lega in gocce - Luigi Dal Trozzo

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lega in gocce - Luigi Dal Trozzo
SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA
Lega per oro bianco K815S (lega in gocce)
Data di Revisione: 10/01/2013
Data di pubblicazione: 10/01/2013
1. ELEMENTI IDENTIFICATORI DELLA SOSTANZA O DEL PREPARATO E
DELLA SOCIETÀ/IMPRESA
1.1 Elementi identificatori della sostanza o del preparato
Forma commerciale
lega in gocce
Codice prodotto LM6030
Nome chimico
Lega ternaria
Formula
Cu-Zn-Ni- In
1.2 Pertinenti usi identificativi della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Descrizione/utilizzo
uso industriale
1.3 Elementi identificatori della società/Impresa
Luigi Dal Trozzo s.a.s.
Via Albricci, 5
20122 Milano (Mi)
Tel: +39022885871 fax: +39022870812
e-mail: [email protected]
1.4 Centro di prevenzione, profilassi, informazione e terapia delle intossicazioni
Centro antiveleni : Ospedale Riguarda Ca’ Granda- Piazza Ospedale Maggiore 3 Milano Tel 02/64441
attivo 24 ore su 24
K815S ( lega in gocce)
2. INDICAZIONE DI PERICOLI
NICKEL
2.1 Classificazione della sostanza o della miscela
Il prodotto è classificato pericoloso ai sensi della disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e
1999/45/CE e/o del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti).Il
prodotto , richiede un scheda di sicurezza conforme alle disposizioni del Regolamento (CE) 1907/2006 e
successive modifiche.
Eventuali informazioni aggiuntive riguardanti i rischi per la salute e/o ambiente sono riportate alla sez. 11
E12 della presente scheda.
2.1.1 Regolamento 1272/2008 (CLP) e successive modifiche ed adeguamenti.
Classificazione e indicazioni di pericolo:
Carc.2
H351
Skin Sens.1
H317
STOT RE 1
H372
2.1.2 Direttiva 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamenti.
Simboli di pericolo:
Frasi R:
T
40-43-48/23
Il testo completo delle frasi di rischio (R) e delle indicazioni di pericolo (H) è riportato
alla sezione 16 della scheda.
2.2 Elementi dell’etichetta
Etichettatura di pericolo ai sensi del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) e sucCessive modifiche ed adeguamenti.
Pittogrammi:
Avvertenze:
Pericolo
Indicazioni di pericolo:
H351
Sospettato di provocare il cancro
H317
Può provocare una reazione allergica cutanea
H372
Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta
K815S (lega in gocce)
Consigli di prudenza:
P201
Procurarsi istruzioni specifiche prima dell’uso
P280
Indossare guanti/indumenti protettivi/proteggere gli occhi/il viso
P302+P352
IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare abbondantemente con
acqua e sapone.
P308+P3
IN CASO di esposizione o di possibile esposizione, consultare un medico.
P405
Conservare sotto chiave.
Contiene:
INDEX:
Nichel
028-002-00-7
RAME:
RISCHI FISICI/CHIMICI: Il catodo di rame non è pericoloso. E' solo conduttore di elettricita' e calore
La polvere di rame presenta rischi di incendio e di esplosione. Il rame liquido esplode a contatto con l'acqua.
RISCHI PER LA SALUTE UMANA: Il catodo di Rame non è pericoloso. La polvere o esalazioni di rame
possono causare irritazione all'apparato respiratorio, agli occhi ed alla pelle
Dannoso se ingerito.
2.1 Classificazione della sostanza o della miscela
Il prodotto non è classificato pericoloso ai sensi della disposizioni di cui alle direttive 67/548/CEE e
1999/45/CE e/o del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) (e successive modifiche ed adeguamenti).Il
prodotto , comunque contenendo sostanze pericolose in concentrazione tale da essere dichiarate alla sezione
n. 3 richiede un scheda di sicurezza con informazioni adeguate , in conformità al Regolamento (CE)
1907/2006 e successive modifiche.
2.3 Altri pericoli
Informazioni non disponibili
3. COMPOSIZIONE/INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI
3.1 Sostanze
Contiene CU-NI-ZN
Identificazione . Conc% classificazione 67/548 CEE. Classificazione 1272/2008 (CLP).
Rame
N.Cas. 7440-50-8 100
Ce: 231-159-6
Identificazione. Conc % classificazione 67/548/CEE. Classificazione1272/2008 (CLP).
N.CAS: 7440-02-0
K815S (lega gocce)
T+= Molto tossico (T+), T= Tossico (T), Xn=Nocico(Xn), C= Corrosivo(C), Xi= Irritante (Xi), O=
Comburente (O), E=Esplosivo(E), F+=Estremamente Infiammabile (F+), F= Facilmente infiammabile (F).
Il testo completo delle frasi di rischio (R) e delle indicazioni di pericolo (H) è riportato alla sezione 16 della
scheda.
3.2 Miscele
Informazione non pertinente
4. MISURE DI PRONTO SOCCORSO
4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso
Occhi: lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua per almeno 15 minuti. Consultare immediatamente un Medico.
Pelle: lavarsi immediatamente ed abbondantemente con acqua. Togliersi di dosso gli abiti
contaminati. Se l’irritazione persiste consultare il Medico. Lavare gli indumenti contaminati
prima di utilizzarli.
Inalazione: portare il soggetto all’aria aperta. Se la respirazione è difficoltosa, consultare
immediatamente il Medico.
Ingestione: consultare immediatamente il medico. Indurre il vomito solo su indicazione del
Medico. Non somministrare nulla per via orale se il soggetto è incosciente e se non autorizzati
dal Medico.
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati.
Per sintomi ed effetti dovuti alle sostanze contenute vedere cap 11.
4.3.Indicazione dell’eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e trattamenti
speciali.
Seguire le indicazioni del Medico.
5. MISURE ANTINCENDIO
5.1Mezzi di estinzione.
MEZZI DI ESTINZIONE IDONEI
I mezzi di estinzione sono quelli tradizionali: anidride carbonica, schiuma, polvere ed acqua nebulizzata
. MEZZI DI ESTINZIONE NON IDONEI
Nessuno in particolare
5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
PERICOLI DOVUTI ALL’ESPOISZIONE IN CASO DI INCENDIO
Evitare di respirare i prodotti di combustione (ossidi di carbonio, prodotti di pirolisi tossici ,ecc.)
ZINCO: Si può creare sovrapressione nei contenitori esposti al fuoco con pericolo di espolosione.
K815S (lega gocce)
5.3 Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi.
INFORMAZIONI GENERALI
Raffreddare con getti d’acqua i contenitori per evitare la decomposizione del prodotto e lo sviluppo delle
Sostanze potenzialmente pericolose per la salute. Indossare sempre l’equipaggiamento completo di
protezione antincendio. Raccogliere le acque di spegnimento che non devono essere scaricate nelle
fognature. Smaltire l’acqua contaminata per l’estinzione ed il residuo dell’incendio secondo le norme
vigenti.
EQUIPAGGIAMENTO
Elmetto protettivo con visiera, indumenti ignifughi(giacca e pantaloni ignifughi con fasce intorno a
Braccia , gambe e vita), guanti da intervento (antincendio, antitaglio e dielettrici), una maschera a
sovrapressione con un facciale che ricopre tutto il viso dell’operatore oppure l’autorespiratore (autoProtettore) in caso di grosse quantità di fumo.
6. MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE
NICKEL E ZINCO:
6.1 Precauzioni personali, dispostivi di protezione e procedure in caso di emergenza.
In caso di polveri disperse nell’aria adottare una protezione respiratoria.
Evitare di generare atmosfere polverose. Non inalare le polveri. Non spostare gli indumenti di lavoro
Contaminati al di fuori dell’ambiente di lavoro. Lavare con cura le mani ed il viso dopo la manipolazio
ne.
6.2.Precauzioni ambientali .
Impedire che il prodotto penetri nelle fognature, nelle acque superficiali , nelle falde freatiche e nelle
aree confinate.
6.3Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica.
Arginare con terra o materiale inerte. Raccogliere la maggior parte del materiale ed eliminare il residuo
con getti d’acqua. Lo smaltimento del materiale contaminato deve essere effettuato conformemente
alle disposizioni del punto13.
Se il prodotto è pulito ed asciutto , aspirare o scopare il materiale portandolo nel contenitore di utilizzo.
Altrimenti raccogliere il materiale (aspirando o scopando) e portarlo al contenitore destinato allo smaltimento rifiuti.
RAME:
6.1 Precauzioni personali, dispostivi di protezione e procedure in caso di emergenza.
Evitare la formazione di polvere spruzzando il prodotto con acqua se non ci sono controindicazioni.
In caso di polveri disperse nell’aria adottare una protezione respiratoria.
6.2.Precauzioni ambientali .
Impedire che il prodotto penetri nelle fognature, nelle acque superficiali , nelle falde freatiche e nelle
aree confinate .
K815S( Lega gocce)
6.3Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica.
Raccogliere con mezzi meccanici il prodotto fuoriuscito ed eliminare il residuo con getti d’acqua.
Provvedere ad una sufficiente erezione del luogo interessato dalla fuoriuscita. Lo smaltimento del
materiale contaminato deve essere effettuato conformemente alle disposizioni del punto 13.
Se c’è polvere di rame, ventilare l’area dove è avvenuta la perdita. Indossare i dpi, rccogliere meccanicamente la polvere utilizzando l’aspirapolvere o un sistema di pulizia ad umido (onde evitare di sollevare
la polvere) e stoccarla per lo smaltimento.
6.4 Riferimento ad altre sezioni.
Eventuali informazioni riguardanti la protezione individuale e lo smaltimento sono riportate nelle
Sezioni 8 e 13.
7. MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO
NICKEL:
7.1 Preacuzioni per la manipolazione.
Stoccare in contenitori chiusi etichettati.
Evitare la formazione di polveri inalabili, ad esempio mediante l’utilizzo di una ventilazione
Adeguata. Non inalare le polveri. Indossare respiratori idonei approvati a livello nazionale se la
Manipolazione può provocare il superamento di di limiti di esposizione al nichel in sospensione prescritti dalle normative locali. Indossare indumenti protettivi e guanti idonei. Non spostare gli indumenti
di lavoro contaminati al di fuori dell’ambiente di lavoro.
7.2 Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità.
Normali condizioni di stoccaggio senza particolari incompatibilità.
RAME:
7.1 Preacuzioni per la manipolazione.
Usare un respiratore approvato se si oltrepassa il valore limite di esposizione. Stoccare in contenitori
Chiusi etichettati.
7.2 Stoccaggio
Il rame può essere immagazzinato senza particolari precauzioni.
Assicurare la disponibilità delle attrezzature per il raffreddamento dei recipienti, per evitare i pericoli di
Sovrapressione e surriscaldamento in caso di incendio nelle vicinanze
7.3 Usi finali particolari
Informazioni non disponibili
K815S(lega gocce)
8. CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
ACGIH 2010
8.1. Parametri di controllo.
DESCRIZIONE
Rame Elettrolitico
Nichel
Tipo
Stato
TWX/8h mg/m3
ppm
STEL/15 min mg/m3 ppm
TLV-ACGIH
POLVERI
FUMI
TLV-ACGIH
8.2. Controlli dell’esposizione
Qualora l’utilizzo avviene in locale chiuso deve essere garantita una ventilazione naturale e meccanica
con parametri previsti dal D.Lgs 81/08, l’aspirazione deve essere localizzata sulla singola zona di
lavoro ove viene utilizzato il preparato. Ai sensi dell’art. 4 del Dlgs. 626/94 provvedere ad una
ventilazione dei rischi con verifica ambientale per verificare l’efficienza dei sistemi, di aspirazione per
fare in modo che gli eventuali prodotti di decomposizione non abbiamo mai una concentrazione
superiore al TLV-Twa riportato di seguito TLV-CELING (ACGIH 2002). 1,5 mg/m3 (come NI)categoria A5.
Considerato che l’utilizzo di misure tecniche adeguate dovrebbe sempre avere la priorità rispetto agli
Equipaggiamenti di protezione personali, assicurare una buona ventilazione nel luogo di lavoro tramite
un’efficace aspirazione locale oppure con lo scarico dell’aria viziata. Se tali operazioni non consentono
di tenere la concentrazione del prodotto sotto i valori limite di esposizione sul luogo di lavoro.
Indossare una idonea protezione per le vie respiratorie , Durante l’utilizzo del prodotto fare riferimento
all’etichetta di pericolo per i dettagli. Durante la scelta degli equipaggiamenti protettivi personali
chiedere eventualmente consiglio ai propri fornitori di sostanze chimiche. I dispositivi di protezione
personale devono essere conformi alle normative vigenti sottoindicate.
PROTEZIONE DELLE MANI
Proteggere le mani con i guanti da lavoro di categoria III (rif. Direttiva 89/686/CEE e norma EN 374)
quali in PVA, butile, fluoroelastometro o equivalenti. Per la scelta definitiva del materiale dei guanti
da lavoro si devono si devono considerare: degradazione, tempo di rottura e permeazione.
Nel caso di preparati la resistenza dei guanti da lavoro si devono considerare: degradazione, tempo di
rottura e permeazione. Nel caso di preparati la resistenza dei guanti di lavoro deve essere verificata
prima dell’utilizzo in quanto non prevedibile.
I guanti hanno un tempo di usura che dipende dalla durata di esposizione.
PROTEZIONE DEGLI OCCHI
Indossare occhiali protettivi ermetici (rif. Norma EN 166).
PROTEZIONE DELLA PELLE
Indossare abiti da lavoro con maniche lunghe e calzature di sicurezza per uso professionale di cateto
ria III (rif. Direttiva 89/686/CEE e norma EN 344). Lavarsi con acqua e sapone dopo aver rimosso
gli indumenti protettivi.
K815S( lega gocce)
PROTEZIONE RESPIRATORIA
In caso di superamento del valore di soglia di una o piu’ delle sostanze presenti nel preparato , riferito
all’esposizione giornaliera nell’ambiente di lavoro o a una frazione di stabilità dal servizio di
prevenzione e protezione aziendale, indossare filtro semifacciale di tipo FFP3 (rif. Norma EN141) .
L’utilizzo di mezzi di protezione delle vie respiratorie , come maschere con cartuccia per vapori orga
nici e per polveri /nebbie, è necessario in assenza di misure tecniche per per limitare l’esposizione del
lavoratore. La protezione offerta dalle maschere è comunque limitata.
Nel caso in cui la sostanza considerata sia inodore o la sua soglia olfattiva sia superiore al relativo
limite di esposizione e in caso di emergenza, ovvero quando i livelli di esposizione sono sconosciuti,
oppure la concentrazione di ossigeno nell’ambiente di lavoro sia inferiore al 17% in volume, indossare
un autorespiratore ad aria compressa a circuito aperto(rif. Norma EN137) oppure respiratore a presa
d’aria esterno per l’uso con maschera intera, semimaschera o boccaglio (rif. Norma EN138).
Prevedere un sistema per il lavaggio oculare e doccia di emergenza.
Il prodotto deve essere utilizzato in ciclo chiuso, in ambienti fortemente areati in presenza di forti
aspirazioni localizzate (velocità di cattura < 1,5m/s)
In caso di esposizioni prolungate del lavoratore occorre verificare la possibilità di operare in circuito chiuso o
di riorganizzare il ciclo lavorativo prevedendo la turnazione ; assicurare la massima efficienza dei dispositivi
di protezione individuale usati.
9. PROPRIETÀ’ FISICHE E CHIMICHE
9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Stato fisico:
solido
Colore:
Odore:
inodore
Soglia di odore.
ND(non disponibilie)
pH:
ND (non disponibile)
punto/Intervallo di ebollizione:
punto/Intervallo di fusione:
Intervallo di distillazione:
ND(non disponibile)
Punto di infiammabilità:
ND(non disponibile)
Tasso di evaporazione:
ND( non disponibile)
Infiammabilità (solidi, gas):
ND(non disponibile)
Limite inferiore infiammabilità:
ND(non disponibile)
Limite superiore infiammabilità:
ND(non disponibile)
Limite inferiore esplosività:
ND (non disponibile)
Limite superiore esplosività:
ND(non disponibile)
Pressione di vapore:
ND(non disponibile)
Desità vapori:
ND(non disponibile)
Peso specifico:
kg/dm3
Solubilità:
insolubile in acqua
Coefficiente di ripartizione:n-ottanolo/acqua ND(non applicabile)
Temperatura di autoaccensione:
ND(non disponibile)
Temperatura di decomposizione:
ND(non disponibile)
Viscosità:
ND(non disponibile)
Proprietà ossidanti:
ND(non disponibile)
Altre informazioni: --
K815S (lega in gocce)
10. STABILITA’ E REATTIVITA’
NICKEL:
10.1.Reattività.
Non vi sono particolari pericoli di reazione con altre sostanze nelle normali condizioni di impiego.
10.2. Stabilità chimica.
Il prodotto è stabile nelle normali condizioni di impiego e di stoccaggio.
10.3. Possibilità di reazioni pericolose.
In condizioni di uso e stoccaggio normali non sono prevedibili reazioni pericolose.
10.4. Condizioni da evitare.
Nessuna in particolare. Attenersi tuttavia alla usuali cautele nei confronti dei prodotti chimici.
Questo prodotto può reagire violentemente con acidi liberando idrogeno, che può formare
miscele esplosive con l'aria. In condizioni speciali il nichel può reagire con il monossido di carbonio in
atmosfere riducenti e formare
nichel tetracarbonile, Ni(CO)4, un gas tossico. Le polveri metalliche riscaldate in atmosfere riducenti
possono diventare piroforiche.
10.5. Materiali incompatibili.
Si scioglie a contatto con acidi minerali e forti ossidanti. A contatto con acidi può rilasciare idrogeno, gas
infiammabile ed esplosivo.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi.
Per decomposizione termica o in caso di incendio si possono liberare gas e vapori potenzialmente dannosi
alla salute.
Gas nichel tetracarbonile.
RAME:
10.1 Reattività
A contatto con forti agenti ossidanti, riducenti , acidi o basi forti, sono possibili reazioni esotermiche
10.2 Stabilità Chimica.
Temperature troppo elevate possono provocare una decomposizione termica..
10.3 Possibilità di reazioni pericolose.
Vedi paragrafo 10.1
10.4 Condizioni da evitare.
Evitare il riscaldamento del prodotto
10.5 Materiali incompatibili.
Il rame è incompatibile con agenti ossidanti, alcali, acido nitrico, cloro con ossigeno difluorite,
fosforo, perossido di potassio, 1-bromine-2-propine, zolfo con clorati e acetilene. Reagisce violentemente a contatto con nitrato di ammoniaca, bromati, iodati,cloruri, ossido di etilene, acido idrozoico,
ossido di potassio, sulfato di dimelite con acido tricloroacetico, perossido di idrogeno, perossido di
sodio, azoturo di sodio, acido solforico, sulfide di idrogeno con aria e azoturo di piombo. Avviene
reazione violenta con composti dell’acetilene se si manipola polvere.
Il rame prende fuocoa contatto con cloruro, fluoro (sopra i 121° C), triflouro di cloro e nitrato di
Idrazina (sopra i 70°C). Da origine ad una reazione incandescente con il potassio.
10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi
Per decomposizione termica o in caso di incendio si possono liberare gas e vapori potenzialmente
dannosi alla salute.
Si decompone ad alte temperature liberando fumi metallici estremamente dannosi.
K815S( Lega gocce)
11. INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
NICKEL:
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici.
Il prodotto è da considerare con sospetto per possibili effetti cancerogeni. Non sono però disponibili
informazioni sufficienti per procedere ad una valutazione completa.
Il contatto del prodotto con la pelle provoca una sensibilizzazione (dermatite da contatto). La dermatite si
origina in seguito ad
un'infiammazione della cute, che inizia nelle zone cutanee che vengono a contatto ripetuto con l'agente
sensibilizzante. Le lesioni
cutanee possono comprendere eritemi, edemi, papule, vescicole, pustole, squame, fissurazioni e fenomeni
essudativi, che variano a
seconda delle fasi della malattia e delle zone colpite. Nella fase acuta prevalgono eritema, edema ed
essudazione. Nelle fasi croniche
prevalgono squame, secchezza, fissurazione ed ispessimenti della cute.
Il prodotto può produrre disturbi funzionali o mutamenti morfologici, per esposizioni ripetute o prolungate,
per l'inalazione di una dose
generalmente inferiore o uguale a 0,025 mg/ l, 6h/giorno.
Nichel
LD50 (Oral): > 9000 mg/kg rat
LC50 (Inhalation): 0,015 mg/l
Tossicità acuta:
a) Orale: Non tossico - LD50 ORAL RAT >9.000 mg/kg
b) Inalazione: Nessun dato disponibile.
c) Dermica: Nessun dato disponibile.
Corrosività/Irritazione::
a) Tratto respiratorio: Nessuna
b) Pelle: Vedere la sezione sulla sensibilizzazione.
c) Occhi: È possibile un'irritazione meccanica.
Sensibilizzazione:
a) Tratto respiratorio: L'asma indotta dal metallo nichel è molto rara. Sono disponibili 3 casi
segnalati; i dati non sono sufficienti per concludere che il metallo nichel sia
classificato come sensibilizzante respiratorio.
b) Pelle: Il metallo nichel è un sensibilizzante cutaneo ben noto. Il contatto diretto e
prolungato con il nichel metallico può provocare un'allergia al nichel e attivare
reazioni cutanee allergiche in soggetti già sensibilizzati al nichel, note con il
termine di dermatite allergica da contatto al nichel.
c) Condizioni
preesistenti: Gli individui affetti da nota allergia al nichel devono evitare il contatto con il
nichel ove possibile per ridurre la probabilità di sviluppare reazioni da dermatite
allergica da contatto al nichel (eruzioni cutanee). Il contatto ripetuto può
provocare una dermatite cronica persistente palmare/della mano in un numero
ridotto di individui, nonostante i tentativi di ridurre o evitare l'esposizione al
nichel.
K815S (lega gocce)
Tossicità cronica:
a) Orale: Nessun dato disponibile
b) Inalazione: Studi condotti su animali (ratti) indicano che l'inalazione di dosi ripetute di
nichel danneggia i polmoni. Sono state osservate infiammazione cronica,
fibrosi polmonare e accumulo di particelle di nichel.
c) Dermica: Il contatto diretto e prolungato con il metallo nichel può provocare
sensibilizzazione al nichel con conseguente manifestazione di dermatite
allergica da contatto / eruzione cutanea.
Mutagenicità/
Tossicità riproduttiva: Nessun dato disponibile.
Cancerogenicità:
a) Ingestione: L'istituto nazionale per la sicurezza e la salute occupazionale statunitense
(NIOSH) ha concluso che non sussistono prove che il metallo nichel sia
cancerogeno una volta ingerito.
b) Inalazione: Fino ad oggi, non sussistono prove a dimostrazione che il metallo nichel
provochi il cancro nell'essere umano, in base ai dati epidemiologici degli
addetti ai settori della produzione e del consumo di nichel. Un recente studio
sull'inalazione negli animali (ratti) ha dimostrato che non vi è un accresciuto
rischio di cancro alle vie respiratorie per le polveri di metallo nichel, indicando
che non è prescritta la classificazione di cancerogenicità per il metallo nichel. Il
programma sulla tossicologia nazionale statunitense ha elencato il nichel metallico
come un agente che ragionevolmente ci si aspetta come cancerogeno per l'essere umano.
L'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) (Vol 49) ha
riscontrato che vi sono prove inadeguate che il nichel metallico sia
cancerogeno per l'essere umano, ma dal momento che vi sono prove a
sufficienza per la cancerogenicità sugli animali, IARC ha concluso che il nichel
metallico è una sostanza possibilmente cancerogena per l'essere umano
(Gruppo 2B). Nel 1997, l'ACGIH ha classificato il nichel elementare come: A5
"Non sospetto come cancerogeno per l'uomo". Studi epidemiologici su
lavoratori esposti alla polvere di nichel e alle polveri e ai fumi generati nella
produzione di leghe di nichel e di acciaio inossidabile non hanno indicato la
presenza di un rischio significativo di cancro alle vie respiratorie.
RAME:
Non sono noti episodi di danno alla salute dovuti all’esposizione al prodotto. In ogni
Caso si raccomanda di operare nel rispetto delle regole di buona igene industriale.
11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici
POTENZIALI EFFETTI SULLA SALUTE:
Inalazione
L’inalazione di polvere di rame può causare irritazioni delle vie respiratorie e congestione delle mucose
nasali. E’ possibile che si verifichi una perforazione del setto nasale. Inalazione di fumi può causare
Febbre (sintomi simili a forte influenza).
Contatto con la pelle:
Provoca irritazione alla pelle. I sintomi sono rossori, prurito e dolore. Può provocare un
Verdognolamento della pelle.
K815S (lega gocce)
Contatto con gli occhi:
Piccole particelle di rame negli occhi possono provocare irritazione, rossore e danni.
Ingestione
L’ingestione di rame può provocare nausea, vomito, dolori addominali , sapore metallico, diarrea.
L’ingestione di grandi quantità di rame può provocare l’ulcera allo stomaco e dell’intestino, itterizia e danni ai reni ed al fegato.
Effetti cronici
La prolungata esposizione al rame può scolorire la pelle e i capelli e irritare la pelle, può causare
Leggere dermatiti, naso che cola e irritazioni alle mucose e membrane. La ripetuta ingestione può dan
neggiare il fegato e i reni. La ripetuta inalzione può causare malattie respiratorie croniche.
LD50/LC50: Orale (TDL o RATS):152 mg/kg. Orale (TDL o HUMAN): 0,12 mg/kg
AGGRAVAMENTO DI CONDIZIONI PRE-ESISTENTI: Persone con pre-esistenti malattie della
pelle, danneggiamenti al fegato ed ai reni, disfunzioni polmonari o pre-esistenti malattie di Wuilson’s
Possono essere maggiormente suscettibili agli effetti di questa sostanza.
ALTRE INFORMAZIONI: Il rame non è considerato come sostanza pericolosa nei codici EEC e
IMDG. IDHL (pericoloso per la salute dell’uomo); 100 mg/m3 (rame in polvere o nebulizzato). Non
riscontrato rischio di tumore. I potenziali effetti sulla salute riguardano l’esposizione dell’organismo
umano alla polvere e fumi. Si possono avere patologie riguardanti le irritazioni cutanee, le mucose delle
vie respiratorie e può causare la concentrazione di rame a livello digestivo oltre che gravi problemi al
fegato e reni.
ZINCO:
Non sono noti episodi di danno alla salute dovuti all’esposizione al prodotto. In ogni caso si raccomanda
di operare nel rispetto delle regole di buona igene industriale.
11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici.
ZINCO METALLO
LD50(Oral)
630 mg/kg rat
12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente. Avvisare le
autorità competenti se il prodotto ha raggiunto corsi d'acqua o fognature o se ha contaminato il suolo o la
vegetazione
Per quanto riguarda il Rame può formare sedimenti in ambiente acquoso.
12.1. Tossicità.
Informazioni non disponibili.
12.2. Persistenza e degradabilità.
Informazioni non disponibili.
12.3. Potenziale di bioaccumulo.
Informazioni non disponibili.
K815S (lega gocce)
12.4. Mobilità nel suolo.
Informazioni non disponibili.
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB.
Informazioni non disponibili.
12.6. Altri effetti avversi.
Informazioni non disponibili.
13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti.
Riutilizzare, se possibile. I residui del prodotto sono da considerare rifiuti speciali pericolosi. La pericolosità
dei rifiuti che contengono in parte questo prodotto deve essere valutata in base alle disposizioni legislative
vigenti.
Lo smaltimento deve essere affidato ad una società autorizzata alla gestione dei rifiuti, nel rispetto della
normativa nazionale ed
eventualmente locale.
IMBALLAGGI CONTAMINATI
Gli imballaggi contaminati devono essere inviati a recupero o smaltimento nel rispetto delle norme nazionali
sulla gestione dei rifiuti.
14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
Il prodotto non è da considerarsi pericoloso ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di trasporto
di merci pericolose su strada
(A.D.R.), su ferrovia (RID), via mare (IMDG Code) e via aerea (IATA).
15. INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela.
Categoria Seveso. 2
Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute secondo l'Allegato XVII Regolamento (CE)
1907/2006.
Sostanze contenute.
Punto. 27 Nichel
Sostanze in Candidate List (Art. 59 REACH).
Nessuna.
Sostanze soggette ad autorizzazione (Allegato XIV REACH).
Nessuna.
Controlli Sanitari.
K815S (lega gocce)
I lavoratori esposti a questo agente chimico pericoloso (nickel) per la salute devono essere sottoposti alla
sorveglianza sanitaria effettuata
secondo le disposizioni dell'art. 41 del D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 salvo che il rischio per la sicurezza e la
salute del lavoratore sia stato
valutato irrilevante, secondo quanto previsto dall'art. 224 comma 2.
USI NON CONSENTITI
- Uso del nichel per articoli destinati al contatto diretto e prolungato con la pelle laddove il rilascio di
nichel superi il limite stabilito nelle direttive 94/27/EC e 2004/6/EC e nel regolamento REACH
1907/2009 (allegato XVII).
- Uso del nichel in materiali di contatto contenenti nichel per i quali la migrazione nei cibi eccede il
valore di 0,1 mg/kg di nichel, in conformità con le linee guida del Consiglio d'Europa sui metalli e le
leghe utilizzati come materiali di contatto per cibi (2002)
- Uso del nichel per caldaie a immersione in cui avviene un rilascio superiore a 0,05 mg/l di nichel
nell'acqua in conformità con le linee guida del Consiglio d'Europa sui metalli e le leghe utilizzati
come materiali di contatto per cibi (2002)
- Uso del nichel in kit di elettrodeposizione "fai da te" disponibili in commercio .
15.2. Valutazione della sicurezza chimica.
Non è stata elaborata una valutazione di sicurezza chimica per la miscela e le sostanze in essa contenute
16. ALTRE INFORMAZIONI
Il XXX adeguamento della direttiva 67/548/CEE 2008/58/CE ha classificato questa sostanza come:
R40
R43
R48/23.
Testo delle indicazioni di pericolo (H) citate alle sezioni 2-3 della scheda:
Carc. 2 Cancerogenicità, categoria 2
STOT RE 1 Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta, categoria 1
Skin Sens. 1 Sensibilizzazione cutanea, categoria 1
H351 Sospettato di provocare il cancro
H372 Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta
H317 Può provocare una reazione allergica cutanea.
Testo delle frasi di rischio (R) citate alle sezioni 2-3 della scheda:
R40 POSSIBILITÀ DI EFFETTI CANCEROGENI - PROVE INSUFFICIENTI
Il XXX adeguamento della direttiva 67/548/CEE 2008/58/CE ha classificato questa sostanza come:
R40
R43
R48/23.
Testo delle indicazioni di pericolo (H) citate alle sezioni 2-3 della scheda:
Carc. 2 Cancerogenicità, categoria 2
STOT RE 1 Tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta, categoria 1
Skin Sens. 1 Sensibilizzazione cutanea, categoria 1
H351 Sospettato di provocare il cancro
H372 Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta
K815S (lega gocce)
H317 Può provocare una reazione allergica cutanea.
Testo delle frasi di rischio (R) citate alle sezioni 2-3 della scheda
R40 POSSIBILITÀ DI EFFETTI CANCEROGENI - PROVE INSUFFICIENTI
R43 PUÒ PROVOCARE SENSIBILIZZAZIONE PER CONTATTO CON LA PELLE.
R48/23 TOSSICO: PERICOLO DI GRAVI DANNI ALLA SALUTE IN CASO DI ESPOSIZIONE
PROLUNGATA PER
INALAZIONE.
BIBLIOGRAFIA GENERALE:
1. Direttiva 1999/45/CE e successive modifiche
2. Direttiva 67/548/CEE e successive modifiche ed adeguamenti
3. Regolamento (CE) 1907/2006 del Parlamento Europeo (REACH)
4. Regolamento (CE) 1272/2008 del Parlamento Europeo (CLP)
5. Regolamento (CE) 790/2009 del Parlamento Europeo (I Atp. CLP)
6. Regolamento (CE) 453/2010 del Parlamento Europeo
7. The Merck Index. Ed. 10
8. Handling Chemical Safety
9. Niosh - Registry of Toxic Effects of Chemical Substances
10. INRS - Fiche Toxicologique
11. Patty - Industrial Hygiene and Toxicology
12. N.I. Sax - Dangerous properties of Industrial Materials-7 Ed., 1989
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MELT ITALIANA SAS- VIA MARTIRI DELLA RESISTENZA 3/5- 20090 FIZZONASCO DI PIEVE
EMANUELE (MI) – TEL 02/90781900- FAX 02/90722892- E.MAIL: [email protected] , www,melt.it