GIORNALINO edizione n 3
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GIORNALINO edizione n 3
I.C. COMPRENSIVO “ALFIERI” SAN DAMIANO D’ASTI 1 UNA VISITA SPECIALE PER UN PROGETTO SPECIALE In occasione del progetto AMA...TI noi alunni della scuola media di San Damiano abbiamo avuto un incontro con la dott.ssa Garofano Patrizia. Questo incontro è stato molto istruttivo e ci ha insegnato molte cose importanti sull'adolescenza, che è stato l'argomento principale. Abbiamo provato a immaginare, insieme, a un domani quando avremo 16/17 anni, abbiamo immaginato a come cambierà la nostra" mente": gli interessi, il nostro comportamento, gli impegni che occuperanno la nostra vita.... Durante il dibattito abbiamo fatto approfondimenti, esposto opinioni e la dottoressa ci ha dato dei consigli su come affrontare meglio l'adolescenza, come evitare di cadere nella dipendenza dall'alcool e dalla droga e non lasciarsi coinvolgere da un eccessivo entusiasmo che talvolta può portare a situazioni pericolose. E' stato un incontro importante e serio ma anche bello e divertente SIMONE ROSSINO 2 7 MARZO LA FESTA DELL'INSEGNANTE In Albania il 7 Marzo si festeggia la festa dell'insegnante dedicata a Petro Nini Laurasi, martire della cultura di questa nazione che ha lottato per l'istituzione di una scuola albanese in Albania. Proprio il 7 Marzo 1887 c'è stata l'apertura della prima scuola ufficiale in lingua albanese a korçe, nella parte centro meridionale del paese. Qui la figura dell'insegnante riveste ancora un ruolo fondamentale: diventa un vero e proprio motore sociale in quelle piccole comunità, quali quelle dei paesi di campagna o di montagna, in cui si deve lottare per apportare cambiamento e cultura innovativa. Non di rado, alcuni insegnanti lottano con le famiglie per convincere i genitori a lasciar andare i figli a scuola, in particolar modo le figlie femmine, in maniera che questi abbiano più possibilità di arrivare, con gli anni, ad un livello di istruzione tale da poter tentare anche la strada dell'emigrazione all'estero, carta vincente per aiutare economicamente le stesse famiglie d'origine. Ovviamente, tanto più è piccola la comunità nella quale la scuola è inserita, maggiormente evidente sarà l'importanza del ruolo educativo dell'insegnante. Diciamo che essere insegnanti in Albania è ancora motivo di prestigio all'interno della società ancora di più se si è donna. E da qui l'associazone con la Festa dell'8 Marzo, poichè il giorno 8, in Albania è anche la Festa della Mamma, il 7 marzo oltre a essere una festa pubblica, rappresenta un collegamento ideale e affettivo tra il ruolo di insegnante e il ruolo di madre. Amine Signorello 3 ENRICO IVIGLIA Presso la nostra scuola è arrivato un tenore a promuovere il campeggio estivo di Roccaverano in provincia di Asti. La provincia ha avuto importanti rappresentanti dell'opera lirica; questa è nata in Italia e si è poi diffusa nel resto del mondo con grande successo. Un grande tenore è stato Gioacchino Rossini. Il tenore è la parte di voce più alta dell'uomo, non utilizzano mai un microfono, ma la voce impostata retta dal diaframma. Per capire meglio facciamo un esempio: i pilastri di una casa sono retti dal plinto un sostegno che però non si vede, la stessa cosa è il diaframma che non si vede ma regge la voce impostata. Questo tipo di voce è in grado di superare un' intera orchestra. Ci sono due modi per esibirsi: l'aria che serve per far sentire le proprie capacità vocali, è un canto. Il recitativo è un canto in cui si racconta una vicenda dialogando. L'orchestra, il tenore e gli altri personaggi si preparano e poi è il regista che ha il compito di posizionarli nella maniera migliore sul palco. Prima dello spettacolo vero e proprio ci sono le ante generali, cioè un'esibizione in cui non c'è il pubblico ma si provano le scene; nelle prove generali invece il pubblico c'è, e aiuta a verificare l'acustica. Il pubblico spesso è formato da conoscenti che non assisteranno allo spettacolo. Il teatro, a forma di ferro di cavallo, è formato dalla platea dove sta il pubblico che paga di più, e poi dal loggione, la parte più in alto, si paga di meno ma è il posto migliore per assistere all'opera, lì spesso si siedono i critici. Il trucco è fondamentale, ed è utile anche per farsi riconoscere da lontano. La parrucca e spesso anche i vestiti 4 sono di carta, per qualsiasi ritocco c'è la sartoria. Gli abiti devono essere sempre perfetti, non devono stropicciarsi, e per questo motivo, ad esempio nelle camicie vengono applicate delle linguette che le tengono ferme, e poi esse sono attaccate ai pantaloni. Per qualsiasi imprevisto c'è qualcuno che interviene. Nel teatro ci sono il macchinista cioè colui che prepara gli oggetti e un attrezzista, che si preoccupa di consegnare, o di togliere, gli oggetti al personaggio. Per info sul campeggio consultare il sito. Kuci Fatime Laasiri Jawad 5 LA PALLAVOLO La pallavolo è uno sport in cui bisogna avere un'ottima empatia con la squadra per raggiungere i più importanti obiettivi. Le regole principali consistono in questi punti: usare esclusivamente le mani e non altre parti del corpo; bisogna oltrepassare la rete con il pallone, senza eseguire un' invasione del campo, cioè una squadra non può oltrepassare la rete e camminare nel campo della squadra avversaria. Le regole sono molto importanti e vanno rispettate, perchè la sportività fa crescere come individui responsabili. La professoressa Baracco di educazione fisica è stata molto disponibile e paziente perchè ha messo a nostra disposizione il suo tempo per spiegare le regole a chi non le conosceva. Alessio Monticone Davide Bosticco Flavio Kacbufi Federico Di Maria Luca Ragaglia 6 LA PASQUA RUMENA La Pasqua ortodossa in Romania viene celebrata quest'anno il 5 Maggio. Ma perchè questa differenza tra Pasqua ortodossa e quella cattolica? Qualche anno coincide, mentre a volte la differenza è davvero notevole. La risposta è legata ai calendari così diversi che sono riconosciuti dagli stati e dalle chiese. La Pasqua cattolica viene calcolata secondo il calendario gregoriano mentre quella ortodossa tiene conto del calendario Giuliano(dal periodo di Giulio Cesare) . Inoltre, il calcolo delle date per la Pasqua tengono in considerazione le fasi della luna : luna piena dopo l'equinozio primaverile. Dai piccoli ai grandi, tutti sono partecipi al grande evento religioso della resurrezione di Gesù. La messa di sabato notte, un momento di profonda spiritualità, richiama tutti a condividere la gioia e il miracolo della resurrezione tenendo vivi i rituali antichi e i costumi specifici della celebrazione. Durante la lunga e difficile quaresima molti fedeli decidono di non toccare carne, uova, latticini o alcool per 40 giorni come sacrificio e tutto questo periodo è dedicato alla preghiera, alla pulizia del corpo dell' anima. La messa della resurrezione inizia sabato a mezzanotte, quando nelle chiese si spengono le luci e il prete sull'altare con la candela accesa invita 3 volte i fedeli a prendere la luce (Veniti de Luati Lumina). Si dice che coloro che riescono a tenere accesa la candela fino a casa avranno un anno benedetto. 7 PRIMO MAGGIO Sono i lavoratori i protagonisti della giornata festiva del 1 Maggio, non solo in Italia. La tradizione viene dall'Ottocento, ma non in tutti i paesi si festeggia nello stesso giorno. Si ricordano nella giornata del primo maggio le lotte operaie per i diritti dei lavoratori, primo fra tutti quello all'orario limitato e prestabilito: 8 ore al giorno. Una manifestazione a New York il 5 settembre del 1882 sarebbe la prima giornata dei lavoratori. La organizzarono i Knights of Labor che due anni dopo stabilirono che la manifestazione avvenisse ogni anno. Nei primi giorni di maggio del 1886 ci furono incidenti durante la rivolta di Haymarket. La polizia sparò sui lavoratori in sciopero, per protesta gli anarchici organizzarono una manifestazione con scontri e spari con la polizia . La seconda internazionale socialista accolse la data del 1 maggio come festa dei lavoratori nel 1889 a Parigi. In Italia arrivò due anni dopo . Durante gli anni del fascismo la festa venne soppressa . Bisognerà attendere il 1970 per vedere di nuovo i lavoratori di ogni tendenza politica celebrare uniti la loro festa. ALEXANDRA IFTENE MARIUS MARITA MARTINA COTAN 8 LA VIOLENZA SULLE DONNE L'idea di approfondire questo argomento, di cui spesso sentiamo parlare alla televisione o leggiamo sui giornali, è venuta al nostro professore di storia. Con entusiasmo ci siamo divisi in 4 gruppi e ciascuno ha trattato un argomento diverso : LA VIOLENZA FISICA LA VIOLENZA PSICOLOGICA LA VIOLENZA VERBALE LA VIOLENZA IN GENERALE Sotto la guida del nostro professore abbiamo realizzato dei cartelloni riepilogativi delle notizie che avevamo trovato. Dalle nostre ricerche fatte è emerso che solo nel 2013 in Italia si sono verificati 179 femminicidi, cioè 14% in più rispetto al 2012. Nella metà dei casi la donna muore strangolata o a causa delle percosse. Sette femminicidi su dieci avvengono nell' ambiente familiare; 1 su 3 viene uccisa dopo aver scelto di lasciare il proprio partner però in tutti i casi c'è l'abuso maschile. Nel 2006 l'ISTAT ha fatto un'indagine la quale afferma che: le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subìto violenza almeno una volta nella vita sono più di 6'000'000 e più di 1'000'000 di donne ha subìto uno stupro. Il fatto più sconcertante è che queste donne non hanno la forza di denunciare gli abusi che hanno subìto. E' importante che i genitori educhino i propri figli al rispetto e li sensibilizzino su questo argomento per evitare che in futuro questi siano ancora causa di violenza sulle donne. Nonostante le numerose manifestazioni contro i maltrattamenti sulle donne si continuano a registrare molti casi di questi orribili avvenimenti. 9 Negli anni 70 sono stati istituiti i primi centri Antiviolenza e le Case delle Donne per ospitare quelle che hanno subìto violenza e che possono così trovare ospitalità nelle "Case Rifugio" gestite dalle associazioni femminili. Elisabetta Franco Francesca Franco Amine Signorello Giuseppe Greco 10 CONCLUSO IL CORSO DI LATINO A conclusione del corso di latino che ha coinvolto circa 20 alunni delle classi terze i ragazzi si sono cimentati in un'elaborazione grafica a gruppo, prendendo spunto da modi di dire tratti dalla lingua latina ed ancora oggi in uso nell italiano. Ecco la loro creativa interpretazione: 11 Esame "KET" Per il quarto anno consecutivo un buon numero di ragazzi delle varie sezioni di terza media dell’Istituto comprensivo di San Damiano d'Asti ha sostenuto con profitto l'esame di certificazione della lingua inglese KET. Nel mese di novembre è stata fatta una prova d'ammissione per riuscire ad individuare gli alunni che sarebbero poi stati in grado di affrontare il KET. Dopodiché, nei mesi di gennaio e febbraio, complessivamente 21 studenti sandamianesi hanno seguito il corso preparatorio in orario pomeridiano con le professoresse Antonella Fiore e Ivana Delli Noci. Nelle dodici lezioni a loro disposizione, le insegnanti hanno presentato ai ragazzi gli esercizi specifici di “reading and writing” e “listening”, hanno spiegato regole grammaticali non ancora studiate in classe e hanno approfondito la conoscenza della lingua inglese per lo “speaking”. L’orale si è svolto nella mattinata del 3 marzo con due insegnanti madrelingua della British School di Asti, mentre le altre due prove hanno avuto luogo nel pomeriggio di sabato 7 marzo 2015. I test sono poi stati mandati all'università di Cambridge per la correzione e per i risultati gli studenti hanno dovuto attendere fin dopo le vacanze pasquali. Nessun alunno ha fallito il test: alcuni hanno confermato il livello A1 della lingua, numerosi ragazzi hanno raggiunto il livello A2 della lingua e ben tre di loro (Ghiberti Annalisa della 3A, Cherio Roshan e Torchio Daniela della 3B) si sono distinti ottenendo il “merit”. “E' stata un'esperienza utile per approfondire il nostro inglese e allo stesso tempo divertente perché abbiamo avuto l’opportunità di fare nuove amicizie e di confrontarci con i nostri compagni – hanno dichiarato i ragazzi – L'ansia da esame si è fatta sentire, ma non ci ha impedito di 12 raggiungere dei buoni risultati. Ci sentiamo quindi di consigliare questa esperienza agli studenti della nostra età”. 13 FESTA DELLA MAMMA La festa della mamma è una ricorrenza civile diffusa in tutto il mondo, celebrata in onore della figura di madre e della maternità. Non esiste un unico giorno dell'anno in grado di accomunare tutti gli stati in cui l'evento è festeggiato. In gran parte dei paesi l'evento è festeggiato nel mese di Marzo. A San Marino, si festeggia sempre il 15 Marzo. In Italia, Svizzera, in Croazia e a Malta si festeggia la seconda domenica di Maggio, in Slovenia invece l'evento è festeggiato il 25 Marzo e in Albania l'8 Marzo. In Italia, la festa della mamma è nata a metà degli anni cinquanta in due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione commerciale infatti il sindaco di Bordighera la istituisce con il presidente dell'Ente Fiera dei Fiori e della Pianta Ornamentale e l'altra a motivi religiosi per celebrare la mamma non solo nella sua veste sociale o biologia ma nel suo forte valore religioso, e cristiano. Inizialmenta la data era fissa e per circa quarant'anni cadde sempre l'otto Maggio; a partire dal 2000 è diventata gradualmente una festa mobile, celebrata la seconda domenica di Maggio come in tanti altri paesi del mondo. In questa occasione, i bambini offrono regali alle loro madri, come disegni o altri lavoretti che hanno realizzato a scuola. La festa viene introdotta nel 1917 in Svizzera, nel 1918 in Finlandia, nel 1919 in Norvegia e in Svezia, nel 1923 in Germania e nel 1924 in Austria. 14 TORNEI La 3°D non si ferma !!!! Gli alunni della classe 3°D riescono a"portare a casa" anche quest'anno la vittoria dei tornei di pallavolo e di pallacanestro. Gia' gli anni passati avevano vinto queste gare disputando partite anche contro squadre di compagni di eta' maggiore. In tutte le competizioni, gli studenti hanno riportato grandi vittorie con una buona difesa e un grande attacco. Durante questi tre anni scolastici essi sono arrivati primi cinque volte, e una volta secondi : sempre fantastici ! LIVA ALESSANDRO TOSO PIERLUCA FRANCO MICHELA LANO ALESSIA SACCO MATTEO 15 CAMPIONATI PROVINCIALI DI ATLETICA LEGGERA svolti ad Asti il 29/4/2015 CATEGORIA RAGAZZE 3° Valle Francesca 600 mt 2'09''37 3°Gallo Valentina getto del peso mt 7,28 CATEGORIA RAGAZZI 1° Monticone Alberto salto in lungo mt 3,92 CATEGORIA CADETTE 2°Kuci Matilda marcia km.2 17'07''31 CATEGORIA CADETTI 3° Nella classifica per squadre VINCITORI TORNEO PALLA AVVELENATA 16 VINCITORI TORNEO PALLAVOLO E PALLACANESTRO 17 LA GRANDE CORSA DI VASILE! Mercoledì 29/04/2015, ai Giochi Sportivi Studenteschi, lo studente Indricut Vasile Alin, frequentante la classe terza sezione B dell'Istituto Comprensivo di San Damiano (scuola media “Alfieri”), ha percorso gli 80 m piani! Unico nella sua categoria, ha chiesto esplicitamente che non gli venissero applicate delle facilitazioni. Perciò, allo sparo del giudice, Vasile è partito dai blocchi con tutta la sua forza divorandosi la pista e le scarpe! 18 Chiamato a salire sul podio più alto, è stato premiato dalla Prof. ssa Saracco Lavinia (Responsabile Ufficio Educazione Fisica di Asti) con coppa e medaglia al collo! GRANDE VASILE! 19 SINAGOGA E GHETTO EBRAICO Gli alunni di terza hanno visitato la Sinagoga Ebraica: i banchi di essa erano originali del 1600 e sono privati perchè chi andava lì ad assistere al rito li comprava. Questa sinagoga non è più utilizzata perchè il numero di ebrei è bassissimo e quindi non è più un luogo di culto. In alto alla parete ci sono le tavole dei dieci comandamenti scritte in ebraico sotto ad esse c'è un porta d'oro che rappresenta la parte più sacra della sinagoga e contiene delle pergamene che poi venivano interpretate. I rotoli non potevano essere toccati e quindi per tenere il segno si utilizzava una piccola manina in metallo. La sinagoga era orientata verso Gerusalemme quindi ad est dove nasce il sole, la luce. Gli anni ebraici durano 13 mesi e l'anno 2015 corrisponde, nel calendario ebraico all'anno 5760 perchè a contare gli anni non si parte dalla nascita di Cristo ma anni prima. La cupola della Sinagoga è pentagonale. Nella religione ebraica, ma anche in altre, è vietato rappresentare Dio e nella sinagoga non sono presenti affreschi, infatti nel cimitero non dovrebbero esserci i volti delle persone le quali sono inferiori a Dio e per questo anche all'interno della Sinagoga gli uomini devono portare la “chippa” un copricapo che rappresenta la loro fine e quindi il contrario dell'infinito. Le persone devono essere coperte da morte in un lenzuolo bianco perchè davanti a Dio sono tutti uguali. Le donne non potevano assistere al rito e neanche i bambini che non avevano ancora raggiunto una certa età per questo stavano in una parte alta, il Matroneo, dalla quale non potevano vedere nulla ed era vietato anche l'organo, e quindi la musica, che nella Sinagoga era presente. In questa sinagoga sono presenti molte violazioni delle regole 20 ebraiche perchè per quasi seicento anni gli ebrei di Asti hanno pregato secondo il rito detto astigiano o Apam. Si tratta in sostanza di una combinazione di rito tedesco o ashkenazita e del rito francese portati ad Asti dagli ebrei giunti dalla Germania e dalla Francia. Poichè la popolazione complessiva delle tre comunità non ha mai raggiunto le mille persone, e poichè d'altra parte le differenze tra questo rito e quello tedesco sono essenzialmente limitate all'officiatura dei giorni penitenziali, non sono mai esistiti testi a stampa. Le colonne erano rivestite in marmo, quelle che non lo erano erano dipinte così bene che lo sembravano. I candelabri non avevano mai sette braccia come quelli di Gerusalemme ma di meno o di più perchè quelli da sette erano unici e non potevano essere messi lì. Gli ebrei utilizzano spesso le lettere per decorare, e dovevano seguire 613 regole (ad esempio non possono mangiare pesci con le squame, il latte con la carne, ma mangiano spesso l'anatra all'arancia inventata da loro). L'istruzione era fondamentale e spesso nella scuola veniva utilizzata una frusta a nove code. Ogni lettera rappresentava un oggetto e, ad esempio Bet, una lettera dell' alfabeto, ha la forma di braccia e rappresenta la casa che accoglie le persone. Dopo aver visitato la Sinagoga siamo usciti nel giardino dove c'erano dei lampioni molto vecchi. Successivamente ci siamo diretti al ghetto ebraico che anni fa veniva chiuso di notte e riaperto di giorno, infatti la parola ghetto deriva da ghettizzare che significa isolare. Gli ebrei erano anche obbligati a portare sui vestiti un pezzo di stoffa giallo per farsi riconoscere. In questo ghetto, ma soprattutto in quello di Venezia, il più grande d'Italia, le case erano altissime perchè quando arrivavano altri ebrei il ghetto non veniva allargato ma per far stare tutta quella gente venivano costruiti piani sopra le case già esistenti. Prima del 1848 gli ebrei furono costretti a vivere in queste vie dove avevano macelleria, panetteria, orti grazie ai quali potevano 21 sopravvivere, visto che non potevano acquistare prodotti da negozi non ebrei. Il piano di una casa era dedicato alla scuola ebraica. Alla fine del ghetto c'è un quadro, che ora è ricoperto da un vetro antiproiettili, messo lì dalla famiglia Artom perchè gli dessero la possibilità di aprire una finestra alla fine del ghetto. Fecero ciò perchè era vietato aprirne una che si affacciava ad un territorio non appartenente al ghetto. Kuci Fatime 22 MUSEO DEL RISORGIMENTO Il giorno 16 aprile le classi terze alle 8:30 sono partite da scuola per dirigersi verso Asti al fine di visitare il Museo del Risorgimento. Il palazzo che ospita questo museo era di proprietà di Leonetto Ottolenghi, un ebreo che apparteneva alla più ricca famiglia astigiana. Successivamente venne venduto, a bassissimo prezzo, al comune di Asti. Nel 1935 venne istituita la sede della Prefettura che da palazzo Ottolenghi passò in piazza Alfieri dai primi anni 50'. Durante la resistenza tra Partigiani e Fascisti partì l'ordine di deportare gli ebrei che furono 45 ma ne ritornò solo uno vivo. Attualmente questo palazzo ospita il Museo del Risorgimento e da questo è stato recuperato il rifugio antiaereo. 70 anni fa quando ospitava la Prefettura, chi lavorava entrava in questo rifugio ogni volta che suonava l' allarme; questo è stato costruito perchè l'utilizzo degli aerei nel Secondo Conflitto mondiale era molto diffuso. Il museo è stato inaugurato nel 2011 in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia; non è la prima ma la seconda sua inaugurazione dopo quella del 1898; è iniziata con una mostra in piazza Alfieri che accoglieva molti strumenti risorgimentali, successivamente a palazzo Mazzetti e infine a palazzo Ottolenghi. Negli anni successivi al Risorgimento si è diffusa la Toponomastica, l'uso di dedicare le vie a grandi del Risorgimento. Infatti il corso più bello è dedicato a Vittorio Emanuele. Il museo è formato da tre bacheche affiancate da cartelli che ne specificano le diverse parti. Sono sospese delle bandiere appartenenti ad una importante collezione, che rappresentano Associazioni di Mutuo Soccorso. La pittura dell'Ottocento è stata creata per rappresentare 23 battaglie. Su un cartello c'era scritto che il 2,5% degli italiani parlava italiano, erano esposte delle armi tra le quali fucili con la baionetta e alcune sciabole. I quadri che vi si potevano vedere erano delle riproduzioni, solo quattro erano dei bozzetti di Bauduc, che poi sarebbero stati esposti al museo risorgimentale di Torino, questi bozzetti ora sono stati ingranditi e ospitano decine di migliaia di persone l'anno. Per la prima esposizione, Ottolenghi, ha fatto costruire una sala che ospita i quadri di Paolo Arri i quali rappresentano personaggi risorgimentali. Per cercare di creare questi quadri il più possibile simili all'originale, si è servito di diverse foto e immagini in cui comparivano i soggetti desiderati, tra questi c'erano Cavour, Manzoni, Carlo Alberto e Garibaldi che era posizionato singolarmente. E c'era ovviamente Angelo Brofferio nato a Castelnuovo ed era il più grande oppositore di Cavour. La data del 1898 non fu scelta a caso per aprire il museo, ma fu l'anno del 50° anniversario dello Statuto Albertino, infatti nel museo c'erano tantissime monete con l’effige del re. Dopo, attraverso una scala, siamo entrati nel rifugio antiaereo. All'entrata c'era una porta in stagno con una chiusura particolare, questa porta proteggeva le persone dallo spostamento d'aria che si creava dopo che una bomba lanciata dall'aereo toccava terra, e poteva essere fatale all'uomo. Il rifugio doveva avere al suo interno risorse di acqua e cibo e rimanere chiusi al suo interno era difficilissimo per questo, durante un attacco aereo era meglio scappare in campagna. All'interno del rifugio ci hanno illustrato un percorso storico e ci hanno detto che la città italiana che ha subìto più bombardamenti è Foggia, ma anche Asti ne ha subìti di pesanti con 45 morti e 105 feriti. Durante gli attacchi furono distrutti il ponte del Tanaro e la stazione e anche alcune parti intorno ad essa. Questa storia 24 era rappresentata con dei cartelli e c'erano un elmetto austriaco (gli elmetti all'inizio della guerra non furono utilizzati da nessuno ma poi tutti se lo procurarono tranne l'esercito russo) e una piccola mitragliatrice che faceva parte delle prime create ma poi non più utilizzate perchè molto pericolose. Era esposto un Monopoli fascistizzato in cui i nomi delle vie ricordavano il fascismo, ma la propaganda non influì solo sul Monopoli ma anche sulla scuola dove tra le materie scolastiche c'era anche la Cultura Fascista. Kuci Fatime 25 LA PRIMA GUERRA MONDIALE Nel nostro Istituto abbiamo avuto ospite un'esperta di storia e ci ha parlato della Prima Guerra Mondiale vista in maniera diversa rispetto ai libri scolastici. La Prima Guerra Mondiale viene chiamata anche guerra di massa perchè oltre a coinvolgere gli eserciti degli stati che vi furono entrati partecipò anche il popolo. Ciò accadde anche perchè un famoso pilota italiano disse che per indebolire l'esercito bisognava attaccare il popolo. In questa guerra furono molto importanti le armi che si migliorarono ma ne entrarono in campo altre nuove. I carri armati provenirono dagli stati Uniti e vennero utilizzati inizialmente in agricoltura poi divenne un'arma bellica. La prima volta che i soldati lo videro si spaventarono , scapparono urlando e dicendo che era un coccodrillo. Appena entrò in campo di guerra questo carro armato era molto lento e quindi venne perfezionato. I cannoni, che facevano parte dell'artiglieria che in questo conflitto fu fondamentale, causarono un gran numero di morti e feriti in tutti gli eserciti. Il numero di dispersi fu molto elevato visto che dopo aver sparato una palla di cannone il corpo dei soldati che erano vicini al luogo in cui esso cadeva veniva disintegrato. Oltre a ciò portò gravi danni ai paesaggi. Furono utilizzati anche i fucili con la baionetta, i sommergibili, gli aerei che servivano per lanciare le bombe dall'alto ma anche per avvistare le trincee nemiche. Ai soldati venivano lanciati dei gas che li uccideva in dieci minuti, il più utilizzato fu lo zyklon. Ma poteva anche essere pericoloso perchè se tirava vento nella direzione in cui essi venivano lanciati risultava fatale non solo per i soldati della trincea nemica, quindi era importante portare sempre la maschera. Anche i cecchini ebbero un ruolo importante nella guerra : 26 colpivano i soldati nemici di nascosto con fucili. A ogni colpo corrispondeva un morto. Inizialmente essi erano avvantaggiati perchè i soldati francesi erano vestiti di rosso e blu, quelli scozzesi in tartan scozzese e per questo erano molto visibili. Da allora, tutti gli eserciti cominciarono ad utilizzare vestiti mimetici, fatti di una stoffa di colore verde, grigio e altri colori che si confondessero con l'ambiente circostante. Sopra la trincea c'erano dei sacchi di carta pieni di sabbia e quindi quando pioveva l'acqua disintegrava la carta e di conseguenza il muro di sacchi crollava. L'unico momento in cui i soldati si sentivano meglio era quando ricevevano le lettere dai famigliari ai quali rispondevano. Ma visto che erano analfabeti le lettere spesso risultavano sgrammaticate. Kuci Fatime 27 IL MATRIMONIO IN MAROCCO Il matrimonio marocchino non è sempre organizzato dai genitori come succedeva anni fa, a volte le spose possono scegliere il proprio marito tra i loro amici. Il matrimonio si organizzata cosi : per prima cosa le persone più anziane come i nonni e i parenti più stretti, si svegliano la mattina presto verso le 5:00, vanno nella casa dove si organizzerà il matrimonio e rimangono fino alla sera cucinando sugo, carne di pollo e di vitello e a volte anche i vicini collaborano affinchè tutto si svolga nel miglior modo possibile. La sposa e lo sposo si svegliano anche loro presto per prepararsi. I vestiti sono tutti belli e decorati e la festa dura anche più giorni, gli invitati rimangono svegli tutta la notte e possono riprendere i festeggiamenti il giorno seguente. Ad allietare la festa c'è sempre un' orchestra che permette agli ospiti di ballare e divertirsi a ritmo di musica all'aperto o dentro casa. Viene posizionato un grande divano che può essere visto da tutti contemporaneamente sul quale si siedono gli sposi. Alla sposa vengono disegnati sulle mani e sui piedi dei fiori con l'henné come un tatuaggio per preservare l'integrità energetica della persona nel corso del rito di passaggio. Queste cerimonie non hanno un valore religioso, in quanto 28 le loro origini sono molto più antiche, ma mantengono la loro importanza nel preservare l'identità di una cultura. I disegni che vengono praticati hanno un loro significato, in genere sono propiziatori della fertilità o protettivi. Al matrimonio possono partecipare tutti gli abitanti del paese anche senza regali. Amine Signorello 29 CONCORSO MINORENNI E MEDIA Quest'anno scolastico, noi alunni della classe 3°D abbiamo partecipato durante le ore di lezione della professoressa di educazione artistica LUISA MANFREDI, a un concorso creativo e che ci ha fatto riflettere. Ci siamo impegnati, seguendo i consigli della docente, a preparare disegni da inviare al bando di concorso " MINORENNI E MEDIA". Alla fine del nostro lavoro la professoressa ha scelto gli elaborati per lei piu adeguati al concorso. Uno di essi è stato poi valutato come vincitore tra quelli esaminati per il nostro ordine di scuola : la scuola media. I vincitori sono stati premiati al salone del libro 2015, a Torino, a metà maggio. Il messaggio del disegno vincitore di Alessandro Liva invita a non privilegiare l' "IO" virtuale che ci vede impegnati, in modo solitario, con gli strumenti tecnologici e le piattaforme 30 dei social network ma a sviluppare l' "IO" virtuoso che si impegna nelle attività educative e socialmente utili e che arricchiscono i giovani di valori positivi. LIVA ALESSANDRO 31 MUSICA MAESTRO!!!!!!!! Nella scuola media Alfieri di San Damiano, da tempo si impartiscono lezioni individuali di uno strumento oltre che lezioni di musica collettive e così poco per volta è nata l'orchestra provinciale. Il debutto ufficiale sarà lunedì alle 21 nel concerto che si terrà ad Asti nella sede della CPIA in piazza Leonardo da Vinci. L'orchestra è composta da una settantina di elementi, alla quale fanno parte anche alunni di altre scuole medie di Asti. I nostri "artisti" sono stati diretti dagli insegnanti Malfatto, Assandri, Mussa e Trotta. 32 Anche questa avventura è terminata, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo giornalino un grande augurio di BUONE VACANZE a tutti con la speranza di poterci incontrare il prossimo anno! PROF.SSA BOBBA PAOLA 33