Il mattone asiatico corre a +6,5%

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Il mattone asiatico corre a +6,5%
nel mondo
mercato immobiliare
Il mattone asiatico
corre a +6,5%
g Tratto da www.casa24.ilsole24ore.com del 23 febbraio 2012 di Evelina Marchesini
a vostra azienda vi manda a lavorare
a Sydney? È molto probabile che vi
sistemiate in una casa di mille metri
quadri, molto meglio di quella che sarebbe l’opzione se andaste a Mosca dove lo
standard, per la stessa tipologia di profilo
di spesa, è di 170 metri.
A Londra dovreste invece probabilmente
accontentarvi di 120 mq. E non è solo il
costo al metro a influenzare la scelta,
perché incidono anche le abitudini di vita
e i costi di acquisizione. Tanto che Savills,
società di consulenza internazionale, ha
elaborato già da alcuni anni un indice che
tiene conto di tutti questi fattori e monitora l’andamento del mercato. Un mercato dove il peso delle città asiatiche è preponderante. Si conferma così il primato di
Hong Kong come città più cara del mondo
a parità di parametri di stili di vita e status sociale, al secondo posto Londra e al
terzo Tokyo, che precede Singapore e Parigi. Ma è anche possibile fissare in cifre
un sistema che procede ormai a due velocità, con le “nuove” metropoli in corsa
forsennata e le storiche città del Vecchio
mondo più statiche. In un contesto globale che si muove velocemente gli italiani
restano, dopo le grandi emigrazioni di inizio secolo, in generale più ancorati allo
Stivale (i residenti all’estero solo in minima parte risultano registrati in Asia), ma
il resto del mondo si sta muovendo
velocemente verso questo continente e
in particolare verso le sue nuove e grandi
metropoli, dove i prezzi immobiliari sono
lievitati a ritmi sostenuti.
C’è una nuova linea di demarcazione tra
nuove e vecchie economie, linea che può
essere individuata nella crescita a lungo
termine dei valori immobiliari. In media,
nelle dieci principali città mondiali, dal
2005 al giugno 2011 i prezzi delle case di
buon livello sono aumentati del 77% con
L
un’ulteriore crescita del 6% negli ultimi
sei mesi del 2011. Ma mentre Londra, Parigi, Tokyo, Sydney e New York (che si potrebbero definire le città “vecchie”) hanno visto crescere i prezzi del 35% dal
2005, Shanghai, Singapore, Hong Kong e
Mumbai (a cui va aggiunta Mosca) hanno
visto il mattone top apprezzarsi del 123%.
Le città asiatiche considerate sono cresciute in media dal 6,5% dal 2010 e
dell’85% dal 2005.
«Il real estate di Hong Kong sta assorbendo la ricchezza di tutta la regione asiatica», dice Raymond Lee di Savills Hong
Kong. Gli elevati prezzi sono in gran parte
dovuti al fatto che ormai la città è meta
degli investimenti immobiliari dei ricchi cinesi (oltre che da altri Paesi del Sud-Est
asiatico) disposti a pagare in contanti, ma
le proprietà di elevato standing scarseggiano: fenomeno che continuerà nei prossimi anni. «È l’elevata domanda degli stranieri a mantenere alti prezzi e affitti», fa
eco Christopher Marriott di Savills Singapore, dove i valori immobiliari stanno salendo al ritmo del 16% annuo. Una curiosità: Singapore è la città con la più elevata
concentrazione di milionari al mondo, con
il 16% dei residenti che gode di una ricchezza superiore al milione di dollari.
A Shanghai lo sforzo del Governo per calmierare i prezzi degli appartamenti sta
dando i suoi frutti, ma nel lungo periodo i
valori sono comunque aumentati del
136%: «La città è diventata il simbolo del
capitalismo cinese e il suo comparto immobiliare il palcoscenico in cui metterlo
in scena», spiega Albert Lau di Savills
Shanghai. La crescita è scesa al 3% dal
2010, ma ora si preannuncia un rincaro
degli affitti. E se in Cina gli sforzi governativi hanno tenuto sotto controllo lo scoppio della bolla immobiliare, questo non è
accaduto a Mumbai, dove sono in molti
ormai a prevedere almeno uno sgonfiamento della bolla stessa. Mumbai è stata
la città a maggior incremento dei prezzi
dal 2005 (+138%), ma senza scarsità di offerta il fenomeno può tramutarsi in un
boomerang. «In ogni caso – spiega Jatin
Patel di Savills India – il real estate riflette
la transizione in atto da città nazionale a
metropoli mondiale, un fenomeno che
non è più possibile arrestare». g
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