le figure mitologiche nell`inferno Dantesco

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le figure mitologiche nell`inferno Dantesco
della Divina Commedia
3A
ITGC
Durante le due settimane di potenziamento
nelle discipline di italiano e storia, la classe
3A TGC si è occupata delle figure
mitologiche della Divina Commedia di
Dante Alighieri (Firenze 1265- Ravenna
1321).
Il lavoro è stato affrontato dal punto di
vista:
-letterario
-storico
-artistico
-mitologico.
Il gruppo classe, diviso in quattro
sottogruppi, attraverso il lavoro
cooperativo e lo spaced learning, ha
focalizzato il proprio interesse su alcune
figure mitologiche dell'inferno della
Divina Commedia.
CARONTE
Le due opere più significative in cui si incontra la figura
di Caronte sono l’Eneide di Virgilio e la Divina
Commedia di Dante.
“ Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: Guai a voi, anime prave! “
CARONTE (“Ferocia illuminata” per i Greci), era figlio di Erebo e della Notte.
Traghettatore dell’Ade,trasportava i nuovi morti da una riva all’altra del fiume
Stige, solo se i loro cadaveri avevano ricevuto i rituali onori funebri,ossia se
disponevano di un obolo per pagare il viaggio
Nella Divina Commedia invece, trasporta le anime all’Inferno, attraverso il fiume
Acheronte.
Nella “Divina Commedia” Caronte è descritto
come una figura crudele con la barba
lunga e i capelli bianchi.
Urla ai dannati dicendo che la loro pena
sarà eterna .
Batte con i remi chi si arresta.
Quando Caronte nota che Dante non è un’anima,
cerca di cacciarlo via dalla riva, fissandolo
con occhi circondati da cerchi di fuoco
che spaventano le anime dei dannati.
Caronte è invece descritto da Virgilio come una
figura più calma.
Egli indossa un mantello vecchio che gli pende
dalle spalle.
La sua barca è dotata di una vela che lui governa.
In questa opera Caronte non urla contro le anime
e non picchia i dannati, ma li trasporta
semplicemente.
Minosse
Aspetto fisico:
Figlio di Giove e
Europa
Alto e robusto;
•
Con una lunga coda;
•
assomiglia ad un Dio
della morte.
•
Nei Miti Attici era
descritto come
crudele.
Fondatore della
Potenza marittima
Carattere:
•
Saggio re di
Creta
Famoso per aver
dato leggi al
popolo; visse nel II
millennio A.C. nel
palazzo di Cnosso
•
Mitologia Greca
fece costruire il
Divina Commedia:
•
Labirinto
per rinchiudere
il Minotauro
•
Si trova nel
cerchio
Dannati: lussuriosi
Personaggi
-
Minosse chiese a Poseidone un toro, che
avrebbe sacrificato in suo onore, ma non
rispettò il patto, e gli diede un Minotauro
nato dall’unione del toro con Pasifae, sua
moglie.
Irascibile;
Odia le creature
angeliche.
che avvolge
attorno al corpo per
indicare il numero del
cerchio nel quale
andrà il dannato.
Francesca da Rimini;amanti
Paolo Malatesta.
S’innamorarono leggendo il libro
che raccontava l’amore tra Lancillotto
e Ginevra.
Questo amore li porterà alla morte.
uccisi
da
Gianciotto Malatesta
(marito di Francesca e
Fratello di Paolo).
Minosse
Labirinto di
Cnosso
Minotauro
CERBERO
Figlio di Tifeo è descritto come un cane a tre teste,
Messo da Dante a custodia del III cerchi(golosi), dove è
strumento di punizione, in quanto graffia e scuoia gli spiriti
con i suoi artigli.
Il mostro appare con occhi rossi, ha i peli del muso sporchi e
neri; il ventre è largo e le zampe sono artigliate.
Emette latrati, che assordano i dannati e ciò acuisce il loro
tormento.
La sua figura è associata da Dante a quella di Lucifero
Flegias
E' un personaggio della mitologia classica, figlio di
Marte e Crise, Flegias ebbe due figli, Issione e
Coronide. Quest'ultima fu sedotta e messa incinta da
Apollo. Dopo la morte della figlia, Flegias tenta di
appiccare un incendio al tempio di Apollo a Delfi.
Appare nella Divina Commedia nel VIII canto a
custodia del fiume Stige. Viene descritto come
traghettatore di anime, il quale accompagna Dante e
Virgilio ad arrivare fino alla città passando per la
palude. Flegias viene rappresentato nella Divina
Commedia come simbolo di irriverenza verso le
divinità, simbolo di ira violenta e fuoco, ma appare
anche nell'Eneide e nella Thebaus di Stazio.
•Flegias è descritto nel Tartaro
più profondo, accanto a Teseo,
ma dal contesto non appare
con precisione la pena cui
soggiace
•Phlegyas è il discobolo
spavaldo di cui parla
Stazio nella Tebaide
LE TRE FURIE
DETTE ANCHE ERINNI
Sono:
•
•
•
Megera
Aletto
Tesifone
Secondo il mito
nacquero dal
sangue di Urano
Sono rappresentate
come geni alati con la
bocca spalancata per
cacciare urli
compaiono in vari
poemi e opere greche.
(inclusa l’Eneidie)
Nella
Divina Commedia
Caratteristiche
fisiche
Hanno sembianze femminili
e capelli serpentini.
Sono coperte di sangue e
dalle tempie cinte di
serpentelli e ceraste.
Introdotte da Dante nel
canto IX dell’Inferno fra
i demoni che presiedono
la città di Dite e si
oppongono al passaggio
di Dante e Virgilio
Sono figure di Acheronte
e della notte
Rappresentano i rimorsi che
tormentavano chi si era
macchiato di delitti di sangue.
Il loro compito era quello di
vendicare i delitti.
MINOTAURO
Minosse pregò Poseidone di inviargli un toro come simbolo
di apprezzamento degli Dei verso di lui,in qualità di soprano
promettendo di sacrificarlo in onore del Dio.
Poseidone accettò la sua richiesta e gli donò un bellissimo e possente
toro bianco di gran valore.
Minosse sacrificò un altro toro
al posto della possente bestia.
Poseidone per punirlo fece
innamorare Pasifae del toro.
Da questo accoppiamento nacque
il Minotauro.
L’essere aveva il corpo umanoide ed
era bipede, aveva gli zoccoli,
la pelliccia, la coda e la testa di toro.
Era selvaggio e feroce
Era completamente
dominato dall’istinto animale.
Malebranche
Gruppi di diavoli presenti nell’Inferno dantesco nei canti XXIXXII-XXIII.
Sono incaricati di controllare le anime dell’ottavo cerchio,
i fraudolenti.
Sono dotati di uncini, con i quali graffiano e squartano le anime
che osano allontanarsi.
Sono tredici ed uno di questi appare alle spalle di Dante
rabbioso e minaccioso.
Il più importante è Malacoda, che ha un linguaggio forbito,
rispetto agli altri
GERIONE
Custode del cerchio VII dell’Inferno , dove sono
collocati i violenti contro Dio.
Si presenta come un mostro dal volto umano, con il
corpo di serpente e la coda di scorpione.
La stessa figura compare nel Purgatorio.
Nella mitologia greca Gerione è rappresentato con tre
teste, tre corpi e due sole gambe. Era un fortissimo
gigante, proprietario di un regno molto esteso.
Lucifero
Essere con ali di
pipistrello con cui
ghiaccia le acque del
fiume Cocito e nel quale
è conficcato fino a metà
busto.
Prima bellissimo angelo,
poi scacciato da Dio, è
relegato nelle profondità
dell’Inferno.
Ha tre facce: una centrale
rossa, una bianco-gialla
ed una nera. Ogni bocca
maciulla un dannato.
IL PROGETTO E' STATO PRESENTATO DA:
Serra Valentina
Cordoni Stefano
Berti Gabriele
Argentieri David
Dellaquercia Edoardo
Gruppo 1
Perugia Jessica
Burgalassi Simone
Tramontano Noemi
Tafa Eftiqia
Gruppo 3
Andreotti Linda
Bertolucci Niccolo
Alvarez Diego
Di Ricco Gloria
Camilloni Leonardo
Gruppo 4
03/02/16 Gruppo 2
Grieco Eleonora
Pullinger Lorenzo
Capozzi Tomas
Blefari Francesca