Passeggiata Colonna, un angolo di Parigi

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Passeggiata Colonna, un angolo di Parigi
mercoledì 5 gennaio 2011
LO SPAZIO
23
NOTTE&GIORNO
QUATTRO DONNE HANNO “TRASFORMATO” UN VIALE PRIVATO IN UN LUOGO CHIC CON VETRINE AMMICCANTI
Passeggiata Colonna, un angolo di Parigi
di Alessandra Giordano
etti insieme tre architetti e il
proprietario di uno spazio
“ambito”, nel cuore del centro chic,
se poi sono tutte donne, il risultato
è garantito. Parliamo di Maria Grazia Paudice, Valentina Marroni, Elvira d’Andria, ovvero “Emmeviè” e
Francesca Bruno che in poco meno
di una settimana sono riuscite a trasformare un viale privato e “isolato”
in una passeggiata chic, tra negozi di firme, vetrine ammiccanti e luci soffuse. Siamo appena a ridosso
della trafficatissima piazza Amedeo,
nodo cruciale del centro commerciale più elegante, porta aperta sulla brulicante via dei Mille, affollata
nell’ora dello shopping, ancora più
“assediata” dai ragazzi nelle serate
dei weekend. Proprio in questa breve fettuccia, poco più di un corridoio, lontano dalla confusione delle
auto, grazie alla volontà e alla intraprendenza di Renato e Francesca Bruno, eredi di quell’Antonio,
scomparso nel 2004 - e che viene ricordato con una bella targa in marmo proprio all’ingresso del vialetto
- promotore del primo restauro di
quello che possiamo definire una
sorta di cortile interno, un tempo
M
Maria Grazia Paudice, Valentina Marroni, Elvira dʼAndria e Francesca Bruno
deposito dei negozi di via Vittoria
Colonna e spazio riservato al serbatoio antincendio del palazzo, e
che, da qualche anno è stato trasformato in una passeggiata “video
controllata” che nulla ha da invidiare ad un angolo di Parigi, dove
OSPITE DELL’ISTITUTO SUOR ORSOLA BENINCASA
Isa Danieli è tornata a scuola
per le recenti festività natalizie
firme note come Giorgio Ricciardi,
Valletta, Barbarulo gemelli da polso
o Convivium con i suoi prodotti alimentari ricercati, hanno voluto
scommettere. «Il viale ha versato in
un totale stato di abbandono per
vent’anni - racconta Francesca - poi
L’EVENTO
mio marito ha rilevato la piastra
commerciale del palazzo e ha pensato ad un riutilizzo dello spazio, lo
ha restaurato, pavimentato, illuminato, ha ripulito tutti i locali dando
loro una destinazione commerciale. Oggi sono quasi tutti fittati con
attività omogenee tanto
che la passeggiata è diventata un vero e proprio
salottino. L’obiettivo è stato poi quello di farlo conoscere e abbiamo allestito
mostre di fotografie, di pittura e altri piccoli eventi».
E la novità che si inaugura per questo Natale è stata appunto curata da “Emmeviè”, un’associazione di
liberi professionisti - le tre
signore-architetto - che operano
nell’ambito della progettazione e
realizzazione di eventi - e la cui attività finora svolta ha abbracciato
vari campi di intervento come mostre d’arte e di design, congressi,
conventions, presentazione e pro-
mozione di marchi, weddings - è
consistito nell’allestimento di altre
dieci vetrine come temporary store, dedicate a promuovere proposte
di cadeaux natalizi, improntate al
glamour e alla raffinatezza, date in
“gestione” ad aziende come Domenico Carandente Tartaglia con una
sofisticata selezione di abiti e accessori per l’equitazione; Trombetta Arredamenti, una realtà incisiva
nell’ambito delle proposte progettuali e arredative per la casa, l’ufficio e le liste nozze; Ev Tessuti che
propone ricercatezza e fantasia nel
tessile per la casa, attraverso un
marchio di prestigio quale la Designer’s Guild e, infine, Femmedesign progettazione di eventi e oggetti di design.
AL CIRCOLO CANOTTIERI UNA CONVIVIALE CON LE ATLETE
Una festa per le “Giallorosse”
di Gabriella d’Ambrosio
di Mimmo Sica
S
i è svolta all’Istituto Suor Orsola
Benincasa la tradizionale festa
natalizia, organizzata con impegno ed
entusiasmo da docenti ed allievi. Nel
monumentale complesso, guidati dagli
studenti trasformati per l’occasione in
simpatici Babbi Natale, genitori,
parenti ed amici hanno avuto modo di
seguire l’articolato percorso tra sale,
volte, cunicoli e gradinate dello storico complesso scolastico. La
“Sala degli angeli” ha fatto da cornice all’apertura della serata:
un coro di canti natalizi ad opera degli allievi più piccoli ha
incantato i presenti. La festa è poi proseguita come da tradizione:
ogni anno la scuola si pregia d’invitare un ex allievo distintosi in
qualche particolare campo e questa volta l’ospite d’eccezione è
stata la brava ed intensa Isa Danieli (nella foto), la popolare
“Reginella” televisiva e regina del teatro napoletano. L’attrice,
vero nome Luisa Amatucci, è apparsa felice di essere ritornata nei
luoghi della sua infanzia e commossa per aver ritrovato anche
una fotografia che la ritrae bambina, omaggio del Preside Lucio
d’Alessandro. Dopo un breve excursus sulla sua carriera,
cominciata per vera passione quand’era poco più che adolescente
nella compagnia teatrale del grande Eduardo e costellata di premi
e riconoscimenti, l’artista ha dato ancora una volta prova del suo
talento recitando apprezzati brani teatrali e poesie. Dulcis in
fundo, nell’ampio corridoio a vetrate che costeggia il claustro (una
delle tante meraviglie del Suor Orsola), si è respirata la magia del
Natale tra addobbi, luci soffuse e giovane allegria. È apparsa
sorprendente la lunga fila di buffet, allestita dai ragazzi del liceo
a rappresentare le nazioni del mondo con le più squisite
specialità di ogni luogo. A concludere la serata, un brindisi con i
migliori auguri.
EDITORIA
“G
iallorossi
per sempre”: all’insegna
di questo motto si
sono incontrati
nei saloni del sodalizio del Molosiglio i canottieri
che hanno scritto
la storia di questa
nobile disciplina,
a partire dagli anni Sessanta, indossando il “body” giallorosso.
Dopo i saluti del presidente Curzio
Buonaiuto e del vicepresidente
sportivo Franco Roberti (insieme
nelle foto con alcuni sportivi), ha
avuto inizio la proiezione di slides,
fotografie e filmati che hanno fatto
rivivere a tutti i presenti momenti
di sport indimenticabili e simpatici
“siparietti” con gli atleti fuori dai
campi di regata. Intenso e con qualche lacrima malcelata il clou della
serata con le testimonianze rese dai
maestri di sempre Mario Pugliese,
Marcello James e Antonio Calì. Applaudite e “coccolate” le canottieri
giallorosse Lorella D’Ambra, Danie-
la Marino, Giuliana Crevatin, Marina Millaura, Armida Napoli e Matilde Schiano. «Non tutti sanno - ha
detto Lorella D’Ambra - che accanto al canottaggio maschile c’è stato anche quello femminile. Negli anni che vanno dal ‘78 all’82 ci chiamavano “le ragazze d’oro” e abbiamo vinto praticamente tutto affermandoci, anche, a livello mondiale.
Definisco la nostra esperienza come una favola d’altri tempi, ma moderna dove tante piccole eroine
hanno portato avanti un grosso lavoro di emancipazione contro pregiudizi che all’epoca erano molto
consolidati. Mi auguro - ha concluso D’Ambra - che le ragazzine che
oggi si avvicinano al canottaggio
possano continuare questa splendida favola». Per Giovanni Maniscalco, componente del Comitato
“Grps” insieme a Pasquale Angellotti, Giovanni Del Forno, Peppe
Manna, Raffaele Mucciariello e
Franco Roberti, questa festa «non
solo ha lo scopo di fare rivivere gloriosi momenti del passato, ma soprattutto di dare un esempio ai giovani di quanto lo sport in genere e
il canottaggio in particolare sia palestra ove si insegnano e si consoli-
dano i più alti valori della vita come
il rispetto, l’umiltà, l’onestà, la disciplina. Questa sera intendiamo
proclamare il giorno di Santa Lucia,
la festa ufficiale di “Giallorossi per
sempre”. Ma anche gli atleti mangiano e allora Gianni del Forno,
spento il proiettore, cessati gli applausi e scattata l’ultima foto ricordo di gruppo, ha invitato tutti nella
sala ristorante dove Salvatore Parziale, direttore della “Campajola
Group” ristoratore del circolo, ha accolto i numerosissimi ospiti servendo loro, con la sua equipe, un
bouffet raffinato e gustoso.
PRESENTATO IL LIBRO DELLA SCRITTRICE ROSSELLA BURATTINO
“Viaggi di miele”, un manuale romantico
di Valentina Capuano
on molto tempo fa uno spot
pubblicitario in tv metteva in
guardia il turista dal “viaggio fai da
te”, invitandolo ad evitare di avventurarsi incautamente in luoghi
lontani senza essersi affidato ad
esperti del settore. Se poi il viaggio
prevede come unico compagno il
proprio partner, nella vacanza si ripone un’ulteriore aspettattiva: rafforzare l’intesa e l’affiatamento di
coppia. Quindi l’atmosfera dovrà
essere romantica ma non scontata, gli itinerari inusuali e non prevedibili, gli ambienti delle strutture ricettive intimi, ma ricercati, e
le esigenze di budget, valutate in
partenza onde evitare spiacevoli
sorprese. Così, “Viaggi di miele”,
l’utilissimo manuale di viaggio della giornalista napoletana Rossella
Burattino (edito da “Polaris”), presentato da Valeria Prestisimone, risponde proprio a questa esigenza:
N
indirizzare amanti, fidanzati e coniugi verso mete romantiche alternative, e trasformare attraverso
questo analitico vademecum una
vacanza romantica in un’esperienza da sogno. Se è vero che in principio vi fu l’esplorazione, per poi
evolvere nel viaggio ed infine la diffusione del turismo di massa, Rossella Burattino, affermata giornalista napoletana trapiantata a Milano e globe trotter per vocazione, nel
suo libro indirizza il lettore verso
esperienze multisensoriali che sono più affini alla sua natura di viaggiatrice-esploratrice curiosa, pronta a cogliere tutti gli stimoli culturali e le meraviglie naturali dei luoghi che si accinge a visitare, piuttosto che verso un turismo massificato proclive agli artifizi di un divertimento fittizio fornito spesso da
animazioni o intrattenimenti che
esulano dal viaggio di scoperta. Nel
suo manuale edito “Polaris”, coniugando la praticità di una rigo-
rosa informazione tecnica con la
brillantezza del racconto giornalistico, l’autrice fornisce, sulla base
della sua esperienza di indomita
viaggiatrice, i recapiti degli alberghi più esclusivi (come l’Albereta
Resort sul lago d’Iseo con la suggestiva suite cabriolet da 1.630 euro a notte), dei resort più lussuosi,
delle Spa più all’avanguardia, ma
anche di raffinati ristoranti dove poter gustare caratteristiche prelibatezze tipiche dei luoghi visitati o
anche negozi e botteghe artigianali
come quelle di Marrakech, dove si
arriva con la valigia vuota per riempirla nei negozietti tradizionali di
piatti classici, specchi, caftani
pshmine o raffinate calzature atigianali. Rossella Burattino, esperta
viaggiatrice al punto da collezionare carte fedeltà delle compagnie
aeree, fornisce quindi, attraverso il
suo documentato e preziosissmo
vademecum utilissimi consigli per
realizzare una riuscita “fuga d’amo-
re”, destinata a coppie di fidanzati
amanti o coniugi, poco importa: i
percorsi suggeriti consentiranno di
rinnovare l’emozione dei primi tempi. Al fine di facilitarne la fruizione
il manuale è inoltre saggiamente
diviso in due parti: nella prima sono indicate mete classiche, come
Parigi, Venezia, Capri e le Madive;
le mete più lontane come la Mongolia e la Baia di Holang ed infine
“piccole fughe d’amore”, ovvero i
luoghi romantici più vicini da visitare nella nostra Penisola. La seconda parte del libro è invece dedicata a dieci viaggi di “miele”, ovvero dieci destinazioni ideali per
realizzare indimenticabili viaggi di
nozze: Marrakech e il caldo deserto del Sahara, tutte le perle della
Costiera amalfitana, Buenos Aires,
il Sudafrica, percorsi in Glacier Express, il Canada, la Thailandia e i
suoi arcipelaghi, Saint-Emilion e le
Hawai, tutti luoghi che ha l’autrice visitato da vera cultrice del viag-
La scrittrice Rossella Burattino con la giornalista Valeria Prestisimone
gio come conoscenza, esperienza
multisensoriale. Da abile giornalista, inoltre, l’autrice riesce a fa vivere al lettore la magia e la curiosità per un romantico viaggio senza tempo sul panoramico Bernina
Express, il treno che ripercorre le
Alpi attraverso Saint Moritz, famosa località sciistica svizzera o a rievocare l’incanto delle immense a
selvagge foreste canadesi popolate da alci ed orsi che pascolano indisturbati. Non mancano nel suo
manuale suggestive rievocazioni
di affascinanti leggende legate a
luoghi molto noti, eppure spesso
ignorate da molti, come quella le-
gata alla storia di Amalfi, la stupenda città che sembrerebbe esser stata fondata da Ercole che vi
avrebbe seppellito la sua amata ed
omonima ninfa morta prematuramente o curiosità legate a prelibatezze gastronomiche, come la storia della sfogliatella “Santa rosa” il
cui nome si deve al fatto che fu
ideata da Madre Clotilde nel monastero di Santa Rosa a Conca dei
Marini per poi essere resa celebre
dal pasticciere Pintauro che ne mutuò la ricetta: tutti piccoli dettagli
che fanno di questo manuale un
prezioso e consigliatissimo compagno di viaggio.