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L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 21 DICEMBRE 2014
Le storie
Bergamo senza confini
L’iniziativa
Essere più vicini ai bergamaschi che vivono all’estero e raccogliere le loro esperienze in giro per il mondo: è per questo che è nato il progetto «Bergamo senza
confini» promosso da «L’Eco di Bergamo» in collaborazione con la Fondazione della Comunità Bergamasca. Per chi lo desidera è possibile ricevere
gratuitamente per un anno l’edizione digitale del giornale e raccontare la propria storia. Per aderire scrivete a: [email protected].
«ANatalenelmioristoranteinCalifornia
servoicasoncellidellochef NelladiRota»
DI ELENA CATALFAMO
Matteo Cattaneo, 38 anni, da otto vive a San Diego negli Stati Uniti
Partito per un master in Giurisprudenza, ha scoperto la passione
per la cucina facendo il cameriere per mantenersi agli studi
Da due anni ha inaugurato come co­owner la «Buona Forchetta»,
una pizzeria e vineria tra le più quotate del sito Tripadvisor
orna a Bergamo ogni
anno – a settembre – e
non manca mai di fare
una tappa di una setti­
mana a Rota d’Imagna.
Lì ha trascorso le sue estati di
ragazzino e lì ha imparato la ri­
cetta dei casoncelli che delizia
il palato dei californiani. Matteo
Cattaneo, 38 anni, di Bergamo,
era partito per New York con
una laurea in Giurisprudenza e
l’idea di fare un master negli
Stati Uniti. Per mantenersi agli
studi ha iniziato a fare il came­
riere. «Qui chi fa il cameriere in
un buon ristorante può guada­
gnare anche molto bene – rac­
conta –: con le mance anche
6.000 dollari al mese. Ho inizia­
to a frequentare il mondo della
ristorazione così, un po’ per ca­
so, per mantenermi agli studi, e
in realtà poi me ne sono appas­
sionato e ho iniziato a maturare
il desiderio di aprire un risto­
rante tutto mio, anche perché di
posti dove si fa cucina italiana
bene qui ce n’è pochi».
Oggi vive a San Diego ed è conti­
tolare con la moglie Alexa della
«Buona forchetta», una pizzeria
ristorante con ottimi voti in Tri­
padvisor. Sarà che al forno ci
sono due esperti della pizza co­
me Carmine Nasti (figlio del ti­
tolare della pizzeria Capri da
Nasti di Bergamo) e Marcello
Avitabile (5 volte campione del
mondo come miglior pizzaiolo).
Ma Matteo è finito anche sulla
tv americana per la sua ricetta
degli scarpinocc e dei casoncelli
imparata all’Hotel resort and
spa Miramonti di Rota d’Ima­
gna. «Ogni settembre torno a
Rota per una settimana – spiega
–: mia moglie e le mie due bimbe,
Sofia, di 5 anni e Isabella, di 2
anni, vanno a giocare al parco o
fanno delle belle camminate, co­
me facevo io da piccolo, e io mi
rintano in cucina con lo chef
Nella per imparare nuove ricet­
te».
T
Volevi fare l’avvocato e poi…?
«Sono arrivato negli Stati Uniti
nel 2006 con l’intenzione di se­
guire un master e poi fare l’esa­
me di abilitazione alla professio­
ne di avvocato nello Stato della
California. Intanto lavoravo la
sera in un ristorante per mante­
nermi agli studi. L’esame non è
andato a buon fine ma è nata la
passione per la ristorazione».
La scheda
Per le festività propone però le ricette della tradizione bergamasca
«Ho portato in tv in America il segreto degli scarpinocc della Valle Imagna
che mi hanno insegnato all’Hotel resort and spa Miramonti»
A Natale avrà il supporto di un altro bergamasco: Michele Quarenghi,
cuoco del motociclista Valentino Rossi e ora del team Suzuky
«Il mio augurio? Non fatevi abbattere dalla crisi, Bergamo è più forte»
niamo ci sono le ricette di Nella
Cicolari del Miramonti di Rota
d’Imagna. Gli americani ne van­
no pazzi».
E nel menu di Natale e Capodanno
conservi qualche tradizione berga­
masca?
Nato a:
Bergamo
«Stiamo lavorando al menu per
la vigilia (staremo chiusi a Nata­
le per festeggiare con le fami­
glie) e a quello per il veglione in
collaborazione con Michele
Quarenghi, altro cuoco berga­
masco impegnato nel moto­
mondiale prima come chef di
Valentino Rossi e ora al seguito
del team Suzuky».
Vive a:
San Diego (California)
E sull’onda del successo del primo
ristorante stai preparando il bis…
Mi manca:
«La famiglia, gli amici, Città
Alta, le nostre valli:
dobbiamo ammettere che
non ci manca niente.
Purtroppo ora è meglio
tornarci da turista e quando
ci penso mi scende una
lacrima per quanta gente si
trovi in difficoltà»
«Stiamo lavorando su due pro­
getti. Il primo è ormai stato rea­
lizzato: abbiamo infatti appena
finito di ristrutturare un camion
della Chevrolet del 1946 e abbia­
mo montato sul cassone un for­
no a legna per lanciare un nuovo
progetto di catering ed eventi e
il secondo è un nuovo ristorante
a Encinitas un paesino sulla co­
sta a Nord di San Diego».
Matteo Cattaneo
CO­OWNER DEL
RISTORANTE «BUONA
FORCHETTA» A SAN DIEGO
A gennaio 2013 hai inaugurato la
«Buona forchetta» a San Diego in
California ed è stato un successo:
che cosa proponi nel tuo ristorante?
«Il nostro forte sono le pizze, ma
puntiamo tanto anche sulla no­
stra cucina tradizionale, polen­
ta, scarpinocc, casoncelli, coni­
glio arrosto, pizzoccheri, paste
fresche, carni e pesce preparato
in casa. Un menu semplice che
riscuote enorme successo».
Tu di cosa ti occupi?
«Io sono un po’ un tuttofare,
dipende da quello che c’è da fare:
un giorno sono pizzaiolo, un
giorno cuoco ma principalmen­
te mi occupo della sala e di ri­
spondere alle mille domande dei
clienti riguardo alle nostre ricet­
te, tradizioni, consigli per il loro
prossimo viaggio in Italia e rac­
contare loro quanto sia bello il
nostro Paese».
Ci sono anche piatti orobici?
«Si, cerchiamo il più possibile di
far conoscere la nostra cucina.
Mio nonno è stato sindaco a
Strozza e fin da piccolo ho tra­
scorso in Valle Imagna le mie
vacanze. Dietro i piatti che cuci­
Bergamo senza confini è un progetto de
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È facile gestire un’impresa negli Sta­
ti Uniti? Quali sono gli ingredienti
del successo?
«Un’impresa non è mai facile da
gestire, ci sono imprevisti ogni
giorno, lunghe ore di lavoro e
tanti sacrifici ma il duro lavoro,
l’impegno, la voglia di imparare,
mettersi in discussione e miglio­
rarsi sempre penso siano la giu­
sta ricetta per il successo».
Hai avuto qualche ospite vip? C’è
qualche curiosità che riguarda il tuo
ristorante?
«Fin dal primo giorno abbiamo
davvero riscosso un gran succes­
so, televisioni, giornali e riviste
non solo a livello locale ma an­
che nazionale ci hanno aiutato
farci conoscere. Solo ultima­
mente siamo stati scelti dalla
“Delta airlines” come una meta
da non mancare in una visita a
San Diego e il nostro forno, “So­
fia”, è stato eletto uno dei 15 più
belli degli Stati Uniti dalla rivi­
sta “Food and wine”. Uno dei
nostri ultimi ospiti famosi è sta­
to l’alpinista Simone Moro».
In che cosa ti ha aiutato l’essere ber­
gamasco ?
«Sono convinto che noi berga­
in collaborazione con
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Matteo Cattaneo, 38 anni, da Bergamo a San Diego in California
1.Matteo Cattaneo, 38 anni, di Bergamo da gennaio 2013 è il co­owner con la moglie del ristorante
«Buona Forchetta» a San Diego in California: il taglio del nastro; 2. Marcello Avitabile e Carmine Nasti, i
pizzaioli davanti al forno «Sofia» (dal nome della prima figlia di Matteo); 3. Matteo e la moglie Alexa
maschi abbiamo una marcia in
più, non ci facciamo spaventare
dal lavoro e non abbiamo paura
di metterci in gioco e di reinven­
tarci».
«Io l’ho fatto, di certo ho dovuto
sacrificare molto e non è stato
sempre facile, ma adesso posso
dire di aver creato qualcosa di
mio di cui sono fiero e di portare
un pezzo della nostra Bergamo
qui in California».
Come ti sembra Bergamo quando
rientri?
«Bergamo è sempre bellissima,
cerco ogni volta di far conoscere
alle mie bambine una parte nuo­
va della nostra città e delle bel­
lezze che ci circondano, pur­
troppo vedo sempre più negozi
chiusi e gente in difficoltà. Ma
sono sicuro che i bergamaschi
non si lasceranno abbattere e
troveranno un modo per supe­
rare anche questa. Questo è il
mio augurio a tutti per un Sere­
no Natale e un felice Anno nuo­
vo! E se mai passate da San Diego
venite a trovarmi». n
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