Maggio 2012
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Maggio 2012
Quindicinale Indipendente d’Informazione del IV Municipio [ ANNO XXVII - N. 4 - MAGGIO/GIUGNO 2012 - COPIA GRATUITA V ia Val Maggia 32 - Tel. 06.88644518 - [email protected] - www.laquartaonline.it ] “DIGNITÀ PER MONTESACRO”: È BOOM SULLE ORME DI GRILLO Ispira simpatia e fiducia il movimento in difesa dei quartieri del IV Municipio (a pagina 2 alcune linee generali del programma), l’ipotesi di una lista civica costituita direttamente da gente comune che per competenza, passione ed esperienza, con un progetto ben definito e la costituzione di un autority municipale di controllo, già sta raccogliendo consensi in tutti i quartieri; nel nostro sito (laquartaonline.it) il sondaggio elettorale la dà addirittura in testa. LA CASA DEL SIGNOR NESSUNO [di Luca Coniglio] [Riccardo De Cataldo] rillo docet, la gente ormai abbandona la politica dei partiti quando essi non sono in grado di dare risposte convincenti alle esigenze cittadine. Ma pur con questo vento che l’astensione e il Movimento Cinque Stelle stanno raccogliendo in tutta Italia, nessuno si sarebbe mai immaginato che l’idea di mettere in campo una lista civica di progetto per le amministrative 2013, slegata da qualsiasi forza politica, ma costituita da persone che vivono il nostro territorio quotidianamente a contatto con le reali esigenze di questa città nella città di trecento mila G ignori, oramai è evidente, nel IV Municipio le case non si vendono neanche a calci nel sedere. Il mercato immobiliare di zona è in una crisi senza precedenti e il valore degli immobili di nuova edificazione, da Porta di Roma, a Rione Rinascimento I,II,III,IV,V,VI,VII,VIII ecc. Passando per Giardini di Faonte, sta letteralmente crollando. Nessuno ha i soldi per comprare in queste lussuose cattedrali nel deserto e chi li ha, o semplicemente riesce a prendere un mutuo, si dirige verso quartieri più centrali, dove i prezzi sono più alti, ma non così più alti rispetto ad esempio ai torrioni di Via Niccodemi. Basta fare un giro in macchina per i quartieri periferici del nostro Municipio e notare una incredibile quantità di cartelli con scritto: “Rinascimento vende”, “Porta di Roma affittasi”. L’invenduto poi è talmente tanto che persino i più audaci costruttori attivi nel nostro martoriato quartiere stanno iniziando a farsi qualche domandina sull’utilità del cemento a tavoletta. Casa 24 Plus sostiene in un articolo che solo a Porta di Roma negli ultimi quattro anni i prezzi sono scesi del 18 per cento. Preparatevi, è solo l’inizio del melt down immobiliare. S abitanti, definita IV Municipio, avrebbe raccolto un così ampio consenso, al punto che, nel sondaggio che ormai da due mesi è sul nostro sito, anche prima delle amministrative, nelle prime cinquecento schede dei cittadini incredibilmente proprio Dignità per Montesacro è in testa. La politica locale sembra quindi sotto pressione, legata ancora ai vecchi schemi, arrogante e poco SEGUE A PAG. 2 POLITICA LOCALE Pagina 2 CONTINUA DA PAG. 1 a contatto con le realtà delle varie comunità cittadine. Un esempio: all’assessore alla mobilità del Municipio, Rizzo, abbiamo chiesto quando sarebbe entrata in funzione la linea B1. Il nostro amministratore competente ci ha risposto: “non lo so” e quando gli abbiamo fatto presente che erano state disegnate le strisce blu per i parcheggi a pagamento, nella zona intorno alla metro, senza aver consultato la cittadinanza e senza aver messo in sicurezza le strade con il rifacimento dell’asfalto, abbiamo avuto ancora una volta un lapidario: “in tutta Roma ci sono e non dipende da noi”, come risposta ai cittadini Maggio / Giugno 2012 da parte di chi è delegato proprio in questo settore. Non c’è da meravigliarsi quindi che con amministrazioni di vario colore che si sono succedute alla guida del Comune di Roma e che hanno promesso la metro nel 2010 e ancora non la realizzano a metà del 2012, pur con una stazione di meno, i cittadini possano rivolgersi, partecipando direttamente e non delegando, ad un nuovo soggetto che sappia mettere in campo progetti realmente in sintonia con le tante emergenze del nostro territorio. Fidene, Montesacro, Talenti e tutti i nostri quartieri meritano, appunto, dignità. ECCO DIGNITA’ PER MONTESACRO PRIMA DI TUTTO UNA LISTA DI PROGRAMMA Una lista di programmi piu’ che di candidati, cosi’ si presenta ai cittadini del IV MUNICIPIO, il movimento “DIGNITA’ PER MONTESACRO” e per i suoi quartieri. Prevalenza della territorialita’ da Settebagni a Talenti, da Cinquina a Montesacro A ottobre la prima Assemblea Costituente in vista delle prossime amministrative del 2013 LE PRIME INDICAZIONI PROGRAMMATICHE DEI CITTADINI 4. Bonifica, ristrutturazione e rilancio dei quartieri assediati dalle cantierizzazione o abbandonati all’ isolamento e al degrado. 1. Ogni decisione capitolina deve tener presente l’esigenze specifiche di ogni quartiere. Tutela dell’identita’ e della vivibilita’, sociale, 5. Rilancio del piccolo commercio di strada, attraverso iniziative aggregative di carattere gastronomico, culturale e sportivo. CARTELLONI SELVAGGI E PERICOLOSI ambientale e culturale delle singole comunita’ locali. 2. Stop alle nuove cementificazioni residenziali e commerciali. 3. Rilancio delle risorse naturali, storiche, culturali ,archelogiche e architettoniche del nostro territorio. I GIARDINI DELLE NOSTRE SCUOLE IL NOSTRO SONDAGGIO: ALLE PROSSIME ELEZIONI MUNICIPALI CHI VOTERAI? LISTA CIVICA DIGNITA’ PER MONTESACRO 6. Mettere in atto una operazione denominata LA NOSTRA SCUOLA, volta a restituire agli ambienti educativi il loro naturale riferimento con il proprio territorio. Monitoraggio costante degli ambienti scolastici, sostegno delle iniziative socioculturali e sportive quale motore e volano del quartiere. Gli oneri accessori delle imprese operanti nel territorio dovranno finanziare in primis le esigenze prioritarie dei singoli plessi scolastici. 7. Attenzione e sostegno delle categorie deboli, anziani, disabili, indigenti ecc. Uno sportello dedicato all’ascolto, con un numero verde di facile utilizzo per tutte le questioni legate alle loro esigenze attraverso informazioni e consigli di ogni genere. 8. Costituzione di un’ AUTORITY esterna e indipendente competente per territori o singoli temi, di cui potranno far parte singoli cittadini, che per esperienza, competenza, passione ed autorevolezza, sia riconosciuta ufficialmente quale organo consultivo, collaborando attivamente all’amministrazione del Municipio. NUMERO DI VOTANTI: 512 SONDAGGIO SU www.laquartaonline.it Pagina 4 METRO Maggio / Giugno 2012 PROLUNGAMENTO B1: L’AUTORITA’ DI VIGILANZA VUOLE VEDERCI CHIARO La strada della linea Metro verso Porta di Roma appare subito piena di ostacoli. Necessario un maggior controllo [Luca Coniglio] entre Conca D’Oro dovrebbe finalmente aprire i battenti a inizio giugno, la questione del prolungamento della stessa linea B1 si fa sempre più complessa. Ci eravamo lasciati il mese scorso con il dossier che l’unione dei comitati del nostro territorio aveva inviato all’ AVCP (Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture) esprimendo le numerose perplessità riguardo l’utilità dell’opera in questi termini. Ebbene la risposta dell’ Autorità è arrivata e non mancano le sorprese. Se infatti non si evincono abusi o irregolarità da parte del Comune e di Romametropolitane nella parte riguardante l’ottenimento delle autorizzazioni e della valutazione di impatto ambientale, l’AVCP esprime invece fondate perplessità riguardo le modalità di finanziamento dell’opera. “Dagli accertamenti eseguiti si è riscontrato come l’amministrazione comunale abbia previsto che la parte prevalente della spesa sia coperta con ricorso al trasferimento di beni immobiliari della stessa amministrazione capitolina che non assolvono più a funzioni di pubblico interesse.” Sostanzialmente l’autorità sta dicendo che il Comune per poter pagare la metro con il cemento deve dichiarare le aree in questione non più di pubblica utilità e per farlo deve dare fondate motivazioni. Per ora il Comune, nonostante le mirabolanti illustrazioni del progetto tramite slide e audiovisivo, non ha fatto nulla di tutto questo: “Tali proprietà immobiliari devono essere individuate dai competenti Uffici di Roma M Capitale, come citato dall’ ordinanza[.]Ad oggi, tali beni non sono ancora stati individuati.” Dulcis in fundo la stoccata finale dove l’ Autorità, pur riconoscendo di non poter intervenire fino a quando il procedimento e soprattutto il progetto non saranno più chiari, richiama delle preoccupanti analogie con la famigerata Linea D, definitivamente bloccata per motivi simili: “Al riguardo si richiamano in analogia, pur nella diversità del caso, le osservazioni già formulate dall’a Autorità relativamente alla procedura di realizzazione della Linea D, confermando l’esigenza di una preliminare valutazione, con approfondito grado di conoscenza, fin dal bando, circa i beni da trasferire all’affidatario.” Onestamente, allo stato attuale delle cose, questo approfondito grado di conoscenza da parte del Comune e di Romametropolitane, non si vede. Noi aspettiamo fiduciosi. I SINDACATI DENUNCIANO SISTEMA AUTOMATIZZATO INADEGUATO!!!! INAUGURAZIONE LINEA B1 A RISCHIO; FORSE L'ENNESIMO RINVIO La nuova stazione metro di piazza Conca d'Oro e la linea b1 in direzione piazza Bologna dovrebbe partire il 2 giugno, ma problemi tecnici sembrano interporsi con l’inaugurazione prevista [da Leggo] na lettera densa, riga dopo riga, di problemi e criticità. I maggiori sindacati del trasporto pubblico hanno scritto ai vertici Atac per chiedere un incontro urgente. Il motivo? «La nuova linea B1 non funziona come dovrebbe». I dubbi erano stati sollevati nei giorni scorsi anche da alcuni consiglieri comunali dell’opposizione, dopo i ripetuti guasti che hanno messo in ginocchio la linea B (4 stop in sei giorni) proprio in concomitanza col rodaggio della B1. Ora Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti hanno messo nero su bianco tutto. Indicando proprio nel nuovo collegamento (la diramazione che unirà Bologna a Conca d’Oro: inaugurazione prevista per il 2 giugno) la fonte di ogni male. Nel dettaglio la lettera, in possesso di Leggo ed inviata proprio ieri, indica come «nella diramazione è stata riscontrata la mancanza di comandi importantissimi in un sistema di telecomando del traffico. Detti comandi non U IL PONTE CICLOPEDONALE DEI “SOSPIRI”, SULL’ANIENE possono essere gestiti dalla DCT di Garbatella (il centro controllo generale della B, ndr) ma solamente da Conca d'Oro». E via l'elenco dei sistemi di controllo remoto assenti: «Tasto tbs, utilizzato per far entrare un treno in stazione, tasto TE utilizzato in caso di perdita del controllo dei deviatori (scambi, ndr); tasto TM (tasto manovra) usato per effettuare manovre in emergenza». I sindacati fanno poi riferimento alla sicurezza di passeggeri e lavoratori, spiegando come «il presercizio previsto per legge è stato più volte interrotto da problemi tecnici, riducendo il monte ore finale». E ancora: «Il collegamento radio tra i treni e la sala controllo è talmente rumoroso da rendere incomprensibili le comunicazioni». Insomma una serie di presunte criticità che, se dimostrate, farebbero venire i brividi. Le sigle sindacali chiedono un incontro urgente con Atac e Ansaldo (il produttore dei sistemi di scambio e controllo). Il che a due settimane dal via ufficiale aumenta le probabilità di un ennesimo rinvio del’inaugurazione della tratta. La risposta dell’Atac: «Tutte le questioni riguardanti l’esercizio della B1 sono all’attenzione del tavolo tecnico (composto tra gli altri da Atac, Roma metropolitane e dall’Ati) che sta conducendo il pre-esercizio, tale attività ha lo scopo di individuare e risolvere evenutali criticità e ottenere il nullaosta da parte della commissione di agibilità». Maggio / Giugno 2012 METRO Pagina 5 IL PRIMO TRENO DOVREBBE MUOVERSI CON I PASSEGGERI IL DUE GIUGNO Nessun segnale di fumo per l’inaugurazione della nuova stazione metro di piazza Conca d’Oro. Parcheggi assenti ingiustificati. Strisce blu improvvisate e senza alcun intervento sul manto stradale [Silvia Badolati] a a parte la piazza letteralmente sventrata il cui giardino originario è solo un lontano ricordo, il servizio metro parte in clamoroso ritardo sulla tabella prevista (meta’ 2010), con una stazione falcidiata (Nomentana),con costi amplificati, senza il ponte ciclopedonale sull’Aniene e i parcheggi promessi. Ma in questi ultimi giorni due questioni si sono aggiunte alla pressappochezza di questa stazione metro. Il sindaco Alemanno ha fatto visita ai residenti di VIa Conca d’Oro che, mantenuta a senso unico anche al termine dei lavori, sta subendo un isolamento residenziale ma soprattutto commerciale senza precedenti. La risposta di Alemanno è stata un generico “vedremo”. D’altra parte la viabilita’ con i relative opere sono tarate per il senso unico, cambiarle sarebbe un’opera troppo onerosa per le esigue casse capitoline. Sarebbe come decidere di costruire una casa per poi abbatterla dopo pochi mesi. Occorre prendere atto che l’assessore Aurigemma e l’agenzia alla mobilita’ hanno deciso di mantenere il senso unico, con il divieto di svolta verso Conca d’Oro, esprimendo una linea progettuale ben definita e a questo punto, per motivi politico econimici, immodificabile. Pensate solo se lo facessero. In questa guerra prelettorale romana le opposizioni di centro sinistra attaccherebbero Alemanno per aver gettato al vento denari pubblici. Se si voleva ridare vivibilita’ e fruibilita’ alla strada ridandole il doppio senso originale, occorreva muoversi in tempo mettendo a disposizione l’associazione Conca d’Oro per un sostegno alla battaglia che da tempo La Quarta sta conducendo per un tavolo di concertazione con le istituzioni capitoline e municipali. Purtoppo qualcuno si è logorato in un’ inutile raccolta firme senza coinvolgerci in un’azione comune mediatico e cittadina. Risultato: via Conca d’Oro restera’ a senso unico. Seconda questione, le striscie blu che improvvisamente senza consultazione e preavviso i commercianti di viale TIrreno/Valli si sono visti recapitare davanti ai loro negozi. Parliamo di parcheggio a pagamento, esclusi i residenti ( ci mancherebbe altro! ), ma che , frutto della cattiva coscienza di chi promette nuove aree sosta attigue alla metro e poi non le realizza, costituira’ la mazzata definitiva per le aziende che insistono M nelle aree interessate dalle striscie blu, la cui sosta sara’ resa ancora piu’ ardua, con tanto di ennesimo regalo per i centri commerciali. L’atto è stato votato all’unanimita’ dal Consiglio del IV municipio a marzo: striscie blu, esclusi i residenti, con tariffazione a pagamento. Pochi giorni dopo il presidente Bonelli in un’intervista affermava “Con le striscie blu abbiamo voluto garantire una maggiore facilita’ di sosta in zone che verranno prese d’assalto dagli utenti della nuova linea metro, rendendo un’ utile servizio per residenti e commercianti”. Peccato che nell’atto bipartisan di cui sopra, di sosta gratuita per i commercianti non si vede neanche l’ombra! Quindi riepilogando, se volete andare a prendere la metro a piazza Conca d’Oro, sappiate che non troverete un parcheggio nell’area di un chilometro quadrato intorno alla stazione. Così se provenite da Talenti o Serpentara o Vigne Nuove, dovete svegliarvi presto, lasciare in garage la vostra auto e pazientemente attendere il vostro autobus, salire sul medesimo, farvi tutte le fermate, arrivare alla stazione metro e scendere verso il treno per la vostra destinazione finale. Tutti i giorni andata e ritorno: buon viaggio e.... benvenuta metro! Pagina 6 MADRID CHIAMA IV MUNICIPIO Maggio / Giugno 2012 MOBILITA’, CON NOI, UN CONFRONTO IMPARI Dalla metropolitana alla rete ferroviaria al traffico, la capitale spagnola dimostra che è possibile rendere più vivibile una capitale con tre milioni di abitanti, potenziando il trasporto pubblico e le infrastrutture viarie [Dal nostro inviato: Lorenzo Pasqualini] Nello scorso numero de “la Quarta” (consultabile al sito www.laquartaonline.it) abbiamo aperto una nuova rubrica chiamata “Madrid chiama IV Municipio”, dove vengono confrontate diverse realtà del nostro Municipio con un suo omologo spagnolo, il distretto di Moratalaz, a Madrid. Nel precedente numero abbiamo parlato delle differenze nella gestione del verde pubblico, sottolineando come in un quartiere periferico e popolare come quello di Moratalaz si sia costruito facendo attenzione a lasciare giardini e parchi, oltre a costruire marciapiedi ampi e spaziosi. Il tutto rende la periferia più piacevole e vivibile. L’area di Madrid, come tutta la Spagna, è stata letteralmente saccheggiata dai palazzinari negli anni scorsi, ed è soprattutto per questo che il paese si trova oggi in ginocchio. Tuttavia l’urbanizzazione ha seguito delle regole, nelle quali lo spazio al verde era uno dei punti cardine. Nel nostro municipio invece, assistiamo a un progressivo riempimento dei pochi spazi di verde residui e solo la lotta dei comitati locali è riuscita fino ad oggi a strappare un po’ di verde al cemento. In questo numero parleremo di un altro punto fondamentale nel funzionamento di una città: la mobilità. Su questo punto Madrid, con le sue 12 linee di metropolitana e la capillare rete di ferrovie batte Roma di gran lunga. Dodici N Cervicale sana per una vita sana Cormier Chiropractic Studio Via E. 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Esistono diverse linee che collegano il distretto con il centro e con i quartieri periferici vicini. La frequenza va dai 4 ai 10 minuti, ed è molto difficile trovare una vettura piena, proprio per l’effetto di compensazione che offre la metro, la quale assorbe la maggior parte dei pendolari. Anche nella metro però, è difficile arrivare a situazioni come quelle a cui siamo ben abituati a Roma, con porte impossibili da chiudere e totale schiacciamento dei passeggeri. Oltre alla metro, un mezzo molto usato a Madrid è la rete delle Cercanias, cioè la rete ferroviaria. A Madrid è costituita da ben 9 linee, paragonabili con le nostre FR (ferrovie regionali) che la collegano anche con i dintorni, permettendo di raggiungere la capitale in meno di un’ora anche a chi vive nei paesini dell’hinterland. Nel distretto di Moratalaz non sono presenti stazioni del treno, anche se si possono raggiungere le vicine stazioni di Vicalvaro e Vallecas (due quartieri confinanti con Moratalaz, fra i più poveri della città) e quella di Santa Eugenia, tristemente famosa per essere uno dei punti in cui esplosero le bombe degli attentati dell’11 marzo 2004, con centinaia di morti. Raggiungerle però richiede uno spostamento più lungo, non molto comodo. Per i fortunati che si trovano vicini alle stazioni tuttavia, il servizio è ottimo. I treni madrilegni sono molto frequenti, dai finestrini si riesce a vedere l’esterno (cosa rara nei treni della FR nostrani), ed i ritardi sono piuttosto rari. Infine resta l’opzione automobile. Madrid è una delle città più inquinate d’Europa, e le condizioni atmosferiche spesso non aiutano ad allontanare lo smog. Tuttavia grazie alla presenza di ampie strade che la percorrono in lungo e in largo, viali dotati di numerose corsie e la presenza di molti tunnel sotterranei, è davvero difficile che si creino paralisi e ingorghi “alla romana”. Inoltre il manto stradale è in buone condizioni. Il rischio più grosso viene dal furto di tombini (pratica presenta anche a Roma), che lascia buchi sui marciapiede o sulle strade secondarie di periferia mettendo a rischio i passanti o eventuali ciclisti, ma ciò avviene raramente. Dal punto di vista del traffico Moratalaz è molto tranquilla. Il distretto confina infatti con due autostrade cittadine, la M-40 e la M-23, che smaltiscono il traffico proveniente da fuori Madrid. Esattamente ciò che manca al IV municipio, che è invece una porta d’accesso obbligata per chi viene da fuori, e che per la presenza di strade strette e non adeguate si paralizza in continuazione. Il privilegio di Madrid è stato certamente quello di disporre di una superficie ben più ampia di quella romana, e l’urbanizzazione ha potuto concedersi strade ampie e quartieri spaziosi espandendosi a macchia d’olio. Inoltre il sottosuolo privo di rilevanti insediamenti archeologici ha certamente facilitato le cose. Tuttavia risulta assurdo che a Roma, di fronte all’assenza di una rete metropolitana e ferroviaria adeguata e di arterie stradali ampie, si sia continuato a costruire come se nulla fosse, come accaduto nella periferia del IV municipio, e che le intenzioni siano di continuare, in un delirio di cemento che porterà inevitabilmente a un ulteriore deterioro della vivibilità e a seri problemi sociali. Maggio / Giugno 2012 AMBIENTE E TERRITORIO Pagina 7 A CASAL BOCCONE SI GIOCA A MONOPOLI: GRATTACIELI SALVA-DEBITI A CANCELLARE L’AGRO-ROMANO Report svela nuove magagne in un progetto evidentemente non disegnato per il bene della cittadinanza [Alessandro Ceravolo] ome nelle peggiori telenovele sudamericane, la vicenda di Casal Boccone sembra acquisire ogni giorno nuove sfaccettature e personaggi, mettendo alla luce i sospetti per un progetto voluto da pochi ma, stranamente, sostenuto da molti. Prima il tanto sollecitato parere municipale contrario e la richiesta d’incontro con l’Assessore Corsini. Poi il servizio di Report e la Guardia di Finanza a far visita agli uffici del Monte Paschi Siena. Oltre 220 mila metri cubi di residenziale accanto alla riserva naturale della Marcigliana; un cambio di destinazione d’uso sospetto, a pieno vantaggio dei costruttori, già gratificati da piani regolatori scellerati; un quartiere già duramente colpito dalle recenti cementificazioni con fogne e sistema viario vicini al collasso; 4 grattacieli di 17 piani che sacrificheranno l’ultimo agro romano dentro il raccordo per salvare un imprenditore indebitato e una banca mal gestita. A vederla così, la questione appare chiara e, in effetti, sul territorio in molti avevano fiutato l’oscurità dell’operazione: la nostra testata che, da subito, ha mostrato netta opposizione all’intervento cementificatorio; il blog de “Il Talentuoso” che ha raccolto tutte le magagne economico-finanziarie dei protagonisti della vicenda; il Coordinamento Parco Talenti e il Comitato Casal Boccone che hanno chiesto a gran voce la protezione di un verde che potrebbe essere salvato con l’annessione alla Riserva della Marcigliana; il Comitato Serpentara che, con una pressante serie di esposti, ha destato il Municipio da un immobilismo che cozzava con le dichiarazioni anti-cemento del proprio Presidente ma che, probabilmente, ben rispondeva alle necessità del «palazzo». Arriva quindi, con una unanimità bipartisan, il parere negativo dell’ente territoriale e, in allegato, la richiesta di colloquio con l’Assessore all’urbanistica Corsini. Se l’amministrazione ascoltasse la cittadinanza la faccenda si sarebbe chiusa qui e, invece, dal Campidoglio (e dalla neonata “Commissione grattacieli”) nessuna risposta. Silenzio squarciato dalla messa in onda di “Report” e dalla sua inchiesta sul Monte Paschi Siena. L’ottimo Paolo Mondani spiega, con dovizia di particolari, come la banca in questione, tra le altre opinabili operazioni finanziarie, è diventata creditrice e debitrice di se stessa per rilevare il faraonico progetto immobiliare “Casal Boccone” dalla fallimentare Imco di Salvatore Ligresti. Così gli 80 milioni di debito dell’imprenditore vengono barattati con il diritto a costruire. Per salvarsi dai suoi debiti, la MPS rileva concessioni e debiti altrui, mettendo in campo la Sansedoni S.p.a. e lo studio Urb.a.m. per creare gli utili necessari e tirarsi fuori dal baratro. Un gioco di scatole e trasferimenti dall’enorme valore in cui, però, ci sono tanti debiti e pochi soldi… Anche la Guardia di Finanza vuole vederci chiaro e le successive visite agli uffici della banca senese tenteranno C di comprendere la legittimità di questa e altre operazioni sospette. Intanto, mentre finanza, imprenditoria e politica si dilettano con “soldi di carta” e “casette di legno” come in un enorme Monopoli, sul tavolo ci sono gli inermi cittadini, stanchi di sacrificare le proprie scelte di vita alle ragioni di un mondo economico allo sbando. Il IV municipio non è «Parco della Vittoria». È giunto il momento di dire basta! Ne va della credibilità dei nostri decisori. Sacrificare ancora il nostro quartiere per fare un regalo al mondo della finanza sarebbe un errore imperdonabile. Speriamo che anche Sindaco e Giunta comprendano la gravità della situazione e scelgano di salvare Casal Boccone, rinnegando un’assurda autorizzazione al cambio di destinazione, opponendosi con i fatti agli scorsi, scellerati piani regolatori e ampliando la Riserva Naturale della Marcigliana. Pagina 8 DAI NOSTRI QUARTIERI Maggio / Giugno 2012 IL CAMPIDOGLIO DI MONTESACRO Breve storia del Palazzo Pubblico di Piazza Sempione ora sede del Consiglio del IV Municipio un ideale connubio fra il civile e il religioso, fra don Camillo e Peppone, come a voler suggerire che l’amore e il rispetto del prossimo passano anche per un buon governo e viceversa. A tal proposito, ci auguriamo, ora che il Palazzo si può considerare il “Campidoglio” del IV Municipio, che la condotta dell’Amministrazione sia sempre orientata alla corretta gestione della cosa pubblica, ricreando effettivamente gli aspetti positivi di un libero comune del medioevo, facendo vivere ai cittadini, come titola un affresco di Ambrogio Lorenzetti, gli “effetti del Buon Governo in città” [Daniele Di Clementi] uno dei simboli di Montesacro ed ora è ancora più noto ai residenti, essendo, da Marzo 2010, la sede principale del Quarto Municipio. Stiamo parlando del Palazzo Pubblico di Piazza Sempione, compreso fra l’ufficio postale e la Chiesa degli Angeli Custodi. L’edificio, opera dell’architetto Innocenzo marchigiano Sabbatini nel triennio 19211923, si inseriva nel quadro della realizzazione della Città Giardino Aniene, durante il periodo di collaborazione con il suo progettista, l’architetto Gustavo Giovannoni, sodalizio che si espresse anche fuori dai confini municipali nella costruzione della Borgata Giardino della Garbatella. Il Palazzo si integra con le altre costruzioni della piazza in un, come affermano alcuni Autori, “continuum” edilizio; quasi a voler suggellare fisicamente tale continuità, esso si abbraccia con gli edifici adiacenti tramite due fornici, uno alla sua destra, l’altro alla sua sinistra. Sabbatini adottò lo stile barocchetto e neomedioe- È vale, riprendendo le forme dell’architettura civile dell’epoca, quali, ad esempio, i tratti del Palazzo Pubblico di Siena, nell’intento di ricreare una piazza di un comune di quel periodo. Ciò si può riscontrare nella presenza dei portici e nello stile della torre campanaria con l’orologio. Quest’ultima si slancia verso il cielo, quasi dialogando, a distanza di pochi metri, con la cupola della succitata Chiesa degli Angeli Custodi, in PIAZZA VINCI: IL “PARCO AURORA” E IL MISTERO DELLA CAPANNINA… Al nuovo Salario un gadzebo di legno vorrebbe essere un punto di aggregazione per bambini ed anziani. Difficile però averne cura L’INSOLUTO CASO DEL GIARDINO DI LARGO VAL SABBIA La costruzione dei Pup avrebbe dovuto garantire la riapertura dell’area, chiuso oramai da oltre due anni [Alessandro Oricchio] embra essere una telenovela senza fine quella del giardino di largo Val Sabbia il cui ingresso continua ad essere interdetto ai cittadini. Ripercorriamo in breve la storia del parco, un tempo luogo di incontro per mamme e bambini del quartiere. Già, perché sono trascorsi ben due anni da quando le famiglie di largo Val Sabbia e dintorni avevano ancora la possibilità di fruire di questa area verde a ridosso dell’Aniene di proprietà dei salesiani. L’incuria delle persone però, che ridusse il giardino in una grave condizione di degrado, costrinse la proprietà a recin- S [Silvia Badolati] A giugno dell’anno scorso, Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, inaugurava l’inizio dei lavori di riqualificazione della piccola area verde a Piazza Vinci vicino Piazza Filattiera. Alla presenza del presidente del IV municipio Cristiano Bonelli, il sindaco spiegava il progetto dell’associazione Anagramma di realizzare un giardino per persone disabili che doveva chiamarsi “Parco Aurora”. Nel piccolo parco si sarebbe costruito un percorso verde con aiuole, piante aromatiche e laboratori per lavorare il legno e altri materiali. A dicembre improvvisamente venne aggiunta la costruzione di un gazebo, unico nel suo genere, perché invece di essere tutto in legno e rimovibile, ha la base in cemento. Alcuni cittadini si chiesero allora come si potesse costruire una cosa stabile in un’area verde visto le leggi in materia, denunciarono i lavori alle autorità competenti in quanto mancavano anche le autorizzazioni necessarie e inoltre gli operai stavano lavorando senza nessuna protezione. Ma alla fine i cittadini non vennero ascoltati e la capannina venne completata in pochi giorni e ora è lì sotto gli occhi di tutti. Oggi visitando il giardinetto si vedono pochi anziani come Massimo, Milena e Miranda sulla sedia a rotelle accompagnati dalle loro simpatiche badanti straniere che si incontrano tutti i pomeriggi lì e si siedono su quelle panchine per prendere un po’ d’aria e chiacchierare. Massimo il più giovane dice che non hanno saputo più nulla del gazebo, non sanno a cosa serve né se verranno successivamente a finirlo e spera che ci mettano almeno dei tavoli per giocarci a carte. Anche Luda la badante più giovane del gruppo dice che due volte a settimana i volontari vengono a pulire il giardino, alcuni sono vestiti normalmente altri li ha visti con la divisa della protezione civile, hanno i cavalli e l’erba tagliata la portano a loro. Massimo si ricorda che un volontario gli ha detto che i cavalli vanno matti per la malva, l’unica erba medica, spontanea, che per ora cresce nel giardino, ma viene tagliata tutta. Anche le altre signore Elena e Sonia sono d’accordo nel dire che finalmente hanno ripulito tutto lo schifo che c’era ma a parte il taglio dell’erba, le panchine per sedersi e la misteriosa capanna, il “Parco Aurora”, così come era stato annunciato, non è mai partito. A tare il terreno, fino a cederlo successivamente all’ingenier Roberto Rosso che decise di costruirvi dei box auto su due livelli. Nella clausola d’acquisto, tuttavia, il Municipio chiese all’ingeniere la risistemazione e riqualificazione dell’area esterna, in modo tale che oltre alla zona parcheggio libero, fosse garantita anche un’area parco. Ultimati i lavori di costruzione, tali parcheggi sono stati venduti ai privati che, avendo acquistato l’area box, avrebbero dovuto garantire anche la manutenzione dell’area verde, ripristinando pertanto il servizio pubblico del giardino. Questo però non è ancora accaduto, in quanto nessuno ha voluto prendersi tale responsabilità. Ed il risultato è che da ben due anni il giardino è off limits per i residenti, che sono rimasti semplici spettatori dell’ennesima situazione irrisolta sul nostro territorio. L’ultima proposta del municipio, che prevede l’assegnazione ai privati di alcuni punti verdi ristoro strategici, potrebbe permettere al giardino di riaprire i battenti. Potrà essere questa la soluzione adottata dal municipio per far sì che il parco torni ad essere a disposizione della cittadinanza? Maggio / Giugno 2012 DAI NOSTRI QUARTIERI Pagina 9 VIGNE NUOVE… TERRA DI CONFINE CON PORTA DI ROMA Uno sguardo alle ultime questioni che turbano i cittadini del quartiere popolare a nord di Valmelaina [Alessandra Pieroni] come tutti i quartieri romani … a ognuno il suo (problema)! Questa volta ci vogliamo soffermare sulle spinose questioni che riguardano la zona di Vigne Nuove, per il quale si sta già impegnando il comitato del suddetto quartiere. Innanzitutto c'è un evidente degrado della piazza principale che avrebbe bisogno di essere ripulita e risistemata, motivo per il quale il comitato sta cercando di ottenere l'autorizzazione per avviare un progetto di rivalutazione autofinanziato in modo da provvedere alla costruzione di una recinzione e di un chiosco. I cittadini del quartiere risentono molto di una sorta di squilibrio di opportunità nella sfera dei trasporti pubblici che esiste tra la loro zona e quelle circostanti; infatti rispetto ai quartieri limitrofi i collegamenti sono minori e male organizzati e si sta cercando di proporre un nuovo piano di trasporti pubblici che possa tenere conto anche delle necessità dei residenti di Vigne Nuove. Forse ricorderete inoltre della questione trattata già in un precedente numero riguardante il progetto della stazione di servizio a largo fratelli Lumier che occuperà un area di 3500 mq; ebbene i cittadini lamentano l'improvvisa presenza di tutte queste aree di servizio visto che ne hanno viste sorgere altre due recentemente vicino alla nuova scuola, constatando che mentre prima non ce ne era nessuna adesso ce ne sono fin E troppe. E' stato poi indetto un piano di recupero urbano vicino alla chiesa di S. Alberto Magno che però è stato bloccato per il ritrovamento di alcuni reperti archeologici; non è la prima volta che ultimamente insorgono questioni relative al recupero di monumenti antichi che,o vengono insabbiati ed eliminati,o bloccano i lavori per anni... insomma non si riesce a trovare un modo rapido ed efficiente che, da un lato assicuri la salvaguardia di questi beni preziosi e dall'altro che rendano possibile un normale procedere della viabilità romana. Per concludere un breve accenno alle condizioni di degrado delle case ater delle quali strutture avrebbero bisogno ristrutturazioni a livello architettonico. Queste dunque sono le ultime difficoltà che affliggono i residenti di questa zona, messe in luce dall' attivista politico Luigi Recchiuto e per il quale il comitato Vigne Nuove sta cercando una soluzione nel più breve tempo possibile, contando anche sulla collaborazione e l'educazione dei cittadini riguardo alla pulizia delle strade e dei luoghi pubblici. DI NOTTE A VIA COCCO ORTU. FOLLI CORSE E MUSICA “A PALLA” Nella strada, abbandonata a se stessa, nel weekend via libera a corse, schiamazzi e notti "brave" [Micaela Marfiana] lcune segnalazioni, fanno sapere che il tratto di via Cocco Ortu di fronte ai Salesiani, all'altezza dell'incrocio con via Zirardini, è particolarmente "movimentato" nelle notti del weekend, soprattutto il venerdì. Da più di un anno spesso, infatti, accade che macchine con musica a tutto volume o gruppi di ragazzi a piedi, a volte ubriachi, stazionino davanti ai cassonetti dando sfogo con urla, risate, colpi e tonfi non meglio specificati, al loro malessere, dopo aver trascorso la serata a qualche festa o magari in discoteca. Ciclicamente il fenomeno sembra scomparire per poi ricominciare. Un folto gruppo di giovani è stato visto, per esempio, incamminarsi con una specie di spranga, verso piazza Fradeletto. Anche recentemente qualcuno ha provato a segnalare la cosa mentre accadeva, evidenziando anche che probabilmente una ragazza era in difficoltà, che forse stava male o era ubriaca, ma il riscontro da parte delle autorità sembra non esserci stato. A Spesso il rettilineo permette alle auto di lanciarsi in corse smodate, anche in pieno giorno, nonostante ci sia una scuola elementare a due passi (risale all'anno scorso la mobilitazione del comitato di quartiere per la messa in sicurezza dell'incrocio e per la segnalazione adeguata dell'attraversamento di bambini). E ancora, una signora che aveva lasciato una sera la macchina regolarmente parcheggiata, l'ha ritrovata la mattina dopo completamente sfondata da una vettura che a tutta velocità le ha sbandato contro durante la notte per poi scappare senza lasciare traccia di sé. Un problema che si ripete negli anni, a via Cocco Ortu o poco più su, a via Suvereto. Come possono essere tranquilli i cittadini della zona, lasciando le proprie macchine in strada o dovendo rientrare a loro volta dopo una serata fuori casa? Maggio / Giugno 2012 DAI NOSTRI QUARTIERI Pagina 11 AREE VERDI E CEMENTIFICAZIONE. SU MINUCCIANO E CASAL BOCCONE, ECCO IL BONELLI – PENSIERO Il Presidente del IV Municipio ci illustra i tentativi di opposizione all’ondata edificatoria sul nostro territorio [Alessandro Ceravolo] residente Bonelli, riguardo la tristemente nota colata di cemento nel nostro Municipio, lei ha recentemente fatto importanti dichiarazioni contro ulteriori interventi edificatori. Due questioni in particolare, credo, necessitino di qualche chiarimento dopo le ultime novità venute a galla. Partiamo dall’accordo di programma Casal Boccone. A quando l’annunciato incontro con l’Assessore all’Urbanistica Corsini? Abbiamo avuto la disponibilità dell’incontro con l’Assessore entro la fine del mese. Che forza potrà avere in Campidoglio l’atto con parere negativo approvato con l’unanimità in Municipio? Impossibile prevedere i risultati di una vera e propria campagna che la maggioranza di centro destra del Municipio ha lanciato contro tale intervento. Le posso assicurare che siamo fortemente intenzionati a bloccarlo nonostante il Piano regolatore, voluto dalla Giunta Veltroni, prevedeva già l’intervento urbanistico a Casal Boccone. Questo per chiarire che noi non abbiamo mai autorizzato nulla. Le novità sollevate da “Report” e la visita della Guardia di Finanza negli uffici della Monte Paschi potrebbero influire sul processo di realizzazione di un’opera dalla storia finanziaria così travagliata? Report? Siamo di fronte a vicende importanti che però prescindono dalle questioni così locali. Il possibile ampliamento della Riserva Naturale della Marcigliana non solo a Parco Talenti ma anche all’area di Casal Boccone potrebbe rappresentare la strada più percorribile per “blindare” l’area verde in questione. Realizzabilità e stato di avanzamento della trattativa. Ho chiesto, ormai molti mesi fa, di integrare alla riserva della Marcigliana anche il parco Talenti; sono al corrente di una proposta per una ulteriore integrazione (quella di Casal Boccone) anche se, come ho già detto, in quell’area il PRG autorizza le costruzioni. Passiamo alla spinosa faccenda di Piazza Minucciano. Nella sua recente intervista a RomaToday, il Parco della Torricella veniva elencato tra le aree a verde da blindare. Anche la collina dietro Minucciano è storicamente riconosciuta come parte integrante di questo Parco. L’area è, inoltre, sottoposta a vincolo archeologico (per P l’ipogeo romano). Sottolineare questo vincolo potrebbe salvare questo verde? Come è stato possibile autorizzarne la cementificazione? Infatti, per l’area del Parco della Torricella, la maggioranza di centro destra in consiglio municipale ha presentato un atto volto a tutelarla anche per il futuro. Quanto alle autorizzazioni: mi lasci dire che nell’intervista rilasciata al sito web ho detto anche che con noi al governo del Municipio non c’è stato neanche un cm cubo autorizzato per nuove costruzioni, tutto quello che è in corso e che vedremo costruire è il risultato di quel famoso PRG votato appena qualche mese prima delle passate elezioni. Come la mettiamo allora con i 6 palazzi abitativi di Bonifaci, risultato di un Cambio di Destinazione d’uso fortemente sostenuto dal Campidoglio? Quanto a Bonifaci e piazza Minucciano, il cambio di destinazione d’uso noi lo abbiamo contrastato e, comunque, non è stato sostenuto dal Campidoglio tutto ma dal PD in Campidoglio con un ben noto Ordine del Giorno. Lei ha pubblicamente sostenuto che, in presenza di autorizzazione a costruire, l’unica questione sul tavolo rimane quella degli oneri concessori. Come spiega, allora, il già stilato elenco di interventi presenti in commissione urbanistica? Sugli oneri concessori, da parte nostra, abbiamo attivato un tavolo con i residenti per chiedere loro cosa è più utile realizzare e non procedere più come avvenuto in precedenza. Solo in questo modo si può parlare di partecipazione. Ripeto, l’avessero fatto prima… In troppi casi sembra di trovarci di fronte ad un iter già scritto su cui nessuno può mettere mano… La cittadinanza è stanca di veder decidere sopra le proprie teste… Il suo parere sulla questione. Come ho appena detto, stiamo provando a mettere in campo tutte le nostre forze. Ma vorremmo andare oltre. Vogliamo continuare a tutelare l’area di via Capuana di proprietà dell’Inps e quella adiacente di via Sannazzaro. Vogliamo insomma avere la certezza che, aldilà di chi governerà il Municipio in futuro, ci sia la certezza che il verde presente rimanga tale e che il sacco fatto negli anni passati non possa più accadere. IL MUNICIPIO INIZIA LA BONIFICA DI PIAZZA MINUCCIANO È il primo “contentino” in attesa dei cantieri di Bonifaci? [Alessandro Ceravolo] residenti reclamavano da mesi per le condizioni di degrado in cui versava l’area verde al centro di piazza Minucciano. Una giungla di erba incolta da cui sbucava solo immondizia. «Siamo intervenuti con forza in una situazione che non è di nostra competenza – ha dichiarato il consigliere di maggioranza Jessica De Napoli (Pdl) – abbiamo restituito un bene comune ai residenti, creato una zona d’ombra grazie al montaggio di un gazebo e a breve installeremo panchine e area giochi per bambini». Tutto giusto. Peccato che la trascuratezza del giardino era stata denunciata con forza diversi mesi fa e, invece, l’intervento è arrivato solo ora che si è concluso il processo “poco” partecipativo per la cantierizzazione I dei 6 palazzi abitativi di Bonifaci. Il timore dei residenti è che, mentre si risistemerà la piazza, inizieranno i lavori di sbancamento della collina e del parco retrostante. La battaglia comunque non è ancora terminata e cittadini e comitati di quartiere non si sono arresi a dover semplicemente discutere gli oneri concessori (le opere aggiuntive che il costruttore edificherà in cambio della destinazione d’uso residenziale “gentilmente” concessa dal Comune). In Municipio è stato preparato un atto per preservare il verde del Parco della Torricella, anche in virtù dei vincoli archeologici derivati dalla presenza dell’ipogeo romano. A ben guardare, però, anche la collina di Minucciano farebbe parte della medesima area verde. Chissà se si riuscirà a preservare anche questa… Oppure il taglio dell’erba nella piazza sarà solo il prodromo dell’arrivo di altre ruspe ben più ingombranti… Maggio / Giugno 2012 MOBILITA’ LARGO VAL SABBIA: IL CAPOLINEA DELLA LINEA 80 L Con la nuova linea metro B1 il piazzale vicino via Val d’Ala punto di partenza verso il centro di Roma Pagina 13 BUS 93: LO RIMPIANGEREMO? Test di percorrenza sulla linea più rilevante tra quelle che verranno soppresse. Tra un mese vedremo… [Alessandro Oricchio] [Stefano Casini] avanti al giardino incustodito di Largo Val Sabbia, si trova il neo nato capolinea della linea Atac 80 L, che ha subito modificazioni in seguito alla pedonalizzazione di piazza San Silvestro. Tale linea è un’ottima alternativa all’80, che parte da piazza Vimercati e conclude la sua corsa a Lungotevere, precisamente a piazza Monte Savello, per arrivare nella zona di piazza Venezia. La linea 80 L, il cui percorso è stato prolungato, garantisce ben ventisei partenze giornaliere, dalle 7:05 della mattina fino alle 20:07 della sera, con almeno tre corse per fascia oraria tra le sette e le undici, e tra le diciassette e le venti: in pratica, il collegamento è garantito, e quindi intensificato, per gli spostamenti nelle fasce orarie lavorative. L’80 L è in funzione anche il sabato, con qualche corsa in meno (venti), mentre la domenica il servizio è sospeso. a riforma Tocci del 1999 introdusse una linea che di fatto era il surrogato della linea B1, la 93. Allora partiva da viale Lina Cavalieri, poi fu prolungata ai capolinea di Pampanini e successivamente si adeguò alla gloriosa tradizione delle “linee-ghirigoro” andando a Largo Monte San Giusto, Colle Salario; senza curarsi troppo del fatto che tornava quasi a via Bettini percorrendo inutilmente più di un km senza fermate. Di colpo nel ‘99 il quartiere Serpentara, fino ad allora servito dal famigerato 333 con frequenza media di 15 minuti e capolinea via Val Di Lanzo, si ritrovò con 4 linee verso il centro: 36, 90, 92, e 93. Il 7 maggio, lunedì di pioggia, che poi si è scoperto “giornata di passione” per il traffico a causa di un incidente sul raccordo vicino la Tiburtina, abbiamo fatto un test del trasporto di superficie partendo da piazza Benti Bulgarelli, destinazione piazzale delle Provincie. Ore 8.45: il display delle attese ci indica che i prossimi 93 arriveranno tra 8 e 10 minuti. Non è un bell’inizio, indica un’anomalia del servizio, che si chiama “accodamento”. E’ grave indice di irregolarità specie se in prossimità del capolinea di partenza, il traffico non c’entra. Alla fermata ci sono una dozzina di persone. Ore 8.47: Giunge un 90, non annunciato dal display. Poco male, ci carica tutti e conviene prenderlo. Ci sono 25 persone a bordo. Nel proseguire si possono vedere alle fermate quanti aspettano il 93, solo 1 persona a via Talli, a Vimercati (8:51) 12 persone, a via Monte Cervialto 3 alla prima, 8 a quella della curva di via Gualterio, scendiamo alla fine della via, quasi 30 persone in attesa. Ore 8.53: arriva subito un 80, salgono 8 persone. Un signore alza la voce con l’autista perché non lo ha fatto salire prima fuori fermata, gli altri passeggeri parlando tra loro danno ragione al conducente che ha fatto il suo dovere. L’autobus ha i sedili occupati e una ventina di persone in piedi. Ore 8.56, Val Melaina: 9 persone alla fermata, ne salgono 5. All’inizio di viale Tirreno ci sono 6 persone ad attendere. Alle 8.59 arriviamo al cantiere di Conca D’Oro. Alla fermata ci sono 18 persone, e salgono tutte. Il bus è pieno ma non troppo. Il Ponte delle Valli è pieno di auto. Di fronte a noi un 88 semivuoto. Sulla preferenziale 3 auto, tra cui un BMW: di un “furbo”, probabilmente. Alle 9.03 siamo su viale Libia, salgono altre 20 persone. La preferenziale è ingombra, un camioncino ha bloccato tutto. Alle 9.05 siamo all’altezza della fermata della Metropolitana. Cinque minuti per l’equivalente di una fermata. Vedremo se con la metro ci si mette di meno. Alle 9.07 siamo a piazza Sant’Emerenziana, ci sono 10 persone che salgono ma 6-7 ne scendono Alle 9.10 siamo a Piazza Annibaliano, fermi per il traffico. E’ l’unico tratto veramente trafficato, cinque minuti per fare 200 metri. Da notare che prima dei lavori della metro il 93 tagliava per via Annibaliano, risparmiando i semafori di piazza Istria. Alle 9.15 scendiamo alla fermata di piazza Istria. Sulla palina, un cartello integrativo scritto a vernice risalente forse all’inizio dei cantieri della metro per la “deviazione provvisoria” del 93. Dall’altra parte della piazza, la fermata del 310 è affollata da una qundicina di persone. Alle 9.23 passa il 93. Ci sono 35 persone in piedi e 20 sedute. Passiamo la Nomentana alle 9.26. Alle 9.29 siamo a Piazza Bologna, e l’autobus si svuota delle persone che devono andare a prendere la metropolitana. Alle 9.34, si attraversa piazzale delle Province. Ricapitolando: pur in condizioni non certo ideali (accodamenti, traffico etc.) il tempo totale da piazza Bulgarelli, Serpentara, a piazzale delle Province è di tre quarti d’ora abbondanti. Non è il famigerato Ponte delle Valli a rallentare la corsa, ma auto e camion in sosta irregolare a piazzale Annibaliano e dintorni. Se il 93 avesse seguito il vecchio itinerario di via Annibaliano, chiuso da anni per i cantieri, ci avremmo messo poco più di mezz’ora. Si vedrà, a metro funzionante, nelle stesse condizioni, quanto ci si mette per lo stesso tragitto, e quanto influenzeranno i tempi necessari per raggiungere le profonde banchine di fermata. Sarà anche un modo per testare la nuova rete di superficie.E’ assolutamente anomalo il fenomeno degli accodamenti; rifacendo il percorso più volte e controllando i passaggi degli autobus provenienti in senso contrario ci sono quasi sempre due vetture accodate o a un minuto tra loro e poi buchi di oltre dieci minuti, quando si potrebbe avere una frequenza di cinque minuti o meno con le stesse risorse. Uno spreco inutile, che suona come una beffa rispetto agli aumenti delle tariffe. D L Maggio / Giugno 2012 DAI NOSTRI QUARTIERI IV MUNICIPIO: DE NAPOLI (PDL), APPROVATO L’ATTO PER LA SALVAGUARDIA DEL PARCO DELLA TORRICELLA. [Alessandra Pieroni] ra i quartieri di Nuovo Salario e Serpentara e la linea ferroviaria esiste una grande area verde denominata Parco della Torricella. Questa area con l’approvazione del nuovo piano regolatore generale è stata destinata a verde pubblico e servizi pubblici di livello locale, e quindi risulta potenzialmente edificabile. “Abbiamo ritenuto di fondamentale importanza portare in aula consiliare un ordine del giorno che potesse essere un primo step per la tutela di un’area verde che rappresenta un importante polmone verde per tutto il Municipio ed in particolare per i residenti dei quartieri limitrofi, con una peculiare natura geologica e ambientale da proteggere. Inoltre all’interno dell’area vi sono degli importanti ritrovamenti archeologici, che andrebbero tutelati e valorizzati come patrimonio della collettività” dichiara Jessica De Napoli, T Consigliere del IV Municipio, nonché firmataria e proponente dell’atto insieme al Presidente del Municipio Cristiano Bonelli. Una parte dell’area verde è stata oggetto della concessione alla realizzazione di un intervento edilizio privato (intervento privato n. 8 del PRU Fidene Val Melaina) con vivo rammarico dei residenti. “Con questo atto - aggiunge la De Napoli - depositiamo un’ulteriore tutela all’area, proteggendola in tutti i modi dall’eventualità che in futuro possa essere ulteriormente urbanizzata dato che la sua destinazione urbanistica, non dà garanzie rispetto alla possibilità che al suo interno vengano realizzate nuove edificazioni con le più svariate tipologie edilizie rientranti nella classificazione dei servizi pubblici di livello locale. Per questo oggi in aula abbiamo approvato all’unanimità un atto che chiede a tutti gli organi competenti di Comune e Regione la preservazione dell’area verde, scongiurando l’eventualità che questa possa essere edificata, e che si attivi una procedura affinché l’area possa essere assoggettata definitivamente alle tutele dei Parchi Regionali. Da parte della Giunta Bonelli è in corso la stessa procedura di tutela verso il Parco Talenti, Sannazzaro e Capuana”. Pagina 15 AFFISSIONI SELVAGGE? E ORA DI DIRE BASTA Tante parole e pochi fatti, e intanto l’attacchinaggio abusivo lascia il nostro territorio in una estrema condizione di degrado [Alessandro Oricchio] l IV municipio vuole dire basta alle affissioni abusive, piaga che da tempo ormai colpisce il nostro territorio. Già, perché le affissioni abusive non solo vanno ad inficiare il decoro e l’immagine della città, ma generano anche un’ingente quantità di rifiuti cartacei che riducono il nostro territorio ad una grande discarica all’aperto. Questa problematica è stata più discussa che affrontata concretamente da chi avrebbe dovuto fermare questo meccanismo: nonostante, infatti, l’Italia sia uno dei paesi con più leggi del mondo (circa 200mila emanate), il rispetto delle regole sembra non andare di pari passo con l’emanazione delle stesse. Come ad esempio nel caso della legge che regolamenta le affissioni dei manifesti elettorali o di propaganda, che da sempre viene sistematicamente aggirata tramite le sanatorie parlamentari. Qualcosa forse cambierà in vista delle prossime elezioni comunali del 2013, dato che il governo Monti ha cancellato la sanatoria obbligando i partiti a pagare le sanzioni. Ma questo non è solo un discorso che riguarda le multe non saldate. Stupisce il comportamento di quelle associazioni, di quei partiti che fanno proclami sull’importanza del decoro cittadino, sulla salvaguardia dell’ambiente, e poi sporcano costantemente le mura cittadine per farsi propaganda, dimostrando una notevole maleducazione. La questione è senza dubbio curiosa, visto che dovrebbero essere loro i primi a trasmettere senso civico alla cittadinanza. Ed invece così non è, e la città soccombe sotto i colpi degli attacchini che riducono il nostro territorio in un grande cartellone abusivo. Qualcuno riuscirà a fermare definitivamente questa macchina produttrice di degrado? I Pagina 16 IL TUTTOQUARTIERE DEL TUO BAMBINO Maggio / Giugno 2012 Tornei di calcetto, animazioni, truccabimbi, cinema baby, sculture di palloncini, tornei di pallavolo, basket e maestri di tennis a vostra disposizione, tutto gratis per voi 30 MAGGIO ORE 16.00 E’ LA VOSTRA FESTA! GENITORI E BAMBINI DAI 0 A 11 ANNI VENITE A RITIRARE AL CIRCOLO SPORTIVO ITALIA DI VIA DELLA BUFALOTTA, 120 “IL TUTTOQUARTIERE DEL TUO BAMBINO” LA GUIDA PER FACILITARE LA VITA QUOTIDIANA CON I LUOGHI DEDICATI ALL’INFANZIA [Ilaria Faraoni] amme, è arrivato... “ non certo l’arrotino, come qualche volta ancora si può sentire, ma “Il Tuttoquartiere del tuo bambino 2012”, la pubblicazione che costituisce una guida utilissima per ogni tipo di necessità dei bambini di età compresa tra 0 e 11 anni. Per presentarla verrà organizzato un evento, il giorno 30 maggio, presso il Circolo Sportivo Italia di via della Bufalotta, 120 nei pressi di piazza Monte Gennaro, dove con l’occasione i bambini si potranno divertire con le tante animazioni e i tornei sportivi. La redazione de “La Quarta” sarà presente per distribuire le copie gratuitamente e, con l’occasione, parlare con i cittadini. Nella pubblicazione sono indicate, relativamente al IV Municipio, tutte le scuole e i corsi (artistici e non) che i piccoli possono seguire e inoltre gli sport e le attività motorie, i servizi sanitari, e ancora ci sono le sezioni dedicate al tempo libero, agli eventi e a tutti i negozi che possono sempre servire. Ma non è tutto: “Il Tutto Quartiere del tuo bambino” non è un semplice elenco di attività e strutture, ma vi si trovano tutti i consigli pratici e le istruzioni del caso, dai documenti che servono in ogni circostanza (quali, come e dove farli) alla scelta del medico, passando per i consigli sull’alimentazione, fino alle procedure per il battesimo o la prima comunione. Insomma; una guida da tenere sempre a portata di mano, interamente a colori e molto facile da consultare, patrocinata da Roma Capitale Municipio IV in collaborazione con la Asl Roma II distretto. Per chi non potesse essere presente si ricorda che le copie potranno essere ritirate anche presso le scuole, i centri sportivi, i pediatri e i negozi interessati. “M SOCIETA’ Pagina 18 Maggio / Giugno 2012 AMORE PROIBITO ALLA MEDIA “CECCO ANGIOLIERI” A TALENTI. IL MITO DI PETER PAN TRASCINA NEI GUAI UN 61ENNE Condannato per molestie ad un’alunna, un professore: le inviava 50 sms al giorno [R.D.C.] Q uell’alunna non era solo la sua pupilla. Era come una fidanzatina. La giovanissima a cui raccontare smanie e aspettative. Da tempestare con quaranta, cinquanta messaggi al giorno, come accade tra quindicenni. Solo che lui, professore di tecnica, di anni ne aveva 61, e lei 13, ancora studentessa di seconda media. Ieri, però, lagiustizia ha presentato il conto al professore Marco Vitali, fino al 2010 docente alla Cecco Angiolieri, a Talenti: la V sezione penale lo ha condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale su una minorenne. Aggiungendo una pena accessoria che ha tranquillizzato prima di tutto i genitori dell’alunna, ma anche l’ambiente scolastico: l’interdizione perpetua dall’insegnamento. Ed ancora lo ha condannato a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e dagli istituti di curatela e tutela. Il pm Vittoria Bonfanti, che nel marzo 2011 aveva fatto scattare anche una misura cautelare, con gli arresti domiciliari, ne aveva chiesti sei di anni di carcere. Agli occhi della giustizia, insomma, il professor Vitali si è dimostrato inaffidabile. E anche un po’ pericoloso. Fortunatamente l’alunna non ha subìto violenze (una visita l’ha escluso), ma è stata per mesi al centro della sua attenzione morbosa con telefonate fiume, sms, inviti, incontri nella sala teatro, per strada. Con qualche carezza di troppo. «Sei molto importante per me», le scriveva. E la ragazzina, che l’adulava, si compiaceva. Il prof tra tutte aveva scelto lei. In tre mesi, dall’ottobre 2010 ai primi di gennaio 2011, la polizia aveva registrato 2700 messaggini. Tanto che per bloccare l’insegnante impazzito si è dovuti arrivare alla sospensione dall’incarico. E a nulla è valso, perché in aula come a scuola, la giustificazione del professore Vitali è stata: «Lei si era invaghita di me. Ho cercato solo di contenere questo innamoramento adolescenziale. Mi sentiva come suo punto di riferimento. Mi sono permesso di concederle degli appuntamenti solo perché lei non stava bene, soffriva del respin- I dentI deI nostrI bambInI G li elementi dentari sono un patrimonio di ognuno di noi e per questo vanno curati e valorizzati fin dalla tenera età. L’odontoiatria pediatrica si occupa della salute orale dei piccoli pazienti dalla nascita sino all’adolescenza. In questo ambito si include la prevenzione, l'istruzione e la motivazione all' igiene orale, la terapia conservativa dei denti decidui e permanenti, l'ortodonzia con le sue correlazioni sulla fonazione, respirazione, deglutizione e postura. Il dentista pediatrico, detto anche pedodontista, grazie alla sua preparazione culturale e psicologica è in grado di instaurare un buon rapporto di fiducia e collaborazione con i giovani pazienti. Compito specifico del pedodontista è curare e prevenire la diffusione della carie dentale che altrimenti causerebbe la distruzione degli elementi dentari con la necessità di costose riabilitazioni odontoprotesiche in età adulta ed anche motivare ed insegnare le corrette tecniche di pulizia ed igiene orale, inoltre di verificare che tutti i presidi di prevenzione siano attivi (fluoro, sigillanti), prevenire e trattare malocclu- sioni, abitudini viziate, e traumi dentali. I genitori dovrebbero portare il bambino dal dentista per una prima visita all’età di 1 anno, a meno che il pediatra non ritenga necessaria una visita precedentemente. Successivamente i bambini dovranno essere controllati dal dentista pediatrico ogni 6 o 12 mesi in modo tale da monitorare l’igiene orale, la dieta e lo sviluppo dell’intera bocca. E’ consigliabile che la prima esperienza del bambino dal dentista non coincida con la necessità di eseguire un trattamento. Un giro sulla sedia del dentista, in un ambiente dedicato, con cartoni animati e musiche per bambini, possono rendere la prima visita un momento piacevole e vissuto senza paura. Mantenere i denti dei bambini sani vuol dire regalare al proprio figlio un “SORRISO”. Www.ildentistadeibambini.it Dott. Gian Luca Carlesi Odontoiatra Via Gorgona, 8 tel. 06 87 188 603 [email protected] gimento» Una tesi che non ha convinto gli investigatori. Pm e giudici hanno letto gli sms. E su quelli si sono basati. Lui propone una passeggiata al centro commerciale: «Ti servono due o tre ore, di pomeriggio». Per non parlare di un messaggio ancora più compromettente: «Ho fatto pensieri irraccontabili su di te», ha ricordato in aula la baby sitter. Al processo hanno parlato anche le compagne di classe: «La portava spesso in sala teatro». La polizia ha riferito di incontri fuori dalla scuola, in un parcheggio. Ma era per darle il regalino di Natale, si è giustificato lui. Ora il professore dovrà risarcire la famiglia della ragazzina con 60 mila euro senza poter far più conto sullo stipendio. «I genitori e la tredicenne sono molto contenti, soprattutto per l’interdizione assoluta dall’insegnamento e anche per il riconoscimento del danno», ha riferito l’avvocato di parte civile, Teresa Manente. «Il mio assistito continua a dirsi innocente - ha dichiarato il legale del docente, l’avvocato Michele Arditi di Castelvetere - C’era un’attrazione fatale che andava valutata con attenzione: lei minacciava atti autolesionistici. Il diario conferma la dipendenza della ragazza. Pagine e pagine con su scritto: amore, ti amo, Marco ti amo». Viene sfogliato anche davanti ai giudici. Su una pagina si legge: «L’ho baciato». «Un bacio da lei rubato - è la conclusione dell’avvocato Arditi - Faremo appello». Gli alunni avevano dedicato a quel prof amicone di tutti e, in particolare di quella studentessa, un profilo Facebook: «Onore e gloria a Marco Vitali». Anche se lui, per ora, resterà ai domiciliari. Maggio / Giugno 2012 SCUOLA SCUOLA ATTIVA: DOVE IL PROTAGONISTA È IL BAMBINO Da Settembre al via anche servizi di consulenza ed ascolto per le famiglie [Daniele Di Clementi] onsiderare il bambino non come contenitore passivo da riempire di nozioni, ma come portatore di contenuti, a partire dai quali impostare i programmi di lavoro.” In questa affermazione unanime del corpo insegnante è contenuto l’obiettivo educativo della “Scuola Attiva” di via Col di Rezia 3, articolata nel nido-scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Intendere il bambino attore principale vuol dire stimolare la sua creatività e capacità ed in questo senso si orientano le attività svolte, quali, ad esempio, per i più piccoli, bricolage, pittura ( non fotocopie da colorare ! ), presa di contatto ed esperienza con materiali di vario tipo, gioco euristico ( della scoperta ). In questo modo i bambini si sentono protagonisti di quanto viene realizzato e iniziano ad acquisire abilità e conoscenze, che costituiscono un piccolo bagaglio da utilizzare nel loro avvenire, scolastico e lavorativo. Queste ultime, e, quindi, lo sviluppo del mondo interiore del bambino, passano inevitabilmente attraverso un modo efficace di “fare lezione”. Un paradigma esemplificativo è, come afferma la nostra interlocutrice, “sfogliare un libro vivo” come “l’albero armonico”, una pianta di cachi presente nel giardino della scuola, grazie alla quale i bambini, vedendone de visu le trasformazioni stagionali, riscontrano quanto scritto sui testi cartacei, e, contemporaneamente, vengono educati al rispetto, all’armonia, appunto, con la natura. Nella scuola primaria, ancor prima della riforma, Scuola Attiva ha introdotto la lingua inglese, insegnata, con modalità ludiche, fin dalla materna, che si affianca all’educazione motoria e musicale e, ultima nata, anche qui pionieristicamente, il piccolo circo, in cui i bambini svolgono attività di giocoleria. Al termine dell’anno scolastico vengono organizzati centri estivi, nei quali i bambini possono nuotare, giocare a calcetto e trascorrere il proprio tempo in allegria. Come sottolineato dall’insegnante, la scuola, ospitata in un villino d’epoca, mira a far sentire il bambino “come a casa”, instaurando un rapporto amichevole, caratterizzandosi come un naturale prolungamento della famiglia, in un’epoca in cui quest’ultima, avendo sempre meno momenti di vita in comune, tende a delegare parzialmente i compiti educativi alle istituzioni formative. Tuttavia Scuola Attiva non esaurisce il suo compito con la sola offerta didattica, ma vuole operare oltre i banchi di scuola, fornendo, anche agli esterni, un supporto alle esigenze e bisogni del quotidiano delle famiglie. In quest’ottica va inquadrato il servizio, che vedrà il varo nel mese di Settembre, con cui, a prezzi convenzionali, si offre uno “sportello” di consulenza legale e risoluzione dei conflitti di vario genere ( condominio, fisco, assicurazione … ) e di counseling, che merita un cenno particolare. Quest’ultimo è un servizio di ascolto professionale, con il quale un soggetto qualificato (councelor ) aiuta, in un breve cammino di incontri, a ricercare soluzioni nel proprio io a disagi ( ad esempio gelosie, svogliatezza nello studio ) che non richiedono una terapia psicologica ( come invece anoressie ecc. ). Volendo curare anche la formazione di figure qualificate in counseling, si organizzano corsi triennali con rilascio di un attestato riconosciuto. In conclusione, volendo sintetizzare in prospettiva la missione della scuola si potrebbe affermare: “frequentare la Scuola attiva per costruire una società attiva. “C Pagina 19 GLI “ANGELI” VOLANO A “LA QUARTA” I bambini del laboratorio di documentazione del Teatro Gabrielli della scuola “Angeli della città” visitano la redazione del nostro giornale. L’impegno degli insegnanti ed entusiasmo a mille “Con grande piacere ho accolto i bambini della scuola elementare Angeli della Città del Tufello. Hanno dimostrato attenzione ed interesse per il giornale. Grande stima per questa iniziativa promossa dagli insegnanti. Ecco la loro cronaca della visita a La Quarta” Riccardo De Cataldo o scorso 15 Maggio abbiamo visitato la redazione del giornale “La Quarta”, il quindicinale che racconta avvenimenti e problematiche del IV Municipio. Al nostro arrivo,siamo stati calorosamente accolti dal direttore, Riccardo De Cataldo, che ci ha illustrato le caratteristiche del giornale e i diversi momenti che portano alla sua realizzazione e pubblicazione. Nel corso della visita abbiamo potuto rivolgere le nostre domande al direttore, che ci ha ascoltati e ci ha risposto in maniera esauriente. Non e’ mancata anche una “prelibata” sorpresa: la redazione ha infatti preparato per noi una buonissima merenda, che abbiamo mangiato con gusto! L’esperienza che abbiamo vissuto ci e’ molto piaciuta, oltre a essere stata veramente utile, perche’, pur essendo noi giornalisti “in erba”, abbiamo avuto la possibilita‘ di visitare una vera redazione e conoscere i segreti per la realizzazione di un giornale. Ci siamo sentiti anche un po‘ più grandi, e pensiamo che diventare dei bravi giornalisti sia proprio emozionante. Faremo tesoro dei consigli che ci sono stati dati, e vi invitiamo a visitare anche la nostra redazione “telematica”, andando sul sito , su cui pubblicheremo l’intervista integrale al direttore de Cataldo”. “L I bambini della redazione del laboratorio di documentazione AL VIA LA “FESTA DI PRIMAVERA” AL NUOVO SALARIO Giovedì 31 Maggio, nel parco di piazza Gallani, avrà luogo la prima edizione della “Festa di primavera”, già prevista per il 24 Maggio [Daniele Di Clementi] La manifestazione è organizzata dall’asilo “Il Girasole” e dal Comitato di Quartiere Nuovo Salario, con il contributo degli esercenti di zona ed il supporto della stessa Angelo Mauri. È essenzialmente una festa dedicata ai bambini, che potranno cimentarsi in gare di corse con i sacchi, sperimentare dal vero ed accrescere le loro conoscenze con attività di laboratorio, ballare e stupirsi davanti ad esibizioni di magia. Non mancherà spazio per la solidarietà: grazie all’apporto dei negozianti e di quanti intenderanno unirsi, si finanzieranno le attività di un’associazione operante nel trattamento e sostegno ai bambini autistici. Sugli avvenimenti della giornata sarà svolto ampio reportage nel prossimo numero del giornale. Pagina 20 Maggio / Giugno 2012 “VILLA VERDE” LA STORIA DEL QUARTIERE Presente da sessantasei anni in via di Vigne Nuove, il ristorante è una straordinaria testimonianza dei cambiamenti del Tufello nel corso degli anni. Le foto dell’epoca [Alessandra Pieroni] asce nell’estate del 1946, subito dopo la seconda guerra, nel cuore del quartiere Monte Sacro, precisamente in via delle Vigne Nuove 106 poco distante dal cinema Aureo. I fondatori furono la Sora Jole ed il Sor Carlo, moglie e marito con al seguito uno stuolo di ben 13 figli, i quali ebbero la brillante idea di mettere su un’osteria, la famosa “Trattoria della Sora Jole”, quale luogo di ritrovo per gli abitanti del quartiere amanti del buon vino “casereccio” e della cucina tradizionale romana. Nell’ampio giardino nel quale sorgeva erano disposte lunghe tavolate e panche di legno, pronte ad accogliere tutti i clienti animati dall’intenzione di trascorrere qualche ora in allegria e spensieratezza, in un clima amichevole e gioviale, nel quale l’impressione era di sentirsi a casa propria. Non era necessario consumare quanto di appetitoso offriva l’ospitale padrona di casa; chi voleva poteva infatti portare con sé viveri e quant’altro, da innaffiare con il buon vino della casa. Il tutto accompagnato da stornelli romaneschi, balli e dal sottofondo musicale della fisarmonica. Il locale era infatti dotato di una pista da ballo dove, tra una pietanza e l’altra, i com- N mensali potevano scatenarsi a ritmo di musica. Nel 1949 avvenne il “passaggio di consegne” della gestione dai fondatori ad una delle figlie, la Sora Fernanda, aiutata dal marito Alfredo ed in seguito dai tre figli, Cleofe, Roberta e Claudio. La signora era la regina indiscussa dei fornelli, il marito il pizzaiolo, le due figlie le cameriere, pronte ad intrattenere i clienti con qualche cantata romanesca, ed il più piccolo si aggirava dietro il bancone delle pizze pronto ad imparare dal papà i trucchi del mestiere, ignaro che negli anni li avrebbe messi a frutto. Nel corso degli anni venne conservata così Claudio Ciccone rinnova la tradizione con iniziative che coinvolgono clienti la gestione rigorosamente familiare dell’atdi tutte le età e per i bambini la sorpresa di un giorno tutto per loro tività e non solo, ciò che rimase invariato fu e proprie feste a tema, scegliendo come di Alessandra Pieroni soprattutto la passione protagonista ogni volta un personaggio e dedizione per questo diverso, da spiderman a pippi calzelunlaudio Ciccone è colui che dal ghe, che susciterà l’entusiasmo dei più 1990 gestisce il Villa Verde e mestiere, tramandate piccoli grazie a esibizioni di diverso una delle storie che ricorda con di generazione in genegenere. Con l’avvento della bella stail sorriso ascoltata dai racconti dei razione e tuttora esigione la parte esterna poi viene trasfornonni sono i 13 zii che da bambini nel stenti. L’abilità di quemata in un esplosione di colori, pallonciperiodo fascista erano “costretti” a sta famiglia fu di capire ni, giochi gonfiabili su cui poter saltare e vestirsi da balilla. Certo che ne è pasche per mantenere l’atvengono chiamati anche dei truccatori sato di tempo da quei giorni difficili tività al passo con i per i bambini, tutto questo eppure questo ristorante è ancora qui mentre i genitori possono godersi la loro nel quartiere, ha mantenuto le sue tempi era opportuno cena sereni del fatto che i loro figli stanprincipali peculiarità e allo stesso apportare delle trasforno passando del tempo in maniera partitempo si è reso disponibile a continue mazioni; in particolare, colarmente piacevole. L’entusiasmo dei innovazioni. Il locale dispone di un la “trattoria” venne traampia zona esterna e diverse sale interne, la cucina propone piat- clienti è la prova che c’è un grande apprezzamento per l’impegno, sformata in una pizzeti tipicamente romani, con grande attenzione per tutte le speciali- l’organizzazione, e soprattutto la cucina di questa famiglia così ria, la cui pizza, da tà diverse di carne alla brace. Un evento molto amato è il family legata al quartiere; Claudio è certo che il successo della sua attisempre cotta a legna, day che si tiene ogni venti giorni,dove la sala al piano di sotto vità sia dovuto alla profonda passione che tutti i membri della famiviene adibita interamente al gioco del bambino. Gli animatori infat- glia hanno verso il loro lavoro, il loro locale e soprattutto il loro era ed è tuttora molto ti si occupano del divertimento dei ragazzi organizzando delle vere quartiere. apprezzata dagli amanti della pizza “IL FAMILY DAY” E’ IL NOSTRO PEZZO FORTE C Maggio / Giugno 2012 romana, sottile e “scrocchiarella”. Il segreto della ricetta sta senz’altro nella genuinità e semplicità dei prodotti, oltre che nell’attenzione e cura con cui viene realizzata. E’ in quegli anni che il nome del locale venne modificato nell’attuale Villa Verde, in considerazione dell’ampio spazio all’aperto di cui gode, molto apprezzato soprattutto nelle calde serate estive ed in particolar modo dalle famiglie con bimbi al seguito, i quali possono “scorrazzare” indisturbati nel vasto giardino a loro disposizione. Alla fine degli anni ’80 il locale venne rilevato dall’ultimogenito Claudio, il quale decise di accompagnare alla pizzeria la ristorazione, offrendo piatti tipici della cucina romana quali tonnarelli a cacio e pepe, bucatini all’amatriciana o rigatoni alla gricia, sapientemente realizzati grazie all’uti- Pagina 21 lizzo di ingredienti semplici e genuini. Inoltre, per non lasciare insoddisfatti gli amanti della buona carne vennero introdotte nel menu prelibate grigliate di carne danese ed argentina di primissima scelta, cotte alla brace sotto gli occhi dei clienti! E’ così che, nato come una sorta di “fraschetta”, questo locale è diventato negli anni un ristorante capace di incontrare i gusti di tutti, grandi e piccini, amanti della pizza, della pasta o della carne. A distanza di ben 66 anni da quell’estate del 1946 in cui il grande cancello dell’ingresso fu per la prima volta aperto al pubblico, l’accoglienza riservata alla clientela è rimasta la stessa. La signora Fernanda, oggi ottantacinquenne, e sul suo esempio i suoi familiari che da lei hanno appreso non solo il mestiere ma anche le buone maniere, sono soliti offrire un caloroso benvenuto a chiunque entri nel locale, sia esso un cliente affezionato da anni o visto per la prima volta. Si avverte, in modo quasi palpabile, un clima affabile e bonario, tale da riuscire a far sentire la clientela a proprio agio.Si sono così avvicendate tre generazioni le quali hanno saputo tramandarsi la dedizione per la ristorazione, la qualità e cortesia, rendendo negli anni Villa Verde un’”istituzione del quartiere Monte Sacro. IL MERCATO DI VALMELAINA ANCORA SENZA GARANZIE [Silvia Badolati] già trascorso un anno dalla rivolta degli operatori del mercato di Val Melaina quando appresero la notizia che sarebbero dovuti sloggiare anche dalla seconda sistemazione di Via Giovanni Conti, dopo l’addio a Via Scarpanto, più di dieci anni fa. Un addio doloroso quello di allora, dopo decenni in cui “in piazza” si era abituati a trovare tutto, dai prodotti alimentari, ai vestiti e persino c’erano le mercerie ambulanti che ora in zona sembrano proprio una rarità. Era caotico, è vero, perché le bancarelle lentamente si erano allargate piazzandosi fino a Via Gran Paradiso e poi giù fino a Viale Ionio ma era il caro vecchio mercato di tutti, dove il pesce buono venivano a comprarlo dagli altri quartieri. Con la scusa poi della costruzione del parcheggio sotterraneo e delle nuove leggi sulle norme igieniche, nel nuovo millennio, Val melaina ebbe un nuovo sito e tutti i circa novanta banchi fissi furono trasferiti con tante difficoltà. Marco, uno dei proprietari, ricorda che fu un gran caos e dovettero rimanere chiusi per un bel po’ di tempo. L’anno scorso poi la notizia che a Via Conti, all’altezza del mercato, dovevano costruire una fermata della Metro B1. Tutti allora si chiesero che necessità ci fosse a meno di 500 m da quella di Piazzale Ionio. I proprietari dei banchi dopo giorni di scioperi e lotte ottennero la risposta da Roma Metropolitane che in realtà non era necessario costruire la fermata proprio lì e l’allarme del nuovo trasloco rientrò. Ebbero inoltre la promessa da parte degli assessori Aurigemma e Bordoni che non solo il mercato rimaneva allo stesso posto ma che il comune avrebbe acquistato l’area. A tutt’oggi però, secondo quanto affermato dalla presidentessa della cooperativa di Val Melaina la sig.ra Franca Luzi, i soci non si sentono tranquilli, perché quanto promesso un anno fa non è ancora avvenuto né è stato messo nero su bianco. Il 10 maggio, durante la riunione della cooperativa del mercato, dovevano essere presenti anche I due assessori del IV municipio ma la sig.ra Franca ha detto che non si è fatto più niente e che aspetta una data da loro per stabilire un nuovo incontro e risolvere definitivamente la questione. L’acquisto dell’area da parte del comune permetterebbe la costruzione del parcheggio che porterebbe via il traffico e le macchine in doppia e tripla fila su Via È Conti durante le ore mattutine. Si potrebbe rifare la pavimentazione e finalmente ristrutturare i banchi che ormai sono vecchi e non più a norma. Cesserebbe il problema della sosta più o meno lunga dei camper degli zingari che a mercato chiuso il pomeriggio bivaccano incontrollati nell’area libera adiacente il mercato. La stessa area , la mattina è invece affollata di bancarelle, quelle in regola si mischiano con quelle abusive e grazie ai lavori di rifacimento si potrebbe creare uno spazio più idoneo e controllato agli ambulanti in regola. Purtroppo la mattina proprio lì si assiste, racconta ancora la presidentessa, a discussioni e a volte a vere e proprie risse. Situazioni spiacevoli che bisogna fermare soprattutto in presenza di persone anziane e di mamme con i bambini che vanno con tranquillità a fare la spesa . Ogni tanto la Polizia municipale fa dei blitz ma un po’ tutti sono concordi nel dire che gli “interessati” lo sanno prima. Inoltre gli abusivi lo spazio lo trovano forse anche perché qualche regolare quando si trova in altri mercati affitta il suo spazio a Val Melaina a più bancarelle piccole. Diversa è la situazione dentro l’area coperta e recintata dove dice con orgoglio la Sig.ra Luzi tutti sono soci della cooperativa anche quelli più nuovi, fra cui ci sono degli stranieri e tutto fila liscio. Molti degli esercenti si conoscono da tanti anni, le decisioni vengono prese tutti insieme e si vive in modo sereno una convivenza civile. In effetti entrando dal cancello principale con i banchi disposti come erano una volta, sembra quasi di tornare indietro nel tempo ed è sempre un piacere fare acquisti nel mercato rionale più economico di Roma che rappresenta una ricchezza storica del quartiere, una realtà buona che va preservata e migliorata. Un eredità che viene dal anni ’40 e come tute le cose che si amano va mantenuta nel futuro per tutta la comunità. CON LA COMPIACENZA DI SINDACO E GIUNTA L’AZIENDA AUMENTA I BIGLIETTI E ABOLISCE GLI ABBONAMENTI MENSILI. DA GIUGNO SOLO TESSERE ANNUALI CORATTI (PD): L’ATAC RIPIANA I SUOI DEBITI SULLA PELLE ANCHE DI STUDENTI, ANZIANI E DISABILI già grave che, in un periodo così acuto di crisi economica, l’Atac abbia pensato di “sistemare” i suoi bilanci mettendo le mani nelle tasche dei romani. Ma è intollerabile che questo avvenga anche sulla pelle di studenti, anziani e disabili. Questa storia delle tessere mensili abolite dalla fine di maggio ha davvero dell’incredibile. Soprattutto perché finisce per colpire soprattutto le fasce più deboli della popolazione (appunto invalidi, anziani e studenti) quelle che più di altri, in questi tempi di forti rincari generalizzati, soffrono le conseguenze dell’attuale, difficile momento. Un conto infatti è pagare ogni mese l’abbonamento di 4 o 18 euro a seconda dei casi, altra cosa anticipare in un’unica soluzione, con il nuovo piano tariffario, l’importo annuale della tessera. Non tutti se lo possono permettere. Penso in particolare alle categorie più povere, costrette comunque da esigenze di lavoro, o da altri impegni giornalieri, ad utilizzare il mezzo pubblico per spostarsi da una parte all’altra della città. Molti di costoro non hanno un’auto propria o, se ce l’hanno, la tengono ferma per l’alto costo del carburante, divenuto davvero proibitivo. E in questa situazione l’Atac che fa? Dal 25 maggio aumenta il biglietto giornaliero e decide che invalidi e pensionati sociali, over 65, giovani e studenti non potranno più rinnovare l’abbonamento mensile agevolato. Chi vuole continuare a fruire delle agevolazioni, dovrà acquistare una tessera annuale. Senza considerare che con il nuovo sistema, si finirà, in definitiva, per pagare anche per i mesi in cui le famiglie riducono l’utilizzo del mezzo pubblico. Gli studenti, per esempio, in estate quando le scuole e l’Università sono chiuse; gli anziani che, quando stanno male, per uno o più mesi non possono uscire di casa e quindi non utilizzano gli autobus. Ho fatto solo alcuni esempi tra quelli che mi sembrano i più eclatanti. Ma altri se ne potrebbero fare e sono pronto a recepire su questo Giornale, facendomene carico, i suggerimenti dei cittadini. Evidentemente, lo “scienziato” che ha avuto questa bella “pensata” non ci ha dormito la notte e “qualcuno” forse, come è già avvenuto in altre occasioni, presto lo promuoverà a più alti incarichi. E’ L’imperativo per l’Atac è solo quello di fare cassa. Ed è grave che Sindaco e Giunta abbiano agevolato, e poi fatto passare sotto silenzio, questa decisione folle dell’Azienda. Ma è bene, a questo punto, chiamare i responsabili con il loro nome e cognome in modo che i romani sappiano chi ringraziare. Che ne dice, ad esempio, l’assessore • MIRKO CORATTI alla mobilità Antonello Aurigemma? Come spiega ai romani che il nuovo regime tariffario peserà soprattutto sulle tasche dei più poveri? Perché il deficit dell’Atac, e i suoi sperperi, lo debbono pagare sempre i cittadini? E che in Campidoglio, al riguardo, si abbiano le idee un po’ confuse, lo dimostra il fatto che non tutti sembra la pensino allo stesso modo. Per esempio il vicesindaco Sveva Belviso, che qualche giorno fa annunciava che “tutto tornerà come prima”, smentita immediatamente dal solito Aurigemma per il quale invece “la delibera non sarà modificata”. E’ chiaro, per parte nostra, che non siamo d’accordo: i biglietti non vanno aumentati e gli abbonamenti mensili per anziani, studenti e disabili vanno ripristinati. Su questo l’opposizione del Partito Democratico sarà durissima e siamo pronti a portare la nostra protesta, che poi è quella dei cittadini, in ogni sede. Chiediamo che Alemanno e la sua Giunta rivedano la delibera, invitando l’Atac a bloccare l’aumento dei biglietti e ripristinare al più presto le tessere mensili con le relative agevolazioni per gli utenti più bisognosi. MirKo Coratti PAGINA PROMOZIONALE Maggio / Giugno 2012 LOCANDINA EVENTI Pagina 23 SPETTACOLI E NON SOLO - Gli appuntamenti del mese Musica, Teatro, iniziative sociali e aggregative nel IV Municipio [Claudio Catalano] N asce un Polo culturale ricreativo nei dintorni di Piazza Sempione? Stando a molti segnali sembra di si ed è un fatto importante per noi. In Via Valsola 177, da tempo abbiamo il CineTeatro un interessante centro di produzione e didattica della scena, ad Aprile scorso scrivemmo della seconda annata del Deriva in Largo Valsola, più volte vi abbiamo illustrato le attività del circolo ippico il Ranch in Viale Tirreno 13 (praticamente sull’altro lato dell’Aniene), in Via Valchisone 33 c’è Spazioincontro una poliedrica associazione culturale della quale spesso riferiamo gli appuntamenti mentre a Corso Sempione 27 vi è un - CINeTeATRo Martedì 5 Giugno ancora Open Space: per tutti incontro Teatro Aperto e cena gratis. Una sede, dal 2006, di Ricerca / Formazione / Produzione Teatrale e Cinematografica. Ci sembra di capire che qui professionisti si prestano anche ad insegnare competenze che rimangono, a dispetto di apparenze modaiole, base per mestieri artigiani che solo se affiancano perizia ed idea possono diventare arte. Speriamo cioè di avere intuito un posto dove non troviamo, viceversa, dei mercanti vestiti da artisti. La creatività non si vende ne si compra e l’estro al più si tramanda in quanto, con forma e contenuto, si cerca di trasmetterne lo spirito. Info ViaValsolda177 - 06.8175275: 346.6805928 [email protected] www.cineteatro.it - SCUoLA SeCoNDARIA e. MAjoRANA il 26 Maggio ecco la consueta, apprezzata, Festa di Fine Anno, Giornata dove musica sport arte letteratura didattica volontariato ed impegno civile coesistono: una koiné, ovvero una comune ma determinata scuola mostra il suo nobile e decisivo scopo. Grazie. Info Scuola Majorana P.za Minucciano 33 – Tel/Fax 06.8124398 www.scuolamajorana.it - DeFRAG Via delle Isole Curzolane 75 Associazione culturale e di promozione sociale. Aperto dal Lunedì al Venerdì 16.00 - 21.00; Venerdì e Sabato 22.00 - 2.00. Info Via delle Isole Curzolane 75 - Tufello City: www.associazionedefrag.net Tel: 320.0486439. - BIBLIoTeCA eNNIo FLAIANo La (unica ) biblioteca nel nostro quartiere di 250.000 abitanti. CoNTINUANo INIZIATIVe e PRoIeZIoNe DI FILM; TUTTo CoN CURA e GRATIS. Info Via M.te Ruggero 39 - 06.45460431/4 www.comune.roma.it /istituzioni culturali – Mailing List. - TeATRo VIGANÒ Piazza Fradelletto 17, N. Salario; Sala bella e attiva unita alla Parrocchia. - TeATRo 33 adiacente alla Parrocchia di Val Melaina; nonostante è un fu Cinema storico situato vicino al fu Campo del Tirreno speriamo… risorga. Info: Via del Gran Paradiso 33 (in cima !). - SPAZIoINCoNTRo luogo di dibattito intellettuale, il Circolo Culturale Montesacro. In Viale Adriatico 1 la Torrefazione Bertini ha i giusti criteri per essere posto di cultura, all’angolo tra Viale Adriatico e Via Peralba ecco il Locale, vicinissimo all’Antares, l’unico cinema sopravvissuto del IV Municipio (s’è aggiunto il Multisala di Porte di Roma) ed infine lo storico centro sociale di tendenza Zoobar è in Via Nomentana all’altezza di Via Bencivenga. In questa zona, inoltre, non pochi bar chioschi e punti ristoro sono aperti fino a notte alta. Parliamo dunque, per quanto detto, di rediviva zona in fermento che gravita intorno al nucleo di Città Giardino e la faccenda esprime sintomi positivi: vitalità occupa- zione e fiducia giovanile anche nel nostro mortificato territorio. Non c’importa analizzare, ci piacerebbe che siano semi portatori di progetti, idee, svago e serenità creativa, rimanendo pronti a fare la nostra parte di informazione locale; anzi ci spingiamo a pensare ad incontri, un coordinamento che faccia rete tra le varie realtà presenti affinché ci sia un piano per ottimizzare intenti e sviluppo. Chissà, intanto la cosa è degna di nota; vedremo se crescerà bene e se contagia anche le tante zone municipali oramai ridotte a depressi dormitori perché da Nuovo Salario a Fidene, da Valmelaina a Settebagni passando per Cinquina fino alla stessa Talenti, tutto – e ci aiuta il buon Goya – è un lungo… sonno della ragione. Associazione Culturale - Via Val Chisone, 33. Info: Via Val Chisone, 33 (zona ex Cinema Espero ) tel. 0687192030 [email protected] -ToRReFAZIoNe BeRTINI, Viale Adriatico, 1 VIAGGI & CONOSCENZA ATTRAVERSO TRADIZIONI CIBO E VINI RAFFINATI: CON PASSIONE. Info Francesco, Viale Adriatico 1, Tel: 06.87192734. Info: e prenotazioni www.salariasportvillage.it Via S. Gaggio, 5 (Settebagni) - Tel 06.885616. - CIRCoLo CULTURALe MoNTeSACRo Corso Sempione, 27 Associazione Culturale “Alta” e quarantennale; incontri e dibattiti su temi rilevanti, con competenza intellettuale. Info www.circoloculturalemontesacro.it - [email protected] - C.C.P. T. Centro Cultura Popolare Tufello - Via Capraia 81. CORSI DI: ORGANETTO, DANZE POPOLARI, ESPRESSIONE CORPOREA. LABORATORI TEATRALI E TEATRO PER BAMBINI SPETTACOLI DOCUMENTARI SERVIZI INCONTRI DIBATTITI Info www.ccptufello.splinder.com [email protected] TelFax 06.87184111messaggi in segreteria - BRANCALeoNe Via Levanna 13 Centro Sociale: VENTIANNI DI IMPEGNI DENSI. Info: www.brancaleone.eu Tell. 06.82004382 – 339.7674635. - ZooBAR Via Bencivenga 1, angolo Via Nomentana. c/o Centro sociale “La Maggiolina” ANCHE QUESTO CENTRO ASSAI ATTIVO E ZEPPO DI MUSICA E GIOVANI NOTTAMBULI . Info www.zoobar.roma.it Tell. 339.2727995; 338.8781118. - SALARIA SPoRT VILLAGe SPORT E TANTE ALTRE INTERESSANTI INIZIATIVE - IL LoCALe angolo Winebar; qualche iniziativa e a volte musica live, questo periodo il Martedì. Info: il Locale, Via Peralba 2/a ( vicino Cinema Antares) Tel. 06.8182620 – www.iLocale.it Pagina 24 EMERGENZE TERREMOTI OBIETTIVO SANT’EUSANIO. PROSEGUE LA RICOSTRUZIONE E LA NOSTRA SOLIDARIETA’ [Alessandra Pieroni] na dinamica efficace è stata quella intrapresa attraverso gli organismi tecnicoamministrativi del comune aquilano di Sant’Eusanio Forconese. Una procedura che ha dato frutto a numerosi nuovi interventi di ricostruzione, i quali si sommano a quelli già iniziati da vario tempo. L’attività avviata dall’Amministrazione presieduta dal Sindaco Berardinangelo, dall’Architetto Di Biase responsabile dell’Ufficio Tecnico e da tutto il comparto amministrativo del piccolo comune, sta dando frutti evidenti e di notevole importanza per la comunità. Un riferimento di grande interesse anche per tutto il panorama nazionale, il quale si trova periodicamente a fare i conti con queste calamità. Di sicuro un buon esempio da seguire: numerosi sono appunto gli edifici classificati “E”, ovvero oggetto di ricostruzione pesante, già “cantierizzati”. I primi li avevamo indicati negli scorsi numeri. A questi se ne sono aggiunti numerosi altri, preludio al successivo intervento di recupero del centro storico, già pianificato in sede di conferenza di servizi tenutasi alla fine del mese di marzo. Un’operazione importante, preludio alla presentazione dei progetti connessi ovvero ai veri interventi strutturali, volti ai numerosi aggregati in cui il centro storico è stato suddiviso. Il notevole impegno tecnico-amministrativo, unitamente ad una necessaria comune Maggio / Giugno 2012 ULTIMA ORA E ORA AIUTIAMO CAVEZZO ALLA SUA RICOSTRUZIONE UNO DEI COMUNI DEL MODENESE, DEVASTATO DAL SISMA DEL 20 MAGGIO U opo il gemellaggio solidale con il Comune di Sant’Eusanio Forconese, che comunque prosegue ancora oggi da parte del nostro giornale, vogliamo intraprendere un nuovo percorso basato su un nuovo gemellaggio atto all’aiuto di una comunità devastata dall’ultimo evento sismico del 20 maggio scorso in Emilia Romagna. Abbiamo deciso di intraprendere iniziative a favore del Comune di Cavezzo in provincia di Modena, partendo già dal 30 maggio, giorno in cui ci sarà la prensetazione del “Tuttoquartiere del tuo bambino - anno 2012”: una cerimonia in cui vi sarà la partecipazione dei bambini in primis e della quale forniremo dettagli ini questi prossimi giorni. In tale occasione inizieremo una prima raccolta fondi in favore di questa comunità provata dall’evento. Per questo motivo chiediamo a voi cittadini una forte partecipazione solidale, come sempre avete fatto. A.P. D volontà di intenti degli stessi proprietari, porterà di certo a meravigliosi risultati preludio di rinascita di questo meraviglioso borgo. informazioni attinenti, sul sito Le http://www.comune.santeusanio.aq.it/index.php oppure attraverso il link sulla colonna destra del nostro giornale on-line. POTETE SEMPRE AIUTARE IL PICCOLO BORGO, VERSANDO UN CONTRIBUTO SUL C/C CARISPAQ NR. 8715 - IBAN: IT92Z0604040770000000155805 - INTESTATO AL COMUNE DI SANT’EUSANIO FORCONESE VIA DEL MUNICIPIO SNC - 67020 SANT’EUSANIO FORCONESE (AQ). CAUSALE: “LA QUARTA” PER L’ABRUZZO. Maggio / Giugno 2012 CULTURA Pagina 25 Le vie di talenti dedicate ai nostri letterati BERNARDO DAVANZATI, IL SILENTE DEL CINQUECENTO Di straordinaria attualità i trattati monetari del letterato fiorentino [Ilaria Faraoni] ernardo Davanzati: quanti a sentirne il nome associano a tale scrittore qualche ricordo scolastico o universitario, a meno che non ne abbiano fatto oggetto di studi approfonditi? Eppure l’importanza di questo letterato fiorentino del Cinquecento assume una sfumatura molto attuale, visti i tempi che stiamo vivendo: si parla di Banche Centrali, di monete, di euro si e di euro no (come vorrebbe Beppe Grillo)... Con Davanzati, infatti, cui Talenti dedica la tranquilla strada che congiunge via Tosatti e via Fucini, siamo davanti all’uomo che con i suoi trattati come “Lezione delle monete” (1588) o “Notizia de’ cambi” (1581), oltre 500 anni fa già precorreva molti concetti del moderno concetto delle Banche Centrali o della teoria quantitativa della moneta. Cominciò a dedicarsi agli studi economi- B ci (oltre a quelli letterari e storici) dopo aver tentato l’attività mercantile per necessità: suo padre (di origini nobili), era stato infatti dichiarato ribelle dopo la restaurazione medicea a Firenze e allontanato dalla città. Ma il suo è un altro di quei casi in cui sulle storie della letteratura si trova poco e niente: viene ricordato soprattutto per aver tradotto in prosa volgare toscana gli “Annales” di Tacito, inserendosi in quella corrente che viene definita “tacitismo”, in bilico tra l’esaltazione della tirannide e la sua totale condanna. Entrò a far parte dell’Accademia degli Alterati (di cui fu anche reggente) con il nome di “Silente” e qui i seguaci della saga di Harry Potter forse sorrideranno; la sua insegna fu un cerchio di botte con il motto “strictius arctus”, che si riferiva al suo stile oratorio, conciso, ma non privo di significati. DIAZ-NON PULIRE QUESTO SANGUE In uscita nelle sale una mera ricostruzione documentaristica per qualcosa che meritava di più Genere: Drammatico Regia: Daniele Vicario Cast: Claudio Santamaria, Jennifer Ulrich, Elio Germano, Davide Iacopini, Ralph Amoussou. Fabrizio Rongione, Renato Scarpa, Mattia Sbragia, Antonio Gerardi, Paolo Calabresi, Francesco Acquaroli, Alessandro Roja, Eva Cambiale, Rolando Ravello, Monica Birladeanu, Emilie De Preissac, Ignazio Oliva, Camilla Semino, Aylin Prandi, Michaela Bara, Sarah Barecek, Lilith Stanghenberg, Christian Blümel, Christoph Letkowski, Ester Ortega, Pietro Ragusa, Gerry Mastrodomenico Durata: 120 min - Produzione: Ita 2012 [Flavio Artusi] L uca è giornalista della gazzetta di Bologna che vuole vedere più da vicino la realtà degli scontri, Alma è un’ anarchica tedesca che ha partecipato agli scontri di Genova, Nick manager francese giunto a Genova per seguire un seminario dell’economista Susan Gorge, Anselmo è un anziano militante della cgil, Bea e Ralf cercano solo un posto dove dormire, Max è vicequestore aggiunto che cerca di evitare il più possibile inutili scontri. Queste e tante altre sono le diverse entità che si incontreranno all’interno della scuola Diaz la notte del 21 luglio. La storia è questa fine, non c’è molto da raccontare, dopo una breve presentazione dei personaggi si viene immediatamente gettati nella narrazione dei fatti di quella notte per poi trasferirsi a Bolzaneto dove i ragazzi e ragazze arrestate subiscono i peggiori trattamenti dai poliziotti. Vicari si limita a descrivere semplicemente i fatti senza esporsi e senza andare oltre la cronaca dettagliata di quei momenti terribili. Ogni scena(dall’irruzione della polizia in poi) mostra i fatti in modo crudo e reale, tanto che in sala verrebbe quasi da urlare “basta” molto prima che il vicequestore Max Flamini(Claudio Santamaria) lo urli ai suoi, le violenze con- tinuano e sono sempre peggio ma più a fondo di questo il film non racconta. Non c’è il delirio di Genova nei giorni precedenti e successivi, i personaggi non sembrano avere un passato prima dell’inizio del film sembrano un po’ delle figurine messe lì a far parte di questa grande tragedia, indubbiamente la violenza dei momenti mostrati nel film basta e avanza per indignare lo spettatore anche la freddezza con cui si decide di irrompere nella scuola e il sadismo di alcuni poliziotti ma si rischia di cadere in stereotipi;il buono, il cattivo, il poliziotto bravo, il poliziotto delinquente, il black block e chi si trova lì per sbaglio e chi per curiosità. Ogni personaggio sembra rappresentare più una categoria di persone che delle persone vere e proprie, quasi delle maschere drammatiche partecipanti a questa rappresentazione della violenza. Una storia così andava raccontata e per fortuna la si può raccontare(questo dimostra che la libertà ancora esiste) ma si è persa l’occasione di fare un grande film di inchiesta che avrebbe potuto competere con i grandi del passato(Rosi, Lizzani). L’unica percezione che si ha dal film è l’insensatezza di un gesto così efferato che mai nessuno potrà giustificare in nessun modo e cha mai si dovrà ripetere. CULTURA Pagina 26 Maggio / Giugno 2012 MONTESACRO, AMICI PELOSI SFRUTTATI PER ACCATTONAGGIO Cagnolina requisita ad una donna in Via Ojetti. “Adottiamo Lisa” è l’appello dell’ Enpa [Aldo Cecconi] nnesimo intervento dell’Ente Nazionale Previdenza Animali di Roma per reprimere lo sfruttamento di animali per accattonaggio. Dopo numerose segnalazioni di cittadini indignati le Guardie Zoofile dell’Enpa, alla fine di marzo, sono intervenuti in Via Ugo Ojetti per strappare dalle mani della sua aguzzina una volpina, interrompendo così la pratica illegale. Non è il primo caso nel nostro Municipio. Una donna romena di 41 anni, di un vicino campo Rom, è stata sanzionata, colpevole di sfruttamento di animali per accattonaggio. La cagnolina, ribattezzata Lisa dai volontari, è stata requisita e posta sotto sequestro amministrativo. La piccola vittima, una cucciola di volpino bianca e nera, è stata portata presso l’ospedale veterinario della Asl RmD per essere sottoposta ai controlli di routine. Non si E esclude che abbia subito ripetuti maltrattamenti. Successivamente è stata affidata alle cure dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese che gestisce le attività di cura ed adozione del Canile Comunale della Muratella. La pratica dell’accattonaggio con animali a Roma è vietata dal 1997 da un’ordinanza sindacale, divieto poi recepito dal regolamento comunale a tutela degli animali nel 2005. I cuccioli vengono usati per intenerire i passanti, ma una volta cresciuti e non più funzionali allo scopo, hanno spesso un futuro incerto. Per questo l’Enpa rivolge un appello a tutti i cittadini di non lasciare denaro affinché non si alimenti questa pratica illegale. Gli sfruttatori, spesso e volentieri, non si arrendono e tentano di rientrare in possesso degli animali, costringendo i volontari ad una vigilanza rigorosa e ad un pro- tocollo di affidamento molto scrupoloso. Ora Lisa è in attesa di una famiglia, vera, che l’accolga con affetto e che l’aiuti a dimenticare il passato di maltrattamenti che ha vissuto. Chiunque fosse interessato può rivolgersi al Canile Comunale di Via della Magliana 856/H, tel. 0667109550 – 3493686973, facendo riferimento alla matricola 424/12 della cagnetta Lisa. Per segnalare pratiche di sfruttamento [email protected] oppure 0670307099. Maggio / Giugno 2012 BREVI GIARDINO DA SOGNO IN VIA MAIELLA Gli abitanti del lotto del cuore di Montesacro, con il sostegno dell’emittente La7, danno un esempio di condivisione sociale e di amore per gli spazi comuni [Annalisa Anibali] L’ L’erba del vicino è un nuovo programma che entra nei cortili dei condomini italiani per rinverdirne fiori e piante. La presentatrice Lucia Loffredo affiancata da due esperti, Vittorio Chia, giardiniere di professione e Olivier Gerard, esteta del giardinaggio, si occuperà di ravvivare e ristrutturare le aree verdi cittadine molto spesso abbandonate, spente o sopraffatte dallo smog. Ma tutto questo non potrà avvenire senza l’aiuto degli stessi abitanti dei condomini. A loro, infatti, si Le super nonne di via Maiella offrirà una grande opportunità: fiori, piante, alberi, orti e prati gratuiti da scegliere e, in tre soli giorni, piantare sotto l’occhio vigile dei due esperti giardinieri e di Lucia. Attraverso vere e proprie lezioni di giardinaggio in cui Vittorio e Il nuovo giardino di via Maiella Olivier spiegheranno e mostreranno come scegliere, piantare, invasare, annaffiare e curare alberi, piante, fiori e cespugli di rose, si cercherà di ripristinare anche la socializzazione e la convivialità nei condomini diventati sempre più micromondi litigiosi o inclini all’indifferenza. Lucia Loffredo e gli esperti giardinieri di L’erba del vicino andranno in condomini urbani antichi e moderni, in città o al mare, di periferia e centrali, e si occuperà anche di terrazze condominiali da rimettere completamente a nuovo per il recupero di spazi verdi in stato di abbandono o mai utilizzati. L’erba del vicino si propone di far capire che la cura delle piante e degli spazi verdi non è un impegno gravoso, ma al contrario una grande occasione di benessere e di rapporto positivo con l’ambiente in cui si vive. E’ sicuramente una forma di lotta allo stress quotidiano e soprattutto un modo efficace di socializzazione e condivisione. IN ONDA SU LA7 DAL 9 GIUGNO Pagina 27 VIA GRAN PARADISO SI BLOCCA PER LA SOSTA SELVAGGIA I lavori metro hanno reso la strada che da Val Melaina conduce a via Scarpanto e viceversa, per un suo lungo tratto a lungo senso. Ma nei pressi del semaforo automobilisti incivili parcheggiano senza preoccuparsi di una circolazione che in alcuni casi diventa impossibile Maggio / Giugno 2012 SPORT ALLIEVI 1995 SPES MONTESACRO: UN ALTRO ANNO DI ELITE Obiettivo centrato per i ragazzi di mister Ronconi, per il quale competenza tecnica ed organizzazione della società sono i requisiti determinanti per il settore giovanile [Daniele Di Clementi] a vittoria sulla Libertas Centocelle ha sancito la permanenza nel campionato degli Allievi di Elite della Spes Monte Sacro. Missione compiuta, quindi, per i gialloverdi di Marcello Ronconi, allenatore con esperienze precedenti nei pari età di sodalizi primari quali Savio e Monterotondo. Parallelamente al raggiungimento della tranquillità – afferma il tecnico – l’obiettivo è anche formare giocatori da impiegare in categorie superiori quali serie D, Eccellenza e Promozione. “Al mio arrivo alla Spes , a dicembre 2011, ho trovato una squadra preparata, dal L gioco apprezzabile, che già conoscevo per averla precedentemente visionata, la quale non era, purtroppo, ripagata dai risultati.” In questa squadra militano calciatori che hanno iniziato il loro percorso sportivo dai “primi calci” e sono giunti agli Allievi Elite: una notevole soddisfazione per tutto lo staff. Proprio il curriculum di tutto rispetto, ha permesso al tecnico di apprendere e perfezionare le tecniche di gestione del gruppo, la strategie e la tattica di gioco, ivi incluso anche il modulo. “Quando ero al Savio, allenavo in coppia con Fabio Branchini, a mio giudizio uno dei migliori trainer per il settore giovanile, e mi sono appassionato al suo 4-4-2 che ho avuto modo di approfondire osservando alla Borghesiana gli allenamenti dell’Italia di Arrigo Sacchi. Questo modulo lo applico anche alla Spes, perché lo considero il più adatto per raggiungere serenamente l’obiettivo prefissato dalla Società, sebbene le abilità della squadra, nel caso specifico dei centrocampisti e degli attaccanti, si prestino anche all’adozione di altri schemi. I fatti stanno dando ragione al mister perché, sotto la sua guida, la squadra si è gradualmente lasciata alle spalle il vortice della bassa classifica progredendo verso posizioni più tranquille, fino all’avvenuto raggiungimento della permanenza nel torneo. I giallo-verdi sono gruppo anche fuori dal campo, ingrediente indispensabile per partire con un gol in più ancor prima di iniziare la partita. “I ragazzi – continua il mister - provengono per la maggior parte dal IV Municipio ed alcuni di essi vanno anche a scuola insieme”. L’aggregazione è un valore imprescindibile per andare avanti “a vele spiegate” nel settore giovanile, il cui avvenire può realmente rappresentare il futuro del calcio, poiché, ricorda Ronconi, formare l’atleta “in casa”, fino all’esordio in prima squadra, significa innanzitutto ridurre i costi, e poi incamerare proventi in caso di cessione del giocatore ad altro club, da reinvestire nella società e nella scuola calcio, come carburante per ri-alimentare il ciclo, un ciclo virtuoso, come quello della Spes Montesacro. Pagina 29 POLISPORTIVA DON BOSCO: QUI SUI PRATICA IL SANDA! L’offerta sportiva del Don Bosco va dal calcio alla pallavolo, passando per la boxe cinese e il basket [Alessandro Oricchio] mpegnata da oltre quarant’anni nel dare l’opportunità di praticare sport ai giovani del IV municipio, la Polisportiva Don Bosco non sembra affatto sentire il peso degli anni. Daniela Rippa, responsabile del settore calcio, ci ha parlato a 360° delle iniziative del Don Bosco. Nonostante siano passati tanti anni dalla sua fondazione l’impegno del Don Bosco è rimasto immutato? “Sono pas- I sati ben 44 anni da quando un giovane coadiutore salesiano, Giuseppe Bertorello, attraverso lo sport iniziò ad unire e a far crescere i ragazzi che popolavano il nostro quartiere. Da allora molte cose sono cambiate ma non il nostro impegno”. Quali sono le discipline più praticate all’interno del Don Bosco? “Abbiamo un totale di circa 300 atleti che si dividono tra la pallavolo guidata da Gianluca Iniziato, che si rivolge principalmente alle ragazze dall’under 14 fino ad una squadra femminile che gioca addirittura in serie D; il basket, seguito da Dario Beltrame, che coinvolge i bambini delle elementari fino agli over 30; il settore calcio seguito da me e Stefano Valentini che abbraccia i piccoli del 2006 fino ad arrivare agli esordienti e una squadra di calcio a 5 maschile e femminile. Poi abbiamo il sanda, meglio conosciuta come boxe cinese, rivolto principalmente ai ragazzi delle medie e superiori”. Il Don Bosco è anche molto impegnato nel sociale. “L’impegno che viene quotidianamente profuso non dimentica i meno fortunati: abbiamo curato con particolare attenzione l’inserimento nel settore pallavolo di un gruppo di utenti del Dipartimento di Salute Mentale della A.S.L. RM A, seguiti da un nostro tecnico, da volontari e da medici dell’ASL, e l’integrazione nel settore calcio a 5 di alcuni giovani rifugiati politici afgani”. Quali eventi state preparando per l’estate? “In vista dell’estate stiamo organizzando “Estate ragazzi”, il centro estivo dell’Oratorio salesiano dove tra sport, escursioni e gite ai parchi acquatici certamente non c’è il tempo di annoiarsi. Non ci rimane che invitarvi a tutti i nostri appuntamente: siete tutti benvenuti!”. Filo diretto con i nostri esperti PER LE PRIME INFORMAZIONI POTETE CONTATTARCI AL NUMERO VERDE: 800.199.008 SONO PARTE COMUNE? VIGNE NUOVE DI GIUSEPPE ANANASSO PROROGHE Prorogato al 20 giugno il termine per la presentazione al CAF del 730/2012. Prorogato anche il termine per il pagamento delle imposte IRPEF da Unico 2012. Il 09 luglio sarà infatti l’ultimo giorno utile per il pagamento che potrà comunque essere eseguito anche entro il 20 agosto con la maggiorazione dello 0,40% IMU C’è tempo fino al 18 giugno per il versamento dell’acconto IMU che va calcolato con le aliquote base del 4x1000 e del 7,6x1000 Per il celcolo dell’imposta è bene avere una visura catastale aggiornata VIA DELLE VIGNE NUOVE 44 - TEL. 06.88644648 E-MAIL [email protected] Il restauro della facciata di un immobile solleva sempre dibattito tra i condomini. Così Pierluigi ha chiesto aiuto per uno stabile d’epoca, Anno 1920, per il quale l’assemblea ha deliberato lavori di ripristino di graffiti e stucchi, sabbiatura generale ecc... Nel regolamento si legge: sono comuni le facciate verso le vie, esclusi i serramenti e i balconi delle singole proprietà. Problema: ripartizione spese frontalini. Alcuni proprietari hanno, secondo il piano, di balconi con ringhiera, altri con ringhiera e finto granito, altri in finto granito: «Ma i frontalini sono di proprietà comune o individuale?». Risponde l’avvocato Renato Binello Vigliani: «Nulla essendo previsto dal regolamento di condominio in merito ai "frontalini", occorre far riferimento ai principi generali. Secondo la giurisprudenza occorre distinguere i balconi in senso stretto dagli elementi decorativi dei medesimi. Mentre i primi sono pacificamente considerati un "prolungamento" della unità immobiliare cui sono asserviti (e pertanto appartengono in via esclusiva al proprietario di questa che ne sopporta interamente gli oneri), i secondi (i cosiddetti frontalini) devono considerarsi beni condominiali quando si inseriscano nel prospetto dell’edificio e contribuiscano a renderlo esteticamente gradevole (così come i cosiddetti "pilastrini" e la parte sottostante la soletta). «La valutazione circa il fatto che determinate parti di un edificio servano all'uso e al godimento comune ai sensi dell’art.1117 n.3, non può quindi essere effettuata in astratto, ma deve essere attuata caso per caso, individuando in concreto la funzione prevalente di tali parti in rapporto alla proprietà esclusiva. Qualora nel caso specifico i frontalini (nonché i pilastrini ed il "sottosoletta") svolgessero davvero la funzione prevalente di rendere architettonicamente gradevole l'intera facciata (invece che quello di servire come elemento decorativo o strutturale del solo balcone), la spesa relativa al loro restauro dovrà essere ripartita fra tutti i condomini in base ai mille STUDIO CECCAGLIA Via Val di Sangro, 19 A - Tel. 06.88385938 - e-mail: [email protected] Maggio / Giugno 2012 Pagina 31 REDAZIONE CITTADINA I vostri Annunci, Comunicazioni e Segnalazioni VIA VAL MAGGIA, 32 e-mail: [email protected] numero verde 800199008 VIA UGo DeLLA SeTA BeNZINAIo SI APPRoPRIA DeLL’AReA VeRDe Spettabile redazione, a che titolo in data 20.5.2012 il benzinaio IP situato in via Ugo della Seta sta recintando l'area verde limitrofa? Il fatto che i lavori si svolgano di domenica non mi fa pensare niente di buono: se il "giardino" (improprio chiamarlo così, è uno spazio non praticabile pieno di piante cresciute alla rinfusa e mai curate, nonché di immondizia) è pubblico, si tratta di un abuso che va represso, anche penalmente; se è privato, il proprietario dovrebbe ripulirlo per evitare rischi di incendio. Si tratta di una via ad altissimo traffico, anche stavolta i Vigili Urbani si gireranni dall'altra parte? Forse no, perché proprio dal lato opposto della strada c'è il chiosco di un fioraio, anch'esso sorto in fretta e furia di domenica una decina di anni fa: tutto in regola con l'occupazioen di suolo pubblico? un lettore VIA ADAMeLLo PATRIMoNIo VeRDe A RISCHIo Volevo segnalare situazione ALBERATURE STRADALI in via Adamello, IV Municipio inadeguatezza della gestione del decoro urbano, e del verde: a) NEGLI ULTIMI 2 ANNI sono stati abbattuti una SERIE DI PINI MARITTIMI, su via Adamello e viale Carnaro, perchè dichiarati pericolanti E NON SONO STATI SOSTITUITI DA ALCUN ALBERO LASCIANDO I TRONCHI MOZZI a far bella mostra di sè. b) L'ultimo PINO è caduto da solo a seguito della nevicata del 2 febbraio 2012 (schiacciando una macchina) e il tronco giace a terra DA QUELLA DATA, ORMAI SONO 4 MESI, di fronte al civico 10 di via Adamello CON PARTE DELL'IMPIANTO RADICALE CHE INGOMBRA IL MARCIAPIEDE rappresentando anche elemento di pericolo per i passanti. c) Ad oggi, sempre in via Adamello, altri due pini di grandi dimensioni (tra quelli ancora in piedi) risultano malati e quasi completamente secchi, come visibile a chiunque ad occhio nudo dato che la CHIOMA E' TUTTA MARRONE E SECCA E DA UN MOMENTO ALL'ALTRO CON UN VENTO PIù FORTE POTREBBERO CADERE RAMI O INTERE PARTI DELL'ALBERO.... Io come cittadina della capitale e come amante degli alberi e del mio quartiere mi sono fatta portavoce anche degli altri residenti nel richiedere al MUNICIPIO e agli uffici preposti un TEMPESTIVO intervento per la salvaguardia del decoro e la sostituzione di ogni albero caduto e/o abbattuto, INDIVIDUANDO SPECIE ARBOREE PIù IDONEE AD ESSERE UTILIZZATE COME ALBERATURE Anno XXVII - n°4 Maggio / Giugno 2012 Direzione, Redazione Reg. Trib. di Roma n. 497/86 del 23/10/1986 Via Val Maggia, 32 - 00141 Roma Telefono 06.88644518 Fax 06.88386992 STRADALI NON CI SONO STATE RISPOSTE Nè INTERVENTI AL RIGUARDO MAGARI VOI COME STRUMENTO DI INFORMAZIONE DEL QUARTIERE POTRESTE OCCUPARVI DELLA COSA, PROMUOVENDO DEGLI INTERVENTI AL RIGUARDO E COMUNQUE UNA GESTIONE COMPLESSIVA DEL DECORO URBANO E DELLE ALBERATURE STRADALI PIù EFFICIENTE E DECOROSA. Cordiali saluti dott.ssa Francesca Consoli LA GIUNGLA DI VIA VeRGA Gentile Redazione, vorrei segnalare ancora una volta il pesante degrado di Via Giovanni Verga e Via Luigi Pirandello, in particolare inviterei i rappresentanti del IV municipio a vedere il capolinea del 335 situato in prossimità di un ex area verde adesso completamente ricoperta di erbacce altissime e forasacchi alla quale qualcuno ha dato fuoco per disperazione. Non c'è una pensilina, il marciapiede è completamente ricoperto di erbacce e pollini, qui infatti la nettezza urbana non si vede, non ci sono panchine per sedersi e d'estate attendere l'autobus è davvero impossibile per il caldo torrido.Dal momento che la maggior parte delle persone che prendono questa linea sono anziani il disagio è ancora più grande. Lo stesso discorso per l'area verde situata di fronte che avrebbe potuto compensare la mancanza di parchi dopo la cementificazione operata da Mezzaroma e che invece è un prato sporchissimo e incolto con erbacce altissime e rifiuti anche in prossimità del ciglio della strada. Qui è stato addirittura collocato un bagno ecologico per gli autisti dell'Atac e devo dire che posto peggiore non si poteva trovare. Ognuno di noi avrebbe il sacrosanto diritto di vivere circondato dalla bellezza ma poichè questo a Talenti ormai non è più possibile, chiediamo se non altro di poter vivere in un ambiente decoroso. Per non parlare di Via Giovanni Verga, dove ci sono aiuole completamente ricoperte di rifiuti di ogni tipo, la strada è piena di buche e all'incrocio con Via Giacome Zanella troviamo quel che resta di un' inutile scavo archeologico operato da Edileuropa: una distesa di terra ammucchiata davanti al vecchio centro commerciale. Anche qui forse con un'altra mentalità si sarebbe potuto creare un giardino invece che lasciare che quello spazio si ricopra di rifiuti. Vorrei sapere se siamo cittadini di serie b rispetto al cosiddetto quartiere Rinascimento dove le strade sono pulite e addirittura adesso non si può nemme- E-mail: [email protected] www.laquartaonline.it Coordinatore Relazioni Pubbliche Severino Catracchia Direttore Editoriale Riccardo de Cataldo Rev. Grafica Miriam Tafuri Direttore Responsabile Luca Coniglio Segreteria di Redazione M. Grazia Sperandio Marketing e Pubblicità Flavio Brunelli Tipografia Litosud srl Via Carlo Pesenti, 130 - 00156 (Roma) no più camminare con il cane perchè coloro che abitano nei palazzi di Mezzaroma protestano, come se anche il marciapiede fosse improvvisamente diventato di loro proprietà. Segnalo anche la totale mancanza di cestini in tutte le strade del quartiere e che invece sarebbero utilissimi per buttare carte e altri piccoli rifiuti. Se il Presidente Cristiano Bonelli si degnasse almeno una volta di guardare anche questa zona del Quartiere Talenti si accorgerebbe che è completamente abbandonata a se stessa e dell'enorme disparità di servizi tra questa parte che potremmo definire "Il Medioevo" e il quartiere "Rinascimento". Chiara VIA SALARIA / AeReoPoRTo DeLL’URBe UNA DISCARICA A CIeLo APeRTo Gentile Redazione, vi scrivo in merito al degrado della via Salaria. La via Salaria, importante arteria cittadina, riversa da anni in pessime condizioni. I canali di raccolta dell'acqua, nel tratto di strada che va dall'aeroporto dell'Urbe alla motorizzazione civile, sono otturati e pieni di ogni cosa (bottiglie, tronchi, ombrelli, plastica, carte e 35 centrimetri d'acqua putrida). D'inverno la strada, subito dopo la pioggia, si trasforma in un fiumiciattolo. D'estate diventa la dimora preferita di zanzare, mosconi e animali di ogni tipo (i più dolci dei quali sono le lucciole dell'est europeo). Gli unici soldi che si spendono sono quelli per asfaltare e/o tappezzare, quasi annualmente, le strade (lavori politicamente più spendibili per l'amministrazione e appaltati da imprese che non vengono controllate a dovere). Le modalità sono sempre le stesse: si toglie l'asfalto e si gettano non più di due centimetri di bitume (?), che raffreddandosi si restringere e si sbriciola. Dopo poco la strada torna peggio di prima ed è pronta per essere nuovamente "asfaltata". Ma poco importa, perché tutte le strade portano a Roma! Spero di ricevere una vostra risposta ed in una eventuale vostra presa di posizione. Viringrazio in anticipo. Cordialmente, Raffaele Coniglio Hanno collaborato: Giuseppe Ananasso Flavio Artusi Silvia Badolato Claudio Catalano Roberto Ceccaglia Aldo Cecconi Alessandro Ceravolo Luca Coniglio Daniele Di Clemente Ilaria Faraoni Michele Lupo Micaela Mariana Elio Marcucci Alessandro Oricchio Stefania Orlando Sergio Maria Ortolani Lorenzo Pasqualini Alessandra Pieroni