bisogna portare una fototessera -

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bisogna portare una fototessera -
STORIA DELL’ARCHITETTURA a.a. 2012 -2013
Docente: Daniela Zumiani
Viaggio a Parigi 10 -14 gennaio 2013
LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Giovedì 10 gennaio
mattino
Partenza in Autobus da Verona per il gruppo A (viaggia con la docente)
h. 6.15 Via Pallone
h. 6.30 Stazione porta Nuova
Volo Easyjet n. 4292
Partenza h 9.35 da Venezia Marco Polo
Arrivo h 11.20 Paris Orly
Trasferimento Orlyval+RERB fino a Gare du Nord
(Orlyval est un métro automatique reliant la gare RER B d'Antony aux deux terminaux de
l'aéroport d'Orly (Sud et Ouest).
Il biglietto del collegamento Aeroporto – Gare du Nord è a pagamento costa circa
11,30euro.
Arrivati alla gare du Nord acquisteremo il Pass Navigo Semaine (che si acquista in tutte le
stazioni metro e RER, anche alle macchinette automatiche con carta di credito.
Costa 5 euro + 34,40 per una settimana nelle zone 1-5, quindi 39,40 euro totali;
bisogna portare una fototessera Il gruppo con i docenti scende a Gare du Nord e si reca a piedi a:
Hotel TimHotel Gare du Nord, Rue Philippe de Girard, 10, 75010, Paris
STORIA DELL’ARCHITETTURA a.a. 2012 -2013
Viaggio a Parigi 10 -14 gennaio 2013
LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Giovedì 10 gennaio
pomeriggio
Ile de la Citè e Rive gauche
GRUPPO STUDENTI ARRIVATI IN MATTINATA CON I DOCENTI
13.50- Île de la Cité. Incontro davanti alla Chiesa di Notre-Dame
14.00 - Visita gratuita della Chiesa.
È prenotata ed è l’unica possibilità che ci hanno offerto
Alcune osservazioni sui restauri potranno essere eventualmente presentate da ZAMBON, BRAVIN, PELLIZZARO, PINTOSSI,
BONATO
15.00 - Place du Parvis Notre Dame :
Visita esterni Hotel Dieu. Si procede verso nord fino alla Senna, rue d’Arcole, poi si segue il quai de Course, rue de
la Cité, fino a place Louis Lépine. Si visitano le serre nei pressi di Place Louis Lepine. Relaziona VALERIA
RAINOLDI
L'hotel è il più antico- e unico fino al Rinascimento - ospedale di Parigi, divenuto pubblico nel 1849. Fondato nel
settimo secolo, varie volte ricostruito, destinato anche ad ospizio per gli orfani (progettato negli stessi anni di
Notre Dame), fu completamente raso al suolo dal barone Haussmann. L'attuale complesso, che occupa un
intero isolato, con la sua piazzetta dominata dalla statua di Carlomagno, venne realizzato in stile neo fiorentino
nella 1866 1878. L’antica architettura a padiglioni fu rimpiazzata da una struttura simmetrica. I cortili interni,
ambulacri e orti, sono diventati blocchi operatori, servizi di medicina esterna, magazzini, parcheggi. Il cortile
d’onore invece, fu trasformato nel 1975 in giardino alla francese. L’entrata principale, divenne la hall d’entrata.
Le sale, che godevano di un plafond molto alto, sono state modernizzate e dotate di infrastrutture mediche
divise su due livelli.
Ad ovest si trova la caserma eretta nel 1863 che ospita dal 1871 la prefettura di polizia. L'edificio venne
progettato da Pierre-Victor Calliat (1801 1881Paris) autore anche della Mairie du 5ème arrondissement
A Place Louis Lepine visita all'antico Mercato dei fiori(dal 1808), affascinante per le specie esotiche; la domenica
si trasforma in mercato degli uccelli. Il mercato è ospitato in padiglioni in ferro e vetro.
16:00 - Davanti all'ingresso principale del Palais de Justice. (Spostarsi verso nord arrivando alla Senna, girare in piazza Dauphine, e
infine in rue de Orfèvres)
Palais de Justice- Relaziona: DANIELA ZUMIANI
Il Palais de Justice occupa gran parte della zona nord occidentale dell'isola e comprende un insieme di
costruzioni molto diverse tra loro, come il palazzo di Giustizia stesso , la Consiergerie e la Sainte Chapelle. Qui
doveva trovarsi la cittadella fortificata romana e qui i sovrani francesi dimorarono dal sesto secolo, quando il re
franco Clodoveo si stabilì sull’Île de la Cité, fino al 1358, anno in cui Carlo V trasferì la residenza reale all'hotel
Saint Paul(oggi scomparso ) nel Marais. Il Complesso, più volte ampliato e restaurato, mantiene del periodo
medievale le torri che guardano la Senna. L'entrata principale sul cour de Mai, dove il cancello di ferro battuto
del 1787 separa dal boulevard la corte e imponente facciata colonne doriche sedi scalinata, costruita nel 1786
da Pierre Desmaisons e Jaques Antoine . La facciata su place Dauphine, con la scalinata che introduce al
vestibolo de Harlay, è realizzata in stile neo egizio, ispirato tempio di Denderah.
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LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Opera dell’architetto Joseph-Louis Duc (Paris, 25 octobre 1802, 22 janvier 1879), si apre su un vestibolo che
anticipa la corte d’assise. La grande scalinata conduce à la salle des Pas Perdus de la Cour d'assises. La scala
laterale sinistra conduce à la Cour d'assises, quella a destra à la chambre des appels correctionnels de la Cour.
Nella salle des Passes Perdus e la Chambre Dorée, vennero condannati molti personaggi celebri, tra cui la regina
Antonietta.
Rue des Orfèvres. Relaziona: VALERIA RAINOLDI
É uno dei lungo Senna più evocativi della città in quanto il suo nome è legato ai romanzi di Simenon. Il suo nome
deriva dalle botteghe degli orefici aperte su questo lato dell'isola tra Seicento Settecento, infatti diventato
sinonimo di polizia giudiziaria, la cui sede si trova da secoli al numero 36.
16:30 - Si attraversa il ponte della Tournelle, che collega la Rive Gauche.
Lungo la Senna vi sono bancarelle di libri, al numero 15 si trova il ristorante La tour d’argent, inaugurato nel
1582. Da Piazza Viviani, belle vedute di Notre Dame. Si incontrano le chiese di St Julien le Pauvre, medievale,
Saint Severin, medievale ma rifatta nel 1600. In facciata il portale di una Chiesa abbattuta da Haussmann
all'interno della Cité. I bassorilievi e le statue sono dell'Ottocento. Oltre, si incontra il College de France rifatto
nel 1778 da Chalgrin. Si passa nei pressi della Sorbonne costruita nel Seicento con interventi dell'Ottocento.
SI AGGIUNGE IL GRUPPO DI STUDENTI NEL POMERIGGIO
17.00 - Place du Pantheon, dinnanzi all’Hotel de ville del quinto arrondissement (orario tassativo)
Visita al Pantheon (gratuita per gli studenti di storia dell’arte, mostrando il tesserino Universitario). Per gli
altri il costo del biglietto d’ingresso è di 7.50 euro. L'edificio è aperto fino alle 18:00.
Pantheon. Relaziona: DANIELA ZUMIANI
Opera di J.G. Sufflot (1713 – 1780), che studiò a Roma e come molti architetti teorici francesi dell’epoca aveva
nutrito un vivace interesse per il gotico, fin dalla sua formazione a Lione. Il progetto della chiesa gli venne
affidato nel 1755 dal marchese di Marigny, fratello di Madame Pompadour, che egli aveva accompagnato in
Italia nel 1749, assieme agli autorevoli critici Cochin e l’Abbé Leblanc. La prima pietra fu posata nel 1764 sulle
rovine della Chiesa abbaziale di Sante Geneviève che durante la rivoluzione divenne il Pantheon e quindi tempio
della patria. Nel 1806 tornò a essere una Chiesa; nel 1885, in occasione delle esequie di Victor Hugo, diventò
definitivamente il monumento dei grandi uomini. Le ceneri di Mirabeau, Marat, Marie Curie, riposano qui. Il
Pantheon, a croce greca, è sormontato da un'immensa cupola e il frontone, 1830, scolpito da David D’Anger,
reca un'allegoria: dalla storia e la libertà, la patria incorona i grandi uomini. Ogni navata è delimitata da 50
colonne corinzie e ornata da sculture e dipinti, tra i quali quelli di Puvis de Chavannes. Sotto la cupola, affrescata
da Antoine Jean Gros con l'apoteosi di Sante Geneviève(1827). Nel 1851 Foucault ripeté l'esperimento con il
pendolo fatto un mese prima all'osservatorio per dimostrare la rotazione terrestre. La visita sulla cupola offre
un bella vista su Parigi.
E’ POSSIBILE STAMPARE UN FOYER all’indirizzo seguente :
http://www.monuments-nationaux.fr/fichier/m_docvisite/239/docvisite_fichier_Pantheon_ital_INTERNET.pdf
Hotel de Ville: esterno. Relaziona: VALERIA RAINOLDI
1846
Les travaux sont confiés à l'architecte Jean-Bqaptiste Guénepin. A la suite
d'une brouille avec l'administration, les travaux sont confiés à Jacques Ignace
Hittorff.
1849
Le gros œuvre est terminé.
1866 - 1870
L'architecte Victor Calliat termine les travaux d'aménagement intérieur et de
décoration.
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LUOGHI DELLA VISITA
Programma
4 juillet 1913
Début des délibérations du Conseil de Paris sur la reconstruction et
l'agrandissement de la mairie. Le Conseil de Paris approuve le projet. Les
travaux seront confiés à l'architecte Glaize. Mais les travaux ne sont pas
commencés au début de la 1ère mondiale.
21 décembre 1921
Le préfet de la Seine confie les travaux de reconstruction à l'architecte
Patouillard-Demoriane. Les travaux sont estimés à 8 200 000 F pour le gros
œuvre. En 1926 le montant atteint 10 400 000 F.
18.30 - Metro Cardinal Lemoine all’incrocio con rue Monge, seguendo il percorso a fianco della Biblioteca verso occidente.
Prendere metro sino a Gare d’Austerlitz, scendere, cambiare e salire sulla gialla verso est ( Pontoise o Versailles
o Saint Quentin – scendere al Museo d’Orsay)
19:00 - Museo D’Orsay
aperti dalle 9:30 alle 18
il martedì, il mercoledì, il venerdì, il sabato e la domenica
il giovedì dalle 9:30 alle 21:45
vendita dei biglietti fino alle 17, il giovedì fino alle 21
sgombero delle sale a partire dalle 17:30, il giovedì dalle 21:15
gruppi ammessi unicamente con prenotazione dal martedì al sabato dalle 9:30 alle 16, il giovedì fino alle 20
chiusura ogni lunedì, il 1º gennaio, il 1º maggio e il 25 dicembre
dopo le 18:00 gli studenti hanno un biglietto ridotto - o gratuito ( meno di 26 anni)
Visita alla mostra: Victor Baltard (1805-1874). Il ferro e il pennello. Relaziona: Arch. GILBERTO BARBESI
Per gli abitanti di Parigi, il nome di Baltard è legato ad un luogo simbolico, le Halles, il grande mercato coperto
della capitale oggi completamente demolito. Fu proprio grazie a questo grande edificio di vetro e metallo,
oggetto di innumerevoli imitazioni, che Baltard raggiunse una grande notorietà, ma lo stabile attirò
sull'architetto l'incomprensione di alcuni storici che non gli attribuirono la paternità del progetto.
Personaggio complesso, se non ambivalente, Baltard fu, in effetti, sempre proteso tra l'affermazione
dell'aspetto artistico del suo mestiere e la sete di novità tecniche. La mostra si prefigge di dimostrare che, lungi
dall'essere in contrasto, questi interessi hanno concorso entrambi ad alimentare la sua creatività. A tal fine, la
mostra riunisce opere di natura molto diversa (disegni di architettura, bozzetti, fotografie antiche, incisioni,
pitture, mobilia, vetrate e altro ancora.) che illustrano contemporaneamente i due aspetti di Baltard: da un lato
l'artista contemporaneo di Ingres e di Flandrin che guidò i lavori di decorazione delle chiese parigine prima e del
municipio dopo, dall'altro il costruttore che fece un uso sapiente a magistrale del metallo e che, assieme ad
Haussmann, progettò il nuovo volto della capitale
Alla fine della visita alla mostra l’architetto Gilberto Barbesi analizza l’intervento di Gae Aulenti nella
sistemazione della stazione per destinarla a museo.
Il Museo rimane aperto sino alla 21.45 per i visitatori singoli, di conseguenza chi rimane dovrà procedere a una
visita individuale (consigliata)
Fine del percorso
Chi desidera può proseguire la serata per vedere le torri della Biblioteque Mitterand e cenare a Chinatown
Metro: gialla sino a Bibliotheque Mitterand. Breve occhiata al complesso moderno, poi verso Chinatown: gialla
sino alla Gare d’Austerlitz, rossa fino a Place d’Italie.
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LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Venerdì 11 gennaio
Per il gruppo che soggiorna al TimHotel Gare du Nord :
08.30 - partenza da Gare du Nord con linea M5 . Fermata Gare d’Austerlitz. Cambio M10 direzione Boulogne. Fermata Cardinal
Lemoine.
09.00 - Per tutti: appuntamento davanti all’ingresso della biblioteca Sainte Geneviève
È l’unica possibilità che la direzione ci offre per visitare gli interni dell’edificio
Visita alla biblioteca di Sainte Geneviève. Relaziona: ARCH. LUIGI CALCAGNI
La biblioteca custodisce circa 2 milioni di volumi e occupa il luogo dove si trovava il collegio de Montaigu.
Realizzata tra il 1843 e il 1850 da Henri Labrouste, un edificio provocatorio rispetto all'architettura dell'epoca e
molto discreto rispetto al Pantheon: il pianterreno è decorato con una semplice ghirlanda. All'interno del
vestibolo una scala conduce alla sala di lettura, con grandi finestre e coperta da volte che poggiano su arcate
leggere in ghisa e ferro battuto, secondo un modello che si ripeterà in altre biblioteche. Può accogliere 750
lettori ed è disseminata di busti di letterati e filosofi scolpiti dai più grandi scultori tra Seicento e Ottocento.
Metro M10 da Cardinal Lemoine a Jussieu, si sale sulla linea rosa M7 e si scende a Palais Royal - Musée du Louvre
Rive Droite
10:15 - Place du Carrousel
Arc de Triomphe, Giardini Tuileries, Orangerie, Jeu de Paume. Relazionano gli studenti: GALARDI BONATO
PINTOSSI
L'arco è stato realizzato nel 1808 per volontà di Napoleone I: in origine segnava l'accesso al palazzo delle
Olivieri, oggi si scaglia al limite occidentale della spianata attorno alla quale si articola il Louvre. Autori sono
Percier e Fontaine. Imitazione dell'arco di scrutinio severo a Roma, si sviluppa in tre fornici decorati da colonne
con capitelli in bronzo; sei bassorilievi celebrano le campagne di Boemia e le vittorie della grande armata; è
sormontato da quattro statue di soldati. Un tempo sulla cima si trovava un gruppo in bronzo con Napoleone su
un carro trainato da cavalli dorati . Erano quelli sottratti alla basilica di S. Marco a Venezia nel 1815: quando i
cavalli tornarono nella sede originale, nel 1828, Bosio vi collocò alcune copie e un'allegoria della restaurazione
sul carro.
A occidente dell'arco si stende il Jardin du Carousel, che si protende verso il giardino delle Tuileries con una
terrazza ornata da cespugli di bosso e statue femminili di Aristid Maillol.
Seguono i Giardini delle Tuileries: inizialmente lo spazio fu destinato da Caterina dei Medici come passeggio
mondano privato per la nuova residenza voluta dalla sovrana alla morte di Enrico II e realizzata in un luogo
precedentemente occupato da fabbriche di tegole. Nel 1664 fu riprogettato da André le Notre, grande
giardiniere di Luigi XIV. Egli ne riprese il vecchio disegno e lo trasformò dando vita a quello che sarebbe stato
definito il giardino alla francese. Sotto Napoleone III si arricchì di un boschetto di ippocastani e tigli secondo la
moda dell'epoca, che prediligeva i giardini all'inglese. Si estende su oltre 25 ettari fino a Place de la Concorde,
accompagnando la grandiosa prospettiva che -dopo l'incendio del 1871 e la demolizione del palazzo di Caterina
dei Medici -corre dal Louvre fino alla grande Arche alla Défense. Verso la place de la Concorde vi sono i due
padiglioni ottocenteschi: de l’Orangerie e del Jeu de Paume, eleganti architetture in origine destinate a serra
per agrumi e gioco della pallacorda.
11:00 - Place de la Concorde
Presenta le vicende dell’area: DANIELA ZUMIANI
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LUOGHI DELLA VISITA
Programma
È la più grande di Parigi realizzata per Luigi XV, ribattezzata nel 1795 della Concordia, dopo l'ultimo decreto della
convenzione e il definitivo abbandono del suo nome precedente. Fu luogo della ghigliottina durante la
rivoluzione, teatro di feste sontuose con il primo e secondo impero, illuminata con lampade a gas nel 1866.
Venne progettata nel 1753 da Jacques- Ange Gabriel, per celebrare i fasti di Luigi XV e per accoglierne la statua
equestre. Ai lati di rue Royal, Gabriel elevò due imponenti palazzi. All'epoca non esisteva ancora il ponte de la
Concorde e nelle intenzioni di Gabriel la piazza doveva essere una meravigliosa terrazza sul fiume, con fossati
verdeggianti e monumento al re al centro.
Notare Palace Bourbon in rive Gauche, in asse con Rue Royale in rive Droite
Del 1757 sono i palazzi verso rue de Rivoli: Stato Maggiore della Marina e Hotel de Crillon
Obelisco di Luxor regalato nel 1831.
11.15 - Da Place de la Concorde ci dirigiamo verso il Grand Palais.
Informazioni sul Grand Palais e Petit Palais: Arch. GILBERTO BARBESI
Costruito dagli architetti Henry Deglane, Albert Louvet, Albert Thomas in occasione dell'esposizione universale
del 1900. Nei pressi il Petit Palais costruito da Charles Girault sempre per l'esposizione universale del 1900.
Ci dirigiamo alla place Rond Point de Champs Elysées e ci spostiamo sull’avenue Montaigne, tempio del lusso,
sino al teatro des Champs Elysées di Van de Velde
Con i mezzi di superficie faremo: la Grande Avenue da Rond Point a Place dell’Etoile
12.30 – Place de l’Etoile
Presenta l’intervento urbanistico: l’arch. LUIGI CALCAGNI; si soffermano sulla struttura dell’arco di Trionfo gli
studenti: GALARDI, BONATO, PINTOSSI
L'Arco di Trionfo (Arc de Triomphe de la place Charles de Gaulle in francese) è un importante monumento di
Parigi. Si trova all'inizio del famoso viale dei Champs-Élysées, al centro della piazza denominata una volta Place
de l'Étoile (oggi Place Charles de Gaulle).
Commissionato da Napoleone Bonaparte nel 1806, l'arco venne progettato da Jean Chalgrin e costruito dagli
architetti Louis-Robert Goust e Jean-Nicolas Huyot, come versione neoclassica degli antichi archi di trionfo
dell'Impero Romano.
Il monumento è alto 50 metri e largo 45, e ciò ne fa il secondo arco di trionfo in ordine di grandezza, dopo
quello costruito nella Corea del Nord nel 1982 in occasione del settantesimo compleanno di Kim Il Sung. Le
pareti interne dell'arco espongono i nomi di 558 generali francesi; alcuni di questi nomi sono sottolineati per
indicare che morirono in battaglia.
Alla base dell'arco di Trionfo venne posizionata, nel 1920, la tomba del Milite Ignoto e una fiamma perenne, in
memoria dei morti della prima guerra mondiale, mai stati identificati. Dopo la seconda guerra mondiale, dal
1945 in poi, la tomba è stata dedicata anche alla memoria dei morti della seconda guerra mondiale. Ogni 11
novembre viene eseguita una cerimonia ufficiale, anniversario dell'armistizio del 1918 tra Francia e Germania.
Alla base di ognuna delle colonne dell'arco vi è una scultura allegorica: Il trionfo del 1810 di Jean-Pierre Cortot,
La Resistenza e La Pace entrambe di Antoine Etex e La partenza dei volontari del '92 comunemente chiamata La
Marseillaise di Francois Rude. In merito a quest'ultima si dice che fu vittima di un incidente il giorno dell'inizio
della battaglia di Verdun nel 1916: la spada tenuta in mano della scultura, rappresentante la Repubblica, si
ruppe, ma venne immediatamente nascosta in modo da evitare qualsiasi interpretazione di cattivo presagio.
Ogni sera alle 18.30 i membri dell'Associazione dei Combattenti o delle Vittime di Guerra ravvivano la fiamma.
Questo accade fin dal 1923, anno dell'accensione. Anche il 14 giugno del 1940, giorno in cui l'armata tedesca
entrò a Parigi e sfilò in Place de l'Étoile, alcuni ufficiali autorizzarono l'operazione. L'associazione "La Flamme
sous l'Arc de Triomphe", che raggruppa 41 membri di tutte le nazionalità, organizza la cerimonia per accogliere
le associazioni che, a loro volta, vengono a ravvivare la fiamma della memoria. Il Tour de France, dal 1975, si
conclude sotto l'arco di trionfo.
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LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Facoltativo breve tratto di Avenue Foch sino al Musée d’Ennery, ove vi èuna raccolta di netsuke (l’edificio di
Ephrussi citato nel suo libro E. De Waal , Un’eredità di avorio e ambra, Bollati Boringhieri, Torino 2010, si trova
però in rue Monceau).
--- Sosta per colazione --14.30 - Ritrovo in Place de Carrousel
Si segue rue Royale: n. 3 Maxim’s, n. 10 vetrina Lachaume, miglior fiorista di Parigi, n. 11 Lalique, n. 16
Ladouree. Vedremo una parte di rue Sainte Honoré, place Vendome e torneremo sui nostri passi.
16.00 – Davanti all’ingresso della Madeleine
Ingresso libero 9.30 -19.00
Presentano la struttura dell’edificio gli studenti: SCARMAGNINI, MADEDDU, DANELLA
Progettata da Coutant d'Ivry nel 1751 come biblioteca e sede della borsa valori, alla sua morte, nel 1777, la
costruzione fu proseguita da Couture nel 1764. Interrotti i lavori negli anni della Rivoluzione Francese. Nel 1806
Napoleone Bonaparte, affascinato dalla maestosa monumentalità del complesso, il quale versava in stato di
abbandono, decise di bandire un concorso per completare l'opera e trasformarla in chiesa, desideroso di farne
un "Tempio della Gloria". Il progetto vincitore fu quello di Alexandre Pierre Vignon. La consacrazione avvenne
però solo con Luigi Filippo di Francia nel 1845. Nello stesso periodo venne scenograficamente inclusa nel
sistema dei viali del Barone Haussmann. Il 30 ottobre 1849 vi ebbero luogo gli imponenti funerali di Fryderyk
Chopin. Fra gli altri funerali vi sono quello della nota cantante e danzatrice afroamericana Josephine Baker,
celebrato l'11 aprile 1975, e quello della cantante oriunda italiana Dalida, celebrato l'8 maggio 1987.
L'esterno della chiesa della Madeleine, in puro stile neoclassico è ispirato alla Maison Carrée di Nîmes, nel sud
della Francia. Ha la forma di tempio pseudodiptero con due facciate identiche sui lati corti costituite da due
frontoni scolpiti, ognuno sorretto da otto colonne corinzie, mentre i lati ne hanno 18 ciascuno.
Lungo le pareti esterne della "cella" si trovano entro 32 nicchie quadrangolari altrettante statue di santi.
L'interno, invece, si discosta notevolmente dalla struttura dei templi antichi: è, infatti, a navata unica con tre
cupole affrescate e invisibili dall'esterno e termina con l'ampia abside semicircolare sorretta dalle colonne
ioniche del finto deambulatorio. Lungo le pareti laterali, decorate con intarsi marmorei geometrici, si aprono
grandi nicchie contenenti sei statue di santi e uno stretto matroneo anch'esso sorretto da colonne ioniche.
Il presbiterio, cinto da una balaustra in marmo bianco, è sopraelevato di alcuni gradini rispetto al resto della
navata. Al centro, sopra l'altare maggiore, si trova il complesso scultoreo raffigurante Gloria di Santa Maria
Maddalena. Tra le opere più interessanti presenti nella chiesa, vi è il Battesimo di Cristo, situato nel vestibolo,
opera dello scultore digionese François Rude.
17.00 – Metro Madeleine linea M8 fermata Opera. M3 da Opera e fermata Bourse.
Sulla Bourse relaziona: STERZI
17.30 - A piedi dalla Bourse, ci dirigamo alla Bilioteca Nazionale di Francia, aperta al pubblico dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso al n.5 di rue Vivienne. Non sappiamo ancora se ci faranno entrare, ma è sufficiente vedere gli esterni
dato che avremo già visitato gli interni della Biblioteca di Sainte Geneviéve
Dalla biblioteca, a piedi raggiungiamo place de Victoire, svoltiamo verso rue Etienne de Marcel e vediamo
l’Hotel du Post e poi Banca Nazionale di Francia.
18.30 – Palais Royale . Si passa dai giardini sino a rue de Rivoli
Davanti alla nuova Pyramide, sulle vicende del Louvre intervengono: DANIELA ZUMIANI e SPAGNOLO, CONTRI,
BRANCIFORTE, TOMASELLI
Per chi desidera è possibile visitare il Louvre, il venerdì aperto sino alle 21.45
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LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Gratuito per tutti coloro che hanno meno di 25 anni e sono residenti in Europa e per insegnanti di Arte con
documento che prova la loro attività.
19.30 - Galerie Vivienne, Galerie Colbert, Galerie Dodat
Galerie Vivienne, rue de Petit Champs, 5, rue de la Banque, chiude alle ore 20.30.
Realizzata tra l 1823 e il 1826 su progetto dell’architetto Delannoy, presenta una ricca decorazione simbolica
con il caduceo di Mercurio, la cornucopia dell’abbondanza e l’ancora dei traffici marittimi. Grandi lucernari,
pavimenti a mosaico e finestre a mezzaluna incorniciano negozi alla moda e tessuti e librerie antiquarie.
Galerie Colbert sorge in luogo del palazzo era detto da Le Vau per la reggenza di Philippe d’Orleans. La galleria fu
commissionata dalla società Adam e Compagnie in concorrenza con la vicina Galerie Vivienne e fu realizzata nel
1826 da J. Billaud in stile neoclassico. I passaggi hanno copertura in ferro e vetro e decorazioni in gusto
pompeiano; la vasta rotonda, con cupola sempre in ferro e vetro, è ornata al centro da un bronzo (1822)
raffigurante Euridice morsa dal serpente, di Charles François Nanteuil- Lebeuf. Restaurata nel 1985, la galleria
dipende dalla Biblioteca Nazionale che vi organizza mostre e convegni.
Per chi desidera è possibile fermarsi per la cena nell’area delle Galeries.
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LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Sabato 12 gennaio
Per il gruppo che soggiorna al TimHotel Gare du Nord:
08.30 - Linea verde RER D verso Malesherbes- Melun. Cambio Gare de Lyon fermata Reuilly Diderot
09.00 – Viaduc des Arts-Coulée Verte
Accompagna lungo un tratto della Coulée Verte: ERIKA BOSSUM
Lungo la vivace avenue Daumensnil correva il viadotto ferroviario della Ligne de Vincennes, che collegava la
stazione di Place de la Bastille a Varenne Saint Maur. Inaugurata nel 1859, la linea fu disattivata nel 1969 e le
strutture ferroviarie caddero in disuso. La stazione venne demolita per far posto all’opera Bastille; il viadotto fu
invece acquistato dal Comune di Parigi, che decise di ristrutturarlo mettendo capo a uno dei più riusciti
interventi di recupero urbano. Sotto le arcate del viadotto, ribattezzato Viaduc des Art, sono stati ricavati ampi
spazi commerciali. In alto, l’antica sede dei binari è diventata parte di un suggestivo parco lineare noto come
Promenade Plantée: un nastro verde che si snoda per 4.5 km tra Place de la Batille e il Boulevard Periferique,
attraversando in direzione sud est tutto il 12° arrondissement. Il tratto sopra il viadotto, accessibile grazie a
scale e ascensore che intervallano le arcate, data la posizione elevata, consente di godersi una natura rigogliosa
e scorci insoliti della città. Al termine del Viadotto la Promenade- che da qui è detta Coulée Verte- prosegue in
parte in piano, in parte sotto il livello stradale, superando altri giardini, passerelle aeree e tunnel simili a grotte
naturali.
10.00 – Place de la Bastille
Tragitto lungo boulevard de la Bastille fiancheggiando il canale Grand Arsenal, rue Mornay e arriviamo al
Pavillon de l’Arsenal
10.30 –Pavillon de l’Arsenal:
Visita al Pavillon e all’area: ERIKA BOSSUM
Una visita a Parigi potrebbe cominciare proprio da qui, da questo padiglione in ferro e vetro di inizio Novecento,
dove il Comune ha allestito la propria vetrina. Aperto nel 1988, il Pavillon de l’Arsenal, di fronte alla Biblioteca
omonima, è infatti un centro di informazione, documentazione ed esposizione dedicato all’architettura e
all’urbanistica della capitale e dei suoi dintorni. Attraverso materiali di vario genere, dai plastici alle mappe, dai
supporti interattivi alle foto- è possibile visualizzare lo sviluppo dell’area dal medioevo ad oggi e oltre, grazie alla
presentazione di progetti futuri. Oltre all’esposizione permanente vengono organizzate mostre temporanee che
approfondiscono aspetti specifici. Si tratta dell’unico esempio europeo di museo vivente sulla città, gestito dalla
città stessa.
Nei pressi si trova il Grand Arsenal. Dalla Bastille alla Senna si estendeva l’Arsenale Militare, cuore del quartiere
omonimo. Distrutto da un’esplosione nel 1538, fu ricostruito nel 1594 sotto l’impulso del duca di Sully, che era
allora Grand Maitre dell’Artiglierie. Con il trasferimento della produzione delle polveri da sparo alla Salpêtrière
l’arsenale finì per diventare un deposito di munizioni e i suoi forni furono adibiti alla realizzazione delle statue
del giardino di Versaille. Nel 1755 il ruolo di Grand Maitre fu affidato a Voyer d’Argerson, marchese di Paulmy,
che prese alloggio presso la residenza dei grandi maestri del’Arsenale: bibliofilo appassionato, qui trasferì la sua
collezione di libri rari e manoscritti medievali, costituendo il primo nucleo della biblioteca che divenne pubblica
durante la rivoluzione. Infatti, dopo la chiusura definitiva dell’Arsenale (1797), la collezione di libri e documenti
fu ufficialmente Biblioteca dell’Arsenal. Della dimora del Grand Maitre dell’Artiglierie, ultimo vestigio
dell’immenso complesso, restano la facciata su rue de Suilly, iniziata da Germain Boffrand nel 1715 e interrotta
nel 1725 per mancanza di denaro, e gli appartamenti della marescialla de La Melleraye, sontuosamente decorati
nel 1637.
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STORIA DELL’ARCHITETTURA a.a. 2012 -2013
Viaggio a Parigi 10 -14 gennaio 2013
LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Torniamo alla Bastille
--- Sosta per colazione --Per chi se la sente : si prende la M8 fino a Ledru Rollin. Si cammina fino a Place d’Aligre: dove si tiene un
popolare mercato rionale dal secolo XVIII. Il luogo è molto caratteristico e vi sono bistrot.
14.30 – Place de la Bastille
Si prende da qui un mezzo di superficie per fare i grandi boulevards sino alle Galeries Lafayette: presenta
ARCH. LUIGI CALCAGNI
16.00- Opera Garnier (orario tassativo)
Tous les jours de 10h à 17h* (accès jusqu'à 16h30).
tarif réduit : 6 € (étudiants, moins de 25 ans, membre de groupe scolaire,
accompagnateur de groupe scolaire) pas de réservation préalable
I biglietti verranno fatti all’ingresso. Si invita a raccogliere il denaro dividendolo per gruppi di circa 10 persone.
Presentano le vicende storiche dell’edificio VALERIA RAINOLDI E FABIO QUINZANI
Venne inaugurata nel 1875, sotto gli occhi di un pubblico stupefatto che si aggirava per le sale ampie e
riccamente decorate. Per realizzare il palazzo l’architetto Charles Garnier utilizzò tutte le possibile risorse
ornamentali senza interferire con la struttura esterna: il colonnato corrisponde al sontuoso foyer interno,
dorato e alto 18 metri; la cupola copre la sala e la scena è contenuta nel grande padiglione laterale. Dal 1963 un
affresco di Marc Chagall voluto da Malraux, domina la sala centrale rischiarata da un lampadario disegnato dallo
stesso Garnier e pesante 7 tonnellate.
18.00 - Notre Dame de Lorette
L'Eglise Notre-Dame de Lorette se situe au 18 bis rue de Châteaudun 75009 PARIS
Elle est ouverte :
- Le lundi : de 11h à 19h30
- Du mardi au vendredi : de 7h30 à 19h30
- Le samedi : de 9h00 à 12h et de 14h30 à 19h30
- Le dimanche : de 9h00 à 12h30 et de 14h30 à 19h00
Construite entre 1823 et 1836 sur le modèle des basiliques romaines, l'église Notre-Dame de Lorette de Paris
est le chef d’œuvre de l’architecte néoclassique Hippolyte Lebas (1782-1867).
Gli esterni della chiesa sono descritti da: DANIELA ZUMIANI
LE PORTIQUE
A l’extérieur, son portique à quatre colonnes corinthiennes est surmonté d’un fronton triangulaire orné des
allégories de la Foi par Denis Foyatier, de l’Espérance par Philippe Henri Lemaire et au centre de la Charité par
Charles René Laitié.
Le haut relief du tympan représente l’Hommage des Anges à la Vierge et l’Enfant, sculpture de Charles François
Leboeuf Nanteuil.
L'austère structure basilicale de l’extérieur contraste avec l’abondante décoration intérieure.
fine del percorso
Per chi desidera è possibile arrivare a Montmartre: metro sino a Lamark, discesa al Sacre Coeur, vista della
città illuminata dall’alto
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Viaggio a Parigi 10 -14 gennaio 2013
LUOGHI DELLA VISITA
Programma
Domenica 13 gennaio
09.00 - Punto di ritrovo Place de Vosges
10.00 – Visita al Musée Carnevalet
Presenta il museo: MATTIA TURCO
Situato nel cuore del quartiere del Marais, il museo Carnavalet è il posto giusto per chi vuol saperne di più sugli
eventi e i personaggi che hanno fatto Parigi, ripercorrendo una storia ormai millenaria. Una storia raccontata
attraverso oggetti in uso all’epoca, modellini di vecchi monumenti e opere d’arte con cui si è voluto immortalare
la trasformazione sociale e urbanistica della città.
Carnavalet è il nome di uno dei due “hôtel particulier” –l’altro è Le Peletier de Saint-Fargeau-, ossia ricche
residenze nobiliari del XVI e XVII secolo, nei quali è ospitato il museo le cui collezioni, distribuite in più di cento
sale, sono composte da:
• manufatti di archeologia antica e medievale
• arti grafiche (disegni, manifesti, stampe, fotografie)
• Insegne
• Oggetti d’arredamento
• Numismatica
• Pitture
• Sculture
• Modellini architettonici
Dal 2000, il museo Carnavalet gestisce anche la cripta archeologica della cattedrale di Notre Dame, dove è
custodita una parte della storia di Parigi. Qui, infatti, è possibile visitare gli scavi eseguiti sotto il sagrato della
chiesa ove sono state rinvenute alcune strutture riferibili a diverse epoche ed usi, testimoni della centralità di
quest’area nella vita della città. La visita della cripta, inoltre, è continuamente ravvivata dalla presenza di mostre
relative alla storia e all’archeologia di Parigi. Per le informazioni pratiche: www.notredamedeparis.fr/
Sito ufficiale: www.carnavalet.paris.fr/
11.00 - Metro a Saint Paul-fermata a Hotel de Ville
Presentazione degli esterni dell’Hotel de Ville: DANIELA ZUMIANI
Fu nel XIV secolo che venne costruito questo palazzo, già nella posizione attuale del municipio, un edificio dove
si riuniva una delle corporazioni più potenti della città: quella dei commercianti dell'acqua.
Ma è nel 1533, sotto il regno di François I, che si fece appello all'architetto francese Chambiges ed all'italiano,
Domenico da Cortona, per costruire il primo municipio di Parigi.
La costruzione fu, però, completata soltanto nel 1628, sotto Luigi XIII – poiché i lavori si interruppero durante le
guerre di religione. Devastato da un incendio nel 1871, il municipio di Parigi sarà ricostruito identico da parte di
Ballu e Deperthes, alcuni anni dopo.
L'Hôtel de Ville si presenta come un monumento imponente, aggregazione di stili diversi esito delle
stratificazioni costruttive e degli interventi ottocenteschi. Le due ali del palazzo furono, infatti, costruite nel
1835, per la commissione del prefetto del Dipartimento della Senna Rambuteau, mentre la hall fu ricostruita dal
1873 al 1892. Lungo ciascuna facciata dell'Hôtel de Ville vi sono sculture di famosi personaggi parigini, realizzate
da oltre 200 scultori, fra cui il celebre Auguste Rodin che si occupò della scultura del matematico Jean le Rond
d'Alembert. Si contano ben 338 statue
Oggi, le sale ed i saloni sontuosamente decorati sono aperti alla visita su appuntamento: si possono vedere in
particolare, oltre alla ricchezza delle tappezzerie e dei mobili lavorati, tessuti ed affreschi del Jean-Paul Laurens,
Puvis di Chavannes, Henri Martin, Adolphe Willette o Morot.
Nei pressi dell'Hôtel de Ville si può anche ammirare una statua di Étienne Marcel, di fatto padre dell'istituzione
del municipio di Parigi, scultura ad opera di Antonin Idrac.
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LUOGHI DELLA VISITA
Programma
11.30 - Dall’Hotel de Ville, percorriamo rue de Temple, arrivando al n. 28, per vedere l’Hotel Hallwyll di Nicolas Ledoux:. Casa
natale di Mme de Stael
Analisi architettura dell’Hotel Hallwyll di Ledoux: DANIELA ZUMIANI
Il se trouve à l'emplacement d'une maison ayant appartenu à l'orfèvre Guillaume Villain. Il fut construit à la fin
e
du XVII siècle, puis fut remanié par Claude-Nicolas Ledoux. Il est le seul témoin subsistant de l’architecture
e
domestique parisienne construite par ce grand architecte. L’hôtel d’Hallwyll fut considéré dès la fin du XVIII
siècle par les contemporains comme l’un des hôtels particuliers les plus modernes du Marais.
Ledoux reçoit la commande en 1766 de Franz-Joseph d’Hallwyll, colonel de la Garde Suisse et son épouse MarieThérèse Demidorge pour la transformation de l’hôtel Demidorge, ancien hôtel de Bouligneux.
L’architecte parti de l’ancien bâtiment sur rue grâce à une composition symétrique et monumentale de la
façade traitée en bossages à tables à la manière de la Renaissance italienne et dont l’axe est souligné par un
portail à colonnes toscanes que surmonte un tympan orné de Grâces. Derrière ce corps de bâtiments
renfermant les communs, une première cour abrite le corps de logis. Ledoux décore les intérieurs et déploie
également un véritable talent d’architecte paysager pour la conception du jardin. Ledoux conçoit, en guise de
jardin, un atrium bordé de galeries à colonnes doriques au fond duquel deux urnes renversées déversant des
torrents d’eau (thème préfigurant la Saline royale d'Arc-et-Senans) encadrent une niche qui abrite une Grâce.
Un décor en trompe-l’œil peint sur le mur aveugle du couvent des Carmélites donnant sur la rue de
Montmorency.
Les écuries de cet hôtel pouvaient accueillir jusqu'à 18 chevaux. Il fut acquis en 1790 par le prince d'Esterházy,
puis en 1818, par François Guyot de Villeneuve, qui l'habita jusqu'à sa mort en 1849. L'hôtel fut peu après
dépouillé de ses œuvres d'art et livré au commerce.
N.B.: entriamo esclusivamente se abbiamo il tempo per una visita di circa un’ora, altrimenti vediamo solo gli
esterni
e
Il a retrouvé assez récemment son portique et ses jardins du XVIII siècle. Quoique sobre il est l'un des plus
élégants hôtels du temps de Louis XVI. À ne pas manquer, la porte monumentale, les ferronneries, les basreliefs sous la voûte d'entrée, le départ de l'escalier.
Madame de Staël y naquit en 1766.
L'ensemble des façades et des toitures, l'escalier intérieur avec sa cage, les sols de la cour et de l'ancien jardin
avec les vestiges subsistants de l'ancienne décoration font l’objet d’un classement au titre des monuments
.
historiques depuis le 17 décembre 1976
12.00 - Proseguiamo su rue Berger, fiancheggiamo il Centre Pompidou e raggiungiamo les Halles
Presentazione degli interventi di demolizione delle Halles: ERIKA BOSSUM
--- Sosta per colazione --14.00 – Da Les Halles, M4 fermata Gare de l’Est,da qui si prende la M7 fermata Stalingrad
Analisi della Rotonda di Ledoux : DANIELA ZUMIANI
15.00 – Passeggiata verso la Villette
Si prende la metropolitana a Porte Pantin , rossa fino a Louis Blanc, cambio e grigia (7bis) sino a Byttey Chaumont
16.30 - Parco Buttey Chaumont
La visita al parco è condotta da: ANNAMARIA CONFORTI
19.00 – Metro verso la Tour Eiffel
Ingresso a pagamento
TORRE EIFFEL
Gruppi adulti almeno 20 persone: 1 accompagnatore gratuito ogni 20 paganti
eur. 7 fino al 2 piano euro 8,50 se weekend
eur. 12,50 fino alla sommità euro 14 se weekend
guppi studenti (almeno 10) fino a 24 anni
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Programma
eur. 5,50 fino al 2 piano - euro 7 se weekend
eur. 11 fino alla sommità euro 12, 50 se weekend
La struttura architettonica della torre è analizzata dall’ARCH. LUIGI CALCAGNI
Fine percorso
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Programma
Lunedì 14 gennaio
8.30 - Place de La Nation: padiglioni quadrati all’ingresso della piazza di Nicolas Ledoux
Analizza le opere: DANIELA ZUMIANI
9.45 - Parc Monceau
Guida al parco: ANNAMARIA CONFORTI
11.30 - Cimitero di Pere Lachaise
Presentazione delle vicende storiche del cimitero: NICOLIS, FIORIO, SIGNORINI
15.00 - Trasferimento a Orly
Volo Easyjet n. 4295
Partenza h 17.40 da Paris Orly
Arrivo h 19.20 Venezia Marco Polo
Arrivo a Verona alle ore 21.00 circa.
Agenzia Latitude, Verona
Telefono: 0458000100
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Programma
BIBLIOGRAFIA
Libri di interesse letterario relativi all’itinerario proposto
- Émile Zola, Il ventre di Parigi (Le Ventre de Paris,1873) esistono traduzioni in italiano e versioni recenti
- Émile Zola, Al paradiso delle signore (Au Bonheur des Dames,1883) esistono traduzioni in italiano e versioni recenti
- Corrado Augias, I segreti di Parigi, Milano 1998
-Edmund de Waal, Un’eredità di avorio e ambra, Torino 2010
Verrà comunicata agli studenti anche una bibliografia sui principali interventi urbano architettonici effettuati a Parigi nel secolo XIX
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