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ROM
D-
COME FARE
NEL C
Creare fotoalbum digitali
LUGLIO-AGOSTO 2003 € 5,00 www.pcmagazine.it
Archiviare e condividere le proprie fotografie
> WINDOWS Eliminare i programmi inutili all'avvio
> OFFICE Le funzioni di stampa avanzate in Word
Excel: analizzare un database con la tecnica Olap
> UTILITY Ottimizzare il Pc con Ashampoo PowerUp
> LINUX Installare pacchetti software su Debian
> ONLINE I primi approcci al linguaggio Java
> MULTIMEDIA In viaggio con la fotocamera digitale
• 100 programmi per prevenire
e risolvere i problemi del Pc. > pag 68
• Il software per organizzare
e gestire il disco fisso. > pag 164
• A confronto i servizi professionali
di recupero dati da hard disk
guasti. > pag 50
VOTA E
VINCI
pagina
160
In prova l'ultima evoluzione
della Cpu Amd con Front side
bus a 400 MHz.
> pag 12
Masterizzatori
Dvd 4x
A confronto sette masterizzatori capaci di scrivere un intero
Dvd in 15 minuti.
> pag 122
9 771128 876006
Una guida all'acquisto completa con caratteristiche e prezzi
di oltre 50 prodotti.
> pag 148
Athlon Xp
3200+
HARDWARE
Modem e
router Adsl
ANTEPRIMA
In prova i primi Pc portatili basati sulla nuova
tecnologia di Intel, con Wi-Fi integrato. > pag 110
ISSN 1128-8760
30206
10 NOTEBOOK CENTRINO
HARDWARE
Focus: Utility salvavita Hardware: 10 notebook Centrino Inchiesta: Servizi di recupero dati Come fare: Album di foto digitali
Spedizione in A.p. - 45% - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano - in caso di mancata consegna restituire all’editore che si impegna a pagare la relativa tassa presso il CMP di Roserio - Milano - Frs, 7.17
206
LUGLIO
AGOSTO
2 0 0 3
Photoshop Album SE e Ashampoo PowerUp versione completa
Editoriale <
Finalmente un decreto del Ministero delle telecomunicazioni
dà il via libera agli hot spot per le connessioni pubbliche alle Wlan
F a b i o
b o s s i
Wi-Fi, è l’ora dell’Italia
opo la sperimentazione, il Wi-Fi ad uso
pubblico è stato finalmente regolamentato,
con un decreto del Ministero delle
telecomunicazioni pubblicato lo scorso 29 maggio.
Secondo questo decreto è ora possibile installare e
utilizzare un sistema di comunicazioni in rete locale
mediante radiofrequenze, le cosiddette radio Lan
o Wireless Lan (Wlan), in “locali aperti al pubblico
o in aree confinate a frequentazione pubblica”,
per esempio le sale d’attesa di aeroporti e stazioni
ferroviarie, i centri commerciali o gli autogrill delle
autostrade.
La capillare diffusione
L’operatore che decide
dell’accesso pubblico alle
di attivare un servizio
reti wireless consentirà agli
Wlan pubblico deve
utenti finali di usufruire
facilmente di nuovi servizi
semplicemente
ottenere
un’autorizzazione, presentando al Ministero una
dichiarazione di conformità alle condizioni previste
dal decreto. Questa dichiarazione rappresenta,
sempre secondo il decreto, “denuncia di inizio
attività”, e permette all’operatore di avviare
il servizio immediatamente dopo la presentazione.
Le condizioni dell’autorizzazione prevedono,
sostanzialmente, una garanzia circa la sicurezza
del sistema e l’uso di frequenze di trasmissioni
specifiche, ovvero quella dei 2,4 GHz e quella dei 5
GHz, il tutto nel rispetto dei limiti previsti dalla
legge per le emissioni elettromagnetiche
e senza produrre interferenze alle “altre utilizzazioni
previste dal vigente Piano nazionale di ripartizione
delle frequenze”. Inoltre gli utenti devono
essere forniti di codici di accesso al fine di consentire
all’operatore di riconoscere in modo univoco
l’abbonato.
Se in Italia si seguirà la tendenza che si sta già
consolidando negli Stati Uniti, dove gli hot spot ovvero i punti pubblici per l’accesso alle Wlan - sono
già migliaia, nei prossimi mesi potremmo assistere
D
a un vero e proprio “boom” del Wi-Fi, con molte
aziende pronte a “scendere in campo” alla ricerca
di nuove e redditizie opportunità di business.
Opportunità non limitate a chi si occuperà dei punti
di accesso pubblici, ma anche a chi fornirà
l’hardware, sia per gli operatori sia per gli utenti.
Il wireless è infatti uno di quei pochi elementi in
grado di dare ancora un po’ di vivacità al settore IT,
depresso da una prolungata crisi di cui solo
ora sembra di vedere una prossima fine. Il decreto
del ministro Gasparri non fa altro che dare il via
a un sistema che non aspettava che una
regolamentazione per potersi attivare; le offerte
di dispositivi Wi-Fi sono già numerosissime,
gli standard sono ormai definiti e i prezzi sono
decisamente accessibili. Il settore mobile ha recepito
immediatamente l’opportunità: palmari e notebook
con funzioni Wi-Fi integrate sono molto comuni,
non a caso la stessa Intel ha definito una piattaforma
standard per i Pc portatili con il Wi-Fi quale parte
integrante della stessa piattaforma. Proprio in questo
numero di PC Magazine è possibile trovare una prova
di 10 nuovi notebook “Centrino”, ottimi
rappresentanti di questa piattaforma.
Proprio mentre iniziano a diffondersi i primi servizi
di telefonia mobile di terza generazione, con lo
standard Umts, il Wi-Fi si propone come sistema di
connessione pubblico, secondo alcuni in concorrenza
con lo stesso Umts. Un sistema Wi-Fi ha per ora una
copertura limitata a poche decine di metri, mentre
l’Umts dovrebbe garantire una copertura più simile
a quella dell’attuale sistema Gsm, consentendo
inoltre il roaming tra diversi operatori, anche se con
una larghezza di banda inferiore rispetto a quella
offerta dalle Wlan.
Ma è certo che saranno i servizi disponibili e le
esigenze del cliente che influenzeranno il futuro
dei due standard, per il momento non resta che
attendere: l’evoluzione ha già avuto inizio. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
5
www.pcmagazine.it Il mensile per il mondo digitale
> Sommario
Luglio /Agosto 2003
I programmi salvavita
68
Una grande selezione
di utility per prevenire o
rimediare ad alcuni dei più
fastidiosi problemi che
possono capitare al Pc.
Divise in otto categorie,
secondo le capacità, molti di
questi programmi sono
disponibili anche nel Cd-Rom
allegato a questo numero.
Prima pagina
Anteprima
12
Il ritorno
di Barton
Inchiesta
50 Pronto
Hardware
Grouptest Notebook
110 Caccia
a centrino
Dopo qualche mese dall’introduzione
della piattaforma Centrino Intel,
abbiamo voluto verificare le reali
capacità dei modelli disponibili nei negozi.
intervento per Grouptest Masterizzatori Dvd
122 15 minuti
il disco fisso
per un Dvd
Prestazioni
sempre maggiori
per le Cpu Amd
grazie anche
al Front side bus
a 400 MHz
In prova sette modelli di
masterizzatori Dvd, compatibili con
gli standard Dvd+R/Rw, Dvd-R/Rw
o entrambi.
Test
14 Handspring Treo
Wireless Office
16 nVidia GeForce Fx
5900 Ultra
18 Matrox Millennium
P750 e P650
24 Nikon Coolpix SQ
22 Acer TravelMate
C110
26 Navman iCS630
28 Macromedia Breeze,
Authoware 7, Central
30 WinZip 9.0 Beta
32 Corel Xmetal 4
Reportage
Se l’hard disk si blocca e non
abbiamo una copia di backup, non
bisogna disperare: non tutto
è perduto. Si può ricorrere all’aiuto
di professionisti esperti dotati
di tecnologie all’avanguardia.
34 Difficoltà
e prospettive
Java Conference
2003: due giorni
di presentazioni,
incontri e dibattiti
per capire gli
orientamenti
del mondo Java.
36 Webbit
38 Le P.A. cambiano
42
6
News prodotti
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Focus
68 Lavorare
130 Divisione
Informatica Xaser
III478
132 Lwd Technology
X-Cube
134 Asem Prostation
533Gx
136 Computer Store
Giove EM4263
138 Samsung SM 240 T
139 Digisette DV-450
139 Trust 632AV Lcd
Power Video
140 Mitsubishi
CP3020DE
141 Waitec Shining 181
142 Aopen AX4C Max Biostar P4TCA Pro
- Msi 875P
144 Terratec Cameo
Convert
145 Creative Inspire 5.1
5500 Digital
145 Iiyama E430S
146 Wellcome Creator
M8470
147 Tx Italia
Tx Hollywood
Film Maker
147 Eizo FlexScan L685
sicuri anche
Guida all’acquisto
in emergenza 148 Collegati
Perdere i dati del Pc è forse una
delle cose peggiori che può capitare
a chi lavora, ma non è l’ultima delle
eventualità. In queste pagine presentiamo
otto famiglie di utility per uscire
dai guai in tutte le occasioni.
in sicurezza
Oltre 50 modelli tra router e modem
Adsl per soddisfare qualsiasi tipo
di configurazione e di collegamento
alla Rete.
Abbonati e vinci con PC Magazine
Schede video e lettori Dvd in regalo per te
Scopri come fare a pag. 222
In pratica
Internet
Software
Grouptest Utility per disco fisso
Grouptest sistemi di videoconferenza
Come fare
164 Disco fisso in
202 Così vicini,
226 Dalla foto ai
piena forma
così lontani
Abbiamo provato una selezione
di programmi, di siti Web, o anche
semplici interfacce fra periferiche
e sistema, così come messenger
con supporto video.
Mantenere efficiente il proprio hard
disk è fondamentale per sfruttare
al massimo le possibilità del nostro
computer. Ecco a confronto diciotto
utility per deframmentare, creare
l’immagine, partizionare e recuperare
il contenuto in caso di guasti.
Test
186 Ulead Dvd
MovieFactory 2
187 Magix AudioCleanic
2003 DeLuxe
188 Sata Hts Hi Tech
Services MyPrivacy
189 Dazzle OnDVD 2
190 NewTech
infoSystems CdMaker Platinum 6
192 Roxio PhotoSuite 5
Platinum Editino
193 Scansoft PaperPort
Pro 9.0 Office
Giochi
194 Enter the Matrix
195 Indiana Jones e la tomba dell’imperatore
Titoli multimediali
196 Fairfield Languages Technologies The Rosetta
Stone English
298 Programmi 2° Cd-Rom
Test
212 Apache 2.0.45 per
Windows
213 UserLand Software
Radio UserLand
8.0.8
214 Top Dog Software
TopDog Pro 7.0.4
215 Helexis Software
Development Site
Publisher 2.2.52
media digitali
Ci occupiamo
dell’interazione
tra fotocamere e Pc:
ecco una serie
di indicazioni su
come archiviare,
stampare online,
condividere
e distribuire le
nostre fotografie
digitali.
236 Windows: Eliminare i programmi inutili
caricati all’avvio
238 Office: Usare le opzioni avanzate del comando
Stampa di Word
240 Office: I cubi tridimensionali di Excel
242 Linux: Installare software con Debian Linux
246 Online: Piacere, Java
250 Online: EasyPhp, prendila comoda
256 Utility: Ashampoo PowerUp, efficienza
e potenza combinate insieme
260 Multimedia: In viaggio con la fotocamera
Approfondimento
216 Dns dinamico: contano i nomi, non i numeri
262 La posta di PC Magazine
Le indicazioni dei Test
in questo caso, è quello ottenuto dal sistema di rifePC Magazine misura le prestazioni dei sistemi in
rimento dai laboratori Bapco, ovvero un notebook
prova con i programmi di test Sysmark 2002,
Compaq Armada M700, con Cpu Pentium III a 1 GHz
MobileMark 2002 e 3Dmark 2001 Se. I risultati delle prove sono espressi con un valore numerico,
e 256 Mbyte di Ram.
3Dmark, infine, viene utilizzato per misurare le prerappresentato graficamente da una barra colorata,
stazioni con giochi e applicazioni grafiche 3D,
come gli esempi che trovate qui sotto. Per i Sysmark
ed esprime un valore assoluto. Per i test delle sche2002, utilizzati con i Pc, il valore 100 è quello ottenuto da un Pc con mainboard Intel D815EEA2U,
de video viene utilizzata un Pc con Cpu Amd Athlon
Cpu Pentium III a 1 GHz con bus a 133, 256 Mbyte
XP 2600+ e Fsb a 333 MHz. La memoria è di 512
Mbyte di tipo Ddr Pc-2700, installata su una scheSdRam, disco fisso Ibm Dtla-307030 e scheda grafida madre Msi con chipset Via Kt400 dotata di bus
ca con chip GeForce 3 con 64 Mbyte di Ram Ddr. La
Agp 8x.
risoluzione video adottata per la prova è di 1.024x768
punti, con una profondità
Legenda
Prestazioni
di colore di 32 bit.
0
100
200
300
100
MobileMark 2002 è inve?
ö ö ö ö ö scarso
SYSMARK 2002
ce utilizzato solo con i
0
100
200
300
?
? ö ö ö mediocre
öö
142
computer portatili, e
MobileMark 2002 Performance
fornisce due valori: uno
0
100
200
300
?
?ö
? ö ö discreto
öö
158
riguardante le prestazioMobileMark 2002 Battery
ni del sistema, e uno rela0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 11.000 12.000 13.000
?
?ö
?ö
? ö buono
öö
2.100
tivo all’autonomia del
3DMARK 2001 Se
dispositivo. Il valore 100,
?
?ö
?ö
?ö
? ottimo
öö
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
7
In edicola trovate:
Pc Magazine con 1 Cd
a 5,00 Euro
> Nel primo Cd
In Prova
La sezione In Prova presenta
il software recensito all’interno
della rivista.
Adobe Photoshop Album
Adobe Photoshop Album offre
la possibilità di individuare e
organizzare rapidamente le foto digitali.
Si possono raccogliere tutte le foto
e utilizzare al meglio tutte le
informazioni relative ai singoli scatti
(cfr. leggi PC Magazine n.202).
Ulead Dvd MovieFactory 2
Un software di elaborazione video
che consente di masterizzare i propri
filmati casalinghi, riversandoli su un
Cd-Rom o un Dvd attraverso poche
e semplici operazioni.
Acronis Partition Expert 2003
Un applicativo per il disco fisso in
grado di migliorare le prestazioni
dell’intero sistema e nel contempo
proteggete i dati da occhi indiscreti.
Acronis True Image 6.0
Crea un’immagine e consente
il ripristino in caso dovessero
insorgere problemi nel funzionamento
del disco fisso.
Acronis Migrate Easy 6.0
Per montare un nuovo hard disk sul Pc,
migrando tutti i dati, i programmi
o l’intero sistema operativo.
Acronis OS Selector 8.0
Avvia e gestisce i differenti sistemi
operativi con le funzionalità tipiche
di un bootloader.
Acronis Disk Editor 6.0
Controlla il disco rigido e le partizioni,
corregge gli errori presenti, copia
e ripristina settori critici del disco.
Acronis Recovery Expert
Ripristina qualsiasi partizione persa
o cancellata. Funziona anche con
un Cd-Rom o un floppy di boot.
Dazzle OnDvd
Con Dazzle OnDvd si possono gestire
le immagini digitali sul Pc per
riversarle su Dvd e creare slideshow.
8
Utility
˘ ANTIVIRUS
BitDefender Professional 6.5
˘ BACKDOORS
Trojan Remover
TDS-3
NetBuster 1.31
The Cleaner 3.5
Hacker Eliminator 1.2
˘ COMUNICAZIONE
Fax Mail Network for Windows
v9.52.01
˘ CRITTOGRAFIA
Finecrypt 8.1
Steganos Security Suite 5.0
Mp3Stego 1.1.16
Kryptel 4.02
DigiSecret Pro 2.0
Ashampoo Power Encrypt Deluxe
Advanced File Protector 1.0
Magic Folders
˘ DESKTOP
Microangelo 5.57
Cpu Stability Test 5.00
PowerStrip 3.40
Matrox Technical Support Tweak
Utility 5.02.004
SpeedFan 4.08
MotherBoard Monitor 5.3.20
˘ DESKTOP REMOTO
Vnc 3.3.7 Windows
Remote Task Manager
Vnc 3.3.7 Linux
˘ EMAIL
IncrediMail build 934 (Ita)
MailGov Redirector 2.33
eMill Professional Edition 2.3.20
PocoMail 2.64 build 1120
˘ FILE
WashAndGo 6.0
OE-Mail Recovery 1.2
PhotoRescue 1.0
Zip Repair
Recover My Files 2.14
Stable Storage 3.0
Backup Plus v7.1.1
˘ FUN
Sapphire Yours 3.1
Ashampoo PowerUp 2000
Migliora le prestazioni del sistema
operativo e protegge i dati attraverso
un’unica interfaccia. Versione per
Windows Nt e 2000.
˘ GRAFICA
Cliprex Lite video player 2.4
Banner Maker Pro V5.0.1.3
CaptureNPrint 6.0
CyberMotion 3D-Designer 8.0
3D Browser (R5.51)
Ashampoo PowerUp Deluxe
Un solo centro di controllo da cui
impostare, configurare e migliorare
le prestazioni in Windows 98 e Me.
˘ INTERNET
Available Domains
Professional 3.60
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
˘ MULTIMEDIA
Alt MP3 Screensaver Player
CDH Media Wizard 8.0
CloneCD 4.2.0.2
Abander TagControl 1.39
Cool Mp3 Splitter 1.2
˘ OFFICE
AbiWord 1.0.5
AbNote 1.7a
˘ PERFORMANCE
Girafa 2.0
WinRescue
Tweaki for power users 4.0
FreshUI 5.90
Linkman 6.8
System Mechanic 3.7h
PopUpCop
Add/Remove Plus! 2003
˘ RECUPERO PASSWORD
PicoZip Recovery Tool
ElcomSoft Advanced Archive
LC4
˘ SICUREZZA
Advanced Encryption Package
2002 Professional 1.8.4
Antiy Ghostbusters Professional
Edition 3.70
Port Explorer 1.510
Emergency Recovery Unit Nt
˘ SISTEMA
Tweak-Xp v2.0.9
Change Folder Icons 5.5
Folder Cache 2.5
˘ SNIFFER
Show Traffic
WinSniffer 1.3
WinpCap
Commview 4.0
NetMindher Ethernet
Lan Watch
Driver
VIA Hyperion 4in1 v4.47
Internet
˘ BROWSER
Internet Explorer 6 Sp1 Ita
La più recente versione del browser
di Microsoft. Versione italiana custom
per PC Magazine
Opera 7.11 con Java (in Inglese)
Un browser alternativo in continua
evoluzione disponibile sia
nella versione con Java che senza.
Linux
˘ GIOCHI D’AZIONE
Quake 2
Doom
BZFlag
Heroes
CannonSmash
SpaceCup
Tow Bowl Tactics Beta
˘ MOTORI DI RICERCA
Alkaline Unix/Nt Search Engine
ASPseek
Gemini Uds
ht://Dig
mnoGoSearch
Namo DeepSearch
The Submitter
Webglimpse
˘ SPREADSHEET
Abs
Gnumeric
NExS
Sc
Xxl
˘ STRUMENTI FAX
Fax2send
GNU HaliFAX Viewer
HylaFAX
kphonecenter
KSendFax
Mgetty+Sendfax
PMFax Lite
TkScan/TkFax
˘ TOOL PER MUSICISTI
GuiTuner
KGuitar
KGuitune
Protux
RTSynth
Spiral Synth
eTktab
GSynth
˘ UTILITY DI STAMPA
a2ps
apsfilter
CUPS
GNOME-Print
GtkLP
Pdq
tixlpq
Trueprint
˘ XFREE86
Xinstall
extract
Xbin
Xlib
Xman
Xdoc
Xfnts
Xfenc
Xetc
Xvar
Xxserv
Xmod
In edicola trovate:
Pc Magazine con 2 Cd
a 7,75 Euro
> Nel secondo Cd
Made in Italy
Utility e applicazioni sviluppate
da programmatori italiani.
Per proporre l’inserimento
di software mandate un messaggio
di posta elettronica a
[email protected]
Computo Base
Computo base è il nome commerciale
di questo modulo specifico di
Computo by Fmr, pensato
per la sola preventivazione di opere
e materiali edili. Una delle
caratteristiche fondamentali
di questo programma è l’estrema
semplicità d’uso.
Fatture e Magazzino 2.0
Un pratico e intuitivo software
che consente una veloce
emissione di fatture e una semplice
gestione del proprio magazzino.
Gli ambienti principali di lavoro
sono rappresentati dagli applicativi
Clienti, Magazzino e Fatturazione.
CalcioQ 4.9
CalcioQ è un programma per la
gestione di campionati di calcio.
Nella versione demo il numero
è limitato a 4 squadre mentre
nella versione completa il numero
delle squadre e dei campionati
gestibili è illimitato.
Cartoons Anagrammi
È un gioco educativo per bambini
che prende spunto dall’utilizzo
degli anagrammi e gira sotto
Windows. È possibile giocare
coi Pokemon, i Dragon Ball, i Digimon,
eccetera.
EmailFinder
È creato per dare potenza e affidabilità
per soddisfare le richieste degli utenti.
È per Windows ed è a 32-bit. Funziona
con Windows 9x e Me.
Fiore Screen Saver
Lo screensaver contiene bellissime
immagini floreali, funziona su
piattaforme Windows 98, Me, 2000,
Nt Xp, comprende una vasta gamma
di opzioni personabilizzabili
direttamente dall’utente finale.
Abc Codice Fiscale 1.5
Permette di calcolare il codice fiscale
di una persona.
Impiccato
L’impiccato è il classico gioco di
indovinare la parola nascosta
entro un certo numero di tentativi,
altrimanti si finisce impiccati TN
ve ne propone una versione moderna
con una grafica originale ed
accompagnata da effetti sonori.
ColorCombination 2
Un simpatico gioco di logica.
Fate a gara con gli amici per
vedere chi per primo scopre la
combinazione nascosta dei colori.
Shareware
Una collezione di circa cento
programmi distribuiti principalmente
come shareware o freeware.
La documentazione allegata spiega
eventuali limitazioni.
˘ CODEC-ENCODER
Ultimate Encoder 2002
Global DiVX Player
TmpegEnc
Amigo Dvd Ripper
DivX Video
Xmpeg
˘ DVD MANAGEMENT
WinDvd Creator Plus
WinProducer
WinDvd Platinum
PowerDvd Xp
Copy Dvd to Cd-R
DvdX
Dup-Dvd
˘ MOVIE EDITOR
Video Edit Magic
PowerVcr II Deluxe
PowerDirector Pro
Avi & Mpeg Splitter
Avi/Mpeg/Rm/Wmv Joiner
Zwei-Stein Video Editor
FlyVcd
˘ PRESENTAZIONI
Photo2Vcd Professional
PowerProducer
ProShow Gold
VcdEasy
VcdEasy (Italiano)
Videodesc
Dvd PixPlay
˘ UTILITY
Dvd Decrypter
Dvd Genie
WinVdr Pro
DvdCutter Stream and
Mp3CdWav
DvdIdle Pro
eXtreme Movie Manager
Joiner
VirtualDub
˘ VIDEO PLAYER
Zoom Player
Twins Video Player
DivX Subtitle Displayer
Elecard MPEG2 Player
The Core Media Player
MoviePlay
iO Media Manager/ Player
Full Motion Video
Mp3
Circa cento programmi per
codificare, ascoltare e
organizzare file Mp3, suddivisi
per categorie:
All-in-One
Audio Control
Decoder - Encoder
DJ mixer
Editor
Finder
Player
Playlist
Skin
Tag
Vari
Winamp
Guide
Guide filmate che spiegano passo
a passo come sfruttare al meglio
i più diffusi programmi.
Questo mese, le guide per:
Nero
Tra i più conosciuti e potenti
programmi per la masterizzazione
di Cd, sia di dati che musicali.
Una straordinaria guida in
quattro parti per svelarne tutti
i segreti.
Problemi con il Cd? C’è l’hotline
PC Magazine mette a disposizione dei propri lettori
una linea telefonica diretta e un indirizzo email per
la segnalazione dei problemi riguardanti i Cd contenuti
nella rivista (malfunzionamenti,, problemi tecnici di diversa
natura). L’hotline è in funzione tutti i Lunedì e i Giovedì
dalle ore 15.00 alle ore 18.00 al numero 06 86210069
e risponde via email all’indirizzo [email protected]
Nokia Content Copier
Una delle utility presenti
nella Nokia Pc Suite, programma
fondamentale per gestire, editare
e modificare i dati presenti sul
proprio cellulare Nokia.
Questo tool serve per creare
un backup di tutti i dati sul Pc.
Nokia Pc Composer
Utility che permette di editare,
modificare e creare ex-novo delle
suonerie per il proprio cellulare Nokia,
e trasferirle sul terminale tramite
porta infrarossi, via cavo o Bluetooth.
Nokia Pc Graphics
Per imparare subito tutti i trucchi
di questa divertente utility per creare
ed editare i loghi del nostro operatore.
Ws_Ftp LE
Client Ftp tra i più utilizzati, sia
per il fatto di essere gratuito (per scopi
non commerciali), sia per le indubbie
qualità tecniche.
Speciale
Una raccolta di programmi. Questo
mese, abbiamo inserito uno speciale
dedicato alla comparazione di file
e directory:
Advanced Directory Comparison
and Synchronization
PE Corrector
Compare and Merge
Duplicate files manager
VerMap
FolderMatch
Beyond Compare 2.0.1
Synchromagic
DLSuperCx - Compare
Directories and Files
DLSuperCtw - Text and Word
Compare
DLSuperCbf - Directory Binary
File Comparison
DLSuperC
DLSuperCbt - Byte Compare
Differences
Dalla rete...
Le ultime interessanti novità, per
usare al meglio la Rete. Questo mese,
ci occupiamo di Ad e Pop-Up Killer:
Popup Ad Filter
Etcetera: Popup Killer
WyvernWorks Ad Away 2003
QuikShield
Emerald PopStop
AdBeGone 1.02
12Ghosts Popup-Killer
CoffeeCup PopUp Blocker 3.0
PopUpCop
Smasher
Microgarden WebTools
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
9
> Abbiamo parlato di:
4 LOGIC
152-156
7TOOLS
176
ACER
22-42-113
ACRONIS
172-177-182
ACTIVE SOFTWARE
213
ALIAS
188
ALLIED
152-156
AMD
12
AMICI!
47
AOPEN
142
APACHE PROJECT
212
ASEM
134
ASUS
114-124-156
ATARI
194
ATLANTIS LAND
152-156
AUTODESK
44
BELFOR ITALIA
55
BENETTON
35
BENQ
42
BIOSTAR
143
BORLAND
35
COMPEXCELL
56
COMPUTER ONE
56
COMPUTER STORE
136
CONCEPTRONIC
152-156
CONSIEL
38
COPERNIC
47
COREL
32-44-46
CREATIVE
145
CT2
196
CTO
195
CYBRATION
206
DATA RECOVERY
60
DAZZLE
189
DELL
114
DIGICOM
152-156
DIGISETTE
139
DISTRIBUTED THINKING
35
DIVISIONE INFORMATICA
130
DOMINA
189
D-TECH
60
EDAMOK
35
EIZO
147
ERGO
115
EXECUTIVE SOFTWARE
167
EYEBALL
208
FAIRFIELD LANGUAGES TECHNOLOGIES 196
FINALDATA
183
FINSIEL
38
FUJITSU
115
GEO MICROSYSTEM
116
HAMLET
156
HANDSPRING
14
HELEXIS SOFTWARE DEVELOPMENT
215
HI-GRADE
116
HP
43
IBM
38
IIYAMA
145
INFOGRAMES
194
INSIEL
38
INTEL
42
INTERSYSTEMS
35
ISPQ
209
ITALSEL
186
business publications
IVISIT
209
KROLL ONTRACK
62
LC TECHNOLOGY
183
LWD TECHNOLOGY
132
MACROMEDIA
28-35
MAGIX
187
MARANGONI & C.
26
MATROX
18
MAXDATA
42
MICROSOFT
36-44-46-47-210
MICROWELL
62
MITSUBISHI
140
MITSUMI
124
MSI
143
NEC
117-126
NEC-MITSUBISHI
43
NETGEAR
154-156
NEW TECH INFOSYSTEMS
190
NITAL
24
NORTEK
156
NVIDIA
16
O&O
168
ONDATA INTERNATIONAL
62
ONTRACK
184
ORACLE
38
PALTALK.COM
210
PANASONIC
47
PARAGON
178
PIONEER
126
PLEXTOR
126
POSTECOM
38
POWERQUEST
173-179
RAXCO
170
ROXIO
192
SAMSUNG
138
SATA HTS HI TECH SERVICES
188
SAVEDATA
64
SCANSOFT
193
SITECOM
156-158
SOFTWARE-HE
64
SOGEI
38
SOL-TEC
35
SOLTEK
42
SONY
118-128
SPEEKA
26
SUN MICROSYSTEM
34
SYMANTEC
47-174
TEAC
129
TERRATEC
144
TOP DOG SOFTWARE
214
TOSHIBA
118
TRUST
139-154-158
TX ITALIA
147
ULEAD
186
US ROBOTICS
154
USERLAND SOFTWARE
213
V-COM
174-179
WAITEC
141
WELLCOME
146
WINTERNALS
170-185
WINZIP COMPUTING
30
YAHOO!
35-211
ZYXEL
154-158
> Elenco inserzionisti
ACCA SOFTWARE
108
ACER ITALY
39 - INSERTO
AGINFORM
162
ALA POINT
207
ALEA SISTEMI
151
ALICOM DI CASAGRANDE
125
AVM
85
AZ INFORMATICA
200
BLIZZ TECHNOLOGY
65
BRAIN TECHNOLOGY
66-67
BREVI
15
CARECA
61
CEE DI MAURO PUGLIESE
181
COMPUTER HOUSE
105
CREATIVE LABS
53 - 81
DATAMATIC
113 - 115 - 117
DEA
99
DELL COMPUTER
3 - 27 - BATTENTE
ERREDUE
31 - 33
EUTRON
169
FINSON
48 - 49
FOCELDA
191
FUJIFILM
20 - 21
FUJITSU SIEMENS
37
IIYAMA FRANCE
23
IR ITALIANA RIPROGRAFIA
141
ITALSEL
267
JEPSSEN
63
LYTECH
197
10
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
MAIL BOXES
MARVEL
MAXDATA ITALIA
MAXTOR
MEDIANET 2000
MICROFORUM ITALIA
MICROSOFT
NEXT
NITAL
NO STOP TECHNOLOGY
NOKIA ITALIA
OLIDATA
OPEN SKY
PHILIPS
PLANET COMPUTER
PLUS TECHNOLOGIES
REFILL
REM INFORMATICA
SALTEK
SAMSUNG ELECTRONICS
SMAU 2003
SPEEKA
TX ITALIA
US ROBOTICS ITALIA
WORLD TRADE
WWWPCWORLD.IT
TISCALI
127
243
137
73
71
253
40 - 41 - 119
77
13
269
11
57 - IV COP.
4
133
235
135
25
III COP.
93
83
259
45
17
103
89
97
CD-ROM
italia
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Anteprima
Prestazioni sempre maggiori
per le Cpu Amd grazie anche al Front side bus a 400 MHz
Amd Athlon Xp 3200+
Damir Laurenzi
Il ritorno di Barton
a corsa continua al miglioramento
delle prestazioni delle Cpu per
sistemi desktop ha spinto Amd
a presentare il processore Athlon XP
3200+, che eredita le caratteristiche
tecniche delle Cpu della famiglia Barton,
oltre a introdurne di nuove sul versante
del Front side bus e della frequenza
di clock.
L
> Caratteristiche
Scheda madre: Asus A7N8X / nForce2
Memoria: 512 Gbyte Sdram Ddr Pc-3200
Hard disk: 200 Gbyte Udma/133
Scheda grafica: Ati Radeon 9800 Pro /
128 Mbyte
Gli elementi di maggiore interesse
per questa Cpu, infatti, sono
costituiti dall’Fsb, che passa
dai precedenti 166 MHz a 200 MHz
con la conseguente maggiore
larghezza di banda disponibile,
e dalla frequenza di clock che
è di 2,2 GHz (l’Athlon XP 3000+
ha invece una frequenza
interna di 2.167 MHz).
Grazie ai miglioramenti introdotti,
il nuovo processore riesce in alcuni casi
a offrire performance discretamente
più elevate rispetto al precedente Athlon
XP 3000+, nonostante la velocità di
elaborazione interna sia aumentata
effettivamente solo di 33 MHz. Sullo
stesso sistema abbiamo infatti installato
anche un processore Athlon XP 3000+
e abbiamo verificato che con i normali
benchmark, i SysMark 2002 di Bapco,
il miglioramento si attesta su poco
più del 5%.
Anche le prestazioni legate alla grafica
risentono dell’aumento di potenza
del processore, come è stato evidenziato
dai benchmark 3Dmark2001
e 3Dmark2003.
Dal punto di vista delle caratteristiche
tecniche, la famiglia di Cpu Barton
Differentemente da Intel, infatti, Amd
non indica nel nome del prodotto la
reale frequenza operativa interna,
ma un indice di riferimento basato
sulle effettive prestazioni ottenibili.
öö
?
?ö
?ö
?ö
Athlon Xp 3200+
Prezzo: $ 464 (Iva inclusa)
Contatto: Amd
Web: www.amd.com
Pro: Ottime prestazioni generali e 3d.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
Amd Athlon 3200+
Amd Athlon 3000+
2.200
2.167
400
333
128 / 512
128 / 512
Sysmark 2002 Rating
279
265
Internet Content Creation
344
332
Office Productivity
227
211
3DMark2001SE
17.073
15.788
3DMark2003
5.768
5.661
Frequenza Reale (MHz)
Front Side Bus (MHz)
Cache (1°liv. / 2°liv) Kbyte
12
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
integra una cache di secondo livello
di 512 Kbyte, differentemente dalle linee
precedenti che erano limitate a
256 Kbyte.
Per quanto riguarda le piattaforme
disponibili, grazie ai nuovi chipset queste
Cpu possono utilizzare anche l’accesso
alla memoria sfruttando un doppio
canale (come già da tempo avviene
per le Cpu Intel Pentium 4) riducendo
di conseguenza i tempi di latenza.
Tutti questi fattori fanno in modo
che le nuove Cpu Amd Athlon XP 3200+
si rivelino molto efficienti con le
applicazioni esistenti, anche senza dover
ricorrere a frequenze di elaborazione
interna estremamente elevate.
La piattaforma hardware che abbiamo
utilizzato per provare le reali capacità
dell’Athlon XP 3200+ consiste in una
scheda madre Asus A7n8x, con chipset
nVidia nForce 2, che dispone di accesso
alla memoria a doppio canale oltre
a supportare il Fsb a 400 MHz.
Il collegamento delle periferiche
interne può avvenire sia attraverso
i canali Eide con protocollo parallelo,
sia con protocollo seriale che consente
di ottenere un miglioramento delle
prestazioni durante le operazioni di
lettura/scrittura dei dati sulle memorie
di massa. Integrate nella scheda
madre sono ci sono sei porte Usb 2.0
e due porte Firewire 1394 che
consentono il collegamento di
periferiche esterne ad alta velocità. Sono
già integrate anche due interfacce di rete
compatibili con gli standard FastEthernet
e Giganet (100 Mbps e 1000 Mbps).
Il disco rigido utilizzato è un Maxtor
da 200 Gbyte di capacità e interfaccia
Udma/133. ù
> Prima Pagina
Anteprima
Handspring Treo Wireless Office
Alessandro Camisasca
Un ulteriore passo
verso il mondo senza fili
L’ufficio ovunque
da qualche anno che
Handspring propone un
diverso modello d’uso dei
computer palmari con la famiglia
di prodotti Treo.
Questi prodotti, infatti,
integrano oltre alle tradizionali
applicazioni Pim anche le
funzionalità di un telefono
cellulare.
Non più terminali “stupidi”
quindi, ma apparecchi
multifunzionali, spesso chiamati
anche smartphone,
che integrano audio e video
per la comunicazione e capacità
di elaborazione sempre maggiore
per poter eseguire applicativi
anche molto complessi.
Grazie
all’esperienza
acquisita in
questo settore,
Handspring è
divenuta recentemente
oggetto di un’importante
acquisizione da parte di Palm
per creare una nuova società dedicata
al mercato del mobile computing
e delle comunicazioni.
Abbiamo provato l’ultimo nato
della famiglia Handspring Treo,
il modello Wireless Office che è
l’evoluzione del precedente modello Treo
270 World dal quale si differenzia
unicamente per la dotazione di software.
Infatti in quest’ultima versione viene
integrato il software Quickoffice Premier
7.0 (in lingua inglese) che permette non
solo di leggere i file in formato Word,
Excel e Powerpoint, ma anche di
È
öö
?
?ö
?ö
?ö
Treo Wireless Office
Prezzo: Euro 599,00 (Iva inclusa)
Pro: Gestione posta elettronica
in tempo reale.
Contro: Accesso alla pagina iniziale scomodo.
14
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
discreta velocità e
con un po’ di pratica
Cpu/Clock: Motorola VZ/33 MHz
si può diventare
Memoria: 16 Mbyte
anche più veloci che
Display: 160x160 pixel, 4.000 colori
con il software
Sistema operativo: Palm Os
Graffiti, il sistema
Dimensioni e peso: 11x6,9x1,8 cm/153g
per inserire il testo
utilizzato solitamente
sui palmari basati su Palm Os.
modificarli
La tastiera può essere poi coperta,
mantenendo
all’occorrenza, dallo sportello protettivo
la formattazione
che dispone di una finestra in
originale, e di
corrispondenza dello schermo
crearne di nuovi.
per visualizzare in qualsiasi momento
Inoltre viene
le informazioni necessarie. Alla base
fornito il client
rimangono sempre disponibili i quattro
per la gestione
pulsanti per richiamare velocemente le
della posta
applicazioni più utilizzate. A questi tasti
elettronica Snapper
è possibile attribuire una seconda
Mail, appositamente
applicazione richiamabile premendo
creato per i
contemporaneamente il tasto Funzione.
computer palmari,
L’unico difetto rilevabile durante l’uso
semplice e intuitivo
è il richiamo della pagina iniziale,
da utilizzare.
dove vengono visualizzate tutte le
Le caratteristiche
applicazioni installate, che avviene
tecniche, invece,
solo tramite una combinazione di tasti e,
sono praticamente
per forza di cose, richiede l’impiego
immutate. Il telefono
di due mani.
cellulare è un Gsm dual band 900/1800
MHz aggiornabile a Gprs via software
A parte qualche piccolo
distribuito gratuitamente sul sito del
problema pratico, le funzionalità
produttore (www.handspring.it/gprs).
offerte dal Treo Wireless
Sul versante delle capacità di
Office permettono di lavorare
elaborazione, Treo Wireless Ofiice si
in tempo reale anche lontano
basa su un processore
dall’ufficio, potendo ricevere
Motorola Dragonball VZ, con frequenza
e spedire le mail, modificare
di funzionamento a 33 MHz, e su
i documenti e rispedire tutto
16 Mbyte di memoria.
in ufficio, pur essendo sempre
Lo schermo da 160x160 pixel
reperibile al telefono.
è retroilluminato e può visualizzare fino
Il costo di Treo Wireless Office ci sembra
a 4.000 colori (12 bit).
abbastanza coerente con quanto
La dimensione dello schermo è più
presente sul mercato, tenendo sempre
contenuta rispetto ai tradizionali palmari
in considerazione che si tratta di un
in quanto lo spazio è occupato da una
computer palmare e di un telefono
mini tastiera che permette un comodo
cellulare integrati.
inserimento dei dati.
Nella confezione viene fornito il cavo
In effetti a prima vista si fa un po’
di collegamento al Pc con interfaccia
fatica a credere che sia una cosa
Usb, il caricabatterie (che ha
semplice a causa delle dimensioni
un’autonomia dichiarata di 150 ore
ridottissime dei tasti, ma utilizzandola
in stand by e di 3 ore di conversazione)
con entrambi i pollici si ottiene una
e l’auricolare. ù
> Caratteristiche
> Prima Pagina
Anteprima
nVidia Geforce FX 5900 Ultra
Un prodotto vincente
per gli appassionati dei giochi
Mark Walsh
Cambio al vertice
e recenti schede
grafiche di nVidia
basate sul processore
chiamato in codice NV30,
sono state ripetutamente
superate da Ati. La prima che
è apparsa, la Geforce FX 5800,
resta la scheda più notevole in
assoluto dal punto di vista tecnico
tra quelle presenti sul mercato. Il clock
del processore e quello della memoria
operano entrambi a 500 MHz e - fattore
ancora più importante - viene usata
la memoria di tipo Ddr2.
In ogni caso, il calore generato da questa
scheda a specifiche avanzate la rende
incredibilmente rovente - malgrado la
grossa ventola che cerca di raffreddarla,
e i risultati che abbiamo ottenuto nei
nostri test grafici non erano così eclatanti
come avrebbe sperato nVidia.
L
Questa più recente scheda
Geforce di nVidia - la FX 5900
Ultra, o NV35 - va a sostituire
la FX 5800 e chiaramente offre
prestazioni migliori, malgrado
la presenza di specifiche tecniche
meno sofisticate.
Per prima cosa il chip funziona a 450
MHz, ma è il primo a usare
un’architettura di memoria a 256 bit
(la 5800 era invece a 128 bit). nVidia
ha deciso di ritornare alla memoria Ddr,
anche se con la notevole velocità di clock
öö
?
?ö
?ö
?ö
Geforce FX 5900 Ultra
Prezzo: Euro 699,00 (Iva inclusa)
Contatto: nVidia
Web: nVidia www.nvidia.com.
Pro: Ottime prestazioni in corrispondenza
delle risoluzioni più elevate.
Contro: Costo.
Prestazioni
3Dmark 2001: 14.597
Unreal Tournament (fps): 63,14
Test eseguiti con Cpu Pentium 4 a 2,8 GHz, alla risoluzione
di 1.024x768 pixel con colori a 32 bit.
16
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Caratteristiche
Frequenza Gpu: 450 MHz
Memoria: Ddr 256 Mbyte a 425 MHz
(architettura a 256 bit)
Interfaccia: Agp 4x/8x
di 425 MHz. Dal momento che si tratta
di memoria Double Data Rate, in pratica
funziona a 850 MHz. La 5900 dispone
inoltre della notevole quantità di ben
256 Mbyte di memoria - il doppio
rispetto ai prodotti concorrenti.
nVidia afferma che l’uso della memoria
Ddr2 costituiva la causa principale del
calore generato dalla 5800; per questo
motivo si rendeva necessario l’uso
di una ventola enorme. Con l’utilizzo
della memoria Ddr, la ventola può essere
di gran lunga più piccola e la scheda
dovrebbe in conseguenza risultare molto
più silenziosa. In effetti, quando abbiamo
effettuato i test, la 5900 non è apparsa
più rumorosa della scheda precedente.
La 5900 ha inoltre generato una quantità
di calore molto inferiore, in modo da non
scottarvi la mano se vi dovesse capitare di
doverla toccare. nVidia si è inoltre limitata
a quattro canali di rendering - la 9800
di Ati ne usa invece otto. La 5900 Ultra
richiede in ogni caso due supporti nella
parte posteriore, che impediscono l’uso
dello slot Pci sotto l’Agp sulla scheda
madre. Sarebbe comunque poco saggio
usare quello slot, dal momento che tutte
le schede prodotte negli ultimi anni
hanno bisogno proprio di quella quantità
di spazio al fine di consentire la corretta
circolazione dell’aria. Nell’esecuzione dei
test 3DMark 2001, in condizioni standard
la 5900 Ultra ha offerto prestazioni
inferiori rispetto alla concorrente
principale di Ati, la Radeon 9800;
ha invece manifestato
prestazioni più elevate nel test
che utilizza il gioco Unreal
Tournament. Inizialmente
abbiamo avuto l’impressione che nVidia
avesse fallito il tentativo di riguadagnare
la leadership del mercato dal punto di
vista delle pure performance. Occorre
considerare però che i nostri test sono
stati eseguiti, per motivi di uniformità,
alla risoluzione di 1.024x768 punti senza
nessun filtro, mentre invece tutti coloro
che sono disposti a spendere una cifra
molto elevata per una scheda grafica
richiedono solitamente molto di più.
E questo è esattamente ciò che si ottiene
dalla 5900. Se viene utilizzata sfruttando
impostazioni più elevate, offre i migliori
risultati che ci sia mai capitato di vedere.
Se la scheda viene portata alla risoluzione
di 1600x1200 punti, si posiziona quasi
allo stesso livello della Ati 9800 con
un punteggio di 11.830. Se l’FSAA
(Full Screen Anti Aliasing) viene
impostato su 4x, la Geforce FX 5900
Ultra ottiene un punteggio di 7.277,
mentre la Radeon 9800 incomincia a
restare indietro con un valore di 7.057.
Abbiamo quindi sollecitato ulteriormente
la scheda, usando l’FSAA a 8x, filtraggio
anisotropico e filtraggio delle texture.
In questo caso la scheda ha ottenuto
un punteggio di 4.726 punti con 3DMark
2001 - significativamente maggiore dei
punteggi ottenuti da qualsiasi altro
dispositivo presente attualmente sul
mercato. In pratica la 5900 Ultra è la
scheda grafica ideale per i veri fanatici
dei giochi, dal momento che i risultati
ottenuti nei nostri test la indicano come
la scheda più veloce in assoluto tra quelle
presenti sul mercato quando vengono
attivati i filtri e l’FSAA. Il suo appeal
complessivo risulta tuttavia notevolmente
limitato dal prezzo esorbitante: molto
probabilmente soltanto i più fanatici tra
gli appassionati di giochi potranno sentire
l’esigenza di acquistare una scheda
potente come questa. ù
> Prima Pagina
Anteprima
La nuova serie di schede
video della famiglia Millennium è dedicata al settore corporate e
aziendale, grazie soprattutto alle avanzate funzioni multimonitor
Matrox Millennium P750 e P650
Daniele Preda
Versatilità per il lavoro
atrox rinnova la famiglia
di prodotti Millennium
con le nuove P650 e P750,
entrambe dedicate al settore di
mercato corporate e ottimizzate
per aumentare la produttività
aziendale. La società canadese
punta a rafforzare la propria
leadership come fornitore
di soluzioni multi display, e lo
fa introducendo due schede video
dal prezzo più contenuto, rispetto a
Parhelia, ma comunque dotate di
molte funzioni interessanti. Parhelia-LX,
questo il nome del chipset integrato su
entrambe le schede, è infatti derivato
dalla tecnologia Matrox Parhelia ed è
quindi capace di offrire una qualità video
di eccellente livello e funzioni avanzate
per la gestione di più monitor.
Diversamente dalla precedente (e più
potente) scheda video Parhelia-512,
P650 e P750 offrono un prezzo
contenuto, se analizzato alla luce
dei vantaggi che queste due schede
possono offrire rispetto ai concorrenti.
con le Api OpenGL 1.3 e DirectX 8.1,
dispone di due unità Vertex Shader e
integra un motore programmabile Pixel
Shader 1.3. La massima qualità in ambito
3d è garantita dall’antialias a 16
campioni (16x Fragment Antialiasing),
capace di ridurre al minimo l’effetto
di scalettatura sugli oggetti 3d calcolati
in tempo reale.
M
Matrox posiziona entrambi
i prodotti nella fascia di mercato
workstation 3d entry level
e workstation video, nonché
per l’home computing,
relativamente all’elaborazione di
immagini digitali, al video editing
amatoriale, il web browsing
e il multimedia in generale.
Non si tratta dunque di un prodotto
mainstream. La Gpu a 256 bit utilizza
öö
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Millennium P750
Prezzo: Euro 299,00 (Iva inclusa)
Contatto: Matrox
Web: www.matroxitalia.it
Pro: Qualità di visualizzazione; funzioni
avanzate di gestione multimonitor; facilità
di installazione e configurazione.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
18
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
L e d u e a lt e r n at i v e
un bus verso le memorie con
un’ampiezza di 128 bit e, diversamente
da Parhelia-512, è ora in grado di
interfacciarsi e sfruttare sistemi che
dispongono di Agp 8x. L’accelerazione
2d/3d offerta nel complesso è
sicuramente di buon livello, ed è più
che sufficiente a sostenere applicazioni
Cad e di modellazione 3d non troppo
spinti. Le due uscite video disponibili
sono di tipo Dvi e offrono il supporto
per risoluzioni indipendenti e
consentono una visualizzazione Dual
Display con caratteristiche perfettamente
simmetriche. Ciò significa che entrambe
le schermate riprodotte presentano le
medesime caratteristiche di risoluzione
e colore, in modo da garantire appunto
una simmetria assoluta.
La qualità video, sicuramente uno dei
punti di forza di questi prodotti Matrox,
è garantita dalla tecnologia UltraSharp
Display, che fa uso di due RamDac a
400 MHz a 10 bit, con correzione di
gamma a 10 bit. Infine, per migliorare
la qualità e la leggibilità dei testi e dei
caratteri, è disponibile un particolare
antialias hardware, denominato Glyph
Antialiasing. Parhelia-LX è compatibile
Sebbene entrambe le schede siano
realizzate a partire dallo stesso progetto,
almeno a livello generale, P650 e P750 si
differenziano tra loro per la disponibilità,
o meno, di alcune funzioni. Millennium
P650, offre il supporto Dual Dvi
capace di visualizzare immagini di
elevata qualità su due monitor Tft con
risoluzioni fino a 1600x1200 punti.
Anche lavorando in modo analogico,
utilizzando gli adattatori forniti in
bundle, la qualità dell’immagine
resta quasi invariata, grazie anche
al Dual Display con immagini riprodotte
perfettamente simmetriche. P650
dispone di un dissipatore passivo di
grandi dimensioni, che ricopre la Gpu
e i 64 Mbyte di memoria Ddr, capace
di raffreddare i componenti in modo
adeguato. Ciò consente di ridurre la
rumorosità dei Pc e riduce l’eventualità
di ulteriori interventi di manutenzione/pulizia all’interno dello chassis.
Anche per questo motivo, questa scheda
può considerarsi una valida alternativa
per la realizzazione di piccole
workstation grafiche e 3d. Millennium
P750, oltre a essere la più veloce in
termini di prestazioni grafiche, offre
soluzioni all’avanguardia che la rendono
unica, sotto diversi punti di vista.
La scheda in prova integra 64 Mbyte
di memoria video e offre supporto doppio
monitor Dual Dvi, Dual-Rgb, Dvi+Rgb
e Dvi/Rgb+Tv. Questo significa che
possiamo liberamente collegare dispositivi
Anteprima
digitali e analogici, praticamente
in ogni combinazione che ci
possa essere utile. P750 offre
l’avanzato sistema di
gestione Matrox TripleHead per
il collegamento di tre monitor e
un utilizzo efficace di più programmi
simultaneamente, per esempio.
Anche per questo motivo, questa
scheda video risulta indicata per
la creazione di piattaforme
mid-range/prosumer per grafica e
video. Questo chipset, sicuramente
più spinto rispetto a quello integrato
su Millennium P650, necessita però di
un dissipatore attivo, anche se di modeste
dimensioni. Le schede Millennium della
serie P sono inoltre particolarmente valide
per applicazioni Aec e Mcad entry level,
grazie alle certificazioni Autodesk Inventor
AutoCad 2002, Microstation e
SolidWorks, ai driver PrecisionCad e
agli strumenti Tornado per produttività
AutoCad e web collaboration. Tra le
öö
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Millennium P650
Prezzo: Euro 209,00 (Iva inclusa)
Contatto: Matrox
Web: www.matroxitalia.it
Pro: Qualità di visualizzazione; funzioni
avanzate di gestione multimonitor; facilità
di installazione e configurazione.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
scegliere quale più si addice ai nostri scopi.
Grazie invece a Powerdesk HF, abbiamo
sotto controllo ogni parametro utile per
configurare la nostra Millennium, sia per
quanto riguarda la rappresentazione di
Windows, sia per il rendering Direct3D
e OpenGL. Tra le numerose funzioni
che possiamo modificare,
PureVideo/DVDMax per visualizzare
film in formato digitale in finestra o a
pieno schermo 4:3 e 16:9. Potremo, per
esempio, attivare lo zoom, l’estensione del
desktop su più schermi e impostare una
serie di combinazioni di tasti, per
richiamare più velocemente le funzioni
più utili e di utilizzo più frequente.
caratteristiche distintive di questi prodotti
Matrox è sicuramente da riconoscere
l’enorme cura rivolta a ogni singolo
dettaglio, soprattutto per ciò che riguarda
il software e tutte le procedure di
installazione. Sebbene lavorare con 2
o 3 monitor possa sembrare una cosa
complicata o difficile da impostare,
con il nuovo Matrox Powerdesk HF,
risulta tutto immediato. La fase di
installazione è interamente guidata
e al momento di collegare i monitor
aggiuntivi, potremo scegliere la
configurazione in modo molto semplice.
Questo avviene tramite un comodo menu
che replica graficamente monitor Tft, Crt
e comuni apparecchi Tv in diverse
configurazioni: a noi spetterà unicamente
Millennium P750
Millennium P650
3Dmark2001SE
4.602
3.862
3Dmark2001SE (AA 16X)
2.411
2.078
554
479
1024x768x32
74,7
66,4
1280x1024x32
46,5
40,6
1600x1200x32
32
26,9
1024x768x32
17,5 / 58 / 28,9
14,4 / 52,7 / 24,7
1280x1024x32
18 / 32,4 / 21,8
9,2 / 33,1 / 15,4
1600x1200x32
12,3 / 25,1 / 15,7
5,9 / 26,2 / 10,4
798
680
3DSMax-02 (3DStudioMax)
6.674
5.295
Drv-09 (DesignReview)
19,25
16,98
Dx-08 (IBM Visualization Data Explorer)
48,45
36,98
Proe-02 (Pro/Engineer)
3.559
2.815
Ugs-03 (Unigraphics)
5.577
4.531
3DMark2003
Quake III Arena Timedemo (Demo1 Fps)
Aquamark Benchmark (Fps Min/Max/Med)
CodeCreatures Benchmark
Prima Pagina <
SpecViewPerf 7
I t e st
Analizzare le reali prestazioni con i
benchmark a nostra disposizione può
sicuramente essere utile per
comprendere il reale utilizzo di queste
due schede video Matrox.
Tuttavia i risultati ottenuti con i test
prettamente ludici non sono
sicuramente i più idonei e attendibili,
almeno in questo caso. Risulta infatti
evidente che Millennium P650 e P750
non sono schede video per il gioco e
quindi gli score ottenuti con
3Dmark2001SE/2003, Quake III
e Aquamark, sono scarsamente
indicativi. Contestualmente abbiamo
introdotto i benchmark SpecViewPerf 7,
che esprimono invece prestazioni in
ambito 3d, Cad e modellazione, grazie
a un considerevole numero di test
effettuato sulle primitive 3d, punti, linee,
triangoli, quadrati e poligoni in genere.
Il benchmark sfrutta motori di calcolo
utilizzati da programmi molto diffusi,
come per esempio 3DstudioMax,
Pro Engineer, Unigraphics e
comprende test specifici di illuminazione,
texture mapping, alpha blending,
fogging, anti-aliasing e depth buffering.
Analizzando i risultati ottenuti dalle
due schede possiamo subito notare
un divario di prestazioni a vantaggio
della Millennium P750, che si conferma
dunque più potente rispetto a P650,
come del resto già segnalato.
Le due schede si confermano dunque
come ottime alternative per la grafica
professionale e la creazione di contenuti
multimediali e 3d, e come brillanti soluzioni
multimonitor per l’utenza corporate. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
19
> Prima Pagina
Anteprima
Navman iCN630 Un navigatore satellitare per auto;
calcola i percorsi e fornisce indicazioni vocali
Fabio Bossi
Un Gps con cuore Intel
avman è un’azienda nota anche
per la produzione di soluzioni Gps
per computer palmari, sia in
versione Palm che PocketPc. Grazie
anche a questa esperienza, Navman
ha presentato un nuovo prodotto
“stand alone”, che in effetti ha molto
in comune con la versione per
PocketPc Gps 3400 Voice.
L’interfaccia è simile, e anche le funzioni
disponibili sono quasi le stesse:
non a caso questo sistema utilizza a
sua volta un processore Intel Xscale
Pxa250.
Questo modello è chiaramente destinato
all’uso in automobile: la sigla iCN sta
infatti per In Car Navigation system,
e ciò è evidenziato anche da alcune
scelte fatte dal produttore, come
la possibilità di utilizzare questo Gps
solo quando alimentato dalla batteria
della macchina, tramite il cavo per
la presa accendisigari, oppure
dall’alimentatore di rete, entrambi
in dotazione.
N
L’iCN630 si installa facilmente
in qualsiasi veicolo, grazie
ai due supporti di cui è dotato:
uno da fissare al cruscotto,
per un’installazione
semipermanente, o il più pratico
supporto a ventosa, che si attacca
al parabrezza di qualsiasi auto.
Prima di poter utilizzare l’iCN630 è
necessario installare il software operativo
e le mappe, e ciò deve essere
öö
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iCN630
Prezzo: Euro 1499,99 (Iva inclusa)
Contatto: Speeka, Marangoni e C.
Tel: 02 29514666 (Speeka),
02 2590531 (Marangoni e C.)
Web: www.navman.com
Pro: Precisione cartografia; ricalcalo
automatico delle rotte; indicazioni vocali;
ampio schermo.
Contro: Funziona solo con alimentazione
esterna.
22
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
necessariamente fatto tramite un Pc.
Il processo richiede solo alcuni minuti,
grazie anche all’adozione di
un’interfaccia Usb.
Per le mappe, l’iCN630 dispone di 64
Mbyte di memoria integrata nel sistema,
ma se si avesse la necessità di
espanderne la capacità, magari per avere
a disposizione in qualsiasi momento
le mappe complete di intere
nazioni, allora è possibile
ricorrere a una comune
scheda di tipo Mmc o Sd, da
inserire nell’apposito slot sulla
parte superiore del dispositivo.
La navigazione è semplice: si
accede ai vari menu tramite i
pulsanti sulla destra dello
schermo, da qui è sufficiente
selezionare l’indirizzo da
raggiungere e quindi attivare
il calcolo della rotta.
L’operazione richiede pochi secondi,
dopodiché il sistema indica a video e
anche a voce la prima manovra da
eseguire. La destinazione può anche
essere selezionata indicando il punto
sulla mappa, oppure tra le destinazioni
scelte più di recente o precedentemente
memorizzate.
Il percorso può essere personalizzato
indicando se si preferisce quello più
breve o quello più veloce, inoltre è
possibile anche indicare al sistema se
evitare i centri urbani e le strade che
prevedono il pagamento di un pedaggio.
L’iCN630 consente di impostare il
ricalcolo automatico della rotta: nel caso
in cui, per un qualsiasi motivo, non si
segua il percorso suggerito, entro pochi
secondi ne viene ricalcolato uno nuovo,
a partire dalla nuova posizione.
L’operazione di ricalcolo del percorso
viene eseguita in background, quindi
il navigatore continua a mostrare la
posizione sulla mappa.
Durante la navigazione guidata è
possibile scegliere la modalità di
visualizzazione, tra quella classica,
in cui viene mostrata la mappa, quella
in cui appare solo l’istruzione successiva
oppure quella con l’elenco delle
prossime quattro istruzioni.
Nello schermo Tft da 3,8”, oltre
alla mappa, possono essere visualizzate
altre informazioni utili, quali per
esempio la velocità di crociera, la
distanza dalla successiva manovra,
Û
Espansione di memoria Se si
desidera incrementare i 64
Mbyte di memoria integrata sulla quale scaricare le mappe, basta aggiungere
all’iCN630 una
normale scheda
Mmc o Sd.
il tempo previsto per raggiungere la
destinazione e il nome della via percorsa.
L’altoparlante per le istruzioni vocali è
posto sul retro dell’iCN630, a fianco
dell’antenna; probabilmente anche a
causa della sua posizione, abbiamo
potuto però riscontrare una potenza
audio piuttosto limitata, tanto da faticare
a riconoscere le istruzioni vocali se ci si
trova in un veicolo particolarmente
rumoroso.
La dotazione dell’iCN630 comprende
inoltre una comoda borsa imbottita e
un Cd-Rom contenente il software e le
mappe di 15 nazioni europee, tra cui
ovviamente l’Italia, tutte con un dettaglio
stradale elevatissimo. ù
> Prima Pagina
Anteprima
La nuova compatta digitale di Nikon
si presenta con un design completamente nuovo e con caratteristiche
di alto livello, rivolta a chi desidera qualità, ma anche semplicità d’uso
nikon Coolpix SQ
Marina Macrì
Un quadrato di innovazione
a Coolpix SQ ha sicuramente un
pregio: la si nota immediatamente.
E questo non è poco, visto che
oggi siamo bersagliati dall’uscita di
tantissime compatte digitali, molto
spesso l’una uguale all’altra. Questo
alla SQ non accade, è talmente diversa
che balza subito agli occhi e ti fa venire
voglia di prenderla in mano, per capire
come funziona. La sigla del suo nome
sta per Square, quadrato in inglese,
e già questo identifica la sua forma,
che consente anche la rotazione di metà
corpo per inquadrare da qualsiasi
posizione.
> Caratteristiche
L
La Coolpix SQ è una fotocamera
di grande qualità dal punto
di vista tecnico, che si distingue
decisamente per l’aspetto
innovativo e high tech.
Nonostante le sue dimensioni ridotte
(82x82 mm con 25,5 mm di spessore)
i comandi sono tutti facilmente
raggiungibili con il pollice, mentre
un luminoso display ci consente di avere
un’ottima visuale dell’inquadratura.
Peccato non sia stato previsto anche
il mirino ottico, che oltre a consentire
un notevole risparmio della batteria,
permette una inquadratura ancora
più accurata. Abbiamo avuto qualche
difficoltà iniziale nell’impugnare la
macchina: la mano destra trova subito
la sua collocazione, ma quella sinistra
rimane un po’ impacciata, perché la
superficie a disposizione non è molta.
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Coolpix SQ
Prezzo: Euro 519,00 (Iva inclusa)
Contatto: Nital
Tel: 011 8996804
Web: www.nital.it
Pro: Messa a fuoco veloce e colori di qualità,
facilità d’uso, funzione di scatto in sequenza.
Contro: Mancanza del mirino ottico, design
pensato per fotografare con una mano sola.
24
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Sensore: Ccd da 3,34 megapixel di cui
3,1 effettivi
Risoluzione max.: 2.016x1.512 pixel
Memoria in dotazione: CompactFlash
16 Mbyte
Interfaccia: Usb
Zoom ottico: Nikkor 3x
(equivalente a un 37-111 mm)
È un chiaro invito a fotografare
con una mano sola, ma secondo noi
è preferibile aiutarsi anche con l’altra,
per avere una maggiore stabilità.
Intuitivi e semplici i vari comandi.
Non abbiamo dovuto guardare
il manuale di istruzioni, se non
per decifrare alcuni dei 15 simboli dei
programmi preimpostati,
evidenziati da disegni
stilizzati sul display.
I dubbi erano soltanto su
tre: tramonti,
alba/crepuscolo e fuochi
artificiali. Abbiamo
apprezzato lo sforzo
di Nikon di mettere a
disposizione un numero
di programmi veramente
ampio, che risolve praticamente
tutte le situazioni più diffuse di ripresa.
Per esempio, la specifica funzione per
le foto sulla neve o sulla spiaggia,
quella per i fuochi artificiali, ma anche
l’ampia scelta per le foto verso sera:
possiamo scegliere la modalità tramonto,
oppure quella alba/crepuscolo o ancora
il notturno vero e proprio e il ritratto
in notturna. Questo consente a
chiunque, anche con poca esperienza,
di scattare immagini di grande bellezza,
perché la macchina regola ogni volta
le impostazioni più adatte a quella
particolare situazione. A questo si
aggiunge un sistema autofocus molto
veloce e una tecnologia di esposizione
uguale alle fotocamere Nikon di fascia
più alta, come la reflex D100, che ha
prestato alla SQ i medesimi algoritmi di
calcolo. I risultati sono in effetti notevoli,
soprattutto dal punto di vista dei colori.
Anche i notturni, o comunque le
situazioni con forti contrasti, sono stati
risolti brillantemente, grazie a un sistema
di esposizione, il Matrix, che negli anni
è stato costantemente migliorato e
che oggi troviamo anche sulle compatte.
Û
Piccolissima Una volta chiusa, la Coolpix SQ misura solo
poco più di 8x8 centimetri.
Da evidenziare la possibilità
di scattare in sequenza e
la modalità video per filmati
di 40 secondi nel formato
QVga, corredati di audio.
Quaranta secondi di videoclip è già
una lunghezza professionale con la quale
è possibile sbizzarrirsi. In dotazione, oltre
a una scheda CompactFlash da 16
Mbyte, Nikon ha inserito due software:
Nikon View 6, che consente una rapida
gestione delle immagini con la possibilità
di intervenire ed eliminare gli occhi rossi
nei ritratti con il flash; e Nikon Fotoshare,
un programma che permette di
condividere con gli amici le immagini
su Internet. Da scegliere quindi per
l’estetica innovativa, ma soprattutto
perché è una compatta di grande livello.
Ampio spazio di manovra per coloro
che vogliono divertirsi usandola in
manuale, e per chi vuole avere un
approccio più semplice. ù
> Prima Pagina
Anteprima
Una fotocamera capace di svolgere
anche le funzioni di una comune webcam e caratterizzata
da un prezzo particolarmente interessante
Creative Pc-Cam 880
Mattia Verga
Ergonomica , multimediale
e alla portata di tutti
ispetto alle serie precedenti,
la Pc-Cam 880 è facilmente
riconoscibile già a partire
dalla forma, che risulta più compatta
e lineare rispetto alle sagome
arrotondate dei modelli più vecchi.
Lo chassis è di piccole
dimensioni e rende la
fotocamera particolarmente
maneggevole e comoda da
utilizzare. I pochi pulsanti a
disposizione e il menu visualizzato
sul display Tft, ci permetteranno inoltre
di regolare e utilizzare la fotocamera in
pochi minuti, anche senza dover leggere
i manuali.
Il sensore utilizzato è di tipo Cmos
e permette di acquisire immagini
con una risoluzione di 1.600x1.200 pixel,
anche se è possibile raggiungere i tre
Mpixel (2.048x1.536 pixel) grazie
all’interpolazione hardware. Inoltre,
è possibile catturare immagini anche
alla risoluzione di 800x600 pixel, utile
anche nel caso non si disponga di molta
memoria e si debbano fare molte foto.
La Pc-Cam 880 è infatti dotata di 16
Mbyte di memoria integrata, che
permettono di memorizzare 17
immagini alla massima risoluzione
interpolata e 29 immagini alla risoluzione
nativa. A bassa risoluzione il numero
di foto che è possibile scattare
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Pc-Cam 880
Prezzo: Euro 149,00 (Iva inclusa)
Contatto: Creative
Tel: 02 8228161
Web: www.creative.com
Pro: Prezzo contenuto; modalità webcam;
buona resa dei colori.
Contro: Rumore di fondo eccessivo
soprattutto in foto di ambienti interni
26
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Caratteristiche
Sensore: Cmos 1,92 Mpixel
Risoluzione: 2048 x 1536 Pixel interpolata
Memoria / Tipo: 16 Mbyte integrata /
Secure Digital - MultiMedia Card
Interfaccia: Usb 1.1 / Video
aumenta notevolmente: 112 immagini.
Naturalmente si può espandere la
memoria per mezzo di schede di tipo
Secure Digital o MultiMedia Card, grazie
allo slot nascosto da uno sportellino
sul fianco della fotocamera.
Oltre a scattare fotografie, è anche
possibile riprendere dei filmati in
formato Avi fino ad un massimo di 76
secondi alla risoluzione di 640x480 Pixel
e a otto fotogrammi al secondo.
Tra i limiti più evidenti che abbiamo
riscontrato durante le prove, è da
segnalare la qualità delle foto, spesso
poco dettagliate. Il sensore Cmos, più
economico rispetto ai più diffusi Ccd,
risulta infatti meno sensibile alla luce e
rende quindi indispensabile amplificare
il segnale in ingresso. Questo passaggio
introduce però una quantità maggiore
di rumore di fondo, che dovrà poi
necessariamente essere ridotta. Il circuito
preposto a questa funzione assume
quindi notevole importanza, perché
determina spesso la qualità complessiva
della foto.
La messa a fuoco è fissa, con una
distanza minima di 60 cm, mentre
per la modalità macro, attivabile tramite
una leva posta sul lato frontale, la
distanza ottimale risulta di 35 cm circa.
Le foto di prova che abbiamo eseguito
in modalità macro, hanno però
evidenziato una netta tendenza
a sovraesporre, nel caso di scatti
effettuati con il flash. In condizioni
normali invece, la resa dei colori risulta
abbastanza buona e di buon livello sono
soprattutto le foto in ambienti esterni.
Tra le particolarità più interessanti che
distinguono questa fotocamera Creative,
è da segnalare la possibilità di
funzionamento come webcam.
Il cavo Usb fornito in dotazione
permette infatti il collegamento
al computer, oltre che
per scaricare le foto, anche
per inviare filmati e immagini
direttamente al Pc.
Usata in modalità webcam la Pc-Cam
880 è capace di riprendere filmati alla
risoluzione di 640x480 pixel a 10 fps
o immagini alla risoluzione di 1024x768
pixel. Piuttosto scomoda è però l’assenza
di un treppiede o di un supporto
che permetta di puntare e di reggere
la fotocamera durante l’utilizzo in
modalità webcam.
Il prezzo della Pc-Cam 880 è
decisamente economico per una
fotocamera da due Mpixel. Ciò è reso
possibile dalla scelta di integrare un
sensore Cmos, sicuramente più
economico. L’elevato numero di funzioni
e il prezzo accattivante, indirizzano
questa fotocamera/webcam a utenti
che non prediligono la qualità in
assoluto, ma desiderano flessibilità
d’impiego e vogliono spendere poco. ù
> Prima Pagina
Anteprima
Macromedia Breeze, Authorware 7, Central
Una panoramica sulle novità per gestire le informazioni sul Web
e la creazione di servizi per la formazione a distanza
Anna Stefani
Imparare con il Web
pprendere e acquisire conoscenze
via Internet è sicuramente comodo
e consente un notevole risparmio
di tempo e risorse. Sono in molti a
pensarci, ma pochi a sapere esattamente
da che parte cominciare. I nuovi software
e i servizi proposti da Macromedia sono
orientati a sfruttare a fondo le possibilità
offerte dalla rete proprio per questi
utilizzi. L’aumento delle prestazioni
dei sistemi informativi e delle
infrastrutture di comunicazione rende
possibile la realizzazione di modelli
comunicativi sempre più sofisticati, capaci
di offrire vantaggi sia economici, sia
qualitativi in termini di apprendimento.
Alla base di tutto risiedono soprattutto
avanzati sistemi di e-learning
realizzati avvalendosi di tecnologie in
grado di creare, accanto ai tradizionali
sistemi di gestione dell’apprendimento,
veri e propri programmi di testing
che consentano di guidare lo studente
nel suo percorso formativo.
Û
A
Le proposte di Macromedia
rappresentano un flessibile
strumento di lavoro non solo
per i professionisti del Web,
ma anche per le aziende.
Le aziende possono disporre di
un’infrastruttura di base standard
completa e flessibile per sviluppare
efficienti applicazioni di addestramento
via Web, che possono anche essere
utilizzate in una rete locale.
B reeze
Breeze è una soluzione per la
distribuzione di presentazioni e per la
gestione di corsi di formazione all’interno
delle aziende. In pratica si tratta di uno
strumento di e-learning utile per creare,
gestire e distribuire corsi di formazione
online attraverso il semplice utilizzo
di Microsoft Powerpoint. Per far questo
è sufficiente aprire una presentazione
Powerpoint preesistente, scegliere dal
L’interfaccia di Breeze Offre
agli utenti una soluzione unica
per trasformare in pochi minuti una presentazione in Powerpoint in un’avanzata soluzione
di formazione a distanza.
menu Breeze l’opzione Run
Wizard, regolare il microfono
e iniziare la registrazione delle
lezioni da includere nel corso.
Occorre però fare molta
attenzione nell’associare
a ciascuna la corretta
animazione. Al termine
della registrazione, il wizard chiederà
all’utente di decidere se pubblicare la
presentazione sul server oppure se
ritornare in Powerpoint per rivedere il
lavoro appena creato. Basterà scegliere
l’opzione View Show per controllare
passo passo la presentazione e nel caso
si individuino delle imperfezioni premere
il pulsante Edit Audio per effettuare le
modifiche opportune. Terminata questa
operazione, sarà possibile procedere con
l’attività di pubblicazione. Per effettuarla,
è però necessario disporre di un account
su Macromedia Breeze. A questo punto,
sarà sufficiente scegliere in quale cartella
posizionare la propria presentazione e
premere il pulsante Publish. L’applicazione
Informazioni tecniche
Nome
prodotto
Authorware 7
Breeze
Central
Devnet
www.macromedia.com/software/authorware/
www.macromedia.com/software/breeze/
www.macromedia.com/software/central/
www.macromedia.com/it/devnet/intro/
$ 2.999,00
$ 399,00 (upgrade)
n.d.
Gratuito
Professional Euro 1059,00 Upgrade:
Professional Euro 429,00
Essentials Euro 209, 00 (Iva inclusa)
Pro
Offre una ricca serie di template
predefiniti e di tutorial interattivi
per insegnare agli utenti come realizzare
efficienti sistemi di formazione
a distanza.
Offre potenti wizard di
autocomposizione che aiutano l'utente
a creare in modo semplice e veloce
applicazioni di formazione a distanza.
Offre funzionalità addizionali che
permettono alle applicazioni di lavorare
anche offline e di fornire avvisi e notifiche
in merito ad eventuali aggiornamenti
di contenuti o software.
Velocizza lo sviluppo di applicazioni Web
grazie a componenti ed estensioni
di rapido utilizzo.
Contro
Non del tutto intuitivo. Richiede una
conoscenza preliminare dello strumento
prima di riuscire a utilizzare con successo
le funzionalità avanzate.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
Nulla da segnalare.
Sito Internet
Prezzo
28
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Prima Pagina <
Anteprima
chiederà poi all’utente di inserire una serie
di informazioni aggiuntive per
identificare la presentazione e lo speaker,
di specificare alcune caratteristiche circa
il formato della presentazione stessa
(indice, note, barra di navigazione e
immagini) e di indicare con esattezza
quali e quante persone possono
vedere la presentazione e con quali
diritti (View, Publish, Manage, Access
denied). Dopodiché premendo il pulsante
Finish avrà inizio l’upload
della presentazione e la conversione
nel formato richiesto.
Esiste la possibilità non solo di importare
file audio e filmati in Flash ma anche
di creare dei quiz ad hoc per verificare
il grado di apprendimento degli utenti.
Non c’è bisogno quindi di saper
programmare per usare Breeze.
A u t h o r wa r e 7
Authorware 7 è la soluzione
di Macromedia per l’authoring e
l’e-learning multimediale. Per creare
da zero una presentazione multimediale
è sufficiente posizionare una serie di
icone in un diagramma di flusso
(Flowline) e il programma sarà in grado
di creare automaticamente strutture
di navigazione e interazione complesse.
Ma i motivi che fanno di Authorware 7
uno dei protagonisti nella produzione
di applicazioni didattiche sono altri.
Pe esempio la funzione di Data tracking
che memorizza i dati immessi dall’utente
dell’applicazione per produrre test di
verifica del livello di apprendimento
raggiunto, il supporto ActiveX che
permette di simulare un’interfaccia
Windows e il servizio One button
publishing che aiuta, con un unico
comando, a creare e a pubblicare un
pacchetto applicativo in formati diversi.
Si creano così delle strutture di
apprendimento fisse riutilizzabili in altri
contesti cambiandone semplicemente
il contenuto. Il prodotto è offerto
sul mercato singolarmente oppure,
in alternativa, insieme a Flash e
Dreamweaver Mx all’interno di eLearning
suite di Macromedia, una soluzione
completa per l’authoring online capace
di supportare una serie di funzionalità
aggiuntive, specifiche per creare
collegamenti con altri file di testo,
importare immagini, oppure inserire media
di vario tipo (video, suoni, animazione).
Questi media possono essere inclusi
nelle applicazioni Web anche avvalendosi
di Flash Communication Server MX,
un prodotto per creare siti Web interattivi
e dinamici in grado di unire al contenuto
della presentazione avanzati servizi di
streaming multimediale, di collaborazione
in tempo reale e di messaggistica audio
e video come, per esempio, le trasmissioni
in tempo reale, le chat con webcam e i
messaggi video registrati. Flash
Communication Server Mx introduce
quindi un nuovo modello di sviluppo
di applicazioni client/server basato su
componenti standard, utilizzabili in contesti
diversi proprio per progettare e realizzare
siti Web originali per ogni tipo di media e
per ogni tipo di connessione. Con l’ausilio
dei cosiddetti Firefly Components sarà
possibile velocizzare la creazione di
applicazioni Internet semplicemente
modificando o personalizzando il codice
di origine dei componenti per adeguarlo
alle proprie reali necessità. Grazie poi
eLearning Suite
Flash
Communication
Server MX 1.5
Flash Player 6
per Pocket Pc
Firefly
Components
www.macromedia.com/software/elearningsuite
www.macromedia.com/it/
-software/flashcom/
www.macromedia.com/software/flashplayer/pocketpc/
www.macromedia.com/software/dataconnection/
$ 3.499,00
Personal Edition Euro 369,00
Upgrade: Personal Edition
Euro 79,00 Professional Edition
Euro 3299,00 Iva inclusa)
Offre una serie di componenti
per creare, in modo semplice
e veloce, applicazioni
di comunicazione standard.
Euro 329,00 (Iva inclusa)
Euro 199,00 (Iva inclusa)
Consente agli sviluppatori
di distribuire applicazioni audio
e video, create con Macromedia
Flash MX, anche su dispositivi
come i Pda.
Velocizza la creazione
di applicazioni Internet
semplicemente modificando
o personalizzando il codice
di origine dei componenti.
Disponibile solo in lingua
inglese.
Richiede buone conoscenze
tecniche.
Offre una ricca serie
di template predefiniti
e di tutorial interattivi per
insegnare agli utenti come
realizzare efficienti sistemi
di formazione a distanza.
Richiede buone conoscenze
tecniche.
Richiede buone conoscenze
tecniche.
alla disponibilità di un nuovo plugin Flash
Player 6 per Pocket Pc, gli sviluppatori
saranno in grado di incorporare
componenti video e applicazioni
multimediali all’interno di soluzioni Internet
e di e-learning, create appositamente per
essere accessibili da chiunque e in qualsiasi
momento attraverso i Pda.
C entral
La novità più interessante è comunque
rappresentata da Central, una soluzione
che estende le potenzialità di Macromedia
Flash al di là del browser per rendere le
informazioni alla portata di tutti, fornendo
così agli utenti un nuovo modo di
interagire con i contenuti e le applicazioni
Web. I contenuti possono essere
visualizzati e consultati anche offline
senza più l’ausilio del browser. Si tratta
quindi di una sorta di tecnologia push
che avvalendosi di potenti agenti
software, in grado di muoversi
autonomamente sulla Rete, consente
di scaricare in tutto o in parte delle
informazioni in modo che l’utente possa
analizzarle in assenza di un collegamento
Internet. Una volta installato Central
sulla propria macchina è però necessario
definire le informazioni e i contenuti
da monitorare. Successivamente Central si
collegherà al server del fornitore, sceglierà
le informazioni di interesse e le invierà
al client. In tal modo, sarà possibile
ricevere ogni giorno sul proprio desktop
un servizio personalizzato di notizie e
di aggiornamenti. Central può integrare
all’interno della sua infrastruttura una
logica transazionale di tipo Try/Buy che
aiuta non solo a semplificare le procedure
di acquisto ma anche a consolidare le
relazioni con i propri clienti. Attraverso
una funzionalità di Update che rende
immediatamente disponibili online
le ultime versioni dei prodotti e un
Application Finder, Central fornirà agli
utenti un modo più semplice e intuitivo
per rintracciare tutte le informazioni
di interesse, (costo, livello di diffusione,
specifiche tecniche) che possono influire
sulla scelta di un prodotto piuttosto
che un altro. Con DevNet, infine, centro
online per designer e sviluppatori,
è possibile aumentare la funzionalità
delle applicazioni affidandosi alla
competenza di esperti, scaricando
componenti e risorse aggiuntive. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
29
> Prima Pagina
Anteprima
Si evolve verso
standard di compressione ancora più efficaci, offrendo innovative
caratteristiche nella crittazione e una maggiore flessibilità
WinZip Computing WinZip 9.0 Beta
Mirella Castigli
File sempre più compatti e sicuri
inZip è il
conosciuto tool
di compressione
dei file. Gli archivi creati
con WinZip non solo
consentono un notevole
risparmio dello spazio
disco, ma soprattutto
permettono
un’ottimizzata
organizzazione dei file
e sono facili da gestire.
WinZip poi è utilissimo
ogni qualvolta si decide
di inviare i documenti
in allegato, perché svolge una vera
e propria funzione di protezione
sull’integrità dei dati.
Il programma, nel tempo, ha accresciuto
le sue funzioni senza però perdere
la propria natura e deve la sua fortuna
all’usabilità e allo standard di
compressione, ora completato da un tool
per la cifratura, quasi allo stato dell’arte.
W
Destinato a tutti gli utenti,
ma in particolare ai professionisti,
la nuova versione Winzip 9.0 Beta,
benché non rivoluzioni
la compressione di file di medie
dimensioni, si dimostra molto
migliorata sui “grandi numeri”;
con file di grandi dimensioni,
infatti, è ancora più efficiente
e aggiunge nuove funzionalità
come l’avanzata crittazione
dei dati.
?
?ö
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?ö
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öö
Winzip 9.0 Beta
Prezzo: Dollari 29,00 (Iva inclusa)
Contatto: Winzip Computing
Email: [email protected]
Web: www.winzip.com
Pro: Semplicità d’uso; più livelli di sicurezza;
compressione illimitata per utilizzo
professionale.
Contro: Non compatibile con le versioni
antecedenti a Winzip 8.1
30
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Requisiti
Û
Cpu: Pentium II
Ram: 32 Mbyte
Spazio disco: 2,2 Mbyte
Sistema operativo: Windows 98, Me, Nt,
2000 e Xp
Compressione al top Applicando l’algoritmo di compressione più potente, Winzip 9.0
si dimostra molto efficace lavorando con
numeri elevati di file dalle grandi dimensioni. È uno strumento ideale per utenti evoluti e professionali.
Winzip 9.0 supporta ora chiavi
di crittazione a 128 e 256 bit, fornendo
un livello superiore di sicurezza rispetto al
metodo utilizzato nelle precedenti versioni:
un limite però dell’aggiornamento consiste
nel fatto che non esiste compatibilità
tra il nuovo formato e le vecchie versioni.
Il problema della compatibilità è del resto
l’unico vero neo di Winzip 9.0; il
software, nelle sue più avanzate
funzionalità (dalla crittazione alla
compressione), può far dialogare tra loro
soltanto la penultima versione con
quest’ultima release. Un file Zip ricavato
con la versione più aggiornata non può
essere letto, estraendo i dati, da un
WinZip antecedente alla versione 8.1.
La superiore capacità di questo potente
programma, in grado di supportare
il formato esteso a 64 bit, è evidente
nel caso in cui sia necessario compattare
tutti i propri dati in file Zip dalle
dimensioni virtualmente illimitate:
mentre nel formato originario l’archivio
compresso poteva contare fino a 65.535
file, di dimensioni fino a 4 Gbyte,
oggi il nuovo formato non ha più praticamente - nessun limite se non
le stesse risorse di sistema del nostro Pc.
Per quanto riguarda il nuovo metodo
di compressione, Winzip 9.0 supporta
l’Enhanced deflate, algoritmo con cui
si riduce fortemente la dimensione dei
file Zip, che una volta compressi risultano
pronti per essere spediti rapidamente
in allegato via posta elettronica oppure
archiviati nel proprio computer.
La compressione rispetto alla precedente
versione di Winzip è dunque
notevolmente ottimizzata su file
di grandi dimensioni, come potrebbero
essere quelli di progettazione o di
animazione professionale, mentre
rimane pressoché invariata in un utilizzo
più domestico (su un file composto
da testo e immagini di 1,5 Mbyte
la compressione risulta migliorata di soli
5 Kbyte). Per l’utenza meno evoluta,
il nuovo WinZip riserva però altre
interessanti sorprese: una superiore
fruibilità, una migliore visualizzazione
nella ricerca dei file da gestire, e altri
piccoli accorgimenti che fanno della
nuova versione un software versatile
e potente, funzionale in ogni occasione.
Anche l’interfaccia offre questa
impressione: è più facile, per esempio
visualizzare cosa contiene un archivio Zip
semplicemente posizionando la freccia
del mouse sull’archivio. Peccato che
alcune funzioni siano sfruttabili appieno
solo con Windows Xp come quella
che consente, dal menu contestuale,
non solo di accedere alle normali
funzioni di WinZip come Add, Extract,
ma anche al livello superiore
che 0visualizza la Places Bar. ù
> Prima Pagina
Anteprima
Una piattaforma per la creazione e la gestione
di documenti in Xml e per implementare applicazioni
Corel XMetaL 4
Edgardo Fantazzini
Xml a tutto campo
orel XMetaL 4
è la nuova
piattaforma per
l’implementazione
di applicazioni Xml e la
gestione dei documenti
in questo formato.
C
> Requisiti
L’intera “suite”
è pensata come
prodotto modulare
per soddisfare le
esigenze sia degli
sviluppatori, sia
degli utenti che
lavorano poi sui
singoli file.
L’adozione dello standard Xml può
consentire di ottimizzare la gestione
delle informazioni, semplificandone
e velocizzandone la redazione
ed eliminando i rischi di incoerenza
nei contenuti.
La conseguente possibilità di riutilizzo
dei propri dati e la produzione veloce
di documenti finali con diverso formato
di presentazione sono vantaggi non
indifferenti nella catena di lavoro.
La redazione di un documento
direttamente in formato Xml però può
risultare un’operazione complessa, non
adatta a chi vuole ottenere rapidamente
dei risultati. Il mascheramento dei
dettagli tecnici all’utenza che si
occupa della creazione dei documenti
è quindi un prerequisito essenziale per
garantire un cambiamento indolore.
Per trarre benefici dall’introduzione
öö
?
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?ö
?
XMetaL 4
Prezzo: Euro 1188,00 (Iva inclusa)
Versione Developer
Contatto: Corel
Tel: 02 36003600
Web: www.corel.com
Pro: Prodotto intuitivo focalizzato sul rapido
ottenimento di risultati.
Contro: Non include funzionalità
proprietarie di content management.
32
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Û
Cpu: Processore Pentium 133 MHz
Ram: 64 Mbyte (consigliati 128 Mbyte)
Spazio disco: 70 Mbyte
Sistema operativo: Windows 98, Me, Nt 4
(service pack 6a), 2000, Xp
Note: XMetaL Developer richiede Microsoft
Visual Studio .NET Standard Edition e
Windows Nt 4, (service pack 6a), 2000, Xp
Creazione coerente L’interfaccia di creazione dei documenti, é completamente personalizzabile nell’estetica e nelle funzionalità.
del formato Xml è necessario disporre
di strumenti specifici che si occupino
anche di tutte le altre operazioni
collaterali alla creazione dei documenti.
Solo in questo modo si può ottenere un
reale vantaggio in termini di semplicità,
di coerenza e di disponibilità dei
contenuti. Per questi motivi Corel
propone un insieme di prodotti che
copre gran parte del ciclo di vita
di un documento Xml.
XMetal 4 è composto infatti da
quattro prodotti che si integrano per
rispondere in modo articolato alle diverse
esigenze: XMetaL Author, XMetal
for ActiveX, XMetal Developer, XMetal
Central.
Lo strumento per l’editing dei
documenti, denominato XMetaL
Author, può operare a diversi livelli
che dalla pura visualizzazione del testo
e dei delimitatori Xml arrivano fino
alle funzionalità di un word processor
con il completo mascheramento del
formato reale del file. L’elevatissima
configurabilità consente di rispecchiare
l’ambiente più consono all’utente
che deve creare il documento.
Avere la possibilità di introdurre la
funzionalità di generazione di
documenti Xml in un applicativo
Intranet aziendale oppure in un form
di Outlook è un vantaggio innegabile.
Questo significa poter automatizzare
la gestione dei dati nella creazione
di documenti o report. Una soluzione
di questo tipo è offerta da XMetaL
for ActiveX che presenta funzionalità
analoghe al componente Author,
ma rende possibile l’integrazione
con applicativi in grado di interfacciarsi
con la tecnologia ActiveX. In questo
modo uno strumento di composizione
di documenti in formato Xml può essere
addirittura inserito direttamente in
una pubblicazione Web, fruibile
attraverso Internet Explorer. Entrambi
i prodotti possono essere personalizzati
e integrati con sistemi di content
management o di database attraverso
XMetaL Developer, plugin per Visual
Studio .Net.
Questo è il componente che permette
di ottenere strumenti personalizzati per
la creazione dei documenti Xml. Esempi
in Visual Studio .Net inclusi nel prodotto
rappresentano una valida base da cui
partire per soddisfare le proprie
esigenze. È in questa fase che vengono
decise le particolarità dell’interfaccia e
della presentazione del testo che
caratterizzeranno l’editor vero e proprio.
Le funzionalità di gestione centralizzata
dei documenti e delle loro versioni sono
affidate a XMetaL Central che,
avvalendosi di tre componenti, Server,
Console e Agent, si occupa anche degli
aspetti di autenticazione, distribuzione
e aggiornamento automatico. ù
> Prima Pagina
Reportage
Java Conference
Due giorni di presentazioni, incontri
e dibattiti per capire gli orientamenti del mondo Java
Java Conference 2003
Edgardo Fantazzini
Difficoltà e prospettive
nche quest’anno la Java
Conference ha rappresentato
un interessante punto d’incontro
per l’eterogenea comunità che ruota
attorno al mondo Java.
In un momento come quello attuale ogni
evento che riguarda il mondo
dell’informatica non può evitare di
confrontarsi con la crisi. Java
Conference 2003 è partita proprio
da questo tema che è stato affrontato
in modo originale e costruttivo.
Franco Roman, Marketing & Partner
sales director di Sun Microsystems Italia,
ha introdotto la manifestazione ponendo
l’accento su due aspetti caratterizzanti
la situazione attuale. Il primo è
rappresentato dalla mancanza di
evidenza che viene riservata ai risultati
tecnologici positivi e di crescita. Per
esempio risulta essere ridotto l’eco
di informazioni come il cospicuo
incremento della quantità e della qualità
della connettività, così come le crescenti
cifre legate alla risposta del pubblico
al fenomeno Java nel mondo e in Italia.
Il secondo aspetto riguarda il
comportamento nei confronti
della tecnologia delle aziende italiane
che avanzano richieste di ritorno
sugli investimenti in tempi brevissimi
difficili da realizzare.
I desideri espressi sulle capacità
della tecnologia crescono sempre più
e spaziano dalle tematiche di sicurezza
intrinseca applicata alla capacità di
A
Tavola rotonda Solo la preparazione permette di
sfruttare le opportunità di mercato, questo il tema
fondamentale della tavola rotonda.
Û
Û
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
gestire sistemi complessi, piattaforme
diverse, maggiore sollecitazione in
termini di richieste e di numero di utenti.
Questo è lo scenario dal quale
partono alcune delle sfide future
alle quali Java risponde secondo il criterio
di semplificazione attraverso
la stratificazione e la creazione
di una piattaforma unificante e aperta
che permette di salvaguardare gli
investimenti nel futuro. Rimanere fermi
per paura di sbagliare fa perdere in
ogni caso grandi opportunità di sviluppo.
Molte società non investono in questa
visione della tecnologia perché
realizzano progetti di piccole dimensioni.
Avvalendosi di strumenti più conosciuti,
anche se di bassa qualità, imboccano
spesso la via della frammentazione.
La visione del prossimo futuro, dal
punto di vista tecnologico, è stata
illustrata con entusiasmo da Jim Waldo,
Distinguished Engineer di Sun
Microsystem, figura di riferimento
tecnico per tutta la comunità Java. In
una realtà sempre più complessa e dove
la tecnologia entra sempre più in intimo
rapporto con l’uomo è necessaria in
primo luogo l’affidabilità di tutti i servizi
da essa offerti. Di conseguenza i sistemi
dovranno avere la caratteristica di poter
essere modificati radicalmente senza
pregiudicare neanche
momentaneamente la loro funzionalità.
Questi obiettivi devono essere raggiunti
in un’ottica unificante diversa da quella
attuale, disegnando il “network of
computers” invece del network e dei
computer e puntando direttamente
all’ottimizzazione del risultato finale,
anziché necessariamente a quella dei
singoli componenti. Questa visione
porterà non al perfezionamento di
un calcolo distribuito, ma a creare servizi
che interagiscano per formare
applicazioni attive, sempre in
cambiamento.
Sotto forma diversa questo concetto
è stato ripreso nella tavola rotonda
moderata dal giornalista Luca De Biase
che ha coinvolto anche Alessandro
Pegoraro, amministratore delegato
Le cose succedono, nessuno ne
parla Franco Roman, Marketing &
Partner Sales Director di Sun, ha introdotto l’incontro affermando che
non viene data sufficiente evidenza
ai segnali positivi che sono presenti
in questo momento difficile.
Û
34
Visione e passione
Jim Waldo (Sun Microsystems), guida
tecnologica per la
comunità Java, ha
invitato, anche in
un momento di crisi, ad investire nella
ricerca, fattore fondamentale per ottenere un vantaggio
competitivo.
L a visione
Java Conference
di Yahoo! Italia, e Peter Caiazzi, cto
Benetton, oltre a Brooks, direttore
relazioni esterne e comunicazione
dell’Ocse (Organizzazione Cooperazione
e Sviluppo Economico), Waldo e a Carlo
Massarini, presentatore dell’incontro.
È stato espresso in questa sede il
concetto del valore reale di una società,
differente rispetto a quello puramente
finanziario, in grado di esprimere
il contributo a lungo termine
dell’innovazione e delle visioni
strategiche.
L’intervento di John Gage, chief
Reseacher and director of the Science
Office di Sun Microsystems, avvenuto
nella seconda giornata di incontri, ha
evidenziato il cambiamento di rotta
necessario per un corretto calcolo dei
costi. Avendo a che fare con architetture
complesse, che coinvolgono molteplici
attività al loro contorno, è opportuno
considerare il costo totale del livello
di servizio, anziché il semplice rapporto
prezzo prestazioni.
Se questa per molti non è una novità,
d’altra parte evidenzia le opportunità
ottenibili sfruttando al meglio risorse
eterogenee esistenti e distribuite. In
situazioni ibride di questo tipo il
bilanciamento di carico o la gestione
dinamica della potenza di calcolo sono
opportunità che richiamano l’importanza
dell’astrazione e della stratificazione
delle architetture. Lo sforzo nella
progettazione hardware di Sun si
concentra su architetture di calcolo
multi-threading, che consentono di
gestire con un throughput più elevato
molti thread di applicazioni
appositamente progettate. Bisogna
tenere conto che in un contesto
di gestione di richieste Web grande parte
dell’elaborazione è basata su processi
di esecuzione concorrenti.
Reportage
L e n o v i tà
Il tema tecnico ricorrente
nelle presentazioni è stato quello dei Web
Service, tecnologia che nel corso
di quest’anno in Italia ha visto diverse
implementazioni di successo. Nell’ottica
congiunta della rapidità nell’ottenimento
dei risultati, delle tecnologie di
interoperabilità quali i Web Service e
della filosofia object-oriented
InterSystems presenta il suo prodotto di
punta, il database post-relazionale
denominato Cachè. Cachè permette di
interfacciarsi con i dati attraverso il classico
Sql, fornendo contemporaneamente la
possibilità di gestire oggetti e dati
multidimensionali. L’accesso agli oggetti
è diretto, senza mappature di questi
in strutture di tipo relazionale. Il supporto
nativo per tutti gli standard degli ambienti
Web permette, per esempio, di
implementare un Web Service, con tanto
di gestione di Soap e Wsdl senza
richiedere l’adozione di ulteriori strumenti.
L’ottenimento di risultati è molto rapido
e l’utilizzo intuitivo. Nato per l’ambiente
della Sanità integra un insieme di
caratteristiche che lo rendono adatto
a qualsiasi altro ambiente, grazie alla
velocità, alla scalabilità ed alle capacità
di gestione delle transazioni e di analisi
multidimensionale.
L’incontro con Ben Forta, divulgatore
della filosofia Macromedia, ha
evidenziato la direzione intrapresa
dalla società di rivolgersi alla
semplificazione nella generazione dei
contenuti da una parte ed a quella della
loro fruizione dall’altra. Macromedia
Breeze, prodotto rivolto all’e-learning,
partendo da una presentazione
PowerPoint permette di ottenere una
completa presentazione multimediale
Macromedia Flash (vedi
anteprima su questo
stesso numero di PC
Il valore dell’interpretazione DistribuMagazine). Funzionalità
ted Thinking (www.di gestione delle
dthink.biz) si propone
presentazioni così
di valorizzare le diverottenute, notifiche
sità di categorizzazioagli utenti e tool di
ne dei contenuti: getracciamento
stire le informazioni
completano il prodotto.
permettendo a ciascun utente o gruppo
La fruibilità di contenuti
di mantenere le procomplessi pubblicati
prie convenzioni.
su Web può essere resa
indipendente dalla
Prima Pagina <
connessione anche attraverso
Macromedia Central che permette
inoltre di semplificare il lavoro di basso
livello per concentrarsi sui contenuti.
In questa edizione di Java Conference
generale non è stata data particolare
enfasi al tema della collaborazione tramite
tecnologie peer-to-peer quali Jxta, ma
Distributed Thinking, società italiana
di recente formazione, ha proposto
un sistema davvero interessante
di Knowledge Management basato
su questa architettura. La soluzione
denominata KEEx (Knowledge
Enhancement and Exchange) è fondata
sul principio del rispetto dell’autonomia
della gestione dell’informazione da parte
dei singoli attori coinvolti. La conoscenza
non deve essere quindi categorizzata
secondo standard universali, ma viene
“tradotta” da una logica di
organizzazione a un’altra. Attraverso
un algoritmo semantico i diversi sistemi di
catalogazione sono in grado di mantenere
la propria struttura ma di interagire
mediante la traduzione delle categorie
dell’uno in quelle dell’altro. L’ambizioso
progetto, partito nell’ottobre 2001
con il nome di Edamok presso il centro
di ricerca dell’Università di Trento, si
fonda quindi sul concetto di valore della
conoscenza come capacità di interpretare
una materia poco standardizzabile.
Uno dei principi che verranno seguiti
per estendere l’efficacia del prodotto è
quello dell’integrazione con gli strumenti
di cui l’utente normalmente dispone
sulla sua postazione di lavoro.
Anche Borland punta sull’integrazione
degli strumenti di lavoro. Nella nuova
versione JBuilder 9 Enterprise integra
anche OptimizeIt Suite 5.5 la soluzione
per semplificare l’individuazione degli
errori.J Builder 9 inoltre si distingue
per i nuovi Web Service Wizard e
per le nuove caratteristiche di gestione
dei progetti per i team di sviluppo
per agevolare il lavoro di gruppo.
Un’idea semplice ma efficace presentata
da Sol-tec è, infine, Lightstreamer,
prodotto composto da una applicazione
server che, affiancata a un servizio
di produzione di dati in tempo reale,
permette il loro invio costante al web
browser dell’utente. Attraverso
Lightstreamer una richiesta di dati
borsistici viene mantenuta aggiornata
in tempo reale senza continue richieste
da parte del browser. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
35
Û
> Prima Pagina
Reportage
Luigi Caputo
Webbit
Webbit 03 Si è svolta tra Padova e Napoli la terza edizione
di una delle più efficaci manifestazioni per presentare le ultime
novità in materia di information technology
Informazione e formazione
a voglia di confrontarsi,
di scambiarsi idee ed
opinioni sull’evoluzione
dell’information technology,
ma finalmente dalla parte
degli sviluppatori. È questo
il senso di una manifestazione
come Webbit, che, dal 9
all’11 maggio scorsi a Padova,
con un’appendice napoletana,
il 29 e il 30 dello stesso mese,
ha celebrato la sua terza
edizione. In oltre 30.000 mq
di superficie espositiva,
suddivisa in aree omogenee
di interesse, dal software development,
al design & publishing, dall’education
all’hardware, dal networking
alla sicurezza, dal Crm alla business
intelligence, più di 180 tra aziende leader
e società emergenti hanno dato vita ad
una poliedrica rassegna di prodotti,
soluzioni e servizi in grado di soddisfare
appieno le esigenze degli oltre 15.000
visitatori presenti in tutte le giornate
della manifestazione. L’area espositiva è
stata organizzata in due grossi tronconi:
WebbitPro e WebbitCon. Nel primo,
dedicato agli operatori professionali,
sono stati ospitati prodotti e offerte legati
Û
L
Un alveare tecnologico La possibilità di apprendere e di testare, ma anche di confrontarsi con altre esperienze: ecco Webbit, un alveare tecnologico attivo quasi 24 ore al giorno.
Û
36
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
alla sicurezza e all’implementazione
di soluzioni per pubbliche amministrazioni
e piccole e medie imprese. Il secondo,
invece, ha visto la presenza delle realtà
più innovative della new economy e
della società dell’informazione, ma anche
di sviluppatori e programmatori.
Distribuiti in misura quasi equivalente
tra le due aree fieristiche, gli oltre 400
appuntamenti didattici della
manifestazione, suddivisi in seminari,
dal taglio prettamente teorico,
e workshop, incontri dedicati
alle dimostrazioni e al confronto, hanno
avuto come argomento novità
tecnologiche, servizi, prodotti e casi
applicativi di successo. Tra tutti gli
appuntamenti, sono da ricordare per il
particolare interesse suscitato da parte
del pubblico, il seminario di Adobe sul
Network Publishing e in particolare sul
progetto All Inclusive di
Undo.Net. Un’altra presenza
di successo, tradizionale e
innovativa al tempo stesso,
è stata quella di Microsoft,
che a Padova ha presentato le
sue ultime tre perle, partendo
da Windows Server 2003, il
sistema operativo arricchito di
un’infrastruttura di elevata
produttività per applicazioni,
reti e servizi Web Xml.
Microsoft ha anche fatto
Quindicimila visitatori Oltre
15.000, per lo più giovanissimi,
con un’età media compresa
tra i 23 e i 26 anni, i visitatori
che hanno affollato i padiglioni fieristici di Webbit.
conoscere al pubblico di
Webbit Office System e Visual
Studio .Net 2003.
Rilevante anche la presenza
di seminari espressamente
dedicati allo sviluppo
di soluzioni Java, che sono
stati raggruppati in base
all’omogeneità degli argomenti trattati
e relativi allo stesso livello di difficoltà,
e composti ciascuno da un minimo
di tre ad un massimo di cinque seminari.
L’iscrizione a un percorso e la
partecipazione ad almeno tre dei seminari
del percorso hanno reso possibile il
conseguimento, da parte di ogni singolo
partecipante, di attestati di partecipazione
offerti dallo sponsor del percorso. La cosa
davvero più entusiasmante della
manifestazione è stata senz’altro vedere
tanti giovani smanettoni, provenienti
da ogni parte d’Italia che hanno ravvivato
non poco il già frizzante clima che
si respirava in fiera. D’altronde, le
intenzioni degli organizzatori erano
dichiarate sin dalla prima edizione
dell’evento: configurare un percorso
completo di analisi, valutazione e
confronto, caratterizzato da un valore
aggiunto originale quanto importante,
ovvero quello rappresentato
dall’interazione con le comunità, i forum
e i gruppi di discussione, capaci di riunire
sotto lo stesso padiglione i migliori
professionisti e specialisti dell’ambito
universitario e gli sviluppatori che vivono
la realtà d’impresa. In questo modo,
ognuno dei partecipanti, provvisto del
proprio portatile, ha potuto condividere
le proprie esperienze e confrontarsi
sulle problematiche dell’information
technology quotidiana. ù
> Prima Pagina
Reportage
Forum P.A.
Forum della Pubblica Amministrazione 2003
Anna Stefani
Ecco i nuovi servizi per i cittadini e le imprese
Le P. A. cambiano
i è tenuto di
recente, a Roma,
il consueto
appuntamento annuale
con il Forum della
Pubblica Amministrazione
(P.A.). Quest’anno più
che mai si è ribadito il
concetto del
cambiamento che deve
essere sempre più
orientato al
raggiungimento di un
efficace servizio al
cittadino in tempi rapidi.
Lo stesso piano di azione
del Governo Italiano dovrebbe prevedere
la promozione e la diffusione dell’utilizzo
dell’e-government e dell’e-procurement
da parte delle amministrazioni.
L’e-procurement non è altro che
un insieme di tecnologie, procedure,
operazioni e modalità organizzative
che consentono l’acquisizione di beni
e servizi in Rete. Rappresenta quindi una
nuova modalità di gestione dell’intero
processo di acquisto che sta riscuotendo
una notevole attenzione anche da parte
della Pubblica Amministrazione.
Molte sono le società impegnate
su questo fronte con diverse soluzioni.
La suite proposta da Oracle
(www.oracle.com), per esempio,
permette di gestire rapidamente ed
efficacemente le richieste di acquisto,
gli ordini, la fatturazione passiva
e i pagamenti. Ricorrendo a Internet,
i manager pubblici che si occupano
delle forniture possono quindi
concentrarsi su attività di maggior valore
aggiunto, in modo da disporre delle
informazioni necessarie alla negoziazione
dei contratti più convenienti. In sostanza,
permette di risparmiare, automatizzando
e centralizzando le funzioni di acquisto.
Moltre altre sono le soluzioni disponibili
sul mercato, offerte da colossi del settore
come Microsoft (www.microsoft.com)
e Ibm (www.ibm.com/it), oppure da
aziende specializzate nell’offerta di
Û
S
38
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
servizi alla Pubblica Amministrazione
quali Finsiel, Insiel, Consiel, Sogei e
Postecom. Quest’ultima in particolar
modo offre un servizio innovativo
chiamato Posteprocurement
(www.postecom.it) in grado di
approvvigionare sedi e unità
organizzative diverse, gestendo
autonomamente gli ordini e inviandoli
al fornitore. I vantaggi offerti sono una
maggiore autonomia nella
pianificazione, l’eliminazione dell’attività
di gestione delle scorte e di verifica
dello stato della richiesta, nonché
una notevole riduzione dei costi
di transazione e gestione del magazzino
da parte della stessa Funzione Pubblica.
Un altro aspetto sul quale i funzionari
pubblici si stanno confrontando consiste
nell’utilizzare la tecnologia informatica
per costruire sistemi di e-government
in grado di rafforzare le relazioni tra P.A.
e cittadini e favorire così lo sviluppo
delle comunità locali. Il Comune di
San Giorgio a Cremano, (www.comune.sangiorgio-a-cremano.na.it) per
esempio, ha realizzato in collaborazione
con Tim il primo servizio di informazione
via Sms. Chiunque ne farà richiesta potrà
interagire con gli uffici amministrativi
del comune e ricevere notizie relative
a eventi, manifestazioni o informazioni
di pubblica utilità direttamente
sul proprio telefono cellulare.
Le pagine gialle della P.A. Meno code agli
sportelli e un accesso agevole da casa o dal
posto di lavoro alla Pubblica Amministrazione. È questo l’obiettivo della nuova guida dei servizi online per i cittadini reperibile sul sito del Ministero per l’Innovazione
Tecnologica (www.innovazione.gov.it).
Il Comune di Venezia (www.egov.comune.venezia.it), dopo essersi
classificato al primo posto nella selezione
dei progetti di e-government finanziati
dal Ministero per l’Innovazione e le
Tecnologie, ha dato avvio lo scorso
ottobre all’erogazione di una serie
di servizi online: per effettuare la visura
e il pagamento online delle
contravvenzioni e di alcuni tributi
comunali e per accedere allo stato
delle pratiche di edilizia privata. Sono
stati quindi sviluppati ulteriori servizi,
cioè il pagamento dell’Ici e l’iter guidato
per l’avvio delle pratiche di sportello
unico per le attività produttive.
Allo stesso modo, il Comune di Siena
(www.-comune.siena.it), attraverso il
rilascio di una carta nominativa e
personale, ha promosso l’offerta di nuovi
servizi integrati, tra i quali il pagamento
dei parcheggi, delle multe e
dell’iscrizione alle scuole.
Il Comune di Imperia (www.comune.imperia.it) invece sta puntando alla carta
di identità elettronica e nella seconda
fase della sperimentazione cercherà di
collaudare la validità dello strumento
anche per l’accesso ai servizi online
nonché per la memorizzazione di dati
sanitari salvavita.
Interessante infine anche il progetto
di Tele Homecare (www.innovazione.gov.it). Si tratta in sostanza di un sistema
che consente la videocomunicazione
paziente/medico e la trasmissione
contemporanea in tempo reale di dati
clinici, quali pressione sanguigna,
temperatura ed elettrocardiogramma.
Il paziente entra in contatto visivo
interattivo con il medico e viene guidato
durante una visita virtuale. ù
> Prima Pagina
>Nuovi notebook
BenQ Sono tre i nuovi
portatili della famiglia
Joybook.
Joybook 3000, Joybook 5000 e
Joybook 8000: sono questi i nomi dei primi computer portatili
che rappresentano l’ingresso in
questo settore da parte di BenQ.
I Joybook vogliono essere un
vero prodotto di intrattenimento portatile, e lo conferma la
dotazione hardware e softwa-
re di ogni modello, molto ricca
e mirata a semplificarne l’uso.
Il modello di punta, per esempio, si basa su una Cpu Pentium
4-M a 2 GHz, è dotato di 256
Mbyte di memoria Ddr Ram ed
ha un drive combo Dvd/Cd-Rw
con inserimento del disco di tipo Slot In. Lo schermo ha una
diagonale di 15,2”, ha una luminosità particolarmente elevata e supporta una risoluzione di
1.280 x 854 pixel, per un rapporto base/altezza di 15:10, un
formato indicato per la visualizzazione di film in Dvd.
œ www.benq.it
>Apre in Italia
Maxdata
Maxdata È stata aperta
la sede italiana dell’azienda
tedesca produttrice
di hardware
La gamma di prodotti offerta
è molto ampia e spazia dai Pc
e notebook, ai monitor Tft e
42
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
News
Hardware
Crt commercializzati con il
marchio Belinea. La strategia
delineata prevede una particolare attenzione verso la qualità
dei prodotti, vista come elemento differenziante, così come la ricerca di un rapporto
prezzo/performance aggressivo. L’intento infatti è quello di
posizionarsi come alternativa
ai top brand e non ai costruttori di “cloni”. Il focus è principalmente sui clienti di tipo
business, mentre il 10% è dedicato al mercato consumer.
Come modello di distribuzione, Maxdata intende applicare
quello al 100% indiretto.
Per i Pc, tutti la produzione è
costruita su richiesta (Built to
order/ Configure to order), e
l’azienda prevede di implementare in Italia la consegna entro 100 ore
lavorative presso il rivenditore più vicino.
œ www.maxdata.it
>Nuovi proiettori
da Acer
Acer Si amplia la gamma
di prodotti Acer con
videoproiettori a
tecnologia Dlp
Il mercato è in fermento. Grazie alla tecnologia Dlp e alle dimensione ormai estremamente ridotte il videoproiettore è
uno strumento che offre prestazioni professionali sia in termini di multimedialità sia di entertainmet, garantendo immagini luminose, nitide e chiare.
Acer focalizzerà il proprio interesse sul mercato professionale e in particolare agli utenti “mobile”.
I modelli attualmente disponibili, che si amplieranno nel cor-
so dell’anno, sono tre: PD310,
PD320 e PD520. Acer PD310 e
PD320 offrono una luminosità
di 1.100 Ansi Lumen, un contrasto di 500:1 e rispettivamente una risoluzione nativa di
800x600 Svga e 1.024x768
Xga , con un peso complessivo
di 1,5 kg.
Il top della gamma è il PD520,
con un peso di 1,7 kg, capace
di una luminosità di 1.500 Ansi Lumen, un contrasto di
1.800:1 e una risoluzione nativa di Xga di 1.024x768.
I prezzi al pubblico vanno da
1.699,00 euro a 3.499,00,
ogni prodotto è coperto da
garanzia per due anni.
œ www.acer.it
>La svolta
Intel A Milano, Paul Otellini,
COO (Chief Operatine
Officer) e
presidente di
Intel, ha fatto il
punto sulla
tecnologia
wireless e sui
diversi risvolti
che potrebbe
avere a breve
termine
sulla nostra vita quotidiana
Otellini ha evidenziato che ci
troviamo di fronte a un punto
di svolta simile, per esempio, a
quello che si ebbe con l’introduzione in Italia della Fiat 500.
Il paragone è supportato dal
fatto che quella piccola automobile ha avuto un enorme
successo grazie alla presenza
simultanea di diversi elementi, come il basso costo, l’aumento dei redditi, la creazione
di infrastrutture (le autostrade)
e la necessità di spostarsi. Secondo Intel, infatti, non è
sufficiente la tecnologia
la disponibilità dei relativi dispositivi per determinare una reale svolta,
un momento in cui ,
cioè, si ha una crescita
molto rapida di una tecnologia
e dei prodotti correlati, ma occorrono anche fattori come il
desiderio e lo sviluppo. Nel caso del wireless il desiderio è
quello degli utenti di liberarsi
dai fili, mentre lo sviluppo è
quello inerente le infrastrutture, per esempio gli hot spot
pubblici, i punti cioè in cui un
utente dotato di un portatile o
di altri tipi di dispositivi può
collegarsi a Internet via wireless.
Alcuni dei dati degli analisti,
esposti da Otellini, sono molto
interessanti. Per esempio, è
previsto che entro il 2007 ci saranno oltre 10 milioni di utenti abituali di hot spot pubblici
in Europa. Nel mondo, invece,
entro il 2005 è previsto che ci
saranno 44 milioni di utenti di
hot spot. Sul versante dei dispositivi di accesso, i numeri
previsti sono invece di 50 milioni di notebook
wireless per il 2005
e di 800 milioni di
unità handheld 5G
e 3G entro il 2006.
Intel ovviamente
spinge sul versante
dei dispositivi, con
la tecnologia Centrino che realizza
la convergenza fra portatile e
comunicazioni wireless, e con
quella Xscale destinata agli
handheld e ai cellulari.
œ www.intel.it
>GeForce FX 5600
Soltek La versione
intermedia del chip grafico
GeForce Fx fa la sua
comparsa sul mercato
Destinata al mercato high end,
questa scheda grafica utilizza
il recente processore grafico di
nVidia. La memoria video a disposizione è di 128 Mbyte implementata tramite componenti Ddr.
Il clock dell’engine di 325
MHz, mentre quello della me-
Hardware
moria è di 275 MHz. I due
Ramdac funzionano , invece, a
400 MHz e permettono di raggiungere una risoluzione massima di 2048x1536 a 85 Hz.
Fra le altre caratteristiche tecniche va annoverato l’interfacciamento Agp 8x e la presenza di un’uscita Tv per dispositivi con risoluzione fino a
1024x768. Usando il connettore Dvi, invece, si possono
gestire unità con risoluzione fino a 1600x1200.
œ www.soltek.com.tw
>Monitor Tft e Lcd
Nec-Mitsubishi Rinnovata
la gamma dei monitor
AccuSync e MultiSync
con sei nuovi modelli
Il concetto di base di Nec-Mitsubishi è che un monitor economico alla lunga può risultare molto dispendioso: per
comprendere meglio questo
punto di vista, che a prima vista potrebbe sembrare strano,
basta ricordare che molti di
noi stanno davanti a un monitor per otto ore al giorno, utilizzando uno degli organi più
importanti del corpo umano:
la vista. Ecco perché è importante scegliere un monitor
non soltanto in base al prezzo
ma anche e soprattutto considerando la qualità, che determina il costo totale di possesso, inteso anche come costi
successivi da pagare nel corso
degli anni. Fe990 è l’unico Crt
dei sei modelli presentati, ha
una diagonale di 19” ed è dotato di tecnologia ClearFlat,
che riduce la distorsione e
consente di ottenere un’ottima qualità per testi e immagini. Il consumo è di soli 90 W,
che si riducono a 5 W in
stand-by. La massima risoluzione ottenibile è di 1.792x1.344
a 68 Hz, quella ottimale di lavoro è di 1.280x1.024 a 85 Hz.
Il dot pitch è di 0,25 mm.
Ben cinque sono invece i nuovi modelli con tecnologia Tft.
Della famiglia AccuSync, volta
al mercato consumer, fanno
parte i monitor Lcd51Vm e
Lcd71Vm (rispettivamente di
15” e 21”). La famiglia AccuSync si distingue per i bassi
tempi di risposta, l’elevata brillantezza e l’alto rapporto di
contrasto; gli speaker sono integrati e le dimensioni compatte, e anche il prezzo è molto conveniente. L’ingresso è
solo analogico, essendo il target di riferimento quello degli
home user, che raramente necessitano di input Dvi. Per il
mercato SoHo / Small Medium
Business invece Nec-Mitsubishi
propone il nuovo modello
MultiSync Lcd1960Nx, un Tft
da 19” (pari a un’area visibile
di 378x301 mm). L’angolo di
visuale è di ben 170°, sia in
orizzontale sia in verticale, e il
tempo di risposta di soli 25
ms. È presente un ingresso
Dvi-D e la risoluzione ottimale
di lavoro è di 1.280x1.024
punti, per oltre 16 milioni di
colori. Il rapporto di contrasto
è di 600:1 mentre la luminosità di 250 cd.
Al top della gamma, per il settore Corporate, ci sono poi
due nuovi modelli: MultiSync
Lcd1980Sx e MultiSync Lcd
2180Ux, le cui diagonali sono
pari a 19” e 21”. Di caratteristiche simili al Lcd1960Nx, si
distinguono per la presenza di
ingressi analogico (il classico
Mini D-sub), digitale (Dvi-D) e
analogico-digitale (Dvi-I). Questi monitor possono essere
adatti per qualsiasi utilizzo:
News
dalle classiche applicazioni Office, a Internet, ad applicazioni mediche, finanziarie, grafiche e anche Cad/Cam. Tutti i
monitor MultiSync di Nec-Mitsubishi possono essere regolati in altezza fino a 130 mm secondo le esigenze dell’utente,
consentendo di assumere una
posizione rilassata, prevenire i
dolori al collo e - soprattutto raggiungere un’elevata efficienza di lavoro.
œ www.nec-mitsubishi.com
>Notebook
e desktop
Hp Presentati i nuovi
portatili della famiglia
Compaq nx 9000 e i nuovi
Pc da scrivania Compaq
Business Desktop d330
e d530
Numerose sono le novità in casa Hp. Sul fronte dei notebook, la famiglia Compaq nx
9000 della linea Essential si rivolge a IT manager concentrati sulla tecnologia a supporto
del loro business, alla ricerca
del massimo uptime e semplicità di manutenzione, ma anche sensibili al budget e al
controllo dei costi. Si tratta di
notebook 3-spindle completi:
nx 9010, con processore Intel
Celeron o Pentium 4-M, dalle
prestazioni paragonabili a
quelle di un desktop, con un
brillante schermo Xga da 15”
e scheda grafica Ati Mobility
Radeon; nx 9000, con Pentium 4-M e wireless integrato
802.11b, dal peso di soli 2,95
Kg; nx 9005 è l’unico modello
Prima Pagina <
con processore Amd Mobile
Athlon Xp-M.
Per quel che riguarda i desktop, Hp ha presentato nuovi
Pc destinati agli utenti business. Si tratta dei Compaq Business Desktop d330 e d530,
due modelli caratterizzati da
nuove funzionalità per la sicurezza e di gestione del client
che consentono di semplificare il processo di upgrade tecnologico e ridurre i costi di
manutenzione, riparazione e
supporto lungo tutto il ciclo di
vita del Pc. d530 è disponibile
in tre diversi chassis: small
form factor, convertible minitower e ultra slim desktop. Si
possono personalizzare a piacere: il processore può essere un
Intel Celeron oppure un Pentium 4 fino a 3,2 Gbyte, con
supporto della tecnologia Hyper-Threading, mentre l’hard
disk può arrivare a 160 Gbyte. La memoria Ddr Sdram
può essere espansa fino a 4
Gbyte e si può anche optare
per una configurazione con Linux preinstallato, segno che i
tempi stanno cambiando e
che chi sceglie Hp non deve
sottostare alla schiavitù di un
sistema operativo windowsbased. I desktop d330 sono disponibili con due nuovi chassis, microtower e desktop, entrambi progettati per facilitare l’assistenza: basti pensare
che è possibile accedere ai
componenti interni senza utilizzare cacciaviti né altri strumenti. La configurazione base
del d330 prevede un processore Intel Celeron da 2 GHz,
256 Mbyte di Ram Ddr, hard
disk da 40 Gbyte e 5400 Rpm,
lettore Cd e sistema operativo.
œ www.hp.it
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
43
> Prima Pagina
News
>Fotoritocco
professionale
Corel Painter 8 Si rinnova la
proposta della casa canadese
per il fotoritocco e il disegno
dedicata agli appassionati di
fotografia e agli illustratori
La nuova versione di Painter si
distingue per una serie di strumenti studiati appositamente
non solo per i professionisti
del fotoritocco, ma anche per
i disegnatori. È ora possibile
utilizzare i pennelli in dotazione, scegliendo tra più di 400
tipi, ma anche crearne di personalizzati combinando alcune
delle caratteristiche dei pennelli predefiniti. Tra gli effetti
degni di nota segnaliamo lo
Sketch che converte una fotografia in un disegno a matita
lasciando ai creativi pieno controllo riguarda il tipo di “carta” (sfondo digitale) su cui viene realizzata la
conversione e anche sul tipo di matita utilizzato. La
ricchezza degli effetti pittorici realizzabile con questa
nuova versione è
degna di nota: si
può lavorare con i
nuovi Acquerelli digitali e con la Mixer
Palette che consente di mescolare
Software
i colori, come si farebbe con
un pennello su una tavolozza.
Buone notizie per quello che
riguarda il miglioramento dell’ambiente di lavoro. I pennelli usati più di frequente restano in evidenza tra quelli immediatamente disponibili, inoltre si possono raggruppare e
disaggregare le Palette in qualsiasi combinazione.
Corel Painter 8 apre e salva
senza problemi i file Adobe
Photoshop, riconoscendo le
informazioni dei livelli e anche
dei cosiddetti Layer Mask. In
dotazione nel pacchetto è disponibile un manuale completo, una tavola con tutte le
scorciatoie da tastiera e un Cd
supplementare di contenuti e
template per personalizzare i
progetti.
Il prezzo del pacchetto completo è di circa 574 euro (Iva
inclusa).
œ www.corel.com
In arrivo Pocket PC 2003
Alcune fonti annunciano il prossimo rilascio del nuovo sistema operativo per Pda Microsoft Pocket PC 2003. Le novità dovrebbero riguardare il riconoscimento immediato
per la comunicazione tra dispositivi Wifi e un’interfaccia
utente rinnovata per la gestione dei profili BlueTooth, una
maggiore attenzione alla sicurezza grazie al protocollo di sicurezza Ipsec Vpn Client, una nuova architettura per il
browser del Pda che consentirebbe la visualizzazione della
pagine in formato Xhtml e Css. Per quello che riguarda l’usabilità Pocket PC 2003 dovrebbe prevedere la possibilità del
controllo audio telefonico separato dal controllo volume del
sistema e la possibilità di attivare la modalità Suspend/Resume in modo da utilizzare con profitto gli applicativi del
dispositivo anche nel corso di una conversazione telefonica. L’utente finale avrà inoltre a disposizione nuovi tool
per la gestione delle foto e dei file multimediali e potrà
sfruttare un’unica interfaccia per inviare email, Mms e Sms.
>Progettazione
Autodesk Inventor Series 7
e Streamline 5 In arrivo
soluzioni aggiornate per
la progettazione industriale:
a livello software e come
servizi per la collaborazione
nel team di lavoro
Il pacchetto proposto da Autodesk per la progettazione industriale Inventor Series 7
comprende Inventor 7 e Mechanical Desktop 2004. Autodesk prosegue la strada intrapresa volta ad offrire la compatibilità con il formato Dwg
(che rappresenta uno standard
di fatto) e, ovviamente, la totale compatibilità con i file di
AutoCAD 2004. Tra le altre
novità ora Inventor consente
di raggruppare i comandi utilizzati più di frequente e supporta la pubblicazione Dwf in
Autodesk Express Viewer. Lo
strumento però in grado di fare la differenza con la precedente versione è la possibilità
di visualizzare in un disegno
solo i componenti specifici per
un particolare compito, con
un netto risparmio di tempo,
memoria e ovviamente chiarezza nei dettagli. Per il lavoro
Altre novità in breve...
Nome prodotto
Funzione e utilizzo
Licenza
Web
Servizio di comunicazione online. Nella nuova versione sono stati apportati
strumenti per la condivisione, con il client di messaggistica, di foto e video tra
gli utenti e una serie di nuove skin.
Gratuito
www.aol.com
La nuova versione del browser supporta l’autenticazione Ntlm, possibilità
di personalizzare la pagina di apertura per ogni New Tab e New Window
Gratuito, progetto
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TechSmith Camtasia
Studio 1.1
Il tool per la registrazione di tutto quello che accade sul monitor e la presentazione
in Flash migliora gli strumenti di navigazione del video e i tool di controllo dell’audio
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www.techsmith.com
ReGet Software ReGet
Deluxe 3.3.182
Nel conosciuto download manager sono ora disponibili tre differenti modalità
di visualizzazione, è possibile switchare, con un clic, in modalità Offline per fermare
i download ed è consentito il download dai server Ftp in modalità Ssl
Trial gratuita,
Dollari 24,95
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Praticamente conclusa anche la fase due di beta testing della suite per l’ufficio
di Sun. Segnaliamo la possibilità di esportare i file direttamente nel formato Pdf
e un nuovo kit per lo sviluppo di soluzioni personalizzate
Euro 96,00
(licenza singola)
www.starofficeitalia.ita
Aol 9.0 Internet Service
Mozilla 1.4 Beta
Sun Microsystems
StarOffice 6.1 Beta 2
44
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
> Prima Pagina
News
Software
Windows Xp Media Center Edition: l’intrattenimento su Pc
La Media Center Edition di Windows Xp è stata progettata
per gestire le registrazioni Tv insieme ai file di immagini, musica, Dvd, video e radio. In Usa viene commercializzata dagli
Oem (Original Equipment Manufacturer) usando hardware
configurato in modo speciale, completo di un telecomando.
Non si sa ancora con certezza se questa versione verrà rilasciata
anche sul nostro mercato, ma a nostro parere si tratta soltanto di una questione di tempo. Il nuovo sistema operativo, presentato negli Usa lo scorso autunno, è costituito da Microsoft
Xp con l’aggiunta di capacità audiovisive specializzate. Queste
funzionalità si usano attraverso un telecomando, che avvia il
programma separato Media Center. Da qui l’utente può controllare tutto attraverso un sistema di menu a pieno schermo, che permette di usare il Pc anche in soggiorno senza bisogno di collegare tastiera e mouse.
Fin dal lancio del sistema operativo, in Xp è possibile archiviare
e visualizzare le immagini in modo intuitivo usando la cartella
My Pictures. La nuova versione integra questa funzione in un
menu nel quale è possibile navigare con il telecomando. È compresa anche una funzionalità di slideshow, che consente di visualizzare automaticamente le immagini su grande schermo.
Analogamente, le funzioni My Video e My Music permettono
di gestire la musica e i clip video digitali nello stesso modo in
cui vengono gestiti nel sistema operativo Xp convenzionale. La
differenza è rappresentata dall’uso del telecomando, insieme
a un’interfaccia pilotata da menu e amichevole nei confronti
del consumatore - invece di usare la tradizionale Gui (Graphical User Interface) di Xp, pilotata dalle cartelle. Altre funzionalità di Xp - come la capacità di gestire più utenti - restano
grafico segnaliamo invece i migliorati tool di modellazione e
la possibilità di “tagliare” le
superfici per un loro successivo inserimento all’interno di
altre forme solide complesse.
Autodesk Streamline 5 è il servizio di collaborazione online
per la condivisione in tempo
reale dei dati di progettazione. Sono stati ottimizzati tutti gli strumenti per il computo dei costi dei diversi materiali
che si aggiorna in modo
automatico ad ogni variazione del progetto. È
possibile visualizzare i file di Autodesk Streamline anche offline, quando
non si dispone di una
connessione Internet.
œ www.autodesk.com
46
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
>Suite per l’ufficio
Corel WordPerfect Office 11
È disponibile la nuova
versione della conosciuta
suite per l’ufficio che pur
non avendo riscosso grande
successo in Italia è molto
diffusa nel Nord America
inalterate: è possibile programmare il sistema in modo da creare delle aree protette da password e dedicate a utenti diversi.
Successivamente sarà possibile condividere i propri elementi
multimediali.
La parte più interessante di Xp Media Center è rappresentata
dalle funzioni di videoregistratore personale. Quando il sistema viene avviato per la prima volta, bisogna usare il telecomando fornito dal produttore dell’hardware per avviare Media
Center e configurare il prodotto con i dati del proprio service provider Tv. Dal momento che Media Center è collegato al set-topbox, può scaricare i dati della programmazione televisiva al fine di consentirvi di impostare le opzioni di registrazione.
Usando il sistema a menu integrato, la registrazione dei programmi televisivi è semplice e flessibile. Si può registrare a
seconda del genere della trasmissione e fare in modo che Media Center effettui una ricerca dei programmi su tutti i canali
disponibili. Se lo si desidera, è anche possibile masterizzare
su Dvd i programmi che sono stati registrati e poi usare il disco con un riproduttore convenzionale.
È disponibile una sezione dedicata agli errori di registrazione,
progettata per fornire ulteriori dettagli su ogni eventuale problema che si sia manifestato; in ogni caso, la funzione di registrazione cerca di risolvere automaticamente la maggior parte dei problemi. Questa funzione farà del suo meglio per risolvere i conflitti di registrazione multicanale, per esempio
usando informazioni tipo se la registrazione è stata impostata manualmente oppure automaticamente, secondo i vostri
criteri di selezione.
Danny Bradbury
L’Italia non è certo il mercato
di riferimento di Corel per
quello che riguarda i software
per il lavoro d’ufficio. La sifda
a colpi di pacchetti venduti dal
colosso di Redmond, in questo
caso, è davvero impari. Ma la
nuova versione di programmi
per l’ufficio offerta dall’azienda Canadese non è
da sottovalutare.
WordPerfect Office
negli Usa è disponibile in tre diverse
versioni più una
quarta specifica per
la famiglia: Standard
Edition, Professional
Edition, una Education Edition e, appunto, il Family Pack
4. Da Settembre sarà
disponibile anche in
lingua italiana solo nelle versioni Standard e Professional, venduto su licenza e non come
box, per un mercato quindi soprattutto aziendale. La versione
Professional contiene un word
processor (WordPerfect), un foglio elettronico (Quattro Pro),
il software per le presentazioni
(Presentations) e Paradox 10, il
conosciuto database relazionale. I miglioramenti di WordPerfect riguardano l’integrazione
con Microsoft Outlook (manca
infatti alla suite un Pim).È migliorato inoltre il supporto al
linguaggio Xml (anche per il
foglio elettronico e per Presentations) con la possibilità di
creare, modificare e pubblicare documenti Sgml (Standard
Generalized Markup Language) e Xml.
Internet
>Comunicazione
in azienda
Microsoft Visio 2003 Beta
Inizia la fase di testing per
il programma di gestione dei
flussi di lavoro in ufficio
Microsoft PowerPoint è il programma ideale per le presentazioni in azienda, ma quando servono strumenti specifici per visualizzare i flussi di lavoro, le
strategie di business, i diagrammi, e le tempistiche con reportistica personalizzata è più opportuno utilizzare Visio. Nella nuova versione sono integrati nuovi
templati e sono state ottimizzate le funzioni di importazione ed
esportazione, soprattutto per
quanto riguarda gli altri applicativi del gruppo Office System.
Anche per Visio 2003 vale la filosofia di sviluppo della suite Office 2003 che prevede il supporto a Xml, tool per la condivisione delle informazioni all’interno
del gruppo di lavoro e l’integrazione con Outlook.
vizi online e fornisce un elenco
dei siti che corrispondono ai
requisiti specificati, con anche
la verifica dei link attivi e realmente funzionanti, e una miniatura della pagina.
Nella versione professional si
può visualizzare una serie di
informazioni supplementari
come l’estrazione delle Key
Concept. Copernic Agent è efficiente anche perché permette
di personalizzare i motori di ricerca da consultare a seconda
di quello che desideriamo trovare. Per esempio, per cercare
il significato di una parola o di
un acronimo potremo indicare
a Copernic di agire solo sui servizi enciclopedici online e Copernic attiverà la ricerca su servizi come Webopedia, Britannica, Encarta, Canadian Encyclopedia.
Se invece siamo interessati solo
a trovare delle immagini ecco
che potremo decidere di consultare
in un clic dieci servizi tra cui Corbis,
Ditto.com, Altavista Photo Finder.
Peccato per l’assenza di Google
tra i motori su cui
vengono fatte le ricerche nell’intero
Web. Se si decide
di integrare Copernic con la
suite di Office (dalla versione
2000 in poi), si possono condurre ricerche ad hoc anche nei
documenti con cui si lavora tutti i giorni. Copernic Agent Professional costa 79,95 euro.
œ www.copernic.com
News
Prima Pagina <
Sicurezza Web
Web Security è una soluzione antivirus a livello gateway per
filtrare il contenuto veicolato in Http, Https, Ftp. La nuova
versione consente di modicare su un solo server Symantec
Web Security le regole di filtraggio per vederle applicate in
automatico a tutti i server Web Security. Migliorata la flessibilità per la gestione delle policy di utenti e gruppi così come le opzioni per la generazione dei report ad uso degli amministratori di rete. Web Security supporta Windows Nt e
Windows 2000/2003.
œ www.symantec.com
>Un portale
per gli Amici!
Amici Grandi novità nel sito
www.amici.it, il portale
dell’omonima associazione
onlus che da anni si batte
per il rispetto per gli
animali e per combatterne
l’abbandono
A partire dalla
metà di giugno il
sito ha dato il via
ad alcune interessanti iniziative: Vacanze con
>Ricerche sul Web
Amici!, un elenco delle strutture
Copernic Agent Professional
alberghiere e
6.1 Un agente per le
delle spiagge itaricerche sul Web in grado
liane che accoldi consultare decine
gono anche gli animali, aggiordi motori in un clic
nata in maniera costante, destinata a diventare un’utile guida
L’applicativo proposto in verda consultare prima di organizsione aggiornata da Copernic è
zare le proprie vacanze; Adotta
un “metamotore” di ricerca, in
un Amico e Trovi un Tesoro, ovsostanza per ogni stringa di tevero la possibilità di adottare un
sto da cercare il software concane o un gatto abbandonato e
sulta decine di motori e di serospitato da un canile, compilando un
“atto di adozione”.
Le prime duemila
persone che aderiRiguardo la prova comparativa di software antivirus pubblicata nello
ranno al programscorso numero di PC Magazine, segnaliamo alcune imprecisioni circa
ma di adozione riil programma Anti-Virus 2003 di F-Secure: innanzitutto è stato indicaceveranno in preto un prezzo errato, in luogo di quello effettivo di 53$. Inoltre è presenmio una fornitura
te la funzionalità di scheduling per gli aggiornamenti, e la ricerca eualimentare gratuita
ristica è effettivamente integrata.
per trenta giorni.
Ci scusiamo con l’azienda e con i lettori per l’errore.
Inoltre, sempre sul
sito, ritorna Missio-
F-Secure Anti-Virus 2003: una precisazione
ne Crocchetta, gioco online
giunto alla terza edizione che
permette ai partecipanti di acquisire punti rispondendo a domande sul mondo animale; i
punti crocchetta saranno in seguito tramutati in giornate di alimentazione gratuita per i canili
segnalati dai giocatori. Adotta
un Amico e Missione Crocchetta - entrambe sponsorizzate da
Royal Canin - saranno attive sino al 30 settembre.
œ www.amici.it
>IP Camera
Panasonic Presentata una
nuova serie di videocamere
con server Web integrato
Le telecamere sono un dispositivo che si sta diffondendo sempre di più per risolvere problemi
legati alla sicurezza. Panasonic
ha presentate le sue nuove IP
Camera, una completa gamma
di prodotti che integrano sia la
telecamera, sia il server web e
sono accessibili anche tramite
un telefono cellulare come il
Gd87. Alcuni modelli, come
per esempio la WV-NP472E dispongono di un sistema che
permette la cattura delle immagini anche in condizioni di scarsissima illuminazione. Panasonic non propone comunque solamente l’hardware, ma può
aiutare le aziende con soluzione complete e su misura. ù
œ www.panasonic.it
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
47
> Inchiesta
Recupero hard disk
Pronto intervento
per il disco fisso
L’ hard disk si blocca o è praticamente distrutto.
Se non si trova una copia di backup non bisogna
disperare perché non tutto è perduto. Si può ricorrere
L.Tatoni, J.San Juan
all’aiuto di professionisti esperti e a specifici servizi
di aziende dotate di tecnologie all’avanguardia
l disco fisso non risponde, lo
abbiamo formattato
accidentalmente, è stato colpito
da un virus, un guasto meccanico
o elettronico ha messo fuori servizio
i dati o un principio di incendio...
e come se non bastasse non abbiamo
una copia di backup aggiornata
o il problema si è verificato proprio
nel supporto di riserva. Qual è la
soluzione? A chi possiamo ricorrere?
Innanzitutto, bisogna restare calmi,
perché non ci sono solo soluzioni
software di prima utilità a venirci
in aiuto, ma anche esperti, veri
professionisti che ci aiuteranno
a recuperare i nostri dati - se non
I
50
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
completamente almeno in parte tutto dipende dal tipo di danno.
In ogni caso, dobbiamo prendere
tempestivamente una decisione
importante: come affrontare
il problema e il prezzo che siamo
disposti a spendere per la riparazione.
P e r i l p o r ta f o g l i o. . .
Iniziamo a parlare dell’aspetto
economico e rimandiamo alla tabella,
in cui si trovano i prezzi orientativi
in euro e Iva inclusa dei diversi
laboratori operanti in Italia, che
vi daranno un’idea sulla situazione
del mercato. In base alla quantità
e alla qualità dei dati persi, forse,
deciderete di prendere la decisione
più sbrigativa: dimenticarvi del disco
e delle informazioni che conteneva.
Ma se considerate che i vostri dati
sono importanti e che ricostruirli
manualmente sarà un processo lento
e costoso, sicuramente vorrete
valutare più in profondità che cosa
comporta l’operazione di recupero.
Alcuni problemi semplici possono
essere risolti usando strumenti
standard, con un piccolo aiuto
da parte di un esperto, ma sempre
ricordando che il principio
fondamentale è mantenere il
Recupero hard disk
Inchiesta <
Û
quantità possibile di dati senza
alterare il supporto originale o con
variazioni minime. Questo è molto
importante, perché potranno essere
necessarie altre operazioni sull’unità:
può addirittura accadere che sia
necessario sottoporla a una indagine
o rapporto parziale sia per valutare
le cause del disastro, sia per disporre
di prove nel caso di un’eventuale
denuncia.
Nel caso di inondazioni o incendi, ci
sono altri fattori che rendono difficile
il recupero; in primo luogo il calore,
che può danneggiare i dischi e
distruggere fisicamente la pellicola
magnetica che li riveste (come accade
nei nastri o dischetti) e che
Fonte: Ibas, Gruppo Norman
immagazzina le informazioni.
Senza arrivare alla distruzione,
è possibile che il supporto si
Camera bianca La camera bianca, usata
smagnetizzi del tutto; in questi casi
nel settore del recupero dati come nell’industria farmaceutica o alimentare, presupsi può fare poco, almeno con i metodi
pone un ambiente in cui il ricambio, il filtradizionali, a dispetto di quello
tro e la distribuzione dell’aria sono variabiche dicono alcune pubblicità. Se
li controllate.
non c’è del tutto lo strato magnetico
(nel caso dei dischi fissi, dei nastri
e dei dischetti) le informazioni
immagazzinate non ci sono più.
C lassificazione
L’immersione in acqua, dolce o
salata, comporta complicazioni che
Come anticipavamo prima, in tutti
si devono risolvere per poter accedere
i laboratori di recupero si valuta
alla superficie del disco, il che
inizialmente il tipo di problema o
ne implica l’apertura in un ambiente
danno al supporto e, a seconda della
di sicurezza.
diagnosi, lo si classifica in categorie
A volte una pulizia profonda
che richiedono un trattamento diverso.
della superficie, generalmente con
Troviamo quindi i guasti logici (guasti
ultrasuoni, permette di scoprire
software), che possono verificarsi per
che il supporto magnetico è rimasto
relativamente intatto
sotto la cenere, la
Un danno, anche il più grave, al disco fisso,
sporcizia o il sale.
può non essere letale per i nostri dati. A patto
Ciò nonostante, se
che, in preda al panico, non si siano tentati
la superficie dei dischi
rimedi avventati e che si sappia individuare
ha subito una qualche
l’approccio più adatto per salvare il salvabile.
deformazione, la
In questi casi è sicuramente il caso di affidare
probabilità che la testina
i dati a un esperto.
possa “atterrare” a
una distanza corretta si
problemi di spegnimento del Pc, virus,
riduce esponenzialmente e, con essa,
cancellazioni accidentali o
la possibilità di leggere i dati. Alcune
formattazioni. Dobbiamo sottolineare
aziende utilizzano la tecnologia laser
che quest’ultima operazione non è
per esplorare la superficie del disco,
poi così distruttiva, infatti non fa altro
allo scopo di leggere le informazioni
che inizializzare le “intestazioni”
senza toccarlo fisicamente; ma,
dei settori del disco, ma non altera
sfortunatamente, quando si arriva
le informazioni contenute finché il
a questi livelli le speranze sono
sistema operativo non deve riutilizzare
scarse e il prezzo dell’intervento
lo stesso blocco.
è quasi proibitivo.
supporto originale il più inalterato
possibile. Non è raro che una
manipolazione iniziale compiuta
da mani inesperte metta a rischio
il successo di un intervento
professionale successivo.
L a p r o c e d u r a a b i t ua l e
I passi seguiti dai laboratori
specializzati nel recupero dati sono
abbastanza simili. In primo luogo,
eseguiranno un riconoscimento
del dispositivo danneggiato, poi
valuteranno la possibile soluzione
e, infine, accederanno alla maggior
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
51
> Inchiesta
Recupero hard disk
Possiamo però trovare anche guasti
fisici o hardware, che si suddividono
in due categorie: danni al controller
e problemi sui piatti o alle testine del
disco fisso. L’esperienza accumulata
e alcuni strumenti disponibili in
Internet permettono di abbozzare
un’idea sul tipo di problema presente;
tutto questo prima di spedire
il prodotto danneggiato e, di
conseguenza, avventurarci in una
stima delle possibilità di recupero
e del tempo necessario per svolgerlo
secondo le procedure standard.
Û
Fisico o logico Danni fisici come quelli provocati da allagamenti e incendi presuppongono l’apertura del supporto
danneggiato in camera bianca, mentre danni logici o errori di formattazione non lo richiedono e dovrebbero giustificare un prezzo di intervento
decisamente inferiore.
Fonte: Ibas, Gruppo Norman
supporto. I primi possono
essere risolti con un
R isoluzione dei problemi
controller di ricambio
identico, con il quale
I guasti logici generalmente si
accedere normalmente alle
risolvono tramite software, mettendo
informazioni presenti nei
il disco fisso in un sistema che prima
dischi. Ma, secondo tutte le
copia le informazioni fisiche per
fonti consultate, i problemi
conservare il contenuto originale.
peggiori sono causati
Fonte: Ibas, Gruppo Norman
Questo permette anche di eseguire
dall’atterraggio delle testine
perizie giudiziarie, dato che si
sui dischi, dato che si
mantiene il contenuto intatto mentre
producono alterazioni fisiche che
Eccettuando alcuni casi in cui si
lavoriamo sulla copia binaria. Sulla
rendono irrecuperabile la
osserva un danno evidente, causato
copia viene svolta un’analisi che
documentazione. E se questo accade in
da sovratensioni, inondazioni, o
rileva directory, sottocartelle e file,
una delle zone più critiche, cioè quelle
dal fuoco, per il resto gli addetti al
fornendo al cliente un listato con
destinate ai valori delle partizioni, ai
recupero possono solo teorizzare,
le informazioni che si stima sia
settori di avvio o alla Fat, può risultare
ma non certificare qual è stata
possibile recuperare al cento per
difficile recuperare l’intero disco fisso.
la causa del disastro.
cento. In alcuni casi, il cliente vuole
Altre volte il deterioramento di alcune
D’altra parte, vogliamo dedicare un
riavere soltanto determinati file
parti è talmente grave da richiederne
inciso per accogliere un’ipotesi con
essenziali, quindi l’impegno si
lo smontaggio e il trasferimento a
cui lavorano alcune delle aziende
concentrerà solo su questo obiettivo.
un’unità operativa simile - per poter
che offrono questo tipo di servizi.
Per quanto riguarda i difetti che
procedere alla lettura - oppure la loro
In effetti, molte di quelle a cui ci
coinvolgono l’hardware, c’è una chiara
sostituzione nello stesso dispositivo
siamo rivolti nell’inchiesta conoscono
distinzione tra i guasti ai controller e
con parti nuove. Può anche accadere
bene l’effetto del cosiddetto
quelli causati da danni all’interno del
che si debba “stabilizzare” il supporto
“scompenso termico” su determinati
ed eseguire una copia
modelli di dischi fissi, anche di
binaria altrove, utilizzando
marche prestigiose, che fa sì che
un supporto diverso su cui
in caso di variazioni più o meno
Servizio in... camera bianca
eseguire poi le operazioni
brusche della temperatura, questi
di “riscatto”. La necessità
si danneggino l’uno dopo l’altro.
Le camere bianche sono usate per il recupero
di sostituzione fa sì che
L’accumulo di casi simili,
dei dati o per l’assicurazione della qualità della
solo i laboratori dotati di un
appartenenti alla stessa famiglia e
cancellazione dei dati e sono vere e proprie “cagrande magazzino di pezzi
agli stessi lotti, fa ricadere i sospetti
mere operatorie” dove si effettuano interventi
di ricambio (dischi fissi
su un problema di progettazione.
tecnici che richiedono massima pulizia e il concompleti) siano in grado
Sfortunatamente, nessuna delle
trollo accurato delle variabili d’ambiente. Sono
di adempiere a questo
nostre fonti ha voluto mettere per
utilizzate nel mondo dell’informatica, ma anche
compito.
iscritto questa teoria, né tanto meno
nel comparto agro-alimentare e nell’industria
accusare direttamente una o più
farmaceutica e chimica. Il ricambio, il filtro e la
aziende. In fin dei conti devono
C au s e
distribuzione dell’aria sono controllati, con pamantenere buoni rapporti con i
rametri che garantiscono la pulizia e il controlproduttori, anche se, in base alle
lo particellare secondo specifiche classi definite
Sebbene i difetti siano
opinioni raccolte, la collaborazione
da apposite norme internazionali.
evidenti, le cause non sono
che questi offrono ai riparatori
sempre del tutto chiare.
non è né fluida né estesa.
52
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
> Inchiesta
Recupero hard disk
R i pa r a z i o n e o r e c u p e r o ?
Nonostante la somiglianza tra questi
due sostantivi, riparazione e recupero
hanno poco a che fare l’uno con
l’altro. L’idea generalizzata è che
un supporto che non presenta alcun
difetto o danno fisico debba essere
sostituito immediatamente, subito
dopo aver recuperato i dati.
Se si tratta di un problema logico,
è possibile iniziare la lettura senza
alterare il supporto, che quindi potrà
essere riutilizzato dopo averlo pulito
a fondo. Il costo di un apparecchio
nuovo rende comunque preferibile
la sostituzione rispetto al rischio
di perdere di nuovo dati importanti.
Una volta recuperati i dati,
praticamente tutti i laboratori si
comportano allo stesso modo:
inviano una copia al cliente, mentre
conservano l’hardware originale per
un periodo che di solito è di quindici
giorni, trascorso il quale, se il cliente
non richiede altri file, il supporto
viene restituito o distrutto.
Pochissime aziende si incaricano di
conservare una copia dei dati dopo
la procedura di recupero e solo per
un tempo limitato, a eccezione di
Belfor Italia, filiale della norvegese
Ibas, che li custodisce per 90 giorni.
Per quanto riguarda la riservatezza,
il laboratorio non “vede” i contenuti,
poiché utilizza strumenti che rilevano
strutture di file e blocchi validi
o appartenenti a determinati file.
Il suo interesse si concentra sul
recupero di dati leggibili e sul loro
ordinamento in file e cartelle.
L’addetto accede raramente al
contenuto, ma quasi tutti prevedono
un contratto con clausole relative
alla confidenzialità dei dati trattati.
Una volta recuperati i dati, i
laboratori inviano una copia
al cliente, mentre conservano
l’hardware per un periodo
trascorso il quale il supporto
viene restituito o distrutto.
L’ i m p o r ta n z a
della memoria
Sebbene i dischi fissi rappresentino
la percentuale maggiore di recupero
dei dati, le memorie rappresentano
un posto importante in questo settore,
come dimostra la grande crescita
sperimentata nello scorso anno.
L’elemento più tipico è la scheda
usata in una macchina fotografica.
Immaginatevi la situazione seguente:
si pensa di aver trasferito il contenuto
Consigli base in caso di guasto
Se il disco fisso dà problemi, bisogna
smontarlo dal Pc ed evitare qualsiasi
avvio: per questo motivo, soprattutto
in caso di rumori sospetti, astenetevi
dal riavviare ripetutamente il sistema.
Nel migliore dei casi, sarà utile installarlo in un altro sistema per tentare di
leggere le informazioni senza alterarlo.
Se invece osserviamo difetti gravi o rumori, conviene pensare all’invio diretto a un laboratorio specializzato.
Non è per nulla raccomandabile usare
strumenti che implicano la scrittura
sul disco. Utility come Scandisk di Windows sono altamente sconsigliate, poiché possono ricomporre erroneamente le unità di dati perse, rendendone
difficile il successivo recupero. Inoltre,
dovremo ripristinare le copie di backup
54
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
della scheda al Pc e la si cancella,
ma poi si scopre con orrore che
nel computer non c’è niente. Come
potremo immortalare di nuovo le
vacanze o il viaggio dei nostri sogni?
E se si tratta delle foto di una nascita
o di un matrimonio? Gli scatti sono
irripetibili e quindi dobbiamo
assolutamente tentare di recuperarli.
Ciò è possibile se non abbiamo
utilizzato la stessa memoria
per scattare altre foto, dato che la
su un altro disco o sistema, allo scopo
di non riscrivere sullo stesso supporto.
Non dobbiamo mai aprire un disco fisso né togliere alcuna vite o sigillo. Questi dispositivi non hanno elementi che
possono essere riparati o regolati se
non si dispone di attrezzatura specializzata in condizioni strettamente controllate. Di conseguenza, la decisione
migliore è quella di rivolgersi a un servizio specializzato e seguire le loro indicazioni. Dovremo imballare l’unità
con la massima attenzione per il trasporto e la spedizione, che sarà meglio
assicurare. Ricordiamo che si tratta di
un componente fragile che, se sottoposto a un forte impatto, può subire
problemi di funzionamento o, addirittura, diventare inservibile.
sovrascrittura è il peggiore ostacolo
che possiamo incontrare
sulla via del recupero dei dati.
In questa categoria è il caso di
evidenziare il successo di Recovery
Labs www.drlabs.com (non ci risulta
sia presente in Italia) nel trattamento
di una scheda di memoria PcCard che
serviva per immagazzinare i dati di un
satellite dell’Agenzia Spaziale
Europea, destinati all’investigazione
delle radiazioni infrarosse. Questo
mezzo di immagazzinaggio viene
usato perché nello spazio non
è possibile usare un disco fisso
tradizionale, vista la mancanza
dell’aria necessaria perché le testine
di lettura, grazie all’effetto Bernouilli,
“sorvolino” la superficie del disco. Al
termine della missione, durante la fase
di rientro, il paracadute che avrebbe
dovuto ammorbidire l’atterraggio
non funzionò e il satellite subì un forte
impatto. L’intero contenuto della
missione era conservato sul supporto,
che subì danni tali da renderne
impossibile la lettura. Fortunatamente
il laboratorio fu in grado di eseguire
un recupero completo.
S trumenti
Questi specialisti in “disastri
informatici” combinano tecnologie di
diversa natura e provenienza. Così,
insieme ad avanzati mezzi hardware
quali gli analizzatori di dati e tutti i
Recupero hard disk
Û
tipi di controller, si
utilizzano ampiamente
tutte le utility
disponibili sul mercato
per la lettura dei dischi,
accanto a
strumentazione
estremamente
sofisticata. In ogni
caso, abbiamo potuto
constatare che ogni
laboratorio finisce con
lo sviluppare propri
Fonte: Ibas, Gruppo Norman
programmi per supplire
alle carenze del
software standard o per risolvere
Altri supporti Oltre che dai dischi fissi, è
inconvenienti specifici. In molti casi
possibile recuperare dati da altri supporti
si tratta di piccole applicazioni che
danneggiati, come floppy, nastri, dischi Zip
o Jaz.
automatizzano un errore ormai tipico
e ripetitivo. In altri casi, codici più
complessi inglobano diverse soluzioni
o approcci per risolvere il problema
danno. In alcuni casi la diagnosi è
o per determinare qual è il modo
gratuita, quindi, con un costo minimo
migliore per recuperare i dati.
o addirittura senza spendere nulla (a
Inizialmente, si valuta il tipo di danno
parte le spese di trasporto) è possibile
e, in base alla diagnosi, lo si classifica
avere un’idea sul tipo di guasto e
in categorie che vengono trattate
sulla possibilità di recuperare i dati.
in modo diverso. Tutte le aziende
Alcuni negozi più seri e responsabili
intervistate si dimostrano caute e
preferiscono indirizzare il cliente
reticenti su questo argomento, dato
direttamente a un laboratorio di
che i suddetti strumenti permettono
recupero, in modo che possa parlare
loro di risolvere problemi che la
personalmente con il professionista.
concorrenza non riesce ad affrontare
Ma accade anche che il cliente sia
o che costano loro un impegno
indirizzato al laboratorio pur sapendo
maggiore, quindi conservano
che non c’è niente da recuperare,
gelosamente le loro “ricette” o
solo per fare bella figura.
“alchimie”, senza fornire ulteriori
Infine, come regola generale, il
dettagli e limitandosi ad ammetterne
pagamento è anticipato e deve essere
l’esistenza.
effettuato prima di iniziare la vera e
propria operazione di riscatto, che
viene eseguita in base alle condizioni
S e r i e tà
del contratto sottoscritto dal cliente
e dal laboratorio di recupero.
Quando si tratta di richiedere
prestazioni di questo genere, è
L a s i t ua z i o n e i n I ta l i a
importante sapere quali sono i mezzi
di cui dispone il laboratorio e la
portata del recupero. Alcuni utenti
Sul nostro territorio non mancano
si sentono più a proprio agio
laboratori altamente specializzati
rivolgendosi al loro interlocutore
che si rivolgono con serietà ad
abituale, ovvero al negozio o al
aziende e professionisti. Manca
distributore più vicino; ma questi non
tuttavia totalmente un servizio a
sono equipaggiati con la tecnologia
prezzi accettabili rivolto a privati o
e le conoscenze indispensabili
lavoratori di uffici molto piccoli o a
per risolvere problemi più gravi.
utenti domestici. Indipendentemente
Esistono invece molti laboratori
dal tipo di danno e dalla necessità
che dispongono di strumenti online
o meno di interventi sofisticati,
o addirittura di programmi che
come l’apertura in camera bianca,
permettono di determinare l’entità del
le società di recupero dati chiedono
Inchiesta <
cifre molto elevate, senza in genere
garantire alcun tipo di risultato.
La scelta di rivolgersi a un’azienda
specializzata è strettamente legata
al valore dei dati: in ogni caso, tra
diagnosi e recupero, la spesa minima
si aggira intorno ai 200 euro e la spesa
massima non ha limiti, particolarmente
quando si va ad operare su hard disk
di ultima generazione, con grande
capacità di memoria e file system
di tipo più complesso.
Un altro fattore che fa lievitare
notevolmente i prezzi è l’urgenza. Tra
un intervento in modalità standard e
un intervento di emergenza il prezzo
arriva a decuplicare, pur senza
garanzie di risultati.
Servizi a confronto
Per valutare il servizio offerto dalle
società di recupero dati, ci siamo
presentati come liberi professionisti
che hanno verificato un danno
hardware non meglio definito
a un disco fisso di marca Quantum
con circa due anni di anzianità.
Secondo i dati forniti alle aziende,
il nostro disco ha una capacità di 20
Gbyte e tre partizioni di circa 7 Gbyte
l’una: due con file system Ntfs e
una con file system Fat32. Il sistema
operativo simulato è Windows 2000
server. Il nostro obiettivo era
recuperare un file di 8 Mbyte in
formato Mdb, salvato due volte
sul disco: la versione più aggiornata
si trova sulla partizione Ntfs
e il backup, meno aggiornato,
sulla partizione Fat32.
Per quanto riguarda i tempi di
intervento, abbiamo optato per
la modalità standard, evitando i più
costosi servizi di emergenza. Tutti
i prezzi che riportiamo si intendono
Iva inclusa.
Belfor Italia
Filiale locale della società norvegese
Ibas, appartenente al gruppo
Norman, specializzata in soluzioni
industriali e bonifiche ambientali.
Ibas, oltre che di recupero dati, si
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
55
> Inchiesta
Recupero hard disk
occupa di cancellazione sicura in
camera bianca.
La prima fase, che prevede la diagnosi
del danno subito dal disco, è a
pagamento e avviene secondo diverse
modalità: per floppy, dischi fissi, Jaz,
Zip e nastri con qualsiasi sistema
operativo, il costo previsto è di 348
euro. L’attività di bonifica preventiva
a seguito di danno da acqua o fuoco
prevede un supplemento di 815 euro,
mentre se è necessario il trasporto
del supporto danneggiato presso la
sede Ibas in Norvegia, vanno aggiunti
100 euro di spedizione. Il tempo
necessario per la diagnosi è 4 o 5
giorni lavorativi, ma si può richiedere
un intervento urgente (entro 2 giorni
lavorativi dall’arrivo del supporto,
con un supplemento di 360 euro)
o una diagnosi denominata Assoluta,
che avviene in 1 giorno al prezzo
di un supplemento di 720 euro.
L’azienda si premura di avvisare che
grandi quantità di dati o temperature
basse possono allungare i tempi. Al
termine dell’operazione di diagnosi è
fornita una relazione sulla valutazione
del danno, con indicazione dei dati
recuperabili, dei tempi necessari
e dei costi. Se il recupero risulta
impossibile, sono comunque dovuti
i costi di analisi.
I costi di recupero non scendono al di
sotto dei 1.800 euro e arrivano fino a
3.600 euro, con un tempo necessario
che può variare tra i 3 e i 10 giorni.
L’azienda dispone di camere bianche
con gli standard più elevati riscontrati
tra quelli della nostra inchiesta e i
laboratori sono stati sottoposti alla
certificazione di qualità Iso 9002.
Questi dati, unitamente alla
quantità di supporti e
sistemi operativi trattati e ai
costi nettamente superiori
alla media, indicano che il
servizio è di alta qualità, ma
rivolto prevalentemente alle
aziende.
œ www.it.ibas.com
Atterraggio testine Un atterraggio delle testine comporta la
distruzione di parte del supporto magnetico. Ma può esserci
ancora del contenuto recuperabile nelle zone non colpite.
56
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Û
CompExcell
La società ha origine in Argentina e
opera anche in Italia, a Roma, dove
possiede un laboratorio indipendente
con camera bianca. Dal 1989 si è
specializzata nella riparazione di
dispositivi elettronici analogici e
digitali e successivamente nel
recupero dati, per i quali vanta clienti
locali e multinazionali. Offre anche
un servizio di informatica forense con
consulenza nelle perizie per le cause
giudiziali in occasione di delitti
informatici, sabotaggi e cancellazione
di informazioni.
L’orario di assistenza è quello di
ufficio ma è possibile richiedere un
intervento di emergenza contattando
un numero di telefono mobile. Il
laboratorio si presta all’analisi di una
ampia fascia di problemi: dischi
cancellati accidentalmente,
formattati, sovrascritti, Raid che
hanno perso la configurazione, dischi
che hanno subito danni fisici, incendi
o difetti interni di fabbricazione.
Sono supportati anche altri dispositivi
come Zip, floppy, Cd-Rom, nastri
e memory card con problemi
di immagazzinamento dei dati.
I prezzi di intervento sono calcolati
sulla complessità del tipo di lavoro
richiesto, caso per caso, generalmente
su base oraria. Non è prevista una
tariffa fissa per il recupero a Mbyte
o Gbyte. La diagnosi è gratuita anche
nel caso in cui il disco, il server
o il nastro vadano esaminati in
camera bianca. Nel 70% dei casi,
su dichiarazione dell’azienda,
l’intervento ha un costo totale che
oscilla tra 240 e 780 euro. Dischi di
dimensioni superiori ai 20 Gbyte,
dischi di notebook oppure modelli di
dischi più recenti hanno costi
superiori. Non è richiesto un prezzo
aggiuntivo per recuperare dati di un
server, di un formato Ntfs o Mac. Il
disco va spedito a Roma e viene
restituito rimontato, ma non è
prevista la riparazione. Il sito Internet
è una localizzazione piuttosto
approssimativa dell’omologo
argentino, con tanto di errori
grammaticali, tuttavia è completo
e possiede un form per la richiesta
di intervento online.
œ www.compexcell.it
Computer One
Con sede a Crescentino, in provincia
di Vercelli, l’azienda si presenta come
un laboratorio specializzato nel
recupero dati. I servizi sono offerti
anche all’estero e prevedono la
tradizionale fase di diagnosi, gratuita
solo nella prima fase. L’apertura in
camera bianca, se necessaria, costa
228 euro che sono comunque dovuti,
indipendentemente dal risultato della
diagnosi: da sottolineare che nel sito
Web è scritto esplicitamente che la
diagnosi è comunque gratuita. La
successiva presentazione al cliente
dell’elenco dei file recuperabili
comporta la presentazione del
preventivo per il recupero dei dati
(nel caso il supporto risulti
fisicamente integro) o per la
riparazione (nel caso in cui
il supporto risultasse
fisicamente danneggiato):
il range di intervento
oscilla tra i 1080 e i 3.600
euro.
La modalità di diagnosi
standard prevede la
lavorazione secondo
l’ordine d’arrivo e richiede
tra i 4 e gli 8 giorni
lavorativi. È possibile
acquistare precedenza su
tutti i lavori in corso
optando per la modalità
prioritaria, che prevede di
protrarre il lavoro anche al
> Inchiesta
Recupero hard disk
Hard disk recovery
Azienda
Belfor Italia
CompExcell
Computer One
Data Recovery
Sito Web
www.it.ibas.com
www.compexcell.it
www.recuperodati.net
www.recuperodati.com
Indirizzo
Via Giovanni XXIII, 181 21010 Cardano al Campo
(Va)
Viale G. Sirtori, 56 00149 Roma
Via San Giuseppe, 43 13044 Crescentino (VC)
V.le della Repubblica, 40 00040 S. Maria delle Mole
- Marino (Roma)
Telefono
0331 732618
06 55267875 - 347 8423287
800 090513
06 93548747 - 06 93548431
- 06 93542008 (r.a.)
Fax
0331 730836
06 55267875
800 090514
06 93021723
Email
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Orario
Standard: giorni feriali,
8.00 -16.00
Express: 24 ore al giorno,
7 giorni su 7
Giorni feriali, 9-13 e 15-18.
Telefono cellulare
per emergenze.
Dischi fissi, Sistemi Raid,
Nastri, Cd, Dvd,
SyQuest, Mo, Jaz, Zip,
diskette
Dischi rigidi, dischi
removibili, floppy, Cd,
nastri, Raid, memory stick,
flash memory e altro
Dischi fissi con interfaccia
Ide, Eide, Scsi, Esdi,
St-mfm, St-rll, Zip e Jaz
Dischi fissi, dischi ottici,
magnetici, nastri, cartucce,
diskette Syquest, Zip, Jaz,
Qic, sistemi Raid Ide e Scsi
Sistemi operativi
Tutti
Dos, Windows 95, 98,
2000, Nt, Me, Xp, Apple
Macintosh, Novell Netware,
Unix - Xenix, Linux
Ms-dos, Windows 95, 98,
Nt 3.x e 4, 2000
Windows 3.x/9.x/Me,
Windows Nt/2000/Xp, Dos,
Novell, Unix - Xenix, Unix
Sco, Mac, Ibm As 400 e altri
Tipo di partizione
Tutte
Fat 16 e 32, Ntfs, Novell,
Ext2, Mac HFS, Mac HFS+
Fat 12, 16 e 32, Ntfs
Fat 16 e 32, Ntfs, Os/2,
Mac e altro
Classe S10 e S100 (U.S.
Federal Standard 209D)
Classe 100 (U.S. Federal
Standard 209E)
Sì
Sì
Qualsiasi dispositivo
richiesto dal cliente. I dati
recuperati sono conservati
dall'azienda per un periodo
di 90 giorni.
Cd-Rom Iso 9660 protetti
contro la scrittura e, in
aggiunta, trasferimento dati
su secondo disco, invio per
posta elettronica in maniera
codificata, accesso a server
Ftp. L'azienda conserva una
copia di sicurezza dei dati
per due settimane.
Cd-Rom o (su richiesta
del cliente) altro tipo
di supporto, non escluso
il supporto originale
a condizione che sia
fisicamente integro.
L'azienda conserva una
copia di sicurezza dei dati
per 8 giorni.
Disco fisso o Cd-Rom
Diagnosi
348,00
Gratuita
228,00
Gratuita. Modalità
standard: 300,00; Modalità
Express: 480,00; Modalità
emergency: 1.680,00
Recupero
1.800,00 - 3.600,00
240,00 - 780,00
1080,00 - 3.600,00
600 - 1.900 euro
Diagnosi
4 - 5 giorni
24 - 48 ore
4 - 8 giorni
12 ore - 4 giorni
Recupero
3 - 10 giorni
Variabile con comunicazione
dopo la diagnosi
Variabile con comunicazione
dopo la diagnosi
2 - 3 giorni
I laboratori hanno
certificazione Iso 9002
Specializzazione in
informatica forense:
consulenza e perizie
per cause giudiziali
Riparazione file di
Microsoft Office
Ritiro gratuito del supporto
danneggiato, polizza
assicurativa contro ulteriori
perdite dei dati
Free service: giorni feriali,
9.00 - 17.00
Emergenze: 24 ore
al giorno, 7 giorni su 7
Assistenza
Supporti
Camera bianca in sede
dati
Costi ( Iva inclusa in Euro)
Tempi di intervento
Note
58
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Inchiesta <
Recupero hard disk
D-Tech
Kroll Ontrack
Microwell
Ondata
International
Savedata
Softwave-He
www.d-tech.it
www.ontrackrecuperod
ati. it
www.recuperodati.it
www.ondata-it.com
www.savedata.com
www.softwave-he.com
Piazzale S. Croce 20 35123 Padova
Corso di Porto Vittoria, 10 20122 Milano
Via Benevento 3 20142 Milano
Via Pian di Sco 62/B 00139 Roma
Via Magenta 12 21013 Gallarate (VA)
049 687703
800 781228
800 245020
800 318812
800 945960
840 000880 - 348 1564503
049 8801628
02 96943221
02 8135305
800 3188120
06 8802103
0331 216966
[email protected]
[email protected]
recuperodati@microwell
.com
[email protected]
[email protected]
softwave@softwave-he
.com
Standard: 9.00 - 17.00
Emergenze: 24 ore
al giorno, 7 giorni su 7
Giorni feriali, 9-17
Servizi speciali
di emergenza.
Giorni feriali,
orario di ufficio.
Giorni feriali,
orario di ufficio.
Standard: giorni feriali,
8.30 - 18.00
Emergenze: 24 ore
al giorno, 7 giorni su 7
Dischi fissi, sistemi Raid,
nastri, floppy, Zip e altro
Dischi rigidi, floppy, Mo,
Bernoulli, SyQuest, 4 mm
DAT (non audio), 8 mm
exabyte, QIC, nastri 3480,
nastri 3490, nastri 3490E,
Dlt, Lto, Ait, Cd, Zip100,
9-track"
Dischi fissi, floppy, dischi
magnetici, dischi ottici, Jaz,
Zip, nastri
Dischi fissi, dischi optical,
floppy, System Raid, nastri
Dat 4mm / 8mm, Zip, Jaz,
dischi Syquest, dischi
Bernoulli 1/4"
Dischi fissi, nastri, Dat,
dischi magneto ottici e
ogni altro tipo di supporto
Dischi fissi con interfaccia
Ide e Scsi, Cd, Dvd, Zip,
Jaz, Click, sistemi Raid,
memorie flash, nastri
n.d.
Windows 3.x, 95, 98, Me,
2000, Xp, Nt, Linux, Novell
NetWare, Sun Solaris
Windows, Unix, Novell,
Linux
Ms-dos, Windows 3.11, 95,
98, Me, Xp, Nt server, 2000
server, Systems raid server,
Novell Netware, Unix Xenix, Linux, Rs 6000, AS
4400 Ibm, Systems dec,
Pick, Systems 36, Macintosh
Tutti
Windows 95, 98, Me, Nt,
2000, Xp, Linux, Unix,
MacIntosh, Novell Netware
n.d.
Tutte
n.d.
Tutte
Tutte
n.d.
Sì
Classe 100 (U.S. Federal
Standard 209E)
Sì
Sì
Sì
Sì
Cd-Rom o Dvd
Qualsiasi dispositivo
richiesto dal cliente.
Cd-Rom, nastri, secondo
disco fisso o altro supporto
concordato
Cd-Rom o nuovo hard disk
Cd-Rom o altro dispositivo
a richiesta del cliente.
Cd-Rom o altri dispositivi
168,00
114,00
Gratuita
Gratuita
Diagnosi urgente: 118,80
282,00
Gratuita in 4-5 giorni
lavorativi, Express 2/3
giorni lavorativi 336,00 ).
Emergenza 24 ore non-stop
(720,00), online (150,00)
1.440,00 - 2.400,00
a partire da 1.800,00
840,00 - 3.120,00
480,00 - 2.400,00
864,00 - 1.728,00
600,00 - 1.800,00
12 ore - 4 giorni
2 - 5 giorni
3 - 5 giorni
2 - 14 giorni
Diagnosi urgente: 3 ore
1 - 10 giorni
4 - 5 giorni
9 giorni
2 - 5 giorni
Stabilito dopo la diagnosi
7 - 10 giorni
Immediatamente
successivo alla diagnosi
7 giorni
Recupero dei dati in remoto.
Ottimi prodotti software
a prezzo competitivo. Tool
di diagnosi autoavviante
scaricabile gratuitamente
dal sito.
Possibilità di pagamento
dilazionato. Fornitura
software per il recupero
locale e remoto
Download gratuito di
applicazioni per il recupero
dei file cancellati dal
cestino di Windows
Possibilità di pagamenti
dilazionati e agevolati
Servizio di recupero dati
online
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
59
Recupero hard disk
sabato e di ridurre i tempi d’attesa.
Non è prevista la riparazione
definitiva del supporto originale e il
supporto danneggiato viene restituito
solo se esplicitamente richiesto
all’accettazione del preventivo. I dati
recuperati sono conservati per otto
giorni dopo la consegna. Abbiamo
trovato nel personale addetto al
centralino una particolare
disponibilità ad ascoltare i problemi e
a proporre soluzioni. La società offre
anche un servizio di riparazione dei
singoli file danneggiati di Microsoft
Office (dalla versione 95 a Xp) e
di Microsoft Outlook Express, con
analisi gratuita e valutazione del
risultato prima del recupero effettivo
a pagamento. La medesima società
offre i servizi anche con altro nome:
CentroRecuperoDati è presente un sito
Web diverso, che risponde all’indirizzo
www.centrorecuperodati.com.
œ www.recuperodati.net
Data Recovery
Azienda operante nella provincia di
Roma, che si distingue per l’offerta
gratuita di servizi aggiuntivi, come il
ritiro gratuito del media danneggiato,
su richiesta del cliente, entro il
territorio nazionale, con esclusione
delle isole minori.
La fase di diagnosi avviene in quattro
modalità distinte a seconda
dell’urgenza: Free, Standard (in orario
D-tech
Û
> Inchiesta
Apertura disco I dischi fissi non hanno al
loro interno alcun elemento riparabile facilmente. Quindi, aprirne uno può comportare la distruzione del supporto.
richiede 6 giorni; la modalità Express
costa 400 euro e dà risultati in 4
giorni e la modalità Emergency costa
1.680 euro e prevede la lavorazione
ininterrotta del supporto fino al
raggiungimento dei risultati.
Al termine della diagnosi è prevista
la fornitura dell’elenco dei file
recuperabili: fino a 6 Gbyte il
recupero costa tra i 720 e 1.560 euro
se non richiede l’apertura in camera
bianca, tra i 1.560 e 2.280 euro se lo
richiede, quindi in caso di danni
hardware, incendi e inondazioni.
Qualunque sia il risultato della
diagnosi, per il recupero sono richiesti
2 o 3 giorni lavorativi. I dati sono
restituiti al cliente su Cd-Rom o su un
hard disk fatturato a parte.
Per valutare i servizi offerto
dalle società di recupero dati
ci siamo presentati come
liberi professionisti che
hanno verificato un danno
hardware non meglio
definito a un disco fisso di
circa due anni di anzianità.
di ufficio), Express (con priorità sugli
altri lavori in un tempo massimo di 4
giorni lavorativi) ed Emergency (24
ore al giorno, fine settimana e giorni
festivi compresi). I prezzi variano di
conseguenza. La versione Free è
ovviamente gratuita e richiede 10
giorni prima di ottenere il file listing;
la Standard costa 300 euro e
60
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Data Recovery offre gratuitamente ai
clienti che effettuano un recupero dati,
un anno di polizza assicurativa presso
la Reale Mutua Assicurazioni,
che copre il rimborso per eventuali
ulteriori spese sostenute nella
ricostruzione di dati persi e i danni ad
apparecchiature elettriche/elettroniche.
œ www.d-tech.it
A differenza di tutte
le altre società, D-tech
è l’unica a mettere a
disposizione dei clienti
un listino dettagliato
e chiaro dei costi di
intervento, per quanto
riguarda la diagnosi,
mentre i costi del recupero
sono necessariamente variabili. Sono
previste tre fasce di servizio:
Standard, in orario lavorativo (9 17); Espresso, con priorità rispetto
agli interventi standard, nei giorni
feriali dalle 8 alle 18, solo dopo aver
accordato il prezzo del servizio
scelto; Emergenza, immediato e
attivo durante le 24 ore. In casi di
estrema urgenza è possibile
richiedere la visita di un addetto che
preleva il supporto difettoso
direttamente presso la sede del
cliente.
La diagnosi standard di un disco fisso
difettoso (esclusi i sistemi Raid), di
un nastro, di uno Zip o di un Cd-Rom
costa 168 euro. In caso di emergenza
il prezzo decuplica e arriva a 1.740
euro. Per i floppy è previsto un
intervento, comprensivo di recupero
dati, di 270euro per unità in modalità
standard (780 euro in caso
di emergenza).
Attraverso un modulo online è
possibile richiedere una valutazione
tecnica per stabilire se è possibile
effettuare il recupero dei dati
senza apertura in camera bianca.
L’operatore procede
telefonicamente alla compilazione
di un questionario con i dati del
cliente, le informazioni sul supporto
e il probabile tipo di guasto.
Dopo la diagnosi viene inviata
un’email con l’elenco completo
dei file recuperabili e il preventivo,
il cui intervallo oscilla tra i 1.440 e i
2.400 euro. L’azienda sottolinea che
non è possibile selezionare solo
alcuni documenti, poiché il recupero
avviene necessariamente su tutti
i file presenti sul supporto.
I file vengono consegnati su Cd-Rom
o Dvd in tempo massimo di otto
Recupero hard disk
giorni, in modalità di intervento
standard. Il tempo di attesa
si dimezza scegliendo il servizio
espresso.
œ www.d-tech.it
Kroll Ontrack
Senza dubbio la società più famosa
nel campo del recupero dati, nata
dalla fusione, nel 2002, tra Kroll
(società di consulenza in materia
di rischi) e Ontrack (software house
fondata nel 1985 e specializzata
nel recupero dati).
Offre tre soluzioni per il recupero
dati: il servizio di laboratorio in
camera bianca, i prodotti software
e il recupero in remoto con Ontrack
Remote Data Recovery. È previsto
ogni tipo di evenienza: difetti
meccanici, elettromagnetici, errori
di applicazioni, virus, catastrofi
naturali, pirateria informatica o
eventi simili. La funzione di recupero
remoto avviene con collegamento
via modem, a patto che sia presente
un sistema operativo funzionante
(Dos, Windows o Os/2). Il recupero
avviene da sistemi Windows 3.x, 95,
98, Me, 2000, Xp, Nt, Linux, Novell
NetWare e Sun Solaris.
L’offerta è differenziata anche in base
all’urgenza: il servizio di Emergenza
prevede un intervento immediato
attivo 24 ore su 24, mentre la
modalità Standard opera, a prezzo
più contenuto, nel giorni feriali in
orario d’ufficio. È possibile compilare
un modulo per le emergenze online.
La diagnosi è a pagamento (114 euro)
e solo con difficoltà siamo riusciti a
farci fornire una cifra indicativa del
preventivo, che avrà una base
minima di intervento intorno ai 1.800
euro (non è stato possibile definire la
base massima).
Dal sito Web è scaricabile il tool di
diagnosi DataAdvisor, che esegue un
boot automatico anche su sistemi non
funzionanti e illustra l’intero processo
di diagnosi. Ottima la fornitura di
software fai-da-te che permette di
recuperare effettivamente una grande
quantità di dati (ovviamente solo
in caso di difetti logici e non fisici)
a un prezzo sostenuto ma comunque
62
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
modo ecologico”, come
specificato nel contratto.
44%
40
Il recupero ha un prezzo
Errori umani
che oscilla fra i 720 e 3.120
35
Difetti software
euro: molto dipende dal
30
Virus dall’esterno
32%
tipo di lavorazione e dalla
25
Disastri naturali
necessità o meno di
intervenire in camera
20
bianca. In caso di recupero
15
senza camera bianca
14%
10
il prezzo dell’intervento
5
7%
si attesta sui 720 - 840euro.
3%
È possibile (ma non
0
auspicabile) l’elaborazione
di un file list parziale. Su
richiesta
si
sono dimostrati disponibili
I difetti più comuni In questo grafico a
a un pagamento dilazionato.
barre è rappresentata la suddivisione delle
cause dei difetti più comuni.
L’azienda fornisce anche un software,
a pagamento, chiamato Recover Nt,
per il recupero dati da Fat 12/16/32
estremamente competitivo rispetto
e Ntfs sia in locale che in remoto,
all’intervento specializzato.
attraverso Lan, Wan, Intranet
Kroll Ontrack propone anche un
e Internet. Dal sito è possibile scaricare
sistema di affiliazione per le aziende
gratuitamente una scheda informativa,
che desiderano diventare partner
il manuale e una versione demo.
œ www.recuperodati.it
e commercializzare i suoi servizi.
45
Guasto hardware
Û
> Inchiesta
œ www.ontrackrecuperodati.it
Microwell
La società, con sede a Milano, non si
dedica solo al recupero dati, ma offre
numerose soluzioni di Information
Technology di alto profilo,
rivolte alle aziende. Nel settore
del data recovery, propone una fase di
diagnosi gratuita (chiamata
“ispezione”) che stabilisce l’entità
del danno e l’eventuale necessità
di apertura del supporto in camera
bianca, con sostituzione di eventuali
parti elettroniche o meccaniche
per accedere all’elenco dei file
recuperabili. Al telefono è stato
specificato che nulla è dovuto fino alla
consegna dell’elenco file, anche se si
rende necessaria l’apertura in camera
bianca. La diagnosi ha una durata che
varia tra i 3 e 5 giorni lavorativi. Al
termine viene sottoposto un preventivo
per l’effettivo lavoro di recupero, con
estrazione e ricostruzione dei dati,
trascrizione su un supporto diverso
(Cd-Rom, nastro o secondo hard disk)
e invio al cliente. Il disco danneggiato
viene rimontato e rispedito solo su
richiesta altrimenti viene eliminato “in
Ondata
International
La società gestisce il servizio di
recupero dati tramite una rete di
filiali che opera anche in Inghilterra,
Spagna, Portogallo ed è in fase di
espansione in altri paesi europei.
È previsto l’intervento su qualsiasi
tipo di supporto, compresi dischi
Raid e nastri Dat con ogni sistema
operativo e qualsiasi genere di
partizione.
Abbiamo trovato qualche difficoltà
a chiamare il numero verde, a cui
spesso ha risposto il fax.
L’operatore ci ha fornito dati
lievemente discordanti con quelli
promessi sul sito Web. La diagnosi è
gratuita, salvo ovviamente il costo del
corriere, ma richiede dai 4 ai 14 giorni
lavorativi; è prevista una forma di
diagnosi urgente, svolta entro le tre
ore successive dal ricevimento
dell’hardware da parte del
laboratorio; il prezzo è di 118,80 euro.
Viene quindi individuato un elenco
dei file recuperabili, che sono
sottoposti al cliente con un preventivo
il cui intervallo di spesa oscilla tra i
> Inchiesta
Recupero hard disk
480 e i 2.400 euro. L’operatore chiede
nome, indirizzo di posta elettronica e
un numero di telefono, quindi invia
un formulario, più completo di quello
presente sul sito, che va rispedito in
copia stampata assieme al disco fisso
da riparare e a un contratto di
riservatezza che tutela i dati del
cliente. È quindi possibile controllare
online lo stato di lavorazione dei
propri dischi, accedendo a un
apposito form, 24 ore al giorno,
7 giorni su 7. Nel caso di impossibilità
di riparazione, nulla è dovuto
all’azienda.
Ondata International tiene a
magazzino la componentistica e i
pezzi di ricambio di dischi anche
fuori produzione, per coprire
la maggior parte dei prodotti
attualmente presenti sul mercato.
Per ovviare alle cancellazioni
accidentali, sul sito è scaricabile
gratuitamente il software Ondata
Magic Undelete, valido per tutte le
versioni di Windows, che recupera
file eliminati o cancellati dal cestino.
Ondata offre anche un servizio di
affiliazione per società operanti nel
settore informatico che desiderino
commercializzare i suoi prodotti.
Da segnalare che l’azienda richiede
che il foro competente in caso
di dispute legali sia il Tribunale
di Madrid (Spagna).
œ www.ondata-it.com
cliente, unitamente al preventivo
dei costi per la fase successiva. La
diagnosi è a pagamento e prevede
l’intervento su dischi fissi, Cd-Rom,
dischi Zip o nastri con sistemi
operativi Dos o Windows, escluso
Windown Nt. Il prezzo è di 282 euro
e la diagnosi avviene in un periodo
che varia dalle 24 ore ai 10 giorni
lavorativi, con una media di 4/5
giorni lavorativi. I sistemi
non Windows hanno una tariffa
differenziata: 464,80 euro. I sistemi
multipli 427,62 euro per il primo
supporto e 216,91 euro per ogni
supporto aggiuntivo inviato.
Il servizio prioritario, sempre svolto
in orario di ufficio, ma con priorità
rispetto agli altri lavori, costa 858
euro. Il servizio weekend, che
ovviamente sfrutta i giorni festivi,
costa 1.075 euro.
Se si presenta un’emergenza, è
possibile richiedere un intervento
24 ore al giorno 7 giorni su 7. In
questo caso la diagnosi arriva al
prezzo decisamente elevato di 4.278
euro. Il prezzo della diagnosi è
comunque dovuto, anche in caso di
mancato recupero. Il recupero del
nostro sistema oscilla in un intervallo
tra 864 - 1.728 euro e non è possibile
effettuare un recupero mirato con
scelta dei singoli file e cartelle. La
società prevede forme di pagamento
agevolato con dilazioni in caso di
necessità.
œ www.savedata.com
Savedata
64
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Sostituzione elementi Per riscattare i dati del dispositivo talvolta è necessario sostituire qualche elemento, per esempio il controller oppure le testine.
Û
Azienda con sede a Roma nata nel
1986 e inizialmente specializzata
nella gestione di garanzie hardware
di prodotti fuori mercato o obsoleti.
Divenuta partner di Seagate, ha
accumulato esperienza nel campo
dell’assistenza agli hard disk
danneggiati, al punto da offrire, oltre
al recupero dati, servizi di
riparazione (in garanzia o meno)
di tutte le marche produttrici di dischi
e nastri. Per il data recovery offre
quattro tipi di intervento: standard,
prioritario, weekend ed emergenze.
La fase di diagnosi prevede l’apertura
del disco in camera bianca,
l’individuazione dei dati e l’invio
dell’elenco di file e directory al
Softwave-He
L’azienda interviene in caso di crash
dei sistemi, errori del software o
del sistema operativo, backup
difettosi, fulmini, fuoco o acqua,
picchi di tensione, virus e sabotaggi.
È offerto anche un servizio di
recupero dati online, nei casi di errori
non dovuti a malfunzionamenti
hardware (computer non più
avviabili, danni provocati da virus,
partizioni cancellate o mancanti,
sabotaggi informatici).
La diagnosi è gratuita se si accettano
tempi di 4-5 giorni lavorativi, ma
sono offerti pacchetti di emergenza
che arrivano all’intervento 24 ore
su 24 (per 720 euro) oppure
un pacchetto di analisi Express che
prevede, per 336 euro, il ritiro in sede
del disco difettoso a spese di
Softwave-He, un’assicurazione sul
trasporto e la diagnosi in 2 o 3 giorni
lavorativi. La diagnosi online
ha un costo di 150 euro.
Se in fase di diagnosi dovesse
risultare che i dati non sono
recuperabili, il supporto viene
restituito senza alcun addebito,
mentre in caso di recupero al cliente
viene sottoposto un preventivo
definitivo, il cui ammontare dipende
dalla difficoltà dell’operazione,
dal sistema operativo, dal tempo
impiegato, dalla dimensione
del supporto e dalla quantità dei dati
da recuperare e che nel nostro caso
oscilla tra i 600 e 1.800 euro, con un
tempo di recupero standard previsto
di 7 giorni. È possibile chiedere il
recupero di singoli file e cartelle
scendendo notevolmente di prezzo,
ma valutazioni di questo
genere dipendono
esclusivamente dal
risultato della diagnosi.
Il servizio si contatta con
un numero verde ripartito
(il chiamante paga
l’equivalente di una
chiamata urbana e
il ricevente il valore
restante) oppure, per
le emergenze, con un
numero di cellulare.
œ www.softwave-he.com
Recupero hard disk
Hard Disk Recovery a confronto
AZIENDA
INFORMAZIONI
SERVIZIO
PREZZO
TEMPI
DISPONIBILITÀ
VOTO
TELEFONICHE
Belfor Italia
CompExcell
Computer One
Data Recovery
D-Tech
Kroll Ontrack
Microwell
Ondata International
Savedata
Softwave-He
C onclusioni
La prima considerazione da fare,
in campo di recupero dati, è che più
siete disposti a pagare, più avete
possibilità di recuperare qualcosa.
I prezzi però non sono totalmente
giustificati da un vero intervento
tecnico di livello ingegneristico:
mascherati dalla voce “camera
bianca” si celano sovente assistenze
che possono ridursi alla semplice
pazienza necessaria per far girare
un programma di recovery.
Nessuna tra le aziende interpellate
offre garanzie; al contrario sono tutte
piuttosto attente a definire
chiaramente i limiti giudiziali
della loro prestazione e i tribunali
presso i quali attivare eventuali cause
legali, il che non è certo un buon
biglietto da visita. È uso comune
far pagare anche il livello minimo
di intervento, compresa la diagnosi
(spesso cara) senza che il cliente
possa presumere quali saranno
i risultati o l’intervallo di prezzi
intorno ai quali si aggirerà
l’intervento successivo di recupero
vero e proprio. Osservate da questo
punto di vista, le aziende che
operano in questo settore paiono
approfittare troppo della disperazione
di chi ha perso dati importanti, ma si
potrebbero leggere i prezzi anche
come un monito a essere più accorti
nell’uso delle tecnologie
informatiche: copie di sicurezza
e backup dovrebbero entrare
nell’educazione quotidiana di chi
usa un Pc per lavoro o per svago.
Chi non ha pensato a tutelarsi,
in una sorta di bizzarro contrappasso,
è giusto che paghi.
Nella valutazione finale dei servizi
proposti abbiamo tenuto conto sia
delle informazioni telefoniche che
ogni azienda è in grado di dare,
subito, all’impronta, agli sfortunati
che hanno bisogno di un soccorso
immediato per il loro disco fisso,
sia della completezza del servizio,
così come viene presentato
a chi richiede documentazione
specifica prima di decidere il da
Inchiesta <
farsi (preventivi, informazioni online,
documentazione). Abbiamo valutato
soprattutto la chiarezza delle
informazioni, molto importante per
un servizio di questo tipo che
richiede un certo sforzo economico,
specialmente per alcune lavorazioni
delicate come quelle da svolgersi
in camera bianca. Proprio a questo
proposito ci è sembrato opportuno
dedicare una voce anche al listino
(prezzo). I servizi valutati, come
abbiamo spiegato nell’inchiesta sono
dedicati a professionisti e aziende,
inevitabile quindi includere nelle voci
di valutazione anche Tempi
e Disponibilità all’ascolto,
ma anche a venire incontro alle
esigenze specifiche del cliente.
Due servizi sono emersi tra quelli
presi in considerazione.
Il primo è quello offerto da Kroll
Ontrack, estremamente costoso ma
molto affidabile e modulare,
soprattutto per l’offerta di diagnosi
remote e programmi “fai da te”
che risolvono con spesa
minore le situazioni meno
compromesse. Il secondo è quello
di CompExcell, il meno caro
tra quelli proposti. L’azienda
offre un intervento professionale
senza tuttavia abbandonare
uno spirito “artigiano” che in
momenti critici come quelli
della perdita dei dati, può risultare
confortante. Non è richiesto
un pagamento per la diagnosi
e sono fornite ampie spiegazioni
sul procedimento di recupero e
le ragioni dei costi da sostenere che,
come già abbiamo scritto, sono
inferiori a quelli richiesti da tutte
le concorrenti. ù
> Focus
Lavorare sicuri
anche in emergenza
A. Almagioni, R. Chiesa, M. De Ascentiis, E. Fantazzini,
D. Meoli, C. Prono, D. Raparelli, A. Stefani
Perdere i dati del
Pc è forse una delle
cose peggiori che
può capitare a
chi lavora, ma non
è l’ultima delle
eventualità. In
queste pagine ecco
presentate otto
famiglie di utility
per uscire dai guai
in tutte le occasioni
68
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
evoluzione della tecnologia
utilizzata nei personal computer
punta a fornire prestazioni
sempre più elevate e al contempo
a semplificare l’apprendimento di
ogni funzione all’utente finale.
Questa maggiore comodità è ottenuta
attraverso l’occultamento di alcuni
processi software e la presentazione
di interfacce più intuitive per l’utente.
In passato era necessario tenere
in considerazione una maggiore
quantità di dettagli tecnici e questo
costringeva a conoscere e ricordare
molti particolari utili in caso
di situazioni di anomalia nel
funzionamento della macchina.
L’
Ora non è più così: ci sono software
in grado di venire incontro alle nostre
esigenze in ogni occasione: quando
dimentichiamo tutte le password
dei nostri file, se decidiamo di
aggiornare e mantenere al meglio
il nostro sistema operativo e l’intero
sistema, oppure quando, per ragioni
di privacy, ci ritroviamo a cifrare e a
nascondere i nostri file. Ecco poi tutto
quello che serve per il backup e per
il ripristino del sistema operativo.
E chi sfrutta la Rete, infine, deve
sapere come tutelarsi dalle intrusioni
e sfruttare a proprio vantaggio
le conoscenze che ha sugli sniffer
e le backdoor.
Utility salvavita
manomissione, è un processo
che presenta mille sfaccettature.
L’utente che difende i propri dati
proteggendoli attraverso un sistema
basato su password e poi smarrisce
quest’ultima, rappresenta un banale
ma frequente esempio. Egli raggiunge
l’obiettivo dell’occultamento dei dati
agli estranei, ma crea un problema
maggiore che porta al fallimento
dell’obiettivo primario che è la
possibilità di servirsi del proprio
lavoro.
Allo stesso modo se si vuole inviare
da casa un importante lavoro e il
sistema non si avvia, non si potrà
comunque svolgere l’operazione,
anche se si è tenuto una copia
dei dati da inviare.
Una combinazione di strumenti come
le utility presentate nel focus di
questo mese permette di perfezionare
la modalità della gestione delle
proprie informazioni e di sfruttare
più a fondo le risorse disponibili
ottenendo prestazioni più elevate.
S a p e r e c o sa fa r e
nelle emergenze
Sommario
70
75
79
82
88
96
101
104
System recovery
Crittografia e protezione dati
Ripristino file eliminati
Tweaking e plugin
Strumenti per la rete
Recupero password
Copia e duplicazione
Overclock e tuning hardware
La sicurezza dei propri dati, intesa
come certezza di poter disporre
delle proprie informazioni quando
necessario, di poterle nascondere
agli occhi di persone non autorizzate
e di poterle difendere dalla
Il Focus presenta un ricco scenario
di strumenti che semplificano la vita,
automatizzando le operazioni
necessarie a mantenere in ordine
il sistema, a migliorarne anche molto
sensibilmente le prestazioni e
a fornire comodità normalmente
non disponibili. Ripristinare una
situazione di normalità a fronte di
errori o distrazioni gravi e avere
accesso ai dati in tranquillità è un
vantaggio considerevole. Prendendo
come esempio la dimenticanza
della password di accesso, molte
strade possono condurre al recupero
delle informazioni, ma saper
distinguere quale fa al caso nostro
può fare la differenza..
Il margine di sicurezza nel
trattamento dei dati può essere
aumentato con piccole accortezze
e azioni che sembrano irreparabili,
come la cancellazione definitiva
di un file dal cestino, possono essere
aggirate con l’aiuto degli strumenti
presentati.
Chiunque ha sperimentato
rallentamenti del proprio sistema
o instabilità. Specifici programmi
Focus <
correggono in modo quasi automatico
i cali di performance che spesso
derivano da passate installazioni
o da dati prodotti con applicativi
non ottimizzati per il nostro utilizzo.
Salvare completamente il contenuto
del proprio calcolatore e creare dei
Cd di backup che permettano un
ripristino totale con una operazione
della massima semplicità è quello
che offrono i programmi presentati
nella sezione relativa al backup.
D’altra parte può accadere anche
di rovinare un Cd originale di un
software acquistato e non è agevole
ottenere dal fornitore un’altra copia,
tra l’altro non sempre disponibile.
Bisogna sapersela cavare anche
in queste occasioni.
La protezione dei dati implica
la scelta di una strategia, gli
strumenti sono, a volte, secondari,
ma conoscerli permette di capire
come possano essere inseriti in un
progetto più complesso. Ecco allora
anche una sezione sulle diverse
tecniche di crittografia e su come
si adattano a molteplici esigenze.
Infine non resterà che fare del proprio
Non sempre i guai al Pc nascono
dai nostri problemi hardware o di
configurazione, basta per esempio
perdere le proprie password o non
aver protetto i dati durante la
navigazione in Internet e vedere
il proprio lavoro andare in fumo.
Nella maggior parte dei casi però
c’è un’utility che fa al caso nostro.
meglio per avere sempre un sistema
sfruttato al massimo.
Cogliere le frequenti opportunità
di miglioramento delle prestazioni
produce sensibili risparmi. Si può
dare nuova vita al proprio sistema
e ritardare l’acquisto di nuovi
componenti.
Mettere le mani sui dettagli tecnici
del proprio Pc può essere però
rischioso. Valutare una scelta di
questo tipo richiede una buona
comprensione di quello che si vuole
ottenere e delle operazioni che è
possibile svolgere per ritornare sui
propri passi. In questo caso
anche un neofita può procedere
serenamente.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
69
> Focus
Utility salvavita
System recovery
70
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
in cui un attacco virale
particolarmente grave può
intaccare file di sistema
molto importanti compromettendone
il funzionamento.
In passato la soluzione consigliata
in caso di simili eventi era radicale
quanto scomoda, e consisteva
nella formattazione del disco fisso e
nella reinstallazione da zero di tutto
il sistema operativo e degli applicativi.
Fortunatamente al giorno d’oggi ci
vengono in aiuto diversi programmi
reperibili sulla Rete che si occupano
di fare un backup di alcune
componenti fondamentali del sistema,
o del sistema nel suo intero, dal quale
sia possibile ripristinare una
situazione perfettamente funzionante,
come era prima del “disastro”.
Istantanea del sistema Con Drive Image
è facile mettere al sicuro la nostra configurazione ottimale creando un’immagine di
backup compressa dell’intera partizione di
sistema.
Û
Un sistema operativo non è altro
che un software incredibilmente
complesso che interagisce con altri
software, i programmi applicativi
installati, e con i quali può entrare
in conflitto. Tutto questo può
significare che, specie in presenza
di configurazioni complicate o in cui
sono stati installati molti applicativi,
un crash di sistema può essere
sempre dietro l’angolo e in certi casi
sfortunati il sistema operativo può
risultarne talmente danneggiato in
alcune sue parti da rifiutarsi di
ripartire. Per non parlare poi dei casi
Û
Ripristino di serie Windows Me e Xp offrono di serie delle funzionalità di ripristino
del sistema che permettono di recuperare
una situazione funzionante in caso di eventi che portino a grosse instabilità.
Û
Le opportunità di miglioramento
delle prestazioni derivano dalle
particolarità di progetto dei produttori
di componenti hardware. È sempre
bene tentare di capire se le
limitazioni imposte siano dettate
da reali esigenze tecnologiche o da
esigenze commerciali. In entrambi i
casi bisogna tenere in considerazione
le proprie motivazioni in quanto ogni
modifica apportata con leggerezza
può generare nuovi problemi.
Disponendo di una buona guida si
raggiungono spesso risultati positivi
e inaspettati. Dopo questo tipo di
operazioni si guadagna una maggiore
sicurezza nel gestire e valutare
l’impatto di queste attività. Esse
permettono anche di acquisire una
maggiore comprensione pratica
del funzionamento dei componenti
hardware e della loro interazione
con il software.
La valutazione del rischio in questo
tipo di operazioni deve essere
valutata riflettendo sulla necessità
degli obiettivi prefissati, sul rischio
tecnico, e sul costo dei componenti
coinvolti. Aumentare al massimo
la velocità di un processore grafico
infatti può significare l’ottimizzazione
del funzionamento, l’eliminazione
di vincoli imposti commercialmente
e la trasformazione quindi di un
componente di profilo inferiore in
uno di punta. In altri casi può voler
dire superare i limiti progettuali
e provocare danni... e sarebbe come
tornare al punto di partenza.
Esistono due filosofie adottate
dai produttori di questi software
per affrontare il problema: creare
periodicamente una copia compressa,
detta “immagine”, di tutta la
partizione su cui è installato il
sistema, oppure eseguire il backup
solo di alcuni file considerati critici,
come quelli che costituiscono il
registro di configurazione e i file
di avvio. In entrambi i casi,
l’operazione di ripristino consiste
nel richiamare l’immagine di backup
della partizione o le copie dei file
di configurazione creati in un
momento in cui tutto funzionava al
meglio e sostituirli a quelli correnti.
In pratica si tratta di un “salto
indietro nel tempo” che ci permette
di tornare alla condizione in cui
il sistema era fruibile.
Una nota: soprattutto nel caso di quei
programmi che creano una copia
della partizione completa, che andrà
poi a sostituire quella
divenuta “problematica”,
conviene a priori aver
suddiviso il disco fisso
in modo da avere almeno
due partizioni, una per il
sistema, che sarà coinvolta
in queste operazioni di
ripristino, e una per i soli
dati, documenti, foto e
quant’altro, che invece non
verrà toccata. Tutti questi
software prevedono inoltre
la creazione di Cd o
dischetti di avvio, da cui
Utility salvavita
Û
> Focus
Dischetto del fantasma Anche Norton Ghost, come altri software di questa categoria,
consente di creare un dischetto o un Cd-R di
avvio per accedere al backup, anche nel caso
in cui il sistema non riesca più ad avviarsi.
Backup del sistema a volontà Emergency
Recovery System consente di impostare fino a tre differenti tipi di backup dei file di sistema e di altre componenti importanti.
Û
72
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
costringa a installare da capo troppi
software. DriveImage, disponibile
anche in italiano, è corredato inoltre
del potente accessorio Image
Explorer, che consente di ripristinare
singoli file dalle immagini di backup;
se avete quindi il sospetto che il
vostro sistema non riparta a causa
di un singolo file che è andato
corrotto, potete provare questa
opzione. Norton Ghost di Symantec
(www.symantec.com) contende a
DriveImage la palma di programma
più diffuso in questo settore. Giunto
Checkpoint GoBack memorizza tutte le
modifiche che avvengono sul nostro disco
fisso: può creare dei punti di ripristino ai
quali tornare se l’instabilità del sistema risultasse troppo seria.
Û
far partire l’operazione di ripristino
in caso il sistema presente sul disco
fisso sia così danneggiato da non
essere più avviabile.
Va comunque segnalato che i sistemi
operativi stessi si sono dotati
ultimamente di strumenti atti a
limitare i danni causati da eventi
catastrofici. In Windows Me ed Xp
esiste infatti una funzionalità che non
era presente nei precedenti sistemi
della famiglia: il Ripristino
configurazione di sistema. Questa
permette appunto di recuperare un
sistema funzionante e la cosa avviene
semplicemente effettuando un
salvataggio automatico a determinati
intervalli dei principali file del
sistema operativo, onde poterli
ripristinare in caso di
danneggiamento. C’è però un
inconveniente: questa funzione usa
una quantità di risorse e di spazio
su disco veramente eccessiva, tanto
da far preferire per operazioni del
genere programmi ‘’esterni’’ più
leggeri. Windows 2000 e Xp sono
inoltre dotati di serie di un
meccanismo di protezione per i file
di sistema chiamato Windows File
Protection: quest’ultimo si occupa
di prevenire la sovrascrittura dei file
considerati critici da parte di
programmi terzi (per esempio alcuni
driver di periferica distribuiti dai
produttori, ma è anche il caso di certi
virus) mantenendo sempre una copia
degli originali di questi file in una
cartella speciale. Tuttavia anche
queste misure possono
rivelarsi insufficienti
e molti utenti
preferiscono comunque
rivolgersi a software
di terze parti.
Cominciamo quindi
con quello che è forse
il programma principe
per un backup
dell’intera partizione
di sistema.
DriveImage 2002
di PowerQuest
(www.powerquest.com)
è infatti assai diffuso
ed è ben nota la sua capacità di
salvare un’immagine compressa
della partizione di sistema e poi di
ripristinarla, tramite un’interfaccia
grafica dotata di comodi wizard.
Le procedure guidate rendono infatti
tutto molto facile ed è possibile
salvare l’immagine di backup persino
su Cd-R o su un disco di rete, al
sicuro da accidentali manomissioni.
In caso di sistema divenuto instabile
sarà sufficiente richiamare il
programma e dirgli di ripristinare
un sistema funzionante da
quell’immagine. Il successo della
procedura dipende naturalmente
dalla regolarità con cui creiamo
la nostra istantanea del sistema.
Trattandosi infatti di un salto indietro
nel tempo conviene essere in
possesso di un’immagine aggiornata,
che una volta ripristinata non ci
alla versione 2003, il software offre
infatti funzionalità praticamente
identiche a quelle del suo concorrente,
eseguendo il backup completo del
sistema in un’immagine e salvando
quest’ultima su un’altra unità o
partizione. È ora disponibile
un’interfaccia grafica, quindi
comprensibile anche ai meno
smaliziati, nonché la nuova possibilità
di salvare le immagini anche su
partizioni Ntfs e non solo su Fat come
nelle versioni precedenti lo rendono
inoltre un programma appetibile
a sempre più utenti. DriveImage
e Norton Ghost sono entrambi
disponibili al prezzo di 69,95 $.
Alla medesima tipologia software
appartiene la nuova versione di
InstantRecover di NovaStor
(www.novastor.com) che scrive
l’immagine di backup del sistema
> Focus
Semplicità Un’interfaccia semplice
e minimale, con
pochi pulsanti per
non restare confusi, è la caratteristica saliente di Registry Restore.
Utility salvavita
Û
direttamente su un Cd-Rom il quale,
usato insieme al Cd di avvio del
programma, rende davvero agevole
recuperare la partizione di sistema
anche nei casi più disperati. Il
concetto di “salto indietro nel tempo”
è invece espresso chiaramente
nel nome della quarta utility che
andiamo a presentare, GoBack
di Roxio (www.roxio.de).
Come funziona GoBack? Dopo
l’installazione il software lavora in
modo invisibile e continuativo e
registra in background ogni modifica
che avviene sul disco fisso. In caso
di crash si sceglie semplicemente
il momento al quale si vuole tornare
e si preme un tasto per ripristinare
lo stato nel quale
il disco si trovava in
detto momento. Se
si vuole sapere cosa ha
causato il problema è
anche possibile
visualizzare attraverso
la cronologia di
GoBack un elenco
di tutti gli eventi che hanno avuto
luogo: il programma diventa così
prezioso anche per una diagnosi degli
eventi problematici. Le informazioni
necessarie al ripristino vengono
memorizzate sull’hard disk e si
consiglia quindi di riservare almeno
il 10 per cento dello spazio su disco
per GoBack. Il programma, nella
sua versione in italiano, è
acquistabile sul sito di Roxio per
47,51 euro. Alla seconda filosofia
si ispirano invece i due programmi
di Backtec (www.backtec.com)
Emergency Recovery System (ERS)
9x e 2k/Xp, dedicati rispettivamente
ai sistemi operativi della famiglia
98/Me e 2000/Xp. ERS non fa altro
che creare, tramite script batch,
dei backup automatici, su base
settimanale o bisettimanale, di alcuni
importanti file di sistema: per
esempio quelli che costituiscono il
registro di configurazione, i profili
utente e altri importanti file necessari
all’avvio corretto del sistema. È
inoltre possibile impostare il backup
di altri file vitali per il funzionamento
di Windows. La creazione di un
dischetto di boot permette poi, anche
nei sistemi privi di Dos come
Windows 2000 e Xp, di accedere a
queste copie di emergenza in tutte
le situazioni. La versione trial di ERS,
disponibile solo in inglese, è
utilizzabile per 30 volte, dopo di che
sarà necessario acquistare la versione
a pagamento, al prezzo decisamente
accessibile di 25 $.
Più immediato, anche se meno ricco
di opzioni, è Registry Restore,
(www.registryrestore.8m.com).
L’interfaccia semplice, dotata di pochi
pulsanti, è il punto di forza di questo
software, utilizzabile per 30 giorni
System recovery
RIEPILOGO
FUNZIONALITA'
URL PER IL DOWNLOAD
PowerQuest DriveImage
2002
Crea un'immagine della
partizione di sistema ed è in
grado di ripristinarla in caso il
sistema corrente risulti
danneggiato
www.powerquest.com/downloads/
?????
Symantec Norton Ghost
2003
Ripristina un sistema
funzionante tramite il richiamo
di un'immagine compressa
dell'intera partizione di sistema
www.symantec.com/downloads/
?????
InstantRecovery
Professional 4.0
Crea un'istantanea della
partizione di sistema
direttamente su un supporto
CD-R o CD-RW
www.novastor.com/download/index.asp
????
Roxio GoBack 3
Registra ogni modifica che
avviene sul disco fisso
permettendo di tornare indietro
a una situazione precedente al
crash
www.roxio.de/italy/products/goback3/d
ownload.php3
Emergency Recovery
System 9x e 2K/Xp
Consente di impostare e
temporizzare il backup di file
importanti di Windows come il
registro di configurazione e i
file di avvio
www.backtec.com
Demo
?????
Registry Restore Xp
Esegue il backup e
l'esportazione del registro e di
altri file di sistema
www.registryrestore.8m.com
Demo
?????
Emergency Recovery
Unit NT
Crea un backup di sicurezza
delle varie componenti del
Registry di Windows Nt
home.tonline.de/home/lars.hederer/erunt/
Freeware
????
NOME UTILITY
74
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
LICENZA
GIUDIZIO
????
Focus <
Utility salvavita
nella versione di prova. E chi
possiede ancora il vecchio Windows
NT, privo di sistemi automatici di
protezione e di salvataggio dei file
critici? Niente paura, esiste tuttora
una utility completamente gratuita
sviluppata da Lars Ederer,
Emergency Recovery Unit NT
(Erunt) che si occupa proprio del
backup delle diverse componenti o
“hives” del Registry di questo sistema
operativo.
Crittografia
e protezione dati
La crittografia, dal greco “scrittura
nascosta”, è una tecnica impiegata
innanzitutto per scopi militari per
garantire la riservatezza delle
informazioni trasmesse a distanza.
In ambito informatico, essa può
trasformare un file di dati in un
insieme di simboli incomprensibili a
chiunque non possieda lo strumento
per decifrarli. Si tratta
sostanzialmente di un particolare
procedimento matematico con il
quale il messaggio viene nascosto
(cifrato). Evidentemente il
procedimento deve essere reversibile,
cioè deve essere fatto in modo che
consenta di risalire al messaggio
originale. Molte sono le soluzioni
attualmente esistenti sul mercato.
Advanced File Protector, per
esempio, è un’utility per la
protezione attraverso password
PgpDisk il noto sistema di criptazione Pgp,
solitamente utilizzato per la posta elettronica, è qui applicato ai dati presenti su disco.
Û
Û
di singoli file o intere cartelle. È
sufficiente selezionare il file o la
cartella da nascondere e premere il
pulsante Encrypt: si aprirà una
finestra di dialogo che richiederà
all’utente alcune informazioni, quali
il nome del file in cui archiviare i
dati, la parola d’ordine e l’algoritmo
di codifica da usare. Dopodiché
gli utenti sprovvisti di password
non avranno più accesso a quei file
o cartelle.
Stessa funzione svolge DigiSecret
Pro 2.0, che oltre a cifrare i file,
fornisce utili strumenti per il loro
utilizzo e la condivisione in
sicurezza: c’è la possibilità di inviarli
attraverso la Lan aziendale o via
email, a patto che questo abbia a sua
volta una copia di DigitSecret in
esecuzione sul suo Pc. Inoltre c’è la
possibilità di cancellare i file dal disco
rendendoli irrecuperabili, in modo
da impedirne la lettura nel caso ci
venga rubato il disco o il portatile.
Anche BestCrypt permette di creare
dischi virtuali protetti nei quali
memorizzare i dati in forma
crittografata e non accessibile.
Basta semplicemente scegliere
il disco, la password e l’algoritmo
di crittografia (Blowfish, Gost
o Twofish) e il gioco è fatto.
Il programma è talmente immediato
e semplice da usare che costituisce
un’ottima soluzione soprattutto per
chi ha bisogno di cifrare grandi moli
di dati.
Chi necessita invece di uno
strumento che supporti i più diffusi
metodi di cifratura (Aes, Triple-Des,
Blowfish, Twofish, Serpent, Idea)
deve appoggiarsi a Kryptel che, oltre
Gestione delle chiavi La
gestione delle chiavi è
semplice con l’utilizzo della toolbar PgpKeys, cliccando sul terzo pulsante
da destra è possibile, di
ognuna, visualizzare le
proprietà del certificato.
a garantire una forte
integrazione con la
rete aziendale, è in
grado di facilitare una
cifratura distribuita.
L’utility correlata
Silver Key consente
infatti di scambiare file criptati anche
con utenti che non possiedono una
versione del programma.
Lo stesso vale per Finecrypt, un
programma che permette di creare
degli archivi auto-estraenti che
possono essere decompressi in modo
automatico senza l’utilizzo di
software aggiuntivo. La sua
funzionalità principale è quella
di cifrare file e cartelle attraverso
chiavi generate utilizzando uno
dei dieci algoritmi disponibili.
La sicurezza dei dati dipende anche
dalla cura con cui sappiamo
custodirli. Non mancano infatti gli
strumenti per crittografare interi
volumi o singole directory, in modo
da tutelare il lavoro anche in caso
di intrusioni nel Pc non autorizzate.
L’unico open source è Blowfish che
viene impiegato da X-Tra Safe per
proteggere i file singolarmente o a
gruppi, creando degli eseguibili che
potranno essere decifrati anche su
computer dove il programma non
è installato. I file eseguibili così creati
potranno essere inviati via posta
elettronica oppure inseriti
direttamente in un floppy disk da
passare a un collega.
Perfettamente integrato con i
principali sistemi operativi, Kremlin
è uno dei migliori software di
crittografia in circolazione. Si tratta
in particolare di un sistema in grado
di cifrare e decifrare file, sia in modo
manuale che automatico. A tal fine,
basta trascinare i documenti da
codificare sull’icona presente sul
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
75
Utility salvavita
Û
> Focus
Creazione di un archivio Prima di creare
un archivio cifrato in DigiSecret Pro 2.0, dovremo definire alcuni parametri, quali file
di output, parola d’ordine, algoritmo di crittografia. Inoltre potremo decidere cosa fare
dei file originali: potremo lasciarli intatti,
cancellarli in maniera tradizionale oppure
cancellarli in maniera definitiva con la funzione Shred.
76
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
determinate operazioni, Pgp risulta
adatto anche a un utente inesperto.
Nato principalmente per la posta
elettronica, le sue funzionalità sono
state recentemente estese alla verifica
della firma posta su un documento
e alla criptazione dei contenuti
presenti su disco fisso.
Quest’ultima viene in particolar modo
eseguita tramite l’opzione PgpDisk
che consente di creare dei dischi
virtuali sui quali si può lavorare come
su ogni altro hard disk, ma con la
differenza che i dati sono codificati
e decodificati in modo trasparente.
Pgp è quindi senza dubbio uno dei
più potenti programmi di crittografia
in circolazione; la distribuzione
freeware iniziale e il porting su
diversi sistemi operativi ha fatto in
modo che Pgp si diffondesse fino a
diventare uno standard non ufficiale
Cifratura facile L’interfaccia di Kriptel, è
semplice e intuitiva, accessibile anche a chi
sia timoroso e diffidente nei confronti di
questa tecnica.
Û
desktop e nel giro di qualche minuto
avremo a disposizione il file cifrato.
Il tutto fornito insieme a un editor
di testo, denominato Kremlin text,
con il quale è possibile crittografare
ciò che si scrive.
Il software comunque più semplice
e immediato da utilizzare, soprattutto
per gli utenti meno smaliziati che
vogliono muovere i primi passi nel
mondo della crittografia, è
sicuramente DpCripto. Il programma
infatti, oltre ad offrire uno strumento
di cancellazione sicura, offre una
vasta gamma di algoritmi crittografici
tra cui il nuovo e potente Twofish.
Altre diffuse applicazioni di cifratura
sono K-Crypt, una semplice utility
per effettuare cifrature al volo con
supporto Aes (Advanced encryption
standard); Bfacs (Blowfish advanced
cs), un programma per cifrare file e
cartelle su disco fisso e Ashampoo
Power Encrypt Deluxe che consente
di criptare i file stabilendo livelli di
criptazione diversi, direttamente
proporzionali alla lunghezza della
password utilizzata.
Se quindi per proteggere i dati
personali presenti all’interno di un
disco fisso, è sufficiente disporre di
sistemi di crittografia simmetrica
(così chiamati perché la persona che
codifica il messaggio
è anche in grado di
decodificarlo), per
scambiare e condividere
file su Internet in
maniera sicura è
necessario invece
utilizzare dei sistemi di
crittografia asimmetrica
(o a chiave pubblica).
Mentre la tecnica
simmetrica prevede
l’esistenza di una sola
chiave per cifrare e
decifrare i messaggi
e comporta quindi la necessità, una
volta cifrato il messaggio,
di trasmettere al destinatario la chiave
segreta con il rischio di essere
intercettata da un terzo, nel caso
dei metodi a due chiavi il modo di
operare è completamente diverso. Ogni
persona riceve una coppia di chiavi:
una, chiamata chiave privata, viene
tenuta rigorosamente segreta ed è
destinata a non circolare mai, l’altra
invece viene resa pubblica. Il mittente
codifica il messaggio con la chiave
pubblica del
destinatario, che è nota;
il procedimento è tale
che per decodificare il
messaggio occorre
esclusivamente la
chiave privata del
destinatario, a lui solo
nota. I sistemi di
codifica asimmetrici
si basano quindi
sull’esistenza
di particolari
procedimenti
di trasformazione
basati su una coppia
di chiavi pubblica e privata.
Tra essi, il più conosciuto è
comunque Pgp (Pretty good privacy),
un sistema di crittografia asimmetrica
sviluppato da Philip Zimmerman
nel 1991, in grado di garantire la
riservatezza e l’integrità dei dati.
Utilizzando infatti una coppia di
chiavi pubblica e privata, Pgp
consente di inviare corrispondenza
e di avere porzioni di disco criptate
e protette da occhi indiscreti. Pur non
disponendo di un ambiente di lavoro
proprio, ma di una serie di tool che
vengono utilizzati per eseguire
nello scambio di dati su Internet.
Un’altra tecnica utilizzata è la
cosiddetta steganografia che consente
di celare un messaggio segreto in un
altro (per esempio in un testo, in una
fotografia o in un brano di musica).
Se fino a qualche tempo fa era
competenza quasi esclusiva degli
esperti di crittografia, ora con gli
applicativi disponibili può essere
impiegata anche da un utente alle
prime armi. Winpackage ne è un
esempio. Grazie a una interfaccia
semplice e veloce da usare, è in grado
di prendere in input un file ospite,
> Focus
Utility salvavita
Crittografia per i file e i volumi
NOME DEL
PRODOTTO
DESCRIZIONE
URL
GIUDIZIO
LICENZA
Advanced File
Protector 1.0
Permette di cifrare file scegliendo uno dei
quattro algoritmi simmetrici a disposizione
(Des, Triple-Des, Blowfish e Aes).
www.666soft.com/products/
AdvancedFileProtector/
????
Shareware $29,95
Ashampoo
Power Encrypt
Deluxe
Effettua la crittazione e decrittazione di file e la
loro trasmissione via email.
www.ashampoo.com/products/0004/
????
Shareware $29,99
Best Crypt 7.0.8
Crea dischi virtuali protetti sui quali è possibile
memorizzare dati in forma crittografata.
www.jetico.com
????
Shareware $89,95
Bfacs 2.13
Permette di crittografare file e cartelle su disco
fisso utilizzando vari tipi di algoritmi (Blowfish,
Twofish, Rijndael, Cobra128, Cast, Idea, Mars,
Pc1, Triple-Des).
http://bsn.ch/Lasse/bfacs.htm
???
Freeware
Cloak 6.0
Cripta i file nascondendoli all'interno di
immagini bitmap.
http://insight-concepts.com
???
Shareware $30,00
DigiSecret Pro
2.0
Oltre a compattare file in un unico archivio,
DigiSecret li cripta e fornisce una serie di
strumenti utili per il loro utilizzo e condivisione
in sicurezza.
www.tamos.com
????
Shareware $49,00
DpCrypto 1.05
Semplice e veloce da usare, DpCrypto è
consigliato soprattutto per quegli utenti che
vogliono muovere i primi passi nel mondo della
crittografia
www.dpaehl.de
???
Freeware
Finecrypt 8.1
Permette di creare degli archivi auto-estraenti
che possono essere decompressi in modo
automatico senza l'utilizzo di alcun programma
aggiuntivo.
www.finecrypt.net
????
Freeware
K-Crypt 2.5a
Utility per criptazioni "on the fly" con supporto
Aes.
www.k-crypt.net
???
Shareware
Kremlin 2.21
Uno dei migliori programmi di crittografia in
circolazione che permette di codificare file e
cartelle sia in modo manuale sia automatico.
http://kremlinencrypt.com
?????
Shareware $35,00
Kriptel 4.02
Supporta i più diffusi metodi di criptazione
(Aes, Triple-Des, Blowfish, Twofish, Serpent,
Idea) e consente di scambiare file anche
con utenti che non possiedono una versione
del programma.
www.kriptel.com
?????
Shareware $39,95
JP Hide and
Seek
Effettua l'occultamento di testi in immagini
digitalizzate.
http://linux01.gwdg.de/~alatham/
stego.html
???
Freeware
Rende le cartelle invisibili tramite login
e password.
www.magicfolders.com
????
Shareware $30,00
Mp3Stego
1.1.16
Nasconde informazioni dentro un file Mp3
durante il processo di encoding. I dati sono
prima compressi, criptati e poi nascosti
nel flusso di bit degli Mp3.
www.cl.cam.ac.uk/~fapp2/
steganography/mp3stego/
????
Freeware
Pgp 8.0.2
Permette di cifrare documenti ed email, di
firmarli digitalmente e di creare dischi virtuali
protetti.
www.pgp.com
????
Shareware $50,00
Steganos
Security Suite
5.0
Pacchetto per la protezione dei dati completo
e di facile utilizzo. Consente di codificare dati
sensibili ed eliminare qualsiasi traccia dei siti
Web visitati precedentemente.
www.steganos.com
?????
Shareware Euro 44,95
Winpackage
2.5.183
Impacchetta qualunque tipo di informazione,
all'interno di un file grafico (Bmp, Jpg, Gif),
senza alterarne in alcun modo l'immagine.
www.maveer.com
????
Freeware
Permette di proteggere file singolarmente
o a gruppi e ha la possibilità di creare degli
eseguibili che potranno essere decifrati anche su
computer dove il programma non è installato.
www.ascit.com
????
Magic Folders
X-Tra Safe
78
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Shareware Euro 49,00
(licenza per 1 anno)
Û
Utility salvavita
Dati sensibili sotto chiave Magic Folders
si dimostra utile soprattutto per tutti coloro che condividono il computer con altre
persone e non gradiscono l’intromissione
nelle loro cartelle personali.
Ripristino file
eliminati
A volte basta un attimo di
distrazione, oppure una eccessiva
dose di confidenza nelle proprie
capacità per vanificare il lavoro di
mesi. Parliamo di quelle situazioni
in cui vi capita di cancellare un file,
documento, foglio di calcolo o
fotografia digitale che sia, senza
averne tenuta da parte una copia di
sicurezza, e magari senza utilizzare
quella rete di sicurezza rappresentata
dal fido cestino di Windows. I file
cancellati senza passare dal cestino,
o eliminati con la vuotatura dello
stesso, non sono tuttavia
effettivamente rimossi dal disco fisso,
ma semplicemente viene eliminato
il loro riferimento nel file system per
il sistema operativo. In pratica i dati
sono ancora presenti fisicamente
sul supporto di memoria di massa,
solo che il sistema non ha più
Comoda anteprima Recover My Files ha
scovato frammenti di un documento di
Word che avevamo cancellato. Ma è proprio
quello che vogliamo recuperare? La finestra
dell’anteprima ci permette di vederne il contenuto prima di eseguire l’operazione.
Û
impacchettarlo e criptarlo all’interno
di un file sorgente e salvare il tutto in
un file di destinazione. Quest’ultimo in
particolare sarà dello stesso tipo del file
sorgente e conterrà al suo interno il file
ospite. In questo modo, sarà possibile
nascondere documenti riservati
all’interno di immagini, senza per
questo destare alcun sospetto. Il file
ottenuto sarà infatti a tutti gli effetti
un’immagine sia per gli applicativi di
fotoritocco che per i browser Internet.
Per divulgarlo sarà sufficiente inserire
l’immagine in un sito Internet e
attraverso Winpackage sarà possibile
estrarne il contenuto. Le tipologie di file
supportate per nascondervi all’interno
dei documenti sono: Jpg, Gif, Bmp,
Avi, Mpg, Mp3, Wav, Exe, Dll.
Dotato inoltre di una funzionalità
di Fastpack, Winpackage è in grado
di creare con un semplice clic un
eseguibile autoestraente (per tutti
i sistemi Windows), contenente il file
selezionato criptato e protetto
da password, con la possibilità
di aggiungere dei commenti. Sarà così
possibile divulgare in rete o via email
documenti importanti senza che
questi possano essere visti da terzi.
Allo stesso modo, funziona JP Hide
and Seek (Jphs), un software, che
lavora sotto tutte le versioni di
Windows compreso Xp, per chi vuole
usare immagini digitali come veicolo
di messaggi nascosti. Tra i suoi
aspetti più interessanti, c’è la
possibilità soprattutto di vedere la
dimensione del messaggio che si può
occultare nell’immagine
selezionata, senza
distorsioni evidenti.
Anche Cloak opera in
modo simile: cripta un file
nascondendolo in un
immagine bitmap.
Mp3Stego invece sfrutta
i file Mp3 come mezzo di
trasporto. Le informazioni
vengono distribuite
in maniera invisibile
all’interno del file durante
il processo di compressione
e successiva cifratura. Divengono
quindi perfettamente integrate nei
dati originali e possono essere
eliminate semplicemente
scompattando e ricompattando il file.
Stessa funzione svolge Steganos
Security Suite 5, un pacchetto
completo e facile da usare che
permette di codificare i dati sensibili
dell’utente all’interno di file immagini
o audio. La sua particolarità
è data soprattutto dalla
possibilità di creare
un’unità di sicurezza
portatile, ogniqualvolta sia
necessario trasportare
informazioni riservate su
Cd-Rom. Queste potranno
così essere decodificate e
utilizzate su qualsiasi Pc
specificando semplicemente
una password.
Un altro programma utile
per nascondere da sguardi
indiscreti il contenuto di
una cartella presente su disco fisso
infine è Magic Folders. Si tratta
di un applicativo che consente di
proteggere i dati rendendo invisibile
determinate cartelle. Di conseguenza,
nessuno oltre al creatore di queste
cartelle può cancellarle, vederle,
modificarle o eseguirne il contenuto.
Focus <
un “indirizzo” per andarli a cercare.
Grazie a questa caratteristica entrano
in gioco alcuni programmi, che
possiamo reperire su Internet, che
sono in grado di ricostruire questi
frammenti e recuperare perciò i file
che pensavamo perduti per sempre.
Certo, c’è un limite a questa
operazione: i dati “sopravvivono”
in quell’area di memoria solo fino
a quando il sistema, per il quale
quell’area risulta vuota e libera,
non andrà a scrivervi altri dati.
Bisogna quindi non lasciar passare
troppo tempo e ricorrere prima
possibile alle utility di ripristino file.
Vediamone alcune tra le più efficaci,
purtroppo tutte disponibili solo in
lingua inglese. Avete cancellato
inavvertitamente un documento
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
79
> Focus
Lista dei contenuti Nel caso
dei file compressi di tipo Zip
l’anteprima di Recover My Files
risulta ugualmente comoda,
mostrando il contenuto dell’archivio in forma di lista.
Utility salvavita
Û
Interfaccia chiara Corredata di grandi
pulsanti Start e Stop in linea con lo stile di
Windows Xp, l’interfaccia di Active @ File Recovery rende estremamente facile dare inizio alle operazioni di recupero dei file cancellati per errore.
Û
80
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
in cui l’intera tabella di allocazione
dei file (Fat) sia stata danneggiata o
il Master Boot Record (Mbr) corrotto
da un virus. Più specificamente
orientato al recupero di file
contenenti testo è Recover My Files
2.14, distribuito da CrocWare e
scaricabile in versione di prova da
www.recovermyfiles.com. Recover My
Files esegue una scansione settore
per settore del disco fisso in cerca
di dati appartenenti a file cancellati:
rimarrete stupiti dalla quantità di file
“fantasma” ancora presenti sul vostro
disco e che credevate invece
scomparsi per sempre. Compatibile
con tutte le versioni più recenti di
Windows e con i file system Fat
e Ntfs, il programma può trattare
una lista estesa di formati; offre
inoltre la possibilità di visionare,
in una finestra apposita,
un’anteprima del contenuto del file
che andrebbe recuperato, cosa
particolarmente utile nel caso di
documenti di testo o foto. Nel caso
di file compressi, come gli archivi
Zip, verrà mostrato il contenuto
dell’archivio in forma
di lista. La versione di
prova dà la possibilità
dell’anteprima ma
il recupero effettivo
del file è disabilitato,
a meno che non
acquistiate la versione
registrata per 69,95
dollari. Se invece avete
problemi con gli
archivi Zip corrotti
e quindi non più
accessibili, la stessa
casa produttrice ha
pronta per voi l’utility
Cluster by cluster File Rescue si occupa di
fare una scansione a livello di cluster del vostro disco fisso per poi informarvi alla fine di
quanti file cancellati siano effettivamente
recuperabili.
Û
importante? Non tutto è
perduto: R-Undelete vi
viene in aiuto. Si tratta
infatti di un programma in
grado di ripristinare file
cancellati senza aver usato
il cestino, o eliminati
definitivamente dopo aver vuotato
il cestino stesso; l’utility si fregia
di usare l’esclusiva tecnologia
di recupero dati IntelligentScan
e supporta praticamente tutti i file
system più comuni: Fat, tipico
di Windows 98/Me, Ntfs, tipico
di Windows 2000 e Xp, e persino
Ext2 di Linux. Una versione demo
è scaricabile dal sito di R-Tools
Technology (www.r-tt.com) e può
essere provata in maniera illimitata,
anche se permette di recuperare file
solo fino alla dimensione di 64 Kbyte.
R-Undelete, dal costo di 54,99 dollari,
può essere acquistato anche
unitamente alla ben più corposa suite
di utility R-Studio, che permette di
recuperare file anche da situazioni
veramente disperate, come il caso
gratuita Zip-Repair che consente di
recuperare il contenuto degli archivi
compressi corrotti. La versione Pro
della stessa utility, a pagamento,
promette di maneggiare allo stesso
modo anche gli archivi Arj e Cab,
il formato tipico delle installazioni
di Windows.
Servigi simili promette di offrire
il ben più costoso Easy Recovery Pro
di Ontrack (www.ontrack.com) che
si professa capace di recuperare ben
225 formati diversi di file, tra cui
archivi compressi, documenti Pdf
e file audio digitali. Easy Recovery
funziona con tutte le versioni di
Windows, anche le più obsolete
e persino con il vecchio Dos;
supporta inoltre numerosi tipi di
interfacce di memoria di massa tra
cui i dischi Scsi, gli ormai diffusi
dischi esterni Zip e Jaz o i recenti
Usb. La creazione di un disco di
avvio consente inoltre di accedere
all’operazione di recupero dei file
anche nel caso in cui il disco fisso
sia danneggiato a tal punto che il Pc
non riesca più ad avviarsi. Sul sito
di Ontrack è disponibile la versione
di prova che permette però solo
di visionare i file che possono
essere effettivamente recuperati solo
con la versione registrata, dal prezzo
di 499 dollari.
Assai meno costoso (29,95 dollari
nella versione Home User), ma anche
dedicato a un’utenza meno
professionale è File Rescue Plus 3.0
di Software Shelf
(www.softwareshelf.com) che
permette comunque di recuperare
documenti e immagini da svariati
supporti, incluse le memorie Flash.
> Focus
Utility salvavita
Recupero dei file cancellati
NOME UTILITY
RIEPILOGO
FUNZIONALITA'
URL PER IL DOWNLOAD
LICENZA
GIUDIZIO
R-Undelete 1.0
Ripristina file cancellati per
errore sui file system più
disparati: FAT, NTFS e persino
EXT2 di Linux.
www.r-tt.com
Shareware
?????
Recover My Files 2.14
Scansiona il disco fisso e altri
supporti di memoria di massa
alla ricerca di file cancellati e
ne mostra un'anteprima prima
di operarne il recupero.
www.recovermyfiles.com/
Download_RMF.html
Shareware
?????
Zip Repair
Ripristina gli archivi compressi
.Zip corrotti consentendo
di recuperarne il contenuto.
www.zip-repair.com
Demo
????
Easy Recovery Pro 6.0
Recupera fino a 225 diversi
formati tra i file eliminati per
errore su tutti i file system delle
varie versioni di Windows.
www.ontrack.com/
easyrecoveryprofessional/
Demo
????
File Rescue Plus 3.0
Ripristina i file perduti in caso
di cancellazione accidentale
o formattazione rapida.
www.softwareshelf.com/downloads/
????
Active@ File Recovery
Home Edition 3.0
Esegue una scansione accurata
del disco fisso e di altri media
e offre la possibilità di
ripristinare i dati eliminati
accidentalmente.
www.file-recovery.net/download.htm
????
PhotoRescue 1.0
Recupera le foto digitali
cancellate per errore dalle
memorie delle fotocamere
digitali.
www.datarescue.com/photorescue/
download.htm
Demo
?????
OE-Mail Recovery 1.2
Recupera singoli messaggi
di posta elettronica dalle
cartelle di Outlook Express
danneggiate o corrotte.
www.oemailrecovery.com/
download.html
Shareware
????
Il software, tramite una scansione
a livello di cluster, recupera i file
persino da supporti che hanno subito
la cosiddetta “formattazione rapida”.
La versione di prova ha tuttavia il
limite di consentire il recupero di soli
due file.
Sempre per quanto riguarda le utility
a basso costo di questa famiglia ci
sentiamo di consigliare Active@ File
Recovery 3.0 (www.file-recovery.net),
dall’interfaccia semplice e gradevole,
in perfetto stile Windows Xp e quindi
di aiuto per il neofita.
A proposito di fotocamere digitali:
se lavorate spesso con queste ultime
e il vostro terrore è di accorgervi
di avere cancellato dalla memoria
della fotocamera tutte le foto del
matrimonio della vostra migliore
amica senza prima averle trasferite
sul disco fisso del Pc, niente panico!
PhotoRescue 1.0 di Data Rescue
(www.datarescue.com) è quello
che fa per voi. Di soli 899 Kbyte
82
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
di dimensione e dal costo di 29
dollari, questa utility è in grado
di recuperare i file cancellati dalle
memorie stick, Compact Flash e da
altre schede tipiche delle fotocamere
digitali. Anche questo programma è
dotato di una comoda funzione di
anteprima che permette di
visualizzare le foto che possono
effettivamente essere recuperate. Il
salvataggio di queste ultime è tuttavia
abilitato solo nella versione
registrata. Se invece il vostro
problema è il recupero dei messaggi
di posta elettronica da cartelle di
Outlook Express danneggiate dovete
rivolgervi al software OE-Mail
Recovery 1.2 (www.oemailrecovery.com). Il client di posta
elettronica immagazzina infatti
i messaggi di posta in archivi speciali
con estensione Dbx e, se uno di
questi archivi risulta danneggiato,
i messaggi al suo interno non saranno
più accessibili. Qui entra in gioco
OE-Mail Recovery che riesce a leggere
all’interno dei Dbx corrotti e
individuare le mail in essi contenute,
che potranno essere quindi salvate
come singoli messaggi dall’estensione
Eml.
Tweaking e plugin
Sono moltissimi gli aspetti da tenere
in considerazione per quanto riguarda
i miglioramenti che possiamo
ottenere sfruttando a fondo sistema
operativo e applicazioni, a partire
dall’ottimizzazione della
configurazione e per quello che
riguarda la gestione del registro,
piuttosto che per avere una particolare
modalità di visualizzazione
degli strumenti di un’applicazione
che ne rendono più facile l’uso.
Per questa categoria abbiamo quindi
selezionato i software più
> Focus
Tool di ottimizzazione
del sistema operativo
Tweak-Xp è il punto di riferimento per una serie di
utility di grande pregio
che permettono di modificare molti parametri di
Windows Xp, non raggiungibili attraverso gli
strumenti standard forniti col sistema operativo.
Utility salvavita
Û
rappresentativi,
sia inerenti le suite
di sistema shreware
o freeware, sia inerenti
l’ottimizzazione del sistema operativo
in senso più generale.
Il prodotto di punta è
rappresentato comunque da TweakXp, un programma interamente
dedicato alla configurazione
di Windows Xp (mentre siamo
in attesa di qualche tool dedicato
appositamente a Windows
2003 Server).
Al suo interno è possibile trovare
ben quarantadue diverse utility
in grado di modificare
profondamente il comportamento
standard del sistema. Dando però
per scontate le sue capacità di
configurazione, è interessante
soffermarsi su alcune funzioni inedite
come la possibilità di bloccare i
fastidiosi banner e le finestre pop-up,
Velocizzare la ricerca su Internet La barra di Girafa non solo ottimizza le funzioni di
ricerca di Internet Explorer ma offre anche
un’anteprima delle pagine individuate dai
motori consultati.
Û
84
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
oppure di configurare il sistema
operativo in modo da avere tutte
le finestre trasparenti.
Il controllo sul sistema è totale.
Pensate che Tweak-Xp permette
perfino di modificare le impostazioni
nascoste di Internet Explorer
per aumentare la velocità
di connessione, curare le falle
di sicurezza di Outlook Express
e naturalmente variare l’aspetto
grafico del nostro desktop.
Paragonabile quanto a cura e
dettagli a Tweak-Xp, X-Setup
è però gratuito se installato su un
computer non aziendale. Utilizzando
infatti finestre di dialogo e procedure
guidate, è in grado di intervenire su
tutta una serie di impostazioni del
sistema operativo che solitamente
sono accessibili solo mediante l’uso
del registry. Si tratta sostanzialmente
di opzioni che consentono di
personalizzare a fondo il sistema
rendendolo sempre più vicino
alle proprie esigenze.
Per FreshUI valgono gli stessi
discorsi fatti per
X-Setup: è un tool ben
curato, ricco di opzioni
e gratuito, solo
dall’uso meno intuitivo
e rivolto ad un
pubblico più esperto.
Niente quindi fronzoli,
finestre multicolori
e procedure
automatizzate ma solo
un numero elevato
di flag e opzioni
su cui intervenire.
Gli utenti più esperti
potranno inoltre
utilizzare Tweaki for power users
un programma shareware in lingua
inglese che permette di modificare
una miriade di opzioni Windows
tra cui quelle relative alla sua
interfaccia, alla gestione del registry,
alla sicurezza e alle caratteristiche
di una determinata famiglia Windows
9x, Nt o Xp.
Per quanto riguarda la sezione
dedicata alla sicurezza si possono,
per esempio, disabilitare singole
schede del Pannello di controllo
o tasti di scelta rapida di Internet
Explorer oppure impedire agli utenti
di visitare particolari siti Web
o di lanciare specifiche applicazioni.
Lo stesso si può dire per la nuova
versione di PowerToys, un
pacchetto di utility distribuite
direttamente da Microsoft per
estendere le possibilità di
configurazione e controllo sul sistema
A volte una buona utility è
più importante di un nuovo
applicativo: risolve in fretta
e in modo pulito i problemi
più ricorrenti e consente di
personalizzare l’ambiente in cui si
lavora secondo le nostre esigenze.
operativo. Al suo interno, è
possibile trovare una potente
calcolatrice che consente di risolvere
funzioni non elementari e tracciare
grafici; un piccolo programma in
grado di acquisire immagini da una
telecamera e TweakUI, uno
strumento con cui è possibile mettere
mano a un discreto numero di
impostazioni di Windows e delle
sue applicazioni, come per esempio il
tempo di risposta dei menu o aspetti
grafici di Explorer e Internet Explorer.
Altre diffuse applicazioni sono
AnalogX Maxmem, che serve per
assicurare a ciascun programma
la massima disponibilità di Ram;
Cacheman che consente di
ottimizzare l’utilizzo della cache
limitando così gli eccessivi ricorsi
all’uso della memoria virtuale
e PcBooster che permette di
intervenire sulle configurazioni di
Windows, oltre che sull’hardware,
a partire dagli elementi del menu
Start. Ma tutto questo non è
Gestire i preferiti Se si dispone di un’ampia collezione di
bookmark, Linkman è lo strumento ideale in quanto consente di migliorare la gestione e
l’organizzazione dei propri link.
Utility salvavita
Û
sufficiente, per ottimizzare
al meglio il funzionamento
del Pc. La directory di
Windows e la cartella
Sistema in essa contenuta
custodisce infatti una
enorme massa di file, già
dopo la prima installazione
del sistema operativo.
Successivamente, ogni
applicazione aggiunge altro
peso al carico e la cartella assume
dimensioni preoccupanti, provocando
rallentamenti sia in fase di boot
che di funzionamento normale
del sistema.
Anche dopo una corretta
operazione di uninstalling,
rimane parecchio materiale residuo
soprattutto nella cartella Programmi.
Per ovviare a questo problema,
abbiamo provato alcuni software
della classe dei cosiddetti Cleaner
che si prefiggono il compito di
cancellare file inutili, delle singole
applicazioni, e di rimettere a nuovo
il registro di sistema in maniera
quasi del tutto automatica.
Di pacchetti del genere ne esistono
in abbondanza, anche se tutti più
o meno funzionano allo stesso modo.
WinRescue per esempio è un tool
progettato per l’identificazione e la
rimozione, nel registry di sistema,
Tempo di pulizie System Mechanic in azione, una delle utility più complete per tenere
in ordine il sistema operativo.
Û
86
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
di tutti i file di riferimento non validi,
solitamente abbandonati dopo
una disinstallazione non riuscita
o realizzata in modo non corretto.
Add/Remove Plus! 2003 aiuta
a disinstallare più efficacemente
i programmi individuando inoltre
gli uninstaller non funzionali
o intervenendo sulle disinstallazioni
parziali.
SystemSuite invece è una raccolta
di programmi talmente integrati
tra loro da poter essere utilizzati
da una unica interfaccia comune.
Gli elementi presenti in SystemSuite
sono diversi e coprono ogni
aspetto del sistema operativo.
CrashProof, per esempio,
ha il compito di terminare le
applicazioni che stanno per bloccarsi
prima che possano compromettere
la stabilità del sistema. Stessa
funzione svolge anche WinOptimizer
Suite, con la differenza però che
non si tratta di una suite completa
come la precedente, ma contiene
solamente strumenti legati ad aspetti
specifici della pulizia del sistema,
dell’ottimizzazione delle
connessioni Internet e dell’avvio
del computer.
Per pulizia del sistema si intende
non solo l’eliminazione dei file inutili
ma anche di ogni residuo di
precedenti installazioni, cosa che
Windows non è mai riuscito a fare
bene. Con il software di Ashampoo
è quindi possibile rimuovere voci
di registro inutili, Dll non più
utilizzate o obsolete e naturalmente
i file derivanti dalla navigazione
in Internet come cookie
e cache.
Allo stesso modo, funziona
anche Window Washer
che offre una vera e
propria protezione della
privacy dell’utente,
eliminando a richiesta
oppure con criteri
automatici, le tracce
(history) dei nostri
spostamenti su Internet,
cancellando la cache del
browser, i cookie, i file
temporanei e gli altri tipi
di dati. Un prodotto
diverso è Active Registry
Monitor (Arm), che
permette di effettuare un controllo
completo della configurazione,
analizzando tutti i cambi che nel
tempo vengono apportati al registro
di sistema. In pratica, Arm realizza
una sorta di Snapshot, ossia di
controllo periodico dei cambiamenti
avvenuti, fissandoli poi in un report
Û
> Focus
Registry sotto controllo Con WinRescue
è possibile mettere le mani nell’editor di
configurazione del sistema senza il timore
di creare danni irreversibili in quanto consente di creare delle copie di backup e di ripristino immediato.
che memorizza in un database. In tal
modo diviene possibile confrontare
snapshots relativi a periodi diversi
e visualizzare le principali differenze
che li contraddistinguono.
Quello sicuramente più efficace
e potente è comunque System
Mechanic di Iolo Software. Si tratta
di un prodotto per eliminare
installazioni abortite, chiavi di
registro inutili, file di help, file
temporanei e residuati di navigazione.
Inoltre svolge molte funzioni
accessorie, come ottimizzazione
della connessione Internet,
cancellazione dei file obsoleti,
Focus <
Utility salvavita
Sistema operativo e applicazioni
NOME DEL
PRODOTTO
DESCRIZIONE
URL
GIUDIZIO
LICENZA
Tool per ottenere il pieno controllo del registro
di configurazione del sistema che permette di
realizzare report ad hoc sui principali
cambiamenti avvenuti in un determinato
periodo di tempo, in modo da poter tornare
alla situazione di partenza
www.protect-me.com/arm
???
Shareware, $40,00
Add/Remove
Plus! 2003
Utility per disinstallare completamente i
programmi non più utili.
www.aurelitec.com
????
Shareware, $19,95
AnalogX
Maxmem 1.01
Gestore della memoria che assicura alle
applicazioni, in ogni momento e automaticamente,
la massima disponibilità di Ram. Utile per
velocizzare il sistema e lavorare al meglio.
www.analogx.com
???
Freeware
Cacheman 5.11
Programma per limitare gli eccessivi ricorsi
all'uso della memoria virtuale altrimenti
operativi, per default, in Windows.
www.outertech.com
????
Shareware, $10,00
FavSearch 1.5
Programma utile per la gestione dei bookmark di
Windows; permette di fare ricerche tra i preferiti.
www.harmonyhollow.net
???
Freeware
Tool ben curato e ricco di opzioni per la
configurazione e ottimizzazione di Windows.
www.freshdevices.com
????
Freeware
Applicazione che semplifica le operazioni di
ricerca su Internet attraverso due strumenti:
una barra con cui interrogare i motori di ricerca
e una serie di miniature di siti Web.
www.girafa.com
????
Freeware
Linkman 6.8
Programma che si affianca al browser per
migliorare il modo in cui i bookmark vengono
memorizzati e riutilizzati.
http://outertech.com
????
Shareware, $29,00
PcBooster
Applicazione che permette di intervenire
manualmente sugli aspetti desiderati di Windows,
a partire dagli elementi del menu Start fino ad
arrivare ai dettagli della gestione della memoria
www.inklineglobal.net
????
Shareware, $29,95
PopUpCop
Utility che si integra con Internet Explorer e
cerca di bloccare le finestre di pop-up che
compaiono dal nulla visitando molti siti.
www.popupcop.com
???
Shareware, $19,95
PowerToys
Piccoli programmi che vanno ad integrarsi con
Windows dotandolo di qualche funzionalità in più.
www.microsoft.com/windowsxp/pro/
downloads/powertoys.asp
????
Gratuito
Stopzilla 3.0
Applicazione che rimane attiva in background
nel sistema e cerca di intercettare tutte le
finestre pop-up richiamate dalle pagine Web.
www.stopzilla.com
???
Shareware, $29,95
System
Mechanic 3.7h
Suite di dieci utility per migliorare le
prestazioni del Pc; comprende applicazioni
specifiche per la messa appunto del registry e
settaggi personalizzati.
www.iolo.com/sm
?????
Shareware, $59,95
System Suite
4.0
Raccolta di programmi che coprono ogni
aspetto del sistema operativo.
www.v-com.com/product/ss_ind.html
????
Shareware, $59,95
Tweaki for
power users 4.0
Utility di ottimizzazione del sistema che offre
una serie di opzioni di configurazione.
www.jermar.com
????
Shareware, $19,99
Tweak-Xp Pro
2.0.9
Utility di configurazione di Windows Xp in
grado di migliorare le prestazioni del Pc
ottimizzandone le caratteristiche in rapporto
alle opzioni del sistema operativo.
www.totalidea.com
????
Shareware, $32,95
Window Washer
4.8
Utility per la protezione della privacy
dell'utente che cancella le tracce di tutti i suoi
spostamenti su Internet.
www.webroot.com/wb/products/
windowwasher/index.php
???
Shareware, $29,95
WinOptimizer
Suite 1.32
Collezione completa di strumenti utili per curare
la pulizia del sistema, l'ottimizzazione delle
connessioni Internet e l'avvio del computer.
www.ashampoo.com
????
Shareware, $39,99
WinRescue
Strumento utile per gestire il registro di sistema
e gli altri file di configurazione; permette
backup e reinstallazioni più veloci.
www.superwin.com
????
Shareware, $24,95
X-Setup 6.3
Tool di ottimizzazione del sistema operativo.
www.xteq.com
????
Freeware
Active Registry
Monitor 1.32
FreshUI 5.90
Girafa 2.0
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
87
> Focus
Ottimizzare le prestazioni Cacheman
permette di migliorare le prestazioni di
Windows ottimizzando l’uso della cache e
della memoria di sistema.
modifica dello Startup Manager
e ambiente di installazione sicura,
predisponendo perfino dei servizi
automatici di manutenzione del
sistema e di aggiornamento del
software. Se diamo per esempio
uno sguardo ad Internet Explorer,
possiamo notare come negli
ultimi anni sia stato sempre più
integrato all’interno del sistema
operativo e sia stato arricchito di
una serie di plugin che hanno
contribuito a migliorarne e a
estenderne le funzionalità di base
con altre altrimenti non disponibili.
È il caso di Girafa, un add-on
per Internet Explorer da utilizzare
soprattutto durante le ricerche
su Internet. Si compone di una
toolbar che si posiziona, in modo
automatico, a lato della finestra
del browser offrendo la possibilità
di visualizzare l’homepage dei siti
Web ancora prima di visitarli.
Il programma, infatti, mostra,
sotto forma di piccole immagini
le pagine dei siti Internet che
vengono proposti, per esempio,
dopo una ricerca effettuata con
un qualsiasi motore di ricerca e
permette di scartare quindi quelli di
88
Strumenti
per la rete
Û
Û
Tool di sistema
FreshUI è lo strumento da utilizzare
per la configurazione delle più nascoste opzioni del sistema operativo.
Utility salvavita
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
scarso interesse. Durante
la navigazione su Internet,
però, è possibile imbattersi
in fastidiose finestre popup. A tal fine, è consigliabile
utilizzare sistemi come PopUpCop
e Stopzilla che, integrandosi
con il browser Internet Explorer
e operando in background sono in
grado di intercettare tutte le finestre
pop-up richiamate dalle pagine Web.
Per chi invece dispone di una ampia
collezione di bookmark, è utile
uno strumento come FavSearch.
Si tratta di un programma che
permette di fare ricerche tra i Preferiti
di Internet Explorer. I bookmark
o preferiti sono un modo comodo
per tenere traccia delle pagine Web
più interessanti. Ma, quando
aumentano di numero o vengono
organizzati male, risulta difficile
rintracciare in poco tempo un sito
Web visitato precedentemente.
Linkman, in particolare, si sostituisce
al meccanismo di gestione dei
segnalibri di Internet Explorer
e ne supera molti limiti: per esempio
permette di assegnare
una valutazione, un commento
e delle parole chiave a
ciascun collegamento e
offre funzioni avanzate
di ricerca e
organizzazione di
ampie librerie di link.
Analyzer Ecco uno dei grafici riguardanti l’utilizzo
della risorsa di rete prodotto da Analyzer.
Û
Alcune tipologie di software hanno
una funzione ambivalente. Da un lato
possono mettere a rischio la nostra
sicurezza se usate in modo scorretto,
per attaccarci; in questo caso
è importante sapersi difendere
e proteggere imparando anche
a conoscerne le caratteristiche.
Dall’altro possono rivelarsi utili per
controllare in ogni dettaglio le nostre
connessioni, senza danneggiare gli
altri. È il caso degli sniffer e delle
utility per il controllo remoto.
Ecco poi quello che serve sapere per
la protezione dalle intrusioni tramite
le backdoor.
S n i f f e r , q u e st i
sconosciuti
Chi amministra una rete sa benissimo
quanto possa essere difficile,
soprattutto in presenza di centinaia
di postazioni di lavoro, avere il
controllo completo di quello che sta
succedendo nella nostra Lan, di quali
dati stanno passando o,
“semplicemente”, per valutare
se la risorsa Internet è in grado di
soddisfare sempre le richieste degli
utilizzatori o se sarebbe invece il caso
di cambiare la tipologia di
connessione.
Molti amministratori di rete
implementano all’interno della
propria Lan una soluzione semplice
ed efficace per controllare,
monitorare e tenere sotto controllo
il traffico. Questa soluzione consiste
nell’implementazione di uno Sniffer,
un programma in grado di analizzare
il traffico della rete locale, fornire
statistiche e utili informazioni
per la gestione e il mantenimento
Utility salvavita
della propria rete. Nel linguaggio
informatico si utilizza il termine
Sniffer per descrivere uno strumento,
hardware o software, che raccoglie
e memorizza informazioni in transito.
Parliamo genericamente di rete,
poiché l’attività di sniffing può essere
svolta su reti Tcp/Ip, Ipx, così come
su strumenti di trasporto fissi (Cdn,
Xdsl), reti Wireless o quant’altro.
Come funziona uno sniffer?
Il normale funzionamento del
protocollo Ethernet prevede che ogni
postazione presente nella rete locale
Anche gli Sniffer, che spesso sono
sfruttati in modo inappropriato,
possono aiutare il nostro lavoro
ed essere utilizzati al meglio
per tutelare la rete in azienda.
accetti solamente i pacchetti a lei
destinati, scartando tutto il restante
traffico: perché uno sniffer possa
funzionare viene introdotta
l’interfaccia di rete nella modalità
Promiscuous mode.
In questa modalità l’ethernet accetta
tutti i pacchetti provenienti dal
segmento di rete in considerazione
e non solo quelli a lei destinati.
Una postazione può quindi
intercettare tutto il traffico presente
nel segmento di rete, accettando tutti
i pacchetti ed evitando di scartare i
pacchetti a lei non destinati. Uno
sniffer è dunque un programma che
si occupa di intercettare e registrare
tutto il traffico presente nel segmento
di rete messo “sotto controllo”.
Unitamente all’attività di sniffing,
la maggior parte di questi applicativi almeno nell’ambito dei sistemi
Windows - forniscono utili
informazioni all’amministratore
di rete, come per esempio l’analisi
automatizzata del traffico.
Sono presenti sul mercato svariati
sniffer, ognuno con caratteristiche
diverse, destinati a differenti tipologie
di utenze. Analyzer è uno sniffer
sviluppato dal Politecnico di Torino,
parzialmente sponsorizzato dal team
di ricerca della Microsoft e di
Telecom Italia. Analyzer è disponibile
su Internet in forma completamente
gratuita, permette di monitorare e
registrare il traffico della nostra rete
90
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Û
> Focus
SnifferPro Matrix è una visualizzazione
grafica dell’andamento della rete locale offerta da Sniffer Pro.
locale (oppure di una singola parte)
impostando in modo opportuno dei
filtri. È inoltre possibile l’analisi in
tempo reale della situazione di rete,
tramite dei grafici generati dal
programma stesso.
Per un amministratore più esigente,
che abbia bisogno di un prodotto
completo, Sniffer Pro è un completo
strumento di analisi, controllo ed
ottimizzazione. Con Sniffer Pro
possiamo anche mettere alla prova
la nostra rete, tramite un utile Packet
Generator che ci consente la
generazione di pacchetti come
vogliamo noi. Tante altre sono
le funzioni offerte da Sniffer Pro, un
prodotto destinato a un
amministratore esigente e con una
buona competenza. Per chi invece
è interessato ad analizzare nello
specifico il contenuto del traffico,
direttamente guardando cosa c’è
dentro un pacchetto Tcp/Ip, Ethereal
rappresenta un valido prodotto open
source completamente gratuito,
sia per ambienti Microsoft, sia in
ambienti Unix. Ethereal si distingue
dagli altri prodotti simili per
un’interfaccia molto
semplice, pulita ed
intuitiva, che riguarda
unicamente la
registrazione e l’analisi
dati. Alcune
operazioni, purtroppo,
rimangono un po’
più complesse rispetto
ai suoi concorrenti,
come per esempio
l’applicazione di filtri, che in Ethereal
vengono gestiti in modo del tutto
testuale. Simile ad Ethereal troviamo
sul mercato anche LanWatch, che
oltre alle caratteristiche offerte da
Ethereal permette la generazione
automatizzata di utili grafici.
A chi invece vuole semplicemente
controllare in tempo reale le proprie
postazioni di lavoro, consigliamo
ShowTraffic, altro progetto open
source completamente gratuito. Con
ShowTraffic possiamo tenere sotto
controllo in tempo reale tutta la rete
o una parte di essa, applicando dei
filtri. Vi segnaliamo inoltre un
prodotto dalle caratteristiche simili a
ShowTraffic: Network Probe che tra
le sue interessanti peculiarità include
la possibilità di essere consultato
remotamente grazie a una comoda
interfaccia Web. Per chi desidera
tutte le funzionalità di ShowTraffic
ma vuole anche dei grafici che
mostrino l’andamento della rete
nel tempo consigliamo Commview.
Se invece volete semplicemente
tenere sotto controllo le Email, Icq
o la navigazione sul Web si può
sfruttare WinSniffer.
Ci sono buone soluzioni anche per
tutti gli utilizzatori di piattaforme
Macintosh: come NetMinder
Ethernet, un prodotto
commerciale per
l’analisi e il controllo
della rete, utilizzabile
su qualsiasi
Macintosh. NetMinder
Ethernet è dotato di
un’ottima interfaccia
grafica, molte
funzionalità e una
stabilità di tutto
Û
Ethereal Un’analisi dei
dati dei pacchetti catturati secondo Ethereal.
Û
Utility salvavita
ShowTraffic Il programma in azione ci
mostra il traffico presente sulla nostra rete
locale.
A cc e s s o r e m oto
Sempre rimanendo nell’ambito
lavorativo, molto spesso è comodo
e utile poter accedere alle
informazioni contenute sul proprio Pc
durante una trasferta, magari proprio
perché si è dimenticato un file
importante sul proprio Pc aziendale
e comunque bisogna cavarsela in
qualche modo. Per fare questo
possiamo utilizzare degli applicativi
che, utilizzando il protocollo Tcp/Ip,
ci permettono di
accedere alla nostra
postazione senza
essere fisicamente
presenti davanti
al computer.
Il funzionamento
di questi applicativi è
semplice, il
programma è diviso
in due parti: una parte
Server che viene
Il nuovo PC Anywhere
Ecco come si presenta l’interfaccia di gestione di
PcAnywhere 11.0.0.
Û
confrontandolo con gli altri presenti
sul mercato.
A chi non ha mai utilizzato soluzioni
di questo tipo possiamo sicuramente
consigliare Vnc, un ottimo strumento
di gestione remota, sviluppato dagli
At&t Labs e dalle ridotte dimensioni,
distribuito in forma completamente
gratuita e perfettamente funzionante,
sia su sistemi operativi Microsoft,
sia Linux e Solaris.
Vnc è particolarmente adatto a chi
non ha particolari esigenze, ma vuole
comunque un’ottima sicurezza ed
una elevata semplicità di utilizzo.
Continuando a parlare di utility di
Configurazione di Vnc Il primo passaggio
nella configurazione di Vnc Server permette
di impostare in modo semplice la password.
Û
rispetto. Segnaliamo, per concludere,
e per tutte le persone con specifiche
conoscenze tecniche, le possibilità
offerte da WinpCap, un’architettura
per sistemi Windows per la cattura e
l’analisi di pacchetti di dati. Con
WinpCap possiamo sviluppare uno
sniffer secondo le nostre esigenze,
utilizzando un’architettura efficiente
e utilizzata anche da altri prodotti
presenti sul mercato (per esempio
Ethereal).
installata e
configurata sulla
postazione che
desideriamo
poter controllare
remotamente, e
una parte client
che deve essere
installata sulla
postazione che
dovrà stabilire la connessione remota.
È doveroso parlare dei possibili
rischi che possiamo correre
utilizzando un sistema di gestione
remota. È importante tenere presente
che lo stesso accesso che per noi
è utile, può diventare una fonte
di insicurezza e un pericolo se un
eventuale attaccante riuscisse ad
avere successo nei suoi tentativi.
In questa situazione una persona
estranea potrebbe
consultare i nostri
documenti, cancellare o
modificare file all’interno
del nostro computer e,
nelle situazioni peggiori,
potrebbe anche rendere
inutilizzabile il nostro Pc.
Non per questo dobbiamo
però rinunciare alle
comodità offerte da un
servizio di gestione
remota: semplicemente
possiamo (e dobbiamo) prendere
una serie di precauzioni per evitare
ogni possibile rischio, per esempio
utilizzando sempre una password
non facilmente intuibile all’interno
del server, e scegliendo
accuratamente quale sarà il nostro
programma di gestione remota,
Focus <
gestione remota dalle ridotte
dimensioni citiamo Huey Pc Remote
Control che vanta tra le sue
caratteristiche un algoritmo di
compressione dei dati che rende più
veloce la visualizzazione di un
desktop remoto. Unica pecca presente
nei due prodotti precedentemente
citati è la mancanza di un sistema
per il trasferimento dei file da una
postazione all’altra; possiamo quindi
interagire con il sistema operativo
ospitato sul Pc controllandolo
remotamente, ma non possiamo
trasferire dei dati che potrebbero
tornarci utili durante le trasferte,
se non ricorrendo ad alcuni
stratagemmi, come per esempio
inviandoci una mail, oppure aprendo
un servizio di Ftp sulla postazione.
In questo caso ci viene in aiuto un
altro ottimo programma di gestione
remota, denominato Radmin
distribuito gratuitamente con
una licenza di tipo shareware
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
91
Utility salvavita
RadMin client La parte Client di RadMin
nella sua semplicità di configurazione.
92
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Shareware della durata di 30 giorni
che permette di effettuare
connessioni per un tempo massimo
di 60 minuti. Per chi è soddisfatto
del servizio offerto da Radmin è
possibile acquistarlo successivamente
al prezzo di 19,95 dollari per un mese
di utilizzo oppure 179,40$ per un
anno di utilizzo. Altro prodotto simile
a GoToMypc è I’m in Touch,
anch’esso funzionante
completamente attraverso un Internet
browser. Ma il principe di questi
software è sicuramente Symantec Pc
Anywhere, un completo strumento
di gestione remota in grado di
soddisfare le esigenze di qualsiasi
utilizzatore, con un’interfaccia di
gestione particolarmente completa
ma non sempre adatta a chi è alle
prime armi. Ottimo anche NetOP
remote acquistabile al prezzo di 179
dollari direttamente dal sito
produttore. Diverso è invece il tipo
di controllo che ci viene offerto da
Remote Task Manager (www.protectme.com/rtm/), che permette la
gestione e il controllo remoto dei
processi delle nostre postazioni di
lavoro.
Per concludere segnaliamo
un prodotto che permette la
comunicazione e la gestione remota
tra diversi sistemi operativi quali
Windows, Linux, Unix e Sun OS.
Stiamo parlando di TridiaVnc,
disponibile in due versioni, una
completamente gratuita e una a
pagamento, che garantisce elevate
prestazioni per utilizzi professionali.
P r ot e z i o n e da ba c k d o o r
Tra i vari doveri di un efficiente
amministratore di Rete e di un
coscienzioso utilizzatore del Web,
ai primi posti troviamo sicuramente
la sicurezza dei dati. I nostri file sono
minacciati in svariati modi,
potremmo citare servizi
resi insicuri da gravi bug,
virus piuttosto invasivi che
tentano di cancellare il
contenuto delle nostre
postazioni di lavoro o i
dati in transito nella rete
locale e, infine, la presenza
di pericolose e quasi
TheCleaner Ecco una semplice e intuitiva
possibilità di configurazione di The Cleaner
impercettibili backdoor. Innanzitutto
vogliamo mettere in chiaro alcune
cose: una backdoor non è un virus
o uno spyware o un trojan, come
genericamente viene definita.
Una backdoor, come indica il nome
stesso, è una “porta sul retro”.
Semplicemente un accesso
secondario al sistema, un punto
di accesso nascosto all’interno
del sistema operativo o di un
programma, che permette a una
persona dall’esterno il controllo
parziale o totale del nostro Pc.
Con il termine backdoor definiamo
quindi un programma che infetta
la macchina su cui viene eseguito,
assicurandosi un’esecuzione
automatica anche dopo un
eventuale riavvio, e che espone
quindi a un eventuale attaccante
il controllo completo o parziale
della macchina infettata.
In questo caso usiamo il termine
“infettato” per definire una backdoor,
poichè svolge un’azione similare
a quella di virus, ma non uguale.
Anziché alterare il contenuto del
Trojan Remover Così si presenta la schermata iniziale di Trojan Remover.
Û
Û
della durata di 30 giorni, al termine
dei quali potremo decidere se
acquistare il prodotto al prezzo
di 35 dollari per una singola licenza.
Tramite RadMin possiamo
controllare remotamente il desktop
di una o più postazioni, ma possiamo
anche trasferire documenti o altri dati
senza dover utilizzare nessun
programma supplementare.
Osservando Radmin sotto il profilo
della sicurezza possiamo apprezzare
la cifratura dei dati a 128 bit e la
possibilità di definire utenze con
privilegi limitati all’interno della
postazione gestibile remotamente.
Una soluzione diversa viene offerta
da GoToMypc, che permette la
gestione remota di una postazione
da un qualsiasi Pc connesso
a Internet, dotato di un comune
Internet browser. Il suo
funzionamento è semplice: prima
di tutto dobbiamo registrarci al sito
produttore del software, quindi
installare il programma Server
su di una postazione.
Effettuate le semplici operazioni
di installazione e configurazione, il
computer è raggiungibile da qualsiasi
località. La sicurezza dell’intero
prodotto è garantita da una
autenticazione sul sito proprietario
e una cifratura dei dati di passaggio
a 128 bit. Il grande vantaggio risiede
nella possibilità di effettuare la
gestione remota senza una necessaria
installazione di un programma Client,
ma usufruendo di un semplice
Browser Internet, come per esempio
Internet Explorer. GoToMypc viene
distribuito con una licenza di tipo
Û
> Focus
> Focus
Utility salvavita
nostro disco fisso, o manomettere
le informazioni in esso contenute,
una backdoor aggiunge un servizio
o una porta in ascolto che permette
all’attaccante un controllo remoto
sulla macchina, simile a quello
che si può ottenere tramite
l’installazione di un programma
di gestione remota ma con una
grande differenza: tipicamente
un programma di gestione remota,
nella sua parte server, viene installato
consapevolmente e non tende a
nascondersi all’interno del sistema
operativo. Una backdoor, data la sua
natura, viene installata invece
all’insaputa dell’utilizzatore e tenta
di “nascondersi” per non venire
rilevata e conseguentemente rimossa.
Avvenuta l’infezione, un utente
esterno utilizzando il protocollo
Tcp/Ip può accedere al Pc infetto
ed alterarne il contenuto. Le
possibilità offerte a un eventuale
attaccante all’interno della macchina
compromessa sono determinate dal
tipo di backdoor utilizzata...alcune
forniscono accesso solamente ad
alcune risorse del computer, altre
danno invece completo accesso
alla macchina. Il perché dell’esistenza
di programmi di questo tipo è
facilmente intuibile: infettando un Pc
si possono vedere, modificare o
cancellare informazioni contenute
al suo interno, violando in modo
piuttosto evidente la privacy. Per
evitare questa spiacevole situazione,
un utente esperto può effettuare dei
controlli periodici sulla propria
postazione di lavoro, utilizzando il
comando Netstat (e le sue opzioni)
per controllare la presenza di porte
di comunicazione di origine
sconosciuta e conseguentemente
procedere alla rimozione manuale
della Backdoor.
Un utente meno esperto invece può
ricorrere a dei programmi dal
semplice utilizzo che si occupano
della scansione del nostro Pc alla
ricerca di evidenti o meno sintomi di
contagio. Per la rimozione del famoso
e sempre utilizzato Netbus possiamo
utilizzare il sempre verde e gratuito
Netbuster, che si occupa
dell’identificazione e della rimozione
di questa pericolosa backdoor.
Può lavorare anche simulando la
presenza di un falso Netbus
Strumenti per la rete
RIEPILOGO
FUNZIONALITÀ
URL PER IL DOWNLOAD
GIUDIZIO
LICENZA
Intercetta e controlla il
contenuto di Mail, News, Web,
Icq ed altre password.
www.winsniffer.com/
???
Trial, Euro 40,88
Show Traffic
Semplice monitor in tempo
reale del traffico di rete.
http://demosten.com/showtraf/
????
Bsd License
Network Probe
Network Monitor e Protocol
Analyzer in tempo reale.
www.objectplanet.com/Probe/
????
Bsd License per Linux, $ 599,00
Sniffer specifico per sistemi NT,
in grado di controllare e
registrare il traffico presente
sulla rete.
www.xmailserver.org/davide.html
#NTSNIFF (Link non ufficiale, il sito ufficiale
sembra non essere presente)
???
Gratuito
LANWatch
Network packet analyzer dal
facile utilizzo, visualizza il
traffico in real time e fornisce
delle complete statistiche.
http://sandstorm.net/products/lanwatch/
????
$ 695,00
NetMinder Ethernet
Network Analyzer per
Macintosh con un'interfaccia
grafica curata e completa.
Analisi in tempo reale del
traffico e supporto per svariati
protocolli.
www.neon.com/NetMinder_Ethernet.
html
????
Trial, Euro 795,00
Architettura per la cattura
e l'analisi dei pacchetti per
piattaforme Microsoft.
http://winpcap.polito.it/
???
Licenza Bsd
Commview
Analisi del traffico di rete, con
possibilità di catturare e
visualizzarlo in tempo reale.
www.tamos.com/products/commview/#
???
Commerciale, $ 129,00
Analyzer 2.2
Analizza il traffico di rete con
la possibilità di impostare filtri
per ridurre la quantità
di traffico memorizzato.
http://analyzer.polito.it/
????
Freeware
Sniffer Pro
Completo strumento di cattura
analisi e ottimizzazione
del traffico di rete.
www.snifferpro.co.uk/
?????
Per aziende, $ 4750
Ethereal
Analizzatore del traffico di rete
funzionante su sistemi
operativi Microsoft e Unix.
www.ethereal.com/
????
Open source, Gratuito
NOME UTILITY
WinSniffer 1.3
NtSniff
WinpCap
94
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Focus <
Utility salvavita
Gestione Remota
RIEPILOGO
FUNZIONALITÀ
URL PER IL DOWNLOAD
GIUDIZIO
LICENZA
Radmin V 2.1
Controllo remoto del Desktop
con possibilità di trasferimento
dati da una postazione all'altra.
www.radmin.com/
?????
Shareware, $ 35,00
GoToMyPc
Innovativo sistema di controllo
remoto che permette la
gestione tramite un normale
Browser Web.
www.gotomypc.com/
????
Shareware, $19,95
I'm in Touch
Programma di gestione remota
funzionante interamente tramite
interfaccia Web.
www.01com.com/
????
$ 95.95
????
Trial, $ 179,00
????
€ 289,99
NOME UTILITY
NetOP remote
Utility di gestione remota
funzionante su sistemi
operativi Microsoft, Linux,
Sun Solaris, OS/2 e Dos.
www.crossteccorp.com/netopremote/
Pc Anywhere
Completo strumento
di gestione remota prodotto
dalla Symantech.
www.symantec.com/region/it/itpcany.html
Remote Task Manager
Strumento di controllo
remoto per la gestione
e il controllo di processi.
www.protect-me.com/it/rtm/
???
Shareware, $ 40,00
Huey PC Remote
Control 4.5
Utility di gestione remota
che utilizza algoritmi
di compressione dei dati
in passaggio.
www.gidsoftware.com/huey.htm
???
Trial, $ 29,95
VNC 3.3.7
Gestore remoto del desktop
dalle dimensioni
particolarmente ridotte.
www.uk.research.att.com/vnc/
????
Freeware
TridiaVNC 1.5
Utility per la gestione remota
del Desktop, della tastiera
e delle periferiche di
puntamento, funzionante su
sistemi Microsoft, Linux, Aix,
HP-UX e Sun.
www.tridiavnc.com/
????
Freeware
RIEPILOGO
FUNZIONALITÀ
URL PER IL DOWNLOAD
GIUDIZIO
LICENZA
Trojan Remover
Semplice programma per la
pulizia di Trojans e Backdoors.
www.simplysup.com/
???
Trial, $24,95
TDS-3
Completa Utility per la
scansione, pulizia e protezione
da Trojans e Backdoors.
http://tds.diamondcs.com.au/
????
Trial, $49,00
Netbuster 1.31
Utility per la scansione e la
pulizia di ogni forma di NetBus,
attiva la presenza di un falso
netbus per disorientare
gli eventuali attaccanti.
http://surf.to/netbuster
??
Gratuito
PC DoorGuard 3.0
Prodotto per la protezione e la
rimozione di eventuali Trojans
o Backdoors, controlla tutte
le mail in entrata ed in uscita.
www.astonsoft.com/products/pdg/
???
Demo, $ 29,95
Completo prodotto per
la scansiore , rimozione
e protezione da Backdoors
e Trojans.
www.moosoft.com/thecleaner/
?????
Trial, $29,95
Programma per la rimozione
di Trojans e Backdoor
con un contenuto utilizzo
delle risorse di sistema.
http://lockdowncorp.com/
????
Trial, $ 99,00
Backdoors Remover
NOME UTILITY
The Cleaner 3.5
Hacker Eliminator 1.2
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
95
Utility salvavita
Û
> Focus
Tds Un momento di Tds in azione: è stata
rilevata la Backdoor Telecommando.
96
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Recupero password
La protezione dei propri beni fino
dai tempi antichi è frequentemente
affidata a sistemi basati su una
chiave. Nei sistemi informatici la
memorizzazione della chiave e la
possibile facilità nella sua
intercettazione e duplicazione
pongono continue sfide nella
garanzia della sicurezza. D’altra parte
la perdita o la dimenticanza di questo
elemento causano problemi gravi di
accesso ai dati. Senza addentrarsi
troppo in materia crittografica e
Il recupero più semplice Recupero di password di un sito ftp attraverso la visualizzazione della password memorizzata in un
software client di accesso (in questo esempio CuteFTP).
Û
all’interno della nostra postazione
in modo da poter registrare e
controllare tutti i tentativi di accesso.
Se invece desideriamo un programma
più completo possiamo rivolgerci a
The Cleaner, un programma dalle
dimensioni contenute che permette
la scansione dei nostri dischi rigidi
alla ricerca di eventuali backdoor e
trojan. Oltre alla ricerca il programma
si occupa naturalmente anche della
loro eventuale rimozione, ed offre una
protezione in tempo reale grazie al
modulo TC Active e TC Monitor. TC
Active si occupa del controllo in
tempo reale dei programmi che
vengono eseguiti, mentre TC Monitor
protegge il registro di configurazione
da eventuali infezioni. The Cleaner
è scaricabile gratuitamente da Internet
con una licenza di tipo shareware
della durata di 30 giorni, al termine
dei quali è possibile acquistare il
prodotto nella versione completa
al prezzo di circa 30 dollari. Se
desideriamo invece avere un semplice
scanner di Trojan/Backdoors
possiamo rivolgerci a Trojan
Remover, un completo programma
di individuazione e rimozione di
infezioni di questo tipo. Trojan
Remover è in grado di identificare
e rimuovere più di 6.866 backdoor
o trojan; Trojan Remover può essere
inoltre configurato per effettuare
una scansione automatica durante
l’avvio del sistema operativo. Anche
Trojan Remover viene distribuito con
una licenza di tipo shareware, al
termine dei 30 giorni di prova è
possibile acquistarlo al prezzo di
24,95 dollari. Segnaliamo inoltre PC
DoorGuard un prodotto simile a
Trojan Remover
che effettua, oltre
alle normali funzioni
di un Cleaner di
backdoor, anche un
controllo completo
delle email in entrata
ed in uscita. Per chi
vuole il massimo
della sicurezza, e
desidera un prodotto
in grado di rilevare
tutte le backdoor e i trojan conosciuti
e diagnosticare la presenza di un
elemento di questo tipo anche se non
ancora ufficialmente riconosciuto,
consigliamo TDS-3. Come viene
definito dal produttore è un completo
“Anti Trojan System for Windows”.
È insomma una completa suite di
programmi per l’identificazione,
la rimozione e la
protezione del nostro
sistema da trojan
e backdoor. Tra
le innumerevoli
caratteristiche di
questo prodotto
possiamo citare
un potente motore
che permette
l’identificazione di
trojan o backdoor
ancora sconosciute,
un efficace monitor di
sistema che offre una
protezione in realtime
dell’intera postazione
di lavoro, un controllo accurato
dei file di sistema alla ricerca di
eventuali modifiche tramite la
creazione di file di Crc che ne
controllano la possibile alterazione,
la scansione in realtime di qualsiasi
programma venga eseguito e un
efficiente sistema di scripting che
permette di automatizzare il
programma a seconda delle nostre
esigenze.
Altro prodotto che appare molto
completo ma destinato ad un
utente più esperto è Hacker
Eliminator, tra le sue caratteristiche
più interessanti possiamo citare un
completo sistema di controllo del
registro di configurazione e di tutte
le applicazioni che sono eseguite
all’interno del nostro sistema
operativo.
quindi esaminare la robustezza
delle tecniche con cui vengono
protetti i propri dati, è comunque
importante sottolineare che l’esito
delle operazioni necessarie al
recupero dei propri dati dipende
grandemente dalla scelta della chiave
o password. La velocità con cui può
essere scoperta una password
dipende da molti fattori, da tenere
in grande considerazione sia nel caso
in cui si cerchi di recuperare la
propria password persa, sia se se
ne voglia inventare una di difficile
individuazione. Osservare le tecniche
utilizzate dagli strumenti di recupero
di password è sicuramente una utile
lezione pratica a riguardo. Il recupero
di password, sia che si tratti di
protezione all’accesso di sistemi, sia
che si tratti di protezione crittografica
> Focus
Lunghezza e composizione
Cambiare i parametri di composizione e calcolare il tempo per
un attacco a forza bruta rappresenta il primo punto di riflessione nella scelta di una password.
Utility salvavita
Û
di dati memorizzati, è una attività
che può sfruttare ogni possibile
debolezza di tutto il sistema. È quindi
necessario considerare i processi
nella loro globalità per determinare
la strategia che può avere maggiore
probabilità di successo.
Elementi quali la semplicità della
password, il percorso che essa deve
fare per giungere fino all’algoritmo
che garantisce o nega l’accesso, la
possibile debolezza di questo
algoritmo, la raggiungibilità e la
Recuperare la password che si
pensava smarrita di un file o di un
servizio può voler dire risparmiare
ore e ore di lavoro, per questo
esistono programmi e servizi
dedicati a ogni singolo compito.
robustezza fisiche del sistema sono
tutti elementi ugualmente importanti
e degni della stessa considerazione
nel tentativo di accesso.
Se non rimane altra via che cercare di
provare a tentativi la password
corretta bisogna prestare molta
attenzione a particolari tecniche, in
via di continuo miglioramento, che
consentono di non dover provare
tutte le combinazioni possibili.
Partendo da quest’ultimo caso, il
peggiore, storicamente denominato
“attacco a forza bruta”, è
immediatamente percepibile la
difficoltà nel ritrovare una password
di sufficiente lunghezza. Al di la di
un semplice calcolo manuale,
attraverso uno strumento di libero
utilizzo, quale Brute-force password
cracking simulator, risulta
immediatamente chiaro che la
lunghezza della password, oltre alla
varietà nel tipo di caratteri utilizzati,
può mettere in ginocchio anche un
supercalcolatore.
Sulla base di queste considerazioni
sono nate tecniche di attacco basate
su vocabolario, che provano
98
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
password prelevate da un elenco,
anziché ogni combinazione possibile
di caratteri.
Tecniche più raffinate, prevedono
la composizione di queste parole
con caratteri casuali in modo da
coprire il caso frequente di password
con una parte mnemonicamente
comoda apposta a una numerica o
casuale di breve lunghezza.
Dipendentemente dal livello del
software di generazione delle
password possono essere presenti
caratteristiche che coprono casi
specifici, per esempio la sostituzione
di alcune lettere con cifre
graficamente simili (per esempio oltre
alla password “neve” tentano anche
“n3ve” o “nev3” o “n3v3”).
Da tenere in considerazione il fatto
poi che anche se il software specifico
che si sceglie di utilizzare non
prevede queste funzionalità ma solo
l’utilizzo di vocabolari standard
è possibile integrarle utilizzando
software esterni che modificano i
vocabolari con regole di questo tipo.
Se l’algoritmo o il sistema di
protezione utilizzato presentano
particolari debolezze, il processo di
recupero dei propri dati
può anche essere
un’operazione molto
semplice e rapida.
Recuperare la password
di accesso di un sistema
remoto a volte non
richiede interventi
complicati. Se, per esempio, l’utente
di cui si vuole recuperare la password
utilizza un programma client che
mantiene copia della password è
possibile recuperarla da questo
programma di accesso anziché dal
sistema remoto. Una tecnica che non
funziona sempre, ma che permette di
ottenere spesso ottimi risultati è la
lettura della password “sotto” gli
asterischi che la proteggono. Software
distribuiti gratuitamente quali
Password Unmask di Alpine Snow
permettono questa operazione. Una
seconda alternativa può essere quella
di ingannare il software di
connessione, simulando le risposte
del server al quale ci si collegherebbe
normalmente. Advanced Mailbox
Password Recovery di ElcomSoft
ricrea un finto server di posta in
grado di mostrare la password
inviatagli dal client. Se questi dati
sono inviati in chiaro è ancora più
semplice leggerli attraverso uno
sniffer in grado di catturare la
password durante la sua
trasmissione. In casi più complessi,
quando per esempio i dati di accesso
non sono inviati in chiaro ma a loro
Recupero password in Linux
Accedere a un sistema di cui si è persa
ogni password può essere molto semplice se si ha l’accesso fisico alla macchina. Riferendosi a un sistema Linux
Red Hat 8.0, con bootloader Grub, una
semplice procedura permette di riottenere l’accesso alla macchina come amministratore:
• Nel menu del bootloader Grub premere “e” per abilitare le modifiche.
• Cercare una linea che inizia con “kernel /vmlinuz”, selezionarla usando i
tasti freccia e premere “e”.
• Aggiungere “single” in fondo alla riga in modo da richiedere l’avvio in
modalità singolo utente. Premere Invio per salvare.
• Ricomparsa la schermata di Grub digitare “b” per avviare Linux in modalità utente singolo.
• Si otterrà un prompt di shell del tipo
“sh-2.05#”, digitare “passwd root” e
premere enter.
• Verrà richiesta la nuova password
di accesso di root (amministratore
di sistema) e di reinserirla per conferma.
• Riavviare digitando “reboot”.
L’accesso al sistema è possibile con la
nuova password così impostata.
> Focus
Utility salvavita
Û
volta crittati, per scoprire una
password è utile uno strumento che
integri funzionalità di recupero di dati
unitamente a funzionalità di
forzatura della crittografia della
password. LC4 permette di
determinare le password utilizzate
per l’accesso ai sistemi dopo aver
recuperato le informazioni da fonti
diverse. LC4 in una prima fase si
occupa di leggere le informazioni ed
Soluzione integrata Soluzioni che incorporano
funzionalità di recupero
e forzatura sono strumenti di incredibile comodità. Le possibilità offerte da LC4 sono guidate
da un Wizard.
in una seconda
fase tenta di
decrittarle. Avendo
accesso alla macchina
con gli
stessi privilegi di amministratore LC4
può leggere il registro di sistema e
quindi i codici hash che nascondono
le password. Questa operazione
può essere ugualmente svolta, a
meno di alcune limitazioni, su una
macchina remota che utilizzi
Windows Nt. Analoghe informazioni
possono essere recuperate da file
Sam di backup di Windows Nt.
L’ultima funzionalità di recupero
di informazioni relative a password
integra un vero e proprio sniffer che
filtra automaticamente il traffico di
rete alla ricerca di codici hash che
proteggono password di
autenticazione di Rete, utilizzate
nelle procedure di logon, accesso
a directory remote e stampanti
remote Dopo aver recuperato
le informazioni protette si passa
automaticamente alla seconda fase
che in sequenza prova ad attaccare
la protezione delle password con
attacchi a vocabolario, ibrido
a vocabolario e forza bruta o
sostituzione di lettere, ed infine
il puro attacco a forza bruta con set
di caratteri selezionabile.
È importante utilizzare tutti i dati
che si hanno a disposizione,
così se si vuole recuperare una
propria password dimenticata è
molto importante utilizzare un set
di caratteri limitato a quelli che
potrebbero essere stati utilizzati
Recupero password
Nome
prodotto
100
Descrizione
Url
Giudizio
Passware Kit
Suite completa che permette il recupero delle
password che proteggono molti formati di file.
Prestazioni di prim’ordine, grazie a avanzate
tecnologie proprietarie.
www.lostpassword.com/
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ElcomSoft
Advanced
Archive
Recupero da una grande varietà di formati.
Eccellenti prestazioni e funzionalità avanzate.
www.crackpassword.com
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LC4
Ultima versione dello storico programma
per il recupero di password di sistema.
www.atstake.com/
?????
Recovery
Manager
Strumento integrato di recupero password
di tipo aziendale.
www.winternals.com
?????
ERD
Commander
Mirato al ripristino di sistemi dei quali si
è smarrita la password, integra strumenti
di analisi e di gestione.
www.winternals.com
?????
Password
recovery
Strumenti di vario tipo. Alcuni disponibili
gratuitamente. Intuitivo e interessante
quello che permette di calcolare il tempo
per un attacco di tipo forza bruta.
www.alpinesnow.com/
????
Picozip
recovery tool
Strumento di recupero di password da file Zip.
Permette attacchi a forza bruta e vocabolario.
Piuttosto lento e limitato se confrontato
con software commerciale di alto livello.
www.picozip.com/prt/index.html
???
Password
recovery 24 7
Servizio online di recupero password.
Pagamento solo ad esito raggiunto.
www.passwordrecovery247.com/
?????
Password Now
Servizio online di recupero password.
Pagamento solo ad esito raggiunto.
http://passwordnow.com/
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PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Licenza
Demo limitata a password
di due caratteri, $395,00.
Demo limitate a 5 caratteri.
Versioni personali
e business, $60,00.
15 gg free trial con tutte le
funzionalità tranne l’attacco
a forza bruta, $350,00.
Euro 26,00 (Workstation)
Euro 360,00
(per utilizzatore)
Alcuni freeware, ma la
maggior parte a
pagamento. Scaricabili trial
limitate al primo carattere,
tra $10 e 50 .
Trial 30 giorni, $24,95.
Servizio a pagamento.
Prezzo non disponibile.
Servizio a pagamento,
diponibili pacchetti
per singoli programmi;
$55,00 (recupero password
di Office).
Focus <
Utility salvavita
Û
Copia e
duplicazione
Recupero di un archivio Un software di recupero password con una grande varietà di
opzioni e prestazioni di prim’ordine è fondamentale per attuare un recupero efficiente.
sul testo in chiaro presente in uno
dei file crittati, lo rendono un
prodotto di punta.
Gli strumenti che sono forniti dai
produttori di software di
recupero password si applicano a dati
creati da una vasta gamma di
applicativi e servizi. ElcomSoft,
LostPassword, e molti altri,
permettono operazioni di successo
con file Pdf, file della suite Mircosoft
Office, WordPerfect, Internet
Explorer, Visual Basic for
Applications, Microsoft Project,
file presenti su filesistem Ntfs
crittato (Efs).
A seconda delle specifiche
esigenze il mercato offre una infinità
di strumenti e servizi.
Su Internet si trovano molte
risorse interessanti: Password
Recovery 247 (www.passwordrecovery247.com/), Password Now
(http://password-now.com/) e Rhebus
Networks (http://www.rhebus.com/passrec.htm) offrono un servizio
online di recupero password con
pagamento solo a esito raggiunto,
Winternals (www.wininternals.com)
offre Recovery Manager,di taglio
aziendale, che recupera password
di file e sistemi.
Erd Commander 2002 della
stessa Winternals, permette un
recupero di sistemi che non si
avviano o di cui si è smarrita la
password, unitamente a strumenti
di ripristino e di analisi.
La possibilità di effettuare copie di
backup dei propri supporti digitali è
seriamente limitata dai sistemi di
protezione adottati dalle aziende.
Ma è possibile aggirare questi
sistemi? Ed è lecito farlo? Cerchiamo
di rispondere insieme a questi
interrogativi.
Mentre il fenomeno della pirateria
dilaga in tutto il mondo e, a quanto
sembra, in modo particolare in Italia,
le aziende che producono software,
musica e Dvd cercano di trovare
sistemi sempre più complessi per
proteggere i propri prodotti dalle
copie illegali. Questo comportamento,
assolutamente logico e
comprensibile, ha però alcuni effetti
negativi contro i quali le associazioni
dei consumatori più volte si sono
pronunciate. Tutti sanno, per
esempio, che è lecito effettuare copie
di backup dei propri supporti,
contengano essi software, dati,
musica o filmati; molte delle
protezioni adottate dai produttori
impediscono però questa pratica
assolutamente lecita e ciò costituisce
una forte limitazione del diritto
dell’utente finale.
Tale limitazione è ancora più pesante
quando si parla di ambiti
professionali: se in casa la possibilità
di realizzare backup dei propri
supporti può essere considerata un
vezzo da maniaci, in ambito
professionale è spesso una necessità
imprescindibile per proteggere gli
strumenti di lavoro.
Come se non bastasse, a fine marzo
è stato approvato un decreto
legislativo che recepisce una direttiva
Protezione del Cactus Per poter ascoltare
un Cd protetto dal sistema Cactus Data
Shield 200 è necessario aggiornare il proprio
sistema e installare un player adeguato che
si trova nella traccia più esterna del Cd.
Û
e puntare sulle variazioni. In
questo modo una operazione
che potrebbe richiedere giorni
di calcolo può avere buon esito
in pochi minuti.
Se si è perso l’accesso a un sistema,
può essere inutile arrivare a scoprire
la password corretta, l’importante è
entrare nuovamente nel sistema.
Se esso è fisicamente raggiungibile
appositi software permettono di
ottenerne il controllo. Windows key
ripristina l’accesso al sistema
attraverso il boot da un apposito
dischetto creato dall’applicativo.
La password di amministratore
di sistema viene resettata, ma
questo spesso non rappresenta un
problema.
Quando si perde l’accesso ai propri
dati a causa della dimenticanza
della password utilizzata
dall’applicativo vengono i
soccorso molti software specifici che
attaccano con i metodi visti in
precedenza la protezione del singolo
file. PicoZip Recovery Tool è un tool
freeware abbastanza semplice che
esegue un attacco a vocabolario e a
forza bruta sui file zip.
Le possibilità di questo tool sono
limitate ma possono essere estese, e
questa regola vale per molti altri
software di questo tipo, avvalendosi
di buoni vocabolari. È possibile
trovarne in rete, per esempio su
http://wordlists.security-on.net.
Prestazioni e applicabilità di tutt’altro
livello sono offerte da ElcomSoft
(www.crackpassword.com) e dalla già
citata Lostpassword, che offrono una
estesa gamma di prodotti, specifici
per i vari applicativi.
Prendendo come esempio
lo strumento di ElcomSoft Advanced
Archive Password Recovery esso
permette di raggiungere elevate
prestazioni, testando alcuni milioni
di password al secondo e rendendo
possibile la decrittazione di una
password di 5 caratteri con un
attacco a forza bruta in qualche
decina di secondi. Funzionalità di
attacchi a forza bruta con la
definizione di maschere, l’utilizzo
di vocabolari, il supporto di caratteri
non standard, e per i formati Zip e
Arj la possibilità di aumentare
l’efficacia utilizzando informazioni
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
101
> Focus
Û
Utility salvavita
Aggiornamento eseguito Dopo pochi secondi comparirà il nuovo player e si potrà
ascoltare il Cd.
comunitaria (2001/29/CE). Nella
pratica questa nuova norma impone
una tassa sui supporti registrabili:
cassette audio e video, Cd e Dvd
vergini sono tassati per “risarcire”
almeno in parte gli autori frodati
dalla pirateria (o meglio la Siae, che
“dovrebbe” rappresentarli).
Di fronte a queste limitazioni al limite
del vessatorio, molti hanno studiato
il problema dal punto di vista tecnico
per proporre soluzioni più o meno
efficaci per aggirare queste protezioni.
La nuova legge però afferma che la
copia di supporti protetti da diritto
d’autore è lecita solo
ed esclusivamente
per uso personale e chi
effettua la copia deve
possedere
legittimamente
l’originale, ma
aggiunge anche che
l’eliminazione di
sistemi di protezione
è considerata un reato.
Premesso questo,
è il caso di cercare
di comprendere quali
siano i sistemi di protezione.
Nel caso di Cd-Rom, spesso i
produttori creano appositamente
dei settori contenenti degli errori,
che una volta rilevati dal software
di duplicazione/-masterizzazione
ne impediscono la copia.
Per poter effettuare una copia di questi
Cd il sistema più semplice è quello di
trovare un software in grado di copiare
il Cd così com’è, compresi i presunti
errori. Questo è in linea di massima
il sistema adottato da CloneCd,
che permette di effettuare copie
identiche all’originale senza
che i dati siano
interpretati in fase
di duplicazione:
la maggior parte
dei normali
programmi di masterizzazione, infatti,
utilizza un sistema di controllo dei dati
per evitare che rigature, polvere o altro
possano provocare errori nella copia.
Alcuni software come Nero Burning
Rom possono escludere questo
controllo e effettuare copia Raw
(letteralmente “grezza”). Ma la
particolarità di CloneCd è che permette
di impostare manualmente ogni
dettaglio dell’operazione di
duplicazione, permettendo di portare
a termine la copia. Questa particolarità
tuttavia costituisce anche il limite
principale di utilizzo di questo
programma: non sono molti gli utenti
che di fronte alle tante opzioni
disponibili sanno come e dove agire
per ottenere la tanto agognata copia
di backup. È per questo che sono stati
creati alcuni software che servono
sostanzialmente a configurare
correttamente CloneCd in base al disco
che si desidera copiare.
È il caso di ClonyXXL e di CCD4
Profiler. Questi due software usati
in abbinamento con CloneCd
Û
Soluzione manuale Alcuni sistemi di protezione possono essere aggirati semplicemente
coprendo una parte della traccia più esterna con un Post-It
o con una riga di pennarello.
Copia e duplicazione
Nome
prodotto
102
Descrizione
Url
Licenza
Giudizio
CloneCD 4.2.0.2
CloneCD è uno dei più efficaci software di
masterizzazione che si possono trovare in
commercio: grazie alle sue impostazioni è
possibile aggirare quasi ogni tipo di protezione.
Non è semplicissimo da usare.
www.elby.ch
Demo
?????
Nero Burning
Rom 5.5
Uno dei software di masterizzazione più
utilizzati. È in grado di copiare quasi tutto ma è
molto meno flessibile di CloneCd.
www.nero.com
Shareware
????
ClonyXXL 2.0.1.5
Questo programma consente di rilevare il tipo di
protezione presente sul Cd: è utilissimo per
impostare correttamente il proprio software di
masterizzazione.
www.primacom.net/~m6030328/
Freeware
?????
Ccd4
Profiler 1.2
Si tratta di un prodotto che permette di creare
un profilo con i parametri corretti per effettuare
la copia di un Cd: si utilizza per far dialogare
ClonyXXL con CloneCd.
www.primacom.net/~m6030328/
downloads.htm
Freeware
?????
DvdXCopy
DvdXCopy è un software molto semplice che
permette di duplicare un Dvd video.
www.dvdxcopy.net/
Demo
????
Dvd2One
Dvd2One permette di copiare un Dvd video,
riducendo eventualmente il bit rate del video
per adattarne la dimensione a quella di un
Dvd-R.
www.dvd2one.com/
Demo
?????
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Focus
Azione di gruppo ClonyXXL e
Ccd Profiler permettono di individuare il tipo di protezione
del Cd e di “comunicare” a CloneCd le impostazioni corrette
per effettuare la copia.
Utility salvavita
Û
permettono rispettivamente
di individuare il tipo di
protezione e quindi di
passare al software di
masterizzazione i parametri corretti
per effettuare la copia.
Esistono però sistemi di protezione
più complessi in grado di riconoscere
un Cd duplicato e quindi di impedire
il funzionamento del programma.
Questo tipo di protezione è utilizzate
soprattutto per impedire la
duplicazione illegale dei videogame,
ma anche alcuni software
“professionali” utilizzano questi
sistemi. In questo caso l’utilizzo
di software di duplicazione come
CloneCd non è sufficiente: per
ottenere una copia funzionante è
necessario intervenire sul software
applicando un patch che “corregga”
il controllo di originalità del disco.
Tali patch sono però ovviamente
illegali per la nuova legge del diritto
d’autore, inoltre nella maggior parte
dei casi questa pratica viola anche
i termini della licenza di utilizzo
del software, che non prevede quasi
mai la possibilità di modificare il
software stesso: secondo il contratto,
il software non appartiene all’utente,
ma solitamente gli viene concesso
in utilizzo “così com’è”.
Concludiamo parlando della
duplicazione dei film su Dvd: in
questo caso, secondo la nuova legge,
è comunque prevista la possibilità
di creare delle copie di backup dei
propri Dvd, ma sempre senza violare
il sistema di protezione, che in questo
caso è la codifica Css. Sembrerebbero
quindi essere diventati illegali i vari
programmi che consentono di copiare
su hard disk i contenuti di un Dvd
video decriptandoli, esistono però
alcuni titoli che non sono stati
protetti, e che quindi possono essere
duplicati come backup. Per duplicare
questo genere di supporti, i software
più interessanti sono DvdXCopy
e Dvd2One.
104
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Overclock e tuning
hardware
Riuscire a migliorare le prestazioni
del proprio computer senza spendere
un euro in hardware non è un’utopia,
soprattutto se ci si affida ai consigli
che si possono trovare sulle riviste
specializzate e su Internet. Attraverso
procedure come gli overclock o grazie
a software che permettono di
riattivare funzioni disabilitate dal
costruttore dell’hardware è possibile
spremere il proprio computer
al di là dei suoi limiti.
Non bisogna però pensare di poter
trasformare così un vecchio 486
in un fiammeggiante Pentium 4
di ultima generazione: overclock
e software permettono di ottenere
miglioramenti di prestazioni
relativamente limitati. Difficilmente
si riescono a incrementare le
prestazioni del proprio computer
di oltre il quindici o venti per cento
senza causare instabilità o peggio danni
alla macchina. La possibilità
di provocare danni irreparabili alla
macchina e di violare le condizioni
di garanzia del produttore sono il lato
negativo della medaglia. Ma, facendo
molta attenzione e cercando di non
esagerare, è possibile ottenere qualcosa
in più dal proprio Pc senza dover
mettere mano al portafogli per un caro
e forse non necessario upgrade.
È importante sottolineare che lo
scopo principale di questa sezione
del Focus, come pure di molti
dei software di cui i lettori troveranno
accenni e descrizioni, non è quello
di spingere qualcuno a pratiche
“estreme” o pericolose per il proprio
hardware ma, semplicemente, quello
di offrire alcuni spunti di riflessione
e alcuni strumenti di conoscenza
per comprendere al meglio
il funzionamento del
proprio hardware e
valutarne le prestazioni.
Questi strumenti possono
essere utilizzati sia
in ambito domestico, sia
in ambito professionale.
In particolare negli uffici
e negli studi professionali,
dove le logiche
di ammortamento degli acquisti
impediscono di stare al passo
con la tecnologia, è possibile
utilizzare questi sistemi per dare
un po’ più di respiro a computer
ormai non nuovissimi.
I produttori di hardware ovviamente
non apprezzano molto queste
pratiche e cercano di impedirle
o comunque di circoscriverle
mettendo sui propri prodotti limiti
sempre più rigidi sia in fase di
costruzione, sia nelle condizioni delle
garanzie. Tuttavia proprio i processi
produttivi adottati da molti sono
la condizione necessaria su cui
overclock e altri interventi si basano.
Molto spesso infatti le differenze tra
Spingere al massimo le prestazioni
del proprio computer non è solo
un sistema per non spendere soldi
per un upgrade, ma consente
anche all’utente di comprendere
meglio il funzionamento
del proprio hardware.
due schede video o due
masterizzatori sono minime o
addirittura nulle per quanto riguarda
l’hardware, e sono limitate
principalmente al firmware che le
gestisce. In questi casi “trasformare”
un prodotto in un altro è piuttosto
semplice soprattutto seguendo le
indicazioni e utilizzando i software
che si possono reperire sul Cd
allegato a PC Magazine.
Per quanto riguarda le prestazioni delle
schede video, alcuni software specifici
permettono di operare su alcuni
modelli di un determinato produttore,
mentre altri software offrono la
possibilità di intervenire in modo più
o meno analogo su molti modelli di
diversi produttori. Appartiene a questa
categoria il programma Powerstrip,
> Focus
Utility salvavita
prodotto da EnTech e arrivato alla
release 3.40. Questo prodotto offre
molte funzioni interessanti e permette
di avere il pieno controllo del
funzionamento della propria scheda
video. Supporta moltissimi modelli:
“dalla veneranda Matrox Millenium
alla nuovissima Radeon 9800” recita il
sito. Il programma permette di
intervenire su molti aspetti del
funzionamento della scheda. Una delle
caratteristiche più interessanti di questo
software è che permette di creare
differenti profili di funzionamento che
possono essere attivati
automaticamente quando vengono
eseguite determinate applicazioni: in
questo modo è possibile ottimizzare la
scheda per applicazioni più o meno
esigenti e quindi evitare di sottoporla a
inutili stress quando le prestazioni non
servono.
Meno intuitivo e meno completo ma
ugualmente valido è UniTuner,
piccolo software molto leggero che
permette di intervenire nella gestione
della scheda grafica da parte del
sistema, ottimizzandone il
funzionamento e le prestazioni. Tra i
prodotti specifici per determinati
modelli di board vale la pena di
ricordare il Matrox Technical
Support Tweak Utility, uno dei
primi software messi a disposizione
direttamente dal produttore.
Molti altri sono i produttori che
hanno deciso di rendere disponibili ai
Û
loro utenti simili software:
probabilmente di fronte alla continua
produzione di software più o meno
artigianali molte case hanno preferito
rilasciare strumenti ufficiali,
ricordando e sottolineando che danni
provocati da questo tipo di pratiche
non sono coperti da garanzia.
In alcuni casi, oltre all’utilizzo di
software più o meno specifici è
possibile anche effettuare delle
modifiche al proprio hardware per
aumentarne le prestazioni. È il caso
della scheda Ati 9500 che, con una
piccola modifica hardware e software,
assume le caratteristiche della più
grintosa Ati 9700. L’operazione è
piuttosto delicata ma fattibile: si tratta
di spostare una resistenza posta
vicino alla GPU (Graphic Processor
Unit) dissaldandola e risaldandola,
per poi eseguire un upgrade del
firmware. In realtà dopo un po’ di
Utility per i lettori Dvd
Se overclock significa spingere il proprio computer oltre i limiti imposti dal
costruttore, esistono software e sistemi per infrangere altri limiti che spesso vengono imposti anche da alcune
leggi. Tali pratiche assumono carattere di reato o meno a seconda della legislazione di ogni paese: alcuni Paesi sono più tolleranti sull’uso personale e
non commerciale di questi sistemi, altri invece condannano anche l’utilizzo
personale.
Uno degli esempi più tipici sono i
software che permettono di vedere sul
proprio computer Dvd destinati ad
aree geografiche differenti: tali appli-
106
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
cativi permettono ai player di ignorare
la zona di commercializzazione del media rendendolo di fatto universale.
Software come Dvd-Region Free o Dvd
Region Killer, per esempio, permettono
all’utente di vedere senza problemi sul
proprio computer Dvd commercializzati per ogni zona geografica.
Analogamente esistono su Internet alcuni firmware opportunamente modificati per ignorare la regione dei Dvd: si
tratta ovviamente di firmware non ufficiali e quindi bisogna tenere presente che esiste la possibilità di rendere
inutilizzabile il proprio lettore Dvd, magari irreparabilmente.
Powerstrip Powerstrip permette in primo luogo di ottenere tutte le informazioni possibili sulla scheda video installata.
tempo si è scoperto che era
possibile effettuare la
modifica senza toccare la
resistenza e quindi senza
invalidare la garanzia,
semplicemente agendo
via software con
Rivatuner, il tweaker
ufficiale di Ati, ovvero sostituendo
un file del driver Catalyst. Già alcune
schede con processore GeForce
permettevano una modifica hardware
che trasformava di fatto schede di tipo
“domestico” in schede professionali
adatte all’uso di applicativi Cad.
Per quanto riguarda i processori
il discorso è un poco più complesso
ma, sfruttando soprattutto le
potenzialità offerte da molte
motherboard, è possibile elevarne,
anche sensibilmente, la frequenza
di funzionamento. La frequenza di
funzionamento è data sostanzialmente
da due elementi: il bus e il
moltiplicatore. Per evitare la pratica
dell’overclocking i produttori di
processori mettono in commercio
processori con il moltiplicatore
bloccato: questo costringe chi vuole
cimentarsi nella pratica dell’overclock,
ad agire sulla frequenza del bus,
operazione che più facilmente produce
instabilità del sistema.
In alcuni casi è possibile sbloccare
il moltiplicatore ma si tratta sempre
di modifiche hardware che rendono
nulla la garanzia del produttore:
uno dei casi più noti è quello che
riguardava i processori Duron. Amd,
per evitare di regalare prestazioni
troppo elevate, ha bloccato il
moltiplicatore e fatto in modo che
le proprie Cpu non ce la facciano ad
andare oltre una certa frequenza. Nel
giro di poco tempo si era scoperto che
bastava ripristinare il collegamento
sui ponticelli L1 posti sulla Cpu per
sbloccare il moltiplicatore; per farlo
era sufficiente unire i ponticelli con
un tratto di comunissima matita da
disegno: la grafite conduce
sufficientemente bene la corrente
elettrica per ripristinare la
Utility salvavita
Focus <
Overclock e Tuning hardware
Prodotto
Descrizione
Url
Licenza
Giudizio
È forse il più completo tweaker per schede
video: permette di operare su moltissimi
parametri e supporta un numero incredibile
di schede video di ogni marca.
www.entechtaiwan.com
Shareware
?????
È meno completo di PowerStrip ma
ugualmente funzionale per ottimizzare le
prestazioni della propria scheda video.
http://esprit.campus.luth.se/~humus/
Freeware
???
Matrox
Technical
Support Tweak
Utility 5.02.004
È uno dei primi tweaker messi a disposizione
direttamente dalla casa produttrice: permette
di ottenere buoni risultati con la certezza
di non rischiare con codici "maliziosi".
www.matrox.com/mga/support/drivers/
files/ftp_util2.cfm
Freeware
????
Rivatuner 2.0
RC 12.4
Per i patiti del 3d più spinto, Rivatuner mette
a disposizione tutti gli strumenti per spremere
ogni singolo frame in più dalla propria scheda
video basata su Gpu nVidia.
www.guru3d.com/rivatuner/
Freeware
????
SpeedFan 4.08
Si tratta di un software molto semplice per
monitorare le condizioni di lavoro del proprio
computer: temperatura del processore e del
disco e voltaggi, i parametri più critici in un
computer overcloccato.
www.almico.com/speedfan.php
Freeware
????
MotherBoard
Monitor 5.320
È molto più completo di SpeedFan ma anche
decisamente più complesso da configurare:
uno degli strumenti indispensabili per chi vuole
scoprire i limiti del proprio Pc.
http://mbm.livewiredev.com/
Freeware
?????
Cpu Stability
Test 5.00
Purtroppo questo software non è più
supportato dall'autore, ma è ancora possibile
scaricarlo dalla rete e rappresenta uno dei test
più completi e più significativi per valutare
la stabilità di un sistema overcloccato.
www.aessenet.org/software_info.php/
317,cpu_stability_test,0.htm
Freeware
?????
PowerStrip 3.40
UniTuner 1.1
i parametri di funzionamento
della macchina e soprattutto per
svalutare la stabilità del sistema
sottoponendolo a un “test da sforzo”.
Nella prima categoria rientra
sicuramente SpeedFan, programma
gratuito che permette di monitorare
le prestazioni, la temperatura,
Informazioni sul processore Wcupid è
un software che permette di raccogliere
molte informazioni sul processore fornendo
indicazioni utili a chi si appresta a effettuare o a chi ha già effettuato un overclock.
Û
connessione. In altri casi,
cortocircuitando con una saldatura
due pin del processore è possibile
ugualmente sbloccare il
moltiplicatore della Cpu, come per
i processori Athlon con core
Thoroughbred e Barton. In altri casi,
come con i Pentium 4, si può
lavorare solamente sulla frequenza
del Front Side Bus.
Qualunque sia l’ambito di intervento,
l’aspetto più importante da valutare
per verificare il successo
dell’operazione è la stabilità del
sistema. Questo parametro è ancora
più importante quando si interviene
sulla regolazione del clock di un
processore, sia esso quello del
computer ovvero quello della scheda
video: in entrambi i casi l’aumento
della velocità di funzionamento
e l’eventuale sovratensione fornita
al processore tende a generare maggior
calore e quindi a compromettere la
funzionalità del sistema.
Se si vuole dunque procedere a
un overclock della Cpu o della Gpu,
è quanto mai opportuno procurasi
alcuni software per monitorare
il voltaggio e l’utilizzo della Cpu,
controllando contemporaneamente
il funzionamento delle ventole
di raffreddamento. In alternativa
a SpeedFan è possibile utilizzare
MotherBoard Monitor, un software
simile ma più completo e più
complesso: le opzioni e gli strumenti
che questo programma offre
permettono di monitorare un sistema
sottoposto a overclocking in modo
completo, impedendo il verificarsi
di problemi dovuti a surriscaldamento
o variazione dell’alimentazione.
Una volta installato uno di questi
monitor si può installare un software
in grado di testare la stabilità del
sistema. I prodotti utilizzabili sono
molti e ciascuno ha pregi e difetti
ma uno dei software più interessanti
in questo senso è Cpu Stability Test,
che permette di effettuare un test
completo del proprio computer
stressandolo in ogni modo: dopo
24 ore di test è possibile
chiedere al software di creare un
certificato di stabilità del sistema
firmato elettronicamente e quindi
inalterabile. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
107
Hardware <
> all’interno:
110 Caccia a Centrino
Abbiamo cercato per voi i portatili basati sulla piattaforma
Centrino, sia per verificare l’effettiva disponibilità di questi prodotti,
sia per offrirvi una panoramica delle varie tipologie di macchine.
Elementi in comune sono le prestazioni e l’ottima autonomia,
sensibilmente migliore di quelle dei notebook della precedente
generazione basati su processori Pentium 4-M.
122 15 minuti per un Dvd
La tecnologia di masterizzazione per Dvd è arrivata ormai a una
velocità di scrittura di 4x, e quindi in meno di un quarto d’ora è
possibile masterizzare un intero Dvd da 4,7 Gbyte contro quasi un’ora
necessaria per le prime versioni a 1x. Abbiamo provato sette unità
interne 4x, sia con standard Dvd -R, sia con quello Dvd +R, per
verificarne le effettive capacità e analizzarne la convenienza.
132 Il Pc va in salotto
Iniziano a essere effettivamente disponibili dei Pc di dimensioni
contenute e caratterizzati da un design poco intrusivo che permette
una facile collocazione anche in salotto.
Abbiamo provato Lwd Technology X-Cube che misura solamente 200x181x280 mm,
ma utilizza normali componenti per Pc desktop e un ottimo (e silenzioso) sistema
di raffreddamento.
148 Collegati in sicurezza
Nella Guida all’acquisto ci occupiamo questo mese di modem e router
Adsl. Per il collegamento Internet in banda larga c’è infatti una
notevole offerta di prodotti, in grado di soddisfare molteplici esigenze.
Ecco i suggerimenti per scegliere il prodotto più idoneo alle vostre
necessità e una panoramica su quanto offerto dal mercato nella fascia
fino a 200 euro per i modem e fino a 400 per i router.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
109
> Hardware
Dopo qualche mese
dall’introduzione della
piattaforma Centrino
Intel, abbiamo voluto
verificare le reali
capacità dei modelli
Caccia
disponibili nei negozi
a Centrino
Francesco Ferrari
na delle novità più interessanti
di questi mesi è sicuramente
l’introduzione di Centrino, la
piattaforma Intel per portatili, che
ha cambiato radicalmente l’approccio
verso il mondo mobile. Questa
piattaforma ha permesso, infatti,
di ottenere un sensibile incremento
dell’autonomia, senza che la cosa
andasse a discapito delle prestazioni,
ma anche di realizzare una nuova
generazione di macchine più
compatte e leggere.
Abbiamo provato dieci portatili che
appartengono a diverse tipologie
di prodotti, e quindi più che di una
prova comparativa si tratta di una
U
110
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
panoramica per capire quale sia la
reale offerta di macchine con questa
tecnologia e i loro aspetti peculiari.
C o m e è fat to C e n t r i n o
Prima di proseguire, riepiloghiamo
che cosa è Centrino. Dietro questo
nome, che indica una tecnologia, ci
sono tre componenti: il processore
Pentium M, il chipset 855 e la sezione
wireless Intel PRO/Wireless. Del
chipset ci sono due versioni, siglate
rispettivamente PM e GM, a seconda
che integri o meno la sezione grafica.
Solamente se sono presenti tutti e tre
questi componenti i produttori di
portatili possono utilizzare il logo
Centrino. Questa precisazione è
necessaria poiché molti produttori
hanno deciso di proporre non
soltanto modelli Centrino, ma anche
modelli che utilizzano uno o più
componenti diversi, in modo
particolare nella sezione wireless
Lan. I motivi sono molteplici, per
esempio per dotare i loro prodotti
di funzionalità aggiuntive come le
comunicazioni wireless Lan con
protocollo 802.11 G che permette
di comunicare con una velocità di
54 Mbps. La scelta di integrare la
sezione wireless Lan direttamente
Centrino
Grouptest
Hardware <
La scelta della redazione
Viste le differenze di tipologia e configurazione, questa è sostanzialmente
una rassegna di prodotti basati su Centrino, e non una prova comparativa in
senso stretto. Per questo motivo non
trovate la consueta valutazione mediata fra performance, condizioni commerciali e caratteristiche tecniche. Intendiamo però segnalare comunque
alcuni prodotti che, in base alle nostre
valutazioni, si sono dimostrati particolarmente interessanti.
Per esempio, il Toshiba Tecra S1 riflette
molto bene la filosofia della piattaforma
Centrino, visto che offre un’autonomia
Sommario
113
114
114
115
115
116
116
117
118
118
Acer TravelMate 803Lci
Asus M3N
Dell Latitude D500
Ergo Darwin M600
Fujitsu Siemens Computer Lifebook S 6120
Geo Microsystem E-motion serie 710
Hi-Grade Notino C1000
Nec Versa S900
Sony Vaio PCG-Z1sp
Toshiba Tecra S1
nella piattaforma, è comunque
innovativa e, insieme alla maggiore
autonomia, permette di cambiare
sensibilmente il modello d’uso
dei portatili. Parallelamente si sta
moltiplicando enormemente il
numero di punti d’accesso, chiamati
hot spot, e molte aziende stanno
investendo in questo settore.
Per esempio la disponibilità o meno
di un collegamento wireless in
albergo o in una sala convegni
sta diventando un criterio di scelta
per molti utenti di tipo business,
e praticamente ogni giorno ci sono
annunci di realizzane di hot spot
in alberghi, aeroporti o anche luoghi
di svago come i caffè.
La piattaforma Centrino non è
utilizzata solamente sui classici
portatili, ma la tipologia di oggetti
che può usare proficuamente questi
componenti è piuttosto ampia. Acer,
per esempio, propone un tablet Pc
“convertibile” basato appunto
su Centrino (trovate l’anteprima
su questo stesso numero di PC
Magazine). Per quanto riguarda gli
sviluppi futuri, sono previste diverse
evoluzioni in tempi relativamente
brevi. Il primo importante passaggio
sarà a un processo produttivo a 0,09
micron (90 nanometri) contro quello
a 0,13 micron usato attualmente.
Il primo processore di questo tipo è
noto per ora con il nome in codice
Dothan e dovrebbe disporre di una
cache al secondo livello di 2 Mbyte,
doppia rispetto a quella dei modelli
attuali. Per Dothan si parla del 2004,
ma più vicine nel tempo sono
le versioni con frequenza di clock
a 1,7 e 1,8 GHz
invidiabile oltre a prestazioni di buon livello. Segnaliamo il Lifebook S 6120 di
Fujitsu Siemens per quanti cercano un
prodotto che privilegia la portabilità,
ma senza dover scendere a particolari
compromessi.
Anche il Nec Versa S900 è facilmente
trasportabile, ma il vero punto di forza
è il suo ottimo equilibrio fra prezzo e
dotazione.
Se, invece, cercate una alternativa economica, senza rinunciare a una Cpu a 1,6
GHz, al display da 15” e un capiente Hard
disk, probabilmente conviene guardare
con attenzione il Geo E-Motion Serie 710.
L e m a cc h i n e i n p r o va
Abbiamo contattato le principale
aziende che producono notebook con
Centrino e ci sono arrivati prodotti
appartenenti a diverse tipologie.
Per i processori, la maggior parte
delle macchine che abbiamo provato
utilizzava la versione a 1,6 GHz.
Dal punto di vista della sezione
Per l’autonomia dei modelli
che abbiamo provato, il valore più
basso con i nostri test è stato poco
meno di tre ore, ma diversi
portatili hanno raggiunto valori
superiori alle cinque ore.
grafica, la preferenza dei produttori
è stata prevalentemente per quella
integrata nel chipset. L’855 Intel,
infatti, è disponibile in due versioni e
molti hanno sfruttato il modello GM.
L’altro processore grafico più
utilizzato è l’Ati Radon 9000, in
grado di fornire performance 3d più
elevate rispetto a quelle dell’855GM.
Questo è immediatamente rilevabile
osservando i risultati dei test 3Dmark
2001 che sono praticamente divisi
in due gruppi ben distinti, a seconda
dell’acceleratore grafico utilizzato.
Fra i vantaggi della soluzione Centrino
c’è la riduzione degli ingombri resa
possibile dal ricorso a contenitori di
tipo micro flip chip pin grid array
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
111
> Hardware
Grouptest
(µFCPGA) e µFCBGA (micro flip chip
ball grid array). Questo permette di
realizzare più facilmente portatili molto
compatti e particolarmente sottili (fino
a circa 2 cm di spessore). In effetti
anche se con pesi e dimensioni diverse,
quasi tutti i notebook provati erano
caratterizzati da uno spessore piuttosto
contenuto e ottime doti di portabilità.
Per quanti erano abituati a stimare
le prestazioni di un portatile in base alla
frequenza di clock, l’arrivo di Centrino
ha cambiato completamente le carte in
tavola. Un approccio di questo tipo vale
infatti esclusivamente se si confrontano
architetture uguali, ma il Pentium M
non è affatto uguale ai Pentium 4.
La diversa architettura interna, prima
fra tutte la maggior quantità di cache al
secondo livello (un Mbyte contro 512
Kbyte) permette a questa Cpu di essere
più efficiente in molte circostanze
rispetto al Pentium 4-M. Molto
comunque dipende dal tipo di software
utilizzato. La riduzione della
frequenza operativa comporta però
anche il notevole vantaggio di ridurre
i consumi, e probabilmente è questo
il tipo di prestazione più importante
in un portatile.
centrino
L’ au to n o m i a
I processori Pentium M utilizzano
una versione avanzata di SpeedStep,
la tecnologia Intel che cambia
dinamicamente tensione di
alimentazione e frequenza di clock
della Cpu a seconda che il portatile
sia alimentato da batterie oppure
dalla rete.
Un altro accorgimento usato per
prolungare l’autonomia è quello
chiamato Mobile Voltage Positioning
IV (IMPV IV) che consente
l’ottimizzazione dell’alimentazione
riducendo dinamicamente la tensione
del core del processore e aumentando
la corrente. I vari componenti,
inoltre, sono alimentati tramite il
Power Optimized Processor system
bus solamente quando è necessario,
in modo da aumentare ulteriormente
il risparmio energetico.
Anche i consumi della memoria
cache sono limitati rispetto ai
precedenti processori. Questo
tipo di memoria è infatti organizzata
in banchi e l’alimentazione ai vari
banchi può essere fornita solo
quando è necessario, riducendo
i cosmi allo stretto indispensabile.
Per quanto riguarda l’autonomia
dei modelli che abbiamo provato,
il valore più basso è stato poco
meno di tre ore, ma diversi portatili
hanno raggiunto valori superiori
alle cinque ore con i nostri
benchmark, una durata quindi
nettamente superiore a quelle
mediamente raggiungibili da
macchine con processori Pentium 4M. I consumi comunque sono legati
a numerosi fattori, come per esempio
al tipo di display utilizzato,
la relativa illuminazione e dai
consumi delle periferiche.
Occorre considerare anche che
un aspetto determinante è dato
dal numero di celle che compongono
la batteria. Delle batterie più capienti
però pesano di più e occupano
più spazio, e quindi spesso
i produttori scelgono una soluzione
di compromesso.
Alcuni modelli, come per esempio
quello di Toshiba e di Sony,
dispongono inoltre di una serie
di utilità proprietarie per la gestione
dei consumi. ù
Prestazioni a confronto
Modello
Sistema
Operativo
Frequenza
Cpu
(MHz)
Memoria
(Mbyte)
Sezione
grafica
Prestazioni
3DMark
2001
MobileMark
2002
Performance
MobileMark
2002 Batterie
(minuti)
Acer
TravelMate
803LCi
WinXP
Professional
1.600
512
Ati Mobility
Radeon
9000
7.378
184
303
Asus
M3N
WinXP
Professional
1.600
512
Intel 855
GM
1.894
184
272
Dell
Latitude D500
WinXP
Professional
1.300
256
Intel 855
GM
1.929
144
244
Ergo
Darwin M600
WinXP
Professional
1.600
256
Intel 855
GM
1.862
145
256
Lifebook S
6120
WinXP
Professional
1.600
256
Intel 855
GM
1.907
148
170
Geo
E-motion serie
710
WinXP
Professional
1.600
512
Intel 855
GM
1.869
159
275
Hi-Grade
Notino C1000
WinXP Home
1.600
256
Intel 855
GM
1.824
154
264
Nec
Versa S900
WinXP
Professional
1.500
256
Ati Mobility
Radeon
9000
5.290
143
190
Sony
Vaio PCG-Z1SP
WinXP
Professional
1.500
512
Ati Mobility
Radeon
7500
1.700
173
182
Tecra S1
WinXP
Professional
1.600
256
Ati Mobility
Radeon
9000
5.620
164
321
Produttore
Fujitsu Siemens
Toshiba
112
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Prima di…
clicca qui
Come sono stati eseguiti i test
Come per altri test sui portatili, anche
per questa serie di prove abbiamo utilizzato i benchmark MobileMark 2002
di Bapco. Questi test misurano sia le
prestazioni, sia la durata delle batterie
raggiungibile. I due valori sono strettamente correlati, nel senso che il risultato dell’autonomia ottenuto è riferito all’ottenimento di quello specifico livello di prestazioni. Ovviamente intervenendo sui vari parametri, come per
esempio i sistemi di power management della macchina, si possono sbilanciare i risultati su un versante piuttosto che sull’altro. Per questo motivo,
cioè per garantire la compatibilità dei
risultati , le impostazioni utilizzate sui
portatili in prova sono sempre le stesse. Dato che l’autonomia dipende anche dalle condizioni “di salute” delle
batterie e dal loro livello di carica, i benchmark prevedono la necessità di condizionarle con un ciclo completo di sca-
●
Acer
TrevelMate803Lci
Il notebook TravelMate 803Lci è un
prodotto molto interessante grazie
all’ottima dotazione hardware
che permette di ottenere elevate
prestazioni.
A fronte di caratteristiche
tecniche e velocità di calcolo
di rilievo, il prezzo è comunque
nella media.
I risultati dei benchmark
che abbiamo eseguito,
confermano le buone
doti di questo
modello sia in
termini di velocità
e stabilità del
sistema, sia in termini
di prestazioni 3d.
La sezione grafica infatti è affidata
all’acceleratore Ati Mobility Radeon
9000, dotato di ben 64 Mbyte di
memoria, mentre il display raggiunge
la risoluzione di 1400x1050 punti.
Per i test principali, la batteria ha
rica e carica prima di iniziare i test. Analogamente provvediamo a deframmentare l’hard disk in modo da garantire l’omogeneità delle condizioni di
prova.
Le prestazioni sono rilevate utilizzando
una serie di applicazioni molto diffuse,
con l’uso di funzioni e di dati che rispecchiano un modello d’uso ben preciso e
calibrato. Quanti conoscono i benchmark Sysmark 2002 di Bapco non troveranno molte differenze, visto che la
sezione utilizzata per rilevare le prestazioni è sostanzialmente simile. Il modello di utilizzo dei test rispecchia l’uso che
normalmente si fa di un portatile, con le
pause nella digitazione eccetera.
Il benchmark, nella modalità che usiamo per le prove, fornisce due risultati,
uno riferito alle prestazioni, ed è un indice, e l’altro, invece, indica l’autonomia espressa in minuti. Valori maggiori indicazioni risultati migliori.
.it
Multifunzione
X85
Stampante-Fotocopiatrice-Scanner
dimostrato di poter fornire un’ottima
autonomia, come dimostrato i 303
minuti rilevati nel benchmark
MobileMark2002. La configurazione
generale della macchina è basata
sulla versione del processore che
lavora a una frequenza di clock
di 1600 MHz, installata su una
mainboard dotata del chipset Intel
855 PM.
Il notebook
dispone di
512 Mbyte di
memoria Ram,
con possibilità
di estenderla fino
a un massimo
di 1 Gbyte.
Le memorie di
massa installate
comprendono il disco
• Stampante inkjet 4800x1200 dpi
12 ppm b/n e 6 ppm colori
• Fotocopiatrice
10 cpm in b/n e 3 cpm a colori
Ridimensionamento dal 25% al 400%
• Scanner a colori (48 bit) 600x1200dpi
Interfaccia USB (Win e Mac)
Garanzia 1 anno con sostituzione on-site
€ 89,00
COD. 7LXMFX85
IVA incl.
PREZZO VALIDO SOLO PER L’ACQUISTO ON-LINE LIMITATO A UN SOLO PEZZO
www.wellcome.it
(fino a esaurimento scorte)
öö
?
?ö
?ö
?ö
Travelmate 803Lci
Prezzo: Euro 2.758,00 (Iva inclusa)
Pro: Elevate prestazioni generali e 3d; durata
della batteria; massima risoluzione schermo.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
offerte e novità
in tempo reale
> Hardware
Grouptest
fisso Toshiba MK4021GAS, con
capienza di 40 Gbyte, e l’unità ottica
Qsi SBW-242, che può funzionare sia
come lettore Dvd, sia come
masterizzatore.
Acer Travelmate 803 Lci, dispone
inoltre di una completa dotazione
di porte I/O, che rendono la
macchina molto versatile. Oltre alla
tradizionale porta parallela e a
quattro Usb di tipo 2.0, questo
notebook dispone di un connettore
Vga e una porta S-Video, che
consentono di interfacciarlo con
differenti dispositivi video. È
inoltre presente una porta
firewire.
Infine, oltre al sistema
wireless integrato nella
tecnologia Intel Centrino,
c’è una scheda di rete Intel Pro
10/100 Mbps che permette
al notebook di collegarsi ovunque.
In definitiva, Acer Travelmate 803 Lci
è un portatile indirizzato a un’utenza
professionale e a tutti coloro che
necessitano costantemente di uno
strumento di lavoro affidabile,
leggero e con una lunga autonomia
della batteria. (fc.c.)
●
Asus M3N
Il design piacevole e accattivante
contraddistingue l’Asus M3N che offre
prestazioni elevate e un’ottima
autonomia delle batterie. M3N è basato
sul processore Pentium M a 1,6 GHz e
prevede la presenza di 512 Mbyte di
memoria Sdram Ddr, mentre come
acceleratore grafico sfrutta il chipset
Intel 855GM che integra appunto
queste funzionalità. Ovviamente i
risultati dei test 3dMark 2001, destinati
appunto alla valutazione della parte
grafica, non possono raggiungere gli
stessi valori di quelli riferiti a macchine
con processore grafico dedicato.
Diversi invece sono i risultati con i
test MobileMark2002. Asus M3N,
infatti, si è comportato molto
bene nei test relativi
all'autonomia della batteria dove
il benchmark ha evidenziato un
114
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
centrino
öö
?
?ö
?ö
?ö
M3N
Prezzo: Euro 2.649,00 (Iva inclusa)
Pro: Prestazioni in generale.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
tempo di poco
superiore
a quattro ore
e mezzo.
Buona la scelta
delle memorie
di massa che sono
costituite
da un disco fisso
da 40 Gbyte e un
masterizzatore capace
di leggere anche i DvdRom. Manca il lettore di
floppy disk, che è sostituito
da una memoria flash da 64 Mbyte,
denominata AIFlash, con interfaccia
Usb. Su Asus M3N sono disponibili
fino a 4 porte Usb 2.0, una porta
Firewire, una porta infrarossi e le
classiche porte per la connessione
di rete fast Ethernet e il modem
analogico. Per le comunicazioni
wireless, è previsto anche un possibile
upgrade con una scheda Bluetooth.
Infine lo schermo Tft Xga che ha una
diagonale da 14,1” e supporta una
risoluzione massima di 1024x768
punti.
Asus M3N non solo rappresenta
un ottimo compromesso tra prezzo
e prestazioni, ma si distingue anche
per l’ottimo design e per la
compattezza delle sue dimensioni.
Le condizioni di garanzia hanno
una validità di due anni con presa e
riconsegna direttamente al domicilio
entro cinque giorni lavorativi.
Per il primo anno è prevista anche
la copertura internazionale previa
la registrazione sul sito. (a.c.)
●
scelta condiziona chiaramente le
prestazioni generali, anche se
osservando i risultati, questo prodotto
offre comunque valori interessanti.
La batteria utilizzata in questa
configurazione è un’unità da 4.320
mAh e 11.1 V, che ha permesso
di ottenere con i nostri benchmark
un’autonomia di quattro ore.
Per prolungare ulteriormente
l’autonomia è possibile usufruire
di una seconda batteria, da
acquistare separatamente, che
si installa sfruttando l’alloggio
dell’unità ottica.
Il chipset utilizzato in questa
configurazione è l’Intel 855 GM, che
integra anche la sezione grafica e che
sfrutta la memoria di sistema anziché
disporre di quella video dedicata.
La quantità di memoria messa a
disposizione dalla sezione grafica
non è fissa, ma varia dinamicamente,
tra gli 8 e i 64 Mbyte, a seconda delle
esigenze di elaborazione. Lo schermo
da 14,1” permette di ottenere una
risoluzione massima di 1024x768
pixel. Per quanto riguarda le unità
ottiche, è presente un disco fisso Ibm
da 40 Gbyte e l’unità combo SN-324B
prodotta da Samsung. Tra le
interfacce disponibili sono presenti
due porte Usb, un’uscita Tv per poter
collegare il notebook a un televisore
e la porta infrarossi. Manca invece
la porta Firewire che, se non proprio
indispensabile, è ormai presente
su molti notebook. Da segnalare
che al momento
dell’acquisto è
possibile scegliere
se installare, al
posto della rete
wireless basata sullo
standard 802.11b,
una scheda wireless
con lo standard
802.11g. La lan
wireless Dell
TrueMobile,
öö
?
?ö
?öö
Dell Latitude D500
Il Latitude D500 prodotto da Dell
utilizza il processore Pentium M con
la frequenza di 1.300 MHz. Questa
Latitude D500
Prezzo: Euro 2.151,60 (Iva inclusa)
Pro: Design compatto.
Contro: Mancanza porta firewire.
che sfrutta appunto questa versione
dello standard, permette di
raggiungere una velocità
di trasferimento dati di 54 Mbps
contro gli 11 Mbps della versione
normale, ma in questo caso non
si tratterebbe più di un sistema
Centrino. (m.s.)
●
Ergo Darwin M600
Ergo M600 ha un design essenziale,
un peso abbastanza contenuto e un
prezzo interessante. La configurazione
adottata dal produttore per questo
modello si basa su un processore Intel
Pentium M alla frequenza di 1.600
MHz. La memoria di sistema è di 256
Mbyte espandibili fino a 2 Gbyte.
öö
?
?ö
?ö
?ö
Darwin M600
Prezzo: Euro 2.150,00 (Iva inclusa)
Pro: Buona affidabilità;dotazione interfacce.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
Per poter utilizzare la
sezione grafica integrata
nel chipset 855 GM,
parte della memoria di
sistema viene condivisa.
Si può scegliere da
un minimo di 4 fino
a un massimo
di 64 Mbyte
da destinare
alla grafica.
Per il disco fisso,
il produttore ha scelto il
modello DK23DA di Hitachi da
40 Gbyte, una capacità che offre
adeguati margini anche se si lavora
con file di grandi dimensioni.
Per valorizzare maggiormente
le potenzialità di questo notebook
è stato incluso un drive Combo
Matshita. Questa unità permette
di leggere i Dvd, e inoltre consente
di masterizzare Cd-R alla velocità
massima di 16x, mentre i supporti
riscrivibili vengono scritti
alla velocità massima di 10x.
Molto completa la gamma
di interfacce che comprende
non soltanto tre porte Usb 2.0
e una Firewire 1394, ma anche
un modem interno 56K, conforme
allo standard V.92.
Prima di…
clicca qui
Oltre alla presenza dell’adattatore
di rete wireless previsto dalla
piattaforma Centrino, non manca
una tradizionale interfaccia
Ethernet. Dal punto di vista
delle performance, con la suite di
benchmark MobileMark2002 abbiamo
riscontrato un’autonomia massima
delle batterie di 256 minuti: un buon
valore. Per quanto riguarda invece
le prestazioni generali, riguardo agli
applicativi office questo prodotto ha
ottenuto un punteggio adeguato (a.n.)
●
.it
Fujitsu
Siemens Computer
Lifebook S 6120
Lifebook S 6120 si caratterizza
per il peso contenuto, le dimensioni
compatte e una dotazione di buon
livello. A fronte di queste ottime
caratteristiche, il prezzo
di commercializzazione
è relativamente elevato.
Tra le caratteristiche
più interessanti sono
da annoverare le misure
davvero minime.
Le dimensioni di
293x236,5x34 mm e il peso
di 2,28 Kg, posizionano
infatti questo Pc portatile
nella fascia degli
ultraportatili.
Si tratta quindi di un prodotto
particolarmente interessante per
chi si sposta molto spesso sia per
brevi tragitti, sia per lunghi viaggi.
Abbiamo particolarmente apprezzato
la maneggevolezza e la robustezza
dei materiali impiegati, nonché il
design ricercato ed esclusivo. A
livello hardware, la macchina utilizza
una Cpu Intel Pentium M a 1,6 GHz
e 256 Mbyte di memoria, gestiti dal
chipset Intel 855 GM. Quest’ultimo
integra anche la sezione grafica,
ideale per svolgere le tipiche attività
di office automation, ma decisamente
Masterizzatore
esterno F40
40x24x40x - USB 2.0
• Velocita di trasferimento 480 Mb/sec
• Installazione Plug&Play
• Collegamento e sconnessione con PC attivo
• Dotazione software LaCie CD Utilities
• I/F USB 2.0
COD. CDRWF40
€ 99,00
IVA incl.
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(fino a esaurimento scorte)
prezzi sempre
aggiornati
> Hardware
Grouptest
öö
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Lifebook S 6120
Prezzo: Euro 3.399,00 (Iva inclusa)
Pro: Peso e dimensioni contenute; Port
Replicator; Interfaccia Bluetooth.
Contro: Autonomia delle batterie limitata.
insufficiente
per chi
desiderasse
giocare o
svolgere attività
multimediali 3d.
Le prestazioni
complessive di
questo portatile
sono nella media,
mentre l’autonomia
rilevata con i nostri
test è pari a 170 minuti. Lo schermo
risente delle dimensioni della
macchina e misura 13,3”.
Lifebook S 6120 dispone di tutte
le periferiche integrate necessarie
per l’attività lavorativa, dal
controller Usb a quello Firewire,
dalla rete Wireless come previsto
dalle piattaforma Centrino,
all’adattatore di rete 10/100
Mbps su cavo. Tra le
caratteristiche distintive
è da segnalare il modulo
Bluetooth installato
all’interno
dello chassis e
indispensabile per
comunicare con apparati esterni
quali stampanti, palmari o telefoni
cellulari.
La seconda prerogativa che distingue
questo modello Fujitsu Siemens,
è relativa alla presenza di Port
Replicator esterno.
Mediante questo piccolo dispositivo
da agganciare sul lato posteriore,
ˇTips & Tricks
Scegliere un portatile
Esistono diverse tipologie di portatili, destinati a soddisfare precise esigenze e le
gamme si stanno ulteriormente ampliando. Per esempio si stanno diffondendo oggetti che assomigliano a portatili, nel senso che hanno una batteria e che il coper-
116
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
centrino
potremo usufruire di più porte
di comunicazione. Si dimostra
particolarmente utile da posizionare
sulla scrivania, in ufficio o casa,
laddove lasceremo sempre
collegate periferiche come, monitor,
stampanti, scanner. Una volta giunti
nel proprio studio, sarà sufficiente
innestare questo modulo
con il portatile e disporremo
immediatamente di tutte le unità
che ci servono. (d.p.)
●
Geo Microsystem
E-motion serie 710
Geo, per i modelli che sfruttano
la tecnologia Centrino, propone
l’E-motion 710, che si caratterizza
per l’ottimo rapporto
prezzo prestazioni.
Basato sul
processore
Pentium M con
una frequenza
di 1.600 MHz,
questo notebook
ha ottenuto buone
prestazioni sia
per quanto riguarda
le performance
sia per la durata
delle batterie.
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E-motion serie 710
Prezzo: Euro 2.199,00 (Iva inclusa)
Pro: Ottimo rapporto prezzo/prestazioni;
lettore di memory card; capacità disco fisso.
Contro: Risoluzione schermo limitata
rispetto alle dimensioni.
chio con il display si chiude sulla tastiera,
ma con ingombri e pesi (e Cpu) tipici da Pc
desktop. La considerazione più importante
da fare, in generale, è se vi serve realmente un portatile, anche perché questa scelta vi costerà quasi certamente di più rispetto a un Pc desktop con pari funzionalità e prestazioni, anche dal punto di vista
degli upgrade.
Il processore è affiancato da
512 Mbyte di memoria di tipo Ddr Pc2100 e dal chipset Intel 855 GM che
implementa anche la sezione grafica.
Nonostante la diagonale del
monitor sia di 15” la risoluzione
massima raggiungibile è di soli
1024x768 pixel. La connessione
con periferiche esterne è garantita,
oltre che dalle porte standard
(parallela, seriale, Pcmcia e
infrarossi) anche da 3 porte Usb,
una porta Firewire e un’uscita Tv.
La presenza di uno slot capace
di leggere memorie Secure Digital,
Memory Stick e MultiMedia Card
rende questo notebook
particolarmente appetibile
per chi possiede una fotocamera
digitale o un lettore Mp3
per esempio.
Per archiviare immagini di grosse
dimensioni è inoltre disponibile
in questa configurazione il disco fisso
Hitachi DK23EA-60, con una capacità
di ben 60 Gbyte.
Mentre per l’archiviazione dei dati,
come lettore ottico è stato
installato l’unità combo Matshita
UJDA745, che consente di
masterizzare Cd a una velocità
di 16x. L’audio integrato dispone
anche di un’uscita ottica
capace di gestire dispositivi
digitali. Dal punto di vista
dell’ergonomia, Geo E-motion
serie 710 dispone anche di cinque
tasti programmabili a fianco
della tastiera, e di quattro tasti
per poter ascoltare la musica anche
a computer spento. (m.s.)
●
Hi-Grade
Notino C1000
Notino C1000 di Hi-Grade è un
notebook che si distingue per
l’originale design e per le buone
prestazioni generali. La
configurazione di questo portatile
è basata sulla versione con frequenza
a 1600 MHz della Cpu Pentium M.
Al chipset Intel 855 GM è affidata
anche la sezione grafica.
Oltre alla sezione wireless Lan
öö
?
?ö
?ö
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Notino C1000
Prezzo: Euro 2.190,00 (Iva inclusa)
Pro: Buona prestazioni generali e durata
della batteria.
Contro: Scarsa dotazione di interfacce I/O.
prevista
dalla
piattaforma
Centrino,
il portatile
mette a
disposizione
un’apposita e
più tradizionale
scheda di rete
integrata Intel Pro
10/100.
La configurazione
utilizzata ha permesso al
notebook Hi-Grade Notino C1000
di ottenere delle buone
performance con la suite di
benchmark Mobilemark2002.
Anche la batteria ha
dimostrato di avere un’autonomia
molto buona. Il valore ottenuto
con i nostri benchmark è di 264
minuti.
Nei test che coinvolgono la
sezione grafica, invece, i valori
ottenuti non sono in generale
elevatissimi, vista l’adozione
di una sezione integrata nel
chipset, ma si sono comunque
dimostrati sufficienti per
svolgere tipiche applicazioni
di office automation e per
la navigazione in Internet.
A completamento di questa
configurazione c’è un disco
fisso prodotto da Fujitsu,
il MHS2030At, con
una capienza di
40 Gbyte, e una unità
combo Matshita
UJDA745, con
funzionalità Dvd-Rom
e masterizzatore Cd. La
dotazione di porte I/O è
piuttosto limitata. Infatti,
oltre alle ormai tradizionali porte
Vga e Usb 2.0 (ce ne sono tre),
Hi-Grade Notino C1000 dispone
solo di una porta Firewire
e una a infrarossi. (fc.c.)
Prima di…
clicca qui
●
Nec Versa S900
Elegante e leggero il Versa S900
rientra nella categoria dei notebook
ultraportable, grazie a soli 2,1 Kg e
alle dimensioni estremamente ridotte
che consentono un agevole trasporto.
L’unico aspetto al quale si deve
scendere necessariamente a
compromessi è il display Tft
che ha una diagonale di soli 12,1”,
e che permette una risoluzione
massima di 1024x768 pixel. Per il
resto, la configurazione appare più
che adeguata, anche se le prestazioni
ottenute con i nostri test
MobileMark2002 si sono rilevate non
molto elevate. Fanno eccezione i
buoni risultati ottenuti nei test grafici,
grazie al potente acceleratore grafico
Ati Mobility Radeon 9000 affiancato
da 32 Mbyte di memoria dedicata.
La configurazione comprende il
processore Intel Pentium M con una
frequenza di 1.500 MHz, 256 Mbyte
di memoria Ddr, un disco fisso
Hitachi da 30 Gbyte e un’unità ottica
combo Toshiba Dvd-Rom SD-R6012.
Quest’ultima non solo è in grado
di leggere i Dvd-Rom con un
fattore di velocità di 8x, e di
leggere e scrivere i Cd-R/Rw
con un fattore
di 16x e 10x,
ma permette
di masterizzare
anche i Dvd-R/
Rw a 1x.
.it
Fotocamera Digitale
AstraPix 530
• 3.1Mpixel 2048x1536 con interpolazione
• CMOS 1.9Mpixel 1600x1200
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• Zoom digitale 4x
• Flash integrato
• Display LCD TFT 1.5”
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Infine sono da
segnalare le
numerose
interfacce che
comprendono tre
porte Usb 2.0, una
porta Firewire, scheda
di rete 10/100 Mbps e
öö
?
?ö
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?
Versa S900
Prezzo: Euro 2.150,00 (Iva inclusa)
Pro: Masterizzatore Ddv-R/Rw; peso ridotto;
prestazioni grafiche.
Contro: Prestazioni generali.
5.000 prodotti
informatici
> Hardware
Grouptest
modem analogico, e le uscite Vga e SVideo. I collegamenti di rete wireless
sono gestiti, come previsto dalla
piattaforma Centrino, dalla scheda
mini Pci Intel Pro Wireless Lan 2100
3B che, all’occorrenza, può essere
eventualmente sostituita con schede
basate su standard più recenti.
Nella configurazione in prova la
batteria installata è agli ioni di litio
con specifiche di 11,1 V e 4.400 mAh.
Nei test questa batteria ha fornito
un’autonomia di poco più di tre ore,
per cui se dovesse servire una
maggiore capacità in questo senso,
si può scegliere opzionalmente
una prima batteria più potente ed
eventualmente acquistare anche la
seconda batteria da collocare al posto
dell’unità ottica.Ottimo, infine,
il prezzo del Versa S900 che risulta
contenuto vista la dotazione. (a.c.)
●
Sony Vaio PCG-Z1sp
Il notebook basato sulla tecnologia
Intel Centrino prodotto da Sony è
caratterizzato da alcune
contrapposizioni che riguardano il lato
estetico e le prestazioni. A un design
decisamente accattivante ed
ergonomico, si contrappone infatti una
certa scomodità della posizione delle
porte Usb che rendono
difficoltoso il
collegamento
di alcune
periferiche,
come per
esempio alcune
memorie flash,
costringendo
a utilizzare
i cavi forniti
solitamente con
öö
?
?ö
?ö
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Vaio PCG-Z1sp
Prezzo: Euro 3.599,00 (Iva inclusa)
Pro: Design ergonomico; risoluzione
schermo elevata; capienza disco fisso.
Contro: Prestazioni grafiche.
118
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
centrino
questo tipo di dispositivi. Da un lato si
fa apprezzare per le ottime prestazioni
ottenute nei test Mobilemark2002
relativamente alle performance, ma
dall’altro non si evidenziano particolari
doti in ambito grafico.
I lati positivi di questo notebook
sono comunque molti
e riguardano la ricca
configurazione, che si basa
sul processore Intel
Pentium M a 1500 MHz.
Questa infatti è del tutto
paragonabile a un Pc
desktop di ultima
generazione a cominciare
dai 512 Mbyte di
memoria di sistema per
finire al capiente disco
fisso da 60 Gbyte
senza tralasciare
l’unità ottica di tipo
Combo per
masterizzare i
Cd-R/Rw e leggere i
Dvd-Rom. Da segnalare inoltre
che il display da 14,1” è capace di
visualizzare una risoluzione massima
di 1400x1050 pixel. Infine vale
la pena segnalare la presenza
di un lettore di Memory Stick.
Come evidenziato dai test, l’unico
aspetto della configurazione non
all’altezza della situazione è
l’acceleratore grafico Ati Radeon
Mobility 7500. Ottimi invece la
tastiera e il sistema di puntamento
TrackPad. (a.c.)
●
Toshiba Tecra S1
Il Tecra S1 è un notebook di fascia
alta destinato alle aziende e ai
professionisti che cercano una
piattaforma solida e versatile e che,
grazie alla tecnologia Intel Centrino,
possano finalmente usufruire di
un’autonomia delle batterie molto
elevata che consenta loro di lavorare
a lungo anche lontano dall’ufficio.
Con oltre cinque ore e venti
minuti, il Tecra S1 si conferma
come il notebook che ha ottenuto
la miglior performance nei test
Mobilemark2002 nella
sezione relativa all’autonomia
delle batterie.
I risultati ottenuti nella sezione
performance sono stati più che
positivi. Il Tecra S1 si basa sul
processore Intel Pentium M a 1,6
GHz, 256 Mbyte di memoria e si
avvale dell’acceleratore grafico Ati
Mobility Radeon 9000 con 32 Mbyte
di memoria. Grazie a
questa combinazione
di componenti anche
le prestazioni nei test
grafici si sono rivelate
molto positive. Come
memorie di massa sono
state installate un disco
fisso da 40 Gbyte e
un’unità ottica Combo
“tradizionale”, ovvero
con funzionalità di lettore
öö
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?ö
?ö
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Tecra S1
Prezzo: Euro 3.885,00 (Iva inclusa)
Pro: Elevata autonomia delle batterie;
condizioni di garanzia.
Contro: Risoluzione schermo limitata
rispetto alle dimensioni.
Dvd e di masterizzatore Cd-R/Rw.
Anche per questo modello è da
segnalare la completezza delle
interfacce che comprendono tre porte
Usb 2.0, scheda di rete 10/100, modem
analogico e uscita Tv video composito.
Non mancano neppure le ormai
obsolete porte parallela e seriale.
È da segnalare inoltre anche
la presenza del lettore di schede
di memoria Secure Digital.
Le dimensioni del Tecra S1 non sono
certo contenute così come il suo peso.
L’ingombro è dovuto dall’ampio
schermo Tft da 15” che consente però
una risoluzione massima di 1024x768
punti. Considerando che lo spazio
non è un problema, la tastiera risulta
ben accessibile e comoda da utilizzare
in tutte le sue funzionalità. Da
segnalare inoltre il doppio dispositivo
di puntamento per accontentare
diverse tipologie di utenti.
Infine le condizioni di garanzia
prevedono la copertura internazionale
del notebook per tre anni, al domicilio
durante il primo anno. (a.c.) ù
> Hardware
Grouptest
Centrino
Caratteristiche
tecniche
Produttore
Modello
Prezzo
Telefono
N° Verde
Sito Web
Caratteristiche Tecniche
Cpu / clock interno (MHz)
Chipset
Ram installata (Mbyte) / massima / tipo
Display
Tecnologia
Diagonale (pollici)
Massima risoluzione
Sezione grafica
Acceleratore grafico
Mass. Risoluz.non-i / n. colori
Memoria video presente (Mbyte) / tipo
Uscita Tv (sì / no / tipo)
Dimensioni e peso
Dimensioni (LxPxH mm)
Peso (Kg) (batteria, alimentatore, device esterni e
cavi inclusi)
Memorie di massa
Disco Rigido / capacità (Gbyte) / interfaccia
Cd-Rom - Dvd-Rom - Masterizzatore - Lettore
combo / Modello / Velocità
Floppy (sì /no)
Batterie
Tecnologia/capacità (mA/h)/celle
Autonomia dichiarata (ore)
Supporto II batteria (si/no)
Interfacce presenti
Porte Usb 2.0 n°
Porte Firewire (sì / no / n° di porte)
Porta Infrarossi (sì / no)
Porta PCMCIA (sì / no /n° di porte)
Connettore docking station (si/no)
Rete (sì / no / chipset / velocità)
Modem (sì / no / modello / velocità)
Altre interfacce
Sezione audio
Chipset
Uscita ottica (sì / no)
Dispositivo di puntamento
Acessori
Garanzia e supporto
Durata in anni:
Tipo assistenza (On Site/On Center)
Estensioni garanzia (NO/ SI-Durata-Costo)
Assistenza telefonica (SI/NO)
Software in bundle oltre Windows
120
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
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Darwin M600
€ 2.150,00
800016882
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Intel Pentium M / 1.600
Intel 855 PM
512 / 1024 / Ddr
Intel Pentium M / 1.600
Intel 855 GM
512 / 1024 / Ddr
Intel Pentium M / 1.300
Intel 855 GM
256 / 1024 / Ddr
Intel Pentium M / 1.600
Intel 855 GM
256 / 2048 / Ddr
Tft
15''
1400x1050
Tft
14,1
1024x768
Tft
14,1
1024x768
Tft
14,1
1024x768
Ati Mobility Radeon 9000
2048x1536 / 16 milioni
64 / Ddr
sì
Intel 855 GM
2048x1536 / 16 milioni
8 - 64 / Ddr
no
Intel 855 GM
2048x1536 / 16 milioni
8 - 64 / Ddr
sì
Intel 855 GM
2048x1536 / 16 milioni
8 - 64 / Ddr
no
330x272x27,9/29,5
3,25
309x254x29
2,86
315x256x30,8
2,86
316x274x27,1
2,98
Toshiba MK4021GAS / 40 /
Udma/100
Combo / Qsi SBW-242 /
24x10x24x8x
Ibm IC25N040ATCS04-0 /
40 / Udma/100
Combo / Qsi SBW-242 /
24x10x24x8x
Ibm IC25N040ATCS05-0 /
40 / Udma/100
Combo / Samsung SN-324B
/ 24x10x24x8x
Hitachi DK23DA-40 / 40 /
Udma/100
Combo / Matshita UJDA745
/ 16x10x24x8x
no
no
no
no
Ioni di Litio / 4400 / 8 celle
4,5
sì
Ioni di Litio / 4400 / 8 celle
5
sì
Ioni di Litio / 4320 / 6 celle
n.d.
sì
Ioni di Litio / 3600 / n.d.
5
n.d.
4
sì / 1
no
sì / 1
sì
sì / Broadcom 440x /
10/100
4
sì / 1
sì
sì / 1
sì
sì / Intel Pro/100 VM /
10/100
2
no
sì
sì / 1
sì
sì / Intel Pro/100 VE /
10/100
3
sì / 1
no
sì / 1
no
sì / Intel Pro/100 VE /
10/100
sì / Agere System AC'97
lettore SmartCard
sì / Agere System AC'97
-
sì / PCTEL 2340WT
-
sì / Agere System AC'97
-
sì / Agem
Bluet
Realtek AC'97
no
Touchpad
-
SigmaTel C-Major
no
Touchpad
AiFlash 64 Mbyte / mouse
ottico / borsa da trasporto
SigmaTel C-Major
no
Touchpad
-
AC97
no
Touchpad
-
SigmaTel
no
Touch
-
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entro 5 gg lavorativi eclusi
tempi di trasporto)
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2
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Collect &
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Power Dvd / Adaptec Easy
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sì / 02/69682111
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sì /
sì
sì /
sreplic
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3 anni o
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Costo _
sì 18
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Centrino
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Intel Pentium M / 1.600
Intel 855 GM
256 / 1024 / Ddr
Intel Pentium M / 1.600
Intel 855 GM
512 / 2048 / Ddr 266
Intel Pentium M / 1.500
Intel 855 GM
256 / 2048 / Ddr
Intel Pentium M / 1.500
Intel 855 PM
256 / 1024 / Ddr
Intel Pentium M / 1.500
Intel 855 PM
512 / 1024 / Ddr
Intel Pentium M / 1.600
Intel 855 PM
256 / 2048 / Ddr
Tft
13,3
1024x768
Tft
15''
1024x768
Tft
14,1
1024x768
Tft
12,1''
1024x768
Tft
14,1''
1400x1050
Tft
15''
1024x768
Intel 855 GM
2048x1536 / 16 milioni
8 - 64 / Ddr
no
Intel 855 GM
2048x1536 / 16 milioni
8 - 64 / Ddr
sì
Intel 855 GM
2048x1536 / 16 milioni
8 - 64 / Ddr
no
Ati Mobility Radeon 9000
2048x1536 / 16 milioni
32 / Ddr
sì
Ati Mobility Radeon 7500
2048x1536 / 16 milioni
16 / Ddr
Ati Mobility Radeon 9000
2048x1536 / 16 milioni
32 / Ddr
sì
293x236,5x34
2,28 / 2,57 (con port
replicator)
326x270x29
3,26
316x274x27,1
2,9
283x244x34,4
2,59
316x247,4x23,8/39
2,47
327x287x33,1
3,39
Toshiba MK4018GAP / 40 /
Udma/100
Combo / Toshiba SD-R2412
/ 24x10x24x8x
Hitachi DK23EA-60 / 60 /
Udma/100
Combo / Qsi SBW-242 /
24x10x24x8x
Fujitsu MHS2030AT / 30 /
Udma/100
Combo / Matshita UJDA745
/ 16x10x24x8x
Hitachi DK23EA-60 / 60 /
Udma/100
Combo / Matshita UJDA745
/ 16x10x24x8x
Toshiba MK4021GAS / 40 /
Udma/100
Combo / Teac DW-224E /
24x10x24x8x
no
no
no
Hitachi DK23EA-30 / 30 /
Udma/100
Masterizzatore Dvd / Toshiba
SD-R6012 / 16x10x24x
(Cd-R) - 1x1x8x(Dvd-R)
no
no
no
Ioni di Litio / 4000 / n.d.
n.d.
sì
Ioni di Litio / 4400 / n.d.
6
no
Ioni di Litio / 3600 / 8 celle
5
n.d.
Ioni di Litio / 4400 / n.d.
6
sì
Ioni di Litio / 4400 / n.d.
6
no
Ioni di Litio / 6450 / 9 celle
5,4
sì
/1
ì
/1
cator)
ek 10/100
4 (2 su port replicator)
sì / 1
sì
sì / 1
sì (per port replicator)
sì / RealTek 10/100
3
sì / 1
sì
sì / 1
no
sì / Broadcom 440x /
10/100
3
sì / 1
no
sì / 1
no
sì / Intel Pro/100 VE /
10/100
3
sì / 1
no
sì / 2
sì
sì / Intel Pro/100 VE /
10/100
2
sì / 1
3
no
sì
sì / 2
sì
sì / Intel Pro/100 VE /
10/100
m AC'97
tooth
sì / Agere System AC'97
Bluetooth
sì / Agere System AC'97
slot per Secure Digital Memory Stick - MultiMedia
Card
sì / Agere System AC'97
-
sì / Agere System AC'97
-
sì / CXT AC-Link
lettore Memory Stick /
Bluetooth
sì / Toshiba AMR
lettore Secure Digital
STA9767
o
hpad
-
SigmaTel STA9767
no
Touchpad
-
Crystal WDM AC'97
sì
Touchpad
borsa da trasporto
RealTek AC'97
no
Touchpad
borsa da trasporto
SoundMAX
no
Touchpad
Yamaha AC-XG
no
Touchpad
-
SoundMAX
no
Touchpad / AccuPoint II
-
3
& Return
3
Collect & Return
2
on site tramite corriere,
spese a carico del
produttore
2
on center: gratuita in tutto
il mondo anche contro
danni accedentali
1
servizio pick up, repair &
return
1
-
3
servizio pick up & return sul
primo anno
3 anni on site, intervento
entro 48h. Costo € 100,00
estensione a 3 anni
opzionale
-
sì / 3 anni on site
sì / fino a 3 anni
-
sì / dalle 09:00 alle 18:00
Nero 5.5 / Win Dvd
sì
Nero
sì
Works 7.2 / Power Dvd
sì
Power Dvd / RecordNow DX
/ Norton Antivirus 2002
Norton Antivirus 2003 /
WinDvd / Adobe Premiere
6.0 LE / Photoshop Elements
2.0 / Quicktime 5.0 / RealOne
Player 6.0 / PictureGear
Studio 1.0 / MovieShaker 3.3
/ SonicStage 1.5 / Dvgate 2.6
/ Smart Caoture 1.2
WinDvd / Drag's Drop Cd /
ConfigFree / Connectivity
Doctor
on site,
entro 48h.
100,00
8:00
/ Win Dvd
sì / 1
sì
sì / Intel Pro/100 VE /
10/100
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
121
> Hardware
In prova sette modelli tra
i più veloci Dvd rercorder per Pc:
tre nello standard DVD-R/Rw,
15 minuti
F.Bossi, F.Ferrari
masterizzatori Dvd stanno
raggiungendo livelli di prezzo,
per l’utente finale, paragonabili
a quelli dei normali masterizzatori Cd
di pochi anni fa, e per questo motivo
si stanno diffondendo molto
velocemente.
Malgrado una certa confusione
generata dalla presenza di due formati
alternativi, il Dvd-R/Rw e il
Dvd+R/Rw, e un aumento consistente
dei prezzi dei supporti vergini, dovuto
all’applicazione di una tassa di 0,89
I
Malgrado la confusione generata
dalla presenza dei due formati DvdR/Rw e Dvd+R/Rw, il masterizzatore
di Dvd è un prodotto che sta
riscuotendo un buon successo
euro su ogni singolo disco imposta
dalla recente legge sulla tutela del
diritto d’autore, il masterizzatore di
Dvd si sta dimostrando un prodotto dal
notevole successo, ancora più notevole
se si considera il momento non
particolarmente felice dell’economia
mondiale. Infatti, neppure le severe
limitazioni poste sulla copia di
film in Dvd da parte della stessa
legge non sembrano aver influenzato
in modo sensibile le intenzioni
di acquisto degli utenti.
Anche dal punto di vista delle
prestazioni i masterizzatori si sono
evoluti: ora con qualsiasi formato è
possibile raggiungere un fattore di
velocità 4x nella scrittura di supporti
122
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
tre in quello Dvd+R/Rw e uno
compatibile con entambe i formati
per un Dvd
Dvd, equivalente a 5,54 Mbyte
per secondo. Malgrado i supporti
certificati per questa velocità siano
ancora poco facilmente reperibili,
avere un masterizzatore Dvd 4x
significa poter completare la scrittura
di un disco da 4,3 Gbyte in meno
di 15 minuti, mentre alla velocità 1x
occorre quasi un’ora.
Inoltre, per attirare gli utenti ancora
indecisi a causa della presenza di due
formati, alcune aziende, prima fra
tutti Sony, hanno presentato dei
modelli di masterizzatori in grado
di scrivere su qualsiasi tipo di disco.
In questo caso, però, il costo del
dispositivo dovrebbe essere un po’
più alto rispetto a quello dei modelli
a “singolo formato”, dato che per
produrre questo tipo di masterizzatori
il produttore è costretto a versare
il pagamento dei diritti a ognuno
dei due consorzi.
In questa prova presentiamo quindi
sette differenti modelli di
masterizzatori Dvd, tre nello standard
“-R/Rw”, tre in quello “+R/Rw”
e uno a doppio formato.
C o m e a b b i a m o e s e g u i to
i t e st
Per verificare le effettive prestazioni
dei masterizzatori abbiamo eseguito
una serie di prove piuttosto
articolata. Tutti i test sono stati
eseguiti sulla macchina di riferimento
reinstallando il sistema operativo e il
software per ogni masterizzatore, in
modo da assicurare l’uniformità
delle condizioni di prova. La
macchina utilizzata è costruita con
una motherboard Intel DB850MV,
una Cpu Pentium 4 a 2,53 GHz con
512 Mbyte di memoria implementata
con moduli Rimm. L’hard disk
è un modello Seagate da 80 Gbyte
di capacità e interfaccia Ata/100.
Per la parte Dvd, abbiamo diviso i test
di masterizzazione vera e propria in
due gruppi, dato che abbiamo usato
unità sia di tipo Dvd-R/RW, sia con
formato +R/Rw. La prova consiste
nella scrittura di un film estratto e
ricodificato per rientrare nei 4,7 Gbyte
previsti dagli standard dei differenti
formati supportati, il tutto alla
massima velocità disponibile. Il
software usato è Nero Burning Rom
5.5.10.28. Per i risultati, si tiene conto
del tempo complessivo richiesto
per la copia, esclusa la lettura
per il trasferimento su disco fisso.
La seconda prova consiste nel
rilevare il tempo necessario per la
copia di un intero Dvd dati a doppio
strato dalla capacità di 8,18 Gbyte
su disco fisso.
Visto che i masterizzatori per Dvd
sono in grado anche di masterizzare
Cd-R e Cd-Rw, abbiamo provato
anche questa funzionalità con i nostri
consueti test per i masterizzatori di
Cd. La prima prova prevede
l’esecuzione di una copia di un Cd-R
dati completo, contenente un unico
grosso file da 650.016 Kbyte,
precedentemente copiato su disco
Masterizzatori Dvd
fisso. Il software usato è Nero
Burning Rom 5.5.10.28. Si tiene conto
del tempo complessivo richiesto per
la copia, esclusa la lettura per il
trasferimento su disco fisso. La
seconda prova è quella per verificare
le prestazioni effettive con i Cd-Rw.
Anche in questo caso si esegue la
copia di un Cd-Rw dati completo,
contenente un unico grosso file da
486.143,76 Kbyte, precedentemente
copiato su disco fisso. Il software
usato è lo stesso della prova
precedente e si tiene conto del tempo
complessivo richiesto per la copia,
esclusa la lettura per il trasferimento
su disco fisso.
I r i s u ltat i d e i t e st
Dopo aver valutato i vari aspetti
descritti successivamente, abbiamo
assegnato il premio Best Buy al
masterizzatore Nec ND-1100A.
Questo modello, infatti, offre un
ottimo bilanciamento fra
caratteristiche, prestazioni, prezzo
e condizioni di garanzia.
Per valutare questo gruppo di
prodotti abbiamo infatti preso in
considerazione diversi elementi,
come le caratteristiche, le prestazioni
in lettura, scrittura e riscrittura sia
per la parte di masterizzazione dei
Dvd, sia per quella dei Cd. Abbiamo
valutato anche il software in bundle,
così come le condizioni commerciali.
La valutazione complessiva è stata
ottenuta tramite una media pesata
di tutti questi aspetti, e quindi
le indicazioni sono relative
a quanto i prodotti offrano
un buon bilanciamento rispetto
ai fattori presi in considerazione.
Dato che i produttori delle
meccaniche e dei pick-up (i
componenti con il diodo laser) sono
molto pochi, non è affatto
raro trovare molti masterizzatori
che utilizzano le stesse meccaniche.
Per esempio, Pioneer produce e
vende questi componenti a molte
altre aziende. Questo aspetto livella
notevolmente le prestazioni ottenibili,
visto che spesso le differenze
fra un’unità e l’altra, si riducono
drasticamente. Una cosa comunque
di cui tenere conto è legata alla
Hardware <
Grouptest
versione del firmware utilizzato.
Pur trattandosi in pratica di unità
praticamente uguali, una versione più
recente del firmware può modificare
compatibilità, specie dal punto di
vista del corretto riconoscimento dei
media, e talvolta anche le prestazioni.
Osservando i risultati dei test si può
notare, in generale, come i valori siano
sostanzialmente molto vicini fra
loro, come del resto è abbastanza lecito
aspettarsi. Anche per questo
motivo non abbiamo attribuito
un peso particolarmente elevato ai
risultati dei benchmark. Da questo
punto di vista, va inoltre segnalato che
le unità con standard Dvd +R/Rw
sono leggermente avvantaggiate sotto
certi punti di vista dato che se
l’elemento in comune a tutti i drive
è la capacità di masterizzare i Dvd a
4x, i Dvd+Rw possono essere riscritti
a 2,4x anziché a 2x.
Per il masterizzatore Sony, abbiamo
ovviamente considerato nella
valutazione la sua capacità di gestire
Scelta della redazione
condizioni commerciali
5,00
Nec ND-1100A
Asus DRW-0402P
4,70
Mitsumi DW-7801TE
4,70
4,30
Teac DV-W50EK
3,60
Plextor PX504A
Pioneer DVR-A05
Sony DRU-500AX
2,30
1,60
Caratteristiche tecniche
4,45
Sony DRU-500AX
3,80
Nec ND-1100A
3,80
Plextor PX504A
Mitsumi DW-7801TE
Pioneer DVR-A05
Teac DV-W50EK
Asus DRW-0402P
3,73
3,45
3,45
3,38
Prestazioni
4,40
Mitsumi DW-7801TE
4,40
Nec ND-1100A
4,20
Plextor PX504A
4,20
Sony DRU-500AX
Teac DV-W50EK
3,60
Asus DRW-0402P
3,40
Pioneer DVR-A05
3,40
Giudizio complessivo
4,34
Nec ND-1100A
4,18
Mitsumi DW-7801TE
3,91
Asus DRW-0402P
3,81
Teac DV-W50EK
Plextor PX504A
Sony DRU-500AX
Pioneer DVR-A05
3,76
3,29
2,99
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
123
> Hardware
Grouptest
entrambi i formati, dote unica
in questo gruppo di prodotti.
Per la valutazione del software,
invece, abbiamo considerato il reale
valore e le effettive capacità dei
programmi offerti in bundle.
Un conto, infatti, è fornire
un semplice visualizzatore
di film su Dvd, un altro è
dotare il masterizzatore di
un programma complesso
che permette di creare
menu e gestire i contenuti
per la masterizzazione
dei Dvd. Questa diversità
si può ripercuotere anche
sul prezzo. Sempre per
compensare le diversità di
prezzo, non potevamo non
valutare le varie condizioni di
garanzia applicate, sia dal punto
di vista della durata, sia
da quello dell’assistenza. ù
●
Asus Dvr-0402P
Il più recente prodotto di Asus nel
campo dei masterizzatori Dvd è il
modello DVR-0402P. Questa unità
permette la creazione di dischi in
formato Dvd-R o Dvd-Rw con
fattori di velocità rispettivamente di
4x e 2x. La lettura dei Dvd può essere
invece effettuata alla massima
velocità di 12x. In fase di lettura,
questa unità Asus è risultata tra le
più veloci nella copia di un Dvd dati
su disco rigido. Nella parte Cd le
velocità dichiarate del DVR-0402P si
ˇTips & Tricks
La scelta del formato
Quando si sceglie di acquistare un
masterizzatore Dvd, e si è indecisi
tra i due formati “+” e “-”, l’unico
criterio sensato su cui basare la
propria scelta è quello relativo al
costo sia del masterizzatore, sia dei
supporti. La compatibilità dei supporti con i lettori Dvd da tavolo è
ormai garantita dalla maggior par-
124
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Masterizzatori Dvd
öö
?
?ö
?öö
DVR-0402P
Prezzo: Euro 279,00 (Iva inclusa)
Pro: Ottima velocità di lettura di Dvd dati.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
attestano nella media
rispetto a quelle offerte
dai concorrenti.
La masterizzazione
di Cd può essere
effettuata a 16x e a
8x rispettivamente su
Cd-R e Cd-Rw, mentre
la massima velocità
di lettura è di 32x.
Oltre alle consuete
tecnologie per la prevenzione
dell’errore di Buffer Underrun,
il masterizzatore di Asus presenta sul
lato posteriore una piccola ventola per
il raffreddamento dell’unità. Questo
consente di stabilizzare la temperatura
interna, anche nel caso di un uso
intensivo. Il bundle software proposto
da Asus è composto da Nero Burning
Rom per la scrittura di Dvd e Cd, Asus
DVD XP per la visualizzazione di film,
MediaShow SE e PowerDirector
Pro SE. Le condizioni di garanzia sono
di due anni con assistenza di tipo on
center, mentre il prezzo risulta tra i più
economici del grouptest. DVR-0402P
risulta perciò indicato a chi desidera
un masterizzatore compatibile con
le specifiche -R/Rw e ha un budget
limitato. Nonostante il prezzo sia
particolarmente basso, la qualità
complessiva del prodotto è risultata
ottima. Non abbiamo infatti riscontrato
alcun problema o instabilità durante
tutte le fasi di test. (m.v.)
te dei lettori, almeno per quanto riguarda i supporti “write once” e
non i riscrivibili. Nel caso in cui il
proprio lettore facesse fatica a leggere i supporti masterizzati, spesso basta solo ricorrere a prodotti di
marche conosciute e di buona qualità per evitare qualsiasi problema.
Inoltre, dopo aver in un primo momento annunciato il supporto al
formato promosso dalla Dvd+Rw
Alliance, Microsoft ha reso noto che
●
Mitsumi DW-7801TE
Il masterizzatore proposto da Mitsumi
è compatibile con le specifiche +R/Rw
ed è caratterizzato da un prezzo molto
interessante. Le specifiche tecniche di
questa unità sono del tutto analoghe
a quelle degli altri masterizzatori. DW7801TE supporta infatti la scrittura
dei dischi Dvd+R con un fattore di
velocità pari a 4x. Per completare la
scrittura di un Dvd sono necessari
poco più di 13 minuti, un tempo più
che soddisfacente per creare copie di
backup o archivi personali. Se invece
intendiamo lavorare su supporti
riscrivibili Dvd+Rw, la velocità scende
a 2,4x con tempi di oltre 23 minuti.
Durante l’utilizzo, questa
periferica si è dimostrata
sufficientemente veloce sia nel
trasferimento dati, sia nei tempi
d’accesso al disco.
Per quanto riguarda
le capacità
di lettura, DW7801TE è capace
di lavorare con un
fattore di velocità
di 12x per quanto
riguarda i Dvd e,
öö
?
?ö
?ö
?ö
DW-7801TE
Prezzo: Euro 279,00 (Iva inclusa)
Pro: Buona velocità di lettura; prezzo
conveniente.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
la prossima versione di Windows,
nota al momento col nome in codice Longhorn, supporterà entrambi
i formati, annullando quel piccolo
vantaggio che il formato Dvd+R/Rw sembrava avere sul concorrente formato del Dvd Forum.
Quindi, prima di procedere all’acquisto, è bene controllare attentamente i prezzi di vendita dei supporti vergini: al momento sembrerebbe avere un leggero vantaggio il
formato Dvd-R, con dischi di marche
poco note venduti a prezzi anche inferiori ai 2 euro per un singolo disco,
mentre il formato Dvd+R pare non
godere di questo vantaggio. Questa
leggera differenza di prezzo è legata anche alla maggiore “anzianità”
dei supporti del Dvd Forum, quindi
non ci sorprenderebbe se anche la
differenza di prezzo tra i due formati si riducesse in futuro, anche fino a scomparire del tutto.
> Hardware
Grouptest
grazie al software in bundle
WinDVD 4, si è dimostrato anche
un efficace lettore per vedere film
in formato digitale. Non manca
naturalmente il supporto per
le più comuni operazioni di
scrittura/riscrittura e lettura
per quanto riguarda i media
di tipo Cd- R/Rw. Le
velocità disponibili sono di
16x per i supporti scrivibili,
10x per quelli riscrivibili e
40x per la lettura di Cd-Rom.
Questo masterizzatore incorpora 2
Mbyte di buffer e un sistema capace
di prevenire il temuto errore di buffer
underrun. I tempi di accesso
particolarmente ridotti e l’interfaccia
Udma/33 hanno permesso a questa
unità di ottenere ottimi risultati in fase
di lettura. (d.p.)
●
Nec ND-11o0A
Tra i masterizzatori in prova, Nec ND1100A si è messo in evidenza sia
per il prezzo interessante, sia per le
buone prestazioni rilevate, mostrando
un ottimo equilibrio fra gli aspetti
valutati. Per quanto riguarda
le specifiche tecniche, questo
masterizzatore utilizza l’interfaccia
Udma/33 e ospita 2 Mbyte di memoria
buffer, oltre a un sistema di protezione
contro l’errore di Buffer Underrun.
Questa unità permette di scrivere
e riscrivere su supporti Dvd+R
e Dvd+Rw, con fattori di velocità
rispettivamente di 4x e 2,4x.
Queste velocità, corrispondenti a un
transfer rate costante di 5.520 Kbyte/s
e 3.300 Kbyte/s, rendono possibile la
masterizzazione di un media Dvd+R
in circa 14 minuti. Il tempo per la
scrittura su supporti ottici riscrivibili
Dvd+Rw è invece sensibilmente più
alto e corrisponde a circa 23 minuti
e mezzo. Questi risultati, ottenuti
dai test svolti in laboratorio, mettono
in evidenza prestazioni nella media
per quanto riguarda le prove
relative alla scrittura su supporti Dvd.
La stessa impressione è poi
confermata dai risultati ottenuti in fase
126
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Hardware <
Masterizzatori Dvd
öö
?
?ö
?ö
?ö
?
ND-1100A
Prezzo: Euro 290,00 (Iva inclusa)
Pro: B Velocità di scrittura su Cd-Rw.
Contro: Nessun inconveniente rilevato
di scrittura, durante la
quale il ND-1100A si è
dimostrato un affidabile
e veloce masterizzatore
16x. Per ciò che riguarda
la scrittura su supporti Cd-Rw, è
possibile scrivere fino a un fattore di
velocità massima di 10x (su supporti
High-Speed).
Proprio nel test di scrittura su CdRw, il masterizzatore Nec
si è dimostrato il più veloce, con
un tempo di 5 minuti e 55 secondi
per la scrittura di un supporto
contenente poco più di 480 Mbyte
di dati.
In fase di lettura, quest’unità si
è dimostrata pronta e veloce,
anche nel reperire
informazioni frammentate in
più punti del supporto. Questo
grazie anche alla meccanica
utilizzata, capace di accedere
ai dati con un tempo medio
contenuto. (d.p.)
●
Pioneer DVR-A05
DVR-A05 è il masterizzatore di DvdR/Rw di Pioneer, in grado di scrivere
un supporto Dvd-R alla velocità di 4x
e Dvd-Rw a 2x . Per quanto riguarda
i supporti Cd-R e Rw questo prodotto
permette di raggiungere una velocità
massima di scrittura rispettivamente
di 16x e 8x.
DVR-A05 si è dimostrato
particolarmente facile da
utilizzare e non abbiamo
riscontrato alcuna difficoltà di
installazione e di funzionamento.
Nei test che abbiamo eseguito, che
comprendono, fra l’altro, la scrittura
di Cd-R/Rw Dvd-R/Rw e lettura di un
Dvd dati, il DVR-A05 non ha mostrato
delle prestazioni di spicco.
La creazione di un disco Dvd-R da 4,7
Gbyte ha richiesto circa 14 minuti,
mentre quella di un Dvd-Rw circa 28.
Questo masterizzatore possiede un
buffer interno di 2 Mbyte, ed è inoltre
dotato della tecnologia per la
prevenzione degli errori di Buffer
Underrun. La dotazione software
prevede Sonic MyDvd Suite versione
4, un completo programma di
creazione di Dvd multimediali.
Consente di catturare un filmato, per
esempio da una telecamera digitale e
successivamente, grazie al programma
interno Showbiz, di modificarne
il contenuto. La suite Sonic, prevede
anche un Dvd Player (Sonic Cine
Player), mentre per la copia e la
creazione di Dvd dati è presente Instant
öö
?
?ööö
DVR-A05
Prezzo: Euro 368,00 (Iva inclusa)
Pro: Buona affidabilità.
Contro: Un solo anno di garanzia.
Cd/Dvd non nella
recente nuova
versione di Pinnacle
System, ma nella
precedente versione
6.5 di VOB. Questo
software è di
immediato utilizzo e
consente anche ai meno
esperti di poter sfruttare
al meglio il DVR-A05. Va segnalato
che il periodo di garanzia fornito è
solamente di un anno con la formula
on center, a fronte di un prezzo
comunque relativamente elevato
rispetto a molti altri concorrenti
di questa serie di prove. (a.n.)
●
Plextor PX-504A
Il PX-504A è l’ultimo nato tra i
masterizzatori Dvd di casa Plextor.
Questa unità è in grado di raggiungere
un fattore di scrittura di 4x su supporti
Dvd+R e 2,4x su Dvd+Rw ed è
quindi in grado di creare un Dvd da
> Hardware
Grouptest
öö
?
?ö
?öö
Px-504A
Prezzo: Euro 329,00 (Iva inclusa)
Pro: Veloce masterizzazione di Cd-R/Rw;
buone condizioni di garanzia; software
PlexTools.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
4,7 Gbyte in poco più di
13 minuti. Le tecnologie
usate da Plextor per
raggiungere queste
prestazioni sono
le consuete Burn Proof
e Lossless Linking.
Integrate fra loro,
permettono di riprendere
la masterizzazione nel
caso si verifichi il totale
svuotamento del buffer interno del
masterizzatore, lasciando uno spazio
minimo tra le due tracce, in modo tale
da non creare problemi di lettura alle
unità destinate alla riproduzione.Nella
parte Cd il PX-504A è invece in grado
di masterizzare Cd-R a 16x e Cd-Rw
a 10x, mentre in fase di lettura le
massime velocità sono di 40x sui Cd e
Produttore
Modello
Prezzo (Iva inclusa)
Telefono
N° Verde
Sito Web
Caratteristiche tecniche
Interfaccia
Velocità di scrittura Cd
Velocità di riscrittura Cd
Velocità massima di lettura Cd
Velocità di scrittura Dvd
Velocità di riscrittura Dvd
Velocità massima di lettura Dvd
Buffer (Mbyte)
Software in Bundle
Formati supportati in scrittura
Garanzia e supporto
Durata in anni:
modalità (on center / on site)
Help Desk Telefonico
128
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Masterizzatori Dvd
12x sui Dvd. Le prestazioni rilevate
dai nostri test dimostrano come
questa unità si comporti bene anche
nella scrittura di Cd, presentando
un tempo di masterizzazione di un
Cd-R leggermente inferiore ad alcuni
concorrenti.
Nella confezione sono
presenti i software
Nero Burning Rom,
per masterizzare,
Pinnacle Studio 8,
per la creazione di
filmati, e PowerDvd Xp,
per riprodurre i
filmati da supporti Dvd.
●
Non mancano i PlexTools,
una collezione di software
proprietari Plextor, che
permettono di configurare
alcune caratteristiche di
funzionamento del masterizzatore,
ma che contengono anche
delle interessanti utility per file
multimediali e per l’analisi di Cd o
Dvd. Ottime le condizioni di garanzia,
di due anni con assistenza on site,
mentre il prezzo risulta tra i più elevati
di questa prova comparativa. (m.v.)
Sony DRU-500AX
Il masterizzatore Sony DRU-500AX
grazie alla sua compatibilità sia con
le specifiche +R/Rw, sia con quelle R/Rw è sicuramente il prodotto più
versatile provato in questo gruppo
di masterizzatori.
Questa flessibilità assicura
all’utente di poter utilizzare,
sia in lettura che in scrittura,
uno qualsiasi tra i due attuali
standard per i Dvd scrivibili.
Con questo modello di masterizzatore
Sony risolve infatti l’incertezza dei
consumatori sul fatto di scegliere tra
il formato -R e +R. I test effettuati in
laboratorio hanno evidenziato le buone
caratteristiche soprattutto per quanto
riguarda la scrittura su Cd-Rom. Infatti,
il DRU-500AX è l’unico di questo
gruppo che sfrutta la velocità di 24x
per la scrittura su Cd-R. Le altre
caratteristiche relative alle operazioni
su supporti Cd, riguardano la velocità
Asus
Mitsumi
Nec
DRW-0402P
DW-7801TE
ND-1100A
Pion
€ 279,00
02/20231030
www.asus.it
€ 279,00
+49 1805202530
www.mitsumi.de
€ 290,00
02/484151
800010267
www.nec.it
Eide Udma/33
16x
8x
32x
4x
2x
12x
2
Nero Burning Rom / Asus Dvd XP /
MediaShow SE / PowerDirector Pro SE
Eide Udma/33
16x
10x
40x
4x
2,4x
12x
2
WinDVD 4 / WinDVD Creator Plus / Nero
Burning Rom
Eide Udma/33
16x
10x
40x
4x
2,4x
12x
2
Nero Burning Rom / InCd / Showbiz /
MyDVD / CinePlayer
Eide Ud
16
8x
32
4x
2x
12
2
MyDVD Video S
CD/D
Dvd-R / Dvd-Rw / Cd-R / Cd-Rw
Dvd+R / Dvd+Rw / Cd-R / Cd-Rw
Dvd+R / Dvd+Rw / Cd-R / Cd-Rw
Dvd-R / Dvd-Rw
2
on center
2
on center
2
on site
Call Center 0931 469411
via email: [email protected]
sì
DVR€ 36
02/93
19910
www.pio
on ce
via email: i
Masterizzatori Dvd
di riscrittura pari a 10x e 32x per quella
lettura, sempre per supporti Cd-Rom.
Per quanto riguarda la scrittura su DvdR invece, è supportata la velocità
massima di 4x, anche se il DRU-500AX
è risultato il più lento, con un tempo
di circa 15 minuti per completare
l’operazione. Molto buoni, invece,
i risultati ottenuti nella scrittura su
Dvd+R.
Per prevenire il buffer underrun questo
masterizzatore sfrutta la tecnologia
Power Burn e, a differenza di tutti gli
altri prodotti, dispone inoltre di ben 8
Mbyte di memoria buffer. Buona anche
la dotazione software
che mette a
disposizione diversi
programmi per
la creazione e la
öö
?
?ööö
DRU-500AX
Prezzo: Euro 399,00 (Iva inclusa)
Pro: Supporto doppio standard; velocità di
scrittura 24x su Cd-R.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
Hardware <
Grouptest
gestione di filmati in formato Dvd, oltre
al programma Veritas SimpleBackup
per eseguire il backup e la protezione
dei propri dati. Il prezzo è però il più
elevato di tutti i prodotti provati. (m.s.)
●
Teac DV-W50EK
Per quanto riguarda i masterizzatori
di Dvd corrispondenti allo standard R/Rw Teac propone il modello DVW50EK, caratterizzato da una buona
qualità e da un buon prezzo di
commercializzazione. La velocità
massima raggiungibile da questo
prodotto è di 4x nella scrittura di DvdR, che rappresenta un notevole
risparmio di tempo nelle più comuni
operazioni di backup di sistema e nella
creazione di Dvd Video. Per quanto
riguarda i supporti riscrivibili, questo
masterizzatore offre una velocità
massima di 2x. Le caratteristiche
tecniche relative ai Cd offrono una
öö
?
?ö
?öö
DV-W50EK
Prezzo: Euro 299,00 (Iva inclusa)
Pro: Buone prestazioni generali.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
velocità di scrittura
che è per i Cd-R di 16x
e per i riscrivibili 8x.
Per le prestazioni,
complessivamente
le prove che
abbiamo svolto
posizionano il DVW50EK circa a
metà classifica.
La prevenzione degli errori di
scrittura viene affidata alla
consolidata tecnologia Buffer
Underrun, che entra
puntualmente in azione nel caso
in cui il flusso di dati si
interrompa durante la scrittura.
Il buffer interno del masterizzatore è
di 2 Mbyte. La dotazione software
prevede Ahead Nero, Ahead InCD,
Pinnacle Studio 8 e WinDvd 4. (a.n.) ù
neer
Pioneer
Plextor
Sony
Teac
-A05
DVR-A05
PX504A
DRU-500AX
DV-W50EK
€ 368,00
02/93911
199100858
www.pioneer.it
€ 329,00
06/66500101
www.plextor.be
€ 399,00
02/61838500
www.sony.it
€ 299,00
06/66500101
www.teac.de
dma/33
6x
x
2x
x
x
2x
2
Suite 4 / Instant
DVD
Eide Udma/33
16x
8x
32x
4x
2x
12x
2
MyDVD Video Suite 4 / Instant Cd/Dvd
Eide Udma/33
16x
10x
40x
4x
2,4x
12x
2
Nero Burning Rom / Pinnacle Studio /
PowerDVD XP / PlexTools
Eide Udma/33
16x
8x
32x
4x
2x
12x
2
Nero Burning Rom / Pinnacle Studio 8 /
WinDVD 4
w / Cd-R / Cd-Rw
Dvd-R / Dvd-Rw / Cd-R / Cd-Rw
Dvd+R / Dvd+Rw / Dvd+VR / Cd-R / CdRw
Eide Udma/33
24x
10x
32x
4x (Dvd-R e Dvd+R)
2x (Dvd-Rw) / 2,4x (Dvd+Rw)
8x
8
Sonic MyDVD / Arcsoft ShowBiz / Veritas
RecordNow / Veritas SimpleBackup /
PowerDVD / Veritas Dla
Dvd-R / Dvd-Rw / Dvd+R / Dvd+Rw / Cd-R
/ Cd-Rw
1
on center
2
on site
1
on center
2
on site
via email: [email protected]
sì / 051 8659450 dalle 09:00 alle 13:00
dalle 14:00 alle 18:00
n.d.
sì / 051 8659450 dalle 09:00 alle 13:00
dalle 14:00 alle 18:00
8,00
3911
00858
oneer.it
enter
[email protected]
Dvd-R / Dvd-Rw / Cd-R / Cd-Rw
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
129
> Hardware
Test
Xxxxxx xxxx
Un personal
computer estremamente personalizzato, dedicato a chi desidera
un Pc veramente diverso dagli altri
Divisione Informatica Xaser III 478
Daniele Preda
Un computer per distinguersi
aser III 478 è un Pc sicuramente
dedicato a utenti appassionati di
informatica e a chi già pratica o
intende fare il cosiddetto “modding”.
Questa pratica, che sta riscuotendo un
grande successo soprattutto tra i giovani assemblatori, consiste nel “modificare” l’aspetto estetico e le funzionalità dei dispositivi interni del personal
computer, per realizzare un sistema
esteticamente più accattivante e meglio raffreddato. Da questo punto di vista, Xaser III 478 offre una soluzione
già completa caratterizzata da un cabinet di grandi dimensioni (530x205x520
mm), ricco di ventole. Lo chassis, prodotto da Thermaltake è realizzato con
un lato frontale interamente in alluminio, con un’anta realizzata con inserti
di colori diversi che nasconde le unità
installate all’interno del Pc. La parte laterale mette in evidenza il contenuto
della macchina, grazie a un’ampia finestra in plexiglas trasparente oppor-
X
öö
?
?ö
?ö
?ö
?
Xaser III 478
Prezzo: Euro 2.349,00 (Iva inclusa)
Contatto: Divisione Informatica
Tel: 06 72673246
Web: www.divisioneinformatica.it
Pro: Cabinet capiente e ben organizzato;
adattatore BlueTooth; pannello per il
controllo delle ventole; rumorosità limitata;
ottimo sistema di raffreddamento; modem
Adsl.
Contro: Mancanza adattatore di rete; scheda
video leggermente sottodimensionata;
prestazioni generali sotto la media; scheda
madre con Agp 4x.
Prestazioni
0
100
200
300
> Caratteristiche
Cpu/clock: Intel Pentium 4 / 3.066 MHz
Memoria: 512 Mbyte Sdram Ddr Pc-2100
Hard disk: 120 Gbyte Udma/100
Scheda grafica: nVidia GeForce 4 Ti 4200
8x / 128 Mbyte
spingono l’aria dentro il cabinet sono
dotate di filtro antipolvere e sono opportunamente mascherate dalla griglia
di sicurezza. Sul lato superiore, accanto allo sfogo di uscita dell’aria, è stato
inserito un piccolo vano richiudibile
nel quale sono alloggiati diversi connettori: due Usb, uno Firewire, un ingresso e un’uscita audio. Tali connessioni risultano particolarmente comode per chi possiede telecamere Dv, o
dispositivi Usb come fotocamere digitali o memorie flash.
tunamente sagomata e forata per il
passaggio dell’aria. Proprio questo
aspetto è stato particolarmente curato, e assicura al Pc un’elevata stabilità
termica, anche se posto sotto stress in
modo particolarmente intensivo. Le
ventole installate sono infatti sette, tutte di tipo tachimetrico, e garantiscono
un flusso d’aria notevole. La dislocazione è stata studiata accuratamente,
con due ventole poste sul lato anteriore e due sul lato posteriore, mentre altre due sono alloggiate sul lato trasparente del cabinet mediante un ingegnoso sistema di fissaggio. In questo
modo le due ventole laterali sono agganciate a un apposito sostegno svincolato dalla parete laterale, rendendo
più agevole l’apertura e la manutenzione del Pc. L’ultima ventola,
che trova posto sul lato superiore,
permette di evacuare il calore residuo
nel migliore dei modi. Le ventole che
Sul lato anteriore, sopra gli
alloggiamenti per le unità da 51/4”
è installato un pannello di
controllo che permette di
memorizzare le temperature
d’esercizio della macchina e di
avvertire nel caso si superino i
parametri impostati.
Mediante questa console possiamo regolare la velocità delle ventole in modo manuale, grazie a quattro apposite
manopole. Il display riporta inoltre le
temperature impostate e quella
attuale del sistema.
264
SYSMARK 2002
0
1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 11.000 12.000 13.000
11.188
3DMARK 2001
0
1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 11.000 12.000 13.000
1.379
3DMARK 2003
130
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
La scheda video SL-Ti428X-D7DTV è la scheda video prodotta da Soltek che è stata scelta per questa configurazione. Tra le caratteristiche più interessanti di questo prodotto c’è da annoverare il sistema di raffreddamento particolarmente efficace.
Û
Hardware <
Test
BlueTooth Grazie a questo modulo BlueTooth Usb, si può beneficiare del collegamento senza fili.
L’interno Lo chassis di grandi dimensioni
ha permesso di installare le periferiche in
modo ordinato e un numero più che sufficiente di ventole per il raffreddamento. Questo cabinet, oltre a essere realizzato con materiali robusti e di buona qualità risulta
molto pratico da aprire e consente un facile accesso a ogni periferica per eventuali upgrade del sistema.
3d più potente. I 128 Mbyte di memoria Sdram Ddr e le capacità di calcolo della scheda sono comunque più
che sufficienti per giocare in modo fluido anche con i videogiochi più recenti.
Per poter beneficiare al massimo dei più
recenti titoli multimediali, è stata installata una potente scheda sonora
Creative SoundBlaster Audigy 2 compatibile con i più recenti standard Eax,
DirectSound e audio posizionale multicanale. La scheda dispone inoltre di
un’uscita audio digitale e di una porta
Firewire.
si dimostra un affidabile masterizzatore con fattore di velocità 16x e 8x rispettivamente. Il masterizzatore Pioneer è affiancato da un lettore di Dvd
Lg GDR8116B.
Per quanto riguarda le periferiche e le
porte che permettono la comunicazione con altri dispositivi, Xaser III 478 dispone di una soluzione particolarmente interessante che estende le possibilità del Pc sul versante delle comunicazioni senza fili. Grazie al modulo
Usb BlueTake, è possibile creare infatti piccole reti domestiche o connetterci a periferiche BlueTooth come stampanti, palmari o telefoni cellulari. Le
specifiche prevedono la trasmissione
dati fino a un massimo di 1 Mbps, e un
raggio d’azione di circa 100 metri in
spazi aperti. Per connettersi a Internet
in banda larga, è stato installato il mo-
Û
Aria sotto controllo Grazie a
questo piccolo Pannello di controllo posto sul lato frontale, possiamo regolare il flusso d’aria
presente all’interno del Pc.
Connessioni Sul lato superiore è stato predisposto un piccolo pannello che
ospita due connettori Usb, uno Firewire e gli opportuni mini-jack audio.
Û
La dotazione dello Xaser III 478 non si ferma ovviamente al
grande cabinet Thermaltake, ma si avvale di componenti di
buona qualità, a partire
dalla Cpu Intel Pentium 4 a 3,06 GHz,
con Front Side Bus a 533 MHz. La
scheda madre Soltek SL85DR3 utilizza il chipset Intel 845PE, capace di gestire uno slot Agp 4x e 6 slot Pci, mentre per quanto riguarda la memoria di
sistema può indirizzare fino a 2 Gbyte
di Ddr Pc-2700. La Ram installata è
però di tipo Pc-2100 con moduli Infineon Cas 2, per un quantitativo totale
di 512 Mbyte. Il chipset adottato limita il bus Agp e il quantitativo massimo di memoria installabile rispetto alle versioni più recenti. Il limite imposto dall’Intel 845PE si ripercuote sulle
prestazioni grafiche della scheda video
SL-Ti428X-D7DTV, che si interfaccia
con un bus Agp 8x. I risultati ottenuti
non sono particolarmente elevati, anche a causa della natura del chipset
grafico GeForce 4 Ti4200. Su un Pc super accessoriato di questo tipo, ci saremmo aspettati un processore grafico
Û
Û
Ottima la sezione dedicata alle memorie di massa, a partire dal capiente hard
disk da 120 Gbyte Ibm Deskstar
120GXP, con una velocità di rotazione
dei dischi di 7.200 giri al minuto e un
protocollo di trasferimento Udma/100.
Questo hard disk permette di immagazzinare un elevato quantitativo di
dati e si rivela particolarmente utile se
intendiamo elaborare immagini e file
audio/video. Divisione Informatica ha
inserito nella configurazione dello Xaser III 478 il masterizzatore di Dvd Pioneer Dvr-105 che è compatibile con lo
standard -R/Rw. Questa unità di ultima
generazione permette di scrivere su
supporti Dvd-R con una velocità massima di 4x, con tempi di scrittura di circa 15 minuti per un Dvd completamente pieno di dati. I supporti riscrivibili Dvd-Rw possono essere scritti a un
massimo di 2x, mentre per quanto riguarda i media Cd-R e Cd-Rw, Dvr-105
dem Adsl Atlantisland I-Storm. Va
però precisato che non è presente alcun adattatore di rete né di tipo Wireless né su cavo. In conclusione, questo
Pc si è dimostrato affidabile e particolarmente versatile, anche se dal punto
di vista delle prestazioni sarebbe stato
lecito aspettarsi un punteggio più alto
nei vari benchmark effettuati. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
131
> Hardware
Test
Xxxxxx xxxx
Ridotte dimensioni e soluzioni
innovative fanno di questo Pc la soluzione perfetta per creare
una postazione multimediale in salotto
Lwd Technology X-Cube
Mattia Verga
Il Pc va in salotto
leganza e compattezza sono le
caratteristiche principali dell’XCube di Lwd Technology. Questo
Pc si presenta infatti di dimensioni assai compatte (appena 200x181x280
mm), pur utilizzando normali componenti per Pc Desktop.
La scheda madre Shuttle FN41 è infatti del comune formato Atx, ma la circuiteria è ruotata di 90 gradi rispetto
alle versioni normali. Si hanno così i
connettori delle porte di interfacciamento verso tastiera e mouse sul lato
più corto della scheda, che corrisponde comunque alla parte posteriore del
Pc. Le caratteristiche della motherboard sono quelle delle comuni schede
madri di ultima generazione. La FN41
si basa infatti sul chipset nVidia nForce2, che permette l’interfacciamento a
doppio canale verso i banchi di memoria ed è capace di supportare fino a
un massimo di 2 Gbyte di Sdram Pc3200. La effettiva quantità di memoria
installata sul Pc è però di 512 Mbyte di
tipo Pc-2700 implementata tramite un
solo modulo, e quindi senza la possibilità di sfruttare il doppio canale. Il
processore installato è un Amd Athlon Xp 2800+ della famiglia Thoroughbred e non di quella più recente
Barton.
E
öö
?
?ö
?ö
?ö
X-Cube
Prezzo: Euro 1.289,00 (Iva inclusa)
Contatto: Lwd Technology
Web: www.lwdtechnology.it
Pro: Dimensioni molto compatte; ottimo
sistema di raffreddamento; masterizzatore
Dvd.
Contro: Prestazioni sotto la media.
Prestazioni
0
100
200
300
210
SYSMARK 2002
0
1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 11.000 12.000 13.000
2.164
3DMARK 2001
132
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Caratteristiche
Cpu/clock: Amd Athlon XP 2800+ / 2,25 GHz
Memoria: 512 Mbyte Sdram Ddr
Hard disk: 80 Gbyte Udma/133
Scheda grafica: integrata GeForce 4Mx /
64 Mbyte
Per l’interfacciamento ci sono tre porte Firewire e quattro Usb 2.0, di cui
due per ogni gruppo risultano facilmente accessibili dal pannello frontale. Sono inoltre presenti una interfaccia di rete e un controller audio a 6 canali con uscita ottica.
Per le schede interne, malgrado lo spazio ridotto, c’è comunque la possibilità
di usare uno slot Pci e uno slot Agp. Ovviamente questo secondo slot difficilmente può essere usato da schede video
con dissipatori di generose dimensioni.
La sezione video è integrata nel chipset
nForce2 e si basa sul core grafico
GeForce 4 Mx.
Questa soluzione permette
di condividere la memoria
di sistema come framebuffer
e fornisce, oltre a una uscita
video, la possibilità di collegare
due monitor analogici.
Molto interessante è la soluzione adottata per risolvere il problema del raffreddamento del processore e del cabinet. Sul processore è infatti installato un
dissipatore a liquido, collegato con ben
4 heat pipe a un radiatore, a sua volta
raffreddato da una ventola montata direttamente sulla parete del case. Ciò permette di trasferire il calore del processore direttamente all’esterno del cabinet
e di ridurre contemporaneamente la
temperatura all’interno del Pc sfruttando lo stesso sistema di dissipazione. Un
buon ricircolo dell’aria è inoltre assicurato dall’estremo ordine
presente all’interno del
cabinet.
Infatti pur essendo di
dimensioni compatte, XCube offre ampi spazi
vuoti, grazie anche alle ridottissime dimensioni dell’alimentatore. Anche la Ram, pur essendo montata proprio sotto l’hard disk, risulta abbastanza comoda da sfilare e rimettere
senza essere costretti a smontare qualche componente .
L’hard disk installato è un Maxtor da
80 Gbyte con interfaccia Udma/133,
mentre l’unità ottica è un masterizzatore Dvd Pioneer Dvr-105, in grado di
scrivere Dvd-R e Dvd-Rw rispettivamente alle velocità massime di 4x e 2x.
Per concludere X-Cube è un Pc destinato a fare bella mostra di se in salotto, vicino al televisore, magari al posto di un
lettore Dvd da tavolo. Grazie all’uscita
video è infatti possibile integrare il Pc
con il proprio televisore, disponendo così di una postazione multimediale dell’ultima generazione grazie al masterizzatore Dvd e all’uscita audio a 6 canali.
Le prestazioni non sono elevatissime
in rapporto al tipo di Cpu usata: i test
3DMark2001SE hanno infatti fornito
un indice di 2614 3Dmark, mentre
quelli Sysmark 2002 hanno evidenziato un risultato di 210 punti.
Il prezzo, infine, appare piuttosto elevato, ma occorre considerare le soluzioni innovative per contenere lo spazio senza penalizzare eccessivamente
le prestazioni. ù
> Hardware
Test
Xxxxxx xxxx
Una workstation grafica rivolta
non solo ai professionisti, grazie al prezzo non particolarmente elevato
Asem Prostation 533GX
Mattia Verga
Grafica professionale
i professionisti della grafica, ma
non solo, Asem propone Prostation 533GX, una workstation
che integra una potente scheda video,
caratterizzata da un prezzo competitivo.
Il sistema utilizza un processore Intel
Pentium 4 a 3,06 GHz, installato su
una motherboard Asus P4G8X. Questa
scheda madre integra chipset Intel
E7205, che annovera numerose innovazioni tecnologiche, tra le quali l’interfacciamento a doppio canale con la
Ram di sistema. Per sfruttare questa
caratteristica, sul Pc sono installati due
banchi di Sdram Ddr Pc-2700 per un
totale di 512 Mbyte. La memoria è però
espandibile fino a ben 4 Gbyte grazie
alla presenza di quattro alloggiamenti
per la Ram.
Un’altra caratteristica molto interessante di questa scheda madre è il controller Serial Ata integrato, con supporto per Raid 0 e 1. Si potranno quindi collegare due hard disk Serial Ata
sfruttando Raid di tipo 0 (striping) per
ottenere una maggiore velocità in termini di accesso al disco rigido, oppure tramite Raid 1 (mirroring) per ave-
A
öö
?
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?ö
?ö
Prostation 533GX
Prezzo: Euro 2.830,00 (Iva inclusa)
Contatto: Asem
Tel: 0432 9671
Web: www.asem.it
Pro: memoria a doppio canale; prestazioni
scheda grafica.
Contro: Manca unità Dvd; disco fisso
di capacità non elevata.
Prestazioni
0
100
200
300
284
SYSMARK 2002
0
2.500
5.000
7.500
10.000
12.500
15.000
20.000
15.082
3DMARK 2001
0
2.500
5.000
7.500
10.000
12.500
3.479
3DMARK 2003
134
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
15.000
20.000
> Caratteristiche
Cpu/clock: Intel Pentium 4 / 3,06 GHz
Memoria: 512 Mbyte Sdram Ddr
Hard disk: 60 Gbyte S-Ata
Scheda grafica: Ati Fire GL X1 128 / 128 Mbyte
re una maggiore sicurezza contro la
perdita di dati. L’hard disk installato
è un Seagate da 60 Gbyte, capienza
che a nostro avviso, risulta leggermente sottodimensionata per una workstation grafica, con interfaccia Serial Ata.
Per quanto riguarda le unità ottiche, è
installato un masterizzatore Liteon
48x24x48x.
Va quindi sottolineata la mancanza di
un lettore Dvd o di un più appropriato
masterizzatore Dvd, utile, per esempio, per memorizzare lavori e progetti
di grosse dimensioni.
Sempre integrati sulla motherboard,
un controller Gigabit Ethernet e un
chipset audio Realtek ALC650 a 6 canali con uscita e ingresso di tipo digitale. Le interfacce con le periferiche
esterne sono costituite da 6 porte Usb
di tipo 2.0 e da una porta Firewire, che
permette il collegamento con dispositivi come per esempio videocamere digitali.
La scheda grafica è uno
dei componenti più interessanti
di questa macchina e ne influenza
il prezzo in modo marcato.
Infatti la Fire GL X1 fa parte delle
schede grafiche Ati rivolte alla progettazione 2d/3d. Il modello installato su
Prostation 533GX è la Fire GL X1 128,
che utilizza una interfaccia di tipo Agp
8x e 128 Mbyte di memoria Ddr. Questa scheda grafica presenta una architettura ottimizzata per applicazioni
Cad/-Cam e per velocizzare la creazione e la modellazione di oggetti 3d,
grazie al supporto per le Api OpenGL
e DirectX 9.0. Sebbene questo processore grafico non sia pensato per applicazioni ludiche, le ottime prestazioni ottenute con entrambe le suite
3Dmark, sottolineano le buone capacità di elaborazione delle immagini 3d
in real-time.
Nei test Sysmark 2002 il punteggio di
284 punti si è rivelato in media con
quelli di altre macchine equipaggiate
con il medesimo processore.
In conclusione Prostation 533GX non è
una soluzione solo per i professionisti, ma anche per chi è appassionato di
creazione di immagini e animazioni in
tre dimensioni. Il prezzo risulta chiaramente influenzato dalla presenza di
una scheda video espressamente concepita per lavorare con la grafica, e
compatibile con i più diffusi programmi di modellazione e disegno. A completamento di una workstation grafica,
avremmo visto positivamente un disco
fisso più capiente e un masterizzatore
Dvd, capace di soddisfare le esigenze
tipiche di ambienti di sviluppo e progettazione professionale e semi-professionale.
Infine le condizioni di garanzia sono di
3 anni con assistenza on center, convertibili in 3 anni on site al prezzo di
175,00 euro. ù
> Hardware
Test
Xxxxxx xxxx
Computer Store Giove EM4263
Per i videogiocatori
anche alle prime esperienze
Alessandro Camisasca
Pronto per Matrix
pprofittando della recente uscita
del sequel del film Matrix, e in
attesa dell’imminente uscita della terza parte, Computer Store mette a
disposizione degli appassionati, una linea di Pc dedicata che include nella
dotazione il recente “Enter the Matrix”, il videogioco legato al nuovo
episodio.
Giove EM4263 si caratterizza per il
prezzo contenuto e per la buona qualità dei componenti utilizzati, soprattutto per quanto riguarda il processore e la scheda grafica. Il primo
è un Intel Pentium 4 con una
frequenza di funzionamento
a 2,66 GHz e Front side bus
a 533 MHz, installato sulla
scheda madre Qdi Platinix 2E
basata sul chipset Intel 845PE. La scheda grafica Leadtek Winfast A340 TDH
rappresenta una novità interessante, e
utilizza l’acceleratore grafico nVidia
GeForce Fx 5200 con 128 Mbyte di memoria Ddr. Questa Gpu offre prestazioni più che sufficienti per il mercato
mainstream e per chi non è alla ricerca delle massime performance. All’interno della nuova famiglia di chipset
GeForce, Fx 5200 rappresenta infatti
l’alternativa più economica e risulta
A
öö
?
?ö
?ö
?ö
Giove EM4263
Prezzo: Euro 999,00 (Iva inclusa)
Contatto: Computer Store
Web: www.computerstore.it
Pro: Prezzo interessante.
Contro: Scarse prestazioni 3d; mancanza
modem.
Prestazioni
0
100
200
300
253
SYSMARK 2002
0
1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 11.000 12.000 13.000
6.995
3DMARK 2001
0
1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000 10.000 11.000 12.000 13.000
865
3DMARK 2003
136
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Caratteristiche
Cpu: Intel Pentium 4 / 2,66 GHz
Memoria: 512 Mbyte Sdram Ddr 333 MHz
Disco fisso: 80 Gbyte / Udma/100
Scheda Video: GeForce Fx5200 / 128 Mbyte
velocità rispettivamente di 32x e di
10x, e di visualizzare i Dvd-Rom a un
massimo di 12x. La parte audio è integrata direttamente sulla scheda madre che mette a disposizione anche
un’uscita digitale S/Pdif, mentre
gli altoparlanti di modesta qualità, sono prodotti da Encore.
particolarmente interessante per quanto riguarda il basso prezzo di commercializzazione.
Questo acceleratore grafico è realizzato con processo produttivo a 0,15 micron ed è capace di calcolare 16 texel
per pixel con 8 texture applicate, per
ogni ciclo di clock. Questo si traduce in
velocità di calcolo sufficienti, ma inadeguate per poter giocare al massimo,
con dettagli geometrici e texture di alta qualità. Pertanto, questa configurazione non è indicata agli hardcore gamers e a chi ama giocare a risoluzioni
superiori a 1024x768 pixel. Questo è
senza dubbio confermato dal risultato
con i test 3DMark2003 e dal punteggio non particolarmente elevato con i
più vecchi 3DMark2001SE.
Winfast 340 TDH si è comunque dimostrata al passo con i tempi, grazie all’adozione del bus Agp 8x e al supporto per le più recenti Api DirectX 9.0.
La configurazione è completata da 512
Mbyte di memoria Sdram Ddr, un capiente disco fisso da 80 Gbyte prodotto da Samsung e da un’unità ottica
Combo. Quest’ultima consente di masterizzare i Cd-R/Rw con un fattore di
La configurazione, sebbene
non eccezionalmente
potente o iperaccessoriata,
è sicuramente interessante, sia
per l’abbinamento con il gioco
Enter the Matrix che per il prezzo
contenuto.
Il gioco si propone come un prolungamento dell’esperienza cinematografica
e permette di conoscere a fondo la storia completa di Matrix Reloaded. Nel
videogame potremo affrontare i nemici in adrenaliniche sequenze di Kung
Fu, anche in modalità “Bullet Time”.
Potremo pilotare i mezzi disponibili,
come l’hovercraft Logos, tra i più veloci della flotta di Zion e completare
l’avventura attraverso sequenze 3d in
real time.
Dal punto di vista della dotazione
hardware, è comunque necessario mettere in evidenza che Giove EM4263,
non dispone di un modem per navigare in Internet e che la tastiera e il mouse sono di tipo economico. Alla luce
di queste considerazioni e dell’assenza
di un monitor nella dotazione, risulta
spiegabile, almeno in parte, il prezzo
di lancio particolarmente appetibile.
Questo Pc è sicuramente indicato ai videogiocatori alle prime armi, e per tutti gli utenti non particolarmente esigenti.
Buone infine, le condizioni di garanzia
con validità di due anni. ù
> Hardware
Test
Xxxxxx xxxx
Un display con caratteristiche fuori
dal comune, a partire dalla grande area visibile di oltre 24”
Samsung SM 240 T
Daniele Preda
Massima flessibilità
un primo colpo d’occhio, SM 240 T potrebbe sembrare un
modernissimo apparecchio
televisivo, ideale per il salotto di casa o qualche altro
ambiente più ricercato. In
realtà questo dispositivo è
un monitor con tecnologia
Tft, ideale per lavorare con
applicativi di grafica, programmi multifinestra, ma che non disdegna applicazioni meno seriose. Vedere un film, una trasmissione Tv o
giocare al più recente videogame, sono
infatti attività che esaltano le doti di
questo display, che offre sempre colori vividi e una velocità di aggiornamento di buona qualità. I dati tecnici
sono di assoluto rilievo: l’area visibile è
di 24,06” in diagonale, mentre il rapporto di visualizzazione è di 16:10. La
massima risoluzione è di 1920x1200
pixel, e il dot pitch è di 0,27 mm.
Oltre al tipico ingresso Vga 15 pin è
presente un connettore Dvi, per lavorare con schede video con uscita digitale, e anche due ingressi analogici, sia
composito che S-Vhs. Grazie a questi
due ingressi potremo sfruttare SM 240
T come una Tv, semplicemente collegando un videoregistratore, un sintonizzatore o un ricevitore satellitare.
La gestione degli ingressi e delle funzioni disponibili avviene mediante i
pulsanti a sfioramento posizionati nel-
A
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SM 240 T
Prezzo: Euro 4.999,00 (Iva inclusa)
Contatto: Samsung
Tel: 02 6152814 - 06 20766143
N.Verde:199153153
Web: www.samsung.it
Pro: Qualità generale; molteplici ingressi;
telecomando e menu di facile utilizzo;
diffusori separabili.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
138
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Caratteristiche
Tecnologia: Tft
Diagonale: 24,06” (16:10)
Ris. Max: 1920x1200 Pixel
Dot. Pitch: 0,27 mm
la parte anteriore destra, oppure tramite il pratico telecomando in dotazione.
Molto interessante la funzione Pip (Picture in picture), che permette la sovrapposizione di una finestra di ridotte dimensioni contenente il segnale
video che proviene da un ingresso secondario.
Altrettanto utile è la possibilità di affiancare verticalmente due porzioni di schermo con immagini provenienti da due
sorgenti differenti (Pbp:
Picture by picture). Ciò
permette di lavorare come se disponessimo di due
monitor differenti utilizzando, per
esempio, due Pc diversi.
Durante i test abbiamo rilevato un’ottima qualità di visualizzazione in ogni
frangente, soprattutto per ciò che riguarda la qualità dei colori.
L’intensità con cui vengono
restituite le sfumature
più intense è davvero notevole,
pur non lavorando con
le regolazioni impostate
a livelli elevati.
SM 240 T possiede ottime qualità, capaci di
soddisfare l’utente che
desidera un apparecchio
versatile per il gioco o
l’attività lavorativa. Questo è dovuto, almeno in
parte, all’elevato rapporto
di contrasto che caratterizza il pannello Tft, 500:1.
Tale valore, tra i più
elevati oggi disponibili
su monitor, consente
una maggiore profondità
delle immagini riprodotte,
grazie a un range di visualizzazione
maggiore. La luminosità tipica è di 270
Cd/m2 e permette una maggiore escursione per quanto riguarda il controllo
dei toni chiaro/scuri.
Ciò che abbiamo apprezzato maggiormente, e che riteniamo fondamentale
per un display di queste dimensioni, è
l’angolo di visuale. Infatti, anche ponendoci in posizione molto decentrata,
possiamo usufruire del monitor in modo ottimale, senza perdere definizione
Û
Il telecomando Il dispositivo di controllo remoto in dotazione è molto
comodo e permette di selezionare la sorgente video, attivare le funzioni
Pip e zoom.
delle immagini o l’intensità corretta dei
colori. L’angolo di visualizzazione orizzontale è infatti di ben 170° complessivi, lo stesso vale per quello verticale.
In dotazione c’è anche una coppia di
diffusori acustici, posizionabili su di
appositi supporti o da agganciare ai lati del monitor. In conclusione, questo
monitor Samsung si è dimostrato affidabile e di ottima qualità, anche se il
prezzo molto elevato ne riduce la possibile fascia di utenza, e lo rende più
indicato per ambienti professionali o
luoghi pubblici. ù
Test
Daniele Preda
Digisette DV-450
Hardware <
Un lettore Dvd da tavolo compatibile con lo standard DivX
DivX per tutti
a costante diffusione di filmati in
formato compresso DivX è ormai
un dato di fatto e per venire incontro alle esigenze di chi desidera vedere un film compresso nel proprio salotto di casa, Digisette distribuisce il nuovo lettore Dv-450. L’unità, del tutto simile ai comuni lettori da tavolo, è capace
di leggere Dvd-Video, e supporti conte-
L
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DV-450
Prezzo: Euro 349,00 (Iva inclusa)
Contatto: Digisette
Tel: 051 866611
Web: www.digisette.com
Pro: Supporto molteplici standard.
Contro: Lentezza nella restituzione del
supporto; telecomando non particolarmente
comodo.
Dario Meoli
nenti file video
standard DivX,
Mpeg e Xvid.
Dv-450 è
compatibile
con gli standard DivX 3.11,
4 e 5, ed è in grado
di riprodurre supporti
di tipo Video-Cd, Svcd,
Cd audio e supporti
riscrivibili Dvd-Rw e Cd-Rw.
Inserendo media contenenti immagini
Jpeg, potremo visualizzarle a schermo
e scorrere il contenuto del Cd/Dvd come se stessimo proiettando delle diapositive “digitali”. Lo stesso dicasi per
i brani in formato Mp3, che verranno
riprodotti semplicemente inserendo il
supporto e selezionando dall’elenco la
canzone che più ci aggrada. Per la connessione ad apparecchi Tv, Dv-450 dispone di una presa Scart, una Rca (vi-
Trust 632AV Lcd Power Video
deo composito)
e una S-Video.
Per sfruttare al
massimo la qualità digitale dell’audio, sono presenti due uscite
digitali in formato coassiale e S/Pdif
ottico, oltre a un’uscita analogica stereo. In questo modo potremo collegarci ad amplificatori/decoder multicanale, per poter fruire al meglio della qualità audio ottenibile con i supporti Dvd.
Durante l’utilizzo abbiamo potuto constatare l’elevata compatibilità di questo dispositivo con vari media, e inoltre si è dimostrato versatile e semplice
da usare. Peccato per il telecomando,
non propriamente ergonomico e di forma troppo allungata. Dobbiamo inoltre
rilevare saltuari problemi di espulsione del supporto, che talvolta viene trattenuto per diversi secondi. ù
È anche webcam,fotocamera e registratore
Videocamera e non solo
32AV Lcd Power Video di Trust
è un prodotto estremamente
compatto che racchiude ben
quattro dispositivi in uno.
Può infatti svolgere le funzioni di fotocamera, di videocamera, di webcam e
anche di registratore di
suoni.
La risoluzione del sensore
Cmos è di 1.600x1.200
punti e, tramite interpolazione software, può essere spinta
fino a 3 Megapixel; bisogna però tenere presente che la qualità delle immagini che si possono ottenere non è particolarmente elevata e il livello non va
oltre l’amatoriale.
632AV LCD Power Video è dotato anche di un piccolo display Lcd che permette di vedere quanto si sta riprendendo; in alternativa si può utilizzare
6
il mirino ottico, che però difetta un po’
in precisione; il vantaggio è che così
si risparmiano le batterie (di tipo AA,
fornite). Si sente la mancanza di uno zoom:
non è presente né
quello ottico, né quello
digitale; manca anche
il flash.
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632AV Lcd Power Video
Prezzo: Euro 190,00 (Iva inclusa)
Contatto: Trust
Tel: 051 6635947
Web: www.trust.com
Pro: Prezzo conveniente; presenza display
Lcd e memoria Compact Flash.
Contro: Assenza flash e zoom; scarsa qualità
generale.
In modalità videocamera/webcam si
possono ottenere 15 fps corredati di
audio; anche quest’ultimo è di qualità
non elevata ma sufficiente per arricchire un filmato. Lo stesso dicasi per la
modalità di registratore vocale: la qualità è sufficiente per registrare appunti
vocali, conferenze o interviste, non
certo musica.
La memoria integrata è di 8 Mbyte, ma
è presente uno slot per Compact Flash
che permette di estendere a piacimento la durata massima dei filmati o la
quantità di scatti. In dotazione inoltre
c’è una scheda Compact Flash da 32
Mbyte.
Il collegamento al Pc avviene tramite
la comoda interfaccia Usb: il dispositivo viene riconosciuto come un hard
disk esterno e con Windows Xp non
c’è nemmeno bisogno di installare i
driver. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
139
> Hardware
Test
Xxxxxx xxxx
Mitsubishi CP3020DE
La stampa a sublimazione
per stampe fotografiche
Damir Laurenzi
La gestione digitale dell’immagine
secondo Mitsubishi
on la stampante CD3020DE, Mitsubishi Electric Italia propone, agli
utenti che devono (o che amano) destreggiarsi nella elaborazione fotografica digitale, un
prodotto che possa soddisfare
esigenze professionali. I formati di stampa accettati prevedono
solamente lo standard A4 e il meno
comune standard Letter Long, che
differisce dal primo per una maggiore
lunghezza del foglio (5 cm più lungo di
un A4).
> Caratteristiche
C
Grazie a questa soluzione
si possono stampare fotografie
anche fuori dal limite imposto
dallo standard A4, che è possibile
incontrare su altri dispositivi.
Il tipo di carta supportato è sia di tipo
“glossy”, che “matte”. La tecnologia di
stampa chiamata “dye sublimation
thermal transfer” trasferisce i colori alla carta partendo da un rullo che prevede un numero prefissato di copie e
che quindi rende il consumo dei colori indipendente dal formato di stampa
utilizzato. Infatti, stampando in formati inferiori all’A4 si consuma ugualmente una “matrice” di colori, come
quando si stampa nel formato più
grande consentito. Le particolari caratteristiche della carta fotografica utilizzata richiedono che il foglio non sia
mai piegato e, per questo motivo, la
stampante ha un cassetto di carica e
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CP3020DE
Prezzo: Euro 2.388,00 (Iva inclusa)
Contatto: Mitsubishi
Web: www.mitsubishielectric.com
Pro: Velocità di stampa; qualità colore;
protezione.
Contro: Costo stampe elevato.
140
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Tecnologia: Sublimazione
Ris. Max.: 314 dpi
Interfaccia: Usb
un vassoio di uscita che aumentano
considerevolmente l’ingombro della
periferica. Le dimensioni sono infatti di
402x231x378 mm (LxPxA). Inoltre durante l’utilizzo è necessario disporre di
altro spazio nella parte posteriore per
il posizionamento della carta.
Per attivare la stampante bisogna caricare il rullo di stampa accedendo all’interno del dispositivo, mentre l’installazione software è particolarmente
semplice: una volta accesa la stampante e collegata alla porta Usb del computer (è questo l’unico tipo di interfaccia presente sulla stampante) vengono
automaticamente installati i driver presenti sul Cd-Rom fornito in allegato. A
questo punto la stampante è operativa
è può essere utilizzata per la stampa di
fotografie. In effetti, stampare qualcosa
di diverso si rivela particolarmente oneroso, oltre che di bassa qualità. Infatti,
la risoluzione di stampa di 314 dpi e la
tecnologia adottata permettono di ottenere il massimo risultato solo quando
si stampano delle fotografie con una
buona varietà di colori. Il vassoio di carica è disegnato per contenere un massimo di 50 fogli, e le apposite confezioni di carta sono commercializzate in
questo formato. Il sistema di stampa
prevede che il foglio di carta fotografica sia gestito in più passaggi,
dato che i colori primari sono
stampati uno alla volta. Terminata questa fase, sulla carta viene stesa automaticamente una pellicola trasparente, la cui funzione è quella
di proteggere gli strati di colore dagli agenti esterni quali luce (diretta o
indiretta) o acqua.
In questo modo le stampe effettuate rimangono inalterate nel tempo anche
per lunghi periodi. La gestione del colore risulta particolarmente importante per ottenere i risultati corretti e con
questa stampante viene fornito il plugin per Adobe Photoshop, per correggere la gamma in base alle caratteristiche
della stampante.
Nelle prove effettuate, la stampa di
una fotografia in formato A4 ha richiesto un tempo di circa 121 secondi,
mentre a formati più piccoli sono stati
rilevati tempi inferiori. Per la stampa di
immagini incluse in documenti PostScript servono invece tempi più elevati (154 secondi). La qualità delle stampe ottenute è ottima, grazie anche alla
tecnologia di stampa utilizzata.
L’impiego di questo prodotto è particolarmente semplice e anche il Pannello di controllo della stampante non
presenta pulsanti per controlli avanzati delle funzionalità. In effetti, a fianco
delle spie luminose, indicanti lo stato
di funzionamento, sono presenti solo il
pulsante di apertura per accedere al
rullo dei colori e il pulsante di cancellazione del processo in corso. ù
Test
Francesco Corba Colombo
Waitec Shining 181
Hardware <
Un ampio display di buona qualità
Per grafica e fotoritocco
aitec Shining 181 è un monitor
Lcd dal design accattivante e
molto originale, ma anche robusto e stabile. La base di appoggio
permette di ruotare lateralmente il monitor. Anche l’ampio angolo di visualizzazione orizzontale, corrispondente
a 160°, garantisce una buona qualità
delle immagini, anche quando non si è
W
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Shining 181
Prezzo: Euro 799,00 (Iva inclusa)
Contatto: Waitec
Tel: 06 66500130
Web: www.waitec.com
Pro: Ampia diagonale; buona qualità
monitor.
Contro: Leggeri aloni chiari lungo i lati.
perfettamente di fronte al monitor.
Al gradevole aspetto estetico
corrisponde un display Tft da 18,1”
di buona qualità, che ha ottenuto
dei risultati più che soddisfacenti
in ogni sezione del test
DisplayMate.
Inoltre, non abbiamo riscontrato particolari difetti, se non una lieve presenza
di aloni lungo i lati verticali, durante la
visualizzazione di schermate con sfondi
scuri. Shining 181 è caratterizzato da un
contrasto pari a 350:1, una luminosità di
300 cd/m2 e il Dot Pitch di 0,280 mm.
Il display Tft inoltre propone diverse soluzioni per la visualizzazione delle immagini. Infatti sono presenti differenti
ingressi, che permettono di collegare dispositivi analogici tramite l’ingresso SVideo e composito, o schede video di
ultima generazione grazie alla presenza
di un ingresso Dvi. Infine, per la navigazione nel menu Osd, Shining 181 propone una serie di pulsanti disposti nella parte inferiore della cornice.
Il monitor è rivolto soprattutto a un’utenza professionale, a coloro che utilizzano programmi grafici e di fotoritocco. ù
> Hardware
Test
Xxxxxx xxxx
Aopen AX4C Max - Biostar P4TCA Pro - Msi 875P
Neo Tre nuove schede madri che supportano il processore Intel
Pentium 4 con Front Side Bus 800 MHz
Marco Soffientini
Un tris per Intel 875P
bbiamo provato tre schede madri
che supportano il nuovo chipset
Intel 875P, destinato ai sistemi
dove sono richieste prestazioni elevate. Il processore utilizzato per queste
prove è il Pentium 4 a 3 GHz con Fsb
a 800 MHz e, per fornire diversi elementi di valutazione, abbiamo eseguito i test configurando la memoria sia in
modalità singolo canale, sia in quella
dual channel.
Abbiamo utilizzato due moduli di memoria di tipo Ddr 400 da 256 Mbyte
l’uno, la scheda grafica Ati Radeon
9800 Pro, con driver Catalyst 3.2 (7-48)
e infine un disco Seagate Barracuda Sata V da 120 Gbyte collegato tramite SerialAta. La configurazione è del tutto
analoga a quella usata per i precedenti test su motherboard con chipset
875P. Anche i benchmark utilizzati sono gli stessi: i Sandra 2002, 3Dmark in
versione 2001SE e 2003 e infine Quake
III Arena. Durante l’esecuzione dei test non abbiamo rilevato particolari problemi, tranne per la scheda madre prodotta da Msi che, nonostante l’aggiornamento del Bios, ha avuto alcune difficoltà nel riconoscimento delle
memorie a 400 MHz. Su tutti i prodotti provati, oltre al controller Serial Ata
A
●
chipset Broadcom per connessioni
Ethernet Gigabit con velocità di trasferimento dati fino a 1.000 Mbit/s. La sezione audio è supportata dal chipset
AL650 prodotto da Realtek, capace di
controllare sei canali ed effetti Surround. Nella confezione, inoltre, è disponibile una staffa con due ingressi di-
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AX4C Max
Prezzo: Euro 208,00 (Iva inclusa)
Contatto: Aopen
Web: www.aopen.it
Pro: Doppio Bios; prezzo conveniente.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
Aopen AX4C Max
Aopen propone la AX4C Max
che si caratterizza per la dotazione molto completa, ma soprattutto per il prezzo competitivo. Questa scheda madre dispone di quattro controller
Serial Ata, due dei quali gestiti dal controller Promise
PDC20378, che gestisce anche il canale Eide Udma/133.
La connessione alla rete aziendale è garantita anche per le configurazioni più
aggiornate, grazie all’integrazione del
3Dmark2001 SE
(1024x768 x 32)
3Dmark2003
(1024x768 x 32)
Quake III Arena
(1024x768 x32)
Sandra 2002
(RAM Bandwidth
Int Buffered iSSE2)
Sandra 2002
(RAM Bandwidth
Float Buffered iSSE2)
Aopen / AX4C Max
Doppio canale Ddr FSB 800
15.773
5.282
241
4.588
4.581
Aopen / AX4C Max FSB 800
15.189
5.237
228,1
2.966
2.968
Msi / 875PNeo Doppio
canale Ddr - FSB 800
17.401
5.253
353,1
4.812
4.807
Msi / 875PNeo - FSB
800
15.613
5.081
295,4
2.013
2.014
Biostar / P4TCA Pro
Doppio canale Ddr FSB 800
17.566
5.611
300,4
4.556
4.562
Biostar / P4TCA Pro
FSB 800
17.065
5.563
286,6
2984
2.988
Produttore /
Modello
142
implementato nel ICH5 del chipset Intel 875P, era presente un ulteriore controller. Sulle schede madri Msi e Aopen,
il controller è il Promise PDC20378, capace di gestire altri due canali Serial Ata
e un canale Eide Udma/133, mentre per
la scheda madre Biostar, il chipset sfruttato è il Via VT6410, capace di gestire
due canali Ide con specifiche Udma/133.
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Hardware <
Test
gitali (coassiale e ottica S/Pdif) e altrettante uscite, sempre in formato digitale.
Nota di rilievo di questa scheda madre
è la presenza del doppio Bios (PhoenixBios D686), che assicura una maggiore
sicurezza, soprattutto nel caso di una
errata programmazione
dello stesso oppure
di un eventuale attacco di virus.
Sei delle otto
porte Usb 2.0
sono direttamente disponibili sulla scheda
madre, mentre
per poter usufruire delle rimanenti due è necessario collegare l’apposita staffa
inclusa nella confezione. Anche per
le due porte Firewire a disposizione, è
necessario collegare il modulo aggiuntivo. I test effettuati hanno prodotto risultati nella media, solo nel test Quake
III Arena, che usa le Api OpenGL, abbiamo ottenuto delle performance non
particolarmente elevate. Durante l’esecuzione dei test questa scheda madre
non ha evidenziato alcun problema
con le memorie dimostrandosi estremamente compatibile e stabile.
●
Biostar P4TCA Pro
La P4TCA Pro è il top della gamma delle schede madri prodotte da Biostar, e
si caratterizza per la buona dotazione,
ma soprattutto per la presenza di un
modulo per la connessione wireless.
Infatti, subito sotto gli slot Pci è presente un connettore per alloggiare unicamente la scheda wireless Lan-Air
Link. Questa scheda, inclusa nella confezione, sfrutta una comoda antenna
orientabile per una migliore ricezione.
A fianco dei due connettori SerialAta
gestiti dal chipset Intel, a differenza degli altri prodotti in prova sono presenti due connettori Ide-Raid gestiti dal
chipset Via VT6410. Il chipset in questione, oltre a mettere a disposizione
due canali Ide con specifiche Udma/133, ed è capace di gestire array
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P4TCA Pro
Prezzo: Euro 249,00 (Iva inclusa)
Contatto: Computerline
Tel: 0522/385803
N° Verde:800278895
Web: www.biostar.com
Pro: Modulo Wireless; prestazioni 3d; cavi
tondi
Contro: Modulo Usb/Firewire da acquistare
separatamente.
Raid 0, 1,
0+1. Una delle due porte Firewire a disposizione è già integrata sulla scheda
madre a fianco delle quattro porte Usb
2.0, mentre per poter
sfruttare le rimanenti
quattro porte Usb 2.0 e l’ultima porta
Firewire è necessario acquistare le apposite staffe. I pin per la connessione
dei led frontali sono colorati per facilitare e velocizzare il collegamento.
Nella confezione, i cavi per
il collegamento di tutte le
unità Ide e del floppy
disk, sono cavi a sezione tonda. Questi consentono
sia di migliorare
il circolo d’aria all’interno del cabinet,
sia di facilitare le
operazioni di assemblaggio e manutenzione. Per quanto riguarda le prove
effettuate in laboratorio, i test hanno evidenziato risultati nella
media, tranne nei test 3d, nei
quali questa scheda madre ha ottenuto le migliori performance.
●
Msi 875P Neo
Anche Msi, propone una scheda madre
capace di supportare i nuovi processori Intel con Fsb a 800 MHz. La 875P
Neo, questo il nome scelto per il prodotto, introduce anche un nuovo circuito integrato esclusivo chiamato CoreCell.
Questa nuova tecnologia permette
di monitorare l’intero sistema e di conseguenza di regolare le principali funzioni per garantire maggiori stabilità e
prestazioni.
Grazie infatti all’utility Core Center è possibile interagire sui valori come la tensione dello slot Agp o delle memorie, oppure utilizzare un test per verificare fino
a che punto il nostro processore può essere overcloccato.
Per quanto riguarda i test effettuati
su questa scheda madre, hanno evidenziato un ottimo risultato nel test
Quake III Arena, con un frame rate
massimo di circa 353 fps. Durante l’e-
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875P Neo
Prezzo: Euro 292,58 (Iva inclusa)
Contatto: Msi
Web: www.msi-italia.com
Pro: Accessori e software in bundle;
prestazioni 3d.
Contro: Limitata compatibilità con alcuni
moduli Ddr400.
secuzione
dei test, nonostante il
Bios sia stato
aggiornato, sono stati riscontrati dei problemi per
ciò che riguarda
la stabilità con alcuni tipi
di memorie Ddr400, e per il
oro corretto riconoscimento da parte
della motherboard. Nella confezione
sono disponibili tutti i moduli per poter usufruire delle porte Usb 2.0 e di
quelle Firewire, nonché delle opportune uscite audio digitali (coassiale e ottica).
Anche la dotazione software è risultata molto buona con diversi programmi messi a disposizione tra cui Photoshop Album SE, WinDvd 4, WinRip e
altri. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
143
> Hardware
Test
Un convertitore capace
di trasformare il video analogico in digitale e viceversa
Terratec Cameo Convert
Daniela Castagnoli
Un ponte tra due mondi
olti esperti videoamatori si
trovano di questi tempi ad
affrontare uno spinoso problema: vogliono passare al montaggio digitale, ma non vogliono
abbandonare la loro fidata telecamera analogica, spesso un costoso
modello semiprofessionale o addirittura pro, magari con molti e costosi accessori.
Una soluzione sarebbe dotarsi di una scheda di acquisizione, ma in questo caso la
qualità si paga cara e bisogna farsi una robusta esperienza prima di ottenere buoni risultati.
Una soluzione più semplice è invece dotarsi di
un convertitore video analogico/digitale capace di trasformare
qualsiasi sorgente Pal in un flusso dati Dv acquisibile dal Pc tramite porta
FireWire. E proprio questo è in grado
di fare il Cameo Convert di Terratec,
ultimo di una piccola pattuglia di apparecchi che condividono la stessa impostazione funzionale.
Il Cameo Convert dispone di un doppio
ingresso video analogico (composito e
S-video), una corrispondente doppia
uscita video analogica, un ingresso audio stereo e la relativa uscita; le prese
digitali sono due Firewire, entrambe
abilitate in ingresso e in uscita. Tipicamente, l’apparecchio va connesso al
computer (Pc o Macintosh) tramite Firewire, alla telecamera tramite gli in-
M
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Cameo Convert
Prezzo: Euro 374,99 (Iva inclusa)
Contatto: Terratec
Tel: 02 33494052
Web: www.terratec.com
Pro: Elevata qualità generale; funziona
anche senza Pc; dotazione di cavi completa.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
144
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
gressi audio/video analogici e a un videoregistratore tramite le uscite analogiche. In questa configurazione, esso
consente di acquisire il video in formato Dv da una telecamera Video8 o
Vhs, e di esportarlo successivamente al
videoregistratore. Ma naturalmente,
nulla vieta di realizzare altri tipi di
conversione. Per esempio, se avete già
una telecamera digitale con Dv-In ma
senza ingressi analogici, il Cameo può
servire a digitalizzare una videocassetta riprodotta dal videoregistratore, trasferendo il video direttamente alla telecamera. Oppure, potete portare al
computer direttamente il segnale di un
tuner televisivo, registrando in digitale
i programmi Tv. Quando si converte
un segnale analogico in formato Dv,
Cameo Convert rimuove inoltre la protezione Macrovision presente, per
esempio, in molti film su videocassetta o su Dvd.
Cameo Convert può funzionare
anche senza l’ausilio
di un computer, consentendo
di convertire qualsiasi segnale
video analogico in digitale
e viceversa.
Il funzionamento dell’apparecchio è
controllato da due soli pulsanti: il
primo seleziona l’ingresso fra analogico e digitale, determinando il
verso della conversione; il secondo
seleziona la codifica audio fra 12 e 16
bit (consigliamo di usare sempre i 16
bit, a meno che non vi serva davvero
ottenere un nastro Dv con spazio per due ulteriori canali
audio).
Nell’utilizzo, il Cameo si è
rivelato molto pratico: nella
confezione, insieme a un compatto alimentatore, sono
forniti tutti i cavi necessari (due FireWire, un S-Video, un audio stereo, un video
composito, un adattatore Scart In/Out) e un Cd
con i driver e un programma di montaggio, Ulead VideoStudio VE 6.5. Quest’ultimo, oltre
a consentire l’editing del materiale acquisito direttamente in formato Dv, è
anche dotato di un plugin per la conversione di formato verso Mpeg. Grazie a quest’ultimo, il programma può
essere usato anche per l’authoring di
dischi di tipo VideoCd, SuperVideoCd
e Dvd.
Posto sotto test, il Cameo ha dato ottima prova di sé, con una conversione
del segnale di ottima qualità in entrambi i sensi. Unico neo: chi è abituato a trasferire direttamente da telecamera Dv noterà l’assenza del time-code, che si traduce nell’impossibilità per
il computer di dividere automaticamente le scene in sequenza, per cui il
lavoro andrà fatto a mano dopo l’acquisizione.
Il prezzo è un po’ elevato, ma è giustificato dalla qualità del prodotto e dalla ricca dotazione che l’accompagna:
chi acquista Cameo Convert avrà infatti a disposizione tutto l’occorrente
per utilizzarlo in qualsiasi condizione
e con qualsiasi dispositivo. ù
Test
Creative Inspire 5.1 5500 Digital
Antonio Nappa
Hardware <
Qualità audio invidiabile
Digitale in sei canali
on Inspire 5.1 5500 Digital, Creative rinnova la propria gamma di
diffusori del segmento 5.1. Questo set, con design moderno e piacevole, usa cinque satelliti della potenza di
6 Watt Rms ciascuno e di un subwoofer da 18 Watt continui. La risposta in
frequenza che il sistema acustico è in
grado di garantire va da 45 Hz a 20
KHz. Per configurare e gestire il sistema è presente una centralina/decoder,
attraverso la quale passano tutti i segnali audio che vengono decodificati
e poi riprodotti dagli altoparlanti.
C
Il sistema è in grado di gestire
codifiche Ac-3, Dolby Digital
e Dolby Pro Logic II.
La procedura di installazione del set
Inspire 5.1 5500 Digital è piuttosto
semplice, grazie anche agli schemi forniti nella confezione e all’esauriente
manualistica. L’interfacciamento al Pc
si realizza sia tramite un unico cavo digitale coassiale, sia utilizzando l’interfaccia ottica S/Pdif. Va inoltre segnalata la presenza di un ingresso di linea stereofonico, e di tre
ingressi mini-jack per il
collegamento a schede
audio analogiche 5.1. L’im-
öö
?
?ö
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Inspire 5.1 5500 Digital
Prezzo: Euro 199,99 (Iva inclusa)
Contatto: Creative
Tel: 02 8228161
Web: www.europe.creative.com
Pro: Prezzo contenuto; supporto Dolby Pro
Logic II; cavi di buona qualità; molteplici
ingressi.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
Iiyama E430S
Simone Ballabio
postazione dei vari parametri avviene
tramite i pulsanti posti sulla parte frontale della centralina, anche se è presente un comodo telecomando a infrarossi, dalle dimensioni ridotte e di facile utilizzo, capace di semplificare le
procedure. Le prove hanno messo in
evidenza ottime prestazioni, con un
suono sempre nitido, anche alle alte
frequenze, e potente.
In conclusione, questo set di diffusori
risulta particolarmente indicato sia per
un utilizzo con Pc sia con apparecchi
come Dvd e console da gioco. ù
Un monitor Tft da 17” adatto a ogni utilizzo
Qualità e design
l monitor Lcd Tft Iiyama E430S
ha un design sobrio ed elegante
e si distingue per la buona qualità complessiva. Il display da 17” è
racchiuso in una cornice di soli 14,5
mm, di colore nero, che integra due altoparlanti con potenza di 1,5 Watt.
Nei test, il monitor si è dimostrato
complessivamente molto valido, riproducendo immagini con colori brillanti
I
öö
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?ö
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Iiyama E430S
Prezzo: Euro 671,00 (Iva inclusa)
Contatto: Iiyama
Tel: 02 57518118
Web: www.iiyama.it
Pro: Buona qualità delle immagini; cura
dei dettagli.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
e un buon dettaglio geometrico. La
qualità di visualizzazione dei dettagli è
data sia dal sistema di smoothing dei
caratteri, sia dal dot pitch di soli 0,264
mm, ma anche dalla banda passante di
135 MHz. La risoluzione massima supportata è di 1280x1024 punti con una
frequenza di aggiornamento di 75 Hz.
Per impostare i parametri geometrici
dello schermo e gestire
le funzioni del display si usa il menu
Osd, facilmente navigabile e di semplice utilizzo.
Nelle nostre prove
abbiamo
apprezzato
le buone doti di
E430S, specialmente
dal punto di vista
della visibilità
delle immagini anche da
angolazioni elevate, sia sull’asse
verticale, sia in orizzontale.
Grazie alla buona resa dei colori e dei
particolari geometrici, questo monitor
può essere utilizzato da chi opera nel
settore della grafica, ma anche da chi
desidera un buon prodotto da usare tra
le mura domestiche. Il prezzo, seppur
non eccessivamente invitante, è senza
dubbio proporzionato
alle qualità dimostrate.
Da tenere in considerazione le condizioni commerciali particolarmente
vantaggiose. Iiyama offre
un periodo di garanzia di
3 anni che prevede una
copertura con formula on
site e sostituzione del prodotto guasto con uno analogo. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
145
> Hardware
Test
Xxxxxx xxxx
Una buona configurazione
per la casa, completa di modem Adsl
Wellcome Creator M8470
Francesco Corba Colombo
Tanta potenza per giocare
reator M8470 è un Pc prodotto
da Wellcome che offre prestazioni di buon livello, soprattutto per
quanto riguarda gli applicativi 3d. Questo Pc, ideale soprattutto per un uso
domestico, risulta infatti particolarmente indicato per gli appassionati di
videogiochi e grafica grazie alla buona potenza di calcolo messa complessivamente a disposizione. Parte del
merito è da attribuire alla potente scheda video Sapphire Ati Radeon 9700
Pro, che utilizza ben 128 Mbyte di
memoria Ddr.
Wellcome Creator M8470 è
dotato di un processore
Amd Athlon Xp 3000+,
mentre la scheda madre
scelta per questa configurazione è la Msi Kt4v. Questa
mainboard, utilizza il chipset Via
KT400, capace di gestire la veloce memoria Sdram Pc-3200 (Ddr400) e di
sfruttare in modo adeguato le più potenti schede video con bus Agp 8x.
Il chipset Via permette di gestire in
modo ottimale il Front side bus a 333
MHz della Cpu Amd e i 512 Mbyte di
memoria Ddr operanti alla frequenza
interna di 333 MHz. Per le memorie di
massa, è stato usato un disco fisso
> Caratteristiche
C
öö
?
?ö
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Creator M8470
Prezzo: Euro 1.700,00 (Iva inclusa)
Contatto: Wellcome
Tel: 800202203
Web: www.wellcome.it
Pro: Ottime prestazioni 3d; modem Adsl.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
Prestazioni
0
100
200
300
239
SYSMARK 2002
0
2.500
5.000
7.500
10.000
12.500
15.000
20.000
Cpu/clock: Amd Athlon Xp 3000+ / 2.167
MHz
Memoria: 512 Mbyte Ddr Pc-2700
Hard disk: 120 Gbyte Udma/133
Scheda grafica: Sapphire Ati Radeon 9700
Pro / 128 Mbyte Sdram Ddr
analogica Vga, una digitale Dvi e una
Tv. Grazie a questi connettori potremo
usufruire di display differenti, e potremo gestirli simultaneamente
sfruttando la tecnologia Hydravision.
Maxtor 6Y120LO, con una capienza di
ben 120 Gbyte e interfaccia Udma/133,
e l’unità ottica Samsung SM-348. Questo dispositivo Combo può essere utilizzato sia come efficace masterizzatore 48x24x48x, sia come lettore Dvd a
una velocità di lettura di 16x.
Per quanto riguarda la scheda grafica,
questo componente utilizza uno tra i
più veloci acceleratori grafici attualmente reperibili sul mercato, ed è in
grado di offrire prestazioni di ottimo livello anche ad
alte risoluzioni
e lavorando con
videogiochi molto
complessi e ricchi di
dettagli.
Un’altra interessante
caratteristica della
Sapphire Ati Radeon
9700 Pro riguarda la
presenza di tre differenti uscite video, una
12.448
3DMARK 2001 SE
0
2.500
5.000
7.500
10.000
12.500
3.548
3DMARK 2003
146
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
15.000
20.000
Adsl La dotazione di questo Pc prevede la presenza
di un modem Adsl.
Û
Come è lecito aspettarsi
da una configurazione
equilibrata come quella del
Creator M8470, abbiamo
ottenuto risultati di buon livello
sia per quanto riguarda le
prestazioni generali con gli
applicativi da ufficio, sia con i test
prettamente 3d.
Particolarmente curata è anche la sezione audio. Infatti Wellcome ha deciso di
installare in questa macchina la scheda
SoundBlaster Audigy2, prodotta da Creative. Questa scheda permette di gestire
un output a 6.1 canali e offre un’elevata
qualità dell’audio. Un’uscita S/Pdif permette di collegare un kit di diffusori acustici attraverso un’interfaccia ottica.
Altra interessante caratteristica di questo Pc è il modem
Adsl prodotto da Medi@com.
Sul versante del
software in bundle, la dotazione è
piuttosto limitata.
Infatti, oltre alla licenza del sistema
operativo Microsoft Windows Xp
Home Edition, non
vi sono applicativi aggiuntivi se non i software per la
masterizzazione e per la visualizzazione di film in formato Dvd. ù
Test
Simone Ballabio
Tx Italia Tx Hollywood Film Maker
Hardware <
Una scheda di acquisizione
Filmati digitali per tutti
x Hollywood Film Maker è una
scheda di acquisizione analogica,
molto facile da usare e che permette di registrare filmati da supporti
analogici come videocassette Vhs o videocamere. La mancanza di chipset integrati dedicati alla compressione video
richiede l’intervento di una Cpu e di un
sistema sufficientemente potenti. Tra i re-
T
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Tx Hollywood Film Maker
Prezzo: Euro 99,00 (Iva inclusa)
Contatto: TX Italia
Tel: 02 92112092
Web: www.txeurope.com
Pro: Prezzo economico; facilità d’uso
e installazione.
Contro: Qualità limitata; requisiti di sistema
elevati.
Simone Ballabio
quisiti minimi richiesti c’è
infatti la necessità di avere 512 Mbyte di memoria.
La scheda è di tipo Pci e
dispone di due ingressi,
uno video composito e
un S-Video, mentre per
acquisire l’audio viene
utilizzata la relativa sezione del Pc, grazie anche al cavo fornito in dotazione.
L’installazione e l’utilizzo della scheda sono molto semplici. Per l’acquisizione e l’editing
dei filmati è disponibile neoDVDstandard
4.1, dotato di un’interfaccia molto intuitiva ed essenziale. Una volta acquisito il
nostro filmato possiamo decidere il tipo
di supporto e il formato (sono supportati i formati Mpeg-1 e Mpeg-2 in modalità
nativa) in cui salvarlo. Per esempio è
Eizo FlexScan L685
possibile creare un Video Cd
o un Dvd e salvarlo sul disco
fisso, per verificare la buona
riuscita dei montaggi e delle
schermate di selezione. Prima
di procedere alla masterizzazione, si possono creare Dvd
con tanto di menu e immagini
di anteprima delle scene.
Tra le caratteristiche più
interessanti del software,
è da segnalare la capacità
di effettuare direttamente
la registrazione su Dvd o
Cd-R/Cd-Rw, con pochi
semplici passaggi.
La risoluzione massima di acquisizione è di 720x576 punti, per il formato
Pal. L’unico neo di questo prodotto è
dato dalla richiesta di risorse che non
sempre possono essere disponibili sulle macchine più datate. ù
Uno schermo Lcd da 18,1” con un’ottima dotazione
Un Diciotto che ruota
izo presenta FlexScan L685, un
monitor Lcd per uso professionale, evoluzione diretta del predecessore FlexScan L675. A caratterizzare
questo prodotto sono l’elevata qualità e
le soluzioni tecniche adottate. La diagonale dello schermo è di ben 18,1” ma,
nonostante le dimensioni, il display risulta essere molto compatto. Infatti la
cornice intorno allo schermo misura circa un centimetro, mentre l’intero monitor ha uno spessore inferiore a due centimetri. Oltre all’ingombro ridotto, il
FlexScan L685 offre anche la possibilità
di ruotare e di regolare verticalmente lo
schermo. Grazie a questa possibilità si
riesce sempre a trovare la giusta posizione dello schermo in ogni situazione.
Con un dot pitch di 0,2805 mm e una risoluzione massima di 1.280x1.024 punti, il FlexScan L685 offre immagini nitide
e con un’ottima resa dei colori.
E
Lo schermo risulta infatti
molto luminoso e con
un contrasto elevato.
La qualità del display è evidenziata anche dagli ottimi angoli di visuale, che sono in entrambi i sensi (orizzontale e verticale) di ben 170°. Per collegare il FlexScan L685 al Pc sono disponibili due ingressi Dvi standard a 29 pin. Oltre agli
ingressi video il monitor dispone anche
di un hub Usb, con una porta di ingres-
öö
?
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FlexScan L685
Prezzo: Euro 1.425,60 (Iva inclusa)
Contatto: Eizo
Web: www.eizo.it
Pro: Ottima qualità di visualizzazione;
funzione Pivot; doppio ingresso Dvi; base
regolabile in altezza.
Contro: Nessun inconveniente rilevato.
so e quattro in uscita. Questo monitor è
fornito, a richiesta, di un particolare
software per la gestione dei monitor
connessi a reti aziendali. Il software
Screen Administrator permette agli amministratori di sistema di ottimizzare i
consumi, di impostare diversi parametri
e offre una funzione di sicurezza contro la rimozione dei monitor. Il software infatti rende inutilizzabile un monitor
che sia stato disconnesso dalla rete senza autorizzazione. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
147
> Hardware
Guida all’acquisto
Collegati
Paolo Canali
a Guida all’acquisto di questo
mese è dedicata ai modem e ai
router Adsl. Abbiamo però
posto un limite di prezzo, di 200 euro
per i modem e di 400 per i router,
comprensivi di tasse. Vediamo ora in
dettaglio le caratteristiche di questi
dispositivi, per capire che modello si
adatta meglio alle nostre esigenze.
Dal punto di vista tecnico il
collegamento Adsl assomiglia a
quello con un normale modem
analogico, salvo che per la velocità e
per la capacità di non impegnare la
L
Il modem è la scelta migliore
per un singolo Pc collegato
alla linea Adsl ma un buon router
aggiunge le funzioni di firewall
e condivisione della connessione
Internet (Nat/Napt).
linea telefonica mentre il
collegamento è attivo. Per questo
motivo, la scelta dell’apparecchio più
adatto per la connessione Adsl si
basa sugli stessi criteri validi per i
modem tradizionali che vanno però
integrati con alcuni concetti nuovi.
La prima differenza importante è
quella tra modem e router. Il modem
si collega direttamente al computer
che controlla la connessione e la
disconnessione tramite il pannello
di Accesso Remoto di Windows.
Il modem delega alla Cpu del
computer anche la gestione del
protocollo per lo scambio dei dati
148
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
in sicurezza
La grande varietà di modem e router Adsl sul
mercato riflette la versatilità della nuova tecnologia
di collegamento Internet a banda larga
con il server del provider Internet,
perciò i circuiti dell’apparecchio sono
più semplici e, quindi, il costo è
inferiore a quello di un router.
Grazie al basso costo e alla semplicità
dell’installazione, affidata alle
normali procedure Plug & Play
di Windows, il modem è la scelta
migliore per allacciare un singolo Pc
alla linea Adsl.
T ipi di modem
Esistono tre categorie di modem Adsl:
Usb, Ethernet e Pci. I modem Usb
sono di gran lunga i più comuni:
spesso costano un po’ meno degli
altri (a parità di prestazioni), e si
collegano con la massima semplicità
a qualsiasi Pc recente con sistema
operativo Windows o Linux. Il
motivo è semplice: i loro driver
software accettano come
configurazione predefinita il
protocollo chiamato PPPoA (Point
to Point Protocol Over Atm).
Se non vengono date istruzioni
specifiche al momento di attivare
la linea Adsl, il provider Internet
configura in centrale gli apparati
destinati agli abbonati privati e
alle piccole aziende proprio nella
modalità PPPoA: scegliendo un
modem Adsl di tipo Usb si eliminano
perciò tutti i problemi di
configurazione della linea telefonica.
È sufficiente avviare il Cd-Rom
d’installazione dei driver e accettare
le impostazioni predefinite per
portare a termine l’installazione in
modo completamente automatico,
senza la necessità d’inserire
complicati parametri di rete o
richiedere modifiche della
configurazione di linea al provider.
Una caratteristica importante per la
scelta riguarda il modello di chipset
scelto dal costruttore del modem.
La maggior parte dei modem Usb
attuali usa il chipset Globespan,
che è supportato pienamente dai
principali sistemi operativi e
provider. Anche il driver per
Windows Globespan è aggiornato
con regolarità, per migliorare la
compatibilità con linee marginali
oppure migliorare le prestazioni
di specifiche applicazioni. Poiché
la qualità dei driver software è
fondamentale per il funzionamento
del modem Adsl Usb, prima
dell’acquisto è importante verificare
il livello di supporto offerto dal
costruttore sul proprio sito Web,
e possibilmente anche l’elenco dei
Modem e router Adsl
Il modem Un modem per linea Adsl è simile a quello per le normali linee analogiche. Ne esistono con due tipi di interfaccia, quelli Usb e quelli Ethernet.
Il secondo tipo può anche eventualmente essere collegato a una
rete locale tramite un router.
Guida all’acquisto
Û
M odem Ethernet
I modem Ethernet sono più versatili
di quelli Usb, poiché si collegano a
qualsiasi presa per la rete locale.
Questa soluzione permette già una
rudimentale forma di condivisione
dell’abbonamento Internet: basta
infatti configurare la connessione
al provider su ciascuno dei computer
(o console) collegati in rete.
Il modem Ethernet non è però la
soluzione migliore quando servono
sicurezza contro gli hacker e la
possibilità di usare la connessione
simultaneamente da tutti i Pc
connessi.
Nella scelta del modem Ethernet
è importante verificare quali sono i
protocolli supportati. I modelli meno
versatili gestiscono solo il protocollo
PPPoE (PPP Over Ethernet),
che sfrutta meglio le possibilità
della tecnologia Ethernet ma può
Il router Se si utilizza una rete locale e si
desidera condividere una connessione ad Internet, spesso la soluzione migliore consiste
nell’utilizzare un modem con funzioni di
router.
Û
modem ufficialmente supportati dal
provider Internet prescelto.
Purtroppo la tecnologia Usb ha alcuni
svantaggi. Il più severo è
l’incompatibilità con i Pc più vecchi
che usano una versione del sistema
operativo antecedente a Windows 98
Seconda Edizione oppure non hanno
connettori Usb disponibili. In teoria,
per risolvere il problema, sarebbe
possibile aggiungere una scheda Usb
e aggiornare il sistema operativo, ma
spesso ciò non basta. Poiché il
modem Usb Adsl usa la Cpu del
computer per gestire il protocollo di
comunicazione, la potenza di calcolo
residua potrebbe non essere
sufficiente per navigare su Internet
a piena velocità. A volte, se il Pc non
è almeno un Pentium II, Duron o
Celeron si verificano rallentamenti
eccessivi e cadute intermittenti della
connessione. Un altro limite dei
modem in tecnologia Usb è il fatto che
non possono essere collegati ad
apparati diversi da un Pc, come la
console da gioco Microsoft Xbox, i
nuovi ricevitori radio via Internet o
webcam per videosorveglianza. Tutti
questi apparecchi offrono interessanti
possibilità per usare in modo
innovativo la connessione Internet,
evitando di tenere il Pc sempre acceso,
ma solo quando il modem Adsl è di
tipo Ethernet. Non è possibile
collegarli direttamente a un modem
Adsl di tipo Usb allacciato a una linea
che lavora in modalità PPPoA; tuttavia
la possono sfruttare quando il Pc
collegato alla linea Adsl è dotato
anche di scheda Ethernet e viene
configurato per eseguire la necessaria
“traduzione” dei protocolli.
Hardware <
essere attivato solo richiedendo al
provider la specifica configurazione
di linea. Per evitare malintesi
o possibili ritardi nell’attivazione
del servizio, è vantaggioso
scegliere un modello che
supporti entrambi i protocolli
PPPoE e PPPoA, capace
di adattarsi a ogni
configurazione Adsl.
Lo svantaggio principale dei
modem Adsl di tipo Ethernet è la
procedura di configurazione
leggermente più complessa, perché
oltre ai parametri della linea Adsl si
devono controllare o modificare
anche i parametri di lavoro della
scheda di rete locale Ethernet. In
molti casi è necessario aggiungere
al Pc una scheda Ethernet dedicata
esclusivamente al collegamento
con il modem. A causa della
complessità di configurazione,
specialmente quando il sistema
operativo è antecedente a Windows
Xp, un elemento importante
nella scelta del modem Ethernet è
la documentazione a corredo.
Chi non è un esperto di reti può
risparmiare tempo e sforzi scegliendo
un modello di qualità elevata,
corredato da manuali in italiano che
illustrano anche le configurazioni
consigliate per la scheda di rete.
Lo stesso accorgimento vale per i
modem Adsl di tipo Pci, da montare
in uno slot interno del computer.
Questi modelli tecnicamente si
comportano come un modem Usb
collegato a un’interfaccia dedicata.
R outer
Il router è la soluzione ideale per
collegarsi alla linea Adsl con
sicurezza. Le connessioni fisiche sono
le stesse di un modem in tecnologia
Ethernet, ma un buon router
aggiunge le funzioni di firewall
e condivisione della connessione
Internet (Nat/Napt). Il firewall
integrato blocca i tentativi di accesso
degli “hacker”, senza i rallentamenti
e le incompatibilità causate dai
firewall software per Pc, mentre
il supporto della tecnologia Nat
(o della versione più completa Napt)
porta enormi vantaggi quando si
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
149
> Hardware
Guida all’acquisto
Modem e router Adsl
Glossario
10Base/T La presa di rete locale tipo 10Base/ è un jack a otto
contatti modello RJ45 che opera secondo le specifiche dello
standard Ethernet originale, alla velocità di 10 megabit al secondo (circa 500 Kbyte/sec effettivi).
100Base/T La presa di rete locale tipo 100Base/ è visivamente
identica a quella 10Base/T ma opera alla velocità di 100 megabit al secondo (circa sei Mbyte/sec effettivi) secondo lo standard Fast Ethernet.
Ios (Internetwork Operating System) Sistema operativo usato dai router prodotti da Cisco. Nei modelli più evoluti è programmabile da linea di comando.
Lan (Local Area Network) Rete locale cablata oppure wireless.
QOS (Quality Of Service) Metodo per attribuire priorità differenti ai dati di tipo diverso che transitano per router e reti locali, supportato da Windows Xp. Aiuta a mantenere la
fluidità di flussi audio e video scaricati dal Web in tempo
reale.
Residential Gateway Modello di router economico per uso
possiedono più Pc o console Xbox
che devono accedere
simultaneamente alla grande rete.
Basta infatti collegare il Pc a una
porta Ethernet del router
(o dell’hub di rete locale) e seguire
la procedura descritta nel manuale
per attivare la connessione.
Nella maggior parte dei casi la
configurazione dell’accesso al
provider si fa solo sul primo dei Pc,
accedendo a un sito Web speciale
ospitato dentro al router che poi la
distribuisce automaticamente agli
altri Pc tramite il server Dhcp interno.
La capacità di questo server fissa il
numero massimo di Pc supportati
dal router. Si parte da modelli
che supportano fino a 20 computer
per arrivare a 255.
Per usare bene il router
l’abbonamento Adsl deve essere di
tipo flat o semiflat, perché la
connessione con il provider è gestita
in modo indipendente dal Pc: può
restare attiva anche quando il
computer è spento oppure non sta
eseguendo programmi Internet.
Tutti i router hanno funzioni per
la disconnessione automatica dal
provider, ma sono poco efficaci.
Basta un banale spyware (o
un’impostazione sbagliata) sul Pc
per forzare il router a mantenere
150
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
domestico, molto diffuso negli Usa, che non include al suo
interno il modem. Va collegato a un modem Adsl Ethernet
esterno.
Rip (Routing Information Protocol) Protocollo utilizzato per lo
scambio d’informazioni tra router. Utile nelle configurazioni
di rete complesse, dove è presente più di un router e più di una
connessione geografica.
Soho (Small Office Home Office) La sigla distingue gli apparecchi progettati per l’uso in piccole reti domestiche o uffici con
poche postazioni.
Tcp/Ip (Transmission Control Protocol / Internet Protocol) Protocollo di comunicazione usato dalle normali reti locali e su Internet.
Wan (Wide Area Network) Rete del provider Internet. La porta Wan serve per il collegamento di un modem Ethernet esterno al router.
Wep (Wire Equivalent Privacy) Sistema di cifratura dei dati
trasmessi via radio, ormai usato solo per compatibilità col passato. È stato sostituito dallo standard 802.11i
la connessione sempre attiva.
Nella scelta del router è necessario
verificare con molta attenzione le
caratteristiche tecniche, senza dare
nulla per scontato. Uno degli aspetti
da controllare, con maggiore
attenzione, è l’elenco dei programmi
supportati.
La funzione di condivisione
dell’accesso a Internet spesso non è
estesa a ogni genere di programma
ma limitata alle principali
applicazioni come la posta elettronica
o la navigazione Web. I programmi
che creano più problemi sono
Netmeeting e le reti di scambio file
peer-to-peer. Molti router bloccano,
del tutto, queste connessioni oppure
le sanno inoltrare a un singolo Pc.
Un altro punto che differenzia i
router di alta qualità da quelli meno
efficaci è il tipo di firewall integrato.
Nei modelli più semplici il firewall
è assente, oppure usa il principio
“port filter” che agisce sul singolo
pacchetto e quindi è vulnerabile ad
alcuni generi di attacco. Al contrario,
i router adatti all’uso professionale
spesso integrano un firewall che
mantiene traccia dello stato
delle connessioni e danno la
possibilità di filtrare l’accesso ai
servizi Internet in ingresso e uscita
secondo molteplici criteri.
C onnessione senza fili
Una funzione addizionale
particolarmente utile è la
trasmissione senza fili dei segnali
di rete locale, secondo il protocollo
802.11b oppure 802.11g.
Grazie a un trasmettitore radio,
a bassa potenza, che dialoga con la
scheda radio dei Pc si eliminano i
cavi tra il router e i computer che
devono accedere alla linea Adsl,
risolvendo brillantemente i problemi
dovuti alla distanza tra Pc e presa
telefonica. Il router fa anche la
funzione di access point wireless,
spesso con notevole risparmio
rispetto all’acquisto di un access
point separato. Per fare un
confronto accurato bisogna però
valutare le prestazioni della sezione
access point del router e, in
particolare, la sua velocità massima,
quali modalità di cifratura dei dati
sa gestire, la presenza del logo Wi-Fi
e il tipo di antenna (fissa o
sostituibile). Invece della connessione
Wi-Fi alcuni produttori iniziano
a proporre la connessione senza fili
Bluetooth. Questa scelta semplifica la
configurazione, ma la portata del
segnale è minore. Anche la presenza
di più porte Ethernet (switch oppure
Modem e router Adsl
hub integrato) riduce i costi
complessivi per realizzare la rete
locale. Chi usa la linea Adsl per
lavorare da casa, collegandosi
alla rete locale oppure ai server
dell’ufficio tramite un router,
deve verificare il supporto della
tecnologia Vpn. Questa sigla, che
significa Virtual Private Network,
indica una tecnica per far transitare
i dati su Internet in modo sicuro,
evitando le intercettazioni.
Esistono diverse modalità per gestire
una conessione Vpn che transita
attraverso un router Adsl, e per
questo motivo il router domestico
e quello dell’ufficio devono
supportare gli stessi tipi di
connessione. Le tre modalità più
usate sono L2TP, PPTP e tunnel; nel
terzo caso il router non esegue la
cifratura ma delega il compito ai
server della rete.
Al crescere delle funzioni svolte dal
router aumenta l’importanza del suo
programma di configurazione. Solo
pochi modelli hanno un programma o
Guida all’acquisto
manuale in lingua italiana che è di
grande aiuto per chi non conosce bene
l’inglese. I modelli più aggiornati si
configurano tramite Internet Explorer
con schermate semplici e corredate di
guida in linea ma sono tuttora in
commercio router Adsl più orientati
verso le esigenze degli installatori
professionisti che intimidiscono i
meno esperti con schermate piene di
numeri e sigle difficili da interpretare.
Un grosso aiuto nella scelta è offerto
in questo caso dai manuali
d’istruzione in formato elettronico
disponibili sui siti Web dei produttori:
basta una rapida occhiata per capire
se il livello della documentazione
corrisponde alle proprie aspettative.
G aranzia
Un aspetto da non trascurare nella
scelta del modem o router più adatto
alle proprie esigenze riguarda il tipo
di assistenza tecnica e la durata della
garanzia.
Hardware <
La linea telefonica viaggia per
lunghi tratti all’aperto; per questo
motivo è particolarmente sensibile
alle scariche atmosferiche.
Modem e router Adsl sono
periferiche soggette a guastarsi,
e la scelta di un modello coperto
da una rete di assistenza migliore
o con spese di spedizione a carico
del costruttore può giustificare un
sovrapprezzo al momento
dell’acquisto.
Al momento di confrontare i prezzi
è importante controllare ciò che è
offerto a corredo.
Per esempio, per ottenere un
funzionamento affidabile della
linea e ridurre le interferenze
può diventare necessario inserire
degli speciali adattatori (microfiltri)
lungo il cavo di fax e telefoni.
Alcuni costruttori offrono uno o più
microfiltri a corredo, mentre altri li
integrano direttamente nel modem
Adsl che in questo caso ha sul
pannello posteriore una presa
aggiuntiva per il telefono. ù
> Hardware
Guida all’acquisto
Modem e router Adsl
Router
PRODUTTORE
MODELLO
4 Logic
Bridge/Router ADSL - Cod. AA-AR6010EV
TELEFONO
PREZZO EURO
(IVA INCLUSA)
051 6061247
INTERFACCE / CONNETTORI
PROTOCOLLI SUPPORTATI
180,00
Lan : One RJ-45 port for 10 Base-T Ethernet
connection, Wan: One RJ-11 port ADSL line, RS
232 : One RS-232 port for console management,
Usb: Pure Pc bridged or LanN combo gateway
Rfc2364 protocol (PPP over Atm);
RFC1483 encapsulation (multiple
protocols over AtmAAL5); Rfc1577
protocol (classical IP over Atm)
02 413041
314,40
1 porta Ethernet 10T (RJ45), 1 porta ADSL
(RJ11), 1 porta telefonica
IP, IPoA, PPPoA, PPPoE, RFC 1483
Encapsulation (IP, Bridging &
encapsulated routing), Rip, Snmp, Dhcp
(server e/o client), Dns proxy
314
02 413041
327,60
4 porte 10/100 Ethernet (RJ45), 1 porta ADSL
(RJ-11), 1 reset button, 1 connettore Dc 5V
Power
IP, IPoA, PPPoA, PPPoE, RFC 1483
Encapsulation (IP, Bridging &
encapsulated routing), Rip, Snmp, Dhcp
(server e/o client), Dns proxy
327
02 93906085
186,00
1 porta Adsl(RJ11), 1porta Lan (RJ45) 10/100
Mbps, 1 porta RS232(DB9)
Rfc 2364 (PPPoA), Rfc 2516 (PPPoE),
Rfc 1483 Routed & Bridge, Rfc 1577
02 93906085
170,00
1 porta ADSL(RJ11), 4 porte Lan (RJ45) 10/100 Rfc 2364 (PPPoA), Rfc 2516 (PPPoE), Rfc
Mbps, 1 porta Usb V1.1
1483 Routed & Bridge, Rfc 1577
02 66988357
95,61
4x10 / 100 LAN, 1xwan (ADSL o cavo)
Supporta PPP (cliente) su Ethernet
(PPPoE)
95,
02 66988357
228,00
1x10 / 100 LAN, 1 ADSL
Compatibile con le specificazioni G.Dmt
e G.Lite Supporta PPP Rfc 2364 (PPPoA)
e Rfc 2516 (PPPoE)
228
0331 702611
169,00
1 Porta LAN Ethernet 10/100 Interfacce
di linea ADSL RJ11
RFC2364 (PPP over ATM), RFC2516 (PPP
over Ethernet), RFC1483 (Bridged e
Routed Ethernet over ATM)ATM UNI3 .
1/4.0 PVC, ATMSAR, ATM AAL5 e OAM F5
169
0331 702611
219,00
Switch Ethernet 4 Porte LAN 10/100 Switch
Interfacce di linea ADSL RJ11
RFC2364 (PPP over ATM), RFC2516 (PPP
over Ethernet), RFC1483 (Bridged e
Routed Ethernet over ATM)ATM UNI3.
1/4.0 PVC, ATMSAR, ATM AAL5 e OAM F5
219
0331 702611
249,00
1 Porta LAN Ethernet 10/100 Interfacce
di linea ADSL RJ11
RFC2364 (PPP over ATM), RFC2516 (PPP
over Ethernet), RFC1483 (Bridged e
Routed Ethernet over ATM) ATM UNI3.1/4.0 PVC, ATMSAR, ATM AAL5 e OAM F5
249
0331 702611
299,00
Switch Ethernet 4 Porte LAN 10/100 Switch
Interfacce di linea ADSL RJ11
RFC2364 (PPP over ATM), RFC2516 (PPP
over Ethernet), RFC1483 (Bridged e
Routed Ethernet over ATM) ATM UNI3.
1/4.0 PVC, ATMSAR, ATM AAL5 e OAM F5
299
0331 702611
309,00
Switch Ethernet 4 Porte LAN 10/100 Switch
Interfacce di linea ADSL RJ11 + Access Point
Wireless LAN 11M integrato
RFC2364 (PPP over ATM), RFC2516 (PPP
over Ethernet), RFC1483 (Bridged e Routed
Ethernet over ATM) ATM UNI3.1/4.0 PVC,
ATMSAR, ATM AAL5 e OAM F5
309
www.kiritami.com/english/products/detail.asp?id_prodotto=106
Allied
Telesyn At-Ar240E
www.alliedtelesyn.com
Allied
Telesyn At-Ar250E
www.alliedtelesyn.com
Atlantis Land
I-Storm Router Adsl (A02-RA)
180,00
www.atlantis-land.com
Atlantis Land
I-Storm Lan Router Adsl (A02-RA2)
170
www.atlantis-land.com
Conceptronic
Con100Brs
www.addon.it
Conceptronic
Conadslr1
www.addon.it
Digicom
Michelangelo Lan C
www.digicom.it
Digicom
Michelangelo Office
www.digicom.it
Digicom
Michelangelo Lan Pro
www.digicom.it
Digicom
Michelangelo Office Pro
www.digicom.it
Digicom
Michelangelo Office Wave
www.digicom.it
152
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Modem e router Adsl
SICUREZZA (FIREWALL, NAT, …)
4,40
REQUISITI MINIMI DI SISTEMA
NAT
n.d.
Firewall di tipo Stateful Inspection, Nat
e Port Mapping statici e dinamici,
Access Control List, definizione zone Dmz
Lan e Wan per policy di sicurezza, Intrusion
Detection System, VPN passthrough
Requisiti minimi del sistema sono:
connettività Ethernet, gestione
protocollo Ip, e disponibilità
interfaccia Http (Browser) per la
configurazione.
,60
Firewall di tipo Stateful Inspection, Nat Requisiti minimi del sistema sono:
e Port Mapping statici e dinamici, Access
connettività Ethernet, gestione
Control List, definizione zone Dmz Lan protocollo Ip, e disponibilità interfaccia
e Wan per policy di sicurezza, Intrusion Http (Browser) per la configurazione.
Detection System, Vpn passthrough
186,00
Supporta Nat. Dispone di Firewall con:
Scheda di rete con interfaccia RJ45
filtraggio porte, protocolli. Url Blocking.
Dispone di Spi (Statefull Packet Inspection)
e riconosce i seguenti attacchi Dos: - IP
Spoofing - Ping of Death (Length >
65535)- Land Attack (Same source /
destination IP address)- IP with zero length
- Sync flooding- Smurf Attack - Snork
Attack- UDP port loop-back- TCP NULL
scan TCP XMAS Scan WinNuke Attack
TCP SYN Flooding Ascend Kill IMAP
SYN/FIN scan -Net Bus scan
Back Orifice scan
Hardware <
Guida all’acquisto
DIMENSIONI (mm)
E PESO (gr)
GARANZIA (ANNI)
Windows 95, 98, Me, Nt, 2000 Regulatory Agency Compliance
NDIS 5.0 driver, Xp
Operations and Safety UL-1950
(V3) FCC Part 68 Emissions and
Immunity FCC Part 15
35x203x183 / 470
2
Indipendente dal sistema
operativo
CE, EN60950, FCC Part 15
Class B, Part 68, UL1950,
EN55022 Class B, CSA 950/US
170x35x115 / 300
2 (compresa
sostituzione anticipata
del prodotto NBD
per il primo anno)
Indipendente dal sistema
operativo
CE, EN60950, FCC Part 15 Class
B, Part 68, UL 1950, EN55022
Class B, CSA 950/US, Singapore
IDA approval
70x363x283 / 500
2
Tutti purché abbiano stack Tcp/Ip CE, omologato ministero Poste e
Telecomunicazioni
212x142x38 / 500
3 on site (previa
registrazione)
CE
200x130x35 / 500
3 on site (previa
registrazione)
SISTEMI OPERATIVI
SUPPORTATI
CERTIFICAZIONI
0,00
Supporta NAT.
61
Firewall , NAT
Rete Tcp Ip
Piattaforme Microsoft, Linux,
Unix e Macintosh
CE
175x120x30 / 100
5
8,00
Firewall , NAT
Rete Tcp Ip 10/100
Piattaforme Microsoft, Linux e
Macintosh
CE
175x120x30 / 100
5
9,00
NAT NAT export, DMZ e Virtual Server
Tcp/Ip e porta Ethernet
Tutti quelli che utillizzano Tcp/Ip
Marcatura CE
200x130x40 / 300
2
9,00
NAT NAT export, DMZ e Virtual Server
Tcp/Ip e porta Ethernet
Tutti quelli che utillizzano Tcp/Ip
Marcatura CE
200x130x40 / 300
2
9,00
Firewall Integrato, NAT NAT export,
DMZ e Virtual Server
Tcp/Ip e porta Ethernet
Tutti quelli che utillizzano Tcp/Ip
Marcatura CE
190x140x40 / 400
2
9,00
Firewall Integrato, NAT NAT export,
DMZ e Virtual Server
Tcp/Ip e porta Ethernet
Tutti quelli che utillizzano Tcp/Ip
Marcatura CE
190x140x40 / 400
2
Tcp/Ip e porta Ethernet
Tutti quelli che utillizzano Tcp/Ip
Marcatura CE
200x140x30 / 400
2
9,00
Scheda di rete con interfaccia RJ45 Tutti purché abbiano stack Tcp/Ip
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
153
> Hardware
Guida all’acquisto
Modem e router Adsl
Router
PRODUTTORE
MODELLO
Netgear
Dg814It
TELEFONO
PREZZO EURO
(IVA INCLUSA)
INTERFACCE / CONNETTORI
PROTOCOLLI SUPPORTATI
02 72546624
199,00
Porte Lan: 4 porte a 10/100 Mbps con
rilevamento automatico della velocità, Uplink™
automatico, porte RJ-45 (incluso un cavo Cat 5
UTP ) - Lan: 802.3i IEEE (10Base-T) Ethernet o
IEEE 802.3u (100Base-TX) Fast Ethernet (autosensing), Adsl, RJ-11Porte Wan: Adsl, doppio
RJ-11, T1.413, G.Dmt, G.Lite, Itu Allegato A
Routing statico e dinamico con
Tcp/Ip,Pass-through Vpn (IPSec, L2TP),
Nat, Udp, Rip-1, Rip-2, PPTP, PPPoE,
PPPoA, Dns, (client e server)
02 72546624
359,00
Routing statico e dinamico con Tcp/Ip,
Porte Lan: 4 porte a 10/100 Mbps con
rilevamento automatico della velocità, Uplink™ Pass-through Vpn (IPSec, L2TP), Nat, Udp,
automatico, porte RJ-45 (incluso un cavo Cat 5 Rip-1, Rip-2, PPTP, PPPoE, PPPoA, Dns,
(client e server)
Utp ), Access Point Wireless IEEE 802.11b con
crittografia a 128 bit Porte Wan: Adsl RJ-11,
T1.413, G.Dmt, G.Lite, Itu Allegato A
051 6635947
149,00
Stp
Tcp, Ip, Nat, PPPoE, PPTP, Dhcp
149
051 6635948
69,95
Stp
Tcp, Ip, Nat, Udp, PPPoE, PPTP, Dhcp,
Csma/Cd, Ip routing, Rip-1/2
69,
051 6635949
149,00
-
IEEE 802.11b+
149
051 6635950
249,00
RJ 45
IEEE 802.11b+
249
848809903
179,00
2 porte Ethernet RJ-45 10/100;1 porta
compatibile con Usb 1.1; porta ADSL (RJ-11);
porta per console (RS-232)
PPPoE; PPPoA; IPoA; Supporta G.Dmt
full-rate (Itu-T G.992.1); Adslt1.413
Issue 2 e ADSL G.lite (Itu-T G.992.2)
179
800 992604
149,00
1 RJ45/1 RJ11/porta seriale console
PPP (RFC 1661) PPP over AAL5 (RFC
2364) PPP over Ethernet (PPPoE, RFC
2516) PPP PAP (RFC 1334) PPP CHAP
(RFC 1994)
149
800 992604
245,00
4 RJ45/1 RJ11
PPP (RFC 1661) PPP over AAL5 (RFC
2364) PPP over Ethernet (PPPoE, RFC
2516)PPP PAP (RFC 1334) PPP CHAP
(RFC 1994)
245
800 992604
299,00
4 RJ45/1 RJ11/1 WLAN
PPP (RFC 1661) PPP over AAL5 (RFC
2364) PPP over Ethernet (PPPoE, RFC
2516) PPP PAP (RFC 1334) PPP CHAP
(RFC 1994)
299
800 992604
369,00
1 RJ45/1 RJ11/porta seriale x Dial
backup/console
PPP (RFC 1661) PPP over AAL5 (RFC
2364) PPP over Ethernet (PPPoE, RFC
2516) PPP PAP (RFC 1334) PPP CHAP
(RFC 1994)
369
www.netgear.it
Netgear
Dg824It
www.netgear.it
Trust
Speedshare Home Wireless WebStation
199
359
www.trust.com/13597
Trust
340 Speedshare WebStation
www.trust.com/13602
Trust
Speedshare Home Wireless WebStation
www.trust.com/13597
Trust
54Mb Speedshare Pro Wireless WebStation
www.trust.com/13597
US Robotics
9003
www.usr-emea.com
Zyxel
Prestige 650R
www.zyxel.it
Zyxel
Prestige 650H
www.zyxel.it
Zyxel
Prestige 650HW
www.zyxel.it
Zyxel
Prestige 652
www.zyxel.it
154
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Modem e router Adsl
SICUREZZA (FIREWALL, NAT, …)
REQUISITI MINIMI DI SISTEMA
Hardware <
Guida all’acquisto
SISTEMI OPERATIVI
SUPPORTATI
CERTIFICAZIONI
DIMENSIONI (mm)
E PESO (gr)
GARANZIA (ANNI)
9,00
DHCP - NAT - STATIC CLIENT FILTER
Servizio ADSL Internet, Internet
Windows 95, 98, Me, Nt,
Explorer 5.0 o Netscape 4.7 o
2000, Xp, Mac Os,
successivi, collegamento rete Ethernet NetWare, Unix o Linux, Internet
Explorer 5.0 o Netscape 4.7
o successivi
Certificato
Poste/Telecomunicazioni
255x169x34 / 600
3
9,00
DHCP - NAT - TRUE FIREWALL
Servizio ADSL Internet, Internet
Windows 95, 98, Me, Nt,
Explorer 5.0 o Netscape 4.7 o
2000, Xp, Mac Os,
successivi, collegamento rete Ethernet NetWare, Unix o Linux - Internet
- Collegamento Ethernet (adattatore e Explorer 5.0 o Netscape 4.7
cavo) per ogni Pc o 802.11b
o successivi
collegamento wireless
Certificato
Poste/Telecomunicazioni
28x217,5x118 / 600
3
9,00
NAT
Processore Intel Pentium II 200 Mmx, Windows 98 Se, Me, 2000, Xp
o Mac Os 9/10
Collegamento di rete Utp/Stp
(Windows e Mac) o collegamento
Usb (solo in Windows), 32 Mbyte di
Ram, 10 Mbyte di spazio libero su
disco fisso, 220-240 VAC,
Abbonamento Adsl attivo per la linea
telefonica analogica (allegato A)
CE
33x200x129 / 1200
2
95
NAT
Modem per connessioni a banda larga Windows 98 Se, Me, 2000, Xp
(xDSL o cavo) con connettore di
rete Utp/Stp, Collegamento di rete
Utp/Stp, 220-240 VAC
CE
31x183x94 / n.d.
2
9,00
NAT
Modem per connessioni a banda larga Windows 98 Se, Me,2000, Xp
(Adsl o cavo) con connettore di rete
o Mac Os X
Utp / Stp, Collegamento di rete Utp /
Stp, Periferica IEEE 802.11b/11b+
per reti wireless, 220-240 VAC
CE0560
155x200x170 / 1.200
2
9,00
Firewall
Modem per connessioni a banda larga Windows 98 Se, Me, 2000, Xp
(xDSL o cavo) con connettore di rete
Utp/Stp, Collegamento di rete Utp/Stp,
220-240 VAC
CE
-
2
Approvazione FCC, IC, CE,
Omologazione UL e CUL,
Ministero delle Comunicazioni
139,7x233,6x233,6 / 448
2
9,00
Supporto pass-through Vpn: supporto
Cpu Pentium o equivalente da 200 Linux, Windows 98, Me, 2000,
sessioni multi-PPTP e IPSec; Firewall con MHz o superiore; Pc host con supporto
Xp, Mac Os 8.6, 9, 10
tecnologia Spi (Stateful Packet Inspection). Universal Serial Bus (USB); 32 Mbyte
Filtraggio dei pacchetti: Filtraggio Ip basato di Ram; 10 Mbyte di spazio su disco
su indirizzo Ip, porta o lag, Protezione
rigido; Il Cd-Rom di installazione
contro la negazione del servizio. Filtraggio Us Robotics SureConnect richiede
dei contenuti basato su Url: Nat, Pat,
Windows 98, Me, 2000, Xp o
multi-Nat, Supporto Alg, Accesso alla
Mac Os 9
configurazione protetto da password,
Autenticazione utente, Pap/Chap con PPP
9,00
NAT Packet Filtering
Scheda di rete
Indipendente dal sistema
operativo
FCC/R&TTE
181x128x37 / 300
2
,00
NAT Packet Filtering
Scheda di rete
Indipendente dal sistema
operativo
FCC/R&TTE
206x161x51 / 510
2
9,00
NAT Packet Filtering
Scheda di rete
Indipendente dal sistema
operativo
FCC/R&TTE
206x161x51 / 560
2
9,00
Firewall Hw integrato Stateful Packet
Inspection Denial of Service Url
blocking Attack Alert and logs Access
Control NAT Packet Filtering
Scheda di rete
Indipendente dal sistema
operativo
FCC/R&TTE
230x161x53 / 468
2
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
155
> Hardware
Guida all’acquisto
Modem e router Adsl
Modem
PRODUTTORE
MODELLO
4 Logic
Internal Adsl Pci modem AA-ASLPCI
TELEFONO
PREZZO EURO
(IVA INCLUSA)
INTERFACCE / CONNETTORI
PROTOCOLLI SUPPORTATI
051 6061247
n.d.
Pci 2.1, RJ11
Rfc 1483 Bridged Ethernet over Atm
Pvcs, Rfc 1483 Routed IP over Atm Pvcs,
Rfc 1577 Classical IP over Atm Pvcs, Rfc
2364 PPP over Atm Pvcs, PPP over Atm,
Full Atm AAL5 Adaptation
051 6061247
90,00
Usb 1.1 / RJ11
Rfc 1483 Bridged Ethernet over ATM Pvcs,
Rfc 1483 Routed IP over Atm PVCs, Rfc
1577 Classical IP over Atm Pvcs,
Rfc 2364 PPP over Atm Pvcs, PPP over
Atm, Full Atm AAL5 Adaptation
90,
02 413041
133,20
1 connettore telefonico RJ11 per linea Isdn,
1connettore telefonico RJ11 per telefono, 1
porta Usb
ADSL Annex A Usb Modem, Ansi
TI.413 Issue 2, G.992.1(G.Dmt),
G.992,2 (G.lite), PPPoA, Bridged,
Ethernet over Atm, IPoA, PPPoE
133
90,00
Usb, RJ11
Itu-T G.992.1 (G.dmt) G.992 (G.lite)
e G.994.1 (G.hs)
90,
02 93906085
79,00
1 Usb /1 RJ11
Rfc 2364(PPPoA), Rfc 2516(PPPoE), Rfc
1483 Routed & Bridge, RFC 1577
79,
02 93906085
75,00
1 RJ11 / Pci 2.1/2.2
Rfc 2364(PPPoA), Rfc 2516(PPPoE),
Rfc 1483 Routed & Bridge, Rfc 1577
75,
02 66988357
19,7
Pci / 2x connettore telefonico / jack audio
V92
19
02 66988357
53
Seriale / 2x connettore telefonico
V92
02 66988357
44,85
Usb
V92
44,
02 66988357
71,24
Pcmcia
V92
71,
0331 702611
84,00
Usb e Linea (RJ11)
PPP over ATM VCMUX (RFC 2364)PPP
over ATM LLCSNAP (RFC 2364), PPP over
Ethernet VCMUX (RFC 2516), PPP over
Ethernet LLCSNAP (RFC 2516), Bridged IP
over ATM LLCSNAP (RFC 1483), Routed IP
over ATM LLCSNAP (RFC 1483), Bridged IP
over ATM VCMUX (RFC 1483), Routed IP
over ATM VCMUX (RFC 1483), Classical IP
over ATM (RFC 1577)
84,
0522 991711
69,00
Usb, RJ11
Itu-T G.992.1 (G.dmt) G.992 (G.lite)
e G.994.1 (G.hs)
69,
02 72546624
125,00
Lan: 10Base-T o 100Base-TX, RJ-45, auto,
Mdi/Mdi-X, Usb 1.1 - Wan: Adsl, RJ11 Pin 2 e 3,
1.413, G.Dmt, G.Lite, Itu allegato A)
PPPoE/PPPoA
125
051 8653201
59,00
Interfaccia Pc: Usb 1.1- Interfaccia ADSL RJ11
Standard Ansi T1.413 issue 2 , Itu-T
G.992.1, G.992.2, G.994.1;Rfc 1483
Bpdu (Bridge Ethernet Over ATN PVC);
Rfc 1577 (Class Ip over ATM); Rfc 2364
(PPP over ATM); Rfc 2516 (PPP
over Ethernet)
59,
0773 473691
99,95
Usb
PPPoE / PPPoA/ IPoA/Rfc 483
99,
www.kiritami.com/english/products/detail.asp?id_prodotto=105
4 Logic
Modem Adsl Usb AA-ASLUSB
www.kiritami.com/english/products/detail.asp?id_prodotto=104
Allied
Telesync At-ArR210
n.d
www.alliedtelesyn.com
Asus
Asl6000
www.asus.it
Atlantis Land
A01-AU1 (I-Storm Usb Adsl)
www.atlantis-land.com
Atlantis Land
A01-AP1 (I-Storm Pci Adsl)
www.atlantis-land.com
Conceptronic
Con56Pmi
www.addon.it
Conceptronic
Con56E
53
www.addon.it
Conceptronic
Con56Ut
www.addon.it
Conceptronic
Con56Ut
www.addon.it
Digicom
Michelangelo Usb C
www.digicom.it
Hamlet
Hdsl640
www.hamletcom.com
Netgear
Dm602It
www.netgear.it
Nortek
Jet Adsl
www.nortekonline.com
Sitecom
Dc-204 Usb Adsl Adapter Annex A (analog)
www.sitecom.com
156
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Modem e router Adsl
SICUREZZA (FIREWALL, NAT, …)
REQUISITI MINIMI DI SISTEMA
Hardware <
Guida all’acquisto
SISTEMI OPERATIVI
SUPPORTATI
CERTIFICAZIONI
DIMENSIONI (MM)
E PESO (GR)
GARANZIA (ANNI)
d.
no
no
Windows 95, 98, Nt, 2000 NDIS
5.0 driver, Xp
PC98 & PC99
n.d.
2
00
no
no
Windows 95, 98, Me, Nt, 2000
NDIS 5.0 driver, Xp
PC98 & PC99
26x111x130
2
3,20
n.d.
Cpu: Pentium II 233 MHz con porta
Usb Memoria: 32 Mbyte sistema
operativo: Windows 98SE, Windows
2000, Windows Me e Windows Xp
Interfaccia: porta Usb
Windows 98, 2000, Me, Xp
CE (EN55022:98/EN55024:98),
IEC950
120x84x24 / 150
2
00
n.d.
-
Windows 98, 2000, Me, Xp
omologazione ministero PPTT e
CE
26x11x130 / n.d.
2
00
nessuna
Pentium 2, 64 Mbyte Ram
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE
130x90x25 / 200
3
00
nessuna
Pentium 2, 64 Mbyte Ram
Windows 95, 98, Nt 4.0, Me,
2000, Xp e Linux
CE
150x85x160 / 170
3
9,7
n.d.
Pentium MMX o superiore, 1 slot Pci
libero
Windows 98 o superiori
CE
125x110x18 / 28
5
3
n.d.
486 o superiore, 1 porta seriale uart
16550
Windows 3.1 o superiori
CE
125x150x30 / 50
5
85
n.d.
Pentium Max o superiore, 1 porta Usb
libera
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE
70x95x20 / n.d.
5
24
n.d.
Pentium o superiori, 1 slot Pcmcia
libero
Windows 95 o superiori Nt, Ce,
Linux
CE
85x52x4 / 30
5
Marcatura CE
130x66x29 / 100
2
Windows 98, 2000, Me, Xp,
compatibile Linux
CE
n.d.
2
00
Pc Windows 64 Mbyte Ram porta Usb Windows 98 Se, Me, 2000, Xp
00
n.d.
,00
DHCP - NAT
Linea ADSL, Pc con porta Usb
o Ethernet
Windows 95, 98, Me, Nt, 2000,
Xp, Mac Os
Certificato
Poste/Telecomunicazioni
28x175x118 / 600
3
,00
n.d.
-
Windows 98, Me, 200, Xp
CE, FCC part 15, part 68 o CTR
22
91x112x26 / 120
5
95
no
Connessione Usb, lettore di Cd-Rom,
abbonamento ADSL allegato A
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE/FCC/UL
209x145x70 / 496
5
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
157
> Hardware
Guida all’acquisto
Modem e router Adsl
Modem
PRODUTTORE
MODELLO
Sitecom
Dc-205 Usb Adsl Adapter Annex B (Isdn)
TELEFONO
PREZZO EURO
(IVA INCLUSA)
INTERFACCE / CONNETTORI
0773 473691
119,95
Usb
PPoE/PPPoA/IPoA/Rfc1483
119
051 6635947
79,95
Usb 1.1/wireless Lan
IEEE 802.11b+
79,9
051 6635947
59,95
Pcmcia Cardbus/wireless Lan
IEEE 802.11b+
59,9
051 6635.947
129
-
IEEE 802.11b+
12
051 6635947
69,95
Usb 1.1/RJ11 ADSL Allegato A
Rfc 2364 PPP over ATM, Rfc 2516 PPPoE
(PPPP over Ethernet), Atm AAL5 (Adaption
Layer type 5)
69,9
051 6635947
129
Usb 1.1/RJ11 ADSL Allegato A
Rfc 1483; Routed IP over Atm/Ethernet
over Atm, RFC 2364; PPP over
Atm (PPPoA), Atm AAL5 (Adaption
Layer type 5)
12
051 6635947
79,95
Pci V2.2/Wireless Lan
IEEE 802.11b+
79,9
051 6635947
99,95
-
IEEE 802.11b+
99,9
051 6635947
99,95
-
IEEE 802.11b+
99,9
051 6635947
79,95
-
IEEE 802.11b+
79,9
051 6635947
199,00
-
IEEE 802.11b+
199,
848 809903
109,00
Porta Usb e RJ11/RJ45 per la linea
telefonica/sdoppiatore
PPPoE; PPPoA; IPoA; Supporta G.DMT
full-rate (ITU-T G.992.1); Adslt1.413 Issue
2 e Adsl G.lite (Itu-T G.992.2)
109,
800 992604
125,00
1 RJ45/1 RJ11/porta seriale console
PPP (RFC 1661) PPP over AAL5 (RFC
2364) PPP over Ethernet (PPPoE, RFC
2516)PPP PAP (RFC 1334) PPP CHAP
(RFC 1994)
125,
800 992604
99,00
1 Usb/1 RJ11
PPP over AAL5 (RFC 2364) PPP over
Ethernet (PPPoE, RFC 2516)
Multi-protocol over AAL5 (RFC1483)
99,0
PROTOCOLLI SUPPORTATI
www.sitecom.com
Trust
Network Wireless Usb
www.trust.com/13519
Trust
Speedshare Home Wirelesse Pc-Card
www.trust.com/13600
Trust
Speedshare Home Wireless Access Point
www.trust.com/13520
Trust
235A Speedlink Adsl WebModem
www.trust.com/13141
Trust
445A Speedlink Xdl Webstation (modem+router)
www.trust.com/13521
Trust
Speedshare Home Wireless Pci
www.trust.com/13650
Trust
54Mb Speedshare Pro Wireless Usb
www.trust.com/13640
Trust
54Mb Speedshare Pro Wireless Pci
www.trust.com/13645
Trust
54Mb Speedshare Pro Wireless Pc-Ca
www.trust.com/13647
Trust
54Mb Speedshare Pro Wireless Access Point
www.trust.com/13641
US Robotics
9000
www.usr-emea.com
Zyxel
Prestige 650M
www.zyxel.it
Zyxel
Prestige 630
www.zyxel.it
158
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Modem e router Adsl
SICUREZZA (FIREWALL, NAT, …)
REQUISITI MINIMI DI SISTEMA
Hardware <
Guida all’acquisto
SISTEMI OPERATIVI
SUPPORTATI
CERTIFICAZIONI
DIMENSIONI (MM)
E PESO (GR)
GARANZIA (ANNI)
9,95
no
Connessione Usb, lettore di Cd-Rom,
abbonamento ADSL allegato B
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE/FCC/UL
209x145x70 / 496
5
95
Wep a 64, 128, 256 bit
Cpu Pentium 200 Mmx, Porta Usb, 64
Mbyte di Ram, 5 Mbyte di spazio libero
su disco fisso, Periferica IEEE
802.11b/11b+ per reti wireless
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE0560
10x58x79 / n.d.
2
95
Wep a 64, 128, 256 bit
Cpu 166 MHz, Slot per Pc card Pcmcia
2.1 tipo 1/2/3, 64 Mbyte di Ram, 5
Mbyte di spazio libero su disco fisso,
Periferica IEEE 802.11b/11b+ per reti
wireless
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE0560
5x54x114 / 20
2
9
Wep a 64, 128, 256 bit
Collegamento di rete Utp / Stp,
Periferica IEEE 802.11b /11b+ per reti
wireless, 220-240 Vac
Windows 98, Me, 2000, Xp
dotato di lettore Cd-Rom e
collegato in rete
CE
37x95x140 / n.d.
2
95
-
Processore Intel Pentium II 233 MMX,
porta Usb, 32 Mbyte di Ram, 50 MB di
spazio libero su disco fisso,
Abbonamento ADSL attivo per la linea
telefonica analogica (allegato A)
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE
28x85x120 / 40
2
9
-
Processore Intel Pentium II 200 Mmx, Windows 98, Me, 2000, Xp o
Mac Os 9/10
Collegamento di rete Utp/Stp
(Windows e Mac) o collegamento Usb
(solo in Windows), 32 Mbyte di Ram,
10 Mbyte di spazio libero su disco
fisso, 220-240 Vac, Abbonamento
Adsl attivo per la linea telefonica
analogica (allegato A)
CE
33x200x129 / 1.200
2
95
Wep a 64, 128, 256 bit
Cpu 166 MHz, Slot Pci V2.2, 64 Mbyte
di Ram, 5 Mbyte di spazio libero su
disco fisso, Periferica IEEE 802.11b per
reti wireless (11 Mbyte o 44 Mbyte)
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE0560
145x155x21 / 20
2
95
Wep a 64, 128, 256 bit
Pentium 200 Mmx Cpu, 64 Mbyte
di Ram, 5 Mbyte di spazio libero su
disco fisso, Periferica IEEE 802.11b per
reti wireless (11 Mbyte o 44 Mbyte)
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE
-
2
95
Wep a 64, 128, 256 bit
166 MHz Cpu, Slot PCI V2.2, 64 Mbyte
di Ram, 5 Mbyte di spazio libero su disco
fisso, periferica IEEE 802.11b per reti
wireless (11 Mbyte o 44 Mbyte)
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE
-
2
95
Wep a 64, 128, 256 bit
166 MHz Cpu, Slot per Pc card
Pcmcia 2.1 tipo 1/2/3, 64 Mbyte
di Ram, 5 Mbyte di spazio libero
su disco fisso
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE
-
2
,00
Wep a 64, 128, 256 bit
Utp/Stp network connection, periferica
IEEE 802.11b per reti wireless
(11 Mbyte o 44 Mbyte), 220-240 VAC,
Windows 98, Me, 2000, Xp
CE
-
2
,00
n.d.
Approvazione FCC, IC, CE;
Omologazione UL e CUL;
Ministero delle Comunicazioni
109x180x43 / 220
2
,00
NAT Packet Filtering
Scheda di rete
Indipendente dal sistema
operativo
FCC/R&TTE
181x128x37 / 300
2
00
n.d.
Pc con porta Usb
Windows 98 Se, Me, 2000, Xp,
Mac Os
FCC/R&TTE
132x87,5x 27 / 150
2
Cpu Pentium o equivalente da 200 MHz Linux, Windows 98, Me, 2000,
Xp, Mac Os 8.6, 9, 10
o superiore; Pc host con supporto
Universal Serial Bus (Usb);32 Mbyte
di Ram; 10 Mbyte di spazio su disco
rigido; Il Cd-Rom di installazione US
Robotics SureConnect richiede Windows
98, Me, 2000, Xp o Mac Os 9
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
159
Software
<
> all’interno:
164 Disco fisso in piena forma
A confronto il meglio delle utility per la gestione del disco fisso in ogni situazione
Nel grouptest del mese abbiamo testato 18 prodotti per portare a termine tutti
i compiti: deframmentare, creare l’immagine dell’hard disk, partizionare
e recuperare i nostri file in caso di guasti.
A volte basta poco tempo dedicato alle operazioni di backup e di manutenzione
per evitare problemi più seri.
186 Filmati d’autore
Dvd MovieFactory 2 di Ulead è un software per acquisire filmati e immagini
e preparare video e album fotografici da masterizzare su Video Cd e Dvd.
L’applicativo si distingue per la sua versatilità: è in grado di leggere qualsiasi
file video e procede automaticamente alla conversione nel fomato più adatto
per la publicazione su Cd o Dvd. È il software stesso a decidere se codificare
in Mpeg1 o Mpeg2, facilitando l’utente meno esperto.
190 Masterizzare con facilità
NewTech Infosystems ha reso disponibile la nuova versione di Cd-Maker.
La versione Platinum 6 si presenta come una vera suite per masterizzare
e si distingue soprattutto per l’interfaccia intuitiva, sono disponibili, oltre
al programma per scrivere i Cd, gli strumenti per la stampa delle etichette e dei
Jewel Box, un Wave editor per l’editing dei Cd audio e un modulo per emulare
l’interfaccia di un floppy disk.
192 La gestione delle foto all in one
PhotoSuite Platinum di Roxio è un pacchetto per gli appassionati di foto
digitali in grado di supportare tutto il ciclo di lavorazione.
Consente infatti di fare l’editing dei file, creare, condividere e pubblicare
gli archivi. È prevista la possibilità di realizzare Video Cd per
la presentazione delle foto in pubblico grazie anche al supporto
della tecnologia di Easy Cd & Dvd Creator per la masterizzazione finale.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
163
> Software
Utility per disco fisso
Disco fisso
in piena forma
Mantenere efficiente il proprio hard disk è fondamentale
per sfruttare al massimo le possibilità del nostro
Stefano Bussolino
computer. Ecco a confronto diciotto utility specifiche,
divise in quattro gruppi, per ogni specifico utilizzo.
l disco fisso è uno dei
componenti fondamentali
di ogni computer, la sua
funzione è quella di fornire un’unità
di memorizzazione permanente
e per questo motivo contiene al suo
interno tutti i file di sistema del
sistema operativo che vengono riletti
a ogni avvio del computer.
Ovviamente contiene anche i nostri
documenti e tutti i programmi che
avremo installato sul Pc. È chiaro
dunque come la perfetta efficienza
di questo componente sia
fondamentale per ottenere prestazioni
ottimali dal proprio Pc. Il sistema
operativo Windows da questo punto
I
164
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
di vista non è del tutto carente,
fornisce infatti alcuni programmi
per la manutenzione e la gestione
del disco, ma anche nelle ultime
versioni di Windows queste piccole
utility offrono funzionalità limitate
e non è possibile scendere nel
dettaglio per quello che riguarda
la loro configurazione né disporre
di strumenti avanzati. A causa di
questa carenza che ha sempre afflitto
il sistema operativo Windows, negli
anni si sono sviluppati numerosi
programmi che forniscono strumenti
avanzati di controllo, manutenzione
e risoluzione degli errori. Questi
software ricadono nella categoria
Sommario
167
168
170
170
172
173
174
174
176
177
178
178
179
182
183
183
184
185
Executive Software Diskeeper 7.0
O&O Defrag v4
Raxco PerfectDisk 2000 5.0
Winternals Defrag Manager
Acronis TrueImage 6
Powerquest DriveImage 2002
Symantec Norton Ghost 2003
V-Com Copy Commander
7Tools Partition Manager 2003
Acronis PartitionExpert 2003
Paragon Partion Manager 5.5
PowerQuest Partition Magic 8
V-Com Partition Commander 8
Acronis RecoveryExpert Esd
FinalData Enterprise 2.0
LC Technology FileRecovery Professional
Ontrack EasyRecovery 6 Professional
Winternals FileRestore
Grouptest
delle utility, cioè piccoli programmi
specializzati in alcuni compiti che
non servono all’utente per svolgere
il proprio lavoro ma permettono
nel momento del bisogno di risolvere
i problemi del nostro computer.
Questo mese abbiamo scelto di
dedicarci esclusivamente al disco
fisso, prendendo in considerazione
tutti i programmi migliori per
la manutenzione e la cura del nostro
hard disk.
La gestione di un disco fisso è aspetto
non certo semplice, e può essere
suddiviso in diverse categorie. Prima
di tutto è necessario ricorrere al
partizionamento del disco, in modo
Û
da suddividere un
disco di grosse
dimensioni in più parti
per facilitarne la
manutenzione, per
creare le partizioni
necessarie a installare
uno o più sistemi
operativi e per
consentire un’accesso
ai dati più rapido.
La deframmentazione
serve d’altro canto a
mantenere le
prestazioni del disco a un livello
ottimale, mentre la possibilità di
creare un’immagine del proprio disco
consente di reinstallare in breve tempo
un sistema in seguito a rotture del
disco o a eventi distruttivi irreparabili
come infezioni virali non controllate
e rilevazioni di eventuali settori
o cluster guasti che impediscono
il corretto funzionamento del sistema.
Sempre in tema di recovery giungiamo
all’ultima categoria analizzata che
racchiude tutti quei programmi in
grado di correggere problemi al file
system o di recuperare file cancellati
inavvertitamente oppure danneggiati
in seguito a bruschi spegnimenti del
sistema operativo.
Analizzeremo ora con maggior
attenzione questi aspetti, per ogni
categoria si potrà valutare la scelta
della redazione grazie alle tabelle
mantenute separate in relazione a
ciascun compito analizzato, e
compilate in base ai criteri spiegati
in conclusione.
FAT La FAT (File Allocation Table) è probabilmente il file system più utilizzato nel panorama Windows. La sua struttura non è
molto complicata ed è basata su indici utilizzati per trovare su disco i nostri file
Software <
Û
Utility per disco fisso
Suite SystemWorks è una delle suite più
complete ed affermate, al suo interno trovano posto una folta schiera di programmi dedicati alla manutenzione del computer, tra
cui le famose Norton Utilities in larga parte
dedicate alla manutenzione del disco fisso.
Defrag
Se il partizionamento di un disco
è un’operazione in cui un utente
potrebbe anche incorrere pochissime
volte, il processo di deframmentazione
è un aspetto in cui presto o tardi
Gestire un disco fisso non
è un’operazione banale,
la frammentazione e la cattiva
gestione delle partizioni possono
infatti portare a un significativo
decadimento delle prestazioni
e a un utilizzo non ottimale
del reale spazio a disposizione.
ci si dovrà imbattere se si vuole
continuare ad ottenere prestazioni
ottimali dal proprio disco. La
deframmentazione è l’unica soluzione
ad un problema inevitabile chiamato
frammentazione dovuto al metodo
di scrittura e cancellazione dei dati
su disco. Lo spazio di memorizzazione
di un disco è infatti fisicamente
costituito da un insieme di blocchi
numerati di lunghezza fissa (Cluster)
al quale si sovrappone il file system
che fornisce un’astrazione logica per
il sistema operativo e per l’utente che
si troveranno a trattare file e cartelle
piuttosto che blocchi. Quando un file
viene scritto su disco vengono allocati
una serie di blocchi e mediante
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
165
> Software
Grouptest
Utility per disco fisso
La scelta della redazione
In base ai criteri descritti per ogni categoria esaminata in questa prova abbiamo creato quattro diverse tabelle che riassumono le caratteristiche salienti dei software in prova. Da qui
siamo stati in grado di decretare i vincitori, e abbiamo anche
voluto dare una seconda scelta per ogni categoria, che rimane
comunque un’ottima soluzione. Per quanto riguarda la categoria dei software di deframmentazione il vincitore è stato Di-
FACILITÀ D’USO
VELOCITÀ
CONFIGURABILITÀ
DEFRAMMANTAZIONE
Executive Software Diskeeper 7.2
O&O Defrag 4 professional
Raxco PerfectDisk 5.0
Winternals Defrag Manager
COMPATIBILITÀ
FACILITÀ D’USO
UNITÀ DI
SALVATAGGIO
INTEGRAZIONE
CON IL SISTEMA
FACILITÀ D’USO
SICUREZZA
FUNZIONALITÀ
FACILITÀ D’USO
CAPACITÀ
DI RECUPERO
FUNZIONALITÀ
IMMAGINE
Acronis True Image 6
PowerQuest DriveImage 2002
Symantec Norton Ghost 2003
V-com Copy commander
PARTIZIONAMENTO
7tools Partition Manager 2003
Acronis Partition Expert 2003
Paragon Partition Manager 5.5
Powerquest Partition Magic 8
V-com Partition Commander 8
RECUPERO FILE
Acronis Recovery Expert
Finaldata Enterprise 2.0
LC Technology File Recovery pro
Ontrack Easyrecovery 6 Pro
Winternals FileRestore
opportune tabelle tali blocchi vengono
segnati come occupati. Essendo i
blocchi di dimensioni uguali e i file
non necessariamente di dimensione
multipla dei blocchi, ecco che si
genera il primo tipo di
frammentazione detta Interna.
Questo tipo di frammentazione porta
a sprecare parte dello spazio di un
cluster che non può essere recuperato
in nessun modo fino al cancellamento
del file. Gli svantaggi di questa prima
tiplogia di frammentazione sono
166
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
skeeper 7.2 di Executive Software, che, grazie alla sua configurabilità e alla facilità d’uso data dalla tecnologia “Set it and
forget it” ha superato i suoi avversari, tra i quali segnaliamo
anche Defrag 4 Professional prodotto da O&O.
La categoria dei software di partizionamento è stata appannaggio di PowerQuest Partition Magic 8, praticamente inarrivabile, che grazie alla facilità d’uso e all’ampio numero di funzionalità ha sbaragliato la concorrenza, tra la quale segnaliamo Partition
INTEGRAZIONE
GIUDIZIO
CON IL SISTEMA
COMPLESSIVO
Commander di V-Com.
Sempre di PowerQuest è il vincitore
della categoria dei software dedicati
alla creazioni di immagini, Drive
Image 2002; infatti grazie alla possibilità di creare e ripristinare immagini dall’interno di Windows è risulFILE SYSTEM
GIUDIZIO
tato il programma più semplice da
SUPPORTATI
COMPLESSIVO
utilizzare. Al secondo posto ecco Acronis True Image 6, che seppur simile,
come funzionamento, al programma
di PowerQuest manca ancora di alcune funzionalità importanti come lo
Scheduler. Da segnalare comunque
che True Image richiede l’avvio in moFILE SYSTEM
GIUDIZIO
SUPPORTATI
COMPLESSIVO
dalità Dos solamente nel caso di ripristino di una partizione di sistema.
Per quanto riguarda invece la categoria di Recupero dati il migliore, anche
se piuttosto costoso, si è dimostrato
Ontrack EasyRecovery Pro. L’alto numero di funzionalità aggiuntive, la
possibilità di recuperare partizioni
FILE SYSTEM
GIUDIZIO
cancellate o formattate, e numerosi
SUPPORTATI
COMPLESSIVO
strumenti di ricerca, sia conoscendo il
file system originario, sia in modalità
Raw, non ci hanno lasciato alcun dubbio. Al secondo posto, a un costo anche
minore troviamo FinalData Enterprise
2.0, anch’esso di livello professionale
ma dalle funzionalità più limitate.
visibili se confrontati con la seconda
tipologia chiamata Esterna, e sono
infatti limitati a una piccola
porzione di spazio.
La frammentazione esterna si verifica
invece in seguito alle modifiche
che possono avvenire su un file.
Supponiamo per esempio di scrivere
un file su disco in posizioni
consecutive, in questo modo la testina
del disco non dovrà compiere ulteriori
spostamenti una volta posizionata
sul giusto settore e la lettura potrà
essere completata velocemente
solamente con la rotazione del disco.
Se adesso modifichiamo il file
riducendone le dimensioni, alcuni dei
blocchi verranno segnalati come liberi;
la scrittura di un nuovo file di
dimensioni maggiori dei blocchi
lasciati liberi andrebbe a occupare
sia questi blocchi sia altri in un altro
settore, obbligando la testina a
compiere un ulteriore movimento
per compiere la scrittura/lettura.
Allo stesso modo se aumentiamo
Linux e la deframmentazione
La deframmentazione sui dischi che
ospitano il pinguino è un problema molto meno sentito che non nel mondo
Windows. La logica di allocazione dei
cluster prevede infatti una sorta di “prenotazione” dello spazio che potrebbe essere utilizzato in futuro, questo consente di mantenere limitato il livello di
frammentazione a livelli piuttosto bassi. Non mancano comunque strumenti
dedicati a questo compito, tra quelli
le dimensioni del file precedente e non
sono disponibili blocchi contigui, i dati
verranno scritti in un’altra area
del disco con effetti identici a quelli
appena descritti.
Il processo di deframmentazione
non fa dunque nient’altro che
ricompattare in posizione contigue
i segmenti di file distribuiti a caso
sul disco, in modo da ottenere una
velocità ottimale di lettura dei dati.
La procedura di deframmentazione,
chiamata anche ottimizzazione del
disco, andrebbe eseguita abbastanza
frequentemente, soprattutto in
sistemi sui quali vengano installati
e disintallati numerosi programmi
e si creino e modifichino
quotidianamente numerosi file.
Il programma standard di Windows
offre una soluzione basilare e
inadatta a un utilizzo intenso
e avanzato. Non sono infatti
consentite particolari configurazioni,
come invece avviene nei prodotti
commerciali provati in questa
occasione. I programmi in prova
consentono configurazioni
dettagliate, e permettono, per
esempio, una ridistribuzione dei dati
secondo diverse strategie, in modo
da spostare nelle zone più veloci
del disco i file o i programmi più
utilizzati, oppure raggruppare
le strutture delle directory nella parte
iniziale del disco per rendere più
veloci le funzionalità di browsing
del disco. I criteri adottati in questa
categoria comprendono ovviamente
la Facilità d’uso, abbiamo inoltre
scelto di valutare la Velocità,
parametro fondamentale se non si
vuole lasciare acceso il computer a
Software <
Grouptest
open source è ormai storico il software
chiamato Defrag liberamente scaricabile dal conosciuto Freashmet.net: questo
software non è stato più aggiornato da
tempo e quindi non offre caratteristiche
particolarmente avanzate e nemmeno
una sicurezza totale sui dati. O&O Defrag Linux è invece un programma commerciale derivato direttamente dalla
versione per Windows, in grado di deframmentare unità Ext2 ed Ext3.
tempo indeterminato.
L’Integrazione con
il sistema è poi un
parametro che valuta una
caratteristica quanto mai
importante per questo tipo
di programmi, che devono
andare a sostituire il
programma preesistente
senza creare confusione.
Infine la Configurabilità
che considera quanto in
profondità sia possibile
modificare le metodologie di
deframmentazione e riallocazione
dei dati, fondamentali per ottenere
prestazioni ottimali dai propri dischi.
●
Executive Software
Diskeeper 7.0
Diskeeper è la soluzione commerciale
più affermata nel campo della
deframmentazione. Questa fama,
in parte dovuta ai tempi in cui questo
software era l’unica possibilità
per sistemi Nt, è stata confermata
negli ultimi anni da ottime soluzioni
tecniche e da un continuo
aggiornamento dell’applicativo.
Diskeeper è la scelta ottimale
per server e workstation, ma
il suo campo di utilizzo si estende
anche all’utilizzo casalingo,
soprattutto per coloro
che voglio sfruttare al massimo
i propri dischi.
L’ormai nota tecnologia “Set-it-andforget-it”, permette di installare e
configurare il programma una sola
volta e poi dimenticarsi pure della
sua esistenza, dal momento che tutte
le operazioni di tracking dei settori
frammentati e di deframmentazione
saranno compiute in background
senza troppo disturbo per l’utente.
La possibilità di continuare a eseguire
accessi al disco mentre quest’ultimo
viene deframmentato è una
caratteristica unica che fa di questo
software un’ottima soluzione da
adottare su server che devono
garantire un servizio continuo senza
alcuna interruzione.
Û
Utility per disco fisso
Interfaccia Diskeeper da sempre offre una vista dei dischi nel loro stato di frammentazione; questa scelta lo rende molto simile a un
programma di partizionamento, ma in realtà
si dimostra una tattica vincente, rendendo immediatamente visibile lo stato delle partizioni.
L’integrazione raggiunta con
il sistema è molto accurata, così
come le opzioni di configurazione
che permettono di avere un controllo
ottimale su ogni singola porzione
di disco. È possibile per esempio
scegliere di spostare i file più
utilizzati nella parte più veloce
del disco, o persino deframmentare
il file indice di ogni disco.
Le operazioni di defrag vengono
precedute da un accurato controllo,
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Diskeeper 7.0
Prezzo: Workstation Edition Euro 57,08
(Iva inclusa)
Pro: Deframmentazione in background,
opzioni di configurazione.
Contro: Prezzo elevato, velocità migliorabile.
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
167
> Software
Grouptest
e non vengono eseguite se
vengono rilevati errori o blocchi
danneggiati. La frequenza delle
operazioni viene modificata
automaticamente e, sebbene
la velocità, che è dichiarata maggiore
di quella del software standard
di Windows, non sconvolga, la
possibilità di impostare livelli
di guardia, per quanto riguarda
la frammentazione dei dischi, insieme
con la possibilità di utilizzare
il programma come screensaver
e il continuo controllo eseguito in
background, fanno di questo software
la scelta ideale per i professionisti o
gli appassionati che vogliano ottenere
il massimo dal proprio computer.
●
O&O Defrag v4
Defrag V4 si pone come prodotto
di riferimento tra le utility
di deframmentazione, essendo
distribuito sia in versione
workstation, sia server può essere
utilizzato con ottimi risultati sia su
di un singolo computer, sia in un
ambiente di rete dove il controllo
sui dischi avverrà in modo
Doppia visuale Una delle caratteristiche
più interessanti di O&O Defrag è la possibilità di eseguire deframmentazioni in parallelo. La vivace interfaccia permette di apprezzare l’avanzamento delle operazioni, ed
offre la possibilità di agire immediatamente in caso di problemi.
Û
168
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Utility per disco fisso
Deframmentare il file di Swap
I sistemi operativi Microsoft utilizzano,
come molti altri, porzioni di disco fisso
per estendere virtualmente la memoria Ram installata nel sistema. In pratica alcune porzioni di memoria vengono trasferite su disco fisso quando il
programma corrispondente non è in
esecuzione, e vengono riportate in
Ram quando necessarie. Questa pratica è senza dubbio comoda, ma bisogna scontrarsi con il fatto che l’accesso al disco fisso è molto lento e lo diventa ancora di più se è il file di swap
risulta fortemente frammentato. Per
risolvere questo problema si può ricorrere alla deframmentazione di que-
centralizzato. La nuova versione 4
può essere integrata all’interno
del Mmc (Microsoft Management
Control), cioè nel luogo in cui
avvengono tutti i processi di
amministrazione dei sistemi
Windows 2000 e Xp
e opzionalmente anche Nt.
L’installazione può anche essere
eseguita senza interfaccia grafica e,
come conseguenza, comporta
la configurazione del programma
attraverso la nuova interfaccia a linea
di comando.
O&O Defrag è una soluzione
professionale e dunque costosa,
ma offre una serie di strumenti
che permettono di mantenere
le prestazioni del computer a
un ottimo livello senza limitare
le possibilità dell’utente o
eventuali servizi forniti.
Il software di O&O fa
uso della nuova
tecnologia denominata
Stealth, grazie alla
quale il processo di
deframmentazione
avviene
completamente in
background senza
alcun disturbo per
l’utente e con un
consumo minimo
delle risorse di sistema.
Inoltre il carico sul
sistema può essere
variato dinamicamente
sto particolare file, oppure spostarlo su
una partizione a lui dedicata, o meglio
ancora su un disco a parte. Per effettuare la deframmentazione è necessario disattivare temporaneamente la
memoria SWAP, deframmentare il disco è in seguito ripristinare le precededenti impostazioni, in questo modo
il file verrà ricreato utilizzando posizione contigue del disco. Per modificare le impostazioni del file di SWAP è
necessario portarsi nella finestra di
Proprietà del sistema e successivamente sulla voce Impostazioni riguardante le prestazioni all’interno della
scheda Avanzate.
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Defrag v4
Prezzo: Workstation Euro 59,00 (Iva inclusa)
Pro: Tecnologia Stealth, possibilità
di operazioni simultanee.
Contro: Prezzo elevato.
dal programma in base all’utilizzo
del computer; in questo modo Defrag
4 passa quasi inosservato pur
compiendo perfettamente il proprio
lavoro.
Per la rilocazione dei dati si può
contare su ben cinque diverse
strategie, ci si può così affidare
al classico consolidamento dello
spazio, oppure scegliere di spostare i
dati basandosi sull’ordine alfabetico,
sulla data di accesso o ancora
sulla frequenza di utilizzo.
La deframmentazione si può inoltre
estendere a file particolari di sistema
come per esempio il registro
o il delicato Mft, che viene
ottimizzato in fase di boot da
un’apposita estensione del
programma. Grazie alle funzionalità
di scheduling è inoltre possibile
pianificare con precisione
l’esecuzione del defrag, che verrà
comunque eseguito in backgroud.
Ad aumentare l’efficacia di questo
schema provvede la presenza
di determinate soglie di
frammentazione gestite e controllare
dal programma. Questa soluzione
> Software
Grouptest
Utility per disco fisso
●
Raxco
PerfectDisk 2000 5.0
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PerfectDisk 2000 5.0
Prezzo: Dollari 44,00
Pro: Supporto per volumi Raid,
deframmentazione file di Swap e spazio libero.
Contro: Lentezza.
ˇTips & Tricks
Diskeeper e la guerra con i Bad Sector
Diskeeper non prevede una logica di controllo particolarmente avanzata per quanto riguarda la trattazione dei Bad Sector. Se infatti il programma tenta di accedere a un setto-
170
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Grafica essenziale L’aspetto di Perfect Disk
è essenziale, i comandi sono disposti con razionalità ed è molto semplice iniziare una
nuova procedura di ottimizzazione.
PerfectDisk è indicato
in ambienti di rete e con dischi
di grande capacità, le sue
caratteristiche infatti gli
permettono di agire su di un
singolo Pc o su diversi computer
mantenendo inalterate
le prestazioni.
Il programma è stato pensato
per gestire correttamente, anche
graficamente, dischi di grandi
dimensioni e volumi Raid, le
possibilità di configurazione
permettono di rilocare i file secondo
diversi criteri, gestendo
il posizionamento delle strutture delle
directory e
deframmentando il
Master File Table (Mft),
metadati, e anche file di
Swap. PerfectDisk offre
inoltre uno strumento
di scheduling molto
completo, è possibile
estendere le operazioni
a dischi in rete, e
la deframmentazione
avviene
contemporaneamente
su più dischi,
re danneggiato, il sistema operativo si accorge delle tentate operazioni di I/O e riporta un
errore a Diskeeper che semplicemente segnalerà la presenza di un problema sul disco.
Per tentare di risolvere la situazione sarà
dunque necessario eseguire il programma
Chkdsk.
impostando per ognuno
livelli di soglia o
momenti precisi di
inizio delle operazioni.
Tutta la struttura
del programma è stata
sviluppata per eseguire
l’ottimizzazione in un
solo passo,
consolidando anche
lo spazio lasciato libero
in modo da prevenire
la frammentazione
futura. Queste caratteristiche vanno
però a scapito della velocità che risulta
minore di quella dei tool standard
di Windows.
●
Winternals
Defrag Manager
Il software proposto da Winternals
si discosta da quelli fin qui descritti
poiché e spiccatamente rivolto
Controllo La console di comando di Defrag
Manager è un vero e proprio centro di controllo. Da qui si possono infatti schedulare le
deframmentazioni in remoto e allo stesso tempo controllare lo stato della macchina locale.
Û
Il problema della frammentazione
con gli attuali file system sui
sistemi Windows non può essere
prevenuto all’origine ma è
necessario uno strumento adatto
a correggere il problema in modo
semplice ed efficace. PerfectDisk
è un’ottima alternativa al classico
defragger di Windows, e offre
ottime caratteristiche ideali anche
per un utilizzo professionale.
Il funzionamento di PerfectDisk
ruota attorno alla tecnologia Smart
Placement, che garantisce un
riposizionamento ottimale dei file
grazie all’assegnamento di
categorie ai file deframmentati.
Grazie a tale catalogazione i file
possono essere posizionati in modo
intelligente, così da migliorare
le prestazioni di Windows e
garantire una minore frammentazione
futura e una velocità maggiore
per i successivi processi di
deframmentazione.
Û
permette a Defrag 4 Pro di
mantenere sotto costante controllo
lo stato dei dischi installati nel
sistema, limitando il livello di
frammentazione sotto un determinato
livello, e mantenendo in questo modo
buone le prestazioni del computer.
a un ambiente di rete, senza però
disdegnare l’utilizzo su macchina
stand alone. L’installazione
del software diversamente
dal solito va a modificare
direttamente l’Mmc, inserendo nuove
voci al suo interno direttamente
correlate con lo scheduling
delle operazioni di defrag da eseguire
Utility per disco fisso
sui client. Defrag Manager prevede
anche un perfetta integrazione
in situazioni in cui si utilizzi
Active Directory,
integrandosi perfettamente
nello schema di rete.
Defrag minori
Windows Xp viene già fornito di un sistema di defrag basilare, sufficiente per
la maggior parte degli utenti che non
siano interessati a funzioni particolari. Il
software offerto da Microsoft è stato sviluppato grazie alle conoscenze di Executive Software, è anche se non offre
nessun tipo di personalizzazione ha comunque prestazioni decenti. All’interno
delle Norton utility di Symantec, come
molti sapranno, è contenuto SpeedDisk,
che, anche se non viene venduto come
Defrag Manager è pensato
soprattutto per
un utilizzo professionale,
orientato alla gestione
della frammentazione su reti
di qualunque dimensione.
Ideale per gli amministratori
di sistema.
Il punto di forza di questo
programma è la capacità di compiere
le operazioni di deframmentazione
sui client senza dover
preventivamente installare una copia
del software su ogni computer.
All’inizio delle operazioni viene
infatti eseguito il download
automatico del modulo utilizzato
per svolgere la deframmentazione,
mentre al termine viene cancellato
senza lasciare traccia.
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Defrag Manager
Prezzo: Euro 18,00 a postazione per
un minimo di 10 postazioni (Iva inclusa)
Pro: Ottima gestione di unità di rete,
integrazione con Mmc.
Contro: Funzioni avanzate limitate,
non è semplice da usare.
Software <
Grouptest
Le funzionalità di Defrag Manager
non sono numerosissime ma
permettono di scegliere con maggiore
dettaglio le logiche di
riposizionamento dei file rispetto
a quanto accade con lo strumento
standard di Windows.
Il software di Wininternals può essere
utilizzato solamente su sistemi
Windows Nt, 2000, Xp, pur
non essendo complicato, non
è la scelta migliore per utilizzatori
poco esperti, che d’altronde non
saprebbero come utilizzare le doti
più importanti di questo software,
che sono ovviamente rivolte
ad un ambiente professionale
in cui conta soprattutto l’efficienza
e la stabilità.
prodotto separato, si dimostra uno
strumento veloce e ampliamente configurabile. Interessante la possibilità di
spostare il file di Swap in zone più veloci del disco. Defragmenter Pro di Abexo
(www.abexo.com) si dimostra infine
molto semplice da utilizzare e completamente automatizzato, basta infatti un
semplice clic per lanciare la deframmentazione del disco corredata dall’ottimizzazione del file di swap e dal controllo su eventuali errori del disco.
Immagine
Una categoria di software che si
è andata diffondendo anche tra
gli utenti di casa e nei piccoli uffici,
negli ultimi anni, è quella dedicata
alla creazione di immagini di dischi
fissi. Questi software altamente
specializzati nel loro compito
diventano essenziali per la creazione
di backup o di immagini di
installazione standard.
L’utilità di questi software è indubbia,
l’utilizzo principale è infatti la
creazione di un’immagine di un disco
(o di una partizione) su cui è installato
il sistema operativo, ma non è la
regola. L’immagine così creata diventa
Requisiti e contatti software di Defrag
Diskeeper 7.0
Defrag v4
PerfectDisk 5.0
Defrag Manager
Executive Software
O&O Software
Raxco Software
Winternals
Euro 90,00
Euro 59,00
$ 44,00
Euro18,00
(minimo 10 postazioni)
Contatto
Executive Software;
InLinea e Bizmatica
O&O Software
Raxco Software
Winternals; Progel; Ware by Soft
Telefono
(818) 771-1600
+49 30 4303 4303
(301) 527-0803
051 6642411 (Progel)
Email
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected] (Progel)
Web
www.executivesoftware.com
www.oo-software.com
www.raxco.com
www.wininternals.com
Cpu
Pentium II
Pentium
Pentium II
Pentium II
Ram
128 Mbyte
16 Mbyte Ram
128 Mbyte
64 Mbyte
Spazio disco
15 Mbyte
30 Mbyte
10 Mbyte
5 Mbyte
Windows Xp, 2000, Nt, Me, 9x
Windows XP, 2000, NT
Windows XP, 2000, NT, Me, 9x
Windows Xp, 2000, Nt
Produttore
Prezzo (Iva inclusa)
Requisiti
Sistema operativo
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
171
Utility per disco fisso
Grouptest
una sorta di backup del computer
stesso, infatti ai primi segni di
instabilità del sistema in pochi minuti
sarà possibile ripristinare il sistema
operativo cosi com’era nel momento
della creazione dell’immagine.
Risvolti positivi si hanno anche
nel caso in cui si debbano effettuare
installazioni multiple su computer
simili tra loro. L’utilizzo di
un’immagine precedentemente creata
può andare oltre al semplice ripristino,
e può essere “esplorata” alla ricerca
di file o cartelle.
La possibilità di creare immagini
di ogni partizione permette anche
di eseguire salvataggi programmati per
esempio della nostra musica in formato
digitale o delle nostre foto e grazie alla
possibilità di esplorare l’immagine non
risulta necessario un intero ripristino
per il recupero di un singolo file.
I programmi di questa categoria
prevedono inoltre il supporto per
numerosi masterizzatori o riscrivibili,
in modo da creare automaticamente
su Cd (ovviamente ci vogliono più Cd)
le immagini desiderate, la possibilità
di utilizzare come aree di salvataggio
anche unità nastro, unità di rete,
o dischi zip estende di molto il campo
di utilizzo, rendendo questi software
un’ottima alternativa ai più complessi
applicativi di backup che risulterebbero
troppo complessi da gestire su un
computer desktop e fornirebbero molti
servizi inutili per un normale utente.
Anche per quanto riguarda questa
categoria la Facilità
d’uso è un parametro
importante almeno
quanto le unità di
salvataggio gestite
dal programma.
La Compatibilità con
unità Cd-R/Rw, Zip,
Jaz o Dvd-R/Rw e
Dvd+R/Rw è infatti
fondamentale per poter
salvare con facilità le
immagini create. Il
numero di file system
supportati permette di
creare immagini anche
di partizioni non Windows,
una caratteristica a cui non sempre
si rivolge la giusta attenzione,
ma che può essere fondamentale per
creare un backup dei nostri dischi.
L’Integrazione con il sistema indica
infine quanto i programmi in prova
permettano di effettuare le operazioni
all’interno di Windows stesso senza
l’obbligo di riavviare il sistema
in modalità Dos.
●
Acronis TrueImage
Il mercato dei software di Imaging
è stato inizialmente dominato dai due
colossi Symantec e PowerQuest,
Linux e le immagini di backup
I sistemi Unix/Linux utilizzano da
sempre sistemi di backup professionali, che però male si adattano ad un
utilizzo domestico, ultimamente sono comunque stati sviluppati software in grado di compiere copie di
partizioni e successivo ripristino in
modo semplice e intuitivo. Ppart
(www.linbox/en/solutions/
libs.html) è un particolare software
funzionante direttamente da Cd-Rom
che permette di effettuare copie di diversi tipi di partizioni indipendentemente dal sistema operativo utilizzato. Partition Image (www.partitioni-
172
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
mage.org) si ispira invece al noto
Symantec Ghost, supporta un ampio
numero di filesystem e permette il
salvataggio delle immagini in forma
compressa. È inoltre disponibile un
floppy di boot/root che permette di
eseguire il programma anche senza
avere la possibilità di installare nulla
sul computer in esame. Infine MondoRescue (www. microwerks. net/
~hugo), oltre a poter creare immagini delle partizioni, permette anche la
copia di partizioni Raid e Lvm, e offre
la possibilità di salvare le immagini
su Cd-R, Cd-Rw o unità Nfs.
Û
> Software
Wizard L’utilizzo di Truimage è quasi elementare, grazie ai wizard è infatti possibile
compiere qualunque operazione velocemente e senza alcuna esitazione, grazie anche all’ottima descrizione delle operazioni
che si stanno per compiere.
TrueImage ha però saputo nel corso
degli anni ritagliarsi uno spazio
adeguato, e le caratteristiche che
contraddistinguono questa versione
sono talvolta superiori a quelle
proposte dai contendenti.
L’aspetto più interessate di
TrueImage è la capacità di compiere
tutte le operazioni senza mai
richiedere il riavvio del sistema
in ambiente Dos permettendo così
di continuare a lavorare con le
proprie applicazioni; solamente
nel caso in cui si debba ripristinare
un’immagine di sistema è infatti
richiesto il riavvio, e d’altronde
non potrebbe essere altrimenti.
La proposta di Acronis è l’ideale
per chi disponga di unità Dvd
su cui masterizzare l’immagine,
il prezzo contenuto permette
inoltre di soprassedere sulla
mancanza di uno scheduler.
Le immagini possono essere create a
partire da numerosi tipi di partizione,
inclusi anche i più diffusi del mondo
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TrueImage
Prezzo: Euro 58,80 (Iva inclusa)
Pro: Integrazione con Windows; ampio
numero di file system supportati.
Contro: Mancanza di uno scheduling.
Utility per disco fisso
Linux come Ext2, Ext3, ReiserFs,
Swap, mentre è disponibile un editor
di settori per altri tipi di file system,
oppure nel caso questi ultimi fossero
corrotti. Tra le caratteristiche
aggiuntive si contano la possibilità
di proteggere tramite password le
immagini in fase di ripristino e la
variazione del tipo di compressione.
È inoltre possibile variare lo schema
delle partizioni e cambiare il tipo di file
system. Le copie possono essere
eseguite su unità esterne con
interfaccia Usb o FireWire oppure
sulle più classiche periferiche Zip e Jaz.
Sono naturalmente supportati numerosi
masterizzatori e riscrivibili, e
a differenza del programma
di PowerQuest è anche possibile
utilizzare periferiche in grado di
incidere dischi Dvd. Manca la presenza
di uno scheduler che permetta
di programmare al meglio le
operazioni, d’altronde non è uno
strumento indispensabile, a meno che
non si desideri eseguire immagini
frequenti e regolari, cosa rara tra gli
utenti domestici.
La facilità d’uso non è sempre
ottimale, ma la presenza di alcuni
wizard e un primo periodo
di apprendimento permetteranno
di apprendere correttamente tutte
le funzionalità del programma.
●
PowerQuest
DriveImage 2002
L’ultima versione di Drive Image
è il risultato di una continua opera
di affinamento che ha comportato
ˇTips & Tricks
L’immagine di partizioni con Windows Xp con TrueImage
Per poter creare un’immagine di un’installazione di Windows 2000 e Xp per poi poterla
utilizzare per installare il sistema operativo su
altri Pc con hardware diverso con maggiore
velocità è necessario prendere dei piccoli accorgimenti per consentire a Windows di funzionare correttamente. Il problema è dovuto
Grouptest
Software <
Drive Image e SmartSector
La nuova versione di DriveImage può
contare su di una nuova tecnologia
software in grado di migliorare notevolmente la velocità delle operazioni di
creazione delle immagini. Grazie a
SmartSector infatti vengono mantenute le impostazioni di ottimizzazione dei dischi, e viene raggiunto un ot-
Non si può sbagliare Con Drive Image è davvero impossibile
sbagliare, la finestra del programma pone infatti un’unica
domanda, ripristinare o creare?
Altre opzioni minori sono disponibili in posizioni periferiche
della finestra, in modo da rendere minimi gli errori.
timo livello di compressione con il quale si può ottenere una riduzione delle
dimensioni delle immagini. A differenza di Ghost inoltre il funzionamento
avviene totalmente all’interno di Windows, e solamente nel caso di creazioni di immagini di sistema è necessario
riavviare il sistema in Dos.
Û
numerose novità, prima tra
tutte l’abbandono parziale
del mondo Dos per lo svolgimento
delle operazioni di copia e ripristino.
DriveImage consente infatti di eseguire
tutte le operazioni all’interno di
Windows, e obbliga all’utilizzo del
Dos solamente nel caso in cui si debba
operare sulla partizione in cui è
installato il sistema operativo.
DriveImage è la scelta ideale
per chiunque, la facilità d’uso
e la versatilità delle sue
caratteristiche lo rendono
la scelta ideale per ogni tipo di
utente, peccato per il mancato
supporto a periferiche Dvd.
L’utilizzo di DriveImage risulta
semplificato grazie all’adozione
di numerosi wizard, che guidano
passo passo sia alla creazione sia
al ripristino delle immagini. Per i più
all’identificatore unico di ogni installazione
che, se presente in rete, in più di una copia
provoca problemi di accesso al gruppo di lavoro o a un dominio, per ovviare a questo problema Microsoft ha predisposto il System Preparation Tool (Sysprep.exe), che se eseguito
prima della creazione dell’immagine rimuove le opzioni di configurazione che sono uniche per ogni Pc. I link dai quali scaricare questo piccolo programma sono diversi a seconda della versione di Windows utilizzata:
esperti è ovviamente possibile agire
direttamente all’interno della finestra
principale del programma effettuando
tutte le operazioni manualmente.
Grazie alla tecnologia denominata
SmartSector, il programma di
PowerQuest è in grado di eseguire
copie fisicamente identiche delle
nostre partizioni, compresi settori
di avvio ed eventuali bootloader,
in questo modo si può facilmente
ripristinare in pochi minuti un copia
öö
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DriveImage 2002
Prezzo: Euro 65,35 (Iva inclusa)
Pro: Scheduler, integrazione con Windows.
Contro: Mancanza supporto unità Dvd.
della partizione avviabile. DriveImage
unisce alle sue funzioni anche
semplici attività di partizionamento,
in modo da poter copiare senza
problemi le immagini
precedentemente create su dischi
ancora da partizionare. Sia per
le immagini sia per le partizioni
si può contare sul supporto
per partizioni di tipo Fat16/32, Ntfs
e anche Ext2/3 e Swap.
Grazie allo scheduler integrato
è poi possibile programmare
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
173
> Software
Grouptest
con anticipo le operazioni di backup,
e nel caso si agisca sulla partizione
di sistema le operazioni verranno
eseguite solamente quando
si deciderà di spegnere il computer,
in modo da non intralciare il
normale utilizzo del Pc.
Le unita supportate per eseguire
la copia sono numerose, ed è ora
possibile agire anche su unità
condivise in rete, peccato però
che non sia stato previsto
il supporto per unita Dvd, riscrivibili
e non, che stanno diventando
sempre più diffuse.
●
Symantec
Norton Ghost 2003
la qualità finale del prodotto.
L’aspetto su cui non ce la sentiamo
di transigere è la necessità del
programma di compiere le operazioni
di copiatura in ambiente Dos in
seguito a un riavvio della macchina,
questo determina un allungamento
dei tempi di copia e costringe
all’interruzione del proprio lavoro
per procedere con la creazione
di un’immagine.
Ghost si è rivelato un ottimo
programma di immagine, ma
alcuni aspetti, come il numero
di procedure ancora da eseguire
in Dos, rendono Ghost un
programma ancora migliorabile.
Symantec ha comunque provveduto
a sviluppare alcuni aspetti importanti
come il supporto per periferiche
Interfaccia L’interfacca di Ghost è strutturata in modo simile agli altri prodotti
Symantec, e come questi si dimostra chiara
ed intuitiva. La finestra delle opzioni avanzate permette di effettuare facilmente copie
di dischi remoti o verifiche dei dati copiati.
Û
Si può certamente dire che Ghost
sia stato il più illustre esponente
della categoria nel corso di questi
anni. La prima versione
del programma fu una
vera novità e segnò
l’inizio di un nuovo
periodo nel quale
i software di immagine
sono diventati sempre
più sofisticati
ed utilizzati.
Questa nuova versione
pur essendo migliorata
rispetto alla
precedente lascia
però perplessi su
alcune scelte che
compromettono
Utility per disco fisso
174
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Norton Ghost 2003
Prezzo: Euro 69,95 (Iva inclusa)
Pro: Supporto periferiche FireWire e Usb,
possibilità di aggiornamento.
Contro: Utilizzo ancora significativo
dell’ambiente Dos per le operazioni;
mancanza di funzionalità di scheduling.
esterne come dischi o masterizzatori
che adottano l’interfaccia Firewire
o Usb. Altre unità esterne come
Iomega Jaz o Zip sono anche
supportati, e perfino unità Dvd+Rw,
Dvd-Rw, Dvd-R e Dvd+R possono
essere utilizzate. La possibilità di
copia è stata estesa anche alle unità
di rete, ed è possibile copiare dischi
condivisi con tipologie di rete
convenzionali oppure con cavi
paralleli o Usb. L’interfaccia del
programma è molto chiara, e grazie
ai wizard e all’ottima documentazione
risulta semplice utilizzare appieno
tutte le caratteristiche del prodotto.
Come già avviene in altri
programmi Symantec, il software può
essere aggiornato tramite la
collaudata tecnologia Live Update,
che permette per esempio
di estendere ulteriormente il numero
di periferiche supportate.
●
V-Com
Copy Commander
Per creare l’immagine del disco
I programmi di immagine in grado di
creare dei backup di dischi e partizioni,
sono in realtà i fratelli maggiori di altri software specializzati nella copia di
dischi e successiva migrazione su nuovi supporti. La stessa PowerQuest, già
produttrice di DriveImage, ha creato
anche PowerQuest DriveCopy, quest’ultimo più specializzato in alcuni
compiti, quindi meno ricco di funzioni
ma utile per migrare un sistema da un
öö
?
?ö
?öö
disco ad un altro. Stesso discorso per
Acronis MigrateEasy, che permette di
partizionare i nuovi dischi per installare le copie dei precedenti, e allo stesso
tempo è in grado di provvedere all’eliminazione sicura dei dati dal vecchio
disco. Le partizioni supportate sono numerose, comprese quelle Linux, e per i
meno esperti è possibile affidarsi al
programma per una corretta installazione e configurazione dei nuovi dischi.
V-Com dopo aver acquisito parte
delle utility riservate al disco
sviluppate in precedenza da
Ontrack ha commercializzato questa
nuova versione di Copy Commander,
che ha beneficiato dell’esperienza
che Ontrack aveva riversato all’interno
del suo vecchio CaptureIt. Copy
Commander è caratterizzato dalla
presenza di procedure guidate in
grado di permettere a ogni categoria
di utenti la creazione di copie
con estrema facilità.
Il supporto per qualunque
tipo di disco, anche con capacità
maggiore di 160 Gbyte, permette
un utilizzo ottimale sia su computer
recenti, sia su macchine datate.
Utility per disco fisso
Û
Copy Commander si è dimostrato
efficace e semplice da utilizzare,
il suo uso è consigliato
ad utenti poco interessati a
funzioni ausiliarie ed avanzate.
Copy Commander supporta comunque
tutti i file system più diffusi e, per
facilitare le operazioni, può essere
eseguito senza installazione eseguendo
il boot da dischetto o con lo stesso Cd
dell’applicativo. È possibile ampliare,
ridurre o spostare partizioni, inoltre
öö
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Copy Commander
Prezzo: Dollari 34,95
Pro: Procedure guidate, possibilità
di scripting.
Contro: Funzionalità limitate.
Grouptest
Funzionalità Le funzioni offerte da Copy Commander sono limitate, sono comunque
facilmente utilizzabili grazie a
procedure guidate e ad un’interfaccia che, per la su essenzialità, difficilmente permette
di fare errori.
durante la fase di ripristino
sono presenti semplici
funzionalità di
partizionamento in modo
da utilizzare partizioni della
giusta dimensione per la copia delle
immagini. Per gli utenti più esperti
è possibile personalizzare il
programma mediante la creazione
di script in modo da automatizzare le
procedure eseguite più di frequente.
Partizionare
Il partizionamento del disco
è un’operazione con la quale
si ha a che fare in occasioni ben
determinate: in occasione dell’acquisto
di un nuovo disco, oppure durante
una formattazione, o a una nuova
organizzazione del disco per ospitare
un diverso file system. Gli utenti
inesperti non comprendono ancora
appieno la comodità di utilizzare
Software <
partizioni separate e molto spesso
utilizzano un disco anche di grandi
dimensioni senza preoccuparsi
minimamente di nulla. Effettivamente
partizionare un disco su un computer
appena acquistato è l’ultima cosa che
può venire in mente a un utente,
e non è certamente un’operazione
indispensabile per un utilizzo standard
del computer. Quando si cominciano
però a imparare nuovi aspetti per
sfruttare il Pc, e si desidera magari
installare un nuovo sistema operativo
o semplicemente riorganizzare lo
spazio a disposizione del proprio
disco, ecco che ci si scontra con uno
degli aspetti più ostici e delicati del
proprio computer.
Un disco per essere utilizzato
deve essere organizzato in modo tale
che il sistema operativo possa
scrivere e leggere i dati secondo
schemi predefiniti.
Le partizioni che possono essere
trovate su un disco si distinguono
in partizioni primarie (fino a quattro)
ed estese, all’interno di quest’ultime
è poi possibile creare partizioni
logiche in numero a piacere anche
superiore a quattro. Con sistemi
Windows 2000 e Xp è inoltre possibile
“promuovere” i dischi da dischi
“base” a dischi “dinamici” e creare al
loro interno al posto delle classiche
partizioni dei volumi dinamici. Questi
Requisiti e contatti software per File immagine
True Image 6
Drive image 2002
Norton Ghost 2003
V-com Copy
commander
Acronis
Powerquest
Symantec
V-Com
Euro 58,80
Euro 65,35
Euro 69,95
$ 34,95
Contatto
Acronis e Italsel
PowerQuest e Italsel
Symantec
V-Com
Telefono
051 320409 (Italsel)
180 03792566
02 703321
408 9654000
Email
[email protected];
[email protected]
[email protected];
[email protected]
Form su www.symantec.it
[email protected]
Web
www.acronis.com;
www.italsel.com
www.powerquest.com;
www.italsel.it
www.symantec.com
www.v-com.com
Cpu
Pentium II
Pentium II
Pentium
Pentium
Ram
32 Mbyte
32 Mbyte
32 Mbyte
32 Mbyte
Spazio disco
10 Mbyte
35 Mbyte
50 Mbyte
7 Mbyte
Windows Xp, 2000, Nt, 9x
Win 9x, 98 Nt, 2000, Xp
Windows XP, 2000, Nt
Windows Xp, 2000, Nt, Me,9x
Produttore
Prezzo (Iva inclusa)
Requisiti
Sistema operativo
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
175
> Software
Grouptest
Utility per disco fisso
dover gestire partizioni contenenti
i propri dati, che con una mossa
sbagliata potrebbero andare persi.
Linux e le partizioni
Linux è in grado di utilizzare file
system diversi, anche se la tradizione
e l’abitudine identificano in Ext2 la
scelta standard per le distribuzioni Linux. Per fortuna la tendenza attuale è
rivolta verso un utilizzo dei più moderni Ext3 e ReiserFs, entrambi dotati
di journaling, e per questo più stabili
e sicuri. Ext3 è in realtà un’estensione
di Ext2, e per questo motivo la conversione tra le due tipologie può avvenire semplicemente con gli strumenti
standard di Linux senza alcuna perdita di dati. I programmi più utilizza-
176
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
sui nostri dischi con pochi clic del
mouse. Sarà cosi possibile creare ed
eliminare partizioni di numerosi tipi
(oltre ai classici di Windows sono
supportate altre partizioni come
quelle Linux, Ext2, Ext3, eccetera).
Il ridimensionamento senza perdite
di dati è poi un’opzione
indispensabile per modificare senza
noiosi spostamenti di dati la
dimensione delle partizioni esistenti.
Molte volte vengono inoltre forniti
strumenti aggiuntivi come bootloader
o strumenti appositi per agire su
dischi esterni collegati mediante
interfaccia Usb o FireWire.
Nella nostra prova abbiamo scelto di
valutare prima di tutto la Facilità
d’uso, senza la quale un
programma anche fornito di mille
funzioni risulta inusabile.
Fondamentale poi per programmi
di questo tipo un supporto più
ampio possibile verso i file system
attualmente in
circolazione. Con la
voce Funzionalità
abbiamo invece voluto
valutare le funzioni
proposte dal
programma e
l’eventuale presenza
di strumenti aggiuntivi
(come per esempio
la presenza di un
software che gestisce
i boot). Infine il criterio
Sicurezza valuta in che
modo l’utente si trova a
●
7Tools Partition
Manager 2003
Il programma 7Tools Partition Manager
2003 è una novità nel panorama dei
software di partizionamento, la prima
cosa da subito evidente è la somiglianza
con il programma offerto da Paragon,
con il quale ha in comune la stessa
interfaccia grafica e numerose funzioni.
Anche i servizi di supporto,
al momento, fanno riferimento a
Paragon, benché i prodotti mantengano
una pacchettizzazione distinta.
La presenza di un bootloader permette
di gestire installazioni multiple,
nessun problema anche nel caso in cui
siano presenti installazioni Linux,
caso in cui il cui bootloader
già presente viene riconosciuto e gestito
in maniera corretta.
Il costo contenuto e le numerose
funzioni fanno di questo
software un’ottima scelta
per chiunque desideri iniziare a
modificare la struttura dei propri
dischi, disponendo di un
buon numero di funzionalità.
Facilità d’uso L’interfaccia del programma
offre ad una prima occhiata tutte le informazioni più utili per riconoscere e gestire dischi e partizioni. La partizione sulla quale
agire può essere scelta o attraverso la struttura ad albero o direttamente ciccando sulla porzione giusta del disco.
Û
ultimi sono molto più malleabili delle
classiche partizioni e possono essere
utilizzati per creare sistemi Raid,
oppure volumi detti Spanning che
sono cioè in grado di estendersi su
più dischi dinamicamente senza
provocare la perdita dei dati
contenuti. Un volume spanning in
pratica permette di creare un’unità
logica corrispondente a una sola
lettera di unità che si estende però su
più dischi. Senza dubbio
una soluzione molto comoda in
caso di necessità di spazio senza la
scomodità della suddivisione su più
unità fisiche. Su ogni partizione è poi
possibile creare un diverso file
system, cioè lo schema, accennato
poco sopra, secondo il quale i dati
vengono scritti e letti sul disco.
Esistono numerosi tipi di filesystem,
ma i due più utilizzati in ambiente
Windows sono il classico Fat32 e il
più sofisticato Ntfs. Il primo può
vantare una maggiore diffusione e
compatibilità, ed è la scelta ideale
per chi predilige le prestazioni pure,
disponendo infatti di minori
caratteristiche di sicurezza e recupero
dati garantisce una maggiore velocità
di scrittura e lettura. Ntfs è invece
più indicato per chi necessiti di un
buon livello di sicurezza in seguito a
crash improvvisi, e per chi voglia
utilizzare funzioni di cifratura dei dati
oppure abbia la necessità di utilizzare
volumi dinamici. I programmi oggetto
della nostra prova sono in grado di
compiere le operazioni più disparate
ti in Linux per gestire le partizioni vanno dal classico Fdisk, ai più moderni
tool presenti nelle distribuzioni più
diffuse.
Parted( www.gnu.org/software/parted) è invece un progetto molto interessante che permette di creare, eliminare, ridimensionare e copiare partizioni che utilizzano sia i file system
standard di Linux sia Fat16/32. Non è invece possibile creare partizioni Lvm o
sistemi raid se non affidandosi ai classici Raidtool e alle applicazioni fornite
con le varie distribuzioni.
Utility per disco fisso
Grouptest
Software <
öö
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Prezzo: Dollari 29,95
Pro: Funzioni numerose; costo contenuto.
Contro: Supporto limitato per volumi
dinamici.
Il numero di funzioni offerte da
Partition Manager è molto ampio,
è possibile ridimensionare o spostare
partizioni di tipo Fat, Fat32, Ntfs,
Ext2 e 3, ReiserFs. Per alcune di esse
è possibile convertire il tipo di file
system, per esempio da Fat32/16
verso una delle tre versioni di Ntfs
(Windows Nt, Windows 2000, Xp),
oppure da Ext2 a Ext3 e viceversa.
Nel caso di file system non
supportati è inoltre possibile
utilizzare un editor di settori in modo
da apportare manualmente le
modifiche desiderate, ma questa è
un’operazione riservata ai più esperti.
Partition Manager permette di gestire
partizioni di dimensioni superiori ad 80
Gbyte, ma il supporto a dischi dinamici
è limitato, permettendo solamente
la conversione in dischi base e la
gestione di volumi semplici, cioè
limitati come estensione a un solo
disco. La presenza di un file browser
permette infine di effettuare la copia
di dati tra le diverse partizioni,
limitatamente però alle partizioni
di tipo Windows.
●
Acronis
PartitionExpert 2003
Partition Expert fa parte di una
nutrita schiera di software del
produttore Acronis dedicati alla
gestione del disco fisso, e si pone
come soluzione completa a ogni
problema di partizionamento.
A differenza di altri prodotti di questa
categoria, non troviamo però uno
strumento in grado di gestire la fase
di boot, in modo da permettere la
scelta di diversi sistemi operativi, per
la quale è necessario affidarsi ad un
altro prodotto di Acronis: OS Selector.
Tornando a PartitionExpert,
Volumi dinamici e Raid con Windows Xp o 2000
Windows 2000 e Xp a differenza dei
predecessori dispongono di un semplice strumento di gestione per dischi e
partizioni. In particolare questo strumento consente di eseguire l’upgrade
da disco base a disco dinamico, indispensabile se si vuole creare un sistema
Raid o più semplicemente se si vuole testare la versatilità dei volumi dinamici.
Quest’ultimi a differenza delle classiche
partizioni possono essere estesi su più
dischi, in modo da creare un’unica
grande partizione di dimensioni ugua-
Û
Partition Manager 2003
Dimensione dei cluster La dimensione dei
cluster è un parametro fondamentale di
ogni file system, se infatti questi sono troppo grossi si rischia di sprecare spazio con la
frammentazione interna, se invece sono
troppo piccoli diventa oneroso gestirne una
grande quantità.
apprezziamo lo sforzo fatto per
migliorare la facilità d’uso. Il
programma può infatti ora contare su
numerosi wizard che, se da una parte
rendono più semplice l’esecuzione di
passaggi critici, dall’altra rischiano
di far compiere all’utente operazioni
pericolose per i propri dati.
PartitionExpert 2003, pur
offrendo numerose funzionalità,
manca ancora di alcuni dettagli
per diventare un software di alto
livello. I numerosi wizard ne
fanno invece un’ottima scelta
per i nuovi utenti.
li alla somma dei dischi utilizzati per
crearla, inoltre la variazione delle dimensioni è un processo molto semplice e un volume può essere esteso o contratto in qualunque momento con facilità. I volumi dinamici sono anche l’unica soluzione per poter creare sistemi
Raid, sia in configurazione Striping che
Mirroring (solo Windows 2000 server).
Le modifiche ai dischi possono essere
eseguite all’interno di Gestione Computer, che si trova tra gli strumenti di
amministrazione.
Il programma di
Acronis è in grado
di gestire numerosi
File System, oltre a
quelli classici di
Windows si devono
infatti aggiungere
anche i più utilizzati in
ambito Linux, e cioè
Ext2, Ext3, ReiserFs e
ovviamente le
partizioni di tipo
Swap. Le operazioni
base permettono di
modificare le
dimensioni senza
perdite di dati, cancellare, creare o
spostare le partizioni formattate con
tali file system, peccato però che non
siano previsti comandi avanzati quali
l’unione o la divisione automatizzata
delle partizioni con lo spostamento
automatico dei dati, come accade per
esempio in PartitionMagic.
Tra le nuove caratteristiche troviamo
la possibilità di gestire unita maggiori
di 180 Gbyte e la conversione tra
unità Fat16 e Fat32 e tra Ext2 e Ext3,
manca invece la gestione in questo
frangente di filesystem Ntfs.
Interessante invece la possibilità
öö
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PartitionExpert 2003
Prezzo: Euro 59,99 (Iva inclusa)
Pro: Migliorata semplicità di utilizzo.
Contro: Mancanza di un boot manager
incluso nel medesimo prodotto.
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
177
> Software
Grouptest
di creare, in fase di post installazione,
non solo il classico floppy disk di
ripristino, ma un Cd-Rom all’interno
del quale possono essere memorizzati
un numero superiore di tool
di ripristino e gestione.
●
Il software di Paragon si pone come
diretto antagonista del ben più
conosciuto PartitionMagic.
Le funzionalità proposte sono
numerose e potenti, e come nel
software di PowerQuest troviamo
anche la presenza di un boot
manager che completa quindi
le funzionalità del programma.
Interfaccia L’interfaccia del programma
pur essendo completa, non offre un aspetto
amichevole, e anche se le funzioni sono poi
facili da utilizzare potebbe intimorire i nuovi utenti.
Û
Formattazione, una e trina
Con il termine formattazione si intende normalmente la cancellazione di ogni informazione dal disco, e il ripristino della “geometria” iniziale. Questa definizione
non è del tutto corretta, si possono infatti distinguere tre diversi
tipi di formattazione, ognuno caratterizzato da una diversa pro-
178
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Proprio quest’ultimo modulo
garantisce l’avvio di ben sedici
diversi sistemi operativi con
configurazioni multiple, ed è in grado
di gestire il sistema di boot di Linux,
permettendo anche la copia di altri
settori di avvio e del file Boot.ini.
Partition Manager è un’ottima
scelta per chiunque; il costo
non troppo elevato e le ottime
funzionalità potrebbero infatti,
per alcuni, bastare a superare
una facilità d’uso migliorabile.
Paragon Partion
Manager 5.5
ˇTips & Tricks
Utility per disco fisso
L’interfaccia del programma è
comunque semplice e intuitiva, una
legenda a colori nella parte superiore
permette di individuare velocemente
il file system utilizzato, mentre
uno schema ad albero sulla sinistra
offre la scelta tra le diverse unità
disco installate nel sistema. Molte
delle funzionalità del programma
sono raggiungibili tramite il tasto
destro del mouse, in modo da
avere un riscontro diretto sulla
partizione o disco sulla quale si sta
per agire.
I file system supportati sono
numerosi, e quelli Linux, ormai
entrati di diritto tra le opzioni di
molti programmi, sono
gestiti ottimamente.
È infatti possibile
creare eliminate
ridimensionare
partizioni di tipo
Ext2/3, ReiserFs
e Swap, oppure
convertirle tra di loro.
Per quanto riguarda
i filesystem Windows,
sono supportati tutte
le operazioni sia su Fat
che su Ntfs, e
fondità di intervento. La formattazione veloce si limita alla cancellazione dei riferimenti alle directory e al reset delle informazioni della Fat, in realtà dunque i dati non vengono toccati e si perde
solo il riferimento ad essi. La formattazione classica richiede molto più tempo, giustificato dal fatto che viene eseguito un controllo
sugli header di ogni settore alla ricerca di eventuali settori danneg-
öö
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Partition Manager 5.5
Prezzo: Dollari 39,95
Pro: Supporto file system Linux, presenza
boot manager, funzioni numerose.
Contro: Ergonomia di lavoro migliorabile.
possono essere gestiti anche dischi
dinamici e volumi.
Partition manager è in grado di
gestire partizioni di dimensioni
superiori ad 80 Gbyte, permette di
modificare la dimensione dei cluster,
cambiare l’Id di partizione e
visualizzare in dettaglio ogni settore
del disco. La facilità, ma soprattutto
l’intuitività d’uso non è sempre
ottimale, a volte infatti non risulta
ben chiaro se l’effetto delle nostre
operazioni sia subito evidente o si
debba attendere il riavvio del
computer. Questo punto è molto
importante, poiché trattandosi dei
nostri dati è sempre meglio un avviso
in più che rischiare di perdere tutto.
●
PowerQuest
PartitionMagic 8
PartitionMagic ricopre ormai un ruolo
storico tra le utility di sistema, la sua
lunga presenza sul mercato è già
consolidata da molti anni di successi,
infatti tutte le versioni che sono state
rilasciate lungo gli anni hanno
sempre aggiunto nuove
caratteristiche e si sono distinte per
facilità d’uso e potenza.Questa nuova
versione non presenta una particolare
giati o non più utilizzabili. Nel caso ne vengano rilevati i cluster di
tale settore verranno etichettati
come inutilizzabili e non verranno
più utilizzati. I dati non vengono
comunque toccati e anche con
questo tipo di formattazione rimangono ancora nelle loro posizioni originali. L’ultimo tipo di formattazione, detta a basso livello è
il procedimento attraverso il quale vengono effettivamente ridise-
gnati gli schemi logici di settori e
cilindri, in questo processo la presenza di Bad Sector (settori guasti)
può essere mascherata rimappando i riferimenti su un pool di
cluster correttamente funzionanti. La formattazione a basso livello
cancella completamente i dati dal
disco, ma è un’operazione estremamente delicata che potrebbe
rovinare il disco in modo irrimediabile.
Û
Utility per disco fisso
Installazione I nuovi strumenti offerti da
Powerquest offrono la possibilità di gestire
con facilità l’installazione di un nuovo sistema operativo. Il bootloader fornito con
il programma viene automaticamente aggiornato ad ogni cambiamento dello schema delle partizioni.
rivoluzione rispetto alla precedente,
la grafica è stata modificata per
migliorare ulteriormente la facilità
d’uso, e sono state aggiunte alcune
caratteristiche di utilità limitata, come
per esempio la possibilità di gestire
partizioni più grandi di 160 Gbyte,
che per il momento hanno scarsa
applicabilità. Più interessante invece
la possibilità di gestire dischi collegati
con interfaccia FireWire o Usb 2.0,
è la raggiunta compatibilità con il file
system EXT3, uno dei più diffusi
tra i sistemi Linux.
La potenza di PartitionMagic
è elevatissima, l’ottima facilità
d’uso è inoltre
importantissima per
un corretto utilizzo,
ma può portare
facilmente a
compiere danni
alle nostre
partizioni.
Per questo motivo
ci sentiamo di
consigliare questo
programma a tutti,
ma preferibilmente
ad un’utenza
esperta.
Nella versione 8 è stata mantenuta la
già collaudata modalità operativa,
che prevede una prima fase nella
quale compiere tutte le operazioni
desiderate di modifica, cancellazione
o creazione, ed una seconda nella
quale vengono effettivamente
eseguite le operazioni programmate
in precedenza. La prima fase,
eseguita all’interno di Windows,
permette di modificare facilmente le
proprie scelte, mentre la seconda
avviene conseguentemente alla fase
di boot prima dell’avvio del sistema
operativo.
öö
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PartitionMagic 8
Prezzo: Euro 109,28 (Iva inclusa)
Pro: Gestione dischi esterni, bootloader
incluso, interfaccia e facilità d’uso.
Contro: Mancanza di supporto avanzato
per volumi dinamici.
Partizioni “minori”
Anche se alcuni programmi non hanno potuto trovare maggior spazio all’interno della nostra prova non vuol
dire che non offrano funzionalità valide ed interessanti. Prova ne sia il tool
Ranish Partition Manager (www.ranish.com/ part) un programma di
partizionamento spartano quanto
completo, la sua forza non è certo la
facilità d’uso, dal momento che non
sono presenti wizard o finestre grafiche particolarmente curate, ma la potenza degli strumenti è fuori da ogni
Software <
Grouptest
dubbio. In pratica è possibile operare
“a cuore aperto” sul nostro disco, modificando bit per bit i settori o l’Mbr.
Per questo è dedicato solo ai super
esperti! Più facile ed intuitivo è il software proposto da Ontrack: Disk Manager 4 è in grado di preparare un
nuovo disco all’installazione di un
nuovo sistema operativo, oppure alla
migrazione da un disco esistente, interessante la presenza di una versione Dos utilizzabile tramite comodi wizard.
L’installazione di più sistemi operativi
è stata resa più semplice grazie ad un
comodo wizard, e grazie al nuovo
PQBoot è ora possibile scegliere
dall’interno di Windows quale sistema
operativo dovrà essere avviato al
prossimo riavvio. La capacità di
modificare le dimensioni di partizioni
NTFS senza perdita di dati e senza
riavviare il computer si dimostra
inoltre importante nel caso non ci si
possa permettere dei fermi macchina,
o si stia utilizzando il software su un
server di produzione. Comoda infine
la nuova finestra di browsing dei
dischi, che permette di copiare cartelle
e file tra le diverse partizioni, di
qualunque tipo esse siano, gestendo
anche file nascosti.
●
V-Com Partition
Commander 8
Partition Commander è la proposta
di V-Com, una softwarehouse
americana, nel difficile campo
dei software di partizionamento.
L’offerta di V-Com risulta molto ben
assortita, infatti oltre alle classiche
funzionalità di partizionamento
troviamo anche la presenza di Copy
Commander e System Commander.
Il primo dedicato alla copia dei dati tra
partizioni e dischi, il secondo invece
importantissimo per poter gestire
sistemi multiboot e installazioni
di diversi sistemi operativi.
Partition Commander è un’ottima
soluzione per i nuovi utenti, che
facilitati dai wizard potranno
compiere con facilità compiti
anche complessi, disponendo
inoltre di un valido boot
manager.
Partition Commander è caratterizzato
per la spiegazione in fase di
partizionamento di ogni singolo
dettaglio che permette di
automatizzare anche i compiti più
complessi, il più interessante tra questi
è senza dubbio quello denominato
Back Step, grazie a questa procedura è
infatti possibile tornare sui propri passi
per rimediare ad eventuali errori.
Purtroppo la potenza di tale strumento
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
179
> Software
Grouptest
è limitata, esso infatti non ripristina
partizioni eliminate, e quindi tende a
dare un senso di falsa sicurezza.
Naturalmente è possibile eseguire le
operazioni anche manualmente, nel
qual caso si può scegliere se
ridimensionare, spostare, eliminare o
unire partizioni, formattare con tutti i
File System comunemente usati,
inclusi quelli tipici di Linux. Le
possibilità di conversione sono
possibili da e verso partizioni di tipo
Fat, Fat32 e Ntfs, quest’ultime anche
Atipico Partition Commander è il software
che più si discosta dal classico programma di
partizionamento, la particolare interfaccia,
seppur semplice ed intuitiva, necessita di un
breve periodo di apprendimento per poter
essere gestita con facilità
Utility per disco fisso
öö
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Partition Commander 8
Prezzo: Dollari 49,95
Pro: Wizard efficaci.
Contro: Alcune visualizzazioni nei wizard
non sono di comprensione immediata.
quando sono compresse; inoltre
è possibile convertire dischi
precedentemente resi dinamici
nuovamente in dischi base.
Recupero file
Û
Cancellare un file era in passato
un’operazione delicata, infatti
una volta cancellati i dati era
impossibile ripristinarli
se non utilizzando
software costosi o
affidandosi a laboratori
specializzati. L’avvento
del cestino di sistema ha
rivoluzionato la procedura
di cancellazione offrendo,
di fatto, all’utente un
salvagente in caso si renda
conto di aver commesso
un errore in una fase
delle procedure. Di fatto
il cestino è una cartella
particolare nella quale vengono
spostati i file in attesa di essere
effettivamente eliminati, quindi basta
una semplice copia nella posizione
originaria per poter disporre
nuovamente dei propri file.
Se si procede con lo svuotamento
del cestino allora i file vengono
effettivamente cancellati, o almeno
questa è la sensazione da parte
dell’utente. Proviamo infatti
a pensare come viene scritto un file:
come abbiamo detto sul disco
esistono numerosi blocchi contenenti
dei dati, questi blocchi sono
raggiungibili mediante apposite
tabelle che fungono da indice,
per raggiungere un file è quindi
necessario consultare l’indice e
leggere il blocco corrispondente,
se nell’indice manca il riferimento
al file quest’ultimo è come se non
esistesse per qualunque programma
che tenti di cercarlo sul disco.
In realtà però i dati non sono stati
toccati, e sono ancora presenti
sul disco fisso.
Questa condizione è valida
fintantoché una nuova scrittura vada
a riempire gli spazi del file
precedente che ora, secondo l’indice,
sono marcati come liberi.
Quindi quando svuotiamo il cestino
non facciamo nient’altro che
cancellare le occorrenze dei vari file
Requisiti e contatti software di Partizionamento
7tools Partition
Manager 2003
Partition Expert
2003
Partition
Manager 5.5
Partition Magic 8
V-com Partition
Commander 8
Produttore
7tools
Acronis
Paragon Software
PowerQuest
V-Com
Prezzo
$ 29,95
Euro 59,99
$ 39,95
Euro 129,28
$ 49,95
Contatto
Splyne
Acronis e Italsel
Paragon Software
PowerQuest e Italsel
V-Com
Telefono
Fax +41-62-213-0103
051 320409 (Italsel)
+49(7631)173318
180 03792566
408-965-4000
Email
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected]
[email protected]
Web
www.7tools.com
www.acronis.com;
www.italsel.it
www.partitionmanager.com
www.powerquest.com;
www.italsel.it
www.v-com.com
Cpu
Pentium II
Pentium II
Pentium II
Pentium II
Pentium II
Ram
128 Mbyte
128 Mbyte
128 Mbyte
128 Mbyte
128 Mbyte
4 Mbyte
15 Mbyte
4 Mbyte
50 Mbyte
5 Mbyte
Windows 9x, Me, Xp,
2000, Nt
Windows 9x, Me, Xp, 2000,
Nt, Me
Windows 9x, Me, Xp,
2000, Nt
Windows Xp, 2000, Nt,
Me, 9x
Windows Xp, 2000, Nt,
Me, 9x
Requisiti
Spazio disco
Sistema operativo
180
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
> Software
Grouptest
Utility per disco fisso
Linux e i software di recupero
Il recupero di dati cancellati erroneamente è più complicato in Linux piuttosto che in Windows. FinalData propone un software particolare appositamente progettato per i sistemi Linux in
cui sia installato il noto database Oracle.
Le sue caratteristiche gli consentono di
recuperare interi database, e tramite
funzioni molto particolari è possibile recuperare anche solo singole tabelle o record. Unrm è comunque sempre una
possibilità da tenere in considerazione,
dall’indice, mantenendo in realtà i
dati sul disco fino a che non verranno
sovrascritti da un nuovo file.
Con un programma opportuno, in
grado cioè di analizzare a basso
livello il disco, è quindi possibile
recuperare i file cancellati, o almeno
parte di essi se nel frattempo sono
state eseguite delle scritture.
Le possibilità di recupero dei file
possono anche andare oltre e
spingersi a ripristinare partizioni
formattate, dati memorizzati su
dischi formattati con File System
sconosciuti o ripristinare file corrotti
come per esempio gli archivi Zip.
Una complicazione aggiuntiva che ci
rimanda direttamente all’argomento
deframmetazione è il fatto che, per
avere buone possibilità di recuperare
completamente un file, questo
dovrebbe trovarsi in posizioni
contigue del disco. Questa esigenza
è dettata dal fatto che un’alta
frammentazione comporta una
maggiore difficoltà da parte dei
programmi di recupero nel trovare
tutti gli spezzoni dello stesso file
dal momento che sono stati persi
tutti i suoi riferimenti.
I programmi in prova questo mese
offrono possibilità variabili, che vanno
dalla semplice estensione
delle funzionalità standard del cestino,
mantenendo riferimenti alla posizione
dei file, fino alla ricerca completa sul
disco cluster per cluster alla ricerca dei
dati perduti. I software più sofisticati
sono anche ovviamente i più costosi,
ma ci permettono realmente di
superare situazioni d’emergenza. Oltre
182
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
anche se le funzionalità sono limitate e
l’utilizzo non è certo intuitivo.
e2undel risulta molto più semplice da
utilizzare, ed è in grado di recuperare
file da filesystem Ext2 tramite una
semplice console.
Recover infine è lo strumento ideale da
utilizzare leggendo l’utile undeletehowto, quest’ultimo risulta una lettura fondamentale per tentare di recuperare la maggior parte possibile di dati cancellati.
ai semplici programmi utilizzabili da
utenti casalinghi sono inoltre
disponibili soluzioni più professionali,
in grado di recuperare dati da dischi
rotti o danneggiati anche in maniera
fisica. Per queste tipologie di recupero
è però necessario rivolgersi a laboratori
specializzati (vedi Inchiesta su questo
stesso numero), dove ovviamente i
costi salgono ancora. Il criterio più
importante scelto dalla redazione per
questa categoria è ovviamente la
Capacità di recupero di file cancellati,
valutata sia in base alla ricerca di file
cancellati molto tempo prima
dell’installazione, sia con un set di file
cancellati ed eliminati dal cestino.
Anche in questo caso la Facilità d’uso
è un criterio dal quale non si può
prescindere, e abbiamo scelto di
valutare le Funzionalità offerte dal
programma, in termini di
configurabilità e di possibilità di
recupero e correzione di dati e
partizioni. Infine abbiamo ritenuto
importante il numero di file system
supportati, più questo è
ampio più è possibile
recuperare file non solo su
sistemi Windows, ma per
esempio anche su sistemi
Unix/Linux.
Wizard La semplicità di utilizzo
di Recovery Expert è senza eguali, all’avvio del programma ci si
trova infatti a che fare con un wizard che ci accompagna lungo
tutto l’arco delle operazioni. Lo
stesso accade se si sceglie la creazioni dei dischi di ripristino.
Û
●
Software <
Acronis
RecoveryExpert Esd
Recovery Export è un software molto
particolare, si pone infatti a metà
strada tra un software di immagine
e un’utility di recupero dati.
A differenza di altri software dedicati
al recupero di file, il software
di Acronis si concentra invece
solamente sul recupero di partizioni
cancellate o perdute in seguito a gravi
crash di sistema. Il programma
è in grado di analizzare il disco
alla ricerca di partizioni perdute,
e di ripristinarle nelle condizioni
iniziali attraverso una serie di floppy
o di un Cd creato appositamente.
RecoveryExpert è la soluzione
ideale nel caso si verifichi una
perdita accidentale di un
partizione, le funzionalità
risultano però limitate, e troppo
orientate al ripristino di intere
partizioni senza possibilità
di recupero dei singoli file.
In seguito all’installazione,
possibile su tutti i sistemi Windows dal
95 in avanti, è possibile,
anzi consigliato, creare un set di
dischetti o un Cd di ripristino che
permette di agire non solo su sistemi
Windows, ma potenzialmente su
qualunque sistema, inclusi sistemi
Linux che utilizzino file system
Ext2/3 o ReiserFs.
Il programma di Acronis supporta
sia dischi Scsi che Ide, ed è in grado di
gestire dimensioni maggiori di 160
Gbyte. L’utilizzo risulta semplice
grazie all’utilizzo di un wizard molto
> Software
Utility per disco fisso
Software <
Grouptest
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RecoveryExpert Esd
Prezzo: Euro 35,98 (Iva inclusa)
Pro: Facilità di utilizzo, costo contenuto.
Contro: Funzioni limitate al ripristino
di partizioni.
semplice ed esplicativo, che può però
essere ignorato se si preferisce un
utilizzo completamente manuale,
che consente certamente un maggiore
controllo sulle operazioni.
Le funzionalità sono comunque
limitate al ripristino di partizioni e il
programma non appare dunque molto
versatile, considerato anche il fatto
che la perdita o il danneggiamento
di una singola partizione appare
un evento non certo frequente.
●
FinalData
Enterprise 2.0
FinalData Enterprise è uno dei
software più utilizzati e apprezzati
nell’ambito del Disaster Recovery.
La versione Enterprise è quella più
completa che contiene al proprio
interno tutte le funzionalità di
ripristino sviluppate da FinalData.
L’aspetto che subito incuriosisce
e lascia piacevolemente stupiti è la
possibilità di eseguire il programma
anche senza una precedente
installazione, in questo modo in caso
di perdita di file si evita il problema
della potenziale sovrascrittura dei
blocchi nei quali potrebbero essere
stati scritti i file da recuperare.
FinalData Enterprise è
un software dedicato ai
professionisti, il costo elevato
è giustificato dalle prestazioni
del programma, che si dimostra
preziosissimo in caso
di emergenza.
Le funzionalità di FinalData sono molto
numerose, è possibile recuperare
dati da partizioni eliminate oppure
formattate, ed è inoltre garantito,
con buone percentuali di successo, il
recupero di dati eliminati dal cestino
oppure cancellati direttamente con
la combinazione di tasti Shift+Canc.
Precauzioni per il recupero di un file
La prima cosa da fare quando ci si accorge di aver eliminato un file importante è evitare qualunque scrittura sul
disco, è consigliabile dunque anche evitare l’esecuzione di programmi, che potrebbero scrivere file temporanei o utilizzare la memoria paginata. Successivamente è necessario procurarsi un
programma di recovery come quelli testati questo mese, e nel caso lo si scarichi da Internet evitare di salvarlo sulla
partizione in cui si sono cancellati i file,
lo stesso dicasi per l’eventuale installa-
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Enterprise 2.0
Prezzo: Dollari 199,95
Pro: Funzionalità di recupero, possibilità di
correzione di file corrotti.
Contro: Numero limitato di file system
supportati; impossibilità di recuperare
partizioni cancellate o formattate.
È possibile correggere eventuali file
delle suite Office o di Outlook,
recuperando i dati dal disco
ripristinando correttamente i file persi
o danneggiati. Un’interessante aspetto
è la possibilità di recuperare dati da
Cd-R/Rw che hanno zone del disco
illeggibili, come può accadere in
seguito a graffi accidentali, inoltre
FinalData ci protegge anche da
cancellazioni dovute all’attacco di virus
distruttivi come il famoso Cih o i
sempre più diffusi worm. Sono
supportati i filesystem Fat 12, 16 e 32
e Ntfs, e sono disponibili versioni del
programma dedicate a sistemi Linux
e Unix.
Oltre al recupero dei dati FinalData
è anche un’ottima
soluzione per
Opzioni La scelta dell’unità disco o della partizione
sulla quale eseguire la ricerca è il primo passo da
compiere, è possibile anche
specificare di recuperare file solo su alcuni file system
e nel caso venissero rilevati dei bad sector di escluderli da ogni controllo.
zione. Alcuni programmi prevedono la
possibilità di creare floppy o Cd di ripristino, o possono essere eseguiti direttamente da Cd senza alcuna installazione. Quest’ultima risulta una scelta ottimale per evitare di sovrascrivere i dati
da recuperare. Anche il salvataggio dei
dati va eseguito su una partizione diversa da quella che si vuole analizzare.
Un’ ulteriore soluzione consiste nell’installare il disco dal quale recuperare i file su di un altro computer nel quale sia
installato il programma di recovery.
l’eliminazione definitiva e sicura dei
dati. Grazie infatti alla formattazione a
basso livello è possibile “azzerare”
il disco ripristinandolo al suo stato
iniziale cioè privo di qualsiasi dato,
naturalmente è però anche possibile
cancellare singoli file con la certezza
di non poterli recuperare in
alcun modo.
●
LC Technology
FileRecovery
Professional
FileRecovery si presenta con
un’interfaccia in stile Windows
Explorer, e proprio grazie a questa sua
caratteristica si dimostra molto
semplice da utilizzare anche per utenti
alle prime armi. A differenza di altri
software simili, il programma di LC
Technology non tiene traccia dei file
cancellati per poi poterli ripristinare
più comodamente, ma si affida
unicamente a potenti funzioni di
Û
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
183
> Software
Grouptest
Utility per disco fisso
Software <
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FileRecovery Professional
Prezzo: Dollari 99,95
Pro: Possibilità di esecuzione senza
installazione.
Contro: Impossibilità di recupero dati
su Cd-Rom.
ricerca con accesso diretto al disco.
Il programma è in grado di
funzionare solamente in Windows,
e permette la ricerca di file solamente
su file system Fat e Ntfs. Per
prevenire eventuali sovrascritture dei
dati in fase di installazione è anche
possibile eseguire il programma
direttamente da Cd.
FileRecovery è una soluzione
professionale come giustificato
dal prezzo non certo popolare.
L’acquisto è consigliato
ai professionisti e agli
amministratori di sistema, per i
quali questo software potrebbe
essere indispensabile.
FileRecovery non è in grado di
correggere dati su Cd-Rom, Cd-R
o Cd-Rw, ma puo utilizzarli come
unità di backup se utilizzati come
unità Direct-Cd. In compenso è
possibile estendere la ricerca di file
cancellati su schede flash, unita
Usb e FireWire, a prescindere
dal fatto che appaiano o meno in
Windows Explorer.
In questa nuova versione è presente
un’interessante nuova funzione, che
permette di stampare una lista
dettagliata dei file trovati sul disco,
questa funzione risulta molto
importante per analisi giudiziarie
o per un utilizzo in ambito
investigativo o di sicurezza.
Non sono presenti funzioni particolari
dedicate al ripristino di file
su partizioni eliminate
o formattate, né tanto
meno si trovano strumenti
in grado di correggere
eventuali errori su file
particolari come file Zip
o documenti Office.
La facilità d’uso è infine
assicurata grazie
all’utilizzo di wizard e
dalla somiglianza con
l’interfaccia standard
di Windows.
184
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Ci sono anche le suite
sicura dei dati. La casa americana VCom offre invece una suite interamente dedicata alla gestione del disco e dei
dati contenuti al suo interno.Tra gli
strumenti presenti troviamo sia software disponibili anche singolarmente
come Copy Commander, sia soluzioni
sviluppate appositamente come Image Commander. Per finire è doveroso
segnalare la suite creata da Winternals, che a fronte di un costo non certo
contenuto offre soluzioni di livello professionale in grado di ripristinare situazioni d’emergenza, recuperare file
cancellati o danneggiati e monitorare
il file system e il registro sia della macchina locale sia di quelle presenti in rete locale.
Una tendenza sicuramente affermata
nell’ambito di utilità di sistema è la
presenza sul mercato delle cosiddette
suite, cioè raccolte di programmi in
grado di coprire la maggior parte degli
aspetti di un computer, inclusi ovviamente quelli legati al disco fisso. Una
delle suite più ricche e famose è senza
dubbio Symantec System Works, che
include al proprio interno tra gli altri
prodotti le note Norton Utilities, Norton Ghost e anche l’apprezzato Norton
Antivirus. Meno conosciuta ma altrettanto valida quella proposta da Acronis, che offre tutti i software creati da
questa attiva software house. Vi sono
sia strumenti dedicati alla gestione del
disco, sia al recupero o all’eliminazione
●
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Ontrack
EasyRecovery 6
Professional
EasyRecovery 6 Pro
Prezzo: Dollari 499,00
Pro: Funzionalità numerose, possibilità
di recuperare dati da partizioni eliminate
o formattate.
Contro: Prezzo elevato.
EasyRecovery è probabilmente il
software più famoso di questa
categoria, partito anni fa in sordina, e
annoverato tra le utility per la gestione
del disco sviluppate da Ontrack, è ora
diventato la punta di diamante
dell’offerta di questa software house,
che dopo aver ceduto a V-Com buona
parte delle proprie utility è ora
completamente specializzata nel
settore del recupero dati, sia tramite
software venduti al pubblico, sia, in
modo più professionale, (e costoso)
con particolari operazioni nei propri
laboratori (vedi inchiesta su questo
stesso numero). EasyRecovery è
disponibile in diverse versioni, la Pro,
quella provata da noi, è la più
completa e racchiude al proprio
interno tutte le tecnologie software
sviluppate da Ontrack.
EasyRecovery è la soluzione
ideale per i professionisti e gli
utenti smaliziati ma anche per
i neofiti, le numerose funzioni
e la straordinaria capacità
di recupero fanno di questo
software la scelta ideale
nelle situazioni disperate.
Il programma offre la possibilità
di recuperare dati, correggere file
corrotti come archivi Zip o file
Û
Ricerca EasyRecovery è in grado di eseguire ricerche molto dettagliate sul nostro disco. Nel caso di file system non direttamente supportati è inoltre possibile effettuare
una ricerca “Raw”. In ogni caso è comunque
possibile salvare il punto in cui è giunta la
ricerca per riprenderla in seguito.
> Software
Utility per disco fisso
di Office, e anche numerosi strumenti
diagnostici con i quali determinare la
salute dei propri dischi.
Le possibilità di recupero sono
molteplici, la possibilità più semplice è
tentare di recuperare file cancellati dal
cestino, ma è anche possibile eseguire
ricerche su disco in base a criteri decisi
da noi, settore per settore. La ricerca
all’interno di partizioni formattate o
con file system sconosciuti può
sembrare impossibile, ma in realtà
permette, spesse volte, di recuperare
file ormai dati definitivamente per
perduti. Tra le funzioni accessorie
troviamo infine lo strumento per
“riparare” i file della posta di Outlook
e per mantenere aggiornato il prodotto
mediante una semplice connessione
ai server Ontrack. Tutte queste
funzionalità sono utilizzabili con
un’insperata facilità d’uso, per ogni
scelta è disponibile un semplice
wizard che consente allo stesso
tempo di selezionare le opzioni
di configurazione e di portare
a termine il compito
con successo.
Semplice L’interfaccia di FileRestore in pratica si limita a una semplice finestra che elenca i file che è
possibile recuperare. Le funzioni di
ricerca sono sufficientemente curate per ottenere buoni risultati.
Software <
Grouptest
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Winternals
FileRestore
FileRestore
Winternals FileRestore è una
soluzione economica ed affidabile
per il ripristino di file cancellati
erroneamente, non sono previste
possibilità di recupero di partizioni
formattate o eliminate, ma solamente
funzionalità di recupero file.
FileRestore è un’ottima soluzione
per la semplice ricerca di file
cancellati erroneamente. Il costo
contenuto, la facilità d’uso e la
scarsa invadenza sul sistema
operativo ne fanno una scelta
appetibile per chiunque.
I file system supportati sono
solamente quelli appartenenti al
mondo Windows, e cioe Fat16/32 e
Û
Prezzo: Euro 42,00 (Iva inclusa)
Pro: Capacità di recupero su schede flash
e unità esterne, non sostituisce il cestino
standard.
Contro: Non è possibile recuperare
dati da Cd-Rom, è necessaria l’installazione
per l’utilizzo.
Ntfs, è possibile effettuare le ricerche
sia su dischi Ide che Scsi, e anche su
dischi dinamici e volumi Raid.
Il programma è in grado di recuperare
dati anche su supporti esterni come
unità Zip, Jaz, floppy disk e anche su
schede di memoria flash, non è invece
possibile la correzione di eventuali
errori o il recupero dei dati Cd-Rom.
Purtroppo non è possibile un utilizzo
senza installazione, e si corre dunque
il rischio di vedere soprascritti i
propri dati proprio dal
programma che avrebbe
dovuto ripristinarli.
L’interfaccia è simile
a quella standard di
Windows Explorer,
e non essendoci
funzionalità
particolarmente
avanzate il ripristino di
un file cancellato risulta
alla portata di tutti. ù
Requisiti e contatti software per Recupero file
Recovery
Expert Esd
Enterprise 2.0
File Recovery Pro
Easyrecovery pro
FileRestore
Acronis
Finaldata
LC Technology
Ontrack
Winternals
Euro 35,98
$ 199.95
$ 99,95
$ 499,00
Euro 42,00
Contatto
Acronis e Italsel
Finaldata
LC Technology
Ontrack
Winternals; Progel;
Ware by Soft
Telefono
051 320409 (Italsel)
+44 (0)1306 744800
+44 (0)115 8780563
+39 (0)2 969 43 210
051 6642411 (Progel)
Email
[email protected];
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected]
[email protected];
[email protected] (Progel)
Web
www.acronis.com;
www.italsel.com
www.finaldata.com
www.lc-tech.com
www.ontrack.com
www.wininternals.com
Cpu
Pentium II
Pentium II
Pentium 500 MHz
Pentium II
Pentium II
Ram
32 Mbyte
128 Mbyte
64 Mbyte
64 Mbyte
64 Mbyte
Spazio disco
3 Mbyte
10 Mbyte
2 Mbyte
35 Mbyte
1 Mbyte ca.
Windows Xp, 2000, NT,
Me, 9x
Windows XP, 2000, NT,
Me, 9x
Windows Xp, 2000, Me, 9x
Windows Xp, 2000, Nt
Windows Xp, 2000, Nt,
Me, 9x
Produttore
Prezzo (Iva inclusa)
Requisiti
Sistema operativo
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
185
> Software
Test
L’applicativo
per la preparazione di filmati e album fotografici da masterizzare
su VideoCd e Dvd è, nella nuova versione, ancora più versatile
Ulead Dvd MovieFactory 2
Giorgio Papetti
Filmati d’autore
vd MovieFactory 2 è
un buon programma
per catturare filmati e
acquisire immagini, assemblarli e creare i menu per i
nostri Dvd e Video Cd.
D
Il prodotto di Ulead è in grado di acquisire materiale video direttamente da
periferiche digitali o analogiche (tramite interfaccia firewire o apposita
scheda di acquisizione), macchine fotografiche digitali, scanner oppure direttamente da file. A questo proposito
Dvd Movie Factory 2 è uno dei prodotti più versatili, in quanto è in grado di
leggere pressoché qualsiasi formato video digitale, sia Avi che QuickTime, e
di convertirlo automaticamente nel formato necessario alla pubblicazione su
Cd o Dvd. In base al formato di uscita
selezionato, è il software a decidere se
codificare in Mpeg2 o in Mpeg1, semplificando così il lavoro a chi non conosce troppo bene i formati digitali e
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Dvd MovieFactory 2
Prezzo: Euro 49,95 (Iva inclusa)
Produttore: Ulead
Contatto: Ulead e Italsel
Tel: 051 320409 (Italsel)
Web: www.ulead.com; www.italsel.it
Pro: Facilità di utilizzo; possibilità
di personalizzazione; versatilità.
Contro: Non sono previste transizioni
per gli slideshow.
186
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Cpu: Pentium III 700 o superiore
Ram: 128 Mbyte
Spazio disco: 150 Mbyte
Sistema operativo: Windows 98 Se, Me,
2000 e Xp
Û
Questo applicativo
unisce alla grandissima
facilità di utilizzo
prestazioni di tutto
rispetto in grado di
soddisfare sia l’utente
alle prime armi, sia
gli utenti evoluti
che non gradiscono
essere troppo vincolati
da schemi predefiniti.
> Requisiti
Grande semplicità Il programma è facilissimo da utilizzare ed è in grado di gestire
qualsiasi tipo di materiale, provvedendo automaticamente alla sua conversione nel formato più idoneo.
gli standard utilizzati per i Dvd e i Video Cd. Importante anche la possibilità di acquisire video direttamente da
Dvd precedentemente masterizzati,
una funzione che, solitamente, non è
disponibile in prodotti di questo livello. Altra caratteristica, interessantissima, disponibile nella release 2 è la
funzione di Disc-Direct Autoring, che
consente di creare un Dvd o un Cd
senza utilizzare il disco fisso. Praticamente il programma è in grado di digitalizzare in tempo reale il video proveniente da una sorgente esterna, oppure da un sintonizzatore Tv interno e
di scriverlo direttamente sul supporto
creando i menu di gestione sulla base
di un template scelto. Oltre ai consueti Wizard Dvd MovieFactory 2 integra
una serie di tecnologie che semplificano il lavoro. Tra queste segnaliamo la
possibilità di individuare automaticamente i cambi scena e di suddividere
di conseguenza il filmato in una serie
di clip, di rimpiazzare la colonna esi-
stente con commenti parlati o musiche
prese da file o Cd, ripulire i video rovinati e tagliare con precisione il materiale che non si desidera tenere. Non
solo, è possibile sfruttare le funzionalità dei dischi riscrivibili per modificare solo determinate parti di un prodotto già creato e rimasterizzare il tutto. Anche la creazione dei menu può
avvenire in automatico, basandosi sull’identificazione delle scene. Oltre che
per la tradizionale produzione di materiale video, Dvd MovieFactory 2 può
essere utilizzato anche per creare slideshow e album fotografici interattivi.
A tale proposito viene fornito Photo
Express 4.0 My Custom Edition Plus,
un semplice ma efficace software di ritocco fotografico che semplifica l’acquisizione delle fotografie e la loro ottimizzazione mediante procedure guidate.
La dotazione standard prevede oltre 60
template pronti all’uso che integrano
tutto ciò che serve per creare Video Cd
e Dvd interattivi. Alle tradizionali funzioni per la creazione e l’editing dei
menu, Dvd MovieFactory 2 abbina la
possibilità di creare menu a doppio livello. Il menu principale può visualizzare il video e con un clic viene rivelato un secondo menu contenente le
scene corrispondenti a quel video. A livello di masterizzazione il programma
supporta tutti i masterizzatori di Cd e
Dvd più diffusi, sfrutta le funzionalità
dei dischi riscrivibili per consentire l’editing di prodotti già masterizzati e offre una procedura automatica per creare ulteriori copie a partire dal primo
master. ù
Software <
Test
Un programma
semplice e funzionale per l’acquisizione audio da sorgenti analogiche,
il restauro, l’editing e la creazione di compilation da masterizzare
Magix Audio Cleanic 2003 deLuxe
Giovanni d’Ammassa
Le vecchie registrazioni
diventano digitali
Û
udio Cleanic 2003 è la soluzione
proposta da Magix per riversare
in digitale la musica su supporto
analogico (musicassette e vinile).
A
È ancora molto il materiale
analogico nelle case di ognuno
e, anche se non per tutti i titoli,
in qualche caso può far comodo
sbarazzarsi dei vecchi Lp e creare
nuovi Cd. Ora gli strumenti sia
software che hardware per fare
questa conversione sono davvero
alla portata di tutti.
Quando vennero messi in commercio i
primi masterizzatori a prezzo abbordabile, infatti, qualcuno scelse, da subito, di convertire la propria collezione
di dischi in digitale; oppure, se musicisti, di prendere le registrazioni in cassetta dei propri concerti, a riversarle
sul disco fisso per prima “pulirle” e poi
masterizzarle su un supporto digitale,
ma gli strumenti software per fare questo lavoro non erano di certo così semplici da usare come quelli di ultima generazione. Abbiamo provato sul campo Audio Cleanic su un file Wav, acquisito dall’impianto stereo e residente
da mesi sul nostro Pc in attesa di restauro definitivo, contenente una registrazione di una prova in saletta effettuata con una piccola band all’inizio
degli anni Novanta.
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Audio Cleanic 2003 deLuxe
Prezzo: Euro 49,99 (Iva inclusa)
Contatto: Magix
Tel: 0522 933642
Web: www.magix.com
Pro: Facilità di utilizzo, ottime prestazioni,
prezzo assai contenuto, cavo di connessione
con HiFi in dotazione.
Contro: Nulla di rilevante.
> Requisiti
Cpu: Pentium II
Ram: 64 Mbyte
Spazio su disco: almeno 100 Mbyte
Sistema operativo: Windows 9x, Me, Nt,
2000, Xp
Ebbene, installato il programma (due
minuti), preso confidenza con lo stesso (leggendo il manualetto in italiano
e facendo alcune prove, circa 20 minuti), abbiamo caricato il file, lo abbiamo “ripulito” con il Wizard e con
alcuni interventi manuali. Per ottenere
un risultato soddisfacente per le nostre
orecchie (con prova in cuffia finale del
file audio pronto per essere masterizzato su Cd e inserito nel nostro archivio) ci abbiamo messo cinque minuti.
Ovviamente possiamo masterizzare direttamente da Audio Cleanic e creare
anche la copertina del Cd.
Audio Cleanic 2003 deLuxe è un pacchetto completo per l’eliminazione dei
rumori di fondo da Lp, Cd, cassette,
Mp3 e per la ricostruzione degli spettri
sonori mancanti; offre nel complesso
grandi soddisfazioni.
Il tutto viene risolto in quattro passaggi: caricamento del file audio (direttamente dal vinile o dai nastri magneti-
La videata principale L’accesso
alle funzionalità del programma, come si può vedere, è immediato e di facile apprendimento.
ci, dal Cd, o dal disco fisso),
pulizia (con strumenti di rimozione di rumori e fruscii,
scoppiettii, crepitii), editing
(compressore, equalizzatore, eco/riverbero, immagine
stereo, eccetera), archiviazione (per masterizzazione
finale). La nuova versione è in grado
anche di clonare suoni e master e di
eliminare il sibilo delle “s”.
L’utente meno esperto può usufruire di
Wizard, che automaticamente analizzano il materiale e propongono l’intervento ottimale, oppure offrono la possibilità di ascolto su più opzioni di intervento, mentre l’utente professionista può intervenire direttamente sui
parametri dei singoli effetti. Il tutto in
un ambiente grafico gradevole e di facile comprensione.
Audio Cleanic offre inoltre il supporto a
diversi formati audio sia in caricamento
sia in salvataggio (praticamente tutti i
più conosciuti), l’elaborazione in batch
per l’automatizzazione delle operazioni,
la possibilità di salvare il settaggio degli
effetti per creare setup personalizzati, il
riconoscimento automatico delle tracce
per l’inserimento dei marker di separazione, un editor Wav (Music Editor) incorporato, il supporto dei plugin Vst.
Al primo caricamento vengono inoltre
proposti due tutorial in video per prendere subito confidenza con il programma. Nella confezione troviamo infine
i cavi necessari per il collegamento con
l’impianto Hi-Fi di casa, per l’acquisizione su Pc dei dischi in vinile e delle
cassette audio. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
187
> Software
Test
Una soluzione
che permette di crittare i file riservati grazie a un software e una
chiavetta Usb
Sata Hts Hi Tech Services MyPrivacy
Luigi Caputo
Una cartella segreta nel Pc
appiamo bene che proteggere i dati non è
un’operazione semplice e rappresenta comunque
un’esigenza di prim’ordine
soprattutto in realtà, come
quelle aziendali, dove si utilizzano computer connessi in
rete e dove, peraltro, l’utilizzo di uno stesso Pc è appannaggio di più persone. Nel
caso in cui poi si condivida
una stessa macchina client
per lavorare è vero che ciascun dipendente può avere a
disposizione il suo spazio
utente, ma è altrettanto innegabile che con un minimo di esperienza Windows, è possibile accedere ai file degli altri. Per risolvere questo tipo
di problematiche è disponibile MyPrivacy, un applicativo estremamente semplice e dal costo contenuto, che fa della
sicurezza il proprio punto di forza.
Û
S
MyPrivacy crea sul Pc una cartella
personale protetta sia via
software che via hardware.
Per questo rileva la sua utilità
e praticità soprattutto nei piccoli
uffici, quando senza grandi spese
è necessario poter usufruire
di una soluzione agile e veloce da
gestire per la protezione dei dati.
La protezione garantita da MyPrivacy
è doppia, perché si fonda sia su un algoritmo di crittazione simmetrica a 256
bit, sia su un dispositivo di sicurezza
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MyPrivacy
Prezzo: Euro 77,00 (Iva inclusa)
Contatto: Sata Hts Hi Tech Services; Alias.
Tel: 0432 499860
Email: [email protected]
Web: www.sata-hts.com; www.alias.it
Pro: Alto livello di protezione dei dati.
Contro: Prezzo un po’ elevato.
188
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
> Requisiti
Cpu: Pentium II o superiori
Ram: 64 Mbyte
Spazio disco: 3 Mbyte
Sistema operativo: Windows 98, Me,
2000, Xp con chiave Usb; Windows 95
e Nt4 con chiave parallela.
hardware, costituito da una piccola
chiavetta hardware Asic con interrogazione algoritmica e memoria di crittazione dinamica che va inserita nella
porta Usb o parallela del Pc (in base
al sistema operativo di cui si dispone),
in mancanza della quale è vanificato
ogni tentativo di accesso.
Per installare il software di MyPrivacy
basta lanciare la procedura di setup del
programma, nonché individuare sull’hard disk la directory Safe di My Privacy in cui verranno custoditi i file sottoposti a crittazione. A quel punto, occorrerà inserire la password, che dovremo ricordarci sempre, a meno di non
voler rischiare di perdere definitivamente i dati memorizzati. Una volta inserita
la chiave hardware nella porta Usb (o
nella porta parallela) del nostro computer, dovrebbe così comparire, in basso a
destra sulla barra di stato, un’iconcina
che raffigura una chiave gialla, e che
Salvataggio dei codici di
criptazione Nel corso della
procedura guidata di installazione del programma, ci troveremo davanti alla schermata
che ci comunica l’avvenuto salvataggio nella chiave hardware dei codici di criptazione appena generati.
contiene un menu di opzioni.
Per proteggere un nostro documento occorrerà anzitutto
selezionarlo, quindi cliccare
con il tasto destro del mouse
sull’iconcina che raffigura la
chiave e selezionare la voce
Crittazione Files in Safe. I file saranno
quindi automaticamente crittati e salvati nella cartella Safe (c:\MyPrivacySafe).
Una delle caratteristiche che fanno di
MyPrivacy un software interessante è la
funzionalità Stealth: essa comporta la
scomparsa automatica dalle risorse del
computer della cartella di crittazione
Safe quando la chiave hardware non è
inserita. Proseguendo, occorre citare le
tante opportunità che il nostro applicativo offre per accontentare anche l’utenza più esigente. Per esempio, il programma dispone di una serie di facility
che aiutano l’utente nelle operazioni di
protezione e accesso ai dati. Tra queste
è da citare senz’altro una procedura di
salvataggio e importazione dei codici di
crittazione che consente il salvataggio
dei codici di crittazione in un file. Nel
caso di smarrimento della chiave
hardware è possibile richiederne una
nuova al produttore e importare i codici salvati in quel file utilizzando proprio
la procedura di importazione. C’è poi la
possibilità di copiare file e cartelle non
sottoposte a crittazione all’interno della
cartella Safe, e lanciare la procedura
Crittazione files in Safe che provvederà
in automatico alla crittazione di tutti i file e delle cartelle ancora in chiaro presenti nella cartella Safe. ù
Test
Software <
Un pratico programma per la creazione
e la masterizzazione su Cd di album fotografici digitali in formato Video Cd
Dazzle OnDVD 2
Giorgio Papetti
La fotografia diventa spettacolo
Û
azzle OnDVD è un
prodotto semplice
ed economico per
creare album fotografici con il Pc.
D
Si rivolge a
tutti coloro che
possiedono
una macchina
fotografica digitale
e desiderano non
solo organizzare
il proprio archivio,
ma anche realizzare
rapidamente album
fotografici visionabili
direttamente sul computer
di casa o su un lettore Dvd
collegato al televisore.
A partire dalle immagini disponibili in
formato digitale, il programma consente di assemblare un album contenente fino a 200 fotografie, semplicemente disponendole all’interno dello
storyboard nell’ordine desiderato e aggiungendo eventualmente una musica
di sottofondo. L’album può essere consultato in anteprima e una volta raggiunto un risultato soddisfacente può
essere masterizzato su Cd.
Al momento del lancio OnDVD mostra
una finestra di dialogo che permette di
avviare una nuova presentazione o di
aprirne una esistente. Per creare un album non dobbiamo fare altro che attribuirgli un nome e passare alla fase successiva, nella quale possiamo aggiunge-
öö
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OnDVD 2
Prezzo: Euro 29,00 (Iva inclusa)
Contatto: Dazzle e Domina
Tel: 051 6188711 (Domina)
Web: www.dazzle.com
Pro: Semplicità di utilizzo; buon rapporto
qualità e prezzo.
Contro: Funzioni limitate; Photo Editor
disponibile solo in lingua inglese.
> Requisiti
Cpu: Processore a 500 MHz
Ram: 64 Mbyte
Spazio disco: 50 Mbyte di spazio libero per
l’installazione del software
Sistema operativo: Windows 98 Se, Me,
2000, Xp
re singole immagini, una selezione o intere cartelle (per esempio la cartella My
Picture). Per ogni fotografia, nello spazio
di lavoro viene visualizzata una miniatura che ne semplifica il riconoscimento e facendo clic su di essa si ottiene
un’anteprima a dimensioni originali.
Trascinando le miniature all’interno della finestra Cronologia (una sorta di
storyboard molto semplice) viene automaticamente definito l’ordine di visualizzazione, mentre la durata di default
per ciascuna immagine è di tre secondi.
Questo parametro può però essere variato facilmente facendo clic con il pulsante destro del mouse su un’immagine e inserendo il tempo desiderato. Anche dopo essere state disposte nella finestra Cronologia, le immagini possono
essere modificate tramite Dazzle Photo
Editor, un programma di fotoritocco fornito in dotazione. Tra le funzioni disponibili, per la verità molto limitate, troviamo quelle per acquisire nuove immagini da scanner o telecamera digitale,
ruotarle, rimuovere gli occhi rossi cau-
Semplicità prima di tutto L’interfaccia
utente è improntata alla massima semplicità di utilizzo. In finestra è visibile l’editor
per la manipolazione delle immagini.
sati dal flash, fare piccoli interventi cromatici, ritagliare e ridimensionare le immagini, effettuare stampe e applicare
semplici effetti. A differenza del programma principale, tradotto in italiano,
Photo Editor è stato lasciato inspiegabilmente in inglese. Una volta completata
l’aggiunta di tutte le immagini alla cronologia, possiamo passare alla fase di
inserimento dell’audio. Sono supportati
i file Wav e Mp3 e anche in questo caso
il browser consente di aggiungere singoli brani, gruppi o intere cartelle. Come
per le immagini, i file sono rappresentati tramite miniature che verranno utilizzate per inserire la colonna sonora all’interno della cronologia. Una pratica
funzione permette di aumentare o ridurre la durata della visualizzazione delle immagini per adattarla automaticamente a quella della traccia audio.
A questo punto la presentazione è pronta per essere visualizzata in anteprima e
masterizzata su Cd. Durante la masterizzazione, OnDVD copia sul Cd sia un
archivio ad alta risoluzione delle immagini sia una versione ottimizzata per la
visualizzazione su uno schermo televisivo. Quando si inserisce il Cd in un lettore di Dvd partirà automaticamente
quest’ultima versione, mentre inserendolo in un lettore su Pc avremo la possibilità di visualizzare le immagini ad alta risoluzione, copiarle sul disco fisso o
inviarle alla stampante. Oltre che a poter essere masterizzati, gli album fotografici possono anche essere convertiti
in un formato adatto alla pubblicazione
sul Web. Sfruttando il pulsante Webcast si può infatti accedere gratuitamente,
tramite nome utente e password legate
alla registrazione del prodotto, sul sito
www.dazzle.com, dove c’è un’area dedicata alla pubblicazione degli album. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
189
> Software
Test
NewTech Infosystems Cd-Maker Platinum 6
L’ultima versione presenta un’interfaccia rinnovata e gradevole,
ma per alcuni aspetti non tiene il passo con i prodotti concorrenti
Stefano Costa
Masterizzare con facilità
ti Cd-Maker è un programma di masterizzazione a tutto campo,
strutturato come una suite di
programmi. Ora è offerto nella versione Platinum 6. Questa release offre un numero
di funzioni piuttosto elevato,
unite da un’interfaccia grafica simpatica e accattivante.
Una volta installato l’applicativo, dopo un necessario
reboot, si può cominciare ad
utilizzare il prodotto. Ecco
come è composto Nti Cd
Maker Platinum 6: un programma di masterizzazione vero e proprio, un programma per la stampa delle
etichette e Jewel Box dei Cd, un Wave
editor per l’editing dei Cd audio e un
modulo per emulare l’interfaccia di un
floppy disk su un Cdr. Tutti condividono la stessa interfaccia grafica. Il programma per masterizzazione vero e proprio permette di creare Cd-Rom multisessione, Cd-Xa, Video Cd, SuperVideo
Cd, Photo Cd e Cd Audio (compreso di
Cd-Text) e supporta pienamente i riscrivibili. È possibile scrivere i Dvd dati nei
formati -R +R -RW e +RW. Naturalmente viene offerta la possibilità di masterizzare un Cd dalla sua immagine Iso,
così come pure è presente l’overburning
per quelle unità che lo supportano.
Mancano ancora tuttavia alcune finezze
già presenti in Nero 5.5. Per esempio il
supporto dei Cd di boot, utili a chi a che
Û
N
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Cd-Maker Platinum 6
Prezzo: Dollari 69,99 (Iva inclusa)
Contatto: NewTech Infosystems
Email: [email protected]
Web: www.nticdmaker.com
Pro: Semplice da usare, discretamente
potente, supporta anche i Dvd.
Contro: Localizzazione italiana migliorabile.
190
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Interfaccia accattivante Nti
Cd-Maker 6 Platinum è complessivamente un buon programma di masterizzazione,
con una interfaccia molto pratica. Una nota negativa è la
qualità della localizzazione italiana da migliorare in un programma di questa fascia.
9660” per dire di scrivere la
directory in questa modalità,
modificando se necessario i
nomi dei file fuori specifica.
> Requisiti
Cpu: Pentium 266 MHz
Ram: 64 Mbyte (128 Mbyte consigliati)
Spazio disco: 50 Mbyte
Sistema operativo: Windows 9x, Me, Nt
(con Service pack 6), 2000, Xp
fare con installazioni di sistemi operativi, o alcuni tool come la possibilità di
spegnere automaticamente il Pc quando
è finita una copia. Per chi è appassionato di produzioni video segnaliamo che
Cd-Maker è in grado di codificare file
DivX e Avi in Mpeg 1 e 2, in realtà la codifica dei file Avi in Mpeg2 è disponibile solo come plugin supplementare. Per
gli amanti della produzione di Cd audio
è un peccato che manchi la possibilità di
definire in maniera autonoma le sottotracce, ma è presente un filtro per la
soppressione dei rumori impulsivi, ed è
presente la codifica dei file Wav in Mp3.
Utile anche la possibilità di produrre un
Cd registrando direttamente dal microfono o dall’ingresso di linea della
scheda sonora.
La localizzazione italiana è migliorabile:
ci sembra singolare tradurre overburning con “sovraccarico”, removibile con
“amovibile”, file system con “sistema file” e l’involontario umorismo di “Nome file remissivo di livello 1 invalido Iso
Nti Cd-Maker Platinum 6
ha come pregio la
semplicità d’uso ed è in grado
di accontentare l’utente generico
e alcune esigenze di quello
più evoluto, ma non chi è già
competente che facilmente
rivolgerà la sua attenzione
ad applicativi in cui è più curata
la sezione per la masterizzazione
dei Dvd.
Il neofita può utilizzare un simpatico sistema alternativo ai soliti wizard, denominato EasySteps; consiste in una serie
di bottoni numerati che indicano le operazioni da fare per raggiungere il risultato finale. Per quanto riguarda gli altri
programmi della suite, il più convincente è il Jewel box editor per le copertine
dei Cd. Molto elementare invece il Wave
Editor, con il quale si può normalizzare
(impostare allo stesso valore) il volume
di brani musicali differenti e fare un minimo di dissolvenza, ma a parte questo
non offre altro. Chiude la serie File Cd,
il programma della suite che permette di
usare il Cd-R come un floppy disk. L’interfaccia è molto simile a Windows Explorer. Nti CD-Maker è disponibile anche
nella versione Gold e Standard. La versione standard, pur scarsa nel corredo in
dotazione, mantiene però l’utility di
Packet Writing, ovviamente disponibile
anche nelle versioni più costose con il
supporto per i Dvd-Rw/+Rw. ù
> Software
Test
La nuova
versione migliora gli strumenti per agevolare il flusso di lavoro
sugli archivi delle foto digitali
Roxio PhotoSuite 5 Platinum Edition
Bettina Di Virgilio
La gestione delle foto all in one
hotoSuite è un
pacchetto dedicato
agli appassionati
di fotografia digitale per
organizzare, fare editing
creare a condividere archivi e progetti fotografici. Il programma, che
già nelle versioni precedenti si distingueva per
interfaccia accattivante e
quantità di modelli predefiniti disponibili, presenta notevoli miglioramenti, sia per quello che
riguarda funzioni e strumenti per ottimizzare il flusso di lavoro, sia nella velocità di esecuzione, che nella edizione
4.0 lasciava invece a desiderare.
P
Questo software è adatto sia
all’appassionato poco esperto sia
a chi, pur avendo competenze in
grado di consentirgli di utilizzare
software professionali, ha
bisogno di uno strumento rapido
da utilizzare e veloce.
A questo proposito Multi Photo Enhance, che consente di correggere e salvare
in maniera automatica gruppi di più immagini, e Advanced Photodoctor, con cui
possiamo migliorare automaticamente
le foto e masterizzare Cd, sono strumenti indicativi dell’attenzione riservata da Roxio alla creazione di uno strumento che consenta di ottenere buoni risultati in poco tempo. Non mancano
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PhotoSuite 5 Platinum Ed.
Prezzo: Euro 69,99 (Iva inclusa)
Contatto: Roxio
Tel: +49 240545080
Web: www.roxio.it
Pro: Vaste possibilità creative su vari media;
ricchezza di modelli.
Contro: Limitatezza nella regolazione dei
comandi, nell’editing del testo e nei pennelli.
192
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Requisiti
Û
Cpu: Pentium III 500
Ram: 64 Mbyte Ram
Spazio disco: 80 Mbyte
Sistema operativo: Windows 98 Se, Me,
2000, Xp
Masterizzare Video Cd Con la nuova versione di Photo Suite, possiamo masterizzare
in formato Video Cd, che ci consente di utilizzare un lettore Dvd per visualizzare sul televisore le nostre foto, album e slide show.
funzioni di fotoritocco specifiche come
quelle per il viso, occhi rossi e grinze,
o delle foto stesse, come graffi e polvere. Purtroppo però sono pochi gli effetti applicabili con pennelli, che sono stati praticamente eliminati.
Si ha a disposizione una discreta quantità di filtri con cui arricchire le immagini: i classici Artistici, Variazioni di colore, Mosaico e alcuni più simpatici come
l’effetto Miraggio e i Deformatori. Anche
se in maniera ridotta, molti comandi sono adesso più personalizzabili e questa
è una caratteristica importante per dare
spazio alla creatività dell’utente. L’inserimento del testo è ancora un’operazione poco immediata in quanto non è possibile editarlo direttamente sull’immagine. La parte creativa si è arricchita di
nuovi modelli per comporre calendari,
collage, album. La varietà e la quantità
di progetti già pronti è notevole e le procedure guidate di realizzazione sono a
prova del più inesperto, il che può essere un vantaggio per chi si avvicina al
programma la prima volta, ma può risultare fastidioso per i più smaliziati.
Per condividere le proprie foto con gli
amici è prevista la possibiità di creare
Video Cd con cui vedere album e slide
show direttamente sul televisore.
Per creare Video Cd Roxio mette a disposizione modelli completi di musica
e sfondi a tema. Il risultato può essere
valutato in anteprima con tanto di telecomando che simula il funzionamento sul televisore reale.
Con Photo Suite è possibile organizzare
e tenere ordinati gli archivi di foto catalogandole come album e aggiungendo
commenti, anche audio. Cercare una
vecchia foto è semplice: possiamo ricercare un file per parola chiave, descrizione, dimensione, data di creazione e altro.
Il programma ci segue anche nell’esecuzione di backup e di masterizzazione
dei nostri archivi con l’utilizzo della
stessa tecnologia software presente in
Easy Cd e Dvd Creator. Anche se purtroppo mancano aiuti contestuali, si ha
a disposizione un piccolo manuale in
italiano e una sezione di lezioni interattive ben fatta: chi si avvicina per la prima volta al programma può seguire una
serie di esercitazioni.
Per il mercato amatoriale e la fascia di
prezzo in cui si colloca, PhotoSuite si
dimostra così un ottimo prodotto. Manca ancora però di libertà d’uso ed è un
peccato che i pennelli, già ridotti nella
versione precedente, siano stati praticamente eliminati.
Questo può essere il risultato di un approccio di semplificazione estrema, ma
riteniamo possa limitare l’utente che ha
imparato a sfruttare bene il software e
vuole crescere. ù
Software <
Test
Il software per
gestire, organizzare e condividere i documenti nella nuova versione
sposa il Portable Document Format di Adobe
Scansoft PaperPort Pro 9.0 Office
Elena Clescovich
Non solo Pdf
Û
iunto alla nona edizione, PaperPort Pro Office si ripropone come
poliedrico applicativo d’ufficio, in grado di gestire documenti cartacei, Pdf e digitali,
ed effettuare funzioni di acquisizione, ricerca e condivisione in rete.
G
PaperPort Pro unisce
l’efficienza della
gestione dei documenti,
la convenienza
dell’acquisizione in rete
e la potenza
della creazione di Pdf,
avvalendosi di
un’interfaccia che facilita
la visualizzazione
e l’organizzazione dei dati.
La facilità d’uso e l’immediatezza delle funzioni rendono PaperPort un programma alla portata di ogni utente, anche di chi ha poca confidenza col Pc.
Con un semplice drag and drop dell’icona è possibile aprire un file in un
programma tra quelli supportati da PaperPort. Basta infatti trascinare il file
sull’icona del programma stesso, nella
barra Invia a posta nella parte inferiore del “desktop” di PaperPort. Se per
esempio si vuole aprire in Word un’immagine scansita di una lettera, è sufficiente portarla col mouse sull’icona di
Word. Il software Ocr si attiverà immediatamente e il file grafico verrà inviato al word processor sotto forma di
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PaperPort Pro 9.0 Office
Prezzo: Euro 199,00 (Iva inclusa)
Contatto: ScanSoft, Inc.
Email: [email protected]
Web: www.scansoft.com
Pro: Ottima interfaccia utente; facile da usare.
Contro: Non sempre è facile gestire
al meglio tutte le funzioni disponibili.
Desktop La “scrivania” di PaperPort Pro Office è il punto di
partenza per lavorare con il
programma. A sinistra c’è l’elenco cartelle, in alto la barra
dei menu e in fondo la barra
Send To.
> Requisiti
Cpu: Pentium o equivalente
Ram: 32 Mbyte (consigliato 64 Mbyte);
almeno 64 Mbyte per Windows Nt4
(consigliati 128 Mbyte)
Spazio disco: almeno 80 Mbyte
Sistema operativo: Windows 98 (Se),
2000, Me, Xp, Nt4
testo editabile. Anche il processo di trasferimento di documenti via fax o posta elettronica si svolge utilizzando
questa tecnica. Va detto infatti che PaperPort supporta, oltre ai programmi
della suite di Office, anche i più diffusi
software per la gestione di fax e email,
di grafica, Ocr e servizi online.
PaperPort Office offre la possibilità di
creare file Pdf d’immagine e formattati. I
file d’immagine ricercabili richiedono
però la presenza contemporanea nel Pc
di Omnipage Pro. La novità del supporto nativo Pdf consente di creare immediatamente file con questa estensione direttamente dallo scanner e dalle applicazioni per Pc, incluse quelle di Microsoft
Office. In Word, per esempio, dopo aver
installato PaperPort compare un nuovo
pulsante, Print to PaperPort (Pdf), che
converte all’istante un documento in Pdf
formattato. Da PaperPort potete creare
un nuovo documento, e convertirlo in
Pdf. Ai file di questo tipo è possibile inserire note e appunti. Gli strumenti per
annotare i documenti previsti in PaperPort comprendono moltissime opzioni:
note, caselle di testo, pennarelli evidenziatori di vari colori, forme di disegno a
mano libera, linee e frecce e infine un
timbro che dà la possibilità di aggiungere immagini Bitmap con diciture del tipo
Importante, Ricevuto, Inviato, Urgente
che ricordano l’uso cartaceo.
Se parliamo di immagini, i tool cambiano lievemente. È possibile aggiungere annotazioni e scarabocchi come
nei Pdf, ma in più è prevista una serie
di strumenti di ritocco grafico che modificano contrasto, luminosità, bilanciamento o permettono di eliminare
macchie e occhi rossi.
In PaperPort Pro è compreso il programma FormTyper, che consente di compilare un modulo, acquisito o meno con
uno scanner, semplicemente trascinandolo col mouse sull’icona del programma (nella barra Send To ) e lasciando a
PaperPort il compito di riconoscere la
presenza di campi vuoti da riempire.
Per quello che riguarda l’acquisizione
tramite scanner il programma prevede
l’attivazione di un pannello apposito
(Scan pane) da cui si può scegliere se
fare la scansione di un documento come elemento singolo o multipagina. La
periferica di origine può essere anche
una videocamera, per importare immagini fotografiche. Il programma permette inoltre di “catturare” le schermate di
pagine Web, parziali o intere (pulsante
Web capture), e importare file grafici e
Pdf che così diventano immagini PaperPort (con estensione Max). ù
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
193
> Software
Giochi
Fra piattaforma Pc, PlayStation 2, Xbox
e GameCube sono quattro milioni le copie del gioco ispirate al film
e consegnate nei negozi di tutto il mondo
Enter the Matrix
Francesco Zappa
La tirannia delle macchine
hiny Entertainment, il
team di programmatori che ha sviluppato
questo gioco, non ha certo
bisogno di troppe presentazioni: parlano da soli titoli
come Earthworm Jim Mdk e
Messiah. L’action game Enter the Matrix inoltre, è stato diretto dai fratelli Wachowski: gli stessi del film.
L’uscita infine, è coincisa
con l’arrivo nelle sale del
secondo capitolo dedicato
alla trilogia di Matrix: The
Matrix Reloaded.
Ottime credenziali, ma basteranno a
farne un campione di vendite? Quanti
potranno resistere alla tentazione di
schivare con disinvoltura proiettili di
ogni genere e trappole malefiche, pur
di salvare la razza umana dalla tirannia delle macchine? Difficile dirlo,
quando il marketing si mette in moto,
che si tratti di un successo o di un flop,
l’unica certezza è che sarà colossale.
Vediamo almeno se si tratta di quello
che ci è stato promesso.
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S
Enter The Matrix vede il giocatore
misurarsi nell’incessante
battaglia contro le macchine,
nella fattispecie nei panni degli
hacker Ghost e Niobe
(Neo e compagni invece, sono
relegati al ruolo di comparse) ,
che dovranno sventare un
assalto contro Zion, ultima città
libera del pianeta Terra.
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Enter the Matrix
Prezzo: Euro 49,99 (Iva inclusa)
Contatto: Atari, Infogrames
Tel: 02 93767251
Web: www.enterthematrixgame.com
Pro: Il background del film.
Contro: Assenza di innovazioni significative.
194
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Requisiti
Cpu: Pentium III 800 MHz
Ram: 128 Mbyte di Ram
Spazio sul disco: 4,3 Gbyte
Sistema operativo: Windows 98 Se, Me,
2000, Xp
Altro: Scheda Video Ati o nVidia di ultima
generazione; Lettore Cd-Rom 36x
Di cosa si tratta in concreto? Di un’infinita serie di combattimenti armati
(sparatutto) e corpo a corpo (picchiaduro), con tanto di acrobazie impossibili ambientate nel catastrofico mondo reale, a bordo dell’aeronave Logos.
Un gameplay che andrebbe benissimo
con qualsiasi sconosciutissimo titolo di
ultima generazione, ma che sta un po’
stretto a un cult movie come Matrix.
Era inevitabile...
Il fatto è che la trama di Matrix si sarebbe prestata perfettamente a un gioco dinamico, con tanta libertà, tanta
azione, ma anche esplorazione, enigmi, effetti speciali, invenzioni grafiche,
colpi di scena nella sceneggiatura...
Enter the Matrix invece, non sembra
che un clone di Max Payne (con il quale condivide la visuale in terza persona) o Devil May Cry. Altro punto in comune è il cosiddetto “bullet time”: la
possibilità di rallentare il tempo al fi-
Niobe Un colpo ben assestato
e via. Niobe entra in azione. A
differenza del film nel gioco la
giovane capitana di una nave
di Zion è protagonista.
ne di evitare i proiettili...
che in Enter the Matrix si
chiama focus.
Considerando gli anni di
sviluppo che ha alle spalle
Max Payne inoltre, ci si
aspettava di sicuro un gioco
più innovativo dal punto di
vista grafico. Che fine hanno fatto il motore particellare, il look
fotorealistico e l’alta interazione con
l’ambiente, di cui si era tanto favellato nei mesi scorsi?
L’impressione restituita dalle prime ore
di gioco è la solita: un prodotto finito e
assemblato in tutta fretta, perché la
campagna pubblicitaria ne aveva già
annunciato l’uscita da mesi. Insomma,
è l’errore ricorrente che vorrebbe un
prodotto complesso come in un videogioco - nel nostro caso, per di più, realizzato per quattro diverse piattaforme
- ideato, sviluppato e assemblato nei
tempi di un filmato del telegiornale. Al
giocatore poi, il problema di scaricarsi
mega e mega di patch, di combattere
con l’effetto mal di mare (colpa del
motore grafico assai ballerino) e pagare con la vita del proprio personaggio
le zoomate automatiche che non gli
permettono di vedere i nemici proprio
nel momento clou dello scontro.
Anche il design dei livelli, è abbastanza deludente. L’unica invenzione è rappresentata dai “sottogiochi” - che esulano un po’ dal classico “trova l’uscita”, “premi il pulsante”, “scappa dagli
agenti” - e che sono ambientati a bordo di un’auto e della nostra astronave.
I momenti più spettacolari, in ogni caso, restano i filmati digitalizzati e le sequenze animate di raccordo. ù
Software <
Giochi
Ritorna
il mito di Dottor Jones, l’eroe metà archeologo e metà avventuriero
Indiana Jones e la Tomba dell’Imperatore
Francesco Zappa
La vita non è un film
ndiana Jones non
è solo uno degli
eroi più amati del
cinema, grazie alle leggendarie interpretazioni
di Harrison Ford, ma
anche uno dei personaggi che meglio ha saputo rendere quel mix
esplosivo di azione e
umorismo che erano i
videogiochi di una decina di anni fa. Chi non
ricorda la divertentissima avventura grafica
della Lucas Arts Indiana Jones and the
Fate of Atlantis? Persino l’introduzione
era fonte di grande divertimento. Che
emozione poi, quando alla fine di
un’intrigata rete di cunicoli, si entrava
finalmente nella stanza in cui era custodita la ricostruzione in miniatura
della mitica città di Atlantide. Più che
un gioco, una leggenda. Non parliamo
poi di chi ha conosciuto le imprese di
Indy su Commodore 64 e su Amiga.
Poi le avventure grafiche hanno imboccato la strada della repentina decadenza, sostituiti dai cosiddetti action
game: insomma, i cloni di Doom e
Tomb Raider. Un grande passo avanti
dal punto di vista tecnico, che però ha
tolto cuore e ironia ai videogiochi. Non
è detto, infatti, che la massima immedesimazione e il più alto grado di realismo corrispondano all’apice del divertimento.
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La Tomba dell’Imperatore
Prezzo: Euro 49,99 (Iva inclusa)
Contatto: Cto
Tel: 051 753133
Web: www.cto.it
Pro: Splendida grafica; ambientazioni
suggestive; un grande protagonista.
Contro: Sistema di controllo non sempre
preciso.
Indiana Jones e la Tomba dell’Imperatore Non è difficile da immaginare chi potrà avere la peggio tra i due.
> Requisiti
Cpu: Pentium III a 733 MHz
Ram: 128 Mbyte di Ram
Spazio sul disco: 400 Mbyte
Sistema Operativo: Windows 98, Me,
2000, Xp
Altro: Scheda Video da 16 Mbyte,
Lettore Cd Rom 4x
Indiana Jones e la Tomba dell’Imperatore ripropone tutti i pregi e i difetti del
caso. La trama è sicuramente interessante, anche se un po’ scontata.
Siamo nel 1935. Indiana Jones deve
impedire che un manufatto cinese
dagli speciali poteri - Il Cuore
del Drago - cada nelle mani
sbagliate (ovvero gli immancabili
nazisti e la peggiore feccia del
mondo asiatico). Per fare questo
Indy dovrà compiere tutte le
incredibili imprese che l’hanno
reso famoso.
Saltare profonde gole trasformando la
sua frusta in una liana, evitare trappole mortali, sbaragliare eserciti di pericolosi nemici, avanzare nella giungla a
colpi di machete...
Una trama completamente originale
che non si rifà a nessun film uscito precedentemente.
Come in ogni gioco d’azione con visuale in terza persona che si rispetti, anche
qui sarà possibile compiere un gran numero di azioni: combattere sfide corpo
a corpo (dalle risse nelle strade agli incontri di arti marziali), saltare, nuotare,
arrampicarsi. Dieci livelli che permetteranno di muoversi all’interno di scenari di rara bellezza: dalle giungle del
Ceylon ai palazzi sommersi di Istanbul,
da un castello del XV secolo sulle colline che circondano Praga ai pericolosi
vicoli di Hong Kong. E poi, non manca
neppure l’affascinante partner femminile di turno: la bella Mei Ying.
Pubblicato per le piattaforme Pc, Xbox
e PlayStation 2, Indiana Jones e la
Tomba dell’Imperatore si avvale di un
motore 3d realizzato dal team di The
Collective, che lo aveva già ampiamente collaudato in Buffy the Vampire Stayer. Un engine davvero molto
dettagliato ed immersivo dal punto di
vista grafico, ma non esente da bug ormai classici: come quando Indy cammina tranquillamente nel vuoto, oppure, quando non riesce a superare
uno scalino di roccia che per lui dovrebbe essere un gioco da ragazzi. È
stato risolto un altro problema tipico
dei giochi 3d: cioè che la scena finisca
“impallata” da parte dello stesso protagonista. A parte un sofisticato sistema di gestione della telecamera, l’empasse è stata risolta rendendo, nelle fasi salienti, il personaggio trasparente:
soluzione semplice e funzionale.
Buona anche se non totale l’interattività con l’ambiente circostante: si potranno utilizzare sedie, gambe di tavolo, badili, distruggere casse... ma spesso l’affilato machete non avrà alcun effetto sulla vegetazione del luogo.
Nell’attesa del prossimo film di Harrison Ford nei panni del Dottor Jones,
possiamo consolarci con questa seconda trasposizione 3d del famoso archeologo. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
195
> Software
Titoli multimediali
Fairfield Languages Technologies The Rosetta
Stone English Un corso multimediale interattivo ad alto livello
per imparare una lingua straniera
Eva Bene
L’inglese in full immersion
ideale per imparare una
lingua straniera, da adulti,
è avere la possibilità di stare per un lungo periodo all’estero. Se una soluzione del genere
non è alla portata di tutti, è però
possibile seguire un corso progettato secondo lo stesso principio,
quello della full immersion. In questo
genere di corsi si parla esclusivamente la lingua straniera, appoggiandosi a
situazioni di vita reale, senza lezioni di
grammatica. Fairfield Languages Technologies propone un percorso didattico adottato anche dalla Nasa e dal Dipartimento di Stato Americano. Abbiamo provato il corso per l’Inglese ma
sono disponibili percorsi didattici per
24 lingue.
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L’
The Rosetta Stone è un corso
di Inglese che permetterà
a chiunque di imparare la lingua
in maniera veloce e intuitiva.
Organizzato in due livelli di
difficoltà progressiva, The Rosetta
Stone è adatto sia a chi parte
da zero, sia per chi vuole
migliorare le proprie conoscenze.
Prima di entrare nel vivo della didattica, una finestra di dialogo propone di
registrarsi come utenti. Questa velocissima operazione ci permette di controllare l’evoluzione del nostro apprendimento. Il programma infatti,
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The Rosetta Stone English
Prezzo: Livello I e Livello II
Euro 297,00 (Iva inclusa) cadauno.
Entrambi i pacchetti Livello I, II
Euro 539,00 (Iva inclusa)
Contatto: Fairfield Languages Technologies; Ct2
Tel: 02 48704179 (Ct2)
Web: www.rosettastone.com; www.ct2.it
Pro: Efficace, molti strumenti per
l’apprendimento interattivo, disponibile
per 24 lingue.
Contro: Nella confezione non c’è il microfono.
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PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Requisiti
Cpu: Pentium 166 MHz
Ram: 32 Mbyte.
Spazio disco: 35 Mbyte.
Sistema operativo: Windows 9x, Me, 2000,
Xp, Nt 4.0
Altro: Scheda video migliaia di colori;
scheda audio Sound Blaster 16 bit
compatibile, microfono
memorizzerà le lezioni completate e i
risultati ottenuti nei test.
Rosetta Stone presenta, per primi, gli
esercizi di comprensione scritta e orale. Ognuno può iniziare a esercitarsi da
dove meglio crede. Indipendentemente dalla sezione in cui stiamo facendo
pratica, il principio degli esercizi, è
sempre lo stesso. Associare frasi scritte o parlate, a immagini che riproducono spezzoni di vita.
Questo per abituare l’allievo a misurarsi con situazioni di tipo reale. Per
svolgere l’esercizio infatti, non è sufficiente conoscere la regola grammaticale e applicarla in maniera meccanica. Bisogna anche interpretare correttamente i gesti e le espressioni dei personaggi rappresentati.
Gli argomenti trattati sono molto vari e
di difficoltà crescente. Si parte da lezioni in cui l’obiettivo è l’acquisizione
delle regole di base dell’inglese a lezioni più avanzate in cui si trattano ar-
Pronuncia perfetta Lo strumento di riconoscimento vocale
ci permette di verificare pronuncia e intonazione delle frasi.
gomenti molto specifici come per esempio geografia
politica, affari, motori e molto altro ancora.
Particolarmente interessanti,
le lezioni dedicate ai cartoon. Qui bisogna associare
farsi lette o scritte non a immagini di vita, ma a vignette umoristiche. Il compito per l’allievo
è dunque ancora più impegnativo poiché implica la comprensione di humor
e sfumature linguistiche.
Ottimo e indispensabile è lo strumento
per registrare la nostra voce. Con l’aiuto
di un microfono registriamo la frase proposta dall’esercizio. Poi confrontiamone
la rappresentazione grafica di suono, intensità e intonazione con l’originale.
Il risultato della nostra performance sarà
decretato dallo spostamento di una lancetta su una barretta colorata. Sul verde
è sufficiente, sul rosso non va, sul giallo
è mediocre. Per migliorare la nostra capacità di scrivere in inglese abbiamo a
disposizione l’ultima delle sezioni del
corso, quella di ortografia. Ascolteremo
una frase, come sempre associata a
un’immagine, e subito dopo dovremo
trascriverla in un’apposito riquadro. Premiamo invio e verifichiamo se abbiamo
eseguito il compito adeguatamente. Facciamo attenzione alle maiuscole dove
servono e al punto in chiusura di frase.
Se manca anche uno solo di questi piccoli elementi, il programma considera la
risposta sbagliata. Della collana The Rosetta Stone sono anche disponibili corsi
di francese, spagnolo, tedesco, russo, cinese e giapponese. Aziende o associazioni interessate a corsi destinati a più
utenti, possono acquistare la versione
del prodotto multi licenza. ù
> Software
Programmi 2º CD
Ecco un assaggio dei
programmi presenti sul secondo Cd utili sia per lavorare, sia per divertirsi
Shareware e Programmi Italiani
Andrea Bethlen
Video a tutto campo
ul secondo Cd di PC Magazine
questo mese proponiamo
una serie di strumenti che sono
di aiuto soprattutto al ritorno dalle
vacanze. Il periodo è quello giusto
per realizzare video e per scattare
molte foto. Con il computer infatti
non solo si lavora, ma ci si può anche
divertire e si può dare ai ricordi
una veste più moderna e incisiva.
Utilizzando tutta la tecnologia che
viene offerta come la telecamera Dv,
la macchina fotografica digitale, il
lettore Dvd, insieme con i software
che sono presentati in questa sezione,
si riuscirà a non annoiare gli amici
con il solito ‘filmino delle vacanze’
e, con un po’ più di tempo
a disposizione potremmo imparare
a lavorare al meglio con il video per
sfruttare poi le conoscenze acquisite
anche alla ripresa delle attività.
S
Shareware
Dvd PixPlay 0.95
Licenza: Shareware
Autore: Xequte Software
Web: www.xequte.com/
Dimensioni: 3.101 Kbyte
Dvd PixPlay vi permette di creare
delle presentazioni di fotografie,
di diapositive, di filmati e di musica
su un Video Cd. In questo modo
si ottiene una presentazione che può
essere vista con un normale lettore
di Dvd da tavolo utilizzando un
televisore. Si possono aggiungere
delle colonne sonore ai propri video
e alle sequenze di immagini, così
da creare un maggiore
coinvolgimento dello spettatore.
Le sequenze di immagini possono
essere programmate nella scansione
e si possono aggiungere effetti
di transizioni: dissolvenza, tendine
198
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
e altri effetti simili, tra una e l’altra
foto. La tipologia del prodotto finale
può essere scelta tra Video Cd e
SVcd, sia in formato Pal che Ntsc.
I formati grafici riconosciuti sono Jpg
e Jpg2000, Gif, Bmp, Png, e altri
ancora. Quelli audio disponibili sono
Mp3 e Wav, mentre per il video sono
accettati formati Avi, Mpeg e altri.
VCDEasy 1.1.5
Licenza: Freeware
Autore: Delphi Stuff
Web: www.vcdeasy.org/
Dimensioni: 9.824 Kbyte
VCDEasy è un programma freeware
che permette di vedere i vostri video
e le vostre foto su un comune lettore
Dvd di casa. Tutto quello di cui si ha
bisogno è di file in formato Mpeg che
soddisfino le caratteristiche del Video
Cd. Chi non conosce a fondo la
materia potrà comunque ottenere
dei risultati semplicemente generando
in automatico il Video Cd finale,
mentre invece i più esperti potranno
impostare i vari parametri offerti
dal formato come: PlayBack Control
Based Interactivity, Capitoli, Menu,
Cd-i Support.
WinVdr Pro 2.6.0
Licenza: Shareware
Autore: Artech365 Software
Web: www.artech365.com/
Dimensioni: 2.023 Kbyte
WinVdr può catturare filmati dalla
telecamera e memorizzarli nel vostro
computer direttamente in formato
Mpeg4 Avi o Wmv, inoltre è dotato
di un mixer audio che permette
di monitorizzare anche il livello
audio della traccia video che
si sta acquisendo. Il punto di forza
di questo programma è di generare
direttamente il file in formato Mpeg4,
senza prima scrivere un file
transitorio in formato non compresso:
questo significa che non c’è bisogno
di troppo spazio nel disco,
dal momento che i file in formato
Mpeg4 sono piuttosto ridotti in
ordine di dimensioni, al contrario
dei file non compressi che sono
invece notoriamente enormi.
.
Zwei-Stein Video
Editor 3.01
Licenza: Shareware
Autore: Thugs at Bay
Web: www.thugsatbay.com
Dimensioni: 3.334 Kbyte
Zwei-Stein è un completo sistema
di editing non lineare e di video
compositing che offre molte opzioni
altrimenti disponibili solo con
software molto costosi. È infatti in
grado di gestire fino a 512 file dati
che possono essere sia clip che altri
media (immagini, eccetera.) in
altrettante differenti tracce, ognuna
delle quali può avere fino ad altre
512 sottotracce. A ogni clip possono
essere applicati fino a 64 effetti scelti
tra un campionario veramente
notevole e degno di programmi di
livello professionale. Sono disponibili
infatti tutti i più famosi e comuni
effetti di composizione tra cui anche
Chroma key, blurring di vario tipo,
distorsione dell’immagine, rotazione,
Software <
Programmi 2º CD
correzione cromatica e tanti altri
ancora. Molti sono anche gli effetti
legati alla sincronizzazione temporale
come i noti Snap to e Quantize to. Il
prodotto generato raggiunge la qualità
di 800x600 a 30 Fps con audio in
stereo a 44.1 kHz nei formati Aavi e
Real Media, oppure Dv Ntsc e Dv Pal.
Programmi italiani
Computo Base
Licenza: Shareware
Autore: Fabio Bassanello
Web: www.fmrbg.com
Dimensioni: 3.431 Kbyte
Computo base è il nome commerciale
di questo modulo specifico di
Computo by Fmr, pensato per i soli
preventivi di opere e materiali edili.
Una delle caratteristiche fondamentali
di questo programma è l’estrema
semplicità d’uso, semplicità che
traspare anche dalla presenza di tutti
i moduli di lavoro all’interno di
un’unica amichevole interfaccia, con
la quale l’utente controlla tutte le
operazioni previste dal programma.
Il programma gestisce il salvataggio
e il caricamento dei dati con
procedure a 32 bit, utilizzando la
classica e ben conosciuta finestra
di Microsoft Windows che consente
la gestione dei nomi lunghi, sia
su dischi locali che esterni o di Rete.
Lottery Sniper
Licenza: Shareware
Autore: Salvatore Paci
Web: www.salvatorepaci.it
Dimensioni: 3.747 Kbyte
Lottery Sniper è un programma
diverso dai soliti, per il gioco del
lotto. Mentre alcuni si limitano a dare
solamente le statistiche o le
previsioni, questo in aggiunta
permette di testare i metodi che
solitamente leggete nei vari giornali
del settore e di inventarne di altri.
Infatti all’interno del programma
esistono due funzioni molto peculiari:
il Method testing (per analizzare
i metodi), il Method detector
(per inventare metodi da giocare).
Ormai molte firme prestigiose del
settore utilizzano questo programma
per scrivere i loro metodi sui giornali.
Si possono inserire le nuove estrazioni,
cancellarle, modificarle, visualizzare
le distanze e le somme ciclometriche,
vedere l’analisi dell’estrazione
visualizzata. Il programma individua,
per la ruota da voi selezionata, 5
coppie di numeri che sembrano sortire
subito dopo che esce il numero spia.
Si ha la statistica dei numeri che
“solitamente” fanno aspettare meno
il giocatore per la loro sortita. L’analisi
formazioni numeriche permette di fare
statistiche sui numeri da voi
selezionati e molto altro ancora.
Fatture e Magazzino 2.0
Licenza: Shareware
Autore: Pasquale Esposito
Web: web.tiscali.it/espositopasquale/
Dimensioni: 1.975 Kbyte
Fatture e Magazzino 2.0 è un pratico
e intuitivo software che consente
una veloce emissione di fatture
e una dettagliata quanto semplice
gestione del proprio magazzino.
Gli ambienti principali di lavoro sono
rappresentati dagli applicativi Clienti,
Magazzino e Fatturazione.
L’applicativo Clienti, utilissimo per la
compilazione automatica delle fatture
grazie alla funzione Importa dati, può
essere usato anche come una completa
agenda elettronica dotata di funzioni
avanzate quali le chiamate telefoniche
via modem e l’invio di email, il
collegamento diretto al sito Internet
del cliente e il controllo della validità
del codice fiscale, della partita Iva
e del numero di carta di credito.
L’applicativo Magazzino prevede
l’archiviazione dei dati riguardanti
i prodotti che potranno poi essere
richiamati per la compilazione della
fattura, nonché le importanti funzioni
di visualizzazione dell’inventario e
di scorporo dell’Iva dal prezzo totale
dell’articolo. L’inventario mostra
l’elenco degli articoli in magazzino
con i dati più indicativi che potranno
essere stampati assieme al valore totale
delle merci in giacenza. L’applicativo
Fatturazione permette di creare tutti
gli archivi annuali di cui si necessita,
di compilare e stampare le fatture,
di utilizzare un logo personalizzato
e di visualizzare il resoconto annuale.
CalcioQ 4.9
Licenza: Shareware
Autore: Quinci Gian Luca
Web: www.quincisoft.it/
Dimensioni: 4.767 Kbyte
CalcioQ è un programma per la
gestione dei campionati di calcio.
Nella versione demo il numero è
limitato a quattro squadre. Mentre
nella versione completa il numero
delle squadre e dei campionati
gestibili è illimitato. Il programma
gestisce, dopo l’inserimento delle
giornate e dei risultati, svariati tipi
di classifica sia numerica sia grafica.
Visualizza le varie giornate con
i marcatori e le ammonizioni,
gli arbitri, i guardalinee eccetera.
Si possono consultare i grafici
del tabellino di marcia di ogni
squadra e persino confrontare i dati
di due squadre. Si possono gestire
vari formati con cui stampare i dati:
solo risultati, classifica e risultati,
eccetera. Nella versione completa
si possono stampare anche i grafici.
I dati del programma possono essere
esportati in formato Html per la
pubblicazione su Internet. In questa
ultima versione è stata introdotta
la gestione e la stampa delle
ammonizioni e delle squalifiche e la
pubblicazione dei dati dei campionati
su Internet. Inoltre è possibile
elaborare alcuni dati statistici
del campionato. Si può creare
un database con tutte le squadre
con i giocatori e i relativi dati. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
199
Internet
<
> all’interno:
202 Così vicini, così lontani
Anche i più semplici software di videochat possono essere utilizzati
per approntare sistemi efficaci di videoconferenza da utilizzare
in ufficio. A confronto una selezione di servizi e applicativi
utilizzabili in ambito professionale per fare “riunioni virtuali”
senza spendere cifre da capogiro, utilizzando la dotazione hardware
già in nostro possesso.
212 Servizio completo e fatto in casa
Apache è tra i server Web più conosciuti e un valido concorrente di Microsoft
Internet Information Server.
Scopriamo quali sono le caratteristiche della versione 2.0 per Windows,
come utilizzarla al meglio, a quali aspetti prestare attenzione nella
configurazione e, infine, come ottenere molto più di un semplice server
per un sito Html statico affiancandogli le funzionalità di Php.
214 Al top della Rete
Top Dog Pro 7.0 di Top Dog Software è un programma che consente
con pochi clic di iscrivere il proprio sito Web sui motori di ricerca.
Il programma interroga fino a 397 motori per verificare se il nostro sito
compare digitando le keyword scelte per la ricerca. Oltre all’analisi
del ranking consente poi la submission vera e propra. Non è semplicissimo
da usare ma prevede in dotazione un comodo manuale in Pdf.
216 Contano i nomi, non i numeri
Il Dynamic Dns è un servizio che consente a chiunque abbia una normale
connessione senza indirizzo Ip fisso e abbia registrato un nome a dominio
di essere sempre e comunque raggiungibile. Questo servizio infatti associa
sempre lo stesso nome all’indirizzo Ip che può cambiare ad ogni connessione.
Ecco come funziona il Dns dinamico, chi fornisce questi servizi
e come configurare il Pc remoto e quello su cui si sta lavorando.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
201
> Internet
La Rete accorcia le distanze. Avvicina
le parole, ma anche le voci e i volti,
grazie ai sistemi di videoconferenza.
In esame siti Web, programmi,
interfacce e messenger, tutti utilizzabili
in ambiti professionali
Così vicini,
così lontani
Paola Tigrino
avanti a un Pc connesso a
Internet si è virtualmente
collegati con il mondo intero:
notizie, informazioni, fatti e persone
sono a distanza di un clic, a portata
di tutti, sia che ci si trovi sul Web
per scopi puramente ludici, sia per
esigenze professionali. E giocoforza
cerchiamo di ricostruire virtualmente
quelle che sono le esigenze
normalmente presenti in un contatto
diretto: la voce e la presenza. Fino
a oggi ambedue le istanze sono state
frustrate dalla limitatezza dei mezzi:
la banda a disposizione per l’invio di
dati via Internet non permetteva una
fluida trasmissione, fosse anche a
D
202
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
una sola via, ovvero solo in ricezione
o solo in invio.
I primi tentativi di portare il telefono,
e in generale la trasmissione audio,
su personal computer, intendendo
con ciò la disponibilità dei relativi
dispositivi al grande pubblico sono
relativamente giovani (prima metà
degli anni Novanta). Si tratta
prevalentemente di trasmissioni peer
to peer (inteso in questo caso come
chiamata diretta al numero
dell’interlocutore) ma non riscuotono
comunque grande successo, per via
della scarsa banda disponibile e
della conseguente bassa velocità
dei modem (non era infrequente, per
l’utente medio, disporre di un modem
a 2.400 baud, da paragonarsi - per
avere un’idea - agli odierni 128.000
baud di una trasmissione Adsl).
Stesso discorso per le prime
trasmissioni video, più giovani
ancora, ma altrettanto infruttuose. Ma
ecco arrivare i modem a 14.400, poi a
28.800 e a 56.000 baud, e con essi le
linee Isdn: una banda più generosa
che, abbinata a schede audio evolute,
si rivela sufficiente per spingersi fino
a tentare l’audio full duplex
(conversazione “ordinaria”,
per intenderci, con le voci che si
sovrappongono l’una all’altra, a
differenza del “botta e risposta” a
Grouptest
pionieri del video. Si tentano quindi
i primi contatti video, sgranatissimi
e microscopici, attraverso le prime
storiche “palline”, ovvero le webcam
modello palla da golf che si fanno a
loro volta sempre più sofisticate con
l’aumentare della banda passante
disponibile, fino a divenire vere e
proprie fotovideocamere con notevole
sensibilità e più che discreta
risoluzione. Vengono nel contempo
ufficializzati i protocolli per la
videoconferenza: prima H.320 per
la videoconferenza via Isdn, e poi
H.323, per quella via Internet punto
a punto.
A questo punto, la videoconferenza
smette di essere solo un gioco e attira
definitivamente l’attenzione del
mercato aziendale e professionale in
generale. Alle videochat si affiancano
le videoconferenze “serie”, che
mettono in contatto impiegati,
dirigenti, accademici, studenti che,
per i più svariati motivi, sono
impossibilitati a incontrarsi di
persona o recarsi fisicamente
a riunioni, conferenze, seminari,
lezioni o convegni.
Internet <
Û
Videoconferenza
La mitica pallina Uno dei primi modelli
di webcam, commercializzato a prezzo “popolare” da Logitech, aveva (e ha) circa la forma e le dimensioni di una pallina da golf;
poco ingombrante e facile da installare, ha
dato il suo contributo alla diffusione della
videoconferenza.
dipenderà sempre e comunque dalla
velocità di connessione disponibile,
come già accennato); la compatibilità,
ovvero la rispondenza agli standard
di comunicazione, video o
l’interfacciabilità con altri programmi
o specifici dispositivi hardware
(modem, schede, webcam); il
rapporto qualità/prezzo, importante
sia per gli utenti amatoriali, che
cercano un prodotto performante a
un prezzo abbordabile, sia per quelli
C r i t e r i d i va l u ta z i o n e
Sommario
206
208
209
209
210
210
211
Cybration Icuii Video Chat
Eyeball Video Suite
iSpQ VideoChat
Ivisit
Microsoft NetMeeting
PalTalk.com PalTalk
Yahoo! Messenge
turno, tipo walkie talkie, degli albori
della conferenza audio) che evolve
fino ad arrivare agli odierni,
modernissimi sistemi di conferenza
audio con protocollo VoIp (Voice over
Ip, ovvero la trasmissione della voce
su rete Ip) e a infondere coraggio nei
Per questo test abbiamo selezionato le
proposte di videoconferenza più note
e interessanti reperibili in Rete e sul
mercato, individuando siti, servizi,
programmi dedicati e di uso generale
o professionale e messenger con
supporto video, con particolare
attenzione ai sistemi con
caratteristiche tali da essere utilizzati
in un ambito aziendale. Una volta
individuati i soggetti della nostra
analisi, ne abbiamo prese in esame
le caratteristiche che contribuiscono
a formulare il giudizio complessivo:
la facilità di installazione e di
configurazione; l’interfaccia e in
generale la praticità d’uso unita a una
sufficientemente ampia gamma di
funzioni; le funzionalità opzionali,
ovvero tutto quello che può
contribuire a rendere peculiare un
determinato prodotto, e a farlo
preferire ad altri della stessa categoria;
la qualità video, ovvero la possibilità
di visualizzare immagini più o meno
grandi e definite (fattore che
La videoconferenza comincia
ad attirare una seria attenzione
da parte di aziende e strutture
accademiche, che ne vedono le
possibili applicazioni per convegni,
riunioni, lezioni e altri eventi
che prima di allora richiedevano
la presenza fisica dei partecipanti.
aziendali, propensi a qualcosa che
possa essere un valido sostituto
dei sistemi professionali (i cosiddetti
“totem”, comprensivi di enormi
televisori con piedistallo e telecamera
incorporata, complessi nell’uso,
quanto esorbitanti nel prezzo).
S c e lta d e l l a r e da z i o n e
L’impressione diffusa è che, salvo
rare eccezioni, il mercato dei prodotti
per videoconferenza e, in generale,
tutti quelli che consentono di
affiancare funzionalità video alla chat
o alla comunicazione audio, sia più
che altro rivolto, per qualità, prezzo,
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
203
> Internet
Grouptest
Videoconferenza
Û
funzionalità e interfaccia, a chi utilizza
i programmi per hobby.
Indubbiamente le aziende sono ancora
relativamente indifferenti nel valutare
i vantaggi della videoconferenza, e in
molti casi, si crea un circolo vizioso: i
prodotti troppo “amatoriali” portano a
far rifugiare i pochi interessati nei
grandi e costosissimi sistemi “fissi” (i
già citati “totem”), spesso complessi
da gestire e laboriosi da utilizzare
(devono essere allocati in una stanza
conferenze, il collegamento dedicato
deve essere predisposto e testato
lungamente, così come la messa a
punto video e audio, e via dicendo).
Per questo il nostro test ha voluto
premiare quelle
tipologie di prodotto
che, pur con
un’interfaccia
gradevole e una
Attenti ai dialer I siti dedicati alle webcam, come
molti dei siti più allettanti del momento, spesso
nascondono i famigerati
dialer, ovvero programmi
che deviano la nostra tradizionale connessione dialup su numeri a tariffazione molto alta.
Protocolli di comunicazione La ratifica
dei protocolli H. 320 e H.323 ha dato il via all’utilizzo professionale della videoconferenza, attraverso strutture anche piuttosto complesse e opportuni gateway di collegamento.
configurazione agevole, dispongono di
funzioni di base e accessorie
sufficienti da consentirne un robusto e
efficace uso aziendale, senza indulgere
in troppe futilità (finestre, icone,
avvisi, schede varie) che, per quanto
gradevoli nel momento in cui il
programma è utilizzato a tempo perso,
possono intralciare e rallentare il
lavoro in caso di utilizzi “seri”.
Per questo la nostra segnalazione
principale è andata a Eyeball Video
Suite, vero e proprio pacchetto
Û
Webcam chat per riunioni private
I siti che consentono di chattare via webcam (o anche solo in
forma testuale, con la possibilità però di visualizzare le immagini delle webcam altrui) senza bisogno di installare un
programma vero e proprio sono parecchi, però pochi sono
quelli seri. Gli altri sono letteralmente “imbottiti” di dialer.
Dietro le allettanti immagini di adolescenti festanti (o, in certi casi, immagini anche solo appena più maliziose, che lasciano intravedere la possibilità di incontrare virtualmente
fanciulle ben poco vestite all’altra estremità della webcam)
c’è l’immancabile richiesta di scaricare il cosiddetto programma di connessione, ovvero il dialer. Si tratta di un insidioso programmino che crea, in modo più o meno manifesto
(i disclaimer e avvertimenti vari di solito sono ben celati) una
voce di Accesso Remoto alternativa a quella esistente, con costi che possono arrivare anche a 3 euro al minuto. Il punto è
che, da quel momento, la connessione si pone come predefinita e ogni connessione in dialup (se non si fa attenzione)
verrà effettuata mediante il nuovo, costosissimo numero. La
204
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
soluzione è una: mai installare qualcosa di cui non si conosce esattamente la funzione, e controllare sempre il numero
con cui ci si connette alla Rete: le insidie sono nascoste in
molti siti, soprattutto in quelli più, apparentemente, allettanti.
Ecco gli indirizzi di community vere e gratuite. WebCam Italia
(www.webcamitalia.com) ospita una chat video in Java e ha
utenti prevalentemente italiani.
WebCam Now (www.webcamnow. com) ha utenti da tutto il
mondo e fornisce anche la possibilità di streaming audio, tutto da browser.
Tiscali WebCam (http://webcam.tiscali.it) permette di organizzare vere e proprie riunioni private in una stanza virtuale
che ammette fino a cinque partecipanti, un servizio sicuramente interessante anche e soprattutto per i professionisti.
Videoconferenza Adsl Libero (http://videoconferenzaadsl.libero.it) riservata agli utenti Adsl Libero, consente di organizzare videoconferenze fino a tre partecipanti.
Videoconferenza
Internet <
Grouptest
Sorvegliare la proprietà privata dal Web
Con una semplice Webcam e il giusto applicativo, quindi la
stessa attrezzatura che useremmo per la nostra videoconferenza, c’è la possibilità di inviare su un sito Web immagini
prese a intervalli regolari o un vero e proprio streaming video. Questi servizi possono soddisfare anche le esigenze di
chi vuole tenere sotto controllo, con una sorta di videosorveglianza, la proprietà privata (l’utilizzo della webcam in funzione di sorveglianza ambientale e di sistema antifurto è
sempre più diffuso). Presentiamo di seguito una scelta di programmi preposti a tale funzione.
WebCam32 (www.surveyor.com/index_webcam32.html,
shareware, 39,95 dollari) cattura immagini mediante webcam e le invia su una pagina Web.
Inetcam (www.inetcam.com, shareware, 49.99 dollari) invia
immagini e fa streaming audio e video; la versione di prova
dura tre giorni.
Icuall (www.icuall.com, shareware, 29.95 dollari) pubblica
immagini live su una pagina Web mediante un facile wizard.
Trenta giorni di prova.
Easy Free Webcam (www.msagentsoftware.com/easyfreewebcam/index.html, adware) inviare immagini su una
pagina specifica di un sito Web, molto semplice, preconfigurato per i più comuni servizi di free hosting.
Vision Gs Pe (www.visiongs.de, freeware) pubblica immagini live via Ftp, con interessanti funzionalità, come lo streaming e l’attivazione della webcam su individuazione di movimento. Comprende dei template per la creazione di pagine Html destinate a ospitare immagini e streaming.
Booru Webcam (www.booru.net, freeware) semplicissimo,
poco ingombrante, non richiede installazione. Permette di
inviare, ad un intervallo di tempo stabilito, una immagine
catturata dalla webcam in una directory di un sito; si potrà
poi costruire una pagina in modo da puntare a quella immagine.
CoffeeCup WebCam (www.coffeecup.com/webcam, shareware, 30 dollari) consente di utilizzare molteplici telecamere, ha funzioni di attivazione su individuazione del movimento e wizard di creazione pagine.
i-Catcher Sentry (www.icode.co.uk/ icatcher, shareware, 79
dollari) presente in tre diverse versioni per usi paesaggistici,
di videosorveglianza e aziendale, cattura immagini a intervalli predefiniti in seguito alla percezione di movimento.
WheresJames Webcam Publisher (www.wheresjames.com,
freeware), semplicissimo programma per la cattura su individuazione di movimento e l’upload su sito, con wizard per
pagine Web.
WebCam Toolkit (www.dtrleisure. com/wctk/index.html,
shareware, 29 dollari) essenziale ma funzionale, effettua capture temporizzati e dispone di wizard per la pubblicazione di
gallery delle ultime dieci immagini catturate.
Watcher and RemoteView (www.digi-watcher.com, shareware, 39 dollari) è un kit formato da due prodotti dedicati
alla videosorveglianza, con possibilità di controllo remoto, attivazione su individuazione di movimento e archiviazione automatica delle catture video.
Active WebCam (www.pysoft.com/ActiveWebCamMainpage.htm, shareware, 19 dollari) cattura immagini ed effettua
streaming, ha funzioni di videosorveglianza e permette di individuare gli utenti che stanno osservando lo streaming trasmesso.
Scelta della redazione
INSTALLAZIONE
INTERFACCIA
FUNZIONI
OPZIONALI
QUALITÀ VIDEO
COMPATIBILITÀ
QUALITÀ/PREZZO
GIUDIZIO
COMPLESSIVO
Cybration Icuii Video Chat 5.7
Eyeball Video Suite
iSpQ VideoChat
Ivisit
Microsoft NetMeeting
PalTalk
Yahoo! Messenger
professionale, che contiene tutto il
necessario per gestire una struttura
aziendale di videoconferenza,
compresa la posta e la distribuzione
in broadcasting di prodotti video,
tutto altamente personalizzabile,
con accessi utente a diritti variabili
e un sofisticato sistema di logging
e amministrazione. La struttura è
altamente scalabile, per andare
incontro a esigenze di approcci
minimali e conseguenti sviluppi
ed evoluzioni del sistema.
E ancora, ci sentiamo di
raccomandare un prodotto più
semplice ma non meno solido, iSpQ
VideoChat, che non nasconde la sua
origine ludica ma che dispone di
interessanti funzioni, quali l’accurato
livello di criptazione delle conferenze
private e la possibilità di impostare
accurate schede personali,
che possono anche vederlo impiegato
in un ufficio o piccola azienda,
senza nascondere l’esperienza
della chat ludica, ma ottimizzata
per un ambiente di lavoro.
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
205
> Internet
Grouptest
Videoconferenza
Videoconferenza con Isdn
Puntare su un prodotto per Isdn in questa epoca di
aziende scelsero, in tempi non lontanissimi,
connessioni a banda larga? Forse non è una cattiva
di aggiornarsi, magari a costo di qualche sacrificio,
idea. Il paradosso tecnologico della nostra epoca è ben
alla connettività Isdn (l’evoluzione informatica a volte
noto: a computer casalinghi aggiornatissimi, con
è più rapida di bilanci e preventivi, ahimè) ora
collegamenti alla rete ad alta velocità, corrispondono
possono comunque trovare programmi e dispositivi
realtà aziendali ancora poco evolute, o
che fanno al caso loro.
öö
?
?ö
?öö
meglio, evolute quanto basta per sfruttare
Alice, prodotto da Avm,
un buon livello di tecnologia. Gli
è un’interfaccia di
Alice
aggiornamenti tecnologici nelle aziende,
videoconferenza applicabile
soprattutto in quelle piccole e medie,
ai modem Isdn in generale
Prezzo: Euro 52,00 (Iva inclusa)
Web: www.avm.de/en/index.php3
sono sempre un argomento molto
(supporto Capi 2.0),
Pro: Ricco di funzionalità.
delicato, vuoi per il budget non sempre
anche se pensata su misura
Contro: Prezzo superiore alla media.
generoso, vuoi per il problema
per i prodotti della propria
dell’aggiornamento del personale. E se le
casa madre.
Teniamo a precisare,
comunque, che a catalogo esiste anche un prodotto del
tutto analogo per linea Adsl. L’interfaccia è gradevole
e professionale al tempo stesso, con comandi intuitivi
che emulano l’interfaccia di un videotelefono. E proprio
con i videotelefoni è possibile mettersi in contatto,
oltre che effettuare un collegamento diretto con
un altro Pc o mettere in atto una videoconferenza.
È assicurata la compatibilità con lo standard H.320
e H.323, ed è possibile adattare il formato video alla
banda disponibile, con l’opzione di escludere l’audio.
●
Cybration
Icuii Video Chat
La chat scritta, l’immagine a video, la
rubrica e poco altro: Icuii non spreca
certo spazio e fronzoli per mostrarsi
funzionale e accattivante. L’interfaccia,
che più essenziale non potrebbe
essere, non offre funzioni
particolarmente avanzate,
anche se rende davvero
difficile sbagliare; fare clic
laddove non va fatto o
attivare eventi incontrollati:
semplicemente, non c’è
nulla al di là del minimo
indispensabile.
Più semplice di così L’estrema
essenzialità di interfaccia e
funzioni di Icuii, che ne farebbero un programma comunque godibile, non si conciliano
con il prezzo, piuttosto elevato.
206
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Û
Le funzioni sono limitate, e
farebbero di Icuii un prodotto
rivolto a chi voglia fare due
chiacchiere in video di tanto
in tanto, se non fosse per il prezzo
decisamente eccessivo.
Non si tratta comunque del prodotto
più adatto per un uso aziendale:
le possibilità offerte sono,
naturalmente, il contatto punto a
punto e la ricerca di interlocutori
öö
?
?ööö
Icuii Video Chat 5.7
Prezzo: Dollari 39,95
Web: www.icuii.com
Pro: Semplicità d’uso.
Contro: Interfaccia scarna, funzioni limitate.
nella directory di utenti del
programma, divisi in “gruppi di
interesse”. Sicuramente un prodotto
interessante per chi ama sfogliare
ricche directory di utenti alla ricerca
di amici, compagni di chat o “colleghi
di hobby”, ma questo tipo di utenza
finisce inevitabilmente per rivolgersi
a programmi simili ma meno costosi,
preferendo al limite sopportare uno
spyware o un popup in più piuttosto
che separarsi da una bella sommetta
di denaro per un programma
essenzialmente scarno.
La versione di prova consente
un testing molto limitato: 21 giorni
di funzionamento e chiamate
non più lunghe di un minuto.
> Internet
●
Grouptest
Eyeball Video Suite
ˇTips & Tricks
Audio ad hoc
Per ovviare alla bassa qualità audio di una
conversazione, si può momentaneamente
disabilitare il Full Duplex (ogni programma
dispone di tale opzione), oppure, nei casi
più gravi, correggere a mano la disponibi-
trasferimento di file in peer to peer e
dà l’opportunità agli amministratori
di sistema di ottenere diverse
informazioni sull’utilizzo del software
mediante la lettura dei file di log.
Eyeball Video Mail Server è un
sistema di gestione della videoposta,
senza necessità di installazione di
client, in quanto i videomessaggi sono
consultabili mediante browser, ma
con tutte le prerogative di sicurezza e
Videoconferenza professionale Un impressionante layout di finestre e funzionalità sofisticate potrebbe confondere a prima
vista l’utente, ma dopo aver “preso la mano”
si può apprezzare a fondo la ricchezza di
questa suite.
Û
Il cruccio che emerge fra le righe di
questa analisi dei sistemi di
videoconferenza è quello di trovarci
davanti, in buona parte, a prodotti che
privilegiano l’aspetto ludico, forse
attualmente più utilizzato dagli utenti,
rispetto a quello professionale, che è
immeritatamente trascurato, come se
né fornitori, né utenti finali riuscissero
davvero a intravedere le immense
possibilità offerte dalla
videocomunicazione. A consolare
questi timori giunge la suite di
Eyeball, il prodotto migliore fra quelli
esaminati che dimostra davvero di
essere nato e sviluppato per un
utilizzo professionale.
La suite si compone di quattro
prodotti ben distinti: Eyeball Video
Communications Server, Eyeball
Video Mail Server, Eyeball Video
Broadcast Server e Eyeball Sdk, con
in più un’offerta di partenza di
Eyeball VideoChat del tutto gratuito.
Eyeball Video
Communications
Server è il vero e
proprio programma
dedicato alla
videoconferenza, che
dispone di versioni
client semplificate e
personalizzabili da
installare su una rete
aziendale con
possibilità di
salvataggio in locale di
rubriche e preferenze
personali, consente il
Videoconferenza
Progetti di videocomunicazione
Se si desidera personalizzare al massimo la comunicazione online è necessario affidarsi a un server.
Solo così è possibile programmare interfacce ad hoc per ogni tipologia di
utente con una serie di servizi aggiuntivi. Tra le soluzioni disponibili per questa tipologia di applicazioni si segnala
208
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
quella di Macromedia Flash Communication Server Mx, attraverso i Communication Component con Flash
Communication si possono creare
semplici chat, ma anche applicazioni
multiutente per la condivisione di flussi audio e video per videoconferenze direttamente sul Web.
lità di banda passante, abbassandola notevolmente rispetto a quella effettivamente
disponibile. Si può anche verificare che il
microfono sia stato tarato adeguatamente
e, nel caso, ritararlo, e controllare che sia il
proprio microfono che quello dell’interlocutore siano ad una distanza adeguata dalla bocca.
öö
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Video Suite
Prezzo: Licenze personalizzate
Web: www.eyeball.com
Pro: Alta scalabilità, funzionalità complete
per ogni ambito di utilizzo professionale.
Contro: Interfaccia complessa, necessita
di un minimo addestramento.
personalizzazione opportune.
Eyeball Video Broadcast Server
consente la distribuzione di prodotti
video in broadcasting in modo
scalabile, in modalità conferenza con
gestione dell’accesso dei partecipanti
e dei diritti di ognuno di essi (relatore
o semplice spettatore),
semplicemente attraverso il browser
(ma come per il prodotto precedente,
con le opportune protezioni e
possibilità di personalizzazione
locale), e tutti gli opportuni strumenti
di controllo e verifica amministrativa.
Si tratta di una serie di prodotti,
disponibili anche singolarmente,
rivolti a una utenza
professionale, in particolar modo
ad una azienda che voglia dotarsi
di un sistema di videoconferenza
complesso e completo, in modo da
andare incontro a qualsiasi
esigenza, anche, previsionalmente,
a ambiziosi sviluppi futuri delle
applicazioni di
videocomunicazione.
Un principio profondamente integrato
nella tecnologia con cui è stata
realizzata la suite è quello di essere
un prodotto Any-Bandwidth/Any
Firewall, ovvero di poter essere
utilizzato al di là degli ostacoli
tradizionali che bloccano la
videocomunicazione, i firewall e la
limitata disponibilità di banda
passante, ovviamente, con i dovuti
aggiustamenti.
Servizi evoluti per banda larga
DyLogic ha implementato FastWeb
Pse.Vce (VideoCommunication Endpoint), un client basato su standard
H323. Il software, ad uso degli utenti FastWeb, consente di accedere ai servizi di
videocomunicazione tramite Pc e una
webcam; dispone di funzionalità esclusive, come la possibilità di registrare le
Il prodotto è fornito con una particolare
formula, dedicata proprio agli ambienti
aziendali ai quali è dedicato:
abbonamenti mensili con formule
personalizzate a seconda del tipo di
utilizzo, dei moduli impiegati e di altre
caratteristiche che vengono valutate in
modo completamente personalizzato
da parte dei commerciali di Eyeball.
●
iSpQ VideoChat
È un prodotto che non tradisce
l’impronta amatoriale con la quale
nasce, molto focalizzato a supportare la
comunità di chatter a cui fa capo, ma
allo stesso tempo piuttosto interessante
per le opportunità che può offrire
anche in un ufficio. Potrebbe quasi
Giocoso ma efficiente L’interfaccia di iSpQ
è indubbiamente molto curata, quasi frivola,
ma si tratta di un programma solido e dotato di buone funzioni di videomessaggistica.
Internet <
Grouptest
proprie videochiamate. La stessa tecnologia viene sfruttata per Pse.Vam (Video
Answering Machine), una soluzione di
videosegreteria evoluta e personalizzabile. E ancora, VideoGallery , che offre
la possibilità di registrare videomessaggi e rispondere pubblicamente o
privatamente con altri videomessaggi.
öö
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iSpQ VideoChat
Prezzo: Dollari 39,95
Web: www.ispq.com
Pro: Integrazione efficiente con altri sistemi
di comunicazione.
Contro: Molto improntato all’aspetto ludico
della chat video.
essere definito una suite integrata
nella gradevolissima interfaccia di cui
dispone, con supporto alla
videoposta, compatibilità
con Icq, instant messaging
video, possibilità di accedere
alle chat room della
comunità, con relativa
gestione di buddy list e
rubriche e visualizzazione
di schede dettagliate dei vari
partecipanti. Consente
di creare videoconferenze
private fino a quattro
partecipanti.
Û
iSpQ VideoChat è quindi
un prodotto “all in one”
piuttosto interessante per usi non
rigorosamente ludici, utile per
fornire servizi di
videocomunicazione
a un ufficio
o una piccola
azienda senza alcun
impegno per
l’implementazione.
Il problema della
privacy è
particolarmente
sentito, e l’ultima
versione del
programma ora offre
funzionalità di
encrypting avanzato
e la possibilità di creare chat room
private. In definitiva, un prodotto
interessante, soprattutto per chi
voglia avventurarsi nel mondo della
videochat ma non disdegni di tentare
qualcosa di più serio.
●
Ivisit
Ancora un programma estremamente
semplice, dall’interfaccia gradevole,
ma dotato di funzioni che, seppure
minimali, lo rendono adatto anche a
utilizzi che vadano al di là della
tradizionale chat nella comunità da
cui anche questo programma, come
altri già visti, è supportato. Non ci
sono limiti di banda, verso l’alto o
verso il basso, e il programma, per
quanto gratuito, è dichiarato esente da
spyware o adware di qualsiasi tipo.
La grafica lineare è elegante,
Û
Videoconferenza
Grazioso e utile Interfaccia pulita e gradevole in stile Macintosh per il programma
Ivisit, che dispone di essenziali ma utili funzionalità.
ereditata dalle tipiche
interfacce Apple.
Introduce un software
decisamente essenziale,
ma non privo di interessanti
caratteristiche.
Importante è senza dubbio la
possibilità di effettuare connessioni
in video fra utenti multipli e la
possibilità di creare, presso i canali
comunitari, delle stanze private per
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
209
> Internet
Grouptest
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Ivisit
Prezzo: Gratuito
Web: www.ivisit.info
Pro: Interfaccia accattivante e efficiente.
Contro: Improntato quasi esclusivamente
a utilizzi ludici.
incontri personali, utilizzabili quindi
anche per realtà professionali e
aziendali, che vogliano sperimentare
i vantaggi della videoconferenza
o che vogliano farne uso sporadico.
●
Microsoft
NetMeeting
programmi con cui è integrato (una
serie di instant messenger, primo fra
tutti Msn Messenger). L’interfaccia è
quella di Windows, quindi non ci sono
molte parole da spendere a proposito.
Le funzioni, basilari: comunicazioni
audio, video e chat scritta, lavagna per
condividere scritti, e la possibilità di
accedere a applicazioni e documenti
in modo collaborativi, ovvero
comandando a turno il cursore per
effettuare modifiche in collaborazione
a distanza su testi, grafica, pagine
Web e via discorrendo.
Netmeeting è integrato in tutte
le ultime versioni di Windows,
quindi può rivelarsi una
interessante soluzioni per
contatti “volanti”, quando non
si ha il tempo di mettere a punto
programmi più sofisticati.
La messa a punto e la configurazione
sono quanto mai essenziali, a parte
qualche eventuale aggiustamento
video e audio e i soliti problemi con
Siamo davanti a qualcosa di familiare
per tutti gli utenti di Windows, anche
se non tutti lo hanno mai
usato o anche solo lanciato
per pura curiosità. Nelle sue
ultime versioni, oltretutto,
ha sviluppato funzioni
avanzati di integrazione,
per cui viene ora
preferibilmente evocato dai
Facce note Netmeeting può
essere evocato da Msn Messenger per rendere una sessione di
banale chat un’esperienza produttiva.
Videoconferenza
Û
öö
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NetMeeting
Prezzo: Gratuito
Web: www.microsoft.com/
windows/netmeeting/default.asp
Pro: Semplice, preinstallato nel sistema
operativo.
Contro: Il collegamento audio/video può
essere effettuato solo da singolo a singolo.
firewall e proxy. L’utilizzo in ambiti
aziendali, per condivisioni di progetti,
consulti veloci e discussioni
a distanza, è più che caldamente
consigliato.
●
PalTalk.com PalTalk
PalTalk è un prodotto forse più
interessante per gli utenti
statunitensi, dato che si integra
perfettamente con Aim, messenger
poco usato alle nostre “latitudini”.
Meglio, per questo, rivolgersi a Msn,
che integra, come già visto,
Netmeeting. Ma si tratta comunque
di un programma interessante per
chi sia alla ricerca di una comunità
di videochatter, che pare essere
ben nutrita e accuratamente
salvaguardata dagli ideatori del
programma. Questa idea prende
forma in fase di login, quando si
Caratteristiche tecniche
Cybration Icuii Video Chat
Eyeball Video Suite
iSpQ VideoChat
Cybration
Eyeball
Ispq
Dollari 39,95
Programma di licenze personalizzato;
Software di videochat gratuita
Dollari 39,95
Email
[email protected]
[email protected]
http://nanocom.custhelp.com/cgibin/nanocom.cfg/php/enduser/ask.php?
Web
www.icuii.com
www.eyeball.com
www.ispq.com
Cpu
Pentium 166 MHz
Pentium II a 400 MHz
Pentium II a 200 Mhz
Ram
64 Mbyte
64 Mbyte
64 Mbyte
Spazio su disco
40 Mbyte
12 Mbyte
10 Mbyte
Windows Xp, Me, 98, 2000, Nt4
Windows Xp, Me, 98, 2000
Windows Xp, Me, 98, 2000, Nt
n/a
Scheda audio, webcam
Scheda audio, webcam
Produttore
Prezzo (Iva inclusa)
Sistema operativo
Altro
210
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
öö
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partecipanti.
Ma questa seppur
interessante
funzione è
funestata dalla
presenza di
popup piuttosto
frequenti e
fastidiosi, in fase
di esecuzione del programma. Allo
studio una versione professionale
proprio per l’ambito aziendale.
PalTalk
Prezzo: Gratuito
Web: www.paltalk.com/paltalk10/index.htm
Pro: Semplice da utilizzare.
Contro: Laborioso nella creazione di un’utenza.
affronta il meccanismo di
registrazione con relativa conferma
via mail.
L’utilizzo di PalTalk è quasi
esclusivamente ludico, visto che
le sue funzioni sono essenziali e
pressoché totalmente improntate
alla messaggistica istantanea.
Nelle versioni più recenti è ora
supportata la multiconferenza a più
Messaggiare faccia a faccia L’interfaccia
è quella di un messenger, e tali sono le funzioni, anche se si denota interessante la possibilità della multichat video.
Internet <
Grouptest
●
Û
Videoconferenza
Amici per la pelle La funzione video di
Yahoo! è essenziale, forse lontana dal concetto di videoconferenza; ma serve a guardarsi in faccia, il che non guasta, ogni tanto.
öö
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Yahoo! Messenger
Messenger
Û
Non c’è bisogno certo di introdurre il
ben noto messenger di Yahoo!, però
vale la pena di soffermarsi sulle sue
funzioni di videochat recentemente
implementate. Dopo una messa a
punto semplice e rapida,
è possibile - a costo però
dell’apertura di
ingombranti finestre di
stato, poco concilianti con
un instant messenger scambiare uno streaming
video passabilmente fluido
con il nostro interlocutore.
Le funzioni video di
Messenger sono ben
strutturate e efficaci,
ma, per la struttura
stessa del programma,
Prezzo: Gratuito
Web: http://it.messenger.yahoo.com
Pro: Facile da configurare e immediato
da usare.
Contro: Finestra video ingombrante, scarse
potenzialità per un utilizzo professionale.
forzatamente limitate ai soli
utilizzi ludici.
Non è infatti pensabile un utilizzo
professionale di questo basilare
supporto video, ma qualche volta
può anche solo fare piacere vedere
in faccia la persona con cui si parla.
E magari, evitare equivoci dovuti
a incomprensioni del tono usato,
purtroppo frequenti per via
dello scarno fraseggiare in uso
nelle comunicazioni via instant
messenger. ù
Ivisit
Microsoft NetMeeting
PalTalk
Yahoo! Messenger
Ivisit
Microsoft
PalTalk
Yahoo!
Gratuito
Gratuito
Gratuito
Gratuito
[email protected]
www.microsoft.com/italy/info/
default.asp
www.paltalk.com/paltalk10/Support/
support.htm
http://add.yahoo.com/fast/help/it/
promo/cgi_feedback
www.ivisit.info
www.microsoft.com/windows/
netmeeting/default.asp
www.paltalk.com/paltalk10/index.htm
http://it.messenger.yahoo.com
Pentium 90
Pentium 133
Pentium 166 MHz
Pentium
16 Mbyte
32 Mbyte
16 Mbyte
32 Mbyte
10 Mbyte
4 Mbyte
5 Mbyte
10 Mbyte
Windows 9X, 2000, Me, Xp, Nt4 con Sp3
Windows 9x, 2000, Me, Xp, Nt4
Windows 98, Nt4, 2000, Xp
Windows 9x, Nt, Me, 2000, Xp
Scheda audio compatibile Soundblaster 16,
webcam
Scheda audio, webcam
Scheda audio full duplex, webcam Usb
Scheda audio, webcam
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
211
> Internet
Test
Affidabile e facile da installare
è tra i server Web migliori anche per le installazioni di prova in locale
Apache 2.0.45 per Windows
Paolo Sommaruga
Servizio completo e fatto in casa
pache è tra i server
Web più conosciuti al
mondo e il più agguerrito concorrente di Microsoft Internet Information
Server. Apache funziona su
diversi sistemi operativi tra
i quali Linux e Windows. In
questo articolo esaminiamo
la versione 2.0.45 per Windows Nt, 2000 e Xp Pro.
Si tratta di una versione stabile confezionata in un pacchetto di installazione Windows standard. Questo significa risparmiare tempo
nell’allestimento, ma anche
imparare un po’ meno come funziona
il tutto.
La caratteristica fondamentale dell’installazione Windows è la necessità di
eseguire Apache come “servizio” di
Windows. Un servizio viene registrato
come parte periferica del sistema operativo e può essere configurato, come
in questo caso, per essere avviato in
modo automatico all’avvio del server.
L’installazione non è onerosa, tuttavia
segnaliamo alcune condizioni standard
che a nostro avviso è necessario personalizzare. Durante l’installazione è
meglio scegliere come directory la
semplicissima C:\apache2 al posto di
C:\Programmi\Apache Group. Inoltre,
la configurazione standard del server
prevede che la directory radice del sito
di default sia collocata tra le directory
Û
A
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Apache 2.0.45
Prezzo: Gratuito
Contatto: Apache Project
Email: [email protected]
Web: www.apache.org
Pro: Affidabile; immediato nell’uso;
molto versatile.
Contro: La configurazione basata su file
non è alla portata di tutti.
212
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
> Requisiti
Cpu: Pentium III 800 o superiore
Ram: 32 Mbyte
Spazio disco: 21 Mbyte
Sistema operativo: Windows Nt Sp6, 2000
Pro e superiore, Xp Pro
di installazione stesse, con il nome Htdocs. L’installazione chiede il dominio
e il nome del server (va bene localhost) e l’indirizzo email dell’amministratore del sito. La prova classica di Apache è l’apertura di un browser all’indirizzo http://localhost, che mostrerà
una pagina di spiegazioni con il titolo
Funziona! e la penna arcobaleno simbolo del programma.
Appena terminata l’installazione consigliamo di modificare, anche con il
Blocco Note, il file C:\apache2\Apache2\conf\httpd.conf, salvandone una
copia di sicurezza con un nome a piacere.
Ci sono in questo file due righe contrassegnate dalle chiavi DocumentRoot e
<Directory “” />. Qui possiamo inserire un percorso diverso, che ci consentirà
di tenere “il sito” in una directory per noi
più comoda (ideale per un backup!) oppure su un altro disco. Copiate nella root
tutti i file presenti in Htdocs altrimenti
la pagina Funziona! non appare più (ma
Funziona L’installazione è molto semplice, mentre la configurazione necessaria per far funzionare Php è un po’ più laboriosa. Tuttavia, seguendo le indicazioni della documentazione
e dei siti Apache e Php.net, si arriva velocemente a questa pagina, output del solo comando
phpinfo().
il server è vivo e vegeto). Per
allestire un sito Html più o
meno statico è sufficiente essere arrivati a questo punto.
Per fare un lavoro completo
dobbiamo almeno installare
una versione recente di Php!
Php 4.x viene distribuito con le librerie
Dll necessarie per Windows, in particolare una libreria da copiare in
\WINNT\System32 e una da trascrivere nel file di configurazione di Apache
2 per fargli caricare il modulo Php.
Manca solo un’altra riga di configurazione che dica ad Apache che se l’Url
finisce con .php è una pagina da interpretare tramite il detto modulo, e siamo pronti per sperimentare, in locale,
siti che possono andare online su veri
server di produzione (che usano lo
stesso nostro Apache).Per provare Php
bisogna salvare, sempre nella root del
sito, un file Php, nome a scelta.php,
con questo contenuto: <? phpinfo();
?>, oppure <?php phpinfo(); ?>.
Questa edizione di Apache è una
versione decisamente stabile, da
provare subito sul proprio Pc
anche solo per fare qualche
prova, da esaminare con maggiore
attenzione se si intende usarla su
un server in housing.
Esistono ancora numerose installazioni della versione 1.3.x che, ancora per
un po’ di tempo, non saranno aggiornate. Infatti, Apache 2 non è completamente compatibile con le versioni
1.x, quindi aggiornarlo significa sostituire per intero il server Web. ù
Internet <
Test
UserLand Software Radio UserLand 8.0.8
Uno strumento facile e veloce per la creazione e la gestione di
Weblog, siti Web personali per commentare fatti e articoli di cronaca
Anna Stefani
Un giornale radio personalizzato
e fino a qualche tempo
fa per esprimere un’opinione su fatti e accadimenti era necessario scrivere una lettera a un giornale...e sperare, ora è possibile
creare un Weblog, una sorta
di giornale radio personalizzato a cavallo tra un diario,
un articolo di commento e
una rassegna stampa aggiornata quotidianamente.
Di conseguenza per fare un
Weblog, basta disporre di
uno spazio Web e di un editor Html che consenta un
accesso Ftp al proprio sito.
Chi intende gestire l’intero
flusso di elaborazione dei Weblog dalla creazione dell’indice, alla definizione dello schema, alla generazione del
formato di output desiderato, all’archiviazione delle notizie e alla registrazione degli utenti, può trovare utile
appoggiarsi a uno strumento software
dedicato.
Û
S
Radio Userland rappresenta quindi
la soluzione ideale soprattutto
per chi non ha conoscenze tecniche
in materia, per i Web designer
e per gli appassionati del settore
che vogliono creare pagine Web
senza impazzire.
Perfettamente integrato con i principali sistemi operativi, Radio Userland
öö
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?ö
?ö
?ö
?
Radio UserLand 8.0.8
Prezzo: Euro 75,00 (Iva inclusa)
Contatto: UserLand Software; Active Software
Tel: 0481 520 343 (Active Software)
[email protected] (Active Software)
Web: www.userland.com;
www.active-software.com
Pro: Veloce e semplice da usare; completo
nelle procedure.
Contro: Nulla da segnalare.
Aggregatore di notizie È un
potente newsreader che periodicamente controlla uno o più siti
Web (Bbc News, New York Times,
Cnn) alla ricerca di informazioni
di nostro interesse, le raccoglie e
crea una pagina riassuntiva delle principali notizie trovate.
> Requisiti
Cpu: Pentium
Ram: 128 Mbyte
Spazio disco: 13 Mbyte
Sistema operativo: Windows 98, Me, Nt,
2000, Xp e MacOs
Altro: Internet Explorer 5.x; Netscape 6.x e
successivi.
connette il sistema al Community Server Blogs.it per ricevere aggiornamenti software, memorizzare sul server i
contenuti editati localmente e comunicare con altri utenti tramite applicazioni peer to peer.
Una volta installato, è sufficiente effettuare un doppio clic sull’icona bianca e
verde presente nella System Tray di
Windows e inserire nome, cognome, indirizzo email e password. Dopodiché
per aggiornare il sito Web, basterà selezionare l’opzione Open radio, scrivere il
testo nella casella editoriale, formattarlo
utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’editor visuale e premere il
pulsante Aggiungi al weblog.
Il messaggio così creato verrà mostrato
nella tabella sottostante con l’indicazione della data e l’ora di inserimento, insieme alle ultime dieci notizie aggiunte
precedentemente. A questo punto, se
l’informazione inserita non corrisponde
a quanto previsto, si avrà la possibilità
di modificarla o cancellarla premendo
il pulsante Edit o Delete associato a ciascuna. Se invece tutto è corretto, nel giro di qualche minuto, Radio Userland
provvederà a generare automaticamente il codice Html sottostante e a replicare sul server quanto creato in locale sul
client.
Attivando la funzione Upstreaming,
ogni volta che si inserisce un nuovo file
nella cartella Www questo sarà caricato
in automatico sul server. Allo stesso modo se si modifica, cancella o aggiorna
una pagina Web, le modifiche apportate saranno subito registrate online.
Selezionando poi l’opzione Preferenze si
avranno a disposizione una serie di schede che consentiranno di personalizzare a
piacere il proprio sito Web. Il cuore dell’intero sistema è comunque dato dalla
sezione Stato generale che fornisce all’utente una serie di informazioni utili per
capire cosa sta succedendo in un determinato momento.
Mostra data e ora corrente, spazio Web
utilizzato, elenco dei canali news con più
registrazioni, link ai Weblog aggiornati
nell’ultima ora e un resoconto dettagliato dell’ultima scansione effettuata dall’Aggregatore di notizie, un potente newsreader che consente all’utente di iscriversi ad altri Weblog o a siti di informazione (Bbc News, New York Times,
Science Monitor). In tal modo, Radio
Userland si collegherà ogni ora a questi
siti, recupererà le notizie più recenti e
preparerà una pagina riassuntiva delle
principali news raccolte. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
213
> Internet
Test
Un programma
per iscrivere in pochi clic il proprio sito Web sui motori di ricerca
Top Dog Software TopDog Pro 7.0.4
Mirella Castigli
Al top della Rete
l Top Ranking è una
tecnica di Web marketing per promuovere un sito Web, ma è soprattutto l’ossessione di ogni
buon webmaster che, dopo
aver realizzato un sito, intende pubblicizzarlo sui
motori di ricerca, nella speranza di raggiungere i primi
venti posti nella visualizzazione su richiesta o semplicemente per farlo conoscere. La promozione di un sito
è in genere un’operazione
delicata e richiede estrema
cura affinché risulti efficace,
tanto che viene condotta manualmente dagli esperti di Top Ranking. Tuttavia a volte può bastare un programma
semplice d’uso e funzionale come TopDog.
Û
I
TopDog Pro rappresenta un’utility
di utilizzo professionale efficace,
dedicata all’utente evoluto che
non ha tempo per l’iscrizione
manuale di un sito Web sui motori
di ricerca, ma vuole concedere al
proprio sito qualche chance in più.
L’installazione del software è immediata. A ogni avvio appare un servizio
di Tips and Tricks, disponibile però solo in lingua inglese, con suggerimenti
utili per utilizzare TopDog rapidamente e al meglio.
Top dog è un’utility destinata a esaminare se un sito Web, corrispondente a
un’Url da specificare nell’apposito spazio, sia stato preso o meno in considerazione da una lista, ricca e folta, di
motori di ricerca internazionali: di default vengono analizzate le prime cinquanta posizioni rispetto a una parola
chiave oppure a una stringa di keywords
(fino a un numero massimo di tre). I report possono essere inviati a una casella
di posta elettronica, precedentemente
individuata.
La principale funzione del software, in
altre parole, consiste nell’interrogare
214
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Verifica finale Specificando
dalle opzioni Tool Options e
poi selezionando da Reports
Competitive Analysis è possibile verificare se l’Url preso in
considerazione, associato alle
parole chiave indicate, sia già
in zona Top Ranking.
> Requisiti
Cpu: Pentium II
Ram: 32 Mbyte (64 Mbyte consigliati)
Spazio disco: 5 Mbyte
Sistema operativo: Windows 98, Me, Nt,
2000 e Xp
una serie di motori di ricerca, selezionabili a partire da una lista di ben 397
motori (i più conosciuti, come per esempio Altavista e Google, sono presenti
nelle più importanti varianti geografiche
locali), per analizzare se il sito Web in
esame appaia o meno come citato nei risultati delle ricerche rispetto alle keyword digitate: è per esempio possibile
verificare se inserendo la query “ristorante biologico” appare tra i risultati un
sito Web di un locale a noi noto.
Oltre all’analisi del ranking rispetto alle parole chiave, TopDog assolve anche a un’altra indispensabile funzione,
la submission. Con TopDog è semplice
iscrivere un’Url di un sito Web: è suf-
öö
?
?ö
?ö
?ö
TopDog Pro 7.0.4
Prezzo: Dollari 199,95 (Iva inclusa)
Contatto: Top Dog Software
Email: [email protected]
Web: www.topdogsoftware.biz
Pro: Presenza di un tutorial in Pdf molto
ben fatto; multifunzionalità; efficacia
delle utility.
Contro: Usabilità non immediata;
non genera Meta Tag né doorway (pagine
progettate per ben posizionarsi a seconda
di una precisa parola chiave) a differenza
di programmi affini.
ficiente selezionare i motori di ricerca,
quindi le parole chiave. Si procede iniziando un nuovo Project e si fa clic sulle voci d’interesse per ciascuna submission information, specificando le
voci che eventualmente si desidera dare in pasto ai motori di ricerca (quali i
dati dell’azienda, ma soprattutto le directory specifiche su cui iscrivere il sito eccetera). Dal menu Go si attiva infine la funzione vera e propria di submission che va a buon fine in automatico, eccetto che nei casi a pagamento.
In questi casi bisogna attivare, tramite
il clic destro, le corrispondenti pagine
di iscrizione del motore di ricerca a pagamento.
TopDog è un programma di ottimo livello nella submission di un sito Web
e nel monitoraggio della popolarità
(Link Popularity) di un sito per ogni
parola chiave da interrogare, oltre che
nella verifica del raggiungimento della
posizione Top Ranking. Risulta tuttavia macchinoso in alcune procedure e
non propriamente usabile per utenti
meno esperti nel settore, che peraltro
possono avvalersi di un manuale in
Pdf veramente pratico e dettagliato; al
contrario è molto apprezzato dai professionisti e dagli utenti evoluti per la
professionalità delle molteplici funzionalità presenti. ù
Internet <
Test
Helexis Software Development Site Publisher 2.2.52
Un client Ftp agile e maneggevole specifico per aggiornare
rapidamente il sito
Mirella Castigli
Pubblicare sul Web in pochi clic
ggiornare frequentemente e con costanza
un sito Web è un lavoro che costa fatica; ma se l’upload può essere semplificato al massimo, automatizzando anche qualche operazione, risulta un guadagno
di tempo non indifferente:
Site Publisher è il client Ftp,
leggero da scaricare e semplice da usare, che soddisfa
questa necessità.
Û
A
Ideato per i Webmaster
di professione, in realtà Site
Publisher rappresenta uno
strumento veloce e funzionale,
pratico per chiunque possieda
un sito Web da aggiornare spesso.
L’interfaccia di Site Publisher è ergonomica e intuitiva, veramente alla portata di chiunque sappia già sfruttare un
normale client Ftp con cui fare l’upload in Rete dei propri file in locale.
Site Publisher innanzitutto ci chiede di
individuare il server Ftp, quindi di inserire negli appositi spazi di autenticazione Username e password. Dopo
aver creato il nostro nuovo Profilo da
Parameters Tree, configuriamo altre
specifiche, impostando eventuali proxy per la connessione e le directory locali da sincronizzare con quelle remote. Il gioco è fatto: con pochi clic del
mouse il lavoro di aggiornamento in
Rete risulta molto agevole e preimpo-
öö
?
?ö
?ö
?ö
Site Publisher 2.2.52
Prezzo: Dollari 24,95;
Dollari 299,00 (Licenza per utenti illimitati)
Contatto: Helexis Software Development
Email: [email protected]
Web: www.sitepublisher.net
Pro: Semplicità d’uso; presenza di opzioni
interessanti e pratiche; interfaccia intuitiva.
Contro: Nulla da segnalare.
> Requisiti
Cpu: Pentium II
Ram: 32 Mbyte
Spazio disco: 851 Kbyte
Sistema operativo: Windows 95, 98, Me,
Nt, 2000 e Xp
stato. La sincronizzazione è la vera
novità di Site Publisher rispetto al classico client Ftp: questa operazione permette di confermare l’eventuale cancellazione di file (sempre necessaria
durante questa fase); ciò risulta utile
per gli utenti più distratti che eseguono le operazioni di fretta, oppure per
chi mantiene un sito Web in multiutenza, evitando così di commettere clamorosi errori e perdite di dati, cancellando gli aggiornamenti online apportati da altri utenti a nostra insaputa.
Dopo aver sincronizzato, risulta infatti impossibile sovrascrivere file in remoto con file antecedenti, e quindi non
aggiornati nelle directory in locale.
Site Publisher rappresenta un tool maneggevole e flessibile che consente di
utilizzare il protocollo Ftp per il download o l’upload di file, in maniera rapida ed efficace.
Utilizzando un account Ftp fra una directory locale e una remota, Site Publisher semplifica e riduce ai minimi
termini i clic per sincronizzare, aggiornare o scaricare file in Internet, e ha il
Interfaccia Site Publisher è all’insegna dell’usabilità: agile e
fruibile, si configura in pochi clic
ed è leggero nelle dimensioni.
vantaggio di essere perfettamente gestibile dopo poche
sessioni di utilizzo.
Il software è dotato della
funzione Files preview che
consente di avere una visione immediata di ciò che si
trova in locale e in remoto,
controllando in tempo reale i file aggiornati, mai da confondere con pagine Web antecedenti. Per quanto concerne la fase di sincronizzazione, si
può infatti impostare tale operazione
mediante uno Scheduler interno al programma, così da effettuarla in maniera
periodica e automatica, per esempio
settimanalmente.
Site Publisher è in grado di aggiornare
solo i file cambiati dopo aver confrontato il server Web con un’immagine offline sul nostro computer, ma allo stesso tempo può lasciar fuori da questo
processo intere cartelle o file, precedentemente inseriti nell’opzione Ignoring list. È utile infine poter accedere a
tutti i file anche durante l’upload, per
verificare che non ci siano broken link
sul nostro sito Web. Site Publisher infine possiede la funzione di Resume
upload/download, sempre indispensabile se si viene disconnessi durante uno
scaricamento perché evita di ricominciare il processo dal principio. Non è
una funzione utile se si aggiornano pochi e piccoli file per sessione, ma permette un risparmio di tempo non da
sottovalutare se si tratta di file più impegnativi o se siamo impegnati in un
vero e proprio restiling del nostro sito.
Altre opzioni disponibili sul client Ftp
Site Publisher sono l’Auto Switching
tra modalità Ascii e Binaria e i trasferimenti multisessione. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
215
> Internet
Approfondimento
Anna Stefani
Dynamic Dsn
Dynamic Dns Tutto quello che bisogna sapere sui servizi Web
che consentono di accedere in qualsiasi momento da Internet
al proprio computer di casa
Contano i nomi, non i numeri
on siamo soli. Tramontata l’era del computer e del programma stand alone, siamo entrati da tempo nell’era delle
architetture distribuite, dove il tutto conta più della
somma delle singole parti.
Grazie a quel portentoso
collante che è Internet e il
protocollo Tcp/ip (Transmission control protocol/Internet protocol), un’applicazione può interagire con
altre senza riguardo per le
idiosincrasie e per le particolarità delle varie soluzioni hardware e software a disposizione. Su Internet infatti due
computer diversi non potrebbero comunicare fra loro se non ci fosse una
specie di linguaggio comune con cui
capirsi.
N
Se non si dispone di un Ip fisso
è praticamente impossibile farsi
rintracciare con facilità sul Web:
per venire incontro a queste
esigenze è stato sviluppato il metodo
dei cosiddetti Dynamic Dns.
niente sul proprietario del computer a
cui appartiene: le imprese commerciali soprattutto vogliono invece che l’indirizzo Internet sia riconoscibile e funzioni come elemeno di riconoscimento. Per venire incontro a queste esigenze è stato sviluppato un altro
metodo di identificazione e indirizzamento usando le lettere al posto dei
numeri. Stiamo parlando del Dns (Domain Name System).
C os’è un Dns?
Tale linguaggio è rappresentato dal
protocollo Tcp/ip che consente di
identificare ciascun computer con un
indirizzo Ip ossia con un gruppo di
quattro numeri separati da un punto,
ciascuno dei quali è compreso tra zero e 255.
In questo caso se avessimo per esempio un numero come 194.-26.1.226
questo corrisponderebbe esattamente
all’Ip di uno certo computer collegato
a Internet: funzionerebbe come suo
indirizzo e non esisterebbe sulla Rete
un altro computer con lo stesso numero.
Un numero è però difficile da ricordare come indirizzo e inoltre non dice
216
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Il Dns è un insieme di
protocolli e servizi propri
di una rete di tipo Tcp/ip,
attraverso i quali gli
utenti sono in grado di
fare riferimento alle varie macchine collegate
alla Rete utilizzando dei
nomi semplici da ricordare, anziché degli indirizzi Ip numerici.
A tal fine è necessario assegnare a ciascun computer una Url (Uniform
Resource Locator), ossia
una identificazione uni-
voca composta da parole separate da punti, invece che
numeri. Per esempio www.microsoft.com è l’Url corrispondente a uno specifico
computer Microsoft. L’ultima parola sta ad indicare il
tipo di attività svolta da
quel computer oppure la
sua appartenenza geografica a una nazione. La seconda da destra, invece, è il
dominio, cioè il vero identificativo dell’azienda o organizzazione ed è il nome
complessivo di tutti i computer che gli appartengono
(Microsoft).
Ad ogni computer sono quindi assegnati due indirizzi: uno numerico (Ip)
e uno espresso in lettere (Url). Siccome però il protocollo Tcp/ip riconosce
solo i numeri Ip, quando chiediamo
una Url, come si fa a sapere quale Ip
corrisponde a quella Url?
A questo scopo sono destinati alcuni
server speciali, denominati Domain
Name Server, che individuano con precisione quale indirizzo Ip associare a
ciascuna Url.
Quando allora chiediamo al browser
una Url, esso consulta automatica-
Û
L’inventore del Dns Il
padre di questa architettura viene ritenuto universalmente un programmatore dal nome
impronunciabile, tale
Paul Mockapetris, che lo
definì un database distribuito e leggero in grado di consentire la definizione di namespace
gerarchici, una amministrazione distribuita, tipi
di dati estensibili, dimensioni dello stesso database virtualmente illimitate e buone prestazioni.
Dynamic Dns
Approfondimento
Û
C ome funziona il Dns?
Il Dns opera a livello applicativo come
un sistema gerarchico di gestione di
database distribuiti in ambiente
client/server, utilizzando Udp (User
Datagram Protocol) e Tcp come protocolli sottostanti. Le sue componenti
principali sono: un resolver, un server
dei nomi e uno spazio dei nomi a dominio.
Nelle comunicazioni Dns di base, un
client Dns, o resolver, invia una query
a un server dei nomi,
che restituisce le informazioni richieste, un
puntatore a un altro
server dei nomi o un
messaggio di errore nel
caso non riesca a soddisfare la richiesta.
Lo scopo del database Dns è quello di
tradurre i nomi dei computer in indirizzi Ip. Il sistema Dns
può quindi essere paragonato a un elenco telefonico. L’utente cerca
il nome della persona o
dell’organizzazione da
contattare ed esegue un
controllo incrociato fra
nome e numero telefonico. Allo stesso modo,
un computer host contatta il nome di un computer e un server dei
nomi di dominio esegue un controllo incro-
ciato fra il nome e l’indirizzo Ip. Se il
server dei nomi non è in grado di risolvere la richiesta, potrebbe inoltrarla
a un altro server in grado di risolverla. I server dei nomi sono raggruppati
in vari livelli (o domini) che definiscono zone di autorità diverse all’interno
di una struttura gerarchica. Per zona di
autorità si intende la parte di spazio
dei nomi del dominio di cui è responsabile un particolare server dei nomi.
Il server dei nomi memorizza tutti i
Spazio dei nomi del dominio Per spazio
dei nomi del dominio si intende un raggruppamento gerarchico di nomi in una
struttura ad albero capovolta.
Û
mente un Dns, trova l’Ip che corrisponde all’Url richiesta e lo utilizza per
collegarsi.
Come funziona il Dns?
Il computer host contatta
il nome di un computer e
un server dei nomi di dominio esegue un controllo incrociato fra il nome e
l’indirizzo Ip.
Internet <
Un po’ di storia
Prima del 1980, Arpanet (rete telematica realizzata nel 1969 dall’Advanced Project Research
Agency (Arpa), un’agenzia del
Dipartimento della Difesa del
Governo USA) includeva solo un
centinaio di computer collegati
in rete. Gli abbinamenti nome/indirizzo erano contenuti in
un singolo file chiamato Hosts.txt, memorizzato nel computer host dello Stanford Research Institute’s Network
Information Center (Sri-Nic) a
Menlo Park, California. Come illustrato nella figura, gli altri computer host di Arpanet copiavano il file Hosts.txt dal computer dello Sri-Nic secondo le
loro necessità.
Inizialmente, questo schema dava buoni risultati, in quanto l’elenco Hosts.txt doveva essere aggiornato solo un paio di volte al-
Û
L’antenato del Dns Si chiama
Hosts.txt e non è altro che un file
memorizzato sul computer host
dello Sri-Nic (Stanford Research
Institute’s Network Information
Center) che effettua gli abbinamenti nome/indirizzo di tutti i Pc
collegati alla Rete Arpanet.
la settimana. Tuttavia, dopo alcuni anni cominciarono a sorgere i
primi problemi. A causa del continuo aumento delle dimensioni
della rete Arpanet, e soprattutto
al fatto che il file Hosts.txt era
troppo grande da gestire e utilizzava una struttura dei nomi flat
che prevedeva che ogni nome di computer dovesse essere univoco in tutta la rete, il gruppo di gestione di Arpanet si mise a cercare una soluzione al meccanismo che ruotava attorno al file Hosts.txt. La decisione portò alla creazione del sistema Dns.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
217
> Internet
mapping degli indirizzi per lo spazio
dei nomi del dominio all’interno della
zona e risponde alle query del client
relative a tali nomi.
R isoluzione dei nomi
Vi sono tre tipi di query che un client
(resolver) può inviare a un server Dns:
• ricorsive: il server dei nomi a cui è
stata inviata la richiesta deve fornire
i dati richiesti o rispondere con un
messaggio di errore in cui dichiara
che non esistono dati del tipo richiesto o che il nome di dominio specifi-
Per essere sempre raggiungibili su
Internet, è sufficiente disporre di due
cose: un nome a dominio e un
servizio di Dns dinamico che associ
sempre lo stesso nome all’indirizzo
Ip, che cambia ad ogni connessione.
cato non esiste. Il server dei nomi
non può trasferire la richiesta a un
altro server dei nomi.
• iterative: il server dei nomi a cui è
stata inviata la richiesta fornisce la risposta migliore disponibile. La risposta può essere il nome risolto o un riferimento a un altro server dei nomi
Free Dns Attivando un
account gratuito su Dyndns.org, chiunque potrà
avere la propria macchina
sempre raggiungibile con
un indirizzo Web del tipo
http://suonome.dyn-dns.org
Windows
DynDNS www.sitedevelopers.com/dyndns
DynSite http://noeld.com/dldynsite.htm
DynamicHost www.websvr.net/dynamichost
DirectUpdate www.directupdate.net
Flashdns http://flashdns.smtguru.com
GnuDIP Client www.andrearusso.it/Client/Client.html
Java Dynamic DNS Client http://sourceforge.net/projects/rzodyndns/
NetCruiser Dynamic Domain www.netcruiser-software.com/products.html
No-IP.com Update Client www.no-ip.com/downloads.php
ZEDu http://glsoft.glewis.com
Unix
DDClient http://burry.ca:4141/ddclient
Ez-ipupdate http://gusnet.cx/proj/ez-ipupdate
Flashdns http://flashdns.smtguru.com
IPCheck http://zoneclient.sourceforge.net
Java Dynamic DNS Client http://sourceforge.net/projects/rzodyndns/
No-IP.com Update Client www.no-ip.com/downloads.php
Zedynip.pl www.zoneedit.com/doc/zedynip.pl
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Û
che potrebbe essere
in grado di rispondere
alla richiesta originale
del client.
• inverse: il resolver
invia una richiesta a
un server dei nomi
per risolvere il nome
host associato a un indirizzo Ip noto.
In quest’ultimo caso (query inverse),
non essendoci alcuna correlazione diretta fra i nomi host e gli indirizzi Ip
nello spazio dei nomi Dns, è possibile
garantire una risposta corretta solo con
una ricerca accurata in tutti i domini.
Per evitare la ricerca di una query inversa in tutti i domini, è stato creato
un dominio speciale, chiamato in-addr.arpa. I nodi in-addr.arpa vengono
denominati in base ai numeri della
rappresentazione decimale degli indirizzi Ip. Dato che gli indirizzi Ip diventano più specifici da sinistra verso
destra al contrario dei nomi di dominio, l’ordine degli ottetti dell’indirizzo
Elenco client Dns dinamico
218
Dynamic Dsn
Approfondimento
Ip deve essere invertito quando si crea
il dominio in-addr.arpa (per esempio,
per trovare un nome host per l’indirizzo Ip 157.55.200.51, il resolver richiede al server Dns un record puntatore
per 51.200.55.157.in-addr.arpa).
All’inizio questo metodo sembrava sufficiente: facendo qualche conto, con
questo metodo, ci sono teoricamente
oltre quattro miliardi di numeri diversi
disponibili e quindi si possono indirizzare oltre quattro miliardi di computer
diversi. In realtà, per motivi tecnici, alcuni numeri non sono utilizzabili e
inoltre i primi che sono arrivati su Internet hanno prenotato molti più numeri di quanti ne servissero effettivamente con veri e propri fenomeni di accaparramento. Tutto questo ha portato
ad una carenza grave di indirizzi Ip liberi. Tanto che già si profila una riforma profonda di questo metodo per consentire la disponibilità di nuovi numeri. È chiaro che una riforma in questo
senso comporterà enormi problemi di
riorganizzazione.
I l Dynamic Dns
Chi utilizza una connessione a Internet,
nella maggior parte dei casi si vedrà assegnare un indirizzo Ip dinamico, ovvero che viene cambiato dal provider a
ogni nuova connessione. Con questo tipo di connessione è molto difficile poter condividere risorse del proprio Pc
con il resto degli utenti Internet, che
non avranno a disposizione un riferimento preciso per individuare la macchina cui collegarsi. Per questo motivo, l’Ietf (Internet Engineering Task
Force - www.ietf.org) ha introdotto il
Dynamic Dns
Approfondimento
I Servizi di Dns dinamico
Cjb.Net
www.cjb.net
gratuito
Dhis
www.dhis.org
gratuito
Dns2go
dns2go.deerfield.com
a pagamento
DtDns
www.dtdns.com
gratuito
Dyndns.it
www.dyndns.it
gratuito
Dyndns.org
www.dyndns.org
gratuito
Dyndns.com
www.dyndns.com
a pagamento
DynIp
www.dynip.com
a pagamento
Dynu.com
www.dynu.com
gratuito
support.dyndns.org
gratuito
Nikhilimo Online System
www.nols.com
a pagamento
No-IP.com
www.no-ip.com
gratuito
www.selfhost.com
gratuito
www.tzo.com
a pagamento
www.zoneedit.com
gratuito
Network Services
Selfhost
Tzo
Zoneedit
(www.-dyndns.it); Dynu.com (www.dynu.com); No-Ip.com (www.no-ip.-com)
e SelfHost (www.selfhost.com).
La più conosciuta comunque è Dyndns.org (www.dyndns.org), uno dei primi servizi gratuiti di Dns dinamico che
attualmente implementa tutti gli standard Rfc (www.ietf.org/rfc) definiti dall’Ietf.
Il loro obiettivo è quello di associare
l’Ip della linea a un dominio di terzo li-
Dynamic Dns su No-ip.com Per attivare il
servizio su No-ip (www.no-ip.com) è sufficiente visitare il sito, iscriversi, e successivamente, effettuare il login ed inserire l’indirizzo Ip corrente.
vello, del tipo mionome.dyndns.org. In
questo modo, non sarà più necessario
dire il mio Ip è 123.123.123.123 ma solamente la mia Rete/il mio Pc è su
mionome.dyndns.org.
I nomi di dominio offerti sono quindi
nomi di terzo livello: il .org è infatti un
dominio di primo livello (Tld - Top level domain); dyndns.org è il secondo
livello; mionome.dyndns.org è di terzo
livello. Se vogliamo invece ottenere
qualcosa di più professionale e registrare un dominio di secondo livello,
dobbiamo utilizzare un servizio di Dns
dinamico a pagamento come per esempio DynIp (www.dynip.com); Dyndns.com (www.-dyndns.com); Nikhilimo Online System (www.nol.com), Tzo
(www.tzo.com) o Dns2go (dns2go.deerfield.com).
Quest’ultimo, in particolare, viene offerto con un client apposito, disponibile su piattaforme diverse che, quando
non si è connessi a Internet, permette
di reindirizzare automaticamente il dominio verso un altro indirizzo Ip.
Per attivare il servizio è sufficiente visitare il sito, iscriversi, e successivamente, effettuare il login ed inserire
l’indirizzo Ip corrente. Quasi sempre
l’aggiornamento dell’indirizzo avviene
tramite un programma residente sul Pc
che periodicamente comunica al server
il nuovo indirizzo, dando così seguito
all’allineamento dei dati presenti nel
Dns. In alcuni casi però è necessario
effettuarlo a mano: occorre collegarsi a
una pagina Web, inserire il nuovo Ip
e dare la conferma.Vediamo ora come
associare alla nostra linea telefonica di
collegamento a Internet un dominio di
terzo livello, utilizzando uno dei tanti
servizi gratuiti di Dns dinamico.
Û
concetto dei Dynamic Dns, un nuovo
standard che consente di modificare dinamicamente l’associazione tra nome
di dominio e indirizzo Ip della macchina ogniqualvolta esso cambi. In questo
modo, pur variando l’indirizzo Ip, rimarrà sempre lo stesso il nome con cui
è possibile rintracciare la macchina in
Internet quando essa è collegata. Spesso succede di avere la necessità di comunicare il proprio Ip a qualcun’altro,
per esempio per scaricare un file da un
server Ftp, per raggiungere una cartella condivisa su un Pc remoto oppure
per collegarsi in streaming audio/video.
Occorre ricordarsi che, per essere raggiungibili su Internet, è fondamentale
disporre di due cose: un nome a dominio e un servizio di Dns
dinamico che associ il
nome all’indirizzo Ip,
che cambia a ogni connessione. Molte sono le
organizzazioni che nel
mondo offrono servizi di
questo tipo. Ne sono un
esempio ChangeIP.com
( www.changeip.com );
Cjb.net (www.cjb.net);
Ddts.net (www.ddts.net); Dhis (www.dhis.org/dhis); Dhs (www.dhs.org); Dtdns (www.dtdns.com); Dyndns.it
Internet <
U n esempio di
r e g i st r a z i o n e d i D n s
dinamico
Andiamo per esempio sul sito di Noip.com (www.no-ip.com). Per prima cosa dovremo creare un account presso
il loro Nic. Selezioniamo quindi Sign
up, inseriamo nome, cognome e indirizzo di posta elettronica e premiamo
il pulsante Register.
Dopodiché, terminata la registrazione,
se tutto è andato a buon fine otterremo
il messaggio Success. Your Account has
been created e nella posta elettronica
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
219
> Internet
Approfondimento
Un sito Web sul proprio Pc
I passaggi da seguire per ospitare un sito Web
sul proprio Pc sono abbastanza semplici:
1. Registrare il proprio dominio presso un servizio di Dns dinamico;
2. Configurare il client inserendo i campi appropriati (Domain Name, Username e Password);
3. Predisporre il Pc che deve fungere da server;
4. Configurare il Virtual Server affinché rigiri
sull’indirizzo Ip del Pc predisposto le connessioni provenienti dall’esterno.
In questo modo, se un utente vuole connettersi al nostro dominio interrogherà il server Dns
che gli restituirà di volta in volta l’indirizzo Ip assegnato dall’Internet Service Provider.
riceveremo le istruzioni dettagliate di
come procedere all’attivazione del servizio. Il messaggio sarà simile al seguente:
Hello,
Welcome to No-Ip.com
Your number one stop for dynamic ˘
˘ dns services.
Your password is: ******
To logon to no-ip.com go to ˘
˘
˘ http://www.no-ip.com and
˘ enter your email address and˘
˘ the password above. Once you˘
˘ logon you may change your˘
˘ password by clicking the˘
˘ Change Password link.
220
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
The host pcesempio.˘
˘ no-ip.info resolving ˘
˘ to 151.26.1.67 has˘
˘ successfully been˘
˘ added to our system.˘
˘ New additions will˘
˘ take up to 5 minutes˘
˘ to become live on our˘
˘ Dns servers.
e nel giro di cinque minuti il
Dns sarà attivo e funzionante.
C o m e av v i e n e
l’a g g i o r n a m e n to
d e l l’i n d i r i z zo
Ip?
Fatti tutti i passi necessari
per registrare il proprio Pc
nel Dns, resta ancora aperto il problema di tenere costantemente aggiornate le informazioni inserite, cioè di andare a modificare l’Ip nel Dns ogniqualvolta cambi.
Quasi sempre l’aggiornamento dell’indirizzo avviene tramite un programma
residente sul Pc che comunica al server il nuovo indirizzo, dando così seguito all’allineamento dei dati presenti nel Dns. In alcuni casi però è necessario effettuarlo a mano: occorre collegarsi ad una pagina Web, inserire il
nuovo Ip e dare la conferma.
È evidente che questo non è un modo
estremamente comodo per usufruire di
un servizio di Dns dinamico. Ecco allora che diventa indispensabile dispor-
Aggiornamento del Dns La comunicazione del nuovo indirizzo Ip al server avviene
tramite un programma residente sul Pc che
periodicamente comunica al server il nuovo
indirizzo, dando così seguito all’allineamento dei dati presenti nel Dns.
Û
A questo punto, non ci resta che tornare sul sito di No-ip.com, inserire l’email e la password appena ricevute e
creare il nostro Dns. Basta semplicemente premere il pulsante Add nel
Pannello di controllo, scegliere il nome
(Hostname) e il tipo (Host type) di Dns
desiderato tra quelli offerti da No-ip
(per esempio 3utilities.com, hopto.org,
myftp.biz, no-ip.biz, no-ip.com, noip.info, redirectme.net) e selezionare
l’opzione Create host.
Nel caso ricompaia la stessa pagina
con una scritta in rosso, dovremo cambiare il nome dell’Hostname o Host type, in quanto lo stesso è gia stato registrato da un altro utente.
Se invece la registrazione ha avuto
successo ed è andata a buon fine apparirà il seguente messaggio:
Dynamic Dsn
re di un sistema che esegua questa
funzione in modo automatico.
Tra i vari client esistenti, il più utilizzato è comunque DynSite for Windows (http://noeld.com/dldynsite.htm)
in quanto funziona con la maggior parte dei servizi di Dns dinamico attualmente presenti sul mercato.
Per utilizzarlo, è sufficiente seguire la
semplice procedura di installazione.
Apparirà in tal modo la finestra Getting
started assistant che guiderà l’utente
nelle varie operazioni di configurazione del sistema. Per prima cosa chiederà di registrarsi ad uno dei provider
supportati. Siccome avevamo già in
precedenza attivato un account su Noip.com, procediamo oltre, inseriamo la
tipologia di connessione (modem, adsl, eccetera) premendo il pulsante Setup connection e scegliamo i parametri opportuni. L’importante è settare
correttamente ogni quanto tempo deve
avvenire l’allineamento con il server.
L’intervallo migliore va comunque
scelto caso per caso ed è un compromesso fra la frequenza di cambio dell’Ip e il tempo che si è disposti ad
aspettare perché il nuovo indirizzo
venga registrato dal Dns. Esiste infatti
un intervallo di tempo durante il quale il Dns, non ancora aggiornato, punta al vecchio Ip e quindi il Pc non risulta visibile in Rete.
A questo punto non resta che configurare il nome di dominio da aggiornare
(nel nostro caso pcesempio.noip.info). Selezionando Account assistant e seguendo passo passo il wizard
a disposizione, verranno chieste alcune informazioni tra cui in particolare il
nome del servizio (No-Ip.com) e i dati
relativi alla Userid e Password per accedere al proprio account. Terminata
questa operazione, per attivare il sistema di aggiornamento automatico dell’Ip sarà sufficiente effettuare un doppio clic sull’icona presente nella System Tray.
Fatto questo, chiunque in tutto il mondo potrà accedere al nostro computer.
Basterà semplicemente aprire le porte
opportune a seconda del servizio offerto. Nel caso, per esempio, volessimo offrire un servizio di Ftp, dovremo attivare la porta 21. Diversamente
se volessimo fornire un servizio di spazio Web gratuito, dovremo abilitare la
porta 80 e installare sul nostro Pc un
Dynamic Dns
Quali porte Tcp/ip
utilizza DynSite?
Porte
Servizi
21
Ftp updates
25
report errori
53
dynamic update
80
Http update e notifiche Icq
389
Ldap update
443
Https updates
5000
servizio offerto da Ddns.nu
7070
servizio offerto da DnsQ o Ods
7071
servizio offerto da Sdns
8245
servizio offerto da No-ip
9120
servizio offerto da MiniDns
10980
servizio offerto da Staticky
server Web. Su Internet infatti sono disponibili varie tipologie di server: esiste per esempio il Personal Web Server
di Microsoft (msdn.microsoft.com/library/default.asp?URL=/library/officedev/office97/settinguppersonalwebserver.htm), AnalogX Simple Server
( www.analogx.com/contents/download/network/sswww.htm), Tiny Web
Server (www.ritlabs.com/tinyweb/index.html), Xitami (www.xitami.com),
Abyss Web Server (www.aprelium.com/abyssws/) e Sambar (www.sambar.com/). Il più conosciuto è comunque Apache (www.apache.org) che è
disponibile anche in versione per Windows. Una volta installato il server
Web, avremo quindi la possibilità di
ospitare sulla nostra macchina un sito
Internet. Dato però che la banda a disposizione in genere è molto limitata, i
visitatori del nostro sito vedranno le
pagine lentamente. Allo stesso modo,
è possibile effettuare l’aggiornamento
automatico dell’indirizzo Ip anche avvalendosi degli applicativi forniti con
alcuni router e/o modem Adsl. Ne sono un esempio Zyxel Prestige 100
(www.elsy.it/-lan/zxw100.htm), DrayTek Vigor 2600 (www.spider.it/Catalogo/Prodotti/Draytek-2600.html) e SnapGear (www.snapgear.it).
Quest’ultimo in particolare può essere
impostato per utilizzare i servizi di Dns
dinamico e per conoscere, tramite il nome di dominio (per esempio miopc.dyndns.org), l’indirizzo Ip del server
con cui colloquiare. Attenzione però che
la configurazione varia da un software
all’altro come pure la politica di registrazione di un Dns dinamico.
T e sta r e u n D n s d i n a m i c o
Per provare il funzionamento di un Dns
dinamico, è sufficiente eseguire dal
prompt di Ms-Dos o da una shell Linux
il comando: nslookup seguito dal nome
di dominio (per esempio nslookup
www.my-site.com). Se l’operazione va
a buon fine otteniamo come risposta
l’indirizzo Ip corrispondente a quel nome di dominio, altrimenti avremo un
messaggio di errore di questo tipo:
[root@bigboy tmp]# nslookup˘
˘ www.my-site.com
Server: 127.0.0.1
MyDomain.com: Dynamic Dns gratuito
Si tratta di un servizio disponibile solo
per domini di secondo livello .com, .net,
.org e .it.
Per utilizzarlo, è necessario effettuare
lo spostamento del dominio attraverso
un’apposita procedura, per fare in modo che il Dns primario e quello secondario siano quelli forniti da MyDomain.com (www.mydomain.com).
Eventualmente è anche possibile effettuare la registrazione di nuovi domini,
pagando un canone a Network Solu-
Internet <
Approfondimento
tions di 70 dollari per i primi due anni.
Per ogni dominio, è possibile creare liberamente sottodomini e configurare
separatamente il relativo record di Dns.
Anche se non viene fornito un programma per l’aggiornamento automatico dell’indirizzo Ip, immettendo
manualmente l’Ip e, aspettando qualche minuto, il risultato è lo stesso.
Il servizio nel suo complesso sembra essere piuttosto completo, considerando
che è gratuito.
Address: 127.0.0.1#53
** server can’t find ˘
˘ www.my-site.com: NXDOMAIN
Tutto qui.
C onclusioni
La procedura di registrazione di un Dns
dinamico varia da servizio a servizio. In
genere si tratta di operazioni che si effettuano via Web in maniera molto rapida. Solo in rari casi, l’attività risulta laboriosa e richiede l’installazione di un
software lato client. Questo è necessario
soprattutto nel caso in cui risulti estremamente difficoltoso modificare i dati
relativi all’Ip corrente.
Si tratta solitamente di programmi che,
oltre a controllare le impostazioni del
Dns, permettono anche di modificarle, aggiungendo a ciascun parametro il
valore opportuno. Quasi tutti i servizi
di Dns dinamico esistenti sul mercato,
consentono comunque di modificare i
campi del Dns che sono:
• A - Host address: indirizzo Ip della
macchina.
• MX - Mail exchanger: indirizzo a
cui rispedire la posta in arrivo nel dominio.
• CNAME - Canonical name: nome
del dominio effettivo. Utilizzato nel
caso in cui il nome di dominio sia un
alias di un altro dominio esistente.
• NS - Name server: il nome dell’host
che offre il servizio di Dns.
Se volessimo allora avere il Dns dinamico, per qualsiasi dominio, dovremo
impostare opportunamente il campo
Cname del dominio. In questo caso,
per esempio, per il dominio miopc.vnu.com, dovremo scrivere nel campo
Cname il nome di dominio ottenuto
con uno dei servizi di Dns dinamico visti in precedenza (per esempio
miopc.dynds.org). Solo così, il dominio
miopc.vnu.com diventerà un alias di
miopc.dyndns.org. Questa modifica
però deve essere fatta solamente dal
provider con cui è stato registrato il dominio, che potrebbe anche non essere
disposto ad effettuarla gratuitamente.
I servizi di Dns dinamico sono quindi
utili a tutti coloro che, pur connettendosi con una normale connessione a Ip
dinamico, vogliono comunque avere il
proprio computer raggiungibile da Internet in qualsiasi momento. ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
221
In pratica <
> all’interno:
226 Dalla foto ai media digitali
Ciò che rende uniche le macchine fotografiche digitali è la totale integrazione
con il Pc: questi due mondi permettono a chiunque di sfruttare al meglio le nuove
tecnologie, non solo per migliorare le immagini ma anche per accedere a
una gamma di servizi che la fotografia tradizionale non è in grado di fornire.
Ecco come archiviare, condividere e distribuire le immagini, come masterizzare i Cd
e i Dvd e stampare le foto online.
236 Ai blocchi di partenza
Dopo avere installato molti programmi, spesso può capitare che Windows impieghi
troppo tempo ad avviarsi, specie se il processore non è proprio di ultima
generazione. In molti casi la colpa non è del sistema operativo in sé, ma di una serie
di programmi e utility che vengono caricati all’avvio del sistema stesso. Il guaio
è che questi programmi sono per lo più inutili. Ecco come recuperare memoria
e minimizzare i tempi di avvio.
246 Piacere, Java
Iniziamo un viaggio all’interno di Java, linguaggio che si caratterizza per
la programmazione a oggetti.
Il termine “oggetto” associato a un linguaggio di programmazione rappresenta
non tanto una moda o un vezzo, ma una vera e propria filosofia che migliora
l’approccio con le tecniche di sviluppo dei moderni linguaggi. Approfondiamo
insieme questo modo di programmare, con applicazioni pratiche.
250 Prendila comoda
Per creare pagine statiche non occorreva altro che un editor e il browser per
visualizzare il risultato; al contrario per provare gli script in Php bisogna disporre
di un interprete Php e di un database. Installare un server è lungo e complicato,
la configurazione non è un processo che si affronta tutti i giorni. In nostro aiuto
viene EasyPhp che si scarica gratuitamente dal Web e permette di installare in due
minuti un server Apache.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
225
> In pratica
Dalla foto
ai media digitali
Giorgio Papetti
Ciò che rende
uniche le macchine
fotografiche
digitali è la totale
integrazione
con il Pc: non
solo le immagini
ma anche per
accedere a servizi
che la fotografia
tradizionale
non fornisce
226
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
a potenza e la versatilità dei
moderni personal computer è
tale da renderli ormai dei veri
e propri oggetti polivalenti, complete
centrali di controllo per la gestione
degli apparecchi domestici o
sofisticati dispositivi con i quali
elaborare materiale prodotto con
periferiche altrettanto tecnologiche
e affascinanti.
Il connubio tra fotografia digitale
e personal computer rappresenta
perfettamente l’evoluzione che
questo strumento ha subìto; da
fredda macchina calcolatrice il Pc
è costantemente progredito fino
a diventare uno strumento in grado
L
di assecondare, e spesso avvalorare,
anche i lati più creativi della nostra
personalità. Gli zero e gli uno che
facevano impazzire i primi
programmatori sono stati col tempo
plasmati, resi invisibili agli utenti
e trasformati in qualche cosa in grado
di rappresentare immagini, suoni,
filmati.
L’evoluzione tecnologica, unita alla
genialità di alcuni programmatori,
ha permesso tutto ciò avvicinando
sempre più i Pc ai normali
elettrodomestici e consentendo anche
alla gente comune di compiere cose
che fino a pochi anni fa si potevano
leggere solo nei libri di fantascienza.
Album digitali
Webcast Theater Dazzle
offre gratuitamente ai
proprio utenti registrati
un servizio online per la
condivisione di album fotografici e video digitali.
C o m e ot t e n e r e
f oto g r a f i e d i g i ta l i
Le macchine fotografiche digitali sono
salite alla ribalta per la loro
versatilità, ma in realtà esistono
svariati metodi per ottenere fotografie
in formato digitale. Spesso, per
esempio, abbiamo già fotografie
stampate su carta (quindi in formato
analogico) e ci occorre uno strumento
che ci consenta di codificarle
rapidamente in un formato adatto
all’elaborazione su personal
computer. In questo caso lo scanner
è la periferica preferenziale, in grado
di trasferire rapidamente le foto
Come fare
In pratica <
Û
mantenendo una
qualità molto elevata
e a un costo
estremamente
contenuto. Se
desiderate condividere
le fotografie con amici
e parenti, magari
pubblicandole sul Web
o masterizzandole su un VideoCd,
è più che sufficiente uno scanner
a basso costo in quanto la risoluzione
ottica gestita è abbondantemente
superiore a quella che vi occorrerà
per visualizzare le foto a video.
Anche gli scanner più economici
arrivano infatti almeno a 1200 punti
per pollice mentre il video prevede
una risoluzione di 72 punti. Diverso
è invece il discorso se le foto devono
essere elaborate e successivamente
stampate su carta. In questo caso
la risoluzione maggiore assicura non
solo una qualità più elevata, ma
soprattutto la possibilità di fare
ingrandimenti di alcuni particolari
mantenendo comunque un’ottima
resa su carta. Per questo tipo di
applicazioni consigliamo uno scanner
almeno da 2400 punti per pollice.
Lo scanner può essere usato anche
per digitalizzare le diapositive,
in questo caso però occorrono
prodotti ad hoc, o quanto meno
scanner tradizionali che prevedono
la possibilità di montare un coperchio
retro illuminato per la scansione
delle diapositive. La caratteristica
principale degli scanner dedicati
è la risoluzione, tipicamente di 4000
punti per pollice, che consente
di ottenere ingrandimenti molto spinti
mantenendo una qualità elevata.
Altre forme di input, meno utilizzare
poiché qualitativamente inferiori,
sono rappresentate dalle webcam
collegate direttamente al computer
o dalle tradizionali telecamere,
sia analogiche (è necessaria però
una scheda di codifica da analogico
a digitale) sia digitali. Il video infatti
non è altro che una sequenza di
immagini mostrate in rapida
successione (25 al secondo per
lo standard Pal) e con qualsiasi
programma di editing si possono
facilmente estrapolare le singole
immagini per ottenere fotografie
digitali. A causa del modo in cui
il video viene registrato e della bassa
risoluzione di partenza, i risultati
al pari delle webcam non solo
solitamente molto elevati. Alcune
telecamere prevedono la possibilità
di essere utilizzate anche per scattare
delle fotografie. In questo caso
la qualità è leggermente superiore,
Le fotografie digitali sono molto più
versatili di quelle tradizionali su
carta: come qualsiasi file, possono
essere archiviate, compresse,
condivise in rete o tramite il Web,
o inviate in allegato a un messaggio
di posta elettronica.
anche se resta lontana da quella
ottenibile con una buona macchina
fotografica digitale. Oltre ai
dispositivi fisici (scanner, macchina
fotografica digitale, telecamera,
webcam) esistono anche metodi
più diretti per procurarsi materiale
già in formato digitale. Il più semplice
è quello di scaricarlo dal Web,
facendo sempre attenzione alle
normative sul copyright e sui diritti
di utilizzo, oppure di attingere a
librerie, spesso disponibili su Cd-Rom
o Dvd. Se utilizzate le immagini a
livello hobbistico, per visioni private,
potete utilizzare praticamente
tutto ciò che volete. Se invece
intendete farne un uso professionale,
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
227
> In pratica
Come fare
per esempio per migliorare
la qualità di una
presentazione della vostra
azienda, destinata a essere
distribuita, dovrete
stare molto attenti a
utilizzare solo materiale
libero da diritti, oppure
acquistare i diritti di
utilizzo in funzione
dell’uso che intendete
farne. Società come Grazia
Neri (www.grazianeri.com) o
ImageBank (www.imagebank.com)
offrono migliaia di fotografie
professionali che possono facilmente
essere scelte e acquistate
direttamente dal Web.
Q ua l e u t i l i z zo p e r
l e f oto g r a f i e d i g i ta l i
Così come esistono differenti metodi
per acquisire le immagini, ne esistono
molteplici anche a livello di uscita,
quello che in gergo viene definito
Ouput (in contrapposizione al
termine Input, usato per tutto ciò che
entra in un computer). Le fotografie
possono infatti essere mantenute su
disco fisso per una visione diretta
dal Pc, stampate su carta, pubblicate
sul Web, o ancora trasformate in
prodotti più sofisticati come Dvd e
VideoCd. Ogni applicazione richiede
Album digitali
Û
alcuni accorgimenti, anche se la
differenza sostanziale è rappresentata
dalla stampa o dalla visualizzazione
direttamente da uno schermo,
indipendentemente dal fatto che
si tratti di un monitor o di un
normale televisore. Il video infatti
ha una risoluzione di 72 punti per
pollice e l’unica differenza
sostanziale tra il monitor di un Pc
e un televisore è rappresenta dalla
massima risoluzione rappresentabile.
I moderni personal computer
gestiscono tranquillamente
risoluzioni di 1.600x1.200 punti
mentre un televisore, dovendo essere
conforme allo standard televisivo,
ha una risoluzione fissa di 768x576
punti. Questo fatto va tenuto in
grande considerazione quando
si producono Dvd e Video Cd poiché,
se andremo a inserire immagini
ad altissima risoluzione, il
Stampare le foto online
Da qualche tempo numerose società
hanno iniziato a sfruttare pesantemente il legame esistente tra fotografia digitale, personal computer e Web,
offrendo servizi online che consentono
di ordinare comodamente da casa
stampe di alta qualità e grande formato, generalmente non ottenibili con le
normali stampanti casalinghe. La tecnologia utilizzata per stampare le foto
assicura una qualità della stampa analoga a quella ottenibile dai normali rullini a 35mm.
Nel caso di fotografie ordinate online è
possibile specificare numerosi parametri di stampa, come la carta, le dimensioni e il numero di copie, nonché
formati particolari, per esempio poster
228
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
e calendari. Solitamente i fotografi virtuali stampano le immagini nel giro di
24 ore e permettono di pagare per un
normale servizio di recapito postale oppure optare per una consegna espressa. In alcune città, presso importanti
negozi di fotografia, sono già disponibili anche specifici chioschi allestiti da
Kodak, denominati Kodak Picture
Maker, in cui è possibile inserire la
scheda di memoria contenente, un CdRom o addirittura un floppy contenente le fotografie e produrre direttamente le stampe su carta. I servizi fotografici online presentano anche un altro
vantaggio: la possibilità di richiedere
più copie e di farle recapitare direttamente a più destinatari.
Funzioni evolute Windows
XP offre funzioni evolute per la
gestione delle fotografie. La
cartella Immagini, per esempio, è un pratico metodo per
organizzare le fotografie e
creare semplici slideshow.
programma dovrà
automaticamente scalarle
per adattarle al formato
televisivo; se queste non
sono già all’origine in un formato 4:3,
per esempio 1280x1024, si corre il
rischio di ottenere delle immagini
distorte o tagliate. Attenzione anche
ai colori, poiché in televisione questi
risultano anche parecchio differenti
da quelli che vediamo sul monitor.
Prima di gettarci a capofitto nella
stampa di Cd e Dvd sarà bene fare
qualche prova, magari sfruttando
l’uscita televisiva presente ormai su
quasi tutte le schede grafiche.
L’attenzione al colore, e quindi la
necessità di effettuare prove per
calibrare al meglio le periferiche, è
necessaria anche in fase di stampa,
malgrado la disponibilità di sistemi
automatici per la calibrazione del
colore e profili ad hoc per le differenti
periferiche semplifichino un po’
le cose. In generale, se si stampa
su una stampante a quattro colori
è bene convertire le immagini da Rgb
(lo standard usato per i monitor)
al Cmyk (lo standard per la stampa
in quadricromia), sfruttando le
funzioni di conversione normalmente
disponibili nei programmi di ritocco
grafico. Sotto il profilo della
risoluzione, va da sé che più una
stampante offre una risoluzione
elevata e maggiore sarà la qualità
finale. Attenzione però al formato
di partenza. Se avete una foto
scattata a bassa risoluzione, questa
resterà a bassa risoluzione e anche
la migliore delle stampanti non potrà
fare molto per aiutarvi. A volte gli
utenti si trovano però nelle
condizioni opposte; dispongono cioè
di un’ottima macchina fotografica
digitale e di una stampante che
non è in grado di soddisfare al meglio
le loro esigenze. Come vedremo
in seguito, in questo caso ci si può
rivolgere a un service di stampa,
spesso con sensibili vantaggi in
Û
Album digitali
Image viewer Windows XP integra un sofisticato visualizzatore di immagini che consente di accedere istantaneamente alle
principali funzioni per visualizzare, ruotare e stampare le fotografie.
A r c h i v i a r e l e f oto g r a f i e
Rispetto alle tradizionali fotografie
su carta, difficilissime da archiviare
e da ricercare, le fotografie digitali
dimostrano tutta la loro versatilità
poiché un computer le considera
esattamente come un qualsiasi altro
file; come tale consente di archiviarle,
comprimerle, condividerle in rete
o tramite il Web, inviarle in allegato
a un messaggio di posta elettronica,
visualizzarle e ricercarle sfruttando
funzioni più o meno complesse che
dipendono dal sistema operativo
e dal software utilizzato. Molti utenti,
specie in ambito professionale, già
utilizzano un database su Pc per
tenere traccia del loro archivio
fotografico, ma ne fanno un uso
indiretto. Nel caso della fotografia
digitale invece il Pc diventa di fatto
l’archivio, offrendo enormi vantaggi
in termini di velocità di ricerca
e versatilità.
Con l’aumentare del numero
di fotografie, diventa prioritario
il problema di trovare un metodo
pratico, veloce ed efficiente per
ricercare e riutilizzare il materiale
e occorre valutare la
soluzione più
appropriata per porvi
rimedio. Per agevolare
gli utenti, almeno
quando sono alle
prime armi e devono
gestire un numero
limitato di fotografie, i
moderni sistemi
operativi offrono una
serie di funzioni
integrate che
semplificano
moltissimo l’archiviazione,
l’organizzazione, la ricerca, la stampa
e la visualizzazione delle fotografie.
Windows XP, per esempio, ha reso
ancora più versatile l’utilizzo della
cartella immagini integrandola
con alcune funzionalità specifiche
e facendola diventare
una sorta di archivio
di alto livello. Al suo
interno è possibile
organizzare
automaticamente le
fotografie man mano
che vengono importate
da una fotocamera
digitale, da uno
scanner o da altre
sorgenti digitali, per
esempio
organizzandole in
sottocartelle che di
fatto rappresentano
ognuna un album
fotografico elettronico,
con tanto di immagini di preview
addirittura sull’icona che
contraddistingue ogni cartella.
Grazie alle funzioni del file system,
i principali formati usati per salvare
le fotografie digitali vengono
automaticamente riconosciuti e usati
per generare anteprime, consentire
importanti operazioni
(come rotazione, ingrandimento
e ridimensionamento automatico
in base alla finestra di
visualizzazione), effettuare stampe
e addirittura creare slide show
o archiviare le immagini su Cd o Dvd.
In “Visualizzazione anteprima”
le fotografie contenute nella cartella
immagini o in una sottocartella
vengono presentate come miniature
disposte su righe e colonne e l’utente
In pratica <
è libero di modificarne l’ordine
di apparizione in base agli attributi
standard (nome, data di creazione,
tipo e via dicendo) oppure
trascinando le miniature direttamente
con il mouse. Per esempio, se in una
cartella ci sono 100 fotografie,
è possibile trascinare quelle preferite
per fare in modo che vengano
visualizzate all’inizio. La volta
successiva che verrà aperta la
cartella, le foto preferite occuperanno
i primi posti nel gruppo delle 100 foto
e verranno visualizzate per prime
nel caso decidessimo di avviare
una presentazione a tutto schermo.
In questo caso il sistema operativo
Imira.com Un esempio di album fotografico
pubblicato su Imira.com e visibile da chiunque.
Û
termini economici visto il costo
esorbitante degli inchiostri per
le normali stampanti domestiche
(che a volte arrivano a costare
più della stessa stampante acquistata
in offerta).
Come fare
presenta automaticamente i controlli
per avviare, interrompere, avanzare,
riprodurre al contrario o arrestare
la presentazione.
Anche nel caso della stampa,
Windows XP offre un metodo molto
pratico per scegliere le foto,
impostare il layout di stampa,
selezionare la stampante preferita
e altro ancora. È addirittura possibile
richiedere la stampa delle foto
direttamente online; il sistema
propone un elenco di service
convenzionati ai quali si possono
inviare direttamente le fotografie.
Analogamente, tramite le funzioni
disponibili sul lato sinistro della
finestra immagini si possono
pubblicare automaticamente sul Web
singole foto o intere cartelle, oppure
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
229
> In pratica
Dazzle OnDvd Un software come Dazzle OnDvd consente di
creare rapidamente semplici album fotografici che potranno
essere masterizzati in formato
video Cd e visti sulla maggior
parte dei lettori di Dvd.
Come fare
Album digitali
Û
predisporle per l’invio
tramite posta elettronica.
In quest’ultimo caso
verrà avviata una
procedura guidata durante
la quale verrà richiesto se
mantenere la dimensione
originale dei file oppure
comprimerli, in modo
da poterli inviare più facilmente per
posta elettronica.
Ciò che manca a Windows XP
e che caratterizza tutti i software
espressamente dedicati
all’archiviazione delle immagini
è la possibilità di estrapolare
automaticamente (o di aggiungere
manualmente) a ciascun file tutta una
serie di informazioni indispensabili
per la corretta catalogazione.
Informazioni sulle dimensioni,
la risoluzione, il formato, la
profondità di colore e molto altro
vengono automaticamente
individuate dai software di
archiviazione, che generalmente
consentono all’utente di associare
anche una serie di parole chiave
o intere frasi, che potranno in seguito
essere utilizzate per effettuare
ricerche molto più sofisticate
ed efficienti.
Se, per esempio, prevediamo un
sistema di archiviazione basato
sul soggetto, potremo inserire una
descrizione della varie foto
specificando se si tratta di un ritratto,
un paesaggio di montagna o una foto
scattata al mare. Potremo anche
specificare le condizioni di luce, per
esempio per recuperare rapidamente
tutte le foto scattate di notte, e molto
altro ancora. Le chiavi di ricerca
inizialmente vengono
trascurate dagli utenti, che
pensano di poter
Il formato mini Dvd
facilmente tenere traccia
di tutte le fotografie.
Il formato mini Dvd è stato introdotto molto di
Col passare degli anni,
recente e sono ancora pochi i software che lo
se non dei mesi, si
supportano (uno di questi è Dvd Movie Factory
accumulano però migliaia
2 di Ulead). Praticamente questo formato perdi immagini e senza la
mette di creare un Dvd Video su un normale Cd,
possibilità di utilizzare
mantenendo la qualità classica del Dvd a discachiavi di ricerca diventa
pito del tempo massimo di registrazione. Di fatpraticamente impossibile
to il mini Dvd rappresenta il miglior formato atriutilizzare in modo
tualmente disponibile da chi possiede un maefficace il materiale.
sterizzatore di Cd, in quanto assicura un output
In commercio esistono
a 720x576 pixel, pari a quello televisivo, con una
numerosi programmi
qualità garantita dalla codifica in Mpeg2 nordedicati espressamente
malmente utilizzata per i Dvd. L’unico limite atalla gestione di archivi
tuale di questa tecnologia è rappresentato dal
fotografici; dai più
fatto che in commercio esistono ancora pochi
semplici, che possono
lettori di Dvd in grado di leggere i Cd masterizessere scaricati
zati in questo formato. Sul sito di Ulead è però
gratuitamente dal Web,
possibile accedere a una lista aggiornata di tutai più sofisticati, adatti
ti i lettori compatibili.
anche ai professionisti
e a chi ha la necessità
230
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
di condividere con altri
grandi quantità
di immagini. Tra i due
estremi esistono numerosi
prodotti che a fronte di
un costo molto contenuto
offrono spesso funzioni
molto interessanti, legate
non solo all’archiviazione
delle immagini, ma anche
al loro riutilizzo e alla loro
declinazione su differenti
media, dalla stampa fino
alla pubblicazione su Dvd.
Un esempio di programma
scaricabile gratuitamente
è la versione freeware
di Acdsee, un software molto
semplice che aiuta però a tenere sotto
controllo il proprio archivio digitale.
Passando ai software a pagamento,
ma dal costo contenuto, Adobe
Photoshop Album rappresenta uno
dei migliori prodotti in commercio.
È un’applicazione semplice e veloce
per organizzare e condividere le foto.
Come il nome lascia chiaramente
intendere, il programma è derivato
direttamente da PhotoShop; rispetto
a quest’ultimo è stato spogliato
di tutte le funzioni più avanzate,
ma in compenso offre la possibilità
di organizzare rapidamente le foto
digitali in base alle loro proprietà
o a parole chiave, correggere
agevolmente semplici difetti,
condividere le foto e realizzare album
fotografici, presentazioni, cartoline,
calendari e altro ancora avvalendosi
di procedure guidate e modelli
preconfezionati. Si possono importare
automaticamente le immagini dalla
fotocamera digitale, dallo scanner,
da un lettore di schede, da una
memoria di massa removibile
e dal disco fisso del computer.
Il programma può eseguire
automaticamente la scansione dei
dischi fissi alla ricerca di immagini,
terminata la quale propone una
finestra in cui è possibile selezionare
le fotografie che desideriamo
inserire all’interno dell’archivio.
Per default queste vengono
automaticamente organizzate in base
alla data di creazione e l’utente ha
a disposizione due funzioni molto
interessanti: Timeline e Calendar.
La prima consente, spostando il
Album digitali
Come fare
in altri programmi. Grazie a PortWeb,
Extensis PortFolio consente inoltre
di pubblicare gli album fotografici
sul Web e di effettuare ricerche
direttamente online, una caratteristica
importantissima quando gli archivi
fotografici devono essere condivisi
da più persone, magari dislocate
in sedi differenti.
Macintosh e iPhoto2
Chi utilizza Macintosh può utilizzare
iPhoto2, un potente software progettato per consentire anche agli utenti
senza alcuna esperienza di importare,
organizzare, modificare e condividere
le fotografie digitali. Il sistema di archiviazione consente di registrare tutte le
informazioni associate a ciascuna foto
e una serie di parole chiave e commenti da utilizzare in fase di ricerca. Migliaia di fotografie possono facilmente
essere organizzate in più album fotografici e memorizzate su Cd o Dvd. In
qualsiasi istante, è sufficiente inserire
il disco su cui abbiamo masterizzato le
foto per vederle comparire all’interno
del programma sotto forma di libreria
cursore lungo una linea del tempo,
di selezionare solo le foto di
un determinato anno o periodo;
la seconda permette di cercare
le immagini desiderate addirittura
per singolo giorno.
Utilizzando il menu Organize
si possono invece organizzare le foto
in base a criteri e parole chiave
definite dall’utente. Adobe Photoshop
Album offre anche pratiche funzioni
di ritocco grafico, correzione
automatica dei livelli cromatici
e rimozione degli occhi rossi.
Semplici e complete sono le funzioni
di condivisione via email, che
prevedono il ridimensionamento
automatico della foto in base alla
connessione utilizzata. Ovviamente
le foto possono anche
essere condivise sul Web
sfruttando gratuitamente
il sito messo a disposizione
da Adobe.
Passando ai software
professionali, un esempio
di come si possano
archiviare e utilizzare
efficacemente migliaia
di immagini ci viene
da Extensis Portfolio 6,
un sofisticato prodotto
espressamente progettato
per semplificare la
catalogazione e la gestione
di archivi fotografici anche
In pratica <
contenente gli album, i titoli, le parole
chiave e i commenti così come sono
stati creati. iPhoto include inoltre alcuni strumenti che permettono di correggere e modificare le fotografie. Il
pulsante Migliora, per esempio, consente di correggere l’esposizione delle
immagini e problemi legati alle condizioni di luce mentre altri strumenti
permettono di correggere l’effetto occhi rossi causato dal flash, ritagliare le
immagini e convertirle in bianco e nero. Anche la creazione di album fotografici è estremamente semplice; è sufficiente scegliere il tema e il layout tra
quelli disponibili, e aggiungere titoli o
testi di commento.
C ondividere e
d i st r i b u i r e l e i m m a g i n i
Uno degli aspetti più interessanti
legati alla fotografia digitale è
la facilità con cui è possibile
condividere le proprie fotografie.
In un attimo una foto memorizzata
nella macchina fotografica può essere
inviata tramite email in qualsiasi
parte del mondo a una o più persone,
che potranno vedere le foto a
distanza di pochi minuti dal
momento dello scatto. Non solo
gli album fotografici creati
direttamente sfruttando le funzioni
del sistema operativo o quelle
di un software specifico possono
facilmente essere pubblicati online
definendo addirittura i privilegi
di accesso. L’utilizzo dell’email
e la pubblicazione online sono due
modalità che possono
tranquillamente essere utilizzate
in parallelo, anche se la seconda
presenta una serie di vantaggi
che la rendono decisamente più
interessante, specie per grandi
quantità di fotografie.
L’invio di una fotografia tramite
email non richiede particolari
competenze. La fotografia non è altro
che un allegato, esattamente come
un documento di testo o un file Mp3.
Occorre però fare attenzione al peso
della fotografia e avere ben presente
i problemi legati alla velocità
di collegamento, sia del mittente
sia del destinatario, e al limite
massimo che molti provider pongono
in invio e ricezione. Le moderne
macchine fotografiche sono in grado
in rete locale o remota. Alla base del
programma vi è un vero e proprio
database visuale che viene creato
a partire dai file e dalle cartelle
specificate dall’utente. Una volta
definita la struttura, che potrà in ogni
caso essere modificata in qualsiasi
momento, il programma aggiorna
automaticamente la base di dati
e offre per ciascuna fotografia
funzionalità avanzate di
visualizzazione, ricerca,
catalogazione, pubblicazione sul Web
e molto altro ancora. Apposite
funzioni consentono, per esempio,
di creare delle palette flottanti per
l’accesso immediato a differenti
album fotografici, agevolando così
il riutilizzo del materiale fotografico
Û
Ulead Dvd Movie Factory 2 Con un semplice programma di authoring su Dvd si
possono creare splendidi album fotografici
digitali su Video Cd e Dvd, con tanto di menu per la gestione dei capitoli e musiche di
sottofondo.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
231
Come fare
Û
> In pratica
Microsoft Msn Photo Più che un sito per
la condivisione delle fotografie, Msn Photo è
un vero e proprio portale dedicato agli
amanti della fotografia digitale.
232
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Anche se disponete di
una connessione molto
veloce e non avete
alcun problema
a inviare allegati
di grandi dimensioni,
ricordatevi che il
destinatario potrebbe
avere una connessione
molto più lenta;
inoltre, anche nel caso
in cui il destinatario
non abbia alcun limite
sulla posta, potrebbe
non gradire
l’intasamento della
sua casella email, o il fatto di dover
impiegare decine di minuti per
scaricare una vostra fotografia. In
definitiva suggeriamo di utilizzare
l’email solo per inviare immagini a
bassa risoluzione e di piccole
dimensioni, sfruttando invece le
possibilità offerte dal Web per
operazioni più complesse. Del resto
la possibilità di pubblicare le foto
sul Web, per condividerle con amici
è parenti, è
sicuramente la
prossima frontiera
della fotografia
digitale.
Attualmente esistono
decine di siti, molto
spesso completamente
gratuiti, che
permettono di caricare
le vostre foto
personali, creare
album, gestire i
privilegi di accesso
e in alcuni casi
accedere anche a
funzioni avanzate
per l’editing delle
immagini direttamente online. I
vantaggi della pubblicazione sul Web
rispetto all’invio tramite email sono
molteplici. Oltre ai già citati problemi
legati all’uso della posta elettronica,
va anche ricordato che un’email è
indirizzata a una o più persone
precedentemente definite. Se qualcun
altro in un secondo momento
desiderasse vedere le foto, avrete la
necessità di ripetere la spedizione,
con grande spreco di tempo e di
soldi. Al contrario, caricare le
immagini su un sito web per la
condivisione delle foto permette a
chiunque (previa autorizzazione)
di accedere ai vostri album fotografici
in qualsiasi momento.
Un altro vantaggio della condivisione
delle foto sul Web è la possibilità
di richiedere direttamente al gestore
del sito stampe di alta qualità.
Questi servizi di stampa online
risultano spesso molto versatili
poiché oltre alla normale stampa
su carta consentono di produrre
calendari, biglietti di auguri,
cartoline, magliette e molto altro
ancora. Tipicamente per iniziare
a pubblicare le foto sul Web è
sufficiente iscriversi su uno dei siti
che offrono questo servizio. Tra
questi troviamo Yahoo! Photo, Adobe
ActiveShare, HP-Webworld, Imira,
Epson PhotoSuite Epson offre a tutti gli
utenti un servizio gratuito per la pubblicazione delle proprie foto e la condivisione di
album fotografici. Il sito offre inoltre pratici strumenti online per migliorare la qualità
delle fotografie.
Û
di lavorare a differenti risoluzioni:
a quelle più elevate i file possono
pesare anche svariati Mbyte. Se si
decide per l’invio tramite email
occorre prima di tutto pensare
all’utilizzo che il destinatario dovrà
farne. Se deve solo poter guardare
la foto sul monitor, è bene ridurre
la risoluzione a 72 punti per pollice
e magari anche le dimensioni
dell’immagine. Una risoluzione
di 800x600 punti è più che sufficiente
e consente di raggiungere
occupazioni più che accettabili,
specie se l’immagine viene compressa
in Jpeg o con appositi software
di compressione, per esempio
WinZip. Se invece il destinatario
deve poter anche stampare
la fotografia le cose si complicano
parecchio: in questo caso
la risoluzione “non basta mai”
e occorrerà trovare il giusto
compromesso tra velocità di
collegamento, limiti imposti dal
provider e qualità dell’immagine.
Tipicamente i provider gratuiti
pongono un limite di 1,5 Mbyte
per gli allegati e in questo caso
l’unico modo per mandare immagini
più pesanti consiste nell’utilizzare
WinZip o programmi simili per
suddividere il file in più parti
(utilizzando l’opzione per
comprimere su floppy), lasciando
al destinatario il compito
di ricomporre la fotografia.
Album digitali
ArcSoft PhotoIsland, Epson
PhotoSuite e Msn Photo.
Nella maggior parte dei siti esistono
solamente alcune limitazioni
riguardanti lo spazio di memoria
che potete occupare sui loro server,
ma spesso è richiesta anche una certa
partecipazione alla vita del sito:
in altre parole, se gli album non
vengono utilizzati per un certo
periodo di tempo, vengono
automaticamente eliminati.
Per questo motivo è assolutamente
da evitare l’archiviazione solo sul
Album digitali
Web. È molto meglio salvare le
immagini anche su un Cd-Rom
o su un Dvd, o quantomeno tenerne
una copia sul disco fisso.
Dopo aver effettuato l’iscrizione
al sito, occorrerà per prima cosa
trasferire le foto dalla macchina
fotografica al computer. Questo
passaggio potrebbe richiedere
parecchio tempo, specie se la
macchina utilizzata è in grado
di scattare fotografie ad altissima
risoluzione e dispone di una memoria
capiente. Fortunatamente il
trasferimento avviene in automatico
e solitamente non impegna
completamente le risorse
del computer, che resta utilizzabile
anche per altri scopi.
Una volta che le immagini sono
sul computer occorre trasferirle
sul sito per la pubblicazione online.
La maggior parte dei siti permette
di scegliere le immagini direttamente
dal browser, in modo da caricare solo
quelle effettivamente interessanti,
Come fare
mentre altri si avvalgono di specifiche
applicazioni scaricabili direttamente
dal sito e che sovrintendono l’intero
processo di caricamento online. Il sito
www.imira.com, per esempio,
consente di scaricare gratuitamente
PhotoExplorer, che esegue proprio
questa operazione. Se l’obiettivo
della pubblicazione sul Web è
semplicemente quello di condividere
le foto con amici e parenti, potrete
ottimizzare il trasferimento riducendo
la risoluzione e la dimensione
delle immagini. Se però desiderate
sfruttare questo servizio anche
per ordinare stampe online, dovrete
necessariamente pubblicare
le fotografie alla massima risoluzione
possibile. In questo caso
è indispensabile avere una
connessione veloce, almeno una linea
Adsl o meglio ancora Fastweb.
Una volta che le immagini sono
finalmente sul sito Web, all’interno
di una nostra area personale,
possiamo generalmente organizzarle
In pratica <
in cartelle o album fotografici,
aggiungere didascalie ed effetti di
transizione e creare veri e propri slide
show, che potranno in seguito essere
consultati da tutti coloro che avranno
ricevuto il nostro permesso. Il metodo
più utilizzato per organizzare le foto
è quello dell’album fotografico
virtuale. Gli album possono essere
pubblici o privati. Nel primo caso
tutti potranno vedere le nostre
fotografie e questi album si prestano
particolarmente alla realizzazione
di mostre fotografiche online.
Nel secondo saremo invece noi
a decidere quali persone potranno
accedere a quali album, magari
sfruttando le funzioni fornite dai siti
che permettono di creare e gestire
liste di indirizzi. Gli utenti
riceveranno automaticamente una
mail che conterrà il link e la
password necessaria per accedere
all’album privato. In funzione
delle caratteristiche del sito utilizzato,
quando i visitatori accederanno
Le nuove frontiere dell’integrazione
Un problema che spesso affligge gli utenti è rappresentato dalle difficoltà insita nel far dialogare correttamente tra loro periferiche sviluppate da differenti produttori. Supponiamo di
avere una macchina digitale Nikon, una stampante Epson e
uno scanner Agfa. Indubbiamente, presi singolarmente sono
prodotti eccellenti, ma nella pratica spesso scopriamo che i colori che a video appaiono in un modo in stampa risultano differenti e che persino acquisendo una foto da scanner e stampandola senza apportare modifiche otteniamo una copia molto differente dall’originale.
Attualmente esistono tre strade per risolvere questo problema. La prima, molto empirica e spesso poco affidabile, è rappresentata dai cosiddetti “profili”, particolari file che dicono al
software come lavorare in funzione delle periferiche utilizzate. Se, per esempio, abbiamo uno scanner Epson e una stampante Hp, alcuni software permettono all’utente di specificare esattamente i modelli utilizzati e di sfruttare le informazioni contenute nei profili per assicurare la corrispondenza cromatica. Un passo ulteriore, implementato direttamente in
hardware, è rappresentato dagli standard usati da più produttori, che di fatto “certificano le loro periferiche”. Molte fotocamere digitali, per esempio, sono certificate per essere utilizzate con stampanti Epson che seguono lo standard Print
Image Matching.
La strada che al momento assicura i migliori risultati è probabilmente quella di scegliere un unico fornitore per macchina fotografica, scanner e stampante. Apparentemente la
soluzione può sembrare limitativa e di certo è inadatta ai
professionisti, ma per la maggior parte degli utenti rappresenta un modo per ottenere rapidamente risultati molto più
elevati. Questi non derivano solo dall’utilizzo di periferiche
della stessa marca, ma anche dalla disponibilità di software
appositamente studiati per sfruttare al meglio le apparecchiature.
Un esempio su tutti viene da Hp, produttore tra i primi a credere nella fotografia digitale: le nuove campagne pubblicitarie sono tutte centrate sulla presentazione di soluzioni
complete, composte da Pc, stampante, scanner e macchina
fotografica digitale. Il vantaggio della soluzione proposta
da Hp, oltre al fatto di aver ottimizzato le varie periferiche per
ottenere la massima sinergia, è dato dal software Photo &
Imaging, che fornisce un sistema omogeneo di istruzioni, icone e menu appositamente studiati per dialogare con la fotocamera digitale Photosmart, lo scanner Scanjet e la stampante fotografica Photosmart. Da un unico pannello di controllo l’utente può effettuare scansioni, scaricare le foto dalla macchina fotografica, apportare ritocchi, correggere errori,
ottimizzare le foto in base all’uso, pubblicare le fotografie o
inviarle via email, stamparle e archiviarle su Cd o Dvd scegliendo tra formati di archiviazione tradizionali (in questo
caso è possibile salvare album fotografici contenenti ognuno fino a 499 immagini) oppure avanzati, per esempio VideoCd e Dvd video, per la visualizzazione diretta sul televisore.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
233
> In pratica
Come fare
Immagini gratis in rete Molti siti consentono di scaricare gratuitamente migliaia di
immagini, utili per esempio per creare montaggi fotografici e migliorare una presentazione aziendale.
a un vostro album potranno
consultare le fotografie, stamparle,
scaricarle, inviarle come cartoline
e altro ancora. Fino a oggi i siti per
la pubblicazione online si sono rivolti
agli utenti che possiedono macchine
fotografiche digitali e che dispongono
di un personal computer.
Recentemente sono però apparsi
i primi siti che supportano anche
i telefoni cellulari di ultima
generazione in grado di scattare
fotografie. Kodak, per esempio,
ha presentato il servizio Kpco
(Kodak Picture Center Online)
che permette ai possessori di
telefonini dotati di fotocamera
integrata di scaricare le foto su un
album in rete ovunque si trovino,
liberando così la limitata memoria
del proprio cellulare. Sia gli utenti
Wap che quelli i-Mode possono
accedere a Kpco mediante il telefono
stesso per archiviare le foto,
visionarle e spedirle via email.
Anche Tim ha recentemente
inaugurato un nuovo servizio che
permette di scattare una fotografia
con il cellulare, inviare un Mms
e affidare al provider il compito
di creare una cartolina su carta
che verrà inviata alla persona da voi
indicata tramite posta prioritaria.
U n esempio
d i s e rv i z i o o n l i n e
Epson PhotoSuite è un esempio
di servizio totalmente gratuito fornito
da Epson a tutti gli utenti. Tramite
PhotoSuite è possibile trasferite
le fotografie dal computer a un album
nuovo o esistente, ottimizzare
le fotografie tramite strumenti quali
rotazione o ottimizzazione, ordinare
ed etichettare le fotografie e invitare
una o più persone a vedere gli album
creati. Ogni utente ha un proprio
spazio al quale può accedere tramite
username e password. Al suo interno
è prevista una pagina di benvenuto
privata che mostra l’elenco
degli album disponibili e le miniature
234
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Album digitali
Û
delle fotografie contenute in
quello selezionato. Tramite la
funzione “Invita ospite” l’utente
può invitare una o più persone a
visitare gli album fotografici creati.
PhotoSuite terrà un elenco aggiornato
delle password di ospite create
dall’utente, che in qualsiasi momento
potrà eliminare password, inviare
altri inviti e modificare le
autorizzazioni di accesso agli album.
Il programma non pone limite
al numero di fotografie che possono
essere pubblicate online, così come
non c’è alcun limite al numero
di album creati. Il vincolo, come
nella maggior parte dei casi, è dato
dallo spazio allocato per ogni singolo
utente, che in questo caso è di 20
Mbyte. Le immagini devono essere
in formato Jpg e non occupare più
di 3 Mbyte ognuna. Se l’immagine
non soddisfa questi requisiti verrà
rifiutata e non sarà possibile
trasferirla. Per semplificare il
trasferimento delle immagini dal Pc
al sito è possibile scaricare
gratuitamente Image Uploader,
un software in grado di convertire
automaticamente i principali formati
e di gestire il trasferimento dei file.
C ondividere e archiviare
l e f oto t r a m i t e C d
e Dvd
Come abbiamo visto, la condivisione
delle foto tramite email o servizi
online è molto pratica, soprattutto
quando dobbiamo mostrare
rapidamente le foto a persone
che distano centinaia di chilometri.
Se però non abbiamo particolare
fretta e il numero
di persone a cui
desideriamo mostrare
le foto è limitato,
allora la pubblicazione
degli album fotografici
direttamente su Cd o
Dvd diventa molto più
interessante, per la
capacità e semplicità
del media ma anche
per le notevoli
potenzialità
che i moderni
masterizzatori,
uniti a software ormai
alla portata di tutti, sono in grado
di offrire.
La creazione di un album fotografico
su Cd o Dvd non è necessariamente
alternativo alla pubblicazione online,
che resta il metodo più semplice
e veloce per mostrare le proprie foto
a più persone distanti tra loro;
al contrario l’album su Cd o Dvd
rappresenta una soluzione parallela
che presenta alcuni vantaggi molto
importanti, in primis la capacità
e la velocità di creazione. Sia un
VideoCd sia un Dvd consentono
di memorizzare migliaia di immagini
senza alcun problema legato ai tempi
di caricamento, che assillano invece
gli utenti che utilizzano i servizi
online (a meno di non disporre
di linee estremamente veloci).
Spesso con pochissimi passaggi è
possibile creare un completo VideoCd
o Dvd interattivo con tanto di filmato
di apertura, menu per la selezione
degli album e controlli per
lo scorrimento delle foto.
Il principale difetto dei VideoCd
e dei Dvd video è rappresentato
dal fatto che per vederli sul televisore
è necessario un lettore di Dvd
e non sempre gli apparecchi sono
in grado di leggere correttamente i Cd
e i Dvd masterizzati su Pc.
Oltre al formato VideoCd e al Dvd
video, tanto in voga attualmente,
possiamo però continuare a utilizzare
con profitto il tradizionale formato
Iso e sfruttare semplicemente
l’enorme spazio disponibile, specie su
Dvd, per archiviare anche immagini
ad alta risoluzione adatte alla stampa.
Tenete presente infatti che sia il
formato Dvd sia il VideoCd si basano
Album digitali
su un formato televisivo (inadatto
per la stampa) e che, una volta
masterizzati, non consentono
di riutilizzare le immagini per altri
scopi. Queste infatti vengono
codificate come un flusso video:
a meno di tecniche particolari,
che richiedono però software molto
costosi, diventano di fatto
inutilizzabili. Occorre quindi
in ogni caso prevedere un
meccanismo parallelo di
archiviazione e i tradizionali Cd
e Dvd in standard Iso rappresentano
indubbiamente la soluzione ottimale.
Recentemente è stato inoltre
implementato in numerosi
software il formato Dvd-Video (fast
editable), una particolare
implementazione del formato Dvd
che può essere utilizzato da chiunque
possieda un masterizzatore Dvd
riscrivibile (Dvd-Rw o Dvd+Rw).
I vantaggi sono sostanzialmente due:
la scrittura diretta, senza passare
dal disco fisso, e la possibilità
di modificare il contenuto in un
secondo tempo. Il primo vantaggio si
traduce nella possibilità di trasferire
direttamente le immagini
dalla fotocamera digitale a un Dvd,
caratteristica molto utile quando
si utilizzano apparecchi ad altissima
risoluzione e occorre
svuotare rapidamente la memoria
interna creando un archivio
di backup. Il secondo vantaggio,
fornito per esempio da Dvd Movie
Factory 2 di Ulead, permette
di editare un Dvd precedentemente
creato, lasciando al software
il compito di aggiornare solo le parti
effettivamente modificate.
Come fare
I s o f t wa r e
p e r l a m a st e r i z z a z i o n e
di Cd e Dvd
Per masterizzare un Cd o un Dvd
in formato Iso è sufficiente
un sistema operativo di ultima
generazione o un qualsiasi
software di masterizzazione,
tipicamente fornito in regalo
con il masterizzatore.
Se invece desideriamo creare Dvd
Video e VideoCd, le cose si
complicano leggermente.
In questo caso infatti è necessario
acquistare un software di authoring,
il cui costo è generalmente inferiore
a 100 euro. Dazzle OnDvd
è probabilmente uno dei software
più facili da utilizzare (ma
anche dei più limitati) per creare
album fotografici su VideoCd.
A partire dall’archivio
fotografico è possibile arrangiare
fino a 200 fotografie
all’interno di uno storyboard,
apportare piccoli interventi
(per esempio ruotare le immagini
o intervenire a livello cromatico),
aggiungere una musica
di sottofondo e provare la
presentazione prima di procedere
alla masterizzazione. OnDvd
permette inoltre di pubblicare
direttamente online i propri album
fotografici sfruttando un sito gratuito
per gli utenti registrati.
Di tutt’altro livello è Ulead Dvd
PictureShow 2 - Digital Camera Suite,
un completo ambiente per la gestione
delle fotografie digitali;
oltre a semplificare il ritocco e
l’archiviazione delle fotografie,
In pratica <
permette di creare album
fotografici digitali su VideoCd
e Dvd, che potranno in eseguito
essere visualizzati sia su computer
sia sul normale televisore di
casa tramite un lettore di Dvd.
Il programma tiene traccia
delle fotografie, dei file audio
e persino dei video memorizzati
sul Pc e consente di utilizzare
questi media per creare album
fotografici di grande impatto visivo.
La musica può essere
utilizzata come sottofondo,
ma è anche possibile registrare
le propria voce in modo
da commentare le fotografie.
Si possono inoltre inserire scritte
e cornici, specificare effetti
di transizione e definire menu
di navigazione per semplificare
la consultazione dell’album
fotografico. Per finire, PictureShow 2
gestisce automaticamente la
produzione delle serigrafie e
delle copertine, al fine di garantire
la massima personalizzazione del
supporto, che potrà essere stampato
in più copie e distribuito a parenti
e amici.
Un altro software molto semplice
e versatile è Jasc After Shot
Premium Edition, che permette
di effettuare le operazioni più
frequenti, come rinominare i file,
ruotare le fotografie, correggere
il colore e i piccoli difetti, creare
presentazioni, stampare le immagini
utilizzando uno dei 40 modelli
predefiniti, inviare le fotografie per
posta elettronica oppure pubblicare
completi album fotografici
direttamente sul Web. ù
> In pratica
Dario Raparelli
Come fare
Bootstrap
Windows
Eliminare i programmi inutili caricati all’avvio di Windows
Ai blocchi di partenza
volte capita di avere la sensazione che Windows ci metta un po’
troppo tempo ad avviarsi, soprattutto se la Cpu montata non è di
ultimissima generazione. Uno sferragliare del computer che dura più di un
minuto, prima che davanti agli occhi
compaia l’immagine definitiva del desktop, è decisamente troppo. Tuttavia,
prima di prendere la decisione drastica
di pensionare il vostro vecchio processore, si può tentare di capire perché
Windows ci mette così tanto a caricarsi. Molto probabilmente non è colpa
del sistema operativo in sé, ma di tutta una serie di programmini e utility
che vengono caricati in automatico, e
a nostra insaputa, all’avvio del sistema
stesso.
Possiamo averne un’idea guardando
nella cosiddetta System tray, l’area in
basso a destra nella barra delle applicazioni, vicino all’orologio. Quante
icone vedete? Tolte quelle tipiche di
Û
A
Startup Nella cartella Esecuzione automatica del menu Start troviamo icone che puntano a programmi avviati da Windows in fase di
boot. Per esempio, l’icona che carica alcuni
componenti di Office può essere tranquillamente eliminata se non si fa un massiccio uso
della nota suite di programmi da ufficio.
Û
236
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Windows (per esempio l’altoparlante
giallo del controllo volume) quasi tutte le altre appartengono a programmi
caricati in memoria all’avvio, ma che
spesso svolgono funzioni solo accessorie o addirittura completamente inutili. Si va dalle icone di configurazione
della scheda video e del monitor, che
agiscono sulla risoluzione e sulla
profondità dei colori, a quelle che consentono di richiamare rapidamente
una certa utility. E se questa utility non
viene usata praticamente mai? E se
non siete accaniti videogiocatori e non
dovete quindi variare in continuazione
la risoluzione dello schermo? Insomma, risulta evidente che la maggior
parte di queste icone sono perfettamente inutili e, oltre a portare via spazio sulla taskbar, i programmi o servizi attivi che vi stanno dietro
consumano memoria preziosa per il sistema. È una
vecchia questione: quasi
tutti i produttori di software
e di driver pensano che le
loro utility siano indispensabili all’utente e fanno
quindi in modo che, in fase
di installazione, esse configurino Windows per essere
avviate in automatico, o
con tanto di icona nella
tray, oppure, peggio, in maniera invisibile all’utente
che rimane quindi ignaro di
cosa è attivo nel suo sistema. Facciamo un esempio:
il noto player di Mp3 Wi-
Vassoio imbandito Avete un po’ troppe
icone nella system tray? Proviamo a capire
a quali programmi appartengono e se sono
veramente necessarie.
namp installa e attiva di default a ogni
avvio di windows un “agent” che si incarica di controllare periodicamente se
sul sito della Nullsoft sono disponibili
nuove e più aggiornate versioni di Winamp stesso. Stessa cosa fanno programmi come RealPlayer con il suo
Start Center e il programma di compressione WinZip che installano la propria icona nella tray. Immaginiamo che
voi non possiate stare un solo giorno
senza sapere se hanno aggiornato il tal
software, vero?
Il vero guaio è che tutti questi programmi, che come abbiamo visto sono
per lo più inutili, allungano i tempi di
caricamento del sistema operativo e
tolgono memoria allo stesso. Disattivarli sul momento non è troppo difficile: spesso basta fare clic con il tasto destro del mouse sull’icona nella tray e
cercare tra le voci del menu che compare una che dica Exit o Quit. Ma questo con tutta probabilità non impedirà
al programma di riattivarsi al successivo avvio di Windows. Se siete fortunati potete trovare anche la voce “Exit &
Do Not Launch At Boot”, o qualcosa
del genere, ma non sperateci troppo.
Come fare quindi a evitare una volta
per tutte che questi programmi vengano caricati? È necessario capire come
questi ultimi istruiscono Windows ad
avviarli al boot, e sapere quindi dove
trovare queste istruzioni al fine di rimuoverle. Ci possono essere diversi
luoghi del sistema dove queste informazioni sono immagazzinate. Il più
semplice da trovare è la cartella Esecuzione automatica nel menu Start,
Programmi. Questa cartella contiene
infatti dei collegamenti a eseguibili che
vengono lanciati all’avvio del sistema.
Raggiungetela e cancellate i collegamenti in questione. I programmi e le
Windows
trampolino di lancio È la chiave del registry dove si annidano
di solito le istruzioni di lancio automatico dei programmi.
Come fare
Û
utility relative non saranno
più avviate in automatico
da Windows.
Spesso tuttavia questi programmi non
fanno utilizzo della cartella Esecuzione
automatica, ma si servono del ben più
nascosto registro di configurazione o
Registry. Le chiavi
Hkey_Local_Machine\Software\ ˘
˘ Microsoft\Windows\Current- ˘
˘ Versi on\Run
Hkey_Local_Machine\Software\ ˘
˘ Microsoft\Windows\Current- ˘
˘ Version\RunServices
Û
Blocchi di partenza Con l’utility Msconfig è facile tenere
sotto controllo tutti i programmi e le utility che partono all’avvio di Windows.
è nella scheda Servizi che
troviamo infatti quei componenti automatici avviati
al caricamento del sistema
che di solito è meglio non
modificare. Altrimenti dobbiamo affidarci al nostro intuito e alla logica: se vediamo voci che richiamano il
nostro antivirus o il nostro firewall è
meglio lasciarle attive, pena il decadimento del livello di sicurezza del nostro sistema. Fate comunque le vostre
prove e vedete quanto riuscite a guadagnare in termini di tempi di caricamento e di risparmio di memoria. L’u-
Teniamo d’occhio la memoria La scheda
Prestazioni del Task Manager ci restituisce
in tempo reale i valori dell’utilizzo della memoria da parte del sistema.
Û
contengono spesso rimandi a eseguibili che vengono avviati al boot del sistema. Per visualizzare il contenuto di
queste chiavi occorre richiamare l’editor del registro o Regedit, facendo clic
sul pulsante Start, poi su Esegui e digitando la parola Regedit seguita dalla
pressione del tasto Invio.
Apportare modifiche a queste chiavi manualmente è tuttavia sconsigliato; meglio
utilizzare un piccolo accessorio messo a
disposizione da Windows, msconfig.exe.
Si tratta di un programmino, noto anche
come Utilità configurazione di sistema,
assai comodo; presente in quasi tutte le
versioni di Windows (non è disponibile
in Windows 2000, ma potete tranquillamente utilizzare su questo sistema la
versione presente in Windows Xp), permette di configurare diverse cose che
succedono all’avvio del sistema operativo. Scovatelo, di solito è nella cartella
Windows\System (o System32), e avviatelo. L’ultima scheda, Avvio, si oc-
cupa proprio di quei software che vengono attivati in automatico alla partenza di Windows. Li troviamo tutti, da
quelli che utilizzano il registro, con la
relativa chiave evidenziata nella colonna più a destra, a quelli presenti in Esecuzione automatica (Startup in inglese). Disattivarli è cosa assai semplice:
basta togliere il segno di spunta dalla
casella a fianco.
Ciò che è invece più difficile è capire
quali sono i programmi che possiamo
escludere dall’avvio automatico senza
compromettere il funzionamento del sistema, dovesse trattarsi di componenti
o servizi essenziali. In effetti bisogna
andare un po’ a naso. Certo, se vedete
un componente che si chiama “atixx” o
qualcosa di simile è probabile che si
tratti di una utility di configurazione
della scheda video Ati. Potete arrischiarvi a disattivarlo rimuovendo il segno dalla casellina a sinistra della voce
interessata.
Fate la medesima cosa con tutte le voci che vi sanno di utility non essenziali e completate la procedura premendo
i pulsanti Applica, Ok e riavviando il
sistema come vi richiede Windows.
Osservate ora se l’avvio risulta più
snello e rapido e, soprattutto, se non
sorgono problemi e cioè se Windows o
altri programmi non reclamano, tramite dei messaggi di errore, la presenza
di qualche componente. Se tutto fila liscio, avete raggiunto il vostro obiettivo, altrimenti dovrete cercare di capire dagli avvisi che vi lancia
il sistema quale componente è essenziale e provvedere a riattivarlo sempre tramite Msconfig. Msconfig
stesso ci dà tuttavia una mano. Nella versione 2000/Xp
In pratica <
tilizzo di memoria è facilmente monitorabile tramite il Task manager, Taskmgr.exe in Windows 2000/Xp o il
monitor di sistema, Sysmon.exe in
Windows 98/Me. E osservate anche la
vostra System Tray, come è molto più
pulita e ordinata ora. A proposito, se
volete eliminare dalla tray anche le icone di certi componenti di Windows come l’indicatore della lingua utilizzata
per la tastiera (che ve ne fate se scrivete solo in italiano?) o l’altoparlante
giallo, dovete fare doppio clic sulle rispettive icone del Pannello di controllo, cioè Tastiera e Suoni, e togliere il
segno di spunta dalla casellina che ne
attiva l’indicatore sulla barra delle applicazioni: in questo modo anche questi oggetti che magari non usate mai
scompariranno dalla vostra vista.ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
237
> In pratica
Come fare
Office
Word 2000
Elena Clescovich
Usare le opzioni avanzate del comando Stampa
L’arte della stampa
opinione comune tra
gli utilizzatori di Office che l’operazione di
stampare un documento digitato con Word sia la cosa
più facile di questo mondo.
Se ci si limita ai comandi
base, ciò può corrispondere
a verità. Ma nel caso venga
richiesto un risultato particolare, che va al di là della
riproduzione pura e semplice su carta del foglio A4? In
tale situazione si può rischiare di perdere un mucchio di tempo e denaro in
tentativi. Mettiamo il caso
che si abbia bisogno di adattare ad A4
un formato minore o maggiore di quello comunemente usato, oppure che
venga imposto di stampare il documento di più pagine su di una pagina
sola...le possibilità disponibili sono
numerose, e basta un po’ di attenzione per rendere il lavoro scorrevole e
veloce.
Û
È
U sa r e l o zo o m
Chi utilizza Word probabilmente avrà
già una buona conoscenza e familiarità
con le opzioni base del comando Stampa. Quelle più avanzate sono considerate in modo generalmente più superficiale. Passiamo in rassegna le più significative.
ˇ
Selezionando il suddetto comando dal
menu File, vi trovate su schermo la nota
finestra di Stampa. La casella a riepilogo Adatta Al Formato, nella sezione dello Zoom, avvia un comando la cui funzione ricorda l’effetto riduzione/ingrandimento
di una fotocopiatrice,
poiché vi consente di
scegliere un formato speciale tra ventuno, cui
adattare le dimensioni
del vostro documento.
Opzione singola L’unica
opzione valida nella finestra delle Opzioni solo per
il documento corrente che
si vuole stampare è Stampa solo i dati per i moduli.
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
Naturalmente il foglio di carta su cui intendete stampare
deve essere del formato scelto. Non dovete preoccuparvi
di nulla: farà Word tutto il lavoro di ridimensionamento
dei caratteri e delle eventuali
immagini presenti per voi,
adattandolo al nuovo formato, a prescindere dalle dimensioni selezionate nella finestra di dialogo Imposta
pagina. Tenete presente che la stampa
successiva non memorizza le opzioni
precedentemente definite.
Û
Il campo per la stampante
Tra i numerosi campi di Word ce n’è uno che riguarda la stampante, e più in particolare i codici
di istruzione PostScript utilizzati dalle stampanti di questo tipo. Si tratta del campo {Print}, il cui
compito è trasferire istruzioni alla stampante. Come tutti i campi, anche {Print} si accompagna
a un Gruppo, ad un codice e ad alcuni parametri. “Gruppo” si riferisce ad un rettangolo ideale
in cui le istruzioni vengono eseguite. Il Codice riguarda le istruzioni di programmazione
PostScript stesse. I parametri includono “page”, predefinito e riferito alla pagina corrente, “para”,
relativo al paragrafo in cui il campo è compreso, “pic”, che indica l’immagine successiva nel
paragrafo in cui è presente {Print}, “row” e “cell” corrispondono alla cella ed alla riga di tabella
corrente. Per stampare le stringhe PostScript sul testo, dovete selezionare la casella di controllo
Stampa Postscript Sul Testo, nella scheda Stampa della finestra Opzioni del menu Strumenti.
238
Contenuto illeggibile Non
credete di poter aprire un file di
stampa con Word, né con altri
programmi: avreste questo deludente risultato, un insieme di
codici apparentemente confuso.
T a n t e pag i n e i n u n f o g l i o
solo
Se avete la necessità di rendervi conto
dell’aspetto complessivo di un documento composto da più pagine (fino a
16), potete ridurle a miniature, impostando il documento in modo da stamparlo su di un unico foglio. Il numero di
pagine stampabili assieme in Adatta a è
prefissato: 2, 4, 6, 8 e 16. La disposizione delle pagine sul foglio in fase di
Office
Formato output Nelle
opzioni di una stampante
PostScript viene specificato il formato dei file PostScript a seconda del tipo di
stampa che si intende realizzare (di un documento,
un’immagine eccetera).
Û
In pratica <
casella corrispondente in StrumentiOpzioni-Stampa), oppure limitata alla
stampa corrente.
S ta m p i a m o e i n ta n to
l av o r i a m o
stampa viene stabilita
da Word in base al numero scelto. Se impostate la quantità di 8, per
esempio, il programma
eseguirà la stampa sul foglio disponendo le pagine, dividendole in due gruppi
di quattro, su due righe sovrapposte.
O p z i o n i ava n z at e
d i sta m pa
La finestra delle Opzioni di Word, che
potete visualizzare seguendo uno tra
questi due percorsi (il primo facendo
clic sul pulsante omonimo in fondo a sinistra nella finestra Stampa, il secondo
selezionando Strumenti-Opzioni-Scheda
Stampa), si rivela spesso utile anche per
lavori semplici di stampa. Mentre le opzioni della finestra di dialogo Stampa
funzionano solo per il documento corrente, tutte le opzioni di stampa avanzate possiedono un effetto globale, cioè
valido per tutti i documenti, una volta
attivate.
Vediamo ora alcune delle opzioni più
interessanti e il loro significato. Se il
documento che intendete stampare
non ha un aspetto particolarmente ricercato, se contiene semplicemente appunti o promemoria, oppure non vi interessa rendere su carta formattazione
e grafica, il comando Bozza fa per voi.
Selezionando questa casella di con-
ˇ
Come fare
trollo lo stamperete in un attimo, ignorando la formattazione, e consumerete
meno inchiostro, ma tenete presente
che non tutte le stampanti sono programmate per quest’opzione. Un altro
sistema per velocizzare la stampa di
numerose pagine numerate è usare la
funzione Ordine Inverso, che permette
di effettuare la stampa delle pagine iniziando dall’ultima pagina, dopo aver
stampato normalmente nell’ordine
consueto.
D ai pollici ai millimetri
Il formato A4 non è riconosciuto in tutti i Paesi come formato standard di una
pagina, ma è tipico delle Nazioni che
usano il sistema metrico decimale. Basti pensare che negli Stati Uniti vale il
formato Lettera Usa, leggermente diverso dal nostro, più largo e corto (misura esattamente 8,5 x 11 pollici, che
in millimetri corrispondono a 21,59 x
27,94). Con Word si può impostare automaticamente la conversione da un
formato all’altro per tutti i documenti,
in modo da non dover intervenire a
ogni nuova stampa (selezionando la
Stampe trasportabili
Non sempre si dispone della stampante adatta per il risultato che si intende ottenere. Per
fortuna Word ci viene in aiuto con il comando Stampa su File, che permette di creare un file
speciale (estensione .prn) da salvare sul disco fisso o su floppy, per poi mandarlo in stampa
sulla stampante prescelta. Questo tipo di file memorizza tutte le informazioni e i comandi
necessari alla stampante per fare il suo lavoro al meglio. È necessario però, per creare il file,
avere installato sul computer il driver per la stampante di destinazione. I file .prn si possono
poi eseguire mediante il caro vecchio Ms-Dos, copiandoli sulla porta della stampante.
Al prompt va digitato il comando Copy seguito dal percorso esatto del file, con tanto
di estensione .prn, l’indicazione della porta parallela lpt1 e il parametro /B alla fine (che invia
i dati alla stampante in formato binario).
Preferiamo stampare velocemente oppure essere liberi di usare il documento mentre viene stampato? Immettendo o togliendo un segno di spunta all’opzione Stampa in Background, abilitiamo o meno la funzione. La
maggiore lentezza dell’operazione di
stampa è dovuta al fatto che la stampante, lavorando in background, fa ricorso a una parte aggiuntiva della memoria di sistema.
I n f o r m a z i o n i sta m pa b i l i
Oltre al testo contenuto in un documento è possibile stampare alcune
informazioni aggiuntive che lo riguardano (alla fine del testo). Alcuni elementi possono venir inclusi nel documento, altri vengono stampati separatamente. Commenti e Proprietà possono essere stampati sia nel file sia a
parte. Le voci di glossario appaiono nel
documento, mentre l’elenco dei tasti di
scelta rapida assegnati all’interno del
documento e gli stili impostati vengono stampati separatamente. Se fate clic
sul pulsante Opzioni, in basso a sinistra, trovate altre caselle di controllo
relative alla stampa, tra le quali potete
scegliere se stampare o meno i codici
di campo o il testo nascosto, come le
voci di indice e i riferimenti incrociati
(entrambi devono essere visualizzati
prima della stampa).
E ntrano in gioco i campi
e i link
Dalla medesima finestra delle Opzioni
di Word potete fare in modo che il programma aggiorni tutti i campi e tutti i
collegamenti presenti nel documento
corrente prima di stamparlo, per evitare di farlo a ogni successiva stampa.
Questo però non sempre riproduce la
volontà dell’utente: se preferite che alcuni campi rimangano gli stessi di tempo addietro, deselezionate le due caselle di controllo Aggiorna Campi e Aggiorna Collegamenti. ù
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
239
> In pratica
Come fare
Office
Excel 2000
Elena Clescovich
Analizzare un database con la tecnica Olap
I cubi tridimensionali di Excel
on sempre è facile ricavare rapidamente informazioni da un database molto complesso e contenente una grande quantità di dati. I
problemi aumentano poi se i dati appaiono organizzati in molti livelli e subtotali. In questi frangenti fortunatamente Excel ci viene incontro con vari
strumenti di analisi, tra i quali si dimostra particolarmente efficace la funzionalità Olap (acronimo per On-Line
Analytical Processing), adatta soprattutto per definire tendenze di lungo periodo e trovare relazioni in ambito economico.
Un tipico “cubo” Olap si compone di
“misure” e “dimensioni”: le prime rappresentano gli elementi che si possono
contare e misurare in termini numerici, mentre le seconde si organizzano in
gerarchie (per esempio subtotali settimanali che confluiscono in totali mensili, che a loro volta sommati danno
luogo a totali trimestrali, eccetera). Per
creare un cubo Olap, Excel parte dall’origine dati; da qui preleva i dati e li
inserisce in una tabella pivot. Le misure vanno a occupare le celle interne,
le dimensioni prendono posto nelle intestazioni di righe e colonne. Dal momento che il programma mantiene attiva la connessione con l’origine dati
(per questo il processo è definito online), il tutto può venire riorganizzato
ˇ
Û
N
Dettagli in vista o meno Nel processo di
creazione delle dimensioni del cubo Olap è
possibile suddividere ogni campo in molti
sottocampi, ma anche decidere di escluderli, facendo clic sul segno di spunta alla loro
sinistra.
dall’utente riformulando la query, dopodiché Excel aggiorna immediatamente la tabella con i nuovi valori, ricavati dal database di partenza.
C ubi Olap in linea
e fuori linea
La procedura prevista per dar vita ad un
nuovo cubo Olap (file di cubo) assomiglia a quella che va seguita per realiz-
Prelevare dati da un server Olap
Nel caso la vostra origine dati Olap sia memorizzata su di un server, è necessario effettuare
la connessione, che una volta definita, potrà essere riutilizzata successivamente. Il punto
di partenza è sempre il menu Dati - Importa Dati Esterni - Nuova Query Su Database.
Dalla finestra Scegli Origine Dati fate clic sulla scheda Cubi Olap e selezionate Nuova Origine
Dati dall’elenco. Nella finestra Crea Origine Dati assegnate un nome all’origine dati Olap
e scegliete il provider Olap Microsoft Ole Db Provider For Olap Services (è giunto alla
versione 8.0). Specificate, nella finestra Connessione Multidimensionale, il nome del server,
dopo aver fatto clic su Server Olap. Se richiesti, immettete i vostri Id utente e password.
Cliccate su Avanti. Selezionate il database Olap disponibile e fate clic su Fine. Ritornati nella
finestra di Crea Origine Dati, scegliete il cubo desiderato tra quelli disponibili nel database
a cui vi siete collegati. Per salvare la definizione dell’origine dati Olap cliccate su Ok.
In questo modo chiudete la finestra di Crea Origine Dati e ritornate a Scegli Origine Dati,
da dove potete selezionare la nuova origine e accedere ai dati contenuti nel file.
240
PC MAGAZINE Luglio/Agosto 2003
zare una nuova query
su database. Prima va
definita la struttura del
cubo, poi spetta a Excel
prelevare i dati dall’origine dati e elaborarli
dando forma al cubo.
Come origine dati potete usare database relazionali creati con Microsoft Access o Oracle. Più
la quantità di dati è notevole e strutturata in
modo complesso, più il
caricamento dei dati e il
calcolo su di essi può essere lungo.
Quando si utilizza un cubo Olap presente sul proprio disco fisso si è un
“client Olap” (il file in tal caso è non in
linea). Se l’origine dati e il file cubo si
trovano memorizzati non sul proprio
computer ma su di un server di database (Microsoft Sql Server), parliamo di
“file cubo server” salvati su di un server
Olap e, come “client”, vi limitate ad
analizzare i dati del cubo già realizzato
dagli amministratori del database. I file
cubo non in linea consentono in sostanza di continuare a utilizzare una tabella pivot anche quando si è disconnessi dalla rete o il server del database
di origine non è disponibile.
C r e a r e l a n u o va q u e r y
s u data ba s e
Considereremo qui l’analisi fuori linea,
cioè riguardanti i dati contenuti in un
database memorizzato sul proprio computer.
Ipotizziamo di voler ricavare informazioni da un database creato con Access.
Il primo passaggio da compiere è dar
vita ad una nuova query utilizzando la
Creazione guidata Query su database.
Aprite un foglio Excel nuovo e, da Dati-Importa Dati Esterni, selezionate
Nuova Query Su Database. Giunti alla
finestra Scegli Colonne, definite le colonne dell’origine dati che corrispondono alle misure ed alle dimensioni
Office
che volete includere nel
file cubo. Potete anche
sottoporre la query a
dei filtri per imitare i
dati a quelli che interessano. L’ultimo passaggio della creazione
guidata vi chiede come
procedere: fate clic sul
pulsante di opzione
Crea Cubo Olap Dalla
Query e poi su Fine. A
questo punto verrà avviata un’altra creazione
guidata che porterà alla realizzazione del cubo Olap.
Come fare
ˇ Aggiungere il grafico pivot Olap
Naturalmente, come ogni rapporto pivot che si rispetti,
anche quello prodotto con la funzionalità OLAP può essere
reso graficamente con un istogramma o una torta
che illustri le proporzioni e le tendenze di ogni dimensione
all’interno del quadro generale, anziché del singolo
particolare.
Grafico e tabella, come è noto, sono strettamente collegati:
a ogni modifica della tabella corrisponde un
cambiamento della disposizione dei dati nel grafico.
Le gerarchie possono essere espanse utilizzando la barra
degli strumenti Tabella Pivot o le frecce accanto
ai pulsanti colorati. Tenete presente che alcuni tipi
di grafico però, come quello a bolle, non sono supportati
dalla funzionalità Olap.
C o m e r i e p i l o g a r e i dat i
Dopo la finestra di presentazione (che si
può anche disabilitare) della Creazione
Guidata Cubo Olap, cliccate su Avanti.
Il primo dei tre passaggi vi chiede di specificare i campi origine da includere nei
campi di riepilogo, ovvero le misure del
cubo, su cui desiderate che Excel effettui dei calcoli. Alcuni campi possono apparire interpretati in modo errato, come
per esempio, gli Id potrebbero essere aggregati in base al conteggio. Excel esegue per default quest’operazione di riepilogo: basta correggerlo deselezionando i campi che non considerate misure
vere e proprie o modificando il tipo di
calcolo (scegliendo Somma, Min o Max
dall’elenco a discesa).
G erarchie di dimensioni
Dopo aver cliccato su Avanti, vi trovate nella finestra del secondo passaggio della creazione guidata. Qui Excel
vi chiede di definire le dimensioni dei
campi rimanenti, eventualmente raggruppandole in più livelli di gerarchie.
A sinistra viene visualizzato l’elenco
dei campi, mentre a destra compaiono
le dimensioni. Per aggiungere un campo a una dimensione, trascinatelo da
sinistra a destra con il mouse. Il risultato cambia a seconda del punto in cui
lo trascinate. Se vi posizionate sulla
scritta Trascinare qui i campi per creare una nuova dimensione, creerete appunto una nuova dimensione; se invece portate il campo su di una dimen-
sione esistente, lo sistemerete a un livello della gerarchia della dimensione
stessa.
I livelli vanno disposti partendo dalle
informazioni generali (in alto) e proseguendo verso il basso con i dettagli;
possono anche essere rinominati, per
esigenze di semplicità: basta fare clic
su di un nome e scegliere Rinomina.
In pratica <
al database d’origine; l’ultima è forse
la più consigliabile, in quanto salva il
file cubo con tutti i dati necessari. Quest’ultima modalità rende più rapida l’apertura e la modifica dei dati, anche se
il salvataggio del file può richiedere un
certo tempo, specialmente se i dati da
individuare sono molto numerosi. Dopo aver deciso quale tipo di file cubo
avete intenzione di creare, dovete assegnare un nome al file (che prende
l’estensione .cub) e cliccate su Fine. La
creazione guidata, oltre al file vi richiede anche di salvare la query Olap
corrispondente (l’estensione delle
query Olap è .oqy), poiché questa definizione di query è necessaria per utilizzare il cubo: denominatela e fate clic
su Salva.
L a ta b e l l a p i v ot O l a p
Successivamente al salvataggio del cubo locale, venite posizionati al passaggio 3 della Creazione guidata tabella
pivot e grafico pivot, che vi consente di
creare una tabella pivot sui dati del
nuovo file cubo. Indicate a Excel se inS a lv i a m o i l c u b o
serirla in un foglio corrente o in uno
e la query
nuovo e fate clic su Fine.
Sul foglio da voi scelto apparirà la taL’ultimo dei tre passaggi serve a salbella pivot vuota, suddivisa in quattro
vare il cubo Olap appena costruito.
aree in cui inserirete i campi dell’origiAvete a disposizione tre opzioni di salne dati Olap. Nell’area più interna, convataggio che vi permettono di definire
traddistinta dall’etichetta Rilasciare qui
tre diversi tipi di cubo: la prima ricrea
i dati, dovrete immettere i campi delle
il cubo ogni volta che la cartella di lamisure del cubo. Nelle restanti aree, invoro che lo contiene viene aperta; la
vece, Pagina, Riga e Colonna, andranseconda lo costruisce una volta per tutno inseriti i campi delle dimensioni.
te e vi consente di aggiornarlo nel caNell’area Dati appariranno i valori riso vengano applicate delle modifiche
sultanti dall’intersezione dei campi misura e
campi dimensione, coRicolleghiamoci
me avviene per le norPer collegare la tabella pivot direttamente ai dati
mali tabelle pivot. Con
del server di rete anziché al file cubo non in linea cliccate
la differenza che la tecall’interno della tabella pivot stessa, poi sul menu a discesa
nica Olap permette l’ulTabella Pivot sulla barra degli strumenti omonima, e infine
teriore suddivisione di
sul comando Impostazioni Client Server. Fate poi clic
ogni campo in singoli
su Dati su Server e su Ok. Per individuare il server Olap
dettagli.
sulla rete, cliccate su Sfoglia Per Cercare Origine.
Da una tabella pivot di
Per riconnettervi invece al file cubo non in linea dopo
Microsoft Excel potete
aver usato il database di origine, in modo che la tabella
creare un file cubo non
pivot recuperi i dati dal file cubo stesso, seguite i medesimi
in linea contenente una
passaggi ma nella finestra Impostazioni Client Server fate
copia o una parte dei
clic sull’opzione File Dati Locale. Per aggiornare le
dati inclusi in un datamodifiche ai dati in entrambi i casi utilizzate il pulsante
Aggiorna Dati.
base Olap su un server
di rete. ù
ˇ
Luglio/Agosto 2003 PC MAGAZINE
241
> In pratica
Come fare
Linux
Uno dei punti di forza di Debian
Linux è il Package Management System, il sistema di gestione
dei pacchetti software
Setup applicazioni
Massimo Vignone
Installare software
con Debian Linux
ra i tanti attori che
affollano il panorama
del mondo Linux, si
parla troppo poco di Debian
Linux, l’unica tra le tante
distribuzioni assolutamente
non commerciale e interamente GPL. Nonostante la
sua (relativa) minore diffusione, Debian Linux è considerata
straordinariamente stabile ed è la più
diffusa tra gli utenti esperti.
basso livello con la quale è
possibile installare, rimuovere o più in generale gestire i pacchetti software sul
proprio sistema. Per esempio, se volessimo installare il
package samba-doc_2.2.3a12_all.deb, utilizzeremo il
comando seguente
Û
T
L’utility Dselect Dselect è l’interfaccia
utente che nasconde la complessità di Dpkg.
La sua interfaccia a caratteri risulta comoda anche per l’uso da computer remoti collegati da link a bassa velocità.
U na breve introduzione
La distribuzione Debian, interamente
sviluppata da volontari sparsi in giro
per il mondo, consiste sostanzialmente in un sistema operativo basato sulle
applicazioni Gnu e sul kernel Linux ed
è disponibile in tre diverse versioni:
“stable”, “testing” e “unstable”. La differenza tra le varie versioni è relativa
al grado di stabilità della distribuzione e il livello di testing e di debug operato sui package che la compongono.
La “stable” è la distribuzione ufficiale, raccomandata per l’uso in ambiente di produzione. La “testing” è la distribuzione che contiene ancora dei
package non ancora ufficialmente inclusi nella “stable”, ma che sono in attesa di essere inclusi nella distribuzione ufficiale. Di solito include versioni
più aggiornate dei package che compongono la Debian, ma non è completamente testata come la “stable” e non
è supportata dal Debian Security
Team.
La “unstable” è la versione della distribuzione attualmente in fase di sviluppo, anche se talvolta viene adoperata anche dagli utenti più esperti per
avere le versioni più aggiornate dei
package. È caratterizzata da un eleva-
242
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
to grado di instabilità. A ognuna di
queste versioni viene assegnato un nome in codice, già dalla fase di sviluppo, in luogo dei numeri di versione.
Per esempio, attualmente la versione
“stable” ha come nome in codice
“woody” (ed è sostanzialmente la versione 3.0), la “testing” viene indicata
con il nome “sarge” (che è invece la
3.1). In pratica, “stable” e “testing”
non sono nient’altro che link simbolici
ai nomi in codice associati alle versioni. Infatti, quando la “sarge” sarà abbastanza stabile da diventare la versione ufficiale, “stable” punterà a questa (così come in passato puntava ad
un’altra versione, il cui nome era “potato”).
Il nome in codice della “unstable”, invece, è sempre “sid”. Una curiosità:
come nomi in codice vengono utilizzati i personaggi del film Toy story della
Pixar.
G e st i r e i pa c k a g e
c o n D p kg
I pacchetti software disponibili per la
Debian sono nel formato Deb, e sono
gestibili a mezzo di Dpkg, una utility di
dpkg -i samba-doc_ ˘ ˘ 2.2.3a12_all.deb
Per rimuovere il package non è necessario indicare il nome file per esteso,
ma si può utilizzare solo il nome del
package: in tal caso il comando sarà il
seguente
dpkg -r samba-doc
Per eliminare anche i file di configurazione (che non vengono cancellati con
la rimozione del package) si utilizza
l’opzione -P (purge)
dpkg -P samba-doc
Dpkg può essere utilizzata anche per
ottenere informazioni sui package installati sul sistema. Per esempio, per
avere la lista dei package installati potremo utilizzare il comando
dpkg -la
Se invece volessimo cercare solo i
package che iniziano con la stringa
“libc5” potremmo utilizzare uno dei
due metodi seguenti, tenendo conto
che, utilizzando solo l’opzione -l verrebbero visualizzati tutti i package che
iniziano con la stringa cercata anche se
non installati (in tal caso questi sarebbero preceduti dalla stringa “un” che
sta per uninstalled), mentre utilizzan-
> In pratica
Un front-end grafico per Apt
Un’utile interfaccia utente che
nasconde la (relativa) complessità dei comandi di Apt.
Come fare
Linux
Û
do l’opzione -la abbinata
con “grep”, si otterrebbe un
output solo se sul sistema
sono stati effettivamente installati dei package il cui
nome corrisponde alla regular expression passata a
“grep”.
dpkg -l ‘libc5*’
dpkg -la | grep libc5
Se invece vogliamo scoprire
a quale package corrisponde un dato
file, utilizzeremo l’opzione -S
dpkg -S nomefile
Se vogliamo la lista dei file che compongono un particolare package utilizzeremo l’opzione -L
dpkg -L libc6.1
Per conoscere quali sono i package installati solo parzialmente potremo utilizzare l’opzione -C: in tal caso Dpkg ci
suggerirà cosa fare per rendere il
package funzionante
dpkg -C
L’ u t i l i t y D s e l e c t
L’utility Dselect è l’interfaccia utente
verso Dpkg. Con Dselect è possibile installare o rimuovere package in maniera guidata. Al lancio della utility viene
presentato all’utente un menu con una
serie di azioni, poste nell’ordine tipico
per l’installazione di un generico
package. Per installare un package si
comincia col fornire la fonte dalla quale attingere il package (ftp, Cd-Rom, eccetera) selezionando l’opzione “Access
Method”, si verifica quindi la lista dei
package disponibili con l’opzione “Update”, si selezionano i package da installare o da rimuovere (opzione “Select”), quindi si procede all’installazione (opzione “Install”) o alla sua rimozione (opzione “Remove”).
È opinione di molti che Dselect sia po-
244
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
co user-friendly, tanto è vero che viene spesso adoperata solo per velocizzare la ricerca di partcolari package.
Tuttavia costituisce una utile integrazione, in particolare per gli utenti ancora poco avvvezzi agli strumenti della linea di comando.
L’ A d va n c e d Pa c k a g e
To o l ( A p t )
Un sistema più flessibile per la gestione dei package è l’Advanced Package
Tool. Semplificando al massimo, Apt è
uno strumento che ci consente di scaricare installare, configurare e rimuovere package, siano essi su un supporto
locale (per esempio il Cd-Rom) o su un
server di rete. Per usare Apt occorre che
siano definiti nel file /etc/apt/sources.list i siti da cui è possibile scaricare
i file in formato Deb da installare. Un tipico esempio di file è il seguente
deb ˘
˘ ftp://ftp2.it.debian.org/ ˘
˘ debian/stable main
deb-src ˘
˘ ftp://ftp2.it.debian.org/ ˘
˘ debian/stable main
deb ˘
˘ http://security.debian.org/ ˘
˘ stable/updates main
Le righe del file specificano il tipo di
package (“deb” per i binari, “deb-src”
per i sorgenti), l’Url del sito da cui scaricare i package, la versione da utilizzare (stable, testing, unstable) e la sezione dell’archivio di package da consultare. La sezione utilizzata prevalen-
temente è “main”, ma sono disponibili anche altre sezioni, come “contrib”,
relativa a software liberi che però si
basano su porzioni di codice o librerie
non liberi, “non-free”, contenente
package non necessariamente commerciali ma che possono avere limitazioni di licenza, “non-us/main” e
“non-us/non-free”, sezioni riguardanti software non esportabile dagli Stati
Uniti per problemi di brevetti o di sicurezza (algoritmi di crittografia, eccetera). È buona norma (se si utilizza la
“stable”) includere il sito http://security.debian.org, gestito dal Debian Security Team, in modo da ricevere le
versioni aggiornate dei package su cui
sono stati individuati eventuali buchi
di sicurezza. Una prima versione del file /etc/apt/sources.list viene creata in
fase d’installazione.
Le altre componenti di Apt necessarie
per la gestione dei package sono le utility apt-get e apt-cache. Con apt-get è
possibile effettuare la maggior parte
delle operazioni sui package. Per esempio, si possono installare e rimuovere
package, come nell’esempio seguente.
apt-get install postfix
apt-get remove apache
Sarà cura di apt-get provvedere a scaricare la versione aggiornata dai siti
specificati in /etc/apt/sources.list, installare il package e avviare gli script
per la configurazione. Per velocizzare
le proprie operazioni, Apt mantiene localmente una copia della lista di
package presenti sui server specificati
in /etc/apt/sources.list. Per fare in modo che ‘apt-get’ funzioni correttamente, occorre che questo file sia sempre
aggiornato. Per tale ragione, a ogni
modifica di /etc/apt/sources.list, bisogna provvedere anche all’aggiornamento del file contenente la lista dei
package, con il comando
apt-get update
Mantenere aggiornato il proprio sistema è molto facile con Debian, basta
lanciare il comando
apt-get upgrade
In questo modo tutti i pacchetti installati sul sistema saranno aggiornati alla ver-
sione più recente disponibile. Se si vuole effettuare l’upgrade dell’intera distribuzione (per esempio, passando da stable a testing in /etc/apt/sources.list), allora il comando giusto sarà il seguente
apt-get dist-upgrade
Ogni volta che installiamo un package
con apt-get, vengono lanciati anche gli
script di configurazione, che in alcuni
casi possono richiedere anche un’interazione con l’utente a mezzo di una
interfaccia a caratteri.
Nel caso si compiano degli errori in fase di configurazione, o semplicemente
si voglia modificare una precedente
configurazione, è possibile utilizzare
l’utility dpkg-reconfigure, che serve a
lanciare le procedure di post-installazione. Per esempio, per riconfigurare
Samba il comando da lanciare sarà il
seguente
dpkg-reconfigure samba
L’altra utility disponibile è apt-cache,
con la quale è possibile effettuare delle ricerche sulla copia locale della lista
di package. Per esempio, per cercare
quali package offrono funzionalità legate al protocollo Ppp, possiamo lanciare il comando
apt-cache search ppp
L av o r a r e c o n i s o r g e n t i
Con Apt è possibile anche installare
software partendo dai sorgenti. La procedura prevede l’utilizzo di apt-get per
scaricare i sorgenti, effettuare la compilazione e generare il package in formato Deb, quindi utilizzare l’utility
Dpkg per installare i binari. Per esempio, per installare Mutt a partire dai
sorgenti i comandi saranno i seguenti
apt-get -b source mutt
dpkg -i *.deb
Si può anche ricompilare il kernel, utilizzando l’utility make-kpkg. Da premettere che, per installare il kernel, occorre che siano installati sul sistema i
package: gcc, libc5-dev, bin86, binutils, gawk, make, gzip, grep e, il più
importante, kernel- package, che contiene l’utility make-kpkg.
La procedura, in questo caso, utilizza
apt-get per scaricare i sorgenti del kernel (ed eventualmente i package necessari non installati sul sistema).
Scompattare i sorgenti nella directory
/usr/src, procedere alla configurazione del kernel, creare il package in formato Deb e quindi installarlo con l’utility Dpkg. Non c’è bisogno di lanciare Lilo, poiché ci pensa direttamente
Dpkg. In soldoni, la sequenza di comandi è più o meno la seguente
apt-get install kernel-source- ˘
˘ 2.4.18
cd /usr/src
tar jxvf kernel-source- ˘
˘ 2.4.18.tar.bz2
ln -s /usr/src/kernel-source- ˘
˘ 2.4.18 /usr/src/linux
cd linux
make menuconfig
make-kpkg clean
make-kpkg —rev custom.1.0 ˘
˘ kernel-image
cd ..
dpkg -i kernel-image- ˘
˘ 2.4.18_custom.1.0_i386.deb
reboot
A lc u n i l i n k u t i l i
A questo punto, dopo aver fatto un po’
di pratica con Apt, possiamo utilizzarlo al meglio per aggiornare il nostro sistema.
Ogni utilizzatore di Debian Linux non
può non conoscere www.apt-get.org, nel
quale sono disponibili i siti da cui scaricare le versioni più o meno stabili di particolari software. Grazie a questo sito,
possiamo installare, per esempio, l’ultima versione del Kde o di Mozilla senza
dover necessariamente fare l’upgrade alle meno stabili versioni testing o unstable. I siti segnalati in www.apt-get.org,
una volta aggiunti al file /etc/apt/sources.list, ci forniranno le versioni più aggiornate dei software che ci interessano.
Tra i vari front-end per Apt troviamo
Feta (http://www.sacredchao.net/software/feta/index.shtml), da poco ufficialmente incluso anche nella unstable, oppure Gnome-apt (http://packages.debian.org/stable/admin/gnomeapt.html), da segnalare a chi non
gradisce Dselect ed è allergico alla linea di comando. ù
> In pratica
Come fare
Luigi Caputo
Online
Java Il primo approccio con il linguaggio del momento,
che si caratterizza per un nuovo modo di programmare
Piacere,Java
o sviluppo tecnologico che con
Internet ha dato cittadinanza all’informatica quale strumento
per facilitare la comunicazione e le relazioni sociali, non conosce certo barriere. Dallo sviluppo dell’Html e dalla
sua evoluzione da linguaggio ipertestuale a paradigma comunicativo per
risorse multimediali avanzate, si è assistito alla sempre più spinta integrazione con le ultime frontiere della grafica tridimensionale e, soprattutto, con
le strutture orientate agli oggetti, vecchie conoscenze degli informatici ma
ancora del tutto sconosciute ai più.
Questo è lo scenario in cui ha visto la
luce Java, il linguaggio ideato all’inizio
degli anni Novanta da Sun Microsystems come parte di un progetto di ricerca mirato allo sviluppo di programmi per l’elettronica di consumo, dai televisori alle lavatrici, per intenderci.
Java nasce quindi come un linguaggio
davvero nuovo, vicino al C++ ma, rispetto a questo, più dinamico e flessibile e, perciò, destinato a un successo
incontrastato. Obiettivo di questo spazio è raccontare Java partendo dalle
fondamenta, esplorando le caratteristiche di un linguaggio orientato agli oggetti e mostrando come queste abbiano contribuito in misura determinante
a rendere il codice progettato nei laboratori Sun unico nel suo genere e, forse per questo, così amato e odiato (perché necessario) dagli sviluppatori di
tutto il mondo.
L
O r i e n ta r s i a g l i o g g e t t i
Il termine “oggetto” associato a un linguaggio di programmazione rappresenta non tanto una moda o un vezzo, ma una vera e propria filosofia che
migliora l’approccio con le tecniche di
sviluppo dei moderni linguaggi. Agli
albori dell’informatica, i programmi
erano scritti con l’obiettivo di portare
a termine un compito specifico, come
246
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
per esempio un determinato calcolo
matematico. L’avvento dei linguaggi
strutturati come Pascal o C registra la
nascita delle routine, ovvero porzioni
di codice chiamate ad eseguire una
certa operazione, e potenzialmente riutilizzabili in altri programmi: è l’avvento della programmazione imperativa, ovvero caratterizzata da una sequenza di comandi. Tanto per fare un
esempio, un ipotetico programma
chiamato a gestire le modalità di preparazione del caffè presenterebbe al
suo interno le routine seguenti:
(a) svitare la macchinetta;
(b) riempirla d’acqua;
(c) inserire il caffè;
(d) chiudere la macchinetta;
(e) mettere la macchinetta sul fornello
e accendere il gas;
(f) attendere la fuoriuscita del caffè
nella porzione superiore della macchinetta;
(g) versare il caffè nella tazzina.
Alcune routine potrebbero essere riutilizzate per la gestione di altri processi:
nella preparazione del tè, per esempio,
la routine (b), (e) e (g) potrebbero essere adattate al caso specifico (si parlerebbe di teiera invece che di macchinetta per il caffè), ma non ci sarebbe
bisogno di riscriverle daccapo.
In realtà, se astraiamo il caso specifico,
ci rendiamo conto di un elemento caratteristico, ovvero la natura sequenziale delle routine, legata cioè al fatto
che l’esecuzione della routine i-esima
non può aver luogo senza che sia stata eseguita la routine (i-1)-esima: come
si può penare di chiudere la macchinetta senza averla prima riempita d’acqua e di caffè? Nella gestione di applicazioni complesse, tutto ciò può essere causa di problemi perché, oltre a rallentare inevitabilmente i tempi di
esecuzione, può generare conflitti nel
corso dell’elaborazione. Questo spiega la nascita di un’altra filosofia, quel-
la orientata agli oggetti, che fece la fortuna di linguaggi pionieristici quali
Smalltalk e C++.
Il fondamento di tutto è il concetto di
oggetto, inteso come qualcosa con cui
un programma lavora, caratterizzato
da funzionalità tipiche chiamate metodi, alle quali si può accedere in modo
astratto, cioè senza preoccuparsi di come esse agiscono ma solo per quello
che producono. Questa logica, a ben
vedere, è alla base dell’utilizzo di oggetti primitivi, quali per esempio i tipi
utilizzati dalla più classica delle programmazioni. Se si adopera la calcolatrice, si utilizzeranno le funzioni matematiche, per esempio la somma o la
moltiplicazione, senza preoccuparsi
più tanto di come esse funzionino, ma
semplicemente di cosa generino: se
dobbiamo fare 176543+56454 o
345765*54328, ci chiediamo in che
modo questi valori siano caricati nel
coprocessore matematico, o ci preoccupiamo di conoscere prima possibile
il risultato?
D al problema alla
soluzione: le classi
A ben vedere, quindi, la novità introdotta dalla programmazione a oggetti
è una novità di approccio, che porta a
pensare non più in termini della struttura della macchina con cui dovrà essere risolto il problema, ma piuttosto
verso la struttura del problema che si
intende risolvere. Questo significa passare dal modello della macchina al modello del problema, riuscendo a colmare una distanza: quella che pone lo
spazio delle soluzioni, dove cioè si sta
modellando il problema, per esempio
all’interno di un computer; e poi lo
spazio del problema, che poi è il luogo in cui il problema si manifesta (per
esempio, in cucina, se si chiedesse al
programmatore di gestire la preparazione del caffè). L’approccio orientato
agli oggetti pone l’accento sul proble-
Online
ma da risolvere, offrendo al programmatore gli elementi che operino nello
spazio del problema, in una situazione
che sia il più possibile riconducibile allo stato delle cose, dove gli oggetti sono animati dalle reali azioni da compiere per la soluzione del problema.
Rimanendo in questa astrazione, possiamo dedurre che ogni cosa sia un
oggetto, in quanto è capace di memorizzare al suo interno informazioni
(dati), e di compiere su se stesso azioni (funzioni) mirate a svolgere delle
operazioni. Passando dalla filosofia alla pratica, la novità dirompente che risiede nella programmazione a oggetti
si traduce nella possibilità di creare ex
novo i propri tipi, ribattezzate classi,
da utilizzare e condividere a seconda
delle esigenze. Nella programmazione
strutturata avevamo per esempio il tipo int, adoperato per definire variabili
intere. Così, la porzione di codice
int numero;
numero=5;
si riferiva all’introduzione di una variabile intera battezzata numero, a cui
veniva assegnato il valore 5. La programmazione a oggetti permette di fare le cose utilizzando un approccio
quanto più possibile vicino al linguaggio naturale, e questo contribuisce a
guadagni in termini di flessibilità. Facciamo un esempio pratico, con l’identificazione di una persona. In logica
Come fare
object-oriented, occorre anzitutto creare il tipo, pardon, la classe Persona,
quindi dotarla di alcune interessanti
proprietà, o variabili, riconducibili in
prima battuta a dati di natura anagrafica (nome, cognome, data di nascita,
residenza e telefono). Se passiamo alla logica object-oriented, avremo la
classe Persona, definita in Java dalla
sintassi seguente:
class Persona
{
String
String
String
String
String
String
}
nome;
cognome;
data_di_nascita;
città;
residenza;
telefono;
In questa definizione sintattica notiamo che, per semplicità, le variabili della classe appena definita sono di tipo
stringa: in realtà, come scopriremo più
avanti, Java mette a disposizione anche il tipo Data, ma per adesso accontentiamoci. Occorre poi comprendere
che in sé una classe Java non possiede niente: accadeva così anche per i tipi (int, boolean, ...), che, presi da soli,
non rappresentano alcuna struttura dati. In altri termini, definendo la classe
Persona non l’abbiamo creata, ma solo ideata in maniera astratta. In logica
object-oriented, ciò che si possono manipolare sono gli oggetti, ovvero le
Dove scrivere i programmi Java
Come tutti i linguaggi di programmazione, anche Java necessita di ambienti di editing e di sviluppo, da utilizzare per scrivere i programmi, compilarli e lanciarli. Sulla piazza esistono
tanti strumenti software utilissimi al
programmatore, che presenteremo
nei prossimi appuntamenti. Per il momento è bene iniziare con un editor
familiare e semplice allo stesso tempo, come il vecchio Blocco Note di
Windows, e con un compilatore storico quale il Jdk, acronimo di Java Development Kit. Jdk è scaricabile gratuitamente dal sito java.sun.com. Una
volta installato e definite in modo op-
portuno le variabili di ambiente, è
possibile giocare con i nostri file di
esempio che chiameremo Amici.java
e Studi.java.
Dal prompt del Dos, nella posizione in
cui è stato salvato per esempio il file
Amici.java, potremo compilarlo tramite il comando javac Amici.java (attenzione ad utilizzare bene maiuscole e
minuscole!). Se la compilazione è andata bene, sarà creato il file Amici.class,
che conterrà la traduzione in bytecode
del file java originario. A questo punto, potremo eseguire il nostro file: occorrerà lanciare la Java Virtual Machine tramite il comando java Amici.
In pratica <
istanze di un tipo o di una classe. Scriveremo allora:
Persona amico;
amico = new Persona ();
amico.nome = “Maurizio”;
amico.cognome = “Ghilardi”
amico.data_di_nascita = ˘
˘ “12/10/1969”;
amico.città = “Parma”;
amico.residenza = “Via Verdi ˘
˘ 14”;
amico.telefono = “054123123”
Con le prime due righe abbiamo definito l’istanza amico appartenente alla
classe Persona e, a partire dalla terza
riga, abbiamo assegnato i valori alle
sue variabili. È importante perciò comprendere come ciascuna classe Java
esiste non in quanto definita, ma in
quanto istanziata, ovvero creata dalla
presenza di una istanza che le dà vita.
I l n o st r o p r i m o
programma
Il codice Java, una volta scritto e salvato in un file con estensione java, deve essere compilato, ovvero trasformato in linguaggio cosiddetto byte-code che, per andare in esecuzione, dovrà poi essere interpretato da
un’apposita macchina virtuale Java, la
Java Virtual Machine. Si tratta di
un’applicazione che funge da interprete necessario affinché le applicazioni
Java vadano in esecuzione, e che ha il
pregio di gestire più processi in parallelo (caratteristica nota come multithreading). Lasciamo però in sospeso
questi dettagli (li spiegheremo meglio
in seguito) e, per il momento, limitiamoci ad affermare che la porzione di
codice appena scritta non porta ad alcun risultato concreto, come potrebbe
essere la stampa dei dati che caratterizzano la variabile amico di classe Persona prima definita e istanziata. È infatti necessario costruire attorno alla
porzione di codice altro codice Java:
class Amici
{
public static void main
˘ (String args[])
{
class Persona
{
˘
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
247
> In pratica
String
String
String
String
String
String
Come fare
nome;
cognome;
data_di_nascita;
città;
residenza;
telefono;
}
Persona amico;
amico = new Persona ();
amico.nome = “Maurizio”;
amico.cognome = “Ghilardi”;
amico.data_di_nascita = ˘
˘ “12/10/1969”;
amico.città = “Parma”;
˘
amico.residenza =
˘ “Via Verdi, 14”;
amico.telefono = “054123123”;
System.out.println(“Il mio amico ˘
˘ si chiama “ + amico.nome + “ “ ˘
˘ + amico.cognome+ “.”);
System.out.println(“E’ nato il “ ˘
˘ + amico.data_di_nascita+ “.”);
System.out.println(“Vive a “+ ˘
˘ amico.città + “, in “+ ˘
˘ amico.residenza+ “.”);
System.out.println ˘
˘ (“Vuoi salutarlo? Chiamalo al ˘
˘ numero “+ amico.telefono+ “.”);
}
}
Spieghiamo quello che abbiamo scritto. Vi è una classe principale, Amici,
che racchiude in sé tutto il resto del codice, come è facile intuire dalla posizione delle prime parentesi graffe aperta e chiusa alla seconda e ultima linea.
In particolare, la classe Amici dichiara
un oggetto di tipo Persona e lo chiama
amico. Attenzione, però, è soltanto alla riga successiva, con il comando
amico = new Persona ();
oggetto.variabile
che lega, identificandola, la
seconda al primo e vicever-
248
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
sa. Infine, l’utilizzo di una funzione,
System.out.println: manteniamo un
po’ di mistero, limitandoci ad affermare che essa consente di stampare a video ciò che compare tra le sue parentesi.
Ma... non abbiamo dimenticato qualcosa? Eh sì, abbiamo del tutto ignorato la stringa
public static void main(String ˘
˘ args[])
ed è una distrazione che non possiamo
permetterci, anche perché si tratta della dichiarazione del metodo main e
farà parte di ogni applicazione Java
che realizzeremo da adesso in poi:
main è infatti il metodo principale e si
posiziona sempre all’inizio di ogni programma Java. Il termine public è noto
come modificatore del metodo, poiché
attribuisce a esso una caratteristica di
raggiungibilità: nel nostro caso il metodo ha valenza pubblica, quindi sarà
raggiungibile anche esternamente alla
classe in cui è stato definito. Sorvoliamo per il momento sul termine static
e concentriamoci invece sulla logica
dei parametri o argomenti del metodo,
introducendo l’analogia con i parametri o gli argomenti delle funzioni definite in un linguaggio strutturato.
Per esempio, la funzione Somma, definita come Somma (addendo1, addendo2, risultato), richiede in ingresso i
due parametri addendo1 e addendo2, e
restituisce in uscita la variabile risultato, data dall’espressione matematica
addendo1+addendo2. Nel nostro caso, il metodo main non restituisce nulla, e questo è definito da void: in inglese significa vuoto, definisce il tipo di
Amici Il risultato della nostra prima applicazione Java.
Û
e con la parola chiave new, che avviene l’istanza della classe Persona attraverso il nuovo oggetto amico, che
adesso ha tutte le autorizzazioni a essere utilizzato: ecco allora che le variabili dell’oggetto in questione assumono i valori propri, e sono identificabili attraverso
la sintassi
Online
ritorno da attribuire al metodo e sta a
significare che main, a differenza di altri metodi, non deve restituire alcunché. I parametri del metodo sono invece individuati dagli elementi presenti fra le parentesi tonde, ovvero String
args[]. Il metodo main richiede sempre
come parametro un array, ovvero un
elenco, di stringhe (String), che per
convenzione chiamiamo sempre args.
C lassificazioni
e d e r e d i tà
Un’altra caratteristica che definisce gli
oggetti è la loro classificazione: ciascun oggetto è unico, ma è anche associabile ad altri che hanno le sue stesse caratteristiche. In questo senso, esistono gli uomini, gli animali, i fiori, le
piante, le automobili, i motorini, tutti
tra loro distinti ma raggruppabili in entità collettive nelle quali risiedono perché provvisti di caratteristiche simili.
L’oggetto automobile ha per esempio
quattro ruote, uno sterzo, fari anteriori e posteriori, e così via. Esistono perciò più oggetti simili in quanto istanze
di una stessa classe: la classe Automobili avrà per esempio come oggetti
Ford, Renault e Fiat, identificabili come sue istanze. Ma, a ben vedere,
Ford, Renault e Fiat sono anch’esse
classi: in particolare, Fiesta e Focus sono istanze della classe Ford, così come
Clio e Twingo sono istanze della classe Renault e Stilo e Punto istanze della classe Fiat. Clio, in quanto oggettoistanza della classe Renault, eredita
tutte le proprietà della classe Automobili, avendo anch’essa uno sterzo, due
coppie di fari e quattro ruote. Passare
dai tipi alle classi è perciò immediato:
le classi, ovvero i tipi di dati astratti,
operano allo stesso modo in cui agiscono i tipi predefiniti (come int e boolean). È possibile creare variabili di
uno stesso tipo, quindi
istanze di una stessa classe,
e gestirle attraverso azioni e
interventi.
Facciamo un esempio pratico, con l’identificazione in
logica obiect-oriented di
una situazione appartenente alla vita reale. Banalmente, un ateneo è composto da
studenti e professori, ciascuno con le proprie carat-
Online
}
Û
teristiche, quali (rispettivamente) facoltà, corso di laurea, piano di studi ed esami
da sostenere, e dipartimento, numero di stanza, disciplina di insegnamento e orario di ricevimento. Uno studente e un professore, però,
sono anzitutto persone, caratterizzate quindi da dati di
natura anagrafica (nome,
cognome, data di nascita,
residenza e telefono). Se passiamo alla logica object-oriented e a Java, avendo già definito la classe Persona, definiremo quelle Studente e Professore utilizzando la sintassi seguente:
Studente e professore Al lancio dell’applicazione vengono mostrati i dati di studente e professore.
{
class Studente extends Persona
{
String facoltà;
String corso_di_laurea;
int numero_esami;
}
class Professore extends Persona
{
String dipartimento;
int stanza;
String disciplina;
String
orario_ricevimento;
}
class Studi
{
public static void
main (String˘
˘ args[])
{
class Persona
String
String
String
String
String
String
nome;
cognome;
data_di_nascita;
città;
residenza;
telefono;
}
class Studente extends Persona
{
String facoltà;
String corso_di_laurea;
int numero_esami;
}
class Professore extends Persona
{
String dipartimento;
int stanza;
String disciplina;
String
orario_ricevimento;
Jdk Dal sito di Sun Microsystems è possibile scaricare il Java Development Kit, il compilatore storico per la creazione dei programmi in linguaggio Java.
Û
La parola chiave extends si limita ad affermare che la classe che si sta creando
eredita tutte le proprietà della classe Persona, già definita, e a queste ne aggiunge altre, definite di seguito. Questo significa che, in futuro, definendo l’oggetto stud e prof appartenenti rispettivamente alla classe Studente e alla classe
Professore, si potranno utilizzare allo
stesso modo stud.facoltà
e stud.nome, così come
prof.residenza
e
prof.stanza.
A questo punto, possiamo produrre un nuovo
esempio di codice:
In pratica <
Come fare
Studente stud;
stud = new Studente ();
stud.nome = “Giorgio”;
stud.cognome = ˘
˘ “Fantini”;
stud.data_di_nascita = ˘
˘ “16/10/1979”;
stud.città = “Cagliari”;
stud.residenza = ˘
˘ “Via Garibaldi, 214”;
stud.telefono = “087654376”;
stud.facoltà = “Ingegneria”;
stud.corso_di_laurea = ˘
˘ “Ingegneria ambientale”;
stud.numero_esami = 30;
Professore prof;
prof = new Professore ();
prof.nome = “Francesco”;
prof.cognome = “De Santis”;
prof.dipartimento = “Informatica ˘
˘ e Sistemi”;
prof.stanza = 32;
prof.disciplina = “Sistemi di ˘
˘ elaborazione”;
prof.orario_ricevimento ˘
˘ = “ogni martedi˘ ˘ dalle ˘
˘ 17.30 alle˘ ˘ 18.30”;
System.out.println˘ ˘ (stud.nome
+ “ “ + ˘ ˘ stud.cognome+ “ e’ ˘
˘ nato il “+ ˘
˘ stud.data_di_nascita ˘ ˘ +
“.”);
System.out.println˘ ˘ (“Vive a ˘
˘“+ stud. ˘ ˘ città + “, in “+ ˘
˘ stud. ˘ ˘ residenza+ “.”);
System.out.println(“E’ iscritto ˘
˘ alla facolta’ di “+ ˘
˘ stud.facoltà+ “,”);˘
˘ System.out.println (“corso di ˘
˘ laurea in “+ ˘
˘ stud.corso_di_laurea+ “.”);˘
˘ System.out.println(“Deve ˘
˘ sostenere “+ stud.numero_ ˘
˘ esami+ “ esami, e sta ˘
˘ preparando “+ prof.disciplina);
System.out.println(“con il ˘
˘ prof.” + prof.nome+ “ “ + ˘
˘ prof.cognome+ “, del˘
˘ Dipartimento di “ + ˘
˘ prof.dipartimento + “.”);
System.out.println(“che riceve ˘
˘ nella stanza “+ prof.stanza + ˘
˘ “ “ + ˘
˘ prof.orario_ricevimento+˘
˘ “.”);
}
} ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
249
> In pratica
Come fare
Online
Se pensate che installare un server Web con interprete
Php e database sia complicato, lungo e costoso, probabilmente
non conoscete EasyPhp
EasyPhp
Marco Avidano
Prendila comoda
ino a un paio di anni fa, la maggior parte degli utenti di Internet
che decidevano per hobby di
aprirsi un sito non avevano bisogno
niente altro che di un editor e qualche
Mbyte di spazio su un server.
Per tutto quello di più “evoluto”, come
contatori, guestbook o form per richiesta di informazioni ci si rimetteva alle
diverse offerte dei singoli provider che
fornivano moduli già pronti e in parte
personalizzabili.
Oggi invece molti utenti hanno la necessità di gestire diversamente i loro
siti, sfruttando la potenza dei linguaggi di scripting per creare sistemi
di gestione automatica di news, moduli di sondaggio o molto semplicemente perché preferiscono farsi da sé
un guestbook o un contatore, proprio
per poter dire “questo sito l’ho fatto
tutto io”.
Sono nati quindi diversi provider che
forniscono gratuitamente hosting con il
supporto di script e database: tra i tanti, uno ottimo è Coolfreepages (www.
Û
F
Easy o non Easy?
Parliamoci chiaro: EasyPhp è sicuramente un buon installer che aiuta veramente molto chi vuole provare a programmare in Php per la
prima volta, ma il suo scopo non è
di certo quello di configurare server aziendali o Internet. Per fare
ciò occorre esperienza e una grande conoscenza di Internet e delle
reti in generale. Inoltre EasyPhp
può al massimo semplificare la
preparazione di un server, ma la
gestione a livello professionale è
tutta un’altra storia: tutti sono in
grado di mettere in moto una
macchina, ma saper guidare è
un’altra cosa.
250
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
coolfreepages.com), il quale fornisce agli
utenti la possibilità di usare script Php
personalizzati e uno spazio su database
MySql.
T e st i a m o i n o st r i s c r i p t
Bene, dopo che abbiamo attivato l’account su Coolfreepages possiamo subito iniziare a creare il nostro sito in
Php. Ecco che però ci imbattiamo subito in una difficoltà: mentre per creare pagine statiche non occorreva altro
che un editor e il browser per visualizzare il risultato, per provare gli
script in Php ci serve l’interprete Php e
se sfruttiamo anche la potenza dei database ci occorre pure il database. Installare un server è lungo e complicato. Il problema è la configurazione,
non è un processo che si affronta tutti
i giorni. Sembrerebbe quindi che ai comuni mortali la strada sia sempre in
salita e irta di pericoli e difficoltà. Invece non è proprio così...
P h p fa c i l e fa c i l e
Qualcuno ha pensato a rendere semplici anche le cose che normalmente
non lo sono. Il software EasyPhp, scaricabile gratuitamente dal sito www.
EasyPhp.net, permette di installare in
due minuti il server web Apache con
supporto Php e il database MySql, il
Installazione Il programma di installazione di EasyPhp è in francese. In ogni caso
anche se non conosciamo questa lingua
non avremo difficoltà, in quanto possono
essere utilizzati senza alcun problema i parametri di installazione di default.
tutto già configurato e funzionante.
Scarichiamo quindi il programma di
installazione di EasyPhp: il file è un
po’ pesante, circa 10 Mbyte, quindi se
ci colleghiamo a Internet con una classica connessione dial-up con modem
analogico a 56Kbps ci occorrerà una
mezz’oretta buona per completare il
download.
Il sito, come anche il programma, è in
francese: ce ne accorgiamo subito facendo partire l’installazione, quando il
primo messaggio ci indica che stiamo
installando EasyPhp “sur notre ordinateur”. Se non conosciamo la lingua
poco male: l’installazione è molto semplice e cliccando semplicemente sempre sul pulsante “Suivant” (Avanti), il
sistema funzionerà perfettamente. Terminata l’installazione dovremo riavviare il Pc.
Avviando EasyPhp tramite l’icona inserita nel menu Start-Programmi-EasyPhp noteremo che non appare nessuna finestra, ma nella tray bar a fianco dell’orologio verrà visualizzata una
piccola icona rappresentante inizialmente una “e” affiancata in un secondo momento da un pallino rosso lampeggiante, a conferma del fatto che i
server Apache e Mysql stanno lavorando.
Cliccando con il tasto destro su questa
icona apparirà un semplice menu, che
ci permette di fermare o avviare l’esecuzione dei server, configurare alcuni
parametri o di terminare l’esecuzione
di EasyPhp. Inoltre cliccando su “Sito
Locale” verrà aperto il browser predefinito già indirizzato sul sito che abbiamo in locale: inizialmente questo è
composto da una semplice pagina di
Online
Û
Amministrazione Cliccando sulla voce
“Configurazione” nel menu (attivabile con
il tasto destro sull’icona che appare nella
tray bar a fianco dell’orologio quando EasyPhp è in esecuzione) potremo accedere al
semplice pannello di configurazione: in alto vediamo due pallini colorati che ci indicano se i server (Apache e MySql) sono attivi, mentre subito sotto troviamo una lista di
caselle da selezionare o meno a seconda delle funzioni che vogliamo attivare.
3, 2 , 1 , v i a
Clicchiamo sulla voce “Sito Locale” del
menu di EasyPhp e subito il browser
verrà aperto sulla pagina di prova creata dall’autore.
Lo “spazio web”, ovvero le pagine
Html e Php che saranno elaborate dal
server si trovano nella directory www
rispetto a dove abbiamo installato EasyPhp: se non abbiamo modificato la
configurazione di default al momento
dell’installazione, la cartella www si
troverà in C:\Programmi\EasyPhp\www. Quando creeremo uno script o
una pagina Html dovremo salvarla in
questa directory, così potrà essere interpretata dal server. Facciamo attenzione: non basta fare doppio clic sul file per aprirlo, in quanto in questo modo vedremo si parte del contenuto, ma
il file non sarà processato dal server e
quindi il nostro script non sarà eseguito. Facciamo quindi sempre attenzione
ad aprire il file nel modo corretto, ovvero passando dalla voce di menu “Sito Locale” o digitando a mano nella
barra di indirizzo del browser l’indirizzo http://127.-0.0.1/. Esiste inoltre
una seconda area di amministrazione:
puntando il browser sull’indirizzo
http://-127.0.0.1/home/ (attenzione allo
slash finale) potremo creare altri spazi nei quali salvare i nostri script oltre
a quello disponibile da subito nella directory www. Questi altri spazi si chiamano alias e ci permettono di avere
più siti configurati sullo stesso Pc.
La procedura guidata ci permette di
creare semplicemente degli alias, ai
L’importanza del manuale
Spesso la differenza tra chi è bravo nel
fare una cosa e chi non lo è per niente
sta nel fatto che il primo ha letto il manuale dell’applicazione o apparecchiatura che sta usando. Non esiste niente
che non sia documentato, specialmente se quello che state facendo ha un
qualche legame con il Free Software e
Linux: considerando che Apache, Php e
MySql hanno tutti e tre profondi legami con il mondo di Linux e del Free
Software: non sono ammissibili scuse
In pratica <
del tipo “non ho trovato alcuna documentazione”. Innanzitutto le ricerche
possono iniziare sui siti dei produttori
dei server: www.apache.org per il server web Apache, www.Php.net per il
Php e www.mysql.com per il database
MySql. Cercando poi su Google o su
qualsiasi motore di ricerca si troveranno migliaia di siti con manuali, documentazione e tutorial (anche in italiano) su ogni aspetto di questo argomento.
Û
benvenuto creata dall’autore, che sostituiremo ben presto con il nostro sito
personale.
Tramite il pannello di configurazione
potremo fare in modo di avviare automaticamente EasyPhp all’avvio di
Windows o accedere alla modalità
avanzata di configurazione dei server:
in questo modo potremo modificare a
mano i file di configurazione di Apache e Php.
Tenete presente che queste sono operazioni che richiedono una certa conoscenza dei server in questione, e modifiche avventate potrebbero impedirne il funzionamento.
Come fare
Menu Quando EasyPhp è attivo, nella tray
bar a fianco dell’orologio appare una icona con una “e”. Questa icona, oltre a permetterci di accedere al menu attraverso
un clic con il tasto destro del mouse, ci indica anche lo stato dei server: infatti se sono attivi vedremo un pallino rosso lampeggiante.
quali potremo accedere tramite l’indirizzo http://127.0.0.1/ nome_ alias/ , sostituendo a nome_alias il nome che
abbiamo scelto per l’alias. Questa è comunque una configurazione già più
avanzata: inizialmente l’unico spazio
nella directory www ci sarà più che
sufficiente.
Qui di seguito sono proposti quattro
semplici esempi che ci permetteranno
di testare le varie funzioni del server
che abbiamo appena installato: con il
primo vedremo semplicemente se il server legge le pagine Html, con il secondo testeremo un breve script in Php.
Nel terzo esempio creeremo invece
un piccolo modulo per passare dati
da una pagina all’altra, mentre nel
quarto salveremo i dati inseriti in un
database.
P r i m a e s e r c i ta z i o n e
p r at i c a : H t m l s e m p l i c e
Dopo avere installato il nostro server
casalingo, per prima cosa proviamo a
vedere se risponde: iniziamo quindi
creando due semplici pagine Html,
ognuna con un link che punta all’altra. Chiamiamo queste due pagine index.html e prova.html: potete trovare
il codice che contengono nel riquadro.
Dopo aver salvato le due pagine nella directory www puntiamo il nostro browser sull’indirizzo http://-127.0.0.1: se tutto funziona correttamente apparirà la
pagina index.html, e cliccando sul link
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
251
> In pratica
Come fare
passeremo alla pagina prova.html. Ora
che abbiamo la certezza che il server è
attivo passiamo a qualche cosa di più
impegnativo (e interessante).
Contenuto del file index.html
<!DOCTYPE HTML PUBLIC “- ˘
˘ //W3C//DTD HTML 4.01 ˘
˘ Transitional//EN”>
<html>
<head>
<title>index.html</title>
<meta http-equiv=”Content-Type” ˘
˘ content=”text/html; ˘
˘ charset=iso-8859-15”>
Online
</head>
<body>
<p><a href=”prova.html”>Vai alla ˘
˘ pagina prova.html</a></p>
</body>
</html>
Contenuto del file prova.html
<!DOCTYPE HTML PUBLIC “- ˘
˘ //W3C//DTD HTML 4.01 ˘
˘ Transitional//EN”>
<html>
<head>
<title>prova.html</title>
<meta http-equiv=”Content-Type” ˘
˘ content=”text/html;
charset=iso-8859-15”>
</head>
<body>
<p><a href=”index.html”>Torna ˘
˘ alla pagina index.html</a></p>
</body>
</html>
S e c o n da e s e r c i ta z i o n e
p r at i c a : s c r i p t P h p
Benissimo, il server funziona. Il nostro
scopo però è quello di creare script in
Php: testiamo quindi un primo script
La gestione con PhpMyAdmin
database pippo” inseriamo il nome della tabella, “rubrica”,
e il numero dei campi che desideriamo avere (3), dopo di che
clicchiamo su “Esegui”.
A questo punto la tabella non è ancora creata: dobbiamo prima indicare il nome e tipo dei tre campi. Dopo averli inseriti, clicchiamo su “Salva”. Ora che la tabella è creata non ci
resta che creare gli script Php per gestirla come meglio crediamo.
Puntando il browser sull’indirizzo “http://127.0.0.1/mysql/”
potremo usare un comodissimo gestore per il database MySql: PhpMyAdmin. Iniziamo subito con il creare un nuovo database: nella casella indicata con la scritta “Crea un nuovo
database” digitiamo il nome del database che vogliamo creare, in questo esempio “pippo”. Quindi clicchiamo su “Crea”.
Ora che il database è stato creato, definiamo una nuova tabella: nel modulo indicato con “Crea una nuova tabella nel
Û
Û
Esempio di database Il database “pippo” è stato creato: ora definiamo la tabella “rubrica” di 3 campi e clicchiamo su “Esegui”.
Riepilogo Ecco il riepilogo della tabella: quando in questa saranno salvati dei dati, il link “Mostra” sarà cliccabile e ne visualizzerà l’intero contenuto.
Û
252
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
I campi Ora dobbiamo specificare i campi: il primo si chiamerà
“id”, sarà di tipo “smallint” (intero a 2 byte) senza segno a incremento automatico; sarà inoltre definito come chiave primaria. Il
secondo e il terzo campo si chiameranno “nome” e “telefono” e saranno entrambi di tipo “varchar” a 40 caratteri.
> In pratica
Come fare
molto semplice. Nel riquadro troveremo il sorgente
del file index.Php, oggetto
di questa seconda esercitazione: lo script, se interpretato correttamente dal server, visualizzerà un breve
testo di benvenuto, indicando l’Ip address del visitatore e diverse informazioni
sul server.
Apriamo quindi il nostro
editor di testo, copiamo il
codice e salviamo il tutto
nel file index.Php, nella solita directory www. Quindi
puntiamo nuovamente il nostro browser sull’indirizzo http://127.0.0.1 e guardiamo cosa accade.
Online
Û
˘content=”no-
cache”>
<meta httpequiv=”Cache- ˘
˘ Control”
content=”no-cache,
˘ ˘ must-
personalizzato a seconda del nome inserito dal visitatore.
I due file vanno salvati nella solita directory www.
Contenuto del file index.Php
Contenuto del file index.html
<!DOCTYPE HTML PUBLIC “- ˘
˘ //W3C//DTD HTML 4.01 ˘
˘ Transitional//EN”>
<html>
<head>
<title>index.Php</title>
<meta http-equiv=”Content-Type” ˘
˘ content=”text/html;
charset=iso-8859-15”>
</head>
<body>
<p>Benvenuto sul server di ˘
˘ prova!</p>
<p>Il tuo indirizzo ip è <b><? ˘
˘ echo(“$_SERVER-[REMOTE_ADDR] ˘
˘ ”) ?></b></p>
<p>Ecco alcuni dati sul ˘
˘server:</p>
<p><? Phpinfo() ?></p>
</body>
</html>
T e r z a e s e r c i ta z i o n e
p r at i c a : pa s sa g g i o
d i va r i a b i l i
Tutto va alla perfezione: il server interpreta gli script Php! Vediamo ora
come fare a passare dei dati immessi
dall’utente da una pagina all’altra.
Questo terzo esempio è composto di
nuovo da due pagine: index.html e visualizza.Php. Nella pagina index.html
troviamo un modulo che richiede molto semplicemente il nome del visitatore: la seconda pagina visualizza
quindi un messaggio di benvenuto
254
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
PhpMyAdmin Puntando il
browser sull’indirizzo http:
//127.0.0.1/mysql/ potremo utilizzare subito Php
MyAdmin, un comodissimo strumento per la gestione del database MySql.
<!DOCTYPE HTML PUBLIC “- ˘
˘//W3C//DTD HTML 4.01 ˘
˘Transitional//EN”>
<html>
<head>
<title>index.html</title>
<meta http-equiv=”Pragma” ˘
˘content=”no-cache”>
<meta http-equiv=”Cache- ˘
˘Control” content=”no-cache, ˘
˘must-revalidate”>
<meta http-equiv=”Content-Type” ˘
˘ content=”text/html; ˘
˘charset=iso-8859-15”>
</head>
<body>
<form name=”pippo” method=”post” ˘
˘ action=”visualizza.Php”>
<p>Inserisci il tuo nome: ˘
˘<input type=”text” name=”nome” ˘
˘size=”20” maxlength=”40”></p>
<p><input type=”submit” ˘
˘ value=”Avanti &gt;&gt;”></p>
</form>
</body>
</html>
Contenuto del file visualizza.Php
<!DOCTYPE HTML PUBLIC “- ˘
˘ //W3C//DTD HTML 4.01 ˘
˘ Transitional//EN”>
<html>
<head>
<title>visualizza.Php</title>
<meta http-equiv=”Pragma” ˘
revalidate”>
<meta http-equiv=”Content-Type” ˘
˘content=”text/html; ˘
˘charset=iso-8859-15”>
</head>
<body>
<p>Benvenuto <b><?
echo(“$_POST[nome]”) ?></b>, ˘
˘questo è un server di ˘
˘ prova!</p>
<p><a href=”index.html”>Torna ˘
˘alla pagina precedente</a></p>
</form>
</body>
</html>
Q ua r ta e s e r c i ta z i o n e
p r at i c a : i l data ba s e
Abbiamo visto quanto siano interessanti le cose che si possono fare con
un semplice script Php. Se vogliamo
salvare da qualche parte i dati inseriti
nel modulo dai visitatori, è molto semplice: basta usare il database.
Per prima cosa con PhpMyAdmin (che
EasyPhp ci mette a disposizione) creiamo un database con una tabella: per
fare questo seguiamo le indicazioni del
riquadro PhpMyAdmin. Quindi vanno
create le due pagine index.html e salva.Php (vedi riquadro quarta esercitazione) nella directory www: infine
apriamo il browser e apriamo l’indirizzo http://127.0.0.1.
Inseriamo i dati nel form e clicchiamo
sul pulsante “Salva”. Dopo che la seconda pagina appare, torniamo su
PhpMyAdmin e visualizziamo il contenuto della tabella: se tutto è andato
bene vedremo che ora contiene un record nuovo con i dati che abbiamo inserito nel modulo.
Online
N on finisce qui
Le possibilità che il Php ci offre sono
praticamente infinite.
Sul sito http://www.Php.net possiamo
trovare il manuale completo del Php,
anche tradotto parzialmente in italiano, al quale potremo fare riferimento
quando scriviamo i nostri programmi.
Limiti non ce ne sono: sta solo a noi
dare libero sfogo alla fantasia.
Contenuto del file index.html
Come fare
˘ RUBRICA</b></font></p>
˘ Control” content=”no-cache, ˘
<form name=”pippo” method=”post”˘
˘ action=”salva.Php”>
<p>Inserisci il nome: <input ˘
˘ type=”text” name=”nome”
size=”20” maxlength=”40”></p>
<p>Inserisci il numero di˘
˘ telefono: <input type=”text” ˘
˘ name=”telefono” size=”20” ˘
˘ maxlength=”40”></p>
<p><input type=”submit” ˘
˘ value=”Salva”></p>
</form>
</body>
</html>
˘ must-revalidate”>
<meta http-equiv=”Content-Type” ˘
˘ content=”text/html;˘
˘ charset=iso-8859-15”>
</head>
<body>
<p>Registrazione dei dati in˘
˘ corso... <b>
<?
$dbl=mysql_connect(“localhost”,”˘
˘ root”,””) or ˘
˘ die(mysql_error());
mysql_select_db(“pippo”, $dbl)˘
˘ or die(mysql_error());
echo((mysql_query(“INSERT INTO˘
˘ rubrica SET˘
˘ nome=’$_POST[nome]’,telefono ˘
˘ =’$ _POST[telefono]’”,$dbl)) ?
˘ ˘“OK” : “FALLITA”);
?>
!</b></p>
<p><a href=”index.html”>Torna ˘
˘alla pagina precedente</a></p>
</form>
</body>
</html> ù
<DOCTYPE HTML PUBLIC “- ˘
˘//W3C//DTD HTML 4.01
˘
Contenuto del file salva.Php
˘Transitional//EN”>
<html>
<head>
<title>index.html</title>
<meta http-equiv=”Content-Type”˘
˘content=”text/html; ˘
˘ charset=iso- 8859-15”>
</head>
<body>
<p><font size=”4”><b> ˘
In pratica <
<!DOCTYPE HTML PUBLIC “- ˘
˘ //W3C//DTD HTML 4.01 ˘
˘ Transitional//EN”>
<html>
<head>
<title>salva.Php</title>
<meta http-equiv=”Pragma” ˘
˘ content=”no-cache”>
<meta http-equiv=”Cache-˘
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del questionario
> In pratica
Come fare
Utility
Dalla gestione del boot di sistema
all’impostazione dei parametri di rete: ecco cosa si può fare
con Ashampoo PowerUp
Ashampoo PowerUp
Luigi Caputo
Efficienza e potenza
combinate insieme
owerUp fornisce gli strumenti e
le opzioni giuste per tarare la
configurazione di sistema di
Windows, adattandolo in base alle
proprie esigenze. Attraverso il tool di
Ashampoo, infatti, è possibile accedere direttamente alle impostazioni dell’ambiente di lavoro, senza andarle a
cercare correndo il rischio di non trovarle o, quel che è peggio, di commettere errori anche gravi intervenendo direttamente sul registro di configurazione del sistema. PowerUp invece si
configura come una vera e propria
consolle operativa, che si dedica alle
impostazioni del sistema ma non disdegna quelle dei programmi che gli
sono più direttamente collegati, quali
Word, Excel, Access, Powerpoint e gli
altri membri della famiglia Office. Ma
non è finita: PowerUp, disponibile in
tre versioni (la Deluxe, per Windows
98/Me, la 2000, per Windows NT/2000,
e la nuovissima XP, appositamente
pensata per l’ultimo nato tra i sistemi
operativi di casa Microsoft) supporta i
file di profilo, che favoriscono il salvataggio di intere configurazioni di funzionalità Windows che potranno essere caricate in una singola operazione.
Quest’ultima caratteristica risulta estremamente utile se si ha l’abitudine di
modificare le impostazioni Windows
per portare a termine diversi task, o
per consentire a diversi utenti di accedere allo stesso Pc utilizzando configurazioni e impostazioni distinte.
Û
P
L a c a r t e l l a Wi n d o w s
Esplorando l’interfaccia operativa di
PowerUp, ciò che colpisce subito l’attenzione è il suo aspetto, che si differenzia nettamente da quello di altre
applicazioni: occupa infatti meno del-
256
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
la metà dello schermo, e meno della
metà dello spazio solitamente dedicato a ospitare una comunissima finestra
di un classico programma Windows.
Questo però non significa che manchino le funzionalità, tutt’altro: PowerUp
fa riferimento a una grande varietà di
funzioni, raggiungibili in modo estremamente intuitivo e diretto. Sulla barra sinistra troviamo le icone dei gruppi System e Other: le prime raccolgono
le cartelle Windows, Boot Options¸ Drivers & Files, Security e Network, mentre in Other trovano posto Icons e Applications. Ogni folder, come vedremo,
presenta una struttura operativa abbastanza completa, che viene ospitata
nella parte destra, e che è strutturata in
diversi tab, ciascuno popolato da
checkbox, da attivare e disattivare a
seconda delle opzioni scelte di volta in
volta.
Come già visto, le danze sono aperte
dalla cartella Windows. Andando nel
dettaglio, il tab General raccoglie le
operazioni generali e le impostazioni
di controllo del sistema. Consente così, nella sottoarea User Interface, di impostare gli effetti animati al momento
La cartella Windows Il tab General della cartella Windows raccoglie le operazioni generali e le impostazioni di controllo
del sistema.
della minimizzazione delle finestre di
programma, di attivare con il clic destro del mouse l’apertura di una cartella in una nuova finestra, di aggiungere la frase “Collegamento a” ai nomi
di collegamento, e di effettuare, all’interno del prompt dei comandi, il completamento automatico per le entrate e
l’attivazione mediante tasto destro del
mouse dell’apertura della console. In
più, permette di impostare la visualizzazione delle finestre di esplorazione
di Windows nella modalità a due pannelli: come è noto, solitamente il doppio clic sull’icona Risorse del computer,
su una cartella o su un’icona drive porta all’apertura di una finestra a singolo pannello prima della vista dell’albero delle directory.
La sottoarea Other Functions ospita invece altre funzionalità, a partire da
quella che consente lo svuotamento,
alla chiusura di Windows, del file di
paginazione Pagefile.Sys, per evitare di
consentire accessi non autorizzati a
dati sensibili: questa operazione può
essere necessaria se si lavora in un ambiente in cui sono richieste eccellenti
performance in materia di sicurezza.
Da notare poi che il file in questione
non viene cancellato, ma ne viene sostituito interamente il contenuto con
una sequenza di zeri. Proseguendo, si
ha la possibilità di attivare un’altra opzione, e precisamente Terminate
“hung” tasks automatically on shutdown: quando ci prepariamo a disconnetterci come utenti o a riavviare Windows, può capitare che alcune applicazioni falliscano nel rispondere al si-
Utility
stema che sta provando a terminarle.
In quel caso, si parla di hung tasks ovvero di task appesi, che spesso sono
accompagnati da una schermata con
un messaggio che informa l’utente dell’anomalia in corso. Se decidiamo di
attivare la funzionalità Terminate
“hung” tasks, non vedremo più schermate del genere: a noi la scelta se essere informati o no. Con le due righe
successive, sempre all’interno della
sottoarea Other Functions¸ facciamo
conoscenza con le funzioni stringa di
testo: si tratta di funzioni identificate
con una particolare icona con le lettere a e b, che richiedono in input una
variabile stringa. Se facciamo infatti
doppio clic sulla riga che ospita la prima funzione stringa di testo della sottoarea corrente, ovvero Registration
information (user name), troveremo
un box dialogo in cui digitare, eventualmente, qualora si volesse cambiarlo, il nuovo nome utente del sistema.
La riga successiva ospita invece le
informazioni relative all’azienda. Le
due righe seguenti, caratterizzate da
una nuova icona, sono invece funzioni di altro genere rispetto alle precedenti: si tratta infatti di funzioni a valore numerico, legate a valori che possono essere modificati con un semplice doppio clic del mouse. Così, è
possibile modificare la dimensione
della memoria cache di secondo livello e quella della cache riservata alle
Come fare
Û
icone visualizzate sul desktop e nella
finestra applicazioni, stando attenti a
inserire un valore che sia comunque
compatibile con le reali potenzialità
del sistema.
U n o s g ua r d o a l ta b
D i s p l ay
Dal tab General si passa a quello Display, che ospita le impostazioni relative alle finestre e al loro aspetto all’interno del sistema. Tre sono le sottoaree presenti, Desktop, Explorer e
Other Functions. La prima funzionalità
di Desktop è quella che offre la possibilità di nascondere, tra le opzioni interne alle voci di menu, quelle meno
usate, per facilitare il reperimento di
quelle utilizzate più di frequente. Vi è poi il check
che permette di mostrare o
Note sulla versione
meno l’icona del cestino sul
desktop, quello che, attivaPowerUp è disponibile all’interno del Cd
to, migliora la visualizzaallegato a PC Magazine in versione shazione di tutte le icone di sireware. Per ottenere la versione completa del
stema applicando un range
prodotto, è richiesta la registrazione. Si tratta di
cromatico arricchito, che
una procedura online, da attivare solo se si ha
migliora radicalmente l’aun collegamento a Internet attivo: basta scespetto delle icone a 256 cogliere la voce Get Free Trial Key interna al melori, e quello che mostra sul
nu Internet e seguire le istruzioni che apparidesktop informazioni sulla
ranno a video. Una volta effettuata la registraversione di Windows corzione, il codice di attivazione della versione comrente. Proseguendo, ecco il
pleta del programma sarà inviato alla vostra
check che, se attivato, salva
casella di posta, e dovrà essere inserito nel camle impostazioni del desktop
po della funzione Enter Reg/Trial Key. In qualità
alla chiusura di Windows, e
di utenti registrati, potrete poi accedere a tutti
quello che consente di attigli aggiornamenti in programma. Per maggiovare o disattivare un numeri informazioni è consigliabile visitare il sito
ro di estensioni del desktop
http://www.ashampoo.com.
di Windows, compresa la
voce Preferiti nel menu di
In pratica <
Drives & Files Questa è la cartella che fornisce informazioni sui drive presenti nel sistema.
avvio e la sezione di lancio veloce
(Quick Launch) all’interno della taskbar. La sottoarea Explorer consente invece di visualizzare le miniature al posto delle più anonime icone in corrispondenza dei file grafici e di utilizzare i caratteri tilde per i nomi lunghi
in Dos (ricordate l’annosa questione
degli 8+3 caratteri?) Inoltre, anche
qui troviamo le funzioni a valore numerico, che servono per definire righe
e colonne per lo spazio matrice dato
a disposizione della finestrina rettangolare che si attiva con la combinazione di tasti Alt+Tab e che si utilizza per passare velocemente tra le applicazioni correntemente attive: si può
arrivare a un massimo di 16 colonne e
8 righe per 128 applicazioni (francamente ci pare una cifra esagerata...)
Nella sottoarea Other Functions possiamo scegliere se far lampeggiare il
cursore di testo e se smorzare i contorni dei font visibili sullo schermo.
L e f u n z i o n a l i tà
ava n z at e
Il tab Advanced presenta le sottoaree
System e Start Menu: la prima ospita
sette diversi checkbox, il primo dei
quali fa riferimento alla possibilità di
forzare l’aggiornamento dei contenuti
di una cartella a seguito di un cambiamento, senza che sia necessario l’intervento del tasto F5 che applica la
funzionalità Aggiorna di Esplora risorse. Proseguendo, troviamo l’opzione
che forza il sistema ad allocare un proprio spazio di indirizzo proprio all’Esplora Risorse di Windows, in modo
da considerarlo come un processo separato e da impedire, nell’eventualità
di un suo improvviso crash, il conseguente crash delle altre applicazioni
correntemente attive. La terza funzionalità fa in modo che il sistema attenda che gli script di logon siano stati del
tutto processati prima di cominciare il
caricamento del desktop: sappiamo infatti che per default Windows effettua
in simultanea sia il caricamento del desktop che il processing degli script di
logon. Esiste poi la funzionalità che
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
257
> In pratica
Come fare
consente di espandere il buffer Fifo a
16 byte sia per la trasmissione che per
la ricezione, rispetto ai valori di default
senz’altro più bassi (8 byte in ricezione e 1 in trasmissione): una caratteristica, questa, che, tra le altre cose, aumenta la potenza delle connessioni seriali e riduce la possibilità di errore.
L’opzione successiva fa sì che si possa utilizzare una Virtual Dos Machine
per ciascuna applicazione a 16 bit che
si decide di lanciare, mentre per default ne esiste una sola per tutti i programmi Dos che si vogliono eseguire:
una scelta, questa, che costa in termini di risorse di sistema ma che paga in
termini di sicurezza con le applicazioni critiche. Proseguendo, si incontra la
riga che permette di spegnere automaticamente il computer a seguito di uno
shutdown, e la riga che consente di
non effettuare lo swap del kernel di
Windows al disco. Incontriamo quindi la sottoarea Start Menu, che consente di espandere le voci di menu Documenti, Pannello di controllo, Rete e
connessioni remote e Stampanti.
Con il tab omonimo diamo spazio a tutte le impostazioni relative al mouse,
dalla velocità (fino a un massimo di 400
millisecondi) alla sensibilità, dall’abilitazione dello scrolling all’hardware,
mentre il tab SysPaths consente di visualizzare ed eventualmente modificare tutti i percorsi correntemente memorizzati per il desktop, l’elenco dei link
preferiti, i modelli, la cartella Send To,
i cookie, i file temporanei Internet, la
cronologia e il path di installazione di
Windows.
L argo alle opzioni
d i b o ot
Con la cartella Boot options si possono
impostare altre importanti funzionalità,
in particolare quelle che interessano le
operazioni da compiere al riavvio del sistema. Troviamo così il primo tab, ovvero General, con le sottoaree At Restart,
Explorer e Other Functions. La prima
ospita i check che consentono di visualizzare il nome dell’ultimo utente nel
dialogo di logon, di disabilitare i messaggi di pop-up che appaiono all’avvio,
di processare il file Autoexec.bat e di
svuotare la cartella Temp. Con la sottoarea Explorer possiamo invece ripulire tutti i tipi di cronologie, ovvero quel-
258
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Utility
Û
la relativa ai documenti recenti, quella
che interessa le ultime applicazioni
aperte, quella che ha a che fare con i siti Web visitati con Internet Explorer e
quella che riguarda le ultime ricerche.
La sottoarea Other Functions raggruppa
invece le opzioni per attivare il tasto
Numlock alla visualizzazione della
schermata di avvio (consentendo così
l’editazione di eventuali caratteri numerici presenti nello username o nella password), per mostrare il trucco del giorno all’avvio di Windows, per installare
all’avvio Task Manager nella barra dei
task, e per scrivere il file log di ambiente dell’utente. Con il tab Logon Screen è
invece possibile impostare che in automatico venga effettuato il logon di un
utente predefinito e che sia visualizzato
un certo messaggio, ma anche definire il
colore di sfondo e l’aspetto dello schermo di logon. L’ultimo tab, Boot Parameters, consente di scegliere il sistema
operativo da installare (qualora ve ne
fossero presenti due o più), ma anche di
definire una serie di altre funzionalità,
tra cui l’utilizzo dei soli driver Vga standard, la visualizzazione dei nomi di driver, nonché i megabyte da assegnare alla memoria di sistema.
D rive, file, sicurezza
e reti
Proseguendo, ecco la cartella Drives &
Files, che nel tab Drive ospita informazioni e opzioni relative ai drive attivi,
mentre in File System presenta le sottoaree System e Other Functions: la prima ospita le funzionalità per abilitare
tra l’altro la generazione di condivisio-
Security La cartella Security presenta impostazioni per gestire, tra l’altro, le opzioni
del menu di avvio, l’abilitazione al pieno accesso al gruppo Impostazioni, e la possibilità per l’utente di utilizzare l’editor del registro di configurazione.
ni amministrative per i drive e il formato di file 8.3 sulle partizioni Ntfs, ma anche i nomi lunghi sulle partizioni Fat e
la capacità di memoria da assegnare utilizzata per la memorizzazione delle posizioni dei file, in modo da velocizzarne l’accesso e migliorare così le prestazioni del sistema. La seconda si occupa
degli avvii automatici per i supporti CdRom, i dischi rimovibili, quelli fissi e
quelli Ram. Più ricca risulta essere la
cartella Security, che è forte dei suoi tre
tab General, Control Panel ed Explorer.
Il primo comprende le opzioni del menu di avvio, tra cui la generazione della cronologia dei documenti aperti di recente, la visualizzazione della cartella
Documenti, della funzione Esegui, e l’abilitazione al pieno accesso al gruppo
Impostazioni, e altre funzionalità, tra
cui la possibilità per l’utente di utilizzare l’editor del registro di configurazione
e di processare l’accesso ai drive floppy
e Cd-Rom. Con il tab Control Panel entriamo invece nelle molteplici funzionalità del Pannello di controllo, per impostarne la visualizzazione delle icone,
per abilitare le funzionalità di rete, l’accesso alle impostazioni di visualizzazione e per assegnare dei privilegi all’utente, che potrà o meno configurare
il salvaschermo e lo sfondo del desktop,
e aggiungere nuove stampanti. Il tab Explorer si dedica invece alle impostazioni del desktop, di Esplora risorse e di Internet Explorer, offrendo all’utente la
possibilità di attivare, tra l’altro, la visualizzazione del menu File in Esplora
Risorse, dell’icona delle risorse di rete
sul desktop, la memorizzazione in locale delle pagine Web e l’accesso alle
opzioni Internet con la possibilità di
una loro eventuale modifica. La cartella Network ospita infine le impostazioni di rete, con la definizione di alcuni
parametri di rilievo, tra cui il timeout
del logon di rete, il numero di logon cachati, la frequenza di aggiornamento
del server list e tutta la serie di valori
per i server Ras, e permette di impostare alcuni alert, tra cui la definizione della soglia di spazio libero su disco. ù
> In pratica
Come fare
Multimedia
Siete in procinto di affrontare un bel viaggio
e volete portare con voi la fotocamera digitale? Prima della partenza
è doveroso eseguire alcuni controlli e dotarsi del necessario
Foto digitale
Marina Macrì
In viaggio con la fotocamera
on il bel tempo e l’arrivo della stagione estiva cresce la voglia di
passare qualche giorno fuori casa
o di prendersi più o meno lunghi periodi di vacanza per ritemprarsi dopo un
anno di lavoro. Che sia una semplice villeggiatura riposante o un bel viaggio in
qualche località lontana o esotica, la voglia di poter documentare e ricordare la
vacanza attraverso le immagini è sempre forte. Prima di partire però, dobbiamo effettuare alcuni controlli, in modo
che la fotocamera sia perfettamente a
posto e non riservi sorprese mentre siamo via. Per fotografare in digitale, inoltre, bisogna pensare anche a come organizzarsi per la memorizzazione. Di seguito, trovate alcuni suggerimenti e consigli che vi possono essere utili.
C
U n ’at t e n ta p u l i z i a
Come tutte le apparecchiature delicate,
soprattutto quelle elettroniche, la fotocamera deve essere mantenuta sempre pu-
ˇ
lita. Una raccomandazione che potrebbe
sembrare banale, ma
che viene spesso trascurata. La pulizia dovrebbe essere effettuata ogni volta che la
riponete, ma se non
l’avete mai fatto, cercate almeno di pulirla
prima di un viaggio.
Per togliere la polvere
può essere utile usare
una pompetta ad aria,
da usare con un pennellino (per gli esterni) e senza (per l’ottica). Se avete una reflex, è opportuno togliere l’ottica e pulire l’interno: usate la pompetta priva di
pennello e usatela anche per il sensore,
la parte più delicata della fotocamera. Se
si deposita sporcizia sul sensore, la macchia vi apparirà su tutte le immagini.
Non usate mai le bombolette di aria
compressa, perché è facile che lo spruz-
Andate al freddo?
Quando si fotografa in situazioni di grande freddo o umidità è opportuno seguire alcune
precauzioni. Le fotocamere digitali e i loro meccanismi sono costruiti per funzionare al meglio a
temperature mediamente tra 7-8 e 40 gradi circa. Al di sotto e al di sopra di queste temperature si
possono verificare problemi nel funzionamento. Se ci troviamo in queste situazioni, cerchiamo di
tenere la fotocamera protetta, sotto il giubbotto o all’interno della borsa fotografica, tirandola fuori
solamente al momento dello scatto. Potrebbe essere utile portare con sé una di quelle borse termiche
utilizzate per i picnic, avendo cura di inserire delle protezioni affinché la macchina e gli accessori
non sbattano l’uno contro
l’altro. Anche le batterie sono
sensibili al freddo e all’umido.
In condizioni di freddo
intenso, soprattutto sotto lo
zero, si scaricano velocemente.
Per ovviare all’inconveniente è
obbligatorio avere con sé un
ricambio, da tenere in tasca al
caldo, e limitare al minimo il
consumo di energia.
260
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Û
Controllo prima della partenza Siete in
partenza? Se volete portare con voi la macchina fotografica, è necessario pulirla bene prima
e controllare che l’attrezzatura sia a posto.
Eviterete sgradevoli sorprese durante il viaggio.
zo possa far uscire anche il liquido: depositandosi sul sensore, lascia macchie difficilmente eliminabili. Se
avete fatto questo errore, vi conviene rivolgervi all’assistenza per evitare danni
ancora peggiori.
La pulizia del sensore non può essere
fatta con le compatte, perché esso si
trova ben chiuso all’interno della macchina. Vale la pena comunque pulire
con la pompetta ad aria i vari comparti, quello delle batterie e della scheda,
e anche l’ottica. Se l’obiettivo presenta
qualche macchia di grasso o altro, usate gli appositi liquidi, ma solo dopo
aver rimosso eventuali granelli di polvere con la pompetta. Se strofinate la
superficie ancora sporca, qualche grano di polvere potrebbe graffiare la lente. Non usate i liquidi per gli occhiali:
non vanno bene e possono lasciare
ombre e velature fastidiose.
Date una pulita anche al piccolo schermo a cristalli liquidi, con la stessa cura
con cui avete pulito l’obiettivo. Lo schermo è delicato e non bisogna premere
molto. Evitate detergenti di vario genere, soprattutto quelli a base di alcool.
A l m a r e , e s ot to. . .
Se volete portare in spiaggia la fotocamera, dovrete averne molta cura per
non rischiare di rovinarla irreparabil-
Multimedia
ˇ
Pianificare il viaggio
Un viaggio deve essere organizzato alla partenza anche
dal punto di vista fotografico, se volete realizzare un
buon reportage. Oggi spostarsi è facile, forse fin troppo
facile. Arriviamo facilmente sul posto tanto desiderato,
magari un paese storicamente e culturalmente molto
diverso dal nostro, e quasi sempre siamo impreparati.
Conosciamo quanto troviamo scritto sui dépliant
turistici ma, per capire la realtà nella quale ci troviamo
e fotografare i punti salienti, bisogna documentarsi
meglio, altrimenti si rischia di fotografare solo le
situazioni turistiche e superficiali. Per bene che vada,
otteniamo fotografie uguali alle cartoline che
potremmo comperare, con minore spesa e fatica, nei
negozi del luogo. Chi vuole veramente viaggiare e
fotografare, cioè testimoniare una realtà, non deve
partire impreparato. Stabilita la meta, il paese lontano
ed esotico, o anche la località poco lontano da
casa, dobbiamo documentarci sulla realtà nella quale
ci troveremo. Storia, geografia, usanze, feste particolari,
curiosità: più si conosce, meglio si può programmare il
viaggio in funzione delle riprese che vogliamo
effettuare.
mente. Sabbia e acqua di mare non
fanno certo bene, per cui cercate di tenerla sempre protetta all’interno della
borsa fotografica, meglio ancora se
dentro un sacchetto di plastica. In questo modo eviterete, anche in caso di
vento, che la sabbia si insinui dentro i
sofisticati meccanismi della fotocamera. Tiratela fuori solamente al momento dello scatto.
È possibile anche realizzare fotografie
sott’acqua: in commercio esistono custodie dentro le quali inserire la macchina. Alcune case, come Canon, Fuji,
Minolta e Sony, hanno costruito custodie subacquee specifiche per alcuni
modelli di loro fotocamere, attraverso
le quali è possibile azionare i comandi. In genere sopportano profondità intorno ai
20/30 metri. Al momento dell’acquisto della
macchina dovete perciò
considerare questa possi-
Batterie, il punto debole Verificate che le batterie tengano
bene la carica e portatevi un ricambio, oltre al caricabatterie.
Se la vostra fotocamera usa le
normali pile alcaline AA, fatene
una buona scorta.
Û
In pratica <
Come fare
bilità, se avete la passione
delle immersioni. Ci sono
anche alcuni produttori universali, come nel caso di Foto Leone, che produce custodie per compatte digitali
e importa uno dei pochi
modelli disponibili per le reflex, adattata per Nikon.
B at t e r i e e s c h e d e
Uno dei punti deboli della
fotografia digitale è l’elevato consumo delle fotocamere, che obbligano ad avere
con sé una buona scorta di
pile. Se la vostra macchina
usa batterie AA normali,
compratene un bel numero
per evitare di rimanere a
secco. La raccomandazione
è ancora più valida se andate in paesi e luoghi dove è
difficile trovare negozi che
le vendono. Chi
possiede modelli che usano
batterie ricaricabili corredate del caricabatterie può stare più tranquillo, anche se è
doveroso avere almeno un ricambio nuovo e carico. Controllate comunque che le pile
siano buone e siano in grado di
mantenere bene la carica. È
d’obbligo fare una prova prima
di partire, per essere sicuri di portare con sé batterie in buono stato. Per tutti vale la regola di cercare di risparmiare le pile, soprattutto nel caso di un viaggio lungo:
variate la focale solo quando necessario, evitate l’uso del display se avete il mirino ottico, e comunque
evitate di guardare frequentemente gli scatti fatti, e non inserite il flash a sproposito.
Seguendo questi semplici
consigli, le batterie dureranno molto di più.
Capitolo importantissimo, le schede di memoria. Una vacanza, soprattutto se è lunga richiede
una buona capacità di memorizzazione, per cui bisogna affrontare la spesa di
una card di una certa capa-
cità, almeno da 512 Mbyte o superiore.
Se volete fare solamente qualche foto
ricordo basta anche una memoria meno capiente, da 128 o 64 Mbyte. La
scelta della capacità della scheda dipende sia dal tipo di foto che realizzate, sia dall’eventuale possibilità di poter scaricare le immagini a fine giornata. È importante quindi capire prima
della partenza quanto vogliamo fotografare e a quale risoluzione. Andiamo
per ordine.
Se le vostre immagini verranno usate
solamente su Internet, evitate le risoluzioni più alte. Sicuramente però
ognuno di noi vorrebbe anche aver la
possibilità di stamparne qualcuna... A
questo punto dobbiamo usare una risoluzione più elevata che darà origine conseguentemente a file più pesanti. Se siete veri appassionati e fotografate tanto, oltre a una scheda minimo
da 512 Mbyte, dovrete considerare
l’acquisto di un hard disk portatile, come il Mindstor, nel quale si possono
scaricare fino a 30 Gbyte. Nel caso di
Û
Un hard disk portatile Per
avere una grande capacità di
archiviazione, molto utili sono
gli hard disk portatili come il
Mindstor di Minds@Work, un
apparecchio in grado di memorizzare 10, 20 o 30 Gbyte,
a seconda del modello. È
utilizzabile con le più diffuse card di memoria e
ha una capacità di trasferimento di 8/12 Mb al
secondo. Il suo prezzo
varia da 469 a 789 euro.
una vacanza comoda, con pernottamento negli alberghi oppure in case in
affitto, potreste considerare di inserire
il computer portatile nel vostro bagaglio, in modo da scaricare sul suo hard
disk le immagini. Nel caso l’apparecchio sia dotato di masterizzatore, inoltre, potrete copiare le immagini su Cd
ogni giorno. È questa forse la soluzione ideale, seguita anche dai fotografi
professionisti, ma purtroppo non è
sempre perseguibile. Una volta effettuati tutti i controlli, pulito bene la fotocamera e preparato la vostra borsa
fotografica, siete pronti ad affrontare
la vostra vacanza. Mare o montagna?
Scegliete voi... ù
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
261
> In pratica
La Posta
A cura di Cinzia Jannelli
I nostri esperti saranno lieti di rispondere
alle lettere che perverranno alla nostra
redazione.
Vi invitiamo dunque a mandare le vostre
lettere preferibilmente via email:
[email protected]
via fax: 02/66034238 oppure
via posta: VNU Business Publications Italia
PC Magazine, Via Gorki 69
20092 Cinisello Balsamo (Mi).
Richieste di informazioni più dettagliate
Hardware
> Aggiornamento
della scheda madre
Avendo maturato
da qualche giorno
la decisione di sostituire
la scheda madre e la Cpu
del mio Pc (ECS k7s5a,
Athlon 1700+, 512 Mbyte
Ddr Pc2100, Maxtor
D740X, Ati Radeon 7500 64 Mbyte Ddr,
SoundBlaster Live 1024,
Dvd, masterizzatore Teac
24x, Windows Xp Home
Edition) con l’accoppiata
Gigabyte 8SQ800U,
Pentium 4, 2,53 GHz,
vorrei chiedervi un parere
sulla compatibilità
tra i vari elementi e
Messaggio d’errore Ecco come si presenta il messaggio
d’errore nel tentativo di installare il software.
Û
262
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
soprattutto vorrei sapere
se per tale upgrade è
necessaria la formattazione
dell’hard disk oppure è
possibile lasciare inalterato
il suo contenuto.
Inoltre, non riesco
ad effettuare l’installazione
del software relativo
alla fotocamera Hp 620
su un Pc Dell Optiplex,
(Pentium 4 a 1,7 GHz,
Windows 2000), relativo
alla mia postazione
di lavoro, in quanto
nella fase di preparazione
di InstallShield Wizard
appare il seguente
messaggio di errore:
unità I:\ non valida.
Preciso che tale unità
risulta inesistente
(quelle presenti le solite
A, C, D, Z) e che lo stesso
software è stato
correttamente installato
sul Pc descritto al primo
quesito.
œ Antonio Santarsiero
rispetto a prodotti, delucidazioni
o semplicemente segnalazioni saranno
pubblicate in queste pagine.
Se avete problemi di configurazione
è necessario specificare dettagliatamente
le caratteristiche hardware e software
del vostro sistema.
PC Magazine non si impegna a rispondere
privatamente e per ragioni di spazio
si riserva il diritto di non pubblicare
o riassumere le lettere troppo lunghe.
Dopo aver aggiornato
scheda madre e processore
del computer è consigliabile
ripetere l’installazione
del sistema operativo e
dei programmi, soprattutto
quando si passa da un
processore Amd a uno Intel
o viceversa. Alcune parti di
Windows (come le librerie
DirectX) e certi software
hanno ottimizzazioni
specifiche per la Cpu
installata nel computer,
ed a volte è proprio
la routine d’installazione
che copia sul disco fisso
gli eseguibili specifici per
il processore installato.
Solo una reinstallazione
completa garantisce
le massime prestazioni.
Chi vuole evitare questa
noiosa operazione deve
comunque prendere alcune
precauzioni prima
di sostituire l’hardware.
Se ci si limita a collegare
il vecchio hard disk
direttamente alla nuova
scheda madre, Windows
2000/Xp si blocca pochi
secondi dopo l’avvio
con il messaggio di errore
“inaccessible boot device”
oppure continua a riavviarsi
spontaneamente. Per
evitarlo basta un semplice
accorgimento: prima di
spegnere il Pc per sostituire
la scheda madre,
aprire la gestione periferiche
(richiamata dall’icona
sistema del Pannello di
controllo) e richiamare le
proprietà del controller Ide
del chipset. Portarsi
sulla scheda relativa al
driver software ed avviare
la procedura guidata
per caricare un nuovo
driver. Alla domanda
iniziale, scegliere la voce
per selezionare il driver
manualmente da un elenco;
dopo qualche istante appare
l’elenco dei driver integrati
di Windows, da cui va
scelto quello indicato come
controller Ide Pci standard.
Confermare le scelte,
senza accettare la proposta
di riavvio automatico
di Windows che appare
al termine della procedura.
A questo punto chiudere
Windows e spegnere il Pc
per sostituire l’hardware;
per ora non usare
l’eventuale controller Raid
della nuova scheda madre
(collegare il disco fisso
al pettine Ide primario
gestito dal chipset).
Al successivo riavvio
Windows Xp individua
automaticamente le
periferiche della nuova
scheda madre, chiedendo
i driver se necessario,
e al termine sollecita a
ripetere la procedura di
attivazione. Ricordiamo
che la versione Oem di
Windows Xp resta legata
alla scheda madre originale
del Pc; sostituendola si deve
acquistare una nuova copia
di Xp. Se Windows non
riesce ad avviarsi, si dovrà
ripetere l’installazione
dal Cd-Rom del sistema
In pratica <
La Posta
operativo (non da quello
di ripristino del sistema!).
In alternativa si reinstalla
temporaneamente la
vecchia scheda madre per
eseguire l’utility sysprep
distribuita da Microsoft,
che “azzera” le impostazioni
di tutti i componenti
hardware, oppure si utilizza
il programma di backup
di Windows. Maggiori
informazioni sulle
procedure per ripristinare
Windows 2000 su un
hardware differente sono
descritte nell’articolo
della knowledge base
Microsoft numero Q249624;
per Windows Xp consultare
invece Q314070.
Quando un programma
cerca di accedere ad una
lettera di unità inesistente,
è possibile aggirare
il problema creando una
lettera di unità virtuale
con il comando Subst
del sistema operativo.
Per conoscere la sua
sintassi basta aprire la riga
di comando di Windows
(Start/esegui/Cmd)
e battere subst /? (p.c.)
> Abilitare l'uscita
per la Tv
Ho un Compaq Presario
2700EA (portatile)
con un Pentium 3 a 1 GHz,
256 Mbyte di Sdram,
scheda audio Soundmax
Integrated Digital audio
e una scheda video
Ati Mobility Radeon.
Il problema si presenta
quando collego la scheda
video tramite scart
al televisore perché
il risultato è nullo
(sulle proprietà dello
schermo non si attiva
nulla e risulta come se non
fosse collegata). Premetto
che ho provato a collegare
anche un monitor Compaq
FS740 da 17” e funzionava
tutto alla perfezione...c’è
un problema di driver
(o comunque
del computer) o è
semplicemente un
problema della scheda
video/scart?
œ Roberto Loreti
Pochissimi computer
portatili e schede grafiche
per Pc da tavolo attivano
l’uscita Tv in modo
completamente automatico,
quando all’accensione del Pc
riconoscono la presenza
di un televisore collegato
alla presa videocomposita o
S-Video. Nella maggior parte
dei casi bisogna attivare
l’uscita manualmente,
a volte configurando anche
risoluzione e standard
televisivo. Il pannello per
l’attivazione dell’uscita
video si richiama premendo
il pulsante Avanzate
nella scheda Impostazioni
del pannello che regola
le proprietà dello schermo
di Windows. Nella nuova
finestra è necessario
sfogliare le schede fino a
trovare quella che permette
di attivare l’uscita Tv, e
che cambia a seconda della
marca di scheda grafica
integrata nel computer.
Poiché l’uscita Tv è una
funzione specifica del
particolare modello di
computer portatile o scheda
grafica installata, si devono
usare driver video per
Windows scaricati dal sito
Internet del produttore
del computer. Driver
generici, realizzati dal
produttore del chip grafico,
potrebbero nascondere
la scheda di regolazione
dell’uscita Tv. Quando
è possibile
configurare
lo standard
televisivo,
bisogna scegliere
quello Pal invece
dello standard
Ntsc, che è quello
americano non accettato
dai videoregistratori
(ma visualizzabile da
alcune Tv recenti). Dopo
aver abilitato l’uscita,
scegliere il giusto tipo di
cavo per il collegamento
al Tv. Cavi e adattatori Scart
sono di due tipi: ingresso
(marchiati In) e uscita
(Out). Per collegare il
computer alla Tv serve
il tipo In; in alternativa
bisogna commutare in
questo modo l’eventuale
cavetto Scart multifunzione
disponibile. Infine, per
vedere il computer sulla
Tv bisogna selezionare
il tipo d’ingresso giusto
dal telecomando. In caso
di dubbi, sarà necessario
consultare il
manuale d’istruzioni
del televisore. (p.c.)
> Processori Via
Ho un computer Compaq
Presario 5300EA con
processore Intel Celeron
1100 MHz (socket 370),
Amibios (non so la
versione software), chipset
Intel 82815 (mi sembra...).
Volevo sapere se posso
tranquillamente cambiare
il mio processore con un
Via C3 1 GHz, che tra
l’altro ha lo stesso Socket.
Premetto che ho Windows
Xp Home, Windows Me
e Linux Mandrake 9.0
(kernel 2.4.19) Questo
processore è compatibile
con questi sistemi operativi
o incontrerei dei problemi
montandolo?
E per l’alimentazione?
œ Massimo Angiolani
I processori Via C3 si
distinguono per il ridotto
assorbimento di corrente
che permette il montaggio
di un dissipatore di calore
senza ventola, purché
sovradimensionato.
Le prestazioni sono più
basse dei modelli Intel
di pari frequenza interna,
quindi l’aggiornamento
proposto nella lettera
causerebbe una riduzione
delle prestazioni
complessive. Questa
scelta è giustificabile
se il computer viene usato
principalmente per la
riproduzione di filmati
video e di musica, dove
è importante ridurre
al minimo il rumore
delle ventole.
La versione del processore
C3 indicata nella lettera
è compatibile
elettricamente con
qualunque scheda madre
equipaggiata con lo zoccolo
Socket 370 a frequenza Fsb
di 133 MHz. Poiché il
processore Intel Celeron
1100 usa una frequenza
Fsb di 100 MHz, se la
scheda madre Compaq
indicata non dovesse
supportare i 133 MHz
di Fsb, la sostituzione
del processore potrebbe
ridurre la frequenza
di lavoro della Cpu C3
diminuendo ulteriormente
le prestazioni (oltre alla
produzione di calore).
Se però la scheda madre
del Pc in questione fosse
realmente dotata
del chipset i815, allora
supporterebbe anche Fsb
a 133 MHz. Il Bios della
scheda madre è un
Û
I processori C3 di Via
Generalmente, i processori C3 sono compatibili con
tutte le schede madri che
utilizzano il Socket 370,
anche se il Bios non è predisposto.
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
263
> In pratica
problema minore, poiché
di solito il processore C3
riesce a funzionare anche
se non viene correttamente
riconosciuto dalle routine
del Post, tuttavia stabilità
e prestazioni sono ottimali
solo quando il Bios
supporta il chip C3
ufficialmente. Poiché
questo non è il caso del
computer Presario 5300EA,
sconsigliamo di tentare
l’aggiornamento. La
compatibilità a livello
binario del chip C3 indicato
è ottima con tutti i sistemi
operativi, mentre i requisiti
per la tensione di
alimentazione sono
analoghi ai chip Intel
corrispondenti. (p.c.)
> Sparizione
del disco fisso
Vorrei sottoporvi un
piccolo problema che mi è
capitato. All’ avvio del Pc,
La Posta
non viene rilevato Hd.
Non riesco più ad accedere
e se si è rotto come posso
recuperare i dati?
œ Lorenzo Grimaldi
La sparizione del disco
fisso può avere molte
cause: cancellazione
o alterazione dei dati di
configurazione, magari
per esaurimento della pila
a bottone che si trova
sulla scheda madre; rottura
o fuoriuscita del cavetto
di collegamento tra disco
e scheda madre;
alimentatore del Pc
difettoso; rottura della
scheda madre; rottura
della scheda elettronica
del disco fisso.
Per escludere l’ultima
possibilità si può provare
a collegare il disco fisso
a un altro computer
(purché non più vecchio
di 3 anni) al posto del
lettore Cd-Rom, quindi
entrare nel setup del Bios
e avviare il riconoscimento
automatico dei dischi fissi.
Se il disco continua a
restare un fantasma, dovrà
essere inviato ad
un’azienda specializzata
nel recupero dati. Il costo
del recupero dei dati è
anche venti volte superiore
a quello di un disco fisso
nuovo. (p.c.)
> Quale scheda
grafica scegliere?
Su un computer un po’
datato, un Olidata WMT17
con scheda madre Asus
P3B-F, processore P3 600
MHz Cache512 bus100,
Dimm 512 Mbyte a 100
MHz sistema operativo
Windows 98 Se,
attualmente è montata
come grafica una Asus
Agp, V3800/16M/Pur e
purtroppo con la grafica 3d
è molto limitata. Fermo
restando tutti gli altri
componenti, vorrei
sostituire la scheda grafica,
per cercare di ottenere
il massimo possibile
nella grafica 3d; cerco
un prodotto che si integri
al meglio con tutto il resto,
ma vorrei evitare
di spendere denaro
inutilmente, per esempio
comprando l’ultima novità,
quando poi gli altri
componenti,
impedirebbero di sfruttarne
appieno le prestazioni.
Avevo pensato a una
Sapphire Ati Radeon 7500
128 Mbyte Sdr, ma vorrei
capire se già questa scheda
è esagerata e quindi
inutile, oppure posso
orientarmi su un prodotto
ancora più performante.
œ Sergio Mercatili
La scheda da lei indicata
sembra essere il giusto
compromesso tra prezzo
Normativa
Verso la meta di gennaio il mio rivenditore portava in assistenza
al suo fornitore una scheda video acquistata presso la loro rivendita all’ingrosso, nel mese di ottobre (fine ottobre) e ad oggi metà
aprile (tre mesi) non si sa che cosa devo fare del mio Pc, perché,
come tutti sanno il Pc senza scheda video non funziona.
Sì, so che la scheda è in garanzia e perciò non c’è un reale guadagno ma penso che in un mese la scheda riesca ad arrivare al
loro fornitore e tornare in Sardegna, anche contando che la Sardegna è un’isola: con gli attuali mezzi di trasporto non occorrono più di 48 ore a raggiungere qualunque parte d’Europa.
L’unica fortuna è che il mio rivenditore mi ha prestato una delle sue schede video, essendo un appassionato di Pc e cambiandolo molto frequentemente, la prossima volta pretenderò
che il mio nuovo Pc non monti componenti acquistati da questa azienda.
Vorrei sapere se esiste qualche legge alla quale appigliarmi per
avere la mia scheda video.
œ Fabio Giovanni Calledda
“La normativa di cui lei auspica l’esistenza trova applicazione solo nell’ipotesi in cui l’acquisto del Pc sia stato effettuato per scopi
estranei all’attività imprenditoriale/professionale svolta. Altrimenti, deve essere l’oggetto di una specifica garanzia contrattuale.
La normativa di legge è contenuta negli artt. 1519 bis e seguenti
264
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
del codice civile ed è stata recentemente introdotta dal Dlgs. 2 febbraio 2002 n. 24 in attuazione della direttiva CE 1999/44/CE su taluni aspetti della vendita e delle garanzie di consumo. Orbene, assumendo che l’acquisto del suo Pc sia occorso per scopi estranei
alla sua attività professionale, secondo l’art. 1519 quater cod. civ.
Ella avrà diritto, a sua scelta, di ottenere senza spese la riparazione oppure la sostituzione del bene difettoso, purché ciò avvenga in un congruo termine e senza notevoli inconvenienti. Viceversa Ella avrà diritto a chiedere al riduzione/restituzione del
prezzo (o la risoluzione del contratto) tenendosi conto dell’uso
fatto del bene trovato difettoso.
In particolare, nel caso specifico, in difetto di precedenti pubblicati, ritengo che il termine di tre mesi in presenza del comodato
di altra scheda video potrà sicuramente essere ritenuto eccessivo solo in presenza di quanto segue:
a) Suo invio di una diffida al venditore che lo intimi, ai sensi e
per gli effetti dell’art. 1454 cod. civ., di consegnare la scheda
nuova o riparata nel termine di quindici giorni dal ricevimento, con l’avvertenza che, in mancanza, la compravendita verrà ritenuta risoluta e verrà richiesta la restituzione del
prezzo;
b) mancata ottemperanza da parte del venditore in tale termine.” (c.s.)
e prestazioni, dato che
il resto dei componenti
che compongono il Suo
Pc, sono ormai obsoleti.
La scelta di una nuova
scheda video va infatti
ponderata rispetto alla
potenza della Cpu che
possiede. Deve però stare
attento all’effettiva
compatibilità delle schede
che prenderà in esame;
non tutte possono essere
installate sul bus Agp 2x
di cui la sua scheda madre
dispone. L’installazione
di una delle più recenti
schede video con bus Agp
8x creerebbe infatti molti
problemi di natura
elettrico/meccanica. Meglio
orientarsi su prodotti non
troppo recenti. A tale
proposito, schede con
chipset GeForce Mx420
e 440 (con bus Agp 4x),
oppure Ati Radeon 7000,
7500, 8500 o 9000
sarebbero indicate per la
sua configurazione. (d.p.)
> Sostituire
la scheda video
Il mio Pc Acer, AcerPower
4000 è così configurato:
Cpu Intel Celeron 300
MHz, Ram 64 Mbyte, hard
disk Seagate 4 Gbyte, Chip
Grafico Ati 3d Rage Pro 2
Mbyte Agp 2x integrato
su Motherboard
(sconosciuta), Cd-Rom
Aku 35x, masterizzatore
Olidata Cdrw 48x 12x 48x
Video S3 Virge 2 Byte più
acceleratore grafico Trust
Voodoo Dragon 3dfx 4
Mbyte entrambi su slot Pci,
Audio Creative Sound
Blaster 16.
Vorrei sostituire la scheda
video con un’altra più
adatta ai videogame in 3d
in quanto molte volte
durante il gioco (per
esempio Swat 3 Elite Ed.)
la visualizzazione procede
a scatti e il Pc continua
Û
La Posta
Schede grafiche Pci Malgrado
siano ormai sostituite dalle versioni per bus Agp, si possono
trovare modelli di schede grafiche per bus Pci anche con i più
recenti chipset, come il GeForce
Fx5200 di nVidia, utilizzato da
questa scheda Pny.
a leggere i dati dall’hard
disk con conseguente
ulteriore rallentamento.
Vi preciso che la
motherboard non ha slot
Agp e quindi mi servirebbe
una scheda Pci ma non
so quale modello e dove
trovarla perché nei negozi
non sono disponibili.
Sono consapevole che la
macchina è ormai obsoleta
ma soddisfa egregiamente
le mie esigenze in ambito
office. Internet ed alcuni
lavoretti di fotoritocco,
faccio presente che i
videogame da me utilizzati
sono come requisiti di
sistema, a parte il supporto
3d, sicuramente alla
portata del Pc.
P.S. Un’ultima curiosità:
il masterizzatore
nell’elenco periferiche
viene riconosciuto come
Artec Wrr 4848. Perché?
dalla prestanza
dell’intero sistema.
Va inoltre precisato
che la maggior
parte dei produttori
di schede video ha
ormai deciso di non
produrre schede con
bus Pci, a vantaggio
del più veloce bus dedicato
Agp. Alcuni produttori
di schede grafiche, però,
offrono ancora modelli
per bus Pci, proprio per
il mercato dell’upgrade.
Anche uno dei più recenti
chipset nVidia, il GeForce
Fx5200, può essere
utilizzato su schede Pci.
Per esempio, Pny
(www.pny.it, a questo
indirizzo può trovare anche
i riferimenti per un
eventuale acquisto) ne ha
appena annunciata una
versione, che completa
un’intera gamma di schede
Pci. Un altro esempio
potrebbe essere Gainward,
che ha modelli GeForce4
Mx per bus Pci, disponibili
da www.bow.it a un prezzo
inferiore ai 100 euro.
In alternativa, sul mercato
dell’usato potrà trovare
prodotti validi, con
interfaccia Pci come
Voodoo II 12 Mbyte,
per esempio.
Per quanto riguarda il suo
masterizzatore interno,
evidentemente il produttore
italiano si avvale della
collaborazione con altri
partner, vedi Artec, per
la realizzazione di alcuni
componenti. (d.p.)
œ Alessandro Bucci
La sua macchina è
decisamente obsoleta
e appena sufficiente per
consentire l’esecuzione
dei videogiochi. Aggiornare
la scheda video servirebbe
a ben poco. Le prestazioni
3d non sono dettate
unicamente dalla potenza
della scheda video, ma
Software
In pratica <
Pentium 1000 MHz, Ram
512 Mbyte, scheda
d’acquisizione video
Pinnacle Studio Deluxe
e dell’applicazione
Pinnacle Studio 7. Vorrei
sapere se è possibile
abilitare in qualche modo
tale dotazione
all’acquisizione da Tv in
formato DivX sfruttando
la mia scheda (attualmente
registro in formato avi
con enorme spreco di
spazio su disco rigido).
œ Luigi Beltrani
Il formato DivX (e il suo
analogo open-source Xvid)
si fondano sull’algoritmo
di compressione video
Mpeg4, che è di tipo
asimmetrico. Ciò significa
che l’operazione di
codifica e compressione,
che serve a creare il file,
sollecita la Cpu
del computer in modo
notevolmente maggiore
della decompressione e
visualizzazione su schermo.
Un processore Pentium III
a 1 GHz non è in grado
di eseguire la compressione
DivX a piena risoluzione
televisiva in tempo reale,
quindi è inevitabile
eseguirla in differita
partendo dal filmato AVI
non compresso acquisito
sul disco fisso dalla
scheda Pinnacle Studio
Deluxe. Per ottenere un
risultato di buona qualità
si può usare per la
transcodifica il software
Tsunami Mpeg Encoder
(TMPGEnc), oppure
il pacchetto opensource
DVX (http://www.planetdvb.
net/dvx/). (p.c.)
> Creazione dei file
DivX
> Formato
vettoriale
Sono insegnante in
una Scuola media nella
provincia di Ravenna e
sono in possesso di un
Esistono in commercio
dei programmi in grado
di convertire una foto
in un file .dwg? Mi spiego
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
265
> In pratica
meglio: possiedo uno
scanner e vorrei
sapere se è possibile
scannerizzare un disegno
(per esempio una piantina
di un edificio) e salvarlo
in formato dwg
per poterlo poi aprire
e modificare con Autocad.
œ Christian Udali
I file generati dallo
scanner sono di tipo bitmap
(o raster), mentre quelli
creati con AutoCad
o altri software per la
realizzazione di grafica
strutturata sono di tipo
vettoriale. I programmi
che traducono file
bitmap in file vettoriali
si chiamano genericamente
“vettorializzatori”
o “digitalizzatori”,
ed ovviamente esistono
anche per il formato
.dwg di Autocad: uno
dei più comuni è
RxAutoimage di Rasterex.
La Posta
Tuttavia non è semplice
eseguire con risultati
accettabili l’operazione
desiderata dal lettore,
per due motivi:
il vettorializzatore
non garantisce
un’acquisizione fedele
delle quote e delle misure
(che andrebbero verificate
e corrette a mano una
ad una), e spesso genera
primitive grafiche difficili
da modificare.
Per esempio, a seconda
delle regolazioni, una parete
potrebbe essere acquisita
come successione di
centinaia di segmenti,
che diventerebbero quasi
ingestibili durante le
modifiche successive.
Per questo motivo conviene
inserire in Autocad
le piante col metodo
del ricalco su tavoletta
grafica, che garantisce
un miglior controllo
del risultato. (p.c.)
> Windows Xp
e collegamento
tra computer
Il mio problema è il
seguente: mi hanno
regalato un portatile
con Windows Xp home
edition senza porta Com,
e quindi sto cercando
di connettere tramite la
parallela il mio portatile
con il computer di casa,
sul quale vi è installato
Windows 2000
Professional.
Ho cercato libri, su
Internet, eccetera,
ma senza esiti positivi.
œ Francesco Macaluso
Il modo migliore per
collegare tra loro due
computer con Windows
è la tecnologia ethernet,
usata anche per creare reti
locali. Quando la necessità
di collegamento non
è occasionale, conviene
perciò acquistare due
Registrare il Pc
Vorrei sapere come si fa a registrare in videocassetta un filmato che ho sul Pc. Infatti,
avendo scaricato dei file in formato Avi e
Mpeg vorrei registrarli su videocassetta. Il
problema è che la registrazione avviene in
bianco e nero, e mossa.
Ho provato collegando il Pc sia alla Tv sia direttamente al videoregistratore, ma è
uguale. Il collegamento con la Tv avviene con
l’uscita video del mio Pc (quella tradizionale
di colore giallo, non S-video).
Il mio Pc è un Compaq Armada M700, con
Windows 2000.
œ Dario Genovese
Molte schede grafiche e Pc portatili con uscita
videocomposita o S-video adottano il sistema
di protezione Macrovision, che blocca i tentativi di videoregistrazione su cassetta dei film
letti da Dvd o VideoCd. Questo risultato si ottiene alterando la forma degli impulsi di sincronismo orizzontale, in modo tale che il videoregistratore non possa usarli per stabilizzare l’immagine e inserire il riferimento di co-
266
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
lore Pal. Gli impusli Macrovision vanno quindi rimossi con un apposito apparecchio esterno chiamato di solito “amplificatore video”,
oppure spenti via software con programmi come Dvd Genie.
I filmati Avi e Mpeg di solito non attivano il
circuito Macrovision della scheda grafica, ma
creano un altro genere di problemi. Per avere una buona riproduzione del colore si deve
scegliere lo standard Pal nel Pannello di controllo della scheda grafica, ed inoltre può essere necessario attivare la funzione (underscan) che crea un bordo nero attorno all’immagine. Il bordo aiuta i circuiti del videoregistratore a sincronizzare correttamente
l’immagine, specialmente quando il segnale
video generato dal Pc è di qualità scarsa. I
migliori risultati si ottengono da quelle schede Dualhead (per esempio i modelli Matrox)
che hanno una funzione per la riproduzione
dei filmati a pieno schermo sull’uscita secondaria o Tv, con parametri di contrasto e
saturazione colore regolabili in modo autonomo. (p.c.)
schede di rete ethernet
esterne (da innestare
nei connettori Usb dei Pc)
oppure per montaggio
interno al computer
(tramite scheda Pcmcia
o Pci), e un cavo di
collegamento di tipo
incrociato per
interconnetterle.
Se invece si vuole usare
la porta parallela,
accettando il rischio
di danneggiarla
gravemente in caso di
scollegamento a computer
acceso o scelta di un cavo
non idoneo, bisogna
acquistare o costruire
un cavo bidirezionale di
tipo “laplink” e installare
sui due Pc il relativo
software di gestione.
Tra quelli di natura
commerciale, Laplink Gold
11 è uno dei più usati
e affidabili.
I “mezzi di bordo”
di Windows 2000/Xp per
il collegamento diretto
tra porte parallele hanno
serie limitazioni che
rendono incerto il successo
dell’operazione. Volendo
comunque fare un
tentativo, bisogna seguire
questi accorgimenti:
1) Nel Bios di entrambi i
computer la porta parallela
deve essere configurata
come Ecp.
2) Su entrambi i computer
è necessario accedere
al desktop di Windows
con lo stesso nome utente
e la stessa password.
Un problema tipico nasce
perché Windows Xp Home
ha una gestione degli utenti
molto semplificata, che per
impostazione predefinita
crea un utente di nome
Administrator con password
vuota, mentre nel computer
Windows 2000 di solito
la password viene
assegnata. Se Windows
non chiede la password
all’avvio, aprire l’icona
La Posta
Utenti del Pannello
di controllo per verificare
le impostazioni. In caso
di dubbi, abilitare l’utente
predefinito di nome Guest
su entrambi i computer.
3) Entrambi i computer
devono appartenere allo
stesso gruppo di lavoro.
Anche in questo caso
c’è una differenza
tra le impostazioni
predefinite di Windows
2000 (gruppo di lavoro
Workgroup) ed Xp Home
Edition (gruppo di lavoro
MShome). Fare clic destro
sull’icona Risorse del
computer del Pc con
Windows 2000, scegliere
la scheda Identificazione
di rete e modificare il nome
del gruppo di lavoro
rendendolo identico
all’altro. (p.c.)
> Reinstallazione
di Windows Xp
Ho un Pc con scheda
madre Soltek SL-75FRV,
processore Amd Athlon Xp
1900+, 256 Mbyte Ram
333 Ddr scheda video
nVidia GeForce 4 MX440
64 Mbyte Ddr, Combo
Dvd, masterizzatore Lg,
2 Hd di cui il primo
è da 4 Gbyte e il secondo
è un Maxtor da 40 Gbyte
7200rpm Ata133
(aggiunto in secondo
momento).
Il mio problema è che ho
deciso di eliminare il primo
Hd, che però Windows Xp
Professional mi ha
configurato come disco
di sistema.
Ho provato di tutto, sia
ad avviare il Pc dando come
prima unità di lettura il
Cd con Windows Xp, sia ad
avviarlo con un floppy di
sistema ma niente da fare,
il feedback è sempre lo
stesso: Ntldr mancante!
Possibile che tra
gli strumenti di
amministrazione Xp
non abbia la possibilità
di convertire un disco
di base in un disco
di sistema? Cosa posso
fare?
œ Paolo Lange
Windows Xp non permette
lo spostamento della
partizione di sistema
su un altro disco, anche
se ciò è tecnicamente
possibile. Il modo più
semplice per ottenere questo
risultato è offerto dal
programma PowerQuest
DriveCopy, che provvede
a trasferire in modo
completamente automatico
la partizione di sistema
su un disco fisso vuoto.
Se necessario, il
programma pensa anche
a convertirla di formato
e allargarla in modo
da sfruttare l’intera
capacità del nuovo disco.
Dopo il riavvio del
computer basterà
ripetere l’attivazione
di Xp per concludere
la procedura. In
alternativa, la soluzione
standard per trasportare
un’installazione Windows
da un disco a un altro
consiste nell’eseguire un
backup totale del vecchio
disco su una partizione
secondaria del nuovo,
scollegarlo e sostituirlo
con il nuovo, reinstallare
Xp sulla partizione
primaria del nuovo
disco (facendo partire
Pc dal lettore Cd-Rom),
quindi lanciare il
programma di backup
di sistema e recuperare
il backup fatto in
precedenza.
L’operazione ripristina
anche il registro di sistema,
perciò non occorre
reinstallare i programmi.
La segnalazione di errore
indicata nella lettera
quando si tenta di avviare
il Pc dal Cd-Rom di
Windows può apparire
se il disco fisso è
collegato a un controller
Raid: seguire le
istruzioni della scheda
madre o del controller
per inserire il dischetto
dei driver all’avvio
della procedura di
caricamento dei file dal
Cd-Rom di Xp. (p.c.)
> Windows Xp e file
multimediali
Ho un problema con Xp,
ho scaricato un file Mpeg
e per errore l’ho
rinominato Mp3, ora Xp
non mi permette di
rinominarlo Mpeg, come
devo fare?
œ Gianni Vicini
Il programma Explorer di
Windows Xp ha un difetto
nella gestione dei file
In pratica <
riproducibili con media
player: spesso non riesce
a rinominarli o cancellarli
segnalando che sono
in uso.
In attesa del rilascio
di una soluzione definitiva,
è possibile aggirare
il problema usando la
console a riga di comando.
Per aprirla basta digitare
le lettere Cmd (seguite
dal tasto Invio) nella
finestra che si apre
scegliendo Start/Esegui.
La console accetta comandi
simili a quelli del vecchio
Ms-Dos, per esempio Cd
per spostarsi da una
cartella all’altra, Del
per cancellare un file e
Rename per cambiare
nome o estensione. Percorsi
e nomi di file che
contengono spazi vanno
racchiusi tra virgolette, per
esempio Cd “C:\document
and settings”. (p.c.)
> In pratica
> Creare
volumi Raid
Nonostante abbia cercato
sulla Rete dovunque non
ho trovato alcun accenno
alle seguenti possibilità di
“personalizzazione”
di Windows Xp Pro:
Esiste la possibilità di
attivare un Raid 0 o 1 via
software o è una leggenda
metropolitana? Mi è stato
riferito che esiste la
possibilità di forzare Xp
ad utilizzare al massimo
la Ram anche per
programmi o applicazioni
che tendono ad
appoggiarsi sul Pagefile.
Sembra che sia necessario
agire su qualche chiave di
registro... Ciò corrisponde
a verità ? E se così fosse
qual è la procedura?
œ Cristian Marchetti
La possibilità di creare
volumi Raid (Redundant
Array of Indipendent Disk)
non è una leggenda
metropolitana ed è
attuabile in modo
relativamente semplice
con gli strumenti standard
offerti da Windows Xp Pro.
Le tipologie di Raid sono
diverse e non sono
solamente quelle segnalate
dal lettore, Windows Xp
consente però solamente
di creare la modalità
Raid 0 detta anche striping
e Raid 5 per il
quale è necessario disporre
di almeno tre dischi.
La modalità Raid 0
è la più indicata se si
ricercano alte prestazioni
di lettura/scrittura,
dal momento che
utilizza due dischi
(o volumi) per compiere
le operazioni di I/O.
Questa modalità riduce
però l’affidabilità del
sistema, basta infatti
un guasto su uno dei
due dischi per perdere
completamente i dati senza
268
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
La Posta
alcuna garanzia di poterli
recuperare.
Il Raid 5 introduce invece
un’affidabilità migliore
di quella che si avrebbe
con dei dischi singoli,
utilizzando per questo
scopo dei dati di
ridondanza distribuiti su
ogni disco. Le prestazioni
in questo caso sono anche
minori di quelle ottenibili
con uno schema di dischi
standard, ma si guadagna
in sicurezza dei dati,
potendo tollerare la rottura
di un disco.
Per creare un volume Raid
in Windows Xp è necessario
convertire i propri dischi
in dischi “dinamici”,
all’interno di questi dischi
non saranno più presenti
le classiche partizioni
ma bensì dei “volumi”,
necessariamente formattati
in Ntfs e modificabili
dinamicamente nelle
dimensioni.
Questi nuovi volumi
saranno leggibili solamente
da sistemi Windows
2000/Xp, e oltre alle
configurazioni Raid
permettono anche di
definire il cosiddetto
spanning, cioè un volume
in grado di espandersi
su più dischi mantenendo
una sola lettera d’unita,
ottenendo così un unico
disco virtuale ottenuto
unendo la capacità dei
dischi coinvolti nel volume
spanning.
Per creare un volume Raid
0 (per il Raid 5 la
spiegazione è identica)
è necessario aprire
la finestra di Gestione
Computer posta
tra gli Strumenti di
Amministrazione
raggiungibili dal Pannello
di Controllo, e selezionare
la voce Gestione Disco.
A questo punto è necessario
aggiornare i dischi che
si vuole rendere parte del
volume Raid, per farlo
basta eseguire clic con
il tasto destro
sull’indicazione del disco
scelto (disco0, disco1,
disco2 ...) e scegliere la
voce Converti in disco
dinamico. È necessario
eseguire questo compito
anche sul secondo disco,
non si abbia comunque
timore di perdere i propri
dati, infatti la conversione
in disco dinamico avviene
in tutta sicurezza. A questo
punto è necessario creare
un nuovo volume, si agisca
eseguendo un clic con
il tasto destro nel disegno
di uno dei due dischi
precedentemente preparati
scegliendo la voce Nuovo
Volume e, seguendo
il wizard, scegliendo
la voce Striping
e successivamente
importando il secondo
disco preparato in
precedenza. Il nuovo
volume Raid 0 dovrà essere
necessariamente formattato
in Ntfs, al termine del
wizard si potrà disporre
del nuovo volume in Raid 0
assegnato alla lettera
di unità scelta durante
la creazione.
Da segnalare che un
volume Raid 0 può essere
creato solamente con
volumi di dimensioni
identiche, per questo
motivo anche se si dispone
di due dischi di dimensioni
diverse il volume verrà
creato utilizzando come
dimensione quella minima
disponibile sui dischi
coinvolti nella creazione
del volume Raid. Per
esempio se si dispone di un
disco di capacità di un
Gbyte, e uno di tre Gbyte,
verrà utilizzato tutto lo
spazio del primo disco,
ma solamente un Gbyte
del secondo, lasciando
lo spazio in eccedenza
inutilizzato.
Rispetto alla seconda
domanda è necessario
premettere che nessun
programma si appoggia
alla memoria paginata
preferendola alla normale
memoria Ram. La
paginazione della memoria
è infatti un meccanismo
gestito dal sistema
operativo per consentire
ai programmi di essere
eseguiti anche se lo
spazio Ram è terminato.
Mediante opportuni
modelli di sistema
Windows è dunque in
grado di garantire a ogni
programma il massimo
della Ram disponibile
e in caso di mancanza
di quest’ultima vengono
create delle nuove pagine
di memoria virtuale
su disco. Quando
della memoria Ram viene
liberata, il sistema
operativo provvede
automaticamente a
spostare i dati delle
applicazioni che
utilizzavano il pagefile
direttamente in Ram,
per questo motivo è
impossibile che un
programma scelga di
utilizzare solamente
memoria paginata,
considerando inoltre che
per il programma questo
meccanismo è
completamente trasparente
e la memoria non viene
distinta tra memoria Ram
o paginata.
Detto questo esistono
comunque delle
ottimizzazioni che
consentono di migliorare
le prestazioni di Windows.
Prima di tutto se
si dispone di più di un
disco è consigliabile
spostare il pagefile sul
disco dove non è installato
il sistema operativo,
e comunque sul più veloce,
per farlo basta modificare
le impostazioni di avvio
> In pratica
e ripristino nella scheda
Avanzate della finestra
delle Proprietà di Sistema.
Prima di ricreare il file è
consigliabile
deframmentare il disco
che si intende utilizzare
in modo da memorizzare
il file di paging in posizioni
contigue ottenendo migliori
prestazioni
La Posta
di lettura/scrittura.
Si possono inoltre utilizzare
piccoli software che
consentono di
deframmentare la memoria
Ram, permettendo di
recuperare spazio prezioso.
Un ulteriore
ottimizzazione, più vicina
a quanto segnalato dal
lettore ed effettuabile
modificando il registro,
si può ottenere disattivando
lo swapping delle
applicazioni e dei file dati,
ma tale modifica è
consigliabile solamente
se si dispone di un
quantitativo di Ram
di almeno 512 Mbyte.
Per eseguirlo basta portarsi
in HKEY_LOCAL_
Machine\System\CurrentC
ontrolSet\Control\Session
Manager\Memory
Management, individuare
la voce
DisablePagingExecutive
ed impostare il suo
valore a 1.
Se invece si dispone di
un quantitativo di Ram
minore e si vuole
Diritto di recesso
Il giorno 31.01.2003 mi recavo presso uno dei vari “Punti di presenza” di Chl (www.chl.it) per ritirare una scheda video Ati Fire GL 8700 ordinata 2 o 3 giorni prima.
La scheda mi veniva consegnata, pagavo l’importo richiesto e
mi avviavo a casa per istallarla sul mio sistema. Prima dell’installazione, consultavo il manuale della scheda (disponibile solo su Cd) e scoprivo che la mia scheda era equipaggiata da un
connettore Vga (DB 15) e da un connettore Dvi-D, impedendomi quindi (se non mediante l’uso di apposito convertitore
da 400$ circa) l’adozione di due monitor Vga analogici. Tutto
ciò mi sorprendeva alquanto anche perché, avendo ripetutamente consultato le opzioni sul sito di Chl, avevo notato che
l’altra scheda Fire GL disponibile (la 8800) risultava equipaggiata dagli stessi connettori (DB 15 e DVI-D). Inoltre, le schede
tecniche informative presenti sul sito di Chl dichiaravano che
la Fire GL 8700 è una scheda per la quale “Il supporto multimonitor è garantito dalla tecnologia Hydravision. La risoluzione massima ottenibile con la scheda è di 2048x1536, ideale
dunque per l’utilizzo con schermi dalle elevate risoluzioni”
mentre la scheda Fire GL 8800 risulta “ ideale dunque per l’utilizzo con schermi dalle elevate risoluzioni (anche digitali, grazie alla presenza di un’uscita Dvi)”. Avendo notato che entrambe montavano il connettore Dvi-D, ho dedotto che mentre la GL8800, costosa più del doppio della 8700 garantiva il
supporto a più monitor “(anche digitali)”, la 8700 lo garantisse comunque per monitor analogici. Mi è parso chiaro che il
supporto a più monitor anche digitali fosse un ‘plus’ concesso a chi spendeva di più. Al di là del fatto che, sebbene la 8700
disponga di connettore Dvi-D, la 8800 non ne dispone affatto
ma dispone di connettore Dvi-I, sul sito nessuna descrizione
metteva in guardia il sottoscritto (e spero non molti altri incauti acquirenti) dal fatto che per utilizzare la 8700 avrei dovuto convertire il segnale da digitale ad analogico o dotarmi di
monitor Lcd con ingresso digitale, dal costo decisamente sostenuto. A fronte di tutto ciò, contattavo Chl richiedendo di avvalermi del diritto di recesso, garantito dalla legge ai sensi del
Decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 185, sottolineando la poca chiarezza nella descrizione dei prodotti. Chl mi rispondeva
che non era possibile accordarmi il diritto di recesso in quanto la consegna della merce era avvenuta presso un loro punto
di presenza e che questo dettaglio è indicato (cosa effettivamente veritiera) nella pagina descrittiva delle condizioni di
270
PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
vendita da loro applicate. Potremmo anche tralasciare il fatto
che il Decreto Legge di cui sopra, nel suo Art.11 vieta la stipulazione di clausole contrarie alle disposizioni del decreto stesso e le rende di fatto nulle così come potremmo tralasciare il
fatto che l’Art.3 dello stesso decreto richiede che il venditore
fornisca una appropriata e chiara descrizione delle caratteristiche della merce.
Potremmo tralasciare anche il fatto che i venditori esistono
perché esistono dei clienti. Ma anche tralasciando tutto questo non riesco a distogliere la mia attenzione dal fatto che una
realtà come Chl, forse il più affermato rivenditore via Web nel
paese ravveda la necessità di appigliarsi a clausole vessatorie
ed informazioni incoerenti con il solo scopo di tentare di rifilare ai propri clienti dei prodotti affetti da rilevanti limitazioni senza dichiararle apertamente.
œ Luca Ciccarelli
Prima ancora di ricevere la vostra lettera, il cliente si era messo
in contatto con Chl in merito al suo caso.
Analizzando la casistica in oggetto, Chl accordava il diritto di recesso il 25/2.
In particolare, non v’è dubbio che il Cliente abbia diritto all’eliminazione di tutti i difetti che impediscono il corretto funzionamento del bene acquistato ovvero anche alla sostituzione del
bene stesso.
Le condizioni di garanzia di Chl indicano le attività da espletare nei casi di difetti dei beni acquistati e espressamente riconoscono ai propri Clienti il diritto ad ottenere prodotti esenti da vizi. È anzi un interesse anche di Chl che i propri Clienti indichino
le “rilevanti limitazioni” di certi prodotti, in modo che Chl stessa possa, a ragion veduta, decidere di eliminare tali prodotti dai
propri scaffali virtuali ovvero pretendere dai propri fornitori
altri e migliori prodotti da sostituire a quelli dimostratisi insoddisfacenti.
In conclusione, qualora un prodotto presenti difetti o limitazioni che ne impediscano il corretto funzionamento, il Cliente
Chl potrà sempre affidarsi alle condizioni di garanzia della nostra società per ottenere un prodotto funzionante.
Cordialmente
Micaela Ciuccio
Responsabile Comunicazione e Media
Chl S.p.A.
La Posta
comunque disattivare
lo swapping del kernel
basta impostare ad 1
la voce LargeSystemCache.
Ricordiamo infine che
quando si effettuano
modifiche delicate come
quelle qui descritte è
sempre consigliabile
eseguire un backup
completo dei dati
e del registro. (s.b.)
> Problema
eliminabile
Da un po’ di tempo
accade che, durante
una qualsiasi connessione
a Internet, appaia
una finestra autonoma
intitolata Messenger
Service con messaggi
pubblicitari che invitano
a visitare siti
come www.nicole.cc,
vanessa.da.ru eccetera.
Tralasciando il contenuto
di tali siti, ho effettuato
un controllo del Pc sia
con un antivirus, sia con
Adaware Lavasoft ma
entrambi non hanno
trovato alcunché. A scanso
di equivoci, pensando
che fosse una fastidiosa
funzione di Msn
Messenger, l’ho anche
disinstallato ma senza
ottenere il risultato
sperato.
Probabilmente è un trojan
che si è infilato chissà
dove. Il difetto mi si
presenta sia sul Pc con
Windows 2000, sia su
quello con Windows Xp
e ha colpito anche altri
miei amici. Siamo tutti
alla ricerca di una
soluzione. Avete qualche
suggerimento per risolvere
questo noioso problema e,
magari, evitare che si
ripresenti in futuro?
œ Daniele Ciampi
Il problema da lei
riscontrato è una nuova
piaga che sta affliggendo
molti navigatori, ma per
fortuna è anche facilmente
eliminabile. Come lei
giustamente ha riportato
si tratta di un messaggio
di Messenger, ma non
bisogna fare confusione,
non si tratta infatti del
software di messaggistica
istantanea Msn Messenger,
ma del servizio “Messenger
Service” che è presente nei
sistemi operativi Windows
Xp/2000/Nt ed anche nei
sistemi 98/Me che abbiano
abilitata la condivisione di
file e stampanti. Questo
servizio, abilitato per
default, permette di inviare
messaggi ai computer
collegati in rete conoscendo
solamente il nome dell’host
o più in generale l’indirizzo
Ip del ricevente.
Questa funzionalità,
In pratica <
molto utile in rete locale
per scambiare veloci
messaggi per esempio in
un ufficio, si presta però
anche a un utilizzo
attraverso Internet.
Basta infatti utilizzare
il comando Net con
il parametro Send e
l’indirizzo Ip del ricevente
per mandare un messaggio
come quello che è arrivato
a lei. Per evitare questo
spiacevole contrattempo
è sufficiente disabilitare
tale servizio, per farlo è
necessario aprire la finestra
degli Strumenti di
Amministrazione
all’interno del Pannello
di Controllo, scegliere
Servizi e disabilitare
il servizio Messenger,
facendo clic con il tasto
destro e scegliendo
dal menu a tendina
che compare nella scheda
generale la voce
Un servizio per i lettori: Microsoft suggerisce
Non riuscite a sfruttare
tutte le potenzialità dei prodotti
Microsoft? Grazie alla collaborazione
con il Supporto Tecnico Microsoft,
PC Magazine vi offre l’opportunità
di sottoporre i vostri quesiti
direttamente ai loro esperti.
Scrivete alla redazione di PC Magazine,
[email protected], specificando
Servizio Tecnico Microsoft.
Riavvio automatico
Il mio sistema è così configurato: scheda madre QDI Platinix-2E (versione Bios
1.0); Pentium 4c2.4 GHz; 512 Mbyte di
Ram DDR PC 2700; SoundBlaster Live 5.1;
scheda video Sapphire Radeon 8500 da
128 Mbyte; Hard disk Western Digital
WD 400 BB Ata 100 da 40 Gbyte; lettore Dvd Lg 16/48x; masterizzatore Lg
48/24/48x; scheda di rete D-Link Dfe528TX di tipo 10/100 Fast Ethernet; modem Adsl IPM Datacom Speedweb di tipo Ethernet; modem Creative Blaster
V.92 PCI-56Kbps; tastiera e mouse Logitech; stampante Epson Stylus color 600;
scanner Canon N640-P parallelo; casse
Creative Inspire 5.1 5100. Il sistema operativo è Windows Xp Home Build
5.1.2600 con Service Pack 1, mentre, tra
gli altri sono installati: Office Xp, Nero
Burning Rom 5.5.10.20, Norton Firewall
e Antivirus 2003 e Cyberlink PowerDVD
4 (2417). Passo a descrivervi il mio problema: ogni tanto, più o meno 1 o 2 volte al giorno, improvvisamente il sistema
si riavvia da solo, riportandomi, al riavvio, il seguente errore di sistema:
BCCode : a - BCP1 : Fxxx2000 - BCP2 :
00000002 - BCP3 : 00000000 BCP4 :
805114E8 - OSVer : 5_1_2600 - SP : 1_0 Product : 768_1 dove le uniche cifre che
variano sono quelle al posto delle xxx
nel parametro BCP1 (da “58e” a 6D4”,
eccetera). Il problema si verifica nelle
più svariate condizioni, anche semplicemente premendo un tasto su tastiera senza alcun programma in esecuzione.
Premesso che ho provato a reinstallare
più volte tutto il sistema operativo, aggiornando i driver di tutte le periferiche,
il sistema operativo e tutti i software installati alle versioni e con le patch più recenti ad oggi e, poiché il problema si è
sempre presentato sin dall’acquisto del
Pc, anche col sistema operativo “puro”
senza altri software installati, sapreste
dirmi quale problema sta “affliggendo” la
mia macchina e come posso risolverlo?
Tra l’altro ho anche fatto sostituire i due
banchi di Ram con altri due tra loro
identici e della stessa marca, senza alcun miglioramento.
œ Domenico Agostiniacco
Gentile lettore,
Per risolvere il problema da lei riscontrato le consiglio di consultare gli articoli
tecnici che potrà trovare su Internet ai
link sotto indicati:
You Receive a Serious Error (STOP:
0x0000007E in Ctljystk.sys)
Luglio / Agosto 2003 PC MAGAZINE
271
> In pratica
disabilitato. Se trovasse
poco intuitiva la procedura
appena descritta, una
soluzione potrebbe essere
installare il programma
XP-AntiSpy reperibile
al seguente Url www.xpantispy.de, e scegliere
tra le varie opzioni
quella che consente
di disabilitare il servizio
messenger. In entrambi
i modi disabiliterà del tutto
il servizio messenger
del sistema operativo
mentre continuerà
a funzionare senza
problemi l’omonimo
programma
di messaggistica
istantanea. (s.b.)
> Un fatto strano
Mi è capitato un fatto,
per me dilettante di
informatica, assai strano.
Ho scaricato dalla posta
La Posta
un clip musicale
inviatomi da un amico:
il file si è aperto con Media
Player ma... in lingua
inglese. da quel
momento il Player si è
sempre aperto in inglese
(salvo l’help che è rimasto
in italiano) pur avendo
io installato la versione
italiana.
Successivamente ho
scaricato dalla posta
una fotografia, che
si è aperta con Photo
editor, anch’esso
in versione inglese:
anche in questo caso
io avevo installato
la versione italiana e
ora mi ritrovo la versione
inglese. Ho provato a
disinstallare e reinstallare
i due programmi ma
è stato tutto inutile.
Cosa posso fare per tornare
all’italiano?
œ Roberto Martini
http://support.microsoft.com/default.as
px?scid=kb;en-us;321637
Computer Stops or Continually Restarts
With ATI RADEON Video Adapter
http://support.microsoft.com/default.as
px?scid=kb;en-us;318023
Cordiali saluti
Sara Pedrielli
Supporto Tecnico Microsoft Italia
Stampare un file prn
Dovendo stampare dei documenti da Internet, all’apparire del form di stampa
relativo a Windows 98, erroneamente
ho cliccato “Stampa su file”.
Ho esaminato tutta la documentazione di Windows 98 ma non ho trovato
l’indicazione per stampare un file con
estensione Prn, potete aiutarmi?
œ Giulio Verri
Gentile lettore per poter stampare file
con estensione Prn può provare a seguire il seguente comando:
copy <percorso><nome del file>.<esten-
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PC MAGAZINE Luglio / Agosto 2003
Per rispondere
adeguatamente a questa
domanda sarebbe bene
conoscere il sistema
operativo utilizzato, è
infatti ipotizzabile che il
problema sia legato proprio
al sistema operativo.
Microsoft produce versioni
e varianti dei propri sistemi
operativi, sebbene Cd e
packaging sembrino gli
stessi. Tralasciando
questi dettagli
l’inconveniente potrebbe
risiedere nella lingua della
versione. Il sistema
operativo è stato comprato
e installato direttamente
sul Pc, oppure era già
montato? È italiano
al 100% (tutta la
letteratura: istruzioni
visualizzate sullo schermo,
prompts, messaggi,
eccetera)? Tutti gli
aggiornamenti e plugin
installati sono al 100% di
sione> Lpt <numero della porta> /b”
(senza i doppi apici), e prema invio:
- <percorso> è il percorso dove il suo file è
stato salvato
- <nome file> è il nome che ha dato
al file
- <estensione> è l’estensione del file in
questo caso sarà Prn
- <numero della porta> è il numero della
porta della stampante generalmente se la
stampante è collegata direttamente al Pc
sarà Lpt1
Può avere maggori informazioni al seguente link http://support.microsoft.com/default.aspx?scid=kb;en-us;158081
How to Print .prn or .ps Files in Windows
95 or Windows 98.
Cordiali saluti
Silvia Fava
Supporto Tecnico Microsoft Italia
Installare due sistemi
operativi
Da pochi mesi ho cambiato computer,
il sistema operativo del mio Pc è Windows Xp. Mi piacerebbe poter tornare a
lingua italiana? Un no a
una delle tre precedenti
domande indirizza verso
la causa. Nel qual caso
conviene rimuovere
i programmi dal sistema,
ripulire il Pc da tutte
le cartelle e file
direttamente collegati
al programma (conviene
usare un uninstaller),
e con molta attenzione,
dare una pulita anche
al registro. Il sospetto è
che nel sistema alloggino
due o più programmi che
interferiscono. Se il sistema
operativo è diventato
particolarmente complesso,
i backup, che un utente
periodicamente dovrebbe
fare, si riveleranno utili.
Infatti, la soluzione più
remota è la formattazione
del disco e la
reinstallazione di
software completamente
italiani. (s.m.)
lavorare con Windows 98 Se e in altri
momenti con Windows Xp.
Come faccio a installare un altro sistema operativo sul mio Pc?
œ Roberto Filippi
Gentile lettore non è possibile creare un
avvio multiplo installando Windows 98
dopo aver installato e configurato Windows Xp.
Per avere Se un avvio multiplo di più sistemi operativi, installare i sistemi operativi nell’ordine seguente:
1. Ms-Dos
2. Windows 95 o Windows 98
3. Windows Nt
4. Windows 2000
5. Windows Xp
Questa operazione è consigliata perché
un settore di avvio Windows 98 potrebbe sostituire un settore di avvio di Windows Xp.
Dal momento che un settore di avvio
di Windows 98 consente di identificare la partizione come una partizione
Fat16, Windows Xp non sarà più possibile accedere ai volumi Ntfs renden-
La Posta
Internet
> Sito Web
sul proprio Pc
Non sono esattamente
un novellino, eppure
c’è una cosa che non
sono ancora riuscito a
capire. Se non ne avete
già trattato, potrebbe
essere lo spunto per un
vostro prossimo articolo.
Si tratta di questo: se,
anziché far risiedere il mio
sito Web sui server del mio
provider o di servizi come
Geocities, volessi lasciarlo
su un mio Pc, come dovrei
fare per renderlo
raggiungibile tramite
Internet? Tenere il Pc
costantemente collegato
alla rete tramite il mio
provider? Firmare qualche
particolare contratto con un
gestore telefonico?
œ Antonio Attanasio
Per essere raggiungibili
su Internet, è necessario
disporre di tre cose: un
software che faccia da
server Http, un nome a
dominio e un indirizzo Ip
fisso. Un accesso Internet
con Ip fisso è però in molti
casi un’opzione molto
costosa, dato che quasi
totalità degli abbonamenti
Internet non professionali
offre un Ip dinamico,
cioè che viene
cambiato a ogni nuovo
collegamento. Per aggirare
il problema si può però
ricorrere a un servizio
di Dns dinamico, che
associ il nome all’indirizzo
Ip che cambia
ad ogni connessione.
Molte sono le
organizzazioni che nel
mondo offrono servizi
di questo tipo. Ne sono
un esempio ChangeIP.com
(www.changeip.com);
do inutilizzabile così l’attuale sistema
operativo.
È possibile prima Windows 98 e successivamente Windows Xp ed avere quindi
due sistemi operativi installati ed utilizzabili sulla stessa macchina http://support.microsoft.com/default.aspx?scid=k
b;en-us;217210 - Avvio multiplo in Windows 2000, Windows Nt, Windows 95,
Windows 98.
Cordiali saluti
Silvia Fava
Supporto Tecnico Microsoft Italia
Cjb.net (www.cjb.net);
Ddts.net (www.ddts.net);
Dhis (www.dhis.org/dhis);
Dhs (www.dhs.org); Dtdns
(www.dtdns.com);
Dyndns.it (www.dyndns.it);
Dynu.com
(www.dynu.com);
No-Ip.com (www.no-ip.com)
e SelfHost
(www.selfhost.com).
La più conosciuta
comunque è Dyndns.org
(www.dyndns.org) che
associa l’indirizzo Ip della
linea a un dominio di terzo
livello, del tipo
mionome.dyndns.org.
In questo modo, non sarà
più necessario dire il mio Ip
è 123.123.123.123 ma
solamente la mia Rete/il
mio Pc è su
mionome.dyndns.org.
Per attivare il
servizio è sufficiente
visitare il sito, iscriversi,
e successivamente,
segnalarmi un software per recupero
file, free?
œ Giuseppe Renda
Gentile lettore
Non ha specificato quale versione di Word
sta usando, per questo motivo le consiglio
di consultare alcuni articoli tecnici relativi
alle diverse versioni. In questi articoli, che
può trovare su Internet nella Microsoft
Knowledge Base, viene spiegato il troubleshooting standard da eseguire per recuperare documenti danneggiati; dalla sua
spiegazione sembra proprio essere un caso di danneggiamento.
File danneggiato
Ho creato un file word, di testo e tabelle, avente dimensione di circa 9 Mbyte.
All’improvviso, non sono più stato in
grado di utilizzarlo. Quando cerco di
aprirlo, si apre l’applicazione Word ma
non il file. Quando verifico lo stato dell’applicazione Word (Ctrl-Alt-Canc) la
stessa mi risulta bloccata. Presumo di
aver inavvertitamente causato un danno al file al momento dell’ultima chiusura, come posso recuperarlo? Potete
WD97: Troubleshooting Damaged Documents in Word for Windows
http://support.microsoft.com/default.as
px?scid=kb;en-us;87856
In pratica <
effettuare il login ed
inserire l’indirizzo Ip
corrente. Quasi sempre
l’aggiornamento
dell’indirizzo avviene
tramite un programma
residente sul Pc (DynSite noeld.com/dldynsite.htm;
DynamicHost www.websvr.net/dynamichost;
DirectUpdate www.directupdate.net; Java
Dynamic DNS Client sourceforge.net/projects/rzo
dyndns/) che
periodicamente comunica
al server il nuovo indirizzo,
dando così seguito
all’allineamento dei dati
presenti nel Dns. Alcuni
provider vietano però
l’installazione di
qualsiasi server su una
connessione che non
ne preveda esplicitamente
la possibilità, quindi
è meglio verificare prima
la cosa. (a.s.) ù
HOW TO: Recover Text from Any File in
Microsoft Word 2000
http://support.microsoft.com/default.as
px?scid=kb;en-us;212274
WD2002: How to Recover Text from
Any File
http://support.microsoft.com/default.as
px?scid=kb;en-us;290946
Per il futuro le consiglio di impostare il salvataggio automatico della copia di
backup:
1) dal menu Strumenti selezionare Opzioni
2) selezionare il tab salvataggio
3) attivare il check box “Always create
backup copy”
Cordiali saluti
Sara Pedrielli
Supporto Tecnico Microsoft Italia
Microsoft Product Support Services Il Servizio di Supporto Tecnico
Microsoft offre un nuovo modello di assistenza post-vendita che prevede
servizi differenziati pensati per ogni tipologia di utenza. La struttura di
supporto è composta da un team di 80 tecnici di grande professionalità e di elevata specializzazione in tutti gli ambienti e tecnologie Microsoft. Per ulteriori
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