Integrata e Biologica - Consorzio Fitosanitario di Piacenza

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Integrata e Biologica - Consorzio Fitosanitario di Piacenza
PROVINCIA DI PIACENZA
Bollettino di Produzione
Integrata e Biologica
n. 5 del 15/03/2013
PREVISIONI DEL TEMPO
Nel periodo, da domenica a mercoledì , ci sarà nella prima fase un'ampia area di bassa pressione,
che favorirà l'afflusso di correnti instabili sul nostro territorio. Avremo pertanto condizioni di tempo
perturbato con precipitazioni diffuse che interesseranno l'intera provincia fino alla giornata di
lunedì. Da martedì condizioni di variabilità, con precipitazioni deboli e sparse con rasserenamenti
locali. Mercoledì miglioramento sostanziale.
Temperature prima in lieve calo, per poi risalire con valori allineati alla media del periodo.
Zona della provincia
Tmin
Tmed
Tmax
Umed
prec
Pgg
Val Nure
-2,2
5,2
11,4
88
66,6
6
Val Trebbia
-2,8
5,2
10,6
94
72
7
Val Tidone
-2,2
4,4
11,2
84
64,4
5
Val d'Arda
-3,8
5
11,4
95
62,4
5
Pianura centrale
-3,6
5,2
11,8
88
68,4
5
Legenda: TMAX Temperatura Massima Media; TMED Temperatura Media; TMIN Temperatura Minima Media; UMED Umidita’
Media; PTOT Pioggia Totale; PGG Numero di giorni piovosi con pioggia > 1 mm.
Indicazione in sintesi e link con sito ARPA
Per informazioni dettagliate e in aggiornamento consultate le previsioni meteo ARPA Emilia
Romagna
“SERVIZI DI SUPPORTO PER L’APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE
NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL’AMBITO DEL P.S.R. 2007-2013 – MISURA 214, AZIONI 1 E 2”
BOLLETTINO DI PRODUZIONE INTEGRATA
LE INDICAZIONI SOTTO RIPORTATE SONO VINCOLANTI PER LE AZIENDE INSERITE NEI PROGRAMMI
RELATIVI AL REG CE 1698/2005- MISURA 214, REG CE N° 1580/2007 E 1234/2007 - LLRR 28/98 E
28/99.
Ricordiamo che lo smaltimento scorte dei prodotti fitosanitari sottostanno alla
seguente norma:
E’ autorizzato l’impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per un
anno, ma esclusi nell’anno seguente. Tale indicazione deve intendersi valida
esclusivamente per l’esaurimento delle scorte presenti e registrate nelle schede di
magazzino alla data dell’entrata in vigore delle nuove norme o per le quali sia dimostrabile
l'acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida solo per una annata agraria, non
può intendersi attuabile qualora siano venute meno le autorizzazioni all'impiego e può
essere applicata utilizzando le sostanze interessate secondo le modalità previste nelle
norme tecniche nell’anno precedente.
Per il 2013 tale autorizzazione riguarda:
1. Linuron: diserbo di fagiolo e fagiolino
2. Clorpirifos etile: geodisinfestazione di mais e pmodoro
3. Thiram: smaltimento entro il 5 giugno 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei
formulati commerciali contenenti la s.a. Thiram, per le quali, essendo stata modificata la
composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni
4. Ziram: smaltimento entro il 9 ottobre 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei
formulati commerciali contenenti la s.a. Ziram, per le quali, essendo stata modificata la
composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni
Priorità nella scelta delle formulazioni
È obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc, Xi e Xn quando della stessa sostanza
attiva esistano anche formulazioni di classe tossicologica T o T+ ;
È obbligatorio dare preferenza alle formulazioni Nc e Xi quando della stessa sostanza
attiva esistano formulazioni a diversa classe tossicologica (Xn, Corrosivi, T o T+) con frasi
di rischio relative ad effetti cronici sull’uomo (R40, R60, R61, R62, R63, R68).
È consigliabile nella scelta dei prodotti fitosanitari dare preferenza a quelli che vengono
commercializzati in formulazioni meno pericolose per l’operatore agricolo e per l’ambiente.
In particolare sono da preferire le formulazioni di prodotti costituite da emulsioni in acqua
(contrassegnati dalle lettere EW), granuli disperdibili (WG, WDG o DF), granuli solubili
(SG) e sospensioni di microcapsule (CS) rispetto a quelle costituite da polveri bagnabili
(PB, WP), polveri solubili (PS, WS) e concentrati emulsionabili (EC) che presentano
maggiori rischi per l’operatore nella fase di preparazione della miscela e rendono più
difficoltose le operazioni di lavaggio e di bonifica dei contenitori vuoti dei prodotti
fitosanitari. Le sospensioni concentrate (SC) ed i prodotti costituiti da pasta fluida, flowable
(FL, FLOW) riducono il rischio tossicologico per l’operatore ma per bonificare i contenitori
occorre realizzare un accurato lavaggio. L’impiego di sacchetti idrosolubili, al momento
scarsamente diffusi, risulta essere ovviamente la soluzione ideale per la tutela
dell’operatore e dell’ambiente.
Principi attivi previsti dal Reg. CEE n. 834/07 e regolarmente registrati in Italia
Possono essere utilizzati tutti i formulati commerciali classificati come “Xi”, “Nc” e Xn.
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Solo se specificatamente indicati nelle norme tecniche possono essere utilizzati anche
formulati commerciali classificati come “T” e “T+” .
Utilizzo Prodotti in fase di revoca
Nel corso del 2013 entreranno in vigore alcune modifiche alle dosi di impiego. In
particolare verrà limitata a partire dal 01/07/2013 la dose dell’Acrinatrina: 22,5 gr./ha di s.a.
e non potranno più essere impiegati i prodotti di seguito indicati:
- Fluazifop-p-butyle: si potrà impiegare solo fino al 23 giugno 2013;
- Acetoclor: si potrà impiegare solo fino al 30 giugno 2013.
CONCIMAZIONE
I quantitativi di macroelementi da apportare devono essere calcolati adottando il metodo
del bilancio previsionale calcolato adottando le indicazioni di seguito riportate oppure
avvalendosi del software specifico scaricabile dal sito
www.ermesagricoltura.it
“Programma per formulazione piano di bilancio”.
In alternativa alla redazione di un piano di fertilizzazione analitico è possibile adottare il
modello semplificato secondo le schede a dose standard per coltura. Per alcune colture da
seme è consentita solo l’utilizzo del metodo dose standard come indicato nelle norme di
coltura.
I piani di fertilizzazione devono essere redatti in ciascuna annualità:
- entro il 28 febbraio per le colture erbacee e foraggere
- entro il 15 aprile per le colture orticole, arboree e sementiere.
Le perdite per lisciviazione nel periodo autunno invernale sono stimate prendendo come
riferimento l’entità delle precipitazioni nell’intervallo di tempo compreso dal 1 ottobre al 31
gennaio come di seguito riportato:
- con pioggia <150 mm: nessuna perdita:
- con pioggia compresa fra 150 e 250 mm: perdita dell’azoto pronto progressivamente
crescente;
- con pioggia >250 mm: tutto l’azoto pronto viene perso.
A TALE RIGUARDO SI PRECISA CHE NEL PERIODO 1 OTT 2012 – 31 GEN 2013 LE
PRECIPITAZIONI SONO STATE AL DI SOPRA DEI 250 mm.
COLTURE ERBACEE
BARBABIETOLA fase fenologica PRE-SEMINA
L’inagibilità dei terreni costringe a procrastinare l’inizio della semina. Si ricorda che il tempo utile
per la semina della bietola va fino a metà aprile.
Scelta varietale: La tipologia varietale dovrà essere adeguata allo stato sanitario del terreno, alla
tecnica colturale ed in base alla presunta epoca di raccolta. Per il primo periodo di estirpo vanno
seminate varietà ad elevata produzione di peso, mentre per il secondo e terzo estirpo varietà a
titolo.
Concimazione: Si consiglia di non effettuare ulteriori interventi compresa la distribuzione della
frazione fosfatica andrà localizzata alla semina, se non già distribuita in autunno. Di dubbia
efficacia, soprattutto in relazione al costo/beneficio, l’apporto di fosforo microgranulato
Diserbo di pre - emergenza: Impiegare miscele di metamitron (vari al 70%) Kg/ha 2,00 con
predominanza di correggiola (P. aviculare) e aggiunta di cloridazon (vari al 65%) Kg/ha 1,5-2 con
prevalenza di crucifere e falloppia (convolvolo nero). Con presenza di infestanti emerse
aggiungere Glifosate (es. Hopper) lt/ha 2-3 e solfato ammonico 3-4 Kg/ha intervenedo subito dopo
la semina. In Produzione Integrata nelle miscele non si potrà superare il dosaggio di formulati ad
azione residuale (metamitron e cloridazon) di 3 kg/ha nell’intervento di pre-emergenza.
AGLIO fase fenologica EMERGENZA PRIME FOGLIE VERE
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Aspetti Agronomici: gli appezzamenti presentano generalmente un buon investimento con
piantine nello stadio di 2-3 foglie
Concimazione: nei campi ad emergenza completata è opportuno effettuare, con buona agibilità
del terreno, una prima concimazione azotata apportando 30-40 unità ad ettaro sottoforma di
nitrato o solfato di ammonio.
CIPOLLA fase fenologica PRE-SEMINA – SEMINA
Scelta varietale: La scelta varietale è fondamentale in funzione della programmazione
agronomica e della destinazione commerciale.
Concimazione: non è opportuno procedere ad interventi pre-semina per non compromettere il
letto di semina già pronto.
Difesa - Elateridi: in caso di presenza accertata con i vasi trappola intervenire alla semina con
formulati a base di CLORPIRIFOS/vari.
Diserbo: In pre-semina con infestanti emerse utilizzare GLIFOSATE/vari al 30,4% lt/ha 2- 3 in
associazione a 4-5 kg/ha di solfato ammonico.
In pre-emergenza utilizzare PENDIMETALIN/vari al 38,72% lt/ha 2 e/o CLORIDAZON/Betazon DF
a 1kg/ha. CLORIDAZON: al massimo 2,6 kg/ha di sostanza attiva ogni 3 anni.
PISELLO fase fenologica PRE-SEMINA – SEMINA
Il maltempo ostacola la semina della coltura con effetti negativi sulla programmazione. Ad oggi è
stato seminato il 30% circa del programmato limitatamente ai terreni più sciolti.
POMODORO fase fenologica PRE TRAPIANTO
La scelta varietale deve avvenire nell’ambito delle cultivar inserite nelle liste varietali 2013 della
Regione Emilia-Romagna, sulla base dei risultati delle prove sperimentali delle aziende
sperimentali. Prima di stabilire il piano colturale, si consiglia di consultare la propria Associazione
di prodotto in quanto ogni industria di trasformazione presenta particolari esigenze in termini di
materia prima da lavorare, di derivati da offrire, di durata di campagna.
Concimazione:il perdurare nella nostra provincia il pomodoro si inizia a trapiantare verso il 10 di
aprile. Con idonee condizioni dei terreni, in fase di preparazione dei letti di trapianto della coltura
occorrerà effettuare la concimazione di fondo in base al calcolo dei quantitativi di macro-elementi
(NPK) desunti da analisi chimico-fisiche o desumibili per le zone di pianura dalla consultazione del
“Catalogo dei suoli collegandosi al sito www.suolo.it”.
L’azienda é tenuta a redigere un piano di fertilizzazione analitico oppure ad adottare il modello
semplificato secondo le schede a dose standard. In quest’ultimo caso l'azienda è tenuta a
registrare le motivazioni d'incremento o decremento.
In relazione all’inerbimento stimolato dal continuo apporto idrico si consiglia prima di procedere ad
interventi preparatori di effettuare un diserbo a base di glifosate al fine di controllare le erbe nate.
FRUMENTO TENERO E DURO fase fenologica ACCESTIMENTO
Concimazione - Azoto: il quantitativo di azoto da distribuire equivale alla dose calcolata con il
bilancio, si ricorda che sono state registrate precipitazioni autunno-invernali superiori alla media.
Nelle aree preferenziali a prevalente tutela idrologica e quelle “vulnerabili” non è ammesso
superare i 170 kg/ha di N per anno proveniente da sostanza organica.
La concimazione azotata va concentrata nella fase di "spiga a 1 centimetro" tenendo conto che:
- se la quantità di azoto che si deve distribuire supera i 100 Kg/ha questa dovrà essere frazionata
70% alla spiga di 1 cm. ed il rimanente nella fase di levata entro l’emissione dell’ultima foglia ad
esclusione dei concimi a lenta cessione che possono essere distribuiti in un'unica soluzione;
- se la coltura segue cereali (mais, ecc.) dei quali sono stati interrati gli stocchi si consiglia
apportare appena possibile una prima quota del 30% della concimazione azotata, per favorire il
completamento di una buona fase di accestimento.
COLTURE ARBOREE
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MELO fase fenologica INGROSSAMENTO GEMME PERO fase fenologica GEMMA GONFIA
Erwinia amylovora e Cancri rameali: Dopo le operazioni di pulizia è opportuno effettuare un
trattamento con prodotti rameici, eventualmente attivi anche contro la ticchiolatura.
Ticchiolatura: al raggiungimento della fase: “ punte verdi” e in previsione di eventi piovosi si
possono verificare i primi voli di ticchiolatura; pertanto va programmato un intervento con prodotti
rameici.
Cocciniglia: intervenire in caso di presenza con: OLIO BIANCO.
PESCO fase fenologica GEMMA GONFIA
Bolla: dalla fase di rottura gemme si consiglia di utilizzare uno dei seguenti prodotti: DITHIANON o
DODINA o CAPTANO o PRODOTTI RAMEICI (in particolare negli impianti colpiti da batteriosi), o
ZIRAM o THIRAM.
Cocciniglie: in presenza del parassita intervenire con: OLIO BIANCO/Vari o, a bottone rosa, con
PYRIPROXYFEN o BUPROFEZINE.
Afide verde: intervenire in prefioritura al superamento del 3% di germogli infestati con:
FLUVALINATE o IMIDACLOPRID o THIAMETOXAM o ACETAMIPRID o FLONICAMID o
CLOTHIANIDIN.
ALBICOCCO fase fenologica: BOTTONE ROSA
Monilia: trattare da inizio fioritura con: BACILLUS SUBTILIS o TEBUCONAZOLO o
FENBUCONAZOLO o FLUDIOXINIL+CYPRODINIL o PYRACLOSTROBIN+BOSCALID
o
CIPROCONAZOLO
SUSINO fase fenologica: cino giapponesi INIZIO BOTTONE VERDE europee GEMMA GONFIA
Cocciniglie: intervenire in caso di presenza con OLIO BIANCO o a bottone bianco con
BUPROFEZINE.
Monilia: con condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo dell’infezione come elevata umidità e
bagnature prolungate è opportuno trattare da inizio fioritura con:
PYRACLOSTROBIN+BOSCALID
o FLUDIOXINIL+CYPRODINIL o CIPROCONAZOLO
o
FENBUCONAZOLO o BACILLUS SUBTILIS.
Cancro batterico delle drupacee: sulle varietà suscettibili alla malattia e dove ne è stata accertata
la presenza effettuare dopo la potatura e/o nella fase di ingrossamento gemme interventi con
PRODOTTI RAMEICI/vari.
CILIEGIO fase fenologica: GEMMA GONFIA
Corineo: A rottura gemme intervenire con PRODOTTI RAMEICI.
Cocciniglia: in presenza del parassita intervenire con OLIO BIANCO.
BOLLETTINO DI AGRICOLTURA
BIOLOGICA
NOTA GENERALE : Si fa presente che le seguenti indicazioni tecniche fanno riferimento a
quanto previsto dai regolamenti CE sull’agricoltura biologica 834/2007 (obiettivi, principi e
norme generali) e 889/2008 (norme tecniche di applicazione) e successive integrazioni e
modifiche. Le disposizioni applicative si trovano nel DM n. 18354 del 27.11.09 che ha completato
ed attivato il quadro normativo.
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FRUTTIFERI
Confusione e disorientamento sessuale: ordinare i diffusori.
Ticchiolatura melo: nelle zone più calde una parte degli organi svernanti sono
maturi e possono liberare ascospore dando inizio alle infezioni. Fare
attenzione in presenza di vegetazione recettiva.
Bolla pesco: intervenire in previsione di una pioggia infettante.
Giallume delle drupacee: verificare la presenza di piante con anticipo
della ripresa vegetativa e fioritura su susino, albicocco e pesco.
Colture orticole: programmare le semine primaverili facendo le scelte varietali.
Piantine e seme impiegato devono essere biologiche certificate. Fare eventuale
richiesta di deroga 10 giorni prima della semina per le colture ortive.
Grandi colture: appena possibile procedere alla preparazione dei letti di semina.
Il seme impiegato deve essere biologico certificato. Fare eventuale richiesta di
deroga 30 giorni prima della semina per le grandi colture.
Sovesci: programmare le semine delle colture da sovescio primaverili,
richiedere eventuali deroghe.
GESTIONE DEL SUOLO
Rotazioni: in agricoltura biologica le rotazioni hanno un ruolo fondamentale poiché svolgono
allo stesso tempo la funzione di migliorare la fertilità (fisica, chimica e biologica) del suolo, di
limitare le erbe infestanti e di abbassare l’inoculo di patogeni. La monosuccessione porta, in
tempi più o meno rapidi, alla manifestazione di diversi fenomeni degenerativi riconosciuti come
stanchezza del terreno. La stanchezza del terreno à associata ad anomalie metaboliche della
sostanza organica che portano alla produzione di tossine e rendono difficile la coltivazione di
una specie su se stessa. Devono essere effettuate quindi ampie rotazioni che prevedano il
susseguirsi di colture miglioratrici dopo colture che impoveriscono il suolo ed in linea generale
è bene privilegiare specie dotate di caratteristiche antitetiche, gestite con pratiche
agronomiche diverse (sarchiate/non sarchiate), coltivate in periodi dell’anno differenti e con
problemi parassitari diversi. Importante è l’inserimento nella rotazione di sovesci per il ruolo
fertilizzante e migliorativo della struttura del terreno (graminacee, leguminose, crucifere) e per
l’attività
biocidi
nei
confronti
di
patogeni
e
parassiti
(crucifere).
Il DM 18354/09 del 27/11/2009, per seminativi e orticole, prevede il ritorno della stessa
coltura dopo almeno 2 cicli di colture diverse, una delle quali destinata a leguminosa o coltura
da sovescio; è possibile la successione di cereali autunno vernini o del pomodoro in ambiente
protetto qualora siano seguiti da due cicli di specie differenti, una delle quali destinata a
leguminosa o coltura da sovescio. Sono pertanto da prevedere rotazioni triennali, possono
aversi cicli successivi di due anni solo per i cereali o pomodoro in coltura protetta, a condizione
sia inserita una leguminosa o un sovescio. Si considerano 2 cicli anche se nello stesso anno
quando effettuati cono distanza di 70 giorni uno dall'altro.
GESTIONE DEL TERRENO FRUTTIFERI E VITE
Fertilizzanti commerciali: verificare che sul prodotto ci sia l’indicazione “Consentito in agricoltura
biologica” o controllare la presenza delle materie prime che compongono il prodotto all'interno
dell'elenco dell'allegato I del Reg. 889/2008, indicato anche sul Decreto legisltavo 217/2006 .
Fertilizzazione fruttiferi e vite: in caso di necessità intervenire con ammendanti per incrementare la
sostanza organica come letame, compost, stallatici commerciali o con concimi azotati per fornire gli
elementi della fertilità.
PERO e MELO
Colpo di fuoco: eliminare e bruciare i punti di infezione effettuando i tagli ad almeno 50 centimetri
al di sotto dell'alterazione visibile. Disinfettare gli attrezzi utilizzati per le potature e gli innesti ed
eseguire la bruciatura dei residui di potatura affetti da Erwinia amylovora sul posto.
Ticchiolatura: Intervenire preventivamente con sali di rame, eventualmente in miscela a zolfo,
o polisolfuro di calcio.
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Eriofide vescicoloso (pero): in caso di presenza, intervenire entro la fase di rigonfiamento
gemme con olio minerale e zolfo (polithiol).
Cocciniglia di San José: efficace l'intervento per l'eriofide vescicoloso, da fare entro la fase di
rigonfiamento gemme con olio minerale e zolfo (polithiol). Intervenire in altrnativa da rottura
gemme a mazzetti divaricati con olio bianco.
Antonomo: alla ripresa vegetativa, nelle aziende dove si sono verificati degli attacchi l’annata
precedente, verificare la presenza del fitofago con campionamenti visivi delle gemme. Si può
eseguire la raccolta degli adulti al mattino, efficace ma onerosa. I trattamenti con piretro in
miscela ad olio bianco devono essere eseguiti all’epoca dell’ovideposizione, da inizio rottura
gemme a punte verdi.
PESCO
Bolla: iniziati gli interventi nella fase di inizio rottura delle gemme a legno, con temperature
intorno ai 7-8 °C (minima maggiore di 5° C), l'intervento con sali di rame o polisolfuro di calcio
va ripetuto in previsione di piogge o nebbie persistenti.
Corineo: i trattamenti rameici effettuati nei confronti della Bolla sono generalmente sufficienti
per il contenimento di questa avversità.
Cancri: effettuare interventi specifici solo negli impianti colpiti, i trattamenti rameici effettuati
nei confronti della Bolla sono efficaci anche per i cancri.
ALBICOCCO
Monilia: in condizioni favorevoli intervenire in prefioritura con basse dosi di polisolfuro di calcio
o zolfo o proteinato di zolfo. Il polisolfuro di calcio può essere fitotossico, soprattutto in caso di
abbassamenti termici.
Giallume delle drupacee: le piante che presentano forte anticipo nelle fasi fenologiche con
ripresa vegetativa anticipata e fioritura sono affette da fitoplasmi e sono da estirpare per
evitare la diffusione della malattia.
Contarinia: nelle zone in cui il fitofago è presente, eventuali trattamenti effettuati nei confronti
degli afidi con piretro, sono da fare prima della fioritura, al 30% massimo 40% di corolla
visibile.
Cocciniglie: in caso di presenza o con danni alla raccolta nello scorso anno, intervenire entro la
fase di bottoni rosa con olio bianco.
SUSINO CINO-GIAPPONESE e SUSINO EUROPEO
Corineo: intervenire con sali di rame a inizio rottura gemme.
Cancro batterico delle drupacee: negli impianti colpiti intervenire con sali di rame a basse
dosi. Questi interventi sono efficaci anche per Corineo.
Giallume delle drupacee (fitoplasmi): le piante che presentano forte anticipo nelle fasi
fenologiche con ripresa vegetativa anticipata e fioritura sono affette da fitoplasmi e sono da
estirpare per evitare la diffusione della malattia.
Cocciniglie: in caso di presenza o con danni alla raccolta nello scorso anno, intervenire entro la
fase di gemma ingrossata con olio minerale e zolfo (polithiol) opure entro la fase di bottoni
bianchi con olio bianco.
CILIEGIO
Cancro batterico delle drupacee: intervenire con sali di rame a basse dosi se si è riscontrata la
presenza l'annata precedente.
Cocciniglie: in caso di presenza o con danni alla raccolta nello scorso anno, intervenire entro la
fase di gemma ingrossata con olio minerale (polithiol). In alternativa intervenire a rottura
gemme entro la fase di bottoni bianchi con olio bianco.
VITE
Mal dell'esca: asportare le piante irrimediabilmente colpite ed allontare i residui dal
vigneto.Pulire e disinfettare periodicamente gli attrezzi di potatura passando da pianta a
pianta, soprattutto in occasione di grossi tagli, potare separatamente le viti segnalate come
infette in tempi successivi rispetto a quelle sane.
Giallumi: nelle zone focolaio le viti con i sintomi di giallume (Legno nero o Flavescenza
dorata) devono essere estirpate, anche in assenza di analisi di conferma, previa segnalazione
al Servizio Fitosanitario Regionale o al Consorzio fitosanitario provinciale di competenza.
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ACTINIDIA
Cancro batterico: realizzare la potatura prima dell’inizio del pianto. Si è osservata la presenza
di essudato batterico in impianti colpiti in Romagna, quinid sono da eseguire controlli attenti
degli impianti, per rilevare l’eventuale presenza di essudati, costituiti da gocce biancastre o
rossastre che fuoriescono dalla pianta, responsabili della diffusione della malattia, che avviene
ad opera della pioggia e vento. Intervenire a ingrossamento gemme con rameici a bassi
dosaggi (30-50 g di ione Cu/hl).
COLTURE ERBACEE
CEREALI AUTUNNO-VERNINI
Controllo infestanti: in presenza di infestanti intervenire con la strigliatura con la coltura in
accestimento, la migliore efficacia si ottiene intervenendo con terreno asciutto e in giornate
ventose e soleggiate.
Fertilizzazione: utilizzare concimi azotati a rapida cessione, come borlanda o sangue o
eventualmente pollina, qualora non si sia fertilizzato in precedenza o per ottenere adeguati
tenori proteici nella granella.
FAVINO e PISELLO PROTEICO
Scelta varietale: per semine primaverili consultare le liste varietali per l'agricoltura biologica
per favino e pisello proteico (vedi Agricoltura, n. 6, giugno 2007).
COLTURE A SEMINA PRIMAVERILE
SOVESCI
Scelta delle essenze: si possono utilizzare miscugli di graminacee e leguminose come favinoorzo. In alternativa si possono utilizzare essenze in purezza come colza, senape, facelia.
Semente: utilizzare varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non consentiti
le essenze più idonee alle specifiche esigenze aziendali. Richiesta di deroga ENSE per la
semente: prenotare le varietà biologiche o convenzionali non trattate con prodotti non
consentiti per le semine primaverili.
Per maggiori approfondimenti vedi lo speciale cover crops sulla rivista Agricoltura n. 7/8 del
2004.
MAIS SORGO SOIA
Preparazione letto di semina: se non presenti le cover crops, preparare il letto di semina.
CIPOLLA
Fertilizzazione: alla preparazione del terreno, per fornire azoto disponibile utilizzare concimi
organici azotati (es. pollina, farina di piume e penne, pelli e crini). La buona disponibilità di
azoto è utile per ottenere un rapido sviluppo della cipolla dopo l’impianto, ma non bisogna
eccedere perché l’azoto non diventi disponibile a fine ciclo impedendo la corretta maturazione
dei bulbi. Se necessario effettuare una concimazione fosfatica interrando ad esempio prodotti a
base di farine d'ossa, pollina, guanito.
Controllo infestanti: la cipolla è poco competitiva nei confronti delle malerbe: nei terreni sciolti
procedere con la falsa semina utilizzando lo strigliatore in più passate e a diverse profondità a
seconda dell’emergenza delle infestantii, nei terreni argillosi è consigliabile effettuare solo
l’estirpatura in inverno, poi lavorare 1-2 giorni prima della semina/trapianto.
Impianto: le varietà primaverili-estive devono essere seminate verso fine febbraio - inizio
marzo, ad una profondità di 2-3 cm. Il letto di semina deve essere ben affinato, con erpici a
denti fissi, vibro-coltivatori o erpice rotante. La tecnica del trapianto è una possibilità
interessante per la coltivazione della cipolla in agricoltura biologica rispetto alla semina diretta:
i migliori risultati si ottengono con 2-3 piante per alveolo.
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PATATA
Scelta varietale: consultare le liste varietali
per l'agricoltura biologica per patata
(vedi Agricoltura, n. 6, giugno 2007).
Preparazione del terreno: sono sufficienti lavorazioni che non superano i 25-30 cm di
profondità. Se il terreno presenta ristagno è consigliata una ripuntatura a profondità superiori.
Fertilizzazione: coltura esigente per quanto riguarda la nutrizione, migliorare il contenuto di
sostanza organica del terreno con apporti di letame o compost e con sovesci; utilizzare prima
dell'impianto concimi organici azotati. Non eccedere per evitare ritardi nell’epoca di raccolta,
aumento di suscettibilità nei confronti di malattie crittogamiche o la formazione di tuberi
deformati.
Elateridi: si raccomandano rotazioni ampie di 4-5 anni, di non seminare dopo prati, medicai,
frutteto o dopo abbondanti concimazioni con letame o se nell’anno precedente si sono verificati
danni da elateridi. Possono essere utili lavorazioni superficiali ripetute oppure impiegare
Beauveria bassiana in due applicazioni (pre semina/rincalzatura).
POMODORO DA INDUSTRIA
Scelta varietale: orientarsi su varietà rustiche, che permettano di ottenere rese elevate anche
con disponibilità azotate limitate e che siano poco suscettibili alle malattie. Per il pomodoro da
industria, le varietà che negli ultimi anni hanno conseguito i migliori risultati produttivi in
biologico nell'area ovest della regione, con rese superiori almeno del 5% rispetto a quelle del
campo e che sono state provate per almeno un biennio sono Fokker, Genius, Heinz 3402,
Leader, Littano, Perfectpeel, Ruphus e Terranova. I risultati della sperimentazione varietale a
Parma. Consultare anche le liste varietali per l'agricoltura biologica per pomodoro da
industria (vedi Agricoltura, n. 6, giugno 2007).
Per informazioni ed indicazioni generali consultare il sito: www.tecpuntobio.it
LE ELABORAZIONI DETTAGLIATE DEI MODELLI PREVISIONALI SONO DISPONIBILI NEL SEGUENTE SITO:
WWW.FITOSANITARIO.PC.IT
APPUNTAMENTI / NOTIZIE / NOTE
20 marzo 2013 alle ore 10.00 presso l’Azienda Sperimentale“Vittorio Tadini” a
Gariga di Podenzano (Piacenza) si svolgerà il Seminario di aggiornamento tecnico:
La gestione delle colture orticole: attualità tecniche e fitosanitarie.
Redazione e diffusione a cura di Consorzio Fitosanitario Prov.le di Piacenza.
In collaborazione con: Provincia di Piacenza e Organizzazioni di produttori e Industrie
agroalimentari.
“SERVIZI DI SUPPORTO PER L’APPLICAZIONE DEI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA E DELLE
NORME DI PRODUZIONE BIOLOGICA NELL’AMBITO DEL P.S.R. 2007-2013 – MISURA 214, AZIONI 1 E 2”
Bollettino Produzione Integrata e Biologica - Provincia di Piacenza n. 05 del 15/03/2013
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