newsletter n.0 - Skodeg-O

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newsletter n.0 - Skodeg-O
NEWSLETTER N.25
A CURA DELLA SEZIONE ATLETICA DELL’US PRIMIERO
In questo numero:

L’editoriale del Presidente

L’angolo tecnico
28 febbraio 2014
LE 50 MARATONE PIU’ GRANDI D’EUROPA
E’ stata di recente pubblicata la classifica delle 50 maratone più grandi
d’Europa per numero di iscritti. La maratona regina d’Europa è stata nel
2013 la Maratona di Parigi che ha fatto segnare un +17,3% di
partecipanti rispetto al 2012 con ben 38.690 scavalcando così Berlino e
Londra che si sono fermate rispettivamente a quota 36.474 e 34.312 con
Londra che fa registrare invece un calo del 6,5%. A sorpresa al quarto
posto la maratona di Stoccolma con 15.653.
Per quanto riguarda l’Italia, bisogna scendere fino al decimo posto per
trovare Roma con 10665 iscritti nel 2013, un buon risultato ma lontanto
dai numeri che fanno segnare le altre grandi maratone europee.
Bisogna poi scendere alla 23^ posizione per trovare la Maratona di
Venezia e alla 30^ per la Maratona di Milano.
Finisher
2013
2012
%
1 Marathon de Paris FRA
38690 32980 17,3
2 Berlin-Marathon GER
36474 34377
6,1
3 Virgin London Marathon GBR 34312 36699
-6,5
4 Stockholm Marathon SWE
15653 14676
6,7
5 Maratona de Barcelona ESP
14778 16013
-7,7
6 Dublin Marathon IRE
12346 12201
1,2
7 Marathon Hamburg GER
11450 10319 11,0
8 Amsterdam Marathon NLD
11307 10144
11,5
9 Frankfurt Marathon GER
11011 11948 -7,8
10 Maratona di Roma ITA
10665 12677
-15,9
11 Madrid Marathon ESP
10462
9959
5,1
12 Copenhagen Marathon DMK
9177
9506
3,5
13 Brighton Marathon GBR
9110
8910
2,2
14 Warszawa Marathon POL
8509 6706
26,9
15 Marathon Rotterdam NLD
8377
7841
6,8
16 Edinburgh Marathon GBR
8200 8084
1,4
17 Marathon du Medoc FRA
7905 7395
6,9
18 Vienna City Marathon AUT
6868 5892
16,6
19 München Marathon GER
6469 6084
6,3
20 Maraton Ciudad de SevillaESP 5939 4349
36,6
21 Prag Marathon CZE
5769 5624
2,6
22 Poznan Marathon POL
5679 5426
4,7
23 Venice Marathon ITA
5326 5934
-10,2
24 Köln Marathon GER
5132 4807
6,8
25 Greater Manchester GBR
5017
26 Cracovia Marathon POL
4419
3013 46,7
27 Helsinki City Marathon FIN
4370
4261
2,6
28 Orlen Warszawa Marathon POL 3947
29 Jungfrau Marathon CH
3820
6317 -39,5
30 Milano City Maratona ITA
3514 3976 -11,6
31 Wroclaw Marathon POL
3500
32 Marathon Toulouse FRA
3485
33 Budapest Marathon HUN
3137
34 Metro-Group Düsseldorf
2968
35 Chester Marathon GBR
2918
36 Marathon de Nantes FRA
2887
37 Rennsteiglauf GER
2872
38 Marathon de Saint Michel FRA 2782
39 Maratona do Porto POR
2755
40 Loch Ness Marathon GBR
2701
41 Belfast Citymarathon GBR
2542
42 Treviso Marathon ITA
2540
43 Marathon du Lac Annecy FRA 2456
44 Zürich Marathon CH
2452
45 Moscow City Marathon RUS
2336
46 Oslo-Marathon NOR
2292
47 Volksbank Münster GER
2178
48 Milton Keynes Marathon GBR 2046
49 Marathon de Vannes FRA
1986
50 Marathon Mont-Blanc FRA
1921
3900
2653
3585
3037
2072
2537
3415
3564
1671
2552
2882
2050
2625
2915
-10,3
31,4
-12,5
-2,3
42,4
13,8
-15,9
-21,9
64,9
5,8
-11,8
23,9
-6,4
-15,9
1822
2121
2828
1904
1749
25,8
2,7
-27,7
4,3
9,8
QUANDO NON FARE STRETCHING
E’ ormai ampiamente noto il vantaggio di eseguire della ginnastica
d’allungamento sui muscoli, soprattutto dopo le sedute di allenamento,
quando è importante che le fibre muscolari siano riportate alla loro naturale
lunghezza fisiologica. Il continuo e ripetuto accorciamento delle fibre
muscolari, che determina la contrazione dei muscoli, comporta una riduzione
della lunghezza delle fibre stesse, che perdono così di efficienza nel garantire
un’efficace azione di corsa. Allo stesso tempo, un muscolo accorciato diventa
poco elastico ed è così facilmente esposto al rischio d’infortunio. Tuttavia ci
sono situazioni in cui la ginnastica d’allungamento per il muscolo può
diventare negativa e condurre ad un infortunio.
Non si deve fare lo stretching quando il tendine (tutti i tendini e non solo
quello d’Achille) è infiammato, perché l’ulteriore tensione causata
dall’allungamento delle fibre del tessuto, aumenterebbe la sollecitazione e
contribuirebbe ad infiammare maggiormente il tendine.
Non si deve fare stretching neppure quando si è nella fase di guarigione in
seguito ad uno stiramento muscolare. E’ necessario dapprima attendere la
cicatrizzazione del tessuto muscolare (e ciò può richiedere anche 2-3
settimane), e solo in seguito è utile fare della ginnastica d’allungamento, ma
sempre in maniera controllata.
Ciò significa che non si deve mai eccedere nella tensione dell’allungamento,
ma anche nei tempi di applicazione dello stiramento. Si sono verificati, infatti,
casi di persone che sono state vittime d’infortunio proprio in seguito ad un
eccesso di stretching, soprattutto per quanto riguarda la durata
dell’allungamento. Lo stiramento di un muscolo deve avvenire rispettando dei
tempi: si raccomanda, infatti, di raggiungere lo stato di tensione del muscolo
in 5-10 secondi, e quindi mantenere questo stato (controllato) di
allungamento per 20-30 secondi, per ritornare quindi lentamente alla
posizione di partenza. Ci sono tuttavia dei gruppi muscolari piuttosto
voluminosi (quadricipiti, glutei, zona lombare) che, proprio per la loro
consistenza, cedono lentamente all’allungamento e quindi i tempi suggeriti
possono in questo caso essere raddoppiati. Ma normalmente, piuttosto che
sottoporre il muscolo ad un allungamento maggiore, si consiglia di ripetere lo
stesso esercizio per 2-3 volte.
Si deve evitare inoltre di stirare i muscoli (ed i tendini e legamenti loro
connessi) in ogni patologia articolare, come ad esempio per la distorsione alla
caviglia. E’ necessario dapprima attendere di avere la piena funzionalità
articolare prima di sottoporre le fibre muscolari (oltre che tendinee e
legamentose) ad uno stato di allungamento, certamente necessario per
ritrovare la massima efficienza dell’articolazione.
E’ anche preferibile non fare stretching subito dopo uno sforzo
particolarmente impegnativo (gare molto tirate, molti chilometri di ripetute,
dopo una seduta di corsa molto lunga, ed anche dopo una maratona) perché
le fibre muscolari, molto contratte per lo sforzo, potrebbero non cedere
facilmente allo stimolo dell’allungamento, anche se leggero. Per riflesso
all’affaticamento sostenuto, le fibre muscolari tendono a perdere il riflesso di
allungamento e si oppongono allo stiramento. Tuttavia, se si insiste (sia per
l’intensità sia per il tempo applicato) nel mettere in tensione il muscolo,
questo potrebbe sì cedere, ma in maniera traumatica. Lo stretching va invece
fatto alcune ore dopo, quando il muscolo è un po’ più rilassato.
E’ necessario fare con moderazione la ginnastica di allungamento quando la
muscolatura è fredda, come ad esempio prima di iniziare a correre, o anche
quando la temperatura esterna è particolarmente rigida, soprattutto di mattino
presto. Se si va a correre poco tempo dopo la sveglia, è preferibile fare
qualche esercizio d’allungamento in forma molto leggera, perché i muscoli
sono poco disposti alla sollecitazione; sono invece da preferire degli esercizi
di mobilità articolare.
Bisogna anche stare attenti nel fare lo stretching dopo che si è corso sotto la
pioggia, anche in questo caso perché i muscoli si sono raffreddati; è
preferibile dapprima fare la doccia, o quantomeno cambiare gli indumenti
bagnati.