Progetto IMAGEME - ITIS Albert Einstein
Transcript
Progetto IMAGEME - ITIS Albert Einstein
Il progetto IMAGE-ME ImageME intende riflettere sui comportamenti a rischio all’interno del web e dei social media, soffermandosi con particolare attenzione sul fenomeno del sexting tra gli adolescenti, per sviluppare un modello di intervento educativo adeguato a favorire un processo di pianificazione strategica territoriale sul tema. Il progetto persegue obiettivi a breve e a lungo termine attraverso strategie che coinvolgono e attivano il territorio, in modo da lasciare ai suoi attori un patrimonio di informazioni e di strumenti che permettano un impatto a lunga durata sui target e sulla zona oggetto dell’intervento. Gli obiettivi a breve termine riguardano lo studio del fenomeno (livello di diffusione e modalità) nel territorio di Monza e Brianza per tentare di dare risposta ai seguenti interrogativi: – come viene utilizzato il corpo e quale significato assume all’interno dei processi relazionali degli adolescenti? Quali motivazioni spingono gli adolescenti a forme di sexting?!– quale rappresentazione mediale emerge del corpo adolescenziale, in particolare come si rappresenta il corpo nel social network? Quale nuovo concetto di intimità/relazione viene proposto nelle relazioni tra adolescenti attraverso l’analisi delle forme di esposizione e intimità nei social network?!– quale dinamica di controllo da parte degli adulti? Quali livello di rischio? Nell’indagine vengono utilizzati strumenti specifici della ricerca educativa sui media.In chiave educativa questo si traduce nella costruzione di una strategia che, facendo tesoro degli interventi e dell’offerta formativa del progetto, si ponga i seguenti obiettivi a lungo termine: – recupero corretto del rapporto con il proprio corpo e del valore e implicazioni relazionali che questo acquista, recuperando il concetto di privacy ed intimità nella sfera pubblica e privata;!– uso corretto della propria presenza in ambienti mediali e della responsabilità;!– riflessione insieme alle figure educative e agli operatori sui propri stili educativi;!– incremento delle forme di presenza educativa all’interno dei social network, riflettendo sulle dinamiche com. Sexting Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: navigazione, ricerca Il termine sexting, crasi delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare SMS[1][2]) è un neologismo utilizzato per indicare l'invio di messaggi sessualmente espliciti e/o immagini inerenti al sesso, principalmente tramite telefono cellulare, ma anche tramite altri mezzi informatici[3]. Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto] Il sexting, divenuto una vera e propria moda fra i giovani, consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il telefono cellulare, o nella pubblicazione tramite via telematica, come chat, social network e internet in generale, oppure nell'invio di semplici MMS[4][5]. Tali immagini, anche se inviate a una stretta cerchia di persone, spesso si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi alla persona ritratta nei supporti foto e video. Negli USA, paese in cui il fenomeno ha avuto origine, il sexting è una pratica molto diffusa: secondo un sondaggio, infatti, lo pratica il 20% dei ragazzi tra i 16 e i 19 anni. Secondo una ricerca inglese, hanno avuto a che fare con il fenomeno, nel Paese, più di un terzo dei ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. Il fenomeno del sexting ha iniziato a diffondersi anche in Italia: dall'Indagine nazionale sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza[6] condotta nel 2011 da Telefono Azzurro ed Eurispes su un campione di 1.496 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni, emerge che circa un ragazzo su dieci (10,2%) ha ricevuto messaggi o video a sfondo sessuale con il cellulare, mentre il 6,7% ne ha inviati ad amici, fidanzati, adulti, o altre persone, anche sconosciute. Dallʼindagine nazionale emerge inoltre che il fenomeno del sexting interessa sia maschi che femmine, seppur con qualche differenza: sono prevalentemente i maschi a inviare sms o mms a sfondo sessuale (contro il 3,6% delle femmine), e a riceverli (15,5% contro il 7,1% delle femmine). Al crescere dellʼetà, prevedibilmente, aumenta lʼinteresse dei giovani per il sesso e questo si riflette anche nella pratica del sexting: lʼ8,1% del ragazzi di 16-18 anni ha inviato un sms o mms a sfondo sessuale, contro il 5,6% dei ragazzi di 12-15 anni. Analoghe considerazioni valgono per la ricezione di sms o mms a sfondo sessuale: il 7,3% dei ragazzi di 12-15 ne ha ricevuto almeno uno, contro il 14,9% dei ragazzi di 16-18 anni. In diversi casi, lʼinvio e la pubblicazione on line di tali materiali è legata ad atti di bullismo e mira a ferire il protagonista delle immagini stesse. I ragazzi, inoltre, non sembrano essere consapevoli di scambiare materiale pedopornografico, che può arrivare nelle mani sbagliate, anche in questo caso con gravi conseguenze emotive per i protagonisti delle immagini e dei video, favorendo fenomeni come lʼadescamento on line. Il sexting, in alcuni casi, è accompagnato dalla microprostituzione. Alle volte, infatti, le foto e i video osé servono come presentazione ai clienti che possono disporre, oltre alle immagini, anche prestazioni sessuali vere e proprie. L'ambiente in cui si svolgono tali incontri è nella stragrande maggioranza dei casi la scuola.[7]