GIORNALINO edizione n 3

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GIORNALINO edizione n 3
I.C. COMPRENSIVO “ALFIERI”
SAN DAMIANO D’ASTI
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UNA VISITA SPECIALE PER UN
PROGETTO SPECIALE
In occasione del progetto AMA...TI noi alunni della scuola
media di San Damiano abbiamo avuto un incontro con la
dott.ssa Garofano Patrizia.
Questo incontro è stato molto istruttivo e ci ha insegnato
molte cose importanti sull'adolescenza, che è stato
l'argomento principale.
Abbiamo provato a immaginare, insieme, a un domani
quando avremo 16/17 anni, abbiamo immaginato a come
cambierà la nostra" mente": gli interessi, il nostro
comportamento, gli impegni che occuperanno la nostra
vita....
Durante il dibattito abbiamo fatto approfondimenti, esposto
opinioni e la dottoressa ci ha dato dei consigli su come
affrontare meglio l'adolescenza, come evitare di cadere
nella dipendenza dall'alcool e dalla droga e non lasciarsi
coinvolgere da un eccessivo entusiasmo che talvolta può
portare a situazioni pericolose.
E' stato un incontro importante e serio ma anche bello e
divertente
SIMONE ROSSINO
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7 MARZO
LA FESTA DELL'INSEGNANTE
In Albania il 7 Marzo si festeggia la festa dell'insegnante
dedicata a Petro Nini Laurasi, martire della cultura di questa
nazione che ha lottato per l'istituzione di una scuola
albanese in Albania.
Proprio il 7 Marzo 1887 c'è stata l'apertura della prima
scuola ufficiale in lingua albanese a korçe, nella parte centro
meridionale del paese.
Qui la figura dell'insegnante riveste ancora un ruolo
fondamentale: diventa un vero e proprio motore sociale in
quelle piccole comunità, quali quelle dei paesi di campagna
o di montagna, in cui si deve lottare per apportare
cambiamento e cultura innovativa. Non di rado, alcuni
insegnanti lottano con le famiglie per convincere i genitori a
lasciar andare i figli a scuola, in particolar modo le figlie
femmine, in maniera che questi abbiano più possibilità di
arrivare, con gli anni, ad un livello di istruzione tale da poter
tentare anche la strada dell'emigrazione all'estero, carta
vincente per aiutare economicamente le stesse famiglie
d'origine.
Ovviamente, tanto più è piccola la comunità nella quale la
scuola è inserita, maggiormente evidente sarà l'importanza
del ruolo educativo dell'insegnante. Diciamo che essere
insegnanti in Albania è ancora motivo di prestigio all'interno
della società ancora di più se si è donna. E da qui
l'associazone con la Festa dell'8 Marzo, poichè il giorno 8, in
Albania è anche la Festa della Mamma, il 7 marzo oltre a
essere una festa pubblica, rappresenta un collegamento
ideale e affettivo tra il ruolo di insegnante e il ruolo di madre.
Amine Signorello
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ENRICO IVIGLIA
Presso la nostra scuola è arrivato un tenore a promuovere il
campeggio estivo di Roccaverano in provincia di Asti.
La provincia ha avuto importanti rappresentanti dell'opera
lirica; questa è nata in Italia e si è poi diffusa nel resto del
mondo con grande successo. Un grande tenore è stato
Gioacchino Rossini. Il tenore è la parte di voce più alta
dell'uomo, non utilizzano mai un microfono, ma la voce
impostata retta dal diaframma.
Per capire meglio facciamo un esempio: i pilastri di una
casa sono retti dal plinto un sostegno che però non si vede,
la stessa cosa è il diaframma che non si vede ma regge la
voce impostata. Questo tipo di voce è in grado di superare
un' intera orchestra.
Ci sono due modi per esibirsi:
l'aria che serve per far sentire le proprie capacità vocali, è
un canto.
Il recitativo è un canto in cui si racconta una vicenda
dialogando.
L'orchestra, il tenore e gli altri personaggi si preparano e poi
è il regista che ha il compito di posizionarli nella maniera
migliore sul palco.
Prima dello spettacolo vero e proprio ci sono le ante
generali, cioè un'esibizione in cui non c'è il pubblico ma si
provano le scene; nelle prove generali invece il pubblico
c'è, e aiuta a verificare l'acustica. Il pubblico spesso è
formato da conoscenti che non assisteranno allo spettacolo.
Il teatro, a forma di ferro di cavallo, è formato dalla platea
dove sta il pubblico che paga di più, e poi dal loggione, la
parte più in alto, si paga di meno ma è il posto migliore per
assistere all'opera, lì spesso si siedono i critici.
Il trucco è fondamentale, ed è utile anche per farsi
riconoscere da lontano. La parrucca e spesso anche i vestiti
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sono di carta, per qualsiasi ritocco c'è la sartoria.
Gli abiti devono essere sempre perfetti, non devono
stropicciarsi, e per questo motivo, ad esempio nelle camicie
vengono applicate delle linguette che le tengono ferme, e
poi esse sono attaccate ai pantaloni. Per qualsiasi
imprevisto c'è qualcuno che interviene. Nel teatro ci sono il
macchinista cioè colui che prepara gli oggetti e un
attrezzista, che si preoccupa di consegnare, o di togliere, gli
oggetti al personaggio.
Per info sul campeggio consultare il sito.
Kuci Fatime
Laasiri Jawad
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LA PALLAVOLO
La pallavolo è uno sport in cui bisogna
avere un'ottima empatia con la
squadra per raggiungere i più
importanti obiettivi. Le regole principali
consistono in questi punti:
 usare esclusivamente le mani e non altre parti del
corpo;
 bisogna oltrepassare la rete con il pallone, senza
eseguire un' invasione del campo, cioè una squadra
non può oltrepassare la rete e camminare nel campo
della squadra avversaria.
Le regole sono molto importanti e vanno rispettate, perchè
la sportività fa crescere
come
individui
responsabili.
La
professoressa
Baracco di educazione
fisica è stata molto
disponibile e paziente
perchè ha messo a
nostra disposizione il suo tempo per spiegare le regole a chi
non le conosceva.
Alessio Monticone
Davide Bosticco
Flavio Kacbufi
Federico Di Maria
Luca Ragaglia
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LA PASQUA RUMENA
La Pasqua ortodossa in Romania viene celebrata
quest'anno il 5 Maggio. Ma perchè questa differenza tra
Pasqua ortodossa e quella cattolica? Qualche anno
coincide, mentre a volte la differenza è davvero notevole.
La risposta è legata ai calendari così diversi che sono
riconosciuti dagli stati e dalle chiese. La Pasqua cattolica
viene calcolata secondo il calendario gregoriano mentre
quella ortodossa tiene conto del calendario Giuliano(dal
periodo di Giulio Cesare) . Inoltre, il calcolo delle date per la
Pasqua tengono in considerazione le fasi della luna : luna
piena dopo l'equinozio primaverile.
Dai piccoli ai grandi, tutti sono partecipi al grande evento
religioso della resurrezione di Gesù. La messa di sabato
notte, un momento di profonda spiritualità, richiama tutti a
condividere la gioia e il miracolo della resurrezione tenendo
vivi i rituali antichi e i costumi specifici della celebrazione.
Durante la lunga e difficile quaresima molti fedeli decidono
di non toccare carne, uova, latticini o alcool per 40 giorni
come sacrificio e tutto questo periodo è dedicato alla
preghiera, alla pulizia del corpo dell' anima. La messa della
resurrezione inizia sabato a mezzanotte, quando nelle
chiese si spengono le luci e il prete sull'altare con la candela
accesa invita 3 volte i fedeli a prendere la luce (Veniti de
Luati Lumina).
Si dice che coloro che riescono a tenere accesa la candela
fino a casa avranno un anno benedetto.
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PRIMO MAGGIO
Sono i lavoratori i protagonisti della giornata festiva del 1
Maggio, non solo in Italia. La tradizione
viene
dall'Ottocento, ma non in tutti i paesi si festeggia nello
stesso giorno. Si ricordano nella giornata del primo maggio
le lotte operaie per i diritti dei lavoratori, primo fra tutti quello
all'orario limitato e prestabilito: 8 ore al giorno.
Una manifestazione a New York il 5 settembre del 1882
sarebbe la prima giornata dei lavoratori. La organizzarono i
Knights of Labor che due anni dopo stabilirono che la
manifestazione avvenisse ogni anno.
Nei primi giorni di maggio del 1886 ci furono incidenti
durante la rivolta di Haymarket. La polizia sparò sui
lavoratori in sciopero, per protesta gli anarchici
organizzarono una manifestazione con scontri e spari con
la polizia .
La seconda internazionale socialista accolse la data del 1
maggio come festa dei lavoratori nel 1889 a Parigi. In Italia
arrivò due anni dopo . Durante gli anni del fascismo la festa
venne soppressa .
Bisognerà attendere il 1970 per vedere di nuovo i lavoratori
di ogni tendenza politica celebrare uniti la loro festa.
ALEXANDRA IFTENE
MARIUS MARITA
MARTINA COTAN
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LA VIOLENZA SULLE DONNE
L'idea di approfondire questo argomento, di cui spesso
sentiamo parlare alla televisione o leggiamo sui giornali, è
venuta al nostro professore di storia. Con entusiasmo ci
siamo divisi in 4 gruppi e ciascuno ha trattato un argomento
diverso :
LA VIOLENZA FISICA
LA VIOLENZA PSICOLOGICA
LA VIOLENZA VERBALE
LA VIOLENZA IN GENERALE
Sotto la guida del nostro professore abbiamo realizzato dei
cartelloni riepilogativi delle notizie che avevamo trovato.
Dalle nostre ricerche fatte è emerso che solo nel 2013 in
Italia si sono verificati 179 femminicidi, cioè 14% in più
rispetto al 2012.
Nella metà dei casi la donna muore strangolata o a causa
delle percosse. Sette femminicidi su dieci avvengono nell'
ambiente familiare; 1 su 3 viene uccisa dopo aver scelto di
lasciare il proprio partner però in tutti i casi c'è l'abuso
maschile.
Nel 2006 l'ISTAT ha fatto un'indagine la quale afferma che:
le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subìto violenza
almeno una volta nella vita sono più di 6'000'000 e più di
1'000'000 di donne ha subìto uno stupro.
Il fatto più sconcertante è che queste donne non hanno la
forza di denunciare gli abusi che hanno subìto.
E' importante che i genitori educhino i propri figli al rispetto e
li sensibilizzino su questo argomento per evitare che in
futuro questi siano ancora causa di violenza sulle donne.
Nonostante le numerose manifestazioni
contro i
maltrattamenti sulle donne si continuano a registrare molti
casi di questi orribili avvenimenti.
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Negli anni 70 sono stati istituiti i primi centri Antiviolenza e le
Case delle Donne per ospitare quelle che hanno subìto
violenza e che possono così trovare ospitalità nelle "Case
Rifugio" gestite dalle associazioni femminili.
Elisabetta Franco
Francesca Franco
Amine Signorello
Giuseppe Greco
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CONCLUSO IL CORSO DI LATINO
A conclusione del corso di latino che ha coinvolto circa 20
alunni delle classi terze i ragazzi si sono cimentati in
un'elaborazione grafica a gruppo, prendendo spunto da
modi di dire tratti dalla lingua latina ed ancora oggi in uso
nell italiano. Ecco la loro creativa interpretazione:
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Esame "KET"
Per il quarto anno consecutivo un buon numero di ragazzi
delle varie sezioni di terza media dell’Istituto comprensivo di
San Damiano d'Asti ha sostenuto con profitto l'esame di
certificazione della lingua inglese KET.
Nel mese di novembre è stata fatta una prova d'ammissione
per riuscire ad individuare gli alunni che sarebbero poi stati
in grado di affrontare il KET. Dopodiché, nei mesi di gennaio
e febbraio, complessivamente 21 studenti sandamianesi
hanno seguito il corso preparatorio in orario pomeridiano
con le professoresse Antonella Fiore e Ivana Delli Noci.
Nelle dodici lezioni a loro disposizione, le insegnanti hanno
presentato ai ragazzi gli esercizi specifici di “reading and
writing” e “listening”, hanno spiegato regole grammaticali
non ancora studiate in classe e hanno approfondito la
conoscenza della lingua inglese per lo “speaking”. L’orale si
è svolto nella mattinata del 3 marzo con due insegnanti
madrelingua della British School di Asti, mentre le altre due
prove hanno avuto luogo nel pomeriggio di sabato 7 marzo
2015.
I test sono poi stati mandati all'università di Cambridge per
la correzione e per i risultati gli studenti hanno dovuto
attendere fin dopo le vacanze pasquali. Nessun alunno ha
fallito il test: alcuni hanno confermato il livello A1 della
lingua, numerosi ragazzi hanno raggiunto il livello A2 della
lingua e ben tre di loro (Ghiberti Annalisa della 3A, Cherio
Roshan e Torchio Daniela della 3B) si sono distinti
ottenendo il “merit”.
“E' stata un'esperienza utile per approfondire il nostro
inglese e allo stesso tempo divertente perché abbiamo
avuto l’opportunità di fare nuove amicizie e di confrontarci
con i nostri compagni – hanno dichiarato i ragazzi – L'ansia
da esame si è fatta sentire, ma non ci ha impedito di
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raggiungere dei buoni risultati. Ci sentiamo quindi di
consigliare questa esperienza agli studenti della nostra età”.
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FESTA DELLA MAMMA
La festa della mamma è una ricorrenza civile diffusa in tutto
il mondo, celebrata in onore della figura di madre e della
maternità. Non esiste un unico giorno dell'anno in grado di
accomunare tutti gli stati in cui l'evento è festeggiato. In gran
parte dei paesi l'evento è festeggiato nel mese di Marzo. A
San Marino, si festeggia sempre il 15 Marzo. In Italia,
Svizzera, in Croazia e a Malta si festeggia la seconda
domenica di Maggio, in Slovenia invece l'evento è
festeggiato il 25 Marzo e in Albania l'8 Marzo. In Italia, la
festa della mamma è nata a metà degli anni cinquanta in
due diverse occasioni, una legata a motivi di promozione
commerciale infatti il sindaco di Bordighera la istituisce con
il presidente dell'Ente Fiera dei Fiori e della Pianta
Ornamentale e l'altra a motivi religiosi per celebrare la
mamma non solo nella sua veste sociale o biologia ma nel
suo forte valore religioso, e cristiano. Inizialmenta la data
era fissa e per circa quarant'anni cadde sempre l'otto
Maggio; a partire dal 2000 è diventata gradualmente una
festa mobile, celebrata la seconda domenica di Maggio
come in tanti altri paesi del mondo. In questa occasione, i
bambini offrono regali alle loro madri, come disegni o altri
lavoretti che hanno realizzato a scuola.
La festa viene introdotta nel 1917 in Svizzera, nel 1918 in
Finlandia, nel 1919 in Norvegia e in Svezia, nel 1923 in
Germania e nel 1924 in Austria.
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TORNEI
La 3°D non si ferma !!!!
Gli alunni della classe 3°D riescono a"portare a casa" anche
quest'anno la vittoria dei tornei di pallavolo e di
pallacanestro.
Gia' gli anni passati avevano vinto queste gare disputando
partite anche contro squadre di compagni di eta' maggiore.
In tutte le competizioni, gli studenti hanno riportato grandi
vittorie con una buona difesa e un grande attacco.
Durante questi tre anni scolastici essi sono arrivati primi
cinque volte, e una volta secondi : sempre fantastici !
LIVA ALESSANDRO
TOSO PIERLUCA
FRANCO MICHELA
LANO ALESSIA
SACCO MATTEO
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CAMPIONATI PROVINCIALI DI
ATLETICA LEGGERA
svolti ad Asti il 29/4/2015
CATEGORIA RAGAZZE
3° Valle Francesca 600 mt
2'09''37
3°Gallo Valentina getto del peso mt 7,28
CATEGORIA RAGAZZI
1° Monticone Alberto salto in lungo mt 3,92
CATEGORIA CADETTE
2°Kuci Matilda marcia km.2
17'07''31
CATEGORIA CADETTI
3° Nella classifica per squadre
VINCITORI TORNEO PALLA AVVELENATA
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VINCITORI TORNEO PALLAVOLO E PALLACANESTRO
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LA GRANDE CORSA DI VASILE!
Mercoledì 29/04/2015, ai Giochi Sportivi Studenteschi, lo
studente Indricut Vasile Alin, frequentante la classe terza
sezione B dell'Istituto Comprensivo di San Damiano (scuola
media “Alfieri”), ha percorso gli 80 m piani!
Unico nella sua categoria, ha chiesto esplicitamente che
non gli venissero applicate delle facilitazioni. Perciò, allo
sparo del giudice, Vasile è partito dai blocchi con tutta la sua
forza divorandosi la pista e le scarpe!
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Chiamato a salire sul podio più alto, è stato premiato dalla
Prof. ssa Saracco Lavinia (Responsabile Ufficio Educazione
Fisica di Asti) con coppa e medaglia al collo!
GRANDE
VASILE!
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SINAGOGA E GHETTO EBRAICO
Gli alunni di terza hanno visitato la Sinagoga Ebraica: i
banchi di essa erano originali del 1600 e sono privati perchè
chi andava lì ad assistere al rito li comprava.
Questa sinagoga non è più utilizzata perchè il numero di
ebrei è bassissimo e quindi non è più un luogo di culto. In
alto alla parete ci sono le tavole dei dieci comandamenti
scritte in ebraico sotto ad esse c'è un porta d'oro che
rappresenta la parte più sacra della sinagoga e contiene
delle pergamene che poi venivano interpretate. I rotoli non
potevano essere toccati e quindi per tenere il segno si
utilizzava una piccola manina in metallo.
La sinagoga era orientata verso Gerusalemme quindi ad est
dove nasce il sole, la luce. Gli anni ebraici durano 13 mesi e
l'anno 2015 corrisponde, nel calendario ebraico all'anno
5760 perchè a contare gli anni non si parte dalla nascita di
Cristo ma anni prima.
La cupola della Sinagoga è pentagonale. Nella religione
ebraica, ma anche in altre, è vietato rappresentare Dio e
nella sinagoga non sono presenti affreschi, infatti nel
cimitero non dovrebbero esserci i volti delle persone le quali
sono inferiori a Dio e per questo anche all'interno della
Sinagoga gli uomini devono portare la “chippa” un copricapo
che rappresenta la loro fine e quindi il contrario dell'infinito.
Le persone devono essere coperte da morte in un lenzuolo
bianco perchè davanti a Dio sono tutti uguali. Le donne non
potevano assistere al rito e neanche i bambini che non
avevano ancora raggiunto una certa età per questo stavano
in una parte alta, il Matroneo, dalla quale non potevano
vedere nulla ed era vietato anche l'organo, e quindi la
musica, che nella Sinagoga era presente. In questa
sinagoga sono presenti molte violazioni delle regole
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ebraiche perchè per quasi seicento anni gli ebrei di Asti
hanno pregato secondo il rito detto astigiano o Apam. Si
tratta in sostanza di una combinazione di rito tedesco o
ashkenazita e del rito francese portati ad Asti dagli ebrei
giunti dalla Germania e dalla Francia. Poichè la popolazione
complessiva delle tre comunità non ha mai raggiunto le mille
persone, e poichè d'altra parte le differenze tra questo rito e
quello tedesco sono essenzialmente limitate all'officiatura
dei giorni penitenziali, non sono mai esistiti testi a stampa.
Le colonne erano rivestite in marmo, quelle che non lo
erano erano dipinte così bene che lo sembravano. I
candelabri non avevano mai sette braccia come quelli di
Gerusalemme ma di meno o di più perchè quelli da sette
erano unici e non potevano essere messi lì. Gli ebrei
utilizzano spesso le lettere per decorare, e dovevano
seguire 613 regole (ad esempio non possono mangiare
pesci con le squame, il latte con la carne, ma mangiano
spesso l'anatra all'arancia inventata da loro). L'istruzione era
fondamentale e spesso nella scuola veniva utilizzata una
frusta a nove code. Ogni lettera rappresentava un oggetto e,
ad esempio Bet, una lettera dell' alfabeto, ha la forma di
braccia e rappresenta la casa che accoglie le persone.
Dopo aver visitato la Sinagoga siamo usciti nel giardino
dove c'erano dei lampioni molto vecchi. Successivamente ci
siamo diretti al ghetto ebraico che anni fa veniva chiuso di
notte e riaperto di giorno, infatti la parola ghetto deriva da
ghettizzare che significa isolare. Gli ebrei erano anche
obbligati a portare sui vestiti un pezzo di stoffa giallo per
farsi riconoscere. In questo ghetto, ma soprattutto in quello
di Venezia, il più grande d'Italia, le case erano altissime
perchè quando arrivavano altri ebrei il ghetto non veniva
allargato ma per far stare tutta quella gente venivano
costruiti piani sopra le case già esistenti. Prima del 1848 gli
ebrei furono costretti a vivere in queste vie dove avevano
macelleria, panetteria, orti grazie ai quali potevano
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sopravvivere, visto che non potevano acquistare prodotti da
negozi non ebrei. Il piano di una casa era dedicato alla
scuola ebraica. Alla fine del ghetto c'è un quadro, che ora è
ricoperto da un vetro antiproiettili, messo lì dalla famiglia
Artom perchè gli dessero la possibilità di aprire una finestra
alla fine del ghetto. Fecero ciò perchè era vietato aprirne
una che si affacciava ad un territorio non appartenente al
ghetto.
Kuci Fatime
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MUSEO DEL RISORGIMENTO
Il giorno 16 aprile le classi terze alle 8:30 sono partite da
scuola per dirigersi verso Asti al fine di visitare il Museo del
Risorgimento.
Il palazzo che ospita questo museo era di proprietà di
Leonetto Ottolenghi, un ebreo che apparteneva alla più
ricca famiglia astigiana. Successivamente
venne venduto, a bassissimo prezzo, al comune di Asti.
Nel 1935 venne istituita la sede della Prefettura che da
palazzo Ottolenghi passò in piazza Alfieri dai primi anni 50'.
Durante la resistenza tra Partigiani e Fascisti partì l'ordine di
deportare gli ebrei che furono 45 ma ne ritornò solo uno
vivo. Attualmente questo palazzo ospita il Museo del
Risorgimento e da questo è stato recuperato il rifugio
antiaereo. 70 anni fa quando ospitava la Prefettura, chi
lavorava entrava in questo rifugio ogni volta che suonava l'
allarme; questo è stato costruito perchè l'utilizzo degli aerei
nel Secondo Conflitto mondiale era molto diffuso.
Il museo è stato inaugurato nel 2011 in occasione del 150°
anniversario dell'Unità d'Italia; non è la prima ma la seconda
sua inaugurazione dopo quella del 1898; è iniziata con una
mostra in piazza Alfieri che accoglieva molti strumenti
risorgimentali, successivamente a palazzo Mazzetti e infine
a palazzo Ottolenghi.
Negli anni successivi al Risorgimento si è diffusa la
Toponomastica, l'uso di dedicare le vie a grandi del
Risorgimento. Infatti il corso più bello è dedicato a Vittorio
Emanuele.
Il museo è formato da tre bacheche affiancate da cartelli
che ne specificano le diverse parti. Sono sospese delle
bandiere appartenenti ad una importante collezione, che
rappresentano Associazioni di Mutuo Soccorso.
La pittura dell'Ottocento è stata creata per rappresentare
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battaglie.
Su un cartello c'era scritto che il 2,5% degli italiani parlava
italiano, erano esposte delle armi tra le quali fucili con la
baionetta e alcune sciabole. I quadri che vi si potevano
vedere erano delle riproduzioni, solo quattro erano dei
bozzetti di Bauduc, che poi sarebbero stati esposti al museo
risorgimentale di Torino, questi bozzetti ora sono stati
ingranditi e ospitano decine di migliaia di persone l'anno.
Per la prima esposizione, Ottolenghi, ha fatto costruire una
sala che ospita i quadri di Paolo Arri i quali rappresentano
personaggi risorgimentali. Per cercare di creare questi
quadri il più possibile simili all'originale, si è servito di
diverse foto e immagini in cui comparivano i soggetti
desiderati, tra questi c'erano Cavour, Manzoni, Carlo Alberto
e Garibaldi che era posizionato singolarmente. E c'era
ovviamente Angelo Brofferio nato a Castelnuovo ed era il
più grande oppositore di Cavour.
La data del 1898 non fu scelta a caso per aprire il museo,
ma fu l'anno del 50° anniversario dello Statuto Albertino,
infatti nel museo c'erano tantissime monete con l’effige del
re.
Dopo, attraverso una scala, siamo entrati nel rifugio
antiaereo. All'entrata c'era una porta in stagno con una
chiusura particolare, questa porta proteggeva le persone
dallo spostamento d'aria che si creava dopo che una bomba
lanciata dall'aereo toccava terra, e poteva essere fatale
all'uomo. Il rifugio doveva avere al suo interno risorse di
acqua e cibo
e rimanere chiusi al suo interno era
difficilissimo per questo, durante un attacco aereo era
meglio scappare in campagna. All'interno del rifugio ci
hanno illustrato un percorso storico e ci hanno detto che la
città italiana che ha subìto più bombardamenti è Foggia, ma
anche Asti ne ha subìti di pesanti con 45 morti e 105 feriti.
Durante gli attacchi furono distrutti il ponte del Tanaro e la
stazione e anche alcune parti intorno ad essa. Questa storia
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era rappresentata con dei cartelli e c'erano un elmetto
austriaco (gli elmetti all'inizio della guerra non furono
utilizzati da nessuno ma poi tutti se lo procurarono tranne
l'esercito russo) e una piccola mitragliatrice che faceva parte
delle prime create ma poi non più utilizzate perchè molto
pericolose.
Era esposto un Monopoli fascistizzato in cui i nomi delle vie
ricordavano il fascismo, ma la propaganda non influì solo
sul Monopoli ma anche sulla scuola dove tra le materie
scolastiche c'era anche la Cultura Fascista.
Kuci Fatime
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LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Nel nostro Istituto abbiamo avuto ospite un'esperta di storia
e ci ha parlato della Prima Guerra Mondiale vista in maniera
diversa rispetto ai libri scolastici.
La Prima Guerra Mondiale viene chiamata anche guerra di
massa perchè oltre a coinvolgere gli eserciti degli stati che
vi furono entrati partecipò anche il popolo. Ciò accadde
anche perchè un famoso pilota italiano disse che per
indebolire l'esercito bisognava attaccare il popolo.
In questa guerra furono molto importanti le armi che si
migliorarono ma ne entrarono in campo altre nuove.
I carri armati provenirono dagli stati Uniti e vennero utilizzati
inizialmente in agricoltura poi divenne un'arma bellica. La
prima volta che i soldati lo videro si spaventarono ,
scapparono urlando e dicendo che era un coccodrillo.
Appena entrò in campo di guerra questo carro armato era
molto lento e quindi venne perfezionato.
I cannoni, che facevano parte dell'artiglieria che in questo
conflitto fu fondamentale, causarono un gran numero di
morti e feriti in tutti gli eserciti. Il numero di dispersi fu molto
elevato visto che dopo aver sparato una palla di cannone il
corpo dei soldati che erano vicini al luogo in cui esso
cadeva veniva disintegrato. Oltre a ciò portò gravi danni ai
paesaggi. Furono utilizzati anche i fucili con la baionetta, i
sommergibili, gli aerei che servivano per lanciare le bombe
dall'alto ma anche per avvistare le trincee nemiche. Ai
soldati venivano lanciati dei gas che li uccideva in dieci
minuti, il più utilizzato fu lo zyklon. Ma poteva anche essere
pericoloso perchè se tirava vento nella direzione in cui essi
venivano lanciati risultava fatale non solo per i soldati della
trincea nemica, quindi era importante portare sempre la
maschera.
Anche i cecchini ebbero un ruolo importante nella guerra :
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colpivano i soldati nemici di nascosto con fucili. A ogni colpo
corrispondeva un morto. Inizialmente essi erano
avvantaggiati perchè i soldati francesi erano vestiti di rosso
e blu, quelli scozzesi in tartan scozzese e per questo erano
molto visibili. Da allora, tutti gli eserciti cominciarono ad
utilizzare vestiti mimetici, fatti di una stoffa di colore verde,
grigio e altri colori che si confondessero con l'ambiente
circostante. Sopra la trincea c'erano dei sacchi di carta pieni
di sabbia e quindi quando pioveva l'acqua disintegrava la
carta e di conseguenza il muro di sacchi crollava. L'unico
momento in cui i soldati si sentivano meglio era quando
ricevevano le lettere dai famigliari ai quali rispondevano. Ma
visto che erano analfabeti le lettere spesso risultavano
sgrammaticate.
Kuci Fatime
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IL MATRIMONIO IN MAROCCO
Il matrimonio marocchino non è sempre organizzato dai
genitori come succedeva anni fa, a volte le spose possono
scegliere il proprio marito tra i loro amici.
Il matrimonio si organizzata cosi :
per prima cosa le persone più anziane come i nonni e i
parenti più stretti, si
svegliano la mattina
presto verso le 5:00,
vanno nella casa dove
si
organizzerà
il
matrimonio
e
rimangono fino alla
sera cucinando sugo,
carne di pollo e di
vitello e a volte anche i
vicini
collaborano
affinchè tutto si svolga nel miglior modo possibile.
La sposa e lo sposo si svegliano anche loro presto per
prepararsi.
I vestiti sono tutti belli e decorati e la festa dura anche più
giorni, gli invitati rimangono svegli tutta la notte e possono
riprendere i festeggiamenti il giorno seguente.
Ad allietare la festa c'è sempre un' orchestra che permette
agli ospiti di ballare e divertirsi a ritmo di musica all'aperto o
dentro casa.
Viene posizionato un grande divano che può essere visto da
tutti contemporaneamente sul quale si siedono gli sposi. Alla
sposa vengono disegnati sulle mani e sui piedi dei fiori con
l'henné come un tatuaggio per preservare l'integrità
energetica della persona nel corso del rito di passaggio.
Queste cerimonie non hanno un valore religioso, in quanto
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le loro origini sono molto più antiche, ma mantengono la loro
importanza nel preservare l'identità di una cultura. I disegni
che vengono praticati hanno un loro significato, in genere
sono propiziatori della fertilità o protettivi.
Al matrimonio possono partecipare tutti gli abitanti del paese
anche senza regali.
Amine Signorello
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CONCORSO
MINORENNI E MEDIA
Quest'anno scolastico, noi alunni della classe 3°D abbiamo
partecipato durante le ore di lezione della professoressa di
educazione
artistica
LUISA
MANFREDI, a un concorso creativo
e che ci ha fatto riflettere.
Ci siamo impegnati, seguendo i
consigli della docente, a preparare
disegni da inviare al bando di
concorso " MINORENNI E MEDIA".
Alla fine del nostro lavoro la
professoressa ha scelto gli elaborati
per lei piu adeguati al concorso.
Uno
di essi
è
stato poi valutato come
vincitore tra quelli esaminati
per il nostro ordine di scuola :
la scuola media. I vincitori
sono stati premiati al salone
del libro 2015, a Torino, a
metà maggio. Il messaggio
del disegno vincitore di
Alessandro Liva invita a non
privilegiare l' "IO" virtuale che
ci vede impegnati, in modo
solitario, con gli strumenti
tecnologici e le piattaforme
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dei social network ma a sviluppare l' "IO" virtuoso che si
impegna nelle attività educative e socialmente utili e che
arricchiscono i giovani di valori positivi.
LIVA ALESSANDRO
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MUSICA MAESTRO!!!!!!!!
Nella scuola media Alfieri di San Damiano, da tempo si
impartiscono lezioni individuali di uno strumento oltre che
lezioni di musica collettive e così poco per volta è nata
l'orchestra provinciale.
Il debutto ufficiale sarà lunedì alle 21 nel concerto che si
terrà ad Asti nella sede della CPIA in piazza Leonardo da
Vinci.
L'orchestra è composta da una settantina di elementi, alla
quale fanno parte anche alunni di altre scuole medie di Asti.
I nostri "artisti" sono stati diretti dagli insegnanti Malfatto,
Assandri, Mussa e Trotta.
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Anche questa avventura è terminata, nel ringraziare tutti
coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo
giornalino un grande augurio di BUONE VACANZE a tutti
con la speranza di poterci incontrare il prossimo anno!
PROF.SSA BOBBA PAOLA
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