessi. “Da questo conosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete gli uni gli altri”; un vizio e peccato di per sé grave perchè direttamente opposto alla virtù della carità. Ma mi rendo conto che sarebbe ridicola l’enumerazione di siffatto male se non fosse accompagnata da alcuni rimedi risolutivi come per esempio: nutrire grandi ideali di servizio, di donazione, di missionarietà. L’invidia è un vizio meschino, che fa ripiegare su se stessi, mentre tutto ciò che ci obbliga ad uscire dal bozzolo del nostro egoismo, egocentrismo, contemplazione di noi stessi per aprire a Dio e ai fratelli ne diviene un efficace antidoto e rimedio. E’ sintomatica la risposta che quella splendida e gigantesca figura di Giovanni Battista ha dato a chi gli faceva notare il crescere della fama di Gesù, quasi in opposizione a quella che circondava lui: ”Bisogna che Lui cresca ed io diminuisca!”. Un altro rimedio all’invidia è pensare spesso alla caducità dei cosiddetti beni terreni (ricchezza, bellezza, forza, salute, fama ecc.) che ne sono l’oggetto. Una cosa che non mi interessa non mi attira, non mi agita, non mi turba. “Vanità della vanità, tutto è vanità. Quale utilità ricava l’uomo da tutto l’affanno per cui fatica sotto il sole?” Coloro che si accorgessero – cosa non difficile – di essere in qualche modo oggetto di invidia da parte degli altri, non si lascino prendere da reazioni di avversione, ma anzi avvicinino (o cerchino di avvicinare) con cordialità, semplicità ed amorevolezza costoro, perchè con la carità e l’amore si guadagnano i cuori anche più refrattari. Sforzarci di rallegrarci di ogni più piccolo bene noi riusciamo a scoprire nel nostro prossimo, sia a livello materiale che spirituale. Riconoscerlo, metterlo in evidenza, gioirne, perchè il bene di uno è sostanzialmente il bene di tutti. Come sarebbe diversa la nostra convivenza umana, i nostri rapporti, la nostra stessa pace personale se arrivassimo a questo, fin dalla nostra fanciullezza, quando il bel voto riportato dal compagno di scuola, ci facesse trasalire di gioia, come se fosse nostro.... Sarebbe proprio il caso allora di dire che abbiamo il cuore limpido e vera purezza di intenzioni! E’ quello che auguro a me e a ciascuno di voi! L’ n. 17 15-09-2011 11 Napolitano visita lo Steri Lagalla: “Attenzione per l’Ateneo” “ In un momento in cui le tematiche dell’innovazione e della ricerca, come anche del sostegno al sistema Università e all’alta formazione sono al centro del dibattito politico e di una prospettiva di crescita del sistema Paese, e in particolare del Mezzogiorno - ha aggiunto il rettore – siamo tenacemente impegnati nella direzione di una rigorosa razionalizzazione e di una costante attenzione ai livelli di efficienza della nostra istituzione universitaria, mirando anche al perseguimento di proficui obiettivi di cooperazione sovranazionale che sappiano intercettare. Confidiamo che il nostro lavoro sia nell’interesse com- plessivo dell’Italia e delportamenti individuali di l’Europa di domani”. Al molti italiani. O molti itacolloquio che è seguito liani, capiscono che con Gianfranco Pasquinon viviamo più negli no, presidente della Soanni Settanta né negli cietà Italiana di Scienza anni Ottanta, che il monpolitica hanno assistito do è cambiato e che noi diverse personalità del dobbiamo cambiare le mondo accademico e nostre aspettative e i della politica che hanno nostri comportamenti, e riempito la sala. Per colofarlo alla maniera euroro che non hanno trovato pea, o il nostro Paese posto, il SIA, Sistema Innon avrà la prospettiva Giorgio Napolitano formativo di Ateneo, ha Pres. Repubblica Italiana che può e deve avere”. trasmesso il dibattito in Prima di raggiungere streaming video sul sitoUnipa. l’aula Magna della facoltà di Inge“E’ necessario un esame di cosciengneria, dove è stato accolto da un za collettivo, che tocchi anche i comlungo applauso degli studenti che lo hanno atteso dietro le transenne, il presidente Napolitano insie- Flavia Caradonna me con la signora Clio, aveva visitato le Carceri dei Penitenziati. Al complesso dello Steri è stato ricevuto dallo stesso rettore, con la moglie Maria Paola, dal pro rettore vicario Ennio Cardona e dal direttore amministrativo Antonio Valenti. Entusiasmante e suggestiva la visita del nostro Presidente, che sempre con la sua impeccabilità ed umiltà sa essere uomo politico, ma prima ancora semplicemente UOMO. Caradonna Flavia Maria LA LEGGE LEVI: Nuova disciplina del prezzo dei libri I n data 20 luglio 2011 il Senato della Repubblica ha approvato un disegno di legge, ad iniziativa di un gruppo di deputati, avente ad oggetto la disciplina del prezzo dei libri. La legge prende il nome dell’onorevole Levi che più di tutti si è battuto per ottenere l’approvazione di questo progetto. Il testo che si limita a quattro articoli soltanto è troppo scarno per trattare in maniera,non dico esaustiva, ma almeno sufficiente un disegno di legge che investe, modificandolo proprio nell’aspetto lucrativo, uno dei settori più vasti e complessi come l’editoria. In estrema sintesi si impone che gli sconti sui libri non superino il 15% del prezzo fissato dall’editore. Da sempre si è detto che compito del legislatore non è quello di fornire definizioni ma di disciplinare materie o singole istituti di materie, certo è che però concepire una legge così trasversale senza dare una definizione di “libro” rappresenta un rischio di vaghezza interpretativa più che notevole. Anche se oggetto diretto della legge è il prezzo dei libri e non i libri in sé comunque la sostanza del discorso non cambia di molto. Il primo articolo si occupa delle finalità della detta disciplina che sarebbero quelle: “dello sviluppo del settore librario, del sostegno alla creatività letteraria, della promozione del libro e della lettura, della diffusione della cultura e della tutela del pluralismo dell’informazione”. Che dire? Solo questo articolo è un universo di insignificanza, di fumosa insensatezza, di perfetta illogicità, condito da una scontata ovvietà che non dovrebbe di certo essere il piatto forte della classe eletta. Con questo primo articolo ci vogliono far credere che se si diminuiscono gli sconti sui libri e di conseguenza si aumentano i prezzi dei libri la cultura si diffonde più facilmente, è intuitivo che il meccanismo funziona al contrario ma fino a questo punto facciamo finta di crederci, forse magari il ragionamento del legislatore fa il giro largo senza intaccare in nulla il suo scopo benevolo. Poi c’è la grande scoperta la legge Levi vuole promuovere il libro e la lettura. Si è proprio così,per chi infatti non lo sapesse,il libro una volta acquistato va anche letto. Interessante! Dopo secoli bui,nei quali intere generazioni di individui hanno acquistato libri per farne di essi i più svariati usi (a fini di nutrimento, di igiene intima e d’imballaggio) si scopre che in realtà vanno letti. Qualcuno potrebbe obiettare che in fondo il le- gislatore dice il giusto ed anche se ciò che dice è ovvio, ribadirlo comunque non nuoce. Passiamo pertanto al secondo articolo che esordisce nel modo seguente: “Il prezzo al consumatore finale dei libri venduti sul territorio nazionale è liberamente fissato dall’editore o dall’importatore ed è da questo apposto,comprensivo di imposta sul valore aggiunto, su ciascun esemplare o su apposito allegato”. Pertanto se è libero di fissare il prezzo conseguentemente dovrebbe pur essere libero di stabilire lui lo sconto! Ed invece no perché il secondo comma di questo stesso articolo smentisce del tutto il precedente stabilendo che lo sconto non deve in nessun caso superare il 15%,fatto salvo quanto stabilito al terzo comma. Quest’ultimo comma,noto come “il tradizionalista” e sensibile alla storiella di Babbo Natale, consente che Nicoletta Risalvato per il solo mese di dicembre gli editori si possano sbizzarrire in campagne promozionali, non reiterabili nel corso dell’anno, che permettano sconti non superiori a un quarto del prezzo del libro. Abbandonando la trattazione degli altri articoli, più eccezionali, è opportuna solo una precisazione quella della definizione in negativo di libri, ai quali non si applica la presente disciplina. Quest’ultima non consta i libri per bibliofili, pubblicati in tiratura limitata, essendo tra l’altro oggetto di collezione, quelli d’arte anche in parte stampati e rilegati artigianalmente, quelli antichi, quelli usati, quelli di edizioni esaurite etc. Nulla si dice in merito ad altro, come trattare ad esempio gli albi dei fumetti inediti, che sono uno dei principali prodotti di molte case editrici: dalla Astorina alla Sergio Bonelli editore ad esclusione,si intende, di quelli della prima serie di ognuno di essi che per qualità nei dialoghi, nelle location e nei disegni sono vere e proprie opere d’arte, entrate come tali nel mondo del collezionismo. Nicoletta Risalvato /¶ Q