1 scuola estiva internazionale (sei08)

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1 scuola estiva internazionale (sei08)
Alghero, 5 > 13 settembre 2008
SCUOLA ESTIVA INTERNAZIONALE (SEI08)
‘’L’esplosione urbana. Governare lo sviluppo urbano”
Il mondo sta diventando un mondo di città; le città crescono in numero, crescono in
numero di abitanti, crescono in estensione, crescono in altezza, crescono in quantità di
beni prodotti e consumati, crescono in quantità di rifiuti che producono, crescono in
energia che divorano.
Le città consumano territorio, spesso lo soffocano.
Un fenomeno incessante e che si svolge a velocità crescente è quello dell’esplosione
urbana che spesso si manifesta come sprawl, ovvero come urbanizzazione incontrollata
e selvaggia, una dispersione urbana senza governa o governata malamente, con effetti
visibili e pesanti di spreco, inefficienza, perdita di qualità, dissipazione.
Nell’area del Mediterraneo compattezza e densità erano le caratteristiche principali di
città come Marsiglia, Genova, Napoli, Barcellona; ma ora le dimensioni e le distanze
delle “regioni urbane” si sono enormemente accresciute e tutte le funzioni della città si
sono spalmate in un territorio molto più esteso che nel passato. La definizione dei confini
della città è divenuta molto difficile e l’organizzazione spaziale è cambiata ed è molto
confusa.
La città compatta è esplosa ed è diventata un territorio urbanizzato a bassa densità.
Ma non è solo sprawl, si tratta di una vera esplosione della città con molti effetti, diretti
ed indiretti, evidenti e nascosti, come la trasformazione dei centri urbani, altro risultato di
questo processo: persone ed attività si sono allontanate dalla città, verso piccole città o
verso aree rurali, ma altre persone e altre attività, magari arrivate da altre città molto
lontane o dalle campagne di tutto il mondo, le hanno sostituite.
Pianificare in questo tipo di territorio vuol dire affrontare questa nuova forma di città e di
metropoli; lo sprawl è incontrollato e manca di complessità.
Sede
La Scuola Estiva Internazionale SEI08 si svolgerà ad Alghero.
Alghero, in catalano L’Alguer, in sardo S’Alighéra, in sassarese L’Aliera, in spagnolo
Alguer, è una città di oltre 42.000 abitanti della provincia di Sassari. Ben collegata con
numerosi voli quotidiani da diverse destinazioni italiane ed europee, vicina allo scalo
marittimo di Porto Torres, è sede della prima Facoltà di Architettura della Sardegna.
Direzione
Le SEI delle Facoltà di Architettura di Alghero sono dirette da Giovanni Maciocco e
Arnaldo Cecchini.
Comitato scientifico
Giovanni Azzena, Ivan Blecic, Stéphane Bosc, Alessandra Casu, Arnaldo Cecchini, Fitnat
Cimsit, Lidia Decandia, Dilay Güney, Joe Holyoak, Francesco Indovina, Giovanni Maciocco,
Fernando Olba, Alessandro Plaisant, Francis P. Russell, Tom Muir, Silvia Serreli.
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Serena Orizi
Ufficio Comunicazione della Facoltà di Architettura
Università degli Studi di Sassari
Palazzo del Pou Salit, Piazza Duomo 6, 07041 Alghero, Italia
T + 39 320 4205558 F + 39 079 9720431 E [email protected] I www.architettura.uniss.it
Tutores
Vinicio Bonometto, Cristian Cannaos, Giovanna Casula, Mauro Cossu, Angelo Micolucci,
Francesco Musco, Giuseppe Onni.
Organizzazione
Francesca Bua, Massimiliano Campus, Marco Pisano, Mauro Quidacciolu, Barbara Silveri.
Relatori delle conferenze
Fitnat Cimsit, Beykent University, Istanbul
Dilay Güney, Beykent University, Istanbul
Francesco Indovina, Facoltà Arch. Alghero e IUAV Venezia
Fernando Olba, ‘’Arquitectura + Urbanismo’’, Valencia
Bernardo Secchi, Facoltà Arch. Alghero e Univ. IUAV Venezia
Lingue
Le lingue del Workshop saranno Italiano, Inglese e Francese.
Obiettivi
Far fronte al fenomeno dell’esplosione non è semplice, anche perché non è un solo
fenomeno: si tratta di processi del tutto simili tra loro o vi sono specifiche dinamiche
territoriali? Quali sono le caratteristiche locali e le tendenze globali di questa
trasformazione? Quali sono gli effetti del turismo?
Ad esempio, nel Sud della Francia regioni urbane come quelle di Montpellier e Aix-enProvence hanno il più alto tasso di crescita demografica ed economica dell’intero
Paese; e ciò avviene con una sostanziale stagnazione dei centri urbani.
In Italia, la ‘’città diffusa’’ del Veneto ha una dinamica diversa dall’enorme
conurbazione di Napoli, o della dispersione centripeta di Milano, o della megacittà
stagionali dell’Adriatico, o della dispersione leggera di tipo ‘’micropolitano” di Sassari.
E fenomeni di questo genere, con le loro specificità e con molti elementi comuni,
avvengono in tutta Europa. E allora non vi è una sola soluzione per controllare
l’esplosione urbana, come sembra ripeterci la vulgata che ci propone il mantra della
‘’città compatta’’ come l’unica e un po’ vaga soluzione.
È vero, metter fine all’esplosione urbana vuol certamente dire accrescere la densità e
concentrare le aree urbanizzate, ma questo può essere fatto solo comprendendo le
specificità dei diversi fenomeni che stanno dietro a questo comune esito, e quindi
identificando la ‘’cura’’ corretta, con un atteggiamento progettuale e pensando in
modo lungimirante. Pianificare in questo tipo di territorio vuol dire affrontare questa
nuova forma di città e di metropoli; lo sprawl è incontrollato e manca di complessità.
Due linee di progetto possono essere definite: che tipo di azione intraprendere per far i
conti con il territorio esistente e con questo ‘’arcipelago’’ urbano e rendere possibile
l’evoluzione verso una maggiore complessità e una maggiore densità?
Come pianificare una nuova via per rendere possibile lo sviluppo di questi territori,
pensando alle interfacce e ai legami tra i diversi livelli, le diverse funzioni, le diverse
popolazioni, ma anche fra piano e progetto?
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Serena Orizi
Ufficio Comunicazione della Facoltà di Architettura
Università degli Studi di Sassari
Palazzo del Pou Salit, Piazza Duomo 6, 07041 Alghero, Italia
T + 39 320 4205558 F + 39 079 9720431 E [email protected] I www.architettura.uniss.it
La Scuola avrà l’obiettivo di definire alcuni progetti per il governo dello sviluppo urbano
nei vari contesti europei, esplorando nuovi e vecchi modelli per far fronte allo sprawl e
costruire densità e complessità.
Capire questi processi ci aiuterà anche a immaginare nuove prospettive per il progetto
e per il piano. All’interno della SEI08 è previsto un ciclo di conferenze, per offrire stimoli e
chiavi di lettura di questo complesso fenomeno.
Su questo sfondo si collocano i temi progettuali che verranno affrontati nella SEI08:
NUOVE FORME DELL’ABITARE
(Docenti: I. Blecic, F. Olba, T. Muir. Tutor: M. Cossu)
1. Nuovi modi di abitare; la vecchia città e le nuove forme del vivere.
Famiglie, singoli, famigliastre, vecchi con badanti, coppie anziane, convivenze,
comunità, residenti, visitatori, immigrati, chiedono e impongono un ripensamento
dell’organizzazione degli spazi pubblici e privati, delle piazze e delle case, a partire da
una riorganizzazione della vecchia città. La vecchia città non è fatta, così come è, per
accogliere queste diversità, ma può essere ‘’piegata’’ a questi scopi, specie se la sua
riqualificazione si accompagna al ridisegno delle periferie informi e alla loro
rigenerazione.
RAPPORTO CITTÀ-CAMPAGNA
(Docenti: A. Casu, F. P. Russell, D. Güney. Tutor: G. Onni)
2. La dispersione abitativa e il sogno della vita in campagna.
Non solo perché costa meno, ma perché consente un diverso stile di vita. Una delle
cause della dispersione urbana è: ‘’vado a vivere in campagna’’; un sogno spesso
pagato a caro prezzo, ma non solo derivato dall’urbafobia, non meramente regressivo.
Bisogna accettare che questo stile di vita coesista con altri, integrandolo ad altri dal
punto di vista dei servizi, facendone un presidio territoriale ed un nodo di attività anche
diverse dall’abitare, costruendo sistemi di mobilità intelligenti e a basso impatto,
utilizzando le potenzialità delle nuove tecnologie della comunicazione.
FORME DELLA CENTRALITÀ NELLA CITTÀ ESPLOSA
(Docenti: F. Indovina, F. Musco, L. Decandia. Tutor: V. Bonometto)
3. Molti modi di rendere compatto: la concentrazione, la delimitazione, l’articolazione, la
rete.
Non è facile dire cosa significhi rendere compatta una città esplosa, che è nata a volte
a partire da più nuclei urbani, che erano compatti; la compattezza, in un’epoca come
la nostra, non può essere semplicemente un ‘’fatto’’ fisico; dare forma alla città,
delimitarla, costruire centralità, servizi e sistemi di comunicazioni, ridurre l’impatto
ambientale, darle armonia con il territorio, valorizzare il paesaggio e rispettare le scelte
degli individui, ovvero costruire una compattezza con molti significati: non serve nulla di
meno.
PROSPETTIVE DELLA DIMENSIONE AMBIENTALE NELLA CITTÀ A BASSA DENSITÀ
Serena Orizi
Ufficio Comunicazione della Facoltà di Architettura
Università degli Studi di Sassari
Palazzo del Pou Salit, Piazza Duomo 6, 07041 Alghero, Italia
T + 39 320 4205558 F + 39 079 9720431 E [email protected] I www.architettura.uniss.it
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(Docenti: G. Maciocco, A. Plaisant, F. Cimsit. Tutor: G. Casula)
4. Le sfide e le opportunità della città a bassa densità.
Ci sono territori che sempre saranno a bassa densità; la sfida è: dare a questi territori la
‘’qualità’’ di città, per i servizi e l’accessibilità in primo luogo, mantenendo la qualità
ambientale e permettendo uno stile di vita rilassato e profondo, permettere uno sviluppo
equilibrato e sostenibile (con diverse attività ad alto valore aggiunto e ad alta
occupazione, con una bassa impronta ecologica ed un grande settore a ‘’kilometri
zero’’, con un turismo esteso, ma fedele ed amico); una sfida che è centrata sulle
opportunità reali e sulla diversità di queste ‘’città ambientali’’ da altri tipi di città.
ORGANIZZAZIONE SOCIALE DELLA PRODUZIONE E CREAZIONE DEL VALORE SOCIALE
NELL’EPOCA DELLE RETI
(Docenti: A. Cecchini, S. Bosc, J. Holyoak. Tutor: C. Cannaos, A. Micolucci)
5. In rete con il mondo: la fine del vincolo della prossimità spaziale.
La città, soprattutto la città moderna, aveva potuto fare a meno del vincolo della
contiguità spaziale per l’approvvigionamento; la città contemporanea ha potuto
rinunciarvi anche per la produzione e il consumo; reti di città in un certo senso sono
sempre esistite (le città si cercano e si annusano anche a grandi distanze), ma città fatte
di reti sono una possibilità di oggi; come pensare all’organizzazione di sistemi produttivi
(in senso ampio, come organizzazione sociale della produzione e creazione del valore
sociale), in chiave non tanto della cosiddetta ‘’competitività’’, quanto della resilienza
dei livelli di qualità di vita e della sostenibilità ambientale?
Docenti trasversali
Giovanni Azzena e Silvia Serreli.
La partecipazione al workshop e alla valutazione finale dà diritto a tre crediti formativi
nei settori ICAR20 (2) e ICAR21 (1).
Programma attività della SEI08
Venerdì, 05 Settembre
Mattina
_ 10:00 > 13.00 Arrivo ad Alghero e sistemazione dei corsisti
Pomeriggio
_ 16:00 > 17.30
Registrazione dei partecipanti
Consegna dei materiali e organizzazione dei gruppi di lavoro
_ 17:30 > 20.00 Presentazione della struttura e introduzione alle tematiche della SEI08
(Arnaldo Cecchini, Giovanni Maciocco e Lidia Decandia)
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Serena Orizi
Ufficio Comunicazione della Facoltà di Architettura
Università degli Studi di Sassari
Palazzo del Pou Salit, Piazza Duomo 6, 07041 Alghero, Italia
T + 39 320 4205558 F + 39 079 9720431 E [email protected] I www.architettura.uniss.it
Sabato, 06 Settembre
Mattina e pomeriggio
_ 09.00 > 20.00 Escursione nei luoghi di progetto
(Giovanni Azzena e Giovanni Maciocco)
Domenica, 07 Settembre
Mattina
_ 10:00 > 11.30 Conferenza
Fernando Olba | Arquitectura + Urbanismo, Valencia
‘’Lo sviluppo urbanistico della città di Valencia’’
_ 11:30 > 13.00 Conferenza
Fitnat Cimsit| Beykent University, Istanbul
‘’Thinking about invisible boundaries in Istanbul’’
Pomeriggio
_ 16:00 > 20.00 Laboratori progettuali
Lunedì, 08 Settembre
Mattina
_ 10:00 > 11.30 Conferenza
Francesco Indovina | IUAV Venezia e Fac. Arch. Alghero
‘’Dalla città compatta all'arcipelago metropolitano’’
_ 11:30 > 13.00 Conferenza
Dilay Güney | Beykent University, Istanbul
‘’Walking along traces of urban space of Istanbul from past to present’’
Pomeriggio
_ 16:00 > 20.00 Laboratori progettuali
Martedì, 09 Settembre
Mattina
_ 10:00 > 13.00 Laboratori progettuali
Pomeriggio
_ 16:00 > 20.00 Laboratori progettuali
Mercoledì, 10 Settembre
Mattina
_ 10:00 > 13.00 Laboratori progettuali
Pomeriggio
_ 16:00 > 20.00 Laboratori progettuali
Giovedì, 11 Settembre
Mattina
_ 10:00 > 13.00 Laboratori progettuali
Pomeriggio:
_ 16:00 > 20.00 Incontro dei gruppi (revisione intermedia dei lavori)
Venerdì, 12 settembre
Mattina
_ 10:00 > 13.00 Laboratori progettuali
Serena Orizi
Ufficio Comunicazione della Facoltà di Architettura
Università degli Studi di Sassari
Palazzo del Pou Salit, Piazza Duomo 6, 07041 Alghero, Italia
T + 39 320 4205558 F + 39 079 9720431 E [email protected] I www.architettura.uniss.it
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Pomeriggio
_ 16:00 > 18.30 Laboratori progettuali
_ 18:30 > 20.00 Conferenza
Bernardo Secchi | IUAV Venezia e Facoltà di Arch. Alghero
‘’Urbanistica e città contemporanea’’
Sabato, 13 settembre
Mattina
_ 10:00 > 13.00 Laboratori progettuali
Pomeriggio
_ 16:00 > 20.00 Presentazione e valutazione dei lavori
_ 20.00 > 21.00 Consegna dei Diplomi
_ 21.00 Inaugurazione della mostra dei progetti
Festa di fine Scuola con tutti i partecipanti.
www.sei.architettura.uniss.it
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Serena Orizi
Ufficio Comunicazione della Facoltà di Architettura
Università degli Studi di Sassari
Palazzo del Pou Salit, Piazza Duomo 6, 07041 Alghero, Italia
T + 39 320 4205558 F + 39 079 9720431 E [email protected] I www.architettura.uniss.it