Linee guida per la stesura della tesi di Laurea

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Linee guida per la stesura della tesi di Laurea
Linee guida per la stesura della tesi di Laurea
Prima di iniziare il lavoro di tesi è indispensabile leggere attentamente le
seguenti indicazioni.
Dopo l’approvazione del progetto di tesi da parte del Prof. Siano e
l’attribuzione (eventuale) del tutor, il primo passo da compiere è la presentazione
(al Professore o al tutor assegnato) di:
-
un dettagliato indice, che rappresenta il percorso che si intende seguire
nello svolgimento del lavoro;
-
un’accurata ricerca bibliografica sull’oggetto della Tesi, con
l’indicazione delle principali fonti a disposizione.
Dopo l’approvazione dell’indice e della bibliografia, è possibile iniziare
l’effettiva redazione del lavoro, attenendosi alle seguenti disposizioni:
-
carattere e interlinea: lasciare il tipo di carattere (font) impostato di
default, vale a dire il “Times New Roman”; utilizzare il carattere 12,
interlinea 1,5. Il testo (incluso le note a piè di pagina) va sempre
formattato utilizzando il tasto “giustifica”;
-
margini: impostare la pagina lasciando mediamente 3 cm per ciascun
bordo; considerare un ulteriore centimetro, a sinistra, per la rilegatura;
-
punteggiatura: utilizzare le iniziali minuscole dopo le virgole, i due
punti e i punti e virgola (anche negli elenchi puntati o numerati).
Lasciare uno spazio bianco dopo le virgole, i due punti e i punti e
virgola e il punto;
-
formattazione dei titoli: i titoli dei paragrafi (e dei sottoparagrafi)
vanno numerati progressivamente. Utilizzare il grassetto e non il
corsivo (tranne che per i termini stranieri). I titoli devono essere
allineati a sinistra (è anche possibile utilizzare semplicemente il tasto
“giustifica”, come per il testo) e non centrati. Si consiglia di lasciare 2
righi bianchi tra la fine di un paragrafo ed il titolo del paragrafo
successivo e 1 rigo bianco tra il titolo e il testo dello stesso paragrafo;
-
uso del grassetto e del corsivo: limitare al minimo l’utilizzo del
grassetto esclusivamente per evidenziare una frase o un concetto
1
effettivamente centrale nel discorso. Non utilizzare, invece, mai il
corsivo (tranne che per i termini stranieri);
-
citazioni e parafrasi: quando si fa riferimento a parti di testi o di
articoli scientifici, è necessario separare le citazioni dalle parafrasi. In
entrambi i casi, alla parte di testo della tesi che fa riferimento ad uno
scritto segue una nota in cui va indicato il riferimento bibliografico. Per
le citazioni (in cui si riporta interamente e fedelmente una parte di un
testo altrui) il testo va racchiuso fra virgolette (per es., “la marca è
[…]”n). Per le parafrasi (in cui si riporta, con parole proprie, un
concetto espresso in una parte di testo altrui) invece, non si utilizzano
le virgolette; occorre, però, anteporre al riferimento bibliografico in
nota “confronta” (cfr.) o espressione equivalente (es. si veda).
-
compilazione delle note a piè pagina (riferimenti bibliografici): i
riferimenti bibliografici, riportati in nota a piè di pagina e alla fine della
tesi (Bibliografia), devono avere la seguente struttura:
per i testi, COGNOME
DELL’AUTORE/I INIZIALE DEL NOME.,
Titolo
del libro, Casa editrice, Luogo di Pubblicazione, Anno, numeri di
pagina-e1;
per gli articoli, COGNOME
DELL’AUTORE/I,
INIZIALE
DEL NOME.,
“Titolo dell’articolo”, Rivista, volume e/o numero della rivista, anno,
pagina-e2.
Tale impostazione vale, con le opportune modifiche, anche per i
contributi (es. capitoli di libri in curatele) presenti all’interno di testi3.
− oggetti (tabelle e figure): è necessario distinguere le Tabelle dalle
Figure e numerare progressivamente ciascun gruppo di oggetti. La
differenza fra questi due tipi di oggetti è abbastanza intuitiva; in ogni
caso nel seguito sono riportati due esempi.
1
Esempio: SIANO A., Competenze e comunicazione del sistema d’impresa. Il vantaggio
competitivo tra ambiguità e trasparenza, Giuffrè, Milano, 2001, pag. 156.
2
Esempio: HATCH M. J., SCHULTZ M., “Bringing the corporation into corporate branding”,
European Journal of Marketing, vol. 37, n. 7/8, 2003, pagg. 1048-1052.
3
Esempio: RULLANI E., “Divisione del lavoro e reti d’impresa: il governo della complessità”, in
BELUSSI F. (a cura di), Nuovi modelli d’impresa, gerarchie organizzative e imprese rete, Franco
Angeli, Milano, 1992, pag. 157.
2
Esempio di Tabella:
Tabella 7 - Data di lancio e di switch-off del digitale terrestre nei principali paesi europei
PAESE
LANCIO DTT
SWITCH-OFF
REGNO UNITO
1998
2012
SPAGNA
Maggio 2000
2011
GERMANIA
Novembre 2002
2010
FRANCIA
2004
2007
ITALIA
2003
2006
Fonte: www. ingv.it
Esempio di Figura:
Figura 3 – Il processo di CRM
a. CONOSCENZA
E
IDENTIFICAZIONE
b. INTERAZIONE
CLIENTE
E
PERSONALIZZAZIONE
DEL CONTATTO
c. FIDELIZZAZIONE
feed-back informativo
Fonte: SIANO A., VOLLERO A., CONFETTO M., “CRM e scelte di comunicazione d’impresa”,
Esperienze d’impresa, Serie Speciale S3, 2004, pagg. 59.
Si osservi che nel testo va inserito il riferimento alla Tabella/Figura; per
es., “come riportato nella seguente Figura 1”; occorre inoltre inserire
sempre - sopra l’oggetto - il titolo dell’oggetto, che introduce
chiaramente al significato dello stesso - sotto l’oggetto - la Fonte da cui
3
esso è stato tratto4. Sia il titolo che la fonte vanno allineati alla sinistra
dell’oggetto.
− frontespizio. Un esempio di frontespizio è presente sul sito, nella
sezione Tesisti.
Alla fine del lavoro di tesi, si realizza una breve introduzione, di circa 4-5
pagine, in cui sono indicati i seguenti punti:
•
gli obiettivi del lavoro;
•
una breve descrizione del contenuto dei singoli capitoli;
• se è stato previsto lo studio di uno o più casi, le fonti da cui è stato tratto il
materiale; se sono state effettuate delle interviste o altro tipo di ricerca
empirica, ecc.
Si ricorda, infine, che tutti gli adempimenti burocratici (es. numero copie
tesi, date delle sedute, documentazione da firmare, ecc.) sono di esclusiva
competenza della Segreteria Studenti, pertanto si prega di non farne richiesta alla
Cattedra.
Al Professore deve essere consegnata una copia della tesi rilegata,
contestualmente ad una copia della stessa in formato digitale, entro una
settimana dalla seduta di Laurea. Entro la stessa data, lo studente è tenuto a
preparare una presentazione multimediale (powerpoint) per esporre con maggiore
efficacia il lavoro svolto. La presentazione deve essere costituita da un numero
massimo di 7 o 8 slide di cui, 2-3 dedicate al percorso scientifico seguito, 2-3 al
caso di studio analizzato (e/o alla ricerca empirica svolta) e 1-2 contenenti le
considerazioni conclusive del lavoro di tesi.
4
Se l’oggetto è stato adattato da un altro oggetto di un determinato Autore, la fonte è “adattato
da:…”; se l’oggetto è un’elaborazione personale dello studente, la fonte non si indica.
4