AUTONOMIA ED ETERONOMIA NELLA CONTRATTAZIONE

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AUTONOMIA ED ETERONOMIA NELLA CONTRATTAZIONE
INDICE
CAPITOLO I
AUTONOMIA ED ETERONOMIA
NELLA CONTRATTAZIONE INTERNAZIONALE
1. II ruolo della autonomia privata nell'evoluzione dei rapporti commerciali internazionali. La necessaria coesistenza tra regola «normativa» e regola «contrattuale». Contrattazione internazionale ed
esigenze «regolamentari» della cd. business Community. II ruolo
della sovranitä statale e dell'autonomia privata in una prospettiva
di integrazione all'interno del mercato globale.
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2. II contratto internazionale: una possibile definizione. Lo spazio
comunitario, internazionale e transnazionale. Clausula di scelta
della legge e presunta internazionalitä del contratto.
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3. L'internazionalitä della fattispecie e l'indagine circa la ricostruzione
del contratto come principale espressione di autonomia privata.
L'autonomia contrattuale come potere di «autosistemazione impegnativa» degli interessi delle parti.
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4. L'autonomia contrattuale internazionale all'interno del diritto di
origine statale. I poteri delle parti in ordine alla «localizzazione»
ed alla «delocalizzazione» del contratto. II rafforzamento della cd.
autonomia della volontä internazionalprivatistica nella nuova prospettiva comunitaria. La presunta giuridicitä delle edd. norme anazionali.
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5. Esercizio della funzione ordinante della norma statale e conseguenti limiti deU'autonomia. II necessario controllo funzionale dell'atto di autonomia.
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Sbordone, Francesco
Contratti internazionali e
2008
digitalisiert durch:
IDS Luzern
CAPITOLO II
LE C.DD. REGOLE EXTRASTATUALI:
LA LEX MERCATORIA TRA SUSSIDIARIETÄ
E METODO DI SOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
COMMERCIALI INTERNAZIONALI
1. Diverso atteggiamento dell'autonomia contrattuale internazionale.
Possibili conseguenze in ordine alla determinazione del forum e
dello ins. Necessita di individuare natura e contenuto delle regole
a-nazionali e ruolo dei privati nella loro formazione.
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2. Esigenza di uniformitä regolamentare nella dimensione internazionale dei rapporti commerciali. La «frammentazione» dei contenuti e la «pluralitä» dei soggetti produttori nella regolamentazione autonoma della contrattazione internazionale. Soggetti pubblici e privati nella costruzione del diritto uniforme.
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3. Gli strumenti edd. non legislativi volti all'uniformazione internazionale del diritto dei contratti: i Principi UNIDROIT e i Principi di Diritto Europeo dei Contratti. Concetto e contenuti della
cd. soft law. Conseguenze della proliferazione di strumenti regolativi non-binding. I P.I.C.C. e i P.E.C.L.: analisi e differenziazione degli obiettivi. II regolamento cd. «Roma I» e il rapporto
di quest'ultimo con le regole edd. a-nazionali.
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4. Natura e funzione delle edd. Leggi Modello. Un esempio significativo di raecolta di «usi commerciali internazionali»: gli INCOTERMS. Le edd. clausole-tipo: force majeure e hardship. Il
ruolo svolto dai modelli di contratto Standard. I modelli regolamentari nella prassi del commercio internazionale e il diritto degli Stati.
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5. L'autopoiesi di regole uniformi. La nuova lex mercatoria: definizione, procedimento di formazione e collocazione all'interno del
sistema delle fonti. La presunta «giuridicitä originaria» della lex
mercatoria.
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6. Le valutazioni alla base degli orientamenti che riconoscono alla
lex mercatoria valore di ordinamento giuridico autonomo. Lex
mercatoria come «third legal System between domestic law and
public international law».
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7. L'impossibilitä di configurare la lex mercatoria come ordinamento
giuridico autonomo. Il rapporto tra la legge della societas mercatorum e i «consolidati principi di civiltä giuridica» contenuti nel
lavoro della Commissione UNIDROIT. L'incertezza nel tentativo
di enucleare i edd. prineipia mercatoria. Rapporto tra lex mercatoria e sistema di risoluzione arbitrale delle controversie. Lex mercatoria come sistema legale «ibrido».
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8. La valutazione della lex mercatoria dal punto di vista dell'ordi-
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namento giuridico statale. Diversitä nelPapproccio alle regole edd.
a-nazionali da parte dell'ordinamento statuale. La sussidiarietä come
decentralizzazione, privatizzazione e legittimazione di un «law
making process». II metodo internazionalprivatistico e la configurazione della norma in relazione al caso concreto. L'incidenza dell'ordine pubblico e delle norme di applicazione necessaria nelParbitrato commerciale internazionale. L'impossibilitä della lex mercatoria di costituire alternativa reale al diritto degli Stati. Rilevanza
della lex mercatoria all'interno dell'ordinamento italiano.
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III
T E C N I C H E DI R E D A Z I O N E
DEI CONTRATTI INTERNAZIONALI
E « D E L O C A L I Z Z A Z I O N E » D E L L A FATTISPECIE
1. La predisposizione del c d . self-regulatory contract. Le principaü
esigenze espresse nella redazione di un contratto internazionale.
Clausole di force majeure e di hardship. La c d . clausula di severability.
2. Le principaü forme di manifestazione dei poteri delle parti in ordine alla autosistemazione dei propri interessi. La Convenzione di
Roma del 1980 e il processo di comunitarizzazione della stessa: il
regolamento e d . «Roma I».
3. La «delocalizzazione» come espressione di autonomia nell'ämbito
del diritto internazionale privato. Delocalizzazione e determinazione del contenuto del contratto per relationem. La natura negoziale della clausola di scelta.
4. Gli effetti della scelta. Selezione di regole ed effetto di «richiamo»
internazionalprivatistico. Funzione regolamentare e di qualificazione.
5. Le modalitä della c d . electio juris e l'art. 3 reg. «Roma I». Ammissibilitä di una scelta anteriore o successiva alla conclusione del
contratto. La retroattivitä degli effetti del negozio di scelta. I limiti funzionali della scelta successiva. Il frazionamento della disciplina.
6. La possibile individuazione di una scelta tacita secondo la disciplina del regolamento c d . «Roma I». Elementi oggettivi da valutare ai fini della configurabilitä di una scelta di legge non espressa.
7. Le edd. clausole di stabilizzazione e le floating choice-of-law clauses. Rilevanza, validitä ed efficacia delle clausole di stabilizzazione
nei rapporti fra Stato e privati. Ammissibilitä delle clause de gel
nei rapporti tra privati. Criteri di operativitä delle clausole con
scelta di legge variabile.
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8. «Delocalizzazione» e criteri di valutazione del giudice statale. Le
regole extrastatuaÜ all'interno del giudizio arbitrale. L'arbitrato amministrato e l'attivitä dei principaü Tribunali arbitrali. Il ruolo della
norma statale nella «delocalizzazione» del contratto. La necessitä
di integrazione tra norma di conflitto tradizionale e transnational
law.
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