Pets in the city

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Design e nuove tendenze
Pets in the city
Il design per i nostri amici a quattro zampe
di Pierluigi Bresolin
L
a crisi economica non frena il desiderio di vivere con un animale da compagnia.
In controtendenza al calo dei consumi, il mercato del cibo e degli accessori per
gli animali domestici è persino in espansione. Secondo alcune stime di Euromonitor del 2013, nelle famiglie italiane sarebbero ospitati quasi 7 milioni di cani e 7
milioni e mezzo di gatti. Oltre che di cibo, i nostri piccoli amici a quattro zampe hanno
bisogno di una serie di accessori che devono essere funzionali, a basso impatto ambientale e dal design soddisfacente per essere inseriti nell’arredo domestico.
Un cuccia per tutti
Gli animali da compagnia sono considerati a pieno titolo membri della famiglia. Non lasciatevi ingannare però da alcune
immagini che ritraggono ad arte i nostri amici animali quasi
umanizzati, perfettamente a loro agio in situazioni preordinate
dall’uomo, dentro mobili o lettini tradizionali adattati per loro. La
concezione di uno spazio domestico dedicato ai pets, costruito
come un interno vissuto dagli umani può essere un’idea originale ma piuttosto discutibile. L’architetto Sou Fujimoto, che ha
realizzato nel 2013 il padiglione temporaneo per la Serpentine
Gallery a Londra, ha ricreato una sorta di gabbia di acciaio che
contiene una serie di oggetti: un collare, un piatto, dei libri, una
pianta. Secondo il designer giapponese, lo scenario in cui il
cane si trova circondato dagli oggetti della vita quotidiana col
suo padrone può coinvolgere l’animale fino a trasformare il suo
rapporto con gli esseri umani. Lo spazio architettonico avrebbe
lo scopo di presentarsi come un quadro in cui esseri umani
e cani vivono e interagiscono in modo attivo. Un altro esempio bizzarro, tra i tanti che si possono incontrare sul web, è la
splendida installazione di Konstantin Grcic, Paramount, che
comprende un piccolo tappeto, la cuccia formata da una scatola di compensato ed uno specchio circolare con luci diffuse.
Secondo il noto designer tedesco, l’apparecchiatura sarebbe
destinata esclusivamente ai barboncini, l’unica razza di cani
capace di riconoscersi allo specchio. In realtà, la reale soddisfazione dei bisogni fisici ed emotivi dell’animale domestico
deriva solo dall’osservazione diretta del suo comportamento
spontaneo. I gatti, ad esempio, adorano le scatole ma scelgono
i posti più impensati per nascondersi o riposare, a patto che ci
sia un comodo giaciglio ed una perfetta visuale. Lo studio del
comportamento del gatto è di stimolo alla continua ricerca di ripari adatti a loro e all’applicazione di nuove idee di riciclo, come
quella di recuperare vecchie valige vintage o persino i variopinti
desktop dell’iMac, iconici computer degli anni ’90. Atomic Attic
ha trovato il modo di riutilizzare questi ingombranti rifiuti elettronici, trasformandoli in qualcosa di utile, dal design gradevole
per noi e per i piccoli a-mici. Vediamo però come sia possibile
sfruttare la nostra abilità di falegnami per costruire un comodo
alloggio dedicato ai nostri amici a quattro zampe. La più tipica
cuccia per cani, quella a forma di casetta con tanto di tetto spiovente, è quasi sempre realizzata in legno.
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Il legno è il materiale più adatto alla costruzione di un riparo esterno per i cani, grazie alle sue elevate proprietà di isolamento termico che permettono di evitare dispersioni di calore e di mitigare
le temperature all’interno della cuccia, sia durante i periodi freddi
sia in quelli più caldi dell’anno. Tra i tanti produttori artigianali, la
Farmaker, un’azienda a carattere famigliare con sede nel piccolo
comune marchigiano di Belforte all’Isauro (PU), si dedica da anni
alla realizzazione di questo tipo di manufatti. Tutti i modelli vengono costruiti a mano, anche su misura, in base alle esigenze personalizzate dei clienti, utilizzando legno di qualità. Oltre alla scelta
del materiale è importante saper definire la tipologia di cuccia più
adatta ad ospitare il cane in base alle sue dimensioni. I cani scaldano la cuccia con il proprio calore corporeo, perciò se la cuccia
è troppo grande l’animale potrebbe soffrire il freddo, se invece è
troppo piccola potrebbe avere difficoltà a riposare comodamente.
In ogni caso, per il suo migliore conforto, è comunque consigliabile
mettere sul fondo della cuccia una coperta isolante o un tappetino.
Durante il Fuori Salone di Milano 2014, in via Tortona è stata presentata la collezione 800x1200 di Conlegno, un consorzio privato
nato nel 2002 con l’intento di favorire l’impiego del legno, materia
prima degli imballaggi. 800 x 1200 sta ad indicare la misura standard del pallet che, grazie ai progettisti del consorzio, da semplice
bancale si trasforma in un’originale soluzione di arredo in legno
ecosostenibile. Tra i vari mobili della collezione, dal design semplice e minimale in cui traspare una spiccata dose di creatività, troviamo anche un comodo giaciglio per i nostri amici animali, capace
di donare agli ambienti un tocco personale. Kenya Hara, architetto molto rinomato in Giappone, ha studiato approfonditamente il
modo di interagire degli esseri umani con i cani ed ha osservato, in
particolare, come e quanto il migliore amico dell’uomo sia costretto
ad adattarsi per vivere negli stessi ambienti del suo padrone. È
evidente che gli spazi e gli oggetti domestici sono tutti progettati
a misura d’uomo e per la sua comodità: per esempio, il passo di
una scala deriva dal rapporto tra l’alzata, compresa tra i 15 e i 20
cm, e la pedata, calcolata in base alla lunghezza del piede umano;
anche le dimensioni delle porte o l’altezza delle sedie e dei tavoli
sono pensate in rapporto alle dimensioni del corpo umano. L’attenzione del designer giapponese si è allora concentrata sul rapporto
di scala tra le misure dell’essere umano e le dimensioni medie del
cane, per rappresentare l’architettura d’interni secondo un diverso equilibrio tra le due scale. È nato così il progetto “Architettura
per cani” al quale hanno aderito subito altri designer e architetti
di fama internazionale, interessati all’iniziativa. Tutte le proposte
sono state presentate ufficialmente al pubblico del Design District
di Miami nel 2012 ma gran parte dei progetti sono pubblicati con
tutte le misure e le indicazioni costruttive e sono scaricabili dal sito
web http://architecturefordogs.com.
Chiunque è in grado di realizzare e riprodurre da sé queste originali strutture che permettono agli umani di comunicare meglio con
i loro amici a quattro zampe. Lo stesso Kenya Hara ha osservato
che i cani amano stare sempre vicini al loro padrone e soffrono
della differenza di altezza che non permette loro di incrociare direttamente il suo sguardo.
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Di conseguenza, ha disegnato il dispositivo D-tunnel che permette
al cane di salire per mezzo di una scaletta fino ad un ripiano per
trovarsi faccia a faccia con il suo padrone. Anche Atelier Bow-Wow
ha esplorato l’idea che i cani si sentano effettivamente rassicurati nel
guardare i loro padroni negli occhi, e ha sviluppato il progetto Architettura per bassotti, una struttura in legno modulare per permettere
ai cagnolini di soddisfare questa esigenza. Una sorta di lunga rampa ripiegata, con due piani di seduta, funziona in modo che il cane
possa ritrovarsi sdraiato davanti alla persona che si siede di fronte a
lui, salendo fino al livello del suo sguardo. Ottima per gli esterni, la
struttura è anche una comoda cuccia per i piccoli animali. Toyo Ito,
uno degli architetti giapponesi più innovativi ed influenti al mondo,
ha pensato invece a quei cani anziani che, non ostante l’età avanzata, la poca energia e le zampe doloranti, vorrebbero continuare a
fare passeggiate con il loro padrone. Per questi cani, il designer ha
progettato un passeggino trasportabile, che consente loro di essere
portati fuori casa tutti i giorni con qualsiasi tempo, perfino quando
piove o l’asfalto delle strade è bollente. Si tratta di una specie di
paniere in legno, ben ventilato e dotato di un soffice cuscino, coperto
da una cappotta che crea un comodo riparo regolabile, per ridurre gli
effetti del sole o della pioggia. Il fondo del passeggino è molto basso
per permettere al cane di salire e scendere da solo, perciò la cuccia
può essere utilizzata anche all’interno di casa. L’architetto Kazuyo
Sejima, collaboratrice di Toyo Ito laureatasi all’Università giapponese delle donne, ha progettato invece una cuccia molto morbida e
accogliente, formata da una struttura cava in MDF tagliata a forma
di anello, con una copertura esterna lavorata a maglia. La forma
complessiva di questo oggetto assomiglia ad una sfera leggermente
schiacciata, in cui il cane si può comodamente alloggiare, passando
dal foro che si trova nella parte posteriore della struttura. Nell’aspetto
esteriore, la cuccia ricorda il manto del Bichon Frise, che è bianco, estremamente morbido e soffice come zucchero filato. Questa
razza di cane e l’oggetto disegnato dall’architetto Sejima sembrano
diventare un tutt’uno. Per il riposo dei nostri amici a quattro zampe,
Torafu Architects ha progettato invece un’amaca. Dopo aver osservato che quasi tutti i nostri piccoli compagni prediligono dormire
sui nostri abiti, gli architetti hanno creato un telaio di legno sul quale
si può tendere una vecchia t-shirt o felpa per realizzare la cuccia
Wanmock. Secondo i parametri adottati dai progettisti, l’amaca è
fatta per reggere qualsiasi cane o gatto di taglia media. L’elasticità
del tessuto sorreggerà morbidamente il corpo dell’animale e l’odore
avvolgente della nostra maglietta usata gli darà la felice sensazione
di trovarsi insieme a noi. Il progetto, concepito in kit di montaggio, è
facilmente riproducibile ed è disponibile anche in alcuni siti di vendite
on-line. Lo studio parigino Fabbricabois, fondato da Mattia Paco
Rizzi e Jessica Bergstein-Collay, ha trovato una soluzione diversa
per offrire ai nostri pets un comodo rifugio all’interno di un mobile
utile a tutta la famiglia. Si tratta di un tavolino portariviste con una
nicchia interna dotata di un cuscino in tessuto morbido e lavabile. Il
mobile Nidin è il risultato di una reinterpretazione di un origami giapponese ed è consegnato in kit di facile montaggio. I pezzi si tengono
insieme mediante elastici e non è necessario avere utensili e usare
viti, colla o chiodi.
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Il gioco come stimolo
Chi vive con un gatto sperimenta ogni giorno almeno due cose: a)
è impossibile lavorare tranquillamente al computer perché il gatto
mette costantemente a repentaglio i vostri documenti non salvati
saltando sulla tastiera; b) qualunque sacchetto, busta o buco di adeguate dimensioni è irresistibile per un gatto: la sua curiosità lo spinge
all’esplorazione di tutto ciò che c’è dietro quel buco. Un gatto saprà
sempre stupirvi per la sua capacità di adattare ogni oggetto al suo
gioco. Il gioco serve ai gatti per mantenersi in forma, allenare la mente e i riflessi, combattere noia e sedentarietà che conducono alla depressione. Anche per i cani il gioco è importantissimo, perché serve
a creare e rafforzare la loro relazione con il padrone. Il gioco stimola
l’intelligenza e, dunque, dobbiamo cercare di impegnare i nostri pets
in attività divertenti e gratificanti assecondando i loro istinti naturali.
Ruan Hao, architetto cinese che lavora ad Hong Kong, ha progettato un tavolo gioco per gatti. Si tratta di un tavolo da lavoro, una moderna scrivania, che al suo interno contiene un percorso pensato in
funzione della struttura fisica del gatto, formato da tunnel con diversi
passaggi, nascondigli e ostacoli di vario tipo. Il CATable nasconde al
suo interno un vero labirinto da esplorare, che stimola la naturale curiosità dei nostri a-mici. La tentazione di entrare all’interno del tavolo
è irresistibile e permette al felino di giocare o di concedersi momenti
di relax al riparo da sguardi indiscreti. Un altro contributo al progetto
“Architettura per cani” viene dal gruppo di lavoro olandese MVRDV,
che ha trasformato la classica cuccia in legno in un’elegante e confortevole casetta a dondolo, che stimola il gioco e l’interazione tra
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lana e finiture naturali) e la capacità di adattamento al contesto
domestico in cui convivono i nostri pets. Fantasia e gioco delle
forme caratterizza anche il design della cuccia Bijoux, ideata
da DKO Studio. Il progetto è firmato da Giovanna Antunes,
Iolanda Esposito e Alessia Piccolo, tre studentesse del corso
di laurea in Design e Comunicazione della Seconda Università
degli Studi di Napoli, che hanno fondato un’innovativa start up
con sede ad Aversa. L’idea della cuccia si ispira alle forme del
grande pittore astrattista Kandinsky, con un preciso riferimento
all’opera Composizione VIII esposta al Guggenheim Museum
di New York. La cuccia è realizzata con materiali totalmente
riciclabili, in linea con le attuali normative del design sostenibile: la struttura è in legno massello, il cuscino della panca è
in puro cotone; inoltre, al suo interno si trovano delle ciotole in
acciaio inox, estraibili e di facile pulizia. È provvista di diversi
scompartimenti indipendenti: il triangolo centrale, che contiene
il lettino vero e proprio; il naso superiore, che serve come porta
giocattoli; infine la parte posteriore, l’orecchio, che è una panca
suddivisa al suo interno negli scompartimenti per conservare
le ciotole e il corredo del cane. La cuccia è pensata per cani
di piccola-media taglia e riesce a coniugare comodità, funzionalità e design. Vogliamo citare, inoltre, il simpatico design
della cuccia disegnata dall’italiana Tiziana Agnello per la LoveThyBeast di Brooklyn. La cuccia è a forma di piramide, con
un lato aperto per l’ingresso del piccolo ospite, ed è realizzata
con cartone riciclato stampato con inchiostri a base di soia e
poi rivestito in acrilico per resistere ai graffi. Facile da montare,
non richiede colla e si pulisce in un attimo. Per concludere, segnaliamo il modello di cuccia più tecnologico e costoso fino ad
oggi prodotto. È stato presentato recentemente a Birmingham
Crufts, la più grande mostra canina del mondo, che si svolge a
Birmingham ogni anno.
umano e cane. Lo studio di architetti associati con sede a Rotterdam si è avvalso di Mick van Gemert e Elien Deceuninck
per elaborare il progetto chiamato Beagle house perché, ispirandosi alla dog house di Snoopy, ha trasformato il prototipo
della cuccia in un oggetto interattivo dalle forme curve. Ogni
volta che il cane entra nel suo rifugio, la casetta si muove e lo
sollecita tanto nella sua attitudine al gioco quanto ad un riposo
tranquillo. Una corda attaccata alla casa permette al padrone di
trasportare sia il cane sia la cuccia. L’idea del dondolo è stata
sviluppata anche da Paul Kweton nella sedia 2-gether. Come
ogni amante degli animali sa, dopo una lunga giornata di lavoro
non c’è niente di meglio che sedersi accanto al proprio cane o
gatto. Nel 2012, questo designer di Houston ha creato uno speciale dondolo in multistrato di betulla lavorato CNC. La spaziatura delle costole della sedia di legno permette di controllare lo
spazio al di sotto della seduta, dove può essere sistemata una
copertina o un cuscino per il proprio animale domestico. L’animale instaura con il proprio padrone un rapporto visivo diretto e
può riposarsi tranquillamente accanto a lui, senza mai perderlo
di vista. Kweton è ancora alla ricerca di un’azienda che realizzi
il suo prototipo e distribuisca il prodotto. Il designer messicano
Christian Vivanco ha invece trovato un produttore spagnolo
per la sua sedia Pic-Nic. Dopo essersi trasferitosi a Barcellona,
in Spagna, dove ha fondato The Lab Emotion, uno studio di
design che incentra le sue ricerche sul valore delle emozioni
nella creazione di oggetti concettuali, Vivanco ha progettato per
Studio Roca la sedia in legno di pioppo, che ha uno spazio
sottostante alla seduta adatto a depositare temporaneamente
sia libri e riviste, sia vasi ed altri oggetti. Lo spazio è anche facilmente adattabile per ospitare la cuccia del nostro pet, adagiando un morbido cuscino in cotone. Il giovane designer ha poi
sviluppato altre idee sul gioco delle forme che può coinvolgere
umani e animali nella collezione Traven per Nido Muebles. La
linea di mobili per bambini è composta da tre unità: una poltrona, uno sgabello e un contenitore per i giocattoli. L’aspetto fondamentale del progetto è la scelta dei materiali (vimini, legno,
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Nell’ultima edizione, tenutasi dal 5 all’8 marzo 2015, un team di
architetti ingaggiato dalla Samsung, famosa azienda elettronica sudcoreana, ha creato il prototipo della cuccia da sogno, il
più lussuoso arredo d’interni pensato per i cani. Il modello ha
richiesto sei settimane di lavoro e costa 30.600 dollari US. I
fortunati cagnolini che occuperanno l’elegante cuccia saranno
coccolati in due spazi separati, uno per il riposo e il relax, l’altro
per la ristorazione e i giochi. All’interno, il cane può usare un
pulsante per ottenere cibo da un apposito dispenser, e trovare
sfondi a tema, ritratti di familiari e amici incorniciati, un moderno
lucernario. All’esterno, l’animale può utilizzare un tapis roulant
appositamente progettato ed una vasca da bagno con acqua
calda.
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