Messico - Turisti per Caso

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Messico - Turisti per Caso
Diario Messico
Quando: primav
era
Durata: 15 gior
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Viaggio: aereo
e auto
Costo a person
a:
(spesa approssim
ativa)
1800 euro
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la famiglia
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Viaggio idea
gici, spiagge
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Un viaggio fa
tro con altri
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Adatto a chi ce chi chiede solo di divertir
e a
della storia
io...
turista
per caso
Sotto l'antico cielo
del Messico
Laura ci guida lungo strade tortuose tra Chiapas e Yucatan. Attraverso foreste, in cima alle
montagne fino alle coste color smeraldo. E racconta d'incontri sorprendenti...
di Laura Braggion C
ome al solito l'avventura ha avuto inizio in aeroporto: Malpensa a
Milano. E come al solito eravamo
Daniela (la mamma), Giovanni (il papà),
Lorenzo (mio fratello) e io: Laura. Quattro
viaggiatori che ogni anno cambiano meta, riuscendo talvolta a stupire anche se
stessi. Questa volta la nostra meta è stata il Messico, la penisola dello Yucatan
(estesa più o meno come l’Italia) che abbiamo raggiunto dopo 14 stressanti ore
di volo, scalo a Roma compreso. Siamo
giunti a Cancun, ora locale: mezzanotte!
Capirete dunque che dopo aver noleggiato la macchina il nostro primo pensiero è stato quello di raggiungere l’hotel e
dedicarci a una sana dormita messicana.
Maya o coloniale, sempre con stile
1° giorno
Prim0 incontro con i Maya
Causa fuso orario io e Lorenzo ci siamo
alzati alle 6 e abbiamo avuto la prima
sorpresa: l’alba sul Mar dei Carabi. Lorenzo si è subito cimentato con la macchina fotografica e io come modella, o
02
01 Campeche
01
1
Splende nella notte la Catedral
de la Conception Inmaculada.
02 Palenque Gruppo di famiglia tra i Maya.
Diario Messico
cancùn
int. airport
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uxmal
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Una delle capitali dei
Maya. Da vedere:
la Piramide dell'Indovino (foto) e la
Casa del Governatore
in stile Puuc.
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176
cancùn
mérida
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ek'balam
chichén itzà
golfo del messico
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campeche
184
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carmen
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tulum
yu cata n
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tulum
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edznà
Esempio dell'organizzazione urbana dei
Maya, fu fondata nel
600 a.C. e ospita la
piramide dei Cinque
Livelli (foto).
edznà
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10
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messico
chicannà
xpujil
mahahual
chetumal
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riserva de la
biòsfera
sian ka'an
riserva de la
biòsfera
calakmul
palenque
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belmopan
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Città coloniale ospitale e poco costosa,
dove si trova il
meglio dell'artigianato locale.
riserva de la
biòsfera el triunfo
oceano pacifico
palenque
Strappato alla
giungla solo in parte, il sito co0ntiene
alcune delle opere
principali della
civiltà maya.
pijijiapan
mapastepec
21
g u ate m a l a
tapachula
01
01 Tulum
belize
city
riserva de la
biòsfera
montes azules
190
puerto arista
Capitale turistica
della regione,
offre belle spiagge,
grandi hotel e resort per americani.
Più cara del resto
del Paese.
mar dei caraibi
san cristòbal
de las casas
san cristòbal
de las casas
cancùn
Il Castillo, l'antica torre d'osservazione maya, un tempo
guidava i naviganti verso la costa.
almeno, ci ho provato! Il panorama era
mozzafiato, sicuramente un buon inizio
per la nostra vacanza. Alle sette, la nostra guida, Daniela, ci ha accompagnati
a esplorare una meraviglia locale: il sito
archeologico di Tulum, la famosa città maya sul mare. È l’unica del mondo
maya sulla costa (i suoi abitanti si godevano la vita più degli altri direi!) e dalla scogliera si osserva il mare azzurrissimo, anche se mosso, in cui si può fare il
bagno. Inoltre, c’è una piccola spiaggia
dove le tartarughe depongono le uova.
Dopo questo primo impatto molto positivo ne è arrivato uno negativo, a cui
non eravamo preparati: viaggiando in
auto verso l’entroterra abbiamo attraversato la regione del Quintana Roo:
molto più povera del previsto. Le cittadine sono costituite da casette di legno,
colorate ma prive di acqua e di luce. Però abbiamo visto molti bambini andare
a scuola e questo ci ha rincuorati. Poi
siamo giunti a Chetumal una città un
po’ più grande delle altre e decisamente caotica dove abbiamo visitato un bel
museo Maya e sostato per la notte.
2
honduras
2° giorno
I siti nella foresta
Aiutati dalla guida e dai cartelli, abbiamo
individuato i due siti di Kohunlich e Xpujil. Il primo era in alcune parti in ristrutturazione, ma abbiamo ammirato il Tempio
delle Maschere (che avremo ritrovato in
altre occasioni) e la lussureggiante foresta circostante. Il secondo, Xpujil, è stato
interessante per il suo tempio principale, caratterizzato da tre entrate sormontate ognuna da un’altissima costruzione.
Infine, dopo pranzo siamo giunti a Chicana, piccolo sito archeologico con una
magnifica rappresentazione del culto del
serpente, animale sacro) e il nostro eco
resort molto bello e tranquillo, dove ci
siamo concessi un bagno in piscina.
3° giorno
Wow: che incontro fortunato!
Questa è stata una giornata particolare,
poiché la suerte ovvero la fortuna, ci ha
Diario Messico
L’allegria dei colori dello Yucatan
01 arte maya
Nei
mercati indios
le contrattazioni
avvengono a bassa
voce. I tessuti più
belli si trovano nelle
Terre Alte del Chiapas
quelli più semplici
nello Yucatàn.
02 come un miraggio
La cascata di
Misol-Ha precipita
da 35 metri in un
lago circondato
dalla giungla ed è
l'occsione per un
bagno rinfrescante.
01
assistito parecchio. Abbiamo visitato il
Parco Biosfera di Calakmul. In auto abbiamo percorso circa 50 km in mezzo alla foresta incontrando solo animali: due
cinghiali, grandi uccelli simili a pavoni,
molto belli e colorati.
Poi ci siamo fermati perché un grosso
ramo era caduto in mezzo alla strada e
gli uomini sono scesi per spostarlo. Poco più avanti abbiamo avuto un incontro
ravvicinato con un giaguaro! Mentre Giovanni urlava: «Un felinoooooo!» lui ci ha
attraversato la strada, ci ha guardati per
un istante e poi è saltato fra la vegetazione. Sì, la suerte ci è stata vicina.
È un incontro rarissimo, etologi di tutto il
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mondo trascorrono qui mesi per vederlo
e magari non lo incrociano mai, invece ha
addirittura sfilato per noi !
All’interno del sito abbiamo incontrato un branco di scimmie e poi ammirato
una piramide altissima, ma solo l’atletico Lorenzo ha avuto il coraggio di scalarla. Usciti dalla biosfera ci siamo fermati
per il pranzo.
Mentre eravamo a tavola, 15 militari armati fino ai denti sono entrati nel ristorante e hanno pranzato ridendo di gusto.
Noi eravamo turbati dalle armi, ma nessuno ci ha disturbati!
Dopo circa 3 ore di viaggio siamo giunti
finalmente a Palenque.
4° giorno
Palenque: incanto verde
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gusto tex mex
Le tortillas dalla A alla Z
di Martino Ragusa
Sono il pane dei messicani dopo
essere stato quello dei maya e
degli aztechi. Le tortillas, fatte di
farina di mais e acqua, sono il
simbolo gastronomico del
Messico: irrinunciabili e trasformiste. Conoscete la
differenza tra burritos, tacos, enchilladas? Sono tortillas,
ma in Messico vi accorgerete che vale la pena cogliere le
differenze tra una e l’altra. Questo dizionarietto della
tortillas potrà essere di qualche utilità. Burritos: tortillas
alla griglia con carne. Chalupas (canoe): con maiale,
salsa di pomodoro verde e peperoncini. Chilaquiles:
sformato al forno: gli strati di tortilla fritta alternati a
pollo, salsa di pomodoro, fagioli e formaggio. Dedos de
charro: ripiene di maiale e peperoncini di vari tipi (patilla,
ancho e mulato), cotte alla griglia o fritte e ripassate al
forno con la panna. Enchilladas: con vari ripieni, fritte e
immerse nella salsa enchillada, a base di peperoncino
secco e pomodoro; tra le varietà più popolari di ricordo
quelle de Acapulco, con tacchino, olive e mandorle; de
puercos dobladas, con carne di maiale e peperoncini e
l’enchillada de jocoche, con formaggio, panna acida e
cipollotti. Enfrioladas: fritte con salsa di fagioli. Faijitas:
ripiene di petto di pollo saltato. Quesadillas: ripiene di
formaggio, grigliate oppure fritte. Paniuchos: con crema
di fagioli neri e maiale tritato con peperoni. Seca de
tortillas: strati di tortillas alternati a salsa di pomodoro,
peperoncini, panna, cipolle e formaggio. Tacos: tortillas
con carne, in Messico sono morbidi perché scaldati
velocemente, nella cucina Tex Mex sono fritti e conditi
con salsa chili, pomodoro verde e peperoncini. Per farle
in casa prendete mezza tazza d’acqua calda ogni due
tazze di farina di mais, impastate fino a ottenere un
composto compatto che dividete in palline di 5 cm da
spianare con il mattarello come delle piadine. Cuocete
sulla piastra 40 secondi per lato.
3
Appena svegli siamo partiti per visitare
l’antico sito di Palenque, probabilmente il più bello di tutti. Grazie a una guida conosciuta sul posto, abbiamo affrontato un’emozionante passeggiata nella
giungla che ricopre l’antica città e abbiamo scoperto che i Maya abbandonarono
questi edifici grandiosi poiché avevano
distrutto l’ecosistema e dunque non avevano più la possibilità di coltivare. Inoltre, abbiamo approfondito la nostra conoscenza della civiltà maya: dei suoi riti,
spesso crudeli, e delle sue usanze. Solo
il 2% dell’antica città è stato riportato alla luce, ma quello che si può vedere è
veramente grandioso e impressionante:
il bianco degli edifici, l’azzurro del cielo
e il verde della giungla creano contrasti
incantevoli. Ci sono moltissimi bambini
che vagano per il sito per vendere i loro
prodotti e con grande dispiacere abbiamo appreso che molti di loro non frequentano la scuola perché devono aiutare la famiglia. Nel primo pomeriggio
siamo risaliti in auto per raggiungere le
cascate di Misol-Ha ovvero “acqua che
cade” e Agua azul, molto diverse fra loro
e molto belle. In auto abbiamo raggiunto San Cristobal de las Casas, attraverso
una strada molto tortuosa che serpeggia tra le verdi montagne del Chiapas.
La strada, tutta in salita, è resa ancor più
difficile dalla presenza di bambini che
corrono o che tendono corde attraverso la carreggiata per far fermare le auto
nella speranza di vendere qualcosa. Ancora una volta siamo rimasti colpiti dalla povertà della popolazione (ancor più
Diario Messico
o
Un'altra Turista per cas
enza
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ci raccon
di Pamela Sgombra
Quante sorprese nella terra dei Maya...
una grande scalinata in legno; in lontananza si intravede la bellissima Playa Paraiso raggiungibile
passeggiando per la spiaggia, mare permettendo.
Usciti dal sito, intimoriti da un breve ma intenso temporale tropicale, ci fermiamo lungo la strada sterrata
incuriositi dai colori dei primi negozi e ci portiamo a
casa, per soli 20 dollari e dopo una lunga contrattazione, una sedia-amaca. Tornati alla carrettera prendiamo un taxi (4 dollari a corsa) che in 5 minuti ci
porta a Tulum paese (El pueblo) dove curiosiamo tra
locali tipici e negozi. Stanchi per la camminata ma
felici per la bella giornata riprendiamo il collectivo
per il residence.
Sulle strade dei narcos
E
ro partita poco convinta, sicura che avrei trovato
lo Yucatan troppo turistico. L'avventura inizia a
Malpensa e, dopo 12 ore di volo passate alla meglio
arriviamo a Cancun per ripartire alla volta di Akumal
(100 km) in bus. Percorriamo la Carrettera Mex 307
attraversando Playa del Carmen che al primo sguardo
appare come l'avevo sempre immaginata: una fila di
insegne luminose e cartelli pubblicitari! Dopo un'ora
e trenta minuti arriviamo al residence che a prima vista appare carino e non troppo grande, immerso in
un bel giardino tropicale. Le camere sono spartane
e necessitano di qualche lavoretto, ma sono pulite e
hanno una bella vista sulla piscina e sul mare.
Tulum, che meraviglia
Il fuso orario si fa sentire e alle 5 di mattina sono già
alla finestra in attesa dell'alba: il vento piega le palme e il cielo appare plumbeo. Arrivano le 7: il cielo
si apre, il sole fa capolino dalle nubi e poi, grazie al
vento, torna padrone del cielo regalandoci una bella
giornata.
Passiamo la mattinata a esplorare la lunghissima
spiaggia di Akumal che si congiunge con quella di
Half Moon Bay (famosa per le tartarughe che depongono le uova) nel primissimo pomeriggio usciamo
dal residence e prendiamo il primo collectivo (minibus pubblico) che ci porta al sito archeologico di
Tulum. Il breve viaggio (circa 10-15 minuti) ci immerge nella vita quotidiana locale, portandoci all'interno di piccoli agglomerati di case (più baracche che
case..) dove scorgiamo alcune persone dondolarsi
su un'amaca. Scesi dal bus percorriamo circa due
km di sterrato per arrivare alle rovine di Tulum. La
magnificienza è stupefacente: a fronte di un biglietto di ingresso economico ci viene offerta una vista
mozzafiato, rovine molto ben tenute e pulite con
cartelli dettagliati in due lingue (inglese e spagnolo); lo stupore aumenta quando vediamo la Torre
di avvistamento a picco sul mare. Al di sotto della
torre una bellissima spiaggia bianca battuta da un
mare di un turchese incredibile, raggiungibile con
La mattina successiva partiamo alle 7.45 alla volta
di Playa del Carmen dove ci attendono due amiche
conosciute in volo; ripartiamo alla volta di Cancun
dove prendiamo l'autostrada ed entriamo nello stato dello Yucatan. Poco dopo aver varcato il confine ci
ferma un primo posto di blocco dell'esercito (sembrava un film: soldati armati fino ai denti in mimetica
e uno di loro appostato dietro a dei sacchi con una
mitraglietta su un cavalletto...) che ci fa scendere
dall'auto e, con l'ausilio di un cane ispeziona l'auto.
Tutto ok. Ripartiamo e dopo neanche 5 km ecco un
altro posto di blocco: solita trafila e si riparte. Successivamente ci siamo resi conto che ci trovavamo in
un tratto percorso dai narco- trafficanti, in effetti sia
a Tulum che a Playa eravamo stati avvicinati da personaggi che offrivano una vasta gamma di “articoli”.
La mattina successiva ad Akumal mi aspetta un’immersione in un punto (chiamato dai sub Motorcycle)
a 5 minuti di barca dalla spiaggia di Half Moon Bay:
a 18 mt di profondità giace adagiata sul fondo una
motocicletta. Il fondale è deludente, pochi pesci e
poche madrepore. Incrociano un banco di piccoli
barracuda, uno di questi, curioso, ci accompagnerà
per il resto dell'immersione. La sera affittiamo un
4
io...
turista
per caso
minibus-taxi con destinazione Playa del Carmen,
non mi sbagliavo: hotel e negozi, bar ristoranti e
discoteche, la Quinta Avenida (via principale) presa
d'assalto da americani, occidentali e dagli orientali
(sono dappertutto!).
Playa Paraiso
Inizia una nuova giornata con altre interessanti
esperienze in vista: immersione al Cenote Dos Ojos,
Icomposto da un serie di gallerie, era un luogo sacro
per gli antichi Maya che lo consideravano l'ingresso
in un mondo mitico e spirituale; alcuni reputano che
nelle sue acque venissero sacrificate vite umane. In
10-15 minuti di jeep raggiungiamo la foresta all'interno della quale si trovano i due ingressi del cenote;
montata l'attrezzatura ci avviciniamo ad uno degli
ingressi della caverna, nascosta da una rigogliosa vegetazione, e restiamo “fulminati” dagli incredibili riflessi dell'acqua: colori intensi dal celeste all'azzurro
e una limpidezza straordinaria. Superata l'emozione
iniziale, ci tuffiamo in acqua per addentrarci nei cunicoli bui. Illuminati dalla torcia appaiono e scompaiono stalattiti e stalagmiti. Lo stupore prende il sopravvento ogni volta che dal soffitto filtrano dei raggi di
luce che creano incredibili giochi cromatici. Arrivati di
nuovo all'ingresso, il tempo di cambiare bombola e si
riparte per esplorare la seconda ragnatela di cunicoli.
Concludiamo la vacanza con l'ultima escursione: Playa Paraiso. Una delle più belle che abbia mai visto: i
colori del mare sono accecanti, le palme affondano
sull'impalpabile sabbia bianca con riflessi rosati.
Pranziamo nel bar-ristorante El Paraiso, sulla spiaggia, da non perdere i gamberoni con salsa di mango
e cocco accompagnati da platano, cipolle fritte e riso
con fagioli neri (piatto unico). La giornata prosegue
osservando i giochi degli otto bimbi di una famiglia
messicana felici di posare per il mio obbiettivo. Per
concludere: il Messico è stata una sorpresa. Lasciatevi stupire da questa terra...
Diario Messico
bel panorama. Molto caratteristica è anche la chiesa della Mercedes, ovvero della Grazia. Quello che più c’è piaciuto di
più è lo stile vagamente spagnolo-portoghese, molto colorato e ricercato della
città, che è sempre stata un punto di riferimento per la regione circostante, nonostante sia posta in alto, sopra i duemila
metri, e quindi scomoda da raggiungere. Quello che invece ci ha colpito negativamente è come sempre la povertà della
popolazione di origine india. Vi sono infatti centinaia di venditrici ambulanti (raramente sono uomini) con i loro bambini, o addirittura gruppi di bambini sotto
i 10 anni lasciati soli. Molto più piacevole è la visita al mercato locale con le sue
bancarelle ricche di merce locale, tanto
che Daniela non ha resistito e ha acquistato alcuni centritavola lavorati a mano.
Da notare che qui costa tutto 5 o 6 volte meno che in Italia . Nel pomeriggio abbiamo visitato anche San Juan Chamula,
famosa per essere abitata tutt’oggi dalla
stirpe Chamula a cui è vietatissimo fare
foto. La chiesa era esternamente molto
bella, ma circondata da un mercato poverissimo.
6° giorno
Nel Canyon del Sumidero
01
01 La città dei gringos L'Hard
Rock Cafe di Cancun. Turistica
e confusionaria, la città è una sorta di Miami messicana.
02guardando le stelle L’osservatorio astronomico
nel complesso archeologico di Chichén Itzá.
Foto del tpc Gianni Gravante
Dopo un’abbondante colazione e un
abbondante numero di tornanti siamo
giunti a una piccola città, Chiapas de
Corzo. Camminando fra i vicoli ci siamo
imbattuti nel porticciolo da cui salpano
dei barquitos che permettono di visitare il Canyon del Sumidero. Qui nel 1981
è stata costruita un’importante diga che
ha permesso di allagare il canyon lungo
circa 42 km è che noi abbiamo percorso. La nostra guida ci ha mostrato cascate, montagne verdi e imponenti e soprattutto moltissimi animali quali scimmie
e… alligatori! Terminata la visita verso le
13, abbiamo ripreso il viaggio verso Villahermosa dove siamo giunti molto tardi
a causa della strada dissestata.
7° giorno
Le spiagge di Campeche
Dato che Villahermosa non offre molte
attrattive turistiche, ci siamo diretti subito a Campeche. Il viaggio è stato molto bello perché ci ha finalmente permesso di costeggiare il meraviglioso Golfo
del Messico. Alle 12 abbiamo pranzato
in un ristorante a gestione familiare che
ha entusiasmato tutti e ha permesso a
Giovanni di chiacchierare con la gente
del luogo in santa pace. Pochi km più
avanti abbiamo scorto una spiaggetta
abbandonata. Indovinate? Lorenzo e io
siamo corsi a nuotare muniti di boccaglio per cercare di individuare qualche
pesce e… a meno di 5 metri dalla costa,
vicino ad alcuni scogli abbiamo incontrato 9 specie di pesci diversi! Stupendi. Purtroppo Daniela ci ha fatti ripartire dopo un’ora e mezzo e siamo giunti
a Campeche, nell’omonimo stato. Prima di cena abbiamo visitato il lungomare (simile a quello di Baywatch) e la città con i bastioni e gli edifici colorati, la
chiesa principale è ancora più bella la
sera, illuminata da mille luci.
evidente che nel Quintana Roo). Siamo
giunti nel tardo pomeriggio nel fresco di
San Cristobal, una città che ci è da subito piaciuta per il suo stile architettonico
e il suo aspetto quasi ordinato.
5° giorno
La serenità di San Cristobal
Questa giornata è stata molto tranquilla,
e abbiamo addirittura avuto un bel po’ di
tempo da perdere fra i negozietti della
città. Prima però è stata la volta dell’immancabile visita culturale alle numerose
chiese, la più famosa delle quali si trova
in cima a una lunga scalinata che abbiamo percorso a piedi come veri maratoneti. Questa chiesa porta lo stesso nome
della città e da qui si può godere di un
02
5
Diario Messico
01
02
01 strani riti
8° giorno
9° giorno
Tappa a Merida
Luci e suoni a Chichen Itza
In questa giornata afosissima abbiamo visitato 3 siti archeologici. Il primo
è stato Ezdna, con una gigantesca Torre del Sacerdote affacciata su un piazzale enorme. Il secondo è Kabah, con il
Tempio delle Maschere stupendamente
conservato.
Ultimo il sito di Uxmal, più famoso e frequentato degli altri sia per la sua misura che per lo stato di conservazione. Dopo questa immersione culturale siamo
ripartiti per Merida, una città carina e
tranquilla, dove abbiamo visitato il mercato maya e cenato in un ristorante elegante. Dopo cena abbiamo curiosato nei
negozi eleganti del centro.
Oggi si va a Chichen Itza: il sito più famoso
del Messico! Purtroppo la visita è stata rovinata dalla pioggia, ma ci siamo comunque goduti il Palazzo delle Mille Colonne,
il Campo del gioco della Pelota, l’Altare
Sacrificale, l’Osservatorio Astronomico,
le Tombe dei Sacerdoti… La sera abbiamo
assistito allo spettacolo di Luci e Suoni, di
fronte alla piramide più alta: Il Castillo.
Sconsacrata, la chiesa
di San Juan Chamula
ospita riti cattolici
re-interpretati dagli
indios. Il pavimento
è cosparso da aghi di
pinoe i fedeli offrono
coca cola e tequila
alle statue dei santi.
02 Mare turchese
Sabbia candida mare
e palme sono un
classico delle coste
dello Yucatan.
10° giorno
Un tuffo a Isla de las Mujeres
In questa giornata abbiamo concluso il tour culturale e, a Cancun abbia-
mo preso un traghetto che in 20 minuti ci ha portato alla bella Isla de las
Mujeres dove abbiamo preso il sole e
nuotato a volontà, anche se purtroppo senza incontrare pesci… l’isola è
molto bella.
Sino al 15° giorno
Relax totale sotto il sole
Partiti da Cancun abbiamo raggiunto
Akumal e il nostro lussuoso villaggio turistico. Il soggiorno è stato perfetto: ci
siamo divertiti a inseguire i i pesci che si
potevano osservare munendoci di pinne e boccaglio.
Ora che la vacanza è finita attendiamo il
prossimo anno, sperando che porti nuove avventure!
Come, dove, quanto
Qualche notizia utile per organizzare un viaggio in Messico come quello di Laura e della sua famiglia
Documenti
Passaporto con validità di almeno tre mesi al momento
dell’ingresso. Il visto non è necessario per soggiorni turistici fino a
90 giorni. All’arrivo bisogna compilare un formulario, disponibile in
aeroporto. C'è anche una tassa
aeroportuale (UK), inclusa nel costo del biglietto aereo emesso in
Italia. Il visto è obbligatorio per chi
viaggia per motivi diversi dal turismo (studio, affari) e va richiesto
presso le Rappresentanze Diplomatico-Consolari del Messico in
Italia (Roma e Milano). TR
AV E L
Moneta
L’unità monetaria ufficiale
è il Peso messicano (MXN).
Un euro equivale a circa 18 MXN.
È consigliabile portarsi in viaggio travellers’ cheque in dollari e
un po’ di dollari in contanti. Per
il cambio ci si può rivolgere alle
banche e alle casas de cambio.
Importante: il simbolo del dollaro ($) in Messico viene usato per
indicare i pesos, bisogna quindi
stare attenti a non fare confusione. I dollari americani vengono
indicati con US$ oppure con
USD.
Telefono
Per telefonare dall’Italia in
Messico bisogna comporre
lo 0052; per telefonare dal Messico in Italia bisogna comporre
lo 0039.
Salute
Le strutture ospedaliere
pubbliche non rispecchiano gli standard europei (e comunque non è prevista l’assistenza pubblica). Le strutture
sanitarie private, di medio e
buon livello, sono molto onerose, pertanto è meglio fare un’assicurazione sanitaria prima della
partenza. Previo parere medico
si consigliano le vaccinazioni
contro epatiti, salmonella, morbillo. Nello Yucatan e nel Chiapas periodicamente vengono
segnalati casi epidemici di congiuntivite. Per evitare di contrarre infezioni come epatiti (A e B),
ameba e salmonella, causate
dal consumo di alimenti (in par-
6
ticolare frutta, verdura e frutti di
mare), è meglio prestare sempre
attenzione a quello che si mangia, evitando per esempio i cibi
in vendita lungo le strade. Meglio adottare misure preventive
anche contro le punture di zanzara.
Clima
Varia a seconda dell’area
geografica: è molto umido
e caldo lungo le pianure costiere,
su entrambi i lati del Paese, mentre diventa più asciutto e temperato a mano a mano che ci si reca verso l'interno e si sale di
quota. La stagione delle piogge
(quando anche le temperature
sono elevate), va da maggio a
ottobre; il periodo migliore per
visitare il Messico è da ottobre fino a maggio, quando il clima è
asciutto e non fa ancora troppo
freddo. Nello Yucatan, in particolare, da maggio-giugno fino a
settembre-ottobre è più probabile trovare pioggia. Le precipitazioni causano disagi nell’entroterra, sulla costa in genere gli
acquazzoni sono di breve durata.
Il mese a rischio di uragani è settembre. Nei mesi di marzo e aprile il clima è perfetto: 34 gradi e
una leggera brezza.
Fuso orario
La differenza è di - 7 ore rispetto all'Italia.