Unita` di apprendimento completa

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Unita` di apprendimento completa
UNITA’ DI APPRENDIMENTO n. 6c
LABORATORIO D’ARTE
“COMBINIAMONE DI TUTTI I COLORI!”
(bambini di 4 anni)
Di Pastori Cristina
Anno Scolastico 2009-2010
Da gennaio 2010 a maggio 2010
1. TIPOLOGIA DELL’UNITA’ APPRENDIMENTO
Pensare che l’arte sia materia per esperti del settore sarebbe come confinarla in territori
inaccessibili, quindi vorrebbe dire che solo pochi geneticamente eletti siano predisposti alla sua
comprensione. Ma non è così: chi la frequenta, chi la prende a pretesto, chi gioca con l’arte sa a
quale immenso giacimento di conoscenze, relazioni e connessioni essa predisponga .
Usare l’arte come “materiale didattico” permette di ritrovare un saper “fare”, restituisce centralità
alle mani, rivaluta le attese e il rispetto dei tempi, costruisce concrete prospettive di scoperta e
aperture al “nuovo” utili a formare sensibilità e spirito critico, lontano da stereotipi culturali.
Ma il protagonista principale di questo laboratorio non è l’arte ma il bambino stesso che, attraverso
le attività, non imparerà nozioni sull’arte e sugli artisti, né si approprierà di tecniche di pittura
rispetto ad altre. Quello che intendiamo fare, attraverso l’osservazione di immagini che riproducono
quadri famosi e la sperimentazione del colore (primari, secondari e le loro sfumature) tramite “il
pasticciamento”, la manipolazione, i miscugli, l’osservazione e la propria riproduzione, è avvicinare
i bambini all’arte, insegnandogli che ogni quadro può essere letto e interpretato in maniera diversa:
tutto dipende dall’osservatore. Se si guarda una mela, essa apparirà diversa a seconda che la si
voglia mangiare, esporre, vendere, copiare o descrivere. Ovviamente la mela non cambia: cambia
invece il nostro punto di vista mentale, la nostra percezione visiva. Nell’opera di Manritte Il
tradimento delle immagini c’è una scritta sotto la rappresentazione della pipa: questa non è una
pipa. La frase apparentemente in contraddizione con il soggetto dipinto, mette in evidenza una cosa
ovvia, cioè la distinzione fra la pipa oggetto e la pipa immagine che prende forma a secondo di chi
la osserva [“Laboratorio immagine e arte”, M. T. Fiorillo, ed. Erickson].
Allenare i bambini a esprimere liberamente le loro impressioni, invitarli a descrivere ciò che il
pittore secondo loro voleva trasmettere, proporgli di riprodurre un’opera, aiuterà i bambini a
sviluppare il senso estetico e la loro immaginazione. Confrontando le varie opere moderne e non, la
loro sensibilità estetica si svilupperà per poi sfociare in ciò che gli Orientamenti del ’91 chiamavano
lo “stile personale”.
2. IL PROBLEMA AFFRONTATO DALL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
“…l’arte è un semplice gioco, cioè un’occupazione di per se stessa piacevole, che non abbisogna di
altro scopo…”, questo è ciò che affermava I. KANT nella discussione sul problema estetico e anche
se il filosofo della Critica non intendeva parlare dell’arte infantile, il suo pensiero si adatta a questa
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in quanto il bambino disegna per il gusto di farlo, perciò gli produce piacere ed è per lui davvero un
gioco.
PABLO PICASSO affermava:”Quando avevo l’età di questi bambini, sapevo disegnare come
Raffaello. Ci sono voluti molti anni prima che potessi disegnare come loro”.( ARTISTI E
BAMBINI di MARIO CALIDONI. Dall’inserto ARTE E BAMBINI LETTURE ED ESPERIENZE
di Scuola dell’Infanzia 2005, pag. 7) La metafora si rovescia, l’infanzia non è più il punto di
partenza da perfezionare con la teoria della copia della natura, bensì il punto nativo e originario
della scoperta di una creatività e di una potenza espressiva che solo la purezza infantile sa
raggiungere.
Quindi il fatto che esistano somiglianze tra i disegni/dipinti di bambini e le opere di artisti
professionisti o anche di artisti famosi (Klee, Klimt, Mirò,Picasso) complica la questione della
definizione di arte infantile. Alcuni artisti hanno intenzionalmente tratto ispirazione dallo stile
pittorico di bambini piccoli. Per esempio Klee, ha studiato l’arte infantile; Picasso e Modigliani si
sono ispirati alle sculture e agli intarsi africani. Tutto questo perché come scrive un Soprintendente
di grandi Musei come Brera e gli Uffizi:” I bambini descrivono l’uomo e le cose invece di
riprodurle artisticamente, cercano di riprodurle nella loro complessione assoluta e non nella
risoluzione ottica… gli esempi hanno provato che il bambino non riproduce artisticamente un
oggetto ma lo descrive a seconda che la memoria più o meno compiutamente gli suggerisce…”
senza rinunciare alla sua spontaneità.
La libertà d’espressione, non necessariamente e non ancora vincolata all’uso della parola o di altri
codici semantici, è una dimensione che i bambini vivono con estrema naturalezza nella loro
esigenza di comunicazione. In una sorta di lessico primitivo, il segno, la macchia, il colore
costituiscono le lettere di un alfabeto che non richiede nessuna preparazione cognitiva. Lo
strumento più idoneo a raccontare e trasformare in ricordo le emozioni vissute.
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•
•
Sviluppare la coordinazione oculo-manuale
Sviluppare il senso estetico
Consolidare la conoscenza dei colori primari e secondari, delle tonalità e intensità dei
colori
3. MODALITA’ OPERATIVE
Ore CHE COSA FA IL DOCENTE
PREMESSA:
Ogni volta che mostrate un dipinto ai bambini per aiutarli ad osservarla meglio, fategli
delle domande stimolo: “ Che cosa rappresenta il dipinto?”, “Qual è il soggetto
principale?”, “Quali altri elementi vedi?”,” Quali colori usa il pittore?”, “Com’è steso il
colore?”, “Riconosci delle forme geometriche?”, “Che cosa immagini di vedere?”, “Che
sensazione ti provoca: ti piace?” (Le domande devono essere adattate a secondo del tipo di
quadro).
1,5 COLORI PRIMARI E SECONDARI (mediatore attivo- iconico-simbolico)
• Invitate i bambini ad osservare l’opera di Mondrian Composizione astratta (allegato
1) che mostra chiaramente l’uso dei tre colori primari. Chiedete ai bambini quali
colori l’artista ha usato (rosso, giallo, verde) e portateli a ricordare che sono tutti
colori primari (a questa età dovrebbero già conoscerli). Fategli notare che il pittore ha
usato anche il nero e il bianco, due colori “neutri” di cui se ne parlerà più avanti.
• Invitate i bambini a pensare: “Che cosa accade se sovrapponiamo i colori primari
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trovati nel quadro?”; fate esprimere al gruppo le loro ipotesi e poi sovrapponendo, a
due a due, delle carte trasparenti di colore giallo, rosso e blu, dimostrate cosa succede:
dovete portare i bambini a scoprire i colori secondari.
• Consegnate ai bambini un foglio A4 e mettete al centro di ogni tavolo un piatto con i
tre colori primari (colori a dita). Date delle istruzioni precise in modo che non
sporchino i colori presenti nel piatto: “Intingere il dito indice nel rosso, medio nel
giallo e l’anulare nel blu. Disegnate sul foglio tre macchie una sotto l’altra. Intingere
nuovamente le tre dita negli stessi colori; disporre il giallo accanto al rosso, il blu
accanto al giallo, il rosso accanto al blu.” In corrispondenza delle coppie di colori, in
terza fila, fate fare la mescolanza, ovvero la sovrapposizione manuale dei tre colori:
rosso + giallo = arancio; giallo + blu = verde; blu + rosso = viola.
• Terminate l’esperienza facendo notare ai bambini che per dipingere non occorre avere
a disposizione tanti colori, ne bastano tre per ottenerne altri e che è sicuramente più
bello e divertente imparare a mescolarli per ottenere le tonalità di colore che si
desidera.
• Per concludere date una scheda in formato A3 che riproduca il dipinto di Mondrian
(solo le linee nere, non i colori ) e invitate i bambini a colorarla copiando i colori del
quadro. Successivamente prendete un grosso cartoncino (formato A0 (=foglio intero)
84,1 x 118,9), piegatelo a metà e su una delle metà attaccate il disegno fatto da ogni
bambino come copertina: questa sarà la cartellina che raccoglierà tutti i disegni futuri
fatti durante il laboratorio.
1,5 COLORI CALDI e FREDDI – 1° parte - (mediatore attivo-iconico)
• I colori sono definiti caldi o freddi a seconda delle sensazioni che suscitano. Portate i
bambini a definire quali colori secondo loro sono caldi e freddi mostrandogli delle
immagini (allegato 2-3-4-5-6-7) e ponendogli delle domande stimolo: “Un campo di
girasoli, di papaveri, delle fragole hanno dei colori caldi o freddi?” Risposta
prevedibile “caldo!”. “Una notte blu, delle olive verdi, un paesaggio invernale hanno
dei colori caldi o freddi?” Risposta prevedibile “Freddo!”. Facendo un grosso
cartellone (attaccando anche le immagini mostrate, definite, insieme ai bambini, quali
colori si possono considerare caldi e quali freddi.
• Mostrate ai bambini dei quadri in cui il pittore ha usato solo colori caldi (allegati 8-910-11) e appendeteli alla parete.
• Consegnate ad ogni bambino un foglio A3 e chiedetegli di riprodurre una delle opere
appese utilizzando il tipo di colore che volete (tempere, acquarelli, gessi, pastello a
cera,…), l’importante è che il bambino durante il laboratorio provi ad utilizzare tutti i
tipi di colore.
1,5 COLORI CALDI e FREDDI – 2° parte - (mediatore attivo-iconico)
• Ricordando l’attività fatta il giorno precedente, mostrate ora ai bambini dei quadri in
cui il pittore ha usato solo colori freddi (allegati 12-13-14-15) e appendeteli alla
parete.
• Consegnate ad ogni bambino un foglio A3 e chiedetegli di riprodurre una delle opere
appese utilizzando il tipo di colore che volete ( tempere, acquarelli, gessi, pastello a
cera,…), l’importante è che il bambino durante il laboratorio provi ad utilizzare tutti i
tipi di colore.
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GRADAZIONI DEL COLORE (mediatore attivo- iconico)
• Proponiamo ai bambini di scoprire le gradazioni di colore (sfumature): scegliete 3 o 4
colori e metteteli in un piatto al centro del tavolo insieme al colore bianco, consegnate
ad ogni bambino un foglio A3 e fate pennellare verticalmente tutto il foglio con i
diversi colori; subito dopo fate pennellare orizzontalmente con il colore bianco, si
creeranno delle bellissime sfumature (vedi allegato 17).
• Mostrate ai bambini delle opere in cui i pittori hanno usato i colori sfumati e
commentateli insieme a loro (allegati 19-20-21)
• Fate scegliere ad ogni bambino un colore che poi andrà a sfumare aggiungendo a poco
a poco il bianco. Consegnate l’allegato 18 e fate colorare ogni spazio utilizzando un
sfumatura diversa, partendo dal colore più scuro per arrivare a quello più chiaro.
I COLORI “NEUTRI”: IL BIANCO E IL NERO (mediatore attivo- iconico)
• Come ultima sperimentazione proponiamo ai bambini di utilizzare come colori solo il
bianco e il nero. Mostriamo loro alcuni quadri in cui l’autore ha utilizzato solo questi
colori e le loro sfumature (allegati 22-23-24).
• Consegnate ad ogni bambino un foglio A3 e chiedetegli di riprodurre una delle opere
appena osservate utilizzando il tipo di colore che volete ( tempere, acquarelli, gessi,
pastello a cera,…), l’importante è che il bambino durante il laboratorio provi ad
utilizzare tutti i tipi di colore.
4. REQUISITI-CERTIFICAZIONE IN USCITA
Con la frequenza all’unità di apprendimento finalizzata ad avvicinare i SI
bambini all’ arte in modo curioso ed interessato, il bambino ha acquisito
le seguenti abilità:
COGNITIVO:
• E’ in grado di creare un prodotto proprio prendendo spunto da un
opera osservata.
METACOGNITIVO:
• Utilizza i colori per la realizzazione di una propria opera in
modo appropriato indicando il motivo della scelta per la riuscita
dell’elaborato.
COMPORTAMENTO:
• Ascolta i consigli dell’insegnante e le osservazioni per la buona
riuscita dell’attività grafica
• Si muove nello spazio rispettando i compagni, le loro idee, gli
elaborati altrui, il proprio turno, accettando di condividere il
materiale
COMUNICAZIONE:
• Esprime con naturalezza e proprietà di linguaggio ciò che vede e
gli trasmette un’opera d’arte (sensazioni, stati d’animo)
5. SPENDIBILITA’- IMPLEMENTAZIONE
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IN
PARTE
Aiutare il bambino, nella massima libertà di esprimere le proprie idee e la propria lettura di
un’opera d’arte o di un’immagine lo porta anche nella vita quotidiana e di gioco con i coetanei ad
esprimere liberamente ciò che pensa.
L’ unità di apprendimento permette al bambino di migliorare le proprie capacità, di sviluppare una
buona capacità di osservazione e di autonomia.
Potranno essere create a questo scopo situazioni di gioco a scuola in cui riviste d’arte e libri
potranno essere a disposizione dei bambini (esempio in biblioteca), attraverso l’utilizzo di spazi
ricchi di materiale vario, attraverso la lettura di quadri in cui si lascia piena libertà d’interpretazione
(Kandinskij, Van Gogh, Chagall,… ) permettendo al bambino di migliorare le sue conoscenze e di
ampliare il suo apprendimento.
E’ importante che anche i genitori contribuiscono all’educazione artistica dei loro figli, ad esempio
portarli ad un museo, visitare esposizioni di gallerie, ammirare i capolavori della storia sono tappe
importanti di un’educazione alla sensibilità per le cose. Sono esperienze fondamentali da cui
entrambi, genitore e bambino, potranno trarre insegnamenti profondi. Il primo nella rivelazione di
una visione pura e ancora incontaminata del mondo; il secondo, opportunamente guidato,
nell’acquisizione di stimoli essenziali allo sviluppo di creatività e percezioni proprie.
Il coinvolgimento emotivo in prima persona è il mezzo più efficace per un’educazione al rispetto e
alla comprensione del mondo delle arti. Nella speranza che il bambino curioso e partecipe di oggi
sappia coltivare questa passione nell’uomo di domani.
6. APPORTO AL PROFILO DELLO STUDENTE
Rafforzamento dell’identità personale del bambino e della bambina sotto il profilo corporeo,
intellettuale e psicodinamico.
• Controlla e sviluppa la manualità: dimostra precisione durante lo svolgimento di alcuni
lavori in cui è importante la coordinazione e la manualità, esegue collage, campiture,
bricolage…
Progressiva conquista dell’autonomia
• Confronta le proprie opinioni con quelle degli altri:ascolta idee diverse e coglie differenze.
Orientamento come sviluppo di motivazione ed autostima nel processo di crescita del/la
bambino/a lungo tutto l’arco della vita
Il bambino assume atteggiamenti di:
• Curiosità: ascolta con interesse ponendosi domande sulle novità
• Attenzione: osserva le azioni, coglie particolari, differenze…
Convivenza civile: coesistere, condividere, essere corresponsabili
• Accetta di condividere il materiale ludico.
Strumenti culturali per leggere e governare l’esperienza
• Corpo, movimento, salute
Controlla e sviluppa la manualità: è attento durante i lavori, dimostra precisione.
• Fruizione e produzione di messaggi.
Usa il materiale grafico- pittorico in modo consapevole.
Conosce i colori fondamentali e alcuni derivati.
7. LA RIPROGETTAZIONE DELL’UNITA’ DI APPRENDIMENTO
La riprogettazione è elemento di:
• auto-valutazione dell’attività didattica, quale attività professionale dei docenti
• miglioramento continuo delle azioni didattiche
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•
un ipotesi di lavoro in continua evoluzione
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