PERCORSO IN AZIENDA - "Antonietta De Pace"

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PERCORSO IN AZIENDA - "Antonietta De Pace"
PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Progettazione di massima del Percorso
ALLEGATO 1
PERCORSO IN AZIENDA
ANNO SCOLASTICO 2007/2010
Docenti Tutor: Anna Paola Alba, Anna Rita Serafino
Documento redatto dal Tutor scolastico Prof.ssa Anna Rita Serafino
1
ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
L’attuale scenario economico si caratterizza per gli incessanti e repentini cambiamenti, ascrivibili a processi di
evoluzione ed espansione dei mercati internazionali, che determinano una sempre maggiore concorrenza da parte dei
paesi esteri.
In questi ultimi anni, di fatto, si sta assistendo ad un’evoluzione dei mercati, dovuta principalmente alla globalizzazione
in atto.
Oggi non si parla più di mercati differenti in paesi differenti ma, a causa del sempre maggior contatto tra i pop oli che
presentano caratteristiche a volte assai differenziate tra loro per cultura, lingua a e tradizioni, si parla di mercato
mondiale.
I diversi mercati, infatti, influenzati dalla continua tendenza alla globalizzazione, hanno subito profonde modificazi oni,
divenendo gradualmente sempre più omogenei, integrati e caratterizzati dall’ingresso sempre più frenetico di nuovi
concorrenti.
La globalizzazione dei mercati ha quindi reso possibile l’affermarsi di un mercato le cui dimensioni coincidono con
quelle stesse del nostro pianeta e conseguentemente ha generato la delocalizzazione dei sistemi produttivi, non più
legati a rigidi confini geografici.
In sintesi, si può affermare che tale condizione ha dato vita a nuove configurazioni produttive, alla trasfo rmazione dei
mercati e anche alla creazione di nuove realtà, mettendo in moto un meccanismo di evoluzione che dura tutt’oggi.
Di tale situazione ne risentono particolarmente le aziende locali manifatturiere. Basti citare il caso di aziende leader nel
settore della moda e delle calzature che oggi affrontano una fase delicata, rischiando di compromettere seriamente lo
sviluppo economico del nostro territorio.
Se, quindi, nel nostro territorio non mancano le risorse per poter intraprendere una buona attività i mprenditoriale, tanto
per la diffusione di materie prime, quanto per le favorevoli condizioni socio -economiche funzionali allo sviluppo
aziendale, in realtà si rischia di dover fronteggiare un evidente ritardo del territorio a competere in maniera
adeguatamente competitiva.
Nel suo complesso, il settore del tessile -abbigliamento costituisce una realtà di rilievo nell’economia della
Puglia, specie per via dell’ampiezza del relativo tessuto produttivo che evidenzia quasi 7.000 unità locali attive. Nello
scenario nazionale del settore moda, la Puglia si colloca come quinta regione italiana per numero di imprese attive nel
comparto tessile-abbigliamento, mentre tra le regioni meridionali conquista la leadership, al pari della Campania.
Dall’analisi della compos izione del settore, emerge come la maggior parte delle imprese pugliesi sia specializzata nella
confezione di capi di abbigliamento o articoli di maglieria, e/o nell’offerta dei relativi servizi produttivi (taglio, cucitura,
confezione, stiro, ecc.).
In questo contesto territoriale, la significativa presenza di imprese del settore tessile -abbigliamento
è caratterizzata per lo più da imprese terziste di piccole dimensioni, frequentemente a carattere familiare, che basano la
propria competitività sulle polit iche di prezzo. Convivono con queste realtà, anche delle imprese più strutturate che
adoperano politiche di marchio proprio e sviluppano strategie competitive basate più su elementi di immagine e di
qualità della gamma di offerta.
Tra le imprese attive, si rilevano delle specializzazioni produttive consolidate, spesso polarizzate in determinati comuni
della “Regione Salento”.
In termini organizzativi e di posizionamento sul mercato, sebbene la maggior parte delle
imprese attive in questo comparto produttivo è di piccole-medie dimensioni e opera servizi produttivi per conto terzi,
in realtà, l’area è caratterizzata dalla presenza di più tipologie di impresa che possono essere ricondotte a: Imprese
conto terzi e Imprese in conto proprio.
Le prime spesso sono imprese in grado di offrire più tipi di servizi produttivi, dalla consulenza nel design e sviluppo
tecnico delle collezioni di abbigliamento, ai servizi di taglio, cucitura e confezione, stiro ed imbustamento dei capi.
Sono aziende collegate sia ad imprese del medesimo territorio, sia ad imprese dislocate fuori della regione.
In questa categoria rientrano i laboratori di piccole e medie dimensioni, subfornitori di committenti sia locali sia
extralocali, caratterizzati da alta informalità, assenza di capacità commerciali e concorrenza esasperata sui prezzi.
In termini generali queste imprese operano nelle fasce medie e basse del mercato, sia in termini di prezzo che di qualità,
benché siano in grado di rispettare gli standard produttivi più elevati, imposti da i committenti e dalle Società
distributive che presidiano i rapporti con il mercato finale.
Le Imprese in conto proprio, posizionate su un prodotto di fascia media/ medio-bassa, stanno operando un tentativo di
riposizionamento produttivo verso fasce di mer cato più elevate attraverso l’introduzione di politiche di marca propria.
Tale scelta comporta il presidio diretto del mercato da parte delle aziende ed, in alcuni casi ha portato alla
riorganizzazione dell’area commerciale nonché del processo produttivo d elle imprese interessate al fine di garantire il
necessario controllo delle fasi di lavorazione che incidono sulla qualità del prodotto.
Appare in crescita, il numero di imprese che affiancano alla produzione per conto terzi un'attività di produzione conto
proprio, che prevede la creazione di marchi propri.
Il territorio del Sud Salento interessato dalle specializzazioni produttive nel settore tessile - abbigliamento si riconduce al
distretto industriale di Nardò-Gallipoli che scende lungo la costa ionica de l basso Salento, raggruppando 14 comuni della
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Provincia sudorientale di Lecce, anche in questa zona prevalgono i rapporti di lavoro per conto terzi, a scapito dei rapporti
diretti con il mercato finale.
Questa condizione di lavoro è infatti la più comune t ra le imprese del distretto, specie di piccole e medie dimensioni, le
quali si configurano in larga misura come laboratori specializzati in servizi produttivi per committenti nazionali ed
esteri, oltre che per gli operatori della distribuzione organizzata che adoperano politiche di “private label”.
Ciononostante, gli elevati livelli di esperienza e know -how tecnico acquisiti dalle imprese locali permettono loro di
offrire servizi produttivi “a ciclo completo” (dal design, alla produzione, al confezionamento , alla
commercializzazione) con elevati standard tecnologici ai propri committenti.
Inoltre, alcuni operatori locali hanno da tempo lanciato delle linee a marchio proprio, indirizzate prevalentemente al
canale del dettaglio specializzato.
Per quanto detto sopra l’indagine del Sistema Informativo per l’occupazione e la Formazione
dell’ Unioncamere ha evidenziato il bisogno di formare figure professionali esperte nel comparto manifatturiero. Queste
figure, qualificate e specializzate, devono essere in grado di passare dall’ideazione alla commercializzazione, dal
controllo di qualità, all’innovazione tecnologica e multimediale, con una flessibilità produttiva ed imprenditoriale,
attenta alle risorse del territorio salentino garante dello sviluppo sostenibile d ell’economia locale.
Alla luce di questa indagine, l’I.I.S.S. “A. DE PACE”, polo regionale per il progetto relativo ai cambi di percorsi
formativi, polo provinciale per la formazione ed il monitoraggio dell’obbligo scolastico, ha condotto sul territorio un a
serie di indagini per verificare l’esistenza di laboratori e di figure professionali nell’ambito della moda.
I risultati hanno confermato che esistono vari laboratori privati di piccole dimensioni in condizioni asfittiche causa della
recessione economica che ha investito il comparto moda, della mancata riconversione della professionalità e della
difficoltà di reperimento sul mercato di personale qualificato.
Si sono attuati incontri con la rete di imprese, con la Camera di Commercio, con l’Associazione d ei Giovani Industriali,
con la Confindustria, con la Confartigianato, i sindacati del settore per verificare l’effetivo interesse verso questo
ambito lavorativo.
Ulteriori indagini di mercato condotte in relazione agli stage che l’Istituto realizza annual mente nell’ambito delle
proprie attività curricolari, hanno consentito di delineare la figura professionale di riferimento, una figura accattivante
ed in linea con la richiesta di mercato.
1. OBIETTIVI
Obiettivi educativi trasversali :
 Sviluppare nei giovani nuove o alternative modalità di apprendimento flessibili, attraverso il
collegamento dei due mondi formativi pedagogico scolastico ed esperienziale aziendale,
sostenendo un processo di crescita dell’autostima e della capacità di autoprogettazione
personale
 Avvicinare i giovani al mondo del lavoro attraverso un’esperienza protetta, ma tarata su ritmi e
problematiche effettive e concrete, promuovendo il senso di responsabilità e di impegno
sociale e lavorativo
 sviluppare e favorire la socializzazione e l a comunicazione interpersonale.
Obiettivi formativi trasversali :
 Favorire e sollecitare la motivazione allo studio
 Avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa concepiti come attori di un unico processo che
favorisca la crescita e lo sviluppo della per sonalità e del bagaglio culturale e professionale dei
giovani
 Socializzare e sviluppare caratteristiche e dinamiche alla base del lavoro in azienda (lavoro di
squadra, relazioni interpersonali, rispetto di ruoli e gerarchie, strategie aziendali e valori
distintivi ecc.)
 Rendere consapevoli i giovani del profondo legame tra la propria realizzazione futura come
persone e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica
 Acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro
 Migliorare la comunicazione a tutti i suoi livelli e abituare i giovani all’ascolto attivo
 Sollecitare capacità critica e diagnostica
 Acquisire la capacità di essere flessibili nel comportamento e nella gestione delle relazioni
 Educare al rispetto dell’ambiente e delle regole stabilite all’interno del contesto lavorativo
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Obiettivi professionalizzanti
Si rimanda al paragrafo successivo, in cui vengono descritte in maniera più specifica le competenze
legate all’area del sapere oggetto della sperimentazione
2. AREA DELLE COMPETENZE
A) DEFINIZIONE DELL’AREA
Gruppo A - Area tecnica tessile artigianale ed industriale
Le competenze specifiche da sviluppare durante il percorso di alternanza, affini al percorso di studi
curricolare dell’indirizzo tessile, fanno specifico riferimento all’area tecnica della produzione tessile.
In particolare, l’acquisizione di queste competenze comporta la conoscenza di tecnologie per la
colorazione dei filati, dei materiali e del disegno specifico, della tipologia e del funzionamento delle
macchine tessili ,degli strumenti e delle attrezzature per la filatura , nonché di basi di informatica.
Tra le abilità connesse al possesso di queste competenze di area è necessaria la capacità di
leggere disegni , di organizzare le fasi di lavoro, esegu ire l’assemblaggio, il controllo e la messa in
opera di particolari, Inoltre si auspica l’acquisizione di capacità critica per effettuare il controllo di
qualità.
Gruppo B - Area tecnica abbigliamento artigianale ed industriale
Le competenze specifiche da sviluppare durante il percorso di alternanza, affini al percorso di studi
curricolare dell’indirizzo abbigliamento e moda, fanno specifico riferimento all’area tecnica della
produzione abbigliamentaria. In particolare, l’acquisizione di queste competen ze comporta la
conoscenza dei materiali tessili e degli accessori che arricchiscono un capo quali zip, bottoni,
applicazioni, merletti, sostegni, teline, ecc.; da non tralasciare è l’importanza del disegno specifico
che concretizza il progetto; e ancora d ella tipologia e del funzionamento delle macchine per il
taglio, il cucito e la maglieria degli strumenti e delle attrezzature per la confezione e il finissaggio;
e la commercializzazione, nonché di basi di informatica su sistemi CAD.
Tra le abilità connesse al possesso di queste competenze di area è necessaria la capacità di
leggere disegni , di organizzare le fasi di lavoro, eseguire l’assemblaggio, il controllo e la messa in
opera di particolari, Inoltre si auspica l’acquisizione di capacità critica pe r effettuare il controllo di
qualità.
B) COMPETENZE SPECIFICHE DA ACQUISIRE
Descrizione sintetica delle competenze afferenti all’area individuata:
Sapere (conoscenze)
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
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Conoscere la struttura organizzativa aziendale
Conoscere le procedure e le tecniche d el lavoro artigianale e industriale
Conoscere le caratteristiche del prodotto artigianale e industriale
Riconoscere le fasi procedurali per l’utilizzo di un telaio a mano
Riconoscere le fasi procedurali per l’utilizzo di varie macchine per le varie fasi di
confezione di un capo in tessuto fermo o in maglia
Riconoscere l’iter di lavorazione e trasformazione dei diversi filati utilizzati per i vari
manufatti
Conoscere i documenti fiscali e amministrativi che accompagnano un capo sia nella
lavorazione che nella commercializzazione
Saper fare (capacità e abilità operative/intellettuali)
 Ideare di un semplice manufatto
 Capacità progettuale di un semplice manufatto
 Capacità di organizzazione delle fasi di lavoro
 Capacità esecutiva e operativa finalizzata alla realizzazione del prodotto
 Capacità di documentare e presentare il proprio lavoro
 Comprensione delle principali attività connesse alla sicurezza e prevenzione sui luoghi
di lavoro
Saper essere (capacità e abilità comportamentali e attitudinali)
 Mostrare atteggiamento propositivo e cooperativo
 Capacità di problem solving
 Capacità relazionali e di comunicazione efficace
 Capacità di lavoro autonomo e in team
 Capacità di riconoscere le proprie motivazioni all’approccio lavorativo
3. AZIENDE ADERENTI ALL’INIZIATI VA
Si sono impegnate a collaborare all’iniziativa, rinviando la scheda di adesione al progetto le
seguenti aziende:
Gruppo A
Nome azienda
“Le Costantine”
Sede
Referente
aziendale
Numero allievi
ospitabili
10
Referente
aziendale
Alizia Toraldo
Perrone Valentina
Monittola Paolo
Lucia Gabrieli
Vergori Antonia
REBOLDI Gianni
Numero allievi
ospitabili
1
2
2
2
3
1
Casamassella
Gruppo B
Nome azienda
ALIZIA di Alizia Toraldo
BRAMOSIA di Perrone Valentina
MONITTOLA PAOLO
DISPLAY
CREAZIONI ALESSA
Maglificio F.lli Reboldi s.n.c.
Sede
MONTERONI
LECCE
CAVALLINO
LECCE
VEGLIE
COPERTINO
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4. DEFINIZIONE DI MASSIMA DI TEMPI E CONTENUTI DEL PERCORSO DI
ALTERNANZA
Si prevede che al progetto siano dedicate, durante l’a.s., 160 ore il I anno (III classe) e 160 ore
il II anno (IV classe) da distribuire in percentuali variabili tra i periodi in azienda e lezioni teoriche
con esperti (a scuola).
La definizione ultima dei tempi e delle modalità organizzative di alternanza tra momenti in azienda
e momenti in aula così come la specifica delle ore da dedicare a ciascun argomento, e il dettaglio
dei contenuti per singola materia verranno fornite nella progettazione di dettaglio, a seguito
dell’incontro con le aziende e la verifica delle possibili curv ature del programma ministeriale.
5. DEFINIZIONE
ALTERNANZA
DI
MASSIMA
DEI
CONTENUTI
DEL
PERCORSO
DI
I° ANNO DI ALTERNANZA = III Classe
Monte ore totale = 160
120 ore
40 ore
Azienda
Con esperti a scuola
Gruppo A
Area
Sistema azienda
Gestione
ordini
magazzino
Moduli
1) Organizzazione aziendale di
aziende afferenti al settore
artigianale
ed 1) Il sistema di comunicazione
interno ed esterno
1) Dal disegno al manufatto
Processo produttivo





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
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
Area
Moduli


Sistema azienda
1) Organizzazione aziendale di
aziende afferenti al settore
artigianale


Attività
L’azienda come sistema
Funzioni operative del sistema
Organigramma aziendale
Documentazione in azienda
Gestione ordini
Gestione magazzino
Messa in carta
Determinazione dei dati tecnici per la
costruzione di un tessuto a navetta
Gli intrecci fondamentali e derivati
Messa a telaio
Conoscenze/Abilità
Riconosce nell’azienda attività e ruoli
Classifica l’azienda in relazione ai vari
criteri con
cui possono
essere
raggruppate
Riconosce i documenti relativi alle
tipiche operazioni aziendali
Collega i documenti alle singole funzioni
aziendali
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
Gestione
ordini
magazzino
ed 1)Il sistema di comunicazione
interno ed esterno




Processo produttivo
1)Dal disegno al manufatto





Conosce ruoli e compiti propri di ogni
settore di attività
Conosce i criteri e tecnologie utilizzate
per lo stoccaggio delle merci e la
registrazione in entrata ed in uscita dei
prodotti
Conoscere la funzionalità del telaio e le
procedure preliminari per l’avvio della
lavorazione
Saper realizzare semplici disegni su
carta
Sa selezionare un disegno a seconda
del manufatto da
confezionare
Saper accostare disegni e colori
Conoscere i diversi intrecci realizzabili al
telaio
Saper selezionare gli intrecci da
realizzare sul manufatto
Saper metter al telaio
Gruppo B
Area
Orientamento
Moduli
1. Cerco lavoro
Attività







Indagine conoscitiva
Indagine motivazionale
Autopercezione e autostima
Modalità di fronteggiamento: desideri,
orientamenti, interessi professionali
Lettura delle risorse/potenzialità personali
Lettura delle competenze professionali
Descrizione della figura professionale: ambito
di lavoro e prospettive di lavoro
Modellistica
2. Introduzione ai sistemi
CAD








Sistema azienda
3. Organizzazione
aziendale




L’azienda come sistema
Funzioni operative del sistema
Organigramma aziendale
Documentazione in azienda



Scelta dei materiali
Ideazione e messa su carta
Definizione del progetto e creazione tavola
tecnica di produzione
Studio modellistico del capo
Taglio
Confezione
Rifinitura
Processo produttivo
4. Dal progetto al
manufatto




I sistemi CAD CAM, elementi e periferiche
Il Software applicativo
Tabella taglie e tabella regole
Preparazione del cartamodello
Digitalizzazione
Controllo e modifica a video del pezzo
Sviluppo taglie
Piazzamento
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Commercializzazione
Area
5. Dall’etichettatura alla
vendita



Moduli

Orientamento
1. Cerco lavoro



Modellistica
2. Introduzione ai sistemi
CAD





Sistema azienda
3. Organizzazione
aziendale


Etichettatura
Imballaggio
Vendita e documentazione fiscale
Conoscenze/Abilità
Ricostruisce la biografia personale e
professionale (conoscenza di sé) e rileva la
differenza tra desideri e aspettative per
l’orientamento professionale. (consuelling)
costruisce in seguito alla sintesi gli elementi
emersi nella fase di esplorazione e di analisi,
allo scopo di creare, sulla base dell e
motivazioni e delle competenze che si
appresta ad acquisire, il piano d’azione per
l’attuazione del proprio progetto di vita
lavorativo e professionale.
Rielabora la base di un modello artigianale
per ottenerne quella industriale
Individua le differenze tra la base artigianale
e quella industriale
Conosce l’uso della grafica computerizzata
applicata alla modellistica.
Conosce la terminologia di base per i sistemi
CAD CAM gli elementi che li compongono e
gli strumenti per il suo utilizzo
Conosce e utilizza le funzioni di base per
digitalizzare un modello, per poi svilupparlo e
piazzarlo
Classifica le aziende in relazione ai vari
criteri con cui possono essere raggruppat e
Conosce ruoli e compiti propri di ogni settore
di attività
Conosce i criteri e tecnologie utilizzate per lo
stoccaggio delle merci e la registrazione in
entrata ed in uscita dei prodotti
Riconosce i documenti relativi alle tipiche
operazioni aziendali
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


Processo produttivo
4. Dal progetto al
manufatto





Commercializzazione
5. Dall’etichettatura alla
vendita


Conosce i vari canali di approvvigionamento
dei materiali e utilizza tessuti e materiali di
sostegno o accessori appropriati in funzione
del rapporto qualità prezzo
Conosce l’iter progettuale dai semplici
componenti dell’abbigliamento ai capi base
Sa leggere in chiave modellistica qualsiasi
tipo di figurino
Analizza le problematiche relative ai volumi e
alla vestibilità in relazione ai tessuti da
utilizzare individuandone la tecnica di
trasformazione più idonea
Conosce e utilizza con competenza sia la
modellistica artigianale sia la modellistica
industriale
Conoscere la funzionalità delle varie
macchine operatrici e le procedure preliminari
per l’avvio della lavorazione
Usa con competenza alcune tecniche di
decorazione e rifinitura
Collega i documenti alle singole funzioni
aziendali
Segue le fasi di etichettatura e imballaggio
Conosce la documentazione fiscale e
amministrativa che accompagna il prodotto
nella fase di vendita
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