grazie panni!!! - Il Castello il giornale dei pannesi

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grazie panni!!! - Il Castello il giornale dei pannesi
IL GIORNALE DEI PANNESI
Edita dall’A.I.C.S. Ass. Cult. Edizioni “Il Castello” - Redazione: 71122 Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - 71020 Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700
Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Gennaio 2010 - Numero 1 - Anno XIV - E.mail: [email protected] - sito web: http://ilcastello-online.blogspot.com - Tel. e Fax 0881.688057
Foto di Antonio Larocca (Roma)
GRAZIE PANNI!!!
…allora era un ARRIVEDERCI…ed eccomi qui a continuare
l’impegno che da quasi 15 anni mi vede impegnato per Panni e i
Pannesi tutti. Non nascondo che la decisione è stata molto sofferta
ma la pressante vicinanza di tanti di voi che con ogni mezzo avete
voluto darmi testimonianza della vostra stima, incoraggiandomi a
proseguire, a non deflettere, a tenere duro, mi ha, alla fine, convinto
a proseguire nel lavoro editoriale intrapreso nel 1996. Davvero
commovente la stima e l’affetto nei riguardi della mia modesta
persona. GRAZIE, PANNI! Inteso nella sua estensione più larga:
residenti e non. Il nostro giornale è ormai divenuto essenziale
strumento per mezzo del quale la Pannesità si sente unità in un
“insieme” a cui non intende rinunciare dopo averlo conquistato in
tutti questi anni di lavoro comune. Il Castello, non tralascerò mai di
definirlo tale, è “il nostro giornale”, di tutti i pannesi, é lo spazio
in cui tanti si sono ritrovati riprendendo rapporti ormai da tempo
interrotti per motivazioni varie, specialmente per la lontananza tra
loro che il nostro giornale ha annullato definitivamente: questa è
l’essenza, il cuore, il fulcro intorno a cui ruota la Pannesità ritrovata.
ANDIAMO AVANTI!
E’ vero tanti di voi mi sono stati vicino in questo periodo delicato
della mia vita, ma ad onor del vero e per la giustezza morale, nonché
per una particolare riconoscenza e dovuta gratitudine, consentitemi
di rivolgere un fraterno ringraziamento alla persona che mi ha quasi
“francobollato” per la costante vicinanza, caparbiamente e ostinatamente, mi ha sempre incoraggiato a proseguire, neanche per un minuto
rassegnata ad accettare la fine del nostro giornale: parlo dell’amico
fraterno Prof. Leonardo De Luca di Foggia, di certo non bisognevole
di presentazioni da parte mia perché persona conosciuta ed apprezzata
nel mondo pannese e non solo pannese. Senza di lui certamente era
un ADDIO! Grazie, professore…grazie a TUTTI.
Il direttore
Il saluto del Sindaco di Panni
Pasquale Ciruolo
Personalmente sempre
convinto della continuità
editoriale del nostro
giornale, magistralmente
redatto da anni dal Portavoce del Comune,
Pietro De Michele, nonché mio consigliere di
fiducia, e dai suoi tanti
collaboratori in Panni e
da tutto il mondo pannese, colgo la circostanza
di questa prima edizione
dell’anno 2010 per augurare a tutti i Pannesi
nel mondo tanto benessere, tanta pace, buona
vita e salute, nonché un caloroso arrivederci a Panni la
prossima estate, per trascorrere insieme giorni indimenticabili, che solo il nostro piccolo paese può offrire.
Il Castello
NOTIZIE DEL MONDO PANNESE
gennaio 2010
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DALLA REDAZIONE DI FOGGIA
Direttore: Pietro De Michele - Aiuto redattore: prof. LeonardoDe Luca
Nascite
Il 17 ottobre 2009
presso la Maternità
di Foggia è nato
SIMONE, figlio
di Ronnie Mansolillo e Antonella
D’Amaro. Ronnie
è il figlio dei nostri
compaesani ed
amici Renato
Mansolillo e Anna. A loro, genitori e
nonni, i nostri auguri per il lieto evento.
Il 15.11.2009 è nato Giammarco Altieri
a Napoli, da Giuliano e Veronica De Michele, figlia di Luigi (Gigi) De Michele e
Lena, residenti a Napoli. La nostra famiglia
continua la sua
evoluzione e ci
fa enorme piacere così come
la nostra gioiosa partecipazione con i
nonni Lena e
Gigi, cugino-fratello con cui ho condiviso
la mia adolescenza e gioventù. Le nostre
felicitazioni più affettuose alla dolce Veronica e al suo consorte, nonché un forte
abbraccio a nonno Gigi e nonna Lena.
Il 2 dicembre è nata a Foggia Ilaria, la
terzogenita dei
coniugi e
compaesani
Gianni Mastrangelo,
maestro della
Banda musicale e custode
del cimitero di
Panni e Roberta Procaccini, anche lei
valente musicista. Non c'è due senza tre,
Gianni e Roberta lo hanno confermato in
pieno. I nostri affettuosi auguri ai genitori,ai nonni e ai familiari tutti e a Ilaria,
nella foto con la sorellina Erica e il fratellino Daniele, un benvenuto tra noi della
comunità pannese/foggiana.
Dopo due femminuccie, Sabrina e Valentina, il 21 dicembre
presso la clinica la
Madonnina di Milano è nato Mattia
Colacone, figlio di
Arianna Rampolli
e Roberto, il noto
calciatore di origini pannesi ora in forza
alla squadra di calcio dell’Ancona, militante nella serie B del campionato italiano.
I nostri auguri.
Il 21 dicembre
2009 è nato a Parigi Mathieu il
secondo genito di
Laurent e Laurence Cuvilliez,
che, dopo la bella
Manon, insieme
nella foto. Il
bimbo è anche il
secondo nipote
della nostra cara
compaesana Giovanna Schiavone
e del suo consorte Sergio, ormai noti a
Panni per le loro frequenti visite pur brevi,
ma sempre gradite ed attese. Alla bella
famiglia parigina-pannese vanno le nostre
felicitazioni più vive e un forte abbraccio
augurante tutto il bene possibile.
Il 21 dicembre 2009 Mattia in Italia e
Mathieu in Francia continuano la stirpe pannese nel mondo.
Pensionamento
“Il primo gennaio 2010, il mio nuovo
datore di lavoro sarà l'INPS”. così Rocco
Colacone da
Cornaredo (MI)
annuncia il suo
pensionamento e
noi non possiamo
che augurargli
tanto benessere e
tanta gioia insieme ai suoi cari, moglie, figli e nipoti…
compreso Mattia l’ultimo arrivato della
famiglia. Auguri.
al papà “mo' basta”. Manterrà la promessa?
Alla trilaureata Serena va tutta la nostra
ammirazione e il nostro compiacimento
quali affezionati parenti e gli auguri per
un avvenire che le dia tutte quelle soddisfazioni e tutti quei successi,personali e
professionali, che sin da oggi merita ampiamente.
Eleonora Montecalvo, figlia del
compaesano Costanzo, si è brillantemente laureata in
specialistica di Politiche sociali e del
territorio presso
l’Università degli Studi “Federico II” di
Napoli, venerdì 18 dicembre 2009. A lei
e ai suoi familiari le nostre congratulazioni
e gli auguri vivissimi per un fulgido avvenire.
Punti di vista
Si è tenuta a Foggia, martedi 3 novembre
2009, presso il “Gugghenehim Cafè”, una
conferenza stampa sulla mostra fotografica
“Punti di vista” di Luca De Michele.
La rassegna presentava, in b/n, foto del
centro storico di Foggia ed è stata visitabile
per due settimane. Lusinghieri sono stati
i consensi di pubblico, di giornalisti e di
tv locali, che hanno trasmesso e commentato la mostra. Illuminante e molto apprezzata la partecipazione del prof. Leonardo
De Luca che ha tratteggiato gli aspetti
artistici e culturali delle tematiche presentate nelle foto da Luca.
Lauree
Non c’è due senza
tre!
Serena De Michele,
figlia di Renato residente a Napoli,si è
laureata il 26 novembre in Scienze
della Formazione
Primaria all'Università di Fisciano (Salerno), con votazione 110/110, con tesi dal
titolo “Il Sé e l'Altro”. Già laureata in
Scienze dell'Educazione (2005) e Filosofia
(2007) col massimo dei voti, questa, quindi, è la terza laurea e sembra abbia detto
I SUCCESSI DI
LUCA DE MICHELE
ALL’UNIVERSITA’ DEL CROCESE
L’interesse suscitato dalla mostra fotografica ottobrina “Punti di vista”, indusse
l’autore, Luca De Michele, a prorogarla,
anche per consentire le riprese volute
dalle emittenti televisive e una conferenza-
NOTIZIE DEL MONDO PANNESE
dibattito, organizzata da Telefoggia. Quella mostra, però, non ha rappresentato un
evento episodico concluso, perché tra
committenze ed inviti, ecco la richiesta
di una esposizione permanente per la sede
dell’Università del Crocese di Foggia. Il
rettore, prof. Antonio Pelullo, volle che
la cerimonia di apertura della mostra fosse
in coincidenza con
l’inaugurazione
dell’Anno Accademico. Così, in presenza
del Sindaco di Foggia,
dell’Assessore alla
Pubblica Istruzione e di
altre autorità cittadine,
il 12 novembre u.s. il
prof. Leonardo De Luca espose alcune
note di commento sulle foto artistiche di
Luca De Michele. L’interesse del pubblico, o per meglio dire l’entusiasmo, fu tale
che in quella stessa circostanza fu deciso
che si tenesse un’apposita conferenza sui
temi proposti dagli scatti di Luca. Il 27
dello stesso mese il discorso di due settimane addietro fu ripreso dal prof. De
Luca.
Le foto, come si ricorda, propongono
alcuni monumenti e scorci suggestivi del
nostro Capoluogo. Luca, però, non propone il soggetto nella sua intierezza, né
in una ripresa frontale, ma presenta particolari significativi in peculiari condizioni
di luce e a tre quarti, di sghembo, dal
basso, a trompe-l’oeil e comunque da
punti di vista personalissimi. Il monumento, o lo scorcio cittadino, viene così
nobilitato e l’osservatore, che dapprima
stenta a percepire il riscontro reale, poi
si compiace di vederlo così ritratto. Quando si aggiungono le note esplicative sul
soggetto ripreso, l’immagine non solo si
completa nella sua forma, ma si colloca
nel tempo storico.
Il vero merito di Luca De Michele è l’aver
contribuito a ridare, dopo le rovine della
guerra, un’identità d’immagine in linea
con quanto persegue l’Università del Crocese, che da dieci anni continua il faticoso
recupero di ogni postilla di tradizione
locale.
Oggi, sopite le aspre polemiche sul Fascismo - pare ci dica Luca De Michele - i
monumenti che abbiamo sono da accettare, da riconsiderare, perché sono il volto
della nostra Città. Così, se Lucera è la
città della Fortezza Svevo-angioina e
dell’Anfiteatro augusteo, Foggia è la città
del Palazzo del Podestà di Armando Brasini, della Fontana del Sele, del Teatro
Giordano, dell’Epitaffio.
Messaggio visivo, dunque, efficace, questo di Luca De Michele, sia nell’aspetto
estetico che per l’identità storicoambientale della nostra Foggia.
Prof. Leonardo De Luca
ECHEGGIA ANCHE A FOGGIA
IL LIBRO DI VITO PROCACCINI
Il 5 novembre 2009, nell’Aula Magna
dell’Istituto “C. Poerio” di Foggia, è stato
presentato il secondo libro di Vito Procaccini
“Echi letterari del Novecento italiano”.
Relatore ufficiale è stato il prof. Giuseppe
De Matteis, ordinario di Lingua e Letteratura
Italiana all’Università degli Studi di ChietiPescara. Nella sala gremita di pubblico, i
saluti di rito sono stati porti dalla prof.ssa
Maria Buono, da don Antonio Menichella,
direttore del settimanale “Voce di Popolo”
e dalla prof.ssa Falina Martino Marasca,
responsabile delle edizioni del “Rosone”.
Tutti hanno avuto parole di elogio per Vito
Procaccini, di cui hanno sottolineato la
competenza, l’acuta intuizione, l’assidua
ricerca e le sue capacità critiche non comuni.
Il prof. De Matteis innanzitutto ha descritto
la struttura del volume: si tratta di una raccolta di recensioni, di scritti critici, elaborati
nell’ultimo decennio su poeti e letterati
italiani di epoche diverse e pubblicati per lo
più su vari settimanali. Particolare attenzione
il Procaccini ha riservato ai letterati del
nostro ambiente, come Antonio Calitri di
Panni, Nino Casiglio di San Severo e Mariateresa Di Lascia di Rocchetta S. Antonio.
Il prof. De Matteis, come il preside prof.
Vito Alfonso Zelano a Panni nell’estate
scorsa, ha lumeggiato gli aspetti più significativi del lavoro esegetico del Procaccini,
dando spesso riscontro con opportune citazioni e con letture di brani del testo.
Le felicitazioni vivissime, dunque, al dott.
Vito da parte della nostra Redazione e dal
suo Direttore, lieti che un nostro compaesano
dia tanto lustro a Panni e ai Pannesi.
Prof. Leonardo De Luca
MALATTIA DI PARKINSON
Sabato 07 novembre 2009 di Foggia si è
svolto un convegno
UP-DATE Malattia di
Parkinson
Parkinsonismi con la
partecipazione di
eminenti personalità
del ramo medicoscientifico, tra cui ci
piace segnalare, quella
dei nostri amici e compaesani dr. Deni
Procaccini Direttore Sanitario Azienda
Ospedaliera.OO. RR. e il dr. Salvatore
De Rosa che ha trattato in particolare “Le
Sinucleopatie”.
CIMITERO RIPAVIMENTATO
Da una rapida sortita a Panni nella
mattinata dell’8 dicembre , io e il prof. De
Luca, abbiamo visto e riportato per voi,
cari lettori, alcune novità riguardo ai lavori
pubblici. Primo tra essi la pavimentazione
dei viali del Cimitero i cui lavori sono stati
eseguiti dalla ditta di Donato Ciruolo di
Castelluccio dei Sauri, di chiare origini
Il Castello
3
gennaio 2010
pannesi. Le tre foto documentano la messa
in opera di un particolare cemento che,
pressato con delle lastre d'acciaio disegnate
a blocchi fittizi di pietra, danno questa
simmetria gradevole sia allo sguardo che
allo spedito e sicuro nonché comodo
camminare.
Si ringrazia, pertanto, la Civica
Amministrazione pannese, l’Ufficio
Tecnico Comunale e la ditta Ciruolo,
omonima del sindaco di Panni, per l’ottimo
lavoro svolto in favore della collettività
pannese e in onore dei nostri cari defunti.
La foto raffigura il viale di sinistra rispettoall'ingresso del Cimitero.
Il viale di destra.
E’ proprio il caso di dire:
FINALMENTE!
IL PRESEPE 2009
Lo stesso giorno ho visto e fotografato
quanto in foto riportato: la statua della
Madonna del Bosco, dopo 4-5 anni che
regolarmente veniva coperta dal presepe,
è stata invece, quest’anno, messa nella
piccola cappella di destra, la prima entrando in chiesa, in modo che il culto a Lei
dedicato dal popolo pannese non ha avuto
una interruzione per circa due mesi, così
come avvenuto nei trascorsi anni.
Il Castello
gennaio 2010
NOTIZIE DEL MONDO PANNESE
La cosa mi è molto piaciuta in quanto
conferma che la voce del nostro giornale
è “voce di popolo”. Infatti nell'ultimo
numero di ottobre '09, pressato dalla lagnanze del popolo, segnalai
l’inconveniente che mortificava i fedeli
pannesi. Il Parroco P. Antonio si è dimostrato sensibile alla segnalazione, così
come sempre, e ha provveduto a mettere
le cose a posto riscuotendo il plauso generale dei pannesi... me per primo.
Il presepe è di nuova fattura, poichè la
Natività è stata collocata nel paesino di
Panni. Infatti in esso sono perfettamente
riconoscibili la Chiesa Madre, il castello,
la casa canonica e la fontana sotto Largo
Mons. Senerchia.Un lavoro veramente
eccellente preparato e messo in opera dai
compaesani Amedeo De Cotiis e Anna
Maria Ragno in Totilo ai quali va il nostro
applauso.
Bravi!
COMPLEANNO
Quando l’unità di intenti e sentimenti è
forte e radicata in noi non esistono barriere di spazio e di tempo, la vita scorre
nella gioia di viverla come quotidianamente si presenta e nel modo in cui la
sappiamo affrontare, soprattutto quando
ci sembra che essa stia per giungere al
termine per età avanzata.
La conferma è stata la circostanza
dell’85° compleanno del Dr. don Luigi
Rucci che, il 2 gennaio 2010, ha raggiunto questo traguardo della vita a cui,
ne sono certo, se ne aggiungeranno tanti
altri ancora. E’ notorio a tutti che don
Luigi e la cara consorte donna Clementina Tolli sono miei dirimpettai a Panni,
durante la stagione estiva abbiamo il
piacere di “stare insieme” per molte
ore al giorno e ciò mi appaga molto. Ma
qualcuno potrebbe pensare…“mbè?
Tanti auguri!”. E’ altrettanto noto che
non sono uso fare, come si dice,
“sviolinature varie a chi pare e piace
a me”: questo modo di fare non è nei
miei comportamenti, ancor più in veste
editoriale.
La pecularietà dell’avvenimento sta nel
fatto che alla cena del suo compleanno
don Luigi ha voluto intorno a sé oltre i
suoi tre figli, Franco, appositamente
giunto da Palermo dove lavora attual-
4
mente, Giovanna e i suoi due figli Mara
e Giuseppe e Sandra, ma anche… giovani pannesi.
La foto a corredo li raffigura intorno a
don Luigi in una aureola felpata di vera
gioia di stare insieme, a prescindere
dall’età, dal ceto sociale, dal titolo
d’istruzione o da qualsiasi distinguo
sociale ma in un tutt’uno di care persone,
giovani e meno giovani, riunite insieme
quel giorno intorno ad un lieto convivio
per omaggiare una delle persone pannesi
grande per spessore culturale e meritevole, durante i suoi tanti anni quale
medico di famiglia, per la sua abituale
disponibilità professionale verso tutti
coloro che a lui ricorrevano, con particolare attenzione verso i suoi compaesani. Don Luigi Rucci e donna Clementina Tolli, medico lui e farmacista lei,
lauree all’epoca difficilmente raggiungibili per le tante difficoltà dovute ai
tempi in cui le ottennero, più di mezzo
secolo fa, e, ancor più eccezionali erano
i casi di matrimonio di quel tipo.
Ma non per Luigi e Clementina!
Volendo proprio vedere un neo in questa
circostanza lo si può individuare
nell’assenza al festeggiamento e, quindi,
al tavolo conviviale, del direttore del
giornale… non a sproposito soprannominato “re li trenta pil”... il quale con
tutta la stima e l’affetto che gli è possibile
esternare augura ai voi, cari Luigi e
Clementina, di continuare a “volerci
bene” oggi... domani e sempre... finché
Dio lo vorrà.
UN GRADITO INCONTRO
Il giorno della Befana, 6 gennaio, saputo
della permanenza per alcuni giorni a Panni
della cara amica e compaesana Carmelinda
Ferrante Da Silva che vive in Brasile con
una meravigliosa famiglia, sono corso a
Panni per portarle un breve ma cordiale
saluto personale e di tutti i pannesi che la
conoscono e la stimano anche se soltanto
a mezzo del nostro giornale. Carmelinda
è figlia di una pannese doc che molti ricordano, Lucia Petronella che vive a Caserta, una delle figlie di “Zì Mazzin”...
un personaggio indimenticabile per Panni
e Pannesi. La devota figlia Carmelinda
periodicamente, sopportando un lungo
viaggio dal Brasile, viene in Italia per
riabbracciare la cara madre e, ovviamente,
coglie l’occasione per fare un salto a Panni,
suo paese natale e, appunto anche in questo
Natale, non ha mancato di porgere la sua
grande affezione filiale a mamma Lucia
e a Panni.
Grazie Carmelinda anche noi ti vogliamo bene.
LA ZAMPOGNA
DEL CAPRICORNO:
I SUONI DELLA DAUNIA
Il giorno 30 dicembre 2009 presso il Notaio
Bruno Di Carlo in Foggia si è costituita
l’Associazione Culturale La Zampogna
del Capricorno: i suoni della Daunia i
cui soci fondatori sono:
Mansolillo Alfonso e Mastrangelo Giovanni (Maestri della Banda di Panni)Mauriello Antonio, presidente del Consiglio Comunale di Panni – il prof. Capozzi
Angelo, cultore e studioso della zampogna
– la sig.ra Colacone Anna in Mauriello –
Rainone Antonio, capo della segreteria
comunale di Panni – il prof. Leonardo De
Luca, collaboratore del nostro giornale.
La neo-Associazione ha sede in Panni,
alla via Turati n. 5. Lo scopo sociale del
nascente sodalizio è di facile intuizione:
promuovere la cultura e le tradizioni popolari, con particolare riferimento alla
zampogna di Panni. Ne siamo compiaciuti
e, allo stesso tempo, auguriamo alla neonata Associazione tanto successo per i
nobili scopi prefissati, che rappresentano
per Panni e i Pannesi onore e vanto.
Il Castello
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DALLA REDAZIONE DI PANNI
gennaio 2010
ASSESSORATO AL TURISMO E ALL’AMBIENTE
del dr. Rocco Gesualdi
Al fine di non essere assente anche in
questo numero di gennaio
2010, avendo preso visione
con il direttore del contenuto
di questo numero, veramente eccezionale per la
quantità degli articoli, voglio
rassicurare i lettori sulla mia
presenza e, per dare spazio
ad altri inserzionisti, mi
limito ad annunciare che sul
prossimo numero di aprile
sarò ampiamente e dettagliatamente esaustivo sul
programma, già focalizzato,
relativo ai progetti che l’Amministrazione
Comunale ha intrapreso da ormai due anni,
ossia il Panni Expo 2010 nella sua terza
edizione e il Panni Exchange.
AVVISO: colori i quali non hanno ancora
aderito al progetto per la brochure turistica
per Panni e per l’Expo possono inviare
due foto dei prodotti che esporranno e la
loro descrizione a
[email protected].
Per dare come si suol dire un po’ di pillole
vi preannuncio che al fine di garantire una
numerosa presenza di visitatori nell’Expo
vi saranno eventi punta quali la mongolfiera, il bunjing jumping, l’elicottero turistico (forse per due giorni) e il 22 agosto
il raduno di auto e moto d’epoca. Per
quanto concerne l’elicottero,
che è l’unica certezza al
momento, vi preannuncio
che le prenotazioni si fanno
fino al 31 luglio p.v..
Nella foto Gianna Melino
e Daniele Maglione i due
giovani vincitori
dell’exchange 2009 giunti
da Montreal e graditi ospiti
a Panni, vestono gli abiti del
gruppo folk di Panni “Li
scazzematjèdde”, rappresentando ciò l’apice
dell’integrazione che c’è
stata tra i due giovani canadesi e la tradizione pannese. Auspichiamo di fare meglio
nell’anno corrente al fine di rinsaldare e
consolidare i rapporti tra noi residenti e i
compaesani della grande comunità di Montreal Que.
Da fine gennaio iniziano i corsi del gruppo
folk di Panni “Li Scazzèmatjèdde”, i primi
passi folk per i più piccoli e quelli di
specializzazione per i componenti del gruppo ma anche per gli esterni con la guida
dell’artista internazionale Michele Mangano, uno dei più grandi maestri del Salento e dell’area vesuviana per la tarantella
e la tammuriata.
Colgo l’occasione per abbracciarvi tutti e
augurarvi un anno di piena serenità soprattutto ora che il nostro giornale continua
nella sua opera di assieme della Pannesità.
Permettetemi di dirlo:
Pietro sei grande!
Natale: tradizioni, leggende e curiosità
a cura dell’insegnante Rainone Raffaele
25 Dicembre
degli studiosi, per contrastare il perpetuarsi
Non è storicamente accertato che Gesù di tale festa pagana radicata nella tradisia nato effettivamente il 25 dicembre. zione popolare, decide di celebrare in
Anche nei vangeli di Matteo e di Luca, quella medesima data il dies natalis. Chriche forniscono una descrizione di alcuni sti, la nascita di Gesù.
momenti legati alla Natività, non viene Una fonte autorevole, il Cronografo (il
citato né il giorno, né il mese, e neppure più antico calendario della Chiesa di Rol’anno della venuta del figlio di Dio, anche ma) del 354, indica il 25 dicembre quale
se sappiamo che Gesù nacque quando giorno per la celebrazione della festa della
regnava l’imperatore Cesare Augusto. Natività, ma un altro documento romano
E’ nel IV secolo che si diffonde la cele- la Depositio episcoporum (elenco liturgico
brazione della festa cristiana del Natale contenuto nello stesso cronografo) attesta
di Gesù il 25 dicembre. In merito a tale che tale celebrazione era già presente nel
datazione, nel corso degli anni, sono state 336 (sembra che inizialmente tale festa
formulate diverse ipotesi.
venisse celebrata nella Basilica di San
Alcuni studiosi ritengono che questa data Pietro).
venne scelta dalla Chiesa in contrapposizione alla festa pagana del Sole invitto La leggenda della Stella di Natale
voluta dall’imperatore Aureliano, nel 275. La famosa Stella di Natale che da secoli
Festa da celebrarsi, per l’appunto, il 25 si lega agli allestimenti tipici del Natale,
dicembre, cioè quattro giorni dopo il sol- sarebbe nata dal regalo ad un bimbo.
stizio d’inverno che cade il 21 dicembre. Narra la leggenda, che il 25 dicembre di
Dopo tale data la luce ( il Sole ) rinasce un anno dimenticato dalla storia, un bimbo
e prende gradatamente il sopravvento povero entrò in una chiesa per offrire un
sulle tenebre, le giornate si allungano fino dono a Gesù nel giorno della sua nascita.
al 21 giugno, il giorno più lungo dell’anno: Triste e vergognoso per il suo poco degno
il solstizio d’estate.
mazzo di frasche, il bambino perse una
La Chiesa quindi, secondo l’opinione lacrima fra quei ramoscelli che un mira-
colo trasformarono
nel fiore più rosso
e bello che i suoi
occhi avessero mai visto.
La leggenda delle Palline di vetro
A Betlemme c’era un artista di strada
molto povero che non aveva nemmeno
un dono per il Bambino Gesù. Si recò da
Lui e fece ciò che sapeva fare meglio, il
giocoliere, e lo fece ridere.
Questo è il perché ogni anno sull’albero
di Natale appendiamo le palle colorate
per ricordarci dei sorrisi di Gesù Bambino.
Le leggende di Natale nel mondo
FRANCIA
In Francia Babbo Natale non lascia i suoi
regali sotto l’albero di Natale,ma dentro
le scarpe dei bimbi. Il presepe, chiamato
creche, è molto popolare.
Si brucia il legno di Natale, un grande
legno che deve ardere durante tutto il
giorno di Natale,dopodichè si mangia la
“Buche de Noel”, una torta al cioccolato
che assomiglia ad un legno.
continua a pag. 6
Il Castello
gennaio 2010
DALLA REDAZIONE DI PANNI
UNA GIORNATA
PARTICOLARE
QUELLA DELLA MEMORIA
27 GENNAIO
Ricorrenza istituita dal Parlamento italiano
per aderire alla proposta internazionale di
dichiarare il 27 gennaio come giornata per
ricordare le vittime del nazismo e del
fascismo, dell’Olocausto e in onore delle
persone che a rischio della propria vita
hanno protetto i perseguitati. La scelta
della data ricorda il 27 gennaio 1945,
quando le truppe sovietiche dell’Armata
Rossa, nel corso dell’offensiva in direzione
di Berlino, arrivarono nella città polacca
di Auschwitz,scoprendo il tristemente
famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti.
NEWS DA PANNI
• Giorno 1 gennaio 2010 la Signora
Spremulli Caterina (la sacrestan) ha compiuto 90 anni.
• Giorni 15 e 16
novembre si sono svolte le elezioni per il rinnovo
del
consiglio d’istituto di Bovino, Castelluccio dei Sauri e Panni. Sono risultati
eletti per i docenti l’ins. Rainone Raffaele, mentre per i genitori Spada Antonio
(giunta esecutiva) e De Luca Rosaria.
Complimenti e buon lavoro!
Auguri per il nuovo anno
In una carrellata veloce i momenti lieti
e meno lieti ci scorrono davanti agli
occhi: visi…espressioni…sensazioni.
Si ripensa alle occasioni mancate, e ci
si proietta idealmente nell’avvenire in
cui riponiamo ogni nostra speranza.
Questo nuovo anno sia apportatore di
gioie e soddisfazioni grandi per tutti i
pannesi!
continua da pag. 5
Natale: tradizioni, leggende e curiosità
POLONIA
In Polonia, la vigilia di Natale è chiamata
Festa della Stella.La tradizione vuole che,
sino a quando non compare in cielo la
prima stella, non si debba iniziare la cena.
Le famiglie polacche celebrano il Natale
con un pasto di 12 portate.Si lascia sempre
un po’ di spazio in tavola, in caso arrivi
un ospite inatteso. In molte case ancora
oggi si mettono dei covoni di grano nei
quattro angoli di una stanza, in memoria
della stalla dove nacque Gesù Bambino.
6
Auguri da P. Antonio Saraceno a tutte le famiglie, che il Signore vi conservi sempre
vicini e uniti come non mai.
Beata la famiglia il cui Dio è il Signore
e che cammina alla sua presenza.
Beata la famiglia fondata sull’amore
e che dall’amore scaturisce atteggiamenti, gesti e decisioni.
Beata la famiglia aperta alla vita
che accoglie i figli come dono,
a cura di Amedeo De Cotiis
valorizza la presenza degli anziani,
è sensibile ai poveri ed ai sofferenti.
Beata la famiglia che prega insieme per lodare il Signore,per
affidargli preoccupazione e speranze.
Beata la famiglia che trova il tempo per dialogare,
svagarsi e fare festa insieme.
Beata la famiglia che non è schiava della televisione
E sa scegliere insieme programmi costruttivi.
Beata la famiglia i cui contrasti non sono un dramma,
ma palestra per crescere insieme nel rispetto,nella benevolenza,
nell’allegria e nel perdono vicendevole.
Beata la famiglia dove regna la pace:
in lei mette le radici, la pace del mondo.
Beata la famiglia che vive in sintonia nell’universo e si impegna
Per la costruzione di un mondo più umano.
Beata la famiglia che nella Santa Famiglia di Nazareth,
trova il suo modello di vita e di comportamento.
Beata la famiglia cristiana che è santa come la famiglia di Nazareth.
P. CARLOS AD ACCADIA
Il Giorno 13 Dicembre 2009 nella Chiesa
Parrocchiale “SS. Pietro e Paolo” di Accadia (Fg) é subentrato, dopo la lunga permanenza del rev. Parroco Don Francesco
de Paolis, il nuovo Parroco P. Carlos Josè
Garcia appartenente alla Comunità Mariana
“Maria Stella dell’Evangelizzazione” che
da anni è operante nel nostro piccolo paese.
P. Carlos ha vissuto per molto tempo in
Panni e ha fatto molto per il bene e l’unità
del popolo pannese. Da tre anni viveva in
Messico dove operava in una grande parrocchia come vice Parroco e responsabile
della pastorale giovanile. Ora è stato chiamato per servire il popolo di Accadia, con
grande gioia per i pannesi che d’ora in poi
lo possono avere come loro vicino. La
cerimonia tenutasi elle ore 10.00 è stata
officiata da sua Eccellenza Mons. Francesco Pio Tamburrino Arcivescovo della
diocesi di Foggia-Bovino il quale, come
di rito, ha affidato pubblicamente la guida
della parrocchia di Accadia al nuovo Parroco. Quale giovane risorsa della diocesi
e guida sicura dei fedeli, auguriamo al caro
P. Carlos di poter operare nel suo piccolo
paese sempre con la sua serena semplicità
ed il suo grande amore per le anime sotto
la potente guida del Padre celeste e della
gloriosa e sempre Vergine Maria.
I Canti della Tradizione
E stato pubblicato, dal sottoscritto, un
nuovo libro di canti e preghiere della tradizione italiana e in particolare
“PANNESE”. Questo libro raccoglie tutti
i canti tradizionali dedicati alla Madonna
del Bosco, a S. Costanzo Martire, Novena
natalizia e tanti altri.
Lo si può trovare presso la Chiesa di S.
Pietro in Panni e che desiderano riceverlo
a casa, possono ordinarlo, mandando una
offerta per le spese di spedizione a Amedeo
De Cotiis, via Cairoli 23 - 71020 Panni
(Fg) - Tel. 0881/965367,
Mail [email protected].
MOSTRE, RECITE E FESTE NATALIZIE
Il Castello
7
gennaio 2010
L’amico e compaesano col. Franco De Michele è stato un nostro valente collaboratore editoriale sin dai primi
numeri del giornale ed ora, in considerazione del suo definitivo ritorno quale residente pannese, ha assunto la
veste formale di corrispondente da Panni, ruolo spettatogli per diritto nonché per capacità e competenza nel
campo giornalistico, sia su carta che nel campo informatico, suoi sono i brevi notiziari con foto messi in rete
sul blog del giornale che di seguito si riportano. Sono altresì noti a tutti i suoi tanti siti messi in rete in Internet
dove i nostri compaesani sparsi nel mondo hanno potuto godere di “Panni e Pannesi” grazie alle sue notevoli
capacità quale Web Master e, soprattutto, grazie alla sua profonda pannesità. Pertanto la Redazione di Panni
d’ora in avanti potrà beneficiare dell’apporto dell’amico Franco sia quale giornalista per questo giornale cartaceo
e, principalmente, nel campo informatico al fine di portare Panni ai Pannesi in tutto il mondo in tempo reale
su Internet e trimestralmente su carta col nostro giornale. A tal proposito segnaliamo che l’amico Franco ha ripristinato e messo
in rete, direttamente da Panni, il suo mitico sito web HIRPUS – L’antico portale di Panni e dei Pannesi http://www.infolab.it/panni/index/htm, che, insieme al blog del nostro Giornale on line htpp://ilcastello-online.blogspot.com opereranno
quotidianamente in stretta simbiosi per continuare a offrire al mondo pannese tutto di Panni e dei Pannesi. Coloro che ne hanno
la possibilità informatica mettano nell’elenco dei loro “Preferiti” i links segnalati e…si troveranno a Panni.
FORUM
“CORRIDOIO ECOLOGICO
DEL TORRENTE CERVARO”
Panni, 17 dicembre 2009
Nella Sala consiliare comunale di Panni
dalle ore 9,00 alle14,00, si è tenuto un
interessantissimo e affollato Forum di
tecnici del settore, uno Studio di fattibilità
insomma, sul costituendo “CORRIDOIO
ECOLOGICO DEL TORRENTE
CERVARO”. Dopo il saluto del Sindaco,
alla presenza dell'Assessore
Gesualdi e del vice sindaco
Roberto, nonchè di esperti
(anche vari ambientalisti di
Bovino) hanno espresso il
loro parere tecnico su come
organizzare il Corridoio del
fiume Cervaro nel corso del
Forum. Un'impresa bellissima insomma, se si riesce
a portarla a termine, così
come pare. Dopo il Forum iniziale tenuto
a Manfredonia il giorno 13 dicembre e
quello odierno di Panni, si terrà il 15 gennaio 2010 a Castelluccio dei Sauri il Convegno di Studi per le decisioni finali
sull'opera che ho descritto.
LA 1° MOSTRA INVERNALE
ARTIGIANALE PANNESE
La novella Mostra che si è tenuta nelle
giornate del 19 e 20 dicembre snodandosi
nelle due principali strade antiche di PANNI (Fg), Corso Margherita di Savoia e
Corso Umberto, distribuita tra grandi tendoni (molto opportuni...) e androni di case,
palazzi e pianterreni messi volontariamente
a disposizione dai rari abitanti dell’antico
quartiere. È iniziata e proseguita, nonostante un cader di pioggia in enorme quantità e intensità per le prime tre ore.
La cerimonia di inaugurazione è stata
tenuta alle 10.00 presso la restaurata Sala
dell'Annunziata, dal Sindaco di Panni
Pasquale CIRUOLO. La Mostra comprendente non solo prodotti dell'Artigianato,
ma anche esposizione con assaggio dei
cibi tipici locali e varie altre belle opere
dell'ingegno umano, come, ad esempio la
bella esposizione di ARTE PIROGRAFICA di Gianluca VEGGIA nella foto con
il Presidente della Pro Loco di Panni Michele Melino, al quale ne illustra tecnica
e significato, ha avuto successo nonostante
il tempaccio sfavorevole, che alle ore 13.00
ha smesso con la... doccia, ma la temperatura nel pomeriggio è scesa fortemente.
Notevole l'afflusso di visitatori, provenienti
dai paesi circostanti e da Foggia ma anche
moltissimi residenti del paese stesso.
Segno questo che ne vale la pena, soffrire
un po' di freschetto per ammirare e spesso
acquistare volentieri ciò che è esposto su
banchi, banchetti e nelle stesse case di
pianterreno. E perché non ammirare arti
e mestieri assaggiando un po' di favoloso
maiale nero?
COMUNICATO DELL’A.A.A.P.
Nelle giornate del 19 e 20
dicembre scorso si è realizzato la prima mostra invernale di artigianato e
prodotti gastronomici tipici
locali.
L'Associazione Amici dell'Artigianato
Pannese, con la collaborazione
dell’Amministrazione Comunale e della
Coop. “La Rosa”, ha organizzato con cura
ed impegno queste due giornate che hanno
visto una grossa partecipazione di artisti
del legno, vetro, pietra, stoffa, terracotta
che hanno esposto i propri lavori in piazza
Regina Margherita e produttori che hanno
esposti prodotti tipici locali in gazebo
opportunamente allestiti.
Il 19 mattina alla presenza delle autorità
e di un folto numero di persone si è inaugurato la mostra nonostante la pioggia
incessante. Il tutto è stato seguito e ripreso
da alcune emittenti televisive. Purtroppo
l'inclemenza del tempo con temperature
sotto zero e la neve scesa come per incanto
non hanno permesso la visita di persone
che avrebbero partecipato da fuori.
Un ringraziamento particolare a tutti gli
espositori che hanno voluto con caparbietà
questa manifestazione pur consapevoli del
rischio che il clima potesse riservare perché
hanno voluto lanciare un messaggio di
speranza di fiducia e di rinascita del paese.
Panni è il nostro paese e non deve morire
e l'Associazione Amici dell'Artigianato
Pannese si adopererà attivamente in questo
lungo, costante e fiducioso percorso di
rinascita.
LA SECONDA
“FESTA DEGLI ANZIANI”
DELLA R.S.S.A. - PANNI
Il 21dicembre, dalle ore 16 alle 19, presso
la struttura protetta R.S.S.A “Maria Stella”
che ospita i nostri anziani, si è svolta la
seconda festa dedicata agli anziani lì ricoverati tesa ad augurare, da parte
dell'Ammistrazione Comunale e della struttura stessa, agli ospiti della Casa e ai loro
familiari, il buon Natale e a porgere gli
auspici per un nuovo Anno sereno.
Il Castello
gennaio 2010
MOSTRE, RECITE E FESTE NATALIZIE
Ad allietare la serata ha provveduto il
bravissimo Trio musicale “XI°
COMANDAMENTO” di Ortanova. Anche questa serata è stata egregiamente
presentata dall’ins. Giovanna De Cristofaro in Mastrangelo che ha contribuito ad
allietare l’ambiente.
Folla notevole tra anziani ospiti della casa
che hanno seguito in allegria lo svolgersi
della serata, familiari, parenti ed amici.
al termine, dopo un intervento musicale
della zampogna pannese del noto e bravissimo musicista pannese Antonio MAURIELLO, è seguito un eccellente rinfresco
e la estrazione di una lotteria di pacchi
natalizi tra gli astanti, il saluto dell' Amministrazione Comunale e quello del Presidente della Pan S.r.l. geom. Giovanni
Cocciardi.
Comunicato del
Comitato Organizzatore
Il 21 dicembre scorso, alle ore 16.00, nella
sede della RSSA "S. Maria Stella" di Panni,
si è svolta la 2° edizione di "Anziani in
festa". Tale celebrazione è diventata già
un'istituzione ed è attesa dagli ospiti della
Casa di Riposo, familiari e cittadini pannesi
e non.
e felici i fortunati possessori dei biglietti
vincenti.
Sono stati allestiti quattro splendidi tavoli
su cui poggiavano i lavori creati dagli
anziani ospiti, sotto la guida della psicologa
Fiorella Mastrangelo che usa la tecnica
manuale come uno dei metodi per creare
il coordinamento “occhiomano”, attenzione, fiducia in se stessi, rilassamento, musica. La ciliegina sulla torta è stata la
partecipazione di Antonio Larocca della
marina militare, nativo di Panni ma residente a Roma, che è stato il fotografo
ufficiale, che ha ripreso e fotografato tutta
la festa. La sorpresa della serata sono stati
i fuochi pirotecnici offerti dal fruttivendolo
Carlo De Cotiis e, dulcis in fundo, il rinfresco finale offerto dalla struttura.
La presentazione della serata è stata curata
dalla ins. Giovanna De Cristofaro che come
l'anno scorso ha svolto ottimamente il suo
ruolo. La serata si è conclusa nel plauso e
congratulazioni di tutti i presenti.
La manifestazione organizzata dalla psicologa Fiorella Mastrangelo si è potuta
realizzare grazie alla disponibilità del
Presidente della Pan s.r.l. geom. Giovanni
Cocciardi, del Direttore della Casa, Dott.
Mario De Cotiis, e del Comune, rappresentato dall’Ass. Rocco Gesualdi. Questi
non hanno lesinato aiuti per la buona riuscita della festa, per la quale si evidenzia
la collaborazione di alcune professionalità
della struttura medesima. Ad maiora.
TEATRO PANNESE:
“UN TURCO NAPOLETANO”
Quest'anno è stata perfezionata rispetto
all'anno precedente, perché ha visto in passerella anziani quali Nilde Bozze e Luigia
Marseglia con la recitazione di poesie
natalizie, il colonnello Franco De Michele
che ha recitato una poesia del nostro poeta
Lorenzo Morra in dialetto pannese, l'ins.
Giovanna De Cristofaro con la poesia di
Leonardo De Luca "la notta re Natale", l'
ins. Raffaele Rainone che ha letto egregiamente una poesia scritta dalla D.ssa Fiorella
Mastrangelo "Giorno Festoso".
Stefania Sgaramella si è esibita nella poesia
scritta dal maresciallo Franco Rucci “Un
brindisi agli ospiti” e Giovanni Rainone
con la sua poesia “Natale”. Il tutto è stato
animato dal gruppo musicale "XI° Comandamento" che ha tenuto in allegria tutti
con canzoni del repertorio napoletano e
non e con canti natalizi.
Non è mancato il presidente del Consiglio
Comunale Tonino Mauriello con la sua
zampogna.
La lotteria per l'estrazione di cinque meravigliosi cesti pieni di leccornie natalizie è
stata la grossa novità, che ha visto sorridenti
Panni 27 dicembre 2009
Questa sera in Panni, dalle 19.30, nella
Sala Teatro parrocchiale "San Giuseppe"
l'ormai già noto Gruppo teatrale pannese
"La Att re zì Acciupreut", ormai giunto
già alla sua quinta,rappresentazione teatrale che portano in scena, composto da
giovani residenti pannesi, a mio parere di
già notevoli attori, ha portato in palcoscenico la nota opera teatrale napoletana "Un
turco napoletano" di Edoardo Scarpetta
in vernacolo pannese. Grandissimo il successo di pubblico, divertitissimo e trascinato spesso al gran ridere sia dal bellissimo
testo che dalla bravura degli attori.
8
Un pubblico di oltre 350 spettatori, (molti
in piedi ma senza deflettere...), tra i quali
anche molti bambini, avvinti anche loro
dal palcoscenico e dal grande divertimento
generale tanto da non disturbare affatto il
pubblico adulto.
Un grosso MIAOOOO dunque alla "Gatta
dello zio Arciprete", così nomasi infatti il
bravo Gruppo teatrale pannese, al quale
auguriamo un futuro di grandi successi
nel campo artistico scelto.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
E PRIMARIA DI PANNI
NATALE IN…SIEME è stata realizzata
dall’ins. Rainone Raffaele con la collaborazione dell’ins. Rainone Antonia e della
prof.ssa Mauriello Lucia Colomba.
Gli alunni della Scuola dell’Infanzia e
Primaria di Panni sono stati protagonisti
del recital dal titolo Natale in... sieme.
Per i bambini il Natale rappresenta un
periodo ricco di emozioni, di attese, di
gioia e tanto amore.
Tutti i bambini hanno evidenziato particolari abilità e capacità espressive, sia canore,
sia di recitazione e di mimica teatrale.
Referente del progetto l’insegnante Rainone Antonia, con la collaborazione delle
insegnanti Scaperrotta Grazia, Senerchia
Concettina e Senerchia Maria Pia.
I ragazzi della Scuola Media hanno augurato a tutti un BUON NATALE declamando poesie molto belle tra cui quella di
Madre Teresa di Calcutta “ E’ Natale”.
Molto e originale e sensazionale è stata la
recitazione della poesia “Il Magico Natale”
di Giovanni Rodari i cui versi sono stati
liberamente modificati e adattati alla realtà
di Panni dalla prof.ssa Lucia Colomba
Mauriello. Sostituendo il nome delle vie
di Roma citate nella poesia dal Rodari con
il nome delle vie di Panni la prof.ssa ha
saputo attirare l’attenzione dei presenti e
prima di tutto ha divertito gli stessi ragazzi
che l’hanno declamata. La rappresentazione è stata resa ancora più suggestiva dal
sottofondo musicale di brani natalizi eseguiti con maestria dal prof. Alfonso Larocca che ha anche diretto i canti classici
di Natale intonati con gioia da tutti gli
alunni della Scuola Media di Panni. Alla
fine della manifestazione il Sindaco con
l’Amministrazione Comunale ha offerto
i regali natalizi ai bambini con l’ausilio
dei Babbi Natale.
Il Castello
PRO LOCO PANNI
9
gennaio 2010
COMUNICATO PRO LOCO – PANNI
ATTIVITA’, MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI SVOLTI DALLA PRO LOCO
DI PANNI NEL MESE DI DICEMBRE E NON SOLO.
A cura dell’ins. Senerchia Maria Pia, socia della Pro Loco
Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, alle ore
20.00 nella sala S. Giuseppe (sotto la Chiesa), il presidente della Pro Loco, Michele
Melino, ha presentato attraverso la visione
di un DVD ad un vasto pubblico di spettatori le fasi della 5° edizione del Concorso
“IL PRESEPIO…TRADIZIONE E
FANTASIA”, organizzato dalla Pro Loco
di Panni con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e del Sindaco Pasquale
Ciruolo.
Al concorso hanno partecipato tutti i residenti e non. Sono stati ammessi ed esaminati
presepi realizzati manualmente in ambito
familiare e nelle classi della Scuola di Panni
con la più ampia libertà nella scelta dei
materiali e dei personaggi, esclusi quelli già
realizzati. Sono state privilegiate due categorie: la categoria enfant, rivolta ai bambini
da 0 a 12 anni organizzati sia per gruppi
spontanei che individualmente e la categoria
adulti, rivolte a persone dai 13 a 99 anni.
Una giuria qualificata, composta da professionisti del luogo, ha esaminato tutti i lavori
ed ha assegnato ad ognuno un punteggio
da 1 a 10. I componenti della giuria sono
stati il prof. Zelano Vito Alfonso,
l’insegnante Rainone Raffaele e il pittore
ed artista Jim Picco.
La giuria di alto livello professionale e
culturale ha apprezzato tutti i presepi esaminati complimentandosi con i partecipanti
per l’estro, la fantasia, la creatività e
l’impegno profuso nella realizzazione dei
presepi di stile sia tradizionale sia moderno
e ha nominato vincitori del concorso lo
studente della scuola secondaria Rotondo
Emanuele per la categoria enfant e la signora Ragno Anna Maria per la categoria
adulti, motivando con un giudizio obiettivo
ed artistico la loro opera. Il premio assegnato previsto dal regolamento di 150 euro
è stato consegnato ad ognuno dei due vincitori dal Presidente della giuria, prof.
Zelano Vito Alfonso.
Complimenti ai vincitori! I loro presepi
sono davvero belli ed eccezionali.
Il Presidente della Pro loco, Michele Melino, in questa occasione di festa nel suo
discorso iniziale, rivolto al pubblico, ha
voluto precisare che con questo ultimo
spettacolo si è concluso il ciclo delle manifestazioni teatrali e gli intrattenimenti
dedicati alla festività più bella e suggestiva
dell’anno:” Il Natale”, vissuta con partecipazione ed allegria dai bambini, ragazzi,
giovani e adulti.
Il programma di Natale, realizzato dalla
Pro Loco, è stato molto vasto ed impegnativo per tutti, soci e non, che hanno contri-
buito in diverse forme e modi alla buona
riuscita di varie iniziative e manifestazioni.
Ha poi elencato le seguenti attività svolte
nel mese di dicembre:
• Un presepio all’aperto con materiale
riciclato presso il poggio della Madonna
del Bosco, davanti al Comune, realizzato
con la collaborazione di volontari.
• La gita a S. Gregorio Armeno, a Napoli,
per visitare i presepi più belli d’Italia.
• La visita con distribuzione di caramelle
di Babbo Natale ai bambini di Panni, che
gli hanno consegnato la letterina con i loro
desideri ed aspettative per il giorno di
Natale e sono stati fotografati con lui.
• Il recital di Natale con la regia di Nada
Della Vista intitolato:”Mammarà, accundece Natal! rappresentato il 30 dicembre
nella sala S. Giuseppe.
• L’adesione al Concorso provinciale dei
presepi del Subappennino Dauno Meridionale 2009” con delega ad Amedeo De
Cotiis, socio della Pro Loco, che ha curato
con la collaborazione della sig.ra Ragno
l’allestimento del presepio in Chiesa che
rappresentasse la collettività di Panni e una
particolare attrattiva del paese.
• Infine l’organizzazione della 5° edizione
del concorso locale: “Il presepio:... tradizione e fantasia”. Questo concorso ha chiuso il programma di Natale.
Per gli altri undici mesi, ha aggiunto il
Presidente, sono in cantiere altri impegni
e manifestazioni atti a tutelare e a valorizzare le bellezze naturali nonché il patrimonio storico-artistico-monumentale e ambientale e soprattutto le tradizioni e il
folclore, che danno identità e voce al nostro
passato e alla cultura della nostra comunità.
Brevemente poi ha citato le principali forme
di attività, che ormai sono state istituzionalizzate dalla Pro Loco e che il Direttivo
e i soci e cittadini residenti e non volenterosi
e amanti del proprio paese si prefiggono
di promuovere, organizzare e realizzare.
Esse sono le seguenti:
• Carnevale 2010.
• Il falò di S. Giuseppe, 19 marzo.
• La festa delle spighe, 15 agosto.
• La festa di Halloween, 31 ottobre.
• La 6° edizione del concorso locale:”Il
presepio… tradizione e fantasia”.
Nell’arco dell’anno, inoltre, ha affermato
che saranno organizzate altre feste, rappresentazioni, sagre, lotterie, gare, giochi che
facciano divertire i residenti e richiamino
da fuori turisti, forestieri e avventori che
vogliono conoscere e visitare il nostro bel
paese.
Lo scopo del programma che la Pro Loco
progetta di svolgere è quello di valorizzare
non solo il territorio geografico e ambientale di Panni, ma anche le persone che per
meriti riconosciuti e doti professionali,
artistiche, umane, sociali si sono distinte
o si distinguono nel nostro paese e nel
mondo.
Infine ha concluso il suo intervento nel
ringraziare tutte quelle persone che hanno
collaborato ognuno nel proprio campo e
nel proprio ruolo alla realizzazione del
lavoro svolto dalla Pro loco. Ha nominato
quindi le seguenti persone: il sindaco Pasquale Ciruolo e gli amministratori comunali, ed ancora Renzo Spada, Nada Della
Vista, Caterina Campanaro, Concetta De
Cotiis, Pietro Gattulli, Rucci Michele, la
parrucchiera Giovanna, Giovanni e Antonella Rainone, Anna Croce, Rosa, Patrizio
e Toni Spada, Tonia e Vania Rizzo, Filomena De Rosa, Michele Pio Liscio, Tonino
Mauriello, il prof. Zelano, l’ins. Rainone
Raffaele, il pittore Jim Picco, Gabriella De
Cotiis, Lapolla Vito, tutti i giovani, ragazzi
e bambini che hanno lavorato con gli adulti
e infine la scrivente Senerchia Maria Pia.
Terminato il suo discorso iniziale ha ceduto
la parola alla presentatrice della bella serata
di festa, la giovanissima studentessa signorina Gabriella De Cotiis, la quale con la
sua bellezza e grazia, con brio e vivacità
e con senso dell’humour ha presentato
magnificamente lo spettacolo fino alla fine,
divertendo e intrattenendo il pubblico specialmente quando ha raccontato l’arrivo di
Babbo natale a Panni e della premiazione
della letterina più bella ricevuta dai bambini, quella di un bambino di quattro anni,
che lo ha commosso particolarmente, che
si chiama Lobozzo Vincenzo.
Il Castello
gennaio 2010
Dopo il lavoro estivo, ci eravamo lasciati
nel precedente numero del giornale con
l’appuntamento per la programmazione
invernale dell’Associazione Sportivo Culturale Dilettantistica A.S.C.D. “PANNI”.
Una stagione, quella invernale, ricca di
iniziative a cui, come sempre, la cittadinanza pannese ha risposto con tanto entusiasmo. Ad inaugurare il periodo natalizio
ci ha pensato il gruppo teatrale
dell’Associazione “La att r’ zì acciupreut”
che il 27 dicembre ha messo in scena la
divertentissima commedia di Eduardo
Scarpetta dal titolo “Un Turco
napoletano”. La rappresentazione, svoltasi
nella sala San Giuseppe, ha ricevuto un
largo consenso di pubblico e la serata non
poteva non trascorrere tra applausi e risate.
Il gruppo teatrale, arrivato ormai al compimento del quarto anno di vita, replicherà
lo spettacolo nel comune di Foggia presso
il Teatro Regio di Capitanata nei giorni
23 e 24 gennaio p.v.; chiunque fosse interessato può prenotare gli inviti presso la
segreteria del teatro stesso.
L’attenzione dell’A.S.C.D.PANNI, per la
prima volta in collaborazione con la Coop.
La Rosa ed un affiatato gruppo di ragazze
(Montecalvo Anna, Montecalvo Giusy,
Mansolillo Danda, De Luca Maria, De
Cotiis Anna, De Cotiis Costanza, Procaccino Valeria, Cotoia Serena) rappresentate
dalla dinamicissima ed instancabile Gisella
Manes è rivolta oltre agli adulti, anche ai
bambini anzi soprattutto a loro che sono il
futuro del nostro paese.
Infatti il 5 gennaio, vigilia dell’Epifania,
si è svolto nella sala San Giuseppe un
musical natalizio intitolato “A Natale…
cambia canale” che ha visto protagonisti
trentasette bambini (Carchia Maria Filomena, Totilo Donato, Rainone Noemi, De
Cotiis Laura, De Cotiis Giovanna, Rainone
Carmelo Pio, Totilo Annamaria, Liscio
Valentina, Bianco Natalia, De Cotiis Marilena, Brienza Simone,Cotoia Angelo,
Roberto Vito, Bianco Gerardo, Larocca
A.S.C.D. PANNI
Mariangela, Roberto Noemi, Morena Annachiara, Spada Silvia, Bianco Nicoletta,De
Stefano Antonella, Cagliuli Luca, De Cotiis
Stefano, Liscio Martina, De Cotiis Vittoriana, Bianco Roberta, Napolitano Lucia,
Lapolla Giuseppe, De Cotiis Francesco,
Manes Daniele, De Luca Santo, Bianco
Valentina, Sauro Lucia, Rucci Gioele, Rucci Rita, Liscio Gabriella, Montecalvo Nicola, Bocchicchio Serafina) preparati con
impegno e dedizione dalla stessa Gisella
supportata dalle sue collaboratrici. Diverse
le canzoni cantate dai ragazzi e intervallate
da balletti e brevi riflessioni (copione e
scenografia realizzati dalle stesse ragazze,
non copiato da internet o altro come detto
da alcuni; perché non credere in questi
talenti ???) per portare all’attenzione di noi
tutti il vero e profondo significato del Natale: i messaggi trasmessi dai mass-media
attraverso il consumismo sfrenato, i falsi
idoli e le infondate ideologie offuscano il
vero e semplice valore del Natale che,
nell’occasione, i bambini hanno sottolineato
con la loro semplicità e spontaneità; il tutto
incorniciato in una scenografia Paradisiaca
tra nuvole, angeli e... rock. La serata…???
FANTASTICA. Tutti bravi dal più piccolo
al più grande; entusiasmo alle stelle e gioia
nei loro visi e vi assicuro è stata la soddisfazione più grande, per noi organizzatori,
vedere, a fine serata, bimbi sorridere e
pronti a partire per una nuova avventura (a
Pasqua?). L’unica nota stonata è stata, a
detta di qualcuno, la carente organizzazione,
in quanto non vi erano posti riservati per
le esigenze di chi scrive o trasmette. A tutto
vi è una legittima risposta, ovvero:”Noi
organizzatori abbiamo ritenuto opportuno
non invitare e non riservare alcun posto a
NESSUNO proprio per evidenziare che i
bambini sono tutti uguali e quindi evitare
che tra le autorità eventualmente invitate
vi potessero essere genitori, nonni, zii, ecc.
dei protagonisti e magari innescare nei
bambini eventuali dispiaceri”. Il Corrispondente che “è dovuto andar via a spettacolo
in corso”, non è riuscito a trovar posto in
prima o in ultima fila probabilmente perché
arrivato in ritardo? Comunque sia durante
le altre rappresentazioni, il corrispondente
riusciva a muoversi in prima fila... e gli
assiepati nelle prime file dov’erano?? Troppa fretta di andar via?? Questa breve risposta non vuol essere una chiusura alle critiche, anzi se queste ci sono e sono costruttive
ben vengano, ma appellarsi ad una sedia
nella serata dedicata ai nostri bambini e
offuscare il loro operato….mi sembra un
tantino fuori dalle righe. L’Associazione
anche quest’anno ha promosso la “Lotteria
della Befana” la cui estrazione, avvenuta
la sera del 5 gennaio comprendeva 3 premi:
I-pod terzo premio (B 0137); cellulare
Touch screen secondo premio (D 0092);
PC Notebook primo premio (D 0056).
10
Altra novità importante, anzi direi storica,
per il nostro paese, è la partecipazione,
per la prima volta, ad un campionato di
calcio a 11 di terza categoria Regione
Campania (la scelta di partecipare nel
girone campano è dovuta alle distanze
minori per quanto concerne le partite fuori
casa). Le partite in casa si disputano a
PANNI e dico PANNI il sabato alle ore
14,30. La squadra chiamasi APPENNINICA ed è composta dalla fusione di
ragazzi di Accadia e Panni; i pannesi facenti parte della rosa sono: Cocciardi Francesco, De Luca Massimo, Liscio Luciano,
Tavano Michele, Rucci Michele e Spada
Antonio (l’anziano del gruppo).
Fino ad ora l’Appenninica ha disputato 5
gare vincendole tutte.
Doveroso è riconoscere che ciò è stato
possibile grazie alla disponibilità
dell’Amministrazione Comunale di Panni
e alla caparbietà (passi il termine) del
Sindaco Pasquale Ciruolo e dei suoi validi
collaboratori. Grazie!!!
Da circa due mesi, è ricominciata (per il
secondo anno) la Scuola Calcio A.S.C.D.
PANNI dando l’opportunità ai ragazzi di
Panni, Monteleone ed Accadia (35 calciatori) di impegnarsi in un’attività motoria
extra-scolastica. La scuola calcio si avvale
della presenza di un allenatore (FERRO
Vincenzo) che giunge a Panni due volte a
settimana per allenare i nostri ragazzi: tra
questi, sette sono stati selezionati per disputare il campionato ESORDIENTI e
GIOVANISSIMI settore giovanile (Ciarciello Marco, Rucci Gioele, De Luca Santo,
De Luca Giuseppe, Bianco Paolo, Montecalvo Nicola, De Luca Michele).
Il Castello
11
VARIE DA PANNI
gennaio 2010
IL GRUPPO FOLK “PANNE IÈ NU BBÈLLE PAIÈSE”
Il 30/12/09 presso la sala S. Giuseppe alle
ore 20.00 circa si è svolto uno spettacolo
di folk teatro in atto unico intitolato:
“Mammarà accundece Natale”.
La rappresentazione era sul Natale di ieri
e di oggi. L’epoca passata è affiorata attraverso il racconto della nonna alle nipotine,
sono riemersi suoni, odori e sapori dimenticati dal mondo odierno inquinato dalle
culture degli altri popoli, perché Panni è
un paese aperto alla socializzazione.
E’ riemersa la figura del PUMBUNARE,
che metteva paura alla gente “quanne alluccàve auuuu… auuu”, e lo andavano a
cercare le persone della famiglia con le
lanterne in mano perché la luce pubblica
non c’era, lo si doveva pungere con una
canna lunga e appuntita per fargli uscire
una goccia di sangue pazzo. Da
quest’immagine è stato tratto un balletto.
Gli odori e i sapori di una volta erano: “
li tatune, taraduzze cu lu vine janche, re
crespèdde, li cauzungjèdde, re pèttele”
cose povere che facevano la tavola più
ricca di quella di un re per i sentimenti
buoni e la famiglia che stava tutta unita
per la ricorrenza della vigilia di Natale;
tutti si davano da fare: la nonna preparava
COMUNICATO A.S.C.D. PANNI
L’A.S.C.D. PANNI è già all’opera per
la messa a punto di altre manifestazioni
(Carnevale e Pasqua), per le quali continuerà a puntare sulla forza di volontà
del proprio direttivo e scommetterà
ancora sul gruppo di ragazze guidate
da Gisella; inoltre, cercherà la collaborazione delle altre associazioni presenti
sul territorio per accrescere le proposte
e vederle realizzate grazie anche alla
concreta partecipazione dei bambini,
giovani e tutta la popolazione pannese.
Si ricorda, inoltre, che dal primo gennaio è aperto il tesseramento per l’anno
sociale 2010. Quanti volessero associarsi possono rivolgersi direttamente
al Presidente Antonio Spada e/o al
direttivo invia una e-mail a: [email protected].
Se Vuoi, partecipa anche tu alla crescita
dell’A.S.C.D. PANNI inviando un contributo sul Conto Corrente Bancario n°
6967 BPM intestato a:
A.S.C.D. PANNI
Vico Municipio,8
71020 Panni (FG)
IBAN:
IT29Z0558478260000000006967
Il Presidente A.S.C.D. PANNI
Antonio SPADA
le cose da mangiare
e veniva aiutata
dalle donne della
famiglia man mano
che arrivavano; esse
preparavano la tavola e aiutavano a
fare le varie faccende, facendo a
gara per aiutare più di Giovanni Rainone
delle altre, mentre
gli uomini mettevano il vino. Il racconto
della nonna è stato rappresentato da un
altro balletto.
L’ultimo ballo è stato quello dell’albero,
che simboleggiava il Natale di oggi, e
della festa in piazza con l’arrivo di Babbo
Natale e la Befana che vengono derisi
perché nessuno ci crede, solo una bambina.
Poi entra in scena il nonno che si ritira
dalla festa lamentandosi, perché in fin dei
conti tutto ciò che hanno fatto in piazza
era solo “na cummèdje”. Dalla festa avevano eliminato la cosa più bella che c’era
a Natale: la “Sambogna”. L’ultima rappresentazione è stata quella del presepe e
della Madonna che canta la ninna nanna
al Bambinello. Tutto è stato allietato con
musica dal vivo, un grazie particolare ai
musicisti: maestro Alfredo Bisanti (fisarmonica), Michele Della Vista (tamburello),
Nino Della Vista (chitarra), Serafina Bocchicchio, che ha suonato con l’oboe “Tu
scendi dalle stelle”, Antonio Mauriello,
che ha suonato con la zampogna nella
rappresentazione della scena del presepe.
Si ringraziano tutti per la gentile collaborazione. Alla prossima.
IL MEGAPRESEPE
Per la prima volta a Panni, è stato costruito
un megapresepe, realizzato con la caparbietà di tre donne: Caterina Campanaro,
Nada Della Vista e Concetta De Cotiis.
Tutti potete pensare che siano state utilizzate statue fabbricate, invece no. I costi
sarebbero stati altissimi ed impossibile la
realizzazione. Le statue sono state realizzate con materiale di “scarto”, hanno reciclato vecchi indumenti, maschere di carnevale, vecchi cesti e cestini. Per la capanna
e i ricoveri alle pecore hanno utilizzato le
canne. Tutto sembrava vero persino le
pecore soffici e candide con il loro strato
di lana “vera”. C’era anche il pozzo.
Molteplici sono stati i problemi incontrati
lungo il percorso della realizzazione tra cui
le condizioni metereologiche, che nel periodo
natalizio sono sempre avverse, per cui hanno
preso pioggia e vento. Nonostante i problemi,
“l’OPERA” è riuscita al meglio. Il presepio
è stato visibile a tutti, il luogo di localizzazione
è stato vicino al Municipio dove si veste la
Madonna del Bosco il 24 giugno.
PRO CHIESA DEL CONVENTO OFFERTE
AL COMITATO DA OTTOBRE 2009 A GENNAIO 2010
Cocciardi Flavio
Milano
N.N.
==
De Cotiis Antonio
Roma
De Cotiis Francesco
Roma
A.S.C.D. Panni e A.C.A.P. Prato durante “Expò 2009”
Rainone Maria Teresa
Foggia
Iacoviello Francesco
Panni
Iacoviello Beniamino
Panni
Donatangelo
Panni
Montecalvo Giovanni
Bologna
Dalla Pro Loco di Panni raccolta
della “Festa delle Spighe” del 15.8.09
Panni
In totale
¤.
¤.
¤.
¤.
¤.
¤.
¤.
¤.
¤.
¤.
100,00
50,00
50,00
50,00
180,00
100,00
20,00
20,00
20,00
100,00
¤.
¤.
415,00
1.105,00
A tutto Ottobre ’09 le somme introitate erano pari a ¤ 61.438,83 + ¤ 1.105,00 di
Gennaio ’10 = totale ¤ 62.543,83 + $ 1.705,00 da convertire in euro (s. e o.)
La somma totale introitata dovrà essere confermata da un estratto conto bancario della
Carime di Sant’Agata di Puglia dove il conto è stato trasferito dopo la chiusura dello
sportello bancario di Monteleone di Puglia. La richiesta è stata da me sollecitata più volte
a Padre Antonio Saraceno, o chi per lui, ma non ancora evasa, quindi, al momento in cui
andiamo in stampa non sono in grado di confermare il saldo sopra descritto. I lavori al
Convento, ovviamente, sono attualmente fermi ma riprenderanno in primavera, pertanto
coloro che non hanno potuto dare la loro offerta sono sempre in tempo... utile. Ci sono
delle grosse novità riguardo i lavori e finanziamenti, pubblicati nell’apposita rubrica “Ufficio
Stampa” a pag. 23. Si ribadisce, qualora ce ne fosse ancora bisogno che somma raccolta
dai fedeli sarà utilizzata esclusivamente per i lavori “interni” alla Chiesa e non per altro.
Il Castello
gennaio 2010
VARIE DAL MONDO PANNESE
12
IL PRANZO DEGLI AUGURI DELL’ACAP DI PRATO
Per il quarto anno consecutivo l’ACAP di
Prato ha fatto incontrare più di cento persone in occasione della terza Festa degli
Auguri svoltasi domenica 13 dicembre al
Ristorante Amalfi in via Strozzi a Prato.
Ai tavoli apparecchiati per la festa erano
seduti oltre ai pannesi doc anche simpatizzanti ed amici dell’Associazione. Dopo
aver benedetto il cibo, il Parroco di Chiesanuova, Don Serafino, ha augurato a tutti
i presenti (oltre cento persone) di trascorrere insieme qualche ora in amicizia e
serenità. Per dare maggiore significato
all’incontro era presente il Vescovo della
città di Prato, Mons. G. Simoni, al quale
è stato fatto omaggio della maglia
dell’Unione Sportiva Foggia, appositamente fatta arrivare dalla Presidenza del Foggia. La maglia è stata donata al Vescovo
perché, come da lui stesso dichiarato in
un incontro con allievi di una squadra
dilettantistica di Prato, in gioventù, dopo
la tragedia di Superga in cui persero la
vita tutti i giocatori del Torino, prese a
tifare per il Foggia. Il Vescovo ha raccontato anche ai presenti in sala questa piccola
curiosità della sua gioventù.
Mons. Simoni si è informato dello stato
dei lavori al Convento della Madonna del
Bosco, visitato da lui nel mese di giugno,
e ha espresso l’auspicio che la Madonna
possa tornare presto nella sua casa ed ha
augurato ai presenti e a tutti i pannesi di
trascorrere le festività natalizie in piena
gioia.
Ad allietare con i canti di Natale la festa
era la calda voce di July. Il Presidente
Alfonso Lapolla, con un brindisi finale,
ha ringraziato tutti con l’augurio di continuare a incontrarsi sempre più numerosi
con animi colmi di gioia.
Insomma, tra la delizia del gusto, il piacere
della musica, la gradita presenza del Vescovo di Prato e la gioia di portare a casa
il Calendario dell’Associazione, tutti hanno
vissuto un momento indimenticabile.
Il Presidente
Alfonso Lapolla
Angelina, la velina
più anziana d’Italia
PANNI COME BETLEMME
NEL PRESEPIO ARTISTICO DEL 2009
Ancora alla ribalta la nostra Angelina,
che “sta ultimamente facendo il giro delle
copertine di settimanali e quotidiani locali
e nazionali”. La vediamo in un foto de
“Il Corriere del Sud”, che, a corredo di
un articolo, la ritrae in uno studio televisivo di tra Antonio Troisi, della redazione
sportiva di Telefoggia, e il pittore espressionista Luis Napoletano.
Il resoconto giornalistico riporta che Angelina è apparsa su diverse trasmissioni televisive, tra cui “I fatti vostri” con Giancarlo
Magalli (RAI 2) e “Festa italiana” RA1).
Tra i settimanali si cita “Cronaca vera”.
Di Angela, nonnina 76 enne, è stata ricostruita la sua giornata tipo e si è scoperto
che, oltre alle normali incombenze di
massaia, ella fa la vigilessa ausiliaria per
i bambini scolari, spesso visita il parrucchiere e si reca in palestra, dove si allena
al kick boxing, a snellire gli addominali
e alla corsa sul tappeto scorrevole.
Il nostro vivo compiacimento per questi
successi di Angelica, della quale si sottolinea la signorilità e la simpatia, pregi
che, uniti all’unicità di “valletta
attempata”, ne fanno un caso singolare e
confortante.
Auguri, Angelica, auguri da tutta la Redazione del nostro periodico “Il Castello”.
Prof. Leonardo De Luca
Al concorso NATALE IN CASA DAUNIA, indetto dalla Provincia di Foggia,
dall’Azienda di Promozione Turistica e dall’Associazione Italiana “Amici del Presepio”,
Panni ha aderito con l’allestimento di un presepio nella Chiesa Madre, ambito della
cappella della Madonna del Rosario. Si sono attivati Amedeo De Cotiis e Anna Maria
Ragno, che nel creare l’area presepiale hanno ricostruito la Chiesa di Panni con il
caseggiato adiacente, a sinistra guardando, e gli altri caseggiati che delimitano il sagrato.
In primo piano, al centro, la fontana della piazza Regina Margherita con il parapetto
soprastante e, a sinistra, la Natività. In prospettiva il rudere della torre di vedetta
dell’antico castello, ossia “lu zitemelone”, un rudere architettonico, la cui presenza
connota la storicità dell’evento cristiano.
Un bel presepio, dunque, che presenta un’ambientazione inedita e molto suggestiva.
Le architetture pannesi, soprattutto il tempio obertyano (ossia di Luigi Oberty, lo stesso
architetto che a Foggia
edificò, tra l’altro il
Pronao della Villa Comunale e il Teatro Giordano) ripropongono le
linee essenziali del reale,
che è opportunamente
interpretato, più che
meticolosamente ricostruito, da Amedeo e
Anna Maria, ai quali va
il nostro vivo, vivissimo
compiacimento e il caloroso grazie.
La partecipazione al
concorso ha dato già i suoi frutti: Panni è inserito nell’opuscolo “Natale in casa Daunia”,
nel quale al nostro paesello è dedicata l’intera pagina 15, che riporta una scheda sul
paese e notizie del presepio in concorso.
L’opera di Amedeo e Anna Maria ha dunque una valenza estetica e, pur nella sua
semplicità manifesta un profondo significato cristiano: Gesù nasce nella nostra Chiesa
ad ogni consacrazione dell’ostia; Gesù Bambino nasce anche a Panni e soprattutto può
nascere nei cuori dei pannesi, se desiderosi di pace.
Prof. Leonardo De Luca
Quante salite, quante
discese, su e giù per
le vie del paese, con
sulle spalle il gravoso ma dolce peso
della statua della
nostra Vergine Maria, hai portato per
>
tanti anni, caro
Luigi
Luigi. Ma ora e per
Croce
sempre ne hai conmorto a Foggia
il 29.10.2009
forto e ricompensa
e sepolto a Panni
nelle Sue materne
il 30.10.2009
attenzioni.
Panni e i pannesi ti sono grati.
Il Direttore
A nostra madre
Grazie mamma che
ci hai dato sempre
forza e coraggio.
Il tuo volto
illuminava il nostro
cammino.
La Tua bontà ci dava
>
un esempio. La Tua
Melino
fede ci inorgogliva.
Addolorata
La Tua stessa vita era
ved. Gesualdi
per noi un modello
nata a Panni
il 16.09.1916
di vita, tutta dedita
morta a Foggia
alla preghiera e alla
il 26.11.2009
famiglia.
e tumulata a Panni
Tutto di Te mamma
rimarrà vivo in noi… per sempre.
Le tue figlie
Arcangela e Raffaela Gesualdi
La morte ti ha rapito
a noi,
ma noi avremo un
ricordo perenne di te,
ci sarai di guida
come esempio.
La tua bontà,
onestà e volontà
>
di lavoro, faranno
Celestino
Dattoli
sì che noi mai
di anni 81 morto a
ti dimenticheremo.
di Reno
Vivrai sempre con noi. Casalecchio
il 01.12.2009
I tuoi cari
sepolto a Panni
il 4.12.2009
U
N
A
>
Michele
Iacoviello
nato a Panni
il 07.12.1914
morto a Foggia
il 22.12.2009
e tumulato a Panni
P
R
E
C
E
>
Rosa
Senerchia
ved. Morra di anni 78
morta il 2.01.2010
a Montefalcione (Av)
e tumulata a Panni
il 4.01.2010
Il Castello
NEL LORO RICORDO
13
gennaio 2010
Perspicacia, intraprendenza, onestà sono i tre termini che possono
riassumere e caratterizzare la vicenda umana di Michele Tavano
(Scarpalègg). Già nell’attività primaria di agricoltore egli si
distingueva per l’acutezza nel considerare la qualità del terreno
e la scelta delle sementi. In seguito da garzone di muratore a
capomastro il passo fu breve, perché Michele guardava, apprendeva
ed elaborava, con personali soluzioni, la tecnica del costruire.
D’ingegno versatile, ha esteso la sua indagine in vari campi ,
>
perfino nella scultura. Amava il proprio paese e non disdegnava
Michele
di sacrificare il suo tempo libero per apprendere e valorizzare le
Tavano
tradizioni locali. Così lo abbiamo visto suonare con maestrìa nel
di anni 73
morto a Panni
gruppo degli zampognari di Panni. Se poi si considerano le sue
il 19.11.2009
doti umane, quell’affabilità, che lo portava a realizzarsi con i suoi
compaesani, si può comprendere quale perdita sia stata la sua
dipartita per l’intera comunità pannese, oltre che per la consorte, la signora Giovanna,
per i figli Carlo e Anna e gli affezionati nipoti.
Addio Michele, tu sei nella pace del Signore, ma resterai ancora nei nostri cuori,
rimpianto ed esempio di operosità e socievolezza.
Prof. Leonardo De Luca
Voglio anch’io dire sul compianto Michele un leggero ma significativo aspetto della
stima e l’amicizia che contraddistinguevano i nostri rapporti personali.
Nei tanti incontri a Panni “abbasc a la Taverna”, frequenti in estate e radi in inverno,
si era stabilito tra noi due un “obbligo morale” che si traduceva in pratica nel recarsi
al bar e gustare insieme un caffè, più per il gusto di stare insieme qualche minuto che
quello del caffè in sé. Il patto reciproco consisteva che si doveva pagare la consumazione
una volta ciascuno e così…sembrava. Si perché lui mi ha sempre imbrogliato sulla
contabilità di “mò tocca a me e ruman a te!”…infatti a mia memoria molte sono state
le volte di “ruman a te” ben poche quelle di “tocca a te”. Mio caro Michele, quindi,
mi hai lasciato debitore nei tuoi confronti ma sono certo che il Signore mi darà modo,
maniera e possibilità per sdebitarmi con te... un giorno... quando Lui vorrà, ci prenderemo
un caffè... lungo una eternità. Dio ti benedica.
Il direttore Pietro De Michele
Noi non sapevamo quella mattina
che Dio avrebbe chiamato il tuo nome.
In vita ti abbiamo amato immensamente.
In morte sarà lo stesso. Perderti ci ha spezzato il cuore
ma tu non te ne sei andato del tutto:
il giorno che Dio ha chiamato il tuo nome
ci hai lasciato bellissimi ricordi.
Il tuo amore rimane la nostra guida
ed anche se adesso non ti possiamo vedere
tu sei sempre al nostro fianco.
La catena della nostra famiglia si è rotta
e niente adesso sembra essere lo stesso.
Ma quando Dio ci chiamerà uno ad uno
la nostra catena sarà riunita di nuovo.
I tuoi cari
>
Michele
Liscio
nato a Panni
il 10.11.1937
morto a Toronto Ont.
il 2.09.2009
RICORDANDO DON MICHELE
Questa nota su Don Michele
è stata voluta concordemente
non solo da chi scrive, ma
anche dal nostro direttore
Pietro e dall’intera Redazione,
assecondando così i desideri
di molti concittadini.
Costanzo De Michele, un
modesto quanto bravo
artigiano, e Giovannina
Montecalvo ebbero 4 figli, 4
“benedizioni del Cielo”, perché
tutti intelligenti ed operosi. Forse per
questo il Signore volle che uno di essi,
Don Michele appunto, si dedicasse a Lui
e fu sacerdote. Ma andiamo in ordine, il
primogenito, Peppino, dopo
una brillante carriera
scolastica, si laureò a pieni
voti in medicina. Erano gli
anni ‘50. Ben presto, però, tra
lo sgomento dei pannesi, volò
negli Stati Uniti, dove poté
rielaborare le sue ricerche
pionieristiche in campo di
chirurgia estetica, e fu un
susseguirsi di successi.
PEPPINO DE MICHELE è
un nome, una personalità da recuperare:
parta da Panni il tributo d’onore che l’Italia
continua a pag. 14
Il Castello
gennaio 2010
PANNI, 1924 - LA NOSTRA STORIA
14
dagli scritti di
Giuseppe
PROCACCINI
(Panni,28.2.1886
Accadia,4.4.1931)
a cura di
Vincenzo Franco De Michele
e Renato De Michele
Intorno agli anni della nascita di Cristo
la nostra zona era popolata da tre ceppi
principali: i greci, i sanniti, i romani.
I GRECI, che erano stanziati in questa
zona da almeno sette secoli prima, in
quell'epoca seguivano il culto del dio
Pan, e insieme ai romani, in questa zona
fin da quasi un secolo prima, governavano il territorio.
I SANNITI, invece, rappresentavano
il ceto sociale più basso essendo stati
decimati, sottomessi e schiavizzati, in
quanto popolo irriducibile al potere romano, dal dittatore di Roma Silla (in
latino 'Sulla', cognome ancora presente
a Panni fino all'inizio del '900, e come
'Sullo' ancor'oggi).
I ROMANI erano i dominatori assoluti.
Il loro dominio non fu indolore, come
in altre parti dell'impero (cfr. E.T. Salmon, Il Sannio e i Sanniti, Einaudi
1985). Da queste parti si lasciarono
andare ad un dominio sanguinoso, spietato.Infatti la prima Panni (costruita
continua da pag. 13
nella zona detta "U' Piscil') per il fatto
che sulla piccola collina di 500 m.
circa, tra il paese attuale e l'odierna
stazione ferroviaria di Orsara di Puglia,
scorre appunto un affluente del Cervaro... dicevo, quel primo borgo viene
distrutto nell'82 a.C. dal Dittatore latino
SILLA, giuntovi con tre Legioni di
Romani.
Il tempo di Cristo, prima dell'influenza
cristiana nei nostri territori, il culto
degli dei pagani greci e romani era la
religione dominante.
Ai sanniti (i cognomi Manuppelli, Savella, De Cotiis, De Sanctiis sono di
sicura origine sannita) restava solo qualche culto clandestino, qualche cimitero
rigidamente appartato, e il duro lavoro
dei campi a cui erano sottoposti senza
alcuna retribuzione, se non gli alimenti
strettamente indispensabili alla sopravvivenza.
La sottomissione della popolazione sannita fu il motivo principale per la loro
adesione quasi immediata alla religione
di Cristo quando questa si affacciò da
queste parti.
Sono stati loro, i sanniti, i primi cristiani
pannesi.
Nessuno se ne ricordò da allora, forse
grazie agli stessi sanniti che seguivano
bene gli insegnamenti di Cristo, secondo
i quali si è tutti fratelli davanti a Dio.
Non così fecero greci e romani che ne
trassero ulteriore motivo di lotta contro
questa minoranza, ora irriducibile per
motivi religiosi.
La storia delle stragi romane contro i
cristiani è ormai nota ai libri di storia,
figuriamoci qui nei confronti dei sanniti,
nemici di sempre.
E possiamo anche immaginare di quale
forza morale e religiosa dovettero dar
prova questi primi cristiani.
Religione è anche memoria, come la
storia.
Vogliamo cominciare a riconoscerla,
a scriverla e, perché no, a celebrarla?
RICORDANDO DON MICHELE
riserva ai suoi figli di grande ingegno, pur
se lontani!
Carmelina - la conosciamo tutti - è gentile
e affettuosa, una signora. Il quartogenito,
Mario, oggi poco più che settantenne,
anch’egli negli USA, è di una socievolezza
unica, un amicone.
Don Michele - va innanzitutto precisato era di vissuta religiosità: la sua fede era
un punto fermo con un vivo senso di
immanenza nella realtà quotidiana. Egli è
da ricordare e da amare per quella sana
emulazione, che sapeva alimentare in noi
giovani. Personalmente conservo ancora,
come un trofeo, “La letteratura del
Novecento” a me da lui assegnata, con
tanto di dedica, fra i “maturati” del ‘57.
«Non basta la nozione» soleva dire il nostro
Don Michele «è necessario vivere la realtà
in tutti i suoi aspetti: sociale, politico e
culturale, oltre a quello religioso.» Di qui
l’esigenza dell’attività teatrale, di cui si è
tanto parlato nel suo 50° di sacerdozio; di
qui il pressante invito a leggere settimanali
e quotidiani, arrivando ad ottenere, per
noi giovani, abbonamenti gratuiti o a costi
molto agevolati.
Altri meriti di Don Michele? Tanti!
Innanzitutto l’istituzione della scuola
media: per documentarne l’esigenza attivò
due sezioni di Telescuola, una curata da
lui stesso e l’altra affidata allo scrivente;
quindi, sollecitando le autorità politiche
e scolastiche della Provincia, riuscì ad
ottenere la scuola media in forma
autonoma (solo in seguito fu sezione
staccata, prima della De Santis di Foggia
e poi della Rossomandi di Bovino). Quante
volte, a sue spese, si andò insieme a Foggia
dal Provveditore o dall’onorevole di turno
o ancora dal Preside della De Santis,
Preside incaricato anche della nostra
istituenda Scuola Media!
Tornando al ministero sacerdotale,
ricordiamo le omelie di Don Michele,
semplici, mai troppo lunghe, ma sempre
efficaci nel messaggio evangelico, che egli
commisurava all’ambiente paesano. Si,
perché Don Michele è stato e si sentiva
pannese, pannese autentico: lo si capiva
anche dagli “intercalari” in vernacolo, così
felicemente espressivi. Egli ha realizzato
le cartoline illustrate dei nostri Santi
Protettori; ha registrato la voce delle nostre
campane, per riproporcela opportunamente
amplificata; egli ha voluto, ha preteso la
riapertura della Chiesa Madre, accelerando
i tempi della sua ricostruzione. L’elenco
delle sue benemerenze sarebbe troppo
lungo per questa sede, per cui concludo,
sottolineando che la sua vita è stata spesa
per noi e con noi e che il suo ricordo è nei
nostri cuori.
Don Michele, tu che ora sei in Cielo,
al cospetto del Signore, perora per noi la
Sua misericordia e continua a benedirci:
siamo tuoi fratelli, siamo pecorelle del tuo
gregge!
Prof. Leonardo De Luca
LA POSTA
Il Castello
15
gennaio 2010
Apprensivo Direttore, ti poni dei problemi,dove a mio parere, non esistono.
Li hai già risolti da tempo, basta solo ufficializzare detti compiti ai locali
che loro sono già pronti e indirizzati sulla strada da percorrere. La tua
funzione deve essere di coordinatore del circondario, visto che non ti
neghi per la posta e i residenti altrove. La triade pannese, che è al tuo
fianco, risponde a gente preparata, seria, affermata e si può muovere
con le proprie gambe.
Nel campo religioso spunta, a corposa competenza, l'agrotecnico
Amedeo De Cotiis che ne sa quanto un prete, caparbio a ragione nelle
sue decisioni, pronto in qualsiasi evenienza clericale, compresi i percorsi
di preghiera, di svago; da solo con il suo canto inneggia al Signore e
in sua presenza ogni messa diviene solenne. Nel civile s'affaccia il
professor Raffaele Rainone, preciso in ogni circostanza, segue ogni
passo pannese, la bontà di cui è pregno, la mette a disposizione e la
gente da lui è propensa al dialogo per la sua etica comportamentale.
La lingua tiene al suo posto e la spegne al biforcuto. E che dire del dottor
Rocco Gesualdi? Il suo smagliante sorriso è garanzia di successo. E'
vulcanico, intraprendente, non lascia niente al caso, in ogni occasione
si rivela un ottimo pensatore, mettendo a frutto le sue prolifere attitudini.
E' moderno nei suoi programmi e utilizza ogni forma promozionale, da politico affermato ogni informazione comunale porta alla
stampa, reale nei contesti non illude mai la gente. Intorno a queste brillanti risorse umane ruotano:
1) Tony Spada che io definisco papà pacifico per le sue partecipazioni pro Panni per le cariche di presidente, riflessione genuina,
posata ma dalle mille effusioni;
2) Michele Liscio, l'anfitrione del gruppo teatrale, ha delle forti potenzialità, non sfrutta a pieno il suo talento, deve esporsi
maggiormente, perchè è persona creativa;
3) Valentina Dibisceglia che fotografa a penna l'evento sportivo, incitando i piccoli fenomeni.
E tanta gente che opera in sordina quale una professoressa che a soli 22 anni si laureò a pieni voti e preziosa per i suoi progetti
nella didattica pannese. E tu, caro Pietro, con queste risorse alle spalle metti in dubbio il cartaceo del Giornale?
Ti tocca, però, essere loro confidente e consulente. L'importanza dello stampato è indispensabile, altrimenti il periodico per soli
acculturati non ha futuro: è un corpo senza l'anima popolare, si scrive per tutti e non solo per i più fortunati. Rispondo alle
istituzionalità circa la Manifestazione dei Caduti, specificando che la mia è una provocazione palese per stabilire la data fissa e
non incorrere a giorni incerti, che si vanificano nel giro di una settimana e non ci saranno più scuse per chi deve officiare la Messa.
Ogni festa va programmata con largo anticipo e mi parrebbe logico che il Castello ne desse notizia. In questo numero leggo con
emozione l'articolo di Luciana Bianco ed evidenzio che è propria figlia per la sua originalità di papà Michele, mio compagno di
scuola, il più bravo di tutti alle elementari. La sua affezione verso cose e persone mi ricorda sua nonna Lucietta; la sua trovata
per le foto di matrimonio in diversi angoli del paese dimostra una certa genialità, perchè il Belvedere di Panni è dappertutto e lei
ne è andata alla ricerca. Vedo in lei una potenziale pittrice (paesaggistica) perché apprezza il gusto del bello e le vestigia del
passato; potrebbe essere uno spunto anche per tuo figlio Luca con il suo flash per immortalare preziosità locali e predisporle in
cartoline e meglio far conoscere Panni. Nel libro del critico d'arte Vito Procaccini leggo che Antonio Calitri è nato a Panni in vico
Cacchiotti e siccome nel paese si contano vari cognomi identici, chiederei ai giornalisti in loco, se la sua ubicazione esiste tuttora,
tra quali vie si trova e se è possibile esporre al muro una targa al merito. Un Benvenuto a Panni per il maresciallo Antonio Pellegrini
e complimenti per aver individuato la via della sicurezza con il pattugliamento a piedi. W IL GIORNALE CARTACEO!
Donato De Michele - from Panni - O.N.A.S 1648/DM
W IL GIORNALE CARTACEO…grazie, Donato le tue parole sono per me energiia rinnovata e ritrovata. Bevo la tua disamina e
ne traggo beneficio. Vico Cacchiotti? Chiedilo al comune amico-compaesano, nonché geom. Francesco Mastrangelo.Ciao.
* * * *
Gentile Pietro, spero innanzitutto che tu stia bene unitamente alla tua famiglia. Ti scrivo perché ho letto da qualche giorno l’articolo
sulla manifestazione del 4 novembre che si è svolta a Panni e, anche se con un po’ di ritardo, voglio mettere te e i lettori del
giornale “Il Castello” al corrente su come effettivamente essa si è svolta . Prima di tutto devo sottolineare il fatto che la partecipazione
della Scuola non è casuale, da diversi anni la sottoscritta prof.ssa Lucia Colomba Mauriello, attraverso un progetto “Onoriamo i
nostri Caduti” che si svolge in orario curricolare prepara i ragazzi al significato della manifestazione attraverso letture, dibattiti e
conversazioni per far capire che la Pace è un bene supremo e che quella vera si costruisce nel proprio cuore per vivere nella
piena serenità e in quella libertà che noi oggi abbiamo grazie al sacrificio estremo di quei giovani pannesi, il cui nome è inciso
sulle lapidi del Monumento. Il progetto trova il suo momento di maggiore esplicitazione proprio nella partecipazione degli alunni
della Scuola Secondaria di 1°grado e anche di quelli della Scuola Primaria e dell’Infanzia alla Cerimonia del 4 novembre organizzata
dall’Amministrazione Comunale. Davanti al monumento ai Caduti , ogni anno , dopo l’intervento del Sindaco o di un suo
rappresentante e di altri, prima di passare la parola agli alunni, faccio il mio discorso. Mi sembra strano che il tuo corrispondente
non si sia accorto, né quest’anno né negli anni precedenti, che la Prof.ssa Lucia Colomba Mauriello faccia un discorso e che guidi
gli alunni nella recita preparata in onore dei nostri Caduti.
Quest’anno ho esordito ricordando ai presenti che il 4 novembre è la giornata dell’unità nazionale raggiunta grazie al sacrificio
di tanti giovani che hanno combattuto e sono morti in nome della libertà: essi sono gli autentici Eroi della nostra Patria, l’amata
Italia. Ho ringraziato i reduci che hanno combattuto per la difesa degli stessi valori e tutti i caduti in tempo di pace. Grazie al
loro sacrificio,oggi viviamo in una democrazia costruita su valori riconosciuti che sono un patrimonio dell'Italia e che costituiscono
un bagaglio autentico di civiltà. Un grazie è andato anche alle Forze armate,di cui il 4 novembre celebriamo la ricorrenza e ad
esse, all’Arma dei Carabinieri, che è tra noi, è andata la nostra ammirazione e apprezzamento per l’impegno quotidiano al servizio
e in difesa dei cittadini. Ho ricordato che anche noi pannesi abbiamo contribuito all’unità d’Italia, e il nostro monumento ne è
l’emblema e testimonianza. Esso sta a ricordare i tanti giovani,che hanno donato la loro vita per assicurare un futuro migliore a
noi e alle generazioni future, quei giovani che hanno donato la vita per la difesa di un ideale, per il senso del dovere e la lotta per
la libertà e la democrazia, per la conquista della Pace. Ho rimarcato il fatto che dobbiamo però divenire consapevoli che la pace,
così come la democrazia, non si conquistano una volta per sempre, ma necessitano, per non venir meno, di un continuo supporto
Il Castello
gennaio 2010
LA POSTA
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da parte della società, sia essa politica, culturale, sociale, economica ed educativa. La pace sarà autentica solo se vi sarà
cooperazione, solidarietà, equità, giustizia sociale ed economica, valorizzazione di tutte le diversità, promozione, tutela e rispetto
dei diritti umani universalmente riconosciuti. Ho, infine, invitato i presenti a riflettere, a considerare tutto quanto e, passando nei
pressi del monumento, dire un semplice ma sentito “GRAZIE”.
Al termine del mio intervento ho passato il microfono agli alunni della classe 1a,
2a e 3a della scuola secondaria di 1° Grado e agli alunni della classe 5a della
Scuola Primaria (per la continuità ) che hanno ricordato, attraverso dialoghi,
messaggi, considerazioni e declamazione di poesie il sacrificio di quei giovani
pannesi che per “Amor patrio”e in nome della libertà e della pace donarono la
loro vita. Un alunno, dopo aver recitato la poesia di Gianni D’Elia “Ultime della
rosa” ha depositato sulla lapide una rosa rossa, perché nella poesia il poeta
suggerisce un rimedio contro la guerra, dice che si deve partire da piccoli gesti ,
come il dono di una rosa, per far sì che gli uomini credano nella possibilità della
pace.
Tutti i docenti hanno partecipato alla manifestazione e il professore Alfonso Larocca
ha accompagnato con il suono della tastiera i canti patriottici che sono stati
intonati , tra cui “L’Inno di Mameli”,” Il Piave”,” La bandiera dei tre colori” , “Va’
pensiero”, “Bella ciao” “e quest’anno anche”L’addio del volontario”per tributare onore alla memoria dei Caduti di Panni della prima
e della seconda guerra mondiale e di quanti hanno offerto la loro vita all’Italia. Oltre al mio lavoro per l’organizzazione e preparazione
degli interventi degli alunni della scuola secondaria di I Grado la maestra Antonia Rainone ha preparato poesie per i suoi alunni
della classe V . Il tutto si è potuto ascoltare grazie alla preziosa collaborazione dei collaboratori scolastici Luciano Cifaldi e in
particolar modo di Costanzo Montecalvo che ha montato l’impianto stereo e i microfoni . Questa manifestazione è vissuta sempre
dagli alunni con grande senso di responsabilità, si sentono protagonisti ed orgogliosi ; da parte mia continuerò a preparare
discorsi per l’occasione e ad educare i ragazzi unitamente ai genitori ad essere onesti, leali e rispettosi del prossimo.Puoi pubblicare
quanto ho scritto in modo che sia data l’informazione oggettiva sulla reale manifestazione del 4 novembre che si è svolta a Panni
per la commemorazione dei Caduti in guerra. Cordiali saluti.
Prof.ssa Lucia Colomba Mauriello - Panni, dicembre 2009
Gentile prof.ssa Mauriello le sue sono precisazioni d’obbligo e doverose verso tutti coloro che, insieme a te, concorrono alla
realizzazione di queste manifestazioni, come quella del 4 novembre, che sono basilari nella scala dei valori umani, quindi il tuo
impegno donna-docente pannese è fondamentale per la buona crescita dei giovani alunni pannesi che sono oggi il domani del
* * * *
Carissimo Pietro, spero che questa e-mail ti trovi in buona salute, insieme a Anna. Quasi ogni giorno vado sul tuo web site
http://ilcastello-online.blogspot.com e leggo le notizie. Mi dispiace sapere che è arrivato il giorno di quasi dire addio al giornale.
Io so quanto lavoro hai messo durante tutti questi anni. Purtroppo arriva il momento quando il tempo deve essere dedicato ad
altre cose: la famiglia, la salute e anche un po’ al riposo. Speriamo che qualcun altro si renda disponibile ad aiutarti cosi "Il
Castello" continuerà a portare notizie e gioia a tutti i pannesi, specialmente a noi all'estero. Durante questo periodo natalizio vorrei
proprio trovarmi a Panni con Maria per assistere alle belle funzioni. Mi ricordo gli zampognari, i canti popolari, la messa di
mezzanotte e anche le piccole prediche che ho dovuto presentare durante la messa per convincere la gente di mettere un po’
di più nella colletta per il Seminario Vescovile di Bovino, dove io ero studente insieme a Vito Alfonso Zelano e Michele De Luca.Da
noi negli Stati Uniti le case sono addobbate con mille luci e con bellissimi alberi di Natale. La città di New York è bellissima durante
questo periodo, specialmente la Fifth Avenue. Arrivederci a presto a Panni.
Tony Colannino – USA – gennaio 2010
Caro Tony, è stato e sarà per me sempre un piacere poterci incontrare in agosto a Panni insieme alle nostre consorti Maria e Anna,
auguriamoci anche quest’anno. Dunque rieccoci in piena corsa nell’impegno giornalistico anche nel rispetto della trimestralità
grazie a Dio e a voi tutti.
* * * *
Caro Direttore, innanzitutto voglio comunicarti che a noi pannesi facenti parte della Banda Musicale ci fa molto piacere rivederti
al lavoro con il giornale e constatare il tuo buono stato di salute, cosa che tranquillizza tutti residenti e non. Ti invio queste poche
righe per informare l’opinione pubblica pannese che nell’occasione della 1a Mostra
invernale dell’Artigianato Pannese, svoltasi nei giorni 19 e 20 dicembre 2009, anche
la musica ha dato un suo piccolo contributo tramite la partecipazione di una Big-Band,
da me appositamente organizzata allo scopo, di cui fanno parte i seguenti compaesani:
Antonio Montecalvo – Alfonso De Cotiis – Michela De Cotiis (nuova bandista alla sua
prima esperienza che presto sarà inserita nella Banda) – Giuseppe Colacone – Giuseppe
Morena – Alfonso Rainone – Antonio De Luca – Rocco Bocchicchio e dallo scrivente
quale maestro di musica. Pur con un clima pessimo dal punto di vista meteorologico
siamo riusciti, in quella circostanza, a sfidare con caparbietà e professionalità acqua,
neve e tanto freddo, portando per le vie del paese e non soltanto nelle strutture
dell’Annunziata e della RSSA del paese tanta musica che ha creato quel fantastico
clima natalizio fatto di sorrisi, di gioia e tanto amore. Colgo l’occasione per ringraziare
il presidente dell’A.A.A.P. Gianni Liscio per la cena offertaci per la nostra volontaria partecipazione alla mostra e, in particolare,
quei giovani che hanno partecipato con tanto impegno alla riuscita della manifestazione. Grazie a tutti e a te, caro amico Pietro,
un buon prosieguo del tuo lavoro per i Pannesi.
Maestro della Banda Musicale di Panni Gianni Mastrangelo 9 gennaio 2010.
Grazie a te, alla Big-Band e a tutto il corpo bandistico locale e al collega-amico Alfonso Mansolillo che tenete in vita la più bella
tradizione pannese: la Banda Musicale! Ho sempre sostenuto e lo reitero ad alta voce che senza la Banda Panni sarebbe muto.
Voi con la “Banda” ed io con “Il Castello” siamo “La Voce di Panni”, affermazione questa non confutabile perché non proviene
da nostra presunzione bensì da quella della gente pannese residente in Panni e nel mondo. A noi compete l’onere e l’onore di
far sì che non abbiamo mai a…zittire.
LA POSTA
Il Castello
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gennaio 2010
Caro Pietro, con questa mia voglio ringraziare te e tutti coloro che si sono impegnati in questi anni per la edizione del nostro
giornale, che, a mio giudizio, con perseveranza e pregevole impegno hanno messo in atto sempre interessanti pubblicazioni per
tenere informati noi Pannesi di tutto il mondo su ciò che accadeva nel nostro paese natio e ai nostri compaesani, tale da creare
un forte legame tra noi, sempre felici e contenti di tornare là dove sono le nostre origini e il giornale ci ha dato modo di non
dimenticarle mai. Sono personalmente dispiaciuto che probabilmente l’edizione cartacea non ci sarà più per cui chi come me
non usa il computer e connessione a internet non avrà modo di seguire sul tuo sito le vicende pannesi. Ma comprendo benissimo
che, dopo tanti anni, le forze e le energie non lo consentono più.
Sperando che altri decida di continuare ciò che fin’ora è stato fatto e che sia un “ARRIVEDERCI” anziché un “ADDIO”, io ti saluto
e ti ringrazio ancora per questi 15 anni de “Il Castello”.
Costanzo Morena – England
Proprio il pensiero per te e per quelli che come te non hanno l’uso del PC mi ha dato la “scossa” per continuare. Per un momento…un
lungo momento la spina si era staccata dalla presa di corrente ma ora tu e tanti come te l’avete rimessa in sede così bene e così
forte da farmene rimanere attaccato…grazie.
Arrivederci a Panni e che la Musica sia con te.
* * * *
Carissimo Pietro, in un mattino di agosto a Panni ci avevi accennato che saresti stato costretto a rinunziare alla direzione de “Il
Castello”, malgrado le tue amichevoli e sofferte anticipazioni, la conferma ufficiale della tua decisione ci ha trovati emotivamente
impreparati. Il Giornale è stata una tua creatura; per anni vi hai profuso competenza, sacrifici, lavoro, entusiasmo e cuore. Sei
stato la voce dei ricordi e delle tradizioni, la voce attenta agli avvenimenti ed alle trasformazioni
del presente, la voce propositiva per il futuro del nostro piccolo ed amato paese.
Noi leggevamo il giornale, avevamo notizie sul paese e sui nostri compaesani e ci sentivamo
parte integrante della comunità pannese. Ci mancherà tanto questa lettura affettiva e partecipativa,
ci mancheranno i bellissimi calendari sempre al posto di onore nel mio soggiorno, soprattutto
ci mancherai tu vero, attento ed entusiasta “cittadino di Panni”.
Grazie per quanto ci hai donato in tutti questi anni trascorsi purtroppo così velocemente, grazie
per avere ricordato sul giornale i miei cari soprattutto mia sorella, altra sincera “cittadina pannese”.
Auguri carissimi per la tua salute da parte di tutti noi.
Affettuosamente Clementina Tolli – Foggia
Grazie alle cure mediche ma, ne sono certo, soprattutto alle “vostre cure affettive” nei miei
confronti, il “miracolo”, perché tale esso è, è avvenuto ed esso perdurante, potrà volgere i
verbi da te usati al passato al presente e, piacendo a Dio Onnipotente, al futuro. Scusa, se rendo pubblica la tua lettera privata,
a me diretta, ma è parsa rispondente alle opinioni di tanta altra gente pannese sparsa nel mondo, la quale ha preferito la voce
telefonica allo scritto, anche per poca dimestichezza con la lingua italiana e la sua grammatica. Tu cara donna Clementina, hai
interpretato, e per iscritto, ciò che è il loro pensiero nei miei confronti e per il mio lavoro editoriale in questi anni. GRAZIE! E’
confermato, esiste realmente una simbiosi ideologica che, in determinati momenti e circostanze, accomuna il sentire umano. La
testimonianza di quanto affermo questo numero del giornale dove hai avuto modo di leggere a pag. 4 insieme al caro tuo consorte
don Luigi, e ai tuoi figli, qual è il mio pensiero nei vostri confronti…miei cari dirimpettai pannesi. Gradito l’appellativo di “cittadino
pannese”, confacente anche alla compianta Virginia. Chissà che ne facciano tesoro coloro che ne hanno competenza e
spettanza…hai visto mai? Un filiale abbraccio.
OGGI A PANNI: “RUIE CIUCCI”
Proprio così: oggi a Panni sono in attività di servizio due (ripeto 2) “Ciucci”. Il mulo nella foto di proprietà di Costanzo Calitri “re
la Paura” e “lu Ciucc” di proprietà di Angelo Gesualdi “ re Minghill”. E gli altri? Tutti motorizzati! Evviva la modernità... purtroppo!
Il Castello
gennaio 2010
LA MIA VITA CON PAPA’ di Lucia Manuppelli
Cap.7° - Il trasferimento
Cercai di esporgli le mie idee, gli scrissi
una lettera per fargli capire che la mia
permanenza a Napoli sarebbe stata temporanea e che, conseguita la laurea, sarei
ritornata a Panni e quindi il suo sacrificio
mi sembrava spropositato rispetto alla
necessità del momento. Papà non mi rispose
per lettera ma venne a Napoli e mi disse
che io avevo una famiglia, una famiglia
che mi voleva bene e che mirava solo a
darmi una mano e che riteneva più sopportabile un inutile sacrificio, per quanto
grande fosse, ad un probabile rimorso per
non averlo sostenuto.
Non era possibile discutere, sarei apparsa
soltanto una figlia ingrata: insieme cercammo, allora, una casa adatta alle nostre
esigenze. Nei pressi del Magistero non
trovammo che un mini appartamento alquanto scomodo e con l’ingresso in comune
con un’altra famiglia; sembrava che chi
fittava in quel rione lo facesse solo a studenti
smembrando ampie abitazioni in mono o
bilocali. Dopo aver cercato inutilmente
lungo tutto corso Vittorio Emanuele II,
giungemmo nei pressi del “Museo Civico”
e, in un’edicola, notammo una locandina
che proponeva due appartamenti da fittare
in zona.
Accompagnati dal giornalaio li vedemmo
entrambi e scegliemmo quello sito in via
Eleonora Fonseca ampio e luminoso, con
tre camere da letto, un bel cucinino, un
confortevole soggiorno ed un ingresso così
arioso che ci conquistò.
La proprietaria della casa era una professoressa di filosofia a cui telefonai per chiedere
un appuntamento e definire il prezzo ed il
contratto di locazione. L’edicolante ci aveva
detto che la signora era una donna dal
carattere difficile, scostante e che, durante
la settimana, aveva rifiutato di fittare
l’appartamento a ben quattro famiglie solo
perché non avevano suscitato la sua simpatia. Papà ed io ci recammo all’appuntamento
un po’ timorosi, ma la signora ci accolse
sorridendo e con serietà ed efficienza stilò
il contratto fissandone un canone equo.
Quando la salutammo soddisfatti, lei porse
le chiavi dell’appartamento a mio padre
dicendo:”Ringrazi sua figlia se in così breve
tempo abbiamo concluso il nostro contratto;
già da quando mi ha telefonato sono stata
positivamente colpita dal timbro della sua
voce e dal garbo con cui si è presentata,
sensazione che mi si è confermata conoscendola di persona”.
Io ero arrossita, sorpresa da quel complimento inaspettato e papà sorrise orgoglioso.
Quando fummo soli commentò:”Oggi abbiamo conosciuto una persona per bene che
deve aver subìto recentemente qualche
grave torto e che, perciò, non si fida se non
di se stessa, delle sue sensazioni!”
La signora abitava in una bella casa che si
affacciava sul
parco della Reggia di Capodimonte ed io invitai papà a dare
uno sguardo a
questa meraviglia di Napoli. La
reggia, purtroppo, era chiusa al
pubblico per lavori di restauro ma potemmo ammirare i
bellissimi prati all’inglese dell’ampio giardino prospiciente la costruzione, abbellito
da varie statue marmoree e ci inoltrammo
nel vialone centrale di cui non si poteva
scorgere la fine tanto era lungo e verdeggiante. Statue, panchine di pietra martellata
e piante rigogliose di ogni genere rendevano
il vialone superbo e confortevole.
Ad un incrocio con altri piccoli viali che
collegavano il vialone centrale con quelli
laterali, un’ampia aiuola circolare accoglieva un’imponente pianta di magnolia; il suo
tronco era così grande che neanche in due
riuscimmo ad abbracciarlo e la sua chioma,
formata da foglie di colore verde intenso e
cerose, si stagliava maestosa e desiderosa
di sole nel luminoso cielo di Napoli. Papà
era ammirato da tanta lussureggiante vegetazione e dalla cura prodigata a quello
sconfinato parco e si rammaricò che mamma non fosse presente; lei, che amava e
curava le piante come creature viventi,
sarebbe stata felice e si propose che
l’avrebbe accompagnata a visitare quel
bellissimo ambiente appena possibile. Tornammo a rivedere l’appartamento per sentirlo ormai “casa nostra” e già progettammo
l’arredamento.
Era veramente un’abitazione confortevole,
ampia e piena di luce; si affacciava sulla
piazzetta immortalata in uno degli episodi
del celeberrimo film di De Sica “L’oro di
Napoli” e presentava un suggestivo scorcio
di vita napoletana. Nella piccola piazza il
traffico era limitato e lasciava spazio a
bambini e ragazzi che si divertivano gioiosamente sotto lo sguardo attento delle madri
che fuori delle loro case sedevano a lavorare
chiacchierando alacremente tra loro e, di
tanto in tanto, richiamavano i figli che si
allontanavano un po’ troppo; tutto ciò sembrava ricreare l’atmosfera semplice e naturale del nostro paese natio.
Dalla finestra dell’ingresso guardavamo
compiaciuti e divertiti il fervore della piazzetta allorchè sopraggiunse una donna minuta e gioviale che agitava rumorosamente
un contenitore di vimini chiamando a gran
voce:”Chi vuole giocare alla “riffa”? Venite, venite che oggi ho tanti numeri fortunati! Giocate, giocate alla riffa!”. Un nugolo
di persone di ogni età circondò il simpatico
personaggio, chi solo per curiosità chi per
tentare veramente la fortuna.
18
Era un concentrato di vitalità, uno spettacolo
che solo Napoli può offrire: in questa atmosfera ci piacque diventare napoletani.
Nel gennaio successivo la mia famiglia si
trasferì a Napoli e papà prese servizio,
come agente postale, nell’ufficio situato
nella galleria Umberto I, di fronte al teatro
S. Carlo, un angolo stupendo di Napoli e
papà ne fu entusiasta.
Rincasando dal suo primo giorno di lavoro,
papà non era in sé dalla gioia: “Marì”diceva rivolto a mia madre -“oggi più che
andare a lavoro mi è sembrato di partecipare
ad una piacevole gita. Sapessi quanto è
bello il luogo dove è posto il mio ufficio!
Non so come spiegartelo; è il punto
d’incrocio di quattro strade trasformato in
un elegante salotto pubblico sormontato
da un tetto ricurvo formato da
un’impalcatura di ferro e vetro decorato.
Il pavimento è tutto un mosaico di marmo
lucidissimo che riproduce le figure dei
segni zodiacali”. Mamma sorrideva compiaciuta dell’eccitazione di mio padre che
glielo riportava fanciullo emozionato.
Papà continuava nel suo racconto sfogliando alcuni opuscoli regalatigli dal suo direttore e si affannava a mostrarle le varie statue
, colonne e decori della “sua” galleria.
Mamma, sorridente, replicava: “Dai, non
sforzarti tanto a spiegarmi questa meraviglia, portami piuttosto a visitarla!”
“Certo, domenica andremo insieme ad
ammirarla, intanto leggiamo le notizie più
importanti su questi opuscoli così non appariremo dei provinciali sprovveduti ed
ignoranti”.
Era piacevole assistere ai loro dialoghi e
cogliere l’entusiasmo che li animava in
questa loro esperienza di vita. Sebbene le
sue nuove mansioni fossero diverse da
quelle a cui era abituato papà, da gran
lavoratore che era, in breve tempo fu apprezzato dal direttore e dai colleghi.
Fui stupita ed ammirata dalla capacità dei
miei genitori di adattarsi alle nuove condizioni, del loro entusiasmo per le piccole
cose di ogni giorno, della loro gioia di
vivere e di affrontare nuove esperienze.
Mamma non si accontentava di fare la spesa
nei negozietti sotto casa, pian piano scopriva
nuovi mercatini e portava a casa prodotti
sempre migliori ed a prezzo più conveniente. Quando voleva cucinare del pesce, insieme a papà, andava di prima mattina a
Porta Capuana dove i pescatori portano il
pesce appena pescato e si inventava ricette
nuove per soddisfare il suo estro di ottima
cuoca ed il nostro esigente palato. Spesso
i miei genitori uscivano insieme a fare
compere o a conoscere la città e rientravano
sempre contenti ed appagati delle nuove
scoperte.
Papà, sorridendo compiaciuto, affermava
di essere cresciuto ancora un po’ ed affrontava la vita con contagioso ottimismo.
Il Castello
LA PAGINA CULTURALE
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gennaio 2010
POESIA – E’ un libretto di 34 pagine che raccoglie 34 poesie di un nostro compaesano e precisamente di (letteralmente trascritto
dall’ultima pagina del libretto stesso):
MAURO GIUSEPPE BOCCHICCHIO vive in Toscana da 35 anni, prima in Campi Bisenzio dopo il 1991
si è sposato e si è trasferito a Prato, città in cui vive con la moglie Antonietta e la figlia Gerica. E' nato a
Panni un paesino di montagna della provincia di Foggia nel 1962. Attualmente è recluso nella casa
circondariale di Prato sito in via Montagnola Prato. Ha frequentato il primo anno di belle arti a Firenze,
dopo la tragica morte di sua madre ha smesso la frequenza ha iniziato a vivere facendo lavori illegali. Ha
praticato varie attività sportive, tra le quali per diversi anni il pugilato, arrivando anche a dei buoni risultati,
ha dovuto interrompere per motivi di giustizia. La sua passione oltre la poesia è la storia delle varie religioni,
della simbologia e dell'arte in generale.
Ci sono parse bellissime, di una profondità sentimentale tale da accapponare la pelle. Allo scrivente ha dato queste sensazioni,
e, siamo convinti, lo stesso sarà per i compaesani lettori, perciò ne vogliamo dare pubblicazione di alcune.
POESIA
Quanta malinconia tra
queste mura.
Il mio cuore è cupo, aspro.
La certezza armata di
una valida motivazione
brandisce decisa la sua
imposizione ha un’amarezza
solitaria che non sa la
mia fine né il mio destino.
Il saggio Tempo osserva
e aspetta pazientemente
La sua Verità.
CHIUSI
Chiusi in questa stanza
dove il sole batte alle mura ci siamo noi.
Il mattino ci saluta con
guizzi di luce,
lunghe spade affilate piombano dall'alto
nella penombra, trafiggono la carne.
Ognuno è solo nell'ora disperata.
Oltre quella finestra. si
ride e si canta: respiro del mondo.
Ma io spero.
Ancora spero...
INQUIETA NOSTALGIA
Piove silenziosamente
le gocce si infrangono
dolcemente sui vetri
un'inquieta nostalgia mi assale
la tristezza di una vita perduta, fallita.
Lontano i rintocchi confusi
delle campane mi riportano al presente.
guardo fuori e vedo solo case
immerse nella nebbia
la stessa nebbia che avvolge
la mia anima.
Il mio cuore sanguina dal
rimorso per l'affetto di
un amore non dato.
L'ALBA
Ombre e sogni.
Pensierosa alba non cambi colore
alla mia visione.
Io allegro dimentico
e accontento il mio cuore.
Io desolato ricordo
e tormento il mio cuore.
Il giorno stanco passa e se ne va.
Si può non ricordare ma non dimenticare.
Poesie in vernacolo pannese
Re ffjèste re prime a Panne
L’arche re lu mercate.
di Giovanni Rainone Panni
Quanne arrivene
re ffjé ste
tutte li uagliùne
cundié nde curréne capabbasce
vanne a accattà
penòzze e vajnèdde,
s’abbuttene
na vòta a l’anne
r’assaggene.
Nda quiste juòrne re féste
nun se capìecsce njénde
la bande ggire
pe lu pajése,
accumbagne li sande e la Marònne
in precessjòne.
Nde case re segnure
se fanne pranze cu li fiòcche
rafòre tutte s’allecchene li mustazze
cuòcchile nun ce ne stanne
a quidde puverjédde
avaste sule l’adduòre.
di Leonardo De Luca, ex sindaco di Panni,
letta dal direttore durante la recita “Non
ti pago”
Nu sacc quanta vote sso passate sott a l’arche
re lu Mercat quann’ère uhaglione
allegre è spenzerate,
turnann ra la scola ca steve capammonte.
zumbave quèdde scale a ddoie a ddoie
è me feccave rint a stu passaggi sénza sole,
me facève la crocia tutte re bbote
ca iève o ca meneve è me terva li cauzuni
pe nne me fa venì'ec la cacaccia ngul.
Ma q uist so recuordi assai luntane.
Mo iè tutte nata cose l’arche è lu mercate.
Mo sopa a la chiancate la compagnia re
“La ahtta re zi acciupreute”
face lu teatre è li uagliuni chiacchiaréine
cume a mammaranne è tataranne
ca a quiddi tiémpe se canuscéve
na lénga sola
“LU PANNESE”
S’IO FOSSI
IL MAGO DI NATALE
a cura dell’ins. Rainone Raffaele con la
collaborazione dell’ins. Rainone Antonia
e della prof.ssa Mauriello Lucia Colomba
declamata dagli alunni durante il recital
scolastico NATALE IN... SIEME
S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto, di plastica, dipinto
che vendono adesso nei negozi,
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie per tutte le vie.
In via Vittorio Emanuele
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano l’hip pop e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende: gratis, s'intende.
In largo Annunziata
faccio crescere l'albero della cioccolata;
in via Cupone l'albero del panettone
in viale Buozzi l'albero dei maritozzi,
e alla “taverna”
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno il giro per il paese di Panni
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo ne spunterà un altro
dello stesso modello o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari largo Municipio, ovvero in Piazza
Matteotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti, scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
AUGURI, AUGURI AUGURI
Il Castello
gennaio 2010
IL PARCO EOLICO A PANNI di Stefano Piscopiello
Anche se con un certo ritardo, vorrei parlare
dalla questione del 2° parco eolico a Panni,
prendendo questo evento a mo’ di spunto
per riflessioni di carattere più generale.
Viviamo all'interno di un sistema altamente
energivoro, ovvero che consuma molta
energia per funzionare. La stragrande maggioranza della quale viene letteralmente
sprecata; un po’ come avviene per le vecchie lampadine ad incandescenza in cui
solo il 10% dell’energia fornita viene trasformata in luce visibile. Il restante 90%
(novanta!!!) diventa calore, non contribuendo minimante allo scopo per la quale essa
stessa è stata erogata.
Sono realista, e so che il parco eolico è
frutto di un lavoro istituzionale che dura
da parecchi mesi. Ce lo ha ricordato anche
il Sig. Sindaco nel suo recente comunicato.
In ogni caso, non auspico la distruzione,
peraltro anacronistica, del progetto. Ed è
per questo che chiedo a tutti noi una certa
sensibilità di fronte a tematiche molto
delicate come questa.
Noi pannesi ce lo siamo posti il problema
della domanda di energia? O crediamo che
all’occorrenza, tra dieci o venti anni, se ne
potrà ridiscutere costruendo ancora? Siamo
in grado di capire che senza tale consapevolezza anche le nuove pale finiranno per
diventare un provvedimento insufficiente
per la nostre richieste incessanti?
Qualunque tipo di provvedimento non
può più essere percepito come un atto
singolo fine a se stesso, ma va incastonato e contestualizzato all’intero
di uno scenario più grande, in cui è
anche il singolo cittadino a dover fare
la propria parte.
Tutti i pannesi ricordano lo spettro
della discarica che minacciò il nostro
paese pochissimi anni fa. Ricorderete
i toni trionfalistici con cui si sventagliava la necessità assoluta di quella
che veniva spacciata come la soluzione definitiva del problema della
Campania. Inutile dire che oggi quei siti
sono già traboccanti e che tra poco si dovranno riaprire i cantieri da qualche altra
parte. Occupando nuovo territorio, sottraendo ricchezza e benessere a nuove comunità, che vivranno ciò che abbiamo vissuto
anche noi. E che, in ultima analisi, siamo
noi; se non vogliamo nascondere la polvere
sotto il tappeto ed accontentarci di dire
che, spostata di qualche metro, la cosa
smette di riguardarci. E come credete che
verranno scelti i siti per la costruzione delle
famigerate centrali nucleari e delle relative
scorie?
Se vogliamo evitare orizzonti simili, anche
su questi fronti, conviene iniziare sin da
ora una discussione, che ci vede ritardatari,
su internet, ma non solo. Dobbiamo raggiungere tutta la comunità pannese attraverso un uso consapevole e ponderato del
linguaggio e degli
argomenti. Un uso
che la velocissima
fruizione del web non
permette ai più. Il
Castello, ancora una
volta, potrebbe essere
la risposta giusta. L’agorà privilegiata di
un dibattito politico e culturale che ci riguarda tutti, nessuno escluso. E chi se ne
importa se alcuni non rispondono
all’appello. Dobbiamo agire secondo ciò
che ci dice la coscienza. Diffondendo le
notizie e gli spunti che crediamo di interesse
generale.
La scienza ci ha dato finalmente la possibilità di voltare pagina rispetto all’uso
indiscriminato delle fonti non rinnovabili;
e le pale eoliche, per quanto preferibili ad
altre fonti di approvvigionamento, sfruttano
la risorsa non rinnovabile per eccellenza:
il territorio. Tuttavia, se vogliamo riuscire,
dobbiamo affrontare le questioni da entrambi i lati del problema. Non ha alcun senso
continuare a riempire un secchio bucato
sul fondo. Si butta prima via il secchio e
poi si discute su cosa sia meglio, se il solare,
o l’eolico, o le geotermiche, o altro ancora.
Non dobbiamo più accettare la scelta dei
siti di produzione come una sorta di mannaia calata dall’alto. Dobbiamo renderci
progressivamente indipendenti da essi.
Gli enti locali, e più in generale, le comunità
locali possono molto in questo senso. Qui
la politica viaggia ancora al livello delle
persone. E deve essere questa la nostra
forza. Ci sono infatti molti esempi che
muovono proprio in questa direzione. In
comuni molto piccoli come è appunto Panni. E sempre qui in Italia, da nord a sud.
Alludo per esempio al progetto di illuminazione pubblica “Archilede” inaugurato
il sette settembre scorso nel comune di
Canegrate: cinquemila anime in provincia
di Milano. Sfruttando la recente tecnologia
LED, si ottiene un risparmio di energia
elettrica di circa il 31% rispetto ai consumi
convenzionali. Con relativa diminuzione
di emissioni di CO2 nell’atmosfera. Il progetto prevede l’installazione di 122 lampade
nelle principali vie del paese, con progres-
20
siva espansione dei confini. Inoltre, a fronte
di una spesa iniziale per la messa in opera
dell’iniziativa, i risparmi energetici ed
economici che ne derivano avranno natura
strutturale, duratura nel tempo. Di modo
che si potrà deviare quelle stesse risorse,
oggi immobilizzate, verso nuove iniziative
simili, o semplicemente al risanamento dei
conti pubblici. Una vera manna dal cielo
se si pensa ai bilanci dei comuni italiani.
Oppure penso al progetto del solare diffuso
a Melpignano, in provincia di Lecce. Dove
si cerca di agevolare la nascita di piccole
centrali domestiche di energia alimentate
dal sole. Il Comune finanzia parte dei lavori
per la costruzione dei pannelli, la cui gestione fa capo ai cittadini che ne richiedono
l’installazione sui tetti delle proprie case,
diventando, alla fine della trafila, proprietari
dell’impianto. In questo modo, non si consuma nuovo territorio, si crea un nuovo
mercato lavorativo, si consente alle famiglie
il progressivo affrancamento dall’odiosa,
ma oggi necessaria, bolletta ENEL, e la
comunità, presa nel suo insieme, diventa
esempio per quelle vicine, capovolgendo
la logica della necessità storica di centrali
elettriche, di qualunque genere, che producano un milione di watt; non è vero, non
lasciatevi convincere: ciò di cui abbiamo
bisogno sono un milione di cittadini che
producano un watt a testa.
Oltre all’elettricità ci sono molti altri
nodi da sciogliere. I rifiuti e la raccolta
differenziata, come accennato in
precedenza. L’acqua potabile che rischia seriamente la privatizzazione
dopo l’approvazione del decreto 113
del Ministro Tremonti. Il fenomeno
dei prodotti alla spina, come latte e
detersivi, che mentre diminuiscono
gli imballaggi, e quindi i rifiuti, incentivano e creano un mercato sicuro
all’interno delle singole comunità
attraverso la filiera corta, ovvero un
contatto diretto tra produttori locali
e cittadini consumatori. E questi sono soltanto alcuni esempi di una lista che si sta
allungando giorno dopo giorno, in cui anche
Panni potrebbe dire la sua. Inoltre non ci
è dato inventarci nulla, in quanto cose già
realizzate in altrettanti comuni italiani. Mi
permetto di aggiungere altresì che per questa via passa anche un progetto di rilancio
generale dell’immagine del paese che, tradotta in soldoni, significa turismo.
Sono infatti decine e decine le piattaforme
che, esclusivamente sulla rete, parlano
quotidianamente di queste tematiche. Persone come noi, gente comune che si scambiano opinioni, raccontano la propria esperienza, le idee messe in cantiere, i percorsi
burocratici amministrativi battuti per
l’investitura istituzionale necessaria
continua a pag. 21
Il Castello
21 RACCOLTA RIFIUTI DIFFERENZIATA PORTA A PORTA
gennaio 2010
La raccolta rifiuti differenziata è auspicabile da parte di tutti in modo che ci sia una
suddivisione dei vari composti in altrettanti
cassonetti ed essere utilizzata nella maniera
migliore.
Bastano pochi contenitori e ogni giorno il
relativo prelievo da parte delle Aziende
incaricate. Ma quella differenziata porta a
porta crea del caos per gli eccessivi bidoni
nelle vie pubbliche e spazio nei condomini
a loro riservati e non basta. Si intacca anche
la finanza pubblica per i relativi finanziamenti e la privata per l'omino addetto allo
spostamento, non sono pochi euro in un
anno, la raccolta a giorni preposti a seconda
del materiale in questione. Anche in casa
c'è un relativo deposito e sacchetti circolano
tra le mura; il balcone per chi lo possiede
è il polmone del solido urbano.
Si pone in essere questa raccolta differenziata porta a porta per l'incuria umana, per
il menefreghismo dell'utente che non collabora alle esigenze impellenti. “Chi se ne
frega” è il motto degli indisciplinati e per
colpa di questi inadempienti non si può
fare a meno della raccolta porta a porta.
Per quale motivo si ricorre a detti comportamenti è presto spiegato: meno terreni
utilizzati da discariche che si vanno esaurendo, meno alberi sacrificati con il recupero della carta, meno pesticidi velenosi
con l'utilizzo dell'organico, oggetti di plastica triturati riammessi sul mercato, bottiglie di vetro per dare materia prima alle
continua da pag. 20
IN-DIFFERENZIATA
IL PARCO EOLICO A PANNI
all’avvio dei progetti. Questa letteratura
non può più essere ignorata. Come cittadini
e ancor più come uomini liberi.
Abbiamo certamente bisogno del coraggio
di un’Amministrazione giovane, nello spirito e nelle idee. E fortunatamente a Panni
non manca. E poi c’è bisogno dello sforzo
di ognuno. Uno sforzo che è anzitutto un
abbandono dello scetticismo cronico con
cui ci predisponiamo a certe possibilità.
Della pigrizia mentale che ci fa dire
“mondo era e mondo sarà”: signori, se
Leonardo Da Vinci ha potuto immaginare
l’elicottero nel 1400, allora a noi è dato
osare molto dei più di quanto vi sto suggerendo. Tutto per amore e per il bene di
Panni.
Deve finire la stagione in cui si delegava
passivamente alla politica, anche con una
certa superficialità e noncuranza, la facoltà
di scelta su questioni che ci riguardano
molto da vicino, più di quanto pensiamo.
È ora di abbandonare il comodo alibi che
ci fa salire sullo scranno più alto e dire
puntualmente: “ma cosa avete fatto?” Perché la vera domanda da porsi è cosa abbiamo fatto noi per indirizzare la politica
verso fini più meritori.
Il mio, se tale può essere, è un contributo
di natura modesta: si tratta di semplice e
chiara cittadinanza attiva, almeno nelle
intenzioni dello scrivente. Un modo per
mettere in circolo temi dei quali credo si
debba fortemente iniziare a discutere. Tra
di noi, all’interno della comunità pannese,
con tutti coloro che si ritengono in coscienza chiamati in causa dall’appartenenza a
questa categoria. E spero che il dibattito
si dipani in tutti i modi possibili, attraverso
il Castello, i blog e anche a voce, magari
con un incontro pubblico proprio a Panni.
Avendo ben presente il nostro ruolo di
gente umile, uomini senza potere: ma pur
sempre uomini.
Panni, ore 7.30 del mattino: mi alzo
dal letto alquanto assonnata. Da
buona italiana il mio primo pensiero
è un bel caffè.
Quando è pronto, lo verso nella
tazzina e lo macchio con l’ultimo
goccio di latte rimasto in frigo. Finalmente la giornata può iniziare. Prima di
cominciare con i soliti doveri di studentessa,
do un’occhiata alle notizie del giorno, rassettando distrattamente la cucina.
Prendo il tetrapak vuoto e istintivamente
apro il rubinetto per sciacquarlo, ma rimango
un tantino perplessa e poi mi rendo conto
di quello che sto per fare: il tetrapak non ha
bisogno di essere lavato, visto che verrà
buttato insieme a tutti gli altri rifiuti; la
scatola di cartone dei biscotti starà infatti a
fargli compagnia, con l’involucro di plastica
della monoporzione e le bucce della frutta.
Quella che ormai per milioni di persone al
mondo, compresi tantissimi italiani, è routine, a Panni è ancora un’utopia, o almeno
così sembra. Di raccolta differenziata, a
Panni, se ne parla da tempo, ma le scadenze
per la messa in atto delle procedure sembrano
allungarsi all’infinito.
Sul numero di aprile 2009 del giornale si
legge di un prossimo avvio della raccolta
porta a porta, con l’auspicio che i tempi di
realizzazione rientrino nell’anno in corso.
Ricordo ancora, a tal proposito, quando furono
sistemati i primi cassonetti per la carta tra via
Castello a Levante e vico Rainone. Sono
trascorsi almeno 5 anni, ma la carta continuiamo a smaltirla insieme alla plastica, al vetro,
ai rifiuti organici, ai medicinali scaduti e alle
pile scariche; ed è passato anche del tempo
dalle proteste contro l’apertura della discarica,
allo scalo di Montaguto -Panni.
La discarica, però, ce l’abbiamo ormai in
casa, e allo stesso tempo non mi sembra che
il tema dell’ambiente stia riscuotendo tanto
successo e sia venuto alla ribalta con
l’attenzione che, a mio avviso, meriterebbe.
Mi rendo perfettamente conto che differen-
relative industrie e così via. Il rifiuto urbano, se ben adoperato è un business e in
certe zone viene pure remunerato da interessati del settore.
Suddivisi giungono negli inceneritori in
maniera ridotta e idonei a produrre energia.
La raccolta differenziata porta a porta,
individuando le infrazioni nei cassonetti
assegnati ai condomini, porta alla luce
persone coinvolte nel deposito
dell’immondizia e l’eventuale “multa
collettiva”, per inosservanza, obbliga ognuno ad essere “spione” di un altro per non
incorrere a intaccar tasca nelle note
d’Amministrazione.
Donato De Michele - from Panni
O.N.A.S 1648/DM
ziare richiede impegno e tempo da
parte di ogni cittadino e consistenti
investimenti da parte del Comune,
però, per usare le parole di un pentito
di Camorra, “la ‘munnezza è oro”,
e soprattutto se differenziata può
favorire un futuro più pulito e più
sano per tutti, quindi più benessere sotto
tanti punti di vista per la cittadinanza.
In altri contesti questa è già una realtà consolidata da anni ed è entrata a far parte dei
meccanismi della vita cittadina. In Germania
le discariche sono vietate dal 2005, differenziare è parte della cultura di ogni tedesco e
lo Stato ha fatto dei rifiuti un vero e proprio
business.
Nel momento in cui in Italia l’emergenza
rifiuti aveva raggiunto proporzioni immani
e al telegiornale non si parlava d’altro; nel
momento in cui la stampa internazionale si
diceva a dir poco scandalizzata per la situazione da “terzo mondo” in cui versava un
paese cosiddetto”civile”, da Napoli partivano
treni carichi di spazzatura con destinazione
Leipzig, Germania. Lì i rifiuti venivano trattati
e smaltiti, costando all’Italia cifre esorbitanti.
E’ così, guardandosi intorno, e ampliando
il proprio campo di conoscenze, che si può
quindi capire l’importanza che ha
un’iniziativa come quella che a Panni si sta
cercando di avviare. L’assessore al Turismo
e all’Ambiente, nonché redattore del giornale, ha assicurato che il comune di Panni ha
ultimato i preparativi per iniziare la raccolta
differenziata porta a porta, pianificando già
l’opera di informazione e sensibilizzazione
della popolazione. Manca, a questo punto,
il “VIA” dall’alto. Si attende, infatti, che si
riunisca il consiglio dell’A.T.O., il consorzio
che si occupa a livello centrale delle operazioni di trattamento dei rifiuti urbani precedentemente differenziati dai singoli cittadini.
Mi auguro che i tempi siano brevi e che il
2010 possa registrare il successo di una così
utile iniziativa, con l’impegno e l’entusiasmo
da parte di amministratori e cittadini.
Il Castello
gennaio 2010
RUBRICA SINDACALE ED ALTRO
22
Federazione Naz.le Pensionati - Via Trento, 42 - 71100 Foggia - Tel 0881/724400 - Fax 0881/728937
PER I PENSIONATI E’ SEMPRE PIU’ CRISI
Le riflessioni sulla crisi finanziaria, che
stiamo attraversando, ci dicono che abbiamo traguardato il periodo difficile e già si
intravedono i primi segnali positivi. Sarà
così anche per i pensionati? Questi rivendicano condizioni di vita dignitose, peculiari di una società che vuolsi civile e
democratica. Tanti anni di silenzi, di blandizie, di mancato recupero del potere di
acquisto dei loro, già miseri, redditi; siamo
ormai ad una perdita del 34% , vero è che
hanno minato il Welfare di una platea di
17.000 di ex lavoratori e ridotto molti di
loro alla soglia di povertà. E cosa pensare
del D.L. 503/92 che eliminava l’aggancio
delle pensioni dalla dinamica salariale e
che di fatto cassava qualsiasi diritto? E
cosa dire dell’ostruzionismo politico di
tanti Governi verso le fasce deboli della
cittadinanza a cominciare dai 3 milioni di
persone non autosufficienti, delle quali
circa 700 mila sono giovani? Quando queste difficoltà sociali che ricadono solo
sulle famiglie desteranno l’interesse
dell’agenda politica? Orbene, su queste
questioni non ci possono essere ulteriori
inadempienze. Il sindacato dei pensionati
CISL è impegnato su tre fronti. Il primo
a livello nazionale per la difesa del potere
di acquisto di tutte le pensioni, a partire
da quelle più basse. Con la CISL chiediamo all’attuale Governo di dare continuità
all’intesa del lontano 10 luglio 2007, recepita nell’accordo del 23 luglio 2007 che
aveva attribuito la così detta 14 esima a
ben 3.500.000 pensionati. Sempre a livello
nazionale sollecitiamo la discussione parlamentare sulla approvazione del disegno
A BOVINO UNA RESIDENZA PER ANZIANI
Presto anche Bovino avrà una casa per gli anziani.Infatti il
progetto prevede l'adeguamento di una parte dell'immobile, già
albergo-ristorante, che si trova proprio accanto al santuario di
Valleverde, di proprietà dell'omonima fondazione, in RSSA con
60 posti letto, ciò significa che beneficerà dell'integrazione
giornaliera per una cifra a partire da 33 euro per ogni anziano
da parte della Regione Puglia.La progettazione è stata affidata a Enzo Botticelli, la direzione dei lavori a Giuseppe
Magalli, l'impresa costruttrice è la soc.
coop. liber costruzioni di S.Severo
coordinati dall'ufficio tecnico di Bovino.I lavori iniziati il 14 Settembre
scorso termineranno probabilmente a
fine anno.
Sorprende però, come le autorità preposte alla concessione delle autorizzazioni per questo tipo di strutture, ASL
e Regione, non abbiano considerato
l'eventuale danno che potrebbe derivare all'analoga RSSA già
attiva, da circa 4 anni, nel comune confinante di Panni, che oggi
registra il pieno di presenze con i suoi 60 posti letto, di cui 18
riservati all'ospedale di comunità.
Ricordiamo che questo piccolo comune del preappennino Dauno
con circa mille anime residenti, paga un mutuo ventennale alla
Cassa Depositi e Prestiti, di 4 miliardi delle vecchie lire proprio
per costruire con tanti sacrifici questa struttura.
Se si verificasse un calo di presenze in tale struttura per il sorgere
di altre Rssa,a chi il piccolo comune di Panni dovrebbe addebitare
tale danno, che inevitabilmente porterebbe anche alla diminuizione
dell'occupazione? E' inutile dire che i comuni più grandi sarebbero
quelli più avvantaggiati da tale situazione.E' necessario ed urgente
allora una pianificazione nel settore da parte della Regione Puglia
da “La Gazzetta di Capitanata” dell’8 novembre 2009
di legge popolare sulla non autosufficienza.
Il secondo impegno riguarda il confronto
con la Regione Puglia e quindi con
l’assessorato alla solidarietà per lo sviluppo
del Piano Regionale delle Politiche Sociali
2009-2011 che, correttamente applicato
porterà ad una più appropriata fruibilità
di servizi ed interventi socio-sanitari. Il
terzo fronte vede, quotidianamente, impegnato il gruppo dirigente con il coordinamento della CISL Provinciale ed insieme
alle altre categorie nel dare impulso alla
vertenzialità territoriale sia mediante i
tavoli dei Piani di Zona dei 9 ambiti, sia
con il confronto con gli Enti Locali per
dare risposte concrete ed esigibili alle tante
domande di aiuto sul piano delle politiche
delle tariffe, dei prezzi, dei fitti,
dell’assistenza domiciliare integrata e dei
redditi. Contro l’ennesima crisi, i pensionati, insieme alla CISL, ai lavoratori, ai
precari, ai licenziati, ai cassintegrati, ai
giovani si mobiliteranno per rispondere
adeguatamente alle sfide per una migliore
qualità della vita.
IL GAD RILEVA TRACCE DELLA PRESENZA
TEMPLARE A PANNI
Panni(Fg) - Chiesa dell'Assunta
Durante un sopralluogo effettuato a settembre dal
Gruppo Archeologico Daunio negli ambienti medievali superstiti inglobati nella Chiesa Madre ottocentesca di Panni, abbiamo identificato uno dei
graffiti considerati fra i più frequenti nelle località
e negli edifici in cui è stata accertata la presenza
templare: il c.d. “quadrato magico”, rinvenuto in forma e dimensioni
identiche alla base del campanile della Cattedrale di Trani, città
nota per essere stata una delle principali basi dei Templari in Puglia.Il
quadrato magico è particolarmente importante in tutta la simbologia
attribuita ai Templari, in quanto uno dei graffiti parietali incisi nella
Torre del Coudray del Castello di Chinon in Francia, dove vennero
imprigionati alcuni Cavalieri del Tempio insieme al Gran Maestro
Jacques de Molay prima di essere arsi sul rogo il 18 marzo 1314.Il
graffito di Panni si presenta in forma doppia, in due quadrati
affiancati, del tutto identica all’esemplare di Trani.Possedimenti
fondiari dei Templari nella Puglia Settentrionale sono del resto
ampiamente attestati nel XIII secolo dal Quaternus de Excadenciis,
soprattutto per la zona del Tavoliere e nelle aree del Subappennino
(Alberona, Lucera, Montecorvino, Troia, Volturino, Casalnuovo,
Fiorentino)Il Dr. Maulucci (Soprintendenza Archeologica della
Puglia), ha recentemente confermato la natura del graffito rinvenuto.
Per i lettori pannesi Moscatelli aggiunge: anche in alcuni paesi
del Subappennino, le simbologie medievali di probabile attribuzione
templare sono state da tempo rinvenute, questa di Panni è perfettamente uguale ad un esemplare posto alla base del campanile
della Cattedrale di Trani (che ho di recente verificato). Comunque
questa ed altre analisi storiche di documenti da me rintracciati in
archivi italiani e stranieri, insieme ad altri argomenti sulla storia
inedita di Panni saranno pubblicati in un mio volume che uscirà
fra non molto. Cordialmente.
Nico Moscatelli
IL RICORDO E’ AMORE
L'amore, la riconoscenza, il ricordo affettuoso verso chi si vuol bene sono valori
forse un pò ovattati ma non scomparsi.
Sono valori che affiorano nelle persone
sensibili e fanno sobbalzare il cuore anche
dopo tanti anni. Due sono i protagonisti
di questi valori: Antonio Larocca e Petronella Lina. Lui, ex della marina militare
e residente a Roma, conosciuto a Panni
quale figlio di Alfonso d' Aniello e lei
residente a Savignano scalo ex insegnante
nonché la prima
maestra elementare
di Antonio, il quale
da un pò di anni sta
frequentando
Panni insieme alla
moglie Maria e alla
sua indimenticabile
macchina fotografica. E' presente,
puntualmente, in
divisa della marina,
nelle celebrazioni delle forze armate del
4 novembre e nella commemorazione dei
Caduti e Dispersi in guerra nel periodo
delle feste patronali del piccolo paese e,
in borghese, in tutte le manifestazioni
locali. La storia ha inizio proprio nei primi
giorni di novembre 2009. Nell’occasione,
Antonio manifesta, apertamente e più marcatamente, rispetto al passato, il desiderio
di voler incontrare, dopo 60 anni, la sua
prima maestra elementare.
Raccolsi senza riserva alcuna quanto deliberatamente espostomi e venuto a conoscenza che l'Ins. Petronella Lina era vi-
vente, unitamente al marito Giuseppe
Membrino persona rispettabilissima, il 3
novembre 2009, ci siamo recati nella loro
abitazione situata, per l'appunto, a Savignano Scalo.
Dopo qualche momento di disorientamento
è scoccato qualcosa di magico di cui anch'io, sono rimasto coinvolto totalmente.
Una commozione incredibile, visibile oggettivamente dagli occhi pieni di lacrime,
ci ha invaso tutti seguita da un abbraccio
lungo e pieno di
significato fra maestra, ormai ottantaquattrenne ed
alunno, ormai maturo.
Antonio Larocca,
dopo aver rivisto la
sua maestra, coglie
ogni occasione,
nelle sue venute a
Panni, per andare a
salutarla. Mettere a nudo i propri sentimenti
non è un atto di debolezza ma di umanità
che ci fa comprendere che non si possono
dimenticare le persone che sono state importanti per noi e che si sono amate.
L'amore, la riconoscenza, il rispetto, il
ricordo, sono valori intramontabili che
costituiscono il nostro substrato, il nostro
essere, perciò, chi li possiede, deve esserne
fiero.
Sii altamente fiero, carissimo Antonio.
Geom. Francesco Mastrangelo.
N.d.R.: Mi si consenta della circostanza
offertami dall’episodio trattato nell’articolo
UFFICIO STAMPA
COMUNE DI PANNI
Provincia di Foggia
Il sindaco di Panni, Pasquale Ciruolo, informa che per quanto riguarda i Lavori Pubblici
sono stati finanziati dalla Regione Puglia i seguenti progetti:
- Lavori di ultimazione alla struttura conventuale per un importo di ¤. 140.000,00
(centoquarantamila), altri ¤. 40.000,00 saranno finanziati nel prossimo stanziamento;
- Lavori di sistemazione alla struttura cimiteriale per un importo di ¤. 136.000,00
(centotrentaseimila) già in corso d’opera e in via di ultimazione;
- Lavori di rifacimento dell’ impianto idrico per la intera rete per un importo di ¤. 3.500.000,00
(tre milioni e cinquecentomila) già appaltati alla impresa TRA.MO.TER s.r.l.
Stato anagrafico Anno 2009
Nati: Maschi 1 - Femmine 5 • Morti: Maschi 16 - Femmine 5 • Matrimoni: 2
Popolazione Residente al 31.12.2009: Maschi 413 - Femmine 470 - Totale 883
Nuclei Familiari al 31.12.2009: 394
Il Responsabile dell’U.S. Pietro De Michele
Il Castello
23
gennaio 2010
dal geom. Mastrangelo in primo luogo per
“far mia” ogni parola scritta nell’articolo
e, soprattutto, aggiungere ai vostri i miei
sentimenti filiali nei confronti dei coniugi
Membrino/Petronella, che mi videro nascere e crescere nelle terre irpine negli
anni 43/50 sempre abbracciato dalla loro
stima e affetto, da me oltremodo graditi
e, nelle possibilità, ricambiati allo stesso
modo. Don Peppe Membrino, un’autorità
delle FF.SS. dell’epoca, ai miei occhi di
bambino rappresentava la figura d’uomo
da tenere a modello per la sua dignità,
comportamento, eleganza, onestà, rispettabilità, cultura, e di quella autorità non
fine a se stessa bensì protesa verso il prossimo. Volendo racchiudere in una parola
le sue grandi doti ne prediamo in prestito
una nella lingua inglese: un vero e proprio
“Gentleman” . “La maestra-mamma” raffigura pienamente la cara Lina e il rapporto
con il suo ex alunno Antonio ne è la conferma. Morboso il loro attaccamento al
giornale, commovente le loro telefonate,
specialmente nei miei giorni cupi, addolorati per la fine del giornale ma rassegnati
se a giovamento della mia salute. Sappiate,
carissimi, che le vostre attenzioni, insieme
alle tante altre pervenutemi, sono state “le
medicine” più efficaci ed efficienti per la
mia salute e, come potete constatare personalmente leggendo questo, al nostro
Giornale. Che Dio vi conservi a lungo!
Pietro De Michele... il discolaccio che
sbalordiva per le sue bocciate “al volo” al
campetto di bocce alla stazione di Savignano Scalo…ricordate?
NOTIZIE UTILI
Festa patronale:
26 - 27 Agosto San Costanzo Martire e
Madonna del Bosco.
Feste - ricorrenze:
13 Giugno: Sant'Antonio benedizione dei
pani
16 Giugno San Vito - benedizione delle
“maccaredde”.
24 Giugno: San Giovanni - ritorno della
Madonna dal Convento al Paese.
6 Luglio: processione con la Madonna
del Bosco per il miracolo della pioggia.
22 Luglio: processione notturna per il
terremoto de1 1930.
Ultimo sabato di luglio: processione
notturna per il miracolo del colera.
15 Agosto: festa dell’Assunta con la
processione delle “salme”.
28 Agosto: ritorno della Madonna al
Convento.
18 Ottobre: San Gerardo
13 Dicembre: Santa Lucia
Fiere - Sagre - Manifestazioni
6 Luglio: fiera di merci varie
26 Agosto: fiera del bestiame e merci
Mercato settimanale: lunedì
Il Castello
SOLIDARIETA’ 2010
gennaio 2010
ITALIA
Panni: A.S.C.D. Panni - Ciruolo Pasquale
(sindaco di Panni) - “Azienda agricola” di
Cocciardi Pietro - Mauriello Antonio Procaccini Giovanna - Roberto Costanzo
(vice sindaco Panni) - Saura Salvatore
Foggia: De Luca prof. Leonardo - Martire
Michele
Foggia Provincia: Cacchiotti Carmela (Segezia).
Località varie: De Michele Donato (Torino)
- De Rosa Celestino (Cornaredo) - De Stefano Gianni (Sasso Marconi) - Di Giovine
Giuseppe (Gardone Riviera) - Maiello Sullo
M. Luisa (Napoli) - Stornello dr Gianni
(Torino)
IL GIORNALE DEI PANNESI
Direttore Responsabile
Michele Campanaro
Direttore di Redazione
Pietro De Michele
Collaboratore di Redazione
Prof. Leonardo De Luca
Redazione di Panni
Rocco Gesualdi
Raffaele Rainone
Amedeo De Cotiis
Corrispondenti da Panni
V. Franco De Michele
Antonio Mauriello
Angela Rainone
per la A.S.C.D. PANNI
Valentina Dibisceglia
per la Pro Loco Panni
Maria Pia Senerchia
Giovanni Rainone
Imp. e stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano
Via T. Fiore 32, 34 - 71122 Foggia -Tel. 0881.745200
ESTERO
CANADA
Montreal: De Stefano Domenico - Gesualdi
Nicolina - Longo Mario (al 2012) - Melino
Donato - Melino Giovanni
Ontario: Savignano Annalina
USA
Calitri Joe e Anna - Chiola Giuseppina Ciarciello Pietro - Cobuzzi Antonio - Colannino Tony - De Michele Mario - Gesualdi Carlo e Teresa - Gesualdi Gerardo Gesualdi Giovanni - Gesualdi Graziella Gesualdi Maria - Iommelli Carmela - Longo
Nicola - Mauriello Francis - Morese Tina
- Paglia Alfonso - Paglia Attilio - Procaccini
Paglia Maria - Scopelliti Filomena.
Australia: Berardi Luigi - Iuliano Luciano
- Mosca Michele (al 2011) - Rainone Antonietta (al 2012)
Inghilterra: Mastrangelo Antonio - Morena
Costanzo (al 2011) - Morena Jacqueline
(al 2011)
Argentina: Colacone Giovanni (2011)
Francia: Schiavone Giovanna – Schiavone
Brigida
Brasile: Ferrante Da Silva Carmelinda (al
2014)
NUMERI UTILI
• Comune di Panni 0881.965039 (centralino e fax)
• Gabinetto del Sindaco 0881.965280
• Ufficio Ragioneria (rag. Antonio Rainone) 0881.965505
• Ufficio Tecnico (Arch. Michele De Cotiis) 0881.965935
• Studio Medico Dr. Querques Nicolangelo - Via Manin, 21 - 0881.965191
• Guardia Medica A.S.L. FG/3 - c/o Monti Dauni - 0881.965298 / 0881.965171
• Procaccini Infissi C.so Vittorio Emanuele - Tel./Fax 0881.965439 - Cell. 328.7788767
• Onoranze Funebri Procaccini C.so Garibaldi, 49 - Tel./Fax 0881.965439 - Cell. 328.7788767
• Farmacia Papaia - via Romolo, 2 - 0881.965055
• Casa Protetta segreteria 0881.965529 - ospedale 0881.965029 / 0881.965300
• Carabinieri via Fontana Nuova 25 - 0881.965012
• Parrocchia “Maria SS. Assunta in Cielo”, Parroco Padre Antonio Saraceno, fondatore della Comunità
“Maria Stella dell’Evangelizzazione” - Via XX Settembre, 3 - 0881 965454
• Scuole Elementari e Medie 0881 965257
• Onoranze Funebri Mastrangelo - Tel. 0881.965121 - Negozio Fiori Tel. 338.1881533 - Alfonso 320.0646280
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REDAZIONALI
Bene! Quanto da noi dovuto, Redazione di
Foggia e Panni, Associazioni e singole persone, lo abbiamo fatto, ora tocca a voi, cari
ed affezionati lettori, perché per redigere
questo giornale e il Calendario Pannese
2010 ho dato fondo alla cassa del giornale…lasciando anche un debituccio verso la
nostra tipografia che di certo non ne fa un
problema ben fiduciosa della vostra immediata risposta come sempre. Niente di nuovo
riguardo all’abbonamento annuale, 20,00
euro. Per l’invio dall’estero cekke o altre vie
sicure ma mai pezze, in Italia con c/c postale
N.31480700 intestato a IL CASTELLO Il Giornale dei Pannesi o a mano. A Panni il rinnovo
dell’abbonamento annuale è possibile farlo
presso il Bar Rucci alla Taverna.
Avviso, ancora più importante per la mia e
la salute del caro “figlioccio” Tommaso, il
tipografo che lavora insieme a me alla impaginazione del giornale , riguardante l’invio
di articoli alla Redazione, che, in questo
numero, è stato semplicemente…massacrante…e dico poco. E’ stato nu curr curr…nu mitt qua e leva ddà…aspiett ca mò
arriv l’articul re quidd se no se piglie coller…e chi lu vol sent? Tutto stò bailamme
adda funì!
In lingua pannese ci capiamo meglio!
E’ ormai notorio che i numeri annuali sono
4 e le pubblicazioni avvengono trimestralmente, precisamente a gennaio, aprile, luglio
e ottobre, pertanto, al fine di disciplinare
l’andamento delle fasi della raccolta e impaginazione degli gli articoli, anche perché
la tipografia non è “nostra” come il giornale,
ma si lavora per appuntamento, gli stessi
dovranno, si ribadisce dovranno, pervenire a questa Redazione entro la settimana
precedente al mese di riferimento del numero stesso. Gli articoli, comprese lettere
e altro, che giungeranno dopo tali scadenze
programmate spetterà, ad esclusivo giudizio
della Redazione di Foggia, quindi dello
scrivente e del prof. De Luca, lo stabilire
l’inserimento o meno nel numero uscente
o nel successivo, così dicasi per i “tagli”
agli articoli stessi, alcuni sono…chilometrici…esageratamente lunghi e, quindi stanchevoli anche per la lettura degli stessi e i
contenuti devono riguardare, essenzialmente, “Panni e Pannesi”. Di ciò che fa Berlusconi o Obama a noi poco ce ne…cale. Non
la quantità delle parole o delle righe ma la
qualità, la semplicità e la semplicitàessenzialità le rendono belle e di facile
intendimento a tutti…anche per noi, visto
che il nostro non è un giornale di “cultura
generale”, di cui abbondano biblioteche e
edicole varie, bensì è il mezzo che ci consente “il piacere di stare insieme e sapere di Panni e Pannesi” e, perciò, cum
se ric a lu paiese nuost: “Paisà qua ci canuscim tutt quant…nun t’allargà!”. Usate il
B.S.C. = Breve – Succinto – Compendioso
e…tutto andrà meglio per tutti (per me il
primo). Grazie a tutti e per l’anno nuovo
2010 l’augurio di Buona Vita a tutti da parte
mia e delle Redazioni Foggia/Panni.
Il Direttore