come utilizzare il catalogo elettronico (opac)
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come utilizzare il catalogo elettronico (opac)
COME UTILIZZARE IL CATALOGO ELETTRONICO (OPAC) Per accedere all’OPAC (On-line Public Access Catalogue) basta cliccare sul link che compare sul sito della Biblioteca (www.biblio.unimib.it). Per effettuare una ricerca sono possibili cinque modalità: Ricerca base: viene presentata automaticamente nella prima schermata dell’Opac. o E’ utile per ricerche generiche, per argomento, digitando parole significative. o La/e parola/e possono essere cercate in un determinato campo (autore, titolo, editore, collana etc.). Se non si seleziona nessun campo la ricerca viene effettuata su tutti i campi. o Se si inseriscono più parole, queste verranno combinate per default con l’operatore logico “AND” e verranno cercate entrambe. Esempio: se si digita banca assicurazioni in tutti i campi, si troveranno documenti che contengano entrambe le parole nella scheda bibliografica. o E’ possibile effettuare anche una ricerca per radice di parola utilizzando i simboli di troncamento ? o *. Esempio: se si digita educa* nel campo titoli, si troveranno tutti i documenti il cui titolo contenga le parole educare, educativi, educativo, educatore, educazione etc. o E’ possibile inoltre raffinare la ricerca, utilizzando i filtri Lingua, Anno, Biblioteca, Formato (monografia o periodico). Esempio: si potrebbe restringere la ricerca alla biblioteca Bicocca Sede Centrale, alle monografie in italiano, pubblicate dal 2000 al 2004. Ricerca avanzata: può essere scelta dal menù. o Consente di effettuare ricerche su più campi contemporaneamente selezionandoli negli appositi menù a discesa. La relazione tra i campi è gestita attraverso l’operatore logico AND. Esempio: si potrebbe effettuare una ricerca mettendo in relazione una parola del titolo con il nome dell’autore. o Come nella ricerca base è possibile effettuare ricerche per radice di parola e utilizzare i filtri Lingua, Anno, Biblioteca, Formato. Ricerca per scorrimento: può essere scelta dal menù. o Fa visualizzare una lista alfabetica di voci che iniziano con la parola o le parole all’interno dell’indice scelto (titolo, autore, editore, collana, CDD etc.). o E’ utile per ricerche mirate, quando ad esempio si conosce il titolo esatto e si visualizzare immediatamente i record presenti. Esempio: se si digita manuale di diritto selezionando l’indice titoli, si visualizzeranno tutti i documenti aventi questo titolo precedenti e successivi, in ordine alfabetico. digitate, vogliono pubblico e quelli Ricerca multi-campo: può essere scelta dal menù. o Permette di ricercare più gruppi di parole contemporaneamente all’interno di campi predefiniti (Autore, Titolo, Anno etc.): più campi saranno compilati, più la ricerca sarà efficace. La relazione tra i campi è gestita attraverso l’operatore logico AND. Per raffinare la ricerca, si possono utilizzare i filtri Lingua, Anno, Biblioteca, Formato (monografia o periodico). CCL (Common Command Language): può essere scelta dal menù. o Permette di effettuare una ricerca in più campi utilizzando tutti gli operatori booleani (AND, OR, NOT) attraverso un’unica stringa di ricerca codificata. I codici dei campi da ricercare sono visualizzabili nella sezione Codici CCL dell’Help in linea (es. WTI=Parole nel campo titolo, WAU=Parole nel campo autore etc.). Per leggere i risultati della ricerca è possibile spostarsi avanti o indietro nelle liste di 10 record bibliografici (nel caso di ricerca base o avanzata) o voci (nel caso di ricerca per scorrimento) visualizzabili per volta, utilizzando i pulsanti che rimandano alla pagina Precedente o Successiva. Nel formato breve, che è quello predefinito, si visualizzano le colonne di record bibliografici relative ai campi autore, titolo, anno, biblioteca. Di qui: E’ possibile capire immediatamente se il documento cercato è posseduto dalla Sede Centrale della Biblioteca di Ateneo: nel campo biblioteca comparirà la dicitura Bicocca-Sede Centrale. Dallo stesso campo si può capire se il documento è in prestito leggendo i due numeri che seguono il nome della Biblioteca, che indicano rispettivamente il numero di copie possedute (il primo) e il numero di copie in prestito (il secondo). Esempio: 1/1 significa che l’unica copia posseduta è in prestito. Cliccando sul nome della Biblioteca che compare a destra, è possibile visualizzare: o la data di restituzione del documento, qualora fosse in prestito, e le eventuali prenotazioni indicate dalla dicitura richiesta; o lo status copia: il documento potrebbe essere prestabile per 30 giorni, se compare la dicitura prestabile, prestabile per 20 giorni, se compare la dicitura testi esame, consultabile in sede ma non prestabile, se compare la dicitura consultaz(ione); più raramente il documento risulta in acquisizione, a rilegare o smarrito; o la collocazione1, che va trascritta per esteso, per cercare poi il documento a scaffale. N.B. se il nome della Biblioteca non compare significa che probabilmente l’opera è in più volumi, quindi, per individuare la collocazione, bisogna prima visualizzare il formato completo, cliccando sul numero che compare a sinistra nella colonna #, poi cliccare su vedi oppure su vedi record e infine sul nome della Biblioteca. Cliccando sul numero nella colonna # che compare a sinistra, è possibile visualizzare – nel formato completo – la scheda bibliografica del documento, che riporta, oltre alle informazioni visualizzabili anche nel formato breve, il tipo di materiale (monografia o periodico), l’editore, la collana editoriale etc. Inoltre, relativamente alle riviste, il formato completo del record bibliografico riporta il posseduto, cioè le annate della rivista effettivamente possedute dalla Biblioteca. I record bibliografici visualizzati nel formato completo si scorrono utilizzando i pulsanti Precedente e Successivo. E’ inoltre possibile tornare all’elenco dei risultati tramite la voce del menu lista dei risultati. Per selezionare i risultati della ricerca bisogna cliccare nel box vuoto (tra la colonna autore e la colonna #) corrispondente ai record bibliografici scelti. A questo punto i record selezionati possono essere visualizzati nel formato completo oppure possono essere salvati sul PC, sul server o inviati a un indirizzo e-mail utilizzando la funzione Basket o la funzione Scaffale elettronico (a partire dal formato completo). Mentre il Basket si svuota in automatico quando termina la sessione di lavoro, lo Scaffale elettronico permette di salvare i record in maniera permanente. Per rinnovare i propri prestiti bisogna innanzitutto identificarsi con il proprio ID utente e password attraverso la funzione identificati. L’ID utente corrisponde per gli studenti al proprio n. di matricola (comprensivo di eventuali zero iniziali) preceduto da un codice BI0200, mentre la password corrisponde al proprio codice fiscale. Si può cosi accedere alla sessione Info utente, all’interno della quale è possibile visualizzare la lista storica dei prestiti e l’elenco dei prestiti in corso; da quest’ultima sezione, cliccando sul numero corrispondente al prestito che si intende rinnovare, è possibile effettuare il rinnovo, a meno che il documento non sia stato prenotato da qualcun altro. Per prenotare documenti in prestito, sempre dopo essersi identificati nell’apposita sezione (v. sopra), bisogna cliccare sul nome della Biblioteca che possiede il documento (dal formato breve o dal formato completo), quindi cliccare sulla funzione prenotazione e infine inviare la richiesta alla Biblioteca premendo il pulsante invia. Alla fine di una sessione di lavoro personale da una postazione pubblica (per es. della Biblioteca o di un laboratorio), è indispensabile cliccare su Fine sessione al fine dei evitare che altri utenti compiano operazioni nell’OPAC mantenendo l’identificazione di chi li ha preceduti. Per ulteriori informazioni è possibile consultare l’Help in linea dell’OPAC o rivolgersi al personale bibliotecario. 1 La segnatura relativa alla collocazione di un volume è formata da: 3 cifre che indicano la classe disciplinare con le eventuali divisioni e sezioni interne, eventuali una o più cifre che indicano specifici argomenti e i loro sottoinsiemi, 4 lettere che corrispondono alle prime tre lettere del cognome e alla prima lettera del nome dell’autore (il primo in caso di un’opera scritta a più mani), 3 lettere corrispondenti a quelle della prima parola del titolo. Esempio: la collocazione della monografia D. Balasso, D. Duccoli, M. Orecchi, “La gestione delle risorse umane in biblioteca”, 2000 è CDD.023.2019 BALD.GES/2000.