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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 28 FEBBRAIO 2016
Le storie
Bergamo senza confini
Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza
confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con Brembo S.p.A. Per chi lo desidera è possibile ricevere gratuitamente per sei mesi l’edizione digitale
del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected].
L’iniziativa
Plaza de Espana
«Qui curo il look
dei giocatori
del Barcellona»
Giorgio Gandossi. Da Colzate alla Catalogna a 28 anni
Nel suo negozio «Camille de Le Mans» confeziona
abiti su misura anche per calciatori e atleti nazionali
ESTELLA BELTRAMELLI
«Devi essere ambizioso
e umile allo stesso tempo. Se
scegli di vivere in una grande
città e all’inizio sei disposto ad
adattarti, le opportunità ci so­
no». Giorgio Gandossi, 28 anni
originario di Colzate, in Valle
Seriana, sa bene di cosa parla e
da barista nel quartiere della La­
tina a Madrid oggi è il titolare di
«Camille de Le Mans» nella ca­
pitale catalana. Vende e confe­
ziona abiti da uomo su misura.
A sceglierlo sono anche i calcia­
tori titolari del Barcellona;
un’avventura iniziata da poco
che sta già portando ottimi risul­
tati.
«Ho lasciato Bergamo cinque
anni fa, lavoravo di giorno per
una ditta di arredamento e la
sera andavo a scuola. Dopo il
diploma di geometra avevo vo­
glia di cambiare aria e un’estate
sono partito per la stagione a
Torremolinos a Malaga e da lì a
Madrid, dove in una settimana
ho trovato casa e lavoro come
barista in un bar nel quartiere
della Latina. In cinque mesi mi
hanno promosso responsabile
e per specializzarmi ho frequen­
tato corsi di barman e prepara­
zione di cocktail. A un certo pun­
to però mi sono licenziato per
aprire un bar mio, ma all’ultimo
momento l’accordo è saltato, co­
sì sono tornato a lavorare in vari
locali e in uno di questo ho in­
contrato il mio attuale socio, che
aveva appena aperto una sarto­
ria a Madrid e che mi ha chiesto
di lavorare con lui. Ho imparato
tutto: le visite a domicilio, la ge­
stione del cliente e ovviamente
il processo del lavoro di sartoria.
Sono diventato anche qui il re­
sponsabile del negozio e delle
vendite a domicilio e poi ho fatto
il salto e oggi sono il titolare di
“Camille de Le Mans” a Barcel­
lona. Il negozio è in una posizio­
ne centralissima, tra Plaza de
Espana e Plaza de Catalunya e
ho quattro dipendenti».
Giorgio è, senza dubbio, uno
che sa mettere a frutto tutte le
sue competenze ed è sempre lui,
in qualità di geometra, a proget­
n n Si fidano del mio gusto,
gli ordini per telefono
e la consegna in taxi
direttamente a casa loro»
GIORGIO GANDOSSI
TITOLARE DI UNA SARTORIA, 28 ANNI
tare il negozio, a seguire i lavori
e l’allestimento.
A distanza di un anno e mezzo
il giro di clienti è già quello buo­
no: i calciatori della «FC Barce­
lona», i giocatori della nazionale
di pallanuoto e della nazionale
di basket olandese. «Alcuni di
loro sono persone semplici, ra­
gazzi come me, anche se con
un’altra disponibilità economi­
ca – sorride –, altri invece sono
molto esigenti e non è semplice
seguirli. Hanno il mio numero
privato e normalmente mi rag­
giungono quando il negozio è
chiuso oppure di sera, in orari in
cui riesco a garantirgli la riserva­
tezza che chiedono. Forse il fatto
di non essere un patito di calcio
mi ha favorito, perché vivono il
rapporto con me in modo più
semplice e spontaneo. Ovvia­
mente girano il mondo e riesco
a vederli solo quando sono in
città, ma mi chiamano anche per
occasioni importanti di famiglia,
come i matrimoni. A volte, inve­
ce, non riescono a passare in
negozio, allora mandano altre
persone a ritirare gli abiti o glieli
faccio recapitare io con il taxi».
«Al di là del fattore economi­
co – spiega –, la soddisfazione
principale del mio lavoro è ac­
quisire la piena fiducia dei clien­
ti che arrivano a mettere com­
pletamente nelle mie mani la
loro immagine. Hanno capito
che grazie al mio lavoro il loro
aspetto è nettamente migliorato
e adesso lasciano che sia io a
scegliere ogni cosa, dal modello,
ai tessuti, ai bottoni. Mi dicono
solo di quanti capi hanno biso­
gno, io conosco le misure esatte
e loro non mi chiedono nulla,
nemmeno di provarli. Barcello­
na poi è una città cosmopolita e
ho molti clienti stranieri, mi pia­
ce incontrare persone nuove».
Bergamo senza confini è un progetto de
«Prima di buttarmi in questa
nuova avventura – racconta – mi
sono preso due mesi sabbatici
per visitare il Sud­est asiatico:
Birmania, Laos, Cambogia e
Thailandia. La passione per il
viaggio è molto forte e appena ho
tempo, scappo. Ho ancora molti
legami con Bergamo e ci torno
una volta al mese, per stare un
po’ in famiglia e soprattutto per
vedere la mia piccola nipotina».
Gli chiediamo se ha mai pen­
sato di trasferire la tua attività
in Italia. «A dire il vero quando
ero ancora in Italia avevo pensa­
to di avviare un’attività da arti­
giano, ma sentendo le esperien­
ze di amici e conoscenti ho desi­
stito. La maggior parte chiudeva
nel giro di un anno o poco più,
nonostante tutto l’impegno. È
vero che, non avendoci mai pro­
vato, di fatto non ho paragoni,
ma credo che trasferire la mia
attività in Italia non sia fattibile.
Solo d’affitto lo stesso tipo di
negozio a Milano mi costerebbe
sei o sette volte di più, senza
contare il regime fiscale, le li­
cenze, i permessi e tutto il siste­
ma burocratico».
«Non che in Spagna sia tutto
facile – conclude –, perché devi
darti da fare e anche tanto, però
il mercato è più accessibile e
senti di avere le possibilità di
riuscire; poi la burocrazia è me­
no pesante e il costo della vita è
più basso. E poi sono fortunato
anche perché Bergamo è facil­
mente raggiungibile da qui e
posso tornare a casa spesso».
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1.Giorgio Gandossi, 28 anni, è il titolare del negozio di abbigliamento «Camille de Le Mans» a Barcello­
na: confeziona abiti anche per i giocatori del Barcellona Fc, della nazionale di pallanuoto e di basket
olandese; 2. Nella foto con la sua amata nipotina Greta; 3. Con la famiglia a Barcellona: Giorgio è origi­
nario di Colzate, in Valle Seriana; 4. Geometra, ha fatto il barman e poi il manager, ora ha aperto una
attività in proprio ma la sua grande passione sono i viaggi (qui è in Perù)
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