Capannone Valman in vendita Si chiude l`epopea del tessile

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Capannone Valman in vendita Si chiude l`epopea del tessile
mercoledi 15 gennaio 2014
pag. 31
ROTALIANA
La famiglia Valenti aveva rilevato
L’Ikea era interessata ad acquistare
l’azienda dal gruppo Marzotto negli anni lo stabilimento di Mezzocorona ma il Prg
Sessanta ma la crisi ha rovinato tutto
ha precluso ogni trattativa di conversione
Capannone Valman in vendita
Si chiude l’epopea del tessile
NICOLA GUARNIERI
ROTALIANA - Un pezzo di storia industriale della Piana Rotaliana è stato archiviato per sempre. E a testimoniare
questa parentesi che mestamente si
chiude è un enorme cartello che campeggia su uno degli stabilimenti che
hanno scritto pagine di vita lavorativa, la Valman. Il capannone di via Canè è in vendita. E non si tratta dei tanti avvisi che in tempi di crisi vengono
affissi su appartamenti e negozi di ogni
città d’Italia ma di un «vendesi» che
colpisce come un pugno nello stomaco. Perché guardare una fabbrica che
dagli anni Sessanta ad oggi ha dato da
vivere a decine di famiglie - facendo
pensare che il settore tessile fosse legato a filo doppio con la Rotaliana - restare desolatamente chiusa con tanto
di annuncio al miglior acquirente riempie di tristezza e sottolinea la drammaticità di un periodo buio per il mondo operaio. E pensare che per un attimo, ma solo per un attimo, quel comparto produttivo avrebbe potuto reinventarsi ospitando una delle aziende
più floride d’Europa, l’Ikea. «È vero, c’è
stato un abboccamento, un interessamento non ufficiale da parte della società svedese. - conferma Roberto Valenti, patron di Valman - Purtroppo non
se n’è fatto nulla perché Ikea aveva bisogno di 30 mila metri quadrati e il Prg
di Mezzocorona ne consentiva solo 26
Lo stabilimento della Valman in via Canè a Mezzocorona è in vendita. L’Ikea era interessata ma non se n’è fatto nulla (foto A. Longo)
mila. Ma è stato un incontro rapidissimo con i vertici di Ikea, durato un quarto d’ora».
Lo storico capannone bianco-azzurro,
insomma, adesso è vuoto e attende un
compratore per non rischiare di diventare, suo malgrado, un monumento alla crisi economica e alla fine delle fabbriche in quest’area. Un lustro fa, a dire il vero, la Piana aveva già dovuto dire addio all’altra sede di Valman, quella di Mezzolombardo. E a Mezzocorona erano rimasti solo il magazzino e
gli uffici commerciali, una decina di dipendenti in tutto non più impegnati a
produrre filati, tessuti e biancheria per
la casa.
Ed ora? «Ci trasferiamo a Mezzolombardo con gli uffici e attendiamo qualcuno che comperi lo stabilimento di
via Canè», chiosa il titolare.
La famiglia Valenti aveva rilevato
l’azienda tessile dal gruppo Marzotto
alla fine degli anni Sessanta. A lungo
sembrava che il tessile potesse diventare un traino per l’industria trentina
ma la crisi globale ha finito per spegnere le illusioni. I Valenti hanno tentato il tutto per tutto per mantenere in
vita l’azienda ma alla fine hanno dovuto arrendersi. Certo, l’Ikea poteva essere la «riconversione» in grado di generare nuova occupazione ma le leggi
provinciali sul commercio e i piani regolatori vigenti hanno spinto il colosso scandinavo del mobile fai da te a
puntare su Verona. I tempi tecnici per
ottenere il via libera al subentro, infatti, avrebbero spaventato chiunque.