GLI OBIETTIVI DI BARCELLONA E LE AZIONI DEL LABEL

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GLI OBIETTIVI DI BARCELLONA E LE AZIONI DEL LABEL
GLI OBIETTIVI DI BARCELLONA E LE AZIONI DEL LABEL EUROPEO
DELLE LINGUE
Nel novembre del 2002 il Consiglio di Barcellona1 stabilì l’obiettivo di attuare tutte le azioni necessarie per offrire ai
cittadini europei le opportunità necessarie per conoscere e usare due lingue straniere oltre la propria lingua materna.
Nel corso di questo decennio le attività intraprese a livello comunitario e nei singoli stati membri sono state il frutto di
confronti tra i vari soggetti coinvolti nei processi decisionali e attuativi delle politiche sul multilinguismo ma in questo
momento la riflessione attorno alla questione linguistica appare ancora più pressante poiché costituisce un tassello
essenziale per affrontare con maggiore forza le sfide che questa epoca e questo momento di crisi mondiale
richiedono. Ogni individuo è attore di questo cambiamento e prima di tutto lo sono coloro che contribuiscono a far
nascere nei giovani il desiderio di conoscere le altre lingue per studiare, per viaggiare, per lavorare e per conoscere gli
altri popoli e arricchire la propria vita. In questo quadro di attività si inserisce il compito svolto attraverso il Label
europeo delle lingue2, che annualmente ha fornito un contributo fattivo volto al miglioramento dell’insegnamento e
dell’apprendimento delle lingue.
Dall’enunciazione dell’obiettivo di Barcellona il dibattito sulle lingue si è arricchito di spunti e riflessioni, sviluppate
anche grazie alle azioni condotte, nei diversi Paesi, con il Label europeo delle lingue che ha consentito di porre in
evidenza alcuni elementi strategici per l’avvio di politiche nazionali per il multilinguismo. Dai suoi esordi fino ad oggi il
Label europeo delle lingue si è ampiamente diffuso e numerose esperienze sono state riconosciute, a livello nazionale,
come esperienze innovative sul piano delle metodologie, dei processi e della prassi per l’insegnamento e
l’apprendimento delle lingue straniere, in risposta alle esigenze dei discenti, delle famiglie e soprattutto del mercato
del lavoro.
La ricorrenza dei dieci anni dall’enunciazione del Consiglio di Barcellona ha consentito di approfondire l’analisi sui
risultati conseguiti con il Label europeo delle lingue e, in particolare, l’evoluzione delle strategie sul Multilinguismo.
Alcuni
eventi importanti hanno offerto l’occasione all’Agenzia Nazionale Leonardo da Vinci di approfondire
ulteriormente il tema del multilinguismo in Europa e in Italia e di portare avanti alcune azioni concrete per lo sviluppo
di questi temi:
-
la Conferenza “Multilingualism in Europe”, tenutasi a settembre 2012 a Limassol (Cipro),
-
la Cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso “European Language Label of the Labels Awards”
istituito dalla Commissione europea nel 2012,
-
la “Cerimonia di premiazione dei progetti vincitori del Label europeo delle lingue”, svoltasi a Roma il 6
novembre 2012,
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il Focus group “Il multilinguismo per la mobilità e l’occupabilità” tenutosi a Roma il 7 novembre 2012.
“Conclusioni della Presidenza - Consiglio europeo di Barcellona 15 e 16 marzo 2002” - SN 100/1/02 REV 1.
Il Label europeo delle Lingue è iniziato come progetto pilota nel 1998-99 e poi si è trasformato in un'iniziativa europea nel 2001. Il Label europeo
è un riconoscimento che incoraggia nuove iniziative nel campo dell’insegnamento e dell’apprendimento delle lingue, premia le nuove tecniche di
insegnamento delle lingue, diffondendo le conoscenze sulla loro esistenza e quindi promuovendo le buone pratiche. Per maggiori informazioni
vedere i siti: http://ec.europa.eu/languages/european-language-label/index_it.htm e http://labeleuropeolingue.it.
CONFERENZA “MULTILINGUALISM IN EUROPE”
Nei giorni 26-28 settembre 2012 si è tenuta a Limassol (Cipro) la Conferenza sul tema “Multilingualism in Europe”3,
promossa e organizzata dalla Commissione europea, che ha visto la partecipazione di circa 450 esponenti dei diversi
paesi europei. Come affermato dal Commissario europea Vassiliou nel corso della conferenza, il multilinguismo riveste
un ruolo fondamentale per migliorare la comprensione di altre culture, per incrementare la mobilità dei cittadini e per
favorire una maggiore garanzia per l’occupabilità e l’inclusione sociale. Il Commissario ha anche ribadito che “il giorno
in cui in Europa si smetterà di parlare le diverse lingue sarà il giorno in cui l’Europa - come idea e come progetto cesserà di esistere! Uno degli obiettivi principali dell'UE è di collaborare per costruire insieme una società migliore nel
pieno rispetto delle differenze. Per questa missione la lingua è essenziale. Se smettessimo di darci la pena di imparare
le lingue dei nostri vicini, probabilmente comprenderemmo di meno le loro preoccupazioni” e queste affermazioni
hanno chiaramente un peso significativo in un momento di grande crisi di identità e di valori a cui i cittadini, invece,
dovrebbero richiamarsi per sostenere quell’idea democratica sinteticamente dichiarata nel motto dell’Unione europea
“Uniti nella diversità”4.
Tali concetti sono stati ulteriormente rafforzati nel corso dell’intervento del Vice Presidente del Parlamento europeo,
Figuel Angel Martinez, il quale ha sostenuto come il multilinguismo, in tutto il tessuto istituzionale, sia considerato un
tema fondamentale. Ha inoltre precisato che nel Parlamento europeo il multilinguismo è una condizione
fondamentale dell’identità democratica e del diritto di cittadinanza perché elemento fondante dell’unità europea. I
Vice presidente Martinez ha anche precisato che il costo del multilinguismo, che equivale a 1 caffè per ogni cittadino
europeo, è una spesa che non può essere tagliata poiché “ridurre il multilinguismo significa ridurre la democrazia, cioè
ridurre la specificità culturale!”.
Come ricordato nel corso della conferenza, l’Unione conta oggi 23 lingue ufficiali che nel 2013 diventeranno 24 con
l’ingresso della Croazia. A queste si aggiungono circa 60 lingue regionali o minoritarie (come il catalano e il gallese) e
più di 175 lingue parlate dagli immigrati. L'obiettivo è quello di tutelare questa diversità linguistica e incoraggiare
sempre più persone ad apprendere un'altra lingua europea, conoscenza che rende più semplice vivere e lavorare
all'estero, ma che facilita anche l'interazione tra le comunità di paesi vicini.
IL LABEL DEI LABEL 2012 - EUROPEAN LANGUAGE LABEL OF THE LABELS AWARDS
In occasione della ricorrenza del decennale del Consiglio di Barcellona e degli obiettivi che in quell’occasione erano
stati posti per garantire un reale sviluppo dello spirito multilinguistico e multiculturale del nostro continente, la
Commissione europea, nell’ambito delle attività del semestre cipriota della Presidenza del Consiglio dell'Unione
europea, ha istituito il concorso denominato “European Language Label of the Labels Awards”. Tale concorso è stato
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Programma della Conferenza disponibile all’indirizzo web http://ec.europa.eu/languages/news/pdf/cyprus-conference2012-programme_en.pdf.
"Uniti nella diversità", il motto dell'Unione europea, è stato usato per la prima volta nel 2000. Il motto sta ad indicare come, attraverso l'UE, gli
europei siano riusciti ad operare insieme a favore della pace e della prosperità, mantenendo al tempo stesso la ricchezza delle diverse culture,
tradizioni e lingue del continente.
finalizzato a individuare, tra tutti i progetti già risultati vincitori del Label europeo delle lingue, quelli che in modo più
concreto sono stati capaci di rappresentare quell’ideale culturale espresso negli intenti del Vertice di Barcellona del
20025. La manifestazione è avvenuta anche in coincidenza con la ricorrenza della Giornata europea delle lingue che
annualmente viene festeggiata in tutta Europa il giorno 26 settembre6.
La selezione dei 5 progetti europei risultati vincitori7 è avvenuta a Bruxelles grazie al lavoro svolto dalla Commissione
di valutazione presieduta dal Vice Presidente del Parlamento europeo Figuel Angel Martinez. I progetti sono stati
valutati in funzione della loro dimensione europea e del loro impatto. Il criterio della dimensione europea si riflette
nella diversità linguistica dei progetti vincitori e nella misura in cui l'apprendimento linguistico contribuisce a
migliorare la comprensione di altre culture. L'impatto si riferisce ai risultati del progetto, al carattere innovativo, al
miglioramento delle competenze nelle lingue straniere, alle dimensioni del gruppo destinatario e al numero crescente
di utenti. Nel corso della conferenza “Multilingualism in Europe” tenutasi a Cipro nel mese di settembre 2012 ha
avuto luogo la Cerimonia di premiazione dei progetti che hanno ricevuto tale riconoscimento.
Tra i vincitori del prestigioso riconoscimento si segnala il progetto italiano dell’Università della Calabria dal titolo
“CME_E - Communicating in Multilingual Contexts meets the Enterprises”8 riguardante l’apprendimento di 6 lingue
europee (inglese, spagnolo, italiano, polacco, portoghese e slovacco). Il suo obiettivo principale era quello di
sviluppare competenze linguistiche di alto livello in un contesto professionale. Grazie all'efficace cooperazione tra le
università e le imprese europee questa esperienza ha avuto un forte impatto in tutta Europa.
Il progetto è stato realizzato grazie al contributo di un partenariato transnazionale che ha visto il coinvolgimento di 6
università europee. Il progetto è destinato a dare un supporto linguistico e informativo appropriato alle esigenze degli
studenti in mobilità prima che questi intraprendano programmi di scambio, rivolgendo particolare attenzione allo
sviluppo di abilità linguistiche di livello accademico. Lo scopo principale del progetto è, quindi, quello di concepire,
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Gli obiettivi sul multilinguismo stabiliti nel corso del Consiglio di Barcellona del 2002 sono: 1) l'insegnamento di almeno due lingue straniere sin
dall'infanzia, 2) fissazione di un indicatore di competenza linguistica nel 2003.
La Giornata europea delle lingue, organizzata congiuntamente dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa, si svolge ogni anno dal 2001. Questa
data e questo evento è stato stabilito il 6 dicembre del 2001, alla fine dell’Anno europeo delle lingue del 2001. Per maggiori informazioni vedere il
sito web http://ec.europa.eu/languages/orphans/european-day-of-languages_it.htm.
La Brochure dei progetti candidati alla selezione disponibile all’indirizzo http://ec.europa.eu/languages/pdf/europeanlabel_en.pdf.
Per maggiori informazioni sull’iniziativa consultare il sito web dedicato al progetto www.cmceproject.it.
produrre ed implementare un software che offra materiali multimediali su misura per l’apprendimento delle lingue,
capaci di consentire agli studenti in mobilità di sviluppare e migliorare le loro abilità linguistiche di livello accademico
in linea con i loro bisogni in contesti di istruzione superiore trans-nazionali di Italia, Inghilterra, Olanda, Portogallo,
Repubblica Slovacca e Spagna.
Gli altri progetti vincitori sono stati:
EuroCatering Language Training (Belgio, Francia e comunità neerlandofone): un progetto, rivolto agli studenti, ai
tirocinanti e ai lavoratori del settore alberghiero e della ristorazione, che aveva lo scopo di migliorare le competenze
nel campo della lingua parlata, di 7 lingue europee (inglese, francese, spagnolo, neerlandese, norvegese, sloveno e
galiziano). L’esperienza metteva in rapporto le competenze linguistiche con le necessità professionali ed era stato
realizzato grazie al finanziamento del Programma Leonardo Da Vinci. Il progetto si è posto l’obiettivo di ampliare
l’esperienza ad altre lingue europee entro il 2012.
Learning by moving (Lituania): un’esperienza finalizzata all’insegnamento di 9 lingue (lituano, tedesco, inglese,
spagnolo, italiano, polacco, rumeno, turco e maltese). Si è concentrato sull'apprendimento linguistico tra paesi
limitrofi ed era diretto a studenti, pensionati, turisti, disoccupati, immigranti e lavoratori.
My language – your language (Norvegia): il progetto era rivolto ai bambini delle scuole materne e della scuola
primaria e secondaria. Si è basato sulla convinzione che la conoscenza della propria lingua e di altre lingue consente
alle persone di contribuire maggiormente alla società e alla diversità. L'apprendimento linguistico è accompagnato da
attività culturali.
EuroIntegrELP (Romania): Questo progetto era finalizzato all’apprendimento di 15 lingue europee (EN, FR, DE, EE, EL,
ES, SK, EUSK, HR, IT, LT, NL, PL, RO, RU), ed ha coinvolto tutti i settori educativi. Si rivolge ad un ampio gruppo
destinatario che comprende studenti, professori, lavoratori e disoccupati.
LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE DEI PROGETTI VINCITORI DEL LABEL EUROPEO DELLE LINGUE 2012
Da oltre dieci anni in ogni paese dell’Unione europea viene conferito il Label europeo per le lingue ai progetti che si
sono contraddistinti per il loro ruolo e per la loro specificità nel promuovere e portare avanti l’insegnamento delle
lingue straniere in Europa.
Il Label europeo delle lingue è quindi uno strumento che da molti anni viene utilizzato per affermare il valore del
multilinguismo e per dare voce a quelle esperienze e a quei soggetti che operano, spesso nell’ombra, per sostenere lo
sviluppo dell’insegnamento linguistico e per migliorare costantemente le prassi e le azioni messe in campo.
In Italia l’iniziativa è gestita coordinata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca. Sul piano gestionale le attività di promozione, valorizzazione e sviluppo del Label
europeo delle lingue sono portate avanti dalle due Agenzie italiane del Programma di Apprendimento permanente
(Isfol per il Programma Leonardo da Vinci e Indire per i Programmi Comenius, Erasmus e Grundtvig).
Grazie all’impegno sinergico condotto dalle due Agenzie anche nel 2012 è stato possibile individuare i progetti che
hanno dimostrato di possedere le caratteristiche più specifiche per poter ottenere il Label delle lingue. Vale la pena
ricordare che i principi europei a cui rinvia il lavoro di selezione condotto dalle due specifiche Commissioni di
valutazione (una per i progetti che fanno riferimento all’insegnamento linguistico nel contesto scolastico e una per i
progetti afferenti all’area della formazione professionale) sono:
-
la vasta portata dell’approccio adottato dai progetti;
-
il valore aggiunto apportato a livello nazionale;
-
la capacità di motivare all’apprendimento delle lingue straniere;
-
il carattere originale e creativo delle azioni messe in campo;
-
la specifica enfasi al valore della diversità linguistica;
-
la capacità di poter trasferire l’esperienza messa in atto anche ad altre lingue e/o ad altri paesi.
Tutti questi elementi, presi in considerazione nel corso della valutazione delle candidature, costituiscono la mappa
grazie alla quale ogni anno vengono selezionati i progetti meritevoli di ottenere il riconoscimento del Label europeo
delle lingue. Complessivamente sono risultati vincitori nel 2012 19 progetti di cui 7 afferenti al tema delle lingue
professionalizzanti e 12 alle lingue apprese durante il periodo scolastico9.
Come consuetudine ogni anno le due agenzie organizzano la Cerimonia di premiazione dei progetti risultati vincitori di
detto riconoscimento che consente di scoprire e valorizzare le esperienze che si sono distinte per aver messo in atto le
migliori strategie per insegnare e aiutare ad apprendere lingue straniere. Nel 2012 tale evento ha avuto luogo a Roma
il 6 novembre 2012 presso la sede dello “Spazio Europa” della Rappresentanza della Commissione europea in Italia.
Nel corso dell’evento oltre ai momenti di presentazione e premiazione dei progetti sono stati organizzati i “Label
Caffè” cioè dei momenti di scambio e confronto sulle esperienze adottate e sulle strategie impiegate che hanno
permesso di discutere su alcuni tempi importanti quali: la motivazione all’apprendimento delle lingue, come
avvicinare l’insegnamento alle esigenze professionali, come favorire lo scambio interculturale anche in funzione della
promozione della mobilità degli apprendenti (siano essi giovani o adulti).
Tutti questi tempi, di grande intesse anche per la discussione futura rappresentano un punto di confronto importante
da poter sviluppare ulteriormente nel futuro.
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Le sintesi dei progetti vincitori del Label europeo delle lingue 2012 per l’Italia sono disponibili nel documento presente nel sito:
http://ec.europa.eu/languages/news/pdf/book_sintesi_progetti_vincitori_label_2012.pdf.
FOCUS GROUP “IL MULTILINGUISMO PER LA MOBILITÁ E L’OCCUPABILITÁ”
Tra i tempi più rilevanti che negli ultimi anni si affiancano con maggiore costanza alla parola Multilinguismo troviamo
quelli relativi al potenziamento della mobilità dei cittadini europei e al rafforzamento del potenziale di occupabilità dei
medesimi.
È un dato ormai certo che il multilinguismo oltre a rivestire enorme importanza come strumento di dialogo e di
comprensione reciproca, offre anche elevate potenzialità di creare migliori prospettive di occupazione e di favorire la
mobilità. Sempre più numerosi sono infatti i giovani che viaggiano in altri paesi europei per studio e per lavoro. Per
questo la Commissione europea ha da tempo lanciato una campagna permanente di sensibilizzazione sui vantaggi che
l'apprendimento delle lingue offre a chi vuole muoversi in Europa per migliorare le proprie competenze, per
conoscere altre culture e per cercare lavoro. Nel contempo le stese imprese, grazie a migliori competenze linguistiche,
possono sfruttare meglio le tante occasioni offerte da un mercato unico europeo vasto e dinamico.
Nel rafforzare questo quadro d’insieme la Commissione europea e il Consiglio hanno presentato alcuni documenti e
iniziative che costituiscono dei tasselli strategici nel quadro che va delineandosi della politica linguistica. A titolo
esemplificativo vanno ricordati duce documenti particolarmente interessanti:
1. le Conclusioni del Consiglio del novembre 2011 dal titolo “Progetto di conclusioni del Consiglio sulle
competenze linguistiche ai fini di una maggiore mobilità”
10
, nelle quali viene dichiarato come uno degli
obiettivi strategici della politica dell’Unione in materia di istruzione e formazione quello della riduzione degli
ostacoli che limitano il libero accesso alla mobilità da parte del più ampio numero di soggetti, ivi compresi i
gruppi svantaggiati. Le esperienze di mobilità, sia a fini dell’apprendimento, sia per scopo lavorativo,
favoriscono le potenzialità di occupazione e contribuiscono a rafforzare la consapevolezza interculturale e il
10
“Progetto di conclusioni del Consiglio sulle competenze linguistiche ai fini di una maggiore mobilità - Adozione”, Consiglio dell’Unione europea Bruxelles, 17 novembre 2011 (18.11) (OR. en) 16744/11. Il documento originario in inglese è disponibile nel sito
http://ec.europa.eu/languages/news/20111202-council-conclusions-on-language-competences_en.htm.
processo di sviluppo dell’individuo. Le lingue, da parte loro, costituiscono il veicolo principale per raggiungere
il pieno successo delle esperienze di mobilità. Tale competenza, anche definita come una delle competenze
chiave e strategiche per gli individui11, costituisce quel sapere utile “per la vita di tutti i cittadini dell'UE, in
quanto consente loro di godere dei vantaggi economici e sociali della libera circolazione all'interno
dell'Unione”. Ciò nonostante l’apprendimento e la mobilità, soprattutto a fini professionali, continuano ad
essere frenati proprio da una limitata conoscenza delle lingue straniere ed è compito degli Stati membri agire
affinché tali ostacoli vengano superati.
2. Il documento “Ripensare l’educazione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati socioeconomici”12, del
novembre 2012, riprende alcuni dei concetti già citati ribadendo il ruolo che le lingue svolgono per favorire il
processo di inserimento nel mercato del lavoro, soprattutto in un’epoca caratterizzata dalla forte
accelerazione dell’internazionalizzazione dei mercati. Parlare le lingue straniere costituisce, pertanto, un
fattore di competitività dell’individuo e delle imprese, “le lingue sono sempre più importanti per una
maggiore occupabilità e mobilità dei giovani e le scarse abilità linguistiche rappresentano un grave ostacolo
alla libera circolazione dei lavoratori. Le imprese esigono, tra l'altro, le abilità linguistiche necessarie per
operare sul mercato globale”. Ciononostante viene anche ricordato in questo documento che le sfide da
affrontare sono ancora numerose ed è per questo motivo che gli Stati membri dovrebbero attuare“un
processo di riforma incentrato su nuove metodologie e nuove tecnologie di insegnamento della prima e della
seconda lingua straniera, se si vuole conseguire l'obiettivo "lingua materna più altre due lingue" stabilito dai
capi di Stato” nel già citato Consiglio di Barcellona.
In questo quadro globale e alla luce di queste considerazioni l’Agenzia Nazionale del Programma Leonardo da Vinci ha
organizzato Focus Group dal titolo “Il multilinguismo per la mobilità e l’occupabilità”, tenutosi a Roma il 7 novembre
2012 presso la sede dell’ISFOL.
Il lavoro è stato centranto sulla discussione e il confronto in merito ai due temi strategici evidenziati alla luce di
un’attenta disamina della documentazione più recente e importante nell’ambito delle lingue e delle politiche per
l’istruzione, la formazione e l’occupazione. All’incontro sono stati invitati a partecipare alcuni attori strategici che a
diverso titolo sono coinvolti in azioni specifiche volte a sviluppare la riflessione e le strategie per migliorare e ampliare
l’offerta di insegnamento delle lingue in Italia. L’idea è stata quella di costituire un gruppo permanente di esperti che
nel corso di un anno si confronteranno sul tema delle lingue legato alla mobilità e all’occupabilità.
Nell’avvio dei lavori si è tenuto conto di quanto dichiarato in “Europa 2020 - Una strategia per una crescita
intelligente, sostenibile e inclusiva”13 e le sue due iniziative faro: “Un'agenda per nuove competenze e per
l'occupazione”, che riconosce il potenziale contributo delle competenze linguistiche a un mercato del lavoro più
11
“Competenze chiave per l’apprendimento permanente - Quadro di riferimento” - Commissione europea 2007, disponibile all’indirizzo
http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/publ/pdf/ll-learning/keycomp_it.pdf.
12
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni
“Ripensare l'istruzione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati socioeconomici”, Strasburgo, 20.11.2012 - Com(2012) 669 final. Il
documento in inglese è disponibile sul sito http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/educ/126373.pdf.
13
Europa 2020 è la strategia decennale per la crescita sviluppata dall'Unione europea. Essa non mira soltanto a uscire dalla crisi ma vuole anche
colmare le lacune del nostro modello di crescita e creare le condizioni per un diverso tipo di sviluppo economico, più intelligente, sostenibile e
solidale. Il documento è disponibile sul sito: http://ec.europa.eu/italia/documents/attualita/futuro_ue/europa2020_it.pdf. Per maggiori
informazioni su “Europa 2020” e sulle iniziative faro consultare anche: http://ec.europa.eu/europe2020/index_it.htm..
dinamico, e “Youth on the Move”, in cui si sottolinea che saranno inevitabilmente necessarie migliori conoscenze
linguistiche per rendere la mobilità al tempo stesso possibile e conveniente.
È stato inoltre preso in considerazione quanto sostenuto nel “Quadro strategico per la cooperazione europea nel
settore dell'istruzione e della formazione («ET 2020»)”14, dove l’obiettivo di assicurare la produttività e la coesione
sociale viene messo in stretta correlazione con l’innovazione nel campo dell'istruzione e della formazione, al fine di
migliorare le prospettive professionali e incentivare la mobilità degli individui e in particolare dei giovani.
Partendo da tali considerazioni i partecipanti al Focus Group si sono soffermati su due aspetti specifici, dividendosi in
due sotto gruppi di lavoro:
-
come assicurare ai cittadini europei la possibilità di apprendere e padroneggiare due lingue straniere, oltre
alla propria lingua materna, per migliorare l’occupabilità e fronteggiare le difficoltà nel raggiungimento degli
obiettivi posti a livello europeo (gruppo lingue e occupabilità);
-
come superare gli ostacoli che impediscono di godere appieno delle opportunità offerte dalla mobilità
transnazionale a fini dell’apprendimento e dell’occupazione (gruppo lingue e mobilità).
Per consentire un approccio condiviso e partecipativo, che coinvolgesse tutti partecipanti presenti all’incontro, si è
deciso di utilizzare la tecnica delle lavagne Metaplan15, grazie alle quali è stato possibile indicizzare rapidamente le
opinioni di ciascun partecipante e passare ad una immediata clusterizzazione. Un rapporteur per ciascun sottogruppo
ha permesso di mettere in comune, nella fase conclusiva dei lavori svolta in plenaria, le risultanze dei lavori svolti in
parallelo. Il confronto ha consentito di evidenziare le problematiche centrali delle questioni poste come oggetto della
discussione e ha aperto la riflessione su alcuni punti, ancora da approfondire ed esplorare, soprattutto in termini di
proposte per rimuovere i limiti individuati e per incentivare un’azione concreta volta alla promozione
dell’apprendimento delle lingue.
14
“Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione
(«ET 2020»)” - (2009/C 119/02) - GUCE C/119 2 del 28.5.2009. Il documento è disponibile nel sito: http://eurlex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2009:119:0002:0010:IT:PDF.
15
Per saperne di più sulla tecnica Metaplan si veda, ad esempio, il sito http://www.metaplan.us/index.html.
Il lavoro condotto fino a questo momento ha di fatto aperto il confronto all’interno del gruppo costituiti per questo
evento. La prosecuzione dei lavori è prevista nella primavera 2013 quando verrà organizzato un secondo Focus Group,
presumibilmente in occasione dell’anno europeo della cittadinanza attiva mentre le conclusioni dei lavori saranno
oggetto di una pubblicazione che verrà resa disponibile prima dell’avvio della futura programmazione 2014-2020.