Un piano anti-debito - Movimento 5 Stelle Fano

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Un piano anti-debito - Movimento 5 Stelle Fano
-MSGR - 14 PESARO - 1 - 09/08/12-N:RIBATTERE
PESARO
*e 1.00 Lazio, Abruzzo e Umbria. e 1.20 Resto d'Italia salvo promozioni e tandem. 7 Prezzi promozionali: nella provincia di Macerata q 0,70. Nelle restanti province delle Marche q 0,50.
7 Tandem con altri quotidiani (non acquistabili separatamente): nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto Il Messaggero + Quotidiano q 1,00, la domenica con Tutto Mercato q 1,20. In Umbria e Abruzzo Il Messaggero + Corriere dello Sport-Stadio q 1,00
Nel Molise: Il Messaggero + Il Quotidiano del Molise q 1,00. Nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valenzia Il Messaggero + La Gazzetta del Sud q 1,00
INTERNET: www.ilmessaggero.it
Sped. Abb. Post. legge 662/96 art. 2/19 Roma
Di Pietro e Grillo
LECATTIVE
TENTAZIONI
DELNUOVO
POPULISMO
di GIOVANNI SABBATUCCI
N
ELLE fasi di crisi,
quando le aspettative
di benessere declinano e
aumenta la complessità dei
problemi da affrontare, arriva il momento dei grandi
semplificatori, ovvero dei
populisti. Il discorso populista può prendere forme
diverse – di destra, di sinistra e persino di centro –
ma si basa da sempre su un
assunto comune, che consiste in una rappresentazione semplificata e dicotomica della realtà.
Da un lato c’è il popolo
(o la nazione, o i cittadini),
un’entità indifferenziata e
indefinibile, vista come naturalmente buona e depositaria di ogni virtù. Dall’altro le macchine del potere: i
partiti, che dividono ciò
che dovrebbe essere unito,
i gruppi di pressione e le
oligarchie finanziarie, che
tramano nell’ombra aidanni della collettività. Per risolvere ogni problema basta dunque rimuovere le
oligarchie e affidare la gestione della cosa pubblica
ai comuni cittadini (la cuoca di Lenin nella versione
di sinistra, il ragioniere di
Guglielmo Giannini in
quella di destra, ma anche
un inflessibile magistrato
nei sogni delneo-giustizialismo italiano).
Il trucco sta naturalmente nell’attribuirsi la
rappresentanza di quei cittadini, al di là di ogni verifica elettorale, e nel dipingere gli altri come portatori
degli interessi delle caste.
Umori variamente populisti hanno sempre circolato
all’interno delle democrazie occidentali. Ma i movimenti da essi ispirati, dalla
fine della seconda guerra
mondiale in poi, hanno
avuto vita breve e si sono
sgonfiati dopo qualche effimero successo. Potremmo
allora pensare che la stessa
sorte sia fatalmente riservata al movimento Cinque stelle di Beppe Grillo,
che oggi naviga nei sondaggi su percentuali più che
lusinghiere, o all’Italia dei
valori di Antonio Di Pietro.
ANNO 134 - N˚ 219
e 1.00*
IL GIORNALE DEL MATTINO
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 - S. TERESA BEN. DELLA CROCE
Monti vedeAlfano e Casini: a settembre tagli e dismissioni.Allarme della Fornero
«Un piano anti-debito»
Napolitano firma la spending ma critica l’eccesso di decreti
DOPING
La versione di Schwazer:
ho comprato l’Epo in Turchia
ROMA K Mario Monti consulta Pier Ferdinando Casini
e Angelino Alfano sulla crisi
economica, mentre oggi dovrebbe sentire al telefono il
leaderdel Pd Pier Luigi Bersani. Sul tavolo l’abbattimento
del debito pubblico, le misure per rilanciare la crescita e il
nodo delle riforme. A settembre un piano anti-debito con
tagli e dismissioni. Dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha firmato la spending review, arriva
un monito: troppi decreti e
fiducie, ma c’è un’emergenza
senza precedenti. Intanto il
ministro del Lavoro, Elsa
Fornero, lancia un allarme:
«Autunno difficile, futuro industriale a rischio. Gli imprenditori investano di più».
In vendita
palazzi e castelli
per 1,5 miliardi
ROMA K Una partita in sei
mosse nell’arco di cinque anni per dare scacco matto al
debito pubblico italiano.
Una partita da 170 miliardi
di euro, da giocare tra il 2013
e il 2017, perer riportare il
debito intorno alla soglia di
sicurezza del 107% rispetto
al Pil. Tra i beni in vendita
350 palazzi e castelli per un
valore di 1,5 miliardi di
euro. Una società si occuperà di alienare i beni di Stato.
Di Branco e Pirone a pag. 4
COLOMBO, CONTI, COSTANTINI, FUSI, NICOTRA,
STANGANELLI E TERRACINA ALLE PAG. 2, 3, 4 E 7
di VINCENZO CERAMI
U
NA cosa è essere atleti, ben altra essere
campioni. E di campioni ne nascono
pochi, sono destinati a restare nella storia
mondiale dello sport e sono perennemente
alla rincorsa di un record assoluto da superare. Essere campioni vuol dire aver conquistato un’identità personale a tutto tondo,
riconosciuta e unanimemente apprezzata.
Un campione, in quanto modello di perfezione, totalmente dedito al nutrimento del
proprio talento, non può uscire dall’immagine omologata che tutti si sono fatta di lui.
Continua a pag. 12
Imprese di volley e Settebello
Terzopugilealmenobronzo
LONDRA K Doppia impresa azzurra: volley
e pallanuoto in semifinale, entrambi battendo gli olimpionici uscenti. La squadra di
Berruto ha sconfitto gli Stati Uniti 3-0 e ora
dovrà vedersela con il Brasile. Il Settebello ha
invece battuto l’Ungheria 11-9. In semifinale
troverà la Serbia. Nella boxe Vincenzo Mangiacapre ha conquistato la semifinale, quindi
almeno il bronzo: è il terzo azzurro a riuscirci.
DE LUCA, DE MARTINO, DE MIN E SANTI NELLO SPORT
CANETTIERI E MERCURI A PAG. 9
Severino in visita a Regina Coeli
pronte misure alternative al carcere
L’unico regalo dell’estate torrida
fermate finalmente le botticelle
Continua a pag. 8
A PAG. 8
CORRAO A PAG. 6
ROMA K Dai dintorni della capitale fino al centro città, continua l'assedio degli
incendi, molti dei quali di
origine dolosa. A Tivoli un
uomo ha appiccato le fiamme ad alcune sterpaglie e
mentre cercava di allontanarsi è stato individuato e
bloccato dalla polizia. Tra
Ciampino e Marino è stato
evacuato un supermercato
circondato dalle fiamme.
Ma a bruciare è tutta l’Italia:
i roghi sono centinaia e si
registrano anche due morti.
A Borgotaro, sull'appennino
parmense, un uomo di 87
anni è stato ucciso nel vasto
incendio di un bosco. A Sabbioni di Loiano, nel bolognese, un ottantenne è morto a
causa delle fiamme di sterpaglie che lui stesso stava bruciando. In Toscana sono stati
salvati 25 scout in difficoltà.
Moltidegliincendisonodolosi.
LA STORIA
S
ROMAK Burocrazia asfissiante, giustizia lenta etroppe tangenti. Sono tre mali
che caratterizzano l’Italia e
le assegnano la maglia nera
tra 26 Paesi, europei e non.
Le aziende, inoltre, pagano
una bassa qualità dei servizi pubblici e delle infrastrutture. E’ la Confcommercio, con una ricerca dell’Ufficio studi che passa al
setaccio i rapporti tra Stato
e aziende e indaga sulle
ragioni dell’evasione, a stilare per l’Italia una pagella
tutta con il segno rosso, ad
esclusione di sanità e istruzione primaria: due settori
in cui possiamo vantare un
ottimo settimo posto. Secondo l’associazione le attività sommerse hanno raggiunto il 17,5% del Pil.
Sfugge così al fisco una cifra stimata pari a 154 miliardi di tasse non pagate.
Italia in fiamme, due morti
a Roma scatta l’emergenza
IL CASO
EBASTIANO deve
aver avuto gli occhi
belli, si capisce anche
ora che non ha più sguardo. Attraverso le sbarre
della cella in cui è rinchiuso, gli cade addosso
il sorriso preoccupato di
una signora bruna. Si
chiama Paola Severino,
fa il ministro della Giustizia, è un avvocato, è
una mamma, ha il valore aggiunto delle donne.
Lo guarda con dolcezza,
gli chiede come sta. Sebastiano le risponde qualcosa sottovoce, ma il sorriso no, non lo ricambia.
Evasione
e tangenti
siamo ultimi
in Europa
Centinaia di roghi da Nord a Sud. A Tivoli preso un piromane
CONTINUA A PAG. 12
di MARIDA
LOMBARDO PIJOLA
IL RAPPORTO
Paura Totti
scongiurata
la lesione
di LUCA RICCI
D
ROMA K La paura
per il dolore alla caviglia è passata. Ma la
preoccupazione per
Francesco Totti è stata tanta. Gli esami a
Villa Stuart hanno
evidenziato un’infiammazioneai tendini peronei della gamba sinistra. Nessun
problema,dunque,alla placca di titanio applicata nel febbraio
di sei anni fa.
ICIAMOCELO
francamente, non
c’è niente come l’estate
per far venire fuori le
cose nella loro brulla desolazione. Che sia il fetore di un cassonetto di
rifiuti o la cellulite di una
turista con un pantaloncino troppo corto, quando il caldo infuria per le
strade i nostri limiti si
vedono meglio, sono
messi in evidenza. C’è la
solitudine dell’anziano
parcheggiato su una panchina, o quella del padre
di famiglia attaccato al
bocchettone
dell’aria
condizionata. Quest’anno tutto ci rema contro.
Ferretti nello Sport
Continua a pag. 12
Toro, la fortuna
è dietro l’angolo
B
UONGIORNO, Toro! Nella sequenza zodiacale il vostro segno governa e influenza il tesoro
pubblico, il commercio, le
banche. Ultimo quarto in
Toro diventa così importante per noi tutti, ma siete voi che potreste guadagnare di più o, dipende,
perdere di meno. Nonostante un Mercurio instabile, che rende volubili anche i vostri soci, con il
vostro fiuto indovinerete
l’affare giusto. In amore
lasciate che siano gli altri
a indovinare, a scoprire, le
corde sensuali del vostro
animo (corpo): lasciatevi
prendere. Auguri!
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L’oroscopo a pag. 11
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 09/08/12-N:
2
PRIMO
PIANO
LA POLITICA
IL MESSAGGERO
LE QUESTIONI APERTE
GIOVEDÌ
9 AGOSTO 2012
IL CASO In una nota l’apprezzamento di palazzo Chigi per le proposte azzurre
Monti vede Alfano e Casini
«Avanti con le dismissioni»
Il segretario Pdl: spread, caso chiuso. Il leader Udc: abbattere il debito
di CLAUDIA TERRACINA
ROMA- Prima delle brevi vacanze, Mario Monti consulta
Pier Ferdinando Casini e Angelino Alfano sulla crisi economica, mentre oggi dovrebbe
sentire al telefono il leader del
Pd Pierluigi Bersani. Sul tavolo l'abbattimento del debito
pubblico, le misure per rilanciare la crescita e il nodo delle
riforme. Ma il nodo politico è
l’abbassamento della tensione
con le forze politiche, in particolare con il Pdl. Una sorta di
verifica con la maggioranza
prima delle vacanze, che serve
al professore per sondare gli
umori dei partiti che sostengono il governo in vista della
ripresa di autunno che si annunciacaldissima. E per
chiudere il girodiconsultazioni, dopo
l'incontro di
iericon Renato Schifani il
professorevedrà domani
Gianfranco
Fini.
Il premier
riceve in mattina il leader
dell'Udc che
annuncia per
settembre
«un «piano
per tagliare il
debito esaminando tutte
le proposte Angelino Alfano
sul tappeto».
Alle 17 è la volta del segretario
del Pdl che pone i paletti del
suo partito: «Le nostre priorità
saranno l'elezione diretta del
Capo dello Stato e il taglio del
debito», premette. Ma il clima
volge al bello, tanto che Alfano
si premura di assicurare che
«dopo la telefonata di scuse di
ieri fatta da Monti a Berlusconi è definitivamente chiuso il
caso nato dalle frasi del professore al Wall Street Journal sullo spread che «sarebbe salito a
1220 se il governo precedente
fosse ancora in carica».
Monti, dunque, incassato
il rinnovato sostegno di Pdl e
Udc, si concentra sulle prossime mosse, a cominciare dal
piano delle dismissioni, come
risulta da un comunicato diffusoin serata al termine del colloquio con Alfano: «Il governo
condivide le finalità della pro-
posta del Pdl di revisione della
spesa pubblica ed esprime apprezzamento per la volontà di
collaborare con per esaminare
metodi e tempi del programma di dismissioni pubbliche».
Problemi risolti, dunque?
Casini, interrogato sul tema,
non si sbilancia. «Anche se
avessimo parlato delle tensioni con il Pdl, non lo direi
certo», scherza con i cronisti.
Salvo poi esprimersi positivamente sulla buona salute dell’esecutivo dei professori, spiegando di aver trovato Monti
«per nulla preoccupato, sereno, anzi serenissimo».
Allafine dell’intenso pomeriggio le nubi sul governo sem-
brano, dunque, diradate. Ed
Alfano promette che «a fine
agosto il Pdl rilancerà la proposta sul debito con un ulteriore
studio». Il piano illustrato dal
segretario del Pdl prevede la
creazione di un fondo cui lo
Stato ceda i beni pubblici.
La riduzione del debito
pubblico è stato anche uno dei
temi al centro del confronto
fra Monti e Casini. «Abbiamo
parlato dei prossimi impegni
del governo alla ripresa dei
lavori- spiega il leader centrista- e il primo di questi impegni, insieme alla fase 2 della
spending review, sarà un piano per l'abbattimento del debito, che va impostato su cifre
realistiche, non da libro dei
sogni». E se gli si chiede se si
riferisca al piano Alfano, replica: «Dico solo che leggo di
misure irrealistiche». Mentre
definisce «interessante» la proposta
Amato-Bassanini,
che entro il 2017
dovrebbe dare
un gettito ipotizzato in 178 miliardi in 5 anni.
Insomma, per
dirla con Casini,
a palazzo Chigi
si sta facendo «
una sorta di inventario delle proposte». Ma il
governo, ovviamente, ha una
strategia propria. A palazzo
Chigieal ministero dell’Economia, fanno presente fonti di
governo, i tecnici sono già al
lavoro da tempo e «le idee
sono chiare, sia per quanto
riguarda gli strumenti sia per
la tempisticadei provvedimenti da mettere in campo».
Oggi
colloquio
telefonico
con Bersani
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IL RETROSCENA
Pier Ferdinando Casini
di MARCO CONTI
ROMA - Prima Casini e poi
Alfano. Prima i timori per l’andamento dei mercati, poi la
preoccupazione per un clima
politico troppo surriscaldato
per un Paese che rischia di
dover chiedere, dopo la Spagna, aiuto al fondo anti-spread. Mario Monti riceve
i due leader a palazzo Chigi,
ma solo al segretario del Pdl
tributa l’onore di un riconoscimento ufficiale per il piano di
dismissioni del patrimonio
pubblico. Un gesto politico e
non di sola cortesia, che il
presidente del Consiglio fa anche per ridimensionare le preoccupazioni di quelli che nel
Pdl - dopo lo scontro del giorno prima - danno Monti già
perso alle ragioni del centrosinistra e di coloro che intendono far proprio la sua agenda
anche nella prossima legislatura.
Ad imporre la massima
cautela nei rapporti con il professore è stato lo stesso Silvio
di ETTORE COLOMBO
ROMA - L'Udc punta ad essere il «baricentro di una nuova proposta politica
che raccolga lo spirito del governo Monti». Lo dice chiaramente il leader centrista Pier Ferdinando Casini dagli studi di
Uno Mattina, ma - avverte Casini, questa grande coalizione dovrà inevitabilmente fare a meno di chi in nome del
populismo e della riproposizione di protagonisti della vecchia stagione si autoesclude. L'Udc - spiega Casini - punta ad
aggregare, con l'aiuto di Fini, «un contenitore che abbia al suo interno politici
seri e uomini nuovi», candidandosi a
governare senza «prescindere» dall'area
del Pd. Certo, chiarisce Casini, il centro è
«alternativo alla sinistra socialista», ma
«in un periodo di emergenza gli schemi
tradizionali saltano». In quest'ottica
l'Udc sta lavorando alla consueta convention di Chianciano dei primi di settembre: lì potrebbe nascere un nuovo
soggetto politico. Gli inviti per Chianciano, ancora riservati, saranno recapitati a
esponenti di spicco del governo, a rappresentanti della società civile e imprenditori, tra cui Emma Marcegaglia, al mondo
cattolico (area di Todi) e a moderati in
rotta col Pdl come Beppe Pisanu. Soprattutto, ci si prepara in vista del primo
Berlusconi frena i falchi, resta la tentazione di sfilarsi in autunno
Il premier lavora alla nuova agenda
«Peròvoglio garanziedai partiti»
Berlusconi nel vertice serale a
palazzo Grazioli che ha preceduto la salita di Alfano a palazzo Chigi. Il Cavaliere, malgrado l’irritazione per le bordate
poi corrette di Monti, non intende ripetere l’errore fatto nel
’94 con Lamberto Dini che finì
col consegnarlo alla sinistra.
Ovvio quindi che Alfano al
presidente del Consiglio abbia
ribadito il massimo sostegno
comprendendo le ragioni che
in pochi mesi lo hanno costretto a lavorare solo con lo strumento del decreto.
A Monti la gestione dello
spread, ai partiti arrivare a
quella legge elettorale che lo
stesso presidente del Consiglio
ha più volte indicato come
riforma in grado di contribuire al rasserenamento dei mercati.Obiettivo arrivarealla scadenza naturale della legislatura senza il
Porcellum e
senza che sia
necessario
inoltrare alla
Commissione e alla Bce
formale richiesta d’aiuto.Due scommesse che ieri nei colloqui a palazzo Chigi
si sono intrecciate e che il Paese rischia di perdere se la situazione dovesse precipitare e lo
spread dovesse spingere il Pae-
se al voto anticipato per permettere la nascita di un governo politico in grado di trattare
le condizioni che verranno
messe nero su bianco nel memorandum.
Monti sa
che
senza
nuova legge
non
potrà
muoversi prima da palazzo Chigi e ha
bisogno di
mettere
a
punto una
nuova agenda. Berlusconi sa
che con l’attuale Porcellum è
destinato a dividere, molto
probabilmente, la rappresentanza del 45% riservata all’op-
Per il professore
essenziale arrivare
al superamento
del Porcellum
posizione, con una miriade di
soggetti politici. Sulla legge
elettorale è in corso una trattativa molto difficile. Una sorta
di sfida che si sta consumando
sull’orlo di un burrone e che
verrà vinta da chi deciderà di
frenare per ultimo senza rischiare di sfracellarsi al suolo.
Ai leader dei due partiti
incontrati ieri, e presto anche
al segretario del Pd Pier Luigi
Bersani, Monti ha quindi chiesto quali sono i margini di
manovra che il suo governo ha
da settembre a fine legislatura.
Se l’Udc di Casini continua a
dare carta bianca al professore, il Pdl di Alfano - presentan-
Sicilia,provedidialogoprogressisti-moderati
CentristiprontiasostenereildemocratCrocetta,Lombardotentadianticipareleurne
appuntamento elettorale: quello della
Sicilia.
Il segretario regionale Udc nell’isola,
nonché capogruppo al Senato, Gianpiero D'Alia, ha fatto la classica mossa del
cavallo. A fronte di un Pd, quello siciliano, imballato e dilianato dai
veti interni in vista di elezioni
regionali che si dovrebbero
tenere il 28 ottobre, ma che la
giunta dimissionaria di Lombardo potrebbe anticipare al
7 ottobre, D'Alia ha avanzato
la candidatura di Rosario
Crocetta (europarlamentare
democrat, ex sindaco rosso di
Gela, cattolico e omosessuale
dichiarato) a governatore della Sicilia in nome di un patto
civico tra progressisti e moderati. Una
scelta, quella di Crocetta, che gode dell'
imprimatur di Casini, della non ostilità
del mondo cattolico isolano e di alcuni
testimonial d'eccezione, dal procuratore
Grasso al confindustriale Lo Bello. Cro-
L’expresidentedella
Camera:diversi
dallasinistra,maora
ivecchi schemi saltano
Palazzo dei Normanni, sede dell’Ars
cetta, la cui autocandidatura è nata sui
social network, esulta subito, via agenzie: «Il sostegno dell'Udc alla mia candidatura non fa altro che anticipare l'accordo nazionale tra Bersani e Casini. Il Pd
dovrebbe essermi riconoscente: non riuscivano a trovare un candidato, ora ce
l'hanno».
Manca, in effetti, l'imprimatur del
segretario regionale, Salvatore Lupo,
che s'è a lungo opposto al nome di
Crocetta, mentre altri ambienti democrat siciliani (D'Antoni) avevano provato a mettere in pista altri nomi, da Pippo
Baudo a Gianni Riotta. A breve, però,
dovrebbe arrivare il placet dei vertici
nazionali del Pd. Per ora parlano in
pochi: per Antonello Cracrolici, capogruppo del Pd all'Ars, la scelta dell'Udc
su Crocetta «è una buona notizia» mentre per il bindiano Giovanni Burtone
«va bene allargare all'Udc, ma resta il
problema di ricostruire un centrosinistra lacerato». Infatti, da un lato c'è
un'altra autocandidatura, quella delcata-
do ieri la sua proposta di taglio
del debito - ha di fatto sancito
la fine o quasi del programma
che l’attuale governo si era
dato per arginare i mercati,
aprendo di fatto la campagna
elettorale. Monti non si aspetta molto di più dal Pd visto che
nel Pd di Bersani c’è chi si
chiede con sempre maggiore
insistenza se abbia senso continuare a tenere in piedi la legislatura. Berlusconi però non
sembra avere fretta di votare e
lo ha ripetuto ai suoi nel vertice notturno dimartedì. Il ragionamento che l’altra sera il Cavaliere ha condiviso è stato più
o meno questo: lasciamo che si
chiuda la finestra elettorale
che ci porterebbe a votare prima ma con il Porcellum e poi
abbiamo le mani più libere per
trattare sulla legge elettorale.
Anche a costo di uscire dalla
maggioranza lasciando a Pd e
Udc il compito di prendersi gli
ultimi meritidel governo Monti.
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nese Claudio Fava, tra i big di Sel, che
polemizza dasettimane atrecentosessanta gradi. E dall'altro si attendono notizie
da Palermo: Leoluca Orlando potrebbe
puntare su un suo uomo, il senatore
Giambrone, in alleanza con la sinistra
radicale (Prc e Pdci) e in funzione anti-Pd, ma anche in rottura con Fava.
Nel centrodestra isolano intanto regna il caos più totale. Di candidature
ufficiali c'è solo quella di Innocenzo
Leontini, capogruppo all'Ars, che però si
candida con il Pid dell'ex ministro Saverio Romano e senza l'imprimatur di
Alfano. Il Pdl, alla fine, potrebbe appoggiare la candidatura di Gianfranco Micciché, leader di Grande Sud, sponsorizzato da Stefania Prestigiacomo e dallo
stesso Berlusconi. Resta, infine, il partito del governatore, Raffaele Lombardo,
l'Mpa: ha formato il Nuovo Polo con Fli,
Mps (micro formazione locale) e Api e
vorrebbe candidare Massimo Russo, vicepresidente regionale e assessore alla
Sanità, ma non è esclusa la spaccatura
con Fli. Dove da un lato Fabio Granata
punta a fare asse con l'Idv e Carmelo
Briguglio,segretario regionale, non esclude di appoggiare Crocetta, già scelto
dall'Api.
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-MSGR - 20 CITTA - 3 - 09/08/12-N:
IL MESSAGGERO
LA POLITICA
GIOVEDÌ
3
PRIMO 3
PIANO 3
LE QUESTIONI APERTE
9 AGOSTO 2012
IL MONITO Il capo dello Stato firma la spending review: servono leggi più veloci
Napolitano: eccesso di decreti
ignorati gli appelli alle riforme
di MARIO STANGANELLI
UN EQUILIBRIO IMPERVIO
PRIVO DI ALTERNATIVE
Giorgio Napolitano non smette di sollecitare Parlamento e forze politiche a guardare in faccia la realtà: le
riforme sono indispensabili, anche quelle che riguardano i regolamenti parlamentari per evitare l’abnorme proliferazione dei decreti legge. Il governo Monti
ne ha varati ad un ritmo medio che è quasi il doppio
del predecessore Berlusconi anche se entrambi, riconosce il Quirinale, hanno dovuto operare in situazioni di «urgenza ed emergenza» senza precedenti.
Tuttavia è un nervo che rimane scoperto perché tanti
appelli ed un pressing così forte da parte del Colle non
hanno finora smosso l’inerzia dei partiti. Inerzia che
si fonda sulla volontà di salvaguardare, privilegiandoli, i singoli interessi di parte mettendo invece la
sordina a quello generale del Paese.
L’unica eccezione riguarda la riforma elettorale su
cui un accordo sembra a portata di mano, anche
perché votare con il Porcellum è considerata da tutti
una iattura (e un autolesionismo a favore del grillismo). E se la nuova legge vedrà la luce a settembre non
è detto che automaticamente la legislatura si accorcerà. Sia il premier che il Pdl hanno chiuso in fretta
l’incidente provocato sullo spread a 1200 se a palazzo
Chigi fosse rimasto il Cavaliere: è evidente che
nessuno ha interesse - o convenienza - a creare i
presupposti per una divaricazione che porterebbe alla
crisi di governo. Al contrario, sia Casini che Alfano
hanno ribadito la volontà del capo dell’esecutivo di
completare il mandato e arrivare fino alla scadenza
naturale della legislatura. E’ fin troppo evidente che la
caduta di Monti avrebbe ripercussioni nefaste sulla
credibilità del Paese e conseguenze altrettanto negative da parte dei mercati. E’ significativo anche che sia
stato evidenziato lo sforzo che deve essere fatto per
misure capaci di aggredire il debito pubblico anche
attraverso la vendita di asset strategici. Una parola
d’ordine cara al partito berlusconiano che però Monti
non intende delegare: non a caso nel comunicato di
palazzo Chigi dopo il colloquio con il segretario del
Pdl è detto che sia il premier che il ministro dell’economia Grilli «hanno espresso il loro apprezzamento per
la volontà del Pdl di collaborare con il governo per
esaminare metodi e tempi del programma di dismissioni pubbliche».
Ombre fugate, dunque? Fino ad un certo punto.
L’equilibrio del quadro politico resta intriso di tensioni, e lo fanno capire alcune affermazioni sia di
Cicchitto che di Gasparri («L’accademia dei baroni è
lontana dalla realtà»). Come pure è palese che le
mosse delle prossime settimane della strana maggioranza andranno lette alla luce dell’appuntamento
elettorale del 2013. In particolare per quel che riguarda future alleanze di governo: la sintonia tra Udc e Pd
per ora è confermata. In sintesi: l’emergenza economica non è finita, anzi. E il percorso di Monti rimane irto
di ostacoli. Ma alternative non ce ne sono. La fotografia più veritiera della situazione è sempre quella
scattata a novembre scorso, quando il Professore
sostituì il Cavaliere.
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NELLA LEGISLATURA
66
I decreti dei governi Berlusconi
e Monti e convertiti in legge
46 i testi di iniziativa parlamentare
approvati dalle Camere
questa è «una prassi di antica
data, su cui il presidente Napolitano ha espresso le sue preoccupazioni, tendendo a porvi
freno fin dall’inizio e in tutto il
corso del suo mandato».
«Peraltro - prosegue la nota
del Colle a sottolineatura del
carattere di necessità e urgenza proprio di questo provvedimento - è innegabile che nel
corso dell’ultimo anno il governo precedente e quello attuale
hanno dovuto affrontare emergenze e urgenze senza precedenti insorte in sede europea.
Ed è altrettanto innegabile qui la bacchettata presidenziale alle Camere - che la ripetuta
sollecitazione del presidente
ad approvare in Parlamento
modifiche costituzionali e riforme regolamentari che garantissero un iter più certo e
spedito dei disegni di legge
ordinari,non hatrovato riscontri in conseguenti iniziative e
deliberazioni nelle due Camere, neppure nella
presente legislatura, almeno fino a questo momento».
«C’è dunque
- osserva in conclusione il Quirinale - materia
perriflessionicritiche e per impegni concreti da
parte sia di chi governa sia
delle forzepolitiche, per assicurare tanto un pieno rispetto, e
un libero svolgimento, del ruolo del Parlamento, quanto il
tempestivo ed efficace assolvimento dei compiti propri dell’esecutivo».
D’altra parte, la nota del
Colle - pur giustificando, in
nome della crisi, quello che
comunque deve considerarsi
un eccesso - si apriva con un
riconoscimento alla funzione
Tutti i voti
di fiducia
del governo Monti
34
14 Senato
Mario Monti e
Giorgio
Napolitano
ROMA - Giorgio Napolitano
ha firmato ieri sera il decreto
legge sulla revisione della spesa pubblica a cui la Camera
martedì ha votato la fiducia.
Quella spending review che
governo e Parlamento italiani
si sono trovati ad affrontare
con grande urgenza come uno
dei più difficili compiti a casa
che crisi ed Europa hanno imposto al nostro Paese. Ed è
proprio il carattere emergenziale di quest’operazione che
sembra abbia fatto superare le
reticenze del capo dello Stato a
mettere per la 23esima volta la
propria firma sotto uno dei
provvedimenti d’urgenza che
il governo ha emanato dall’atto della propria nascita. Altri
tre, tra cui quello sull’Ilva di
Taranto, devono ancora fare il
loro iter alle Camere prima di
arrivaresulla scrivania del Presidente. Il quale, nell’arco del
suo settennato, non ha mancato di pronunciarsi ripetutamente contro l’eccesso di decreti legge e di ricorsi al voto di
fiducia. Cosa che ancora una
volta Napolitano ha fatto ieri
in una nota che accompagnava l’annuncio dell’avvenuta
firma, e nella quale, in riferimento «al frequente ricorso
alla decretazione d’urgenza e
alla posizione di questioni di
fiducia», viene rilevato che
am
20 C era
«Troppe fiducie ma c’è un’emergenza senza precedenti»
ANSA-CENTIMETRI
Apprezzamento
bipartisan
delle forze politiche
per il Colle
del Parlamento che, viene rilevato, «ha ancora una volta dato a larga maggioranza e in
piena,responsabile consapevolezza, il suo consenso, nel quale si esprime - in Italia come in
ogni Paese democratico - l’imprescindibile, autonomo e decisivo ruolo del Parlamento».
Parole significative, queste,anche alla luce delle recenti polemiche, allargatesi sul piano internazionale, sul rapporto tra
esecutivi e Camere.
Fatto sta che le preoccupazioni espresse da Napolitano
si basano su innegabili evidenze riguardanti il ricorso ai decreti legge. Sia del governo attuale che di quello che lo ha
preceduto. In otto mesi il Professore ne ha emanati 26 alla
media di 3,5 al mese. Il Cavaliere si era contenuto in una
media di 1,9 al mese, emanandone 80 nei 42 mesi del suo
ultimo esecutivo. Ma il record
assoluto appartiene allo stesso
Berlusconi che nei suoi due
governi della XIV legislatura
ne licenziò 217.
La presa di posizione del
capo dello Stato ha riscosso
apprezzamenti praticamente
unanimi. Anche da parte di
uno dei suoi più accesi critici,
quell’Antonio Di Pietro che
nelle ultime settimane aveva
ripetutamente sollecitato un
intervento del Colle contro
una prassi che «strangola l’attività del Parlamento». Quindi,
nell’occasione, il leader dell’Idv valuta «giuste e comprensibilile preoccupazioni del presidente della Repubblica», anche se le considera «purtroppo
tardive». Plaude decisamente,
invece, il vicecapogruppo del
Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, che nelle parole del
capo dello Stato legge «una
sensibilità istituzionale che le
cronache degli ultimi giorni
dimostrano essere un bene da
non considerare scontato».
L’esponente azzurro sottolinea inoltre come «l’attuale prolungata emergenza proponga,
al fine di farvi fronte, l’urgenza
di aggiornare gli strumenti della democrazia politica». Sullo
stesso argomento avevano
espresso le loro preoccupazioni anche il vicepresidente del
Senato, il pd Vannino Chiti, e
il presidente della Camera,
Gianfranco Fini, il quale aveva sottolineato che «34 ricorsi
al voto di fiducia in otto mesi
pongono oggettivamente un
problema di cui discutere».
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CON IL GOVERNO MONTI
26
I decreti legge presentati
dal governo Monti
Di questi, 23 sono stati
convertiti in legge
L’INTERVISTA
di FABRIZIO NICOTRA
ROMA - E’ arrivato il momento di stabilire un nuovo equilibrio tra i poteri, che rispetti in
primo luogo le Camere. Il sottosegretario ai Rapporti con il
Parlamento Antonio Malaschini (ex segretario generale del
Senato) riflette in questi termini sull’ennesimo appello di
Giorgio Napolitano relativo all’eccessivo ricorso da parte dei
governi alla decretazione d’urgenza.
Una questione che si ripropone da diverse legislature. Un
problema senza soluzione?
«Non è un problema recente e
sepermane con questa insistenza attraverso le legislature, le
formule politiche, i governi, le
maggioranzediverse,unaragione c’è. Il modello con cui si
procedeèsenzadubbiocambiato rispetto a quello previsto dalla Costituzione. Nella Carta c’è
undisfavoreversoladecretazioned’urgenza:sidicecheilgoverno non può, senza delegazione
delle Camere, emanare decreti
cheabbianovaloredileggeordinaria. Poi, certo, si parla di casi
straordinari di necessità e d’urgenza e questa è una cosa che
ha,evidentementeedisgraziatamente, una sua latitudine interpretativa. Posso dire di aver
visto molti più decreti in altri
momenti della storia della Repubblica di quanti ne vediamo
adesso. E tuttavia la prassi è
quella che abbiamo sotto gli
occhi:da anniilpercorso èquello del decreto, seguito dal maxi-emendamento e poi dalla richiesta della fiducia».
E questo non svuota le prerogative del Parlamento?
«Napolitano sottolinea come
gli ultimi governi si siano trovati davanti a una situazione in
cui era quasi necessario, se non
obbligato, il ricorso ai decreti.
Malaschini: è necessario
un bilanciamento tra i poteri
Ilgovernodeve poter
direalle Camere:
lavorate,ma voglio il via
liberaentro questa data
Ho visto molta più
decretazione
in altri momenti della
storia repubblicana
Non tanto per la valenza politica dell’atto, quanto per la reale
urgenza di provvedere. Le contingenze sono state indubbiamenteparticolari.Però(inparticolare per questo governo e, in
parte, per gli ultimi decreti del
governoprecedente)nonc’èstata una spoliazione del Parlamento. Guardiamo ai decreti
sulleliberalizzazioniesullarevisione della spesa: il dibattito è
stato intenso, il Parlamento è
intervenuto moltissimo. Le Camere e le commissioni hanno
fatto notte diverse volte».
Il presidente Fini ha parlato
delrischiodiunmonocameralismo di fatto. Un testo, cioè,
viene presentato in una delle
B
B
Il sottosegretario
ai Rapporti con il Parlamento
Antonio Malaschini
Digiuno a staffetta per la legge elettorale
ROMA - Soccorrere Roberto Giachetti e
tenere alta l'attenzione sul tema della riforma elettorale. È il doppio obiettivo che un
gruppobipartisan di parlamentari si è prefissato di raggiungere con un'iniziativa non
violenta, inaugurata lo scorso 4 luglio proprio dal deputato Pd: lo sciopero della fame.
A rotazione, un giorno ciascuno, i 25
parlamentari che hanno aderito, digiuneranno per fare in modo che il percorso per
cambiare il Porcellum (la legge è in discussione da settimane al Senato), non si impantani nuovamente dopo l'accordo tra i gruppi, che hanno stabilito di presentare un testo
base condiviso alla ripresa dell'attività legislativa. «Sono grato a chi ha voluto sposare
la mia causa perché dopo 35 giorni di
digiuno -ha dichiarato Giachetti, che nel
frattempo ha perso 11 kg- qualche problema di salute comincio ad averlo. Con questa
staffetta avremo la possibiltà di tenere alta
l'attenzione sulla riforma». «Dato che stiamo parlando di un'iniziativa bipartisan,
ognuno di noi -ha aggiunto il capogruppo di
Fli, Benedetto della Vedova- ha una preferenza per un sistema elettorale ma ciò che ci
unisce è la preoccupazione di cambiare una
legge che, a detta di tutti fa schifo». Oltre a
Della Vedova, alla staffetta hanno aderito
Straquadanio, Realacci, Margiotta, Bobba,
Castagnetti, Della Seta. Ferranti, Miotto,
Viola, Recchia, Concia, Mogherini, Mecacci, Bernardini, Perina, Di Biagio, Moroni,
Paglia, Raisi, Buonfiglio, Giulietti, Mario
Pepe, Costa e Crosetto.
due Camere. Che lo discute,
lo modifica e lo approva. Nell’altra Camera viene posta la
fiducia così da avere un via
libera immediato.
«Direi un moncameralismo
eventuale perché a volte riguarda la Camera, altre il Senato.
Un sistema diverso dalla previsionecostituzionale sulcorretto
rapporto tra gli organi. Il punto
è proprio questo: trovare un
equilibrio tra le esigenze del
Parlamento quelle del governo,
che deve intervenire in tempi a
volte addirittura immediati. E’
chiaro che oggi le necessità di
intervento sui mercati sono ben
diverse da quelle che c’erano 40
anni fa».
E come si trova questo equilibrio?
«Iltestosulleriformecostituzionali uscito dalla commissione
Affari costituzionali del Senato
dava la risposta: il governo, su
un determinato provvedimento, poteva indicare la data entro
la quale chiedeva che quel testo
fosse approvato».
Le ripetute sollecitazioni del
Colle a modificare la Costituzione e i regolamenti parlamentari, ricorda Napolitano,
sonoperòrimaste inascoltate.
«La strada è quella di cui parlavo prima. La necessità di intervento c’è? Allora va ricondotta
a un rapporto corretto. Con il
governochesiassumeresponsabilmente la decisione di dire al
Parlamento:lavorate,fatelevostre proposte e le vostre modifiche, e tuttavia io devo avere il
via libera entro questa data.
Serve un nuovo bilanciamento
tra i poteri, che rispetti in primo
luogo il Parlamento».
Il testo sulle riforme, però,
non vedrà la luce.
«Un vero peccato, quella poteva essere la soluzione».
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-MSGR - 20 CITTA - 4 - 09/08/12-N:
4
PRIMO
PIANO
LA POLITICA
IL MESSAGGERO
I NODI DELL’ECONOMIA
GIOVEDÌ
9 AGOSTO 2012
Lastrategiainseimosseperriportare
l’indebitamento al 107% del Pil in 5 anni. In ballo
lepartecipazioniinEni,Enel,Finmeccanica
Cessioni di immobili e quote:
possibili 60 miliardi nel 2013
Una società pubblica o privata per alienare i beni dello Stato
di MICHELE DI BRANCO
ROMA K Una partita con 6
mosse distribuite nell’arco di 5
anni per dare scacco matto al
debito pubblico italiano. Il vero tallone d’achille, tra i fondamentali economici del Paese.
Una partita da
170 miliardi di
euro da giocare
tra il 2013 e il
2017. Per riportare il debito intorno alla soglia
di sicurezza del
107% rispetto al
Pil. Lontano da
quel 123,4% stimato per fine anno che, con la crisi economica,
rischia di peggiorare ulteriormente spingendoci lontano
dall’euro. Il piano, che ora è in
bella evidenza sul tavolo di
lavoro di Mario Monti, deciso
ad affrontare energicamente la
questione a settembre, è stato
messo a punto dalla fondazione Astrid ed è stato scritto da
Giuliano Amato, Franco Bassanini e da una decina di economisti. Tra i quali Paolo
Guerrieri, docente di economia internazionalealla Sapienza. Che ci aiuta ad entrare nel
merito di questa proposta di
maxi-operazione di rientro dal
passivo fatta di vendite immobiliari, privatizzazioni, tasse
sui capitali all’estero e riorganizzazione del sistema delle
concessioni. Più una ristrutturazione della gestione dei titoli
di Stato. «La situazione economica si sta deteriorando rispetto alle previsioni formulate dal
governo nel Def ad aprile –
spiega Guerrieri – e il Fondo
monetariointernazionale ritiene che, senza crescita, l’Italia
non riuscirà a ridurre il debito
con gli strumenti utilizzati finora. Aumentare le tasse in
recessione non si può, e ora
Gli effetti sul debito
L'impatto
Il totale
Dati in % del Pil
Dati in miliardi di Euro
2011
Laposta ingioco
complessivamente
arriva
a 170 miliardi di euro
2012
2013
2014
2015
2016
di DIODATO PIRONE
12,8
nel 2017
125
nel 2016
22,8
31,8
nel 2015
Palazzo
Chigi
TOTALE
178,17
120
41,8
115
nel 2014
59,5
nel 2013
110
Scenario Base - Fmi
10
nel 2012
Proposta "Astrid"
105
ANSA-CENTIMETRI
occorre affrontare il problema
in maniera strutturale con un
piano a lungo termine o i mercati ci puniranno». Un piano
che Guerrieri definisce una
«missione di struttura» per rimettere in sesto i conti pubblici con il coinvolgimento istituzionale più ampio possibile.
Unaoperazione ad «alta densità politica». Capace di incidere sul Pil per l’11,5%. Con una
correzione da 60 miliardi possibile già dal prossimo anno.
Immobili
La spina dorsale del piano taglia-debito poggia, per circa il
40%,suuna operazione dimessa all’asta di immobili pubblici. Ne aveva parlato alcune
settimane fa anche il ministro
dell’Economia, Vittorio Grilli, accennando alla possibilità
di alienazioni da 15 miliardi
all’anno, per un punto di Pil. Il
valore del patrimonio immobiliare della Pa è di circa 600
miliardi di euro, di cui oltre la
metà utilizzato dalle amministrazioni proprietarie e il 30%
in uso ad altri enti no profit.
L’ipotesi è quella di affidare a
una società, pubblica o privata, la vendita di quel 10% di
patrimonio pubblico disponibile. E, soprattutto, con reale
valore di mercato. Per evitare
svendite. Possibile un incasso,
prudenziale, di 60 miliardi di
euro. Dei quali un terzo già nel
2013, per scendere poi progres-
sivamente fino a 10 miliardi
nel 2017. Quanto al patrimonio immobiliare deglienti locali, su un patrimonio di 100
miliardi, la previsione delle
vendite è di 10 miliardi di
euro.
Partecipazioni
Il Piano prevede la cessione di
partecipazioni di società quotate (Eni, Enel e Finmeccanica) per un valore di Borsa oggi
stimato in circa 25 miliardi.
Sul tavolo ci sono già altri otto maxi piani di tagli
ROMA K La proposta taglia debito
Amato-Bassanini è la nona di una
serie di maxi-piani elaborati negli ultimi tempi da partiti politici ed economisti. Recentemente il segretario del
Pdl, Angelino Alfano, ha presentato
un piano per un colpo di scure da 400
miliardi. L’idea è semplice: far confluire in un maxifondo i beni da valorizzare (non solo immobili ma anche le
azioni di società pubbliche) e contestuale emissione di obbligazioni che
quindi farebbero scendere il valore del
debito pubblico senza che lo Stato
perda il controllo delle aziende pubbliche. Proposta simile a quella, molto
sofisticata tecnicamente, dei professori Paolo Savona e Antonio Maria Rinaldi. Molti economisti tuttavia, nutrono dubbi sull’effettiva possibilità
che lo stato ricavi fondi dell’ordine dei
400 miliardi. Il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina, ha proposto una patrimoniale permanente e
crescente sui grandi patrimoni immobiliari. Per l’ex direttore generale di
Bankitalia, Mario Sarcinelli, sarebbe
opportuno invece un tributo straordinaro da versare in tre anni e a carico
Da luglio il Tesoro lavora alla nascita di tre Fondi
per la vendita del patrimonio pubblico
ROMA - A.A.A., Italia vendesi. Ancora una volta, come da
una quindicina di anni a questa parte, sta per partire una
nuova campagna di dismissionidi caserme, castelli, ex carceriealtri palazzi di proprietà principalmente dello
Stato, delle
Forze ArmateedeiComuni. Che una
nuova stagione di vendite
di beni pubblici fosse vicinalosi sapeva da luglio, dopo l’annuncio
del Tesoro della nascita di tre
fondi specializzati destinati a
mettere sul mercato proprio
quegli immobili di cui Stato e
Comuni non riescono a sbarazzarsi da anni. Da ieri, però,
l’operazioneha assuntoil profilo di un mega-saldo internazionale con un’intera pagina del
prestigioso Wall Street Journal dedicata alla (ri)apertura
delle«Grandi Occasioni Italiane». C’è anche qualche indica-
2017
130
solo dei possessori di beni dell’ordine
dei 300 miliardi di euro.
L’ex Ragioniere Generale dello Stato, Andrea Monorchio, ha invece proposto il lancio di un prestito, anche
forzoso, a carico dei cittadini mentre
Giuseppe Vegas, attuale presidente
della Consob, pensa alla creazione di
un Fondo di proprietà del Tesoro che
emetta obbligazioni garantite. Infine il
ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, a luglio ha annunaciato l’intenzione
di vendere beni pubblici per 10/20
miliardi l’anno per cinque anni di
seguito.
FOCUS
Verrebbero messe sul mercato
anche le partecipazioni non
quotate dello Stato, a cominciare da Poste italiane, per un
incasso di 15 miliardi. Secondo Guerrieri, la mossa non
metterebbe in discussione il
controllo, da parte della mano
pubblica, di asset strategici,
come l’energia e lo spazio, ma
servirebbe anzi a valorizzare
questi settori. La misura produrrebbe entrate solo nei primi 4 anni.
Capitali in Svizzera
Viene proposta l’introduzione
di una tantum del 25% e un
prelievo a regime sui redditi
da capitale italiani non scudati
che si trovano in Svizzera. Dal
momento che si parla di un
patrimonio complessivo stimato in circa 150 miliardi, si
potrebbe ottenere una posta
«one-shot» di 37 miliardi e,
successivamente, 2-3 miliardi
l'anno. Gli stessi esperti che
avanzano l’ipotesi, però ragionano su cifre molto più basse.
Perché è evidente, per dirla
con le parole di Guerrieri, che
«se venisse introdotta questa
tassazione, in molti non starebbero lì a farsi colpire e sposterebbero i propri soldi presso
altri paradisi fiscali off shore».
Per questa ragione, gli economisti ipotizzano una una-tantum di 13 miliardi e per il
prelievo a regime un miliardo
di euro. Incasso complessivo,
17 miliardi, di cui l’80% già nel
2013.
Concessioni
Guerrieri afferma che il sistema italiano delle concessioni
Intera pagina sul Wall Street Journal: grandi occasioni. Introito previsto: 1,5 miliardi
In alto il Castello Orsini di Soriano
del Cimino e, qui sopra, uno
scorcio di Palazzo Bolis a Milano
LA CIFRA
42
E’, in miliardi di euro,
il valore dei beni immobiliari
posseduti a vario titolo
dalle varie amministrazioni
pubbliche italiane
Comuni compresi
persino castelli che da anni
l’Agenzia del Demanio e moltissime amministrazioni pubbliche grandi e piccole cercano
di vendere con successo altalenante. Un elenco unico e dettagliato di questi 350 immobili,
però, non c’è. O non c’è ancora. Tuttavia, la Cassa Depositi
e Prestiti, la banca del Tesoro
che gestisce parte del patrimonio pubblico, assegna al «mat-
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Ma l’operazione è tutt’altro che definita
in passato molte strutture sono rimaste invendute
E l’Italia mette in vendita 350 palazzi ecastelli
zione concreta: alcune caserme a due passi dal centro storico di Bologna; l’affascinante
Palazzo Diedo sul Canal Grande messo in vendita dal Comune di Venezia per 19 milioni
tramite la Hera Immobiliare;
il Palazzo Bolis Gualdo in via
Bagutta a Milano di cui l’amministrazione meneghina si
sbarazzerebbe i cambio di 31
milioni di euro. Si chiude in
bellezza con il Castelo Orsini
di Soriano sul Cimino costruito da un Papa nel 1270 e poi
usato come prigione.
Il giornale finanziario americano fa anche una stima dei
palazzi pubblici italiani in vendita indicando un numero di
350 grandi immobili in vendita e un possibile introito di 1,5
miliardi. Una cifra probabilmente desunta dalla quantità
di beni caserme, capannoni,
palazzi più o meno storici e
«è caratterizzato da attività
che appaiono scoordinate tra
di loro». Il gruppo di lavoro è
convinto che riorganizzare il
settore (beni demaniali e giochi pubblici in primis) possa
fruttare un incasso (tra il 2013
e il 2015) di 30 miliardi di
euro.
Casse di previdenza
Verrebbe introdotto un vincolo di portafoglio agli investimenti delle casse di previdenza degli ordini professionali,
che sarebbero obbligati ad acquistare di titoli di Stato a
lunga scadenza (oggi il loro
portafoglio è composto solo
per il 13% da debito pubblico
sovrano). Possibile un incasso
da 15 miliardi di euro spalmati
nell’arco dei prossimi 5 anni.
Gestione debito pubblico
Possibile introduzione di correzioni fiscali per favorire l'allungamento delle scadenze del
debito pubblico. La tassazione
degli interessi del 12,5% verrebbe posticipata al momento
del rimborso del capitale e, per
chi fa trading, verrebbe introdotta la tassazione immediata
al 20%. Da questa partita, si
ipotizzanoentrate per 8 miliardi di euro, equamente spalmati su ciascuna annualità.
tone pubblico» un valore complessivo di 42 miliardi. E 42
miliardi - come scrive il Wsj fanno gola al ministero dell’Economia poiché se venissero incassati tutti assieme, per
ipotesi, il debito italiano scenderebbe di botto di quasi quattro punti di Pil.
Tuttavia sarebbe sbagliato
cedere a facili entusiasmi. «Lo
Stato - indicava giorni fa il
dirigente generale del ministero dell'Economia Francesco
Parlato alla commissione Bilancio della Camera - possiede
immobili per un valore di
240-320 miliardi di euro, ma
solo il 30% è vendibile. Su 530
mila unità immobiliari censite, pari a 220 milioni di metri
quadri, il 70% è destinato ad
attività istituzionali e il 9% a
uso residenziale». Lo stesso
Wsj invita i suoi lettori alla
prudenza ed elenca le difficol-
In alto, il carcere di Santo Stefano
di fronte a Ventotene. Sopra,
Palazzo Diedo a Venezia
tà di realizzazione del piano di
dismissioni: la crisi dell'euro,
cheallontana gli investitori istituzionali da Paesi come Italia,
Spagna e Grecia, la burocrazia
italiana «notoriamente lenta»,
le necessarie ristrutturazioni,
le difficoltà
di trovare inquilini interessatiin tempi di recessione. Per fortuna non ci sono riferimenti al film di
Totò
sulla
vendita della
Fontana di
Treviall’ingenuo turista americano di turno.
A giustificare lo tiepidezza
del giornale Usa ci sono soprattutto le decine di piani di dismissioni di immobili pubblici varati dal 1998 in poi. Basta
collegarsi ad internet e si scoprono decine di titoli di giornali sulla vendita di ex-caserme,
spiagge, fari, cinema, interi
pezzi delle Dolomiti e persino,
ma non si capisce bene a che
titolo, del mercato di Porta
Portese. Molte cessioni sono
rimaste sulla carta.
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-MSGR - 20 CITTA - 5 - 09/08/12-N:
IL MESSAGGERO
I NODI DELL’ECONOMIA
GIOVEDÌ
5
PRIMO 5
PIANO 5
L’EUROPA
9 AGOSTO 2012
Prime nubi sui due Paesi-traino della Ue
Fitch però conferma la tripla A
alla Germania con outlook stabile
Rallenta la locomotiva tedesca
export e industria arretrano
Francia verso la recessione: Pil stimato in calo dello 0,1%
di WALTER RAHUE
BERLINO K Guai in vista anche per la locomotiva economica europea che sulla scia della
crisi dei debiti sovrani che ha
colpito molti paesi dell’Eurozona inizia a dare i primi sintomi
di contagio. Le esportazioni della Germania hanno così registrato nell’ultimo mese di giugno una flessione negativa dell’1,5% rispetto al mese precedente.Una contrazione superiore a quella prevista dai principali analisti che avevano stimato
una riduzione dell’export pari
all’1,3%. I dati diffusi ieri dall’istituto federale tedesco di statistica riportano nello stesso periodo anche una diminuzione
delle importazioni pari a quasi
tre punti percentuali (- 2,9%),
mentre su base annua la tendenza è ancora positiva (anche se
inferioreal 2011)conun aumento complessivo delle esportazioni di pur sempre il 7,4%. Sull’intero arco dell’anno gli analisti
continuano a prevedere un au-
mento dell’export del Made in
Germany ancora del 3%, ma il
«salvoimprevisti» anche in questo caso è d’obbligo e l’outlook
degli stessi responsabili del
ESTERO
governo e della
Bundesbank
resta prudente.
Gli effetti
dellacrisiinfatÈ la contrazione delle esportazioni
tiinizianoafarsi sentire sem- registrata a giugno rispetto a maggio
Nell’anno l’aumento è del 7,4%
pre di più anche sul versante della produPRODUZIONE
zione
industriale. Deludenti in questo
caso sono i dati diffusi dal
Ministero del- È il calo della produzione industriale
l’economia
a giugno rispetto a maggio
che sempre nel
Le previsioni stimavano un -0,8%
mese di giugno
ha registrato
una flessione dello 0,9% rispetto a maggio, contro il -0,8%
previsto invece dagli istituti economici. Particolarmente forti le
ripercussioni nel settore edilizio delle costruzioni, dove la
produzione è scesa di ben due
punti e in quello manifatturiero
con una flessione dell’1%. Già
martedì i dati sulle ordinazioni
avevano registrato una contrazione superiore alle previsioni
pari al meno 1,7%. Nel suo
complesso il surplus commerciale tedesco resta comunque in
positivo salendo nel mese di
giugno a 16,2 miliardi di euro.
L’agenzia di rating Fitch intanto ha comunicato ieri di aver
confermato il livello massimo
della tripla A sul merito di credito della Germania. «L’outlook
sul rating K si legge in una nota
dell’agenzia americana K è stabile. La conferma riflette la solidità creditizia e la brillante performance economica nel corso
degliultimi due anni. Sullo sfondo della fragile ripresa della congiuntura globale e dell’aggravarsi della crisi nell’Eurozona, la
Germania è stata in grado di
mostrare una vivace crescita
del prodotto interno lordo e un
trend al ribasso nel tasso di
disoccupazione, in parte per effetto delle misure strutturali già
adottate in precedenza».
«Tuttavia K ammonisce Fitch ratings K rispettare i nuovi
requisiti di basilea III rimarrà
una dura sfida per le banche
tedesche anche alla luce della
loro modesta redditività». Se
inoltre il paese dovesse esporsi
troppo aumentando il suo contributo finanziario al fondo europeo salva stati (EFSF), anche
la Germania perderebbe la sua
tripla A, sostiene l’agenzia americana. Se il rapporto Debito-Pil dovesse salire oltre la soglia limite del 90%, gli esperti di
Fitch sono pronti a levare a
Berlino il livello massimo delle
tre A.
Stime ancora più buie provengono nel frattempo dalla
Banca centrale francese che per
i prossimi tre mesi prevedono
una variazione negativa dello
0,1% per il prodotto interno
lordo nazionale e quindi una
vera e propria recessione. Sempre secondo i dati della Banca
di Francia, l’indice relativo alla
fiducia delle imprese mostra
nel mese di luglio una caduta di
un punto pieno a quota 90 punti.
Mayer: «Allarme prematuro
tiraladomandainterna»
nia è meno dipendente quindi
dall’andamento delle congiunture nei paesi europei ed è riuscita a compensare parte dei
cali delle esportazioni in questi
paesi con un aumento dell’export verso la Cina, l’India, il
Brasile o il Messico».
Che ruolo gioca la domanda
interna invece?
«Un ruolo sempre più importante. E anche in questo caso la
Germania si è resa più immune
dagli umori e dalle flessioni dei
mercati europei e globali. Con
un tasso di disoccupazione molto stabile e ai livelli più bassi da
vent’anni a questa parte, i consumi interni sono a loro volta
riusciti a compensare parte delle diminuzioni delle esportazioni. Per tutti questi motivi non
vedo al momento il pericolo
reale di una recessione nel nostro paese».
-1,5%
-0,9%
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L’INTERVISTA
BERLINO K Produzione industriale in leggero calo, esportazioni che nel mese di giugno
hanno registrato una flessione
superiore del previsto e un calo
degli ordini nel settore manifatturiero ed edilizio. Anche in
Germania si fanno sentire piano piano gli effetti della crisi
nei paesi dell’Eurozona, tanto
che i timori di un contagio
diventano sempre più reali nel
paese locomotiva dell’economia europea. Per Thomas
Mayer, capo economista del
principale istituto bancario tedesco Deutsche Bank, non c’è
ancora alcun motivo di allarmarsi.
«Non sono dati sufficienti a
legittimare timori per l’arrivo,
entro tempi medio-brevi, di
una fase recessiva per l’economia tedesca. Resta chiaro ovviamente che all’interno di un
mercato così ramificato ed
omogeneo come quello europeo, non possono esistere isole
felici e nessuno è immune dai
problemi degli altri. Se dunque
in molti paesi dell’Eurozona i
mercati subiscono forti contrazioni e attraversano addirittura periodi di recessione, come
nel caso dell’Italia o della Spagna e forse prossimamente anche della Francia, è assolutamente ovvio che anche in Germania, nazione la cui forza economica si basa in buona misura sulle esportazioni, alla lunga
si registrano delle conseguenze».
I rapporti economici e commerciali fra Italia e Germania sono molto intensi. Cosa
significa questo per le indu-
Thomas
Mayer, capo
economista di
Deutsche Bank
strie tedesche?
«Le imprese del nostro paese
hanno registrato una contrazione delle esportazioni verso
i Paesi partner della zona
euro di circa il
5%. Un dato
molto elevato
che però la
Germania riesce a compensare in parte
grazie al crescente peso
dei mercati asiatici o di quello
latino americano. Rispetto ad
ancora dieci anni fa, la Germa-
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di provata conoscenza nella meccanica fine, nei cinematismi, nella robotica e nei sistemi di
movimentazione idraulica. Capacità di progettare in forma autonoma apparecchiature di media
complessità, buona conoscenza di sistemi cad 3D (preferibile Solid-Works) esperienza nell’uso
di modelli matematico/calcoli FEM. Titolo di studio: Laurea in ingegneria meccanica o dei
materiali, una approfondita conoscenza delle lavorazioni meccaniche; è preferibile aver
maturato una esperienza nei settori indicati di almeno 10 anni meglio se in realtà di eccellenza.
Completano il profilo una buona conoscenza della lingua inglese parlata e scritta.
PROFILO 2: OPERAIO SPECIALIZZATO
Titolo di studio: Diploma tecnico di tipo industriale. Conoscenza richieste: Programmare
ed attrezzature macchine CNC (Tornio, Fresa) Operatore su Tornio e Fresa manuale.
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aggiustaggio meccanico e di servo meccanismi. Esperienza richiesta: minimo 15 anni
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W.Ra.
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I MERCATI
Bruxellesfrena Madrid:
nessun anticipo alle banche
di ALVISE ARMELLINI
BRUXELLES - Riluttante a chiedere l'attivazione dello scudo anti-spread,la Spagnapotrebbe affidarsi ai prestiti salva-banche dell'Eurogruppo. L'indiscrezione è stata
lanciata ieri dal
quotidiano spagnolo El Pais,
ma poi smentita
dalla Commissione europea,
le cui fonti hanno fatto anche
sapere che le decisioni sul salvataggio della Grecia ritarderanno a
ottobre. Nel frattempo, le Borse hanno rifiatato dopo tre giorni di fila di
rialzi. Milano ha chiuso in sostanziale parità, guadagnando lo 0,06%,
mentre il differenziale di rischio Italia-Germania sui titoli di Stato è
rimasto sotto quota 450, con il rendimento dei Btp a 5,89%. Stabile anche Francoforte, scesa solo dello
0,03%, mentre Parigi ha lasciato sul
terreno lo 0,43%. A Madrid, la Borsa
ha ceduto lo 0,84% e lo spread spagnolo-tedesco è risalito leggermente
a 545 punti. Ma in compenso sono
volate le azioni dell'istituto di credito più malandato della Spagna,
Bankia (+24%), sull'onda delle voci
di aiuti europei imminenti.
A luglio, i ministri finanziari del-
Borse deboli
dopo tre sedute
positive
spread stabile
la zona euro avevano offerto a Madrid la possibilità di avere subito 30
dei 100 miliardi di euro di prestiti
che le hanno messo a disposizione
per interventi urgenti di ricapitalizzazione delle banche. Secondo El
Pais, Bankia potrebbe beneficiare di
parte di quei soldi entro pochi giorni,insieme a CatalunyaCaixa, Novagalicia Banco e Banco de Valencia.
Ma da Bruxelles hanno frenato.
«Non posso assolutamente confermare gli scenari pubblicati dalla
stampa oggi», ha detto il portavoce
Olivier Bailly, spiegando che per
sbloccare i 30 miliardi serve una
richiesta «giustificata e quantificata» che dovrà essere vagliata da
Commissione Ue, Banca centrale
europea e da un comitato tecnico
dell'Eurogruppo. Da Madrid hanno
risposto che arriverà a breve.
Fonti Ue hanno anche minimizzato sul pessimismo dell'agenzia di
rating Standard & Poor's, che martedì ha tagliato l'outlook sulla Grecia
da stabile a negativo. Ma hanno
aggiunto che i negoziati sui tagli da
11,5 miliardi di euro che Ue e Fmi
pretendono in cambio del via libera
a nuovi aiuti per Atene continueranno per tutto settembre. Le decisioni
che dovranno assicurare la permanenza greca nell'euro slitteranno
dunque all'Eurogruppo dell'8 ottobre.
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Tutte le inserzioni
relative a ricerche
ed offerte di lavoro
debbono intendersi riferite a personale sia maschile
che
femminile,
essendo vietata, ai
sensi dell’art. 1
della legge 9-1277, n. 903, qualsiasi discriminazione fondata sul
sesso per quanto
riguarda l’accesso
al lavoro, indipendentemente dalle
modalità di assunzione e quale che
sia il settore o
ramo di attività.
-MSGR - 20 CITTA - 6 - 09/08/12-N:
6
PRIMO
PIANO
I NODI DELL’ECONOMIA
IL MESSAGGERO
LE IMPRESE
GIOVEDÌ
9 AGOSTO 2012
Uno studio della Confcommercio esamina
i rapporti tra Stato e attività economiche
e le ragioni di comportamenti poco virtuosi
Burocrazia, evasione, tangenti
Italia maglia nera in Europa
Sommerso al 17,5% del Pil, sottratti all’erario 154 miliardi
di BARBARA CORRAO
ROMA K Burocrazia costosa
e soffocante, giustizia lenta e
troppe tangenti. Un mix esplosivo, a giudizio della Confcommercio, che colloca l’Italia agli
ultimi posti nel confronto con
altri 25 Paesi. Nel pacchetto ci
sonoi nostripartner europei ma
ancheUsa,Giappone, Australia e
Canada.
Chi
avesse tempo
per leggere le
120 pagine del
rapporto («Una
nota sulle determinanti dell’economia sommersa») preparato dall’Ufficio studi dell’associazione sulla base
dei dati del World Economic
Forum e della Banca Mondiale (fotografati al 2010), scoprirebbe che siamo quindicesimi
per i tempi di attesa di una
sentenza di fallimento: 1,9 anni. E siamo anche peggiorati:
dieci anni fa bastava 1 anno.
Burocrazia? Ventesimo posto.
Qualità delle istituzioni? Ventitreesimi. Nei servi della pubblica amministrazione siamo
ancora più giù: ventiquattresimi. Tangenti e corruzione, come anche le cronache purtroppo dimostrano ogni giorno, sono un vero disastro: 25˚ posto.
Nelle infrastrutture siamo addirittura ultimi così come nell’efficienza del sistema giudiziario .
Non è una bella pagella,
quella elaborata dalla Confcommercio. A parziale consolazione, valgono i dati sulla
sanità e l’istruzione primaria.
Lì possiamo presentare delle
credenziali di tutto rispetto:
siamo al 7˚ posto e abbiamo
migliorato le nostre posizioni
rispetto al 2000 quando ci collocavamo al dodicesimo. Ma
come mai la Confcommercio
va ad esplorare i dati sull’efficienza della nostra amministrazione e, in definitiva, del
sistema Italia? Perché, spiega
l’Ufficio studi, «il sommerso
economico e l’evasione fiscale,
concetti distinti, ma fortemente correlati, costituiscono uno
tra i più gravi problemi economici, e sociali, del nostro paese». Da qui la volontà di indagare quali ragioni spingono
una parte degli italiani a uscire
fuori dal binario della correttezza fiscale.
Da un lato, è l’analisi, viene
sentito troppo pesante e inefficace il peso dello Stato: riducendo l’area dell’intervento
pubblico, si ridurrebbe la spesa e quindi anche la richiesta
di tasse perfinanziarla. Dall’altro la qualità dei servizi, la
fiducianelle istituzioni, la scarsa percezione della severità (e
certezza) della pena, allontanano gli italiani da comportamenti virtuosi. Il che è almeno
in parte vero ma non giustifica, in ogni caso, la scelta del
sommerso. La verità, prosegue
ancora lo studio di Confcommercio, è che assumendo una
quota di attività nascoste pari
al 17,5% del Pil e confrontandola con una pressione fiscale
(rapporto gettito/Pil) stimata
pari al 45,2%, si arriva ad una
pressione effettiva (su coloro
che le tasse le pagano) del 55%.
«Un valore K afferma lo studio K che non solo è il più
elevato nella nostra storia recente, ma costituisce un re-
Ilsistemagiudiziario
lento sulle controversie
mancalapercezione
dellapenaattesa
cord mondiale assoluto». Se
poi si moltiplica il Pil nominale 2012 ( circa 1600 miliardi)
per il 17,5% di sommerso, si
ottengono 154 miliardi di tasse evase. Si tratta di un gettito
teorico, precisa l’Ufficio studi.
Tuttavia, «non riteniamo possibile un equilibrio macroeconomico e sociale nel quale,
oltre ai circa 800 miliardi di
entrate, il settore privato dovesse consegnare altri 154 miliardi di euro annuali al settore
pubblico».
Quindi, è la sostanza, meglio correre ai ripari. Non solo
alleggerendo la pressione ma
soprattutto rendendo più semplicigli adempimenti. Per aprire un’impresa o mettersi in
regola con gli obblighi fiscali in
Italia serve un numero di ore
quasi 5 volte superiore che in
Lussemburgo, dice la Confcommercio. E la Coldiretti
conferma: in agricoltura «una
pletora di adempimenti quotidiani tolgono all'attività di impresa vera 100 giorni l'anno».
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Il ranking dell’Italia
GIUDIZIO
POSITIVO
GIUDIZIO
NEGATIVO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
La posizione del nostro Paese
secondo il rapporto sulle
determinanti dell’economia
sommersa realizzato
da Confcommercio
15
Attesa per sentenza
di fallimento
e di insolvenza
20
Burocrazia
23
Istituzioni
24
Servizi erogati
dalla pubblica
amministrazione
25
Diffusione
di pagamenti
irregolari
e di tangenti
26
Infrastrutture
26
Efficienza
del sistema
giudiziario
ANSA-CENTIMETRI
L’eccesso
di burocrazia
soffoca
le imprese
italiane
BANKITALIA
Banche, meno prestiti alle aziende
salgono gli acquisti di titoli di Stato
ROMA - Brusca frenata dei
prestiti alle aziende, calo per i
mutuima aumentodegli acquisti di titoli diStato che raggiungono il livello record di 316
miliardi di euro colmando il
disimpegno degli investitori
esteri i quali detengono, secondo alcune stime, oramai circa
il 32% della carta italiana.
Gli ultimi dati diffusi dalla
Banca d’Italia riferiti al mese
PER TUTTA L’ESTATE
SIAMO LA VOSTRA
ANCORA DI SALVEZZA
Anche il 14 agosto le nostre filiali saranno aperte ed operative
per la partenza e la consegna delle vostre merci.
Veloci e puntuali ovunque voi siate.
di giugno mostrano una forte
battuta d’arresto per i prestiti
alle imprese che, già finiti in
territorio negativo a maggio,
sono scesi dell’1,5%. Rallenta,
ma resta positiva, la crescita
dei mutui alle famiglie (+0,8%
contro il +1,3% di maggio). Le
banche fanno i conti con una
continua crescita delle sofferenze salite al 15,8% e con le
nuove norme sul capitale che
impongono criteri più rigidi
nella concessione del credito.
Inoltre il «cavallo dell’economia non beve» e la scarsità di
domanda è evidenziata dai dati negativi sul Pil e la produzioneindustriale usciti questi giorni.
Dove gli istituti di credito
hanno aumentato l’esposizione, complici i tassi più appetibili e la liquidità a basso costo
concessa dalla Bce (a luglio ha
toccato quota 283 miliardi per
il sistema del credito italiano)
sono i Titoli di Stato. La Banca
d’Italia segnala come (sul totale di circa 1600 miliardi) nei
portafogli degli istituti vi siano
316 miliardi di euro contro i
302 di maggio e i 237 di inizio
anno quando la Banca centrale europea concesse 1000 miliardi nelle due maxi aste di
rifinanziamento a tre anni di
cui 140 sono andati a istituti
del nostro paese.
«Le banche nazionali stanno supplendo alla fuga degli
investitori esteri e hanno oramai in portafoglio circa il 20%
del totale dei titoli di Stato»
spiega un analista di una casa
d’affari milanese. In un suo
recente rapporto Fitch stima
che la quota dei titoli detenuta
dagli stranieri, che a fine 2011
era al 39% e a giugno dello
scorso anno il 46%, sia scesa a
maggio al 32% e attorno ai 500
miliardi di euro.
Sui 668 miliardi certificati
dalla Banca d’Italia a marzo
vanno infatti dedotti i titoli in
mano alla Bce e all’Efsf (il
Fondo salva Stati) oltre che i
disinvestimenti di questi ultimi mesi e la quota in mano a
banche, società, assicurazioni,
Banca d’Italia e privati italiani
sia oltre il 60%. Va riconosciuto che, con un segnale in controtendenza, nell’asta di metà
luglio ben il 54% della domanda per i titoli triennali è arrivata dall’estero.
R.e.f.
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-MSGR - 20 CITTA - 7 - 09/08/12-N:
IL MESSAGGERO
I NODI DELL’ECONOMIA
GIOVEDÌ
7
PRIMO 7
PIANO 7
LA CRISI
9 AGOSTO 2012
LAVORO Il titolare del Welfare: situazione pesante, ridare dignità alla classe operaia
Fornero: autunno difficile
futuro industriale a rischio
«La politica ha colpe, ma gli imprenditori investano di più»
ROMA K Sarà un autunno
difficile, probabilmente caldo. Parola di Elsa Fornero.
Delresto e purtroppo i presupposti ci sono tutti: pil in discesa, produzione in netto calo,
disoccupazione
che può arrivare
esuperarelabarriera dell’11 per
«Perl’Ilva decisione
cento, pressione
equilibrata
fiscale in crescita, imprese che
hanno il fiato entro la fine del mese
corto. Il titolare
vedròMarchionne»
del ministro del
Lavoro non fa
che prendere atto della situazione e tirare le
somme. «L’autunno non sarà
facile - dice di prima mattina
ai microfoni di Radio Anch’io - in quanto la crisi è
molto pesante e mette a rischio il futuro industriale del
I TAVOLI
nostro Paese». Fornero fa
una semplice constatazione:
se viene meno l’industria, viene meno il lavoro. Dunque,
su di essa è necessario ancora
puntare e remare tutti insieE’ il numero delle vertenze in discussione
me. Chiaro riferimento al caal ministero dello Sviluppo:
so Ilva, ma anche alla Fiat e,
erano 109 a gennaio del 2011
piùprecisamente, agli investiper
un
totale
di 163.000 lavoratori coinvolti
menti assicurati da Sergio
131
Marchionne e sui quali una
parte crescente del sindacato
solleva dubbi e perplessità.
Magari, fa intendere il ministro, la situazione della nostra imprenditoria è anche
figlia degli errori della politica. Però se si va alla ricerca
dei colpevoli bisognerà indicare anche altri responsabili:
«Il credito e gli imprenditori
stessi che devono avere un
atteggiamento più volto all’investimento e alle aggregazioni che fanno economia di scala».
Dallo scenario generale ai
casi particolari che oggi si
chiamano Ilva e Fiat. La decisione assunta dal Tribunale
del riesame per il sito tarantino viene giudicata «positiva
ed equilibrata». «Tutti abbiamo detto che rifiutiamo la
CASSA INTEGRAZIONE
500 mila
Sono i lavoratori che, secondo la Cgil,
sono stati messi in cig nei primi sei mesi
del 2012 in aumento del 3,16%
rispetto allo stesso periodo del 2011
Sergio Marchionne e una fetta del sistema sindacale. Le
organizzazioni dei lavoratori, Fiom in testa, chiedono da
tempo un intervento del governoper garantire la realizzazione degli investimenti promessi dal Lingotto. Anche lo
scontro a livello giudiziario
tra il gruppo torinese e i metalmeccanici dalla Cgil ha
contribuito ad ampliare la
contrapposizione.
Elsa Fornero ritiene che
«incontri di franca discussione siano sempre utili». «Per-
A sinistra
il ministro
del Welfare
Elsa
Fornero
sonalmente - sottolinea - non
mi sono mai sottratta ed anzi
mi sono offerta più volte. Con
Sergio Marchionne mi sono
sentita recentemente ed abbiamo pensato ad un incontro anche nel mese di agosto.
Ci sono motivi per continuare a ritenere che Fiat mantenga i propri impegni di investimento e perché l’industria automobilistica rimanga un asset importante del nostro Paese».
L.C..
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L’INTERVISTA
di LUCIANO COSTANTINI
ROMA K Bonanni, il ministro Fornero denuncia il rischio di un autunno caldo...
«E’ singolare che un ministro
del Lavoro usi queste parole.
Vorrei sapere - interrompe il
leader della Cisl - che cosa
intende per autunno caldo».
Beh, lei dovrebbe saperlo.
«Prima bisognerebbe stabilire
se sia possibile aprire una discussione anche ruvida sui problemi del Paese oppure dare
soltanto voce al ventre più
deteriore della società italiana, come è accaduto all’Ilva,
dove un manipolo di persone
fuori dalla realtà operaia ha
contestato violentemente l’esistenza di quella fabbrica. I
poteri forti vogliono questo:
creare confusione per fare il
proprio comodo. Comunque,
con i posti di lavoro che si
perdono e l’economia che si
restringe, temo che le cose an-
«Il premier riapra la concertazione»
Bonanni: il ministro faccia attenzione a non surriscaldare il clima
dranno peggio».
Che il disagio sociale
stia salendo è un fatto accertato. Non teme che possa scaricarsi sulle piazze?
«La crisi c’è e lo riconosce la
stessa Fornero. Vorrei solo
che non fosse lei ad aiutare a
far nascere un autunno caldo
perché un contributo lo ha già
dato».
Per ora niente
scioperi generali
ma pressing
sull’esecutivo
In che senso?
«Sulla questione delle pensioni che non ha discusso con
alcuno, su quella degli esodati
con la quale ha lasciato decine
Indagine sui dati cumulativi di 2032 aziende
patiscono meno le realtà di medie dimensioni
MILANO - Fare impresa in
Italia non paga: le entrate non
sono sufficienti a ripagare il
costo del capitale e così, nelle
attività industriali italiane, si è
assistito ad una conseguente
distruzione di ricchezza pari a
1,4 punti. L'amara considerazione arriva dall'annuale indagine sui Dati cumulativi di
2.032 società italiane (che non
include il contributo delle controllate estere) dell'Ufficio studi di Mediobanca. Una edizione, quella del 2012, che viene
diffusa, il giorno in cui il ministro del Lavoro, Elsa Fornero
avverte che «l'autunno non sarà facile» e che la crisi «mette a
rischio il futuro industriale del
nostro Paese».
In particolare, secondo l'indagine, i grandi gruppi - visti
nella loro dimensione italiana
- sono quelli che hanno sofferto di più segnando un gap, nel
2011, pari a 5,2 punti mentre è
stato più contenuto quello delle medie imprese (-1,2 punti) e
delle medio-grandi (-1,4). La
distruzione di valore ha risparmiato le sole società a control-
contrapposizione tra lavoro e
salute e che occorre cercare
un equilibrio». Per Fornero
deve «essere possibile lavorare in un’acciaieria che non
metta a rischio la salute di chi
vi opera e che Taranto abbia
una fabbrica senza che la salute dei cittadini ne risenta. Nell’immediato occorre collaborare in modo cogente per far
sì che l’operazione di modifica possa avvenire in tempi
rapidi per dare serenità a tutte le famiglie che dipendono
dall’Ilva. In un’ottica di medio e lungo periodo serve una
riflessione su cosa deve essere
dell’industria siderurgica del
nostro Paese, un’industria
che è sicuramente importante e che richiederà molti investimenti. Bisognerà vedere se
in Italia ci sono le risorse per
verificare se questa azienda
possa continuare. Certo bisogna far si che il Paese non
perda questo asset. E comunque è necessario ridare al lavoro dignità e identità».
Due parolee due peculiarità, queste ultime, che spesso
sono state tirate in ballo nella
lunga contrapposizione tra
B
di migliaia di persone nell’incertezza, sulla restrizione degli ammortizzatori sociali che
in una situazione di recessione
avrebbero dovuto essere rafforzati anziché ridotti. Il suo è
un atteggiamento che più che
al dialogo è volto allo scontro,
non cerca accordi ma disaccordi».
Perché allora non avete chiesto a Monti un altro interlocutore?
«Perché non è prerogativa del
sindacato?
Magari glielo avete chiesto
con discrezione?
«Il premier l’ha voluta e ora se
la tiene».
C’è uno sciopero generale
che aleggia. E’ così necessario fermare il Paese?
«E’ fuor di dubbio mantenere
attenzione sui temi economici
e sociali, tanto è vero che la
nostra proposta è tenere in
piedi iniziative ovunque. Altra cosa è lo sciopero generale
che mi sembra più un ricorso
ad una operazione ideologica
che taluni invocano una volta
al giorno. Mi rifaccio sempre
alle parole di papa Wojtyla
che nella sua inciclica lo indicò come strumento estremo.
Credo che volesse dire che per
dare forza a una battaglia, bisogna sempre protestare, ma lo
sciopero è uno strumento da
usare con molta attenzione».
La Cisl chiede da mesi un
Per Mediobanca le entrate non sono sufficienti a ripagare il costo del capitale
Dal 2009
le esposizioni
finanziarie sono
salite di 6 miliardi
Resta il fatto che lei chiede
da mesi questo benedetto
Patto che però evidentemente Monti non vuole.
«Ho stima di Monti, ma sbaglia. Se continua così sarà travolto dagli eventi».
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I grandi gruppi hanno sofferto di più
segnando un gap di 5,2 punti nel 2011
Fare impresa non è remunerativo
lo estero, grazie alla elevata
redditività del capitale. In questo contesto gli investimenti a
prezzi costanti ristagnano dal
2009 su livelli inferiori del
25% a quelli di inizio decennio.
Le banche nel
2011 sembrano
aver aperto un po’
di più i rubinetti
delcreditoall'industriaanche, seguardando all'ultimo
triennio, le imprese hanno fatto più
ricorso a debito
non bancario e a finanziamenti all'interno del gruppo.
Più bond e finanziamenti
non bancari.
Dallo studio emerge che, nell'
ultimo anno, è nuovamente
aumentato il credito bancario
Patto sociale che però implica una vera concertazione
alla quale il premier sembra
refrattario?
«Ne parla male ogni volta che
le cose non vanno. Più precisamente, quando lo spread si
impenna. Ed è come se volesse
esorcizzare una verità banale,
quella che i grandi sforzi si
riescono a fare solo quando c’è
una cooperazione di tutti i
soggetti rappresentativi della
società. Se sul piano internazionale l’immagine dell’Italia
è migliorata, non mi pare che
il dirigismo tecnocratico di
Monti abbia prodotto sul piano economico risultati significativi».
(+4,6 miliardi) che ha coperto
circa l'80% del maggior debito
finanziario contratto (+5,8 miliardi). Guardando però nel
dettaglio, nell'ultimo triennio,
viè stata un'importante contrazione del debito
bancario a medio
lungo
termine
(-18,3 miliardi) ed
un'espansione di
quello a breve
(+6,8
miliardi),
con conseguente riduzione dei finanziamenti bancari
per circa 11,5 miliardi.
Tra
il
2009-2011, dunque, i debiti
finanziari complessivi sono aumentati di 6 miliardi e le imprese hanno fatto ricorso a
maggiore debito non bancario
per 17,5 miliardi (13 miliardi
Gomma e cavi
in aumento
beneficiando
dell’estero
conobbligazioni eper 4,5 attraverso finanziamenti intercompany).
Non ancora
su livelli pre-crisi.
L'ulteriore ripresa nel 2011 del
fatturato, pari al 9,2% sul
2010, non è sufficiente a raggiungere, seppure di poco, il
livello pre-crisi del 2008, a causa della forte flessione del
2009. In questo quadro
l'export si è mosso a velocità
più che tripla rispetto alle vendite domestiche (+18,3% contro +5,5%). I maggiori incrementi,supportati dagli aumenti dei prezzi delle commodities, sono arrivati da metallurgia (+20,2) ed energetico
+17,6%). Gomma e cavi
(+20,2%) hanno beneficiato
della domanda estera. Anno
negativo, invece, perelettrodomestici, stampa-editoria, farmaceutico e cosmetico. Sul
fronte occupazionale, per il
quarto anno consecutivo, si è
assistito ad un calo (-0,2% nel
2011), anche se in misura inferiore al 2010 (-1,6%) e soprattutto al 2009 (-2,7%).
-MSGR - 14 PESARO - 33 - 09/08/12-N:
R E A L I Z Z I A M O
L E
T U E
I D E E
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012
REDAZIONE: Via Marsala, 15
Tel. 0721/370934-24-26
Fax 0721/370931
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w w w. v i t a l i a r r e d a m e n t i . n e t
Tel. 0721.22523 - PESARO
IL SOLE:
Sorge
Tramonta
6,06
20,22
LA LUNA:
Sorge
Cala
23,42
14,42
Santa Edith Stein
>Edith è un'ebrea, nata a Breslavia nel
1891. Colpita dall'Autobiografia di Teresa
d'Avila, chiede il battesimo nel 1922. Nell'
agosto del 1942 la Gestapo la porta ad
Auschwitz. È la prima ebrea elevata agli
onori degli altari, oltre le donne del Vangelo,
da papa Giovanni Paolo II l'11 ottobre
1998.
Pesaro soccorso
Carabinieri
Polizia
Vigili del fuoco
Guardia di finanza
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Questura/Prefettura
Comune Pesaro
Vigili Urbani
Polizia Stradale
PUBBLICITA’:
Piemme: Via Marsala, 15
Tel. 0721/377399
0721/372072
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Telesoccorso n. verde
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0721/38611 V.le Repubblica
0721/3871 Stazione
0721/387800 FANO
0721/42371 Carabinieri
118
112
113
115
117
0721/22405 Polizia
800464809 Polstrada
0721/3611 Vigili del fuoco
Vigili urbani
0721/31430 Comune
0721/34053 Guardia medica
0721/34780 Ospedale
0721/31111 Taxi
Stazione
0721/814700 URBINO
0721/83351
0721/863891
0721/860110
0721/887715
0721/8871
0721/882261
0721/8821
Carabinieri
Polizia
Polizia stradale
Vigili del fuoco
Vigili urbani
Ospedale
Guardia medica
0722/378900
0722/35181
0722/350592
0722/4828
0722/309300
0722/30111
0722/3101927/906
335/7798439
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Borgo Mercatale
0722/2550
0722/327949
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FANO
Centrale,
c.Matteotti
143.
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METEO
Pesaro
Pesaro
ANCONA
OGGI
ANCONA
Macerata
DOMANI
Macerata
Fermo
Fermo
Ascoli P.
Ascoli P.
In diversi quartieri la situazione si è stabilizzata solo ieri ma a Santa Veneranda è un inferno di polvere
Acqua, class action e proteste
Associazioni pronte a chiedere rimborsi. Bollette, in sette anni un terzo di aumento
E’ un lento ritorno alla normalità per Pesaro. Solo ieri l’acqua è
tornata a scendere dai rubinetti
più o meno in tutta la città. Ma
cresce il malumore dei cittadini a causa dei disagi subiti che si
trasformano in un vero e proprio danno economico per albergatori,ristoratori ed esercenti. «Chi restituisce i mancati
incassi a causa della chiusura
dell’attività?» chiede Davide
Ippaso, segretario comunale
Confcommercio. Marche Multiservizi ha già fatto sapere che
non intende rimborsare per il
disservizio.«Sarebbe invece auspicabile - spiega Sergio Schiaroli, presidente provinciale dell’associazione dei consumatori
- che tra la Multiservizi e le
associazioni dei consumatori si
concretizzasse un accordo per
garantireun rimborso o comunque uno sconto in bolletta agli
utenti, sulla scia di quanto fatto
con Enel». Intanto a Santa Veneranda dopo il fiume di fango
ora è inferno di polvere. E se si
osserva la bolletta dal 2004 ad
oggi, si vede che il costo a metro
cubo è aumentato di un terzo.
Fano sceglie
la più bella
Vale alla Yamaha
l’annuncio
anticipato a domani
di MAURIZIO BRUSCOLINI
La presentazione dell’omaggio dell’artista Tullio Pericoli a Rossini nella galleria di Franca Mancini (F. TONI)
Rof verso il debutto senza trasgressioni
Fabbri, Benelli e Delbianco
a pag. 36 e 37
Salvi, Facchini, Rossi e Spagnoli a pag. 38 e 39
L’annuncio ufficiale del passaggio di Vale alla
Yamaha avverrà domani mattina alle 9 con un
comunicato della Ducati seguito un’ora dopo
da una analoga comunicazione della Yamaha.
Si placherà così il clamore suscitato dall’anticipazione sulla stampa dell’ufficializzazione del
trasferimento del campione il prossimo 15
agosto. L’annuncio aveva causato una situazione di tensione tra Yamaha e Ducati. Ognuno
riversava sull’altro la responsabilità della fuga
di notizie. In realtà, la data del 15 agosto era
stata scelta da Ducati per mitigare l’effetto
mediatico negativo del divorzio tra Rossi e la
Rossa, ipotizzando una divulgazione più soft e
non massiccia per la tradizionale mancanza dei
quotidiani in edicola il giorno dopo. Insomma
l’anticipazione della notizia ha suscitato un tale
clamore con tanto di scambi di mail infuocati,
che la Yamaha avrebbe deciso di anticipare a
questo punto l’annuncio ufficiale. Domani e
non più il 15 agosto.
Novitàperlaviabilità nelcentrodiFano, pergliambientalisti èuncompromesso fraassessorati
Lotta all’evasione
la Finanza recupera
seicento milioni
Sarà isola pedonale solo dopo le 20, salvaguardato il commercio
L’elezione di Miss Fano 2011
Il sogno della passerella nella torrida
estate fanese si concretizza domani sera
all’anfiteatro Rastatt, nel cuore del lungomare di Sassonia, con la settima edizione di Miss Fano. È il concorso di
bellezza per eccellenza della Città della
Fortuna, organizzato «quasi per gioco»
nel 2006 da Alex Montanari.
Giovenco a pag.46
E’
Ztl a metà per via Cavour
FESTA
di LETIZIA LARICI
Lotta all’evasione e all’abusivismo, nei
primi sette mesi dell’anno la Guardia di
Finanza ha stanato nelle Marche 206
furbetti del fisco, per un totale di 600
milioni sottratti all’Erario più 200 milioni di Iva non versata. I dati sono stati
diffusi ieri dal Comando Regionale, che
ha visto i suoi uomini impegnati negli
accertamenti su tutto il territorio, con
una stretta nei mesi estivi. Effettuate
oltre 2000 verifiche fiscali, con controlli
in materia di imposte dirette, Iva e Irap,
le ispezioni hanno portato alla denuncia
di 305 persone per reati fiscali.
Nel mirino dei finanzieri sono finiti
anche medici, commercialisti e avvocati
(oltre cento gli studi professionali passati
alsetaccio) e imprenditori del settore della ristorazione. Le
verifiche hanno portato gli 007 delle
FiammeGiallea scoprire ben 206 evasori totali, per lo più
piccoli commercianti che risultavano
nullatenenti, e 28
cheavevano occultato parte del proprio
reddito. Recuperati
260 milioni di imponibile e 8 milioni di
Iva, sono stati anche Controlli della Finanza
individuati mille lavoratori innero. Effettuati 9.278 controlli sull’emissione di scontrini e ricevute,
l’ispezione si è conclusa con l’accertamento di 2.027 irregolarità (22%).
Le indagini hanno riguardato anche
26 benzinai, con il riscontro di 6 illeciti,
mentre in materia di marchi e brevetti
sonostati effettuati 283 interventi sfociati in 112 denunce e nel sequestro di oltre
2 milioni di prodotti contraffatti. Intercettate in porto circa 51 tonnellate di
sigarette di contrabbando, per un tributo
evaso di oltre 9 milioni,la lotta all’importazione abusiva di tabacchi ha portato
anche a 12 arresti. Sul fronte droga, sono
stati sequestrati 3,7 chili di eroina, 2,4 di
cocaina e 774 di hashish e marijuana. Il
bilancio è di 34 arresti, 92 denunce e 135
segnalazionI.
FANO - La chiusura di via
Cavoursi farà, ma in oremarginali rispetto alle esigenze delle
attività commerciali. La strada, che dà il nome all'omonimo borgo di Fano, resterà aperta dalle 8 alle 20, mentre diventerà zona a traffico limitato per
il resto della giornata. «Il provvedimento dovrebbe entrare
in vigore già dal prossimo mese», assicura l'assessore alla
Viabilità, Michele Silvestri.
Una misura, dunque, che media tra l'esigenza di proteggere
un altro settore del centro storico dal traffico selvaggio e la
volontà di non pestare i calli ai
negozianti. C'è però chi ritiene
questastessasoluzione un compromesso storico, per meglio
dire del centro storico, fra lo
stesso Silvestri e il collega al
Commercio, Alberto Santorelli, come sostiene Lupus in Fabula.
SQUADRA MOBILE
Uno stage di danza
Disoccupato spacciava coca a prezzi stracciati
iforniva di cocaina tutto il
litorale da Fano a Marotta.
Spacciava al Lido, il cuore
della movida fanese, tra i
clienti c’erano soprattutto i
giovani. Un giro imponente
con 262 grammi di coca sequestrata, ma che segna anche una svolta: la cocaina
conosce gli effetti della crisi e
i prezzi calano a discapito
della qualità. Per questo la
Questura di Pesaro lancia
l’allarme. L’arresto del 49enne albanese è avvenuto ieri
pomeriggio sulla superstrada, all’altezza di Acqualagna. Un pedinamento durato giorni e giorni.
A pag.40
Il dirigente della squadra mobile di Pesaro, Stefano Seretti
A Pesaro un giovedì
di musica e danze
A pag.46
A
CAGLI
Roberta Biagiarelli con Gianni Rigoni Stern
Estate, road movie
per la solidarietà
Marsigli a pag.46
Scatassi a pag.41
LE PREVISIONI DEL METEOROLOGO
L’INIZIATIVA
Venticello da nord, caldo più accettabile
Si visita Palazzo Ciacchi
ma solo su prenotazione
di MASSIMILIANO FAZZINI
La quinta ed intensa ondata di calore di
stampo africano inizia piuttosto rapidamente la sua ritirata verso l’Africa settentrionale. E già da ieri, almeno al centro
nord,le temperature esoprattutto l’umidità relativa hanno iniziato a decrescere,
soprattutto grazie al previsto «venticello»
settentrionale che ha soffiato gradevolmente non solo sulla costa. Al sud invece
«Nerone» ha insistito deciso a tal punto
da determinare nuovi record assoluti del
caldo in Sicilia. Si pensi che ad Enna, a
1000 metri di quota, le massime hanno
superato i 41˚C! L’anticiclone africano in
realtà non si ritira verso la sua regione
sorgente, ma migra con il suo asse principale verso la penisola iberica. Di conse-
guenza la nostra regione si troverà sul
bordo orientaledella campanaanticiclonica, laddove le correnti provengono miti e
secche dalla Manica. Ne deriverà un tipo
di tempo sempre assolutamente stabile
ma con un clima termico decisamente
gradevole, e sopportabile rispetto a quello
vissuto nell’ultima settimana. Gli effetti
delle correnti settentrionali saranno o più
netti durante il prossimo fine settimana
quando le temperature scenderanno persino sotto le medie del periodo. Ma si
tratterà di una breve pausa. I modelli
evidenzierebbero per Ferragosto il ritorno di un caldo «sopra le medie» per via di
una nuova possibile espansione anticiclonica nord africana. In questo quadretto
meteorologico cosi bello la sola grande
nota stonata sta nell’aggravarsi delle già
critiche condizioni di siccità, con atmosfera limpida e modesti annuvolamenti cumuliformi in prossimità delle vette più
elevate della dorsale appenninica. Il mare
sarà mosso. Domani non si verificheranno variazioni sostanziali nel quadro meteorologico, con il sole che continuerà a
dominare incontrastato la scena, al mare
come sui monti, in un contesto termico
molto gradevole e persino con un po’ di
fresco, nottetempo nelle conche in tramontana. I venti saranno moderati di
maestro con mare mosso. Le temperature
odierne saranno comprese tra 23 e 31˚C;
le minime della prossima notte oscilleranno tra 9 e 21˚C.
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Domani appuntamento a palazzo Ciacchi,
sede di Confindustria Pesaro Urbino, per
ammirare una selezione di dipinti e ceramiche provenienti dai depositi dei Musei
Civici. L'ingresso è gratuito ma occorre
prenotare. Solo per agosto, la possibilità di
visitare l’allestimento di palazzo Ciacchi
viene anticipata al secondo venerdì del
mese: l'appuntamento, dunque, è per venerdì 10, dalle ore 15 alle 18 su prenotazione
telefonica. Il percorso di palazzo Ciacchi sede di Confindustria Pesaro Urbino - presenta opere diverse, articolate in sezioni
omogenee per stile e ambito culturale. Per
informazioni e prenotazioni 0721 3831,
[email protected], www.museopalazzociacchi.it.
-MSGR - 14 PESARO - 36 - 09/08/12-N:
36
IL MESSAGGERO
GIOVEDÌ
PESARO
9 AGOSTO 2012
LE REAZIONI
Consumatori e commercianti, aria di class action
Le associazioni pronte a sostenere chi si farà avanti per chiedere rimborsi e sconti in bolletta
Le fontanelle messe a disposizione per l’emergenza
L’EMERGENZA
Aato e Multiservizi cercano di rassicurare
ma ci sono ancora disagi a macchia di leopardo
di LUCA FABBRI
E’unlento ritorno alla normalità per Pesaro. Solo ieri l’acqua
è tornata a scendere dai rubinetti più o meno in tutta la
città. Dopo due giorni di black
out del sistema di approvvigionamento idrico, che hanno
causato enormi disagi ad oltre
100 mila persone eingenti danni agli operatori economici.
Nonostante gli annunci del
sindaco Ceriscioli, secondo
cui l’acqua sarebbe tornata a
scorrere nelle case già dalle 19
di martedì, la situazione ha
richiesto diverse ore in più
prima di normalizzarsi. E così
ieri mattina a Montegranaro
ancora non c’era acqua, mentre in quartieri popolosi come
Soria, Villa Ceccolini e piazza
Redi è tornata solo nella notte
tra martedì e mercoledì. Tra i
primi quartieri in cui è stata
ripresa la distribuzione della
risorsa idrica ovvero già entro
lamezzanotte di martedì, invece, ci sono Pantano, la zona
Mare e il Centro storico. Più
fortunatiovviamente i residenti al piano terra che hanno
potuto usufruire prima dell’acqua mentre chi abitava ai piani alti ha dovuto attendere più
tempo. Tra coloro che in queste 48 ore di emergenza idrica
hanno avuto maggiori problemi ci sono sicuramente i residenti del quartiere di Santa
Veneranda, i quali martedì sono stati letteralmente sommersi da uno strato di 15 centimetri di fango venutosi a creare
dopo la rottura della condutturain via Bonini. «Stiamo impegnando i nostri mezzi per ripulire il quartiere di Santa Veneranda - spiega l’ad di Marche
Multiservizi Mauro Tiviroli - I
Dai consumatori agli operatori. Cresce il malumore dei cittadini a causa dei disagi subiti
per la mancata erogazione dell’acqua nelle giornate di lunedì e martedì. Disagi che si
trasformano in un vero e proprio danno economico per albergatori, ristoratori ed esercenti che nella migliore delle
ipotesi hanno dovuto lavorare
tra mille difficoltà mentre in
alcunicasi sono stati addirittura costretti a chiudere la propria attività. E’successo per
esempio a numerose gelaterie,
parrucchieri e ristoranti. «Chi
restituisce a questi operatori i
mancati incassi percepiti a
causa della chiusura dell’attività? - chiede Davide Ippaso,
segretario comunale Confcommercio - Nel 2012 quello
che è accaduto a Pesaro, rimasta per due giorni senza acqua,
è inaccettabile. Chiediamo
che gli amministratori si assumano le proprie responsabilità». Marche Multiservizi ha
già fatto sapere che non intende rimborsare i pesaresi per il
disservizio. Confcommercio
la pensa diversamente. «Credo che un rimborso sarebbe
quantomeno dovuto: la decisione dell’azienda è vergognosa - continua Ippaso - Paghiamo una bolletta dell’acqua
che è tra le più care in Italia e
ogni estate ci ritroviamo a pregare perché non si rompa l’acquedotto portando sostanzialmente alla paralisi una città di
100 mila abitanti. Se gli operatori manifestano l’intenzione
di avanzare qualche richiesta
di risarcimento Confcommercio è pronta a sostenerli. Nel
frattempo stigmatizziamo la
mancanza di progettualità dei
soggetti che gestiscono il servizio idrico
nella nostra
provincia».
Ma anche i consumatori sono
sul piede di
guerra. Alla
segreteria
della Federconsumatori sono giunte numerose
Alcune bollette
lamentele
in queste ultime ore. «Sarebbe
auspicabile che tra la Multiservizi ele associazioni deiconsumatori si concretizzasse un
Acquedotto, lentissimo
ritorno alla normalità
In diversi quartieri la situazione si è stabilizzata solo ieri
dono le dimissioni del sindaco
Luca Ceriscioli e le associazioni di categoria e dei consumatori pensano a una richiesta
d’anni, il presidente dell’Aato
Alighiero Omicioli traccia un
quadro del sistema infrastrutturale idrico della provincia.
«Purtroppo si tratta di un problema sostanziale perché in
tanti anni in questo territorio
cantieri per i lavori della terza
corsia? Non c’entrano nulla
con la rottura dell’acquedotto
in via Bonini». L’azienda di
via dei Canonici fa anche sapere che ognuno dei tre guasti è
costato all’azienda circa 25 mila euro «e queste - conclude
Tiviroli - saranno spese a carico della Multiservizi».
E mentre in Rete tanti chie-
LA PROTESTA
Nel pomeriggio
è partita la pulizia
Telefoniroventi
pervigilieComune
Inferno di polvere a Santa Veneranda
Via Bonini epicentro dei disservizi: «Una situazione insostenibile»
di DANIELE SACCHI
L’altro ieri un fiume di melma, ieri
mattina un deserto di polvere. Non c’è
pace a Santa Veneranda, dove via Bonini era ieri l’unica strada pesarese ancora
costretta a convivere con gli strascichi
delle rotture dell’acquedotto. Dove il
fango sputato in strada dall’allagamentopost-guasto, ieri si è seccato procurando quantità industriali di polvere che, al
continuo passaggio d’auto nella principale direttrice stradale del quartiere, si
sono trasformate in una malsana nuvola irrespirabile. Imbestialiti i residenti
che ieri hanno tempestato di telefonate
Comune, vigili urbani, Protezione Civile e Asur. Ovvero chiunque potesse
avere competenze o deleghe ad un ripristino della normalità. O, perlomeno, ad
un’attenuazione dei disagi invocando
un’eventuale chiusura della strada alla
circolazione. «E’ una vergogna che continua a ripetersi – racconta Venerina
Catalani, residente in via Bonini – Siamo tappati dentro casa con un caldo
infernale senza nemmeno potere aprire
una finestra. Perché entrano nugoli di
polvere che penetrano nei polmoni».
Insomma, da un giorno passato senz’acqua e tra il fango ad un altro senz’aria e
tra la polvere: «E’ questa la vera emergenza. Ed è un’emergenza sanitaria –
continua la residente – Sulla rottura
dell’acquedotto è inutile puntare il dito.
E’ un incidente che può accadere. Ma è
questo lasciarci all’abbandono che non
è accettabile. Se fino a ieri utilizzavano
le autobotti di Marche Multiservizi per
rifornire i cittadini d’acqua, perché oggi
quelle cisterne non sono state usate per
lavare un chilometro di strada fatiscen-
te che ha al suolo dieci centimetri di
melma asciugata? O almeno si sarebbe
potuto smorzare il problema chiudendo
la strada al traffico per non far sollevare
la polvere, visto che il giorno precedente
così era stato per le conseguenze del
guasto». Operazione di pulizia che, per
fortuna, è partita nel pomeriggio. Vigili
urbani hanno monitorato la situazione
con sopralluoghi e qualche pulitura. La
prima autobotte è arrivata in tarda
mattinata, altre due si sono aggiunte per
ripulire la più «disastrata» via Superchi. «Capiamo le procedure, ma non si
tratta di pignoleria, bensì di una questione di salute. Tant’è che abbiamo pure
chiesto le mascherine all’Asur. Capiamo che non si possa agire subito dappertutto, ma in via Bonini siamo ancora
chiusi in casa».
accordo per garantire un rimborso o comunque uno sconto
in bolletta agli utenti, sulla
scia di quanto fatto con Enel spiega Sergio Schiaroli, presidente provinciale dell’associazione dei consumatori - Ora
prendiamo atto delle volontà
manifestate dalla Multiservizi e ci prendiamo tempo per
valutare se in base a quanto
stabilito nella Carta dei Servizi i cittadini abbiano diritto a
unrisarcimento per il disservizio, legato al mancato rispetto
degli obblighi sulla tempestività degli interventi e dell’informativacon cui si sono comunicati i guasti. In quel caso saremo pronti ad intraprendere le
azioni opportune».
Lu.Fa.
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IDV
non si è fatto nulla per qualificare le infrastrutture idriche commenta il numero uno dell’Autorità d’ambito - Noi comeAato abbiamo programmato circa 70 milioni di euro di
investimenti, spalmandoli in
cinque anni anziché in 25, per
accelerareil processo di miglioramento
dell’impiantistica
per la depurazione e la potabilizzazione». Lo stesso Tiviroli
ha sollecitato un rifacimento
dell’acquedotto stimando un
investimento complessivo di
14 milioni di euro. E’ fattibile?
«Posso assicurare che i nostri
investimenti sono finalizzati
alla realizzazione di progetti
prioritari per il sistema idrico
provinciale, ma se si vuole destinare parte delle risorse al
rifacimento dell’acquedotto si
può fare: basta che gli amministratori del territorio esprimano questa volontà, noi ci limitiamo a recepire le loro indicazioni ben sapendo che la coperta è corta - continua Omicioli Oppure la Multiservizi accantoni parte degli utili annuali,
che vanno anche ai Comuni
soci dell’azienda oltre che al
soggetto privato, per la realizzazione dell’acquedotto. Nell’arco di dieci anni potremmo
avere i soldi per realizzare un
nuovo sistema di condutture
idriche. I dividendi però, specie in questo periodo, fanno
moltocomodiai Comuni:difficile rinuncino». Le associazioni chiedono sconti i bolletta o
rimborsi. «Capisco la valenza
simbolica di un rimborso per
l’interruzione del servizio per
due giorni - conclude Omicioli
- ma credo che quei soldi sarebbe meglio investirli nel settore
idrico per migliorare il servizio reso ai cittadini».
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Acacia Scarpetti
«Dieci anni
di domande
senza risposte»
«Era il 9 agosto 2001 - scrive il
consigliere regionale Idv luca
Acacia Scarpetti - quando presentai un'interrogazione al comune di Pesaro, per sapere
delle continue rotture all'acquedotto comunale. Allora se
ne contavano già 60 in quei
pochi anni di vita dell'infrastruttura. Ed era il 19 agosto
del 2003 quando la sollecitai.
Ancor aspetto insieme ai cittadini. Voci di corridoio insistono sul riferire che il problema
nonèil terrenoma èla mancanza di adeguata fondazione o
basamento su cui poggia la
condotta stessa. Che si sia speculato allora (quando venne
costruito) su una parte difficilmente verificabile? Fatto sta
che ancora qualcuno deve rispondere e fatto sta che gli
acquedotti romani, anche a
Pesaro, dopo millenni, funzionano sempre senza mai rompersi». A suffragio delle sue
parole, Acacia Scarpetti ricorda anche il testo dell’interrogazionedi 11 anni fa: «considerato che la recente rottura dell’acquedotto cittadino, pur non
comportando nessuna responsabilità diretta per gli attuali
uffici o organi comunali, ha
fattoriemergere alla popolazione la già vissuta emergenza
acqua; riconoscendo comunquel’impegno elo sforzoprofuso per il rapido ripristino della
reteidrica; considerato che l’inconveniente accaduto non è il
primo verificatosi, di tale natura; considerato che si è appreso
che la recente rottura è stata la
60˚ avvenuta, nei venti anni di
vita del nuovo acquedotto; il
sottoscritto chiede di sapere i
motivi delle frequenti rotture
dell’acquedotto comunale, tramite una realzione tecnica sui
guasti».
CRISI IDRICA
Invasi a secco, si apre il pozzo del Burano
Via libera ieri
dal Comitato
protezione civile
Furlo, San Lazzaro e Tavernelle perdono 21mila metri cubi al giorno
di LUIGI BENELLI
L’acqua non c’è più, si riapre il
pozzo del Burano. Ma non
senza polemiche che arrivano
da un consigliere regionale. Ieri mattina la riunione in Provincia del Comitato Protezione civile (presieduto dall’assessore Alessia Morani), Marche
Multiservizi, Aset e Aato per
adottare misure immediate
contro l’emergenza idrica. Il
dato è impietoso: negli ultimi
giorni i tre invasi del Furlo,
San Lazzaro e Tavernelle sono
diminuiti complessivamente,
in media, di 21mila metri cubi
al giorno, circa 250 litri d’acqua al secondo. Per questo il
comitato, per scongiurare una
situazione che si profila drammatica, ha deciso di riaprire,
dalle ore 14 di ieri fino al 31
agosto, il pozzo Burano, con
un prelievo di 160/165 litri
d’acqua al secondo. Marche
Multiservizi e Aset si sono impegnate a ridurre di 70 litri al
secondo le loro captazioni dal
fiume Metauro. E ora via anche alle multe con la Provincia
che trasformerà intensificherà
i controlli della polizia provinciale lungo i fiumi, con l’applicazione di sanzioni a chi infrange le regole sui prelievi
abusivi. I provvedimenti si aggiungono a quelli già adottati
dall’inizio dell’estate: la ridu-
zione dei prelievi dal fiume
Metauro, le ordinanze di Provincia e Comuni, la riduzione
dei rilasci dagli
impianti dell’Enel e la riduzione
dell’entità del rilascio dall’invaso di Mercatale
da parte del Consorzio di bonificaFoglia-Metauro-Cesano. Le
portate orami sono di 700 metri cubi al secondo, quando il
fabbisogno giornaliero provinciale è di 1200 metri cubi al
secondo. «La Provincia, a par-
MaTraversini(Pd)
protesta:«Forzatura
chel’entroterra
vive come un sopruso»
tire da maggio – evidenzia l’assessore Alessia Morani – ha
monitorato costantemente la
situazione delle risorse idriche, che sono in continua diminuzione. Anche le previsioni
meteo non ci confortano, per
cui abbiamo dovuto adottare,
con consenso unanime dei presenti, questi provvedimenti urgenti per stabilizzare il livello
dell’approvvigionamento idrico». Soluzione però non condivisa dal consigliere regionale
Pd Gino Traversini. Il colore è
lo stesso dell’amministrazione
di via Gramsci, le idee no.
«Sono stato sindaco di Cantiano dal ’90 al 2004 e conosco
bene la storia del pozzo del
Il pozzo
del Burano
a Cantiano
Burano. Dopo tante battaglie
siamo riusciti a ottenere che si
potesse attingere da questa riserva solo per le emergenze. Il
problema è che l’emergenza è
diventata normalità e questo
non è accettabile. Serve una
politica seria di recupero dell’acqua piovana, pulizia degli
invasi e riduzione dei prelievi
abusivi.Se è emergenza possiamo portare acqua con autobotti o imbustarla, ma ben altra
questione è quella dell’immissione di centinaia di litri d’acqua al secondo nel fiume. Questa prima di arrivare all’impianto di potabilizzazione evapora o viene captata abusivamente aumentando gli sprechi. Il prelievo genera scompensi anche per le zone interne. Questa è una forzatura che
non fa altro che aumentare la
frattura tra costa ed entroterra
perché i cittadini percepiscono il prelievo come un’invasione delle proprie riserve naturali».
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-MSGR - 14 PESARO - 37 - 09/08/12-N:
37
IL MESSAGGERO
GIOVEDÌ
PESARO 37
9 AGOSTO 2012
L’EMERGENZA Bolletta sempre più cara: si è passati da 1,42 euro al metro cubo nel 2004 all’1,85 di oggi Autorità sanitaria
Acqua, in sette anni costa un terzo in più
Tiviroli:«Ilprelievoavvienedaretisuperficialinondafalde,perquestoèpiùoneroso»
di LUIGI BENELLI
Bolletta,quanto mi costi. Quella dell’acqua ha fatto registrare
una continua corsa al rialzo
dal2004. Tanto da far proiettare Pesaro tra le città più care
d’Italia. La
rottura dell’acquedotto
non finirà in
bolletta, questo è certo,
perchè la voce guasti già
la paghiamo.
Magliaumenti ci sono stati, eccome.
Stimando il
consumo medio statistico
a Pesaro per
uso domestico a 140 metri cubi l’anno per una famiglia
nel
2004 il costo
dell’acqua
eradi 1,42 euro al mc e la
bolletta era di
199 euro. Dal 2005 le tariffe
vengono stabilite dalla Aato e
non più da Marche Multiservizi.Il metodo è quello normalizzato e prevede la copertura dei
costi operativi, investimenti e
canoni comunali. Si passa a
1,49 euro al mc per una bolletta di 208 euro. L’anno successivo sale a 212 con 1,52 euro al
mc. Nel 2007 un nuovo ritocco: si passa a 1,57 per una
bolletta di 219 euro.Cifra simile al 2008 (221).
Nel 2009 il costo è salito a
1,68 euro al mc per 235 euro.
In sei anni la bolletta è aumentata di 36 euro. Si registrano
anche gli aumenti del canone
per la depurazione da 45 a 54
euro e della quota fissa da 8 a
20 euro. Per le fogne il dovuto
passa da 16 a 20 euro. Nel
2010 un nuovo aumento del
4% giustificato da 7,5 milioni
di investimenti. La tariffa è
passata da 1,68 a 1,74 euro.
Oggi? Dal 2011 al 2012 un
nuovo ritocco. Se l’anno scorso si viaggiava a 1,77 ora l’acqua si paga 1,85.
In pratica siamo passati da
199 euro del 2004 a 260 euro
circa di quest’anno per un consumo di 140 mc l’anno. Mauro
Tiviroli, amministratore delegato
Mms
smentisce però che si tratti
di una delle
bollette più
care d’Italia
come appare
ogniannonelle varie classifiche. «Dobbiamo dire
che l’83% dell’acquaviene da reti superficia-
Senza contare gli aumenti
del canone per la depurazione
e della quota fissa
oltre che per il sistema fognario
I lavori per riparare la conduttura
che si è rotta a Santa Veneranda
(Foto TONI)
li quindi i costi di potabilizza-
zione e approvvigionamento
sono più alti rispetto a quelli
che si potrebbero avere da falde sotterranee». In pratica fra i
nostri costi ci sono circa 8
milioni solo per l’energia elettricaper depurazione e sollevamento. Poi paghiamo 2,5 milioni per far fronte alle rotture.
«Le classifiche che dicono che
la nostra è l’acqua fra le più
care d’Italia si basano su un
consumo di 200 mc l’anno.
Ma non è un dato reale, qui ne
consumiamo sui 130-150 mc.
E dopo una certa soglia la tariffa da base passa a eccedenza e
qui i costi sono più alti».
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GLI INTERVENTI
Ceriscioli: «Priorità alle fogne
per l’acquedotto mancano fondi»
di THOMAS DELBIANCO
Sindaco Luca Ceriscioli,
l’emergenza acqua e i tanti
disagi causati ai cittadini in
questi giorni, hanno fatto riemergere il problema dell’acquedotto. L’ad di Marche Multiservizi Tiviroli parla di 14
milioni di euro per sostituirlo,
maci vuole un piano di investimenti più lungo di quello finora indicato dall’Aato. Lei cosa
ne pensa?
«Il tema della sostituzione dell’acquedotto è legato alla presenza di finanziamenti ad hoc,
ma sono più di 15 anni che lo
Stato non mette nemmeno un
centesimo per questi investimenti. E non credo che in
futuro arriveranno nuove risorse».
L’ipotesi di caricare i costi
dell’investimento sulle bollette?
«Non è percorribile, non è possibile recuperare attraverso le
bollette un investimento di
questa portata. Fino a che non
cisaranno finanziamenti statali, non si può pensare ad un
nuovo acquedotto. Le risorse
«Serve comunque
un piano
per superare
i disagi prolungati»
ora servono ad altro...».
A cosa si riferisce?
«Al sistema fognario. Servono
investimenti per 15 milioni di
euroripartititra Marche Multiservizi, Regione e Aato. Ora ci
dobbiamo concentrare sullefogne, andare fino in fondo sul
tema della depurazione delle
acque».
E con l’acquedotto che continua a fare crac come la mettiamo?
«Erano anni che non si verificavano tre rotture così ravvicinate. Negli ultimi tempi è capitato che ci fosse una sola rottura, ma nessuno se n’è accorto,
perchè i serbatoi hanno garantito
l’approvvigionamento
idrico. Serve, comunque, un
piano per superare i disagi che
vanno oltre la mezza giornata,
in questo senso ho già delle
idee che valuteremo insieme a
Marche Multiservizi in un incontro a fine mese».
E’ possibileavere delleanticipazioni?
«Una delle ipotesi potrebbe
essere quella di moltiplicare i
punti per il rifornimento con le
autobotti e la distribuzione dei
sacchetti con l’acqua. Oppure,
nonescludodi seguire il modello fanese, caricando acqua nei
pozzi, che possa essere sempre
utilizzata,anche se non potabile».
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Ore decisive
per i parametri
di potabilità
a Fano
FANO- Atteso perla mattinata di oggi il parere decisivo
dell'autorità sanitaria sulla
qualità dell'acqua fornita dal
potabilizzatore a Saltara. Riparate le due rotture dell'acquedotto a monte di Fano
(una a Rosciano e l'altra a
Calcinelli), nelle tubazioni sono tornati a correre circa 150
litri al secondo e il ritorno alla
normalità
sembrava
molto vicino. La presenza di terra,
conseguenza dei
duecedimenti, ha però
«appannato» l'acqua,
primadiessere «spurgata» nel giro
di qualche
ora e ha richiesto un po' più di
tempo per valutare i parametri della potabilità. Nella giornata di ieri la società multiservizi Aset spa, che gestisce il
servizio idrico a Fano, ha effettuato i prelievi e il suo
laboratorio analisi ha anticipato che la qualità dell'acqua
è tornata nella norma. Ora si
attende la conferma da parte
dell'autorità sanitaria, che
permetterebbe al sindaco Stefano Aguzzi di revocare il
divieto riguardante il consumo alimentare. Nel frattempo l'acqua dei rubinetti continua a provenire dai pozzi di
riserva e a titolo precauzionale non può essere bevuta, contenendo unaquantità di nitrati superiore al consentito.
-MSGR - 14 PESARO - 40 - 09/08/12-N:
40
PESARO
URBINO
IL MESSAGGERO
GIOVEDÌ
9 AGOSTO 2012
POLIZIA Arrestato spacciatore: disoccupato e con famiglia numerosa ma per smerciare droga girava in Bmw
Coca a prezzi stracciati dilaga in riviera
Anche il mercato degli stupefacenti è in crisi, oggi una dose si può trovare a 40 euro
di LUIGI BENELLI
esagonale di coca per un totale l’umidità. E nascosti fra i chic- può costare dai 60 agli 80 euro non si mai con quali sostanze portanti. «Era uno spacciatore
PESAROKRiforniva di cocai- di 112 grammi. Il secondo pas- chi altri 150 grammi di polve- al grammo, ma con la crisi il venga mischiata. Anche l’eroi- che muoveva grandi quantità
na tutto il litorale da Fano a so è stato quello di perquisire re bianca. Poi bilancini di pre- prezzo è sceso anche a 40 euro. na che si trovava a 30-40 euro di droga, pensiamo di aver
Marotta. Spacciava al Lido, il l’abitazione. Nascosto dietro cisione, forme esagonali per Questo è possibile perché si ora si può trovare anche a dato un bel colpo a questo
cuore della movida fanese, tra un pensile della cantina ecco impacchettare la droga, tre cel- riduce la qualità e la droga 15-20 euro al grammo. Ma con commercio» chiudono Seretti
i clienti c’erano soprattutto i un barattolino di sottaceti in lulari, dosatori e materiale per
e Sguanci.
giovani. Un giro imponente vetro. Dentro c’era del riso, tagliare la coca, la mannite. viene tagliata maggiormente. che sostanze è mischiata?».
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con 262 grammi di coca seque- cosa che serve per evitare L’uomo è stato arrestato, ora si E questo è pericoloso perché L’arresto è stato di quelli imtrova a Villa Fastiggi in attesa
strata, ma che segna anche una
della convalida. È incensurato
svolta: la cocaina conosce gli
CARABINIERI
e questo spiega il perché agisse
effetti della crisi e i prezzi calacon disinvoltura. Si stima che
no a discapito della qualità.
il valore complessivo della coPer questo la Questura di Pesaca fosse di 26 mila euro. Ma sui
ro lancia l’allarme. L’arresto
prezzi della droga Seretti apre
del 49enne albanese è avvenuun capitolo a parte. «Abbiamo
to ieri pomeriggio sulla superPESAROKNon l’aveva mai data per persa
notato che anche la coca si è
strada, all’altezza di Acqualaquella sua bici rubata agli inizi di aprile. Ed
adeguata alla crisi. In media
gna. Un pedinaaveva fatto bene a denunciarne il furto perchè
mento durato
quando l’altro pomeriggio ha notato in via
giorni e giorni.
Guido D’Arezzo quella bici praticamente
«L’operazione
identica ma con un altro lucchetto e un
fapartedi Litoradiverso possessore (una ragazza moldava di
le sicuro, una
19 anni) non ha esitato a chiamare i carabiniecampagna estiva
ri. E quando la ragazza, fermata, non ha
a largo raggio cosaputo giustificare la provenienza della bici, è
ordinatadal questata denunciata per ricettazione mentre il
store Italo D’Anmezzo è stato restituito al legittimo proprietagelo contro la cririo. Anche un’altra moldava di 21 anni semminalitàeinquepre a Pesaro (viale Trieste) e sempre l’altro
sto caso alla dropomeriggio è stata denunciata per ricettazioga - ha spiegato il
ne. Anche in questo caso il proprietario ha
dirigente Antonotato la bici, rubata giorni fa, ed ha chiamato
nioSguanci –siai carabinieri a cui aveva denunciato il furto.
La coca sequestrata con altro materiale
mo impegnati I dirigenti della Questura di Pesaro Stefano Seretti e Antonio Sguanci
con gli uomini
della Mobile, della prevenzioINDAGINE CONFINDUSTRIA
ne crimine e della Questura».
E proprio il dirigente della
Squadra Mobile di Pesaro Stefano Seretti ha spiegato le modalità dell’arresto. «Era senza
lavoro da tempo, aveva
un’azienda di edilizia che da
tempo non fatturava più nulla.
Viaggiava in Bmw serie 5 e
di SIMONA SPAGNOLI
Il presidente di Confindustria
attese per la seconda parte del
aveva una famiglia numerosa.
Pesao e Urbino
2012 si tingono di nero, specie
Uno stile di vita troppo alto PESARO - Economia pesarese
Claudio Pagliano
per il mercato interno, mentre
ancora
in
retromarcia.
Nel
seche non poteva coincidere col
risultano stabili su quello estefatto che fosse un nullafacente. condo semestre 2012 cala del
ro. E allora è presidente degli
5,7%
la
produzione
industriaEra incensurato e dalla sua
industriali a dover infondere la
abitazione sispostava tranquil- le,trascinata in basso dall'andanecessaria, quanto doverosa
mento negativo delle vendite
lamente tra Fano e Marotta.
iniezione di
MOBNDOLFOKServizio
di
bus
speciale
Adriabus
da
sul mercato interno (-4,4%)
positività:
Spacciava soprattutto al Lido,
Torrette-Pontessasso e Marotta per Mondolfo (esteso
che nemmeno i buoni risultati
«Ci
sono
nel week end, fra i giovani». Di delle esportazioni (+3,5%) rieanche a Mondavio), con partenza da Marotta piazza
aziende – ha
quigli appostamenti e i pedina- sconoa migliorare.L'andamenRoma (fontana) ore 21 e rientro attorno a mezzanotte.
affermato
menti fino alla giornata di mer- to dei prezzi è stabile, ma non è
Sarà assicurato anche il servizio bus speciale per staseClaudio Para, in quella che si presenta a Mondolfo come la grande
coledì quando l’uomo a bordo in grado di coprire i costi delle
gliano - che
notte della cultura, per l’iniziativa Musei d’estate sotto
di una Ford Focus viaggiava materie prime che, soprattutto
stanno metle stelle. Promossa dal Comune di Mondolfo, sarà
da Fano verso l’entroterra in all'estero, continuano a galoptendo in atto
possibile
dalle
ore
21
alle
ore
23
visitare
gratuitamente
superstrada. Gli uomini della pare (+4,1% su base annua).
interventi inil Complesso Monumentale di S.Agostino, il Museo
Mobile l’hanno fermato e do- Ne fanno le spese tutti i princinovativi, graCivico,
la
Memoria
della
Fisarmonica
e
quell’imparegpo un’attenta perquisizione ec- pali settori dell’economia, ad
zie ai quali sogiabile scrigno d’arte che è la Chiesa di S.Maria del
co che dal bocchettone del- eccezione delle poche aziende
no diventate
Soccorso, una vera pinacoteca e non solo.
l’aria del passeggerosono spun- del settore gomma e plastica,
più vitali e in
tati 10 compresse di forma comeillustra larilevazione congradodicontigiunturale condotta dal Centro crollano a -9,3%, solo chi espor- delle vendite particolarmente ri, ma le prospettive per il futu- nuare a rappresentare, anche
Studi di Confindustria Pesa- ta riesce a sorridere (+12.3%). accentuato sul mercato interno ro in base agli ordini in portafo- nella congiuntura sfavorevole,
ro-Urbino. Pochi dati per foto- Non va meglio per la meccani- e meno forte sui mercati esteri glio sono improntate ad un ciò che sempre sono state ossia
grafare la situazione: il mobile ca, con un dato sul fatturato (-3,1%). Sostanzialmente stabi- certo pessimismo. E’ il genera- veri motori di sviluppo e coeferma la produzione a -5,2%; le che rimane critico (-9,5%), frut- le il tessile-abbigliamento, così le peggioramento del clima di sione sociale».
vendite sul mercato italiano to di un andamento difficile come lo sono tutti gli altri setto- fiducia adesso a fare paura: le
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Sequestrati quasi
tre etti destinati
ai clienti di Fano
e di Marotta
Pesaro, trovate bici rubate
due ragazzedenunciate
L’economiafrenaancora, si salva solochi esporta
Crollano i consumi interni, in difficoltàsettori trainanti come il legno e la meccanica
Mondolfo, bus speciali
per la notte dei musei
Area vasta, Prc
minaccia la crisi
a Fossombrone
FOSSOMBRONE - Rifondazione minaccia la crisi a Fossombrone. Il voto favorevole al Piano di Area Vasta dell’assessore
Prussiani, non è andato giù ai rifondaroli
che ora chiedono un passo indietro al
sindaco Maurizio Pelagaggia. «Il sindaco
Pelagaggia scriva una lettera al presidente
della Conferenza dei Sindaci e alla direttrice Capalbo precisando che in osservanza
delle decisioni prese dal consiglio comunale il voto sul Piano di Area Vasta del
Comune di Fossombrone non può che
essere negativo enon positivo come dichiarato dall’assessore Prussiani - attacca il
segretario forsempronese di Rifondazione
Claudio Casavecchia - Il sindaco Pelagaggia, che gestisce la delega alla Sanità, si
attivi da subito per far rispettare entro il
30 settembre la volontà del consiglio e far
mantenere all’assessore regionale Mezzolani gli impegni assunti durante la campagna elettorale dello scorso anno».
Insomma secondo gli alleati del Pd, il
Piano di Area Vasta smantellerebbe l’ospedale di Fossombrone e dunque è necessario correggere il tiro ed esprimersi negativamente «altrimenti - conclude Casavecchia - se le due proposte non saranno
rispettate ci riserviamo, attraverso i nostri
eletti ovvero Chiarabilli, Cipriani e Lustrissimini, di intraprendere le opportune
Mare pulito
BaiaFlaminia
non s’accontenta
«Oravogliamo
labandierablu»
PESARO - «Balneazione
in tutta la Baia, merito di
anni di battaglie degli operatori. Ora la Bandiera
Blu». E’ stataaccolta positivamente, e non poteva essere altrimenti, da chi lavora in Baia Flaminia, la notizia che anche il punto 15,
quello più vicino alla foce
del Foglia, è stato riaperto
alla balneazione. Rimozione del divieto di fare il
bagno firmato con un’ordinanza del sindaco, a seguiro del via libera arrivato
dalla Regione lo scorso 30
luglio. Ora si può parlare di
riscatto della Baia, dopo
anni di delusioni? «Più che
un riscatto, direi che è un
obiettivo raggiunto grazie
anche alle battaglie sostenute
dall’associazione
Baia 200 e dagli operatori commenta il segretario comunale della Confcommercio Davide Ippaso l’intervento di realizzazione del pennello di prolungamento del lungofoglia e
tutte le attività legate all’allaccio delle fognature al depuratore, hanno consentito di raggiungere questo
risultato sulla balneazione». Ora si guarda avanti e
il prossimo passo, che confermerà, e darà il giusto
riconoscimentoal trattocostiero sotto il San Bartolo,
è la Bandiera Blu anche a
Baia Flaminia. Il pregiato
vessillo non potrà comunque arrivare fino al 2013,
considerato che per il 2012
le bandiere sono già state
assegnate al litorale di viale Trieste e Sottomonte.
Ma, anche se non formalmente, nella pratica possiamo dire che su tutta Pesaro
ora sventola già Bandiera
Blu - continua Ippaso - il
lavoro svolto dal Comune
su spinta delle associazioni ha ridato vita ad una
delle zone più belle della
città». Baia Flaminia non
sarà più una spiaggia di
serie B: «D’ora in poi pari
dignità con gli altri versanti balneari. Gli enti locali
dovranno porre nei confronti della Baia la stessa
attenzione riservata a viale
Trieste e Sottomonte. Non
c’è più una spiaggia di serie
B, Pesaro dal punto di vista balneare ora è unita.
Non esiste più quella divisione che finora era contrassegnata dal fiume Foglia», conclude Ippaso.
T.D.
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PESARO
In zona Santa Colomba cambia la viabilità
Niente più svolta pericolosa da via Timavo e a Colombarone concluse le rotatorie
di THOMAS DELBIANCO
PESARO - Via Timavo cambia senso di marcia, addio alla
svolta pericolosa davanti alla
casa di riposo Santa Colomba
per imboccare il sovrappasso.
E a Colombarone sono conclusi i lavori delle rotatorie, ma
c’è chi si lamenta per le loro
piccole dimensioni.
L’apertura dell’Interquartieri nord, con il nuovo collegamentotra la Torraccia e l’Urbinate (percorribile in entrambe
le direzioni, ma con svolta solo
a destra in entrata e in uscita),
ha permesso all’amministrazione comunale di mettere mano ad uno dei punti viari considerati pericolosi per la viabilità locale: via Timavo, la strada
che da via Gagarin finora conduceva all’Urbinate, passando
dietro alla nuova sede della
polizia stradale e della finanza, costeggiando la ferrovia, a
partire da oggi cambierà il senso di marcia. Sulla strada si
potrà transitare venendo da
via Mondini verso via Gagarin. Chi viene quindi dalla Ur-
La rotatoria
provvisoria
realizzata
sulla Statale 16
a Colombarone
binate, potrà percorrere via
Timavo fino a via Gagarin e
da lì svoltare obbligatoriamente a destra. «Con l'apertura
della nuova bretella che collega l'Interquartieri alla statale
Urbinate – spiega l'assessore
alla Mobilità Andrea Biancani
- non ha più senso che via
Tivamo sia percorribile al traffico in quella direzione di mar-
cia. Inoltre si renderà più sicuro l'incrocio all'altezza di Santa Colomba».
Intanto, a Colombarone
fanno bella mostra di se le due
nuove rotatorie, una all’incrocio con la strada che porta a
Casteldimezzo. E l’altra nell’intersezione con il percorso
che sale verso Gradara. L’annuncio sulla fine dei lavori è
arrivato sia da Biancani che
dal sindaco Ceriscioli su Facebook. Ma proprio nel social
network ieri c’è chi si è lamentato per «le dimensioni troppo
piccole delle due rotatorie, che
non porteranno a nessuna riduzione della velocità delle auto
lungo la Statale all’altezza di
Colombarone». Restando in
tema di rotatoie, martedì sera
Vittorio Sgarbi, ospite della
trasmissione Quinta Colonna,
in onda su Canale 5, ha definito le rotatorie della zona di
Pesaro «opere che nella maggior parte dei casi sono inutili,
per le quali sono stati sprecati
soldi pubblici o fondi europei».
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COMUNITAʼ MONTANA ALTO E MEDIO METAURO
SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
SUAP - GESTIONE ASSOCIATA
Allegato “A”
COMUNE DI URBINO
PROVINCIA DI PESARO E URBINO
SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE
“Ampliamento dellʼimmobile a destinazione alberghiera denominato Hotel La
Meridiana - Via Urbinate - Comune di Urbino - Foglio catastale N. 74 mappale 277
subalterno 9”.
Ditta: Hotel La Meridiana con sede in località Trasanni Via Urbinate N. 43 - 61029
Urbino (Pu) P.I. 02361590413.
IN VARIANTE AL VIGENTE P.R.G.
IL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO UNICO
PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
Ai sensi del D.P.R. 440/00, del DPR 160/2010 e per quanto previsto dallʼart. 26
della L.R. n° 34/92 e successive modificazioni.
RENDE NOTO
Che con Provvedimento del Responsabile di Sportello Unico Attività Produttive
n° 62 del 31/07/2012 è stato approvato il Verbale della Conferenza di Servizi del
31/07/2012 relativa al progetto di cui sopra, quale proposta di Variante allo Strumento Urbanistico vigente. La normativa vigente per progetti comportanti variazione dello strumento urbanistico, prevede la pronuncia definitiva da parte del
Consiglio Comunale, dopo lʼespletamento delle procedure di pubblicazione – osservazioni, proposte e opposizioni. Pertanto per 60 (sessanta) giorni interi e consecutivi, decorrenti dalla data in calce, si trova depositata la relativa
documentazione presso il Comune di Urbino – Ufficio Urbanistica nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 09,00 alle ore 13,00 o presso lo Sportello Unico Attività
Produttive di questa Comunità Montana nei giorni dal lunedì al venerdì dalle ore
09,00 alle ore 13,00. Entro i 60 giorni di deposito chiunque abbia interessi pubblici
o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati,
cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, è invitato a prendere conoscenza della anzidetta documentazione e presentare, presso lo Sportello Unico
Attività Produttive della Comunità Montana Alto e Medio Metauro in Urbania (PU),
Via A. Manzoni n° 25, eventuali osservazioni, proposte e opposizioni in merito.
Urbania, lì 31/07/2012
IL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE
F.to Geom. Renato DINI
-MSGR - 14 PESARO - 41 - 09/08/12-N:
FANO
e-mail: [email protected]
VIABILITA’
CARABINIERI
Spaccio e botte, scattano arresti e denunce
Santorelli
aveva detto no
apedonalizzarla
per salvaguardare
i commercianti
di MARCO GIOVENCO
di OSVALDO SCATASSI
FANO - La chiusura di via
Cavour si farà, ma in ore marginali rispetto alle esigenze delle
attività commerciali. La strada, che dà il nome all'omonimo
borgo di Fano, resterà aperta
dalle 8 alle 20, mentre diventerà zona a traffico limitato
perilrestodella giornata.
«Il provvedimento
dovrebbe entrare in vigore
già dal prossimo mese», assicura l'assessore alla Viabilità, Michele Silvestri. Una misura, dunque, che media tra l'esigenza di
proteggere un altro settore del
centro storico
dal traffico
selvaggio e la
volontà
di
non pestare i
calli ai negozianti. C'è però chi ritiene
questa stessa
soluzione un
compromesso storico, per
meglio dire
del centro storico, fra lo
stesso Silvestri e il collega
al Commercio, Alberto
Santorelli: «Il
rinviodelprogetto per pedonalizzare via Cavour - interviene Claudio Orazi, vice presidente di Lupus in
Fabula - non è solo il risultato
dei conflitti in giunta, purtroppo è anche il frutto della miopia
e dell'arretratezza di una compagine amministrativa che sulle politiche del traffico ha fatto
il peggio possibile. A Fano contano solo gli interessi di bottega
e per non perdere una manciata
di voti, si è disposti a lasciare il
fax: 0721 370931
Indagini dei carabinieri
FANOKUna pattuglia dei carabinieri di
Mondavio lo ha notato mentre, con atteggiamento sospetto e furtivo, si aggirava
nei pressi di alcune abitazioni della periferia fanese. È stato sufficiente un rapido
controllo personale per trovargli addosso
un coltello a serramanico del genere proibito con una lama di 8 cm. È stato così
denunciato per porto illegale di armi un
25enne della zona, già noto alle forze
dell’ordine. I carabinieri hanno anche
sequestrato l’arma. È una delle operazioni che i militari della compagnia di Fano,
coordinati dal capitano Cosimo Giovanni Petese, hanno messo a segno in queste
giornate di intenso lavoro estivo. Nel
corso dei controlli a Fano i militari della
stazione di Saltara e del Norm hanno
anche tratto in arresto un 21enne della
zona, vecchia conoscenza dei carabinieri,
trovato in possesso di 33 grammi di
hashish destinati all’attività di spaccio.
Lo stupefacente è statosottoposto a sequestro mentre per il 21enne di sono aperte le
porte del carcere di Pesaro. A Saltara i
militari della locale stazione sono intervenuti d’urgenza in un’abitazione del luogo
dopo essere stati chiamati tramite 112.
Denunciato un 53enne con l’accusa di
maltrattamenti in famiglia. Da diversi
mesi l’uomo vessava e malmenava la
moglie. La telefonata di aiuto è scattata
nel corso dell’ultimo violento episodio
che è sfociato in una terribile aggressione.
Nell’ambito dei controlli i carabinieri
hanno verificato260 automezzi eidentificato290 persone. Passati alsetaccio diversi casolari disabitati, talvolta occupati da
stranieri senza fissa dimora, le zone della
stazione ferroviaria, della Sassonia e del
Lido. Controllati anche diversifrequentatori di pub e locali notturni, fra i quali
sono stati individuati alcuni soggetti con
precedenti. Tre persone colpite da ordine
di carcerazione sono state arrestate e
sono stati identificati anche alcuni giovani trovati in possesso di diversi grammi
di hashish, marijuana e cocaina detenuti
per uso personale.
Compromesso per via Cavour senz’auto
Silvestri: «Ztl dopo le 20». Gli ambientalisti: «Conflitto fra assessori»
MARE SICURO
L’ingresso
di via Cavour
La guardia costiera rafforza i controlli
FANOKAlle porte della settimana di Ferragosto la Guardia Costiera di Fano, al comando del tenente di vascello Mario Esposito
Montefusco, si prepara a un massiccio dispiegamento di uomini e mezzi. Misure intensificate nell’ambito della già efficiente operazione Mare sicuro che, dal suo avvio all’inizio di
luglio ha totalizzato 8 soccorsi, verifiche su
133 unità navali, 321 controlli svolti presso
strutture balneari, 273 controlli antinquinamento e sulla pesca, 19 illeciti rilevati con
sanzioni amministrative elevate per un importo complessivo di 9.920 euro. Nei prossimi giorni, e in particolare nelle giornate a
cavallo di Ferragosto, il Circomare ha predicentro storico, una zona monumentale di elevata potenzialità
commerciale, come parcheggio
o tangenziale». Orazi confuta
inoltre le tesi di Confcommercio, contraria a pedonalizzare
via Cavour perché «vive con il
transito delle auto», mentre la
stessaoperazione potrebbe essere tentata con strade analoghe,
come via da Serravalle, meglio
servite da parcheggi. In realtà,
secondo Lupus in Fabula, c'è
una sola differenza: «In termi-
sposto un programma di rafforzamento delle
attività di pattugliamento e vigilanza sulla
costa. In prima linea in mare la motovedetta
CP 535, il battello veloce GC 332 e la moto
d’acqua GC L20, mentre un team di altre tre
unità gestirà le segnalazioni in sala operativa.
In tutto 14 militari tra terra e mare, dislocati
fra Fosso Sejore e il fiume Cesano. Il comandante Montefusco ha evidenziato «l’importanza di far sentire la presenza dell’autorità
marittima in giornate delicate e particolari
come quelle che ci si appresta a trascorrere,
quando l’afflusso di bagnanti e turisti tocca i
livelli più alti». Per eventuali emergenze in
mare è attivo il numero blu gratuito 1530.
ni economici paga di più una
clientela che si muove a piedi o
in bici, rispetto a chi lascia
l'auto in divieto di sosta o sul
marciapiede per fare acquisti
mordiefuggi. Questoi commercianti di via da Serravalle l'hanno capito. Amministratori avveduti dovrebbero discernere
tra bene comune e legittime
rivendicazioni di alcuni, gli basterebbe guardarsi intorno». Le
timidezze su via Cavour, con-
M.G.
clude Lupus in Fabula, metterebbero a rischio il nuovo piano per il traffico in centro storico, che dovrebbe ridurre gli
attuali ingressi a sei, presidiati
da telecamere a partire dagli
inizi del 2013. «La misura è
stata concordata in giunta - conclude Silvestri - ed è diversa dal
disegno che ho proposto all'inizio. Si tratta però di un primo
passo nel progetto che punta a
riorganizzare in modo comples-
Ferragosto sicuro
sivo il centro storico di Fano.
Quando saranno effettuati interventi per migliorare l'arredo
urbano e quando saranno diminuiti gli accessi, misura davvero fondamentale per controllare un traffico ora ingestibile,
allora si potrà allargare l'attuale
Ztl del centro storico anche a
via Cavour. Ripeto, sarebbe Ztl
e non isola pedonale. Lo sottolineo, perché limitare il traffico è
diverso da pedonalizzare».
IL CASO
Carrara, inquinanti fuori norma
Tavolo tecnico
in Municipio sul piano
presentato dalla ditta
FANO – Le sostanze inquinanti individuate nell’ex cava Solazzi, a Carrara, sono superiori
al livello previsto dalle norme
sui terreni agricoli, quindi la
società proprietaria «dovrà bonificare l’area o mettere in sicurezza i rifiuti, in via definitiva». Lo specifica l’assessore Luca Serfilippi, che ha partecipato al tavolo tecnico convocato
nel Municipio diFano per valutare il piano della stessa ditta
Solazzi. Il piano è il risultato di
Individuati all’ex cava Solazzi. Serfilippi: «Area da bonificare»
L’area dell’ex cava Solazzi
analisi a tappeto effettuate
«con la medesima metodologia sia dagli esperti dei privati
sia dall’agenzia ambientale Arpam». La verifica ha esaminato «circa 7 ettari di terreno ed è
stata concentrata soprattutto
in prossimità delle aree con
maggior accumulo di rifiuti. In
totale sono stati prodotti circa
20.000dati, elaborati esuddivisi in tre fasce di profondità fino
a un massimo di dieci metri».
«Gli esami – prosegue Serfilippi – hanno riguardato tutti i
settori ambientali: monitorag-
gio dell’aria, carotaggi, campionamento e analisi delle acque
sotterranee. Diversi parametri
«superano la soglia prevista
per i terreni agricoli, ma non
quella relativa ai terreni industriali e commerciali». Nelle
prossime settimane, si prevede
comunque entro questo mese,
la conferenza di servizi dovrà
approvare il cosiddetto piano
di caratterizzazione appena
presentato dalla proprietà dell’ex cava. Seguiranno le analisi
di rischio e la valutazione degli
interventi che gli stessi privati
dovranno proporre. Il tavolo
tecnico è stato convocato dall’ufficio comunale all’Ambiente, hanno partecipato i rappresentanti di Asur, Arpam, Provincia e ditta Solazzi. «Non
siamo in presenza di un inquinamento forte – assicura Serfilippi – e gli interventi successivi impediscono che si espanda.
Nell’ex cava sono stati scaricati due diversi blocchi di rifiuti.
INIZIATIVE
FANO – Soldi dalla Regione
per animare monumenti come il bastione Sangallo e la
rocca malatestiana, oltre che
altri spazi storici di proprietà
comunale. Ilprogetto, che prevede una spesa complessiva
di 126.000 euro, si chiama
«Effetto Giovane», prevede
due o tre borse di studio per
neo-laureati e ha attirato l’attenzionedella minoranza consiliare. Samuele Mascarin di
Sinistra Unita e Francesco
Aiudi del Pd sollecitano infatti una serie di chiarimenti.
«Conquali modalità – chiedono entrambi – il Comune ha
pubblicizzato questa importante opportunità? Quali so-
La Rocca Malatestiana
no stati i criteri per individuare i soggetti beneficiari? E chi
li ha individuati?». Mascarin
e Aiudi vogliono sapere, inoltre, se la fase progettuale di
«Effetto Giovane» sia stata
condivisa con associazioni o
future e di «regole trasparenti,
condivise, per l’utilizzo degli
spazi pubblici, in particolare
il bastione Sangallo e la rocca
malatestiana». Mascarin e
Aiudi, è evidente, temono che
il progetto «Effetto Giovane»
possa provocare altri motivi
di conflitto. «Credo che i due
consiglieri abbiano preso un
granchio – commenta l’assessoreLuca Serfilippi–Il progetto è stato presentato alla Regione dagli assessorati alle Politiche giovanili e alla Cultura,
ma deve essere ancora appro-
O.S.
Bocciata
la centrale
prevista
a Lucrezia
FANO - Producono più
danni che vantaggi i criteri
adottati dalla Regione per
autorizzare le centrali a biogas. Questa è la conclusione di Enrico Vergoni (Fli),
che aggiunge di non avere
pregiudiziali verso simili
impianti:
«Producono
energia pulita e buon ritorno economico». Il problema, semmai, è «dove si
costruiscono». In tutta evidenza i luoghi scelti per le
due strutture previste a Fano, una a Tombaccia e l'altra a Monteschiantello, sono considerati altrettanti
errori, perché Fli «apprezza l'impegno del Comune e
del comitato in una battaglia fondamentale per il futuro del nostro territorio».
Ora si attende un segnale
da chi ci rappresenta «in
Regione e in Parlamento,
ognuno deve fare la propria parte». «Non si può far
finta - prosegue Vergoni che le centrali a biogas non
abbiano impatti ambientali. Siamo preoccupati dalla
coltivazione intensiva di
vegetali per alimentare gli
impianti, che comprometterebbe le colture di qualità. Sul piano economico,
siamo curiosi di sapere come possano rimanere sul
mercato impianti fin troppolegati ai prezzi deiprincipali combustibili, soia e
mais, che hanno avuto un'
impennata a causa della siccità. Chi verrà in vacanza
nella nostra riviera, se sarà
sovrastata da silos alti una
decina di metri?». Comune
di Cartoceto e Provincia,
intanto, hanno bocciato la
centrale prevista a Lucrezia sia per carenza di documentazione sia per incompatibilità con il Piano regolatore. La vicenda è diversa
rispetto ai due casi fanesi e
il coordinamento provincialecontro gli impianti impattanti invita a non cantare vittoria troppo presto.
Per Mrs Fano è comunque
un segnale positivo: «Dimostra che le centrali hanno vita dura, quando i procedimenti riguardano Amministrazioni pubbliche disposte ad ascoltare i cittadini e intenzionate ad applicare criteri razionali di giudizio. Si rende ancora più
evidente la linea arrogante
adottatainvece dalla Regione, che ha approvato entrambi gli impianti a Fano
nonostante le motivate e
ragionevoli obiezioni di comitato e Comune. Una caparbia volontà politica
neo-autoritaria, a prescindere da ragioni di democraziae buon senso, che individua nell'attuale maggioranza marchigiana una precisa
responsabilità».
O.S.
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APPUNTAMENTI
La Rocca fa ancora discutere
consulte e se l’ambito sociale
sia stato coinvolto. La richiesta di chiarimenti origina dalla vicenda della corte malatestiana. L’associazione di giovani Work in progress ha ottenuto di vivacizzare gli spazi
interni del monumento, ma la
formula adottata dal Comune
per assegnare l’incarico è stata giudicata troppo discrezionale. Ha lasciato l’amaro in
boccasia a «numerose associazioni fanesi» sia alla loro consulta, che hanno appena avanzato la richiesta di garanzie
L’accumulo a monte è più consistente e in teoria più inquinante rispetto alle quantità lasciate vicino al laghetto, più a
valle. Nel primo caso servirebbero circa 500 camion per rimuovere tutto, nel secondo
molti di meno. Ora aspettiamo
la proposta della ditta, ma voglio essere ottimista e confido
che questa lunga vicenda si
concluda entro settembre».
Impianti a biogas
vato. Spero che lo sia. Lo dico
tanto per le due o tre borse di
studio, che darebbero lavoro
a neo-laureati, quanto per il
preciso obiettivo di animare
luoghi della cultura a costo
zero per il Comune, com’è
stato fatto per la rocca malatestiana. Questa è l’unica attinenza con Work in Progress,
perché finora nessuna gestione è stata assegnata a qualcuno. La condivisione del progetto, infine, c’è stata». La
risposta della Regione è attesa
a novembre.
O.S.
FANOKSole a Mezzanotte è il concerto-evento per la
presentazione dell’associazione Maruzza Marche Onlus,
in programma questa sera alle 21 nell’ex chiesa di San
Francesco. Scopo dell’associazione è sensibilizzare, formare e diffondere lo sviluppo, anche domiciliare, delle cure
palliative per pazienti pediatrici colpiti da patologie oncologiche e malattie rare. Musiche dell’orchestra Rossini
Flute Ensemble diretta da Fiorenzo Di Tommaso e recital
operistico con brani eseguiti da Lorenzo Bavaj (pianoforte), Francesco Panni (tenore) e Angela Venturino (soprano). L’associazione è presieduta da Elmo Santini. Domani
alle 21 l’ex chiesa di San Francesco ospita invece il nuovo
appuntamento del ciclo Parole e Note. Protagonista AidaDuo in KosModulArt «Salmodiesubliminali e Mitocosmi
per la notte delle stelle cadenti». È la presentazione
dell'arte modulare, metodologia ideata e promossa da
Stefano Vagnini e Giorgia Ragni nelle Università americane ed europee. Introduzione di Umberto Bultrighini dell’Università di Chieti. E poi Giorgia Ragni (soprano), Ardo
Quaranta (voce recitante e video), Stefano Vagnini (pianoforte) e Marco Florio (voce recitante).
-MSGR - 14 PESARO - 45 - 09/08/12-N:
45
IL MESSAGGERO
GIOVEDÌ
SPORT 45
9 AGOSTO 2012
CALCIO SCOMMESSE
Stefano Palazzi procuratore
della Federcalcio, ha chiesto
la retrocessione di Grosseto
e Lecce in Lega Pro: è atteso
oggi il verdetto della Disciplinare
Grosseto e Lecce tremano, Vicenza e Nocerina sperano
Oggi i verdetti della Disciplinare. In serie B probabile ribaltone, incertezza sulla prima giornata
di MAURIZIO NORCINI
di BRUNO FERRETTI
ASCOLI K Tre giorni alla CopASCOLI K Grosseto e Lecce retrocesse in Lega
paItalia, una quindicina alcamPro e con penalità da scontare nel prossimo
pionato. Si incomincia a fare
campionato. E’ la punizione chiesta dal procusul serio, insomma, e allora è il
ratore Stefano Palazzi alla Disciplinare che
casodi tastare il polso ai biancooggi emetterà i verdetti a carico di società e
neri partendo da uno che gode
tesserati coinvolti nel calcio scommesse. Le
diuna visione certamente prividue società devono rispondere di responsabililegiata. Quella dalla porta.
tà diretta causa il coinvolgimento dei rispettivi
Guarna, un mese di lavoro.
presidenti Camilli e Semeraro (quest’ultimo
Che Ascoli sta nascendo?
nel frattempo ha ceduto il Lecce al nuovo
«Bella domanda. Anch'io come i tifosi sono un po' curioso
proprietario Tesoro). Se Grosseto e Lecce sadi valutare il reale potenziale
ranno retrocessi al loro posto risaliranno in B
della squadra. Sono arrivati otVicenza e Nocerina, classificate rispettivamentimi giocatori assieme a giovate al quart’ultimo e terz’ultimo posto nel passani promettenti e la società sta
to campionato. Anche il Gubbio ha chiesto e
cercando le pedine giuste per
completare il mosaico. Però sarà il campo a dire l'ultima parola, come sempre. Non possiamo fare altro che aspettare e
vedere».
Avete incassato qualche rete
di troppo in precampionato?
«CastelRigone, Teramo, Maceratese ci hanno fatto gol ma è
meglio adesso che quando ci
saranno punti veri in palio.
Mancano ancora la condizione
e le giuste distanze fra i vari
reparti. Poco a poco arriveranno, io non mi
preoccupo».
DILETTANTI
Si partirà
domenica
con il Portogruaro
che due anni fa battè
l’Ascoli sul
neutro di
MONTEGRANARO K Il
Udine.
Montegranaro Provincia
«E noi non
Fermana ha raggiunto l'actrascuriamo
cordo con il centrocampista
niente. PrenStefano Bagalini, classe ’81,
deremo la
che nella sua lunga carriera
partita col solito scrupolo,
ha giocato fra i professioninon è il caso
sti con Teramo, Avellino,
di rischiare
Verona, Samb, Cisco Rouna figuracma, Lanciano, Sangiustese e
cia».
Fermana. Bagalini è un rinBen altra
forzo importante per il cendifficoltà
trocampo di mister Jaconi
vi aspettain vista del prossimo camte alla pripionato di Eccellenza.
ma di campionato a
Varese?
to perché deve ancora finire il
«Ogni calenmercato. Sono ad Ascoli da
dario divendieci anni e la volontà di restare
ta facile o difc'è: vedremo se si riuscirà a
Il
portiere
Enrico
Guarna
è
lieto
di
restare.
Ma
il
mercato
è
ancora
lungo...
(Foto
SPOT)
ficile in base
trovare un accordo che soddisfi
alla forma in
tutti».
cui troveremo gli avversari. Sa- vero, ma dobbiamo evitare di periodo».
d Stasera a Jesi. L'Ascoli tornerà un piacere risalutare mister ricadere negli errori passati,
Ma Guarna resterà a difende- rà in campo questa sera a Jesi
Castori, ma faremo di tutto per cioè avere troppa fretta all'inire la porta dell'Ascoli?
(ore 20). Silva dovrebbe avere
zio
per
eliminare
l'handicap.
mettergli i bastoni fra le ruote.
«Qualche approccio da parte di tutti a disposizione visto che
Luilo sa bene enon ci sottovalu- Dovremo mantenere sempre la altre squadre c'è stato ma offer- ieri sono tornati in gruppo anstessa mentalità, partita dopo te vere e proprie non mi sono che Giallombardo e Scalise.
terà».
giunte. Perciò penso solo a lavo- Questa mattina si alleneranno
Comunque si parte con un partita».
Mancherà Papa Waigo, per- rare con serietà, qui sto bene. Il solo quelli che, causa acciacchi
solo punto di penalizzazione.
Rispetto all'anno scorso un
dita pesante. Storia strana mio procuratore si sta muoven- fisici, hanno saltato qualche sebel passo avanti...
quella del senegalese: che do, ma io non so nulla perché duta.
nulla mi dice».
«La classifica dice questo, è
idea si è fatto?
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«Preferirei non toccare l'argoLei va in scadenza di contratmento perché non ne so più di
to, c'è la possibilità di allunvoi. Solo Papa Waigo e la sociegarlo?
tà sanno come sono andate ve- «Con la società non ne ho parlaramente le cose in quest'ultimo to, ma non è neppure il momen-
ottenuto di entrare nel processo con la speranza
di trarre qualche beneficio. Le società e tutti i
tesserati condannati avranno cinque giorni di
tempo -da oggi- per presentare appello. Subito
dopo ferragosto, martedì 17, la Corte di giustiziafederale a sezioni unite (presidente Mastrandrea) esaminerà i ricorsi e lunedì 20 agosto si
tornerà in aula: le sentenza di appello sono
previste per il 23 agosto ovvero 48 ore prima
dell’inizio del campionato di serie B. E’ un
margine insufficiente e per questo avanza l’ipotesi di rinviare la prima giornata in un turno
infrasettimanale, oppure a gennaio riducendo
le vacanze invernali (1-24 gennaio). Altra ipotesi al vaglio di Federcalcio e Lega di serie B è
quella di far disputare regolarmente la prima
giornata ad eccezione delle due partite interes-
sate: Grosseto-Novara e Spezia-Lecce che -con
i ripescaggi- potrebbero diventare Vicenza-Novara e Spezia-Nocerina. Ci sarà poi il terzo e
ultimogrado di giudiziodavanti alTnas (Tribunale nazionale del Coni) che potrebbe anche
ridurre le sanzioni ma, nonostante la riduzione
dei tempi, il verdetto non potrà arrivare prima
di settembre, quindi a campionato iniziato.o
Guberti rischia tre anni. Fra i numerosi
tesserati che rischiano una pesante squalifiche
ci sono anche due ex bianconeri: il portiere
Ferdinando Coppola e Stefano Guberti. Quest’ultimo è rientrato dal Torino alla Roma per
fine prestito ma è fuori rosa. Palazzi ha chiesto
per Guberti (accusato di illecito sportivo) 3
anni di squalifica. Per il Novara 4 punti di
penalità.
CALCIO SERIE B Il portiere: «Sto qui da dieci anni e c’è la volontà di restare». Stasera amichevole a Jesi
Ascoli, Guarna: «Contento di restare»
«Ilrinnovodelcontratto?Nonne abbiamoparlato,speriamoditrovareunaccordo»
Il centrocampista
Stefano Bagalini
al Montegranaro
MERCATO
Mazzola via, è tornato in Svizzera
L’attaccante in prova bloccato da un infortunio: se ne riparlerà a gennaio
ASCOLI K E’ finita l’avventuradiNicolas Mazzola in bianconero. Almeno per il momento.
L’attaccante italo-argentino è
ripartito per Locarno, la società
svizzeracon la qualeha disputato l’ultimo campionato. Mazzola, causa un problema muscolare, si è dovuto fermare dopo
mezz’ora durante l’amichevole
con il Castel Rigone a Norcia. E
non ha potuto disputare quelle
successivecontroTeramo eMaceratese. L’Ascoli non ha avuto
lapossibilità di valutare Mazzola con attenzione e ha deciso di
liberarlo. Se ne riparlerà al mercato di gennaio, ma nel frattempo l’Ascoli deve cercare un altro attaccante per sostituire il
desaparecido Papa Waigo. Di
quest’ultimo si sono perse le
tracce. Il senegalese, che continua ad essere assente ingiustificato, si è rivolto alla Fifa chiedendo l’annullamento del suo
contratto con l’Ascoli per svincolarsi a parametro zero. Ma,
logica alla mano, senza alcuna
possibilità di accoglimento. Papa Waigo potrebbe chiedere la
rescissione unilaterale del contratto ma in questo caso dovrà
pagare una penale all’Ascoli
(stabilita dalla Fifa in base all’entità del contratto) e scontare un periodo di squalifica. Lo
fara? L’Ascoli spera ancora di
poter risolvere il caso bonariamente ovvero cattraverso un
L’AMICHEVOLE
Fermana sconfitta con onore
dall’Aquila. Gol di Bolzan
di ROBERTO CRUCIANI
AMANDOLA K Una Fermana decisamente positiva perde
solo allo scadere contro L’Aquila (Seconda divisione) che punta a ben figurare nel proprio
girone. Risultato: 2-1 per gli
abruzzesi. Per i gialloblù a segno capitan Bolzan, tra i migliori in campo in assoluto. De
Angelis schiera la Fermana con
un 4-3-3 decisamente interessante nel quale Cudini e Bolzan
sono i perni difensivi, Fabiani e
Gentile gli esterni bassi davanti
a Chessari; a centrocampo il
riferimento centrale è Perra con
Polidorio e Francisco Casim
(interessante la sua prestazione
in mezzo al campo) con Lepre a
destra e Luciano Casim a sinistra con Attadia riferimento
centrale. La partenza forte è de
L’Aquila che passa al 5’: cambio di gioco per Improta che
controlla, spostato a sinistra, si
accentra e a giro infila sul secondo palo. Passano i minuti e la
Fermana prende le misure a
centrocampo. Gara in equilibrio con Guzzon che in chiusura di tempo si salva in angolo su
Carcione. Ripresa che parte con
molti cambi. La Fermana trova
il pari con Bolzan che deposita
in rete dopo un’ottima iniziativa di Cognigni. Nel finale sono
gli ospiti ad imporsi grazie alla
stoccata di Perelli, ben imbeccato da Iannini.
L’Aquila (4-4-2): Testa;
Aprile, Ingrosso, Mucciante, Ligorio; Ciotola, Agnello, Carcione, Improta; Colussi, Infantino.
Subentrati: Tomarelli, Tamini,
D’Amico,Leone, Iannini, Perelli, Piccioni, Dell’Armi, Simboli, D’Ippolito, Antonucci, Sordilli, Notaro, Addari, Balestra,
Modesti. Allenatore: Graziani
Fermana (4-3-3): Chessari;
Fabiani, Cudini, Bolzan, Gentile; Polidorio, Perra, Francisco
Casim; Lepre, Attadia, Luciano
Casim.Subentrati: Guzzon, (Livini) Marcatili, Matera, Attanasio,Mangiola, Cognigni, Consolazio, Haruna, Moccia, Cannoni, Pazzi. Allenatore: De Angelis
Arbitro: Pistarelli di Fermo.
Reti: 5’ Improta, 60’ Bolzan,
88- Perelli
Note: Spettatori 200 circa.
I nuovi bianconeri Hanine e Zaza
impegnati durante una partitella
in famiglia. Stasera ultimo
collaudo a Jesi prima della Coppa
accordo con l’Al-Wahda, la
squadra del Dubai interessata a
Papa Waigo.
Ciofani e Giallombardo. Il
primo potrebbe tornare per
completare il reparto arretrato
dove l’ex cesenate Ricci ha preso il posto di Rosania. Per Giallombardo, sfumate le piste Ternana e Novara, se ne apre una
che conduce alla Cremonese,
ambiziosa squadra di Lega Pro.
Stipendi sospesi. Lega calcio e sindacato Aic (Associazione italiana calciatori) hanno fir-
mato il nuovo accordo collettivo di durata annuale. In tema
di calcio scommesse l’accordo
prevede la sospensione degli stipendi ai
calciatori condannati anche
solo in primo
grado.Inpratica quello che
hafattol’Ascoli con i suoi
tesserati condannati (Sommese, Micolucci e per ultimo Pederzoli)
chiedendo autorizzazione
agli organi federali perchè
la norma nel
vecchio accordo non c’era. Ma Sommese e
Micolucci si sono rivolti al Giudice del lavoro.
Primavera-Grottammare
0-2. Prima amichevole precampionato per la Primavera dell’Ascoli che ieri ha ospitato il
Grottammare di mister De
Amicis. E’ finita 0-2 oer gli
adriatici con un gol per tempo
del difensore Adamoli e del
nuovo attaccante Rosa. I baby
bianconeri torneranno in campo sabato con la Maceratese.
B. Fer.
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CALCIO SECONDA DIVISIONE
Fano piegato dall’ambizioso Foligno
L’allenatore del Fano
Karel Zeman
Secco 0-2 al Mancini, attesa per il calendario che sarà diramato oggi
di ANDREA AMADUZZI
GUBBIO - La buona notizia è
che col Foligno l’Alma non
avrà in futuro più nulla a che
spartire. Umbri al sud con ambizioni dichiarate (Gaeta l’ultimo acquisto), granata al nord
con un bel po’ di lavoro ancora
da fare per arrivare in tiro al
campionato. Almeno fermandosi a quello che è saltato fuori
dalla prima sfida del Memorial Mancini, il triangolare di
Gubbio con partite da un tempo l’una che rappresentava per
la squadra di Zeman il primo
banco di prova credibile dopo
due settimane e mezzo di preparazione scandite da superlavoro e qualche agevole goleada. Siccome una formazione
titolare non esiste ancora, improbabile precisare quanto
quella scesa in campo le potesse somigliare. Certo solo che
oltre a Beni e Bartolucci, che
torneranno solo dopo Ferragosto, e Cossu, programmato per
l’autunno, il Fano ha dovuto
rinunciare ancora una volta a
Cazzola, sempre alle prese con
gretti fiancheggiare un Marolda che è solo da poco rientrato
in gruppo. Quando Sbardella
ha avvicendato Ugolini, con l’
accentramento conseguente di
Colombaretti, e Piccoli ha preso il posto di Bongiovanni,
poco è cambiato, nel disegno
tattico e anche nell’andamento di una sfida che è sempre
il ginocchio infiammato, e anche ad Evangelisti e Forabosco, mentre dei tre in prova su
cu a fine ritiro sarà presa una
decisione non c’era Zanni.
Panchina per Piccoli, almeno
all’inizio, e dunque Berretti
davanti alla difesa con gli under Urso e Proia da interni.
Dietro Colombaretti defilato,
almeno per metà tempo, così
da dare strada in mezzo all’ex
di serata Merli Sala assecondato da Ugolini, mentre davanti
è toccato a Bongiovanni e Alle-
stata sotto il controllo dei falchetti. Anche perché proprio
Piccoli ha quasi subito rimediato un colpo e si è preferito
far finire la sfida ad Antonioni. Accreditata dalle eccellenti
perfomance con Reggina e Siena, culminate in sconfitte con
perdite minime ed elogi a pacchi, la squadra di Tedesco si
A.J.FANO
0
FOLIGNO
2
ALMA JUVENTUS FANO (4-3-3): Giovagnoli; Colombaretti,
Merli Sala, Ugolini (26’ Sbardella), Amaranti; Urso, Berretti,
Proia: Bongiovanni (26’ Piccoli, 35’ Antonioni), Marolda,
Allegretti.
A disposizione: Matteagi, Righi, Sbardella, Boccaccini, Piccoli, Sassaroli, Muratori, De Julis, Antonioni, Faccini.
Allenatore Zeman
FOLIGNO (4-3-1-2): Zandrini; Adamo, Cotroneo, Biondi,
Petti; Lepri, Borgese, Fiordiani; Vassallo; Balistreri, Brunori
Sandri.
A disposizione: Piacenti, Cancelloni, Barbetta, Padoin, Lonardo, Gatti, Polidori, Gesuele.
Allenatore. Tedesco.
ARBITRO: Sacchi di Macerata.
RETI: 17’ (rig) e 42’ Balistreri.
muove subito con più autorità,
sbloccando il risultato dopo
un quarto d’ora e spiccioli. Ci
vuole comunque un rigore,
quello procurato da Vassallo
sull’intervento scomposto di
Urso e trasformato da Balistreri. La doppietta dell’ex perugino si materializzerà sul finire
quando un cross di Brunori
Sandri troverà la sua degna
accoglienza in area. L’Alma ha
opposto giusto un paio di tiri
da fuori. Il primo sull’1-0 di
Proia che recuperata palla a
metà campo, ha sondato i riflessi di Zandrini, l’altro sul
2-0 del subentrato Sbardella,
con l’estremo del Foligno reattivo nella deviazione in angolo. A seguire la sfida col Gubbio, questa mattina invece il
calendario, reso noto nel corso
della presentazione ufficiale
dei campionati che la Lega Pro
ha fissato a Palazzo Vecchio.
Ma liberato o quasi da trasferte proibitive e mercoledì lavorativi, il Fano ci farà relativamente caso qualunque dovesse essere.
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-MSGR - 14 PESARO - 46 - 09/08/12-N:
46
GIORNO
E NOTTE
IL MESSAGGERO
GIOVEDÌ
9 AGOSTO 2012
PESAROKPer quattro giorni Baia Flaminia
risuona sulle note di 28 band pesaresi e non solo.
Tante saranno a far vibrare gli amplificatori
nella seconda edizione del Jump Out Festival
che prende il via oggi presso un Campo di Marte
che alternerà il «divertimento marsupiale» della
sua «festa del canguro» a birrifici artigianali,
stand gastronomici e luna park.
Apertura di festival all’ora dell’aperitivo con
i Vertex in un giovedì sera che sarà completato
dalle esibizioni di Sammy wants to fly, Imago
Lunae, A memorable day e We don’t like you.
Domani ancora musica non-stop con le performances di Vremenà, Belfast, Windom Earle,
Selica, Lantern, Montezuma e Raein. Notte
ancora più lunga quella di sabato che vedrà
alternarsi sul palco A Failed Desire, Estize,
Bone’s Law, Our last sunset, Edward in Venice,
IL CONCORSO
Jump Out Festival alla Baia
e show danzante sul mare
Questa sera
a Pesaro
diversi
appuntamenti
musicali
Chartise, Barely Awake e finale con il dj set di
Droplet & Republic from Soundrama Crew.
Domenica, la chiusura di festival risuonerà della
musica di Fat, The Faccions, Polidori & Cardinali duo, Machweo, Diadainconsupertrafra, Be
Forest, Drink to me.
Dalla Baia a viale Trieste (angolo viale Fiume) ancora musica stasera con il sesto appuntamento dei «Giovedì in Giardino» che metteranno in scena lo show danzante degli Arabesque. In
viale Zara dalle 22 alle 23 torna la Zumba con
Center Stage con lezione per i più piccoli dalle 21
alle21.30. Ad affiancare l’evento anche i volontari di Ant e Avis e le ragazze di Atelier (negozio di
artigianato) che hanno realizzato simpatici gadget a favore di benefiche raccolte-fondi.
D.S.
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Al Teatro Libero c’è Niba
si ride con il tocco di Zelig
CAGLI – L’attore comico Niba, già noto per il suo successo
a Zelig, sarà protagonista, oggi insieme all’attore Andrea
Bartola e a Mario Mariani (al pianoforte), dello spettacolo
ironico surreale Pigna Bausch che si terrà alla Pineta di
Fosto di Cagli, nell’ambito della rassegna Teatro libero del
Monte Nerone, ideata dallo stesso Mariani. Un atteso
appuntamento, ad ingresso libero, che unirà il divertimento alla musica, in un luogo suggestivo e ricco di emozioni.
La serata inizierà alle ore 18.30 con una seduta di yoga
tenuta da Francesca Sgreccia, cui seguirà una cena al sacco
conviviale (possibilmente vegetariana) portata e condivisa
dai presenti, fino ad arrivare all’evento in programma.
Info: cell. 328.3292515; www.mariomariani.com
Appuntamento domani sera all’anfiteatro Rastatt
Le preselezioni
del concorso
di Miss Fano
si stanno
già svolgendo
in questi giorni
Passerella di bellissime
per eleggere Miss Fano
Anna Matveychuk cederà lo scettro di reginetta
di MARCO GIOVENCO
FANOKIl sogno della passerella nella torrida estate fanese si
concretizza domani sera all’anfiteatro Rastatt,
nel cuore del lungomare di Sassonia, con la settima edizione di
Miss Fano. È il
concorso di bellezzapereccellenza della Città della Fortuna, organizzato «quasi
per gioco» nel
2006 da Alex
Montanari dell’agenzia MontanariComunicazione, che sognava di creare un’opportunità per
la città, un momento di spettacolo, di divertimento, di sana
competizione. Scommessa vinta. L’altra sera, alla Cooperativa Tre Ponti, le ultime preselezioni per restringere a 18 la rosa
delle 27 concorrenti iscritte.
L’appuntamento è per domani
sera, 10 agosto, notte di San
Lorenzo e delle stelle cadenti.
Alle 21,30 il via alle tre sfilate al
termine delle quali la giuria decreterà la nuova miss che prenderà scettro e corona di Anna
Matveychuk, Miss Fano 2011.
Ma come è ormai tradizione, lo
spettacolo comincerà già nel primo pomeriggio coinvolgendo
tutta la città: dalle 16 alle 18 le
aspiranti miss animeranno una
passerella del tutto particolare a
bordo di auto d'epoca messe a
disposizione dal Fiat 500 Club
Italia–Coordinamento delle
province di Pesaro e Ancona.
Le miss sfileranno fra centro
storico (corso Matteotti e Piazza XX settembre) e zona mare
(Anfiteatro Rastatt e lungomare Simonetti al Lido), concedendosiper servizivideo e fotografici. Un’allegra anteprima in attesa dello spettacolo serale, quando le ragazze sfileranno con la
divisa del concorso, in costume
e in abito da sera. Ma a regalare
emozioni al pubblico non saranno soltanto le miss: gli organizzatori hanno messo a punto un
programma articolato in sfilate
e intermezzi coreografici curati
dalla scuola di ballo Dance Academy. Spazio anche alla solidarietà con la conferma del sodali-
Lo spettacolo
già dal pomeriggio
con la sfilata a bordo
di auto d’epoca
PESARO
L’Angolo della Poesia chiude con Quasimodo
Ultimo
appuntamento
con la poesia
PESAROKSaranno i versi di Salvatore Quasimodo a chiudere la
seconda edizione de «L’Angolo della poesia. Alla ricerca del loro»,
rassegna ideata dal regista Giuseppe Saponara. L’appuntamento è
per stasera alle 21.15, nel cortile di
Palazzo Ricci e sarà proprio il figlio
a parlare di una delle figure più
importanti del ‘900 italiano. Alessandro Quasimodo, attore, regista
e figlio del poeta siciliano, proporrà
un ritratto di Salvatore Quasimodo. Al poeta sono andati numerosi
riconoscimenti, uno su tutti quello
del 1959 con l'assegnazione del
premio Nobel per la letteratura.
Nei suoi testi ricorrono frequentemente le immagini della Sicilia, la
rievocazione del suo passato, l’insoddisfazione per il presente, vissuto nel grigio di una grande città del
Nord. Molto importante, poi, è il
ruolo morale e civile che Quasimodo attribuisce alla poesia, in particolare alla denuncia dell’oppressionenazi-fascista e all’esaltazione della Resistenza. Anche l’ultima serata ha in programma documentari
esclusivi realizzati da Giuseppe Saponara e messi a disposizione delle
teche Rai, la video intervista a Don
Gallo sulle parole dimenticate e
l’omaggio, con la proiezione di Pinocchio a Carmelo Bene.
zio instaurato con l’Avis Fano.
«Miss Fano continua a farsi
portavoce del messaggio di
Avis –ha spiegato Montanari–
persensibilizzare al dono gratuito e volontario del sangue, una
scelta importante che siamo orgogliosi di incoraggiare erappresentare».In occasione dellaserata di preselezione i rappresentanti Avis Fano si sono confrontati con le aspiranti miss sui
temi del volontariato e del sociale e domani sera, al termine
della sfilata, un'apposita giuria
svelerà il nome della ragazza
vincitrice del Premio speciale
Avis Fano legato al messaggio
«Belle fuori e belle dentro». E a
proposito della serata finale, tra
gli ospiti ci saranno la miss
uscente Anna Matveychuk e la
miss Carnevale di Fano 2012
Cristina Malai; mentre in giuria siederà anche Federico Fattinger, cantautore e compositore roveretano che nel 2012, ad
appena 20 anni, ha conquistato
il secondo posto nella finale
della trasmissione televisiva Italia’s Got Talent. La giuria assegnerà tre fasce con relativi premi, tra cui spiccano gioielli, city-bike, abbonamento a trattamenti estetici e centri benessere, accessori di moda e una cena
per due persone. Miss Fano è
patrocinata dall’assessorato al
turismo del Comune, dalla Provincia di Pesaro e Urbino e
daglienti carnevalesca e manifestazioni. Ingresso gratuito.
All’Oliveriana i miti
spiegati ai bambini
PESAROKLa mitologia per tutti, soprattutto per i bimbi. E
la sera alla scoperta di grandi archeologici. E’ il giovedì
dell’Oliveriana, quello diviso fra Mito Minimo e incontri Al
Museo. Oggi pomeriggio nella biblioteca di via Mazza proseguono gli incontri di Mito minimo: alle 17.30 la scrittrice
Sabina Colloredo leggerà Zeus. Re degli dei, degli uomini e di
moltissime donne, uno dei suoi racconti tratto dalla collana
Hotel Olimpo - Edizioni El. L'evento fa parte del Salone della
parola, Festival della filologia III 2012 per bambini e ragazzi.
L’incontro è per bambini dai 7 agli 11
anni (massimo 50 partecipanti). Sabina Colloredo è la scrittrice di un’ampia serie di racconti per l’infanzia,
direttrice creativa di un’agenzia di
pubblicità e copywriter milanese. Autrice delicata e attenta anche al mondo giovanile e alle sue problematiche,
ha pubblicato finora una quarantina
di libri, tradotti in numerosi Paesi
esteri e due romanzi per adulti, per
editoricome Nord,El, Einaudi Ragazzi, Carthusia. Vive e lavora a Milano
per otto mesi all’anno, mentre trascorre quelli estivi nelle Marche, nella sua
casa in cima alla collina, dove ha
Anche i piccoli al museo
scritto la maggior parte delle sue opere. La partecipazione è gratuita, ma
occorre prenotarsi nella sede del Museo archeologico Oliveriano, da lunedì a sabato dalle 16 alle 19 (tel. 0721.33344).
Giusto il tempo della pausa-cena per poi ritrovarsi di nuovo
nel cortile dell’Oliveriana. Alle ore 21.15 verrà proiettato il
documentario L’imperatore dei mari. I viaggi di Zheng He di
Keiko Hakihara Bang” (Singapore 2007). Nel 1403 Zheng He
divenne Ammiraglio della flotta cinese per volere dell’imperatore Ming Yongle. Egli compì sette spedizioni in mare,
raggiungendo l’India, il Medio Oriente e l’Africa. Il film cerca
di scoprire qual era il vero scopo dei viaggi intrapresi e chi era
questo uomo straordinario. La proiezione sarà introdotta da
MarioMorbidoni, Presidente dell’Archeoclub d’Italia – sezione di Pesaro. Ingresso libero.
Lu.Ben.
CAGLI
di ELISABETTA MARSIGLI
CAGLIKDopo gli eventi a Palazzo Tiranni (mostra di nove artisti in nove
stanze) e a Palazzo Ruberti (Cagli in
Veglia con cinque intense interpreti de
La Pioletta) Estate a Palazzo, iniziativa
promossa dall'Istituzione Teatro del Comune di Cagli e assessorato Beni e Attività Culturali, ritorna domani sera alle ore
21.30 al Berardi Mochi-Zamperoli (ingresso libero) con l'incontro curato dal
professor Massimo Puliani dal titolo:
«Le imprese utopiche di Roberta Biagiarelli».
La Biagiarelli è considerata una delle
più interessanti giovani attrici nonché
autrice di video-documentari che hanno
registrato, per i contenuti e la singolarità
delle tematiche scelte, l'apprezzamento
di qualificate firme del giornalismo italiano, da Paolo Rumiz a Carlo Petrini.
Roberta Biagiarelli presenterà a Cagli il suo recente road-movie del 2011
«Le mucche dalla Val Rendena a Srebrenica», racconto di rigenerazione di valori, di scambi e relazioni positive legate
Road movie fra mucche e solidarietà
Nell’ambito di Estate a Palazzo si presenta l’ultima opera di Roberta Biagiarelli
alla terra, tra compaesani che vivono
differenti geografie, che si è messo in
evidenza come esempio di solidarietà
tra i popoli e come progetto per la pace. Il
documentario ha come «protagonista»
Gianni Rigoni Stern, figlio del grande
scrittore, uomo dellamontagna dell'Altopiano di Asiago (VI), il quale narra una
impresa di solidarietà che ha i sapori di
una fiaba: il trasferimento e la consegna
di 48 manze e manzette che dall'Italia
sono state donate, a seguito di un percorso di conoscenza e identificazione sul
campo, alle famiglie di allevatori di Suceska di Srebrenica.
Un progetto incisivo, un’ azione che
prendeavvio dalla volontà di porre rimedio in modo concreto ai danni lasciati sul
campo dalla guerra, per aiutare a ricostruire, almeno in piccola parte, le condizioni di una ripresa e di una prospettiva
Da sinistra Roberta Biagiarelli
Gianni Rigoni Stern
e le mucche della Val Rendena
sul futuro agricolo di una comunità bosniaca che patisce, ancora oggi, a quindici anni dalla fine della guerra, le conseguenze e i danni della devastazione. La
Biagiarelli aveva già affrontato la tragedia della guerra in Bosnia-Erzegovina con «SouvenirSrebrenica», presentato a Speciale Tg1 su
Rai1; ed è stata e responsabiledi un progetto pilota volto alla rivitalizzazione culturale
delle aree di Srebrenica
per conto della Cooperazione in Bosnia Erzegovina /Ambasciata
d’Italia a Sarajevo.
Con questa iniziativa sarà allestito un tavolo per poter
contribuire al progetto a favore della Val
Rendena. www.cagliteatriemusei.blogspot.ite.mail:
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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2
PRIMO PIANO
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012
ALTRI DISAGI DALL’ECCESSO DI UTILIZZO
DELL’ACQUA. NON E’ BASTATA UNA NOTTE
PER RIEMPIRE IL SERBATOIO DI S. GAETANO
ACQUA AMARA
Lo strazio dell’«acquerotto»: se la città di Pesaro
Consumi altissimi dopo il ripristino del flusso e serbatoi bassi. Intanto Marche
POZZO BURANO
«Nell’etroterra
si rischia la rivolta»
APERTO il pozzo, l’entroterra insorge. «Sono indignato — sbotta Gino Traversini, consigliere regionale Pd
e sindaco di Cantiano per 14
anni —. Abbiamo combattuto perché non diventasse
l’acquedotto della costa e ci
siamo riusciti. Il pozzo è
considerato risorsa strategica e deve servire solo in casi
di emergenza. Qui invece
l’emergenza è diventata consuetudine».
Traversini incalza: «Facile
così, si prende la strada più
breve e si intacca una riserva preziosa. Qui si continua
a fare un uso indiscriminato
dell’acqua. Si era concordato di mettere in atto tutte le
misure per il risparmio, dal
controllo delle captazioni alla pulizia degli invasi, e invece si continua ad agire allo
stesso modo. Che senso ha
buttare acqua minerale nel
fiume?»
«Nessuno ha ancora dimostrato che non ci sia connessione tra il pozzo e l’impoverimento delle sorgenti in
quota. Nessuno sa fino a
che punto ci si può spingere, anche perché gli studi sono stati abbandonati. Dov’è
il riequilibrio costa-entroterra? Perdiamo scuole, ospedali. E ci portano via anche
l’acqua. Attenzione: si rischia la rivolta». Il sindaco
di Cagli Patrizio Catena è
imbestialito: «Hanno aperto il pozzo senza consultarci. La nostra giunta aveva
dato parere contrario. Questa è arroganza. E allora sapete che faccio? Revoco l’ordinanza e dico ai cagliesi:
sprecate pure l’acqua. Come fanno loro con la nostra».
AL LAVORO L’ad di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli nella notte
di Calcinelli osserva i lavori per riparare la condotta
TORNATA a scorrere l’acqua nelle tubature, i pesaresi si sono scatenati dopo due giorni di astinenza.
Docce a go-go, lavatrici e lavastoviglie a tutta manetta. Così anche
quella di ieri è stata una giornata
di fibrillazione per i tecnici di Marche Multiservizi, tutta vissuta sul
filo del rasoio. Già, perché se la dotazione normale per la città è di
320 litri al secondo (quelli provenienti dal potabilizzatore di San
Francesco di Saltara), ieri si è dovuto fronteggiare una domanda di
500. Utenti assatanati: si sono fiondati sull’acqua come viandanti nel
deserto. Risultato: ieri mattina il
serbatoio di San Gaetano era ancora semivuoto, dopo una notte che
doveva servire a ripristinare le
scorte e invece ha tenuto altissimi
i consumi. E questo spiega perché
diversi quartieri avessero ancora
problemi di fornitura adeguata.
Enorme anche la richiesta da parte dei bagnini, e qui si è verificato
un problema ulteriore, specie nella zona di Sottomonte dove negli
anni sono aumentate le utenze ma
i serbatoi sono rimasti gli stessi.
L’altro problema per l’azienda è
stato quello di «spurgare» le linee,
cioè di ripristinare il flusso eliminando anche le sacche d’aria.
DA IERI SERA la situazione è tornata a regime. La speranza ora è
che l’estate trascorra senza altri
DOPO LA ROTTURA
Da 320 litri al secondo
di standard a 500 litri
Disagi in diverse zone
«incidenti» gravi. Le tre rotture in
serie avvenute nei giorni scorsi,
che hanno mandato in tilt il sistema acquedottistico, sono un fatto
senza precedenti, ma anche l’ennesimo campanello d’allarme. Perché ripropongono il tema di una
adduttrice fragile, sempre esposta
agli sbalzi di temperatura (quando
il terreno si ritira, il vibrocemento
si spacca). E la mancanza di approvvigionamento alternativo (a
differenza di Fano) nei casi di
emergenza. Quando l’acquedotto
PROTEZIONE CIVILE PRESA L’UNICA DECISIONE POSSIBILE. PER ASSENZA TOTALE DI ALTERNATIVE
Emergenza idrica, aperto il pozzo Burano
DA IERI la bocca-pozzo del Burano scarica nel fiume 165 litri al secondo della falda profonda. Acqua pura, acqua gelida (meno di
10 gradi), acqua proveniente dai
giacimenti più profondi e misteriosi del nostro Appennino.
Il pozzo delle emergenze, di cui
ha le chiavi la Protezione civile,
ormai è diventato una «droga»
per il nostro precario sistema acquedottistico. Doveva essere usato solo in casi eccezionali, da qualche anno in qua viene munto sistematicamente ogni estate. Un
dato: l’anno scorso è stato aperto
il 1 settembre ed è stato tenuto attivo per oltre 40 giorni regalando
all’acquedotto pesarese 600.000
metri cubi di acqua in più, l’equivalente di uno dei tre invasi del
Metauro pieni. Quest’anno siamo
in largo anticipo sull’emergenza
idrica, ed il dato deve far riflettere
nell’anno del nevone. Vuol dire
che siamo sempre più esposti al
cambiamento climatico e sempre
più carenti nell’approvvigionamento. Su questo fronte scontiamo decenni vissuti da cicale: abbiamo saccheggiato le risorse fornite dalla natura senza preoccuparci di crearne di nuove. Il vuoto
della politica in tutti questi anni è
lo stesso che oggi vediamo negli
invasi. E quando i lettori ci scrivo-
captazioni dal Metauro. La Provincia trasformerà in divieto assoluto l’ordinanza dell’11 luglio che
riduceva del 50% il prelievo dai
corsi d’acqua (ad eccezione di
quelli per uso potabile e zootecnico), intensificando i controlli della polizia provinciale lungo i fiumi, con l’applicazione di sanzioni
a quanti contravverranno. I provvedimenti si aggiungono a quelli
già adottati: la riduzione dei pre-
LINFA VITALE Misurazioni di portata subito a valle del pozzo
Burano, che garantisce al fiume 165 litri di acqua in più
no che sono stufi di vedere ogni
volta la stessa situazione, le stesse
facce e le stesse chiacchiere, hanno perfettamente ragione.
IERI IN PROVINCIA si è svolta
una riunione urgente del Comitato di Protezione civile (presieduto dall’assessore Alessia Morani
in assenza di Matteo Ricci), con
la solita sfilza di enti e autorità
competenti in materia. Ebbene,
di fronte alla portata del Candigliano scesa a 500 litri al secondo
e ai tre invasi (Furlo, San Lazzaro, Tavernelle) che perdono
20.000 metri cubi al giorno perché il consumo è di gran lunga superiore (650 litri vanno all’acquedotto), non potevano che prendere una decisione: riaprire il pozzo
del Burano: dalle 14 di ieri fino al
31 agosto. Per assenza totale di soluzioni alternative, visto che
dall’anno scorso a oggi non si è
mossa foglia. Oddio, qualcosa è
stato fatto: c’è il progetto per lo
sfangamento di San Lazzaro, che
se tutto va bene partirà nel 2013.
«Da parte loro, Marche Multiservizi e Aset si sono impegnate a ridurre di 70 litri al secondo le loro
TAGLIO AI CONSUMI
Diventa totale l’ordinanza
di divieto di prelievo di
acqua dai fiumi per irrigare
lievi dal fiume Metauro, le ordinanze di Provincia e Comuni, la
riduzione dei rilasci dagli impianti Enel e la riduzione del rilascio
dall’invaso di Mercatale da parte
del Consorzio di bonifica. Il Comitato di protezione civile inviterà i Comuni ad una maggiore vigilanza per evitare prelievi abusivi
e ingiustificati, sollecitando i Comuni che non lo hanno ancora fatto (e ce ne sono, ndr) ad emettere
ordinanze per limitare l’utilizzo
di acqua potabile».
La vigilanza lungo i fiumi? E’ affidata ai volontari, naturalmente.
ma.ci.
PRIMO PIANO
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012
Alighiero Omiccioli
presidente Ato
Patrizio Catena
sindaco di Cagli
Gino Traversini
consigliere regionale
DA NOI C’E’ LA CONVINZIONE
CHE BASTA APRIRE UN
RUBINETTO E L’ACQUA ARRIVA
SPRECANO LA NOSTRA
ACQUA? E IO DICO AI MIEI
CITTADINI DI FAR LO STESSO
RIEQUILIBRIO TERRITORIALE
PORTARE VIA L’ACQUA E
CHIUDERE SCUOLE E OSPEDALI
dipende da un tubo
Multiservizi si interroga...
va in tilt, Pesaro può contare solo
sui 15.000 metri cubi di riserva di
San Gaetano; ovvero un’autonomia di poche ore. Marche Multiservizi in questi giorni si sta interrogando: sull’eventualità di rifare
l’acquedotto (tenendo conto che finora solo 3 chilometri di condutture su quasi 30 sono stati sostituiti),
operazione da costo di 12-14 milioni di euro; sulla necessità di dotarsi di risorse alternative; sulla possibilità di riattivare vecchi campi
pozzi abbandonati per emergenze
come quella appena trascorsa. E
pazienza se nel caso dovesse essere
fornita acqua non potabile: è quello che ha fatto Fano ma nessuno se
ne è lamentato. Il discorso, in estrema sintesi, è: non possiamo dipendere da un tubo in vibrocemento.
Ma qui servirebbero progettualità
di lungo periodo e sponde politiche che in questo momento si fa fatica a trovare.
QUESTIONE annosa quella di
un «acquerotto» rivelatosi tale sin
dai primi vagiti, che nel primo anno di esercizio (1984) ha fatto registrare oltre 160 giorni di non
potabilità, nel secondo 69, nel terzo 63, nel quarto 23 e via andare.
Che in 28 anni ha già collezionato
centinaia di rotture, 13 solo nel
2012, ognuna delle quali costa
22.000 euro di riparazione, costi
del personale esclusi. Già nel
1986, una relazione della Snam ne
indicava i punti deboli: errori di
progettazione (affidata all’Università di Padova), di realizzazione, di
direzione lavori, mentre veniva invece scagionata la qualità dei materiali (il vibrocemento non è cattivo in sé, semmai non è adatto ai nostri terreni argillosi). Più avanti, la
funzionalità dell’impianto è migliorata in seguito a costosi interventi (valvole antiariete e di modulazione) ma la fragilità complessiva è rimasta.
Mauro Ciccarelli
Albergatore contesta Comune:
«Ci ha lasciato totalmente soli»
MASSIMO Ermedi, direttore dell’Hotel Continental, è rimasto
per 30 ore con i rubinetti a secco e con lui i suoi clienti: «I turisti
erano arrivati all’esasperazione, altro che foto delle famiglie felici
in vacanza. Molti ospiti avevano minacciato di lasciare l’hotel la
sera stessa del 7 agosto o la mattina dopo se l’acqua non fosse
arrivata. E l’amministrazione comunale dov’era? I comunicati
emanati erano troppo ottimistici, ecco perchè noi albergatori ci
siamo trovati impreparati. Il comunicato di Marche Multiservizi
parlava di riparazione finita alle ore 16 con conseguente
ripristino del servizio per le 19. Il risultato? L’acqua è tornata
dopo le 21.30 ed ai piani superiori a mezzanotte, con la pressione
era ancora la metà. Con disagi per gli alberghi allucinanti».
3
••
CHIUSO Ecco il
cartello affisso ieri
nella porta dell’Ufficio
del Lavoro in piazzale
Matteotti. Qualcuno
ha lasciato aperto un
rubinetto di un bagno
Un rubinetto lasciato aperto:
e si allaga l’Ufficio del Lavoro
L’acqua ha invaso i tre piani dell’edificio
QUALCUNO non è stato contento del ritorno dell’acqua. Almeno in cuor suo. E’ un impiegato (o comunque un frequentatore di quegli ambienti) dell’Ufficio Provinciale del Lavoro di
piazzale Matteotti, rimasto sconosciuto, che ha lasciato aperto
distrattamente il rubinetto di
un bidet quando l’acquedotto
era in tilt. I danni sono da quantificare. Alle 20,30 dell’altra sera
è tornata l’acqua, e quel rubinetto ha fatto il suo dovere. Col risultato che ieri mattina, all’arrivo degli impiegati, tre piani del
palazzo erano completamente allagati, con l’acqua che è entrata
in ogni stanza, fino ad impedire
l’accesso. I più reattivi hanno
preso scope, secchi e ramazze cominciando a buttar fuori acqua
mentre altri hanno aperto tutte
le finestre sperando che il sole e
l’alta temperatura potessero
asciugare il prima possibile tre
piani di uffici. Il che non è stato
facile. Il direttore dell’ufficio ha
fatto sapere che si è trattato di
«una spiacevole e non voluta circostanza e che quanto prima gli
uffici torneranno al più presto
pienamente funzionali ma per
FATTO ACCIDENTALE
Esclusa l’ipotesi di un atto
doloso. Le porte erano
regolarmente chiuse
ora i resteranno chiusi». Per l’allagamento dell’Ufficio del lavoro si è scartata subito l’ipotesi di
un atto di vandalismo perché
non c’erano state forzature di alcun tipo. Quindi l’apertura del
rubinetto doveva esser stata fatta per forza di cose da qualcuno
che si trovava all’interno. E an-
che sulla natura accidentale del
gesto non ci sono dubbi. Nessuno ha messo in dubbio quella tesi, anche perché l’acquedotto ha
lasciato la città a secco per oltre
30 ore, in particolare nella giornata di martedì.
ANCHE chi si è soffermato al lavoro nel pomeriggio, non poteva accorgersi dell’acqua in libera uscita. Non era ancora ripreso il funzionamento dell’acquedotto. Purtroppo nessuno si è accorto durante la notte dell’allagamento in corso nei tre piani
dell’edificio storico di piazzale
Matteotti, perché non c’è un
controllo interno degli uffici da
parte della vigilanza. E
dall’esterno, non ci si accorgeva
di nulla. Lo «spettacolo» si è mostrato in tutta la sua gravità solo
al mattino di ieri, con molta gente che si è fermata a guardare il
possente corso d’acqua che usciva dalla porta.
LA PROTESTA LA ROTTURA DELL’ACQUEDOTTO A MONTE DEL QUARTIERE STA METTENDO A DURA PROVA I RESIDENTI DI VIA BONINI
Santa Veneranda, dopo il fango anche la polvere gialla
PUNTUALE dopo il fango, ecco
la polvere. All’indomani della valanga di melma che a seguito della
rottura dell’acquedotto a monte di
via Bonini ha invaso da via Viviani
fino alla rotatoria che collega Santa
Veneranda all’Interquartieri, una
coltre di finissimi granelli di tufo è
diventata il tormento di residenti e
ciclisti che passano in zona. Il lavoro di ripristino continua da parte
di Marche Multiservizi, con squadre di operai impegnati per tutta la
giornata di ieri a grattare ed eliminare il fango incrostato dal manto
stradale, ma non abbastanza velocemente da evitare una continua e sonora protesta da parte dei cittadini.
In particolare ieri la signora Venerina Cattalani dopo aver sollecitato
più volte l’intervento della polizia
municipale, si è guardata bene
dall’uscire di casa senza mascherina alla bocca. «Non si respira – spiega la signora – e non dico fesserie:
guardi la coltre depositata sulle automobili parcheggiate in strada.
Devono sbrigarsi a pulire perché si
tratta di un fastidio insopportabi-
AVVIATA BONIFICA
I mezzi di Marche Multiservizi
hanno lavato
le strade per tutto il giorno
le». Via Viviani, dove abita la signora, è anche «l’accesso per camion,
ruspe e mezzi pesanti diretti al cantiere per l’allargamento della terza
corsia – spiega - Ogni volta che uno
di questi colossi passa alza una nu-
ESASPERATA La signora Venerina Cattalani di Santa Veneranda
ieri mattina è uscita con la mascherina per difendersi dalla polvere
be che prima di depositarsi inquina l’aria e sporca ovunque». La signora è esasperata e mostra gli angoli e le zone dove i depositi di fanghiglia sono diventati un ostacolo
alla sua libera circolazione: «Ho
cercato di avvisare la municipale:
per un po’ mi hanno ascoltato. Devono venire a vedere in che stato è
la strada. Allora dico che è meglio
che la chiudano: almeno fino a
quando non avranno finito di pulire».
Probabilmente però i commercianti della via, già penalizzati da una
giornata di emergenza, potrebbero
non condividere l’opinione della signora Cattalani. Morale della favola: prima le squadre finiranno di
pulire e meglio sarà per tutti.
s.v.r.
11
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012
••
OGGI UN TUFFO «NEL PASSATO CON VITRUVIO»
NUOVO appuntamento (stasera alle 21,30 nella sala Capitolare
dell’ex convento di S. Agostino) con il ciclo «Nel passato con
Vitruvio» organizzata dall’Archeoclub di Fano. Si parlerà delle
tecniche costruttive stradali romane e l’imponente rete viaria
che collegava Roma, centro del potere imperiale, con il resto
del mondo. Ampio spazio sarà dato alla via Consolare Flaminia,
importante in antico ma anche oggi poiché nel tratto pertinente
alla provincia di Pesaro Urbino è la più ricca in assoluto di resti.
EMERGENZA
Appello dell’Avis
«Donate sangue
nel periodo
delle vacanze»
PREVENZIONE
I carabinieri di Fano stanno
monitorando il territorio
identificando 290 persone tra
costa ed entroterra
Picchia la moglie davanti ai figli
Lei lo denuncia ai carabinieri
Continui episodi di violenza da parte di un cinquantatreenne
NEGLI ultimi mesi i litigi erano
diventati sempre più frequenti e
spesso dalle parole si passava ai
fatti con violenze fisiche che sono
culminate in una pesante aggressione. Quello che è accaduto a Saltara è una storia di maltrattamenti in famiglia alla quale hanno assistito anche i figli della coppia.
Fortunatamente la vittima di questa brutta vicenda ha avuto la forza di denunciare il suo aggressore
e di porre fine alle continue vessazioni. Il tutto è successo in una
«normalissima» famiglia di Saltara dove il capofamiglia, un 53enne, aveva trasformato la moglie in
una sorta di bersaglio su quale
concentrare le proprie frustrazioni. Le violenze fisiche che la donna era costretta a subire, in silenzio, con il passare del tempo si sono fatte sempre più frequenti e sono sfociate in una furiosa lite durante la quale il marito non ha esi-
tato a colpire la moglie al volto.
La donna a quel punto, per timore che la situazione potesse degenerare, ha chiesto l’intervento del
112. I carabinieri di Saltara si sono così precipitati sul posto ed
hanno denunciato l’uomo per
maltrattamenti in famiglia. La
donna ha invece rifiutato di farsi
visitare al pronto soccorso.
NELLA periferia di Fano i militari del comandante Cosimo Giovanni Petese hanno tratto in arresto un 53enne pregiudicato calabrese, perché colpito da ordine di
carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Monza, in
quanto doveva scontare quattro
anni e due mesi di reclusione per
detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un 45enne
pregiudicato campano è stato invece ammanettato perché colpito
da ordine di carcerazione emesso
dalla Procura della Repubblica di
Pesaro, perchè doveva scontare
quattro anni ed un mese di reclusione per rapina aggravata e lesioni personali. I carabinieri di Marotta hanno tratto in arresto un
41enne pregiudicato albanese, ri-
CONTROLLI E ARRESTI
In manette diversi pregiudicati
Fermato 25enne con coltello
che si aggirava tra le case
sultato gravato da un provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Aosta, poiché doveva scontare la pena di un mese di reclusione per
«porto abusivo di armi». Arrestato anche un 65enne pregiudicato
siciliano, perché colpito da ordine di esecuzione pena emesso dal-
la Procura della Repubblica di Milano per truffa e bancarotta fraudolenta (la pena da scontare è di
tre anni di reclusione).
SEMPRE a Fano, i militari di Saltara hanno tratto in arresto un
21enne pregiudicato della zona
trovato in possesso di 33 grammi
circa di hashish che deteneva per
l’attività di spaccio. A Mondavio
è stato invece denunciato un 25enne che, in possesso di un coltello
con lama di 8 centimetri, si aggirava con fare sospetto nelle vicinanze di alcune abitazioni. In totale
gli uomini di Petese hanno controllato 260 automezzi ed identificato 290 persone. Passati al setaccio anche diversi casolari disabitati talvolta occupati da stranieri
senza fissa dimora.
co.mo.
NON C’È solo la siccità
in termini di pioggia ma
anche di donazione di
sangue visto che proprio
alla luce del consueto e
fisiologico calo estivo
l’Avis comunale di Fano
lancia un appello a tutti i
donatori. «Nel periodo
delle vacanze estive —
dicono dalla sede fanese
di Avis — a causa delle
vacanze che comportano
un minor afflusso di
donatori presso i centri
raccolta nonché degli
incidenti stradali (che
aumentano in quanto
sulle strade vi è un
maggior afflusso di
autovetture), il sangue è
ancor più indispensabile.
Prima di andare in ferie
pertanto invitiamo tutti i
donatori di sangue a
donare e chi ancora non
lo è, perché no, ad
iscriversi. Ma perché è
importante donare il
sangue? E’ importante
donare il sangue, perché il
sangue sta alla base di
moltissime procedure
chirurgiche e mediche.
E’ assolutamente
fondamentale avere la
risorsa sangue che
essendo una risorsa
biologica che non può
essere approvvigionata
altre fonti se non quelle
della donazione.
Proprio donando sangue
si ha la possibilità, con un
semplice gesto, di salvare
in concreto delle vite».
AMBIENTE L’ASSESSORE ANNUNCIA CHE LA DITTA HA CONSEGNATO IL PROGETTO DEFINITIVO CON I RISULTATI DEGLI ESAMI
Serfilippi sulla cava Solazzi: «E’ in arrivo il piano di bonifica»
DOVREBBE essere in dirittura d’arrivo
la vicenda della cava Solazzi.
L’assessore all’Ambiente Luca Serfilippi
ha infatti comunicato che la ditta ha consegnato il piano di caratterizzazione definitivo e che tutti gli esami effettuati hanno confermato quanto già evidenziato e
cioè che in quell’area ci sono rifiuti speciali non pericolosi. «Sono stati effettuati
circa 140 campionamenti — spiega Serfilippi — ed in totale sono stati prodotti cir-
ASSICURAZIONI
«Dopo la conferenza dei servizi
seguiranno l’analisi di rischio
e la valutazione degli interventi»
ca 20.000 dati. Gli esami eseguiti hanno
riguardato tutti i settori ambientali. Nelle prossime settimane verrà convocata la
conferenza di servizi che dovrà approva-
re il piano di caratterizzazione portato
dalla ditta. A questo seguirà l’analisi di rischio sito specifica e il vaglio degli interventi che la ditta proporrà per bonificare
o mettere in sicurezza permanente il sito.
Ora attendiamo il prima possibile la proposta di bonifica della ditta, che dovrebbe arrivare nell’arco di un mese — conclude l’assessore all’Ambiente Luca Serfilippi — sperando che sia una proposta accoglibile ed esaustiva per poter scrivere
così la parola fine su questa vicenda».
Nella cava Solazzi sono stati effettuati
centoquaranta campionamenti
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12 FANO
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012
VIABILITA’ L’ASSESSORE SILVESTRI ANNUNCIA IL GIRO DI VITE
«Dalla prossima stagione
bici vietate in Sassonia»
MISS FANO
Diciotto bellezze a spasso
per le vie della città
Proposta: mezzi a mano in corso Matteotti e nella Ztl
«DALLA prossima stagione estiva le biciclette saranno vietate lungo la passeggiata di Sassonia mentre per il centro storico mi confronterò con le associazioni di categoria». L’annuncio è dell’assessore alla Viabilità Michele Silvestri dopo che il Circolo Nuova Fano è tornato a proporre di condurre le biciclette a mano lungo Corso Matteotti e nelle ztl delle zone
mare per questioni di sicurezza.
«Già l’anno scorso era emerso questo problema — dice Silvestri —
ed avevamo iniziato a valutare
una serie di soluzioni. Oggi che la
questione è stata sollevata nuovamente posso dire che dalla prossima stagione vieteremo il passaggio delle biciclette nella passeggiata di Sassonia perché quella è
esclusivamente pedonale. Le bici
hanno un loro corridoio lungo
viale Adriatico, lato mare. Per il
centro la questione è diversa perché lungo il corso ci sono le attivi-
tà commerciali e quindi prima di
prendere qualunque decisione ci
confronteremo con le associazioni di categoria».
VINCENZINA Turiani di Sinistra Unita è piuttosto critica:
CONFRONTO
«Per il centro storico
voglio sentire i negozianti»
La questione sicurezza
«Non scherziamo, non ha senso
impedire l’utilizzo della bici nella
nostra città. Certo, ci vuole maggiore coscienza anche da parte dei
ciclisti ma credo che prima si debba pensare alle auto». Secondo Hadar Omiccioli di Fano a Cinque
Stelle la discussione sule tema delle biciclette è esagerata. «Ci sono
problemi maggiori in città e comunque se vogliamo mettere i
puntini sulle i basterebbe mettere
dei vigili urbani nei punti cruciali
per fare un po’ di prevenzione sul
corretto utilizzo delle bici nelle
vie del passeggio. In questo caso
non serve la repressione ma basterebbe fare per qualche giorno la
giusta. Comunque — conclude
l’esponente dei “grillini” — visto
che il Circolo Nuova Fano ha un
rappresentante in maggioranza lo
invito a fare proposte concrete
per cercare di affrontare la questione». Pierino Cecchi dell’Udc
ritiene invece giusta la proposta
di regolamentare l’utilizzo delle
due ruote. «Ci sono biciclette che
sfrecciano pericolosamente per il
corso infischiandosene delle persone che passeggiano e mettendo
in pericolo soprattutto i bambini.
Anche negli attraversamenti pedonali c’è molto caos visto che sono poche le persone che scendono
dalla sella e conducono a mancano la bici. Credo che sia giusto
educare i ciclisti ad un corretto
utilizzo della due ruote».
Corrado Moscelli
TUTTO pronto per l’edizione
2012 di Miss Fano, il concorso
di bellezza organizzato da
Montanari Comunicazione.
Anche quest’anno
l’appuntamento si terrà la
notte di San Lorenzo, meglio
nota come la notte delle stelle,
domani all’Anfiteatro Rastatt
alle ore 21,30 con ingresso
libero. Il pubblico, durante la
serata, potrà ammirare le 18
ragazze aspiranti al titolo più
ambito della città attraverso
una agguerrita sfida in
passerella. Come gli scorsi
anni durante il pomeriggio di
venerdì 10 agosto (dalle 16 alle
18 circa) la città potrà
ammirare in anteprima le
aspiranti Miss che a bordo di
auto d’epoca gentilmente
fornite dal Fiat 500 Club Italia
– Coordinamento delle
provincie di Pesaro ed
Ancona, sfileranno per le vie
della città, dal centro al mare.
Durante la serata le ragazze
sfileranno prima con la divisa
del concorso, in costume e con
gli eleganti abiti del negozio
Pretty White. Inoltre le
aspiranti miss indosseranno i
gioielli della collezione 2012
creata dalla Gioielleria Giorgi.
Tra una sfilata e l’altra gli
intermezzi saranno curati
dalla scuola di ballo Dance
Academy con coreografici
balletti e dal negozio
Fantaghirò che farà sfilare
numerosi bambini con gli
abiti delle sue collezioni
dedicate ai più piccoli.
FANO E VAL CESANO
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012
••
Mondolfo regala indumenti e giocattoli ai terremotati
La
delegazione
mondolfese
pro
terremotati
SI CHIAMA «La staffetta della solidarietà» l’iniziativa a favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia messa in
campo dal Comune di Mondolfo in
collaborazione con l’Auser marottese
presieduta da Iole Mariotti. «In pochi
giorni — evidenzia l’assessore ai servizi sociali Flavio Martini — grazie alla
sensibilità della nostra gente, siamo
riusciti a raccogliere centinaia di indumenti e di giocattoli e a recapitarli a destinazione. Una delegazione di questo
territorio, composta dal sottoscritto,
dal vicesindaco Alvise Carloni e dai volontari Auser Maurizio Vitali, Nello
Beretta e Virgilio Bordi,oltre che da
Adriano Spadoni, autista della ditta
Barberini Allestimenti, che ci ha messo gratuitamente a disposizione un
adeguato mezzo di trasporto, ha consegnato direttamente il vestiario e l’altro
materiale agli amici del Comune di
Novi, uno dei centri più colpiti dal violento sisma di tre mesi fa».
MAROTTA
MONDAVIO
Dalla costa all’entroterra
con il pullman di rocche e castelli
Una piazza gremita
per ammirare
le «Modelle oggi»
in passerella
PROSEGUONO i «Tour per Rocche e
Castelli» ideati da Adriabus per
accompagnare nell’entroterra i turisti e gli
abitanti della costa compresi fra Torrette di
Fano e Ponte Cesano. Stasera sarà la volta di
una visita guidata a Mondolfo e a Mondavio e
sempre Mondavio sarà la tappa di martedì
prossimo in occasione della rievocazione
storica «Caccia al cinghiale». Come di
consueto, il pullman parte dai residence
«Girasole» e «Le Vele» alle 20,55 e 5 minuti
più tardi è in piazza Roma ad attendere
l’arrivo del bus cabrio proveniente da
Torrette. Rientro dai centri dell’entroterra a
mezzanotte e 15 minuti. Giovedì 30 agosto il
pullman turistico raggiungerà Pergola e il suo
museo dei Bronzi dorati.
Una corsia dell’ospedale di Pergola oggetto di una feroce polemica
PERGOLA DURA NOTA DEL SEGRETARIO DEL PARTITO DEMOCRATICO ENRICO ROSSI
«L’ospedale l’abbiamo salvato noi
Dal Pdl solo chiacchiere e offese»
CLIMA incandescente nella città
dei Bronzi sulla vicenda ospedale.
Secondo il Pd, sulla «salvezza»
del nosocomio cesanense (dove
verranno mantenute le funzioni
per acuti) la maggioranza consiliare vuol prendersi meriti non suoi
e dello stesso parere è anche l’Associazione Progetto Pergola. «Il
consigliere Antonio Baldelli —
evidenzia con una nota il segretario del Partito Democratico Enrico Rossi — dimostra ancora una
volta di essere senza pudore. Dopo mesi di attacchi al Pd, all’assessore Mezzolani e alla giunta regionale, oggi fa marcia indietro e, goffamente, s’inventa fantomatici
emendamenti del sindaco accolti
in Regione. Mentre il signor Baldelli e il fratello sindaco per mesi
13
hanno offeso gli esponenti del Pd
locale facendoli passare per bugiardi, terrorizzando i pergolesi
con la sicura chiusura dell’ospedale e la sua trasformazione in cronicario, il Partito Democratico ha lavorato affinché il nostro nosocomio mantenesse le funzioni attuali, nonostante i tagli alla sanità applicati dal governo del partito di
Baldelli, il Pdl, e il Piano sanitario nazionale varato dallo stesso
esecutivo che proponeva la chiusura delle strutture ospedaliere come la nostra. Ora che finalmente
Baldelli ha preso atto che le promesse e gli impegni assunti
dall’assessore Mezzolani sono stati mantenuti, invece di ammettere che avevamo ragione noi, ha deciso di continuare a prendere in
giro i cittadini raccontando falsità circa un emendamento del sindaco di Pergola accolto dalla Regione che a suo dire avrebbe salvato l’ospedale. Ma la Regione non
FRANCO BOMPANI
«Sono anni che il sindaco
e il consigliere Baldelli
fanno terrorismo psicologico»
ha accolto nessun emendamento;
la giunta ha salvato gli ospedali di
Pergola e Amandola con il Piano
sanitario approvato a dicembre,
nonostante i Baldelli abbiano
sempre affermato il contrario, richiedendone
l’annullamento
avanti al Tar e spendendo i soldi
dei pergolesi in giudizi inutili e
costosi». Al vetriolo anche le parole di Franco Bompani dell’Associazione Progetto Pergola: «Sono
anni che il Pdl ed in particolare il
sindaco Francesco Baldelli ed il
consigliere provinciale Antonio
Baldelli, fanno terrorismo psicologico sul futuro dell’ospedale di
Pergola… ad un tratto l’inversione a 180 gradi e l’improvviso ravvedimento: Antonio Baldelli dichiara che sono “salve le funzioni
per acuti”. Con un estremo contorsionismo tenta addirittura di
avocare a sé il merito di questa soluzione; ma il risultato è stato ottenuto grazie all’azione congiunta
della lista civica “Tutti insieme
per Pergola” e del Pd locale».
s.fr.
UNA piazza Kennedy gremita
ha accolto, nei giorni scorsi a
Marotta, la prima selezione
regionale del concorso
«Modella Oggi», organizzato e
coordinato nelle Marche da
Claudio Pierfederici e Laura
Oretta Mancini di «New Radio
Star». In “passerella” hanno
sfilato ventitré partecipanti,
intervallate da esibizioni di
canto di Riccardo Polidoro di
Chieti, Valentina Folly di
Mondolfo, dalla band
emergente «Caso chiuso» di
Mondolfo e da momenti di
poesia. La kermesse è stata
aperta dalle partecipanti di un
balletto coreografato dalla
«Blue Energy Dance».
In questa prima selezione
regionale sono state assegnate
otto fasce ad altrettante
ragazze, di cui quattro
tematiche — a Silvia
Testaguzza di Monteporzio,
Vinka Dabelic di Ponte Rio
(Monterado), Chiara Turco in
vacanza a Marotta, Elena
Petroliti di Castelplanio — e
quattro ufficiali del concorso, a:
Barbara Bencivenni di Pesaro;
Valentina Zambon di Lodi in
vacanza a Torrette di Fano;
Giuliana D’Errico di
Falconara; Maria Chiara
Sanchini di Cattolica.
La seconda selezione e la finale
regionale sono previste sempre
in piazza Kennedy a Marotta,
la sera di sabato 18 agosto.
Chi desidera partecipare al
prossimo appuntamento del
concorso «Modella Oggi» può
contattare già ora «New Radio
Star a Marotta al numero
telefonico 0721-960214.
E-mail: [email protected]
Guerrieri fa festa coi consumatori: Wine tour per celebrare i vini premiati
UN TOUR per festeggiare i vini che hanno vinto premi nazionali. Luca Guerrieri di Piagge
apre la sua azienda ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 17,30 in poi per il «Wine tour», giro
aziendale tra i vigneti e nell’uliveto, con degustazione gratuita in cantina «per accrescere la conoscenza dei prodotti in un momento in cui è importante che il consumatore verifichi di persona». Sarà l’occasione per degustare gratuitamente i vini storici dell’azienda: dal Bianchello del
Metauro Celso che quest’anno si presenta con
profumi vegetali, clorofilla, per poi evolvere in
crosta di pane e rivelare una sorprendente fragranza al palato, con sensazioni di fiori di pesco
e finale ammandorlato che tanto ricorda il Verdicchio. E ancora il Guerriero bianco, premiato
(foto) con la medaglia d’oro alla recente selezionale nazionale dei vini da pesce coordinata
dall’enologo Alberto Mazzoni che lo ha portato
come esempio di «valorizzazione dei vitigni autoctoni». Un vino armonico, morbido, con profumi e sapore di vaniglia e ananas, notevole persistenza e avvolgenza aromatica. Alla statua del
Lisippo Guerrieri ha dedicato il Colli pesaresi
bianco di bella acidità e freschezza, con profumi
di mosto e glicine al palato. Ogni mercoledì di
luglio e agosto (tranne ferragosto) dopo il tour
spettacolo di falconeria.
PESARO SPORT
GIOVEDÌ 9 AGOSTO 2012 il Resto del Carlino
13
•••
Il Fano è ancora indietro
Doppia sconfitta a Gubbio
Memorial Mancini I granata cedono al Foligno e ai padroni di casa
Alma Fano
Foligno
0
2
ALMA FANO (4-4-2): Giovagnoli, Colombaretti, Amaranti, Proia, Merli, Ugolini (26’
Sbardella, Marolda, Urso, Allegretti, Berretti, Bongoivanni (26’ Piccoli (30’ Antonioni)). A disp.: Matteagi, Righi,
Boccaccini, Muratori, Sassaroli, De Julis, Faccini. All.: Zeman.
FOLIGNO (4-3-3): Zandrini,
Adamo, Petti, Borgese, Biondi, Cotroneo, Fiordiani, Vassallo, Balistrieri, Brunori
Sandri, Lepri. A disp.: Piacenti, Cancelloni, Barbetta, Padoin, Lo Nardo, Gatti, Polidori, Gesuele. All.: Tedeschi.
Arbitro: Sacchi di Macerata.
Reti: 15’ (rig.) e 40’ Balistrieri.
Note: angoli 1-3. recupero
2’.Spettatori 250.
· Gubbio
IL FOLIGNO gioca bene, costruisce manovre ed occasioni ed alla fine vince con
merito la gara con il Fano
che inaugura la XIX edizione del «Memorial Mancini». La superiorità dei falchetti si manifesta quasi subito al cospetto dei granata
che accusano i carichi di lavoro; al 13’ Colombaretti
salva sulla linea un tiro di
Brunori Sandri. Il gol arri-
Gubbio
Alma Fano
Il Fano schierato da Zeman nella prima partita
Suo il memorial
Il Gubbio c’è
IL GUBBIO vince con
merito il memorial
Mancini superando in
finale il Foligno per
2-0. A segno
Scardina al 10’ e
Galabinov al 14’
Anche stavolta
l’undici di Sottil ha
offerto 45’ di qualità.
va al 15’ su rigore trasformato da Balistreri (fallo di Urso su Vassallo). Al 20’ l’unico tiro del Fano con Proia
deviato in corner da Zandrini. Al 21’ ed al 30’ Balistreri fallisce due occasioni clamorose, ma al 40’ mette
dentro il raddoppio. Al 43’
Urso costringe Zandrini alla seconda deviazione.
Da parte del Fano buona
volontà ma scarsa incisiva
con Zeman che prova invano a rianimare la squadra
con l’aiuto della panchina.
3
0
GUBBIO (3-5-2): Venturi, Briganti, Pacheco, Boisfer, Pambianchi, Galimberti, Grea,
Guerra, Galabinov, Scardina,
Palermo. All. Sottil. A disp.
Farabbi, Regno, Farina, Procacci, Barwuah, Khribech,
Manzoni, Semeraro.
FANO (4-3-3): Giovagnoli,
Sbardella, Amaranti, Proia
(12’ Urso), Colombaretti, Boccaccini (30’ Merli), Marolda,
Berretti, Antonioni, Muratori,
Bongiovanni (30’ Faccini). All.
Zeman. A disp. Matteaggi,
Ugolini, Allegretti, Righi,
Piccoli, Sassaroli, De Julis,
Arbitro: Lazzari di Arezzo.
Reti: 1’ Guerri, 5’e 24’ Galabinov.
Note: angoli 2-1; spett. 400.
· Gubbio
GUBBIO convincente sul
piano del gioco, della determinazione, della proposta.
Trascinato da Galabinov, affiancato da uno Scardina abile come suggeritore. Al 1’
grande azione di Galabinov
e colpo vincente di Guerri,
Al 5’ Galabinov raddoppia
su lancio di Boisfer, mentre
al 10’ Giovagnoli dice no a
Scardina; al 24’ però il bulgaro lo beffa con uno scavetto
delizioso su lancio di Scardina. E’ un monologo dei
rossoblù che il Fano non riesce a contrastare.
Promozione E’ quel che predica Pascucci. Zonghetti, Giampaoli e Strenga per il dopo Api
Il Vismara ci riprova ma con più umiltà
· Pesaro
DA NOVE GIORNI il Vismara ha
iniziato la preparazione, che per i
primi 15 giorni svolgerà sul sintetico di Villa San Martino, a causa
dei lavori sull’impianto di via Liri. Dopo l’ottimo campionato
scorso, e con l’innesto di alcuni
giocatori anche di categoria superiore, la società dei presidenti
Parlani e Ferri è convinta di poter dire la sua anche nel prossimo campionato di Promozione.
La squadra è stata affidata a Giuseppe Pascucci, entusiasta dell’incarico ricevuto, con la consapevolezza di poter trasmettere tale valore anche ai giocatori, con l’aggiunta dell’umiltà per far meglio
della stagione scorsa. Orfano del
capocannoniere Api, accasatosi
al Matelica, il Vismara plasmato
dal ds Maurizio Del Bene presenta comunque un organico molto
competitivo, con innesti di valore, fra i quali spiccano Zonghetti
(ex Vis), i difensori Bellucci (ex
Vigor) e Davide Bartoli, nonché
il portiere Gerbino (questi ultimi
ex Cagliese), Giampaoli, Strenga
e l’under Meglio (ex Fano).
La presentazione ufficiale della
squadra avverrà il 31 agosto nella
sede della 5ª Circoscrizione a Vismara, aperta a tutti.
• La rosa. Portieri: Gerbino L.
(82); Andreoni A. (78); Di Chio
W. (95). Difensori: Bartoli D.
(83); Bellucci D. (79); Gaggiolini
A. (90); Ghezzi A. (85); Meglio
D. (95); Memmo R. (93); Vagnini F. (94); Baronciani L. (95).
Centrocampisti: Tebaldi E.
(84); Bartoli E. (80); Giampaoli
S. (85); Malandrino M. (94); Spadoni A. (95); Vaierani D. (88);
Velija J. (94); Magi C. (94). Attaccanti: Rabrenovic L. (94); Cesaroni A. (91); Maffei N. (93); Pagnini M. (93); Strenga S. (79);
Zonghetti S. (84).
IN CAMPO I «magnifici» sette nuovi arrivati
del Vismara con il neo allenatore Pascucci
ESULTANZA Luca Cremona, autore di una tripletta
al Morgagni di Forlì
L’amichevole Biancorossi in palla
Tripletta di Cremona
La Vis passa a Forlì
Forlì
Vis Pesaro
2
3
FORLI’ (3-4-3): Casadei, Vesi, Orlando, Martini, Scarponi (Piras), Sampaolesi (Sozzi), Evangelisti (Morvdini),
Sabato (Monti), Filippi (Oggiano), Petrascu (Ferri),
Buonaventura (Pirani). All.
Bardi.
VIS PESARO (4-4-2): Foiera
(25’ st Falcetelli); Boinega
(25’ st Vagnini GM), Paoli,
Santini, Dominici G. (35’ st
Bacchiocchi); Rossini (35’ st
Pensalfini), Ridolfi, Urbinati
(25’ st Bastianoni), Bugaro
(40’ st Bottazzo); Torelli G.
(25’ st Angelelli), Cremona
(25’ st Vicini). All. Magi.
Arbitro: Balzani di Forlì.
Reti: 20’ pt, 42’ pt, 44’ pt Cremona, 46’ pt Petrascu rig.,
10’ st Ferri.
· Forlì
CHIAMATELO Tre-mona.
Perché sarà pur sempre
calcio d‘agosto ma segnare una tripletta a una squadra di categoria superiore,
di fronte a un grande ex
bomber vissino come Sandro Cangini e i tifosi della
Vecchia Guardia saliti a
Forlì per l’occasione, è
sempre una goduria pazzesca. La Vis sbanca Forlì
per 3-2: parco divertimenti biancorosso nei primi
44’ con un 3-0 griffato Luca Cremona. Colpo di testa in anticipo su portiere
e difensore (20’), pallonetto chirurgico su Casadei
in uscita (42’) e ancora capocciata vincente su ango-
lo (44’). Paolo Ginestra, ex
portiere vissino, reduce
dalla difficile stagione di
Foggia, presentato ieri come nuovo numero uno
del Forlì è stato esentato
dalla partita: forse avrà tirato un piccolo sospiro.
Difficile tenere a bada un
Cremona così. Ma anche
una Vis così, illuminata
da un Ridolfi che, come regista, ha incantato, in tribuna, il ct della Rappre-
Buoni segnali
L’attaccante castigamatti
nel primo tempo, ma
tutta la squadra è ispirata
sentativa di Serie D Magrini. Ottimo Paoli e bene
anche Foiera, gattesco nel
murare a sinistra il generoso rigore concesso a Petrascu (contatto di Santini e
Dominici) e costretto a capitolare al 46’, sempre dagli 11 metri, ancora con
Petrascu (qui il rigore
c’era, provocato da Foiera
in uscita) e poi, al 55’, con
un tocco ravvicinato di
Ferri. Da segnalare l’esordio del portierino Falcetelli. Per la cronaca, il Forlì
di Bardi, ex tecnico del
Montecchio, era in formazione tipo con il nuovo
Buonaventura, ex Civitanovese, in attacco con gli
esperti Evangelisti e Petrascu.
Gianluca Murgia
Calcio d’agosto I durantini superano il Vismara. Parità tra River e Atletico GC. Tra i metaurensi brilla il ’95 Pagliari
Urbania, il solito Tassi. Il Fossombrone di misura
· Pesaro
IERI alcune compagni dilettantistiche della provincia sono scese in
campo per la prima amichevole della nuova stagione.
River Urbinelli-Atletico Gallo C.
E’ finita 1 a 1. Ha aperto le marcature nel primo tempo (attorno al 40’)
Paoli (Atletico GC), poi nella ripresa dopo 10 minuti ha pareggiato su
calcio di rigore Simoncelli. «Una
partita di preparazione — ha commentato al termine il diesse del Gal-
lo Colbordolo Ettore Mariotti —
con un gran caldo. Entrambe le
squadre si sono mosse bene,
un’amichevole utile». I nuovi? «Sono andati bene, sia Rolon che Nobili e Bacciaglia». Nel River bene Cossa e Simoncelli, anche questi ultimi arrivati. L’incontro si è giocato
a Borgo Santa Maria.
Urbania-Vismara
Vittoria dell’Urbania per 1 a 0 con
gol di Tassi al 40’ del primo tempo.
«Una buona sgambatura — ha sot-
tolineato il dirigente dell’Urbania
Giampiero Pierini — hanno fatto
bella figura entrambi i portieri (Celato dell’Urbania e Gerbino del Vismara), certo il calcio d’agosto lascia il tempo che trova, comunque
una gara utile per la preparazione».
Valfoglia-Fossombrone
A Rio Salso è finita 1-2. Ha prevalso il Fossombrone, grazie ad una
doppietta del giovane Pagliari (classe ‘95) . «Eravamo molto rimaneggiati — commenta il trainer del
Fossombrone Michele Fucili —
con vari giocatori a riposo per infortunio, tra questi Baleani, Allegrini,
Cecchini, Ruggeri e Sannipoli.
Hanno giocato molti under che
hanno fatto bene».
Biagio Nazzaro-Ancona
Sorpresa a Chiaravalle. La Biagio si
impone sull’Ancona per 2-0. A segno Persiani al 20’ e Ruggeri al 10’
st. Dorici sbadati, la Biagio fa un figurone.
Amedeo Pisciolini
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003
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Anno 152 Nº 219
Giovedì 9 agosto 2012
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PESARO e FANO
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Stop alla coca per la movida
PRIMO PIANO
Sequestrati due etti e mezzo di droga, arrestato il pusher in Bmw
......................................................................................
Fano
Spacciava con disinvoltura nella zona del Lido di Fano: a finire in manette per il reato di detenzione ai fini
di spaccio di 260 grammi di cocaina,
un incensurato 50enne albanese
A.K., padre di famiglia e residente a
Monterado, in provincia di Ancona.
L’operazione Litorale sicuro ed un
piano straordinario di controllo del
μ
Il ministro Fornero con il premier Monti
μ
Fornero: sarà un autunno difficile
territorio ha consentito alla mobile
di Pesaro di raggiungere un altro
importante risultato nell’ambito di
controlli anti-droga bloccando in
questo caso un giro di affari di 25-30
mila euro. A portare gli inquirenti
sulle tracce dell’albanese, lo stile di
vita piuttosto agiato ed il possesso di
una Bmw: elementi che hanno destato da subito perplessità tant’è
che un’intensa attività info-investi-
Pesaro
Finita l’emergenza acqua per la
rottura dell’acquedotto in città,
resta, anzi si aggrava, l’emergenza siccità tanto che da ieri è
stato riaperto il pozzo del Burano. La decisione è arrivata a
seguito della prevista convocazione del Comitato di Protezione civile, presieduto per l’occasione dall’assessore provinciale
Alessia Morani su delega del
presidente Matteo Ricci. Presenti anche esponenti e dirigenti di Multiservizi e Aset e i tecnici del settore per studiare
l’adozione di misure per fronteggiare l’emergenza idrica.
Senesi In cronaca di Pesaro
Ridurre drasticamente il debito pubblico e allo
stesso tempo rilanciare la crescita, o almeno per
deprimere ulteriormente le possibilità di ripresa. Il premier Mario Monti prende atto dei dati
dell’economia e prepara le contromisure. E il
ministro Fornero avverte: autunno difficile.
Perego-Limido Alle pagine 2 e 3
Ultimi prelievi dalle autobotti
L
eggo sulle agenzie: “Un uomo è stato giustiziato nel Texas”. All'orrore per il fatto si
accompagna lo sdegno per il linguaggio. Io
credo che un facile ma potente contributo all'abolizione definitiva della pena di morte sarebbe di usare l’unica parola oggettivamente
appropriata: “assassinato”. S’immagini l’effetto che, a ogni notizia di esecuzione capitale,
avrebbe questo medesimo titolo su tutti...
Continua a pagina 11
μ
Da Nord a Sud è emergenza
L’Italia in fiamme
Due morti in Emilia
Loccese A pagina 5
μ
..........................................
IL SUMMIT
............................................................................
Roma
ALDO MASULLO
...............................................................................................................
LA POLIZIA
Allarme siccità, Metauro in crisi
...................................................................................................................
Il diritto alla vita
..........................................
Lo spacciatore
è incappato
nei controlli
dell’operazione
“Litorale sicuro”
ristrutturazioni edili, attività che
però non faceva registrare fatturato
da diversi anni. Si muoveva nella zona della movida fanese solitamente
teatro di spaccio, dal Lido, Sassonia
e nella zona sud di Fano sino al lungomare di Marotta. La clientela
dell’albanese era variegata, ma soprattutto i giovani frequentatori di
pub e disco-bar.
Francesconi In cronaca di Fano
Dopo le tre rotture dell’acquedotto scatta l’emergenza idrica: nuove captazioni dal pozzo del Burano
Monti ai partiti
“Giù il debito
e più crescita”
IL CASO WILSON
gativa ha poi permesso di accertare
che il 50enne nullafacente era possessore di partita Iva per l’attività di
I GIALLI DELL’ESTATE
μ
Coppia diabolica uccise la skipper Curina
L’amore assassino
per un catamarano
Il corso apre alle auto
Contro la crisi, agosto senza isola pedonale
............................................................................
Fossombrone
Serviranno alcuni giorni per i
necessari accorgimenti ma stavolta i commercianti si diranno
soddisfatti. E’ vero che l’isola
pedonale di corso Garibaldi riapre il venerdì pomeriggio? “Sì.
La giunta comunale ha fatto
propria la proposta del sottoscritto - risponde il vice sindaco
Michele Chiarabilli - in seguito
alla richiesta del comitato Forum Shopping che si era riunito
alla fine di giugno. Quindi corso
transitabile per le auto in tutto il
mese di agosto.
Giungi In cronaca di Pesaro
CONTROCORRENTE
Pippo Di Cristofaro in tribunale
Sconocchini A pagina 8
Grande abbuffata
MARIANGELA PARADISI
...............................................................................................................
A
lla Indesit Company 748 mila 772 euro di
finanziamenti pubblici - 292 mila 731 europei, 353 mila 817 statali, 102 mila 223
regionali - per il progetto “Homeline: dall’elettrodomestico al sistema casa per ridurre i consumi energetici”. Per “incrementare la competitività”, recita la motivazione del finanziamento. Ma la “Ricerca & Sviluppo” non rientra tra le attività tipiche d’impresa? Perché...
Continua a pagina 12
OLIMPIADI 2012
μ
La verità del marciatore sul doping
Schwazer confessa
“Ho fatto tutto da solo”
La necropoli scoperta per caso nel 2004
In mostra i segreti
delle tombe etrusche
ARCHEOLOGIA
............................................................................
Serra Sant’Abbondio
I ritrovamenti di cinquanta sepolture con i loro corredi, a testimonianza che tra il III e il IV
secolo a. C. viveva una civiltà rilevante nel comprensorio
all’ombra del Catria, da oggi sono finalmente esposte al pubblico. Questo pomeriggio, nel
primo piano del palazzo del municipio, il sindaco Nadia Molla-
roli, in presenza di tantissime
autorità, inaugura una mostra
permanente dedicata alla necropoli di Pian Santa Maria. Necropoli rinvenuta, per caso, otto
anni fa nel 2004, durante i lavori per urbanizzare l’area artigianale comunale individuata
nel piano regolatore. Una mostra che espone il risultato di
una campagna di scavo svoltasi
in quattro tempi fino al 2008.
Angeletti
In cronaca di Valcesano
Alex Schwazer ieri a Bolzano
μ
Garavelli Nello Sport
Pallavolo e Settebello in semifinale
Gli azzurri che volano
Nello Sport
Giovedì 9 agosto 2012
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Siccità, riaperto il pozzo del Burano
Dopo l’incubo delle rotture dell’acquedotto scatta l’emergenza idrica: summit d’urgenza in Provincia
ALLARME
IDRICO
LUCA SENESI
............................................................................
Pesaro
Finita l’emergenza acqua per la
rottura dell’acquedotto in città,
resta, anzi si aggrava, l’emergenza siccità tanto che da ieri è
stato riaperto il pozzo del Burano. La decisione è arrivata a
seguito della prevista convocazione del Comitato di Protezione civile, presieduto per l’occasione dall’assessore provinciale
Alessia Morani su delega del
presidente Matteo Ricci. Presenti anche esponenti e dirigenti di Marche Multiservizi e Aset
e i tecnici del settore per studiare l’adozione di misure immediate volte a fronteggiare
l’emergenza idrica. Da considerare il fatto che negli ultimi giorni i tre invasi del Furlo, San Lazzaro e Tavernelle sono diminuiti complessivamente, in media,
di 21mila metri cubi al giorno,
circa 250 litri d’acqua al secondo. Per scongiurare una situazione che si profila drammatica, è stato deciso di riaprire, dalle 14 di ieri fino al 31 agosto, il
pozzo Burano, con un prelievo
di 160/165 litri d’acqua al secondo. Da parte loro, Marche Multiservizi e Aset si sono impegnate a ridurre di 70 litri al secondo
le loro captazioni dal fiume Metauro. La Provincia trasformerà in divieto assoluto l’ordinanza dell’11 luglio che riduceva del
50% il prelievo dai corsi d’acμ
qua, ad eccezione però di quelli
per uso potabile e zootecnico.
Nello stesso tempo saranno intensificati i controlli della polizia provinciale lungo i fiumi,
con l’applicazione di sanzioni a
quanti contravverranno alle disposizioni. I provvedimenti si
aggiungono a quelli già adottati
dall’inizio dell’estate ovvero la
riduzione dei prelievi dal fiume
Metauro, le ordinanze di Provincia e Comuni, la riduzione
dei rilasci dagli impianti
dell’Enel e la riduzione dell’entità del rilascio dall’invaso di
Mercatale da parte del Consorzio di bonifica Foglia-Metauro-Cesano. Il Comitato Protezione civile inviterà i Comuni ad
una maggiore vigilanza per evitare prelievi abusivi e ingiustificati, sollecitando gli enti locali
che non lo hanno ancora fatto
ad emettere ordinanze per limitare l’utilizzo di acqua potabile
ai casi strettamente necessari.
Nell’incontro inoltre è stato evidenziato come, tra gli interventi
strutturali previsti per la soluzione della ricorrente crisi idrica, sia a buon punto il progetto
di pulizia degli invasi. E’ stato
infatti raggiunto un accordo
con l’Enel cui compete la pulizia
per un primo intervento sull’invaso di San Lazzaro, con fondi
reperiti dalla Provincia in collaborazione con il Comune di Fano. Si tratta di una quota parte
dell’importo complessivo attraverso fondi strutturali, l’altra
parte sarà a carico di Enel e Ato.
...................................
Multiservizi e Aset
riducono le captazioni dal
Metauro. Intensificati
controlli e sanzioni
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In sella
a due bici
rubate
Denunciate
IL FURTO
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Pesaro
Il vertice che si è tenuto ieri mattina in Provincia per rispondere all’emergenza idrica
“La Provincia, a partire da maggio – evidenzia l’assessore Alessia Morani – ha monitorato costantemente la situazione delle
risorse idriche, che sono in continua diminuzione. Putroppo
nessun conforto viene dalle previsioni meteo nei prossimi giorni, per cui abbiamo dovuto
adottare, con consenso unanime dei presenti, questi provvedimenti urgenti. Dalla prossima settimana ci aggiorneremo
costantemente sulla situazione”.
Ancora disagi a Santa Maria dell’Arzilla
Intervento a S. Veneranda contro il fango
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Pesaro
Nella giornata di ieri mentre
l’acqua è tornata a sgorgare
regolarmente sulla maggior
parte della città, alcuni
quartieri hanno dovuto
aspettare più di altri. Tra questi
quello di Santa Maria
dell’Arzilla dove anche per
l’intera mattinata diversi
rubinetti erano ancora a secco
e i cittadini facevano il numero
dei vigili urbani per avere
qualche risposta. Intanto
questa mattina presto è
iniziato l’intervento definitivo
per la pulizia delle strade di
Santa Veneranda invase dal
fango dopo la terza rottura.
Incertezze per l’industria pesarese, il presidente Pagliano: situazione negativa ma ci sono buoni segnali
Crescere imparando da chi ha successo
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Pesaro
Nel secondo trimestre del 2012
la rilevazione congiunturale,
condotta dal Centro Studi su un
campione di aziende, segnala la
presenza di una situazione sempre difficile ed incerta, in linea
con quanto avviene a livello regionale, specie per il prolungarsi nel tempo delle difficoltà economiche nazionali ed internazionali. Nel trimestre aprile-giugno 2012, la produzione industriale ha registrato una diminuzione del 5,7% rispetto allo
stesso periodo dell'anno precedente, con variazioni negative
che hanno interessato tutti i
principali settori dell’economia,
ad eccezione delle poche aziende del settore gomma e plastica.
Negativa l'attività commerciale
complessiva: l’andamento delle
vendite in termini reali ha registrato una diminuzione dello
0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2011, con andamenti negativi sul mercato interno (4,4%), parzialmente coperti dai
miglioramenti avuti su quello
estero (+ 3,5%).
Le previsioni degli operatori
...................................
“Le aziende che hanno
messo in atto interventi
innovativi sono riuscite
a diventate più vitali”
...................................
sulla tendenza delle vendite per
i prossimi mesi sono negative
per quanto riguarda il mercato
interno e sostanzialmente stabili per l’estero.
Per quanto riguarda i costi
delle materie prime si registra
un -1% sul mercato interno e un
+3% su quello estero rispetto al
trimestre precedente (molto
più consistenti sono le variazioni anno su anno che evidenziano
rispettivamente un +1,4% e
+4,1%). L’andamento dei prezzi
di vendita vede una sostanziale
stabilità per quanto riguarda il
trimestre precedente (-0,8%
sull’interno e + 0,4% all’estero)
e un incremento per quanto riguarda le comparazioni anno su
anno (+1% sull’interno e +0,6%
all’estero).
Nella media del trimestre
aprile-giugno 2012, i livelli occupazionali del campione di aziende oggetto di indagine hanno registrato una variazione negativa
pari allo 0,2%. I livelli di cassa
integrazione del trimestre sono
passati da 2 milioni e 177 mila
ore dello stesso periodo del 2011
a 2 milioni 924 mila ore del corrente anno (+ 34,3%), frutto degli incrementi negli interventi
ordinari e in deroga. Al 30 giugno 2012, le imprese attive della
provincia di Pesaro Urbino erano 37.784 contro le 37.641 del
2011; le imprese manifatturiere
attive hanno fatto registrare
Claudio Pagliano
una leggera diminuzione
dell’1,6% passando da 5.242 del
2011 a 5.159 del 2012.
“Nonostante gli evidenti dati
negativi –ha commentato il presidente di Confindustria Pesaro
Urbino, Claudio Pagliano – avverto dei segnali di positività: ci
sono aziende che hanno messo
in atto interventi innovativi, grazie ai quali sono diventate più vitali e in grado di continuare a
rappresentare, anche negli attuali difficili momenti di con-
giuntura sfavorevole, ciò che
sempre sono state ossia veri motori di sviluppo e coesione sociale”.
Il numero uno degli industriali pesaresi ha anche auspicato che “i comportamenti e le
esperienze virtuose adottate dal
campione di aziende preso in
esame nella ricerca del prof. Enzo Rullani, docente di economia
della conoscenza all’Università
Ca’ Foscari di Venezia, possano
diventare buone prassi in grado
di indirizzare il cammino verso
la crescita”.
Nella lunga analisi di Confindustria viene approfondita la situazione dei settori trainanti
della nostra economia: il mobile
e il legno, la meccanica, e il tessile e abbigliamento. Tutti e tre i
settori in relazione all’andamento produttivo e commerciale registrano un calo rispetto allo stessa periodo del 2011: nel
primo caso la produzione diminuisce dell’1,1% e la commercializzazione del 3,8%. Nel secondo
caso produzione in calo dello0,5% con un - 9,5% di fatturati.
Per il tessile e abbigliamento lieve calo produttivo ma tiene l’attività commerciale. Anche negli
altri settori si conferma difficile
la situazione produttiva e commerciale con un aumento significativo dei propri costi sia dal
punto di vista interno che estero.
Ordini in portafoglio
La crisi non molla
I SETTORI
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Pesaro
E se si guarda avanti le cose non
vanno meglio tanto che lo
stesso presidente Pagliano
continua a invocare
innovazioni. “Anche le
prospettive per il futuro - scrive
Confindustria provinciale - in
base agli ordini in portafoglio
sono improntate ad un certo
pessimismo”. Del resto sul
fronte cassa integrazione per il
mobile e il legno nel periodo
gennaio-luglio 2012 parliamo
1.285.905 contro 678.468 del
2011 (+89,5%), per la
meccanica sono 707.522 contro
836.623 del 2011 (-15,4%) e per
il tessile e abbigliamento
219.562 contro 220.396 del
2011 (-0,4%). Quanto alle
imprese attive nel settore del
mobile al 30 giugno 2012 sono
1.001 (-0,3% rispetto al periodo
precedente), nel settore della
meccanica 1.516 contro le
1.522 del trimestre precedente
(-0,4%) e nel tessile e
abbigliamento 697 contro le
692 del precedente trimestre
(+0,7%).
Sono stati i proprietari di due
biciclette rubate, entrambi
con la fortuna di riconoscerle
mentre venivano utilizzate da
due ragazze. Chiesto l’intervento dei carabinieri per entrambi il rientro a casa è avvenuto in sella alle proprie bici. Il primo caso ieri mattina in
via Guido D’Arezzo. Un signore vede sfilare davanti ai suoi
occhi una ragazza in sella alla
bicicletta che gli era stata rubata. Chiama i carabinieri che
fermano la donna, risultata di
origine moldava. Spergiura di
aver acquistato il mezzo a due
ruote ma non è in grado di dire
né dove né da chi. La bici viene
riconsegnata al legittimo proprietario e la ragazza denunciata per ricettazione.
Stesso identico copione in
viale Trieste: un’altra ragazza
moldava in sella a una bicicletta viene individuata dal proprietario derubato che chiama gli uomini dell’Arma. Anche lei non è in grado di spiegare dove abbia acquistato la
bici sulla quale è seduta. Anche per lei denuncia per ricettazione e bici restituita al proprietario,
La polizia
regala
300 caschi
ai ragazzi
SICUREZZA
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Pesaro
L’aveva anticipato nei giorni
scorsi il Questore Italo D’angelo, e finalmente ci siamo:
oggi un altro tassello va a
completare la campagna Bici
Sicure. Perché la bici è sì un
mezzo utile ma sempre più
dev’essere un mezzo intelligente e così l’appuntamento
è per oggi alle 10.30 in piazzale della Libertà dinnanzi la
Palla: per promuovere e sensibilizzare la sicurezza stradale, la polizia di Stato donerà ben 300 caschetti ai ragazzi dell’associazione Azobè
Onlus di Pesaro , che si occupa di programmi di sostegno, educativi, didattici e famigliari rivolti ai minori . Caschetti saranno consegnati
anche a tutti i piccoli ciclisti
presenti. La prima fase del
progetto Bici sicure, si legge
in una nota diffusa dalla questura, continuerà sino al 12
agosto. Gli agenti infatti saranno impegnati in un’opera
di educazione all’uso della bicicletta, richiamando i ciclisti
all’osservanza delle norme
basilari della circolazione.
IV Giovedì 9 agosto 2012
FANO
T: 0721 31633
μ
E: [email protected]
F: 0721 67984
Tre giorni di controlli serrati della Capitaneria: già elevate sanzioni per diecimila euro. Verifiche in 321 stabilimenti balneari
Ferragosto e dintorni, giro di vite in mare e spiaggia
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Fano
Vanno avanti senza interruzione i controlli predisposti dalla
Guardia Costiera di Fano agli
ordini del Tenente di Vascello
Mario Esposito Montefusco,
nell’ambito
dell’operazione
“Mare Sicuro” finalizzata alla
sicurezza della navigazione e
della balneazione. Il progetto
predisposto dalla Guardia Co-
stiera ha portato sino ad ora ad
un consuntivo di 8 soccorsi, 133
controlli su unità navali, 321 su
strutture balneari, 273 controlli
antinquinamento e sulla pesca,
della rilevazione di 19 illeciti
con sanzioni amministrative
per un importo complessivo di
9.920 euro. In occasione del
ferragosto, periodo in cui si prevede un maggior afflusso di bagnanti e turisti, l’Ufficio Circon-
dariale Marittimo di Fano ha
predisposto un programma di
rafforzamento delle attività di
pattugliamento e vigilanza sulla costa. La macchina organizzativa dispone di una motovedetta Cp 535, di un battello veloce Gc 332, di una moto d’acqua GC L20, di 2 pattuglie via
terra e di un team di tre unità in
sala operativa per gestire le segnalazioni. In tutto saranno im-
piegati 14 militari tra terra e
mare, dislocati lungo il territorio di giurisdizione compreso
tra Fosso Sejore ed il fiume Cesano. Dal 14 al 16 di agosto, dunque, massimo dispiegamento
di uomini e di mezzi per garantire il rispetto delle regole da
parte di tutti. La Guardia Costiera in questi giorni è al massimo del suo sforzo operativo in
termini di uomini e mezzi lungo
l’ampio litorale di giurisdizione
per garantire un “mare sicuro”
ma non c’è piena sicurezza senza senso civico e soprattutto,
senza la consapevolezza da par...................................
In due mesi effettuati otto
soccorsi in acqua e 133
ispezioni su altrettante
unità navali e natanti
...................................
te di tutti gli utenti dei propri
limiti fisici per affrontare il mare.
“E’ importante – ha dichiarato il comandante Montefusco
- far sentire la presenza dell’autorità marittima in giornate delicate e particolari come quelle
che ci apprestiamo ad affrontare nelle quali l’afflusso di bagnanti e turisti dovrebbe toccare i livelli più alti”.
Spacciava cocaina per la movida fanese
Tradito dall’auto sportiva e dalla bella vita: arrestato albanese. Aveva due etti e mezzo di droga
Inferno in famiglia, botte e minacce alla moglie: denunciato
SCACCO
AL CRIMINE
Da tempo maltrattava e
picchiava la moglie e quando la
violenza è esplosa la donna ha
chiamato il 112. I carabinieri
sono intervenuti così a Saltara
nell’abitazione di una coppia di
coniugi ed hanno denunciato in
stato di libertà un 53enne con le
accuse di “maltrattamenti in
famiglia”. L’uomo da diversi
mesi si comportava come un
despota e non dava pace alla
moglie costringendola a
continue vessazioni e violenze
fisiche. Queste sono poi
culminate con una violenta
aggressione e a quel punto la
poveretta non ha potuto fare
altro che chiamare i soccorsi.
Questo è stato comunque solo
uno dei tanti interventi che i
carabinieri di Fano e dei
distaccamenti limitrofi, hanno
effettuato negli ultimi giorni.
Non sono mancati nemmeno gli
arresti. A Fano ad esempio i
Carabinieri di Saltara e del
Nucleo radiomobile di Fano
hanno arrestato un 21enne
pregiudicato della zona trovato
in possesso di 33 grammi circa
di hashish che deteneva per
l’attività di spaccio. Lo
stupefacente è stato
sottoposto a sequestro mentre
per il 21enne si sono aperte le
porte del carcere di Pesaro.
Potenzialmente più pericolosa
invece la posizione di un altro
giovane, un 25enne
pregiudicato che si aggirava con
fare sospetto nei pressi di
alcune abitazioni di Mondavio. I
carabinieri del posto lo hanno
denunciato per “porto illegale
di armi”. Costui infatti è stato
trovato in possesso di un
coltello a serramanico con una
lama lunga ben 8 centimetri. Il
coltello è stato sottoposto a
sequestro. Questi interventi
sono alcuni dei risultati di una
serie di servizi straordinari di
controllo del territorio svolti
negli ultimi giorni su tutto il
territorio dai carabinieri di Fano
guidati dal capitano Cosimo
Giovanni Petese.
Complessivamente hanno
controllato oltre 260 automezzi
ed identificato di circa 290
persone. Passati inoltre al
setaccio diversi casolari
disabitati talvolta occupati da
stranieri senza fissa dimora.
seconda autovettura, una Ford
Focus, è stato notato dagli
agenti mentre da Fano si dirigeva verso la Superstrada. Erano comunque già diversi giorni
che veniva controllato a vista
ma per acciuffarlo è stato necessario un lungo pedinamento
in auto, alla fine lo spacciatore è
stato raggiunto e bloccato in località Acqualagna”.
E subito l’indagine degli inquirenti è stata diretta alla perquisizione
dell’autovettura:
ben nascoste all’interno del
condotto di aereazione del cruscotto, 10 compresse di forma
esagonale di cocaina, del peso
complessivo di 112 grammi.
Una perquisizione approfondita ed estesa anche all’abitazione dell’albanese dove la “coca”
è stata rinvenuta in un vano nascosto ubicato nella cantina,
all’interno una busta contenente altri 150 grammi di cocaina,
già suddivisa in dosi impacchettate e pronte per lo spaccio. Se-
gno che il Pusher ben conosceva i meccanismi di conservazione, la droga era conservata in
un barattolo mischiata a del riso per proteggerla dall’umidità.
Dagli approfondimenti in corso, è emerso che l’albanese si
riforniva nel pesarese e la sua
piazza d’azione era su scala provinciale. Intanto, oggi allo spacciatore che al momento si trova
rinchiuso nel carcere di Villa
Fastiggi, sarà convalidato l’arresto.
L’AGGRESSIONE
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Fano
LETIZIA FRANCESCONI
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Fano
Spacciava con disinvoltura nella zona del Lido di Fano: a finire
in manette per il reato di detenzione ai fini di spaccio di 260
grammi di cocaina, un incensurato 50enne albanese A.K., padre di famiglia e residente a
Monterado in provincia di Ancona.
L’operazione Litorale sicuro
ed un piano straordinario di
controllo del territorio ha consentito alla mobile di Pesaro di
raggiungere un altro importante risultato nell’ambito di controlli anti-droga bloccando in
questo caso un giro di affari di
25-30mila euro. A portare gli
inquirenti sulle tracce dell’albanese, lo stile di vita piuttosto
agiato ed il possesso di una
Bmw: elementi che hanno destato da subito perplessità
tant’è che un’intensa attività info-investigativa ha poi permesso di accertare che il 50enne
nullafacente era possessore di
partita Iva per l’attività di ristrutturazioni edili, attività che
però non faceva registrare fatμ
I dirigenti Stefano Seretti e Antonio Sguanci
turato da diversi anni.
Si muoveva nella zona della
movida fanese solitamente teatro di spaccio, dal Lido, Sassonia e nella zona sud di Fano sino
al lungomare di Marotta. La
clientela dell’albanese era va...................................
Bloccato un giro d’affari
di 30 mila euro: vendeva
gli stupefacenti ai giovani
in particolare nei weekend
...................................
riegata, ma a cadere nella morsa della “coca”, un rituale che si
ripete ogni fine settimana, erano soprattutto tanti giovani frequentatori di pub e disco-bar
sempre più attratti dai prezzi ribassati della cocaina.
E proprio da Fano sono partiti appostamenti e pedinamenti mirati, a riferirlo in conferenza stampa, il capo della mobile
Stefano Seretti : “Era il pomeriggio di martedì quando il Pusher, questa volta a bordo di una
Il tavolo tecnico conferma la presenza di rifiuti inquinanti
Esaminato il piano di bonifica
per i lavori nella cava di Carrara
............................................................................
Fano
L’assessore all’Ambiente Luca
Serfilippi ha reso noti i risultati
del tavolo tecnico che si è svolto
lo scorso 3 agosto per esaminare in via preliminare il piano di
caratterizzazione della cava di
Carrara presentato dalla ditta
Solazzi. Quest’ultima ha utilizzato gli stessi metodi d’indagine
di Arpam, la qualeha proceduto
in contradditorio per verificarne l'attendibilità. Gli esami eseguiti hanno riguardato tutti I
settori ambientali: monitoraggio aria, carotaggi, campionamento e analisi delle acque sotterranee attraverso i piezometri, verifica dei livelli di falda nelle acque esterne all'area di cava,
campionamento dei rifiuti accumulati nell'area di cava, campionamento con camera di cattura, campionamenti di acque
superficiali, prove di permeabi-
A sinistra il sindaco Stefano Aguzzi durante un sopralluogo alla cava
lità su alcuni piezometri, per un
totale di circa 140 campionamenti.Tutti i sondaggi hanno
raggiunto il substrato del terreno estendendosi su un’area di
circa 70.000 metri quadri e
concentrandosi soprattutto in
prossimità delle aree con maggior accumulo di rifiuti.
In totale sono stati prodotti
circa 20.000 dati, i quali sono
stati elaborati e suddivisi per fascia (da 0 a 1 metro di profondità dalla superficie, da 0 a 3
metri e da 3 a 10 metri). “Dall'esame approfondito – ha evidenziato Serfilippi - si può verificare come diversi parametri
hanno superato la soglia prevista dalla normativa riguardante i terreni agricoli e il verde
pubblico, quale è l'area in questione, ma non superano quella
prevista per i terreni industriali
e commerciali.Nelle prossime
settimane, verrà convocata la
conferenza di servizi che dovrà
approvare il piano di caratterizzazione portato dalla ditta. A
questo seguirà l'analisi di rischio sito-specifica e il vaglio
degli interventi che la ditta proporrà per bonificare e mettere
in sicurezza permanente il sito.
Ci auguriamo di arrivare ben
presto alla conclusione di questa brutta vicenda che ha preoccupato molti cittadini fanesi, in
particolar modo gli abitanti di
Carrara. Fino ad oggi ci siamo
adoperati per mettere in sicurezza l'area e far sì che i rifiuti
presenti in cava non si mescolassero con I terreni circostanti,
attraverso la copertura di essi
con teli impermeabili e la regimentazione delle acque meteoriche sia a valle che a monte della cava”.
μ
Proficua operazione dei carabinieri
Presi tre latitanti
nascosti tra i turisti
........................................................................
Fano
Numerose le operazioni che i
Carabinieri di Fano hanno
portato a termine in queste ultime giornate. Nello specifico i
militari del Nucleo Operativo
e Radiomobile hanno arrestato un 53enne pregiudicato calabrese, perché colpito da ordine di carcerazione emesso
dalla Procura della Repubblica di Monza dovendo scontare
la pena di quattro anni e due
mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è
stato rinchiuso nel carcere di
Villa Fastiggi di Pesaro.
Anche un 45enne pregiudicato campano è stato arrestato perché colpito da ordine di
carcerazione emesso, questa
volta dalla Procura della Repubblica di Pesaro. L’uomo
doveva scontare una pena di
quattro anni e un mese di re-
clusione per rapina aggravata
e lesioni personali. Anche il
45enne è stato condotto in
carcere.
Arrestato dai Carabinieri
della stazione di Marotta anche un 41enne pregiudicato
albanese. Su di lui gravava un
provvedimento di carcerazione emesso dalla Procura della
Repubblica di Aosta, poiché
doveva scontare la pena di un
mese di reclusione per “porto
abusivo di armi”. Anche l’albanese è finito nel carcere di
Villa Fastiggi. Infine è stato arrestato un 65enne pregiudicato siciliano, perché colpito da
ordine di esecuzione. La pena
era stata emessa dalla Procura
della Repubblica di Milano
dovendo scontare la pena di
tre anni di reclusione per “
truffa e bancarotta fraudolenta ”. Anche quest’ultimo è finito dietro le sbarre nel carcere di Villa Fastiggi.
Giovedì 9 agosto 2012
V
FANO • VALCESANO
Online
www.corriereadriatico.it
Necropoli ai piedi del Catria
μ
Proseguono i tour per rocche e castelli
L’evento dell’estate: cinquanta tombe da oggi visibili al pubblico
La stele con epigrafe
dedicata a Tusno
ARCHEOLOGIA
E TURISMO
LA CURIOSITA’
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Serra Sant’Abbondio
VERONIQUE ANGELETTI
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Serra Sant’Abbondio
I ritrovamenti di cinquanta sepolture con i loro corredi, a testimonianza che tra il III e il IV
secolo a. C. viveva una civiltà rilevante nel comprensorio
all’ombra del Catria, da oggi sono finalmente esposte al pubblico. Questo pomeriggio, nel
primo piano del palazzo del
municipio, il sindaco Nadia
Mollaroli, in presenza di tantissime autorità, inaugura una
mostra permanente dedicata
alla necropoli di Pian Santa Maria. Necropoli rinvenuta, per
caso, otto anni fa nel 2004, durante i lavori per urbanizzare
l’area artigianale comunale individuata nel piano regolatore.
Una mostra che espone il risultato di una campagna di scavo
svoltasi in quattro tempi fino al
2008 e che testimonia quanto,
in questo lembo di terra, esisteva una società crocevia culturale tra comunità umbro-piceni,
gallici ed etrusco-romani. Non
solo dimostra anche la preparazione tecnico scientifica degli
archeologi e dei restauratori
della soprintendenza per i beni
archeologici delle Marche diretti e coordinati attualmente
da Maria Gloria Cerquetti e, al
momento del ritrovamento, dal
funzionario responsabile di zona Gabriele Baldelli l’equipe
che ha studiato i reperti e cuμ
La stele con l'epigrafe del III secolo a.C. dedicata a "G. Tusno"
rato l’esposizione.
Una mostra dunque che fa
crescere l’offerta culturale del
comprensorio con un doppio e
indubbio vantaggio: da un parte quello di non pesare sul bilancio comunale poiché allestita nel municipio serrano, e
dall’altra di avere orari certi di
apertura godendo degli stessi
...................................
S’inaugura una mostra
permanente dedicata
al sepolcreto rinvenuto
per caso otto anni fa
...................................
orari della sede municipale.
“Nonostante siamo professionisti dei reperti archeologici –
commentano Fabio Milazzo e
Mirco Pasquini responsabili dei
restauri della ceramica per la
soprintendenza – i corredi delle
51 tombe di Serra Sant’Abbondio ci hanno stupito. Nel vasellame da mensa sono stati rinvenuti resti ossei di giovanissimi maiali sacrificati ma, soprattutto, da una analisi specifica,
per la prima volta, è stato dimostrato la presenza di pollastro
nelle Marche”. Significativo anche il corredo dei guerrieri. Ben
Concerto per presentare l’associazione Maruzza per i bimbi
Sole a mezzanotte a S. Francesco
CURE PEDIATRICHE
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Fano
“Sole a Mezzanotte”, un concerto come evento per la presentazione della associazione Maruzza Marche Onlus si terrà alle
ore 21 nella ex chiesa di San
Francesco con ingresso gratuito. La manifestazione rappresenta la prima eco di un lavoro
fino ad oggi silenzioso, che grazie alla sensibilità dei rappresentanti istituzionali, dei professionisti sanitari, dei cittadini,
μ
ha consentito all’associazione di
strutturarsi, iniziare ad operare
e diventare un patrimonio comune per tutto il nostro territorio. Essa nasce da una esperienza genitoriale drammatica
con la morte della piccola Alessia, a cui è seguita dopo circa
cinque mesi la scomparsa del
padre che non ha retto al dolore
che si trascinava da anni. Lo scopo della associazione, presieduta da Elmo Santini, è quello di
promuovere la sensibilizzazione, la formazione, la diffusione e
lo sviluppo, anche domiciliare,
delle cure palliative per pazienti
pediatrici colpiti dal dolore di
patologie oncologiche e malattie rare. Il concerto di questa sera comprende l’esibizione dell’
orchestra “Rossini Flute Ensemble” formata da allievi del
Conservatorio Rossini e diretta
da Fiorenzo Di Tommaso ed un
recital operistico con la esecuzione di brani da parte del maestro Lorenzo Bavaj al pianoforte, del tenore Francesco Panni e
del soprano Angela Venturino
che, gratuitamente, intervengono alla serata.
Foschi e Baldelli: non c’è gusto con questa opposizione incapace
“L’ospedale di Pergola salvato da noi”
SANITA’ ROVENTE
MARCO SPADOLA
............................................................................
Pergola
“La giunta regionale ha salvato
gli ospedali di Pergola e Amandola con il Piano socio sanitario
approvato a dicembre”.
Il capogruppo provinciale
del Pdl Antonio Baldelli e la
consigliera regionale Elisabetta Foschi, contestano le dichiarazioni del coordinatore del Pd
pergolese Rossi, sottolineando
come altresì i meriti, per il nosocomio di Pergola, siano
dell’amministrazione comunale.
“L’amministrazione – spiega
la consigliera del Pdl Foschi – è
stata capace di mantenere sempre alta l’attenzione e intelligente a intervenire in modo ap-
propriato con tutti gli organi
istituzionali e forze politiche.
Non va dimenticato che l’innegabile volontà della sinistra di
chiudere l’ospedale pergolese
era scritta nella determina 240
e atti successivi. Se la Regione
ha fatto retromarcia è grazie al
grande lavoro dell’amministrazione”.
Prosegue Baldelli . “Non c’è
gusto ad avere un’opposizione
incompetente, incapace e tragicomica, che solo un mese fa
ha riempito la città di manifesti
con scritto “L’ospedale di Pergola sta chiudendo e l’amministrazione Baldelli non fa nulla”
e oggi invece, in palese contraddizione, afferma sulla stampa:
“L’ospedale è sempre stato salvo, era l’amministrazione comunale a mentire”.
Ma non si rende conto que-
st’armata Brancaleone di cadere nel ridicolo? Se l’ospedale almeno per ora è salvo, lo si deve
ai Pergolesi, alla’amministrazione e agli amici che si sono
uniti nella battaglia.
Pd e Renzini, sono capaci solo di insultare, mentire e fingono di ignorare che il 30 luglio, a
Urbino, la Regione ha presentato alla conferenza dei sindaci
un Piano d’area vasta che trasformava in cronicari gli ospedali come quello di Pergola. Piano che è stato approvato con la
maggioranza dei voti dei sindaci del Pd ma con il voto contrario di quelli di Pergola, Cagli,
Fano, Cartoceto, Fermignano e
altri. Nel frattempo l’amministrazione di Pergola ha presentato emendamenti per salvare
le funzioni per acuti. Così il Piano è stato modificato”.
“Pur presentando corredi
modesti –precisa l’archeologo
Maurizio Cruciani - alcune
tombe si distinguono per la
presenza di vasellame in
ceramica con forme
chiaramente importate. Per i
profani colpisce il design dei
piedistalli e la purezza della
stampa di fiori di loto o di
palmette sul fondo”. Quanto
alla stele con l’epigrafe “G
Tusno”, della prima metà del III
sec a.C. “il fatto che dovrebbe
essere dedicata ad un gentilizio
dell’Etruria –afferma Valentina
Belfiore della soprintendenza
marchigiana–costituisce una
prova dell’atteggiamento
etrusco quasi una generazione
dopo la battaglia dell’odierna
Sassoferrato nel 295 a. C.
quattordici delle cinquantun
tombe scavate finora, contenevano armi. Niente armi difensive comunque ma spade e foderi che, di solito, erano di proprietà di élite celtiche. “Il fodero
della tomba 47 ad esempio –
precisa il restauratore Renaud
Bernardet - è semplicemente
stupefacente. Ha una placca di
rinforzo in bronzo ornata di
perline di corallo che trova un
equivalente preciso addirittura
nelle necropoli di Monterenzio
vicino a Bologna”. Il che apre
ancora un altro filone di ricerche storiche.
Caccia al Cinghiale, la rievocazione finisce banchettando
I giovedì di Adriabus
Itinerari in pullman
GLI APPUNTAMENTI
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Mondolfo
Proseguono i “Tour per rocche
e castelli” del giovedì, ideati da
Adriabus, rivolti a turisti e abitanti della costa. Dopo le escursioni, tutte supportate da
esperte guide, a Mondolfo-Mondavio, Pergola, Gradara e Corinaldo, i tour vengono
riproposti ad agosto per i turisti nuovi arrivati e i residenti
che ancora non hanno visitato
questi magnifici luoghi. Si riparte da Mondolfo-Mondavio
oggi per poi tornare a Mondavio martedì 14, in occasione
della rievocazione storica della
Caccia al cinghiale. Per l’occasione il pullman, che parte
sempre dai residence Girasole
e Vele alle 20.55 ed è in piazza
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La vigilia di Ferragosto
tappa in occasione
della rievocazione storica
della Caccia al cinghiale
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Roma a Marotta alle 21, dove
attende l’arrivo del bus cabrio
proveniente da Torrette alle
21.05, ripartirà da Mondavio
alle 00.15. Giovedì 16 si ripropone il tour a Gradara, che tanto successo ha avuto il 19 luglio,
con visita guidata al castello e al
borgo. Infine, giovedì 30 è prevista la visita al museo dei
Bronzi dorati a Pergola e alla
città. “Vengono invece sospese
– spiega il vicepresidente di
Ami Sauro Olivieri - le corse
programmate il sabato sera
Marotta-Senigallia. Dopo le
corse svolte nei sabati concomitanti con la Fiera dell’Artigianato, la Notte Bianca e la Festa alla Rotonda a Mare, l’inizio
del Summer Jamboreè, che
hanno visto uno scarso utilizzo
da parte di turisti e cittadini
della zona Torrette-Marotta
del mezzo pubblico e anche le
sgradevoli e miopi polemiche,
sollevate da qualche operatore
turistico, sul fatto che il sabato
sera venivano “sottratti” qualche decina di potenziali clienti
ai bar locali”.