Il tumore alla prostata: un test per predirne l`aggressività e orientare

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Il tumore alla prostata: un test per predirne l`aggressività e orientare
Il cancro alla prostata è riconosciuto come
uno dei più importanti problemi di salute
negli uomini. Circa 1 uomo su 5 in Europa
riceve una diagnosi di cancro alla prostata
durante la propria vita. Il cancro della prostata
è attualmente la terza causa di morte per
neoplasia più comune tra gli uomini.
Cosa si intende per vigile
attesa o sorveglianza
attiva?
In caso di forme localizzate e a basso
potenziale di aggressività il medico può
decidere di controllare il tumore attraverso
regolari controlli senza un intervento definitivo,
quale la chirurgia o la radioterapia. In tal
modo è possibile evitare complicanze
quali la disfunzione erettile o
l’incontinenza urinaria.
Tutti i tumori alla
prostata sono uguali?
CONTATTI
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DIVISIONE DI CHIRURGIA UROLOGICA
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Il tumore alla prostata:
un test per predirne
l’aggressività
e orientare le decisioni
medico-chirurgiche
IEO METTE A DISPOSIZIONE DEI PROPRI PAZIENTI CHE HANNO
RICEVUTO UNA DIAGNOSI DI CARCINOMA PROSTATICO O SUBITO UN
INTERVENTO DI PROSTATECTOMIA UN TEST DI ESPRESSIONE GENICA
PER PREDIRE L’AGGRESSIVITÀ DEL CARCINOMA PROSTATICO
No. È importante sapere che non
tutti i tumori della prostata sono
uguali.
In alcuni casi, il cancro cresce
molto velocemente ed un
trattamento definitivo come la
chirurgia o la radioterapia
è essenziale.
Per molti uomini invece, il
cancro alla prostata è indolente
e cresce molto lentamente. Per
queste forme localizzate e a
basso potenziale di aggressività,
si potrebbero adottare strategie
alternative quali la “vigile attesa”
o la “sorveglianza attiva”.
Che cos’è il Test Prolaris?
Prolaris è il primo test prognostico genomico
che rivela la biologia molecolare del cancro della
prostata, misurando l’attività dei geni associati
alla crescita neoplastica.
Una bassa attività dei geni è associata ad un minor
rischio di progressione della malattia e permette un
controllo del tumore attraverso la sorveglianza attiva.
Quali informazioni
fornisce il test?
Prolaris fornisce una misura dell’aggressività
specifica del cancro alla prostata.
Il livello di antigene prostatico specifico
(PSA) ed il punteggio Gleason,
forniscono al medico informazioni
importanti sullo stato attuale del
tumore ma il Test Prolaris permette
di ottenere informazioni critiche
aggiuntive.
Quest’ultimo - integrato alle
altre informazioni clinicoprognostiche citate - può
aiutare a predire l’aggressività
della malattia e a prendere una
decisione più consapevole sul
trattamento da seguire.
I vantaggi clinici del test Prolaris
sono stati dimostrati in diversi
studi che hanno evidenziato una
predittività sia del rischio di mortalità
dopo 10 anni di monitoraggio attivo, sia
del rischio di recidiva dopo prostatectomia
e/o radioterapia esterna.
Per chi è indicato il test?
Per i medici
Prolaris viene eseguito su due tipi di pazienti:
• Uomini con diagnosi di carcinoma prostatico.
• Uomini che hanno subito un intervento di prostatectomia.
Nel primo caso il test viene eseguito su tessuto
tumorale di campioni ottenuti dal tessuto bioptico
mentre, nel secondo, su tessuto post-chirurgico.
Il PSA continua ad essere
il migliore biomarcatore
disponibile per la diagnosi
precoce del cancro alla prostata
nonostante le controversie
derivanti dai 2 più grandi studi
pubblicati sul New England
Journal, in merito alla sua
efficacia come test di screening
di massa per la neoplasia
prostatica.
Non essendoci marcatori
prognostici validati,
attualmente la maggior parte
dei nomogrammi utilizzati in
pretrattamento sia chirurgico
che radioterapico, garantiscono
una valutazione prognostica
combinando i seguenti fattori:
PSA, stadio clinico, Gleason
score, età e numero di frustoli
bioptici positivi per neoplasia.
Nonostante ciò, non sono
infrequenti le condizioni
di upstaging, upgrading e
Pazienti con diagnosi di carcinoma
prostatico
Il test Prolaris eseguito su tessuto
bioptico può aiutare a discriminare quei
pazienti con malattia meno aggressiva
da quelli che, pur apparendo
clinicamente a basso rischio, hanno
una malattia più aggressiva. Questi
ultimi richiedono quindi un trattamento
definitivo e non opzioni conservative
quali la “vigile attesa” o la “sorveglianza
attiva”.
Pazienti sottoposti a prostatectomia
Il test Prolaris può aiutare a valutare in
maniera ottimale la probabilità di ripresa di
malattia, modificando il livello di monitoraggio
o la terapia consigliata dallo specialista.
coinvolgimento linfonodale
all’esame istologico definitivo
per le neoplasie localizzate
e con un basso potenziale
di aggressività, previsto dai
nomogrammi in uso nella
pratica clinica.
Le recenti evidenze in
letteratura che documentano
nei pazienti eleggibili per
la sorveglianza attiva ma
sottoposti a prostatectomia
radicale un upstaging pari al
20.6%, un upgrading (Gleason
score >6) pari al 44.9% ed una
prognosi sfavorevole pari al
50%*, hanno spinto alla ricerca
di ulteriori fattori o marcatori
prognostici predittivi.
* valori calcolati secondo i criteri del
P.R.I.A.S (Prostate Cancer Research
International Active Surveillance
Criteria : stadio clinico T1/T2,
PSA <10 ng/mL, PSA density (PSAD) of
<0.2 ng/mL per mL, Gleason score
<6 ed 1 o 2 frustoli bioptici positivi)