Alberto Moravia GLI INDIFFERENTI : La romana

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Alberto Moravia GLI INDIFFERENTI : La romana
Alberto Moravia
Alberto Moravia, pseudonimo
di Alberto Pincherle (Roma, 28 novembre 1907 – Roma, 26 settembre 1990), è stato
uno scrittore, giornalista, saggista,reporter di viaggio e drammaturgo italiano.
GLI INDIFFERENTI :
Alberto Moravia iniziò a scrivere gli indifferenti nel 1925 per completarlo in
seguito nel 1928. Con questo romanzo lo scrittore riuscì a passare da una
scrittura ‘’forzata’’ ad una scrittura spontanea .
L’autore era alla ricerca di una ‘’perfetta oggettività’’ dove i commenti ,il dialogo
e le analisi fossero aboliti totalmente .Il romanzo ha una struttura particolare
poiché si svolge in due giorni consecutivi.
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Moravia riuscì a descrivere tutto ciò che circondava i personaggi ,andando
aldilà delle semplici passioni. L’idea chiave del romanzo è l’indifferenza : la
realtà viene rispecchiata da un sentimento di noia ed insofferenza.
All’opera ‘’gli indifferenti’’ viene attribuita una forte critica politica e
sociale della classe borghese. Ma l’autore smentì ogni diceria ,affermando
che, essendo lui stesso un borghese, il romanzo era solo un mezzo per
rendersi consapevole della sua condizione.
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Negli”indifferenti’’ tutto il dramma si svolge attorno a quattro personaggi
quasi sempre in scena .Michele ,il protagonista ,viene descritto come un
personaggio impotente che partecipa all’insensibilità generale dell’opera. Poi
c’è Mariagrazia , l’amante sciocca; ritratto piatto e idiota. Ed infine Leo e
Carla ,legati dal sacro vincolo del matrimonio.
La romana
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“Per una donna i corteggiatori sono come le collane e
i braccialetti: ornamenti di cui, se può, preferisce non disfarsi.”
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Romanzo ambientato a Roma ai tempo della guerra d’Etiopia.
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La protagonista è una straordinaria figura femminile profondamente viva e
moderna.
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Donna piena di contraddizioni ed errori, capace di vitalità e di slancio nel
superare le sue imperfezioni per giungere all’equilibrio.
‘’A sedici anni ero una vera bellezza. Avevo il viso di un ovale perfetto, stretto
alle tempie e un po’ largo in basso, gli occhi lunghi, grandi e dolci, il naso dritto
in una sola linea con la fronte, la bocca grande, con le labbra belle, rosse e
carnose e, se ridevo, mostravo denti regolari e molto bianchi. La mamma diceva
che sembravo una madonna.’’
La Romana- Moravia (1947)
Racconti Romani
Si tratta di settanta racconti riguardanti la vita a Roma e che ritraggono diversi
strati sociali della città - i protagonisti, infatti, provengono sia dal
proletariato sia dalla piccola borghesia.
I personaggi narrano in prima persona le vicende “nel loro affanno continuo e
‘amorale’ per la sopravvivenza, nella trama fitta della loro quotidianità” .
Si nota, dunque, anche nei Racconti romani “la
presenza costante di una certa patina dialettale” in
base alla realtà sociale dei protagonisti, nel tentativo di presentare al meglio
gli abitanti della Capitale.
Tra i racconti più conosciuti troviamo ‘’la ciociara. ‘’(1957) da cui Vittorio De Sica
ha tratto lo splendido omonimo film.